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Trimestrale di informazione settoriale - AUT. TRIBUNALE DI NOVARA N. 6 del 11/02/1999 - Direttore Responsabile ARRENI Antonella - Coordinamento di RedazioneConsiglio Direttivo del Collegio Interprovinciale IPASVI di Novara e Verbania - Redazione Via Biandrate 20/b, 28100 NOVARA. Tel 0321.30237 - Fax 0321.393276e-mail [email protected] - progetto grafi co: Italgrafi ca NOVARA - Stampa: Italgrafi ca NOVARA - Spedizione in abbonamento postale 70% - DCO/DC Novara - Tax perque
NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO DEL COLLEGIO INTERPROVINCIALE IPASVI DI NOVARA E VCO anno XIV - n. 1 marzo 2012
INDICE
3 Editoriale
4 Notifi ca risultati elezioni Consiglio Direttivo e Collegio dei Revisori dei Conti
6 Il Triennio 2012-2014
8 Assemblea Ordinaria
10 Abstract di tesi
14 Best Practice
18 Somministrazione farmaci e allergie
20 Informazioni
23 XVI Congresso Nazionale IPASVI
26 Rubriche
31 Segreteria
informazioni 2
Trimestrale di informazione settoriale – AUT. TRIBUNALE DI NOVARA N.6 del 11/02/1999 –
Direttore Responsabile ARRENI Antonella – Comitato di di Redazione Consiglio Direttivo del
Collegio Interprovinciale IPASVI di Novara e Verbania – Redazione via Biandrate 20/b,
28100 Novara. Tel. 0321.30237 – fax. 0321.393276 – e-mail [email protected] –
progetto grafi co: Italgrafi ca Novara – Stampa: Italgrafi ca Novara – Spedizione in abbonamento
postale 70% - DCO/DC Novara – Tax perque.
Notiziario di informazione e di aggiornamento
del Collegio Interprovinciale IPASVI di Novara e VCO.
Direzione/Redazione/Amministrazione
Via Biandrate 20/b – 28100 Novara - tel. 0321.30237
Direttore Responsabile
Arreni Antonella
Comitato di Redazione
Arreni Antonella, Binelli Luigi, Corrado Elisabetta, Fasolini Gabriele,
Giroldini Luciano, Portaluppi Viviana, Zavaglio Andreina
Editore
Collegio Interprovinciale IPASVI di Novara e VCO
Progetto grafi co e stampa
ITALGRAFICA srl - Via Verbano, 146 - Veveri (Novara)
NORME EDITORIALIDialogare è il periodico del Collegio IPASVI della pro-vincia di Novara e Verbania che pubblica liberamente articoli previa approvazione del Comitato di Redazione. L’articolo è sotto la respon-sabilità dell’autore/autori.Il materiale per la pubbli-cazione dovrà essere invia-to alla Redazione in forma-to elettronico. Il testo deve pervenire in formato word. Le parole che gli autori de-siderano evidenziare de-vono essere in “grassetto/bold”. Tabelle e/o immagi-ni (tiff oppure jpeg) devono essere numerate e fornite su fi le a parte (il numero andrà anche richiamato nel testo con brevi didascalie). In allegato all’articolo dovrà essere fornita una sintetica nota biografi ca dell’auto-re. La pubblicazione degli articoli è a titolo gratuito e in nessun caso da dirit-to a compensi. Gli articoli inviati saranno sottoposti all’esame del Comitato di Redazione che si riserva di valutarli, eventualmente ri-maneggiarli. Il materiale inviato non ver-rà restituito.
Trimestrale di informazione settoriale - AUT. TRIBUNALE DI NOVARA N. 6 del 11/02/1999 - Direttore Responsabile ARRENI Antonella - Coordinamento di RedazioneConsiglio Direttivo del Collegio Interprovinciale IPASVI di Novara e Verbania - Redazione Via Biandrate 20/b, 28100 NOVARA. Tel 0321.30237 - Fax 0321.393276e-mail [email protected] - progetto grafi co: Italgrafi ca NOVARA - Stampa: Italgrafi ca NOVARA - Spedizione in abbonamento postale 70% - DCO/DC Novara - Tax perque
NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO DEL COLLEGIO INTERPROVINCIALE IPASVI DI NOVARA E VCO anno XIV - n. 1 marzo 2012
INDICE
3 Editoriale
4 Il Coordinamento Regionale dei Collegi Piemontesi
5 Il nuovo piano Socio Sanitario Piemontese
6 Intervista ad Annalisa Silvestri
7 Abstract Tesi 10 Nuove tecnologie per la sicurezza terapeutica
13 Best Practice
17 Chronic Care Model
19 Corso di informazione sanitaria di base per assistenti familiari
22 Questioni in merito all'attività in libera professione infermieristica
23 Primum: non nocere!
25 Informazioni
30 Rubriche
25 Segreteria
editoriale3
Gentili Colleghi nei giorni 11, 12, e 13
dicembre 2011 si sono svolte le vo-
tazioni per il rinnovo del Consiglio
Direttivo e del Collegio dei Revisori
dei Conti del Collegio IPASVI. I risultati delle elezio-
ni hanno confermato, nel segno della continuità, i
componenti del Consiglio Direttivo uscente.
Nella prima seduta di consiglio, i componenti del
Consiglio Direttivo, hanno provveduto all’attribu-
zione delle cariche istituzionali.
Con piacere e onore, mi ritrovo a rappresentare la
nostra professione ricoprendo la carica di Presiden-
te IPASVI e confesso di essere un po’ emozionato nel
preparare il mio primo editoriale.
Un doveroso ringraziamento va, a tutte le colleghe/i
che sono affluite/i alle urne per esprimere la pro-
pria preferenza.
La fiducia che ci avete accordato ci riempie di orgo-
glio e sarà di stimolo, per svolgere tutte le attività
sempre con maggior impegno e senso di respon-
sabilità.
Il nostro Collegio deve essere percepito, sempre
più, come la casa degli infermieri, dove ogni profes-
sionista, trova stimoli e risorse per lo sviluppo ed
il confronto professionale. Il primo appuntamento
istituzionale, a cui partecipare, è l’Assemblea Ordi-
naria indetta per il 14 aprile 2012 a Novara.
Ricordo che la partecipazione all’assemblea costi-
tuisce anche un impegno del professionista, che
con la partecipazione ai propri organismi di rap-
presentanza, manifesta l’appartenenza al gruppo
professionale, l’accettazione dei valori contenuti
nel codice deontologico e l’impegno a viverli nel
quotidiano.
Tra le priorità di impegno emerse dai componen-
ti del Consiglio Direttivo, evidenziamo i temi del-
la libera professione, della comunicazione con gli
iscritti e i cittadini, dell’immagine della professione,
della responsabilità professionale e della formazio-
ne permanete.
Nelle pagine interne si trova ben descritto qua-
li commissioni di lavoro sono state create e quali
obiettivi sono stati definiti per l’anno 2012.
Da ultimo, ma non per ordine di importanza, vo-
glio porgere un ringraziamento particolare, mio e
di tutto il Consiglio Direttivo, ad Antonella Arreni, la
quale ha ricoperto la carica di Presidente in questi
ultimi dodici anni; anni di profonda trasformazione
professionale che ha saputo interpretare e condur-
re con competenza e preparazione.
Luigi Binelli Presidente
Collegio IPASVI di Novara e VCO
approfondimenti 4
approfondimenti5
approfondimenti 6
vedrà il nuovo Consiglio Direttivo impegnato per la costruzione di un rapporto di relazione che metta
sempre al centro dell’attenzione le esigenze professionali degli iscritti.
L’impegno è quello di consolidare un assetto organizzativo-gestionale del Collegio coerente con le nor-
me che regolano gli enti pubblici preposti alla tutela/controllo dei professionisti iscritti all’Albo e con le
linee di indirizzo della Federazione Nazionale dei Collegi (FNC), nell’ottica di garantire la salvaguardia
della professione e dei diritti dei cittadini.
I nostri obiettivi sono quelli di investire molto nell’informazione e nella formazione, consapevoli della
rilevanza del ruolo degli infermieri nella comunità sociale, cercando di consolidare la visibilità ed il sapere
disciplinare con l’arricchimento della professionalità.
Ai fi ni del raggiungimento di quanto descritto, e per poter ottemperare all’impegno preso, il Consiglio
Direttivo si è suddiviso in 5 gruppi di lavoro con obiettivi specifi ci:
IL TRIENNIO2012-2014
GRUPPO DIALOGARE
Consiglieri: Arreni Antonella, Corrado Elisabetta, Fasolini Gabriele, Giroldini Luciano, Portaluppi Viviana, Zavaglio Andreina
Obiettivi: Garantire un aggiornamento costante del sito nell’area relativa alla rivista Garantire quattro uscite annuali comprensive di 32 pagine per numero Aumentare la visibilità del periodico attraverso una più ampia distribuzione presso le istituzioni, organizzazioni cittadine e provinciali
GRUPPO IMMAGINE/SITO INTERNET
Consiglieri: Fabio Capuzzi, Elisabetta Corrado, Gabriele Fasolini, Daniela Imperiali, Viviana Portaluppi
Obiettivi: Organizzazione della Giornata Internazionale dell’Infermire 2012 Pianifi cazione “progetto di miglioramento” anno 2013: la presentazione di tale progetto avverrà durante la Giornata Infermieri 2012 Il Collegio in università Il Collegio negli Istituti Superiori
A cura di Andreina Zavaglio
Segretario Collegio IPASVI Novara VCO
approfondimenti7
GRUPPO FORMAZIONE/BIBLIOTECA
Consiglieri: Apostolo Maria, Arbellia Roberta, Berta Maria Giuseppina, Castelletti Attilia,
Corrado Elisabetta, Giroldini Luciano, Imperiali Daniela, Veschetti Giuseppina
Obiettivi relativi alla formazione:
Proporre convegni inerenti ad argomenti attuali e di rilevanza sociale, con la fi nalità di portare un contributo
al dibattito che si sta sviluppando e ampliando nella letteratura scientifi ca ed etica
Promuovere una cultura orientata a tematiche quali l’etica e la Deontologia Professionale
Diff ondere il Codice Deontologico anche attraverso convegni specifi ci mirati alla comprensione e discussione
dei singoli articoli
Garantire agli iscritti l’acquisizione annuale dei crediti ECM
Obiettivi relativi alla biblioteca:
Individuare ed attivare abbonamenti a riviste infermieristiche
Acquistare nuovi testi
Aggiornamento periodico del sito internet per quanto concerne la biblioteca
SPORTELLO LIBERA PROFESSIONE
Consiglieri: Arbeilla Roberta
Lo sportello dedicato ai liberi professionisti, si pone i seguenti obiettivi:
Diff usione di una corretta informazione Fornire una consulenza professionale, legale e amministrativa-fi scale Valutare e autorizzare tutti gli aspetti relativi alla pubblicità del libero professionista Orientare i colleghi neo-laureati verso un esercizio di attività di libero professionista Convegni ed eventi formativi per l’acquisizione di crediti ECM
SPORTELLO RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE
Consiglieri: Arreni Antonella
Lo sportello dedicato alla responsabilità professionale, si pone i seguenti obiettivi:
Svolgere attività di orientamento e supporto nella gestione di problematiche inerenti la sicurezza nell’agire professionale Svolgere attività di supporto per gli aspetti normativi, giuridico legali, oltre che deontologici, nell’area della
responsabilità infermieristica Analizzare la normativa professionale sanitaria Creare un sistema di raccolta dati e casistica Informare nel merito del sistema di protezione assicurativo legale Esprimere pareri scritti o telefonici
approfondimenti 8
Gentile Collega sei invitata/o a partecipare all’Assemblea degli iscritti, che si riunisce in sede ordinaria ogni anno.Nella seduta dell’Assemblea ordinaria, vengono illustrate le attività che il Consiglio Direttivo intende rea-lizzare nell’arco dell’anno. Inoltre, viene illustrato e messo all’approvazione il Bilancio Preventivo e Con-suntivo delle attività del Collegio stesso.L’Assemblea è, quindi, l’organo che approva e rende esecutive le decisioni più importanti assunte dal Con-siglio Direttivo.Prevedendo di non poter raggiungere il numero di presenze necessarie per la validità della prima con-vocazione ritengo opportuno sin d’ora invitare tutti i colleghi alla seconda convocazione. Ricordo infi ne che si computano come intervenuti, gli iscritti assenti che abbiano conferito delega ad uno degli iscritti presenti. La delega deve essere apposta in calce, nell’apposito spazio, dell’avviso di convocazione. Nessun iscritto può essere investito di più di due deleghe. Vi aspettiamo numerosi.
Assemblea ordinaria iscritti Collegio IPASVI Novara e VCO
A cura di Luigi BinelliPresidente Collegio IPASVI Novara VCO
Il Consiglio Direttivo, in occasione dell’Assemblea annuale, propone l’evento formativo
AUDIT CLINICOI crediti ECM assegnati all’evento sono 12
IL NUMERO DEI PARTECIPANTI ALL’EVENTO 100
Possono partecipare all’evento SOLO Infermieri, Infermieri Pediatrici e Assistenti Sanitari che non hanno preso parte all’iniziativa della Federazione Collegi IPASVI
in modalità FAD e sono iscritti al Collegio Interprovinciale IPASVi di Novara e VCO.
L’evento si svolgerà a Novara presso l’Albergo Italia - via Solaroli, 17
Le iscrizioni si ricevono dal 19 marzo 2012, contattando telefonicamente la segreteria del Collegio (sede Novara) in orari di apertura uffi cio.
Il programma è in fase di defi nizione, verrà pubblicato prossimamente sul sito del Collegio.
approfondimenti9
formazione 10
L'HEART SCORE: strumento di valutazione del dolore toracico non traumatico in triage. Studio di coorte retrospettivo
Candidato: Barba Davide
Relatore: Dott. Capuzzi Fabio
ABSCRACT TESI - Tesi di Master di I Livello
Il dolore toracico è uno dei più co-
muni e complessi sintomi, causato
da diverse condizioni, per i quali i
pazienti aff eriscono ai dipartimenti
di emergenza.
Questo comprende un’ampia varie-
tà di sensazioni, da quelle meno gra-
vi a quelle che presentano un alto
rischio per la vita del paziente, ma
solamente una bassa percentuale di
questi presenta una sindrome fatale.
Un’effi cace valutazione del dolore
toracico non traumatico da parte
degli operatori nel campo dell’emer-
genza ospedaliera, soprattutto in
fase di triage, merita una conoscen-
za approfondita ed un buon utilizzo
delle risorse a disposizione, per for-
nire una risposta tempestiva e pre-
venire ritardi nel trattamento. In fase
di triage, ci si rende conto come sia
particolarmente diffi cile distinguere
il dolore toracico non traumatico in
pazienti con patologie benigne da
quelli con condizioni morbose po-
tenzialmente fatali; quindi come sia
estremamente importante avere a
disposizione delle conoscenze spe-
cifi che e degli strumenti validati ed
innovativi che permettano un ideale
e tempestivo riconoscimento e un
approccio al caso urgente che si vie-
ne a presentare.
Obiettivo: L’obiettivo principale del-
la tesi è quello di verifi care i livelli
di sensibilità e specifi cità del proto-
collo operativo informatico di tria-
ge attualmente in uso, per quanto
riguarda una delle sintomatologie
più frequenti e letali a livello interna-
zionale, dell’A.O.U. San Giovanni Bat-
tista presidio “Molinette” di Torino,
rispetto ad uno score validato dalla
letteratura scientifi ca internazionale
denominato “Heart”.
In particolare si è andato a misura-
re la sensibilità e la specifi cità degli
strumenti a partire dagli outcome
del paziente (cinque outcome prin-
cipali che identifi cano un rischio cli-
nico immediato): il decesso, l’acces-
so in sala emodinamica, il ricovero
in unità coronarica, il ricovero presso
il reparto di cardiologia o cardiochi-
rurgia e il ricovero presso medicina
d’urgenza.
In particolare i quesiti di ricerca a cui
questo studio vale rispondere sono:
quale codice colore, defi nito dal pro-
tocollo operativo informatico, attri-
buisco all’utente con dolore toracico
non traumatico in fase di triage? Tra-
mite l’utilizzo dello score Heart, qua-
le sarà la priorità identifi cata (basso,
medio o alto rischio di sviluppare un
evento avverso cardiologico), dell’u-
tente con dolore toracico non trau-
matico in fase di triage?
Esiste un eventuale scostamento
di valutazione tra i due “algoritmi”?
Qual’è la sensibilità e la specifi cità
dei due strumenti sottoposti a valu-
tazione, rispetto al rischio clinico ef-
fettivo subito dall’utente (outcome)?
Metodi: E’ stato eff ettuato uno stu-
formazione11
CONCLUSIONI:
Per tutti gli Infermieri che svolgono attività di triage, una delle maggiori sfi de quotidiane è quella di riconoscere e di-
stinguere il dolore toracico potenzialmente rivelatore di un evento maggiore cardiaco imminente, da un paziente con
dolore toracico non legato ad una causa cardiovascolare. La necessità d’instaurare dei buoni metodi di valutazione
del paziente con dolore toracico in sede di triage, è auspicabile per due motivi principali: per evitare ritardi nel tratta-
mento di eventi cardiovascolari potenzialmente fatali, derivati da errori di valutazione e di conseguenza ad una pro-
lungata attesa nel pronto soccorso, e per fornire agli Infermieri di triage uno strumento sicuro ed affi dabile da seguire.
dio di coorte retrospettivo. Grazie
alla collaborazione del C.E.D. (Cen-
tro di Elaborazione Dati) sono stati
estrapolati, tramite il Programma
Informatico Aziendale (Trak Care),
gli utenti pervenuti in fase di triage
e conseguentemente registrati in
PS di medicina con dolore toracico
non traumatico, nel Dipartimento
di Emergenza e Accettazione dell’A-
zienda Ospedaliera Universitaria San
Giovanni Battista presidio Molinette
di Torino, dal 31 dicembre 2010 al 28
febbraio 2011. I criteri d’inclusione
del campione sono stati:
i pazienti con dolore toracico non
traumatico con comparsa della sin-
tomatologia nell’acuto o da alcuni
giorni, e gli utenti di età maggiore o
pari a 18 anni.
I due fattori di controllo sottoposti
allo studio sono stati: il protocollo
operativo informatico di triage, ul-
tima revisione che risale all’anno
1998, e lo score “Heart”. Dalla lettera-
tura lo score Heart viene defi nito un
predittore facile, veloce e affi dabile
di outcome in pazienti con dolore
toracico e può essere utilizzato per
il triage. La sigla Heart (History, Ecg,
Age, Risk Factor and Troponin) è l'a-
cronimo delle parole: storia, elettro-
cardiogramma, età, fattori di rischio
e Troponina.
Ognuno di questi 5 target è defi ni-
to con 0, 1 o 2 punti. La somma dei
singoli punteggi di ogni target de-
fi nisce un basso rischio, un medio
rischio ed infi ne un alto rischio di
sviluppare un MACE (Major Adver-
se Cardiac Events). Per ogni utente
sottoposto allo studio sono stati re-
cuperati, tramite il programma infor-
matico aziendale, il foglio di triage, il
referto della visita medica avvenuta,
l’eventuale risultato della Troponina
se richiesto, l’eventuale visita cardio-
logica ed infi ne l’outcome dell’uten-
te. Tali dati sono stati importanti per
estrapolare le informazioni necessa-
rie e poter defi nire: il codice colore
del protocollo operativo informatico
di triage (non sempre uguale a quel-
lo che risulta sul foglio di triage) e il
livello di rischio, nel caso specifi co,
per quanto riguarda l’Heart score. I
dati raccolti sono stati così acquisiti
ed inseriti all’interno di una matrice
di raccolta dati.
Risultati: Dalla raccolta dei dati
emerge come il sesso maschile con
il 58,87% di accessi è stato il sesso
maggiormente coinvolto, con un
ingresso pari all’87,14% da parte di
utenti italiani. Inoltre, si può notare
come solo il 13,55% degli utenti sia
stato trasportato da mezzo di soccor-
so 118. Un altro dato importante per
quanto riguarda le caratteristiche
della popolazione è sicuramente l’e-
tà media del campione, che in que-
sto studio è stato pari a 55,07 anni
con una DS (deviazione standard)
del 18,020. Entrando nel vivo del-
lo studio si osserva come il 65,65%
degli utenti abbia avuto il dolore lo-
calizzato al torace, solo il 23,36% lo
defi nisce oppressivo, l’89% del do-
lore non s’irradia ed infi ne il 29,67%
il dolore si è proteso da alcune ore
è addirittura il 32% dolore da alcuni
giorni. Il primo elettrocardiogram-
ma è stato negativo per l’89% e la
troponina è stata inferiore ai limiti
per l’88,31%, inoltre, per l’82,47%
degli utenti non è stata richiesta
una visita cardiologica. il maggior
numero di utenti che sono giunti in
DEA per dolore toracico, sono stai
dimessi per il 74,76%, mentre, coloro
che hanno subito il ricovero in car-
diologia/cardiochirurgia sono stati
il 7,94%, al contrario, gli utenti che
sono stati inviati in unità coronarica
ed in sala emodinamica sono stati ri-
spettivamente lo 0,93% e l’0,23%. Lo
studio, in aggiunta, evidenzia come
esista uno scostamento di valutazio-
ne nell’assegnare le priorità tra i due
“algoritmi”, e quanto i due strumenti
siano stati diversamente sensibili e
specifi ci rispetto all’outcome (rischio
immediato) subito dall’utente. L’He-
art score si è dimostrato sensibile,
ossia è stato in grado di riconosce-
re i medio-alto rischi reali al 97,56%
rispetto all’80,49% del protocollo;
inoltre, si è dimostrato specifi co, os-
sia è stato in grado di riconoscere i
bassi rischi reali al 78,88% rispetto
al 65,22% del protocollo. Come non
bastasse, emerge come siano stati
diff erentemente sensibili e specifi ci
rispetto al rischio non immediato su-
bito dall’utente. Infatti, l’Heart score
si è dimostrato sensibile, ossia è sta-
to in grado di riconoscere un rischio
non immediato per il 93,94% rispet-
to al 71,21% del protocollo; dimo-
strandosi specifi co, ossia non è stato
in grado di riconoscere un rischio
non immediato per il 74,59% rispet-
to al 62,43% del protocollo.
formazione 12
Attuali conoscenze ed opinioni in merito alla donazione di organi e tessuti in una popolazione campione del territorio novarese
Candidato: Marzano Marco
Relatore: Dott. Pavani Moreno
Correlatori Dott.ssa Laura Cancelliere
(referente medico coordinamento trapianti Novara)
Grippa Franca
(referente infermieristico coordinamento trapianti Novara)
ABSCRACT TESI - Tesi di laurea Infermieristica AA 2010/2011
Sono passati molti anni da quan-
do si sono sperimentati i primi
trapianti. Oggi trasferire gli organi
da un corpo che non ha più vita,
ad uno che può continuare a vive-
re, non è più un miracolo ma una
straordinaria opportunità che la
scienza off re all’uomo. Se da un
lato il progresso scientifi co per-
metterebbe la cura di un nume-
ro sempre maggiore di pazienti,
dall’altro la carenza di organi di-
sponibili impedisce di trattare tut-
ti coloro che ne hanno bisogno. L’
accessibilità ad un trattamento a
questi pazienti non dipende tan-
to dal progresso scientifi co e dalla
diff usione dei mezzi, quanto dalla
mancanza di un mutamento pro-
fondo della coscienza e della cul-
tura che attengono assai più alla
sfera dell’etica che a quella della
scienza. Il signifi cato della morte,
il problema della intangibilità del
corpo, la stessa questione dell’e-
sercizio del diritto sul cadavere,
l’espressione del consenso alla
donazione sono tutti argomenti
su cui deve svilupparsi una nuova
coscienza collettiva .
Di donazione degli organi si parla
sempre più spesso attraverso mol-
te campagne promosse con lo sco-
po di informare e sensibilizzare la
popolazione: sempre più pazienti,
salvati da un trapianto, sono dive-
nuti “messaggeri di speranza” per
tanti. La diff usione della cultura
della donazione è oggi realizzata
anche da associazioni no profi t
(AIDO, AVIS, ADMO, ANED…). Ma
il fattore che ha inciso maggior-
mente sull’evoluzione delle dona-
zioni è stata l’introduzione della
legge 1 Aprile 1999 n.91 recante
“Disposizioni in materia di prelievi
e di trapianti di organi e di tessuti”.
Scopo dello studio
Lo scopo dell’elaborato è quello
di valutare lo stato dell’ arte delle
attuali conoscenze ed opinioni in
merito alla morte encefalica e alla
donazione di organi e tessuti da
parte di un campione selezionato
di studenti della città di Novara e
dei loro rispettivi genitori. Abbia-
mo scelto di arruolare come popo-
lazione campione gli studenti del-
le classi quarte di tutte le scuole
medie superiori di Novara perché
non impegnati a preparare l’esa-
me di maturità e per la possibilità
di riproporre loro, nel prossimo
anno, un progetto di educazio-
ne e di sensibilizzazione riguardo
la donazione di organi e tessuti.
Abbiamo scelto inoltre di arruo-
lare nello studio anche un geni-
tore per ogni studente in modo
da coinvolgere una popolazione
campione più ampia, appartenen-
te a due diverse generazioni.
Gli obiettivi che ci siamo posti
sono:
• Verifi care conoscenze ed opinio-
ni su donazione e trapianto di or-
gani e tessuti
• Verifi care la percentuale di popo-
lazione favorevole alla donazione
di organi e tessuti
• Fornire dati al CRP di Torino e
proporre la disponibilità ad un in-
tervento di sensibilizzazione circa
l’argomento.
• Lo studio è stato proposto a tut-
te le sezioni quarte di ogni singolo
istituto novarese.
formazione13
SCUOLA
TO
T A
LUN
NI
ADERENTINON
ADERENTI
TO
T G
EN
ITO
RI
ADERENTINON
ADERENTI
N° % N° % N° % N° %
Liceo Scientifi co C. Alberto 60 36 60% 24 40% 60 28 47% 32 53%
Liceo Scientifi co Antonelli 180 78 43% 102 57% 180 71 39% 109 61%
Liceo Artistico F. Casorati 40 24 60% 16 40% 40 20 50% 20 50%
Liceo Magistrale Bellini 106 48 45% 58 55% 106 44 42% 62 58%
I T Commericiale Bermani 15 15 100% 0 0% 15 15 100% 0 0%
I T Industriale Fauser 60 16 27% 44 73% 60 16 27% 44 73%
I T C Mossotti 15 15 100% 0 0% 15 15 100% 0 0%
I T per Geometri Nervi 90 44 49% 46 51% 90 38 42% 52 58%
ITC Omar 51 13 25% 38 75% 51 13 25% 38 75%
I Professionale Ravizza 175 40 23% 136 77% 175 39 22% 136 78%
IPSIA Bellini 66 15 23% 51 77% 66 11 17% 55 83%
IT Agrario Bonfantini 70 44 63% 26 37% 70 44 63% 26 37%
TOTALE 928 388 42% 541 58% 928 354 38% 574 62%
Risultati
risultati di adesione allo studio
da parte dei genitori e studenti.
Analizzando i dati dello studio
da noi condotto è stato possibile
rilevare che le conoscenze circa
l’argomento trattato sono fram-
mentarie e disomogenee, spesso
basate più su credenze e consue-
tudini che non su basi scientifi -
che e che portano la popolazione
a non avere un’ opinione chiara
riguardo la donazione di organi
e tessuti.
Questo studio è signifi cativo per
quanto riguarda una specifi ca
popolazione della realtà della
provincia di Novara; sarebbe utile
riproporre questo studio anche
su altre realtà in modo da deli-
neare una panoramica a livello
regionale o nazionale.
I risultati riportati rappresentano
una valutazione ed interpretazio-
ne dei dati principali ricavati dal
questionario.
L’ invio dei dati da noi ottenu-
ti al CRP di Torino permetterà di
estrapolare ed analizzare even-
tuali dati secondari ricavabili solo
grazie ad una minuziosa analisi
statistica.
Grazie ai risultati ottenuti ed a
quelli ottenibili, si potrebbe-
ro strutturare modelli base per
eventuali corsi di formazione e di
sensibilizzazione somministrabili
non solo a studenti ma anche ad
adulti con formazione non spe-
cifi ca organizzati da personale
qualifi cato ed esperto.
• La scelta di includere tutti gli isti-
tuti, indipendentemente dal loro
indirizzo, era fi nalizzata ad ottene-
re un campione il più rappresen-
tativo possibile della popolazione.
12 dei 13 istituti contattati hanno
aderito allo studio; i Dirigenti Sco-
lastici di 2 Istituti hanno parteci-
pato allo studio con una sola tra
tutte le sezioni del quarto anno;
I questionari sono stati distribu-
iti a tutti gli studenti di ogni sin-
gola classe aderente. Sono stati
consegnati 928 questionari per
gli studenti e 928 per i genitori. I
questionari compilati sono stati
personalmente ritirati presso le
segreterie scolastiche.
clinica infermieristica 14
15 clinica infermieristica
clinica infermieristica 16
17 clinica infermieristica
legislazione 18
Perviene al Collegio un quesito
in merito al comportamento da
adottare nella somministrazio-
ne di un farmaco prescritto dal
MMG, per via intramuscolare
e/o sottocutanea, eseguito in
regime ambulatoriale, da parte
dell’infermiere, in assenza del
medico.
QUESITO:
La collega chiede se l'infermiere
è tenuto, prima della sommini-
strazione del farmaco, ad accer-
tare la presenza di eventuali al-
lergie e, in caso di dubbio, quali
comportamenti adottare.
PARERE:
Chiarito che non esiste specifi ca
normativa in merito al fatto che
l’infermiere debba obbligatoria-
mente accertare la presenza di
allergie, prima di somministrare/
infondere un qualsiasi farmaco, è
vero anche che il DM 739/94 (Pro-
fi lo professionale dell’Infermiere)
all’art. 2 lettera d) stabilisce che
l’infermiere garantisce la corretta
applicazione delle prescrizioni dia-
gnostico terapeutiche ed ancora la
Legge 26 febbraio 1999, n. 42 “Di-
sposizioni in materia di professioni
sanitarie” nel ridefi nire i criteri di
esercizio professionale, abolisce la
mera esecuzione di compiti/atti-
vità defi niti da altri, annoverando
l’infermiere tra i professionisti in-
tellettuali.
Lo stesso Codice deontologico raf-
forza le scelte autonome infermie-
ristiche, basandole su concetti fon-
damentali, come all’articolo 22 che
prevede la conoscenza del proget-
to diagnostico-terapeutico da parte
dell’infermiere, parte integrante
dell’equipe multidisciplinare, con
l’impegno di operare con prudenza
al fi ne di non nuocere (art.9), fon-
dando il proprio operato sulle cono-
scenze validate apprese attraverso
la formazione (art. 11) ed ancora
l’infermiere riconosce il valore dell’in-
formazione integrata multi pro-
fessionale (art. 23) al fi ne di orien-
tare l’agire professionale al bene
dell’assistito, che come in questo
caso, ancorché in regime ambula-
toriale, usufruisce della prestazio-
ne. E’ inoltre noto che l’infermiere
possiede strumenti riconosciuti di
raccolta delle informazioni che gli
permettono, tra l’altro, di appren-
dere l’eventuale esistenza di aller-
gie a farmaci o altro.
In merito alla prescrizione, il do-
cumento Guide to Good Prescri-
binng, prodotto dall’OMS nell’am-
bito dell’Action Programme on
Essential Drugs”1, distingue la
prescrizione dalla ricetta medica
ma, entrambe, sono riconducibili a
valutazioni del medico, dalle quali
consegue una decisione di grande
rilievo clinico e giuridico, le diversità
di fi ni ne determinano diff erenze di
contenuto informativo.2
La prescrizione deve contenere
alcuni elementi imprescindibili ed
esigibili dall’operatore, in conside-
razione di quanto stabilito nella
Guide to Good Prescribing dell’OMS
e dalla “Raccomandazione mini-
steriale n. 7” del settembre 2007,
dove si legge che i medici devono,
al momento della prescrizione, aver
chiesto tutte le informazioni cliniche
al paziente: documentazione clinica
Somministrazione di farmaci e allergie
A cura di Antonella Arreni
Consigliera IPASVI Novara VCO
legislazione19
accurata e completa che contenga
un’attenta anamnesi farmacologica
nell’ottica di rilevare allergie, intolle-
ranze, interazioni con altri farmaci
…. Omissis.
D’altra parte se l’infermiere eviden-
zia anche la più remota possibilità
che l’assistito (dovendo sommini-
strare ad esempio un antibiotico)
possa essere allergico, ha il dove-
re di approfondire l’analisi della
situazione anche richiedendo
ulteriori specifi che al Medico re-
sponsabile della prescrizione.
In pratica e nella realtà quotidiana,
l’infermiere dovrà considerare
alcuni aspetti e verifi care la sus-
sistenza di alcuni presupposti:
■ Esistenza di procedure operati-
ve specifi che.
■ Possibilità di posticipare l’orario
di somministrazione del farma-
co (a quando, ad esempio, il
medico è contattabile)
■ Verifi ca di una conoscenza pre-
cedente delle condizioni dell’as-
sistito (l’assistito è noto all’ am-
bulatorio? Il farmaco è già stato
somministrato altre volte)?
■ Esistenza e strutturazione della
prescrizione. C’è la prescrizio-
ne medica? E la stessa è com-
pleta? Qualora la prescrizione
non fosse completa, secondo
specifi che caratteristiche che la
defi niscono tale, è opportuno
chiederne la riformulazione in
un’ottica proattiva di collabora-
zione fra professionisti.
■ Valutazione/monitoraggio, dopo
la somministrazione del farmaco,
trattenendo l’assistito per qual-
che minuto nell’ambulatorio.
■ Conoscenza del farmaco, dei
suoi eff etti, delle indicazioni e
controindicazioni e delle even-
tuali complicanze.
■ Registrazione dell’intervento.
E’ necessario registrare la som-
ministrazione, la tipologia del
farmaco e le ulteriori indagini
eventualmente eff ettuate.
Quanto sopra anche per esclu-
dere la prevedibilità ed evitabili-
tà dell’evento critico, che la giuri-
sprudenza caratterizza come es-
senza della colpa professionale.
1 Negrini G. Aspetti di sicurezza della terapia farmacologica. Rischio sanità; 2011, 41:12-222 Ministero della Salute, Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori
in terapia farmacologica, RACCOMANDAZIONE N° 7, settembre 20073 Ministero della Salute, Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da
errori in terapia farmacologica, RACCOMANDAZIONE N° 7, settembre 2007
informazioni 20
COLLEGIO INTERPROVINCIALE IPASVI NOVARA E VERBANO CUSIO OSSOLA
CONVEGNO
IL CODICE DEONTOLOGICO dell’ INFERMIEREL’Infermiere ascolta, informa, coinvolge e valutal’Assistito…….Comunicare al di la’ delle parole
Sabato 31 Marzo 2012 Novara presso Hotel Italia
PROGRAMMA
Ore 8.45 – 9.00 Registrazione Partecipanti
Ore 9.00 – 9.30 Introduzione alla giornata e defi nizione degli obiettivi
L. Binelli, Presidente Collegio IPASVI
Ore 9.30 – 10.30 La comunicazione e le sue componenti
R. Arbellia
Ore 10.30 – 11.30 Come le mappe e i canali sensoriali infl uenzano
la comunicazione e l’ascolto
sul paziente nelle varie fasce di età e patologia
R. Arbellia
Ore 11.30 – 11.45 Pausa Caffe
Ore 11.45 – 12.15 Confronto dibattito con i partecipanti su “ Le Barriere della Comunicazione”
R. Arbellia
Ore 12.15 - 13.15 La Conoscenza di sé come strumento/risorsa
per creare rapporti con l’altro
R. Arbellia
Ore 13.15 – 14.00 Pausa Pranzo
Ore 14.00 – 15.00 L’Etica della Comunicazione e la valutazione dei bisogni assistenziali
R. Arbellia
Ore 15.00 – 15.30 Role Playning sulla Comunicazione
Ore 15.30 – 16.00 Visione e discussione di fi lmati
Ore 16.00 – 17.00 Rafforzamento delle capacità di ascolto e comunicazione,
lavoro a piccoli Gruppi
R. Arbellia
Ore 17.00 – 17.30 Confronto e dibattito conclusivo con i partecipanti
Ore 17.30 – 18.00 Test di apprendimento
informazioni21
Informiamo gli iscritti che la rivista DIALOGARE è disponibile sul sito
www.ipasvinovara.it Nella sezione “Dialogare”
del sito è possibile consultare e scaricare
le riviste del triennio 2009-2011
NUOVI TESTI DISPONIBILI Sono a disposizione di tutti gli iscritti, i nuovi testi presso la biblioteca del Collegio IPASVI di Novara e Verbano Cusio Ossola:
Bioetica e deontologia professionale Lattarulo P. Mc Graw - Hill 2011 - (riferimento ET 6)
Evidence-Based Clinical Practice Chiari P., Mosci D., Centro studi EBN Mc Graw – Hill 2011 - (riferimento FP 31)
La continuità di cura e di assistenza al paziente complessoDestro C., Sicolo N. C. G. Edizioni Medico Scientifi che 2009(riferimento AD 8)
BIBLIOTECA
Caro Collega anche tu puoi pubblicare sulla rivista del tuo Collegio IPASVI Novara VCO. Vedrai è più facile di quello che pensi. Per noi è importante condividere le tue esperienze lavorative e trasmetterle a tutti gli iscritti del Collegio. Se sei interessato devi inviare l’articolo al Comitato di Redazione per la validazione. Ovviamente l’articolo è sotto la tua responsabilità. Ricordati di inviare l’articolo in formato elettronico rispettando le seguenti caratteristiche: testo in formato word. Le parole che desideri evidenziare devono essere in grassetto/bold e tabelle e/o immagini (tiff oppure jpeg) devono essere numerate e fornite sul fi le a parte (il numero andrà anche richiamato nel testo con brevi didascalie). Inoltre ricordati di allegare una tua sintetica biografi a. La pubblicazione del tuo articolo è a titolo gratuito.
Trimestrale di informazione settoriale - AUT. TRIBUNALE DI NOVARA N. 6 del 11/02/1999 - Direttore Responsabile ARRENI Antonella - Coordinamento di RedazioneConsiglio Direttivo del Collegio Interprovinciale IPASVI di Novara e Verbania - Redazione Via Biandrate 20/b, 28100 NOVARA. Tel 0321.30237 - Fax 0321.393276e-mail [email protected] - progetto grafi co: Italgrafi ca NOVARA - Stampa: Italgrafi ca NOVARA - Spedizione in abbonamento postale 70% - DCO/DC Novara - Tax perque
NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO DEL COLLEGIO INTERPROVINCIALE IPASVI DI NOVARA E VCO anno XIII n. 3 dicembre 2011
INDICE
3 Editoriale
4 Il Coordinamento Regionale dei Collegi Piemontesi
5 Il nuovo piano Socio Sanitario Piemontese
6 Intervista ad Annalisa Silvestri
7 Abstract Tesi 10 Nuove tecnologie per la sicurezza terapeutica
13 Best Practice
17 Chronic Care Model
19 Corso di informazione sanitaria di base per assistenti familiari
22 Questioni in merito all'attività in libera professione infermieristica
23 Primum: non nocere!
25 Informazioni
30 Rubriche
25 Segreteria
NO I DI
informazioni 22
Consulenza Responsabilità professionale infermieristica
Il Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI di Novara - Vco si pone l’obiettivo di fornire la consulenza, ai propri iscritti, su aspetti normativi, giuridico-legali e assicurativi, oltre che deontologici, nell’area della responsabilità professionale infermieristica. Sono avvalersi della consulenza “infermieristica e legale”, possono inoltrare richiesta, compilando il modulo inserito nel sito web, (www.ipasvinovara.it), inviandolo per e-mail o tramite fax (0321/393276), oppure telefonando in segreteria (0321/30237) per concordare un appuntamento. Con le stesse regole, è possibile stabilire, presso la Sede di Verbania, incontri dedicati ai temi sopradescritti.Per maggiori informazioni visitate il nostro Sito.
Avviso pubblico (DPCM) riconoscimento equivalenza titoli Si informano gli iscritti che, in riferimento alla normativa dell’equivalenza dei titoli esplicitata nel DPCM 26/7/2011 recante “Criteri e modalità per il riconoscimento dell’equivalenza ai diplomi universitari dell’area sanitaria dei titoli del pregresso ordinamento, in attuazione dell’art. 4, comma 2, della legge 26 febbraio 1999 n. 42”, la procedura in oggetto NON RIGUARDA i titoli già resi equipollenti ai diplomi universitari dai Decreti del Ministero della Sanità emanati ai sensi dell’art. 4, comma 1 della legge 42/99. SI RICORDA INOLTRE CHE, PER QUANTO CONCERNE LE PROFESSIONI DI:Infermiere, Infermiere Pediatrico, Assistente Sanitariotali decreti sono stati a suo tempo emanati regolarmente dal DM 27/7/2000.
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATAIl Collegio Interprovinciale IPASVI di Novara e Verbano Cusio Ossola, anche per l’anno 2012 garantisce gratuitamente la casella di posta elettronica certifi cata (PEC) per tutti i suoi iscritti.Per coloro che non hanno ancora richiesto l’attivazione della PEC, possono farne esplicita
richiesta, utilizzando l’apposito modulo scaricabile dal sito del Collegio IPASVI di Novara e Verbano Cusio Ossola ed inviarlo al Collegio
informazioni23
A cura di Andreina Zavaglio
Segretario Collegio IPASVI Novara VCO
XVI Congresso Nazionale IPASVIBologna 22-23-24 marzo 2012Perché è importante esserci?
Il Congresso Nazionale costituisce
un evento molto importante per
la collettività professionale infer-
mieristica.
Il XV Congresso Nazionale ha visto
la partecipazione di oltre 5 mila
infermieri, confermandosi come
evento molto importante che dà
la possibilità di poterci confronta-
re su tematiche per noi essenziali
quali defi nire dove la nostra pro-
fessione vuole orientarsi nel pros-
simo futuro, e quindi, fare il punto
della situazione e passare il testi-
mone a chi continuerà nel nostro
percorso.
Il tema scelto dalla Federazione
Nazionale per il XVI Congresso è
estremamente signifi cativo “Infer-
mieri professionisti nel cuore del
futuro”, con il sottotitolo che evi-
denzia: “La forza di una cultura
per il sistema salute”.
Annalisa Silvestro sottolinea che il
congresso avrà lo scopo di perse-
guire gli obiettivi sopra citati, ma
soprattutto avrà una caratteristica
essenziale: parla di cultura, cultura
dello specifi co infermieristico e di
quanto questa cultura determina
il modo di essere dei singoli che
nel nostro caso sono professioni-
sti nell’ambito di una collettività,
in relazione alle aspettative che
questa collettività ha sulla cultura
che i singoli esprimono.
Attraverso il Congresso, vengono
presentati e diff usi i progetti, le
esperienze e le sperimentazioni
d’eccellenza (tantissime, in tut-
ta la compagine territoriale, dal
Nord al Sud, dall’Est all’Ovest del
Paese), si aprono i dibattiti su
come e quanto impatta la cultura,
la competenza, la responsabilità
degli infermieri nella quotidianità
assistenziale, nelle relazioni inter-
professionali e per lo sviluppo del
Sistema Sanitario.
Sottolinea in modo signifi cativo
ciò che si desidera: che la cultura
degli infermieri sia resa evidente.
Partendo da questi presupposti,
siamo tutti caldamente invitati in
qualità di infermieri a partecipare
al XVI Congresso in quanto inci-
derà moltissimo sul futuro della
nostra professione ma anche sul
Servizio Sanitario Nazionale.
informazioni 24
informazioni25
rubriche 26
Notizie fl ashA cura di Antonella Arreni
Andreina Zavaglio
▲ ▲▲ ▲▲ ▲
I «BOLLINI ROSA» DI ONDA PREMIANO 224 OSPEDALI tratto da il sole 24 ore sanità
Anche nell’anno 2011 sono ancora 224 le strutture sanitarie premiate con i "bollini rosa" di Onda, l'Osservatorio nazionale sulla salute della donna. Una bussola per aiutare le cit-tadine a orientarsi nel labirinto del sistema sanitario nazionale. Ci sono reparti di mater-nità a misura di bebè, servizi avanzati di so-stegno psicologico, centri anti-violenza, punti di ascolto, parcheggi dedicati, ludoteche per i fi gli, mediatrici culturali e menu rispettosi del-le diverse religioni. Degli ospedali che si sono candidati 48 hanno ottenuto tre bollini, 112 due e 64 uno. Il Nord gioca la parte del leone con il 65% dei centri premiati: soltanto la Lom-bardia, che ha però la maggiore popolazione femminile residente (5 milioni), ne conta 75, di cui 15 con tre bollini. Tra le 48 strutture al top appena quattro sono nel Mezzogiorno, in netto ritardo anche su questo fronte.
UNIVERSITÀ: 168 POSTI IN PIÙ PER I CORSI DI LAUREA IN INFERMIERISTICAtratto da il sole 24 ore sanità
Il minsitero dell'Università ha deciso (de-creto 23 novembre 2011 , pubblicato sulla «Gazzetta Uffi ciale» n. 287 del 10 dicembre 2011) l'ampliamento di 168 posti (+1,06%)per i corsi di laurea triennale in infermieristi-ca e il totale dei posti per l'anno accademico 2011-2012 passa così da 15.781 a 15.949 po-sti. Gli ampliamenti riguardano tre Univesri-tà: Universita' degli studi di Messina: da 150 a 270; Universita' degli studi di Roma «Tor Ver-gata»: da 970 a 1010; Universita' degli studi di Torino: da 470 a 478.
DISLESSIA: DISTURBO SEGNALATO SPESSO IN MODO SPROPORZIONATOtratto da www.ipasvi.it
Il problema caratterizzato da diffi coltà a leg-gere velocemente e correttamente ad alta
rubriche27
voce, viene spesso confuso con i comuni disturbi di apprendimento.Pare, infatti, che del 23% dei bambini segna-lati per dislessia solo il 4% sia veramente a rischio. Questo è il dato che emerge dall’indagine condotta nell’ambito del progetto Ora si! Il progetto promosso dall’associazione di scuole Una rete per la qualità in collabora-zione con l’Istituto di ortofonologia (Ido) ha la fi nalità di off rire ai docenti la possibilità di contare sul supporto della migliore metodo-logia disponibile e per contenere la segna-lazione sproporzionata di dislessia durante il percorso scolastico del bambino.Secondo gli esperti, indicare un bimbo come dislessico che invece non lo è ha dei rifl essi importanti sia sulla sua carriera scola-stica sia sui costi, non solo economici, di un percorso alternativo in quanto portatore di una disabilità che non c’è.Per il direttore dell’Istituto di ortofonologia il progetto realizzato ha permesso, agli inse-gnati che vi hanno partecipato di acquisire nuove competenze e, conseguentemente maggiore sicurezza nell’identifi cazione dei bambini a rischio di dislessia. E’ evidente che questo risultato non può essere considerato un punto di arrivo ma piuttosto un punto di partenza per ridurre e controllare un allarme di carattere sociale la cui risonanza è ampia.
ANNUARIO ISTATtratto da il sole 24 ore sanità
Nel 2008 l'assistenza sanitaria territoriale conta circa 47.000 medici di base, otto ogni 10 mila abitanti e circa 7.700 pedia-tri, 9 ogni 10 mila bambini fino a 14 anni. Ammontano a circa 16 ogni 100 mila abi-tanti gli ambulatori e i laboratori pubblici e privati convenzionati, in lieve calo negli ultimi tre anni. Risultano in crescita nel corso degli anni, anche in ragione del pro-gressivo invecchiamento della popolazio-ne, i pazienti assistiti al proprio domicilio, da 414 mila nel 2006 a 494 mila nel 2008, l'81% dei quali è ultrasessantacinquenne.Questi alcuni dati dell'Annuario Istat 2011 che in oltre ottocento pagine, il volume offre un ritratto completo del Paese e moltissime chiavi di lettura sui principali fenomeni ambientali, demografici, sociali ed economici. Per il settore sanitario, la percezione dello
stato di salute rappresenta un indicatore globale dello stato di salute della popo-lazione, molto utilizzato in ambito inter-nazionale. Nel 2011, il 71,1% della popolazione va-luta positivamente il proprio stato di sa-lute: fra gli uomini la percentuale è più alta (75,1%) rispetto a quella femminile (67,2%).Quanto alle patologie croniche, il 38,4% delle persone dichiara di esserne affet-to, ma la percentuale sale notevolmen-te, raggiungendo l'86,2%, fra gli ultra-settantacinquenni. Le malattie croniche più diffuse sono l'artrosi/artrite (17,1%), l'ipertensione (15,9%), le malattie aller-giche (10,3%), l'osteoporosi (7,2%), la bronchite cronica e asma bronchiale (6,1%) e il diabete (4,9%).Stili alimentari molto ancorati alla tradi-zioneNel nostro Paese il pasto veloce fuori casa fatica a prendere piede: infatti, an-cora nel 2011 sei persone su dieci pran-zano generalmente a casa. È fortemente diffusa anche l'abitudine di fare una colazione "adeguata" al mat-tino: l'82,9% delle donne e il 77% degli uomini abbina al caffè o al tè alimenti nutrienti come latte, biscotti, pane.L'abitudine al fumo è stabile negli ultimi anni e coinvolge il 22,3% della popola-zione over 14. Anche nel 2011 a fumare sono soprat-tutto gli uomini (28,4%) rispetto alle donne (16,6%) ma la quota di persone dedita al tabagismo è nettamente più elevata fra i giovani 25-34enni (38,9%) e fra le signore di 45-54 anni (23,3%).
rubriche 28
LE ASL NON HANNO OBBLIGO DI FORMAZIONE
Secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione (21817/2011) non esiste, a ca-rico delle ASL, un obbligo di predisporre e organizzare specifi ci e determinati corsi di aggiornamento e/o formazione per il pro-prio personale, in quanto, le Aziende sani-tarie sono «strumento attraverso il quale la Regione provvede all'erogazione dei servizi sanitari». La vicenda è nata in seguito al ricorso pre-sentato da un medico poiché non aveva ottenuto alcuna progressione di carriera: la colpa, a suo avviso, era dell’ASL per cui lavo-rava, che non aveva predisposto corsi di ag-giornamento penalizzandolo nei concorsi. Ripercorrendo la normativa in materia, la Su-prema Corte stabilisce che il Dlgs 502/1992, agli articoli 16 e 16 quater, “vede interagire lo Stato e le Regioni, ma non attribuisce diret-tamente alle ASL alcuna autonoma titolarità, autoreferenziale, in ordine alla promozione di iniziative idonee a essere ricomprese nella suddetta formazione”. L’Asl, riferisce la sentenza, è censurabile solo
qualora impedisse al personale di aggiornar-si e di partecipare alle iniziative di educazio-ne continua. Parallelamente, è interessante richiamare an-che la recente “Finanziaria” quando rimarca il dovere di aggiornamento e prevede l’obbli-go, per il professionista, di seguire percorsi di formazione continua permanente predispo-sti sulla base di appositi regolamenti ema-nati dai consigli nazionali, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in materia di educazione continua in medicina (ECM). La violazione dell'obbligo di forma-zione continua determina un illecito disci-plinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall'ordinamento profes-sionale che dovrà integrare tale previsione. Un dovere, per il professionista, inserito an-che all’articolo 11 del codice deontologico dell’infermiere attraverso la dichiarazione che “L'infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze attraverso la formazione per-manente, la rifl essione critica sull'esperienza e la ricerca. Progetta, svolge e partecipa ad attività di for-mazione …
rubriche29
Buona lettura...Se anche Voi avete letto un libroche vi è piaciuto in modo particolare e volete rendere partecipi altri colleghi, scriveteci, scriveteci e scriveteci…
SIAMO SOLO NOI
Autore: Margherita De Bac
Casa Editrice: Sperling Kupfer,
Anno 2008
Pagine 217
Euro 16,00
Amiloidosi, fi brosi cistica, slero-
dermia, retinite pigmentosa, ma-
lattia di Gaucher e altre ancora,
sono le cosiddette malattie rare,
rese note attraverso quindici em-
blematiche storie che spiegano il
dramma vissuto dalle famiglie e
da chi vive ogni giorno la malat-
tia.
Le malattie rare si chiamano an-
che orfane, per la loro unicità.
Agli occhi della collettività una
patologia è rara non tanto dal
punto di vista statistico, ma per-
ché non se ne sa niente, non se
ne parla mai.
L’autrice vuole sensibilizzare il
lettore e diff ondere le conoscen-
ze riguardanti un mondo, ancora
poco conosciuto.
Il libro è di facile lettura, aiuta a
conoscere la clinica delle malattie
rare, in modo semplice, coinvol-
gente, sicuramente effi cace.
LE SCALE DI VALUTAZIONE
IN SANITÀ
Autore: Antonella Santullo
Casa Editrice: McGraw-Hill
Anno 2008
Pagine 500
Euro 32.00
Il testo proposto non è recentis-
simo ma resta uno strumento di
grande aiuto nell’identifi care, at-
traverso l’applicazione delle scale
proposte, la presenza, la persi-
stenza o l’assenza di un problema
o rischio, che diventa misurabile
e oggettivabile. L’Autrice propo-
ne, in un’unica pubblicazione, le
principali scale di valutazione, va-
lidate, rivolte a diff erenti ambiti
con l’obiettivo di fornire strumenti
utilizzabili quotidianamente, che
aiutano a defi nire l’obiettivo e con-
seguentemente stabilire il piano
assistenziale infermieristico. Le sca-
le sono aggregate per argomento
e comprendono anche quelle d’in-
teresse in ambito organizzativo. Il
testo si trova a disposizione presso
la Biblioteca del Collegio.
MARTA CHE ASPETTA L’ALBA
Autore: Massimo Polidoro
Casa Editrice: Ed.Piemme
Anno 2011
Pagine 196
Euro 14.50
Mariuccia, separata con una fi glia
da mantenere, inizia a lavorare
nel manicomio di Trieste come
infermiera,sebbene ciò che deb-
ba fare non corrisponda alle sue
aspettative ma deve mantenere
in ordine e pulito l’ambiente. Sco-
pre una triste realtà, i protagonisti
sono persone ormai ridotte ad ar-
redamento, sottoposti quotidia-
namente a barbare torture quali
camicie di forza, elettroshock e
altri feroci trattamenti conside-
rati terapeutici. Emerge la storia
di Marta, fatta internare dal co-
gnato a seguito di un’ubriacatura.
Sarà l’arrivo di un nuovo diretto-
re, Franco Basaglia a cambiare
radicalmente il pensiero verso il
mondo dei “matti”,aiutandoli a ri-
conquistare la loro indipendenza
e identità perduta
E’ l’alba di un nuovo modo di in-
tendere la malattia mentale: l’al-
ba che Marta, e, tanti altri;stanno
aspettando….
recensione a cura di Elisabetta Corrado recensione a cura di Antonella Arreni recensione a cura di Antonella Arreni
IL TESTO È DISPONIBILE
PRESSO LA
BIBLIOTECA DEL COLLEGIO
rubriche 30
Il Consiglio Direttivo e il Collegio dei Revisori dei Conti
augurano a tutti i colleghi una
Buona Pasqua
rubriche31
SEGRETERIA SEDE DI NOVARA Indirizzo: Via Biandrate, 20b NOVARA Orari di segreteria: lunedì e mercoledì dalle ore 15:00 alle ore 17:00,
venerdì e sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:00
Recapiti: Tel. 0321.30237 fax 0321.393276 E-mail: [email protected] SEDE DI VERBANIA Indirizzo: Piazza Aldo Moro, 5 VERBANIA Orari di segreteria: martedì dalle ore 15:00 alle ore 17:00
Recapiti: Tel. 366.1544544 E-mail: [email protected]
la segreteria informa
CAMBIO RESIDENZAÈ indispensabile comunicare tempestivamente ogni cambio di residenza con una delle seguenti modalità:• attraverso comunicazione scritta direttamente alla segreteria del Collegio
• per posta, fax o e-mail.
Coloro i quali cambiano provincia hanno facoltà di chiedere al Collegio della nuova residenza il trasferimento dell’iscrizione.
SMARRIMENTO TESSERAIn caso di smarrimento o furto della tessera di iscrizione al Collegio è necessario:• sporgere denuncia di smarrimento/furto alle autorità competenti (Questura, Carabinieri)
• presentare al Collegio copia della denuncia e due foto tessera per avere il duplicato.
I certifi cati di iscrizione hanno validità di sei mesi (legge 15 maggio 1997 n. 127) e possono essere richiesti in segre-
teria con le seguenti modalità:
• direttamente ed in tempo reale presso la segreteria
• telefonicamente, fax o e-mail, indicando le generalità del richiedente. Nel caso in cui non sia l’interessato a ritirarlo,
la persona incaricata deve essere munita di delega e fotocopia del documento di identità del richiedete il certifi cato.
Si ricorda che il certifi cato di iscrizione è un documento e può essere autocertifi cato.
CANCELLAZIONE DALL’ALBOLa presentazione della domanda per la cancellazione dall’Albo deve pervenire al Collegio entro il 30/11/2011.
Per le modalità consultare il sito oppure contattare la segreteria.
LIBERA PROFESSIONEChi esercita o intende intraprendere l’attività libero professionale deve darne comunicazione al Collegio.
Si ricorda che l’attività libero professionale implica l’iscrizione alla Cassa di Previdenza ENPAPI.
COLLOQUIÈ possibile avere un incontro con il Presidente o un membro del Consiglio Direttivo previo appuntamento telefonico.
POLIZZA R.C. PROFESSIONALEÈ possibile sottoscrivere Polizza R.C. professionale: WILLIS Federazione Nazionale IPASVI, per il contratto e la relativa
modulistica contattare la segreteria del Collegio oppure sul sito www.ipasvinovara.itSERVIZIO BIBLIOTECARicordiamo a tutti gli iscritti che il Collegio presso la sede di Novara mette a disposizione un servizio di biblioteca pres-
so il quale si possono richiedere libri e consultare riviste scientifi che. All’interno del sito del Collegio, nella sezione
biblioteca potrete trovare il regolamento, l’elenco dei testi e delle riviste.
SITO www.ipasvinovara.itAll’interno del sito è possibile ad esempio scaricare la modulistica reperibile in segreteria, inviare eventuali quesiti
(tramite il link “contatti”), consultare le diverse sezioni tematiche ricche di informazioni inerenti la formazione, libera
professione, crediti formativi ecm, oppure semplicemente consultare l’elenco dei testi/riviste reperibili presso la bi-
blioteca del Collegio.
Il Codice Deontologico
2009
Articolo 10
L'infermiere
contribuisce
a rendere eque
le scelte allocative,
anche attraverso
l'uso ottimale
delle risorse
disponibili.