38
• Nuova serie - Anno 19 - Numero 107 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Giovedì 6 Maggio 2010 ECONOMIA L’Africa a prova di recessione Iovine a pag. 10 SALE Ai tedeschi piace il cinema di lusso Giardina a pag. 10 ALLARME Cina, psicosi assalto nelle scuole Galli a pag. 11 * con guida «Il consulente inanziario» a € 5,00 in più; con guida «La riforma del lavoro» a € 5,00 in più; con guida «Assegni, cambiali, carte di credito» a € 7,90 in più; con guida «La nuova disciplina delle offerte anomale» a € 6,90 in più; con «Il codice tributario» a € 11,80 in più; con «Manuale Lavoro vol. 1 - Il contratto a tempo indeterminato» a € 7,90 in più; con guida «Il testo unico dell’imposta di registro» a euro 6,00 in più; con guida + cd «Le nuove regole dell’antiriclaggio» a euro 9,90 in più; con «Manuale iscale vol. 5 Imposte sui redditi» a euro 7,90 in più 9 771120 606007 00506 con guida Il testo unico dell imposta di registro a euro 6,00 in più; con guida + cd Le nuove regole dell antiriclaggio a euro 9,90 in più; con Manuale iscale vol. 5 Imposte sui redditi a euro 7,90 in più QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO www.italiaoggi.it Il Tg di ItaliaOggi Per vedere il Tg di ItaliaOggi leggi il codice QR con il tuo cellulare. Info su: www.italiaoggi.it/QRcode Fisco/1 - Civis oltre le profes- sioni: assisten- za on-line per 1,5 mln di con- tribuenti a pag. 23 Fisco/2 - Costi per esercizi non di competenza, tasse non dovute tutte recupe- rabili Rosati a pag. 23 Federalismo - Entro il 30 giugno i numeri sulla rifor- ma. Proventi della cessione dei beni demaniali destinati alla riduzione del debito pubblico Cerisano a pag. 27 Documenti/1 - Il testo del decreto sui rifiuti elettrici Documenti/2 - Recupero tasse non dovute, la cir- colare dell’Agenzia delle entrate Documenti/3 - Ap- palti di manodopera e fisco, la sentenza del- la Cassazione www.italiaoggi.it I ministeri del lavoro e dell’econo- mia insieme a Bankitalia accendono i riflettori sugli investimenti delle casse di previdenza dei professionisti. Queste ultime dovranno compilare una scheda con la descrizione delle attività finan- ziarie e immobiliari. La richiesta ai pre- sidenti delle gestioni è arrivata ieri a margine dell’incontro sulla tematica dei contributi non versati dai professionisti Over 65. Ufficialmente si tratta di una ricognizione tecnica sui portafogli degli enti. In realtà si andrà ad analizzare la coerenza degli investimenti con le fina- lità delle gestioni e la loro redditività. Dal 18 giugno il cliente avrà diritto al ritiro gratuito dell’usato da parte del rivenditore Elettrodomestici, chi vende butta Dal 18 giugno si potrà andare in un negozio di elettrodomestici, acquistare il proprio pc, frigo, lavatrice, ferro da stiro e pretendere il ritiro gratuito dell’usato da buttare. Lo prevede il nuovo rego- lamento per la gestione dei Raee (rifiuti elettrici ed elettronici) da parte di distributori e installatori approvato con decreto n. 65 dell’8 marzo 2010 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 102 del 4 maggio. Un regolamento indispensabile alla piena operatività del sistema di raccolta e trattamento dei «tecnorifiuti». E che era atteso da ben due anni. Saturno a pag. 26 tas c p e fi La Grecia, nonostante gli aiuti, è sempre in gravi difficoltà. Sono investiti dall’onda della crisi Portogallo e Spagna. L’Italia, per ora nel cono d’ombra, viene subi- to dopo. Gianfranco Fini, scon- fitto nella direzione Pdl, si orga- nizza per assaltare dall’esterno il fortilizio del Cav. Un ministro di punta deve fare fagotto inseguito dai pm. In Sicilia non si sa più se il Pdl esista ancora. La mag- gioranza naufraga spesso in Par- lamento. E che fa il Cav? Va nel club ultrachic milanese «Ubi ma- ior» per festeggiare il compleanno di Alfonso Signorini, direttore di Chi e, scrivono i quotidiani di casa (o assimilati), «indiscussa incarnazione dell’anima pop del berlusconismo». Mah! DIRITTO & ROVESCIO CAPOGRUPPO CAMERA Ipoteca fiscale di 342 mila € per il leghista Reguzzoni Sansonetti a pag.7 F o s z 1 trib IL Giornale dei professionisti * * * Le casse son sotto esame Gli istituti previdenziali dei professionisti dovranno compilare un rapporto sugli investimenti che sarà vagliato anche da Bankitalia Marino a pagina 21 DISOBBEDIENZA IN PUGLIA Nicastro dà il via a un parco eolico marino. Di Pietro ne aveva bloccato uno in Molise Calitri a pag. 5 àd l d ll’ d dl d Il laboratorio toscano ha sop- piantato in un attimo quello pie- montese e quello ligure nel cuore del segretario del Pd Pier Luigi Bersani che ormai si è abbonato alla linea Roma-Firenze. Merito del nuovo sanguigno governato- re Enrico Rossi, che è partito in quarta e dopo il consenso bulgaro alle regionali ha conquistato la ribalta nazionale. E ha iniziato a marcare a uomo il «fighetto di Firenze», l’ex enfant prodige, cioè il sindaco di Firenze Matteo Renzi, mediaticamente annullato e snobbato agli incontri tra go- vernatore e segretario nazionale. In Toscana Bersani era andato a fare campagna elettorale insieme con Rossi, prima delle elezioni, scansando Renzi. Calitri a pag. 5 Bersani, deluso da Piemonte e Liguria, punta tutto sulla Toscana di Enrico Rossi IN EDICOLA IL CODICE TRIBUTARIO f p d s g l c i d d c i b AGENTI DI COMMERCIO Cerco agenti Rubrica settimanale di ricerca agenti All’interno e in più IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DEL DIRITTO da pag. 35 da pa 35 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

IN EDICOLA IL CODICE TRIBUTARIO Le casse ... · à d l d ll’ d d l d ... è un mostro, ma più sem- ... discutibile la proposta di creare una nuo-va regione (la Romagna) come se

Embed Size (px)

Citation preview

• Nuova serie - Anno 19 - Numero 107 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Giovedì 6 Maggio 2010 •

ECONOMIAL’Africa a prova di recessioneIovine a pag. 10

SALEAi tedeschi piace il cinema di lussoGiardina a pag. 10

ALLARME Cina, psicosi assalto nelle scuole Galli a pag. 11

* con guida «Il consulente i nanziario» a € 5,00 in più; con guida «La riforma del lavoro» a € 5,00 in più; con guida «Assegni, cambiali, carte di credito» a € 7,90 in più; con guida «La nuova disciplina delle offerte anomale» a € 6,90 in più; con «Il codice tributario» a € 11,80 in più; con «Manuale Lavoro vol. 1 - Il contratto a tempo indeterminato» a € 7,90 in più;

con guida «Il testo unico dell’imposta di registro» a euro 6,00 in più; con guida + cd «Le nuove regole dell’antiriclaggio» a euro 9,90 in più; con «Manuale i scale vol. 5 Imposte sui redditi» a euro 7,90 in più

9771120606007

00506

con guida Il testo unico dell imposta di registro a euro 6,00 in più; con guida + cd Le nuove regole dell antiriclaggio a euro 9,90 in più; con Manuale i scale vol. 5 Imposte sui redditi a euro 7,90 in più

QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO

www.italiaoggi.it

Il Tg di ItaliaOggiPer vedereil Tg di ItaliaOggi leggi il codice QR con il tuo cellulare. Info su:

www.italiaoggi.it/QRcode

Fisco/1 - Civis oltre le profes-sioni: assisten-za on-line per

1,5 mln di con-tribuenti a pag. 23

Fisco/2 - Costi per esercizi non di competenza, tasse non dovute tutte recupe-rabili

Rosati a pag. 23

Federalismo - Entro il 30 giugno i numeri sulla rifor-ma. Proventi della cessione dei beni demaniali destinati alla riduzione del debito pubblico

Cerisano a pag. 27

Documenti/1 - Il testo del decreto sui rifiuti elettriciDocumenti/2 - Recupero

tasse non dovute, la cir-colare dell’Agenzia delle entrate

Documenti/3 - Ap-palti di manodopera

e fisco, la sentenza del-la Cassazione

www.italiaoggi.it

I ministeri del lavoro e dell’econo-mia insieme a Bankitalia accendono i rifl ettori sugli investimenti delle casse di previdenza dei professionisti. Queste ultime dovranno compilare una scheda con la descrizione delle attività fi nan-ziarie e immobiliari. La richiesta ai pre-sidenti delle gestioni è arrivata ieri a margine dell’incontro sulla tematica dei contributi non versati dai professionisti Over 65. Uffi cialmente si tratta di una ricognizione tecnica sui portafogli degli enti. In realtà si andrà ad analizzare la coerenza degli investimenti con le fi na-lità delle gestioni e la loro redditività.

Dal 18 giugno il cliente avrà diritto al ritiro gratuito dell’usato da parte del rivenditore

Elettrodomestici, chi vende buttaDal 18 giugno si potrà andare in un negozio di elettrodomestici,

acquistare il proprio pc, frigo, lavatrice, ferro da stiro e pretendere il ritiro gratuito dell’usato da buttare. Lo prevede il nuovo rego-lamento per la gestione dei Raee (rifi uti elettrici ed elettronici) da parte di distributori e installatori approvato con decreto n. 65 dell’8 marzo 2010 e pubblicato in Gazzetta Uffi ciale n. 102 del 4 maggio. Un regolamento indispensabile alla piena operatività del sistema di raccolta e trattamento dei «tecnorifi uti». E che era atteso da ben due anni.

Saturno a pag. 26

tasc

pe fi

La Grecia, nonostante gli aiuti, è sempre in gravi diffi coltà. Sono investiti dall’onda della crisi Portogallo e Spagna. L’Italia, per ora nel cono d’ombra, viene subi-to dopo. Gianfranco Fini, scon-fi tto nella direzione Pdl, si orga-nizza per assaltare dall’esterno il fortilizio del Cav. Un ministro di punta deve fare fagotto inseguito dai pm. In Sicilia non si sa più se il Pdl esista ancora. La mag-gioranza naufraga spesso in Par-lamento. E che fa il Cav? Va nel club ultrachic milanese «Ubi ma-ior» per festeggiare il compleanno di Alfonso Signorini, direttore di Chi e, scrivono i quotidiani di casa (o assimilati), «indiscussa incarnazione dell’anima pop del berlusconismo». Mah!

DIRITTO & ROVESCIO

CAPOGRUPPO CAMERA

Ipoteca fiscale di 342 mila € per il leghista

ReguzzoniSansonetti a pag.7

Fosz

1trib

IL Giornale dei

professionisti* * *

Le casse son sotto esameGli istituti previdenziali dei professionisti dovranno compilare un rapporto sugli investimenti che sarà vagliato anche da Bankitalia

Marino a pagina 21

DISOBBEDIENZA IN PUGLIA

Nicastro dà il via a un parco eolico marino. Di Pietro ne aveva

bloccato uno in MoliseCalitri a pag. 5

à d l d ll’ d d l d

Il laboratorio toscano ha sop-piantato in un attimo quello pie-montese e quello ligure nel cuore del segretario del Pd Pier Luigi Bersani che ormai si è abbonato alla linea Roma-Firenze. Merito del nuovo sanguigno governato-re Enrico Rossi, che è partito in quarta e dopo il consenso bulgaro alle regionali ha conquistato la ribalta nazionale. E ha iniziato a marcare a uomo il «fighetto di Firenze», l’ex enfant prodige, cioè il sindaco di Firenze Matteo Renzi, mediaticamente annullato e snobbato agli incontri tra go-vernatore e segretario nazionale. In Toscana Bersani era andato a fare campagna elettorale insieme con Rossi, prima delle elezioni, scansando Renzi.

Calitri a pag. 5

Bersani, deluso da Piemonte e Liguria, punta tutto sulla Toscana di Enrico Rossi

IN EDICOLAIL CODICE TRIBUTARIO

fpdsglciddcib

AGENTI DI COMMERCIO

Cercoagenti

Rubricasettimanale

di ricerca agenti

All’interno

e in più IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DEL DIRITTOdapag.35

dapa35

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

2 Giovedì 6 Maggio 2010

Da quando, nel 2007, è iniziata la crisi economi-ca, due possibili scenari evoluti-

vi degli indici dei prezzi si contendono la scena. La prima protagonista potenziale è la deflazione, la peggiore strega che il capitalismo abbia inventato, come san-no bene i giapponesi che l’hanno a lungo frequentata negli anni 90 e che ancora oggi ne pagano le conseguenze. Quando al potere dell’economia c’è la deflazione, i prezzi scendono e, con essi, i consumi e gli investimenti. Si innesca una spi-rale pericolosissima che, solitamente, produce recessioni lunghe o altrettanto lunghe fasi di stagnazione economica.

L’altra opzione ha il nome di inflazione. Non è un mostro, ma più sem-plicemente una tassa ma-scherata. Una imposta ad valorem su tutti i beni e i servizi che una economia produce o scam-bia. Quindi anche una tassa sul prodotto del lavoro. Ma è un’imposta senza un pa-dre ed una madre: non è un parlamento che la vota o un governo che la propone più semplicemente è il frutto dell’anda-mento dell’economia di mercato.

Dopo il collasso della Grecia, l’imposta infl azione è tornata di moda. Per rientra-re dagli enormi disavanzi e debiti pubblici accumulati, anche ma non soltanto per gestire la recessione innescata dal crol-lo di Wall Street, la soluzione infl azione programmata può essere di gran lunga meno dolorosa dell’intervento strutturale

imposto dai fi nanziatori. L’economia greca, ora, va incontro a una fase defl a-

zionistica abbastanza certa con una do-manda in contrazione e un pil, per ancora un biennio, in territorio negativo. I rientri dal debito non gestiti opportunamente fi niscono così, nelle braccia della strega defl azione. L’altra via è meno traumatica e costosa, anche per le parti sociali o i gruppi meno forti di una società. Si tratta di svalutare il debito di un 7-8% annuo grazie ad una moderata e programma-ta infl azione che «preleva» dalle tasche dei cittadini una imposta aggiuntiva di eguale ammontare per qualche anno.

L’infl azione a doppia ci-fra o fuori controllo deve spaventare, ma quella programmata è uno stru-mento di politica econo-mica a disposizione anche per riportare un minimo in equilibrio il rapporto

di cambio e dare slancio alla crescita. In Europa da almeno un decennio l’infl azio-ne è sparita di scena. I più giovani non sanno neppure cosa sia. È uno dei tanti effetti positivi dell’euro. Ora può essere lo strumento migliore per ridistribuire non troppo iniquamente i costi della crisi e pilotare l’uscita dal tunnel. L’ortodossia monetaria tedesca deve convincersi che è nell’interesse di tutti pilotare una mode-rata infl azione nell’eurozona. Anche, forse soprattutto, dei contribuenti tedeschi che altrimenti rischiano di dover pagare an-che il conto spagnolo.

© Riproduzione riservata

IL PUNTO

È il tempo di fare un po’ di inl azione programmata

DI EDOARDO NARDUZZI

oduce o scam- di cambio e dar

È una impostasenza

padre né madre

Non è tutto oro quel che lucci-ca nel bagaglio delle prime decisioni assunte

dai presidenti leghisti delle regioni Pie-monte e Veneto. E nemmeno da parte dei leghisti che stanno operando con mag-gior decisionismo che non prima delle ultime elezioni regionali, in Parlamento. La guerra dichiarata agli ipermercati, ad esempio, è di assoluta retroguardia. È proprio perché negli anni 80 fu sbar-rata la strada alla grande distribuzione che oggi in Italia operano quasi solo le grandi società di distribuzione straniere (e, in particolare quelle francesi, come Auchan, Carrefour, Leroi Merlin e così via) che, non a caso, oggi propongono, alle massaie italiane, non solo champagne e formag-gi francesi ma persino l’ac-qua minerale d’Oltralpe. Inoltre senza la presenza di una grande e grandissima distribuzio-ne, che non sia limitata a poche insegne, non si contiene nemmeno l’aumento dei prezzi che va a beneficio di tutti i consu-matori. Analogamente, le iniziative per studiare le lingue locali (cioè i dialetti) a scuola, anziché stimolare i giovani ad ap-prendere l’inglese, è una misura demago-gica che non chiedono affatto anche gran parte degli elettori leghisti (che non sono solo i duri e i puri con il fazzoletto verde che spunta dal taschino della giacca; al-trimenti sarebbero molto pochi). Cosi è discutibile la proposta di creare una nuo-va regione (la Romagna) come se quelle

esistenti non fossero già troppo numerose.

Una decisione però va lodata. Ed è quella di tagliare le spese di rappresentanza e di funzionamento della Regione a Roma. Il presidente leghista del Piemonte, Roberto Cota, è stato in-fatti in visita recentemente, alle 16,45 di un giorno feriale, alla sede romana della sua Regione, nella centralissima via delle Quattro Fontane. Su sette di-pendenti a busta paga, a quell’ora, ce ne era uno solo in servizio. La sede costa, tra affi tto e spese accessorie, ben 374 mila euro più 31 mila euro di Iva. Non solo, la precedente presidente Pd, Mercedes

Bresso, nel 2006, certa evidentemente di esse-re confermata, aveva sottoscritto un affitto per ben sei anni con possibilità di rinnovo per altri sei.

Cota, preso atto dello sciupìo di risorse regionali, ha subito dato disposizione ai suoi funzionari perché operino per rescindere anti-cipatamente il contratto: «Un paio di stanze, magari anche non in una zona centralissima, ci bastano», ha detto. Oggi le regioni Piemonte, Lombardia e Veneto, essendo di gran lunga le regio-ni più ricche d’Italia, hanno, nelle loro sedi romane, solo 7 impiegati ciascuna. La Campania, che pure è sommersa dai debiti, ha 18 impiegati e la Sicilia, per non lasciarsi mancare nulla, di im-piegati ne ha addirittura 27.

© Riproduzione riservata

a distribuzio- sciupìo di risor

Comincia con il chiudere

la sede romana

DI PIERLUIGI MAGNASCHI

L’ANALISI

È per farsi vedere,ma Cota sta tagliando

I C O M M E N T I

DI FRANCO ADRIANO

Manco a dirlo sullo scanda-lo che scoppiò lo scorso Na-tale scesero in campo con la sinistra anche i fi niani di Farefuturo: «Boicottia-mo il cinepanettone». Che era successo? La Commis-sione cinema del ministero dei Beni culturali in una delibera dello scorso 4 di-cembre aveva riconosciu-to l’interesse culturale di «Natale a Beverly Hills», il nuovo film natalizio tar-gato Filmauro. Certo, una decisione da confermare dopo la visione della copia campione del fi lm, ma suffi -ciente per suscitare un mare di polemiche. La questione divenne anche oggetto di interrogazioni parlamen-tari per evitare che proprio uno dei pochi fi lm campione d’incassi il fi lm potesse ac-cedere a sgravi fi scali (tax credit) o peggio a contributi. Il ministro ai Beni culturali, Sandro Bondi, ora ha deciso di rispondere spiegando che la Sottocommissione lungo-metraggi che si è espressa lo scorso 4 dicembre è tenuta

di nuovo a riunirsi (entro il febbraio 2011) «e dovrà esprimersi nuovamente per confermare o meno il rico-noscimento dell’interesse culturale». Intanto al fi lm

non è stato concesso nessun contributo. In merito alla richiesta, poi, di conosce-re quali altri film prodot-ti dalla società Filmauro, presieduta da Aurelio De Laurentiis abbiano avuto

recentemente (dal 2005) un riconoscimento dal ministe-ro, Bondi ha spiegato che si tratta di «Italians» e «Ge-nitori e fi gli: agitare prima dell’uso». Quest’ultimo ha ri-cevuto un contributo di un milione e 100mila euro. In cauda venenum, le interro-gazioni richiedevano anche i contributi effettivamente versati ai fi lm della Medu-sa. Si è appreso così che, fra gli altri, per «Il caso dell’in-fedele Clara» (2009), il mi-nistero aveva stanziato un contributo di 1,9 milioni di euro «cui la produzione ha rinunciato», mentre per il «Il dolce e l’amaro» (2007) con Fabrizio Gifuni e Lui-gi Lo Cascio il ministero ha contribuito per 1,95 milioni di euro a fronte di un in-casso di 938mila euro. Per «Baaria» c’è stato solo un riconoscimento di interes-se culturale e niente soldi.

«Tutta la vita davanti» ha ricevuto un milione di euro e incassato 2,986 milioni. «Viaggio segreto»: 2 milioni di contributo, 482mila euro di incasso.

© Riproduzione riservata

IL CASO DEL GIORNO

Bondi, Natale a Beverly Hills (forse) non mangerà il panettone

DI MARCO BERTONCINI

Chiedendo scusa per l’in-completezza dell’elenco, negli ultimi due giorni abbiamo assistito a: dimissioni del mi-nistro Scajola; indagine per truffa aggravata a carico del senatore Ciarrapico; patteg-giamento dell’ex assessore lombardo Prosperini; informa-zione di garanzia per l’asses-sore romano Corsini; indagine per corruzione a carico del co-ordinatore Verdini. Tutti espo-nenti del Pdl. Aggiungiamoci la condanna per il Laziogate infl itta a Storace, segretario de la Destra ma, al momento dei fatti, presidente della regione per il Pdl.

Attenzione: le polemiche di Silvio Berlusconi contro com-plotti e congiure, aggravate dal timore che altri assalti arrivino, non persuadono gli elettori. Lo sa bene lo stesso presidente del Consiglio, an-che per i sondaggi che gli per-vengono (in barba all’ironia di Fini), non divulgati per un motivo giuridico (le elezioni amministrative imminenti) e per una ragione sostanziale (sono negativi per il governo).

Pure i fedeli del centro-destra sono sconcertati dalle reazio-ni di Scajola, dalle accuse di corruzione, dalle condanne. Credono che molto fumo stia nelle iniziative della magi-stratura; ma temono che un po’ di arrosto ci sia.

Conseguenza: la Lega va avanti. La delusione nei con-fronti di personaggi del Pdl, sospettati di essere colti con le mani nel sacco, sposta le simpatie non verso l’opposi-zione, bensì alla volta della Lega, giudicata immune da episodi sgradevoli, e in parte verso un generico disgusto anti-politico, potenzialmente astensionistico.

La Lega, in sovrappiù, afferra con accortezza ogni occasione offerta. Mentre il Pdl fa la conta di condannati, indagati, dimissionari, il mi-nistro Maroni attacca il dise-gno di legge “svuota carceri”, perfettamente interpretando lo stato d’animo degli eletto-ri di centro-destra. Cadono le teste di esponenti pidiellini, e gli elettori scivolano nei canestri prontamente offerti dai leghisti.

© Riproduzione riservata

LA NOTA POLITICA

I beneficiari della burianasono gli uomini di Bossi

Sandro Bondi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

3Giovedì 6 Maggio 2010Giovedì 6 MagP R I M O P I A N O

Per il nuovo incarico si avvarrà del suo assistente, già braccio destro di Marzano al ministero

Ora Berlusconi tifa per l’interimIl premier sostituisce Scajola e manda Giacomoni in prima linea

DI FRANCO ADRIANO

Via Claudio Scajola dal m i n i s t e r o dello Svilup-po economi-

co, il presidente del consiglio ha compiu-to due mosse e ne ha annunciato una terza. Ha chiesto al presidente della re-pubblica Giorgio Na-politano di affidargli l’interim. Ha annun-ciato al suo assisten-te personale Sestino Giacomoni che dovrà fare armi e bagagli e ritornare

in quel dicastero che lui conosce bene. Infine, ha annunciato di voler ricercare una personalità

al di fuori dell’attua-le compagine politica. Alcune spiegazioni per le sue mosse sono emerse l’altra sera a palazzo Grazioli dove ha accolto una pattu-glia di senatori. Lì ha ragionato sull’oppor-tunità di prendere l’interim per portare avanti il discorso del nucleare. Una fase, ha detto chiaramente Berlusconi che potrà

durare anche alcuni mesi, pro-

prio come fece per la Far-nesina. Ci sarà un novello Franco Frattini che ripeterà lo schema del 2002 agli Af-fari esteri, quando dopo le dimissioni di Renato Rug-gero e l’interim di Berlusco-ni spuntò l’attuale titolare del ministero? È presto per dirlo. Ma ad un senatore il presidente del consiglio avrebbe confidato di voler cercare una persona al di fuori della politica («Se me lo faranno fare...», è stata la sua battuta), poi ripetendo che «al momento non ci sono candidature». Intanto, oltre al fido vice ministro, Paolo Roma-

ni, che ricopre il delicato incarico nel settore delle comunicazioni in quel dicastero, Berlusconi ha deciso di creare un suo punto di riferimento all’interno del mini-stero per tutte le altre innume-revoli competenze. Non si tratta di uno qualsiasi, ma del suo assi-stente personale, Sestino Giaco-moni. Per intendersi il personag-gio, per anni rimasto nell’ombra, che con il fare da suggeritore talvolta si avvicina al premier durante le conferenze stampa . Ha compiuto 43 anni il 27 marzo: lo stesso giorno della vittoria nel

1994, e della fusione nel Pdl tra Forza Italia e An, nel 2008. Se l’altro assistente, Valentino Valentini, cura l’agenda internazionale del premier, Giacomoni da quattro anni cura quella italiana. È giovane, ma non è un neofita: era il braccio destro, nel ruolo di capo del-la segreteria, nonché porta-voce, di Antonio Marzano, l’economista ed ex ministro alle Attività produttive del governo Berlusconi-bis, at-tuale presidente del Cnel. E alla fine questa potrebbe

essere proprio la grande oppor-tunità dell’ex pupillo di Marza-no. Se i vari nomi altisonanti che circoleranno nelle prossime settimane, a partire da quel-lo dell’ex presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo, si sgonfieranno via via tutti come soufflé. E a meno che il governo non rispetti il vaticinio degli op-positori Pierluigi Bersani e Anto-nio Di Pietro. Allora, opportunità per dei berlusconiani doc non ce ne sarebbero più, almeno fino al prossimo eventuale giro.

© Riproduzione riservata

«Stante la situazione generale è molto proba-bile che tra giugno e luglio si faccia un provve-dimento per la manovra correttiva triennale 2011-2013». Parola del presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, al termine di un incontro col ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che dunque avrebbe confermato ai rappre-sentanti dell’associazione dei comuni italiani, l’adozione di un decreto legge con le misure

di correzione sui conti pubblici. Dall’incontro sindaci-governo è emerso un tavolo tecnico permanente che nel giro di 15 giorni dovrà la-vorare per trovare le soluzioni a tre temi, in particolare: la restituzione di circa 800 milioni di risorse tagliate ai comuni e ancora non resti-tuite, più a medio termine l’allentamento del patto di stabilità e il federalismo fi scale con una autonomia impositiva per gli Enti locali.

Intanto Tremonti conferma la manovra estiva

Sestino Giacomoni

IL PIACERE NON SI PUı SPIEGARE A PAROLE.NOI CI SIAMO RIUSCITI CON I NUMERI.NUOVA BMW 316d.it 2000 DIESEL A 26.000 宇.*

* Il prezzo si riferisce alla versione 316d.it 116 CV che include climatizzatore automatico, volante in pelle con comandi multifunzione e fari fendinebbia.

BMW Serie 3Berlina

www.bmw.it Piacere di guidare

BMW Financial Services. La piÖ avanzata realt¹ nei servizi nanziari. BMW e . Incontro al vertice della tecnologia. Consumi ciclo urbano/extraurbano/misto (litri/100km): 5,4/4,0/4,5 (316d). Emissioni CO2 (g/km): 118 (316d).

BMW 316d.it Berlina con Maxirata. Assicurazione incendio e furto per 2 anni inclusa con FIT.Prezzo concordato 26.000 EuroAnticipo o eventuale permuta 9.150 Euro

47 rate da 189 EuroMaxirata nale 12.005 Euro

TAN 3,99%TAEG 4,93%

IVA e messa in strada incluse, IPT esclusa. Spese istruzione pratica 300 Euro IVA inclusa. Importo nanziato assicurazione BMW Go 1.229 雨 (premio calcolato sulla provincia di Milano). TAN servizi 8,25%. TAEG massimo dell渥operazione 8,56%. Salvo Approvazione di BMW Financial Services Italia S.p.a.̨ un渥offerta dei Concessionari BMW aderenti all渥iniziativa valida no al 30/06/2010. Fogli informativi disponibili presso le Concessionarie aderenti. Per saperne di piÖ visitate il sito www.bmw.it/nuovecollezioni

Vignetta di Claudio Cadei

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

4 Giovedì 6 Maggio 2010 P R I M O P I A N O

Ha già imposto e ottenuto la presidenza del consiglio regionale per il fedele Paolo Romano

Cosentino adesso allunga le maniVuole 4 assessori da infi lare nella giunta Caldoro in Campania

DI PIERRE DE NOLAC

Di passi indietro è stato co-stretto a farne già molti, ma sulla giunta regiona-le proprio non intende

transigere. Nicola Cosentino, nato a Casal di Principe nel 1959, riferimento di Claudio Scajola in Campania, potente sottosegre-tario all’economia e coordinato-re regionale del Pdl campano, da mesi nell’occhio del ciclone per via di una serie di inchieste che lo vedono indagato, di certo non ha contribuito a migliorare la sua immagine e reputazione politica per la gestione del partito in Campania che è stata basata sulla fedeltà alle sue posizioni. Criterio pienamente rispettato per tutti i ruoli che Cosentino è riuscito a far occupare dai suoi uomini. L’esempio più eclatante? La nomina a candidato presidente della pro-vincia di Napoli, Lu-igi Cesaro, detto «Giggi-no», fedelissi-mo braccio destra di Cosenti-no, sindaco di Sant’Antimo,

i cui indecifrabili comizi sono dei cult su youtube. La giunta provinciale che presiede oramai da un anno non riesce neppure a fare peggio del centrosinistra, visto che non produce pratica-mente niente.

In questi giorni, però, dopo aver dovuto rinunciare a malin-cuore alla candidatura alla pre-sidenza della regione Campania per le note vicende giudiziarie, Cosentino mira a prendersi una rivincita, facendo incetta di as-

sessorati e cer-cando di epu-rare tutti gli esponenti regional i del Pdl non a d e r e n t i

alla sua cor-

rente. Pare, infatti, che Cosentino avrebbe già imposto e ottenuto la presidenza del consiglio regiona-le per Paolo Romano, consiglie-re eletto nel collegio di Caserta e l’indicazione di almeno 4 asses-sori con deleghe pesanti.

Se tutto ciò si verifi casse sa-rebbe molto paradossale, anche perché in queste elezioni Co-sentino ha dimostrato di esse-re in calo verticale di consensi: a parte una sola eccezione in provincia di Caserta, non è riu-scito a far eleggere in consiglio regionale nessuno dei candidati forti che fanno direttamente ri-ferimento a lui.

Tuttavia, se comunque Cosen-tino dovesse riuscire a blindare la presidenza del consiglio regio-nale e ottenere gli assessorati ri-chiesti, tramite i suoi uomini, ri-

uscirebbe a gestire l’andamento dei lavori del Consiglio regio-nale e monopolizze-rebbe i lavori della Giunta, relegando Stefano Caldoro (che non ha nes-suna intenzione di contraddire Co-sentino per non

metterselo contro) al ruolo di presidente

di rappresentanza, quasi esau-torato dei poteri.

Secondo molti analisti politici campani, se il quadro fi n qui de-lineato dovesse effettivamente concretizzarsi, si affosserebbero defi nitivamente tutti i propositi di cambiamento espressi da Cal-doro in campagna elettorale e si riconsegnerebbero le sorti della regione Campania ad una classe dirigente ritenuta responsabile del degrado morale e civile in cui è piombata da decenni.

La preoccupazione è seria ed è arrivata fi no a Roma dove in questi giorni, archiviata in parte la rottura tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si torna a guardare con preoccupazione alle sorti della Campania. Da-gli ex An, con Altero Matteoli, Maurizio Gasparri, Gianni Alemanno e Pasquale Vie-spoli ad una larga parte degli ex Forza Italia, con Sandro Bondi, Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliariello e Mara Carfagna, sono in molti ad attendere le prossime mosse politiche di Caldoro. Che cosa sceglierà di fare a questo punto il neo presidente? Darà seguito alle promesse della campagna elettorale o pagherà dazio al cor-rentismo territoriale che vuole condizionarne le scelte?

© Riproduzione riservata

Era stato direttore del Mattino di Napoli, Franco Angrisani, prima di assu-mere l’incarico di porta-voce dell’Autorità per le garanzie nelle comunica-zioni. A un anno dalla mor-te, ieri l’Agcom ha voluto ricordarlo, pubblicando anche un libro con i testi del numero uno dell’autho-rity, Corrado Calabrò, oltre che di Antonio Maccanico, Antonio Catricalà, Anto-nio Lubrano. Di Angrisani è stata evocata la passio-ne per il teatro e nel libro sono state inserite anche preziose fotografi e che lo vedevano accanto a Eduar-do, Franca Valeri, Valeria Moriconi. Per Angrisani, Maccanico si è recato nel-la sede dell’agenzia, in via Isonzo, preferendo il ricor-do di Angrisani alla pre-sentazione del libro «Oc-chio al futuro» di Gianni Pasquarelli, programmata alla stessa ora a Civita.

P.d.N.© Riproduzione riservata

Agcom, quandoc’era Angrisani

DI DIEGO GABUTTI

C’è un avvocato volpino e spudorato, in un vecchio ro-manzo poliziesco di Donald E. Westlake, che riesce a

far assolvere il suo cliente, John Ar-chibald Dortmun-der, ladro abituale e recidivo accusato d’avere svaligiato un negozio di elet-trodomestici, soste-nendo che quando la pattuglia di po-lizia ha sorpreso Dortmunder sulla porta della bottega, in piena notte, con un televisore da 27 pollici sulle spalle, il suo cliente non stava affatto ru-bando. Aveva tro-vato il televisore sul marciapiede, abbandonato per qualche ragione dai ladri, e lo stava semplicemente ripor-tando all’interno del negozio cammi-nando all’indietro.

Anche Claudio Scajola, come l’avvoca-to di Westlake, si è dimesso dal ministero dello sviluppo economico con un’autodife-sa surreale. Voglio appurare, dice Scajo-la, se qualcuno, a mia insaputa, mentre

stavo guardando da un’altra parte e mi occupavo di cose più importanti, cioè di affari di stato, ha osato pagare la casa di cui sono proprietario e nella quale abito (bello comodo, pieno centro della capitale, vista sul Colosseo, invidiato dagli amici

in visita, ammirato dai vicini) da non so più quanti anni. Scajola è giusta-mente indignato. Farabutti! Delin-quenti! Terroristi! No, peggio: «rom-picoglioni» (come Marco Biagi un attimo prima d’es-sere assassinato dalle Brigate rosse, quando invocava la scorta assillando il povero Scajola con e-mail e messaggi lasciati in segrete-ria). Ligure, e vero-similmente atten-to alle palanche, il

ministro pensava d’aver fatto «un buon affare, anzi un ottimo affare», come ha di-chiarato a Bruno Vespa: aveva sborsato soltanto 600.000 euro per una proprietà immobiliare che, a prezzo di mercato, ne valeva (almeno) un milione e mezzo. Cre-deva, insomma, d’aver intortato (come si dice) le due sorelle proprietarie dell’ap-partamento, involando loro una magio-

ne principesca per una miseria, anzi per meno della metà d’una miseria. Invece sono stati questi misteriosi pagatori a tradimento che hanno osato truffare lui, ministro dimissionario «abituale e reci-divo» com’era recidivo e abituale il ladro di Westlake. Anche a costo di rimetter-ci 900.000 euro, che sono dei bei soldini per chiunque, com-presi gli avversa-ri politici, questi «scrocconi al con-trario» (personaggi degni di fi gurare in Alice nel paese delle meraviglie insieme con il Cappellaio Matto e la Falsa Tartaruga) han-no pagato di tasca loro, pronta cassa, la casa romana di Claudio Scajola, e ciò al solo scopo di mettere nei guai un esponente del partito di maggioranza. Forse costoro non sono affatto, come si racconta, imprenditori diventati ricchi sfondati con le commesse pubbliche, ma sono al contrario dei poveracci. Vi stupi-reste se dei saltafossi, per anni e anni, rinunciando al cibo e alle vacanze, ac-cumulando debiti, avessero risparmiato copeco su copeco mossi da spirito (direbbe

il Cavaliere) d’invidia sociale? Cosa non farebbe un invidioso sociale per infanga-re la reputazione d’un ricco ministro ber-lusconiano. E che pazienza, poi. Invece di sputtanarlo subito, hanno aspettato anni e anni, dal 2004 (anno in cui il ministro

ha comprato l’ap-partamento) a oggi, prima d’accusarlo di corruzione.

Si sono approfi t-tati della mia igno-ranza, lascia capire Scajola. Che evi-dentemente ha di-retto per due anni il ministero dello sviluppo economico senza capire un’ac-ca d’economia di mercato (e fi gurar-si del suo sviluppo). L’ignoranza, sia detto tra parente-si, potrà anche far ridere gli spiritosi, ma non è un reato,

quindi nessuno si sogni di mandargli un avviso di garanzia per occupazione abu-siva di poltrona o di convocarlo come te-stimone. È buffa, a pensarci, anche l’idea d’un ministero dello sviluppo economico, ma tra la politica e le ridicolaggini, come tra il genio e la follia, il confi ne è stato sempre sottile.

© Riproduzione riservata

E CIÒ SOLO PER METTERE NEI GUAI UN IMPORTANTE ESPONENTE DEL PARTITO DI MAGGIORANZA

Per Scajola c’è chi gli ha pagato la casa a sua insaputaCosa non farebbe un invidioso sociale pur di infangare la reputazione di un ricco ministro?

Nicola Cosentino

alche ragione dai

idsSmFqNpMasdqspelrst

ministro pensava d’av

Scajola credeva di avere intortato (come si dice) le due anziane sorelle

proprietarie dell’apparta-mento romano con vista

sul Colosseo, acquistando la loro magione per una

miseria. Invece sono stati questi

misteriosi pagatori a tradimento che hanno

truffato lui anche a costo di rimetterci 900 mila euro,

che sono dei bei soldini per chiunque

o di maggioranza.

hppd

trSdrisscmsLdsrm

quindi nessuno si sogn

Si sono approfi ttati della mia ignoranza, dice Scajola.

Che evidentemente ha diretto per due anni il ministero dello sviluppo economico

senza capire un’acca dell’economia di mercato.

L’ignoranza, sia detto tra parentesi,

potrà far ridere gli spiritosi, ma non è un reato.

Quindi nessuno sogni di incriminarlo

per occupazione abusiva di poltrona ministeriale

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

5Giovedì 6 Maggio 2010Giovedì 6 MagP R I M O P I A N O

Primo schiaffo del titolare dell’ambiente della giunta di Nichi Vendola al suo grande elettore

Tonino e l’assessore disobbedienteL’ex pm Nicastro autorizza parco eolico off shore in Puglia

DI ANTONIO CALITRI

Il primo atto dell’ultimo magistrato salito sul carro dell’Italia dei Valori è pa-lesemente contro Antonio

Di Pietro. Lorenzo Nicastro, l ’ex

pm ingaggiato alle regionali dal duo Di Pietro - Luigi De Magistris come testimonial del «partito pulito» in Puglia e nominato assessore all’eco-logia da Nichi Vendola, ha debuttato nella sua nuova ca-rica autorizzando la realizza-zione di uno dei parchi eolici off-shore più grandi d’Europa. Quasi quanto quello previsto davanti alla costa molisana che da anni il capo dell’Italia dei Valori combatte.

Più di quattro anni di batta-glie da parte di Di Pietro man-date in fumo al primo giorno di lavoro di quello che doveva es-sere il suo centravanti pugliese, ovvero l’ex pm (in aspettativa) della procura di Bari. Nicastro era stato ingaggiato da Di Pie-tro e De Magistris prima delle regionali per mettere sotto tute-la la disastrata sanità pugliese. Visti gli scarsi risultati ottenuti alle urne con quegli appena 4 mila voti conquistati che gli hanno consentito di entrare in consiglio regionale soltanto gra-

zie al premio di maggioranza, il magistrato barese si è dovuto accontentare di un assessorato più leggero; quello dell’ecologia. Anche da quella poltrona però, ha incominciato a fare danni, almeno all’immagine e alla coerenza del suo pigmalione politico. Appena entrato negli uffi ci dell’ente pugliese ha de-ciso di sbloccare il primo parco eolico off-shore della regione. Un parco da 90 Megawatt che verrà realizzato nel tratto di mare antistante la costa di Tricase; una delle spiagge più suggestive del Salento a metà strada tra le più famose Otran-to e Santa Maria di Leuca. Il progetto presentato nel 2007 era in attesa della Via (la valutazione di im-patto ambientale) che il precedente assessore non aveva ancora concesso. Ci ha pensato Nica-stro a sblocca-re immediata-mente la Via e ad aprire la strada ad altri 5 parchi eo-lici in mare in attesa di autorizza-

zione. Da quello previsto alle Isole Tremiti a quello di Taran-to, da Manfredonia a Brindisi e Chieuti adesso avranno un precedente per fare pressione. L’operazione che mostra la svol-ta della nuova giunta Vendola ora impegnata a combattere l’eventuale localizzazione di una delle tre nuove centrali nu-cleari annunciate dal premier e la ricerca di petrolio da parte

delle multi-nazionali , contrasta con quella che fi no ad ora è stata la politica

dell ’Idv e sopratutto

del suo

fondatore. Di Pietro infatti, da quando era ministro nel 2006, ha combattuto il progetto per la realizzazione della centrale eo-lica off-shore San Michele che la Effeventi vuole realizzare al largo della costa di Termoli. L’autorizzazione negata dal governo Prodi è stata conces-sa dal dicastero dell’ambiente guidato da Stefania Presti-giacomo. Nonostante questo Di Pietro non demorde e con-tinua a battersi insieme alle associazioni ecologiste perché quel parco non venga realizza-to. E non perché il Molise è il suo territorio ma solo perché è un fervente difensore dell’am-biente.

Quando era ministro davan-ti a quella proposta disse che «l’installazione di 50 pale eoli-che nella zona di mare tra Pe-tacciato e Montenero di Bisac-cia, è un progetto che rischia di creare seri danni all’ambiente e all’economia delle aree co-stiere tra Abruzzo e Molise». Gli stessi danni che potreb-be creare in Puglia che però non è il suo territorio. E ora per continuare a es-sere credibile sulla lotta al parco molisano dovrà sconfessare il suo nuovo assessore.

© Riproduzione riservata

Ci sarà anche il sindaco di Roma Gianni Aleman-no alla caccia al tesoro programmata nella capi-tale domenica 23 maggio. I partecipanti dovranno risolvere venti enigmi in rima e fotografarne la so-luzione per aggiudicarsi i premi, in una gara legata alle nazionali presenti al mondiale di calcio. Oltre al primo cittadino, è previ-sta la partecipazione di ol-tre mille cacciatori. Ricco il bouquet di premi. Parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione nazionale per la ricerca sulla fi brosi cistica, mentre le botti-glie di plastica (e i tappi) utilizzati dai concorrenti durante saranno raccolte e consegnate all’ospedale pediatrico Bambino Gesù per contribuire all’acqui-sto (grazie alla vendita del materiale di riciclo) di barelle e materiale utile al nosocomio romano.

PdN © Riproduzione riservata

Alemanno, caccia al tesoro

DI ANTONIO CALITRI

Il laboratorio toscano ha sop-piantato quello piemontese e quello ligure nel cuore del segretario del Pd Pier Lu-

igi Bersani che ormai si è abbo-nato alla linea Roma – Firenze. Merito del nuovo governatore Enrico Rossi che dopo il con-senso bulgaro alle regionali ha conquistato la ribalta nazionale. E ha iniziato a marcare a uomo il «fighetto di Firenze», l’ex enfant prodige Matteo Renzi mediati-camente annullato e snobbato negli incontri tra governatore e leader del Pd. Dall’apertura dei negozi il primo maggio al maggio fiorentino e perfino alla decisione sul futuro della tranvia che deve attraversare il centro di Firenze, Rossi si è messo in mezzo e ha deciso di non concedere più spa-zi a Renzi, che soltanto un anno fa era ritenuto l’Obama del Pd. E invece, dopo le ultime critiche alla classe dirigente del partito è stato messo nel congelatore. Così Bersani, accortosi del bel lavoro fatto, ha scoperto la bellezza della Toscana convinto che sia meglio ripartire da un vero laboratorio vincente che alle urne di marzo

ha fatto registrare il miglior ri-sultato del centrosinistra con il 60,7% dei consensi. In Toscana Bersani è andato a fare campa-gna elettorale insieme con Rossi prima delle elezioni, scansando Renzi, è tornato per il primo maggio al fianco del governatore a Empoli e presto tornerà anco-ra. Intanto i due si sentono quasi quotidianamente per scambiarsi pareri e idee. Il segretario del Pd è felice perché Rossi si è scatenato proprio contro una delle maggiori

minacce per Bersani. Renzi non rischia il commissariamento poli-tico, ma poco ci manca. Sulla crisi del teatro del Maggio Musicale Fiorentino ad esempio, l’assesso-re regionale al bilancio Riccardo Nencini si è impegnato a trovare una via d’uscita deliberando più soldi ma mettendo nei guai Renzi. «Da parte dei lavoratori si chiede correttamente una presenza for-te della Regione al loro fianco, in un momento difficile come quello attuale» ha detto. «Io vorrei ricor-

dare che per quest’anno abbiamo deliberato uno stanziamento ag-giuntivo di 500.000 proprio per il Maggio. E siamo disponibili a ragionare su tutto ma solo se con l’amministrazione comunale tiriamo tutti in direzione della stessa porta. Insomma se davvero giochiamo con la stessa maglia». Sulla stasi della tramvia che do-vrebbe attraversare il centro sto-rico di Firenze e che in passato ha creato polemiche e ottenuto visibilità nazionale, anziché lasciare la palla al sindaco, Rossi ha deciso di svolgere un sondaggio tra gli utenti per ca-pire se questa opera la vogliono davvero oppure no. Scavalcan-do Renzi con l’idea di portare la tranvia anche in altre città della regione. Infine, proprio sulla deroga che il sindaco di Firenze ha concesso ai negozi per aprire il primo maggio e che gli ha permesso di conquistare qualche riga nazionale, Rossi non ci ha pensato due volte ad attaccarlo: «Io quell’ordinanza sull’apertura straordinaria dei negozi nella festa dei lavoratori non l’avrei firmata». Musica per le orecchie di Bersani.

© Riproduzione riservata

Il segretario del Pd preferisce il nuovo governatore al sindaco di Firenze Matteo Renzi

Bersani ha la Toscana nel cuore e punta forte sul modello Rossi

La commissione giustizia del senato ha approvato alcuni emendamenti del relatore Fabio Centaro al ddl intercettazioni, fra cui quello che vieta la pubblicazione, anche per riassunto, di tutti gli atti di un procedimento fi no al termine dell’udienza preliminare. Sarà sempre vietata la pubblicazione delle intercettazioni di cui sia stata ordinata la distruzione e di quelle riguardanti fatti, circo-stanze e persone estra-nee alle indagini. Le ri-chieste e le ordinanze in materia di misure caute-lari saranno pubblicabi-li «dopo che la persona sottoposta alle indagini o il suo difensore ab-biano avuto conoscenza dell’ordinanza del giudi-ce, fatta eccezione per le parti che riproducono le intercettazioni». Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd, sintetiz-za: «Volevano mettere il bavaglio alla stampa e ci sono riusciti». Per Luigi Li Gotti (Idv), «con que-sto ddl sulla stampa non sarebbe apparso nulla della vicenda Scajola».

© Riproduzione riservata

Intercettazioni, Ddl modifi cato

Antonio Di Pietro

Pier Luigi Bersani

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

6 Giovedì 6 Maggio 2010 P R I M O P I A N O

Analogie rilevanti e piccole differenze tra la giunta Lombardo e quelle guidate da Milazzo

Il milazzismo rinasce in SiciliaTogliatti benedisse l’intesa perfi no con i fascisti di allora

DI MARCO BERTONCINI

L’approvazione della leg-ge finanziaria regiona-le in Sicilia è stata eti-chettata da molti come

milazzismo. Per appagare

una curiosità sto-rica, andiamo più a fondo, cercando qualche analogia con gli anni fra il 1958 e il 1960, quando Silvio Milazzo presie-dette tre governi regionali.

Il presidente della Regione, intanto. Raffa-ele Lombar-do, come già Milazzo, è un politico di ori-gine diccì, con una vasta espe-rienza politica e amministrativa alle spalle, e con un seguito di voti consistente. L’insegnamento di Luigi Sturzo è presente in entrambi: in Lom-bardo, per dichiarazione del diret-to interessato (non si sa quanto sincera); in Milazzo, fra l’altro per l’intensa e pubblicata corrispon-denza epistolare fra i due. Il mu-tamento di maggioranza politica è avvenuto, in entrambi i casi, a legislatura in corso. Alle alleanze centriste in atto dopo le elezioni regionali del 1955 successe, nel ’58, una maggioranza che allora si defi nì eterogenea e che poi ha dato nome a tutte quelle carat-terizzate da simili accozzaglie: milazziana, appunto. All’allean-za di centro-destra vincitrice, anzi trionfatrice, delle regionali del 2008 segue, al momento, il voto coalizzato di destra e sinistra. Perno delle operazioni è, nei due casi, un movimento autonomi-stico. L’Unione siciliana cristiano sociale, che nelle regionali del ’59 spuntò nove seggi; il Movimento per le autonomie, che due anni fa portò a casa quindici deputati regionali. Sia l’Uscs sia il Mpa hanno connotazioni tanto di forte rivendicazione lo-calistica, quanto di fon-damenti cristiani.

Lo scompiglio recato alle prece-denti intese è palmare nelle due esperienze. Milazzo mise insieme il suo primo governo regionale (un po’ diversa la situazione del se-condo e terzo, dopo le elezioni del ’59) con la presenza in giunta di

assessori delle destre (monar-chici, missini) e autonomisti, ma uno solo di sinistra. Lom-bardo regge attualmente un governo regionale con assessori del centro-destra (seguaci di G i a n f r a n -co Fini e di Gianfranco M i c c i c h è , eletti nel Pdl e ora costituiti in un gruppo par-lamentare uffi -

cialmente denominato «Sicilia») e autonomisti, ma non di sinistra. La maggioranza, nei due casi, si estende invece alla sinistra: Pci e Psi allora, Pd oggi. Si può, anco-ra, considerare il ruolo di deputati regionali di formazioni minori o transfughi. Allora si trattava per lo più di monarchici, oggi dei se-guaci di Francesco Rutelli (Al-leanza per l’Italia). L’Assemblea siciliana ha una tradizione corpo-sa di simili mutamenti di partito (e di maggioranza). Un’ultima analogia può derivare dal ruolo esercitato, nella stagione milaz-ziana, dal presidente della Con-fi ndustria siciliana, Domenico (Mimì) La Cavera, da qualche tempo nominato consulente uf-fi ciale, a titolo gratuito, dal pre-sidente Lombardo (nota: La Ca-vera, vedovo di Eleonora Rossi Drago, è della classe 1915). Non è

invece certo, al momento, se po-trà esserci un’analogia

ideologica fra Uscs e Mpa. I cristiano-sociali trovarono, come dottrinario, Francesco Pigna-tone, seguace di Giovanni Gronchi, che spostò visibil-

mente a sinistra l’asse dottrinario

(se così vogliamo chiamarlo) dei milaz-

zisti. Lombardo ha

avuto, fi nora, solo un accenno a tale precedente di cattolicesimo progressista: domani, potrebbe collocare il suo Mpa in tale tradi-zione ideologica, nel caso addive-nisse, come Milazzo, a più solidi e formali legami con la sinistra.Guardando al passato, può esse-re curioso annotare che il terzo governo Milazzo cadde a causa del tentativo di acquisto di un deputato regionale diccì da par-te di Lodovico Corrao, all’epoca cristianosociale, poi indipenden-te nel Pci, infi ne pidiessino. La tentata corruzione fu denunciata nell’aula regionale, provocando l’immediata crisi del governo e la sua sostituzione con una giunta presieduta dal cristianosociale, ex monarchico, poi missino, Be-nedetto Majorana della Nicchia-ra, con assessori e maggioranza che comprendeva Dc e partiti di destra. V’era anche, nel governo Majorana, la componente di quel-lo che allora si chiamava Partito democratico italiano, che nulla ha in comune con l’odierno Par-tito democratico, posto che tale era la denominazione per un po’ assunta dai monarchici, defi niti “demo italiani” (poi la sigla di-venne Pdium, mercé l’aggiunta “di unità monarchica”).

Ovviamente è meglio non far previsioni sul destino del gabi-netto regionale di Lombardo, in analogia o meno col predecessore

Milazzo. Semmai, si può avanza-re un suggerimento al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, il gior-no in cui dovesse motivare l’as-sunzione dei democratici in una maggioranza organica con Mpa e parte del Pdl. Tenga presente come Palmiro Togliatti giusti-ficò l’alleanza fra Pci e Msi. In un discorso te-nuto in Sicilia, il 3 giugno ’59, Togliatti rivol-se “un appello a tutte le forze sinceramente democratiche autonomisti-che”, asserendo: “Superate le di-visioni, gettata via l’immondizia dell’anticomuni-smo, uniamoci, comprendiamo che abbiamo obiettivi comuni. Ci siamo avvi-cinati, abbiamo collaborato con uomini del movimento cattolico e anche della destra. In Italia vi è una situazione complessa, nella quale si stenta a volte a ricono-scersi, e magari si crede di esse-re su opposte barricate, mentre invece si vogliono le stesse cose”. È uno splendido esempio di pro-sa che oggi si direbbe inciucista

(con l’unica riserva per la ridon-danza “mentre invece”, insolita in un sorvegliato oratore quale Togliatti).Il segretario del Pci in-tervenne altresì alla Camera, il 6 dicembre ’59, per irridere le “so-lite inette arguzie sul comunista

e sul missino che si stringono la mano, si ab-bracciano e così via”. Indicò che convergenze potevano aver-si “nella lotta contro la cor-ruzione”, “nella difesa dei diritti del Parlamen-to”, nella “dife-sa dell’istituto dell’autonomia regionale” e annunciò l’in-tento di voler continuare a “collaborare, a questo scopo,

con uomini che non appartengono al nostro partito né condividono la nostra ideologia”. Diffi cile non scorgere, in queste parole di ol-tre mezzo secolo addietro, nobili pretesti per motivare la collabo-razione siciliana, nel 2010, tra autonomisti, democratici eredi del Pci, seguaci di Miccichè eredi della Dc e fi niani eredi del Msi.

© Riproduzione riservata

Su Fabio Granata, fi niano doc, si sbizzarrisce il sito The Front page di Claudio Velardi e Fabrizio Rondoli-no. Che ha dedicato un ri-tratto al deputato del Pdl, di estrazione An e nato a Caltanissetta: «Stasera (martedì, ndr) Fabiuccio è andato a Ballarò e a Cal-tanissetta non si parlava di altro», si legge nell’ar-ticolo. «Ma prima di anda-re da Floris, è stato a Un giorno da pecora, trasmis-sione cult di Radiodue.». Il ritratto ricorda la car-riera politica di Granata, vice-sindaco di Siracusa, assessore regionale Beni culturali ai tempi di Totò Cuffaro, e ora vice-presi-dente della commissione antimafi a. E aggiunge che il fedelissimo di Fini è «un acerrimo nemico delle leggi ad personam, come il processo breve» e che «chiese le dimissioni del sottosegretario dell’eco-nomia Nicola Cosenti-no, accusato di concorso esterno in associazione camorristica», oltre all’au-tosospensione del coor-dinatore del Pdl. Dennis Verdini. Anche Granata sta con Lombardo.

© Riproduzione riservata

Fabio Granata star dei media

DI ROBERTO MILIACCA

L’Unità d’Italia? Partì da Milano. Grazie anche agli impren-ditori meneghini, che, nel lontanissimo 1859, si misero le mani in tasca e raccolsero i soldi per acquistare i fucili che sarebbero serviti a Giuseppe Garibaldi e ai suoi uomini nelle eroiche gesta siciliane partite da Quarto (Ge). A raccon-tare questo aneddoto è stata ieri la Camera di commercio di Milano, guidata da Carlo Sangalli, che, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ha fatto sapere di aver ritrovato un documento, datato 24 gennaio 1860 e fi no a oggi segreto, nel quale si scopre che la Came-ra di commercio del tempo aveva raccolto 70.226 lire e 85 centesimi per comprare i fucili per la spedizione dei Mille. A farsi promotore della raccolta di soldi tra la borghesia mila-nese del tempo fu il consigliere della Camera di commercio, Giulio Belinzaghi, poi divenuto sindaco di Milano, lo stesso che pochi mesi prima, il 16 ottobre 1859, aveva aperto una sottoscrizione per ricevere le offerte dei negozianti per la stessa spedizione. La convinzione della Camera di commercio era, come si legge nel documento, che «il ceto commerciante riconoscesse la necessità di concorrere con mezzi più effi caci al conseguimento del grande scopo nazionale e assicuri un concorso generoso e proporzionato a quella fama di vivo amore alla patria italiana di cui esso viene meritatamente onorato». Preziosissimo documento, insomma, quello messo a disposizione dagli archivi storici della Camera guidata da Carlo Sangalli, che pare fare giustizia anche delle polemiche di queste settimane su una deriva anti-unitaria del tessuto politico-imprenditoriale del Nord Italia. «Gli imprenditori passano, ma la cultura economica resta», commenta Sangalli. «E la Camera di Commercio di Milano, con un archivio storico che conserva circa 30.000 documenti (dal 1299 al 1920) è un punto di riferimento istituzionale per il recupero e la valoriz-zazione della memoria storica dell’economia milanese, che è una parte importante della storia locale e nazionale. In una data come quella di oggi è di grande importanza ritrovare le radici e le motivazioni dell’Unità Nazionale».

© Riproduzione riservata

I Mille da Quarto a Milazzo con i fucili pagati da Milano

le spalle, e con

adcemsbaurac(GcGMeoula

cialmente denomin

La Trinacria è spesso terra di sperimen-tazioni politiche e altrettanto sovente

di ribaltoni. Raffaele Lombardo è a capo di un governo con asses-sori di centro-destra e autonomisti ma in esso

non siedono espo-nenti della sinistra. Quest’ultima (Pd) si limita, per il momen-to, a far parte della

maggioranza

Ci siamo avvi-

echlabvcpscrddtosdratc“cq

con uomini che non

Mimì La Cavera (95 anni, vedovo dell’at-trice Eleonora Rossi Drago) che adesso è

stato nominato consu-lente uffi ciale, a titolo gratuito, di Lombardo, è un esponente econo-mico che, quando, alla

fi ne degli anni Cin-quanta, era presidente

della Confi ndustria siciliana, fu un soste-

nitore dell’esperimento di Milazzo

Raffaele Lombardo

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

7Giovedì 6 Maggio 2010Giovedì 6 MagP R I M O P I A N O

Il nuovo capogruppo del Carroccio è i nito nel mirino di Agenzia delle entrate ed Equitalia

Lega, il Fisco piomba su ReguzzoniContestati 342 mila euro a una sua società. E scatta l’ipoteca

DI STEFANO SANSONETTI

Un’ipoteca legale e una contestazione di tasse non versate per 342 mila euro. Per Marco

Reguzzoni, dal 28 aprile scorso nuovo capogruppo della Lega alla camera, dove ha preso il posto del neogovernatore piemontese Roberto Cota, il primo banco di prova sembra proprio essere di natura fiscale. Qualche tempo fa, infatti, a carico di una sua so-cietà immobiliare è arrivata un’ipoteca iscritta a favo-re di Equitalia Esatri, la controllata per la Lom-bardia di Equitalia, holding pubblica di riscossione dei tribu-ti guidata da Attilio Befera. La vicenda ha un’evoluzione molto re-cente, dal momento

che l’iniziativa degli esattori risale a inizio 2010, ma prende spunto da fatti che risalgono al 2002. A confermarlo a ItaliaOggi, con trasparenza, è stato lo stes-so Reguzzoni, trentanovenne imprenditore di Busto Arsizio, da molti indicato come il nuovo enfant prodige del Carroccio (è stato il più giovane presidente di provincia, quando proprio nel 2002 vene eletto a capo di quella di Varese).

Partiamo dal 19 gen-naio del 2010, data in

cui Equitalia Esatri iscrive a carico del-la Mgr srl, società immobiliare del nuovo capogruppo leghista (dalle ini-ziali del suo intero nome, ovvero Marco

Giovanni Reguzzoni),

un’ipoteca legale per un importo capitale di 342.292 euro. È questa la somma che il Fisco rivendica dal deputato leghista, anche se, come normalmente avviene in questo tipo di procedure, l’impor-to iscritto è pari al doppio della somma richiesta, ovvero 684.585 euro. L’ipoteca, naturalmente, è fi nita sui beni della società Mgr. Ma che cosa contesta il Fisco all’impresa immobiliare e al suo proprietario?

In sostanza, ha spiegato Reguzzoni, l ’ammini-strazione finanzia-ria chiede il paga-m e n t o di Iva e imposta

di registro conseguenti a una compravendita immobiliare av-venuta nel 2002. In quell’anno la Mgr perfeziona l’acquisto di un immobile e provvede a pagare le relative tasse. Ma non in misura suffi ciente, a parere dell’Agenzia delle entrate. Le contestazioni, quindi, cominciano subito ad ap-puntarsi su quello che per il Fi-sco è un pagamento incompleto di Iva e imposta di registro. Il fatto viene portato davanti alle com-missioni tributarie, dove in primo grado risulta vincitrice l’Agenzia delle entrate. Reguzzoni, però, ha deciso di resistere, portando la questione davanti alla com-missione tributaria regionale della Lombardia, di cui ancora si attende la decisione.

Nel frattempo, naturalmente, forte del punto messo a segno in

primo grado, il Fisco non è stato a guardare. E il 19 gennaio del

2010 si è mossa la co-razzata Equitalia. Da registrare, tra l’altro, che Re-guzzoni e la sua società hanno già versato al Fisco alcu-ne somme preceden-t e m e n t e richieste. I 342 mila

euro dell’ipoteca, quindi, cor-rispondono alla contestazione ulteriore mossa dagli uomini di Befera.

Come peraltro ha aggiunto il suo titolare, la Mgr attualmen-te è praticamente una società inattiva.

Dall’oggetto sociale dell’im-presa si apprende che il suo core business consiste nella ge-stione di immobili di proprietà che vengono dati in locazione. Al momento, sempre sulla base delle informazioni fornite dal capogruppo leghista a Monte-citorio, in pancia alla società sono rimasti solo due immobili, in pratica un uffi cio e un picco-lo negozio, entrambi ubicati in quel di Busto Arsizio.

E certo non è la Mgm a esau-rire l’attività imprenditoriale dell’esponente del Carroccio. Reguzzoni, infatti, è consigliere delegato di Biocell Center spa, società attiva nelle biotecnolo-gie e primo gruppo al mondo ad aver attivato un sistema di crioconservazione delle cellule staminali da liquido amniotico. In più, tra le varie cose, è anche consigliere di amministrazione di Sviluppo Sistema Fiera, so-cietà controllata dalla Fonda-zione Fiera di Milano, strategi-ca in ottica Expo 2015.

© Riproduzione riservata

DI EMILIO GIOVENTÙ

Volle, volle, fortissima-mente Bruno Ermol-li. All’uomo di fiducia di Silvio Berlusconi,

nonché primatista delle poltro-ne, toccherà anche armarsi di lanternino e cercare una man-ciata di soci per rilanciare il Giornale. Lo ha ribadito il fra-tello del premier Paolo Berlu-sconi che non intende cedere il pacchetto di maggioranza del quotidiano diretto da Vit-torio Feltri, ma ha affidato a Sinergetica di Bruno Ermolli il mandato di cercare nuovi soci che rafforzino il capitale. Dun-que, non si tratterà di vendita, come pure aveva lasciato im-maginare Berlusconi nel duro faccia a faccia con Gianfranco Fini nell’ultima direzione na-zionale. Berlusconi brother non intende privarsi del suo gioielli-no editoriale. «Abbiamo avviato la ristrutturazione de Il Giorna-le con risultati eccellenti e un sostanziale equilibrio finanzia-rio a partire del 2011», ha detto Paolo Berlusconi a margine del convegno «Assicurazioni e siste-ma Italia» organizzato dal Gior-

nale delle assicurazioni di cui è editore. L’operazione non preve-de sacrifici di direttori e altri vi-sto che, invece, fa perno proprio sulla direzione di Feltri e sulla raccolta pubblicitaria affidata alla concessionaria di Daniela Santanché. «Nel 2009 abbia-mo perso 18 milioni rispetto ai 24 previsti e quest’anno dimez-zeremo le perdite», ha precisato Paolo Berlusconi, ed è in questa situazione che «siamo aperti alla partecipazione di soci che rafforzino il capitale de il Giornale». Di vendita, dunque, manco a parlarne, a meno che sul tavolo della trattativa non piovano soldi, ma tanti, para-gonabili «all’offerta su Kakà fatta al Milan». Ma ci sarebbe da vedersela con un battagliero Feltri. Ai soliti bene informati, infatti, risulterebbe che lo stes-so direttore de Il Giornale po-trebbe diventare editore di se stesso, acquistando una quota del capitale assieme alla San-tanchè. Di vendita, comun-que, non se ne parla. Eppure era stato lo stesso premier a dare il via libera. «Ho convinto i miei

familiari a vendere Il Giornale. Io con il direttore non parlo da tempo. Se c’è un imprenditore vicino a te che vuole entrare nella compagine ben venga, io ho dato incarico di trovare sul mercato una catena di impren-ditori», disse il presidente del consiglio a Fini. Poche ore dopo quelle parole, spuntò il nome di Bruno Ermolli, l’uomo al quale Berlu-sconi affida di solito le rogne, come lo fu la questione Alita-lia, tanto per fare un esempio. Parole che furono commen-tate così dallo stesso Feltri: «Di vendita del giornale io non ne ho sentito parla-

re e Paolo Berlusconi, che poi è quello che dovrebbe vendere, non mi ha mai parlato di questa intenzione».

Eppure di aspiranti - all’ac-qusito o all’ingresso in società - ce ne sarebbero molti, attratti da un giornale che assomiglia a «una bella signora che a volte

mostra qualche ruga ma ora ha fatto il maquilla-ge con Vittorio Feltri», la metafora usata da Berlusconi fratello che ha risposto con un «non c’è fretta» a chi chiedeva se sono

già giunte manifesta-zioni di interesse».

© Riproduzione riservata

Dopo Alitalia, Sinergetica dovrà cercare anche soci per rafforzare il capitale del quotidiano

Per rafforzare il Giornale e Feltrispunta il sempreverde Ermolli

Al giornalista Andrea Vianello, conduttore del-la trasmissione «Mi man-da Raitre», Lampedusa piace moltissimo. Tanto da scrivere la prefazione al libro che Fabio San-filippo e Alice Scialoja hanno voluto dedicare all’ultimo lembo di suolo italiano nel sud del Me-diterraneo, testo edito da Infi nito che vanta un titolo degno di un film della regista Lina Wert-muller: «A Lampedusa. Affari, malaffari, rivolta e sconfi tta dell’isola che voleva diventare la por-ta d’Europa». Vianello ha voluto sottolineare che il volume permette di conoscere «il sindaco autonomista e la politica leghista del Sud che ac-cendono o sopiscono gli animi a seconda delle op-portunità». A proposito, domani pomeriggio alla presentazione romana alla libreria Feltrinelli di via Vittorio Emanue-le Orlando ci sarà anche Angela Maraventano, nota come la leghista di Lampedusa.

Pierre de Nolac© Riproduzione riservata

Vianello puntasu Lampedusa

Attilio Befera Marco Reguzzoni

Bruno Ermolii

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

8 Giovedì 6 Maggio 2010 P R I M O P I A N O

Il segretario uscente della Cgil presenta il suo piano per l’occupazione

Epifani, un addio contro tuttiAttacca il governo e rivendica il no agli accordi

DA RIMINI

CARLO RUSSO

L’ultima volta di Gu-glielmo Epifani. Dal palco di Rimini detta le sue «tavole della

legge» prima di lasciare (a set-tembre) la segreteria Cgil. Pro-pone un patto per l’occupazione che prevede, tra l’altro, 400 mila nuove assunzioni nella pubblica amministrazione.Quanto basta per riaccendere la guerriglia col governo. Il ministro Maurizio Sacconi in prima fi la si copre il volto con le mani, poi commen-ta: «Vuole mandare in bancarot-ta i conti pubblici e ridurci come la Grecia».

L’altro esponente governati-vo, Gianni Letta, rimane al contrario quasi impassibile e al termine corre verso l’uscita elargendo sorrisi ma te-nendo la bocca chiusa: pro-ve generali da presidente della Repubblica ?

Letta , ma anche Sacconi, Renata Pol-verini , Raffaele Bonanni , Emma Marcegaglia, Al-berto Bombassei, sono sonoramente fi schiati dai delega-ti cigiellini al loro ingresso in sala.

I più applauditi risultano Nichi Vendola (un’ovazio-ne) e Oscar Luigi Scalfa-ro, invitato quale presidente dell’associazione che difende la Costituzione.

Di circostanza gli applausi a Rosy Bindi e Pier Luigi Ber-sani. Ma anche a chi un tem-po scaldava gli animi: Fausto Bertinotti.

Invece silenzio quando dal pal-co si nomina-no Antonio Di Pietro e Franco Ma-rini. Mentre ci si dimen-tica di cita-re Armando Cossutta, che se la prende.

Sono gli umori del congres-so del più grande sindacato italiano. Gli artisti sono rap-presentati da Moni Ovadia, un posto d’onore, dinanzi al podio, è riservato a Pier Luigi Stefanini, presidente Unipol, sponsor del congresso insieme a Montepaschi.

Parte un filmato, contro il governo. Letta e Sacconi sgra-

nano gli occhi. Ma il primo non fa una piega quando

entra Scalfaro, il costi-tuzionalista anti-Ber-lusconi: si alza in pie-di, gli stringe la mano, lo applaude.

Nell’atrio due ban-chetti, quello dell’Uni-

tà, che vende dvd della Pimpa, e del Manifesto, che propone magliette con

la scritta: «Io non ho

votato Berlusconi».La relazione di Epifani si può

sintetizzare così: «Non solo pro-testa, anche proposta, cioè un programma triennale per uscire dalla crisi senza penalizzare l’oc-cupazione, governo e imprese fac-ciano la loro parte, noi faremo la nostra al rinnovo dei contratti».

Poi la secca bocciatura della rivisitazione delle norme sull’ar-bitrato nel contenzioso sul lavo-ro (che arriveranno alla camera dopo il no del capo dello atato): «Si tratta di modifi che», scandi-sce il segretario Cgil, «che non accolgono i rilievi del Presidente e si presteranno a varie inter-pretazioni determinando grandi confusione».

Quanto ai colleghi di Cisl e Uil (Raffaele Bonanni e Lu-igi Angeletti intervengono oggi), il leader Cgil rivendica «la non fi rma di accordi e con-tratti al ribasso», ma tende la mano: «Ritroviamo l’unità sulle proposte anticrisi...Perché», è la conclusione di Epifani, «sta incominciando una ripresa sen-za occupazione e il rischio è che ci sia chi farà profi tti con l’al-largamento, allo stesso tempo,

dell’emarginazione. Ma la coesione sociale non è forse un valore decisi-vo per lo sviluppo?». © Riproduzione riservata

DI SERENA GANA CAVALLO

Per una volta vorremmo promuovere un appello, magari con raccolta di fi rme di intellettuali e artisti, per il bene dell’imma-gine nazionale. Quando fu ultimato e messo in funzione l’aero-porto di Fiumicino, all’inizio del 1960, oltre all’aerostazione, un quarto di quella attuale, e agli hangar Alitalia, svettava sul niente e su un piccolo laghetto artifi ciale una imponente statua di granito raffi gurante un pietrifi cato Leonardo da Vinci, avvolto da rigidi panni con in mano un “prototipo” di elica da lui ideato. Autore era lo scultore di origine bulgara Assen Peikov. Il panorama artistico e memorialistico dell’aeroporto principale di Roma si arricchì, dopo non molto tempo, con pa-rallelepipedo di marmo adornato di fronde d’alloro, in memoria dei tredici aviatori italiani massacrati a Kindu, nell’ex Congo Belga. Dal 1960 ad oggi gli edifi ci del, ed intorno, all’aeropor-to si sono moltiplicati con una velocità che contraddice ogni costume nazionale in materia di infrastrutture, ed ancora non è fi nita perché è già programmato un ulteriore notevolissimo ampliamento. Allo stato attuale, il visitatore straniero che si chieda perché l’aeroporto si intitoli a Leonardo da Vinci, trova una rapida e facile spiegazione quando, percorrendo l’autostra-da che lo porta a Roma, vede indicato sulla destra il Centro commerciale Leonardo e sulla sinistra il Centro commerciale Da Vinci. Può così dedurne che il signor Da Vinci Leonardo (leggendo da sinistra a destra come d’uso) era, o forse è, un bottegaio e costruttore di successo. La statua? Dispersa tra un maxi parcheggio a più piani dritto davanti l’aerostazione ed un albergo, sopraffatta da strade sopraelevate, se ne intravede una parte di gonna a pieghe rigide quando ci si allontana dal settore Arrivi. L’unico monumento visibile è quello di Kindu e, con tutto il rispetto, non sembra una buona accoglienza, specie per gli ex congolesi. Ci appelliamo quindi al sindaco di Fiumici-no, competente per territorio, al sindaco di Roma, competente per aeroportualità, al ministro del turismo, competente per ov-vietà ed al presidente Napolitano, competente per il prestigio della nazione e di Leonardo da Vinci: fatela abbattere, fatela spostare, fate voi. Almeno evitiamo il ridicolo.

© Riproduzione riservata

Leonardo da Vinci?A Fiumicino è ridicolo

Sta venendo giù il Paese, secondo me, perché non tiene più niente. La nostra società è senza collante. Un tempo il collante c’era e spesso era avariato ma era sempre me-glio dell’assenza di collante. E coloro che oggi avrebbero in mano gli strumenti per forgiare l’opinione pubblica (o, quanto meno, per informarla) sono tutti intenti a spargere su tutti il nichilismo in dosi industriali. La minoranza che, fino a poco tempo fa, aveva guidato (diciamo così) il Paese è quella minoranza, figlia spuria della parte peggiore della Resistenza, che ha stabilito, senza contradditori, come primo e non scritto articolo della Costituzione, che essa era l’unica in grado di pensare, di scernere il giusto dall’ingiusto, di guidare intellettualmente il Paese, guardando con indigna-zione o spregio chiunque confutasse questa dogmatica ed inattaccabile superiorità. E un’altra parte del Paese aveva sensi di colpa, ed un’altra parte ancora si vergognava delle idee avute in passato ed era disponibile ad accettare quelle che le venivano fornite con l’etichetta di qualità, pur di evi-tare altre lacerazioni. È questa mia un’analisi per sommi capi, perché lascia da parte le sfumature, ma le sfumature non possono appunto essere il colore dominante.

Giulia Accorsi

LETTERA

Senza collante, società fragile

Gugliemo Epifani

di Serena Gana Cavallo

Il più bel regalo di Natale l’ho ricevuto quando tutta l’Italia era povera e devastata, quando i regali li portava Gesù Bambino e non un grassone vestito di rosso che beve Coca Cola. La meraviglia nel vederlo ce l’ho ancora oggi viva negli occhi e, sulle mani, la sensazione tattile del suo contenuto. Era una scatola di legno, larga e piatta, col coperchio foderato internamente da una carta con ghirigori dorati su un fondo marrone, che a me sembrava sontuosa, e che si apriva su un meraviglioso arcobaleno di colori, dal rosso più vivo al viola più denso. Era una scatola di gessi colorati, era la possibilità di creare un mondo a mio piacere, e nessun altro regalo mi ha mai più così emozionata.

RACCONTI BREVI

DI PAOLO SIEPI

Il padre di Claudio Sca-jola, Ferdinando, fondò la Dc a Imperia dove fece il sindaco negli anni Cin-quanta (dovette dimetter-si perché sospettato di aver favorito il cognato per un posto da primario). Clau-dio diventò sindaco nell’ 82 ma dovette dimettersi perché arrestato in relazio-ne a scandali sul Casinò di Sanremo e, dopo 70 giorni di carcere, venne prosciol-to. Sua madre, l’arzilla e quasi centenaria Maria Vittoria Truini Scajola ha confi dato al Secolo XIX, a proposito delle ultime vi-cende del fi glio ex ministro: «L’ho sentito contrariato». La Stampa

I radicali rappresentano la nostalgia degli anni Settan-ta. Hanno problemi di affi t-to, di manifesti, di retorica ancorata a un piccolo mon-do antico. Ci sono sempre di mezzo i soldi e il primo che arriva se li compra. Aldo Busi, Libero.

Sabina Guzzanti, nel suo fi lm “Draquila” si crede Mi-chael Moore ma, in que-sto caso sembra, molto più modestamente, un inviato di Striscia la notizia dove il fi nto Vespa pedina il vero Vespa. il fi nto Valentino in-tervista il vero Valentino. E tutti fanno parte del genere fi nto, tra ceroni e/o plastiche facciali. Luca Mastranto-nio. il Riformista

Buongiorno Italia, la fi-nestra mattutina che ha sostituito su Raitre il pro-gramma Rainews24 si con-nota per il ritmo sfrenato di cattive notizie, una attacca-ta all’altra come le cozze e prive di ogni possibilità di riflessione. Ciò determina un effetto di scoramento e di asfi ssia. Maria Novella Oppo, l’Unità

Per ogni campagna pubbli-citaria ricorro, per costrui-re il testo, a un autore che mi sembra appropriato. E dico sempre ai miei ra-gazzi di ispirarsi a Bau-delaire per un profumo, a Marinetti per un’auto o a Bufalino per un vino sici-liano. Emanuele Pirella, recentemente scomparso, la Repubblica

Si è diffusa la moda di dare una festa in occasione del di-vorzio: ma che festa è? La fe-sta per un fallimento? Rita Della Chiesa, il Giorno

La politica è una bestiac-cia. E quando, come me, sei un novello, ti chiami Luca Barbareschi, sei alto uno e novanta, hai avuto un sac-co di donne, produci film, hai un successo internazio-nale, ti detestano appena entri. Luca Barbareschi, Libero

© Riproduzione riservata

PERISCOPIO

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Abbonamenti . Chi può farti parlare di più?

Abbonamenti attivabili portando il numero. Power 800: chiamate fino a 200 min/sett; SMS fino a 50/sett; Internet fino a 2 GB/mese.Power 1600: chiamate fino a 400 min/sett; SMS fino a 100/sett; Internet fino a 2 GB/mese. Power 3000: chiamate fino a 750min/sett; SMS fino a 150/sett; Internet fino a 20 GB/mese. Internet incluso sotto copertura 3. Pagamento con Carta di Credito/RID,impegno di 12 mesi, corrispettivo per recesso anticipato. Per info su copertura, condizioni e costi extrasoglia Tre.it o i 3 Store.

800 min.29€/mese

3000 min.99€/mese

1600 min.49€/mese

Chiamate verso tutti. E in più, fino a 600 SMS e 20 GB di Internet.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

10 Giovedì 6 Maggio 2010 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA

I buoni fondamentali permettono ai governi di aumentare la spesa pubblica

Africa a prova di recessioneIl continente crescerà quest’anno del 4,7%

DI ELISABETTA IOVINE

C’è un’area del piane-ta, l’Africa subsa-hariana, che ha re-sistito alle tempeste

della crisi economica globale e promette bene per quest’anno. Il continente appare sempre più come una terra di opportu-nità per le grandi imprese. Le considerevoli risorse minera-rie e l’emergere di un mercato solvibile suscitano l’interesse delle aziende cinesi, indiane e brasiliane.

Il World economic forum sull’Africa, che si svolge in questi giorni a Dar Es Salam in Tanzania, testimonia l’atten-zione sempre più forte degli in-vestitori internazionali. L’area subsahariana sta crescendo due volte più velocemente rispetto ai paesi sviluppati. Il conti-nente dovrebbe vedere la sua attività economica migliorare del 4,7% nel 2010 e del 5,7% l’anno successivo: così si espri-me l’ultimo rapporto curato dal Fondo monetario internaziona-le. La Tanzania, che ostenta un progresso medio del 7% annuo

a partire dal 2000, registrerà un +6,2% nel 2010 e un +6,7% l’anno prossimo.

Il Fmi sottolinea che uno de-gli aspetti forse meno conside-rati della recessione mondiale è stato proprio la capacità di resistenza di cui ha dato prova l’Africa subsahariana. I paesi esportatori sono stati i più toc-

cati dalla crisi: quelli produttori di petrolio, in particolare, han-no visto la loro crescita scende-re al 3,7% nel 2009 rispetto a un livello medio dell’8,5% degli anni precedenti. Nel Sudafrica, grande produttore di minerali, l’export è arretrato del 20%.

L’Africa ha anche assistito al prosciugamento significativo

delle entrate di capitali, pas-sate dai 53 miliardi di dollari (41,1 mld euro) del 2007 ai 22,8 mld del 2009. Tuttavia l’Fmi sottolinea che questo crollo del 57% è stato meno importante in questo momento: le entrate nei paesi emergenti e in via di sviluppo sono cadute del 72%. In realtà le economie del conti-nente nero hanno continuato a essere rifocillate dai soldi degli emigrati che lavorano nei paesi del nord: dopo avere raggiunto il culmine di 18 miliardi di dol-lari (13,9 mld euro) nel 2008, i trasferimenti si sono abbassati soltanto di 500 milioni l’anno scorso.

In ogni caso, gran parte dei paesi dell’area è entrata nel tunnel della crisi con solidi fon-damentali. Tant’è vero che molti paesi, per la prima volta, si sono concessi il lusso di incrementa-re la spesa pubblica mentre le entrate fi scali erano in caduta libera. E gli investimenti in svi-luppo, educazione e sanità sono ugualmente saliti. Per il Fondo monetario si tratta di risultati molto incoraggianti.

© Riproduzione riservata

DA BERLINO ROBERTO GIARDINA

L’Astor è uno dei pochi nomi storici sopravvissu-ti alla riunifi cazione e alla crisi sulla Kurfürstendamm di Berlino, quella che prima del Muro era considerata come gli Champs Elisées della metropoli prussiana. Il glorioso cinema è spesso esaurito: gli spettatori si adagiano in soffi ci poltrone, allungano le gambe su pog-giapiedi e seguono il film comodamente sdraiati, con hostess sorridenti che servo-no liquori e champagne. Un lusso che giustifi ca il prezzo del biglietto: 15 euro, bevan-de escluse, il doppio di un in-gresso normale.

Ma i tedeschi che vanno al cinema vogliono qualcosa in più, anche se costa. Comun-que lasciano la tv casalinga per andare al Kino. Nel 2009 gli spettatori sono stati quasi 150 milioni su 82 milioni di abitanti, con un incremento del 13% rispetto all’anno pre-cedente. In complesso hanno pagato 976 milioni di euro, con un aumento del 22,8%, dovuto anche al rincaro dei biglietti (il prezzo medio è di 6,67 euro). Per la prima volta dal 2006 si è dunque interrotto il trend negativo, ma per molte sale la buona notizia è giunta troppo tar-di. Negli ultimi dodici mesi hanno chiuso 170 cinema, mentre ne sono stati aperti 94. Ormai, in tutto il paese, esistono meno di mille locali dove si può assistere a una proiezione.

Un’altra notizia positiva è che si torna a vedere pellico-le di produzione nazionale, o almeno di coproduzioni in-ternazionali cui hanno par-tecipato società tedesche. La quota made in Germany ha toccato il 27,1%, un livello mai raggiunto dal lontano 1991. Ben 43 pellicole hanno superato il milione di spet-tatori, tra cui 17 opere tede-sche. Il Bund, la federazione, e le singole regioni hanno investito nell’industria cine-matografi ca per complessivi 306 milioni.

Un investimento che si è rivelato positivo, calcolan-do anche l’effetto sull’occu-pazione. Ai tempi della re-pubblica di Weimar, Berlino era la capitale europea del cinema.

Gli studios di Babelsberg, la Cinecittà tedesca, dal nazismo alla dittatura co-munista, tornano a essere noleggiati per le produzioni internazionali. Tanto per ci-tare un titolo, The Ghostwri-ter (L’uomo nell’ombra) è stato girato da Roman Po-lanski proprio a Berlino.

© Riproduzione riservata

TUTTO ESAURITO

Tedeschi al cinema di lusso

LUCHERINI

Uccelli volano a zampe incastrate

DI SERGIO PEREGO

Una coppia di lucherini, uccelli che durante la ripro-duzione prediligono i boschi di conifere dove costruiscono il nido sui rami esterni mol-to alti, in punti inaccessibili, ha unito i propri artigli in un duello molto pittoresco da ve-dere.

I piccoli esemplari sono sta-ti visti e fotografati in Canada da Roy Hancliff. Quest’ulti-mo ha spiegato che gli uccelli sono sempre in cerca di una fonte di cibo: così lui e la mo-glie hanno messo a loro dispo-sizione pezzi di grasso con noci e semi. I lucherini più piccoli si sono abituati alla presenza umana: così Hancliff può av-vicinarsi molto a loro.

I lucherini duellanti posso-no alzarsi in volo, con gli ar-tigli incastrati tra loro, fino a un’altezza di 15 piedi, vale a dire circa 4,5 metri.

Una cosa incredibile da guardare, annota Hancliff. Al punto da avere considera-to la possibilità che si tratti dell’inizio di un rituale di ac-coppiamento: per ora, però, resta soltanto un’ipotesi. C’è materia abbondante di appro-fondimento per gli studiosi del mondo animale, dunque. A loro la parola.

La Tanzania è una delle realtà più promettenti dell’Africa

Energia per la pelle.Il Trattamento scientifico per l’uomo.

ww

w.s

his

eid

o.c

om

SHISEIDO MEN ESSENTIALS KITL’essenziale per la cura della tua pelle.

Il meglio dei trattamenti per l’uomo in un pratico kit da mettere in valigia per un viaggio di lavoro o un weekend di piacere.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

11Giovedì 6 Maggio 2010ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA

Squilibrati in azione con coltelli. La polizia intensii ca i controlli ed è pronta a sparare

Cina, psicosi attentato nelle scuoleIn un mese e mezzo uccisi 13 bambini in quattro istituti

DI MASSIMO GALLI

Si moltiplicano gli attacchi e le stragi nelle scuole ci-nesi. In un mese e mezzo quattro strutture sono

state prese di mira da alcuni squilibrati e 13 bambini hanno perso la vita. Così è scoppiata la psicosi tra studenti, genitori e insegnanti. Nel mirino sono finite le scuole materne e quelle prima-rie, frequentate dai più piccoli. Ai morti vanno aggiunte decine di feriti, talvolta gravi, compresi alcuni docenti che tentavano di difendere i loro alunni. In diverse città della Cina la polizia ha rice-vuto l’ordine di aprire il fuoco con-tro chi fosse sorpreso ad attaccare gli istituti scolastici. A Pechino i poliziotti hanno dotato 200 scuole di spranghe di metallo a forma di forca, utili a tenere a bada un eventuale aggressore.

Tutto è cominciato la mattina del 23 marzo, quando Zheng Minsheng, un ex chirurgo di 41 anni, è penetrato in un’aula della scuola primaria di Nanping, nel-la provincia del Fujian. Con un coltello ha ucciso in poco tempo e in maniera professionale quat-

tro ragazzine e quattro bambini, ferendone altri cinque. Ai giudi-ci ha dichiarato che il suo gesto intenzionale era motivato dalle sue delusioni e dalla mancanza di senso della vita. Per lui è scattata la fucilazione il 28 aprile.

Lo stesso giorno un trenta-treenne sofferente di problemi psichici ha ferito, sempre con un coltello, 15 alunni di un istituto di Leizhou, nel Guangdong, tentan-

do poi di gettarsi dalla fi nestra. L’indomani un agente assicurati-vo in pensione di 47 anni ha preso di mira un giardino d’infanzia a Taixing, nella provincia Jiangsu: 25 tra bambini e adulti sono stati feriti con un coltello da cucina e quattro sono stati uccisi. Alla po-lizia l’aggressore ha spiegato che voleva vendicarsi della società.

Come spiegare questa serie di massacri in città molto lontane

tra loro? Le autorità ritengono che lo spazio accordato dai me-dia a questi eventi faccia il gioco degli squilibrati. Dal canto suo, l’agenzia China Daily rileva che in certe province soltanto il 3% dei malati mentali è seguito sul versante medico. E in Cina, dove le pressioni sociali sono immense, il suicidio-omicidio è un fenome-

no tristemente conosciuto. Per il 63% della popolazione, in base a un sondaggio recente, questi atti vanno attribuiti a un solco sem-pre più profondo creatosi tra ric-chi e poveri. Una sorta di vendetta trasversale, insomma. Ad andarci di mezzo, però, non sono certo i responsabili di tale situazione.

© Riproduzione riservata

Un cantiere di scavi archeologici in Egitto, cercando di localizzare da cinque anni la sepoltura di Cleopatra, ha fatto riemergere una statua tolemaica colossale in granito nero, all’interno del tempio di Taposiris Magna, nei pressi di Alessandria. Questa fi gura senza testa potrebbe rappre-sentare il faraone Tolomeo IV che costruì il tempio oltre 2 mila anni fa. La dinastia tolemaica (330-30 a.C. circa), di origine greca, fu l’ultima dinastia faraonica prima che l’Egitto cedesse all’imperialismo romano. La scoperta della tomba della regina suicida Cleopatra, moglie del generale romano Marco Antonio, costituireb-be la più grande conquista archeologica in Egitto dopo quella della tomba di Tu-tankhamon, individuata nel 1922 dal britannico Howard Carter.

Un faraone di granito nero spunta in terra egiziana

François Pinault, il nuovo re veneziano di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana, trasformati in santuari delle collezioni di arte contemporanea, ha piazzato un proprio uomo alla guida dei due musei. Si tratta di Martin Béthenod, 44 anni, commissario ge-nerale della Fiac, la Fiera dell’arte contem-poranea di Parigi. In Francia è conosciuto come il lupo bianco degli amatori francesi, degli artisti e delle gallerie straniere.

Béthenod si insedierà nella città lagunare in giugno. Si dichiara un fedele di Venezia e delle sue Biennali a partire dal 1982. Quanto al suo nuovo incarico, parla di una sfida per la valorizzazione della collezione François Pinault, per la diffusione a livello culturale di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, per il più forte ancoraggio con Venezia e per la creazione di legami più stretti con le istitu-zioni internazionali.

Si tratta inoltre, prosegue Béthenod, del-la rara opportunità di lavorare con uno dei

più grandi collezionisti contemporanei come Pinault.

Béthenod rivela inoltre di avere spesso in-contrato l’uomo d’affari francese, anche se prima non lo conosceva.

Dice di avere scoperto in lui un uomo ap-passionato, impegnato, ottimista o, per usare una parola meno sentimentale, positivo, che ignora la nostalgia. Il nuovo numero uno di Palazzo Grassi sottolinea di aver avuto la possibilità, nel proprio percorso professio-nale, di avvicinare l’arte contemporanea da angoli molto differenti: quelli dell’istituzio-ne, dell’amministrazione, dell’osservazione e del mercato: quest’ultima esperienza proprio con la Fiac.

A lui, dunque, il compito di far crescere ulteriormente due realtà veneziane che, dopo l’arrivo di Pinault e investimenti di milioni di euro negli ultimi tre anni, si candidano a diventare sempre più un punto di riferimen-to per l’arte e la cultura internazionali.

Pinault sceglie Béthenod per Palazzo Grassi

La polizia sorveglia una scuola di Pechino

Palazzo Grassi a Venezia e, a sinistra, François Pinault

Le due pagine di «Estero - Le notizie mai lette in Italia» sono a cura di Sabina Rodi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

12 Giovedì 6 Maggio 2010 ECONOMIA E POLITICA

Una trentina di società stanno guadagnando compensi milionari dal crack della banca d’affari Usa

Lehman, eldorado dei consulentiProfessionisti pagati mille $ l’ora. Fatturati 730 milioni di dollari

DI SIMONETTA SCARANE

Compensi alle stelle, fino a mille dollari l’ora, pari a 776 euro, per una consu-lenza nel

fallimento del crack Lehman. Provare a indovinare chi sta guadagnando è fin troppo semplice: a distanza di poco più di un anno e mezzo dal fallimento del-la banca d’affari statunitense Le-hman Brothers, sono solo gli avvocati e i con-sulenti gli unici a guadagnare con loro parcelle e compensi mi-lionari. Il lungo procedimento di liquidazione della banca offre prosperità agli studi professio-nali specializzati nelle procedure fallimentari e si trasforma, inve-ce, in un salasso per i creditori lasciati a secco. I più fortunati sono riusciti a racimolare soltan-to le briciole dei loro crediti nei confronti della banca. Dal crack del settembre 2008 a oggi sono stati fatturati poco meno di 730 milioni di dollari, pari a circa 566 milioni di euro, da agenzie specia-lizzate nella ristrutturazione del debito finanziario, studi legali e società di consulenza. Una ricca torta che, secondo le notizie di Lehman, si sono spartiti in 28. La parte del leone l’hanno fatta Alvarez & Marsal Interim ma-nagement (203,4 milioni di euro) seguito dallo studio Weil, Gotshal & Manges (127,8 milioni di euro) che rappresenta il gruppo Leh-man nella procedura ed è consi-gliere per i debitori; gli analisti Jenner & Block (37,5 milioni di euro), Milbank, Tweed, Hadley & McCloy, consiglieri per i creditori (37 milioni di euro) cui si aggiun-gono compensi a 24 società, fra legali e advisory service, per un totale di ulteriori 161,7 milioni di euro. Una spesa notevole che

ha suscitato critiche cui i diretti interessati hanno risposto dichia-rando gli alti costi delle spese di studio: fotocopie dei documenti della cancelleria fallimentare,

trasferte, p e r n o t -tamenti , spese te-lefoniche. C’è chi ha sborsato a d d i r i t -tura 204 mila euro di fotocopie in quattro

mesi. Le spese per la documen-tazione di avvocati, esperti fi-nanziari, consulenti che lavorano intorno al fallimento di Lehman potrebbero lievitare fino a un miliardo di dollari, pari a 776 milioni di euro, bruciati soltanto per procurarsi i documenti legali del tribunale fallimentare di New York.

Ma da quando si è scatenata la corsa all’incremento dei compensi per gli avvocati esperti di proce-dure fallimentari, con tariffe da 500 dollari l’ora in alcuni casi, e servizi di consulenza pagati ancor di più, anche fino a mille dolla-ri l’ora, non c’è critica pubblica che regga nei confronti di questa ristretta fascia di professionisti superspecializzati, né che sia ca-pace di restaurare lo stato ex ante il boom delle opportunità aperte dai mega-casi di ristrutturazione del debito delle società sull’orlo del fallimento come General Motors, Chrysler, Washington Mutual prima di Lehman. Né la corsa all’impennata dei compensi tiene conto del fatto che la spesa per avvocati e consulenti riduce la disponibilità monetaria per rim-

borsare i creditori, inclusi gli ob-bligazionisti, banche e promotori finanziari che sarà facile vengano risarciti con appena 14,7 cente-simi per ogni dollaro del loro credito se accetteranno il piano di riorganizzazione proposto da Lehman. E neppure potranno vederli subito questi soldi per-ché secondo alcuni analisti il pagamento ai creditori non av-verrà prima dei prossimi cin-que anni. Il caro compensi de-gli specialisti viene giustificato con il fatto che questi profes-sionisti, con le loro competenze, gestiscono il passaggio di tutto

il business dell’in-vestment banking di Lehman, come è avvenuto per quello del Nord America (compresi gli immo-bili in cui aveva sede l’ organizzazione) al gruppo britannico Barclays salvando 10 mila posti e pre-servando business

e valore che altrimenti sarebbe stato perduto, come ha spiegato Harvey Miller, 77 anni, il decano dei fallimentaristi, partner dello

studio Weil. Del resto, a guardare quello che è successo nell’ufficio Trustee’s del dipartimento della giustizia americana, nonostante l’aumento delle pratiche lo staff si è invece progressivamente as-sottigliato dal 2007 a oggi richia-mato dalla professione privata di alto profilo sicuramente più profittevole.

E non ha prodotto i risultati sperati la proposta di ridurre i compensi degli specialisti respin-ta al mittente sostenendo che l’area legale top del diritto falli-mentare da 19 mesi è un terreno profittevole e non sono accettabili tagli ai compensi visto che non si tratta di eventi di beneficenza.

© Riproduzione riservata

ll d i L

ptaspleCsbatumdiin

se per la documen

vdad(cbl’gB1s

e valore che a

Spesa alle stelle per studi specializzati in servizi e procedure

fallimentari mentre per rimborsare i creditori

restano solo le briciole

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

13Giovedì 6 Maggio 2010GioECONOMIA E POLITICA

La sciopero generale anti-austerità degenera. Moody’s: a rischio declassamento il rating di Lisbona

Grecia nel caos, scontri e vittime Tre morti ad Atene. Merkel: si gioca il futuro dell’Europa

Ieri in Grecia lo sciopero generale contro il pia-no d ’austerità varato dall’esecutivo per acce-

dere ai prestiti dell’Ue e del Fmi è degenerato in guerra urbana ad Atene e Salonic-co, con decine di feriti negli scontri con la polizia e anche tre vittime per l’incendio pro-vocato dal lancio di bombe molotov contro l’edificio di una banca. Respinto anche un assalto al parlamento, dove i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone di sicurezza. Il presidente Carolos Papoulias ha det-to che la Grecia è «sull’orlo dell’abisso». Le manifesta-zioni hanno preso il via poco prima di mezzogiorno mentre la Grecia era paralizzata dal-lo sciopero generale, il terzo dall’inizio della crisi. I sin-dacati chiedono che il piano di rigore venga bocciato e che siano puniti i responsa-bili dell’esplosione del debito pubblico ellenico. In tutto il paese ieri erano chiusi uffici pubblici, ospedali, banche e negozi e i trasporti aerei, ma-

rittimi e ferroviari sono stati bloccati con alcune eccezioni per Atene in modo da garanti-re la partecipazione alle pro-teste. Un nuovo sciopero dei dipendenti pubblici in Grecia è annunciato per la prossima settimana dal sindacato Ade-dy, che raccoglie circa mezzo milione di lavoratori.

Ieri intanto il cancelliere tedesco, Angela Merkel , intervenendo in parlamento sugli aiuti ad Atene, ha detto che con la crisi greca l’Unione europea e la Germania si gio-cano il loro futuro. Secondo la Merkel nessuna decisione è possibile nell’Ue senza o contro la Germania. Il cancel-liere ha dichiarato che aiu-tare prima la Grecia sarebbe stato «controproducente», ma ha detto anche che «non c’è alternativa» nell’appoggia-re la Grecia per garantire la stabilità dell’Eurozona. «Siamo a un bivio della nostra strada», ha detto. «Da questa crisi dipenderà niente di meno che il futuro dell’Europa e della Germania in Europa». «Oggi l’Europa»,

ha concluso il cancel-l i e r e , « g u a r-da alla G e r -mania. Senza di noi o contro di noi non ci può es-sere

nessuna decisione economi-camente sostenibile».

E proprio mentre l’agen-zia internazionale Moo-dy’s ha annunciato di aver messo sotto esame il rating del Portogallo per possibili declassamenti, il numero uno del Fmi, Dominique

Strauss-Kahn , ha detto di non escludere il

rischio che la c r i s i g r e c a possa conta-giare anche altri paesi. « D o b b i a -mo evita-re il con-t a g i o » , ha det-t o i n un’in-t e r -v i -s t a a

u n q u o -

t i d i a -n o , « e

q u e s t o è anche uno

dei motivi per cui abbiamo varato gli aiuti alla Grecia».

Di tutt’altro avviso il presi-dente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, secondo il quale invece non ci sono rischi di contagio della crisi greca ad altri paesi europei come Spagna e Portogallo ed escludendo anche la possibi-lità che la crisi conduca a una «disintegrazione dell’euro».

Ieri Olli Rehn , il com-missario europeo agli affari economici, ha duramente re-spinto le voci di mercato sulla necessità di aiuti finanziari anche alla Spagna, definen-dole «false».

In un contesto tornato diffi-cilissimo oggi torna a riunir-si il consiglio direttivo della Banca centrale europea. E lo fa proprio nella capitale di uno dei paesi considerati anelli deboli dell’area euro sulla deriva dei conti pub-blici, Lisbona. Ma il costo del denaro e l’inflazione sembra-no gli ultimi dei problemi di cui i banchieri centrali si tro-veranno a discutere.

© Riproduzione riservata

DI PIETRO BONAZZA

Sapere, tacere e stupirsi: è la re-gola dell’Europa attuale. Una va-riante del comportamento delle tre scimmiette. Tralasciamo gli aspetti politici, culturali e storici, che, col-pevolmente dimenticati, fanno della Ue una mera espressione geografi-ca e una congre-ga di banchieri e di speculatori. Limitiamoci al campo economico e consideriamo il default della Grecia, le crisi di Spagna, Porto-gallo, Irlanda e la callidità della Germania.a) Il default gre-co e di altri paesi aderenti alla Ue. A Bruxelles e a Francoforte non potevano non sa-pere, da tempo, che un paese in cui si lavora poco e male e si vive sopra i propri mezzi non può resistere. Per constatarlo non c’è bisogno di raffinate conta-bilità pubbliche né di nascondersi dietro trucchi contabili. Se no, che ci stanno a fare gli analisti al soldo dell’Europa? Li paghiamo solo per proporre formule sul diametro dei piselli e regole sulle camicie da not-te o perché tengano sotto costante attenzione i conti al margine della

correttezza? Il debito pubblico di un paese non esplode da un giorno all’altro. Quindi l’Europa politica sapeva e pure le banche, comprese quelle tedesche; ciononostante riem-pivano i portafogli propri e dei clien-ti di titoli greci, perché i tassi erano molto alti. Ma non ci vuole la men-te di Adamo Smith per capire che i

tassi alti incorporano componenti di rischio molto elevate! Né valga il solito ritor-nello delle prezzolate agenzie americane di rating, che non sono più credibili almeno dalla crisi mondiale del 2008. Invece, tut-ti tacevano, perché il silenzio consente di fare affari quotidia-ni anche quando le cose vanno male. Si tira in ballo anche la speculazione inter-nazionale, soprattut-to statunitense, ma

sono accuse che si ritorcono sugli accusatori, perché è risaputo (Soros lo ha insegnato con la lira nel 1992) che, quando una economia è vicina al crollo, speculare contro è un gioco da ragazzi e c’è da aspettarselo! A questo punto la stupefazione è mera ipocrisia.b) Il comportamento della Germa-nia. Si accusa quel paese di ottusi-tà. Evidentemente c’è dell’altro. La Germania si sente forte, al punto

da prescindere dalla Ue. Sa di ave-re l’economia in ripresa e sta ap-profittando del vento favorevole. I tedeschi sfruttano l’Europa quando impongono regole liberali per sé e punitive per gli altri; ma in quanto a pagare prezzi: nein. Se si do-vesse dare un rating serio e motivato alla Germania, si dovrebbe poi valutare con mag-gior prudenza tutta la strombazzata virtù te-desca. I länder hanno il loro carico di debiti, le banche tedesche sono sovraesposte con le economie orientali ad alto rischio-paese ecc. Anche qui vale il gioco delle tre scim-miette. Vero è, però, che aiutare la Grecia oggi è creare un precedente. Che si farà, domani, se anche Spagna, Portogallo e Irlan-da cadono nello stesso cul de sac? L’effetto domino può essere una real-tà attuale, non un timore astratto.Il vero problema è l’Europa che non c’è. Anche altri stati federali vivo-no fenomeni analoghi: la California insegna! Ma affrontano le crisi con strumenti diversi.E l’Italia? Si dice che non stia poi tanto male, anche se il debito pub-blico è quella montagna a cui non va nemmeno Maometto. E tutti parla-no bene del ministro dell’economia, che ora raccoglie plausi per la sua

resistenza nel non aprire i cordoni della borsa. Promette persino di ab-bassare le tasse! Non dice né come né quando, temporeggiando dall’ini-zio della legislatura, senza però che

le vere spese im-produttive della finanza pubblica vengano aboli-te, in primis la s o p p r e s s i o n e delle province, che hanno inco-minciato a far gola anche alla Lega . Qui s i apre il problema di una riforma f iscale legata al federalismo. Siamo il paese dei mille state-relli, gelosi del-

la propria economia, ma pronti a pretendere l’aiuto degli altri. Viene persino il sospetto che siamo fautori dell’aiuto alla Grecia perché temia-mo di ritrovarci in futuro negli stessi panni. Ma è irreale e lo sanno anche gli organismi internazionali, perché noi abbiamo il «sommerso», cioè il «fieno in cascina» nascosto sotto la paglia. Inoltre, ma fa male dirlo: ab-biamo l’evasione! Questo è lo «stello-ne» d’Italia, che apre le celebrazioni del suo 150° di unità, senza sapere che cosa ci unisce. Però abbiamo una grande coscienza nazionale: siamo unitariamente divisi!

© Riproduzione riservata

E QUINDI BRUXELLES E FRANCOFORTE DOVEVANO ASSOLUTAMENTE SAPERE COME STAVA LA GRECIA

Il debito pubblico non esplode da un giorno all’altroChe cosa fanno gli esperti Ue se non monitorizzano con cura i conti pubblici dei paesi euro?

ggi è creare

lpfvtsdcmgLadfaSdr

la propria economi

Si tira in ballo anche la speculazione internazio-nale, soprattutto quella statunitense, ma sono accuse che si ritorcono sugli accusatori perché è risaputo (Soros lo ha insegnato con la lira

nel 1992) che, quando un’economia è vicina al crollo, specularle contro è un gioco da ragazzi e

quindi c’è da aspettarselo

tcmvnarpddtisfanctisnt

Che i conti pubblici della Grecia facessero acqua, lo sapevano, oltre che la Ue, anche le banche

tedesche che però hanno continuato a riempire i

portafogli loro e dei loro clienti di titoli greci per-ché rendevano molto. Ma non ci vuole Adam Smith per sapere che i tassi alti incorporano componenti di rischio molto elevate

Angela Merkel

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

14 Giovedì 6 Maggio 2010 ECONOMIA E POLITICA

Le stime di Bruxelles: +0,8% quest’anno e +1,4% nel 2011, quando tornerà a salire l’occupazione

Pil, per l’Italia andamento lento Cruciale una ripresa durevole nella crescita della produttività

In Italia la ripresa ci sarà, ma sarà più lenta che in Europa.

È questa la stima della Commissione europea, che per quest’anno prevede per il nostro paese una crescita del prodot-to interno lordo dello 0,8% nel 2010, per arrivare all’1,4% nel 2011, quando anche l’occupazio-ne tornerà a crescere dello 0,4% (il tasso di disoccupazione, pari al 7,8% nel 2009, salirà all’8,8% quest’anno per stabilizzarsi l’anno prossimo).

Una ripresa, dunque, più «leggera» rispetto all’Ue, dove la crescita del pil sarà dell’1% nel 2010 e dell’1,75% nel 2011, ma anche rispetto all’Eurozo-na (0,9% quest’anno e 1,5% nel 2011). Ma il fatto è presto spie-gato: l’Italia esporta soprattut-to verso il resto dell’Eurozona (44% delle esportazioni) e non abbastanza verso le economie emergenti, e in particolare la Cina (solo il 2%), che stanno trainando in questa fase la crescita economica dell’Euro-pa, in presenza di una debole domanda interna. Inoltre le im-portazioni aumenteranno più

delle esportazioni nel biennio 2010-2011.

La domanda dovuta ai consu-mi privati interni, nota la Com-missione, è comunque declina-ta in modo moderato in Italia durante la crisi (solo l’1,7% in meno nel 2009), anche grazie alla resistenza del mercato del lavoro e alle misure prese dal governo per sostenere i redditi delle famiglie, e in particolare gli incentivi per beni durevo-li e auto a più alta effi cienza energetica nel secondo e terzo trimestre dell’anno scorso. Se-condo Bruxelles il consumo pri-vato dovrebbe essere il maggior volano di crescita per il 2010. Ma l’esecutivo Ue sottolinea che «una ripresa rapida e durevole nella crescita della produttività sarebbe cruciale per aumenta-re il basso potenziale di crescita del pil italiano».

Quanto ai conti pubblici, la Commissione osserva che «du-rante la crisi, in un contesto di rischi persistenti sui mercati dei titoli di stato, il governo ha perseguito una politica di bilan-cio prudente, in considerazione delle fragili fi nanze pubbliche

dell’Italia, e in particolare del suo altissimo debito pubblico». Secondo le previsioni, il defi-cit del 2010 dovrebbe restare stabile al 5,3% rispetto al pil (stesso dato del 2009) per poi diminuire al 5% nel 2011. Il de-bito pubblico continuerà invece a salire, dal 115,8% del 2009 al 118,2% quest’anno e al 118,9% nel 2011.

La Commissione sottolinea che «la spesa primaria è cre-sciuta del 5% circa nel 2009, in

modo considerevolmente più rapido rispetto alla previsione del 3% avanzata dal governo a febbraio 2009 nel suo program-ma di stabilità aggiornato». L’avanzo primario del bilancio si è ridotto fi no a scomparire nel 2009, primo anno in cui il bi-lancio primario è stato negativo dall’inizio degli anni 90. L’im-patto di questo dato è stato per ora limitato a causa del livello storicamente basso degli inte-ressi a breve termine (la spesa

per il servizio del debito è scesa dal 5,2% del pil al 2008 al 4,7% nel 2009).

Sul fronte delle entrate fi-scali, c’è stata una caduta con-siderevole, alleviata in parte «dall’imposta una tantum sul capitale a seguito della rivalu-tazione degli asset della società e dalla tassa straordinaria sul rimpatrio dei capitali detenuti illegalmente all’estero», ovvero lo scudo fi scale.

© Riproduzione riservata

Con un aumento tendenziale del 2,2% a marzo prosegue, per i consumi in Italia, la tendenza al recupero dai minimi registrati nella prima parte del 2009. È quanto rileva l’Indicatore dei consumi Confcommercio, che rileva tuttavia per il primo trimestre dell’anno un’evoluzione meno favorevo-le rispetto alla fi ne del 2009: a marzo la crescita congiunturale è stata infatti pari allo 0,2%, dopo la stasi di febbraio e il netto ridimensionamento di gennaio. In particolare, a marzo si registra un aumento tendenziale dei volumi acquistati dalle famiglie sia per i beni (+2,4%) che per i servizi (+1,6%), i cui prezzi hanno evidenziato un’acce-lerazione passando dallo 0,6% di febbraio all’1,2%

di marzo. La domanda per beni e servizi ricrea-tivi è cresciuta dell’1,1%. Cala invece (-0,4%) la domanda per i servizi di ristorazione in alloggio, mentre la componente più dinamica della doman-da delle famiglie continua a essere quella relativa ai beni e servizi per la mobilità (+9,8%). In ulte-riore miglioramento la domanda di beni e servizi per le comunicazioni e l’Ict domestico (+2,5%), mentre resta stabile (+0,3%) la domanda di beni e servizi per la cura della persona e mostrano una crescita contenuta (+0,4%) abbigliamento e cal-zature. Stabile (+0,2%) anche la domanda di beni e servizi per la casa. Infi ne gli acquisti di bevande e tabacchi registrano un +2,4%.

Consumi, moderati segnali positivi

Reati fiscali presupposto

di segnalazione?

Lucia STAROLA

Presidente Commissione Antiriciclaggio

CNDCEC

Le novità nelle linee guida

per l’adeguata verifica

adottate dal CNDCEC

Annalisa DE VIVO

UNGDCEC

Ricercatrice IRDCEC

Gli obblighi dei sindaci - revisori

Luciano DE ANGELIS

Collaboratore Italia Oggi

Il nuovo archivio unico

dei professionisti

e il registro della clientela

Giuseppe MARESCA

Capo Direzione V

Ministero dell’Economia e delle Finanze

Le verifiche della Guardia di Finanza

sui professionisti

Giuseppe VICANOLO

Generale, Capo III reparto operativo

Guardia di Finanza

Modera:

Marino LONGONI

Condirettore Italia Oggi

Kn"Fqvvqtg"Eqoogtekcnkuvc"g"nc"Pqtocvkxc"CpvktkekenciikqRoma, 20 Maggio 2010

Hotel Exedra • Piazza della Repubblica, 47 • ore 14.30 - 18.00

in collaborazione con

Il convegno è in fase di accreditamento per la formazione professionale continua

Per informazioni: tel. 02 58.219.448 • fax 02 58.219.452/568 • e-mail: [email protected]

Si prega di confermare la propria partecipazione al convegno “Il Dottore Commercialista e la Normativa Antiriciclaggio” com-pilando il coupon in caratteri leggibili e inviandolo via fax ai

numeri: 02.58219.452/568

Nome

Cognome

Funzione

Società/Ente

Settore

Indirizzo

Città Cap Prov.

Tel. Fax

E-mail

Ai sensi dell’art. 13 del D.lgs 196/03 “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trat-tamento personale dei dati personali”, ItaliaOggi Editori La informa che i dati da Lei forniti saranno utilizzati esclusivamente per permetterLe di partecipare all’evento e/o, in caso di Suo consenso, per inalità di invio di materiale informativo e promozionale e/o per la loro comunicazione a ItaliaOggi Editori e/o a società collegate e/o controllate e/o controllanti e/o terzi e/o agli sponsor dell’evento. I dati non verranno diffusi e potranno essere trattati da soggetti interni e/o esterni alla società nella loro qualità di Incaricati e/o Responsabili del trattamento. Lei potrà esercitare i diritti previsti ex art. 7 del D.lgs 196/03, rivolgendosi al Titolare del trattamento: ItaliaOggi Editori Via Marco Burigozzo, 5 20122 Milano. Segnali con una X se autorizza il trattamento dei Suoi dati per inalità di marketing da parte di ItaliaOggi Editori, e/o di società collegate e/o controllate e/o controllanti e/o di sponsor dell’evento.q"Autorizzo q"Non autorizzo

Data Firma

LA PARTECIPAZIONE È LIBERA E GRATUITA

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

21Giovedì 6 Maggio 2010

INEDICOLA

CON ITALIAOGGI

LEIL MANUAL

FISCALE

Volume 5Diritto

TI

CON ITALIAOGGI

Volume 5

IMPOSTE

SUI REDDIT& Fisco

Gli enti di previdenza dei professionisti dovranno compilare una scheda sulle attività e i rendimenti

Investimenti delle casse ai raggi X In campo Bankitalia per valutare l’esposizione fi nanziaria

PAGINA A CURADI IGNAZIO MARINO

I ministeri del lavoro e dell’eco-nomia insieme alla Banca d’Italia accendono i rifletto-ri sugli investimenti delle

casse di previdenza dei profes-sionisti. Queste ultime dovranno pertanto compilare una scheda contenente la descrizione delle attività finanziarie e immobiliari (si veda modello in pagina). La richiesta ai presidenti delle ge-stioni è arrivata ieri a margine dell’incontro sulla tematica dei contributi non versati dai pro-fessionisti over 65 (si veda altro articolo in pagina). Ufficialmente si tratta di una ricognizione tec-nica sui portafogli degli enti. In realtà si andrà ad analizzare la coerenza delle attività finanzia-rie in essere con le finalità delle gestioni previdenziali e la reddi-tività degli investimenti. La co-stituzione della nuova task force, che rispetto al passato ha come supporto tecnico Bankitalia, ar-riva in un momento di grande incertezza per tutti i mercati fi-

nanziari e a distanza di qualche mese (si veda ItaliaOggi del 20 gennaio 2010) dalla pubblica-zione dei risultati dell’indagine condotta dalla Bicamerale di controllo sugli enti gestori forme di previdenza obbligatorie sui bi-lanci 2004-2005-2006 degli enti. Nonostante l’analisi dei conti si fermi alla vigilia della crisi economica è possibile notare un forte appello della Bicamerale a una maggiore consapevolezza sull’utilizzo di strumenti strut-turati e derivati, visto che nel 2006 su circa 31 miliardi di euro gli enti erano esposti per oltre 21 miliardi (circa il 70%) in inve-stimenti mobiliari. Sulla scheda consegnata ieri si apre adesso una pausa di riflessione per ap-portare eventuali miglioramenti e arrivare così entro fine mese a un modello condiviso di monito-raggio dei portafogli.

A ogni prestazione dovrà corrispondere un versa-mento contributivo, anche quando il professionista è in pensione e in passato ha ottenuto l’esonero. Pertan-to tutte le casse di previden-za dovranno mettere mano agli statuti interni per ade-guarsi al principio della Ri-forma Dini (legge 335/95) e uniformare la disciplina, visto che ogni ente ha una regolamentazione diversa in base all’autonomia rico-nosciuta loro dalla legge. Almeno su questo punto tutti sembrano essere d’ac-cordo. È quanto emerso ieri nel corso dell’incon-tro fra i rappresentanti dei ministeri del lavoro e dell’economia, dell’Inps e delle casse di previdenza. Il summit, però, lascia aperta la questione del pregresso; ovvero la situazione di quei professionisti over 65 che al raggiungimento dell’età pensionabile hanno conti-nuato a produrre un red-dito senza pagare i contri-buti e che l’Inps ha scovato all’interno dell’operazione Poseidone sull’evasione fi scale e contributiva. Su questo fronte l’Adepp (l’associazione degli enti di previdenza dei profes-sionisti) ha le idee chiare. In funzione dell’unicità del percorso previdenziale del professionista (ovvero per tutte le attività tipiche di una professione si fa rife-rimento alla sola cassa di appartenenza), i contribu-ti non versati fi no ad oggi andrebbero recuperati dai singoli enti. Anche se qualche presidente vor-rebbe una sanatoria per il pregresso in quanto gli statuti approvati dai mini-steri vigilanti permetteva-no fi no ad oggi una deroga al versamento. Non solo. Anche quanto già recupe-rato dall’Inps andrebbe ri-versato, secondo l’Adepp, agli istituti pensionistici. Su questi due punti i rap-presentanti ministeriali si sono riservati di valutarne la fattibilità e sulla quale riferiranno nel corso del prossimo incontro.

Contributi, non si scappa

In dieci anni, dal 1998 al 2007, gli iscritti alla cassa dei dot-tori commercialisti sono cre-sciuti di quasi 16 mila unità.

Mentre quelli dell’ente dei ragio-nieri sono diminuiti di circa 600 unità. Un trend negativo iniziato ben prima della nascita dell’Albo unico e che rappresenta solo una delle situazioni per cui la Cnapdc guidata da Walter Anedda ha de-ciso di chiudere le porte a qualsiasi ipotesi di fusione fra i due istituti pensionistici. Anche perché, a giu-dizio della Cassa dottori, lo squili-brio demografi co fi nirà per portare entro un arco di tempo non troppo lungo al collasso i conti della Cnpr guidata da Paolo Saltarel-li. Sono queste alcune delle considerazioni conclusive contenute nel corposo dossier ela-borato dall’ente dei commercialisti per met-tere fi ne alla ricerca di una soluzione per la previdenza unica della categoria unifi cata (si veda ItaliaOggi di ieri).

«Le evidenti risultanze delle analisi svol-te», si legge nel documento, « portano a rite-nere insuffi cienti i provvedimenti di riforma assunti dalla Cassa ragionieri nel 2004 per far fronte allo squilibrio fi nanziario eviden-ziatosi a seguito della crisi demografica che, ben prima dell’unifi cazione degli Albi,

ha interessato la professione del ragioniere (si veda tabella). A tali conclusioni, peral-tro, sono già pervenuti gli stessi ministeri vigilanti che recentemente hanno negato l’approvazione della delibera di Cnpr volta a innalzare l’aliquota di computo, proprio sulla base dell’accertamento del fatto che quell’ente non sembra in grado di far fron-te con il fl usso dei contributi soggettivi e integrativi degli iscritti e il patrimonio ai propri impegni fi nanziari nel lungo periodo derivanti dalle prestazioni totali». La Cas-sa dei dottori, oltre ad una serie di analisi dettagliate sui dati di Bilancio della Cnpr, cita anche la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di

forme obbligatorie di previden-za. Che studiando i dati di Cassa ragionieri, ha «richiamato nel gennaio 2009 l’ente a valutare quali iniziative adottare e quali soluzioni proporre alle Istituzioni competenti al fi ne di arginare le risultanze negative di Bilancio conseguenti al trend decrescente del saldo previdenziale determi-nato dal progressivo esaurimen-to della platea degli iscritti». Ma non solo. Il dossier ricorda che il progetto «Albo Unico» non ha alcuna fi nalità redistributiva dei

fondamentali previdenziali delle due casse, né, tanto meno, ha azzerato la storia pre-videnziale e demografi ca dei Dottori com-mercialisti. Alla luce di quanto rilevato si «ritiene esaurito il processo di valutazione condotto negli anni, date le chiare e oggettive risultanze che ne sono derivate in quanto allo stato attuale non sussistono i presuppo-sti per qualsivoglia progetto di aggregazione tra i due enti». Permane la disponibilità a esaminare tutte le altre problematiche che possano accomunare le due casse e lo stesso Consiglio nazionale con tutte le sinergie che da un’azione congiunta possono derivare, prima fra tutte la copertura previdenziale degli Esperti contabili

I CONTENUTI DEL DOSSIER DELL’ISTITUTO DEI DOTTORI

I commercialisti fanno le pulci ai ragionieri La Cnapdc illustra perchè i conti della Cnpr non stanno più in piedi

entro un ha interessato la professione del ragioniere

fozaragequsocoricodentonil al

fondamenta

ANNO CNPADC VARIAZIONE CNPR VARIAZIONE

1998 29.249 29.862

1999 30.858 1.609 31.154 1.292

2000 32.606 1.748 31.080 -74

2001 34.609 2.003 31.462 382

2002 36.259 1.650 31.097 -365

2003 38.294 2.035 30.839 -258

2004 39.884 1.590 30.539 -300

2005 40.693 809 30.125 -414

2006 43.252 2.559 29.690 -435

2007 45.067 1.815 29.297 -393

TOTALE 15.818 -565

fzrANNO CNPADC VARIAZIONE CNPR VARIAZIONE

Iscritti non pensionati rilevati

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/casse+previdenza

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

22 Giovedì 6 Maggio 2010 GIUSTIZIA E SOCIETÀ

Oggi il via dell’aula del senato al disegno di legge. Il testo andrà alla camera in 3a lettura

Stretta sulla sicurezza stradalePer bimbi e ragazzini casco in bici e seggiolino in moto

Il 50% dei proventi delle multe ai proprietari delle strade e un 50% agli enti accertatori, quindi comuni

o alle province. Obbligatorio il casco per i ciclisti fi no a 14 anni, mentre per i minori da 5 a 12 anni che vengono tra-sportati sulle moto sarà obbli-gatorio un apposito seggiolino. Confermato l’emendamento che dà facoltà al prefetto di revocare la sospensione della patente per 3 ore per consenti-re a chi ha necessità familiari, ad esempio se deve trasportare un congiunto in ospedale o se deve recarsi al lavoro, di fare questo. Le ore concesse vanno però ad allungare i tempi del-la sospensione della patente. Queste alcune delle novità con cui la riforma del codice della strada, dopo l’approvazione in sede redigente in commissione lavori pubblici al senato, appro-da oggi in aula dove ci saranno soltanto la relazione, le dichia-razioni di voto e il voto fi nale. Il testo del disegno di legge poi passerà in terza lettura alla ca-mera dei deputati.

© Riproduzione riservata

800-124812

LIMITE

VELOCITÀ NON

CAMBIA

è tramontata l’ipotesi di elevarlo a 150 km/h. Rimane il limite a 130 Km/h con la discrezionalità delle società autostradali di consentire i 150 nei tratti a tre corsie, con i tutor installati e con favorevoli condizioni meteorologiche.

AUTISTI AUTO

BLU

è saltato l’emendamento che evitava agli autisti della «castà» di vedersi sottrarre i punti dalla patente quando commettono infrazioni. Un odg demanda al governo la decisione di prevedere un’apposita patente di servizio dove sottrarre i punti quando sono in servizio.

TEST

ANTIDROGA

Chi vorrà prendere la patente deve sottoporsi prima a un test antidroga. Obbligatorio anche per il rinnovo della patente di chi guida mezzi pubblici, taxi e camion.

LICENZIAMENTO

AUTISTA

Chi ha subito la sospensione della patente professionale perché ubriaco o sotto gli effetti della droga, può essere licenziato per giusta causa dal datore di lavoro.

DEROGA

A PATENTE

SOSPESA

si può chiedere al prefetto una deroga di tre ore al giorno per recarsi al lavoro o per fini sociali o umanitari. Però contemporaneamente alle tre ore concesse vengono raddoppiati i tempi della sospensione della patente.

MINICAR

entrano per la prima volta nel nuovo codice le macchinine guidate dai minorenni (dai 14 anni in su) senza patente. È obbligatorio l’uso delle cinture, chi ha avuto la patente sospesa non può aggirare il divieto utilizzando una minicar o un motorino e multe salate per chi vuole truccare il motore che non può superare i 50 di cilindrata. Il meccanico paga una multa da 389 i no a 1.556 euro e il proprietario da 148 i no a 594 euro.

SIGARETTE

NESSUN

DIVIETO

una buona notizia per i fumatori, bocciata l’ipotesi di vietare di fumare a chi guida.

RISTORANTI

CON

ETILOMETRO

è obbligatorio per i ristoratori possedere i «precursori», è un minietilometro che ogni cliente potrà utilizzare prima di mettersi alla guida.

DIVIETO

ALCOLICI

scatta alle tre di notte il divieto per i locali notturni di vendere le bevande alcoliche. Inoltre al Senato è stata introdotta la norma che vieta negli autogrill sulle autostrade la vendita di bevande superalcoliche dalle ore 22 alla 6 con multe che vanno da 2.500 a 7.000 euro mentre dalle ore 2 alle 7 è vietata la somministrazione di bevande alcoliche. In questo caso le multe vanno da 3.500 a 10.500 euro. Se in due anni i gestori non rispettano più volte il divieto avranno la licenza di vendita sospesa per 30 giorni.

NO ALCOL

CAMIONISTI E

NEOPATENTATI

gli autotrasportatori e chi ha preso la patente entro tre anni non potranno bere alcolici prima di mettersi alla guida. Multa prevista: da 155 a 624 euro.

MULTE DIVISE

TRA ENTI E

COMUNI

cambia il testo della Camera, i proventi delle multe vanno un 50% ai proprietari delle strade e un 50% agli enti accertatori: Comuni o Province.

MULTE A RATE

è possibile pagarle così dai 200 euro in su (prima era dai 400 in su) ma ne benei cia chi ha un reddito i no a 15 mila euro. È saltato, però, lo sconto di un terzo se vengono pagate per intero entro 10 giorni.

MOTOCICLI

CON BAMBINI

chi trasporta un bambino (i no a un metro e mezzo di altezza) non deve superare i 60 km/h. Per i minori dai 5 ai 12 anni è obbligatorio un apposito seggiolino e sarà il ministero dei Trasporti a dei nirne le caratteristiche. È saltata l’ipotesi del casco integrale obbligatorio così come del paraschiena obbligatorio.

CASCO

SULLA BICI

è obbligatorio solo per i ragazzi i no a 14 anni.

CIRCOLAZIONE

AUTO RALLY

le auto che partecipano alle competizioni motoristiche sportive potranno circolare liberamente per spostarsi da una parte all’altra dei circuiti di gara.

TIR E BUS

FINO A 70

ANNI

è stata innalzata dai 65 ai 70 anni l’età dei conducenti di mezzi pubblici, autocarri e tir.

AUTONOLEGGIO

CON SIDECAR

accanto alle professioni tradizionali dei taxisti e dei conducenti di limousine trova posto anche il conducente di sidecar.

è entrano per la prima volta nel nuovo codice le cambia il testo della Camera i proventi

Tutte le novità della riforma

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

23Giovedì 6 Maggio 2010GiovedìI M P O S T E E TA S S E

Le Entrate sulle controversie relative alle deduzioni dei costi per gli esercizi non di competenza

Tasse non dovute tutte recuperabiliL’accertamento del fi sco apre ai rimborsi della maggior imposta

DI ROBERTO ROSATI

Se l’uffi cio Dre ha recupe-rato a tassazione costi dedotti nell’esercizio non di competenza, la defi ni-

tività della pretesa fi scale rende comunque azionabile, entro due anni, la domanda di rimborso della maggiore imposta pagata dal contribuente per l’esercizio nel quale doveva effettuarsi la deduzione. Il recupero non è dunque pregiudicato dall’avve-nuto decorso del termine per la presentazione della dichiarazio-ne integrativa di cui all’art. 2, comma 8-bis, dpr 322/98, ovvero di quello per la proposizione del-la domanda di cui all’art. 38, dpr 602/73. È quanto emerge dalla circolare n. 23 del 4 maggio 2010 dell’Agenzia delle entrate, che risponde alle richieste di chia-rimenti in merito alla gestione delle controversie riguardanti casi in cui l’uffi cio abbia imputa-to per competenza il componente negativo di reddito ad un perio-do d’imposta rispetto al quale il contribuente è decaduto dalla possibilità di avvalersi dei rimedi previsti dalle citate disposizioni.

Nel delineare preliminarmente il quadro normativo, l’agenzia richiama anche l’art. 21, comma 2, del dlgs 546/92, secondo cui il ricorso avverso il rifi uto tacito della restituzione di somme non dovute può essere proposto dopo il novantesimo giorno dalla do-manda di restituzione presenta-ta entro i termini previsti dalla ciascuna legge d’imposta e fi no a quando il diritto alla restitu-zione non è prescritto. La stessa disposizione prevede che la do-manda di restituzione, in man-canza di disposizioni specifi che, non può essere presentata dopo due anni dal pagamento ovvero, se posteriore, dal giorno in cui si è verifi cato il presupposto per la restituzione.

Ciò premesso, qualora l’uffi cio abbia imputato per competenza un componente negativo di reddi-to ad un periodo d’imposta diver-so da quello nel quale era stato dedotto, la circolare ribadisce che, come chiarito dalla prassi prece-dente, il contribuente potrebbe operare la deduzione:

- presentando la dichiarazione correttiva a proprio favore entro il termine di presentazione della

dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo a quello di competenza;

- se il predetto termine sia scaduto, presentando istanza di rimborso della maggiore imposta versata per il periodo di imposta nel quale non ha operato la de-duzione, entro il termine di 48 mesi dalla data del pagamen-to, ricorrendo entro il termine di prescrizione del diritto con-tro l’eventuale silenzio rifiuto dell’amministrazione sull’istanza di rimborso.

La circolare richiama poi l’orientamento della giurispru-denza di legittimità, tra cui la sentenza n. 6331 del 10/3/2008, ove la corte ha dichiarato che, nei casi di specie, la doppia im-posizione può essere evitata dal contribuente presentando istan-za di rimborso (e proponendo la conseguente impugnazione) della maggior imposta indebitamente corrisposta per la mancata espo-sizione nell’annualità di compe-tenza dei costi, a decorrere dal perfezionamento del giudicato sulla legittimità del recupero del fi sco. La circolare conclude per-tanto che il diritto al rimborso

della maggiore imposta versata con riguardo a un periodo d’im-posta antecedente o successivo a quello oggetto di accertamento decorre dalla data in cui la sen-tenza che ha affermato la legitti-mità dell’accertamento è passata in giudicato oppure dalla data in cui è divenuta comunque defi ni-tiva la pretesa del fi sco. Da tale data il contribuente potrà pre-sentare, entro due anni, la do-manda di rimborso, impugnando poi l’eventuale silenzio-rifi uto nel termine di prescrizione ordina-ria (resta però il dubbio su come procedere nel caso in cui la di-chiarazione di competenza fosse in perdita). La circolare puntua-lizza infi ne che restano comun-que dovute le sanzioni applicate per l’infedeltà della dichiarazione portante deduzione di costi non di competenza.

© Riproduzione riservata

solo per gli intermediari. Da ieri la piattaforma telematica «Civis» è diventata accessibile anche per un milione e mezzo di singoli cittadini iscritti al servizio telematico Fisconli-ne.

Costoro possono ora richie-dere assistenza direttamente dal personal computer di casa, senza dover fare la fi la agli sportelli. E potranno, così, gestire in modo rapido ed effi cace le comunicazioni di irregolarità (articoli 36-bis del dpr 600 del 1973 e 51-bis del dpr 633 del 1972) relative agli anni di imposta dal 2006 in poi.

«L’obiettivo», ha spiegato una nota diffusa dall’Agen-zia delle Entrate, «è duplice: consentire anche ai semplici cittadini di compiere in rete le operazioni di sportello e ridur-re gli accessi agli uffi ci».

La piattaforma telematica era stata inaugurata in via sperimentale a ottobre 2009, ma era utilizzabile solo da professionisti (oltre 30 mila, abilitati al canale «Entra-tel»).

Il sistema è stato poi mes-so a regime in tutta Italia da gennaio. Il meccanismo nasce per consentire agli in-termediari di richiedere assi-stenza sulle comunicazioni di irregolarità’ direttamente in rete, senza doversi recare fi -sicamente agli sportelli delle Entrate. Evitando così le fi le. Così, a sei mesi dall’avvio del nuovo canale web di assisten-za fi scale, l’Agenzia ha deciso di estenderne la fruizione.

Per utilizzare Civis (acro-nimo di Comunicazione di irregolarità virtualizzate per intermediari serviti), i citta-dini devono accedere a Fi-sconline e compilare l’appo-sito formulario. La richiesta di assistenza viene presa in carico da un operatore degli uffi ci dell’Agenzia, che seguirà la pratica fi no alla chiusura. Ovviamente, potranno accede-re al servizio anche i cittadini italiani residenti all’estero, le società e gli enti, che sono tenuti a presentare il modello 770 per non più di 20 soggetti e non sono già iscritti a Entra-tel.Per accedere a Fisconline è necessario avere un codice Pin che può essere richiesto diret-tamente online o presso un qualsiasi uffi cio delle Entra-te oppure contattando il call center dell’Agenzia al numero 848.800.444.

Ora Civis aiuta on line

i cittadiniAssistenza fi scale immediata

e on line per i cittadini. E non

Più facile per il fi sco accertare un appalto di manodopera. Infatti è legittimo il recupero dell’Irpef, per mancato versa-mento delle ritenute d’acconto ai collaboratori, nei confronti dell’azienda che ha impiegato persone in un’impresa priva di autonoma organizzazione. Lo ha stabilito la Corte di cassazio-ne che, con la sentenza n. 10685 del 4 maggio 2010, ha accolto il ricorso dell’amministrazione fi nanziaria. È il caso di una società friulana nei confronti dei quali era scattato un accer-tamento Irpef per mancato versamento delle ritenute d’accon-to. Infatti secondo l’amministrazione fi nanziaria l’azienda aveva messo in atto un’interposizione fi ttizia di manodopera perché, aveva sostenuto, il personale era stato impiegato in un’altra società priva di un’autonoma organizzazione. L’atto impositivo era stato impugnato davanti alla commissione tributaria provinciale di Venezia che lo aveva annullato. Poi, in secondo grado la commissione tributaria regionale aveva confermato il verdetto. A questo punto il fi sco ha presentato con successo ricorso al Palazzaccio. La sezione tributaria lo ha accolto con rinvio. «L’ipotesi di appalto di manodopera», hanno motivato i giudici, «è confi gurabile sia in presenza de-gli elementi presuntivi considerati dal terzo comma del citato art. 1 (impiego di capitale, macchine ed attrezzature fornite dall’appaltante), sia quando il soggetto interposto manchi di una gestione di impresa a proprio rischio e di un’autonoma organizzazione, da verifi carsi con riguardo alle prestazioni in concreto affi dategli». D’altronde, ha poi osservato Piaz-za Cavour, non può imputarsi all’uffi cio delle Entrate, come hanno fatto i giudici di merito, «la mancata produzione in giudizio delle fatture emesse dalla subappaltatrice nei con-fronti dell’azienda contribuente, trattandosi evidentemente di documenti di cui solo quest’ultima poteva avere la dispo-nibilità». Ora la causa dovrà essere riconsiderata dai giudici di merito. Infatti la Cassazione ha rinviato nuovamente gli atti a Venezia, affi nché la commissione tributaria regionale, in diversa composizione, rivaluti l’intero caso alla luce del principio di diritto affermato. Dovrà quindi svolgere delle indagini per accertare l’effettiva mancanza di organizzazione

e di capitali nell’azienda «in-terposta». Anche sulle spese la Cassazione non ha preso posi-zione rinviando tutta la deci-sione ai giudici di merito.

Debora Alberici © Riproduzione riservata

Sugli appalti di manodopera la verifi ca fi scale è più facile DAL 7 MAGGIO

IN EDICOLA

www.italiaoggi.it

La circolare delle Entrate sul sitowww.italiaoggi.it/documenti

La sentenza della Cassazione suwww.ItaliaOggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

25Giovedì 6 Maggio 2010GiovedìI M P O S T E E TA S S E

DI GABRIELE FRONTONI

Rivoluzione fi scale nel Lie-chtenstein. Il governo di Vaduz ha dato il via libera al più ambizioso progetto di riforma del sistema tribu-tario del Paese da 50 anni a questa parte. Per moderniz-zare l’economia all’interno di un contesto di maggior trasparenza e competitivi-tà, i membri dell’esecutivo hanno varato la riforma del Tax Act datato 1961 destinato a traghettare il Liechtenstein verso un fu-turo lontano anni luce dagli spettri del passato, fatto di segreto bancario e opacità fi scale. Ma quali saranno i linea-menti del nuovo profi lo tri-butario del Liechtenstein nei mesi a venire? Si parte con la semplifi cazione del-la tassazione delle persone fi siche. La nuova legge pre-vede un mix tra imposte sul reddito e imposte sugli as-set con un’esenzione fi scale fi no a 30mila franchi. Sono stati defi niti 7 scaglioni di imposta progressiva sul reddito che dovrebbero consentire di aumentare il grado di trasparenza del sistema. Non solo. I divi-dendi e gli altri redditi di capitale, come interessi, lo-cazioni, affi tti, non saranno più tassati separatamente, ma attraverso la tassazio-ne degli asset. A questo si aggiunga la soppressione delle tasse sui capital gain, quelle di successione e di donazione. Rivoluzione in arrivo anche per le imprese. La riforma tributaria prevede infatti un’aliquota fl at del 12,5% sul reddito societario. I redditi da partecipazioni o legati alla distribuzione di utili saranno esenti da imposta. Mentre le perdite di esercizio riportate in bi-lancio non saranno più sog-gette a un limite temporale. Verrà, inoltre, introdotta la tassazione di gruppo per le società affi liate. Novità in arrivo anche sul versante della tassazione delle so-cietà di gestione patrimo-niale. La riforma fi scale prevede infatti l’eliminazione delle «tassazione speciale» per le società di asset mana-gement perché contraria all’accordo raggiunto in sede comunitaria sul di-vieto di aiuti di Stato. La proposta di legge tributaria introduce invece una nuova imposta per il trasferimen-to di beni a persone giuridi-che e per le dotazioni patri-moniali speciali. In arrivo anche una nuova tassa sui premi assicurativi.

©Riproduzione riservata

RIFORMA TAX ACT

Liechtenstein Rivoluzione

fiscale

Il governo incassa la sua 32esima fi du-cia. L’Aula della Camera ha approvato, con 322 sì e 272 no, la fi ducia posta dal governo sul dl incentivi (40 del 2010). Il voto fi nale sul provvedimento ci sarà questa mattina. Il decreto passerà poi all’esame del Senato.

L’Agenzia delle Entrate ricorda che gli enti del volontariato e le associazioni sportive dilettantistiche, i cui elenchi so-

no curati e predisposti anche quest’anno dall’Amministrazione fi nanziaria, hanno tempo fi no a domani per la presentazione, esclusivamente via web, della domanda di iscrizione. La procedura deve essere effettuata anche dagli enti che avevano presentato la domanda negli anni prece-denti. Al riguardo, si rammenta che gli enti del volontariato e le associazioni spor-tive dilettantistiche possono iscriversi utilizzando i servizi telematici dell’Agen-

zia, fi sconline o entratel. In alternativa è possibile ricorrere a un intermediario abilitato.

L’assemblea di Unione Fiduciaria ha confermato Tancredi Bianchi Presiden-te e Attilio Guardone a.d. anche per il prossimo triennio. Piena fi ducia a tutto il consiglio uscente che ha confermato come Vice Presidenti Piero Melazzini e Fabrizio Viola.

BREVI

RESTARE NELLA TUA TAGLIA TI CONVIENE, OGNI ANNO. Da oggi,

rispettare l’ambiente ti premia senza rinunce. Enel Energia ti premia ogni anno: scegli la taglia di cui

hai bisogno in base ai tuoi consumi. Se eviti gli sprechi e rispetti nell’anno la somma dei consumi

previsti per la tua taglia, ne ricevi una gratis. Due se la rispetti tutti i mesi. Con la nuova offerta Energia

Tutto Compreso Green scegli un’energia naturale interamente prodotta da fonti rinnovabili*.

Con la chiarezza di un prezzo mensile tutto compreso, IVA e imposte escluse. E tu, di che taglia sei?

UN MESE DELLA TUA TAGLIA DI ENERGIA, GRATIS.

ANCHE DUE.

800.900.860enelenergia.it

Informazioni ut i l i : L'offerta è r i fer i ta a contratt i 3 kW res ident i ed è disponibi le anche per i c l ient i non res ident i o con potenza impegnata

superiore a 3 kW, con un importo extra di 9 euro mensili. Se si supera la taglia scelta sono previsti costi aggiuntivi a kWh. Il premio verrà riconosciuto dopo

ogni anno di fornitura. Enel Energia, società del Gruppo Enel che opera sul mercato libero dell’energia e del gas. *certif icata Dnv – Det Norske Veritas

ENERGIA TUTTO COMPRESO GREEN

1 ALTRO MESE GRATISSE LA RISPETTI OGNI MESE

PER UN ANNO.

PER LA TUA TAGLIA

IN PREMIO 1 MESESE RISPETTI LA SOMMA

DELLE TAGLIE NELL’ANNO.

+

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

26 Giovedì 6 Maggio 2010 DIRITTO E AMBIENTE

Pubblicato in Gazzetta l’atteso decreto destinato a distributori e installatori

Rifiuti elettrici a raccoltaDal 18 giugno ritiro gratuito uno contro uno

DI SILVANA SATURNO

Dal 18 giugno si potrà andare in un negozio di elettrodomestici, acqui-stare il proprio pc, frigo,

lavatrice, ferro da stiro e preten-dere il ritiro gratuito dell’usato da buttare. Lo prevede il nuovo rego-lamento per la gestione dei Raee (rifi uti elettrici ed elettronici) da parte di distributori e installatori approvato con decreto n.65 dell’8 marzo 2010 e pubblicato in Gaz-zetta Uffi ciale n. 102 del 4 maggio. Un regolamento indispensabile alla piena operatività del sistema di raccolta e trattamento dei «tec-norifi uti» che era atteso da ben due anni e che entrerà in vigore il 19 di maggio (ma a questa data, per il ritiro dei rifi uti «domestici», bisogna aggiungere altri 30 gior-ni previsti dal dlgs 151/05).

«Con la pubblicazione del de-creto si compie un passo impor-tante per favorire e incrementare la raccolta differenziata di rifi uti

elettrici ed elettronici in Italia» ha dichiarato Giorgio Arienti, di-rettore generale di Ecodom, uno dei consorzi per il recupero e il riciclo degli elettrodomestici, «dal 18 giugno tutti i cittadini potran-no consegnare gratuitamente ai negozianti l’apparecchiatura da buttare quando ne acquisteran-no una nuova equivalente. Già da qualche mese il centro di co-ordinamento Raee, le associazioni della distribuzione e Anci stanno lavorando per defi nire i dettagli

applicativi di questa norma»«Prevedere un iter semplifi ca-

to anche per le apparecchiature elettriche ed elettroniche profes-sionali», ha aggiunto Luciano Teli, direttore generale del Consorzio ecoR’it, «è un signifi cativo aiuto alle imprese italiane e all’avvio defi nitivo del sistema Raee».

I nuovi obblighi. Destinatari delle nuove norme sono i distri-butori, gli installatori e i gestori dei centri di assistenza tecnica di nuove apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il decreto distin-gue tra gestione dei Raee dome-stici (provenienti da nuclei dome-stici e anche con altra origine ma analoghi per natura e quantità) e gestione dei Raee professionali (prodotti dalle attività ammini-strative ed economiche e non ri-entranti nei domestici).

I distributori, oltre che al ritiro uno-contro-uno dei Raee domesti-ci a fi ne vita, saranno tenuti al raggruppamento finalizzato al trasporto presso i centri raccolta

e alla tenuta del registro di carico e scarico, con le modalità previste dal decreto stesso. A tali obblighi sono tenuti, entro certi limiti, an-che gli installatori e i gestori dei centri di assistenza tecnica. Le imprese che si occuperanno della raccolta e del trasporto dei rifi uti dei Raee dovranno essere iscritte all’Albo nazionale gestori ambien-tali. L’obbligo di raggruppamento per il trasporto ai centri raccolta e di tenuta del registro sussisterà, anche per i Raee «professionali», per distributori, installatori e gestori dei centri di assistenza di apparecchiature professionali che siano stati formalmente incarica-ti dai produttori di provvedere al ritiro nell’ambito di un sistema di raccolta.

© Riproduzione riservata

DI ANDREA MASCOLINI

Via libera alle linee guida per gli impianti di produzio-ne di energia elettrica da fon-ti rinnovabili, ma precisando l’entità degli oneri istruttori, delle cauzioni e delle opere compensative. Lo afferma l’Autorità garante della con-correnza e del mercato nel parere del 16 aprile 2010 n. AS 680, diffuso il 3 maggio, che ha preso in esame la boz-za di linee guida nazionali in materia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con particolare riferimento al procedimen-to per l’autorizzazione alla costruzione ed esercizio dei relativi impianti. Le li-nee guida sono giudicate positivamente, ma con tre profi li critici. Il primo attie-ne all’imposizione di oneri istruttori da determinare secondo «ragionevolezza, proporzionalità e non discri-minazione della fonte utiliz-zata». Nel parere l’Antitrust auspica «un’indicazione circa il loro importo massimo, de-fi nito non in forma fi ssa ma in percentuale rispetto alla produzione annua stimata o alla potenza da installa-re». Il secondo concerne la previsione di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissio-ne degli impianti, da quanti-fi care con riguardo agli effet-tivi costi delle operazioni di rimessa in pristino o delle misure di reinserimento e recupero ambientale del sito interessato. Infi ne, si censu-ra il fatto che non siano stati previsti limiti all’imposizio-ne di misure compensative di carattere ambientale.

© Riproduzione riservata

L’ANTITRUST

Linee guidarinnovabili,sì con rilievi

fi inporpadnfi tirmrinrpnc

Stretta in vista sulla normativa ambientale. Al debutto il princi-pio della correzione alla fonte dei danni causati all’ambiente: l’auto-

rizzazione di interventi e opere che abbiano impatto ambientale sarà subordinata alla verifi ca del rispetto dei limiti di ammis-sibilità per le sostanze inquinanti e della esposizione degli esseri umani al contatto con sostanze nocive. Tra i principi generale dell’azione ambientale, si introduce quello secondo cui sarà prioritaria la precauzio-ne, il che potrà determinare la rinuncia all’attività per evitare e ridurre i rischi. Il tutto condito da nuove norme in materia

di valutazione d’impatto ambientale, Ippc (la strategia Ue per aumentare le «presta-zioni ambientali» dei complessi industriali soggetti ad autorizzazione) e inquinamento atmosferico

Lo prevede una proposta che il ministero dell’ambiente avrebbe già sottoposto agli altri ministeri in sede tecnica nella pro-spettiva di una rapida approvazione in Consiglio dei ministri. In sostanza si tratta del terzo tassello della strategia ambienta-le del dicastero, dopo il Sistri (tracciabilità dei rifi uti) e l’approvazione dello schema di recepimento della direttiva rifi uti a metà aprile. Il ministero dell’ambiente utiliz-

zerà in tal senso la proroga della delega disposta dall’art. 12 della legge n. 69/2009 («Legge Brunetta») che prevede il termine perentorio del 30 giugno 2010, per adot-tare uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi emanati in attuazione della legge n. 308/2004. Proprio in virtù della legge n. 308 era stato approvato il dlgs n. 152/2006, cosiddetto «Codice am-bientale», già modifi cato in parte con il dlgs n. 4/2008. La proposta rivede buona parte delle norme in materia di valutazione d’impatto ambientale («Via»).

© Riproduzione riservata

CODICE AMBIENTALE AL RESTYLING

Opere, eco-test prima delle autorizzazioni

Osservatorio per la Semplificazione Amministrativa - Diritto Societario

Il sistema dei controlli interni nelle società quotate: i risultati di una ricerca14 maggio 2010 – 9.15-13.00 – Palazzo Turati – Milano, Via Meravigli, 9/b

Dal 1786 l’istituzioneal servizio del sistemaproduttivo di Milano.

8.30-9.15 Registrazione partecipanti

9.15 Apertura e saluti Bruno Ermolli Membro di Giunta

della CCIAA Milano - Presidente

Osservatorio per la Semplificazione

Amministrativa

9.25 I dati emersi dalla ricerca

Carlo Bellavite Pellegrini Università

Cattolica del Sacro Cuore di Milano

9.45 Il sistema dei controlli tra

esperienza e prospettive di riforma Paolo Montalenti Università degli Studi

di Torino - Responsabile Scientifico

Osservatorio Diritto Societario

10.05 Il collegio sindacale nel sistema

dei controlli interni

Un esperto Angelo Provasoli Università Commerciale L. Bocconi

di Milano

Un testimone Pietro Manzonetto Università Cattolica del Sacro Cuore

di Milano

10.45 Pausa cafè

11.00 Il comitato audit nel sistema

dei controlli interni

Un esperto Francesco Denozza Università degli Studi di Milano

Un testimone Mario Cattaneo

Università Cattolica

del Sacro Cuore di Milano

11.40 La problematica dei

controlli nelle società partecipate

(testimonianza) Nicola Mastropasqua Presidente

Sezione Regionale della Corte dei

Conti per la Lombardia

11.55 Relazione di sintesi

Piergaetano Marchetti Università

Commerciale L. Bocconi di Milano

- Componente Osservatorio Diritto

Societario

12.15 Intervento

On. Angelino AlfanoMinistro della Giustizia

12.45 Conclusioni e proposte

Bruno Ermolli

Per informazioni: Camera di Commercio di Milano – www.mi.camcom.it – [email protected] – Tel. 02-8515.4496

È stata presentata domanda di accreditamento all’Ordine degli Avvocati di Milano.La partecipazione è gratuita, previa iscrizione obbligatoria. Data la limitata disponibilità dei posti si seguirà l’ordine cronologico di iscrizione. Si prega di compilare la scheda di adesione all’indirizzo www.mi.camcom.it

Il decreto sul ritirosul sito www.italia-oggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

27Giovedì 6 Maggio 2010PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Parlando in Bicamerale il ministro tende la mano alle opposizioni. Causi (Pd): soddisfatti

Meno debito col demanio federaleCalderoli: entro il 30 giugno i numeri del federalismo fi scale

PAGINA A CURADI FRANCESCO CERISANO

Il federalismo demaniale ridur-rà il debito pubblico. Perché quanto raccolto alienando e valorizzando i beni trasferiti

dal centro in periferia servirà a ridurre l’indebitamento locale e statale. Ancora un po’ di pazien-za, poi, e si conosceranno i nume-ri del federalismo fiscale. Entro il 30 giugno, termine ultimo per presentare la relazione sul qua-dro generale di finanziamento degli enti locali, (e già prorogato una volta dal decreto legge salva-infrazioni), il governo solleverà il velo sull’impatto della riforma. Come già accaduto con il varo della legge delega, il ministro per la semplificazione, Roberto Cal-deroli, sceglie la via del dialogo. E con due promesse che accolgono in toto le richieste delle opposizio-ni si guadagna la «leale collabora-zione» del Pd sul federalismo e un cammino meno accidentato per il primo dei decreti attuativi.

Parlando davanti alla Bica-merale presieduta da Enrico La Loggia Calderoli ha forma-lizzato «la volontà del governo di rispettare la data del 30 giugno», dopo un passaggio in Commissio-ne paritetica. E ha replicato alle perplessità sollevate dall’Agenzia del demanio, dalla Corte conti e dalla Ragioneria dello stato nelle audizioni dei giorni scorsi. Dub-bi che riguardavano soprattutto l’impatto delle alienazioni sul de-bito pubblico. Un problema che secondo il ministro leghista non si pone perché, ha detto, «tutto quello che sarà alienato andrà a ridurre il debito pubblico locale e se si riduce il debito pubblico lo-cale si riduce anche quello com-plessivo».

Una precisazione accolta con favore dall’opposizione. «Si trat-ta di una delle principali proposte

avanzate dal Pd e in verità anche da alcuni settori della maggio-ranza», ha fatto notare Marco Causi (Pd), vicepresidente della Bicamerale. «Prendiamo atto con soddisfazione della decisione del governo di accogliere la nostra proposta. In una fase così critica per le fi nanze pubbliche europee, destinare all’abbattimento del debito le risorse ricavate con le eventuali future alienazioni de-gli immobili trasferiti dallo stato agli enti locali è un messaggio di rigore e di coerenza che fa bene al paese».

Quello che secondo Calderoli andrà evitato è l’assalto alla dili-genza. «Non voglio», ha spiegato il ministro, «che il Demanio faccia un elenco dei beni e poi ci sia il pressing del comune, della provin-cia, della regione che reclamano lo stesso immobile». Le alienazioni seguiranno dunque il criterio del-la territorialità e solo se il bene dovesse essere rifi utato dal sog-getto destinatario «si seguirà un criterio di sussidiarietà verticale e si passerà al livello superiore».

La valorizzazione dei beni de-maniali, dunque, passa anche attraverso una corretta assegna-zione delle competenze. «Oggi, ad esempio nel demanio ma-rittimo, esiste un assoluto errore di di-stribuzione dei compiti, per cui vi è il coinvolgi-mento del

comune nella gestione, della re-gione nell’allocazione delle varie fasce e dello stato che stabilisce i canoni. Il risultato è che un bene che potrebbe avere enormi potenzialità non viene gestito», ha osservato il coordinatore del Carroccio che propone, invece, di far sempre coincidere la gestione con l’allocazione del bene, ferma restando comunque la potestà della regione di poter trasferire la gestione a soggetti istituzionali di livello inferiore.

Altro punto su cui secondo Calderoli si è fatta un po’ di con-fusione riguarda lo scopo ultimo del federalismo demaniale che dovrà essere la valorizzazione dei cespiti trasferiti. «Il principio generale deve essere quello della valorizzazione e dell’utilizzo del bene per le fi nalità che l’ente deve determinare». In pratica, quando un comune farà domanda per ri-cevere una caserma, un terreno, un immobile dallo stato dovrà prima indicare anche cosa ha in mente di farne.

Ma intanto, in attesa di co-noscere i numeri del governo, la Corte dei conti ha rinnovato l’allarme sulla disomogeneità dei bilanci delle regioni. Un problema che sta complicando non poco la messa a punto del decreto sull’ar-monizzazione dei conti pubblici previsto dalla legge delega sul federalismo.

«Non esistono criteri uniformi per stilare i bilanci, quindi non possono essere confrontati», ha avvertito il presidente della ma-gistratura contabile Tullio Laz-

zaro, davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e sulle cause dei disavan-zi regionali. «Non c’è al momento una base di conoscenza affidabi-

le, si deve fare una scommessa».

Dopo aver lasciato la politica attiva, l’ex presidente del consi-glio, Romano Prodi, non riesce a resistere alla tentazione di lan-ciare qua e là qualche frecciatina all’attuale governo di centro-de-stra. Ma molto spesso le frecce si trasformano in boomerang, soprattutto quando il Profes-sore si cimenta con le ostiche tematiche fi scali. La scorsa set-timana, parlando all’Università Cattolica di Milano aveva ribadi-to la propria contrarietà all’abo-lizione dell’Ici realizzata da Berlusconi, perché, aveva detto, «con il livello di evasione fi scale che c’è in Italia la riduzione delle tasse è pura demagogia». In un articolo pubblicato ieri sul quotidiano «Il Messaggero», è ritornato sull’argomento questa volta parlando di federalismo fi scale. Secondo Prodi c’è «incongruenza» nell’atteggiamento «di chi vuole il federalismo fi scale e nello stesso tempo ha vo-luto la cancellazione dell’imposta sugli immobili, che in tutti i paesi del mondo è il fondamento di ogni imposizione locale». Ragion per cui, ha proseguito, «bisognerà pure arrivare a qual-che diffusa applicazione di imposta sugli immobili, o perlomeno a dichiarare con che cosa la si sostituisce, in modo da impedire il defi nitivo crollo delle autonomie locali». Parole che hanno fatto andare su tutte le furie il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani. «La generica affermazio-ne di Romano Prodi sul fatto che gli immobili siano, addirittura in tutti i Paesi del mondo, il fondamento di ogni imposizione locale, lascia esterrefatti», ha dichiarato il numero uno della proprietà edilizia. «Non giova al dibattito sul federalismo», ha proseguito Sforza Fogliani, «l’affermazione ricorrente che la tassazione sugli immobili costituisce ovunque la base della fi -nanza locale, senza l’ulteriore necessaria previsione del tipo di tassazione al quale ci si riferisce o che si propone». Il tributo locale, ove è stato istituito, è infatti estremamente variegato: in alcuni paesi è correlato ai servizi ed al loro livello, in altri come in Francia colpisce non il valore degli immobili (come fa l’Ici) ma solo il loro valore locativo, mentre negli Stati Uniti è collegato al fi nanziamento di specifi che istituzioni, come quelle scolastiche. «Ove collegato agli immobili», ha concluso Sforza Fogliani, «il tributo è, e non può che essere, a carico degli utiliz-zatori ed è fondato su una precisa correlazione ai servizi basata sul metro del benefi cio e su criteri impositivi uniformi».

Prodi rimpiange l’Ici. Sforza Fogliani: esterefatti

CARcomauto MilanoVia Bressanone ang. Via Gadames (Mi) tel. 02.39239.721 - www.carcomauto.it

Corrado Sforza Fogliani

Roberto Calderoli

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

28 Giovedì 6 Maggio 2010 LAVORO E PREVIDENZA

Chiarimenti dell’Istituto di previdenza anche sulla contribuzione da accreditare ai lavoratori

Voucher avanzati, c’è il rimborsoDall’Inps il bonifi co del controvalore al netto del 5% di costi

DI GIGI LEONARDI

Il datore di lavoro che abbia acquistato e non utilizza-to buoni lavori cartacei (i cosiddetti voucher), può

consegnarli alla sede provin-ciale Inps che dispone un bo-nifico per il loro controvalore. A precisarlo è lo stesso ente di previdenza nel messag-gio 12082/2010, con il quale fornisce inoltre le modalità applicative relative alla con-tribuzione da accreditare a favore di beneficiari di presta-zioni integrative del salario o a sostegno del reddito che svolgono lavoro occasionale accessorio.

Valore del rimborso. Il rimborso dei buoni cartacei acquistati dai datori di lavoro, e non utilizzati, può avvenire esclusivamente presso le Sedi dell’Inps, ufficio che è tenuto a rilasciare apposita ricevuta e disporre un bonifico per il loro controvalore. Il controvalore effettivo dei voucher ai fini del rimborso ai committenti, dice la nota, è pari a:

- 9,50 euro per il buono la-

voro da 10;- 19 euro per il buono lavoro

multiplo da 20;- 47,5 euro per il buono la-

voro multiplo da 50 euro.Infatti, il controvalore è de-

terminato al netto della quota di gestione del 5% attribui-ta al concessionario a titolo di rimborso spese (art. 72, comma 4, dlgs n. 276/2003), in considerazione dell’atti-vità amministrativa svolta dall’Istituto per la gestione dei voucher. Il committente può presentare richiesta di rimborso, anche per via po-stale, utilizzando l’apposito

modulo predisposto (allegato al messaggio), allegando copia del bollettino di versamento utilizzato per l’acquisto. La presentazione delle richie-ste può essere effettuata, per conto dei committenti, anche attraverso le associazioni di categoria. Il rimborso è con-sentito altresì:

- per l’acquisto di voucher cartacei, anche nel caso in cui il committente abbia effettua-to il versamento, senza prov-vedere al ritiro dei buoni;

- per l’acquisto dei voucher tramite procedura telemati-ca, senza utilizzare, o utiliz-

zando solo in parte, l’importo versato.

Per queste ultime ipotesi, l’Inps si riserva di fornire le relative istruzioni operative.

Smarrimento o furto. La nota ricorda che nei casi di smarrimento o di furto di voucher cartacei, occorsi sia a committenti sia a prestatori, è necessario presentare denun-cia alla competente autorità.

Ammortizzatori sociali. Il comma 1-bis dell’art. 70 del-la legge Biagi (dlgs 276/2003), recentemente aggiornato, pre-vede che in via sperimentale per gli anni 2009 e 2010 le prestazioni di lavoro acces-sorio possono essere rese, in tutti i settori produttivi e nel limite massimo di 3.000 euro per anno solare, da percetto-ri di prestazioni integrative del salario o con sostegno al reddito. In questo caso i la-voratori fruiscono tuttavia di contribuzione figurativa, legata alla prestazione di di-soccupazione, mobilità o inte-grazione salariale che perce-piscono. In tali situazioni la norma sopra citata prevede

pertanto che «l’Inps provve-de a sottrarre dalla contribu-zione figurativa relativa alle prestazioni integrative del salario o di sostegno al red-dito gli accrediti contributivi derivanti dalle prestazioni di lavoro accessorio». Al riguar-do, il messaggio specifica che la quota di contribuzione pen-sionistica (Ivs) contenuta nel valore nominale del buono (1,3 euro per ogni buono da 10) non verrà accreditata sul-la posizione contributiva del lavoratore, ma andrà a par-ziale ristoro dell’onere legato alla contribuzione figurativa. La somma affluirà pertanto alla gestione Inps a cui ca-rico è posta la contribuzione figurativa: la gestione presta-zioni temporanee, per quanto riguarda i beneficiari di inte-grazioni salariali ordinarie e disoccupazione ordinaria, la gestione degli interventi as-sistenziali e di sostegno, per i beneficiari di integrazioni sa-lariali straordinarie, indenni-tà di mobilità e prestazioni di disoccupazione speciale.

© Riproduzione riservata

Sempre alla ricerca di colleghi, provenienti dall’estero, che possano ar-ricchire la nostra professio-ne, ci imbattiamo in Altiero, un cispadano, che abbiamo subito battezzato Montes-sori, per la competenza e l’entusiasmo con cui parla della grande pedagogista italiana, prima laureata italiana in medicina.

Il collega Altiero, in-fatti, che cura l’ammini-strazione del personale di una Scuola materna Mon-tessori, ha stabilito di por-tare lì suo figlio e si è così interessato a quel celebre metodo pedagogico da di-ventarne il presidente.

Un po’ trascurando la professione, ha deciso addirittura di andare a Manchester, in Inghilter-ra, dove esiste una scuola elementare che adotta tale metodo per combattere la criminalità giovanile ed il dilagante fenomeno delle gang, che sta trasforman-do gli istituti inglesi in covi di piccoli delinquenti (Cft Il Messaggero di domenica 28/03/10).

Il metodo Montessori è di grande utilità contro il bullismo nella scuola e nel lavoro, in quanto, a co-minciare dalla tenera età, «educa i bambini ad essere

indipendenti», spiega la si-gnora Carol Powell, preside dell’Istituto Gorton Mount, «così un giorno non avran-no bisogno di stare in una banda o di vessare i compa-gni per sentirsi più forti».

I risultati di quella scuola, in sostanza, dopo cinque anni di sperimenta-zione sono così positivi da aver trasformato la «Gor-ton Mount da istituto mal-famato a scuola modello».

Quando infine chie-diamo al collega come riescano le aziende inglesi a cavarsela senza i consu-lenti del lavoro, lui allarga le braccia:, spera di capirne qualcosa di più la prossima volta che andrà a Manche-ster.

Però, intanto, sto fa-cendo una splendida fi-gura, conclude, in quella città: capita raramente che il consulente del lavoro contribuisca a combattere la criminalità nella scuola e nel lavoro con il metodo della grande educatrice italiana, che si sostanzia nell’educare i giovani a fare da sé, evitando che di-ventino pappagalli e con-formisti.

Valfrido Paoliconsulente del lavoro

[email protected]© Riproduzione riservata

STORIE DI LAVORO

Il collega Montessori Infortuni stradali : occhio al martedì. La maglia nera per numero di infortuni da RC Auto spetta alla Lombardia, se-guita da Campania, Lazio, Sicilia e Puglia, mentre le regioni più virtuose sono Valle d’Aosta, Molise e Trentino-Alto Adige. È quanto emerge dall’ultimo Rapporto statistico del ca-sellario centrale infortuni Inail, che riporta i dati su-gli incidenti accaduti nel 2008 e indennizzati entro il mese di ottobre 2009.

«Camminiamo da sole verso...». È questo il tema del convegno promosso da Alfor Pontina in collabora-zione con il CoLAP e la Casa internazionale delle donne previsto per oggi a Roma, presso Oice – Viale Mare-sciallo Pilsudsky 124, dalle ore 10 alle 13 a conclusione del percorso di formazione dedicato a donne disoccu-pate che intendono intra-prendere la libera attività nell’ambito delle professioni non regolamentate.

«Benessere organizzati-vo e people care» è il tema del workshop organizzato per oggi a Napoli da Ismo, in partnership con Aidp Campania. L’incontro met-terà a confronto esperti e organizzazioni per indi-viduare «il buono» e «il bel» lavoro nelle imprese di oggi.

BREVI

UNICO 2010convegno di studio

LE NOVITÀ FISCALI DELLE DICHIARAZIONI DEI REDDITI

Palabrescia - Via S. Zeno, 168 - Brescia

Martedì 11 Maggio 2010 ore 9,00

relatori:

con il contributo di:

STUDIO 5SOFTWARE FISCALE

Dott. Lelio Cacciapaglia - Ministero Economia e Finanze

Dipartimento Fiscalità - Reddito d’Impresa.

Dott. Antonio Zappi - Esperto Fiscale e Pubblicista.

partecipazione libera

organizzazione:

voro da 10; modulo predisposto (allegato

RIMBORSO

Il rimborso dei buoni può avvenire solo presso le sedi dell’Inps,

che rilasciano apposita ricevuta e dispongono un bonii co

per il loro controvalore. Al costo del voucher sarà sottratto il

5%, ossia la quota di gestione che spetta all’Inps a titolo di

rimborso spese

SMARRIMENTO

O FURTO

In caso di smarrimento o di furto di voucher cartacei è

necessario presentare denuncia alla competente autorità

AMMORTIZZATORI

SOCIALI

Nel caso in cui il lavoro accessorio sia svolto da lavoratori che

usufruiscono di ammortizzatori sociali, la quota di contribuzione

compresa nel voucher(1,3 euro per ogni buono da 10) non verrà

accreditata sulla posizione contributiva del lavoratore, ma andrà

a parziale ristoro dell’onere legato alla contribuzione i gurativa

Il rimborso dei buoni può avvenire solo presso le sedi dell’Inps

I chiarimenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

29Giovedì 6 Maggio 2010GiovedC O N F P R O F E S S I O N I

La cassa di assistenza dei dipendenti ha formalizzato l’iscrizione al ministero della salute

Cadiprof è nell’anagrafe dei fondiIl 20%del budget destinato a cure odontoiatriche e inabilità

L’anagrafe dei fondi sani-tari integrativi apre le porte a Cadiprof. A par-tire dall’esercizio 2010,

la Cassa di assistenza sanitaria supplementare per i dipendenti degli studi professionali destinerà infatti una quota non inferiore al 20% del proprio budget annuale alle prestazioni vincolate previste dal decreto del 27 ottobre 2009 (decreto Sacconi), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2010. I dipendenti de-gli studi professionali potranno quindi beneficiare delle presta-zioni odontoiatriche, di assistenza socio-sanitaria rivolta ai soggetti non autosufficienti, e di interventi finalizzati al recupero della salute di soggetti temporaneamente ina-bilitati da malattia o infortunio.

È l’atto finale del lungo iter legislativo, avviato negli anni Novanta, che ha disegnato un nuovo percorso di regolamenta-zione dell’assistenza sanitaria integrativa del Servizio sanitario nazionale e che ha spinto Cadi-prof ad iscriversi all’anagrafe dei fondi sanitari integrativi, istituita presso il ministero della Salute. Si tratta di un passaggio fonda-mentale per la Cassa presiedu-ta da Gaetano Stella, in quanto

l’accesso all’anagrafe consente di mantenere il trattamento fi -scale agevolato previsto dal Tuir. La Finanziaria 2008 (legge n. 244/2007) e il decreto 31 marzo 2008 (il cosiddetto decreto Turco), infatti, hanno riformato il regime tributario applicabile ai contributi versati, riconoscendo la deducibi-lità delle somme versate, fi no ad un massimo di 3.615,20 euro solo per i fondi, tra cui quelli di ma-trice contrattuale come Cadiprof, che rispetteranno i requisiti pre-visti dal decreto Sacconi. Il pas-

saggio di Cadiprof all’anagrafe, quindi, consentirà ai dipendenti degli studi professionali di acce-dere, in caso di necessità, a un piano sanitario che comprenda per almeno il 20% le prestazioni descritte nel decreto Sacconi e ga-rantirà a tutti i professionisti, che registrano i propri dipendenti alla cassa, la deducibilità dei contribu-ti versati..

I paletti stabiliti dal decreto e la scelta delle prestazioni vincolate, in particolare la non autosuffi -cienza, hanno determinato un

ulteriore sforzo della Cadiprof per allinearsi al nuovo sistema della sanità integrativa. Secondo le ultime statistiche, infatti, ol-tre l’80% della popolazione degli iscritti a Cadiprof ha un’età in-feriore ai 45 anni e dunque sta-tisticamente estranei, se non in percentuale irrilevante, al rischio di diventare non autosuffi cienti nel medio-lungo periodo. Anti-cipando le previsioni contenute nel decreto, le prestazioni dirette erogate dalla Cadiprof, attraverso i risparmi di gestione e i premi

assicurativi, avevano comunque già esteso il loro raggio d’azione. Nel «Pacchetto famiglia», il piano di interventi socio-sanitari, varato fi n dagli inizi nel 2009 e realiz-zato a supporto della maternità e del lavoro, è stata introdotta l’erogazione dell’assegno di cura ai familiari del dipendente iscrit-to alla cassa. I parenti di primo grado non autosuffi cienti possono già benefi ciare di un sussidio pari a 1.200 euro all’anno.

«Per fronteggiare l’ingente spesa pubblica sanitaria in Ita-lia, il ministero della Salute si è affi dato alla sanità integrativa di matrice contrattuale per garanti-re quelle prestazioni che il siste-ma pubblico non sarà in grado di assicurare», sottolinea Stella. «L’iscrizione all’anagrafe confer-ma dunque l’impegno della Ca-diprof per supportare in maniera appropriata l’assistenza pubblica di servizi socio-sanitari, nonostan-te le caratteristiche demografi che dei soggetti assistiti dalla nostra Cassa».

La Cassa di assistenza supplementare per i di-pendenti degli studi professionali ha tutte le ca-ratteristiche per soddisfare i requisiti previsti dal decreto Sacconi per l’iscrizione all’Anagrafe dei fondi sanitari integrativi. Lo ha chiarito il direttore dell’Uffi cio V del Dipartimento della programmazione economica del ministero della salute, Massimo Giannone, il 20 aprile durante un incontro con il presidente della Cadiprof, Gaetano Stella, il direttore Luca De Gregorio e Angelo Zambotto del comitato scientifi co della Cassa. Giannone ha sciolto anche gli ultimi dubbi interpretativi sui criteri e le modalità adottate per il calcolo delle risorse da destinare all’ero-gazione delle prestazioni in materia di non auto-

suffi cienza, inabilità temporanea e odontoiatria: uno dei passaggi più controversi del decreto che coinvolge i fondi di natura contrattuale, tra cui appunto Cadiprof. Il decreto prevede, infatti, che le Casse debbano destinare almeno il 20% delle risorse annualmente impegnate per la copertura delle prestazioni richieste. Come lo stesso Gian-none ha specifi cato, per i fondi sanitari integrati-vi, come Cadiprof, che hanno già stipulato delle coperture assicurative con dei gestori privati, e quindi, sono gestite tramite polizza assicurativa o piano sanitario, sarà suffi ciente acquisire una dichiarazione delle compagnie di assicurazione che attesti la ripartizione percentuale del premio versato.

Il via libera del ministero

Per i suoi 54 anni si è fatto un rega-lo impegnativo: la prima poltrona di Ebipro, l’Ente bilaterale nazio-nale per gli studi professionali.

«Quella mattina del 27 gennaio dell’anno scorso me la ricordo benissimo: a Roma faceva un freddo pungente e intorno al tavolo c’erano i vertici di Confprofessio-ni e dei sindacati confederali per firma-re l’atto costitutivo di Ebipro, proprio nel giorno del mio compleanno. Ammetto che la mia nomina alla presidenza mi ha messo un brivido nella schiena, come un gol del grandissimo Platinì». Un bel regalo. Mario Canton, nato a Varese il 27 gennaio 1955, è un inguaribile juventino con il pallino dell’associazionismo. Dopo la laurea in medicina e chirurgia a Pavia entra nell’Andi, l’Associazione nazionale dei dentisti italiani confederata a Conf-professioni e da lì comincia a scalare le tappe che lo portano a ricoprire il ruolo di presi-dente dell’Andi Lombardia e da quasi un anno e mezzo alla presidenza di Ebipro.

Domanda. Che altro ricor-da di quella mattina del 27 gennaio scorso?

Risposta. Avevamo in mano una scatola vuota e dovevamo riempirla con l’esperienza ma-turata fi no ad allora dai tre enti bilaterali della Confprofessio-ni. Partivamo da zero, neppure una scrivania, ma avevamo la consapevolezza che stavamo mettendo in piedi un sistema fondamentale per lo sviluppo

degli studi professionali.

D. Tanto entusiasmo e...R. I primi mesi sono stati davvero dif-

fi cili, ma grazie alle sinergie che abbiamo sviluppato con Cadiprof, la Cassa di as-sistenza sanitaria integrativa degli studi professionali, siamo riusciti a decollare.

D. Quali sono state le prime azioni con-crete messe in campo da Ebipro?

R. A fi ne marzo Ebipro ha stanziato 500 mila euro da destinare a un fondo per avviare iniziative di sostegno al reddito dei lavoratori degli studi professionali. Un intervento che nessun professionista avrebbe potuto immaginare solo tre anni fa.

D. Colpa della crisi?R. Esatto. D. Ma non sono pochi 500 mila euro

per far fronte alla crisi che sta colpendo gli studi professionali?

R. Pochissimi, direi. Ma è un primo passo concreto che potrà agevolare i di-pendenti e i professionisti.

D. In che modo?R. Stiamo valutando l’ipotesi di sfrut-

tare queste risorse per salvaguardare gli studi professionali e assicurare la loro permanenza sul mercato e, al tem-po stesso, garantire il mantenimento dei livelli occupazionali.

D. Più concretamente?R. L’ipotesi cui stiamo lavorando è

quella di utilizzare le risorse disponibili per garantire le forme di copertura sani-taria integrativa, erogate da Cadiprof, per i dipendenti in cassa integrazione, che si traduce poi in un alleggerimento dei costi contributivi per il datore di lavoro. Ma

è chiaro che dovremmo individuare un meccanismo per alimentare il fondo di sostegno al reddito.

D. Quali sono le opzioni possibili?R. L’obiettivo primario della bilate-

ralità è quello di rimettere in circolo le risorse che scaturiscono dal Ccnl degli studi professionali. In questo senso le parti potranno valutare l’ipotesi di inse-rire in fase di rinnovo del contratto forme di sostegno al reddito.

D. Quali sono gli altri ambiti d’azione di Ebipro?

R. I prossimi interventi riguarderanno sicuramente la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. In questo caso partiremo con uno screening per individuare le fi gu-re professionali che lavorano negli studi e, sulla scorta di questa mappatura dei nuovi profi li, avvieremo un’analisi spe-

cifi ca dei fabbisogni formativi in materia di sicurezza, che si tradurrà operativamente in un pacchetto di interventi a favore degli studi in linea con la legge 81/08. D. Quali sono le altre iniziati-ve allo studio?R. Stiamo lavorando per indi-viduare le linee guida per una governance della bilateralità. Partendo dalle indicazioni del ministro Sacconi, stiamo definendo i meccanismo che regoleranno i rapporti con il territorio. Entro la fine dell’anno dovremmo arrivare alla creazione di almeno due enti bilaterali territoriali au-tonomi.

PARLA IL PRESIDENTE DELL’ENTE BILATERALE

Ebipro: risorse per combattere la crisi e sostenere gli studiMario Canton: un fondo per l’occupazione e interventi ad hoc per salute e sicurezza

Ridurre l’impatto degli studi che non versa-no i contributi alla Cassa attraverso la so-spensione delle prestazioni sanitarie degli iscritti. È la risoluzione adottata lo scorso 30 marzo dal Consiglio di amministrazione della Cadiprof per far fronte alle inadempienze contributive dei datori di lavori in materia di assistenza sanitaria integrativa. I dipendenti degli studi che non risultano in regola con i versamenti alla Cassa non potranno quindi benefi ciare del rimborso delle prestazioni, fi nché la loro posizione non verrà regolariz-zata dal titolare dello studio. Nei casi in cui emergesse un ritardo superiore ai tre mesi nell’adempimento, Cadiprof sospenderà in-fatti la copertura sanitaria del dipendente in

attesa di chiarimenti da parte del datore di lavoro, che dovrà regolarizzare la posizione del dipendente o inviare una comunicazio-ne che giustifi chi il mancato versamento del contributo alla cassa. La decisione di Cadiprof segue il test attivato nell’erogazione delle prestazioni contenute nel Pacchetto famiglia, per le quali viene ope-rata una verifi ca preventiva della situazione contributiva dello studio. In caso di mancato versamento, scatta il sistema di sospensione dell’erogazione delle prestazioni scatta nel momento in cui il dipendente ne richiede il rimborso. Ora, tale procedura verrà estesa anche alle prestazioni del Piano sanitario della Cassa.

Inadempienti, l’ente frena sulle prestazioni

Pagina a cura diCONFPROFESSIONI

WWW.CONFPROFESSIONI.IT

[email protected]

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

30 Giovedì 6 Maggio 2010 TRIBUTARISTI - ANCIT

Il punto sull’utilizzo di Entratel da parte degli intermediari i scali abilitati

Cassetto fiscale a scadenza La burocrazia rende rigida la proroga dell’accesso

DI STEFANO M. PEREGO

Agli intermediari autoriz-zati al servizio Entratel l’Agenzia delle entrate ha dato la possibilità di

accesso al «cassetto fiscale» per permettere la consultazione, ol-tre alla propria situazione, anche alle informazioni riguardanti i propri clienti.

Tale possibilità è concessa, previo conferimento da parte di questi ultimi di idonea delega all’intermediario, corredata di fotocopia di un documento di ri-conoscimento.

Dall’anno 2004 ad oggi l’utiliz-zo di questo strumento si è fatto via via sempre più utile; il ricor-so che ne viene fatto dagli inter-mediari è tale da ritenere che la validità temporale limitata assegnata (due anni dalla sotto-scrizione, salvo revoca o rinnovo) sia da superare, poiché sembre-rebbe di sottintendere che è in-tento dell’Agenzia delle entrate proseguire con un opera di sem-plifi cazione e razionalizzazione dei rapporti con gli intermediari e con i contribuenti attraverso le nuove funzionalità del servizio

telematico Entratel.Nell’ultimo anno la procedura

è stata ulteriormente aggiornata ed a reso disponibile, all’atto di accesso al cassetto fi scale, elenco dei soggetti per i quali l’interme-diario risulta abilitato; purtroppo non pone in evidenza la scadenza dell’autorizzazione e, nonostante le pressanti richieste di abilita-re sino a revoca gli intermediari (almeno i soggetti tenutari delle scritture contabili), li costringe a presentare periodicamente la proroga all’accesso dei dati del contribuente.

Per poter prorogare, ogni due anni, l’accesso al cassetto fi scale occorre attendere la sca-denza esatta del suo periodo di validità.

Va da se che attivando il cas-setto fi scale proprio in corrispon-denza delle scadenze occorrerà che lo stesso termini il proprio periodo di validità per poter es-sere aggiornato.

Ogni qualvolta che ci si reca all’Agenzia per richiedere l’atti-vazione del cassetto fi scale non si porta una sola domanda ma diverse e il funzionario addetto per attivarle vi impiega anche

diversi giorni. Il fatto che un in-termediario possa ritenere utile una validità a tempo indetermi-nato piuttosto che temporale, ha risposta nel crescendo delle dele-ghe che l’amministrazione fi nan-ziaria sta assegnando sempre più all’intermediario. Per intenderci, un intermediario che raccolga le deleghe di accesso al cassetto fi -scale da parte dei propri clienti e le presenti a un qualsiasi uffi cio locale dell’Agenzia delle entrate non si troverà mai a dover tenere presente un’unica data di scaden-za, in quanto l’uffi cio locale distri-buisce nel tempo le abilitazioni, specie se queste risultano essere assai numerose. Sono in primo luogo gli uffi ci stessi ad invitare gli intermediari alla presentazio-ne delle domande di accesso in numero limitato, ciononostante le attivazioni avvengono in un arco di tempo indeterminato.

Proprio per il fatto che il servi-zio telematico Entratel, messo a disposizione degli intermediari, risulta essere altamente moni-torato, sarebbe utile e opportuno ripristinare il servizio di consul-tazione nella sua interezza, limi-tandone l’utilizzo solo ed esclu-

sivamente al fi ne di impedirne eventuali abusi. Nel anno 2010 saranno oramai passati 12 anni da quando gli intermediari furo-no, loro malgrado, invitati cate-goricamente a sgravare l’Agenzia delle entrate dei compiti di acqui-sizione dei dati fi scali sia propri che della clientela; l’attività svol-ta dall’Agenzia riguarda esclusi-vamente la fase di controllo.

Possiamo, a tutt’oggi, distin-guere due tipi di intermediari: coloro che sono i soggetti tenutari delle scritture contabili e che per conto del cliente provvedono alla compilazione e all’invio telema-tico delle dichiarazioni fi scali e coloro che, invece, si limitano a trasmettere le dichiarazioni fi -scali già predisposte dal cliente.

All’intermediario, che da subi-to si distingue come soggetto te-nutario delle scritture contabili (identificandosi come tale nei modelli AA7 e/o AA9), dovrebbe essere consentita una validità temporale sino a revoca e non invece limitata a due anni, in quanto qualsiasi altro tipo di comunicazione, quale la sostitu-zione di intermediario o la cessa-zione dell’attività, sarà sempre a

conoscenza dell’amministrazio-ne finanziaria. Lo stesso tipo di trattamento potrebbe essere consentito a quegli intermediari che si distinguano nell’invio delle trasmissioni telematiche identi-fi candosi come i soggetti compi-latori e non solo come soggetti che si limitino a trasmettere le dichiarazioni fi scali per i propri clienti.

Agli intermediari che, invece, provvedano esclusivamente alla trasmissione telematica di qual-siasi tipo di documento fi scale, evidenziando che la compilazione è stata fatta a cura del cliente, ben venga la limitazione tempo-rale attualmente in vigore.

Il direttivo Ancit si rinnova e si tinge di rosa. Sono, infatti, ben sei su undici i consiglieri di sesso femminile, riuniti per la prima volta il 22 aprile. «Sono molto orgogliosa che Ancit sia

la prima Associazione ad avere una forte rappre-sentanza femminile ai vertici. Il primo a credere in questo è stato il presidente Pessina, che nell’ottica di emancipazione e di ammodernamento del siste-ma sta creando all’interno della nostra associazione dinamiche dalle quali molti dovrebbero prendere esempio» commenta Raffaella Firpo, uno dei due vicepresidenti. «Non si possono legare le professioni e i professionisti a schemi ormai divenuti anticon-venzionali e modelli retrodatati», prosegue, «siamo nel 2010 e dobbiamo puntare allo snellimento delle procedure senza creare paletti burocratici, miglio-rando il sistema della formazione e della qualità a beneficio dell’utente finale. Noi ci crediamo e stiamo già operando in questo senso». «È senz’altro appagante vedere riconosciuto il proprio impegno a favore dell’Associazione», aggiunge Lorenza Ratti, l’altro vicepresidente, «ed è ancor più importante sapere che, a monte, a legittimarci c’è un’espressio-ne di voto. Proseguiremo con rinnovato entusiasmo a lavorare per raggiungere l’ambito traguardo del riconoscimento».

Alla Firpo la delega ai rap-porti con la stampa, al coordi-namento delle sedi regionali e al monitoraggio delle stesse, all’attuazione delle deleghe e degli incarichi del Direttivo na-zionale. Alla Ratti avrà la de-lega alla rappresentanza nel Co.L.A.P., alle convenzioni con Assicurazioni Generali, alle convenzioni commerciali in con-certo con il presidente di Ancit Servizi srl. Gli altri consiglieri del direttivo sono: Francesco Galardo, incaricato della fun-zione di superamministratore e responsabile del sito web, di R.D.

nel sistema gestione qualità, della comunicazione interna agli associati; Anna Secchi, con delega alla formazione e all’organizzazione di congressi e con-vegni nazionali; Maria Dragani, che si occuperà dei rapporti con le sedi regionali, nonché della dif-fusione e divulgazione del pensiero e della politica associativa tra i rappresentanti delle sedi regionali; Giacomo Spampinato, cui è assegnato il rilascio dei pareri congruità parcelle; Tiziana Braghiroli; Carla Gambini, co-responsabile della formazione per il Centrosud, dichiara: «Sono molto soddisfatta ho sempre creduto nell’importanza della formazione, per questo sono pronta a dare il mio contributo affi nché continui a rappresentare un nostro punto di forza»; Maurizio Carlesso è tesoriere e si inte-resserà anche del coordinamento e la gestione dei crediti formativi e della gestione della problematica Com-Unica. Infi ne a Daniele Filetti, segretario, il compito di mantenere i rapporti con gli associati.

«Con rinnovato impegno ho accettato la carica», afferma Filetti, «già ricoperta nel precedente man-dato: intendo favorire la coesione e la comunicazione tra gli associati, vigilando sul rispetto delle regole statutarie, per la migliore attuazione degli scopi sta-tutari e dello spirito che, dalle origini, contraddi-

stingue Ancit tra le associazioni professionali». Nell’ambito della riunione, il presidente Pessina ha presentato gli obiettivi per il 2010: «Oltre ai miglioramenti previsti nell’ottica della Certifi -cazione di qualità e della forma-zione permanente, punteremo a incrementare il numero di as-sociati del 20%. I candidati ver-ranno coinvolti in prima persona nell’associazione, già da prima dell’esame di ammissione. Mi-glioreremo la comunicazione con gli associati, rendendola più tem-pestiva ed effi cace. Inoltre sono previsti miglioramenti al sito web e al portale dei servizi».

NUOVI OBIETTIVI PER I TRIBUTARISTI

C’è il nuovo direttivo dell’Ancit

Il prossimo incontro dell’Ancit Varese è previsto per sabato 15 maggio alle ore 10,00, presso la New Sistem srl in via IV Novembre 50 a Cassano Magnago (Va). Gli argomen-ti: Bilancio Xbrl (nuovo obbligo di deposito alla Camera di commercio), invio telematico modelli Intra, quota associativa Ancit Vare-se per l’anno 2010.

APPUNTAMENTI

!"#$%&'('%)%*+,"#$%&'(' !"#$%&'('%)%*+,"#$%&'('% %% %

(-%(-%./**"$./**"$%0%0/1$!//1$!/%%(-23'%4%(523'(-23'%4%(523'

,,+6/7$,++6/7$,+%%8$778$779%.9%./ ,$/ ,$%!%!"#$6/"#$6/

!"#$%&'(' !"#$%&'('% %% %

&-%&-%./**"$./**"$%+%+,:/,:/%;#%;#$$<%<%(-23'%4%(523'(-23'%4%(523'

,,+6/7$,++6/7$,+%8%8$77$779%89%8 "6"$ "6"$%6%6": ,8"": ,8"

&5%&5%./**"$./**"$%:%:$6$*!/$6$*!/%%(-23'%4%(523'(-23'%4%(523'

,,+6/7$,++6/7$,+%%8$778$779%*9%*"/!=,/!#$"/!=,/!#$%#%#$07/$07/

*+,"#$%&'('%*+,"#$%&'('%% %% %

"07, >"$!"%?+,%6@ 0$"07, >"$!"%?+,%6@ 0$% %% %

&A%&A%./**"$./**"$%!%!/?$6"/?$6"%%(-23'%4%(523'(-23'%4%(523'

3(%3(%./**"$./**"$%#%#+#"!/+#"!/%;6%;6""<%<%(-23'%4%(523'(-23'%4%(523'

3%3%*" *!$*" *!$%.%."6/!$"6/!$%B2''%4%(32''%B2''%4%(32''

,,+6/7$,++6/7$,+%%8$778$779%.9%./ ,$/ ,$%!%!"#$6/"#$6/

CDE%FGHIEJKLFIGF%FGHIMKGNFO9FO%)%'&%-3BB'(PPCDE%FGHIEJKLFIGF%FGHIMKGNFO9FO%)%'&%-3BB'(PP

Pagina a curaDELL’UFFICIO STAMPA

DELL’ANCIT

ASSOCIAZIONENAZIONALE DEI CONSULENTI

TRIBUTARI ITALIANI

Via G. B. Moroni 32, 20146 Milano, telefono 02/4692113-

02/43990155, fax 02/700447577

E.Mail: [email protected]

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

31Giovedì 6 Maggio 2010GioAGENTI DI ASSICURAZIONE

Le affermazioni delle imprese offendono la professionalità degli agenti di assicurazione

Lo Sna dice basta ad Ania e IsvapIn assenza di risultati sindacato pronto alla mobilitazione

DI ROBERTO BIANCHI

«Basta». Il presidente nazionale Sna Gio-vanni Metti ha pro-nunciato più volte la

parola basta a nome degli agenti di assicurazione italiani nel corso della sua appassionata relazione al Comitato centrale di Salerno.

Dopo un lungo periodo di re-lazioni industriali e istituzionali fondate sul dialogo e sul tenta-tivo di trovare una mediazione con l’Ania da un lato e con l’Isvap dall’altro, la categoria chiede risultati tangibili che si dimo-strino in grado di migliorare lo stato di grave disagio nella quale essa versa. L’associazione delle imprese ha infatti risposto nega-tivamente alle ripetute sollecita-zioni del sindacato di modifi care l’accordo economico nazionale nei suoi snodi fondamentali, renden-dosi semmai disponibile, peraltro senza particolare convinzione, ad avviare tavoli tecnici di trattati-va su questioni specifi che. Non soltanto le compagnie tentano di spostare a livello aziendale la con-trattazione collettiva, puntando su logiche corporative che fanno perdere di vista il quadro com-plessivo dei temi affrontati, ma fanno resistenza persino sugli istituti secondari che potrebbero essere migliorati senza eccessivi sforzi.

L’istituto di vigilanza, dal suo

canto, non accenna ad abbando-nare i criteri che hanno ispirato la stesura del percorso ad ostaco-li procedurali posto a carico delle agenzie e soltanto in parte dei canali alternativi come banche e poste. Costituito da norme bu-rocratiche spesso inutili, oltreché da collegate sanzioni disciplinari e pecuniarie di particolare rigore, esso intralcia il lavoro degli agenti e non contribuisce ad aumentare la trasparenza del settore.

Se a tutto ciò aggiungiamo gli effetti derivanti dalle attività am-ministrative e gestionali scaricate gratuitamente dalle compagnie sulle spalle degli agenti, risulta chiaro a chiunque disponga di un briciolo di obiettività che così non si può andare avanti.

«Il tempo è scaduto», ha detto Metti, perché i bilanci delle agen-zie sono in rosso fi sso e, insieme alla loro sopravvivenza, è ormai a rischio l’equilibrio stesso del si-stema distributivo. Eppure i con-sumatori confermano ogni giorno la propria fi ducia agli agenti, visto che l’85% del mercato danni conti-nua ad essere intermediato dalle reti agenziali, nonostante l’inces-sante sforzo operato dalle compa-gnie di favorire la crescita della vendita diretta e dei competitori non professionali. E nonostante la campagna mediatica messa in atto dall’associazione delle imprese nel tentativo di gettare discredito sull’immagine profes-

sionale degli agenti che hanno de-ciso coraggiosamente di operare in plurimandato, in un mercato ostile controllato da imprese che ostacolano in ogni modo la piena applicazione della legge 40.

Allora diciamolo con chiarezza: l’affermazione che un agente pos-sa offrire il prodotto di una com-pagnia piuttosto che di un’altra a seconda delle provvigioni ricevute, anziché in base all’individuazione della risposta più adeguata alle esigenze del cliente, suona come un’offesa grave, soprattutto se pro-nunciata da manager strapagati. Gli agenti pretendono pertanto la giusta remunerazione del lavoro svolto per conto delle rispettive mandanti e nel contempo chiedo-no all’Antitrust di difendere l’in-dipendenza della categoria dalle violazioni della legge Bersani in tema di plurimandato, messe in atto dalle imprese soprattutto nel meridione. Area considerata a ri-schio, dal cui presidio le compa-gnie mostrano di volersi sottrarre, nonostante le conseguenze sociali che una scelta di questo genere comporterebbe. Per questi motivi Metti ha detto basta e la categoria è pronta a seguirlo.

DI ALESSANDRA SCHOFIELD

Allo scorso giugno, un parziale conteggio effettuato dal Tesoro dei cosiddetti «depositi dormienti» valutava circa 239 milioni di euro la cifra trasferita all’apposito fondo. Abbiamo intervistato Antonello Galdi, direttore Sna, del quale il prossimo numero de L’Agente di As-sicurazione riporterà un lungo intervento proprio su questo tema.

Domanda. Cosa significa «rapporti dormienti»?Risposta. Riferendosi a conti correnti bancari e polizze assicurative vita «dormienti», ci si riferisce a quei con-tratti bancari che – per un determinato arco di tempo – non sono stati oggetto di alcuna movimentazione od operazione da parte del titolare del rapporto o, nel caso delle polizze vita, quando il beneficiario non re-clama entro i termini stabiliti la rendita o il capitale cui ha diritto. La durata del periodo di prescrizione è notevolmente diversa, a seconda che si parli di conti correnti o contratti assicurativi: dieci anni nel primo caso e due nel secondo.Trascorsi i tempi indicati, gli importi non reclamati dal correntista o dall’assicurato vengono fatti confluire in un apposito fondo, creato nel 2005 con la legge n. 266, «alimentato dall’importo dei conti correnti e dei rapporti bancari definiti come dormienti all’interno del sistema bancario nonché del comparto assicurativo e finanziario» e istituito per indennizzare i risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie.

Domanda. Perché i termini di prescrizione sono così diversi tra conti correnti e polizze vita?Risposta. Il motivo della disparità tra i termini di pre-scrizione in ambito bancario o assicurativo va ricercata – dal punto di vista giuridico – nella «imprescrittibilità» (ovvero la caratteristica di alcuni diritti che non si estinguono anche se non vengono esercitati per lungo tempo) del diritto di credito del correntista, costituen-do il contratto di conto corrente un rapporto di durata. Per i diritti derivanti dal contratto assicurativo è, in-vece, il codice civile a prevedere espressamente la pre-scrizione biennale. Tecnicamente, in realtà, una polizza non può definirsi «dormiente», giacché verificatosi il rischio dedotto nel contratto (ad es. la morte dell’as-sicurato) e trascorso il periodo di tempo previsto dalla legge senza che il beneficiario abbia chiesto all’assicu-ratore la prestazione dovuta, il diritto del beneficiario stesso si prescrive e quindi si estingue. Vi è poi una seconda disparità, più significativa per il consumatore. L’imprescrittibilità del diritto di credito consente al correntista di richiedere ed ottenere il rimborso delle somme che siano eventualmente state versate al fondo per i conti dormienti. Diverso, invece, è il regime per le polizze «dormienti». Essendo, infatti, il diritto estinto a seguito di prescrizione, il beneficiario non potrà più rivolgersi, successivamente alla devoluzione, al fondo per reclamare quanto gli spetta.

Domanda. Chi deve preoccuparsi di verificare la situa-zione delle proprie polizze vita?Risposta. Inizialmente, il legislatore ha sancito un’anoma-la retroattività della normativa sull’applicazione del fondo anche alle polizze vita, fi ssata al 1° gennaio 2006. Con il decreto legge n. 40/2010 – ancora in attesa di conversione – il governo, anche dietro le pressioni delle associazioni dei consumatori, l’ha posticipata al 28 ottobre 2008, scon-giurando così il pericolo per tutti i benefi ciari di polizze, prescritte nel biennio antecedente al 28 ottobre 2008, di vedersi irrimediabilmente assegnare al fondo quanto loro spettante. Tuttavia restano salvi al fondo i versamenti già effettuati dalle imprese di assicurazione, quelli effettuati al 31 maggio 2009. Speriamo, a questo punto, che la legge di conversione del cd. decreto incentivi ponga un rimedio, consentendo ai benefi ciari delle polizze prescritte nel pre-sunto periodo di vigenza della disciplina di poter richiedere ed ottenere quanto loro spettante ed invece assegnato a suo tempo al fondo sulla base dei crediti assicurativi prescritti nel periodo di pretesa retroattività della legge.

Quando conti correntie polizze vita dormono

Una presenza composta, ma ben or-ganizzata, quella degli ex agenti generali Ina Assitalia, che ha volu-to informare tutti coloro che hanno

partecipato all’«evento Triestino» dello scorso 24 aprile circa il grave problema che continua a sussistere nella compagnia facente capo al Gruppo Generali.

Con il professionale ausilio di un servizio di hostess, sono stati distribuiti individualmente duemila comunicati, per una sintetica, ma ef-fi cace rappresentazione del problema.

Gli ex agenti presenti si sono anche accre-ditati ed hanno ottenuto il cortese assenso a seguire i lavori dell’Assemblea.

L’avvocato Gianluigi Malandrino – che li ha rappresentati nella loro veste di piccoli azio-nisti – ha chiesto e ottenuto la parola, doman-dando semplicemente al top management delle Generali chiarimenti su quanto sia successo e stia continuando a succedere nell’importante controllata romana.

Nella replica, Giovanni Perissinotto ha rispo-sto con fermezza e determinazione che quanto accaduto a Roma presso Ina Assitalia sarebbe l’espressione di un progetto predeterminato, condiviso e voluto sostanzialmente da Trieste; da tali affermazioni sembrerebbe che la dire-zione Ina Assitalia non abbia responsabilità dirette.

L’a.d. ha anche aggiunto che in questo mo-mento il rapporto tra i manager romani e la rete di vendita degli agenti Generali è positi-vo, congruo e funzionale per il giudizio della Capogruppo.

In considerazione delle risposte ricevute dall’amministratore delegato di Generali –

ovvero la riaffermazione convinta delle scel-te strategiche intraprese e la soddisfazione espressa per i risultati raggiunti con le revo-che «oggettivamente sostenibili» – gli ex agenti Ina presenti hanno diramato un comunicato alla stampa ed intendono richiedere ulteriori precisazioni e chiarimenti a Trieste, sia in or-dine alle revoche «in massa» che in merito alle vicende legate alla Cassa di previdenza.

Infatti il mancato pagamento degli accanto-namenti della Cassa di previdenza ha costretto numerosi agenti a defatiganti procedure giudi-ziali e, addirittura, a ricorrere al pignoramento delle somme dovute.

La Cassa previdenza agenti Ina Assitalia ha formulato ogni possibile opposizione con atti a fi rmadi Leonardo Corsi nella sua duplice veste di vice presidente della stessa Cassa e altresì alto dirigente di Ina Assitalia che gestisce le riserve accantonate.

L’adesione del Comitato degli ex agenti Ina Assitalia allo Sna e l’importante esperienza fatta a Trieste hanno determinato la storica decisione del sindacato di partecipare a tutte le assemblee delle compagnie che fanno capo ad Ania, in rappresentanza di quella popolazione di agenti che alimenta quotidianamente, con la produzione di polizze, il primario interesse di tutti gli azionisti grandi e piccoli. Il primo ap-puntamento è stato quello dell’Assemblea degli azionisti navale, nel corso della quale i rappre-sentanti di Sna hanno ottenuto dal manage-ment una chiara smentita delle voci circolate circa l’imminente revoca di un elevato numero di mandati agenziali, a danno soprattutto degli agenti del Meridione.

a cura del Cdr

IL PUNTO

Gli ex agenti Ina Assitalia vanno a Trieste

Pagina a curaDEL SINDACATO NAZIONALE AGENTI DI ASSICURAZIONE

www.snaservice.it

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

32 Giovedì 6 Maggio 2010 AGENTI DI COMMERCIO

Le recenti prese di posizioni del Fisco e della giurisprudenza sullo strumento statistico

Studi di settore, serve il confrontoNegli accertamenti è necessario il dialogo con i contribuenti

DI DANILO SCIUTO

Con la circolare n. 19 del 14 aprile scorso l’ammi-nistrazione fi nanziaria è tornata sull’argomento

degli studi di settore, ribadendo quanto già affermato nella circo-lare 5/2008, ovvero la necessità del confronto con il contribuente, e ciò anche grazie alle quattro sentenze del 2009 delle sezio-ni unite della Cassazione (nn. 26635, 26636, 26637 e 26638), nelle quali viene rilevato che solo dopo l’avvio della fase di «dialogo» è possibile legittimare l’accertamento derivante dalla verifi ca di uno scostamento della dichiarazione del contribuente dai valori «standard» elaborati dallo studio, in relazione all’at-tività svolta dal dichiarante. In questa fase preliminare, i se-gnali emergenti dallo studio di settore devono essere «corretti», in contraddittorio con il contri-buente, in modo da «fotografa-re» la specifi ca realtà economi-ca della singola impresa la cui dichiarazione dell’ammontare dei ricavi abbia dimostrato una signifi cativa «incoerenza» con la

«normale redditività» delle im-prese omogenee considerate nel-lo studio di settore applicato.

Gli studi di settore sono stru-menti statistici costruiti sulla base dei diversi fattori econo-mici che riguardano l’attività di alcune categorie economiche. L’applicazione automatica degli studi di settore viene dunque ancora una volta bocciata dai giudici tributari, perché essi rappresentano un sistema di presunzioni semplici, che de-vono essere necessariamente personalizzate nell’ambito del contraddittorio con il contri-buente.

Per la Cassazione, non basta perciò il solo scostamento ri-spetto a Gerico per legittimare la rettifi ca, ma deve essere inte-grato dal contraddittorio.

Nel caso dell’accertamento basato esclusivamente sull’au-tomatismo degli studi di settore, si violano gli artt. 35 e 53 della Costituzione, in quanto l’accer-tamento inventa una capacità contributiva presunta, quando, invece, per principio costituzio-nale, la capacità contributiva deve essere effettiva.

Qualsiasi tipo di accertamen-to, deve essere adeguato alla particolare situazione dell’im-presa e non può prescindere dal considerare le peculiarità dell’attività svolta in concreto.

D’altronde, è noto come gli studi di settore siano larga-mente inattendibili, visto che spesso non possono essere spe-cifi catamente tarati a seconda della zona in cui viene esercita-ta l’attività economica. Le carat-teristiche dell’area territoriale invece incidono notevolmente sulla capacità di produrre ricavi. Nonostante ciò, nei casi concre-ti, effettuando delle simulazioni relative allo svolgimento della medesima attività del contri-buente verifi cato, con le mede-sime caratteristiche contabili ed extracontabili, in altre zone con caratteristiche diverse, spesso il risultato non cambia.

La conclusione è evidentemen-te inaccettabile visto che è fatto notorio che l’area di operatività dell’impresa incide sul proprio volume d’affari; tale inattendibi-lità degli studi di settore ne ren-de fondamentale il test dell’affi -dabilità, e ciò anche tramite il

contraddittorio.Per difendersi in sede di con-

traddittorio, il contribuente dovrà ovviamente fornire la prova contraria, motivando e documentando le ragioni in base alle quali la dichiara-zione di ricavi o compensi di ammontare inferiore a quello presunto in base agli studi di settore può ritenersi giusti-ficata, in relazione alle con-crete modalità di svolgimento dell’attività.

Ai fini dell’accertamento, sono necessari due distinti passaggi: la verifi ca della fon-datezza dei ricavi emergenti dagli studi di settore (al con-tribuente interessato), nonché la dimostrazione della gravità dell’incongruenza riscontrata.

È onere dell’amministrazione fi nanziaria provare entrambe le condizioni, non essendo am-missibile a questi fi ni un ribal-tamento dell’onere probatorio in capo al contribuente. L’uffi -cio deve compiere un’attenta valutazione delle osservazio-ni formulate dal contribuente, avendo cura di motivare tanto l’accoglimento quanto il riget-to delle stesse.

Si conclude segnalando l’op-portunità per il contribuente di segnalare le eventuali ano-malie presentate dall’appli-cazione dello studio di settore alla propria attività, mediante la compilazione del campo «an-notazioni» nel modello allegato alla dichiarazione dei redditi.www.commercialistatelematico.com

- Tutte le inserzioni relative a ricerche e offerte di lavoro debbono intendersi riferite a personale sia maschile che femminile, essendo vietata, ai sensi dell’art.1 della legge 9-12-77, n. 903,qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore, o il ramo di attività. - Tutti gli annunci e la raccolta di candidature avvengono in ottemperanza al D.LGS n. 196 del 30Giugno 2003 in materia di Privacy. Per maggiori informazioni www.cercoagenti.it/privacy - La gestione di "Banche Dati", "Dati personali", relativa "Diffusione" e "Trattamento", è di pertinenza delle rispettive aziende inserzioniste, nella persona del responsabile al trattamentodei dati, nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all'identità personale. Tutte le risposte devono contenere l’Autorizzazione al trattamento dei dati.

Sei un'Azienda?Cerchi Agenti, Venditori,

Direttori Commerciali,Capi Area, Rappresentanti?Inserisci il tuo Annuncio

su CercoAgentiInfo Line: 0641227673 r.a.

GIOVEDITutti i giovedì su

Annunci di Ricerca Agentiwww.CercoAgenti.it

Info Line: 0641227673 r.a.

Per la Divisione Commerciale ricerchiamon. 5 Commerciali.I candidati di età tra i 24 e 30 anni coordinati daun Responsabile, si occuperanno dello sviluppocommerciale.Si offre un fisso commisurato ad un minimo difatturato e provvigioni pari al 10%.

Sede di lavoro: Lazio.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

Motozappe - Motocoltivatori - FalciatriciCerca agenti con esperienza settore agricolo

per nuova organizzazione commerciale.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03), a:

fax 0733.658315e-mail: [email protected]

Port. 335.7790493

SABRE ITALIA S.r.l., 40 anni di attività nellaimportazione di macchine ed accessori per

giardinaggio ed industria boschiva, ricerca Agente introdotto rivenditori

canale giardinaggio, macchine professionali,ferramenta, edilizia ed agricoltura

area Lazio e Puglia.Specificare il settore e inviare CV, con Aut. Tratt.Dati (Dlgs 196/03), a: [email protected]

Azienda leader nella progettazione, costruzione e gestione impianti trattamento acqua

(primaria e depurazione) cerca agenti plurimandatari

inseriti nell'ambito industriale (alimentare, meccanico, manifatturiero, chimico..).

Regioni d'interesse: Piemonte e Lombardia.

Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

Azienda di produzione di edifici prefabbricatiin CAP in forte espansione

ricerca agenti per zone libere in: Lazio, Abruzzo, Molise, Marche, Campania, Umbria.

Si richiedeesperienza nel settore tecnico-commerciale

dell'edilizia prefabbricata. Si offre

mandato di agenzia con provvigione ed incentivi. Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03), a:[email protected] con oggetto "curriculum T.C."

Azienda leader nella produzione di pedane vibranti,apparecchiature professionali e cosmeticiper il settore estetico-wellness ricercaAGENTI per zone libere della TOSCANA.

Offresi: zona in esclusiva, trattamento economicoestremamente interessante, inquadramento Enasarco,costante percorso formativo tecnico-commerciale inaula e sul campo, supporti aziendali diversificati dimarketing diretto rivolti alla clientela, esperienza

consolidata di un'azienda rinomata.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),

a: [email protected]

ArredosistemCerca agente

per nuovi prodotti scaffalaturee mobili ufficio in Veneto

anche plurimandatariGli interessati sono pregati di inviare CV,

con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

Tel. 049/701905

Maglieria Liliana Colleoni per il proprio brand ditotal look donna taglie comode SHINE

Cerca Agente plurimandatarioSi richiede:

buona introduzione nel canale dettaglio, pressouna clientela prodotto donna di fascia medio-alta

L'azienda offreun piano provvigionale di sicuro interesse.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

Cerchiamo agenti plurimandatari già inseriti nel settore oleodinamico

sia per forniture dirette di primo equipaggiamentoche attraverso distributori.

Regioni d'interesse: Abruzzo, Lazio, Puglia,Campania, Sardegna e Sicilia.

Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

TENACTA GROUP S.p.A., primaria azienda operantein Italia tramite i marchi IMETEC, COLLEXIA e Caffèdel Caravaggio, per il potenziamento e lo sviluppo delbusiness del caffè e del proprio network nazionale,

ricerca: Agenti monomandatari di venditaper Canale Diretto Business con esclusiva di clientela.Una sfida decisamente stimolante che consentirà ditrasformare una classica attività di vendita e di liberaprofessione in una vera e propria operazioneimprenditoriale, senza particolari rischi economici econ tassi di sviluppo importanti a breve/medio termine.

Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/3),a: [email protected]

Motive Service, azienda italiana nelsettore Automotive, è alla ricerca di:

Agente di Commercio - FIELD SALESLa provenienza dal settore e l'aver maturatoesperienza nello specifico ruolo costituiranno unvalore aggiunto in fase di valutazione delle candidature.Regioni d'interesse: Sicilia, Toscana, Trentino,

Piemonte, Lombardia e Friuli.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

Azienda leader sul mercato da 40 anni nelsettore etichettatura, etichette, comunicazionevisiva, materiali di consumo, sistemi eliminacode,

trattamento denaro, simple packet,per ampliamento

cerca agenti nella regione Lazioanche prima esperienza

(fisso + provvigioni).Gli interessati sono pregati di inviare CV,

con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),al numero fax 064391637 oppure

all'indirizzo e-mail: [email protected]

Siamo un'azienda di arredobagno moderno,con target medio/alto,

della provincia di Treviso e stiamo cercando agenti per la regione Veneto.Inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03),

a: [email protected]

TNL S.r.l. ricerca con discreta urgenza a causadi imminenti campagne pubblicitarie

agenti plurimandatari per distribuzione marchi in esclusiva e non nelle

province ancora liberedel Piemonte e del Veneto.

nei settori farmaceutico e sanitaristico.Si offrono portafoglio clienti ed un catalogo di

circa 2500 articoli.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),

a: [email protected] o al fax 0367321275.

Mida S.r.l., azienda storica, con una grandeaffidabilità nata nel 1974 leader nella produzione edistribuzione al dettaglio di articoli da regalo in

argento, oggettistica di pregio,ricerca Agenti PLURIMANDATARI

nel Lazio (Roma), Lombardia (Milano), Friuli VeneziaGiulia e Trentino Alto Adige. Canali di vendita:Gioiellerie, Argenterie, Articoli da Regalo e Liste Nozze.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),

a: [email protected]

Pagina a cura della Federagenti CisalFEDERAZIONE NAZIONALE AGENTI, INTERMEDIARI

E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIOSede nazionale:

Via Baldovinetti 83, 00142 Roma.Tel. 06.51530121 - Fax 06.51530536

E-mail [email protected] on line indennità di fine rapporto e contributi Enasarco: www.federagenti.org

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

33Giovedì 6 Maggio 2010GGRUPPO ASSOCIAZIONI CNAI

Il resoconto dell’audizione delle associazioni di settore alla commissione per gli infortuni del senato

Prevenzione, mancano organiciL’Aifos sollecita l’applicazione di decreti attuativi e accordi

In occasione della giornata mondiale della sicurezza, la commissione per gli infortu-ni e le morti bianche del se-

nato della repubblica ha voluto, in modo signifi cativo, convocare una audizione speciale a tutte le associazioni che operano nel campo della sicurezza sul lavoro rappresentate dalla consulta ita-liana della prevenzione.

Il presidente Paolo Nerozzi, dopo un breve indirizzo di saluto, ha ricordato la celebrazione della «Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro», promos-sa dall’Organizzazione interna-zionale del lavoro dell’Onu, che richiama l’attenzione di tutti sul problema degli infortuni sul lavo-ro in Italia, ancora molto elevati nonostante l’andamento decre-scente degli ultimi anni.

Rino Pavanello, a nome della consulta e delle associazioni ha presentato l’iniziativa «Mi im-pegno per la prevenzione». Si tratta di una serie di attività, articolate sul biennio 2010-2011, volte a favorire lo sviluppo della cultura della prevenzione da tutti i rischi presenti nei luoghi di vita e di lavoro, attraverso convegni,

informazioni, documenti e altre iniziative. Si è quindi soffermato sui principali problemi della pre-venzione ancora aperti in Italia e sugli interventi necessari. Citan-do, in particolare, la carenza delle varie fi gure degli esperti tecnico-professionali della salute e sicu-rezza, sia in ambito pubblico che privato, e l’insuffi cienza delle ri-sorse fi nanziarie (dovuta anche al mancato utilizzo, da parte di mol-te regioni, dei fondi provenienti

dalle sanzioni comminate dalle Asl, come previsto dalle norme vigenti). Viene quindi ribadita la disponibilità della consulta a collaborare con la commissione sui temi ricordati.

Rocco Vitale, presidente dell’Ai-fos, aderente al Cnai, ha sottoli-neato come manchino circa 50 tra decreti attuativi e accordi stato regioni che consentono lo svolgi-mento delle azioni formative pre-viste dal dlgs 81/08. Tali decreti

sono non solo dovuti e utili, ma sono urgenti in quanto i datori di lavoro, soggetti cui spetta il com-pito di attuare la formazione, de-

vono poter avere regole chiare e certe per poter adempiere corret-tamente al dettato legislativo.

Questa esigenza è tanto più sentita in quanto, ogni giorno, si assiste, sul mercato, a un fi orire di iniziative commerciali e spe-culative di fornitura di corsi ed elaborazioni di documenti che nulla hanno a che vedere con la formazione ma solo, come ha sottolineato il presidente Nerozzi, mettere un timbro su un pezzo di carta.

Vitale ha sottolineato come il ministero del lavoro è impegna-to in una campagna di effettiva formazione che vada oltre l’adem-pimento burocratico e pertanto è necessario intervenire sanzionan-do soggetti venditori di corsi e di attestati che nulla hanno a che vedere con la formazione, ma solo con il business degli affari.

La Ciip, Consulta italiana per la prevenzione che raggruppa le 14 associazioni italiane più rappresentative a livello scientifi co, tecnico e cultura della prevenzione per la sicurez-za sul lavoro con circa 100 mila iscritti ha denunciato formalmente alla commissione del senato di attuare «sanzioni severe per i soggetti formatori che promuovono corsi di formazione non conformi alla effettività dei risultati previsti dalla legge.»Si assiste, in questi giorni, denuncia la Ciip, a campagne pubblicitarie su giornali e sui me-dia di vere e proprie «vendite» di corsi, docu-menti di valutazione dei rischi ecc. e prezzi di «saldo» e con forti sconti. Fino ad aziende

e fantomatiche associazioni che consegnano gli «attestati» di superamento dei corsi in contrassegno. Truffe evidenti da smascherare e denunciare anche per difendere tutti coloro che svolgono una buona e seria formazione per la sicurezza sul lavoro.

«La serietà della formazione», afferma la Ciip, «si ottiene con la qualifi cazione dei for-matori attraverso parametri quali l’esperien-za pluriennale, la capacità di progettazione formativa e la responsabilizzazione del do-cente. La lotta all’abusivismo riguarda tutti gli enti che svolgono seriamente l’attività formativa sulla sicurezza».

Denuncia Ciip sulla formazione fantasma

Pagina a cura di Cnai - Coordinamento nazionale associazioni imprenditori

Sede Nazionale Viale Abruzzo 225 - 66013 - CHIETITel. 0871.540093 - Fax 0871.571538

Web: www.cnai.it E-mail: [email protected]

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

34 Giovedì 6 Maggio 2010 C I S A L

Nel capoluogo campano è stato celebrato un primo maggio incoraggiante per la Cisal

La ripresa comincia da NapoliL’obiettivo è risolvere il problema della condizione femminile

DI ROBERTO MESSINA

La Cisal ha scelto Napoli, la mostra d’Oltremare e la sala Italia che domina il grande colpo d’occhio

sul parco monumentale a Fuo-rigrotta, tra tappeti erbosi di lolium perenne e suggestive fon-tane circolari con getti a spruz-zo, per festeggiare degnamente il 1° maggio. Un «ritorno» di fatto, dopo cinque anni, nel capoluogo partenopeo che, come ha sottoli-neato nel suo discorso introdutti-vo il prof. Bartolomeo Merola, se-gretario generale Unione regione Campania di Cisal: «è segno di rinnovata attenzione verso il Sud e le sue problematiche economi-che che gravano drammatica-mente sul tessuto sociale senza che si intraveda via d’uscita. E poi, un momento di rifl essione, analisi, denuncia su un tema, quello delle pari opportunità, che a Napoli e in Campania ha dimensione assai più critica che altrove».

A dire il vero al consesso si prevedeva una consistente partecipazione. Ma i numeri e l’entusiasmo dei presenti, l’otti-ma organizzazione, l’effi cienza e l’indubbia suggestione della location hanno superato le più rosee aspettative, regalando ai presenti una giornata da tenere a memoria. Il sindacato, come detto, ha puntato su un tema di non poco conto: appunto le «pari opportunità», e centrato così la riflessione sulla condizione femminile, il rapporto donna e lavoro, le diseguaglianze nella retribuzione salariale e nell’oc-cupazione in rapporto con l’altro sesso, i problemi irrisolti di fl es-sibilità, di effettiva conciliazione con la maternità, coi servizi so-ciali, col welfare. Questioni rile-vanti, che pur in presenza di un corpus iuris italiano ritenuto tra i più avanzati al mondo (v. Leg-ge sull’imprenditoria femminile; Testo unico per il sostegno alla maternità; Codice di pari oppor-tunità), nella pratica quotidiana

trovano ancora notevoli ostacoli. Le pari opportunità sono infatti a tutt’oggi un problema reale, che non è non solo doveroso, ma indispensabile affrontare e risol-vere.

Il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, ha ricordato che la sigla confedera-le contribuisce da protagonista al «Piano strategico Italia 2020» presentato dal ministro delle pari opportunità assieme al mi-nistro del lavoro, apprezzandone e condividendone buona parte del contenuto, partecipando ai tavoli di confronto con spirito sin-cero di piena collaborazione. E ha ribadito l’estrema attenzione nel porre rimedio a una situazione che presenta dati allarmanti: a fronte di un tasso di occupazione femminile medio dell’Europa (a 27) pari al 58,4 %, l’Italia si atte-sta infatti al 46,3. Il differenziale fra tasso di occupazione maschile e femminile è pari in Italia a 22 punti percentuali, contro gli 8,5 della Francia, i 10,3 del Regno Unito, i 15 della Spagna, e ...lo zero della Germania!

«L’esame su base regionale», ha spiegato Cavallaro, «rivela inoltre marcate differenze fra le varie aree del nostro paese: al Nord, infatti, il tasso di occu-pazione femminile è del 57%, al

Centro del 53,3, e nel Mezzogior-no del 30,7!! Dato, quest’ultimo, fra i più bassi registrati in Eu-ropa. A Napoli, la percentuale più negativa, con solo il 25,6% di donne occupate, rispetto per esempio al 53,9% della regione Lombardia. Insomma le donne italiane non solo lavorano in po-che, ma persiste anche una più bassa qualità della loro occupa-zione, con le lavoratrici purtroppo impiegate più spesso in attività meno qualifi canti rispetto agli uomini (con particolare concen-trazione nel settore dei servizi), e a parità di lavoro, con gravi disparità nel trattamento retri-butivo, nei percorsi di carriera, nella fruizione della formazione, e soprattutto nell’acceso alle po-sizioni di elevata responsabilità. Donne dunque pagate meno, con minore possibilità di carriera e raramente con una strada facile, logica, per raggiungere posizioni decisionali.»

«Noi di Cisal», ha precisato Cavallaro, «siamo convintamente impegnati in iniziative che van-no nella direzione di una debita considerazione di questo stato di fatto, delle sue implicazioni, delle sue necessità. Crediamo necessa-rio percorrere una strada nuova per accelerare le riforme e favo-rire ‘la società delle pari opportu-

nità’, cancellando ogni discrimi-nazione legata al genere, in tema di occupabilità, di qualità del la-voro, di parità retributiva, di pro-gressione di carriera. Dobbiamo dunque riformare lo stato sociale rimodellando ‘regole’ e ‘tempi’ del mondo produttivo e del mercato

del lavoro, e anche i tempi delle città, al fi ne, intanto, di renderli compatibili con le esigenze del-la famiglia in cui la donna non è solo componente paritaria, ma protagonista, e quindi meritevole di primaria attenzione rispetto a tutte le politiche dello stato».

Alla manifestazione parteno-pea, tra migliaia di iscritti e cen-tinaia di bandiere sventolanti, tra segretari confederali, regionali e provinciali, tra delegati e simpa-tizzanti, anche tante autorità.

Hanno tenuto in particolare a portare il loro convinto salu-to dal palco, l’onorevole Nicola Formichella, componente della commissione lavoro della ca-mera e l’onorevole Paolo Russo, presidente della commissione agricoltura, concordi nel so-stenere che la politica da sola può alla fi ne poco o nulla senza l’impegno concreto di ognuno, senza il sostegno e la condivi-sione dei cittadini e delle rap-presentanze sindacali serie e propositive.

© Riproduzione riservata

Due momenti dell’incontro di Napoli

Francesco Cavallaro

Pagina a cura di Vincenzo Lucarelli Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (Cisal)

Via Torino, galleria Esedra 95 00192 Roma - tel. 06/3211627fax 06/3212521 e-mail: [email protected] - www.cisal.org

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

35Giovedì 6 Maggio 2010

sul videocenter

www.italiaoggi.it

er

it

l dLa Legge

er

www.italiaoggi.i

sul videocente

www.italiaoggi& la Giustizia

Il Mediatore europeo ha presentato al Parlamento il rapporto sull’attività nel 2009

Istituzioni Ue senza trasparenzaNei reclami pagamenti lenti, rifi uti e abusi di potere

DI PAOLO BOZZACCHI

Mancanza di traspa-renza ed eccesso di burocrazia. Questi i due nodi ancora

da sciogliere nell’esercizio delle funzioni del Mediatore europeo. Li ha sottolineati in settimana Nikiforos Diaman-douros, il responsabile del con-trollo delle Istituzioni europee, che ha presentato all’Europar-lamento il Rapporto sull’atti-vità 2009. Lo scorso anno ben sette casi su 10 sono infatti stati giudicati inammissibili, e più di un terzo (36%) dei re-clami dei cittadini comunita-ri hanno avuto come oggetto una mancanza di trasparenza delle Istituzioni europee cui si sono rivolti. «È molto diffi cile», spiega Diamandouros, «anche per le persone più informate capire che quando una leg-ge europea è violata a livello nazionale, si devono rivolgere al Mediatore nazionale, e non a me». E proprio per rendere più comprensibile la funzione del Mediatore europeo, che è stato creato il Network Ue dei Mediatori, attraverso cui Bru-xelles reindirizza tutti i ricorsi al giusto destinatario. In prati-ca il Mediatore a Bruxelles si sta sempre più sostituendo al cittadino per semplifi cargli la scelta del giusto interlocutore istituzionale. Nonostante il più

che raddoppiato organico al servizio del Mediatore Ue (pas-sato da 28 addetti del 2003 ai 65 di oggi), e la consequenziale maggiore apertura al pubblico, notevoli sforzi sembrano esse-re ancora necessari per avvi-cinare concretamente questa fi gura ai cittadini dell’Unione. A maggiore ragione dopo la recente entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che preve-de che la Carta dei diritti fon-damentali acquisisca un ruolo legalmente vincolante. L’ar-ticolo 41 della Carta, infatti, prevede che «avere una buo-na amministrazione è un diritto fondamentale di tutti i cittadini comunitari». Inol-tre il Trattato di Lisbona mette tutti gli organi dell’Unio-ne (uffi ci, agenzie e Istituzioni) sotto il mandato dell’Uffi cio del Mediatore, che ne è dunque respon-s a b i l e

del controllo. Con l’abolizione dei cosiddetti «pilastri» (in particolare il secondo sulla politica estera e il terzo sul-la sicurezza), il Mediatore ha ulteriormente allargato le proprie competenze, e questo implicherà, certamente, un’im-pennata del numero di reclami. Obiettivo di fondo dell’Unione, è quello di rafforzare il suo profi lo democratico, anzitutto comprendendo al meglio e ap-plicando le regole e le decisioni espresse da autorità non giudi-ziarie come il Mediatore. Che

dunque si candida a rap-presentare una valida

alternativa alle Aule dei Tribunali, con raccomandazioni che assumono ca-rattere sempre più vincolante. Il Rap-porto 2009 presen-tato in settimana ha messo in luce ancora

una volta come la man-

canza di trasparenza rappre-senti il primo dei problemi da risolvere. Nel 36% del totale dei reclami sono infatti in-clusi anche rifi uti di rilascio di documenti e informazioni, malamministrazione, ritardi nei pagamenti per progetti comunitari, abusi di poteri e discriminazioni. In totale il Mediatore ha ricevuto lo scor-so anno 3.098 reclami diretta-mente da cittadini, imprese, organizzazioni non governati-ve e associazioni. Che arrivano a oltre 5mila se si conteggia-no anche le semplici richieste di informazioni. In netto calo rispetto al 2008, quando i re-clami avevano raggiunto quo-ta 3.406. Nel 70% dei casi si è limitato a trasferire i reclami all’organo effettivamente com-petente (molto spesso l’Uffi cio nazionale del Mediatore). Di fatto Diamandouros ha aper-to lo scorso anno 339 indagini, chiudendone 318. E ha sot-tolineato come «il numero di reclami inammissibili è sceso rispetto al 2008. Soprattutto grazie all’uscita di una guida interattiva consultabile via In-ternet che aiuta i cittadini ad individuare il giusto interlocu-tore. Nel frattempo abbiamo aperto il 14% in più di fascicoli. E ciò dimostra come sempre più persone si stiano rivol-gendo a noi con cognizione di causa motivate da giuste

ragioni. Continueremo a in-nalzare il livello di attenzione circa il lavoro e le competenze dell’Ombudsman, in modo da avvicinare chi ha problemi am-ministrativi con l’Ue». Per quel che riguarda i destinatari dei reclami, la Commissione eu-ropea ha fatto segnare il 56% del totale dei reclami, seguita dall’Europarlamento e dall’Uf-fi cio di Selezione del Personale Ue, il Consiglio e la Corte di giustizia. In più della metà dei casi che le hanno riguar-date, le Istituzioni comunitarie hanno accettato una soluzione amichevole con i proponenti i reclami. E il numero di casi in cui è stata necessaria un’effet-tiva raccomandazione dell’Om-budsman sono scesi dai 44 del 2008 ai 35 del 2009. Per quel che riguarda le provenienze dei reclami, nel 2009 la Germania si è piazzata al primo posto (413), seguita dalla Spagna (389), Polonia (235) e Francia (235). Rapportando il numero di reclami prodotti alla popo-lazione degli Stati membri, a guidare la classifi ca è stato il Lussemburgo, seguito da Mal-ta, Cipro e Belgio. Per ulterio-ri informazioni sul Rapporto 2009 (per ora consultabile solo in inglese, in italiano solo da luglio), è possibile consultare il sito internet www.ombud-sman.europa.eu.

© Riproduzione riservata

DI MARIO VALDO

Tenere conto degli ef-fetti della gravidanza per il calcolo degli studi di settore delle donne

avvocato e professioniste in gene-rale. Questo l’impegno richiesto al governo (e accettato) dall’odg pro-posto in senato da Maria Leddi e Anna Bonfrisco, in merito al ddl recante modifi che in materia di ri-forma dell’accesso alla professione forense e raccordo con l’istruzione universitaria. «In particolare», si legge, «occorre tenere conto che i professionisti donna sono obbliga-te ad assenze anche prolungate o non prevedibili. Di queste condi-

zioni particolari si deve tenere conto in ordine alla valutazione di risultati di non congruità o in-corenza emergenti dagli studi di settore per evitare presunzioni fi scali non rispondenti alla real-tà». Il documento impegna quindi il governo «a valutare la possibi-lità di adottare provvedimenti al fi ne di tenere conto degli effetti della gravidanza e del puerperio e delle situazioni ad essa assimi-labili sugli studi di settore, per le donne avvocato ed altresì per tutte le donne professioniste che operano a livello individuale cui queste condizioni non possono non indurre riduzioni di ricavi e compensi».

Un odg Bonfrisco-Leddi sugli avvocati

Studi a misura di gravidanza

Il governo deve prevedere misure anche per i detenuti in attesa di giudizio. Che rappre-sentano il 44% circa dell’intera popolazione carceraria. Il disegno di legge recante «disposi-zioni relative all’esecuzione presso il domicilio delle pene detentive non superiori a un anno e sospensione del procedimento con messa alla prova», invece, riguarda non più del 4-5% dei 67 mila detenuti. Queste le principali osservazioni mosse dai giovani avvocati dell’Aiga, in merito al ddl proposto dal ministro della giustizia, An-gelino Alfano, esposte in audizione alla commis-sione Giustizia della camera. «Certamente con-divisibile la necessità di offrire delle soluzioni alternative alla detenzione in carcere, per colo-ro i quali sono stati condannati a pene detentive di breve durata o devono ancora scontare una pena non particolarmente signifi cativa», si legge nel documento consegnato dall’Aiga, «Altret-tanto condivisibile prevedere uno strumento sia di defl azione dei processi pendenti, sia di rieducazione dell’imputato, quale risulterebbe essere la sospensione con messa alla prova. Al tempo stesso però si deve sottolineare il fatto che i provvedimenti previsti si disinteressano completamente del 44 % circa dell’intera popo-

lazione carceraria: coloro i quali sono in attesa di giudizio defi nitivo; ed interesseranno invece non più del 4-5% dei circa 67 mila detenuti». L’Aiga evidenzia poi alcune criticità del ddl. «Per quanto attiene all’esecuzione presso il domicilio delle pene detentive», si legge ancora, «il resi-duo pena non deve essere superiore ai 12 mesi, e si può applicare anche ai recidivi. Ora, se con-sideriamo che l’art. 47-ter comma 1-bis prevede il medesimo benefi cio per coloro i quali devono scontate pene non superiori ai 24 mesi, appare evidente che la nuova detenzione domiciliare sarà usufruita in particolar modo dai recidivi, pertanto gli effetti desiderati di sfollamento delle carceri saranno decisamente modesti». «Il nuovo procedimento di concessione», afferma infi ne l’Aiga, «dovrebbe essere però più snello, in quanto di competenza non del collegio ma del magistrato monocratico, il quale assumerà su di sé l’intera responsabilità della decisione, e per farlo comunque avrà necessità di assumere informazioni presso gli uffi ci competenti del di-partimento dell’amministrazione penitenziaria, uffi ci che non verranno potenziati e che sono già gravati di eccessivo carico di lavoro».

Gabriele Ventura

Detenzione a domicilio riservata a pochi

Nikiforos Diamandouros

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

36 Giovedì 6 Maggio 2010 L A L E G G E

Prossimi sviluppi del Sistema informativo voluto dal ministero dell’interno

Online i ricorsi ai prefettiLo stato della multa si controlla via cellulare

DI ENRICO SANTI

Per i cittadini di alcune prefetture è possibile conoscere in tempo re-ale tramite il computer

o lo smartphone lo stato del ricorso al prefetto contro una multa stradale. E fra pochi mesi tale possibilità sarà estesa a tutte le province italiane. Lo ha comunicato il ministero dell’inter-no, precisando qua-li sono in concreto le funzionalità e i prossimi sviluppi del SAN.A. («Si-stema informativo sanzionatorio amministrativo delle prefetture»). I rigorosi termini temporali imposti da-gli articoli 203 e 204 del codi-ce della strada per l’adozione dell’ordinanza prefettizia e la successiva notifi cazione al trasgressore rischiano talvol-ta di non essere rispettati sia per l’enorme volume di ricorsi, sia per il faraginoso sistema di comunicazione fra l’organo accertatore e la prefettura.

Con lo scopo di semplifi care e accelerare l’iter amministrati-vo dei ricorsi contro i verbali per violazioni del codice della strada ed evitare i tempi di prescrizione, nel febbraio del 2007 il Comune e la prefettura di Roma avevano sottoscritto un protocollo d’intesa per la

gestione automa-tizzata dei ricorsi contro le multe stradali , dando vita di fatto alla prima sperimen-tazione del SAN.A. Tale sistema, il cui portale è presente all’indirizzo http://sana. interno. it ,

è stato recentemente imple-mentato con nuove funzioni sia per gli organi accertatori che per i cittadini ed è stato esteso ad altre prefetture, tra le quali Napoli, Palermo, Pi-stoia, Terni, Teramo, Trieste. Con l’automatizzazione delle procedure secondo le norme del codice dell’amministrazio-ne digitale di cui al dlgs n. 82 del 7 marzo 2005, gli organi ac-certatori trasmettono in via te-

lematica i ricorsi pervenuti al comando e le controdeduzioni, mentre il cittadino, digitando il numero e la data del verba-le e mediante autenticazione nel rispetto delle norme sulla tutela della privacy, può acce-dere alle informazioni relative al procedimento, visionare gli atti e conoscere i provvedimen-ti adottati. I fascicoli visiona-bili in via telematica conten-gono documenti informatici protocollati, prodotti origina-riamente in formato digitale o dematerializzati mediante ar-chiviazione sostitutiva. Per i ri-corsi presentati alla prefettura di Roma, l’accesso è consentito soltanto per gli accertamenti della polizia municipale e degli ausiliari del traffi co del Comu-ne di Roma. Da giugno 2009 ad aprile 2010 sono stati già oltre 20.000 i ricorsi consultati dai cittadini sul portale del SAN.A. L’accesso al portale è consen-tito, previa autenticazione, anche agli uffi ci giudiziari per la consultazione degli atti pre-fettizi in caso di opposizione ad ordinanza ingiuntiva. Nei prossimi mesi, quando il siste-

ma entrerà a pieno regime, chi dispone di una casella di posta elettronica certifi cata e della fi rma digitale potrà presenta-re il ricorso tramite il portale, ottenendo l’assistenza nella re-dazione dell’istanza e nell’invio alla prefettura di competenza. Accanto al SAN.A. si è svilup-pato negli ultimi anni anche il S.I.S.A. («Sistema Informativo Sanzioni Amministrative»), con il quale è stato informatizzato il procedimento sanzionatorio amministrativo conseguente all’accertamento dell’emissione di assegni senza autorizzazione o provvista. Con tale sistema applicativo, le fonti informati-ve (notai, segretari comunali, uffi ciali giudiziari, stanze di compensazione e banche) tra-smettono per via telematica i rapporti di accertamento di violazione delle norme in mate-ria di assegni bancari e postali e successivamente la prefettu-ra adotta i verbali di violazione e le conseguenti ordinanze, con notevole risparmio di tempi e costi procedimentali.

© Riproduzione riservata

«Pretendiamo che il Consiglio superiore della magistratura, una volta completato l’esame delle domande dei magistrati che hanno fatto richiesta di trasferimento verso le sedi disagiate, proceda con la massima urgenza ai trasferimenti d’uffi cio»: così dichiara l’Unione camere penali italiane. L’esame delle domande di trasferi-mento – affermano i pena-listi - dovrebbe concludersi entro la fi ne di aprile, poi il Csm dovrà avviare e porta-re a termine entro qualche settimana i trasferimenti d’uffi cio verso le sedi rimaste prive di copertura. Tuttavia, continuiamo a temere che la magistratura associata voglia scongiurare il ricorso ai trasferimenti d’uffi cio per consentire la copertura degli uffi ci giudiziari che intanto continuano a scontare gravi problemi di effi cienza e fun-zionalità. Ulteriori ritardi – concludono gli avvocati – saranno da noi stigma-tizzati e saranno la riprova delle indebite pressioni dell’Associazione Nazionale Magistrati sull’organo di governo della magistratura per rimandare o addirittura soprassedere sui trasferi-menti d’uffi cio in vista della scadenza elettorale per il rinnovo del Csm.

La Camera dei deputati belga ha approvato la legge che vieta il velo islamico inte-grale (burqa o niqab) in tutti

i luoghi pubblici, comprese le strade. È la prima legge del genere ad essere votata nell’Ue. L’approvazione della Camera è stata unanime, con sole due astensioni. Il testo non parla esplicitamente dl burqa o del niqab, ma prevede che le persone che «si presenteranno nei luoghi pubblici con il volto mascherato o travisato, com-pletamente o in parte, da un vestito, in modo che non siano più identificabili» saranno punite con una multa e/o da uno a sette giorni di prigione. Delle eccezioni sono tuttavia previste per gli eventi festivi come il carnevale, a condizione che vi sia un’autorizzazione delle autorità municipali.

BREVI

DI PATRIZIO GONNELLA

Nei giorni scorsi il Con-siglio provinciale di Padova all ’unani-mità ha istituito la

fi gura del garante dei detenu-ti. La seconda Commissione provinciale, anche allo scopo di evitare la duplicazione di attività e di moltiplicare le spese di gestione, ha deciso di attribuire al neo eletto di-fensore civico Gian-franco Parolin que-sta nuova funzione. Quella padovana è la sesta provincia italiana che ha isti-tuito una figura di garanzia dei diritti delle persone limi-tate nella libertà. Le altre cinque sono: Ferrara, Lodi, Enna, Milano, Roma. A Roma le funzioni sono delegate al garante regionale del Lazio. Di recente a questo incarico è stato nominato per un secondo mandato l’ex as-sessore regionale di area Pd Angiolo Marroni. La nomina è stata contestata da alcune associazioni perché effettuata dal presidente uscente del Con-siglio laziale Bruno Astorre nonostante la legge istitutiva del garante prevedeva che la nomina spettasse al Consiglio

nella sua collegialità. Inoltre la nomina è intervenuta quan-do si era a poche settimane dal voto e il Consiglio era stato già formalmente sciolto. Altre otto regioni hanno istituito il ga-rante dei detenuti. In quattro è stato anche nominato (Cam-pania, Sicilia, Lombardia, Marche: nelle ultime due le funzioni sono state attribuite al difensore civico regionale), in quattro è stata approvata la

legge ma non c’è stata la nomi-na conseguente (Emilia Roma-gna, Puglia, Toscana, Umbria). Infi ne i comuni che hanno pro-mosso e istituito organismi di tutela dei diritti delle perso-ne private della libertà sono: Bergamo, Bologna, Brescia, Ferrara, Firenze, Nuoro, Pisa, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Rovigo, San Severo (Fg), Sulmona (Aq), Sassari, Torino, Verona. Il Comune di Roma si è affi dato anch’esso alle competenze del garante

regionale. Un quadro molto articolato. Alcuni garanti pro-vengono dal mondo politico, altri sono invece fi gure signi-ficative dell’associazionismo locale. Si tratta di organismi a cui è stata concessa la pos-sibilità di entrare nelle carceri a seguito di un discusso prov-vedimento del 2009 – inserito nel decreto milleproproghe di quell’anno – che gli riconosce-va un vago potere di visita. I garanti non hanno altri poteri che possono esercitare nei con-fronti dell’amministrazione della giustizia, della difesa o degli interni. Avrebbero invece ben più penetranti competen-ze ispettive nei confronti delle amministrazioni che li hanno nominati, come è giusto che sia alla luce della storia spe-cifi ca dei difensori civici i quali devono mediare, premere, inter-venire sulle amministrazioni nelle quali sono incardinati. Si pensi al tema della sanità penitenziaria. Un tempo era di competenza del dipartimento dell’amministrazione peniten-ziaria, oggi è di competenza del servizio sanitario regionale. Un caso paradigmatico utile a comprendere i poteri reali o le armi spuntate del garante re-gionale è quello di Stefano Cuc-chi. Il garante regionale nulla di concreto poteva chiedere e

fare sulle violenze subite da Cucchi, molto invece era nelle sue mani (ispezioni, richiesta di sanzioni ai medici) a proposito delle mancate cure all’ospedale Pertini di Roma. Ugualmente sui temi dell’orientamento al lavoro e della formazione professionale i difensori civi-ci territoriali potrebbero in-dagare sui comportamenti e i provvedimenti dei loro enti: criteri di selezione, esclusioni, mancato pagamento di getto-ni di presenza. In alcuni casi i garanti locali hanno operato da assessori con delega al tema carcerario in altri da generici organismi di denuncia. Una prassi invalsa e non proprio corretta è quella di assegnare ai garanti fondi da elargire ad associazioni o quella di pre-vedere la loro presenza nelle commissioni aggiudicatrici di bandi pubblici. In ambo i casi viene vanifi cato il compito di controllo del garante che diven-ta soggetto di spesa.

Sono sette le proposte di legge pendenti tra Camera e Senato dirette alla istituzio-ne della fi gura del garante su scala nazionale. Due sono dei radicali, due del Pd, tre del Pdl. Se mai fosse istituito si supere-rebbe l’attuale situazione fra-stagliata.

©Riproduzione riservata

La decisione assunta dal consiglio provinciale. Per evitare costi troppo elevati

A Padova il Garante dei detenuti coincide con il difensore civico

Fra pochi mesi l’esten-sione a tutte le province

italiane

Milano legge ma non c’è stata la nomi-

gcfddbzanscd

Quella padovana è la sesta pro-vincia italiana ad avere istituito una fi gura di garanzia dei diritti delle persone limitate nella li-bertà. Le altre cinque province

sono Ferrara, Lodi, Enna, Milano e Roma

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

37Giovedì 6 Maggio 2010Giovedì 6 Maggio 2L A L E G G E

Il tribunale di Firenze si dota di un archivio informatico delle decisioni

Sentenze in un data baseNel progetto sono coinvolti anche 40 avvocati

DI MARZIA PAOLUCCI

Un progetto nato con l’obiettivo di rimedia-re all’assenza di una banca dati che raccol-

ga le decisioni delle giurisdi-zioni inferiori di tribunale e corte d’appello.

Ci ha pensato il tribunale di Firenze che sfruttando la si-nergia tra Osservatorio per la giustizia civile del Tribunale , Fondazione per la formazione permanente dell’Ordine degli avvocati di Firenze, Regione Toscana e Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica del Cnr di Firenze, sarà il primo archivio infor-matico contenente le sintesi o massime delle decisioni emanate dai giudici civili di un tribunale, quello di Fi-renze. I sistemi informatici esistenti oggi garantiscono infatti una buona copertura delle decisioni prodotte dagli organi giurisdizionali di ver-tice – Corte cassazione, Cor-te costituzionale, Consiglio di stato, Corte dei conti, Corte di giustizia della Ce – ma non altrettanto per gli organi di

livello più basso come i tribu-nali e le corti di appello civili e penali.

Nello specifico, si tratta di massime che dovrebbero mettere in evidenza più gli elementi di fatto che di di-ritto sia in funzio-ne informativa e sia di ricerca del dato giurispru-denziale. Meno tecnicismi, quin-di, per facilitare la comprensione e trasmissibilità al cittadino di ciò che s i d i c e nella con-v i n z i o n e che l ’ ita-liano deb-ba sempre vincere sul giuridichese.

A spiegarne i termini a Ita-liaOggi c’è Luca Minniti giu-dice del Tribunale di Firenze, uno dei coordinatori dell’ini-ziativa: «L’ iniziativa organiz-zata dalla Fondazione per la formazione forense in colla-borazione con l’Osservatorio

per la Giustizia Civile e con il supporto tecnico di Ittig del Cnr, consiste nella creazione di una banca dati che sarà fruibile da tutti gli utenti e che conterrà, una volta a re-

gime insieme alla nuova can-c e l l e r i a t e l e m a -tica della R e g i o n e To s c a n a , tutte le sen-tenze del Tr ibunale di Firenze». Nel progetto sono attual-mente coin-volti circa 40 avvocati non-

ché i giudice re-ferenti delle tre

sezioni del Tribuna-le civile di Firenze.

L’accesso alle sentenze av-verrà tramite una maschera di ricerca nella quale l’utente potrà inserire quanto di inte-resse ottenendo così un elenco delle sentenze che contengono le parole inserite con le rela-tive massime.

Ma questa banca dati ha delle peculiarità rispetto alle altre sul mercato: «Quel-la», spiega il magistrato, «di contenere innanzitutto tutte le sentenze del Tribunale di Firenze evidenziate in mas-sime e non come di consueto mediante il solo riferimento ai principi di diritto ma attra-verso una massima sul fatto, un abstract che evidenzi i fatti che sono oggetto della decisione del giudice».

STATO DELL’ARTEOggi si stanno costituendo

gruppi di lavoro formati preva-lentemente da avvocati e stagi-sti presso il Tribunale che ana-lizzeranno le decisioni emesse dal Tribunale e ne estrarranno i dati da inserire nelle schede che andranno a incrementare l’archivio elettronico.

La parte più delicata del la-voro riguarda i criteri di reda-zione della massima fattuale su cui sono in corso sperimen-tazioni: la proposta è quella di dividere in due sezioni la massima, la prima che con-tenga termini signifi cativi a cascata dal più generale al

più specifi co: massimo sei o sette termini che indichino l’ambito giuridico e la situa-zione di fatto e la seconda per descrivere in linguaggio libero l’argomentazione e la decisione.

Attualmente è stata redatta una scheda base strutturata in campi dove verranno inse-rite le informazioni necessa-rie per costituire la banca dati e così trovare le informazioni di cui si ha bisogno. Questa scheda verrà messa in rete e da postazioni diverse potrà essere utilizzata per riempire le varie parti predisposte.

La rilevazione e l’analisi riguarderà le decisioni a par-tire dal 2010 e proseguirà con l’aggiornamento.

Un particolare interesse ver-rà dedicato alla creazione di li-ste di termini semanticamen-te vicini e correlati al fi ne di aiutare e guidare l’utente nella ricerca delle informazioni.

L’archivio sarà consultabi-le con le classiche funzioni di ricerca nelle banche dati: ope-ratori booleani e tecniche di espansione tipo troncamento.

© Riproduzione riservata

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALEDI VIBO VALENTIA

c.da Bitonto - 89900 Vibo Valentia - Tel: 0963/997359SETTORE VII - STAZIONE UNICA APPALTANTE

ESTRATTO BANDO DI GARAA PROCEDURA APERTA

STAZIONE APPALTANTE: Amministrazione Provin-ciale di Vibo Valentia – Stazione Unica Appaltante - Via C.Pavese – tel. 0963/997359 – Fax 0963/997219AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Comune di Mileto (VV). OGGETTO: Servizio di gestione integra-ta dei rifi uti urbani e assimilati - Comune di Mileto (VV). PROCEDURA DI GARA: Aperta ai sensi dell’art. 55 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., da espe-rire ai sensi dell’art. 82 del citato Decreto, secondo il criterio del prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara, con aggiudicazione ai sensi dell’art. 86 -87-88 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.;Importo a base d’asta: € . 710.000,00 oltre IVA;TERMINE DI PRESENTAZIONE E DATA DI APER-TURA DELLE OFFERTE: Termine presentazione of-ferte 21-06-2010 alle ore 12,00;Apertura offerte ed esame documenti: seduta pubbli-ca presso sede Amministrazione sita in Via C.Pavese alle ore 10,00 e seguenti del giorno 22-06-2010; CONDIZIONE E REQUISITI PER PARTECIPARE ALLA GARA: Requisiti di ordine generale assenza delle cause di esclusione previsti dall’art. 38 del Dlgs n. 163/2006 e smi; Requisiti di ordine tecnico – art. 39 – 41 – 42 dlgs n. 163/2006; DURATA DEL CONTRAT-TO: Anni due. Il bando, disciplinare di gara e Capito-lato Speciale d’Appalto sono disponibili sul sito Inter-net www.provincia.vibovalentia.it, sul sito della Regione Calabria e del comune di Mileto (VV). Data trasmissione GUCE 23-04-2010

Il Dirigente Dott.ssa Edith Macrì

AZIENDA OSPEDALIERAOSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO

AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARASi informa che questa Amministrazione ha indetto, ai sensi degli artt.li 55 e 70, comma 11, lett. a) del D. Lgs.vo n.163/06, procedura concorsuale “ristretta e accelerata” (licitazione privata), per la fornitura, la messa in opera e la manutenzione quinquennale di un sistema integrato di gestione delle attese, da in-stallare presso la nuova sede dell’Azienda Ospeda-liera. Aggiudicazione a favore dell’offerta economi-camente più vantaggiosa. Importo di spesa complessivo presunto Euro 875.000,00 – (oltre I.V.A.).Il bando integrale ed il fac-simile della domanda di partecipazione sono disponibili sul sito Web di que-sta Azienda Ospedaliera (http://www.ospedaliriuniti.bergamo.it) oppure possono essere richiesti a mez-zo lettera o fax alla USC APPROVVIGIONAMENTI - Tel. 035/269.580- Fax 035/266.920.Il Capitolato Speciale con la restante documentazio-ne sarà inviato alle ditte ammesse in occasione dell’invito a partecipare a gara.Termine perentorio per presentazione domande di partecipazione: ore 12.00 del giorno 26/05/2010, pena il non accoglimento delle stesse.Il bando integrale di gara è stato inviato all’Uffi cio pubblicazioni GUUE in data 03.05.2010 e verrà pure pubblicato su G.U. Repubblica Italiana, sulla Gaz-zetta “Aste e Appalti Pubblici”, sul sito Web dell’Os-servatorio Regionale Contratti Pubblici della Regio-ne Lombardia e sul sito Web di questa Azienda Ospedaliera (http://www.ospedaliriuniti.bergamo.it).Bergamo, 03.05.2010IL DIRETTORE GENERALE Dr. Carlo Bonometti

AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALIRIUNITI DI BERGAMO

AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARASi informa che questa Amministrazione ha indetto, ai sensi dell’art. 55 del D. Lgs. N. 163/06, proce-dura concorsuale “aperta”, mediante asta pubblica, per la fornitura di apparecchiature da destinare all’USC Neurofi siopatologia del Nuovo Ospedale di Bergamo. - Spesa complessiva massima pre-sunta € 499.200,00 IVA compresa. La fornitura sarà aggiudicata con il criterio di cui all’art. 83 D. Lgs. 163/06 (offerta economicamente più vantaggiosa).Tutti i soggetti interessati hanno la possibilità entro il 14.06.2010 –ore 12.00:a) di scaricare dal sito Web di questa Azienda Ospedaliera (http://www.ospedaliriuniti.berga-mo.it) il Bando integrale e la documentazione di gara, come pure di richiederli all’U.S.C. Ap-provvigionamenti dell’A.O. (tel.035/269.580, fax 035/266.920);b) di presentare le offerte, con la documentazione indicata nel Bando, all’Uffi cio Protocollo dell’A.O.Il bando integrale di gara è stato inviato all’Uffi cio pubblicazioni GUUE in data 03.05.2010 e verrà pure pubblicato su G.U. Repubblica Italiana, sulla Gazzetta “Aste e Appalti Pubblici”, sul sito Web dell’Osservatorio Regionale Contratti Pubblici del-la Regione Lombardia e sul sito Web di questa Azienda Ospedaliera (http://www.ospedaliriuniti.bergamo.it).Bergamo, 03.05.2010

IL DIRETTORE GENERALEDr. Carlo Bonometti

CITTÀ DI LUCCAAmministrazione Comunale

Il Comune di Lucca intende affi dare, mediante pro-cedura aperta, il SERVIZIO DI COPERTURA ASSI-CURATIVA PER RESPONSABILITA’ CIVILE VER-SO TERZI E PRESTATORI D’OPERA CON DECORRENZA DALL’1/6/2010 FINO AL 31/12/2011.Importo complessivo premio a base di gara € 458.486,72= al netto delle imposte di legge (che ammontano ad € 102.013,28). Criterio di aggiudicazione:prezzo più basso ex art. 82 D.Lgs.163/06 e s.m. Le offerte dovranno pervenire al Comune di Lucca – Uffi cio Protocollo, Via S.Maria Corteorlandini n. 3– 55100 Lucca - entro e non oltre le ore 10.00 del 27.05.2010 Per informazioni rivol-gersi Avvocatura Comunale (tel. 0583.4422 – fax 0583.442034). Gli atti sono disponibili sul sito www.comune.lucca.it/appaltiebandi.Lucca, 4 Maggio 2010

Il Responsabile di ProcedimentoDr.ssa Tiziana Picchi

PROVINCIA DI BOLOGNAAVVISO DI GARE

La Provincia di Bologna indice le seguenti procedure aperte:

servizio di mediazione socio-culturale a supporto delle attività dei Centri per l’Impiego della Provincia di Bologna per la durata di 12 mesi. Importo com-plessivo dell’appalto € 238.000,00 IVA esclusa. servizio di tutorato a sostegno del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione da svolgere presso i Centri per l’Impiego della Provincia di Bologna per la durata di 12 mesi. Importo complessivo dell’appalto € 266.000,00 IVA esclusa.Le gare sono fi ssate per il giorno 08/06/2010, ri-spettivamente alle ore 9,30 e alle ore 11,00 nella sede della Provincia di Bologna - Via Zamboni, 13. Le offerte dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 07/06/2010, nei modi indi-cati nel bando integrale, negli allegati e nel capi-tolato, che possono essere ritirati presso la Pro-vincia oppure scaricati via internet al seguente indirizzo: http://www.provincia.bologna.it alla se-zione “Appalti ed aste”. Il bando è stato inviato per la pubblicazione sulla Gazzetta Uffi ciale dell’Unio-ne Europea il 22/04/2010.

Il funzionario del Servizio Gare e ContrattiDott.ssa Maria Antonietta Robb

Acquedotto Pugliese SpaVia Cognetti n. 36 - Bari

Tel. 080/5723491 - Fax 080/5723018Bando di gara, mediante procedura aperta, per l’appalto di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per l’integrazione e normalizzazione dell’alimentazione idrica degli abitati di Leporano, Pulsano e rispettive marine. Condotta adduttrice, serbatoio se-minterrato e suburbana. Avviso di precisazio-ne. Data di invio del bando all’Uffi cio delle Pubblicazioni Uffi ciali Cee: 03/03/2010. Pub-blicazione sulla Gazzetta Uffi ciale della Re-pubblica Italiana - V Serie Speciale - n. 29 del 12/03/2010. Al Capitolato tecnico allega-to al suddetto bando di gara sono state ap-portate le seguenti precisazioni: il tipo di giunto da impiegasi nell’esecuzione dell’ap-palto dovrà essere conforme alla norma UNI 9163 o altre norme nazionali di riferimento purché conforme alla norma EN 545. Il pre-sente avviso di precisazione è stato inserito nel sito www.aqp.it in data 28/04/2010.

Il Direttore Acquisti, Logistica e Contratti: Avv. Alessio Alfonso Chimenti

A.M.I.U. GENOVA S.p.A.VIA D’ANNUNZIO 27 - 16121

GENOVA - TEL. 0105584.457.458TELEFAX 0105584.451.456

E.MAIL [email protected] ESTRATTO ESITO DI GARA

A.M.I.U. Genova S.p.a. ha esperito gara a procedura aperta per l’aggiudicazione della fornitura di energia elettrica. L’ap-palto è stato aggiudicato alla società Energrid S.p.A. con sede in Torino che ha offerto un prezzo medio dell’energia pari ad € /MWh 65,480.Il bando integrale, è stato inviato alla G.U.R.I. in data 30/04/2010 ed affi sso all’Albo Pretorio del Comune di Genova nonché scaricabile dal sito www.amiu.genova.it.

IL RESPONSABILEDEL PROCEDIMENTO

Avv. Corrado Grondona

Ministero della GiustiziaDipartimento dell’Organizzazione

Giudiziaria, del Personale e dei ServiziDirezione Generale delle risorsemateriali, dei beni e dei servizi

AVVISO DI GARASulla Gazzetta Ufficiale della R.I. n. 47PV del26.04.2010 è stato pubblicato il bando di garaprocedura ristretta accelerata, suddivisa in 6 lotti, inambito europeo per la fornitura del servizio dimanutenzione e gestione delle centrali e delle retitelefoniche interne di vari uffici giudiziari siti in Roma.Amministrazione aggiudicatrice Ministero dellaGiustizia – Direzione Generale delle risorse materiali,dei beni e dei servizi, Via Arenula, 70 00186 Romatel. 0668852690/2058 fax 0668852058; importocomplessivo € 550.000,00 IVA esclusa. Termine perla domanda di partecipazione alla gara: 25.10.2010ore 13,00 - ora italiana mediante recapito a mano,o tramite corriere in Via Arenula, 70, piano quarto,stanza 510, farà fede il timbro di pervenuto appostosul plico contenente la domanda di partecipazione.Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso. Le impresedovranno dimostrare di possedere i requisiti indicatinel bando di gara allegando la documentazione nellostesso prevista. Il bando integrale di gara è statoinviato all'Ufficio delle Pubblicazioni della ComunitàEuropea in data 20.04.2010.

Il Direttore GeneraleAlfonso Malato

COMUNE DI FIRENZEDIREZIONE CULTURA

via Ghibellina 30, 50122 Firenze. Tel. +39 055 2625902 (martedì e giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00) Fax +39 055 2625929 e-mail [email protected]

ESTRATTO BANDO DI GARA

Il Comune di Firenze ha indetto una procedura aperta con le modalità di cui al D. L.vo 163/06 per FORNITURA DI DOCUMENTI A STAMPA E AUDIOVISIVI

PER LE BIBLIOTECHE CENTRALI E LE BIBLIOTECHE

ADERENTI ALLO SDIAF.

suddiviso in n. 2 lotti: lotto 1 fornitura di materiale bibliografico a stampa – Lotto 2 documenti audiovisivi per i seguenti importi a base di gara e precisamente: Lotto 1 Euro 171.230 IVA esenteLotto 2 Euro 30.000 IVA esclusaCriterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi art. 83 del D.Lgs 163/06Il termine per la ricezione delle offerte oppure domande di partecipazione (nel caso di procedura ristretta) è fissato per le ore 12 del giorno 19 maggio 2010. Il bando è stato pubblicato sulla GUCE n. 2010/S 80-119647 del 24.4.2010 Per quanto riguarda le modalità di presentazione dei plichi si rinvia al Bando di gara integrale pubblicato all’Albo Pretorio, sulla Rete Civica del Comune di Firenze al sito internet: http://www.comune.firenze.it/opencms/export/sites/retecivica/amm/atti_e_documenti/bandi/ e sul SITAT al sito internet http://web.rete.toscana.it/appaltic/ .Firenze, 06.05.2010 IL DIRETTORE Arch. Maurizio Talocchini

CITTÀ di ACERRAProvincia di Napoli

UFFICIO GAREAVVISO DI RETTIFICA

Si porta a conoscenza degli operatori economici interessati che il bando di gara, pubblicato il 12.04.2010 relativo al’appalto per interventi di ade-guamento sicurezza nelle scuole fi nalizzati al rila-scio del “C.P.I.”, per l’importo a base d’asta di € 638.079,15 escluso IVA è stato rettifi cato e il ter-mine di ricezione delle offerte è stato procrastinato. Per la partecipazione è iscrizione SOA “OG11”, classifi ca 2^ prevalente e “OG1”, classifi ca 1^ scor-porabile. Le offerte devono pervenire entro le ore 12,00 del giorno 26 MAGGIO 2010. Il bando inte-grale è disponibile sul sito di questo Comune all’in-dirizzo www.comune.acerra.na.itAcerra, 04.05.2010

IL DIRIGENTE 5^ DIREZIONEdr. arch. Concetta Martone

fatto che di difunzio-iva ea delspru-Menoquin-litaresionebilità

ul.

ne i termini a Ita

gime insienuct eticR eTotuttenTridi FNel sonomenvoltiavvo

ché i giferenti

sezioni del Tle civile di Firen

L’accesso alle sent

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

38 Giovedì 6 Maggio 2010 M A G I S T R AT I TA R

Un’analisi delle novità (e dei punti oscuri) del riordino del processo dinanzi a Tar e Cds

Riforme a costo zero impossibiliNon basta l’abnegazione dei magistrati amministrativi

DI DESIRÈE ZONNO magistrato amministrativo

Tar Calabria-Reggio Calabria

La delega per la riforma del processo amministrativo (contenuta nell’art. 44 della ll. 69/09) ha previsto, tra i

vari criteri, non solo l’introduzione di nuove tipologie di azioni non con-template dalla normativa vigente, ma misure notevolmente accelera-torie dello svolgimento dei processi (basti pensare alla previsione del termine di un anno per la celebra-zione dell’udienza di merito in caso di accoglimento della richiesta cau-telare). Una Commissione speciale appositamente istituita in seno al Consiglio di stato e composta da magistrati amministrativi, ordina-ri, avvocati e professori universitari, ha dato alla luce, in tempi estrema-mente rapidi, dettati dal termine annuale per l’esercizio della delega, una bozza di codice condivisa dalle varie associazioni degli ordini pro-fessionali coinvolti e coerente con le previsioni della delega. L’esame in consiglio dei ministri della bozza così elaborata ha, tuttavia, riserva-to una sorpresa: sono scomparse dall’articolato provvisorio alcune misure innovative, quali l’azione di accertamento e quella di adem-

pimento. Risultano pure eliminate le sezioni stralcio che pure rientra-vano tra le misure –espressamente contemplate dalla delega – per lo smaltimento dell’arretrato. È scom-parsa, ancora, la felice previsione del termine di un anno per la ce-lebrazione dei processi con misura cautelare accolta, sostituita dalla sbiadita norma (contenuta nel comma 11 dell’art. 55 della bozza provvisoria) che prevede solo la fi ssazione dell’udienza di merito contestualmente alla concessione della misura cautelare, senza sta-bilire termine alcuno. Il comunica-to stampa che ha accompagnato il repentino rimaneggiamento (n. 89 del 16.4.10, consultabile online sul sito del governo) non lascia adito a dubbi circa le esigenze che lo hanno determinato: il testo è stato rielaborato al precipuo fi ne di non introdurre istituti che, anche indi-rettamente o in una prospettiva temporale di medio periodo, potes-sero essere suscettibili di determi-nare un incremento di oneri per la fi nanza pubblica, insostenibili nell’attuale fase congiunturale.

Nell’articolato provvisorio re-stano però misure destinate ad incidere pesantemente sul conten-zioso assegnato ai giudici ammini-strativi. Restano, infatti, le norme

sul rito speciale per gli appalti che escludono il ricorso straordinario, riducono i termini di impugnazione e, di conseguenza, i tempi di esame del ricorso da parte dei Tar, ma, so-prattutto, prevedono un sindacato innovativo sugli effetti dell’annulla-mento dell’aggiudicazione rispetto al contratto stipulato in esito ad essa, consentendo al giudice am-ministrativo, attraverso comples-se valutazioni degli interessi con-trapposti, di mantenerne l’effi cacia quando l’interesse generale non ne tolleri la caducazione. Resta la tute-la cautelare ante causam, prevista ormai in modo generalizzato. Inton-sa è la previsione che consente di ottenere il risarcimento del danno indipendentemente dall’annulla-mento degli atti amministrativi che lo hanno causato. Rimane, ancora, la ricorribilità dinanzi al giudice amministrativo degli atti relativi alle elezioni per Parlamento e Se-nato.

E la descrizione è approssimata per difetto. E’ chiaro, allora, che la prospettiva in cui si muove il codice, nonostante tutti i rimaneggiamen-ti dettati dalle esigenze di cassa, è quella di richiedere ai giudici am-ministrativi una prova estrema di effi cienza e professionalità, nell’otti-ca di una signifi cativa riduzione dei

tempi di celebrazione dei processi accompagnata da forme di sinda-cato giurisdizionale non tradizio-nale (basti pensare a quelli sugli appalti pubblici) che ne rendono sempre più complesso e gravoso il ruolo istituzionale. Il tutto, peraltro, con un aggravio di lavoro destinato a essere assorbito essenzialmente dai giudici di I grado in quanto è in questa sede che si gioca essen-zialmente la partita per ottenere la tutela cautelare ante causam o per reclamare giustizia di fronte ad un appalto aggiudicato illegittima-mente. Può tutto questo essere per-seguito a costo zero? L’abnegazione dei magistrati amministrativi non può essere lo strumento suffi ciente a garantire una giustizia sempre più veloce e allo stesso tempo mai sommaria. Per questo L’Anma (l’as-sociazione dei giudici amministra-tivi di I grado) chiede l’incremento delle risorse da destinare ai Tribu-nali amministrativi regionali, con aumento dell’organico sia dei ma-gistrati sia del personale ammini-strativo, sottolineando la necessità che il processo di modernizzazione passi attraverso la rivisitazione dell’ordinamento della giustizia amministrativa. Molti ignorano, infatti, che i giudici amministrati-vi, a differenza di tutti gli altri or-

gani giurisdizionali italiani, sono divisi in due magistrature: una di I grado (i Tar) e una di appello (il Consiglio di stato) in cui l’osmosi è di fatto ostacolata dall’azzeramento dell’anzianità maturata in I grado al momento del passaggio in appel-lo e dalla impossibilità di ritornare in I grado per i consiglieri di sta-to. Le ragioni di questa divisione sono essenzialmente storiche: i Tar sono stati istituiti molto più tardi rispetto al Consiglio di stato e l’uni-fi cazione dei ruoli non è stata mai raggiunta. Da più parti, tra i giudici amministrativi di I grado, si solleci-tano riforme ordinamentali di lar-go respiro che rendano la giustizia amministrativa più moderna, in cui all’aumento di organico imposto dal crescente numero di controver-sie, si affi anchi anche l’unifi cazione dei ruoli tra le due magistrature – sia pure con le opportune misure di temperamento transitorie – per consentire, attraverso la possibile pluralità di esperienze giurisdizio-nali, una più completa formazione professionale.

Era dalla legge 21/7/2000 n. 205 che il quadro normativo nazio-nale non era più attraversato da profondi interventi incidenti su

diversi profi li della tutela giurisdizionale cui attende il giudice amministrativo.

Si vuole fare qui riferimento alla delega contenuta nell’art. 44 della legge 66/2009 per l’emanazione del primo codice di rito del processo amministrativo, cui non po-trà essere attribuito un valore meramente compilativo e di coordinamento della nor-mativa pregressa. Pur se preordinato ad adeguare le norme vigenti alla giurispru-denza della Corte costituzionale e delle giurisdizioni superiori, onde assicurare la snellezza, la concentrazione e l’effettività della tutela, il codice prevederà nuovi riti e di nuove azioni. In primo luogo quella di condanna al risarcimento del danno per lesione degli interessi legittimi, esperibile anche a prescindere dall’azione di annul-lamento. Il Codice costituisce certamen-te un intervento di portata storica, la cui improcrastinabile esigenza era da tempo unanimemente avvertita e sollecitata da tutti gli operatori del settore. L’emanan-do corpus normativo assevera defi nitiva-mente una piena e pari dignità formale del processo amministrativo rispetto agli altri rami dell’ordinamento processuale, nella consapevolezza della equivalenza delle tutele rispettivamente apprestate.

Tuttavia sin dalla delega, con una tec-nica normativa ormai inveterata, il legi-slatore ha previsto che dalla stessa non possano derivare oneri ulteriori per la fi nanza pubblica. Analoga norma è oggi

contenuta nell’art. 140 della progetto del codice appena licenziato in data 16/4/2010 (c.d. «terza bozza», che ha rimaneggiato la precedente stesura). L’entrata in vigo-re del nuovo codice, malgrado l’indubbia valenza storica che assume e malgrado le sollecitazioni sul punto formulate anche dall’Associazione nazionale dei magistrati amministrativi (Anma), non sarà accompagnata, o meglio preceduta, dalla predisposizione di un percorso per la risoluzione di questioni ordinamentali sia interne alla giustizia amministra-tiva, sia relative ai rapporti con le altre giurisdizioni. Quanto al primo profi lo, si evidenzia come la previsione contenuta nell’art. 18 della legge 205/2000 non abbia a oggi avuto il conforto di alcuna ipotesi normativa per una (equilibrata) riforma dell’ordinamento della giustizia ammini-strativa sulla base della unicità di accesso e di carriera. Quanto al secondo aspetto, da più parti è stata evidenziata l’oppor-tunità che alle Sezioni Unite della Cas-sazione, massimo organo regolatore della giurisdizione, siano chiamati ad assurgere anche i magistrati amministrativi al fi ne di apportare i contributi e le sensibilità maturate nell’esercizio della propria giu-risdizione c.d. speciale. La composizione mista Corte di cassazione è peraltro già ammessa dalla Costituzione che all’art. 106 comma 3 consente al Csm di designa-re Avvocati e Professori universitari in di-scipline giuridiche che si distinguono per meriti insigni. Ma, all’evidenza, ciò neces-siterebbe di una modifi ca costituzionale. In ogni caso la delega per il nuovo Codice

di rito sembra avulsa da un’accurata e preventiva «valutazione di incidenza nor-mativa» sull’effettivo carico che le nuove norme produrranno sul sistema della giu-stizia amministrativa, già gravato da un considerevole arretrato cui non si riesce a far fronte al netto del personale in servi-zio. Diversamente era invece accaduto in occasione dell’introduzione dei nuovi riti ex legge 205/2000. In quella occasione il legislatore si era fatto carico di un adegua-to ampliamento della pianta organica del personale di magistratura e di quello am-ministrativo. Ma tant’è, oggi il persegui-mento del principio della effettività della tutela giurisdizionale e dei tempi certi del-la giustizia amministrativa si scontra con le esigenze di cassa, trovando il suggello nell’enfatico proclamo di una riforma sen-za oneri di spesa. Tuttavia, ove non sup-portate da misure strutturali idonee sia a contribuire all’abbattimento dell’arretrato che a prevenirne la formazione di nuovo, le nuove disposizioni potrebbero risulta-re vane all’effettivo perseguimento degli obiettivi prefi ssati. Lungi dalla adozione provvedimenti temporanei, quali la costi-tuzione nel solo I grado di sezioni stralcio composte da magistrati amministrativi a tal fi ne retribuiti, da istituire solo presso alcune sedi Tar individuabili dall’organo di autogoverno (misure invero oggi già abdicate nel testo rimaneggiato in sede governativa e contro le quali la stampa si è già criticamente espressa: Il sole 24 Ore del 14 aprile 2010) le associazioni di cate-goria, e in primo luogo l’Anma, dovrebbero farsi carico di promuovere proposte util-

mente spendibili per il miglioramento del servizio giustizia. Al netto della copertu-ra di quello attuale, non potrà quindi non prevedersi un ampliamento dell’organico sia del corpo magistratuale, con creazio-ne di nuove sezioni interne presso i Tar maggiormente gravosi, che del personale amministrativo, tramite procedure di mo-bilità volontaria o anche a seguito della già prevista soppressione di numerosi «enti c.d. inutili». L’attività giurisdiziona-le, nei suoi aspetti organizzativi, è infatti da qualifi care come servizio pubblico da svolgere nel rispetto dei principi di buon andamento e di trasparenza (Cds, sez. IV, 14/4/2010 n. 2093): in tale prospettiva andrebbero ripensate le disposizioni in materia di fuori ruolo del personale ma-gistratuale, e anche i criteri di computo degli attuali carichi di lavoro. Malgrado le critiche mosse dalla dottrina all’istituto della perenzione quinquennale, la terza bozza del codice, oltre che espungere le misure per lo smaltimento dell’arretrato già contenute nell’art. 2 delle norme tran-sitorie, ne ha modifi cato l’art. 1 preveden-do una disposizione «ghigliottina». Senza necessità di preavviso, tutti i ricorsi che alla data di entrata in vigore del codice avranno una pendenza superiore a cinque anni, potranno evitare la perenzione solo a mezzo della tempestiva presentazione di una nuova istanza di fi ssazione di udien-za a fi rma congiunta del difensore e del ricorrente.

Roberto Valenti (Magistrato amministrativo Tar Sicilia-

Palermo)

L’ANALISI

Manca una valutazione sull’effettivo impatto delle norme

Pagina a curaDELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI MAGISTRATI AMMINISTRATIVI

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

39Giovedì 6 Maggio 2010

IL TAGLIAMARETTCollana fondata da Mauro Mancini

PER ACQUISTI

E INFORMAZIONI

NAVIGARELUNGOCOSTA

www.iltagliamare.it

E

ACQUISTI

VIGAREGOCOSTA

IL TAGLIAMARETTCollana fondata da Mauro Mancini

PER

NAVLUNGMercati&

ORMAZIONI

www.iltagliamare.it

E INFO

iltFinanza

Spiegata agli analisti l’operazione di distacco. Il mercato ci crede: titolo Pirelli & c. a +1,79%

Pirelli re scalabile dopo spin offA scissione avvenuta, entro l’anno, aumento di capitale

Pirelli & c. e il suo spin off immobiliare con-tinuano a piacere al mercato, che anche

ieri, dopo la conference call con gli analisti, ha ribadito il suo assenso, tanto che, in totale controtendenza rispet-to al listino, il titolo è salito dell’1,79% a 0,4275 euro, men-tre è sceso quello di Pirelli re (0,4405 euro, -1,67%).

Pirelli & c., come già annun-ciato martedì dal cda, proce-derà al raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio nel rapporto di 1 nuova azione ogni 11 azioni possedute.

Conseguentemente, il rap-porto di assegnazione delle azioni Pirelli re agli azionisti ordinari e di risparmio Pirel-li sarà di 1 a 1. Le assemblee straordinarie delle due società dovrebbero approvare l’ope-razione entro luglio ed essa dovrebbe concludersi entro la seconda metà dell’anno.

Nel corso della conference call di presentazione del deal, ieri è emerso che è prevista entro ottobre l’assegnazione di nuove azioni Pirelli re ai soci Pirelli & c. Inoltre, tutte le banche creditrici e i part-ner di Pirelli re (che hanno garantito il finanziamento da 320 milioni, da West Lb (50 mln), Unicredit (25 mln) e, tra i partner, dai veicoli di Morgan Stanley (Msref/Ssf) e

di Deutsche bank (Reef), da Lusigest/Lucchini, Borletti e Generali) hanno dato il via li-bera all’operazione di spin-off da parte di Pirelli & c. tranne Merrill Lynch, con cui sono ancora in corso le trattative, ma, come spiegato da Claudio De Conto, ceo fi nance di Pirelli re, l’esito «non avrà effet-to sulla fattibilità della transazione. Tutto ciò che era necessario è stato fatto», ha sotto-lineato.

Alcuni soci di mi-noranza di Pirelli re, membri del patto di Pirelli & c., creeranno un patto. «L’unica new entry s a r à

Unicredit, mentre Fonsai, Al-lianz e forse Lucchini non ne faranno parte.

Non ci sarà nessun al-tro», ha affermato il nu-mero uno della Bicocca, Marco Tronchetti Provera.Dopo la conclusione dell’ope-

razione di spin-off, Pirelli re avrà una struttu-

ra dell’equity così ripartita: 14,8% Camfin, 15,8% a l t r i membr i del patto tra gli azionisti Pirelli & c., 69,4% fl ot-tante. A l momento,

la struttura dell’azio-

nariato vede Pirelli & c. al 58% e il fl ottante al 42% circa. Quindi, il titolo sarà scalabile e nelle intenzioni di Pirelli & c., dovrebbe anche accrescere il suo valore. Saranno anche possibili future aggregazioni o alleanze.

A scissione avvenuta, Pirel-li re effettuerà un aumento di capitale una tantum del valore di 20 milioni di euro.

Tutti positivi i commenti degli analisti, che ieri hanno quindi confermato il senti-ment già emerso martedì, su-bito dopo la pubblicazione dei dati e dell’operazione di spin off.

Per Ubs, il deal non presen-ta rischi significativi e non era ancora scontato nei corsi dell’azione. «Uno sconto hol-ding del 20%» su Pirelli & c. non è più giustifi cato e i forti risultati della divisione Tyre nel primo trimestre sono di supporto alla valutazione del gruppo», hanno spiegato ieri gli esperti.

Per Intermonte, che ha al-zato la raccomandazione su Pirelli & c. ad outperform e il target price a 0,53 euro, lo spin-off aumenta la credibili-tà del management e riduce lo sconto da applicare nella valutazione del titolo, che ora diventa attraente.

Secondo Equita sim, dopo l’operazione, Pirelli & c. «si

trasformerà in puro tyre ma-ker che attualmente tratta a sconto rispetto ai multipli 2010-11 dei comparable del 20% circa sull’Ev/ebitda e di oltre il 30% sul Pe».

«Lo scorporo è positivo per Pirelli & c. perché annulla quasi completamente lo sconto holding, che noi abbiamo por-tato al 5%», ha detto dal canto suo un analista di una prima-ria casa d’affari straniera.

Quanto poi ai conti trime-strali, il gruppo Pirelli nei pri-mi tre mesi ha conseguito un utile netto di 39,2 mln di euro e ricavi per 1,212 miliardi, a fronte delle stime del consen-sus poste rispettivamente a 38,3 milioni e 1,18 miliardi.

Pirelli & c. ha quindi alzato la guidance sui ricavi 2010, portandola in un range tra 4,9 e 5 mld di euro a fronte dei precedenti 4,7-4,8 mld.

Infi ne, in conference call il management di Pirelli Tyre ha parlato di un possibile in-cremento dei prezzi dei pneu-matici nella seconda metà dell’anno, a condizione che la domanda di mercato resti forte. «Si tratta delle stesse indicazioni molto generiche fornite anche da Michelin nella sua ultima conference call», ha spiegato l’analista di una primaria casa d’affari straniera.

© Riproduzione riservata

Ritorno all’utile nel primo trimestre per Bmw, che ha anche confermato le previsioni di crescita

signifi cativa degli utili nel 2010, grazie all’imminente lancio della nuova serie 5. «Prevediamo che gli utili cresceranno in maniera dinamica nel corso dell’anno», ha spiegato l’a.d., Norbert Reithofer. Nei primi tre mesi, Bmw ha ri-portato un utile netto di 323 mln euro, contro un rosso di 153 mln nello stesso periodo dello scorso anno e ha battuto le stime degli analisti che prevedevano utili di 247 mln euro. L’ebit si è attestato a 449 mln euro, a fronte del ros-so di 55 mln dello stesso periodo

2009, oltre le attese. I ricavi sono cresciuti

dell’8,1% a 12,4 mld euro, sot-to le attese di 12,6 mld euro.Il leader mondiale nel segmento premium dell’auto ha sottoline-ato che si sta registrando una certa ripresa delle vendite, so-prattutto grazie alla buona per-formance sul mercato cinese.Bmw ha confermato che le vendite di auto nel 2010 cre-sceranno oltre il 5% a 1,3 mln auto. Nei primi tre mesi dell’anno le vendite sono sa-lite del 14% a 315.614 unità.Per il 2010 Bmw prevede di cre-scere in redditività.

© Riproduzione riservata

Dopo i dati positivi del primo trimestre

Bmw prevede2010 in crescita

Sono aumentate perdite e fatturato per il gruppo Lufthansa nel primo trime-stre. Il fatturato è stato di 5,8 miliar-di di euro, +14,8% rispetto al 2009.

Il fatturato del traffico è cresciuto del 20% passando a 4,6 miliardi. Complessivamente, i ricavi sono passati a 6,4 miliardi, +10,2%.Il risultato operativo del gruppo ha segnato però un rosso di 330 milioni, in aumento di 286 milioni rispetto allo stesso periodo del 2009. La fl essio-ne, secondo il gruppo, è dovuta soprattutto allo sviluppo negativo nel settore della divisione tra-sporto passeggeri.

Il risultato del gruppo è negativo per 298 mi-lioni, anche questo in peggioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando si era attestato a -267 milioni. Gli oneri aziendali del gruppo sono aumentati del 14,8% passan-do a 6,7 miliardi a causa in particolare delle

maggiori spese per carburante (330 milioni, +44,7%) dovuto sia al prezzo che alla quantità.«Una ripresa della richiesta», ha commentato Ste-phan Gemkow, direttore fi nanziario di Lufthansa, in occasione della presentazione dei risultati di bilancio, «non sarà suffi ciente per ottenere un buon risultato.

L’effi cienza dei costi e gli ulteriori incrementi dei ricavi sono un presupposto obbligatorio. La strada è stata intrapresa da tutte le divisioni, introducendo le dovute misure per garantire i risultati. Siamo convinti che il gruppo uscirà più rafforzato da questa crisi. Il consiglio di ammi-nistrazione prevede per il gruppo un incremento del fatturato e un risultato operativo positivo. L’andamento dell’anno in corso ha ulteriormente rafforzato le aspettative di un risultato operativo positivo rispetto a quello dell’anno scorso».

© Riproduzione riservata

Il risultato operativo del vettore è stato negativo per 330 mln

Lufthansa, più fatturatoma aumentano le perdite

Marco TRonchetti Provera

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

40 Giovedì 6 Maggio 2010 MERCATI E FINANZA

Crisi del debito europeo, disastro Golfo del Messico e Goldman Sachs

Tre fantasmi sui bondStanno frenando l’uscita di nuove obbligazioni

Mentre la crisi del de-bito in Europa rap-presenta la prima causa dell’interru-

zione delle emissioni obbliga-zionarie societarie, si possono individuare almeno due altri fattori che stanno contribuendo a tenere sotto pressione i mer-cati del credito internazionali.Innanzitutto il disastro ambien-tale nel Golfo del Messico, cau-sato dalla fuoriuscita di greggio

da una piattaforma della Bp. Secondo quanto dichiarato da Guy LeBas di Janney capital markets, il Senato Usa starebbe infatti per varare una misura che aumenti i costi attribuibili a una società petrolifera per ripagare danni ambientali dagli attuali 75 mln usd ai 10 mld. I rifl essi sul mercato del credito sono però notevoli. I bond Bp, Transoce-an, Halliburton sono stati i più colpiti dagli effetti della marea

nera nel Golfo con il titolo Bp a scadenza 2013 (5,25%) in calo di 32 punti base e quello con sca-denza 2015 (3,875%) in calo di 30. Tutto il comparto petrolifero è sotto pressione a causa dei ri-pensamenti della Casa Bianca sui progetti di trivellazioni che interferiranno notevolmente con i piani delle compagnie.Il secondo fattore che pesa sui mercati del credito, nonostante sembri ormai passato in secondo

piano, è l’affare Goldman Sachs con le varie inchieste portate avanti dal Senato Usa, dalla Sec e dal Nyse. Le conseguenze di questo fi lone vanno a intaccare anche i titoli obbligazionari ban-cari e fi nanziari. I prezzi dei bond Goldman con scadenza 2020 (5,375%) sono in calo di 24 punti base a quota 224 pb sul Treasury, mentre i cds sul titolo a 5 anni si attestano a 165 punti base.

© Riproduzione riservata

Intesa raggiunta in Spagna tra maggioranza socialista e opposizione sulla riforma del quadro normativo delle casse di risparmio regionali, la cui ristrutturazione contribuisce ad alimentare le tensioni dei mercati. L’accordo è giunto proprio all’indomani di una giornata nera per la borsa di Madrid, che martedì aveva la-sciato sul terreno il 5,41%. Ad annunciarla è stato il numero uno dell’opposizione, il leader dei conservatori Mariano Ra-joy, al termine di un incontro con il premier, José Luis Za-patero. «Nei prossimi tre mesi proporremo una riforma sulla normativa delle casse di ri-sparmio», ha spiegato durante una conferenza stampa, «per creare un quadro regolamen-tare stabile, che garantisca la trasparenza e l’autonomia dei loro organi di gestione».Ieri mattina Rajoy ha avuto un lungo incontro con Zapa-tero, in cui sono state discusse anche varie questioni economi-che, mentre il paese è stato in-vestito dalla tensioni dei mer-cati alimentate dalle paure di «contagio» della crisi greca. In Spagna, le casse di risparmio sono in parte controllate dalle autorità regionali, che godono di forte autonomia e si trovano in affanno a causa della con-trazione del mercato immo-biliare, segmento su cui sono molto esposte.

© Riproduzione riservata

IN SPAGNA

Riformacasse

di risparmio

DI ROBERTO CUDA

«L’aumento delle tariffe non può essere l’uni-ca strada per rimettere in ordine i conti nell’Rc auto. Le assicurazioni dovrebbero investire in effi cienza per ridurre i costi, ad esempio nella gestione sinistri. Hanno le risorse per farlo». Lo ha detto Giancarlo Giannini, presidente dell’Isvap, l’Istituto di vigilanza sul mercato assicurativo, nel corso del convegno su «Assi-curazioni e sistema Italia», organizzato da Il Giornale delle Assicurazioni. Certo, alla base delle perdite del settore ci sono fattori esterni tutti italiani, come la frequenza dei sinistri, le truffe e lo stato delle strade. Ma le compagnie hanno le loro responsabilità e i soldi messi in cascina negli ultimi anni non sempre sono stati investiti nella direzione giusta, ha detto Gian-nini.

Sullo sfondo, la sintonia tra il viceministro dell’economia, Giuseppe Vegas, e Fabio Cerchiai, presidente dell’Ania, l’Associazione delle impre-se assicuratrici, che hanno rinnovato la «pax assicurativa» inaugurata dal governo in carica. Sanità, previdenza ed eventi catastrofi ci sono le

sfi de sul tappeto. Per Cerchiai, è ora di mettersi intorno a un tavolo e ragionare sui nodi irrisolti del paese, che tra qualche decennio potrebbero generare nuove crisi, non più fi nanziarie, ma sociali. «I giovani andranno in pensione con il 40% dell’ultimo reddito e l’invecchiamento della popolazione farà impennare la spesa sanitaria e assistenziale. Serve un piano complessivo di ri-ordino che includa l’assicurazione. Nella sanità penso, per esempio, alle casse sanitarie».

Invito raccolto da Vegas, che ha richiamato l’esempio statunitense. «L’assicurazione avrà un ruolo crescente nella sanità e nella previden-za», ha confermato Vegas. «Lo stato da solo non sarà in grado di reggere i nuovi bisogni. Anche sui grandi rischi auspichiamo una più stret-ta collaborazione con il mercato assicurativo. Dobbiamo valutare l’introduzione di coperture private sulle abitazioni». Intanto la crisi continua a pesare sul tessuto produttivo, come rivela un’indagine presenta-ta durante il convegno: il 46% della piccole e medie imprese ridurrà la spesa assicurativa nel 2010.

© Riproduzione riservata

Isvap: in assicurazione serve più effi cienza

Reyl (Lux) Global Sicavwww.reyl.ch

Valori al 04/05/2010

Elite France-Europe B EUR 90,97Elite France-Europe F EUR 89,19Em Debt Opp. B($) USD 101,36Em Debt Opp. C(Chf) CHF 101,32Em Debt Opp. E EUR 101,40Em Mkts Eq B($) USD 110,29Em Mkts Eq F($) USD 110,04Em Mkts Eq J(Chf) CHF 111,49Em Mkts Eq L EUR 113,16Europe Low Vol B EUR 94,40Europe Low Vol C(Chf) CHF 90,96Europe Low Vol F EUR 93,43Europe Low Vol H EUR 93,06European Equities B EUR 200,71European Equities C(Chf) CHF 184,25European Equities F EUR 197,20European Equities H EUR 192,90European Opp B EUR 99,77European Opp C(Chf) CHF 97,64European Opp D($) USD 99,27European Opp F EUR 99,29European Opp N(Chf) CHF 97,22North American Eq. B($) USD 137,12North American Eq. E EUR 132,26North American Eq. F($) USD 135,67North American Eq. G EUR 129,95North American Eq. H($) USD 131,04

Valori al 04/05/2010

European Value A1 EUR 1312,86

Ivy Asset Strategy A1 EUR 1076,89

Japan A1 EUR 588,60

US Large Cap Value A1 EUR 1179,45

US Large Cap Value C1 USD 1026,24

W&R Science & Technology A1 EUR 980,44

www.newmillenniumsicav.com

Distributore Principale:

BANCA FINNAT EURAMERICA TEL. 06 69933.475 - www.finnat.it

N.M. Euro Bonds Short Term EUR 131,33 132,53N.M. Euro Equities EUR 37,47 39,48N.M. Global Equities EUR 53,15 55,03N.M. Infl ation Linked Bd Europe EUR 105,04 -N.M. Q7 Corporate Bd EUR 156,19 158,01N.M. Q7 High Quality Bd EUR 130,21 131,50N.M. Q7 Pan European Eq. EUR 76,43 79,60N.M. Previra World Conservative EUR 124,11 125,52N.M. Large Europe Corporate EUR 115,10 115,73N.M. Q7 Active Equities Internat. EUR 78,90 78,94N.M. Q7 Alpha Balanced EUR 99,86 -

Valori al 04/05/2010

Valori al 30/04/2010

N.M. Q7 GlobalFlex classe A EUR 106,28 103,43N.M. Total Return Flexible EUR 115,25 -

POLAR CAPITAL FUNDS

www.polarcapital.co.uk

Comparto Classe NAV Valori aldi Azioni

Global Technology EUR 10,95 04/05/2010 GBP 9,45 04/05/2010 USD 14,28 04/05/2010

Healthcare Opportunities EUR 7,02 04/05/2010 GBP 6,06 04/05/2010 USD 9,15 04/05/2010

Polar Japan Fund USD 17,97 30/04/2010 GBP 11,72 30/04/2010 JPY 1697,54 30/04/2010

UK Absolute Return EUR 12,71 05/05/2010 GBP 10,85 05/05/2010 USD 16,45 05/05/2010 EUR 12,78 05/05/2010 GBP 10,91 05/05/2010 USD 16,53 05/05/2010

Class AClass AClass AClass IClass IClass I

POLIZZE UNIT LINKED

www.chiaravita.it

Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 Milano - Cap. Soc. Euro 34.178.000 i.v.

Unidesio 760071 11,152 23/04/2010

Unidesio 760072 10,065 23/04/2010

Unidesio 760073 10,085 23/04/2010

Unidesio 760074 10,339 23/04/2010

Unidesio 760075 11,607 23/04/2010

Unidesio 760077 10,637 23/04/2010

Unidesio 760078 10,175 23/04/2010

Unidesio 760079 10,573 23/04/2010

Unidesio 760080 10,368 23/04/2010

Unidesio 760082 9,631 23/04/2010

Unidesio 760083 10,883 23/04/2010

Unidesio 760085 10,256 23/04/2010

Unidesio 760087 10,975 23/04/2010

Unidesio 760088 9,664 23/04/2010

Unidesio 760089 11,099 23/04/2010

Unidesio 760090 7,536 23/04/2010

Unidesio 760091 10,509 23/04/2010

Unidesio 760092 10,481 23/04/2010

Unidesio 760093 10,171 23/04/2010

Unidesio 760094 10,559 23/04/2010

Unidesio 760095 10,135 23/04/2010

Unidesio 760096 10,248 23/04/2010

Unidesio 760097 10,549 23/04/2010

Unidesio 760098 10,693 23/04/2010

Unidesio 760099 10,801 23/04/2010

Unidesio 760100 10,348 23/04/2010

Unidesio 760101 10,535 23/04/2010

Unidesio 760102 10,062 23/04/2010

Unidesio 760104 10,371 23/04/2010

Unidesio 760105 10,578 23/04/2010

Unidesio 760106 10,450 23/04/2010

Unidesio 760109 10,579 23/04/2010

Unidesio 760110 10,478 23/04/2010

Unidesio 760111 10,481 23/04/2010

Unidesio 760124 10,658 23/04/2010

Unidesio 760125 10,613 23/04/2010

Unidesio 760126 9,928 23/04/2010

Unidesio 760129 10,802 23/04/2010

Unidesio 760130 10,487 23/04/2010

Unidesio 760131 10,529 23/04/2010

Unidesio 760132 10,429 23/04/2010

Unidesio 760133 10,467 23/04/2010

Unidesio 760134 10,425 23/04/2010

Unidesio 760137 10,352 23/04/2010

Unidesio 760138 10,479 23/04/2010

Unidesio 760139 10,700 23/04/2010

Unidesio 760140 10,616 23/04/2010

Unidesio 760141 10,136 23/04/2010

Unidesio 760143 10,358 23/04/2010

Unidesio 760144 10,351 23/04/2010

Unidesio 760145 10,864 23/04/2010

Unidesio 760147 10,410 23/04/2010

Unidesio 760148 10,226 23/04/2010

Unidesio 760149 10,414 23/04/2010

Unidesio 760150 10,371 23/04/2010

Unidesio 760156 10,002 23/04/2010

Unidesio 760157 10,467 23/04/2010

Unidesio 760158 9,984 23/04/2010

Unidesio 760159 10,110 23/04/2010

Unidesio 760160 9,989 23/04/2010

Unidesio 760161 9,988 23/04/2010

Unidesio 760162 9,988 23/04/2010

Unidesio 760163 9,982 23/04/2010

Unidesio 760166 10,037 23/04/2010

Unidesio 760167 10,018 23/04/2010

Unidesio 760168 10,088 23/04/2010

Unidesio 760169 10,255 23/04/2010

Unidesio 760170 10,016 23/04/2010

Unidesio 760171 9,983 23/04/2010

Unidesio 760173 10,000 23/04/2010

Unidesio 760174 10,000 23/04/2010

Telefono 02/58219.1 - e-mail: [email protected]

I fatti separatidalle opinioni

Direttore ed editore:

Paolo Panerai (02-58219209)

Direttore ed editore associato:

Pierluigi Magnaschi (02-58219207)

Condirettore: Marino Longoni (02-58219207)

Vicedirettore: Sabina Rodi (02-58219339)

Caporedattore centrale: Marco Castoro (06-6976081); Caporedattori: Gianni Macheda (02-58219220); Roberto Miliacca (Roma 06-6976081). Caposervizio:

Franco Adriano (06-69760827); Giorgio Bertoni (02-58219321); Giampiero Di Santo (06-69760826). Vicecaposervizio:

Cristina Bartelli (02-58219342); Franca Floris (02-58219341); Roberto Gagliardini (02-58219795); Ignazio Marino (02-58219468). Redazione: Marco Capisani (02-58219235); Francesco Cerisano (02-58219333), Luigi Chiarello (02-58219226); Elena Galli (02-58219589); Massimo Galli (02-58219588); Valentina Giannella (02-58219610); Emilio Gioventù (06-69760851); Alessandra Ricciardi (06-69760822); Stefano Sansonetti (06-69760849); Silvana Saturno (02-58219378); Andrea Secchi (02-58219251); Simonetta Scarane (02-58219374); Francesca Sottilaro (02-58219232); Roxy Tomasicchio (02-58219335). Segreteria: Manuela Bettiga (Milano); Anna Cioppa e Flavia Fabi (Roma)

ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374.

Stampa: Milano, Stem Editoriale Spa, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 - Roma, Litosud srl, via Carlo Pesenti 130 - Catania, Società Tipografica Siciliana Spa, Catania, Strada 5ª n. 35 - Cagliari, L’Unione Editoriale Spa, Viale Regione Elena, 12.

Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 58219283.

ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31-7-91 - Direttore responsabile: Paolo Panerai.

Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250.

Accertamento Diffusione Stampacertifi cato n. 6470 del 4/12/2008

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

41Giovedì 6 Maggio 2010GiovedMERCATI E FINANZA

E il 12 a Torino Compagnia San Paolo giudica l’operato di Benessia

Intesa, si stringono i tempiPer varare il nuovo cdg entro il 14 maggio

Continua la tempistica a tamburo battente dei vertici di Intesa Sanpa-olo per rinnovare tutte

le cariche societarie. Dopo il consiglio di sorveglianza di mar-tedì, ieri si è riunito il comitato nomine, presieduto da Giovanni Bazoli, per esaminare le candi-dature di chi dovrà sedere nel consiglio di gestione della banca.Bazoli intende chiudere il ca-pitolo entro il 14 maggio quan-do sarà approvata la prima trimestrale dell’anno. Sarà quindi cruciale la riunione del Cds che si svolgerà entro sa-bato per defi nire il nuovo Cdg.Martedì, mentre a Milano si svolgeva il Cds, a Torino si è te-nuta la riunione del comitato di gestione di Compagnia di San Paolo, fondazione principale azionista di Intesa Sanpaolo per trovare un nome da affi ancare ad Andrea Beltratti. Sarebbe Roberto Firpo, ma solo come consigliere. Angelo Benessia, presidente della Compagnia, dopo il rifi uto di Siniscalco, pun-ta ora sulla «riserva» Beltratti, ma ha contro tutti. Gli stessi membri della Compagnia, che,

a maggioranza, hanno chiesto e ottenuto che il 12 si discuta sull’operato del presidente e i vertici di Intesa. Secondo quan-to riportato ieri da MF, martedì il presidente di Intesa Sanpa-olo, Giovanni Bazoli, avrebbe affermato che il suo candida-to per la presidenza del cdg

«era e rimane Enrico Salza».A rinvigorire la polemica è stato ieri Giorgio Groppo, consiglie-re della Compagnia, uno dei 13 fi rmatari della lettera che chiedeva un vertice anticipa-to della fondazione torinese. «La Compagnia è importan-te e va salvaguardata. Negli

ultimi tempi, i rinnovi di In-tesa hanno assorbito oltre-modo i vertici su altri temi».Per Groppo, sarà importante l’appuntamento del 12 mag-gio in cui si dovrà valutare, fra l’altro, l’operato del presidente e del comitato di gestione.

© Riproduzione riservata

Il gruppo Montepaschi ha promosso quattro nuove iniziative per sostenere il settore agricolo e agroindu-striale, in linea con la sua vicinanza all’economia del territorio e ha scelto di riu-nire questo primo ciclo di in-terventi fi nanziari all’inter-no del pacchetto TerrAmica, per evidenziare i concetti di sviluppo sostenibile e com-patibilità ambientale.Le misure, elaborate nel ri-spetto delle linee guida de-gli enti territoriali, offrono anche una risposta alle re-centi iniziative emanate dal governo a livello nazionale, per contrastare l’attuale crisi economica che non ha risparmiato la fi liera agri-cola. Gli strumenti sono stati concepiti valorizzando la conoscenza e l’esperien-za maturata dal gruppo nel comparto agroalimentare e vogliono fornire alle azien-de un sostegno economico e strategico, favorendo la multifunzionalità, la sicu-rezza sul lavoro, il benesse-re animale.Per quanto riguarda le col-tivazioni, è previsto un fi -nanziamento fi no a 12 mesi e per un importo massimo di 100 mila euro, fi nalizzato all’acquisto di sementi no-ogm e fertilizzanti, all’al-lestimento di misure agro ambientali, all’acquisto di piccola attrezzatura da far-mer market.Per le macchine e le attrez-zature, è stato creato un fi nanziamento per l’acqui-sto di macchinari ad alta tecnologia e a basso impat-to ambientale, e strumenti destinati a migliorare la sicurezza sul lavoro, con durata massima di 60 mesi e fi no a 200 mila euro. Qua-lora l’intervento fi nanziario sia fi nalizzato al rinnovo del parco macchine, è prevista in abbinamento una polizza infortuni predisposta da Axa Mps assicurazioni, destinata all’abbattimento del debito residuo in caso di invalidi-tà permanente o morte del prestatario. Quanto all’allevamento, è stato pensato un intervento fi nanziario fi no a 250 mila euro per un periodo massimo di 60 mesi, per chi vuole in-vestire in azienda per porta-re migliorie alle preesisten-ti strutture di allevamento (pavimentazione stalle, im-pianti di aerazione, automez-zi trasporto animali).È stato infi ne predisposto un prestito concesso ai soci di cooperative, destinato al rafforzamento patrimoniale delle società. L’importo mas-simo fi nanziato è pari a 50 mila euro, con una durata massima di 60 mesi.

© Riproduzione riservata

DA MPS

Agricoltura,quattro

iniziative

Primavera senza pace per le fondazioni ban-carie italiane. Anche alla bolognese Carimon-te tira aria di tempesta. I vertici della holding, che detiene il 2,4% di Unicredit, si sono scontrati sulla decisione di diluire la partecipazione in piazza Cordusio. La società, partecipata dalle fondazioni Cassa di risparmio di Modena (60%) e Monte di Bo-logna e Ravenna (40%) e presieduta da Gian-luigi Serafi ni, ha appena venduto lo 0,7% di Unicredit, scendendo dal 3,17% al 2,4%. Il regista della cessione è stato Andrea Landi, presidente della Fondazione Modena. L’operazione ha due scopi: diversifi care gli investimenti per tutelare il patrimonio e aumentarne la redditività nel medio-lungo periodo.Ma l’amministratore delegato di Carimonte, Dino Piacentini, non ha gradito la scelta e

si è contrapposto a Landi. Il manager non ha partecipato al cda che ha deliberato l’ope-razione e sarebbe arrivato a un passo dalle dimissioni. «Un disallineamento di fondo che andrà chiarito», ha ammesso Landi. Piacen-tini però non fa sconti: «So quanto serva per lo sviluppo il supporto della fi nanza, intesa come apporto di servizio», ha scritto in una nota. «Con questo spirito, ho accettato e as-sunto l’impegno di amministratore delegato di Carimonte, in rappresentanza degli interessi dell’economia modenese. Impegno che intendo mantenere sino a quando le istituzioni locali condivideranno l’obiettivo di supportare lo sviluppo economico del nostro territorio. Nel momento in cui non fosse, non avrebbe alcun senso la mia presenza, o di altri imprenditori in tale contesto».

© Riproduzione riservata

Vertici divisi anche in fondazione Carimonte

Allianz, la maggiore società assicuratrice d’Europa in termini di utili da premi, ha

annunciato che prevede un aumento dell’utile operativo del primo trimestre del 21%, con guadagni forti soprat-tutto nei rami vita e salute e nell’attività di gestione dei risparmi.

Il gruppo prevede di ripor-tare un utile operativo di cir-ca 1,7 mld euro per il primo trimestre, in salita rispetto agli 1,4 mld euro dello stesso periodo nel 2009.

L’a.d. Michael Diekmann ha dichiarato agli azionisti che Allianz può ancora realizzare un utile operativo di 7,2 mld euro per l’intero anno.

Per raggiungere questo obiettivo, sono necessari tassi di interesse stabili, «nessun sconvolgimento drammatico» nei mercati capitali e una normalizzazione delle richie-ste di risarcimento legate a disastri naturali nel corso dell’anno.

Nel primo trimestre, i disa-stri naturali, tra cui i tempo-rali invernali in Europa e il terremoto in Cile, sono costati alla società 500 mln di euro, oltre il doppio della cifra che paga normalmente a fronte di richieste di questo tipo in un

trimestre, ha affermato l’a.d. Di conseguenza, l’utile ope-

rativo del primo trimestre del-le assicurazioni contro danni e dei beni patrimoniali sarà «sostanzialmente» inferiore ai 969 mln euro dell’anno scorso, ha affermato il gruppo. Tutta-via, l’utile operativo nei rami vita e salute e nell’attività di gestione dei risparmi supere-rà il dato del 2009.

© Riproduzione riservata

Primo trimestre. Confermate stime ’10

Allianz prevedeutili in aumento

Il cda di Centrobanca, la corporate e investment bank del gruppo Ubi banca, ha approvato i ri-

sultati del primo trimestre, con un utile netto, che non include componenti straor-dinarie, di 13,5 mln euro, in crescita rispetto ai 6,9 mln dell’analogo periodo del 2009.«Il primo trimestre», secondo l’istituto, «è stato caratteriz-zato da una evoluzione posi-

tiva dell’attività operativa, come evidenziato dalla crescita delle erogazioni di crediti alle imprese, salite dai 276 mln a marzo 2009 agli attuali 478 mln, anche grazie all’attività di collaborazione con le banche rete del gruppo Ubi, a forte ra-dicamento territoriale».

Il margine d’interesse è cre-sciuto a 29,2 mln e le commis-sioni nette a 9,1 mln (+23,6%), con l’apporto in particolare del-le attività di corporate fi nance a cui sono riconducibili circa il 46% delle commissioni. Il risultato dell’attività di nego-ziazione e copertura è aumen-tato del 39,7% a 7,3 mln e gli altri proventi di gestione sono passati a 645 mila da 413 mila. I proventi operativi si sono con-seguentemente attestati a 44,3 mln (+4,7%) mentre gli oneri operativi sono stati ridotti del 6,9% a 13,3 mln.

Il risultato della gestio-ne operativa si è attesta-to a 31,1 mln (+10,6%).Il cost income ratio ha segnato una riduzione di circa 4 punti percentuali dal 33,6% al 29,9%. Le rettifi che di valore su crediti nel trimestre sono state pari a 8,8 mln, (12,4). Il costo del cre-dito annualizzato si è attestato a 51 punti base rispetto ai 68 del marzo 2009.

© Riproduzione riservata

In crescita i crediti erogati e i margini

Bene i tre mesidi Centrobanca

Il pm Roberto Pellicano ha avanzato al gip, Franco Cantù Raj-noldi, del tribunale di Milano, la richiesta di giudizio immediato nei confronti di una settantina di persone tra promotori fi nan-ziari di Banca Mediolanum e loro clienti, ritenuti responsabi-li di aver organizzato un giro di fatture false per una decina di milioni di euro attraverso una rete di società in Svizzera, a Londra e a Vaduz, nel Liechtenstein. L’inchiesta, che vede indagati i promotori fi nanziari per frode fi scale e il loro con-sulente, il commercialista Marco Baroni, per riciclaggio, nasce dalle dichiarazioni rese dal commercialista svizzero, Giovan-ni Guastalla, arrestato per associazione per delinquere e rici-claggio nell’ambito di uno dei tronconi di inchiesta su Italease.Tra gli indagati, c’è anche Oscar Di Montigny, a.d di Mediolanum corporate university e responsabile di sviluppo rete di Banca Mediolanum oltre che cognato del numero uno di Mediolanum Ennio Doris. Banca Mediolanum, il cui principale azionista è la Fininvest, si è sempre dichiarata estranea alle accuse. Inoltre Ennio Doris aveva avviato un audit per ulteriori accertamenti.

© Riproduzione riservata

Mediolanum: pm chiedegiudizio per 70 promotori

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked

VALORI AL 15/04/10

Adesso Index Aprile '07 86,460 A2 | A | A+ - | A- | A-

Adesso Index Febbraio '07 97,026 A2 | A- | A- * - | A- | A-

Alba Carim Index 08/07 103,104 - | BBB | - A2 | A+ | AA-

Alba Carim Index 11/06 98,146 - | BBB | - Aa2 | AA | AA

Alti Percorsi Index 1 – 2007 99,288 A3 | - | - Aa3 | A+ | A+

AltiPercorsi Index 2005 102,191 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

CariChieti Index Linked 2005 99,940 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Carichieti index linked 2006 96,440 Aa2 | AA- | AA- A1 | A | A+

Carichieti Index Linked 2007 98,849 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA

Cedola Index 99,660 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Creberg altiplano marzo 07 94,911 - | A- | A- - | A- | A-

Creberg Altiplano Aprile '07 84,190 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Creberg Polar Aprile '07 84,030 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Derby Index Linked Dicembre 2006 88,680 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A | A ****

Derby Index Linked Ottobre 2006 89,670 - | (1) | - - | A- | A-

DOMANIDEA 2 – INDEX LINKED 2007 93,411 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-

DomanIdea 3 - Index Linked 2007 99,600 - | A- | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Nuove Frontiere 99,810 A3 | A- | A- Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere II Serie N/D(�) WR | NR | NR Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere III serie 90,620 - | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 93,390 Aa2 | AA- | AA- Aa3 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VI serie 115,140 Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere VII serie 93,411 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VIII serie 99,600 - | A- | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Performance Positiva 111,180 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

ExtraFrutti - Index Linked 2008 100,570 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 1 - 2006 96,938 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Index Scatto piu' Persona Life 94,780 Aa2 | A+ | A+

Index Up 1-2008 86,380 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Index Up 2 - 2005 99,887 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 3 - 2005 101,280 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Index Up 4 - 2005 99,393 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Indice Più 2 - 2004 99,650 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Indice Più 3 98,740 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Indice Più 4 - 2004 99,327 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Prima Classe 1 - 2005 101,789 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

Prima Classe 2 - 2005 102,300 - | BBB+ | A- Aa3 | A | A ****

Prima Classe 2005 - Edizione speciale Progetti Regionali 100,460 A3 | A- | A- Aa2 | A+ | A+

Prima Classe 3 - 2005 96,863 A2 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 10 97,577 Baa3 | - | - A2 | A+ | AA-

Scelgo Index 11 98,145 Baa3 | - | - A1 | A+ | A+

Scelgo index 12 97,314 Baa3 | - | - Aa2 | AA | AA

Scelgo Index 13 96,055 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 14 99,638 Baa3 | - | - Aa1 | AA- | AA-

Treviso Index 2007 99,288 A3 | - | - Aa3 | A+ | A+

Volterra Index 2 - 2005 102,183 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Uni Class 98,06 Aa3 | A | AA- Aa3 | A | A+

2,40% S&P/Mib CRESCITA ITALIA SERIE XIV LUGLIO 2005 96,060 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 97,579 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

3% Cliquet Crescita Italia SERIE III - 2 2005 98,270 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

3% Cliquet Crescita USA SERIE II 1/2005 99,880 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

3% Top Coupon Index Linked serie XIII 2003 99,487 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

3% TOP COUPON INDEX LINKED SERIE XV - 2003 99,748 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

3,0% Top Coupon Serie XII - 2003 99,614 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,15% GRIFO COUPON - SERIE VI MAGGIO 2004 98,022 Aa2 | AA | AA Aa2 | AA | AA

3,20% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE VII GIUGNO 2004 99,740 A3 | A- | A-

3,60% Coupon Serie X - 2003 99,564 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3,75% crescita USA index linked serie XIV settembre 2004 99,572 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% S&P / Mib CRESCITA ITALIA SERIE XVII DICEMBRE 2004 98,580 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie X Agosto 2004 99,537 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

4,0% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XV NOVEMBRE 2004 98,200 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

4,0% CRESCITA USA SERIE XIII OTTOBRE 2004 98,570 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,30% International Index Serie V Marzo 2007 89,060 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+

4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 95,021 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 95,020 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VI Aprile 2007 90,220 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VII Aprile 2007 89,410 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie X Giugno 2007 95,860 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 99,470 A2 | A | A Aa3 | A+ | A+

Capital Index Serie II 2005 98,741 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA | AA

Capital Index SERIE IV 2005 96,020 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

Capital Index serie VI 2004 99,841 Aa2 | AA | AA Aa2 | AA | AA

CAPITAL INDEX SERIE VI 2005 96,660 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

Capital Index Serie X 2004 99,150 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Capital index serie XII 2004 98,800 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Capital index serie XIV 2004 98,700 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVI 2004 98,360 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVII 2004 97,940 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Capital index serie XX 2004 98,993 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA | AA

Convergence Serie IX 2007 90,220 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie VIII 2007 89,060 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+

Convergence Serie XI 2007 95,021 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Convergence Serie XII 2007 95,860 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Convergence serie XIV 2007 95,020 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

Crescita Europa Serie IX 2006 99,150 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Europa Serie XI 2006 99,550 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA ITALIA 70% SERIE XIII 2005 95,780 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 80% SERIE XII LUGLIO 2005 95,850 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA

CRESCITA ITALIA Serie VII 2006 99,700 A3 | BBB | A- Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 94,896 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie I 2005 99,880 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2006 97,710 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2007 93,730 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie II 2005 98,270 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2007 91,110 A1 | A | A Aa3 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE II/2006 98,220 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Sicura serie III 2005 96,650 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE III 2006 92,110 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie III 2007 90,900 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie IV 2005 99,180 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 92,020 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Crescita Sicura Serie IV 2007 95,387 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE IX 2004 100,235 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 95,590 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2005 99,910 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE V 2006 95,308 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2007 95,021 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VI 2004 99,550 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2005 96,060 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Crescita Sicura Serie VI 2007 95,860 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita sicura serie VII 2004 99,109 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 97,579 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 96,610 Aa2 | AA | AA

Crescita Sicura Serie VII 2007 95,020 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2004 98,950 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 97,340 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 96,820 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VIII 2007 78,040 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE X 2006 96,310 Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 95,200 A2 | A+ | AA-

DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 98,220 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Esagono Plus Nikkei Serie XIX 2006 99,630 Aa1 | - | -

Esagono Plus Nikkei Serie XXI 2006 100,630 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 91,200 A1 | A | A+ A1 | A | A+

Euro dollaro Index Coupon 1,75% serie VII 5/2005 99,180 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

EURO-DOLLARO INDEX COUPON - SERIE XVI DICEMBRE 2004 99,390 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Euro-dollaro Serie V aprile 2005 96,650 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

EURO-JAPAN INDEX LINKED SERIE III MARZO 2006 96,795 A2 | A | A+ Aa3 | A+ | A+ *****

EUROSTOXX 10% SERIE XIII LUGLIO 2005 99,220 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 92,020 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 96,610 Aa2 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 95,590 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 96,310 Aa2 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 95,200 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 96,820 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 93,730 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 95,308 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 94,896 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 91,110 A1 | A | A Aa3 | A | A+

EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 98,220 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

VALORI AL 15/04/10

VALORI AL 15/04/10

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

VALORI AL 15/04/10

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCHPRODOTTO VALORE

RATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

(�) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazionidell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da comunicato disponibile sulla homepage del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it.

Everest Equity World Serie XI 2007 96,120 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 95,483 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XIII 2007 96,120 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XV 2007 95,483 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 89,442 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Grifo Index serie XIX 2004 99,168 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 92,110 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 94,896 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 92,020 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 95,308 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 96,610 Aa2 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 96,820 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 95,590 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 96,310 Aa2 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 95,200 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 91,110 A1 | A | A Aa3 | A | A+

INDEX "ESAGONO" BSG 2005/2010 SERIE XIV 98,262 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 97,579 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 93,730 A2 | A+ | AA-

INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 98,460 Aa1 | - | -

Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 78,040 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 95,860 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 95,021 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 95,020 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

INDEX “DJ EUROSTOXX 50” BSG 2005/2010 SERIE XVI 97,420 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 90,900 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 95,387 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

INDEX BSG 2006/2011 “MAXIESAGONO” SERIE I 2006 97,710 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie IX 2005 99,910 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie V 2005 96,650 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 97,340 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Extra Serie XII 2005 101,170 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO ITALIA SERIE XIV 2005 99,220 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE II 2006 97,710 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Maxi serie XXIV 2005 97,420 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XIV 2006 99,218 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XIX 2005 98,540 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XXI 2005 96,010 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XXII 2005 95,818 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie VIII 2005 99,939 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie X 2005 99,520 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Euro - Dollaro 2011 BSG Serie VII 99,180 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Euro-dollaro 2011 BSG Serie VI 96,650 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Index Euro-Dollaro 2011 BSG Serie X 2005 99,910 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Eurodollaro Bsg serie 12^ - 2004 99,390 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

INDEX SERIE XV 2005 ESAGONO PLUS 98,262 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 97,579 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

Index superswing S&P 500 BSG/2011 Serie II 2005 99,880 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

Index superswing S.&P. MIB - BSG/2011 Serie IV 2005 98,270 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

INDEX SWING SPMIB BSG 2011 SERIE XII/2005 96,060 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Japan – Euro Serie IV 2007 88,190 A3 | BBB | A- Aa2 | A+ | A+

Lombarda vita 6&6 94,570 - | AA- | - Aa3 | A | A+

Lombarda vita 6&6 New 88,695 A2 | A | A A2 | A+ | AA-

Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 101,750 A2 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 49,910 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 91,540 - | AA- | - Aa2 | AA | AA

Lombarda Vita Classic Markets 101,368 Aa1 | A+ | AA-

Lombarda Vita Classic Markets New 96,980 - | AA- | - Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector 98,780 - | AA- | - A1 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector New 96,040 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA

Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 78,040 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Presente e Futuro Serie XVI 2007 78,040 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Protezione e Valore Serie III 2007 98,460 Aa1 | - | -

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 58,360 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Novembre 2007 102,159 Baa1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 93,730 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 91,110 A1 | A | A Aa3 | A | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 90,900 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 95,387 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 96,820 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 95,840 A2 | A+ | AA-

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 95,590 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 96,310 Aa2 | AA | AA

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

43Giovedì 6 Maggio 2010

Ftse All share -1,28%, euro 1,2850, petrolio a 80 $

Rallenta la cadutaMa borse europee sempre negative

È stata un’altra giornata negativa per le borse, anche se il tonfo di mar-tedì non si è ripetuto

ieri. In realtà, i listini avevano tentato un rimbalzo in apertu-ra, ma quasi subito i timori per le finanze di Grecia, Spagna e Portogallo, oltre alla specu-lazione, ormai dominante, e all’annuncio di Moody’s su un possibile taglio del rating del Portogallo, hanno preso il so-pravvento, facendo virare in negativo tutte le piazze.

Solo nel fi nale c’è stato un recupero dai minimi di giorna-ta. Non hanno aiutato neppure i dato macro Usa (l’indice delle richieste di mutui, salito del 4%, il dato di Automatic data processor di aprile sui nuovi posti di lavoro, saliti a 32 mila, l’indice Ism servizi di aprile stabile).

A Milano il Ftse Mib ha chiuso a -1,27%, il Ftse All share a -1,28%, il Ftse Mid cap a -1,95%, il Ftse Star a -1,07%. In discesa anche gli altri indici europei con il Cac-40 a Parigi (-1,23%), il Dax a Francoforte (-0,74%) e il Ftse 100 a Lon-

dra (-1,11%). A metà seduta, a New York, il Dow Jones segna-va -0,14%, l’S&P 500 -0,69%, il Nasdaq Composite -0,23%.

A piazza Affari, sul paniere principale il comparto bancario è stato ancora tra i più colpiti dalle vendite. Male Banca Mps (-3,79%), Ubi banca (-3,31%), Banco popolare (-3,02%), Po-polare Milano (-2,31%), Intesa Sanpaolo (-2,27%) e Unicredit (1,67%).

In forte ribasso anche gli industriali con Fiat (-3,1%), seguita da Prysmian (-2,5%), Finmeccanica (-2,13%) e Im-pregilo (-1,78%). Ha limitato i cali Ansaldo Sts (-0,36%), men-tre si è salvata dalle vendite diffuse Pirelli & c. (+1,79%), che ha chiuso in vetta al Ftse Mib dopo il via libera allo spin-off di Pirelli re (-1,67%) e ai conti dei primi tre mesi.

Tra le altre blue chip, male Buzzi Unicem (-5,36%), FonSai (-3,99%) e Mediaset (-3,39%). Bene il comparto petrolifero con Eni (+1,11%) e Tenaris (0,87%). Sul resto del listino, pesanti Eutelia (-14,61%), Snai (-11,61%) e Banca Profi -

lo (-5,98%).Quanto all’euro, ha chiuso

ancora in calo sul dollaro, sul-la scia dei timori che la crisi greca possa contagiare anche altri paesi.

La moneta unica è passata di mano a 1,2850 dollari dopo aver toccato il minimo da 14 mesi a 1,2805 dollari. Euro-yen a 121,06, dollaro-yen a 94,20.

Infi ne il petrolio, anch’esso in forte ribasso, dopo i dati sulle scorte Usa al 30 aprile, risultate pari a 360,575 mln di barili, in rialzo di 2,755 mln rispetto alla settimana prece-dente. Le riserve strategiche di petrolio sono rimaste inva-riate a 726,6 mln di barili.

La capacità di utilizzazio-ne delle raffinerie è stata dell’89,6%, in rialzo rispetto alla settimana precedente (89%).

A metà seduta, a New York, il future giugno sul Wti è stato quotato a 80,32 dollari al bari-le, mentre a Londra il future sul Brent è stato prezzato a 83,21 dollari al barile.

© Riproduzione riservata

Abb ha sottoscritto l’accordo per l’acquisi-zione di Ventyx per oltre un miliardo di dollari da Vista equity partners, per diventare fornito-re leader di soluzioni software per la gestione delle reti elettriche. Abb integrerà Ventyx nella divisione Power systems, nel proprio business di gestione delle reti, costituendo una singola unità per la fornitura di soluzioni software per la gestione dell’energia. Questa acquisizione triplicherà il portafoglio delle soluzioni sof-tware Abb per la gestione dell’energia.

Société génerale è tornata in utile nel primo trimestre, con 1,06 mld euro di attivo, a fronte di una perdita netta di 278 mln euro nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono saliti a 6,58 mld (+34%), gli accantona-menti da perdite si sono ridotti del 16% a 1,13 mld euro.

Dyckerhoff (Buzzi Unicem) ha chiuso il pri-mo trimestre con un fatturato consolidato a 202 mln euro (258 mln nello stesso periodo 2009), un ebitda negativo per 10 mln (+6 mln), un ebit negativo per 39 mln (-21 mln), una perdita pretasse a 51 mln (-35 mln) e una perdita netta a 36 mln (-26 mln). Per l’intero esercizio 2010 Dyckerhoff prevede un fatturato consolidato di 1,4 mld, sugli stessi livelli del 2009.

Fiamm ha chiuso il 2009 in crescita, nono-stante la crisi. La posizione fi nanziaria netta è stata di -82,4 mln di euro (–104,2 nel 2008), un patrimonio netto di 112,5 mln, un ebitda di 37 mln (34,3), un fatturato di 403,6 mln e un utile netto di 20,4.

Poste italiane. L’assemblea ha approvato il bilancio 2009, chiuso con un utile di 903,99 milioni di euro.

Sia-Ssb- L’assemblea ha nominato il nuovo cda per il triennio 2010-2012 e ha confermato Carlo Tresoldi alla presiden-za. Il nuovo cda ha poi nominato Massi-mo Arrighetti amministratore delegato.

Sector. Nei primi quattro mesi gli orologi Sector hanno registrato un aumento delle vendite del 25%. La tendenza è sostenuta an-che dalle esportazioni; in particolare Francia e Germania per quanto riguarda l’Europa e poi Brasile.

Directa. Si è chiuso con un utile netto di 585 mila euro, rispetto a 1,2 milioni di euro dell’esercizio precedente (-51%), il bilan-cio 2009 di Directa, approvato dall’assem-blea. Il numero di operazioni eseguite dalla clientela è stato pari a 4,99 milioni (-6,5%). I clienti operativi, nel 2009, sono cresciuti di 2 mila unità a 16.225 (+14%) così come le convenzioni con gli intermediari, che da 129 a fi ne 2008, incluse anche 2 sim, sono ora 146 (+13%). L’assemblea ha deliberato di non distribuire dividendo «per rafforza-re la solidità patrimoniale della società».

Safi lo. In esecuzione della delibera dell’as-semblea straordinaria del 30 aprile, Safi lo effettuerà il 10 maggio il raggruppamento delle attuali 1.136.439.310 azioni ordinarie, del valore nominale di 0,25 euro ciascuna, in 56.821.965 nuove azioni, del valore nomi-nale di 5 euro, nel rapporto di 1 nuova azio-ne ordinaria ogni 20 esistenti. Al solo fi ne di consentire la quadratura dell’operazione, secondo la società, Multibrands Italy, titola-re di 423.115.679 azioni ordinarie, ha dato via libera all’annullamento di 10 azioni ante raggruppamento.

Autostrade meridionali ha registrato, nel primo trimestre, un utile netto di 3,895 mln, in crescita rispetto all’utile di 1,055 mln del primo trimestre 2009. I ricavi sono stati di 21,181 mln euro (+30,8%), i ricavi netti da pe-daggio di 20,148 euro (+33%). L’ebitda è stato di 10,222 mln (+47,4%) e l’ebit si è attestato a 7,247 mln (+223,8%). Il patrimonio netto è stato di 106,550 mln (102,655). La posizione fi nanziaria netta era positiva per 153,585 mln (135,67 al 31 dicembre).

BREVI

€/$ Doppia Opportunità protezione totale 98,795 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

BCP Più index serie IV 2005 96,700 - | A- | - Aa3 | A | A ****

C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE IX - 2003 99,492 - | (1) | - Aa3 | A+ | AA-

C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE XI - 2004 100,651 - | (1) | - Aa3 | A | A ****

CRFC INDEX LINKED SERIE XII 96,500 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 96,250 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Il valore dell'energia 96,957 A1 | A | A+ - | A- | A-

Il valore dell’acqua 103,228 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+

Il valore dell’acqua - seconda serie 103,241 A1 | A | A+ - | A- | A-

Index Linked Bull Dividend 93,750 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | A+ | A+

Index linked di lusso 103,460 - | AA- | - Aa3 | A+ | A+ *****

Index Linked Select Dividend 91,170 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | AA- | AA-

Index Up 1 2006 99,893 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Index Up 1 2007 97,943 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+

Index Up 2 2006 93,630 A2 | A | A+ Aa2 | AA- | AA-

Nikkei Avenue 92,250 Baa3 | - | BBB+ Aa2 | AA- | AA-

PROFIT + 98,020 - | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 140,590 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie I 141,400 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie II 140,440 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie III 139,480 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie IV 138,520 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie V 140,590 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

Tandem Doppia Opportunità 98,195 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Valore Assicurato 95,880 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA- | AA-

VALORI AL 15/04/10

VALORI AL 15/04/10

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

* Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl

*** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA

**** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A.

***** Rating della Società Incorporante Natixis

(1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte

INDEX LINKED NUMERO 1 101,789 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

VALORI AL 15/04/10

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 95,200 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index - Serie XXXV 2005 99,880 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLI - 2005 99,180 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLII - 2005 99,910 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLIV 2005 96,060 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Tortona Borse Più Index Serie XXVI - 2004 99,550 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVIII - 2004 99,537 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIII 99,390 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIX 2005 96,650 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Tortona Borse Più Index Serie XXXVI 2005 98,270 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 95,308 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 94,896 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 96,820 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 95,590 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 96,310 Aa2 | AA | AA

Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 92,020 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Tortona Borse Piu' Index Serie XXX 2004 99,109 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLV 2005 97,420 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

Carismi Più Certezza 10 101,186 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 11 103,700 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA-

Carismi Più Certezza 2 104,247 A2 | A | A Aa3 | A | A ****

Carismi Più Certezza 2 Private 99,270 - | AA- | - Aa2 | AA | AA

Carismi Più Certezza 3 96,236 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 4 96,127 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 5 101,340 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 6 99,650 Baa3 | - | BBB+

Carismi Più Certezza 7 96,110 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

CARISMI Più Certezza 8 86,500 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 9 97,620 - | AA- | - Aa2 | A+ | A+

VALORI AL 15/04/10

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

PONZI SpASocietà italiana per azioni per l’esercizio di informazioni specialistiche e comportamentali per il mondo degli affari e la professione forense

GLI OBIETTIVI: RINTRAC CIARE BENI AGGREDI-

BILI, NON ANCORA AGGREDITI, CAPIENTI

IN TUTTA ITALIA; FORNIRE L’OCCASIONE

PER AGIRE ANCHE LEGALMENTE CON AZIONI

ESECUTIVE SU BENI ESCUTIBILI.

I DESTINATARI : BANCHE, ASSICURAZIONI,

STUDI LEGALI, MAGISTRATI DELLE SEZIONI

FALLIMENTARI / CURATORI FALLIMENTARI,

IMPRENDITORI.

I CONTENUTI: MATERIALE INFORMATIVO

SPECIFICO PER PIANIFICARE OPERAZIONI DI

RECUPERO CREDITI GIUDIZIALE E/O STRAGIU-

DIZIALE. INFORMAZIONI MIRATE PER AZIONI

ESECUTIVE (IPOTECHE LEGALI, PIGNO RAMEN -

TI, REVOCATORIE, AZIONI DI RIVALSA, CESSIONI

DEL QUINTO O QUOTA DELLA PENSIONE...).

IL DOSSIER: PRESENTA I DIVERSI SCE NARI E

LE POSSIBILI STRATEGIE INVESTIGATIVE FOR-

NENDO INDICAZIONI UTILI PER UN EFFICACE

STRUTTURAZIONE DELLA RICERCA (MO DA LITA’

D’EFFETTUAZIONE, RACCOLTA DATI, SCELTA

DELLE FONTI, VALUTAZIONI DELLE ALTERNA-

TIVE...).

PRIVACY: RAPPORTI INFORMATIVI PER LA

TUTELA GIUDIZIARIA DI DIRITTI E PER AZIONI

DI PRE E POST CONTENZIOSO DI RECUPERO

CREDITI E INFORMAZIONE/INVESTIGAZIONE

ECONOMICA.

Investigazioni economiche e patrimoniali

Informazioni per recupero crediti anomali /non performanti

Rintraccio attività

Accertamenti su cessione del quinto dello stipendio

Relazioni bancarie

Relazioni con banco posta

Rintraccio automezzi

Rintraccio debitori e coobbligati

Forme pensionistiche

Rintraccio natanti

Rintraccio nuovi indirizzi

Rintraccio beni aziendali

Rintraccio terzi debitori

Rapporti d’affari tra conoscenti/parenti per azioni revocatorie

Rintraccio eredi

Accettazione eredità

Eredità controverse

Ricerca partecipazioni societarie

Ricerche e localizzazione beni immobili a livello nazionale

Delinquency history

Furto d’identità (truffe finanziarie)

Analisi e contrasto dei fenomeni di frode

Gestione e intercettazione delle frodi

Valutazione di affidabilità e solvibilità di partners d’affari

SOLO UN LEADER NELLA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SPECIALISTICHE PUO’ PROPORVI UNA TALE SCELTA“PORTAFOGLIO DEBITORI”. COME OTTENERE LE INFORMAZIONISUI TUOI DEBITORI E RIENTRARE IN POSSESSO DEI TUOI CREDITI.

Società per azioni per l’esercizio di attività investigative a sfondo economico

PONZI SpA www.ponzi.com

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it