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SEMINARIO ANTE 2012
XX Corso Nazionale di Aggiornamento Tecnici Emodialisi Dialisi: tradizione e futuro
Hotel Corallo Riccione, 16 – 18 Aprile 2012
Relatore Ing. Daniele MEGNA
Presidente AIIGM
IMPIANTI GAS MEDICALI
ED EMODIALISI
XX CORSO NAZIONALE DI AGGIORNAMENTO TECNICI EMODIALISI - Dialisi: tradizione e futuro , Hotel Corallo Riccione, 16 – 18 Aprile 2012
TUTELA
DELLA
SALUTE E
DELLA
SICUREZZA
Costituita nell’Ottobre 2010 da diverse Aziende che operano nel settore degli impianti
e dei dispositivi per gas medicali.
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA IMPIANTI GAS MEDICALI
2
NORMAZIONE
FORMAZIONE QUALIFICAZIONE
CONFRONTO EMISSIONE
POSITION PAPER
Operatori sanitari
Strutture ospedaliere
Pazienti
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L’AIIGM partecipa attivamente ai lavori delle commissioni
tecniche degli Enti di normazione di riferimento anche a livello
internazionale.
NORMAZIONE
3
PARTECIPAZIONI
LIVELLO INTERNAZIONALE
A COSA HA PARTECIPATO? Commissione Tecnica ISO TC 121 SC/6 – Medical gas systems
Orlando USA, 17 – 21 Gennaio 2011
Vancouver CANADA, 13 – 17 Giugno 2011
Melbourne, AUSTRALIA, 16 – 20 Gennaio 2012
Kyoto GIAPPONE, 11 – 15 Giugno 2012
LIVELLO NAZIONALE
A COSA HA PARTECIPATO? Commissione Tecnica dell’UNI – Impianti Gas Medicali
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L’AIIGM elabora e promuove un sistema di formazione e di
qualificazione per operatori di aziende del settore, per soggetti
utilizzatori degli impianti gas medicali sulla corretta gestione operativa,
conformemente alle innovazioni introdotte dalle norme tecniche.
FORMAZIONE e QUALIFICAZIONE
4
CORSI DI FORMAZIONE 2012
CORSO DI FORMAZIONE UNI - AIIGM
A COSA HA PARTECIPATO? La gestione operativa degli impianti gas medicali compressi e per vuoto e degli
impianti di evacuazione dei gas anestetici
12 – 13 Aprile 2012 e 10 – 11 Maggio 2012
SESSIONE DI SPECIALIZZAZIONE AIIGM
A COSA HA PARTECIPATO? Gestione operativa di impianti gas medicali: la persona autorizzata (PA) – Sessione
di specializzazione con riferimento alle norme ISO 7396-1 e UNI 11100 (riservato ai
partecipanti al corso di formazione UNI - AIIGM)
25 Maggio 2012, Politecnico di Milano
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L’AIIGM stimola il dibattito e la condivisione democratica di problemi di interesse
specifico del settore, siano essi di natura tecnica, normativa, scientifica, economica,
legale e sociale al fine di poter pervenire a soluzioni unitarie e condivise, anche mediante
l’emissione di appositi documenti («position paper»).
Istituzione della COMMISSIONE NORME, REGOLAMENTI, LEGGI E DIRETTIVE interne ad AIIGM.
CONFRONTO SU TEMATICHE DI INTERESSE SPECIFICO ED EMISSIONE
DI POSITION PAPER
5
A COSA HA PARTECIPATO?
OCCASIONI DI CONFRONTO 2012
EVENTI 2012
COSA HA PARTECIPATO? 16 MAGGIO 2012, EXPOSANITÀ BOLOGNA SALA MOZART - PAD. 25-26
SEMINARIO AIIGM – AIBIO: IMPIANTI GAS MEDICALI: PROGETTAZIONE E
GESTIONE – Il ruolo della figura professionale del bioingegnere
17 MAGGIO 2012, EXPOSANITÀ BOLOGNA SALA MOZART - PAD. 25-26
SEMINARIO AIIGM – SIAIS: LA GESTIONE OPERATIVA DEGLI IMPIANTI GAS
MEDICALI – L’azione congiunta del fabbricante e della struttura sanitaria
OTTOBRE 2012, SECONDO CONVEGNO NAZIONALE AIIGM
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR. San Giovanni di Dio e Ruggi
D'Aragona, SALERNO
CALENDARIO EVENTI
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CONFRONTO SU TEMATICHE DI INTERESSE SPECIFICO
AIIGM, sarà presente con uno stand ad EXPOSANITÀ.
16 – 19 Maggio 2012, Bologna
Settore HOSPITAL Padiglione 25
Stand A103
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PERCHÈ ASSOCIARSI AD AIIGM?
7
Costante aggiornamento sulla normativa cogente in quanto AIIGM partecipa ai
lavori normativi nazionali ed internazionali ed accesso a linee guida di riferimento,
a documenti specifici ed a position paper ad uso di aziende operanti nel settore
ed aziende ospedaliere.
Stimolazione del dibattito e della condivisione democratica di problemi di
natura tecnica, normativa, scientifica, economica, legale e sociale legati al settore
degli impianti e dei dispositivi gas medicali in quanto l’Associazione si pone come
interlocutore per i committenti e per gli enti istituzionali.
Instaurazione di forme di solidarietà e collaborazione con altre associazioni e fra
i Soci stessi dell’Associazione.
Partecipazione ad attività formative qualificanti a condizioni vantaggiose.
Possibilità di prendere parte agli eventi promossi e organizzati da AIIGM quali
seminari, giornate studio, convegni, congressi.
Vantaggi nell’acquisizione della norme grazie alla collaborazione di AIIGM con gli
Enti di Normazione.
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COME ASSOCIARSI AD AIIGM?
8
Esistono quattro tipologie di soci:
SOCI FONDATORI
SOCI ORDINARI
SOCI SOSTENITORI
SOCI FREQUENTATORI
Le PERSONE FISICHE (ad es. professionisti delle strutture sanitarie)
possono iscriversi ad AIIGM come SOCI FREQUENTATORI.
Consultare l’area dedicata sul sito www.aiigm.it
Contattare la Segreteria dell’AIIGM e richiedere i moduli per l’adesione ai seguenti
riferimenti: tel. 035.54.70.420 e-mail [email protected]
COSA FARE PER ASSOCCIARSI
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Direttive, Leggi e Norme Tecniche
9
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DOCUMENTI INTERPRETATIVI
Compliance and Enforcement group
MEDDEV - Linee guida emesse dai gruppi di lavoro sulle quali si è
ottenuto il consenso del MDEG (Medical Devices Expert Group )
NB-MED - Raccomandazioni Linee guida emesse dal gruppo Co-
ordination of Notified Bodies Medical Devices sulle direttive
90/385/CEE,93/42/CEE e 98/79/CE
Direttive, Leggi e Norme Tecniche
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DIRETTIVE RIGUARDANTI L’AMBITO MEDICO.
90/385/CE (AIMDD): dispositivi medici impiantabili attivi (D.lgs. 507 del
14.12.1992)
98/79/CE (IVDD): relativa ai dispositivi medico-diagnostici in vitro (D.lgs.
332 del 08.09.2000)
93/42/CE (MDD): dispositivi medici (D.lgs. 46 del 24.02.1997 e D.lgs. 95 del
25.02.1998)
Queste tre direttive sono state emendate dalla Direttiva 47/2007/CE
che in Italia è stata recepita con D.lgs. 37 del 25.01.2010 (in vigore
dal 21.03.2010)
Direttive, Leggi e Norme Tecniche
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Decreto 22 Gennaio 2008, n. 37 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-
quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante
riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti
all'interno degli edifici - (Gazzetta ufficiale 12/03/2008 n. 61).
Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n. 81 «Attuazione delle direttive CE riguardanti il
miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro»
Decreto 18 Settembre 2002 Ministero dell’Interno. Approvazione della regola tecnica di
prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture
sanitarie pubbliche e private
Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n. 23 Direttiva 99/36/CE in materia di attrezzature a
pressione trasportabili – TPED
Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 93 Direttiva 97/23/CE in materia di attrezzatura
a pressione – PED
Decreto Legislativo 24 febbraio 1997, n. 46 recepisce la Direttiva Comunitaria
93/42/CEE e s.m.i. (in particolare Dlgs. 37/2010)
Consensus Statement NB-MED
Direttive, Leggi e Norme Tecniche
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DUALITÀ ATTREZZATURA DI LAVORO – DISP. MEDICO
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2
1
3
3
3
4
OPERATORE
SANITARIO PAZIENTE
DISPOSITIVO
MEDICO
ATTREZZATURA
DI LAVORO
UTILIZZATORI
D.Lgs. 81/08 s.m.i.
D.Lgs. 46/97 s.m.i.
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COMPLESSITÀ DEGLI IMPIANTI
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COMPLESSITÀ DEGLI IMPIANTI
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VANTAGGI DI UN IMPIANTO GAS MEDICALI
È un sistema sicuro, comodo e conveniente per fornire gas medicali
al personale medico e paramedico
Sicuro perché elimina i tipici rischi associati alla presenza di
bombole di gas ad alta pressione nei reparti (movimentazione,
stoccaggio, rumorosità)
Comodo perché i punti di utilizzo sono ad innesto semplice e rapido,
posizionati nei punti di utilizzo a muro, su pareti attrezzate o altri
supporti
Conveniente perché la centralizzazione permette di contenere i
costi di installazione e di ottimizzare la manutenzione delle centrali di
alimentazione
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ESEMPIO SCHEMA DI PRINCIPIO
1 Centrale di alimentazione 5 Sorgenti di alimentazione
2 Rete di distribuzione 6 Sistema di riduzione della pressione di centrale (o di PRIMO STADIO)
3 Punti di utilizzo 7 Sistema di riduzione della pressione di linea (o di SECONDO STADIO)
4 Sistema di monitoraggio e allarme
1 2
3
3
3
200
bar
4 bar
200:8
bar
6
4
5
7
8:4
bar
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1 Centrale di alimentazione 5 Sorgenti di alimentazione
2 Rete di distribuzione 6 Sistema di riduzione della pressione di centrale (o di PRIMO STADIO)
3 Punti di utilizzo 7 Sistema di riduzione della pressione di linea (o di SECONDO STADIO)
4 Sistema di monitoraggio e allarme
1
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ESEMPIO SCHEMA DI PRINCIPIO
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LE NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
I Fabbricanti di impianti gas medicali applicano la norma tecnica armonizzata
Le norme UNI EN ISO 7396-1 ed UNI EN ISO 7396-2 rimandano a standard particolari per le caratteristiche tecniche dei materiali e dei componenti (es. unità terminali, tubi in rame, ecc..) che devono essere installati sugli impianti.
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ISO 9170-1 Unità terminali per impianti di distribuzione dei gas medicali - parte 1: unità terminali per l'utilizzo con gas medicali compressi e vuoto;
ISO 9170-2 Unità terminali per impianti di distribuzione di gas medicali - parte 2: unità terminali per impianti di evacuazione dei gas anestetici;
ISO 5359 Tubi flessibili per bassa pressione per l'utilizzo con i gas medicali;
ISO 10524-2 Riduttori di pressione per l'utilizzo con i gas medicali - parte 2: riduttori di pressione di centrale e di linea;
ISO 11197 Unità di alimentazione per uso medico;
ISO 21969 Collegamenti flessibili per alta pressione per l'utilizzo con gli impianti per gas medicali;
EN 13348 Copper and copper alloys - Seamless, round copper tubes for medical gases or vacuum.
20
LE NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
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La norma UNI EN ISO 7396-1 prevede i seguenti capitoli:
1. Scopo e campo applicativi
2. Riferimenti normativi
3. Termini e definizioni
4. Requisiti generali
5. Centrali di alimentazione
6. Sistemi di monitoraggio e di allarme
7. Reti di distribuzione
8. Valvole di intercettazione
9. Unità terminali, raccordi gas-specifici, unità di alimentazione per
uso medico, riduttori di pressione e manometri
10. Marcatura e colori distintivi
11. Installazione delle tubazioni collaudo, convalida e certificazione
12. Informazioni da fornire a cura del fabbricante
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STRUTTURA DELLA NORMA ISO 7396-1 (1/2)
PARTE
PROGETTUALE
E REALIZZATIVA
PARTE
OPERATIVA
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La norma UNI EN ISO 7396-1 prevede anche i seguenti Allegati informativi:
A. Tipiche rappresentazioni schematiche delle centrali di alimentazione e
dei sistemi di distribuzione di area
B. Linee guida per l’ubicazione dei collettori per le bombole, delle aree di
stoccaggio delle bombole e dei contenitori per liquidi criogenici e non
criogenici
C. Esempio di procedura per il collaudo e la convalida
D. Tipica modulistica da utilizzare per la certificazione degli impianti di
distribuzione dei gas medicinali
E. Relazione tra temperatura e pressione
F. Lista di controlli per la gestione dei rischi
G. Gestione operativa
H. Razionale
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STRUTTURA DELLA NORMA ISO 7396-1 (2/2)
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LA NORMA ISO 7396-1
Destinatari La norma è destinata a chiunque sia coinvolto nelle fasi di progettazione, realizzazione,
collaudo e funzionamento delle Strutture Sanitarie e dei relativi servizi per il
trattamento dei pazienti.
Scopo e campo applicazione La norma si applica a:
Impianti di distribuzione per i seguenti gas medicinali (Ossigeno, Protossido di
azoto, anidride carbonica, miscele di ossigeno e protossido di azoto)
Impianti di distribuzione per i seguenti gas (aria arricchita d’ossigeno, aria per
alimentare strumenti chirurgici, azoto per alimentare strumenti chirurgici)
Impianti di distribuzione per il vuoto
Si applica inoltre a:
Ampliamenti delle reti di distribuzione esistenti
Modifiche delle reti di distribuzione esistenti
Modifiche o sostituzione delle centrali di alimentazione o delle sorgenti di
alimentazione
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Non intercambiabilità fra differenti reti di distribuzione, mediante una corretta progettazione
Continuità di erogazione di gas e vuoto alle pressioni specificate, prevedendo adeguate sorgenti di alimentazione
Utilizzo di materiali appropriati
Pulizia dei componenti
Corretta installazione
Previsione di sistemi di monitoraggio ed allarme
Corretta marcatura della rete di distribuzione
Collaudi, accettazione e certificazione
Purezza dei gas distribuiti dall’impianto di distribuzione
Corretta gestione operativa
LA NORMA ISO 7396-1
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Garanzia della continuità di erogazione
Assicurare la fornitura di gas medicali al paziente anche in condizione di singolo guasto
La centrale di alimentazione deve comprendere almeno tre sorgenti di alimentazione (primaria, secondaria e di riserva)
Il layout della rete di distribuzione deve ridurre i rischi di danneggiamento meccanico delle tubazioni
Ogni posto letto/posto paziente deve essere alimentato da almeno due riduttori di pressione collegati in by-pass e in modo permanente alla rete di distribuzione
LA NORMA ISO 7396-1
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La norma ISO 7396 richiede un intervento concreto di
collaborazione con il fabbricante da parte della Struttura Sanitaria
durante tutto il ciclo di vita dell’impianto, dal concepimento alla
dismissione, passando dalle fasi di progettazione, realizzazione,
accettazione e gestione operativa.
Questo in quanto la Struttura Sanitaria è l’utilizzatore dell’impianto e
responsabile della futura gestione operativa dello stesso.
Si passa dal concetto di fornitura (fornitore: il Fabbricante, cliente: la Struttura Sanitaria) al concetto di collaborazione.
LA NORMA ISO 7396-1
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L’OSSIGENO: RISCHI ASSOCIATI
Sostanza classificata pericolosa dalla normativa vigente
Ossidante: può reagire violentemente con i materiali combustibili e alimenta fortemente la combustione
Gas più pesante dell'aria, può accumularsi in spazi chiusi al livello del suolo o al di sotto di esso
L'inalazione continua di concentrazioni superiori al 75% può causare nausea, vertigini, difficoltà respiratorie e convulsioni
Alcuni materiali non combustibili in aria possono incendiarsi in presenza di un atmosfera arricchita di ossigeno (maggiore del 23%)
Compressione adiabatica
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Pericolo
Impossibilità di accedere al
quadro per eventuali
azionamenti
ESEMPI DI PERICOLI (1/2)
Pericolo:
Mantenimento combustibili nel
locale
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Azioni correttive:
Inserire le buone
pratiche nei documenti
gestionali
ESEMPI DI PERICOLI (2/2)
Pericolo:
Utilizzo di prodotti non
appropriati
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PROGETTAZIONE
INSTALLAZIONE
ACCETTAZIONE
GESTIONE OPERATIVA
DISMISSIONE
CONCEPT
LA NORMA ISO 7396-1
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Impianti per gas medicinali, vuoto ed
evacuazione dei gas anestetici
Le fasi di collaudo
La documentazione a corredo
La messa in servizio
Le attività di verifica e manutenzione
DOCUMENTI
MANUTENZIONE MESSA
IN
SERVIZIO
COLLAUDI
LA NORMA ISO 7396-1
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IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
32
Utilizzo
Verifiche di
prestazione
Verifiche
funzionali
Manutenzione
preventiva
Verifiche
stoccaggi
Manutenzione
correttiva
Permessi
di lavoro
Gestione
appaltatori
Gestione
modifiche
Gestione
acquisti Gestione
emergenze GESTIONE OPERATIVA
Gestione
dei rischi
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Le procedure documentate richieste sono le seguenti:
Gestione della documentazione e delle registrazioni
Gestione della formazione e della comunicazione
Gestione delle emergenze
Gestione dei permessi di lavoro
Gestione della manutenzione preventiva
Gestione delle riparazioni
Gestione delle sorgenti di alimentazione
Stoccaggio e movimentazione delle bombole
Gestione degli appaltatori
PROCEDURE DOCUMENTATE
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
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La gestione operativa riguarda tutte le figure
della struttura sanitaria coinvolte a vario titolo
nella gestione quotidiana degli impianti, ad
esempio:
tecnici
medici
personale infermieristico
addetti al controllo qualità
responsabili amministrativi
LE FIGURE COINVOLTE
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
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Le figure chiave con specifiche responsabilità nell’ambito della politica di gestione operativa degli impianti sono le seguenti:
Responsabile Esecutivo (RE)
Responsabile Tecnico delle Strutture (RTS)
Persona Autorizzata (PA)
Persona Competente (PC)
Controllore della Qualità (CQ)
Medico Designato (RMD)
Infermiere Designato (RID)
Persona Designata (PD)
LE FIGURE CHIAVE
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
35
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ESEMPIO DI ORGANIGRAMMA
RE DIRETTORE GENERALE
STRUTTURA SANITARIA
UFFICIO TECNICO FARMACIA REPARTI
FORNITORI
RTS RESPONSABILE UFFICIO TECNICO
CQ FARMACISTA
RMD MEDICO DESIGNATO
RID INFERMIERE DESIGNATO
PC MANUTENTORE
PD TECNICO
DESIGNATO
PC INSTALLATORE
PD FORNITORE GAS
PC MANUTENTORE
PD PERSONA
DESIGNATA
PD PERSONA
DESIGNATA
PA PERSONA
AUTORIZZATA
ECONOMATO
…
PERSONALE
…
QUALITÀ
…
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
36
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La stessa persona può ricoprire più di un ruolo
Alcune figure chiave possono essere esterne alla struttura sanitaria
Alcune figure chiave possono avere altre responsabilità non correlate agli impianti di distribuzione dei gas medicali
Il Responsabile Esecutivo (RE), il Responsabile Tecnico delle Strutture (RTS) e la Persona Autorizzata (PA) possono avere responsabilità per più impianti, anche localizzati in Presidi Ospedalieri diversi
LE FIGURE CHIAVE
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
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Va in ogni caso identificata, da parte della struttura sanitaria, una Persona Autorizzata (PA) che è responsabile:
della gestione quotidiana degli impianti
di garantire che gli impianti siano utilizzati in sicurezza ed in modo efficiente
LE FIGURE CHIAVE
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
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PC deve avere adeguate conoscenze tecniche,
formazione ed esperienza per eseguire correttamente i
lavori a lui assegnati e deve conoscere i rischi correlati
ad un impianto di distribuzione dei gas medicali
Il nominativo di PC va trascritto su un Registro delle
Persone Competenti mantenuto da RTS
PC può essere un dipendente della struttura sanitaria
oppure il dipendente di un fornitore qualificato
PERSONA COMPETENTE (PC)
PC può identificarsi con l’INSTALLATORE o il MANUTENTORE degli impianti di distribuzione dei gas medicali
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
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È nominato per iscritto da RE
Deve essere una persona qualificata e avere specifiche conoscenze, formazione ed esperienza relative ad impianti gas medicali
È responsabile della qualità dei gas medicinali distribuiti dagli impianti a tutte le unità terminali e somministrati ai pazienti, per garantire che essi siano conformi alle specifiche della farmacopea, in particolare per i gas prodotti in loco
CQ si deve interfacciare con PA prima che l’impianto sia messo in servizio per la prima volta e dopo qualsiasi manutenzione o modifica, per garantire che il gas abbia la qualità richiesta
CONTROLLORE DELLA QUALITÀ (CQ)
CQ può identificarsi con il FARMACISTA
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
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RID agisce da interfaccia tra il settore tecnico e il suo specifico reparto
RID è responsabile del rilascio del permesso di interruzione programmata dell’alimentazione dei gas medicinali nel suo reparto
Mentre l’impianto è interessato da lavori, RID deve assicurare che il servizio di erogazione dei gas medicinali nel suo reparto sia mantenuto in sicurezza
RID deve garantire che tutte le persone interessate del suo reparto siano state avvisate dell’interruzione dell’impianto e di quali unità terminali non possono essere usate
Tutti i RID devono essere formati sull’uso degli impianti gas medicali nei loro reparti e sulle azioni da intraprendere in caso di emergenza causata dall’impianto gas medicali
INFERMIERE DESIGNATO (RID)
RID può identificarsi con un INFERMIERE/CAPOSALA, specificamente nominato e con adeguate conoscenze degli impianti di distribuzione dei gas medicali
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
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PD è una persona adeguatamente formata su specifici compiti da eseguire sugli impianti di distribuzione dei gas medicali
A PD sono date responsabilità per eseguire particolari operazioni sugli impianti, ad esempio:
sostituzione delle bombole
prova periodica dei sistemi di allarme
PERSONA DESIGNATA (PD)
PD può identificarsi con QUALSIASI PERSONA FORMATA ED AUTORIZZATA ad eseguire determinate operazioni sugli impianti di distribuzione dei gas medicali (dipendente settore tecnico, infermiere, dipendente del fornitore dei gas medicinali, ecc.)
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
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PA è nominata per iscritto da RE
PA deve avere adeguate conoscenze tecniche, formazione ed esperienza tali da poter comprendere tutti i rischi associati al funzionamento di un impianto di distribuzione dei gas medicali
LA PERSONA AUTORIZZATA (PA)
IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA
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XX CORSO NAZIONALE DI AGGIORNAMENTO TECNICI EMODIALISI - Dialisi: tradizione e futuro , Hotel Corallo Riccione, 16 – 18 Aprile 2012
PA deve avere una profonda conoscenza dell’impianto assegnato e deve essere indipendente dall'appaltatore che esegue lavori su tale impianto
PA è responsabile di:
rilasciare e gestire permessi per eseguire lavori sull’impianto
garantire che tutti i reparti coinvolti siano avvisati dell’interruzione dell’impianto e della durata stimata dei lavori
assicurare che tutte le unità terminali identificate come fuori uso o che richiedono attenzione siano etichettate in modo appropriato
LA PERSONA AUTORIZZATA (PA)
LA GESTIONE OPERATIVA
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PA è quindi, a differenza delle altre figure
chiave viste, una figura completamente
nuova nel panorama tecnico sanitario
nazionale
LA PERSONA AUTORIZZATA (PA)
LA GESTIONE OPERATIVA
PA può identificarsi con un tecnico di alto profilo del settore/ufficio tecnico della struttura sanitaria, con profonda conoscenza degli impianti di distribuzione dei gas medicali
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GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE
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