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Indagine congiunturale sul settore artigiano della provincia di Biella – 2° semestre 2011
CCIAA di Biella – Congiuntura dell’artigianato 2° semestre 2011 2
2° Semestre 2011
STRUTTURA: lo stock delle imprese artigiane registra una flessione per il quinto anno consecutivo
CONGIUNTURA: la produzione del comparto artigiano biellese subisce una brusca frenata e il mercato del lavoro mostra ancora timidi segnali di tenuta
Struttura settore artigiano biellese – 2° semestre 2011
Come di consueto, prima di presentare i risultati
dell’analisi dell’andamento congiunturale, si illustra la
dinamica strutturale delle imprese artigiane (che
rappresentano il 31% dello stock totale delle imprese
registrate a livello provinciale), focalizzando
l’attenzione sul tasso di crescita, sulle variazioni di
stock e sulla distribuzione per settore al 31 dicembre
2011.
Secondo Movimprese, l’analisi sulla nati‐mortalità
condotta da InfoCamere sulla base dei dati del
Registro Imprese della Camere di commercio, tra il 31
dicembre 2011 e il 31 dicembre 2010, il saldo delle
imprese artigiane è risultato negativo per 95 unità,
portando a 6.161 unità lo stock complessivamente
registrato. Il saldo è il risultato di 502 cessazioni (e 6
unità in meno rispetto a quelle rilevate nel 2010) non
compensato dal numero delle iscrizioni, pari a 407
unità (10 unità in più rispetto all’anno precedente). Il
bilancio anagrafico delle imprese iscritte e cessate si
traduce, pertanto, in un tasso di crescita negativo –
per il quinto anno consecutivo – pari a ‐1,52%. La
riduzione della base imprenditoriale artigiana avviene
anche a livello regionale e nazionale, tuttavia
l’andamento negativo risulta di minore entità rispetto
a quello registrato a livello provinciale, generando un
tasso di crescita pari a ‐0,42% per le aziende artigiane
piemontesi e ‐0,43% per quelle italiane.
Tabella 1: Tassi di crescita imprese artigiane. Prov. di Biella,
Piemonte e Italia. Anno 2011
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte‐CCIAA di Biella su dati InfoCamere
Volgendo, invece, l’attenzione ai tassi di crescita delle
imprese artigiane per forma giuridica, si osserva che il
tasso di crescita negativo complessivo è generato da
quelli negativi delle società di persone (‐1,94%) e delle
imprese individuali (‐1,71%). Continua ad essere in
controtendenza, invece, quello registrato dalle
imprese della categoria “altre forme” (che comprende
anche le cooperative e le società di capitale), che si
attesta su un livello pari al +8,00%.
Grafico 1: Tasso di crescita imprese artigiane Prov. di Biella per forma giuridica. Anno 2011
Registrate al
31/12/2010
Iscritte Anno 2011
Cessate Anno 2011
(al netto delle cessazioni d'ufficio)
Tasso di crescita
Anno 2011
Tasso di natalità
Tasso di mortalità
Biella 6.256 407 502 -1,52% 6,51% 8,02%
Piemonte 136.334 10.592 11.166 -0,42% 7,77% 8,19%
Italia 1.470.942 104.438 110.755 -0,43% 7,10% 7,53%
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte‐CCIAA di Biella su dati InfoCamere
Indagine congiunturale sul settore artigiano della provincia di Biella – 2° semestre 2011
CCIAA di Biella – Congiuntura dell’artigianato 2° semestre 2011 3
La contrazione del sistema imprenditoriale artigiano
biellese è causata da un andamento negativo di tutti i
settori, ad eccezione del comparto Attività dei servizi
di alloggio e ristorazione, che evidenzia un incremento
del 3,1%; le performance peggiori sono registrate
dall’Industria in senso stretto (‐2,8%) e dalle
Costruzioni (‐1,8%), mentre i Servizi manifestano la
contrazione di minore entità (‐0,2%).
Grafico 2: Variazioni di stock delle imprese artigiane per settore di attività economica. Prov. di Biella, Piemonte e Italia ‐ 31 dicembre 2011/ 31 dicembre 2010
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte‐CCIAA di Biella su dati InfoCamere
Da un’analisi più dettagliata si evince che il calo
dell’industria manifatturiera è da imputare in
particolare alle flessioni dei comparti Fabbricazione
dei mobili (‐6,8%), Industria del legno (‐4,7%),
Industrie tessili (‐4,2%), Confezione degli articoli di
vestiario, pelle e pelliccia (‐3,3%) e Fabbricazione dei
macchinari ed apparecchiature nca (‐7,4%). Le Altre
Manifatturiere e le Industrie alimentari e delle
bevande, invece, si caratterizzano per un andamento
positivo registrando degli incrementi pari,
rispettivamente, a +0,6% e +2,1%.
Infine, per quanto concerne la composizione settoriale
del sistema imprenditoriale artigiano al 31 dicembre
2011, possiamo osservare che la maggior parte delle
imprese si concentra nelle Costruzioni, con una quota
pari al 47,3%, seguono l’Industria in senso stretto con
il 23,5%, i Servizi con il 23,1%, i Trasporti con una
quota pari al 3,1%, le Attività dei servizi di alloggio e
ristorazione con il 2,2% e l’Agricoltura con lo 0,8%.
Dal confronto con le precedenti rilevazioni si nota che
il settore dei servizi ed in particolare quello avanzato
(vale a dire i servizi alle imprese) assume sempre
maggior peso sul sistema delle imprese artigiane
biellesi.
Grafico 3: Distribuzione per settore delle imprese artigiane Prov. di Biella al 31 dicembre 2011
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte‐CCIAA di Biella su dati InfoCamere
Tabella 2: Imprese artigiane registrate in provincia di Biella
n.b. La classificazione dei settori utilizzata è l’ATECO 2007
Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte‐CCIAA di Biella su dati InfoCamere
31/12/2010V.a V.a. Distr. % V.a. Val. %
Agricoltura, caccia e silvicoltura 49 48 0,8% -1 -2,0%Attività manifatturiere 1.493 1.450 23,5% -43 -2,9%
Industrie tessili 330 316 5,1% -14 -4,2%Fabbricaz. prod. metallo, escluse macchine 267 260 4,2% -7 -2,6%
Fabbric. macchinari ed appar. nca 149 138 2,2% -11 -7,4%Industrie alimentari e delle bevande 97 99 1,6% 2 2,1%
Ind. legno, esclusi mobili-fabbr. in paglia 149 142 2,3% -7 -4,7%Fabbric. mobili 59 55 0,9% -4 -6,8%
Fabbric. computer e prodotti elettronica e ottica 14 13 0,2% -1 -7,1%Confez. articoli vestiario-prep. pellicce 90 87 1,4% -3 -3,3%
Altre Manifatture 338 340 5,5% 2 0,6%Costruzioni 2.965 2.913 47,3% -52 -1,8%Comm. all'ingr. e al dettaglio; riparaz. auto e motocicli 335 345 5,6% 10 3,0%Turismo 131 135 2,2% 4 3,1%Trasporto e magazzinaggio; servizi informazione e com. 217 209 3,4% -8 -3,7%Attiv. immob., noleggio, ag. viaggio, serv.supporto imprese 167 172 2,8% 5 3,0%Altre attività di servizi 786 769 12,5% -17 -2,2%Altre imprese artigiane 113 120 1,9% 7 6,2%TOTALE 6.256 6.161 100,0% -95 -1,5%
SETTORE31/12/2011 Var. 31/12/2011-31/12/2010
Indagine congiunturale sul settore artigiano della provincia di Biella – 2° semestre 2011
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L’indagine congiunturale sul settore artigiano biellese – 2° semestre 2011
Produzione nel secondo semestre 2011 e previsioni
per il primo semestre 2012
In uno scenario economico nazionale e regionale in cui
sono tornate ad acuirsi le tensioni sui mercati
finanziari internazionali, si è accentuata la crisi dei
debiti sovrani e la recessione è tornata a colpire
l’economia italiana, si colloca un contesto locale che
mostra un marcato peggioramento dal lato della
produzione ed una tenuta molto debole dal lato del
mercato del lavoro.
Questo è il quadro che emerge dall’indagine
congiunturale sul settore artigiano biellese, curata
dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Biella
in collaborazione con Confartigianato e Cna, condotta
su un campione di circa 150 unità.
Nel secondo semestre 2011, l’andamento della
produzione (rispetto allo stesso semestre dell’anno
precedente) nel complesso è risultato in aumento per
il 39% delle imprese intervistate e in diminuzione per il
61%, generando, quindi, un saldo (ottimisti meno
pessimisti) negativo del ‐22% (nei due semestri
precedenti, invece, il saldo di opinione era di segno
positivo).
La variazione non positiva della produzione è il
risultato dei saldi negativi rilevati in quasi tutti i
settori: in particolare nei comparti dei Trasporti (con
un saldo ottimisti meno pessimisti del ‐66%),
dell’Alimentare (‐60%), dell’Edilizia/Installatori (‐34%),
delle Riparazioni (‐25%), delle Altre Manifatture
(‐24%), dei Servizi alla persona (‐22%), dei Servizi
all’impresa (‐14%) e del Tessile (‐6%).
Il Meccanotessile, invece, è in controtendenza, in
quanto è l’unico settore a registrare un saldo di
opinione positivo (+42%).
L’attuale fase congiunturale sfavorevole ha avuto un
impatto particolarmente forte sulle aziende artigiane
dei comparti che non si connotano per una
specializzazione tradizionale. Al contrario, i settori di
specializzazione territoriale, hanno mostrato una
maggiore capacità di tenuta, vale a dire il
Meccanotessile (la cui dinamica è ancora in crescita) e
il Tessile (il cui saldo di opinione è più contenuto
rispetto a quello degli altri settori).
Grafico 4: Andamento della produzione per settore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Settore artigiano biellese (valori in percentuale, opinioni qualitative)
Fonte: CCIAA di Biella – Indagine congiunturale semestrale
A differenza di quanto rilevato nelle scorsa rilevazione,
il clima delle aspettative degli imprenditori artigiani
della provincia biellese per il breve periodo (gennaio‐
giugno 2012) si connota per un marcato pessimismo.
Infatti, il saldo di opinione (ottimisti‐pessimisti) per il
primo semestre 2012 è negativo per un valore
prossimo al ‐36%, in netto peggioramento rispetto a
quello registrato nella scorsa indagine congiunturale
(+8%) e prossimo a toccare i valori registrati durante il
2009.
Indagine congiunturale sul settore artigiano della provincia di Biella – 2° semestre 2011
CCIAA di Biella – Congiuntura dell’artigianato 2° semestre 2011 5
Grafico 5: Dinamica dei saldi previsionali della produzione. 1° semestre 2007 – 1° semestre 2012. Settore artigiano biellese (valori in percentuale, opinioni qualitative)
Fonte: CCIAA di Biella – Indagine congiunturale semestrale
Risulta in diminuzione la quota degli ottimisti per quasi
tutti i settori dell’artigianato, ad eccezione dei Servizi
all’impresa (che registra un saldo pari a +14%, in
miglioramento rispetto al semestre precedente
quando, invece, registrava un saldo nullo).
La percentuale degli ottimisti risulta in flessione
soprattutto nei comparti del Meccanotessile (dal 73%
del primo semestre al 17% del secondo semestre
2011), facendo registrare un saldo di opinione del
‐66%. Tra gli altri comparti si rileva un calo significativo
della quota degli ottimisti nelle Riparazioni (con un
saldo pari a ‐42%, in peggioramento rispetto allo
scorso semestre di circa ottanta punti percentuali),
nelle Altre Manifatture (con un saldo pari a ‐60%,
contro il +6% della scorsa rilevazione) e
nell’Edilizia/Installatori (con un saldo del ‐48%, contro
il +4% del primo semestre 2011).
Le previsioni per il semestre gennaio‐giugno 2012
sono invece positive per i settori dell’Alimentare (con
un saldo ottimisti meno pessimisti del +20%) e dei
Servizi all’impresa (+14%).
Grafico 6: Previsioni della produzione. Settore artigiano biellese per il 1° semestre 2012, rispetto al 2° semestre 2011 (valori in percentuale, opinioni qualitative)
Fonte: CCIAA di Biella – Indagine congiunturale semestrale
Gli aspetti occupazionali e finanziari
L’occupazione
La maggioranza delle imprese artigiane biellesi (l’84%)
dichiara di non avere variato il proprio organico
rispetto allo scorso semestre, mentre il saldo tra
l’aumento e la diminuzione, è positivo per un valore
pari a +2%, attestandosi su un livello lievemente
inferiore rispetto a quello della rilevazione precedente
(+8%).
Tale variazione positiva è da attribuire ai comparti
Servizi all’impresa e Riparazioni (entrambi con un
saldo pari a +12%; era, rispettivamente, del 3% e
dell’1% nello scorso semestre) e Edilizia/Installatori e
Servizi alla persona (entrambi con +5%; era pari,
rispettivamente, a 0% e +29% nella precedente
rilevazione). Risulta, invece, uguale a zero il saldo dei
settori del Meccanotessile e dell’Alimentare. Sono in
controtendenza i comparti Tessile, Altre Manifatture e
Trasporti le cui variazioni sono negative e pari,
rispettivamente, a ‐1%, ‐14%, ‐17%.
Indagine congiunturale sul settore artigiano della provincia di Biella – 2° semestre 2011
CCIAA di Biella – Congiuntura dell’artigianato 2° semestre 2011 6
Tabella 3: Andamento dell'occupazione del settore
artigiano biellese rispetto al 1° semestre 2011 (valori in
percentuale, opinioni qualitative)
Fonte: CCIAA di Biella – Indagine congiunturale semestrale
Per il prossimo semestre, invece, il saldo
occupazionale atteso è negativo e pari a ‐1% (a
differenza di quanto rilevato nell’indagine
congiunturale del primo semestre 2011): la quota degli
imprenditori artigiani che si esprimono in stabilità
(87%) è sempre elevata, mentre quella degli ottimisti
(6%) è inferiore rispetto a quella dei pessimisti (7%). Il
saldo negativo previsto è dovuto soprattutto al calo
atteso nei comparti Alimentare (con un saldo del
‐17%), Servizi all’impresa (‐12%), Meccanotessile
(‐14%), Tessile (‐5%) e Edilizia/Installatori (‐1%). Le
aziende artigiane dei comparti Trasporti e Servizi alla
persona prevedono di mantenere invariati i propri
organici, mentre le Riparazioni e le Altre Manifatture
sono gli unici settori ad attendere un incremento
occupazionale (registrando, rispettivamente, un saldo
ottimisti meno pessimisti del +1% e del +14%).
Grafico 7: Previsioni dell'occupazione per il 1° semestre 2012. Settore artigiano biellese (valori in percentuale, opinioni qualitative)
Fonte: CCIAA di Biella – Indagine congiunturale semestrale
La situazione finanziaria
Rispetto alla rilevazione precedente, la percentuale
delle imprese artigiane biellesi che dichiara di aver
subìto un aumento dei costi si è ulteriormente
incrementata e rappresenta il 76% del campione (era il
72% nel 1° semestre 2011), continua a crescere,
seppure in lieve entità, anche il numero degli
imprenditori che dichiarano di avere alzato il livello dei
prezzi (dal 40% del 1° semestre 2011 al 41%
dell’attuale rilevazione).
Grafico 8: Andamento dei costi nel 2° semestre 2011. Settore artigiano biellese
Fonte: CCIAA di Biella – Indagine congiunturale semestrale
Grafico 9: Andamento dei prezzi nel 2° semestre 2011. Settore artigiano biellese
Fonte: CCIAA di Biella – Indagine congiunturale semestrale
Per quanto riguarda la situazione complessiva degli
incassi, il 27% delle imprese intervistate dichiara
pagamenti entro 90 giorni, il 23% pagamenti a vista, il
Attività Aumento Stabile Diminuzione Saldo
Tessile 16% 67% 17% -1%
Meccanotessile 0% 100% 0% 0%
Alimentare 20% 60% 20% 0%Altre manifatture 0% 86% 14% -14%Trasporti 0% 83% 17% -17%Edilizia/Installatori 11% 83% 6% 5%Riparazioni 12% 88% 0% 12%Servizi alla persona 5% 95% 0% 5%Servizi all'impresa 12% 88% 0% 12%Totale 9% 84% 7% 2%
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19% entro 60 giorni, il 12% a 30 giorni, un’altra quota
del 12% entro 120 giorni, il 4% entro i 180 giorni e il
restante 3% indica di incassare i pagamenti oltre 180
giorni.
Rispetto alla rilevazione precedente aumenta
lievemente la quota di coloro che dichiarano di
incassare i pagamenti a vista, mentre diminuisce
quella delle imprese i cui incassi sono riscossi entro i
30, i 60 e i 90 giorni.
Grafico 10: Tempi medi di pagamento nel 2° semestre 2011. Settore artigiano biellese
Fonte: CCIAA di Biella – Indagine congiunturale semestrale
Il numero delle imprese che presenta situazioni di
pagamenti rimasti insoluti torna ad aumentare: se
nella rilevazione dello scorso semestre la percentuale
delle imprese del campione con pagamenti non
incassati era pari al 37%, nel secondo semestre 2011 la
stessa raggiunge il 50%. L’ammontare complessivo di
pagamenti insoluti risulta pari a 2.280.728 euro.
Gli investimenti effettuati dalle imprese artigiane nel
2011
L’indagine congiunturale per il 2° semestre dell’anno
chiede agli artigiani biellesi, come in tutte le rilevazioni
condotte nel periodo in questione, di esprimersi sugli
investimenti effettuati.
Nel 2011 la quota di imprese che ha realizzato
investimenti è risultata pari al 39%, in aumento
rispetto all’anno scorso, quando le aziende artigiane
investitrici rappresentavano il 33% del totale. Il valore
complessivo degli investimenti effettuati è pari a
1.853.902 euro, mentre l’investimento medio per
azienda investitrice ammonta a 43.114 euro.
Risultano più propense agli investimenti le aziende dei
settori Trasporti (27%), Altre Manifatture (22%),
Edilizia/Installatori (16%) e Servizi alla persona (11%).
Dall’analisi per finalità degli investimenti effettuati, si
osserva che la maggior parte degli imprenditori ha
acquistato macchinari (il 77%, quota in aumento
rispetto allo scorso anno quando era pari al 69%), il
47% ha investito nelle attività promozionali (contro il
27% dello scorso anno), il 30% nel miglioramento della
gestione aziendale, il 26% nel rinnovo delle sedi
aziendali e il restante 16% nella categoria “altro” (tra
cui si annoverano il fotovoltaico e gli investimenti
nell’aggiornamento professionale).
Grafico 11: Finalità degli investimenti realizzati dalle imprese artigiane nell’anno 2011
Fonte: CCIAA di Biella – Indagine congiunturale semestrale
n.b. la domanda prevedeva risposta multipla
Tra i principali canali di finanziamento utilizzati,
continuano a rimanere maggiormente diffusi
l’autofinanziamento e il credito bancario
(rispettivamente per il 41% e il 37% degli imprenditori
investitori), seguiti dal credito agevolato (10%) e dai
canali che rientrano nella categoria “altro” (ovvero il
leasing, per una quota pari al 10%); rimangono ancora
scarsi i contributi provenienti dagli enti pubblici (2%).
Indagine congiunturale sul settore artigiano della provincia di Biella – 2° semestre 2011
CCIAA di Biella – Congiuntura dell’artigianato 2° semestre 2011 8
Grafico 12: I principali canali di finanziamento utilizzati dalle imprese artigiane nell’anno 2011
Fonte: CCIAA di Biella‐ Indagine congiunturale semestrale
I principali problemi delle imprese artigiane
Un ulteriore aspetto che si è voluto indagare concerne
le principali problematiche che sono state riscontrate
dalle imprese artigiane biellesi.
L’81% delle intervistate dichiara di avere problemi
relativi alla pressione fiscale, il 64% lamenta di essere
gravato da un’eccessiva burocrazia, il 48% dichiara di
avere problemi di natura finanziaria o legati alla
liquidità, il 33% problemi legati al mercato –
committenza privata, il 7% problemi legati al mercato
– committenza pubblica, il 6% di reperimento del
personale qualificato, un’altra quota pari al 6%
problemi di “altra natura” e l’1% di reperimento del
personale generico. Tra i problemi di “altra natura” le
aziende indicano quelli legati ai costi dell’energia, alla
carenza di ordini, alla concorrenza sleale e alla
mancanza di un indotto.
Grafico 13: I principali problemi riscontrati dalle imprese artigiane nel 2011
Fonte: CCIAA di Biella‐ Indagine congiunturale semestrale
n.b. la domanda prevedeva risposta multipla
Il giudizio previsionale sull’andamento dell’economia
biellese nel 2012
Infine, l’ultimo aspetto che si è voluto indagare
riguarda il giudizio previsionale sull’andamento
dell’economia biellese nel 2012. Rispetto all’anno
passato aumenta la quota di coloro che esprimono un
giudizio negativo (l’82%, contro il 60% del 2010),
diminuisce, invece, quella di coloro che prevedono una
situazione caratterizzata da stabilità (il 16%, era il 36%
nel 2010) e rimane sostanzialmente stazionaria quella
di chi si aspetta un miglioramento dell’economia
biellese (il 2%; il 4% nel 2009).
Grafico 14: Giudizio sull’andamento dell’economia biellese nel 2012
Fonte: CCIAA di Biella – Indagine congiunturale semestrale