79
Incontriamoci 2017 In cammino verso una meta, liberi da ogni dipendenza I.C. Varese 4 Anna Frank 16 novembre 2017 ore 20.45 Dott.sa Donatella Magnoni Movimento e Centro Aiuto alla Vita Varese

In cammino verso una meta, liberi da ogni dipendenza · abitudini di uso di sostanze: talune legali: fumo, alcool, ... •Pancreas: pancreatite acuta e cronica. 35 ... attra Àerso

Embed Size (px)

Citation preview

Incontriamoci 2017

In cammino verso una meta,liberi da ogni dipendenza

I.C. Varese 4 Anna Frank16 novembre 2017 ore 20.45Dott.sa Donatella Magnoni Movimento e Centro Aiuto alla Vita Varese

3

La sfida dell’educare oggi:i comportamenti dissociali

e il ricorso a succedanei che possono creare dipendenza

nel preadolescente

4

Educare oggi

• Perché

• Chi

• Dove

• Come

• Quando

• A cosa

Educare: perché?

• Necessità ineludibile legata alla stessa natura umana

• Solo l’uomo è educabile perché solo l’uomo ha una dimensione etica

• Processo di crescita con interazioni costanti tra componente genetica costituzionale e quella ambientale – micro e macro ambiente –

• Figli nostri e figli della nostra società

5

6

Educare: chi?

• Genitori ed educatori

• Figli

• Educarsi per educare

7

Educare: dove?

8

Educare: come?

• Modello primario comportamentale: si educa a quel che si è e non a quel che si dice (genitori-educatori-midia)

• Modello chiaro coerente positivo raggiungibile

• Modalità di comunicazione adeguate ed efficaci

• Autorevolezza

• Rapporto libertà-verità libertà-regola permesso-non permesso >>

possibile-non possibile

9

Educare: quando?

• Sempre

• I tempi dell’educare

• Modalità adatte ai ritmi della crescita

10

Educare: a cosa?

• Al buono – al bello - alla felicità

• Dalla tensione spontanea…. dal sogno……

……. ad un percorso di piccole tappe verso un progetto

La realizzazione di sé e la felicità che deriva dall’appagamento sono obiettivi innati nella nostra storia personale e da tutti perseguiti

Ma le strade possono essere diverse e molto lontane nei risultati

Posso rispondere esclusivamente ai mie bisogni, perseguire l’autoappagamento

Oppure

Posso costruire un progetto di vita che comprenda il raggiungimento di uno scopo in una relazione aperta agli altri: darsi a qualcosa o a qualcuno

Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.Mt. 16, 24

14

Preadolescenti e Adolescenti

•L’età della preadolescenza e dell’adolescenza , tra i 9 e 18 anni, ha una sua assoluta specificità: bisogna far morire il bambino per far nascere l’adulto, bisogna abbandonare modelli superati per assumere nuovi comportamenti

•È un continuo oscillare tra corse in avanti e ripiegamenti

•È la fatica di adeguare il mutare del fisico al mutare delle emozioni e della psiche e l’avvicinamento al modello

•e le tre cose non vanno di pari passo.

15

•Si comprende e si sperimenta

•la finitezza e la caducità

•l’inadeguatezza e la frustrazione

•il limite

•mentre ci si sente onnipotenti

•si sognano grandi traguardi

• spinti dall’entusiasmo delle nuove esperienze

16

La rielaborazione di questa perdita, in ultima analisi una sorta di lutto, può seguire due vie:

Una in cui prevalgono meccanismi depressivi di chiusura e evitamento

Una seconda in cui si mettono in campo progettualità e volontà

17

La depressione e l’evitamento•non sono capace, adeguato, non valgo nulla

•sono diverso, mi evitano

•ho paura

•sono solo

•di fronte a questa realtà percepita, poco relazionata e razionalizzata e che genera angoscia si mettono in campo comportamenti difensivi:

•ingresso nel gruppo e pratiche iniziatiche: mode, tatuaggi, persing

• iperattività e aggressività per dimostrare di essere qualcuno

•comportamento sessuale disinibito e da grande

ricorso all’uso > abuso di sostanze fumo, alcool, drogaper sballare e dimenticare

20

I comportamenti dissociali

Gli adolescenti appaiono spesso più tolleranti degli adulti nei confronti delle violazioni di alcune norme legali e morali:

ciò vale solo per quelle che appaiono loro come regole convenzionali o che comportano violazioni non ritenute gravi (assumere droghe leggere, non pagare il biglietto, violare regole del traffico, imbrattare i muri),

mentre gli atti di violenza e vandalismo o l’assunzione di droghe pesanti sono fortemente condannati, almeno concettualmente.

21

I comportamenti francamente dissociali emergono con due modalità:

1-come accadimenti isolati, che costituiscono una forma di evasionenell’azione come via d’uscita temporanea dalle tensioni e dai conflitti psichici: acting out adolescenziali di tipo impulsivo,

2-come definizione relativamente stabile della propria identità, in termini negativi e oppositivi rispetto alle norme sociali, o in termini di adesione ad una sottocultura di gruppo criminale.

Circa la metà degli adolescenti commette almeno una volta qualche tipo di reato, anche se per lo più si tratta di comportamenti transitori e isolati : la mancanza di forti motivi di utilità, la distruttività, l’intensità dei comportamenti sono indicatori di una funzione primaria di difesa psicologica, mentre l’accesso a risorse utili attraverso mezzi illegittimi, specie in aree dominate dalla criminalità organizzata, è più facile indice di una scelta specifica di realizzazione di sé attraverso l’attività criminosa

22

Abuso di sostanzeGli adolescenti sono fortemente esposti al rischio di sviluppare abitudini di uso di sostanze: talune legali: fumo, alcool,

altre illegali: droghe con diversi livelli di da dannosità

Queste abitudini di consumo presentano molte similarità con altri tipi di comportamento a rischio in quanto rispondono ad una gamma di bisogni abbastanza analoghi

23

•Sono mezzi per ridurre l’angoscia e l’incertezza, attraverso la fuga in comportamenti che allontanano dalla normalità quotidiana

•Sono un’occasione speciale per sperimentare emozioni e situazioni nuove, stimolanti o eccitanti

• Sono strumenti per esprimere u una sfida alle norme del m mondo adulto

•Sono un mezzo e un’occasione di partecipazione e assimilazione al gruppo dei coetanei , un possibile mezzo per definire il proprio status nel gruppi e una prova di conformità allo stile di vita del gruppo

•L’assunzione di sostanze ha quindi un insieme di funzioni psicologiche generali, comuni ai vari tipi di droghe, pur se assai diverse fra loro.

25

Le singole sostanze si differenziano per le esperienze specifiche che offrono sul piano fisico e percettivo, ma anche e soprattutto per i significati diversi che vengono loro attribuiti entro la cultura di gruppo.

vi sono sostanze ad effetto:

•Omologante: alcool, fumo,cannabis, hascisc

•Performante e emergente: cocaina ecstasy e psicofarmaci

•Deviante e oppositiva fino alla marginalità: eroina

Le diverse sostanze lecite o illecite, si distinguono quindi per la loro rappresentazione entro il gruppo dei coetanei, oltre e prima che per i loro effetti diretti

26

Il danno acuto da intossicazione• È spesso simile per varie sostanze e si configura

in uno stato di disordine metabolico con disturbo grave cardiocircolatorio fino al coma

• Dipende dalla dose, dal grado di purezza della sostanza e dalla risposta dell’organismo

• È amplificato dalla contemporanea assunzione di più sostanze

Quadro nazionale dei consumi

Sono sempre di più gli adolescenti soprattutto ragazze che in Italia consumano alcolSono circa 900.000 (dati Istat) gli under 16 che fanno abitualmente uso di alcoliciScende a 11-12 anni l’età del primo bicchiere: è la più bassa d’Europa, dove l’età media è 14 anni e i risultati della ricerca scientifica ci dicono che chi inizia a bere prima dei 16 anni ha un rischio 4 volte maggiore di sviluppare alcoldipendenza in età adulta rispetto a chi inizia non prima dei 21 anni.

Tra gli adolescenti negli ultimi 10 anni diminuisce sensibilmente il consumo giornaliero di alcolici (dal 29 al 20,4%) seppure con un andamento oscillante negli ultimi anni.

Continua invece ad aumentare la quota di coloro che consumano alcol occasionalmente (dal 38,8% del 2006 al 43,3% del 2016) e che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 26,1% al 29,2%).

Aumentano le pratiche di consumo ad alto rischio quali “binge drinking” modalità di consumo alcolico che comporta l’assunzione in un’unica occasione e in un ristretto arco di tempo di quantità di alcol molto elevate, è diffuso maggiormente tra i giovani di 18-24 anni, rappresentando la quasi totalità del consumo a rischio in questa fascia di età. I giovani lo praticano soprattutto nei contesti della socializzazione e del divertimento collettivo, spesso bevendo volontariamente fino ad arrivare all’ubriachezza e all’intossicazione alcolica. Nel 2016 il 17% dei giovani fra i 18 e i 24 anni ha dichiarato comportamenti binge drinking, il 21,8% tra i maschi e il 11,7% tra le femmine (dati ISTAT).

e l’assunzione di alcool insieme ad altre sostanze psicoattive: la diffusione di un policonsumo di sostanze psicoattive legali e illegali viene confermata da varie fonti ivi compresa la rilevazione del Ministero della Salute sui comportamenti di consumo degli utenti dei servizi alcologici.

Il fenomeno della diffusione dell’abuso giovanile è ben rappresentato dall’analisi dell’utenza in carico presso i servizi per l’alcoldipendenza, nell’ambito della quale i giovani al di sotto dei 30 anni rappresentano il 9,1%. Si tratta di una percentuale consistente, anche se in lieve calo rispetto al dato del 2011, che era pari al 9,8%.

L’ISTAT ha rilevato che tra i giovani di 14-17 anni i consumi fuori pasto presentano un trend tendenzialmente in crescita fino al 2011, mentre tra il 2011 e il 2012 si registra un notevole calo, che riporta i valori del 2012 a un livello pressoché analogo a quello rilevato all’inizio del decennio (15,1%).

E’ implicito che per quest’ultima fascia di età occorrerà impegnarsi molto ed in molti ambiti, soprattutto nel far rispettare la nuova legge 189/2012 che prevede il divieto di somministrazione e di vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni, in modo da portare il valore a zero.

33

Gli effetti dell’alcool

•Diamo delle indicazioni, che possono avere solo un valore generico, dell'effetto dell'alcol in relazione alla sua concentrazione ematica

• 0,1-0,5 g/l Stato di euforia: minore concentrazione, maggiore tempo di reazione, instabilità emotiva limite legale x la guida

• 1,5 g/l Stato di ebbrezza: aumenta la frequenza del respiro e dei palpiti, stato di confusione

• 2 g/l Stato di ubriachezza: incoerenza, mancanza di autocritica, incordinazione motoria, insensibilità al dolore

• 3 g/l Stato di ubriachezza grave: visione doppia, rallentamento grave dei riflessi, grave incordinazione motoria, confusione mentale

•4 g/l Coma: perdita duratura della coscienza, assenza di sensibilità e di riflessi

•5 g/l Pericolo di morte

34

I danni cronici indotti da alcool•Cuore e vasi: miocardiopatia alcolica, ipertensione arteriosa, accellerazione dell'arteriosclerosi

•Fegato: steatosi, epatite acuta cronica, cirrosi, epatocarcinoma

•Apparato riproduttivo: ridotta fertilità, diminuzione del desiderio sessuale, alterazioni ormonali (femminilizzazione nel maschio)

•Apparato digerente: esofagiti, infiammazioni, varici, tumore gastriti, ulcere, neoplasie, cattivo assorbimento, diarrea

•Pancreas: pancreatite acuta e cronica

35

•E nel nostro cervello: danni psichici e neurologici

• Allucinosi: grave malattia psichica con allucinazioni soprattutto uditive, con voci minacciose, insultanti, persecutorie

• Delirio ossessivo persecutorio: pensa il partner con altri/e esogna di vendicarsi.. finisce per trasformarsi in malattia psichica

• Delirio tremens: è un disturbo caratterizzato da: profonda confusione, tremori, allucinazioni

• Traumi cranici: come conseguenza della perdita di controllo con possibili ematomi al cervello

• Epilessia: perdita di coscienza, convulsioni, incontinenza e disorientamento

• Atrofia cerebrale: il cervello si riduce di volume e progressivamente si riducono la memoria, l'identità, l'affettività

• Polineurite alcolica: dolori notturni, formicolii, disturbi motori fino all'incapacità di muoversi

Gli effetti delle droghe

Sedativo e antidepressivo Morfina Eroina

Eccitante stimolante AnfetaminaCocaina crackBarbiturici

Allucinogeno Marijuana hashishLSDEcstasy

Gli effetti negativi delle droghe sono in prevalenza irreversibili

perché modificano strutturalmente le aree cerebrali

interessate

38

Cannabinoidi e cervello

Da circa 15 anni è noto un sito di legame dei cannabinoidiCB1 responsabile della maggior parte delle proprietà psicotrope dei cannabinoidi

In molte aeree – gangli della base, cervelletto, ippocampo, strati I IV della corteccia – i recettori CB1 sono molto numerosi e giustificano gli effetti psicotropi e neurocognitivi di questa sostanza

39

Processi modificati dall’uso della cannabis

•Apprendimento: memoria a breve termine, attenzione, concentrazione,capacità di giudizio

•Rinforzo

•Condotta alimentare

•Ritmo sonno veglia

•Trasduzione del dolore

•Coordinazione motoria

•Regolazione della temperatura

40

Psicosi da cannabis

La cannabis è in grado di aumentare in maniera significativa l’attività sinaptica dopaminergica, analogamente ad anfetamina e cocaina e attraverso questo meccanismo può indurre o precipitare l’esordio di una psicosi

•Psicosi acuta tossica

•Psicosi acuta funzionale

•Psicosi cronica persistente anche dopo la sospensione

•Psicosi organica cronica fino alla schizofrenia

41

Effetti di ecstasy o MDMA

•L’ecstasy ha proprietà sia anfetamino simili che allucinogene

•A basse dosi induce senso di benessere aumenta empatia ed energia, riduce le inibizioni, migliora il tono dell’umore e favorisce la socializzazione, con effetto rebound alla sospensione

•Ad alte dosi è allucinogena

•Determina diversi deficit neurocognitivi, sia durante che dopo l’abuso, in particolare a carico della memoria verbale immediata e ritardata e delle performance esecutive che richiedono una funzione dell’area prefrontale,attraverso l’attivazione prima e la deplezione serotoninergica con effetti similschizofrenici

Droga da stupro Con l'espressione droga da stupro ci si riferisce ad una tipologia di sostanze psicoattive che possono essere utilizzate con lo scopo di perpetrare violenza sessuale. Le sostanze utilizzate per facilitare lo stupro possono avere effetti sedativi, ipnotici, dissociativi e/o causare l‘amnesia e possiedono la caratteristica di poter essere somministrate alla vittima, assieme a cibo o bevande, senza che questa se ne renda conto. Nei paesi anglosassoni l'atto di aggiungere tali sostanze alle bevande è noto come "drink spiking" ed è considerato reato, perfino se non è seguito da una aggressione od altro tipo di violenza.

Le più comuni droghe da stupro sono il gammaidrossibutirrato (GHB); MDA e talune tipologie di benzodiazepine tra cui in particolare il flunitrazepan, comunemente noto come Rohypnol o non benzodiapinico Zolpidem Taluni studi di provenienza statunitense classificano anche l’alcol come una droga da stupro.

43

Effetti di LSD e farmaci di psichedelici

•Paranoia

•Allucinazioni visive, tattili, uditive, olfattive, gustative

•Ritiro dall’ambiente fino al comportamento autistico

•Appiattimento affettivo apatia

•Disturbi cognitivi: attenzione, memoria, concentrazione, funzioni esecutive,pensiero positivo

•Fenomeni “flash-back” anche a distanza di anni di fenomeni allucinatori e di depersonalizzazione

•Psicosi acute funzionali di breve ma anche di lunga durata

45

La dipendenza

•In caso di abuso di sostanze generatrici di dipendenza ovviamente a tali fattori psicologici subentrerà con sempre maggior forza il problema della dipendenza fisica, a cui si accompagna la perdita progressiva di altri interessi, l’affievolirsi dei legami sociali e delle motivazioni diverse dall’uso della sostanza.

46

La dipendenza

•La caduta nell’uso sistematico e nella dipendenza è tanto più facile quanto più l’uso si sviluppa su un substrato di debolezza del legame con la realtà e di personalità al limite della patologia.

IAD abuso da internet

Il rischio della Dipendenza da Internet

tra gli adolescenti

L'utilizzo tra gli adolescenti del Pc, e di Internet, ècresciuto, dal 2000 ad oggi, in modo costante e netto;se nel 2000 solo il 37% aveva in casa un personalcomputer e nella grande maggioranza dei casi senzacollegamento ad Internet e ad aver navigato in Internet(almeno una volta) era poco più del 5%, oggi il 97% haun computer o uno strumento in grado di collegarsi ainternet, il 95,7% si collega tutti i giorni ad Internet eil 16,7% lo fa per più di 4 ore al giorno.

50

La dipendenza

•La capacità di far fronte allo stress, la stima di sé, l’orientamento a perseguire obiettivi a lunga distanza e la capacità di autoaffermazione risultano essere fattori protettivi rispetto all’uso di sostanze e soprattutto all’uso sistematico.

Alcuni segnali di allarme perl’abuso di alcool e droga:Segnali fisici:fatica, ripetuti disturbi di salute,occhi rossi e lucidi e tosseduraturaSegnali emozionali:cambi di personalità, improvvisisbalzi di umore, irritabilità,comportamenti irresponsabili,bassa autostima, scarso giudizio,depressione e una generaleperdita di interessi

Famiglia:causare discussioni, infrangere le regole, isolarsi dalla famigliaScuola:diminuzione dell’interesse, atteggiamenti negativi,diminuzione dei voti, molte assenze, svogliatezza e problemidisciplinariProblemi sociali:nuovi amici meno interessati ai modelli familiari e alle attivitàscolastiche, problemi con la legge e cambiamenti verso stili menoconvenzionali nell’abbigliamento e nei gusti musicali.

Alcuni di questi segnali possono anche indicare altri problemi. Un modo efficace per i genitori di mostrare interesse è discutereapertamente dell’uso di alcool o di altre droghe con i lorofigli/adolescenti.Quanto prima una persona inizia a fumare, tanto più alto è il rischio per la sua salute; più difficile, inoltre, è smettere. La maggior parte degli adulti fumatori ha iniziato a fumare prima dei 18 anni.Gli adolescenti più esposti all’uso del tabacco hanno genitori, fratelli o sorelle, oppure amici che fumano.Possono mostrare caratteristiche come la forza e il comportarsi da persone più grandi, ma di solito hanno minori capacità di affrontare le cose ed una scarsa autostima, cosi fumano per contenere stress e depressione.

Il rischio della Dipendenza da Internet

tra gli adolescenti

L'utilizzo tra gli adolescenti del Pc, e di Internet, ècresciuto, dal 2000 ad oggi, in modo costante e netto;se nel 2000 solo il 37% aveva in casa un personalcomputer e nella grande maggioranza dei casi senzacollegamento ad Internet e ad aver navigato in Internet(almeno una volta) era poco più del 5%, oggi il 97% haun computer in casa (il 16% ne ha addirittura più di due)il 95,7% si collega tutti i giorni ad Internet eil 16,7% lo fa per più di 4 ore al giorno.

Chat e messenger sono utilizzati da oltre il 75% degli adolescenti e circa l'80% è abituale frequentatore di YouTube. Il 41% ha un suo blog, nel quale inserisce prevalentemente foto e musica (e le ragazze, molto più dei maschi, inseriscono anche proprie riflessioni sulla famiglia, le amicizie, l'amore...).

Su Facebook ha introdotto il proprio profilo l’85% degli adolescenti e un ulteriore 10% dichiara di essere in procinto di iscriversi.

Il computer è diventato sempre più personale e lo smartphone consente collegamenti web sempre più diffusi, con il 21,7% che naviga la sera tardi prima di addormentarsi.

la popolazione giovanile legata al gioco d’azzardo online: circa il 12% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni, infatti, punta i propri soldi online, mentre il 27% li gioca offline. Eppure, il gioco in denaro non riguarda solamente il mondo del web, dal momento che il 33,7% dei bambini ha dichiarato che il Gratta e Vinci è il gioco preferito

Un’indagine dell’Agenzia di studi Swg (pubblicazione annuale del CORECOM del Friuli, 2005) condotta su un campione di circa 800 soggetti rivela come i ragazzi navigano da prima dei 12 anni (34%).

I giovani preferiscono la TV quando devono informarsi, ma internet è praticamente l’unica fonte di informazione per chi studia o lavora (90%).

Ascoltano musica per 34 ore settimanali, stanno sul computer 20 ore, navigano per 19, leggono libri per solo 4 ore e giornali per 2. In internet utilizzano principalmente servizi quali le chat, la posta elettronica, i blog.

Il 44% degli intervistati riferisce di aver fatto brutte esperienze in rete, mentre il 22% riferisce di essersi sentito in pericolo.

Secondo un recente sondaggio condotto da SicuramenteWebsu 2400 persone circa, emergono dati non rassicuranti relativi la sicurezza degli utenti e la consapevolezza sui metodi per la gestione della privacy. Più la metà degli iscritti ai social network (il 56%) ha meno di 19 anni.

In questo senso, Save the Chlidren Italia ONLUS rilancia alcuni dei dati che emergono dalla ricerca “Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani ” che ha preso in esame ragazzini e ragazzi dai 12 ai 19 anni.

Secondo l’indagine, resa pubblica in occasione del SaferInternet Day il 7 febbraio 2017 dall’organizzazione e da Adiconsum, tra i comportamenti che gli intervistati dichiarano diffusi tra la propria cerchia di amici, lo scambio di immagini o video personali a contenuto sessuale sembra essere un fenomeno piuttosto frequente secondo il 22% degli intervistati[1], percentuale che scende al 17% per i giovanissimi (12-14 anni), ma risale al 25% per i 15-17enni e al 26% per gli over 17.In particolare il 14% specifica che ciò avviene al fine di ricevere regali come ricariche e ricompense in denaro.

E percentuali significative emergono laddove i ragazzi vengono interpellati sui loro comportamenti e non su quelli degli amici: il 45% dichiara di ricevere messaggi con riferimento al sesso, il 37% dà il suo numero di cellulare online, il 24% riceve immagini o video di persone conosciute solo online seminude o nude, il 19% ammette di avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto in rete.

Quanto alla gestione dei propri dati personali, i ragazzi non sembrano curarsi molto di che fine facciano e li consegnano alla rete spesso e facilmente: il 44% degli intervistati dichiara infatti di postare proprie foto e il 34% di pubblicare video su di sé.

IAD abuso da internet

IAD abuso da internet L'espressione Internet Addiction Disorder è stata introdotta nel 1995 dal dottor Ivan Goldberg. Non solo innovazione e sviluppo. Internet rischia di creare una generazione di bambini senza capacità pratiche e creatività: l’accusa è del noto inventore inglese Travor Bayliss, l’uomo conosciuto per aver creato la “wind-up” radio (quella alimentata dal semplice movimento di una manovella per alcuni secondi, ndr). Ma non è certo il primo ad aver denunciato i pericoli di un uso eccessivo del web: è l’American Psychiatric Association ad aver inserito i “disordini psichiatrici legati all’abuso di internet” nel “Diagnostic and statical Manual of Mental disorders”. Ovvero nel testo sacro della psichiatria. Per la prima volta, quindi, si parlerà di vera “patologia” da abuso di Internet l’Internet Addiction Desorder. Ovvero la malattia della “dipendenza da Internet“.

IAD abuso da internet

In base agli studi, per comprendere chi è affetto da ”net-dipendenza” è possibile osservare sette tipi di sintomi: il bisognodi trascorrere molto tempo sul web per raggiungere obiettivi esoddisfazioni di carattere personale, avvertire disinteresse per larealtà circostante, senso di ansia quando non è possibileaccedere al web, ma anche impossibilità a uscire dalla Rete,accedervi con ritmi inusuali, anche se con evidenti problemifisici.

In base alle stime, nel nostro paese sarebbero circa tre milioni gli internet-dipendenti, soggetti, adolescenti e non, meno maturi, con alto livello di curiosità, con bassa autostima e con difficoltà relazionali.

con due profili: persone >35 anni preadolescenti e adolescenti > 11 anni schiavi dei social network e dei giochi d'azzardo con un elevato livello di conoscenza degli strumenti informatici, isolati per ragioni lavorative (es. turni notturni) o geografiche, con problemi psicologici, psichiatrici o familiari preesistenti.

Gli adolescenti tra i 13 e i 20 anni dipendenti da internet sonoquelli più numerosi; ragazzi soli, con scarso rendimento a scuolache passano ore e ore su web e proiettano il loro essere in unmondo virtuale sviluppando deficit emotivi e sociali.

Anche i social network come Facebook e Twitter portano acomportamenti voyeuristici, basta pensare che la metà dei 350milioni di iscritti accede quotidianamente al sito e non riesce afarne a meno.

IAD abuso da internetL’Internet Addiction Disorder non è una categoria omogenea ma si manifesta sotto varie forme, le più importanti delle quali sono le seguenti:

Net Compulsions. I tre principali comportamenti compulsivi che si possono mettere in atto tramite internet, e che hanno in comune la competizione, il rischio e il raggiungimento di un’eccitazione immediata sono il gioco d’azzardo, la partecipazione ad aste on line (eBay) e il commercio in rete.

Computer Addiction. E’ la tendenza al coinvolgimento in giochi virtuali, come i MUD, giochi di ruolo interattivi in cui il soggetto partecipa costruendosi un’identità fittizia. Il soggetto vive una sorta di sdoppiamento, intrappolato nel bisogno di uscire dalla propria vita quotidiana, per trasformarsi nel personaggio virtuale sul quale proietta i suoi desideri e le sue illusioni. La dipendenza dalla rete passa attraverso diverse fasi. La fase iniziale, tossicofilica, è caratterizzata da un’attenzione ossessiva per la mail box, una polarizzazione ideo affettiva su temi inerenti la rete, un incremento del tempo di permanenza on line con difficoltà a sospenderlo, intensa partecipazione a chat e newsgroup, collegamenti notturni e perdita di sonno. La seconda fase, tossicomanica, è correlata a fenomeni psicopatologici; è caratterizzata dall’incontro con i MUD e da collegamenti così prolungati da compromettere la vita sociale

Cybersexual Addiction. E’ la tendenza ad instaurare relazioni amicali o amorose con persone incontrate on line. Le applicazioni più usate dai soggetti sono le e-mail, ma soprattutto le chat e i newsgroup. Progressivamente le relazioni virtuali divengono più importanti di quelle reali e il soggetto si isola, vivendo in un mondo parallelo, popolato da persone idealizzate. L’anonimato consente di presentarsi agli altri con identità del tutto inventate, sulla base del “come ci piacerebbe essere”.

- Information Overload. La ricerca di informazioni tramite la “navigazione” sul WWW sta diventando un problema per molti. La gente desidera essere sempre più al corrente e avere accesso alle informazioni, finendo con il trovarsi intrappolata in un’enorme quantità di dati dei quali non si sa cosa fare.

Il tipo di personalità predisposto a sviluppare tale disturbo è caratterizzato da tratti ossessivo-compulsivi, inibito socialmente, tendente al ritiro, per il quale la Rete rappresenta un modo per fuggire dalla realtà.

L'abuso di Internet sarebbe determinato da un senso di vuoto, da un vissuto di solitudine e dalla difficoltà di investire la realtà off line.

In alcuni casi estremi, la partecipazione alla realtà on lineè finalizzata alla negazione di quella concreta, quotidiana, avvertita come minacciosa.

Questa dinamica, in un certo senso, è simile a quella che si verifica nel caso della dipendenza da sostanze. La realtà on line offre il vantaggio di fornire gratificazioni immediate, per la sua disponibilità pressoché continua.

Inoltre, l'universo virtuale rappresenta una fonte di attrazione per coloro che sono predisposti allo sviluppo anche di altre forme di dipendenza comportamentali o da sostanze.

La comunicazione nelle chat è dominata dalla sensazione,spesso illusoria, di essere capiti e di capire, di condividere leemozioni proprie ed altrui. L'illusorietà, molto spesso, si rendeevidente nel momento in cui si decide di abbandonarel'ambiente virtuale per quello reale.

Spesso quello che accade e che si tende a comprendere solo aposteriori è che la comunicazione, fino a quel momento, è statainteriorizzata e rivolta prevalentemente a se stessi.

La modalità di conoscenza on line sembra fornire anche la falsaimpressione di poter conoscere in brevissimo tempo unapersona. Tale modalità sembra essere in grado di annullare laquantità di tempo necessaria per la conoscenza reciproca,l'incertezza e le piccole frustrazioni che si incontranoprogressivamente in tale processo.

Eppure, si tratta di una convinzione errata: non a caso, una parte delle relazioni instaurate on line non riescono a superare la prova della realtà.

Questo esempio, però, non conduce necessariamente alla condannadelle esperienze on line, ma ad una loro valutazione critica,considerando vantaggi e svantaggi.

Le esperienze on line, infatti, offrono la grande opportunità disperimentare se stessi e le proprie abilità relazionali. Inoltre, vaprecisato che i sintomi della IAD, identificati come comportamentipatologici, si ritrovano anche nella popolazione normale, in soggettiper esempio dipendenti dalla TV, ma non per questo definibili comepatologici.

Secondo alcuni ricercatori, nelle dipendenze tecnologiche saremmodi fronte a forme di non vera dipendenza patologica ma piuttosto diauto gratificazione (Song et al., 2004; La Barbera, 2005), per cuisarebbe opportuno parlare di uso patologico di internet e sostituirela denominazione IAD con le denominazioni Pathological InternetUse (PIU) o Internet Related Psychopathology

La sfida che viene posta da Internet e dalla realtà virtuale,quindi, è rappresentata dalla valorizzazione e dall'utilizzoconsapevole di ciò che di positivo esse possono offrire,senza cadere negli estremi della demonizzazione, delrifiuto a priori, o della sua esaltazione acritica.

Questo atteggiamento rappresenta un valido antidotocontro qualsiasi forma di uso distorto, compreso l'abuso.

Serve una maggiore sensibilizzazione dell’uso di Internet,soprattutto da parte di chi ha il compito di educare le fascepiù sensibili della nostra società.

L’adulto, allora, si pone come modello di azione, modelloche si imprime nella mente del giovane e di cui se neappropria. Una sana educazione alla Rete non puòbypassare un’educazione permanente dell’adulto,attraverso una sua consapevole presa di coscienza che egliè pienamente responsabile dei messaggi relazionali cheveicola e che il suo stile educativo avrà un’impronta nelgiovane per tutta la vita

76

La progettualità e la volontà

•L’adolescente che comprende e sperimenta la finitezza e la caducità, l’inadeguatezza e la frustrazione, il limite

•nella rielaborazione di questa perdita, in ultima analisi una sorta di lutto, può seguire una seconda via, verso cui può essere guidato

•Il gruppo: la classe, il gruppo sportivo, l’oratorio, l’associazione di volontariato, i movimenti giovanili diventano una risorsa, il luogo dove sentirsi insieme, condividere progetti, trovare soddisfazione nel realizzarli, superare le difficoltà

La tendenza, che cresce tra i giovani, secondo cui nel web si trova qualcosa di più interessante rispetto alla vita reale o la loro paura di essere esclusi dalla propria cerchia di amici senza l’utilizzo del web, può essere affrontata attraverso occasioni di incontro e di aggregazione, tramite attività creative e costruttive rivolte agli studenti. I dati forniti da tali ricerche evidenziano, dunque, il bisogno di fornire ai ragazzi le giuste opportunità, volte a sviluppare le loro capacità relazionali, per la realizzazione di percorsi che facilitino la conoscenza di sé e lo sviluppo dei sentimenti. Un bisogno che si fa pressante se si pensa che, già tra i ragazzi, si verificano i primi maltrattamenti tra partner: oltre a quelli verbali e, in misura minore, quelli fisici, figurano, infatti, le minacce di pubblicazione di materiale privato, come foto o video online.

•L’amicizia e la solidarietà come metodologia di relazione che determina soddisfazione e introduce alla gratuità

•La consapevolezza di valere per quello che si è

•L’appagamento frutto di relazioni costruite

•L’affettività sperimentata con gradualità ed avendo sempre chiaro il rapporto tra gesto e significato.