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Indice
INDICE
Introduzione .......................................................................................................................................... 2
l Elementi di criticità del territorio ............................................................................................. 3
2 Le SWOT di area ........................................................................................................................ 4
2.1 SWOT area urbana ................................................................................................................ 4
2.2 SWOT area costiera ............................................................................................................... 6
2.3 SWOT area interna ............................................................................................................... 8
2.4 SWOTarea montana ........................................................................................................... 10
3 Le SWOT settoriali ................................................................................................................... 12
3.1 SWOT sistema agro- alimentare e ittico ............................................................................ 12
3.2 SlNOT sistema produttivo ................................................................................................... 14
3.3 SWOT sistema culturale ..................................................................................................... 15
3.4 SWOT sisten1a sociale ......................................................................................................... 17
3.5 SWOT sistema ambientale ... ~ ............................................................................................... 19
4 SWOT turismo .......................................................................................................................... 22
4.1 Analisi SWOT turismo: formazione e lavoro ...................................................................... 22
4.2 Analisi SWOT infrastrutture e trasporti per il turismo ..................................................... 25
4.3 Le componenti dell'offerta turistica ..................................................................................... 28
4.3.1 Turismo enogasronomico ....................................................................................... 30
4.3.2 Turismo ambientale ................................................................................................. 30
4.3.3 Turismo culturale/ religioso ................................................................................... 31
5 Considerazioni conclusive ...................................................................................................... 35
Progetto Ne.Mo. 1
Analisi SWOT
Introduzione
L'utilizzo, ormai, più che consolidato di strumenti di pianificazione strategica, come
l'analisi SWOT che ci accingiamo a commentare, consente di gestire al meglio il processo
organizzativo al fine di mantenere una corrispondenza efficace h·a le risorse, in questo caso,
del territorio di Vibo Valentia, gli obiettivi e le opportunità offerte dal settore del turismo.
Ath·averso il corretto utilizzo di questi strumenti si offre, infatti, un'opportunità ad un
intero territorio o, più nello specifico, al sistema delle imprese, anche quelle di piccole e
piccolissime dimensioni, di porre in essere delle azioni capaci di governare il futuro e gestire
il cambiamento.
Dopo questa breve premessa, si capisce come l'analisi SWOT rappresenti,
probabilmente, la fase più delicata dell'intero processo. La stessa, infatti, assume la duplice
veste di momento di sintesi dell'intera ricerca e di strumento preliminare per definire i
programmi e le strategie atti a creare sviluppo.
Trasferendoci nella provincia di Vibo Valentia occorre evidenziare la metodologia
utilizzata per definire l'analisi SWOT dell'area in esame.
Partendo dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, il territorio è stato
suddiviso in quattro aree: l'area interna, l'area costiera, l'area montana e l'area urbana.
Attraverso i dati emersi dalla ricerca desk e dall'azione sul campo sono stati definiti, per ogni
area, gli elementi di maggiore criticità sia in termini positivi (elementi di forza del territorio)
che negativi (debolezze del territorio), nonché le minacce e le opportunità rappresentate
dall'ambiente di riferimento.
La medesima operazione è stata ripetuta considerando le variabili più interessanti e, in
conseguenza, i settori di riferimento quali il sistema agro- alimentare, il sistema produttivo,
il sistema culturale, il sistema sociale ed il sistema ambientale.
In ultimo, è stato posto al centro dell'attenzione l'obiettivo del Progetto Ne.Mo., ossia la
definizione di strategie e modelli di sviluppo per il turismo sostenibile. In tale ottica è stata
articolata una struttura maggiormente analitica del settore turismo ed è stata elaborata la
SWOT per ogni segmento, introducendo un ulteriore elemento rappresentato
dall'individuazione delle possibili azioni che si possono realizzare per il raggiungimento
degli obiettivi preposti.
Progetto Ne.Mo. 2
Analisi SWOT
1 Elementi di criticità del territorio
Pur presentando una struttura socio - economica e morfologica molto differenziata,
condizione che rende il territorio potenzialmente idoneo ad una seria diversificazione del
turismo, dall'analisi realizzata emergono numerosi fattori negativi comuni che descrivono
una situazione non certo idilliaca.
Ad esempio, un tasso di disoccupazione pari al 24,9% (dato provinciale del 2003),
configura una situazione estremamente negativa che appare uniformemente distribuita tra i
cinquanta Comuni del territorio. Questo ci induce a riflessioni profonde sulle strategie messe
in atto fino ad oggi per sviluppare il vibonese e sulle strategie future che dovranno essere
implementate per correre ai ripari e permettere alla provincia quel salto di qualità tanto
agognato. Questa considerazione è supportata anche dall'analisi di altri indicatori: costante
decremento della popolazione residente, spiccati fenomeni migratori, ampio ricorso al lavoro
sommerso, limitata crescita economica, reddito pro - capite fra i più bassi del Paese sono solo
alcuni degli aspetti che delineano una situazione certamente non positiva del territorio
oggetto di analisi.
Tornando al dato della disoccupazione e prendendo in esame l'area costiera, dove si
concentra attualmente la stragrande maggioranza del turismo dell'intera provincia e dove
risiedono i luoghi più prestigiosi della costa calabrese, un tasso così elevato sottintende una
forma di turismo che, seppur sviluppata, delude le aspettative dei tanti che vedevano nello
sviluppo del turismo balneare, il volano per il decollo della provincia. Il risultato è stato ed è
rappresentato da un sistema di turismo evidentemente non più sostenibile sia sul piano della
qualità, sia su quello dei numeri. Oggi il turismo dell'area si presenta molto congestionato
nel periodo estivo, mal supportato dalle infrastrutture (seppur presenti denunciano dei forti
limiti sia sul piano qualitativo che organizzativo) e non idoneo a rappresentare un elemento
di "incentivo a rimanere" (continua forte il fenomeno migratorio). Persiste, inoltre, un forte
tasso di attività illecite che trova sempre più linfa tra la popolazione giovanile.
Non c'è da sorprendersi che, in un siffatto sistema, forme di turismo legate alle risorse
ambientali, agricole e ad altre risorse offerte dal territorio, pur rappresentando una
straordinaria fonte di sviluppo, siano state relegate a fenomeni sporadici e isolati che, di
fatto, non hanno mai permesso di raggiungere quella criticità necessaria a convertire un
evento in un modello di sviluppo sostenibile per un intero territorio. A questo bisogna
aggiungere che la cooperazione ed il dialogo tra i cittadini, le imprese e le istituzioni è stato
sempre difficoltoso e, comunque, mal amministrato.
Progetto Ne.Mo. 3
Analisi SWOT
La ricerca e l'intervento sul campo hanno fatto emergere, per di più, una sensazione
diffusa tra gli operatori di una carente percezione delle proprie potenzialità e di quelle
offerte dal territorio. È come se la patologia di cui si soffre sia ormai cronica e l'unico rimedio
è conviverci o, per lo più, trovare qualche palliativo per alleviarne le sofferenze. Occorrerà,
altresì, lavorare sulla soluzione dei problemi con la piena condivisione degli stessi da parte
di tutte le forze in campo. Sarà necessario, quindi, offrire al territorio delle soluzioni che
agiscano a più livelli. Ed è per questo motivo, che nello schema SWOT proposto, si insiste in
politiche di sviluppo che possano favorire una maggiore percezione delle potenzialità del
territorio in qualità di pre-requisito per una più incisiva promozione dello stesso che non
potrà prescindere dalla condivisione degli obiettivi comuni da parte delle componenti
sociali, economiche e politiche che vivono il territorio.
Conclusa questa non esaustiva e sicuramente poco entusiasmante j' accuse al modello di
sviluppo perpetrato nella provincia di Vibo che, invero, nulla toglie ai meriti delle tante
persone che hanno profuso e profondono le proprie energie e i propri capitali per lo sviluppo
dell'area, occorre entrare nel merito dell'analisi SWOT. Si partirà, altresì, dall'analisi delle
aree e dei sistemi ritenuti più interessanti sino ad arrivare al sistema turistico che, come già
ripetuto, sarà oggetto di un'analisi più approfondita, attraverso la quale si tenterà di
proporre delle soluzioni da adottare per concretizzare un programma di sviluppo
sostenibile.
2 Le SWOT di area
L'analisi SWOT non può prescindere da un'approfondita osservazione delle peculiarità
che caratterizzano la provincia di Vibo Valentia. Il presente lavoro prende il via dalla
disaggregazione del territorio realizzata nell'ambito del PTCP e sarà destinata una sessione
di studio ad ognuna delle quattro aree individuate.
2.1 SWOT area urbana
L'area urbana che è fondamentalmente rappresentata dalla città di Vibo Valentia e
dallo sbocco della stessa sul mare, Vibo Marina, si presta a due interpretazioni o analisi
diverse. La prima riguarda la frazione Vibo Marina che, rappresentando un continuum con
l'area costiera, presenta le medesime debolezze e opportunità di quest'ultima. La seconda, si
concentra sulla città di Vibo.
Vibo Valentia, dai dati che emergono dalla ricerca, presenta molteplici aspetti che la
rendono sicuramente un polo di grande interesse per lo sviluppo dell'intera provincia. Per
Progetto Ne.Mo. 4
Analisi SWOT
primo, bisogna sottolineare come la stessa, sia sotto l'aspetto geografico che per la dotazione
di vie di comunicazione, si offre ad una posizione logistica di eccellenza. L'uscita
autostradale, la vicinanza all'aeroporto più grande della Calabria, la presenza di un porto
mercantile e delle infrastrutture ferroviarie, unite alla distanza media più bassa fatta
registrare per il raggiungimento degli altri capoluoghi di provincia, rendono Vibo il naturale
epicentro della Calabria. Accanto a quest'indubbio vantaggio di carattere regionale è
necessario ricordare che, dal punto di vista provinciale, nella città di Vibo presenta la
massima concentrazione di popolazione attiva. La forza lavoro, nella maggioranza dei casi, è
assorbita dalla Pubblica Amministrazione, è mal e/ o sottoutilizzata e potrebbe essere
reindirizzata e/ o utilizzata verso attività più consone allo sviluppo del territorio (soprattutto
verso quei programmi che privilegiano lo sviluppo sostenibile dell'area di interesse).
Dall'analisi emerge, inoltre, un duplice problema: alla congestione della parte "nuova"
della città - causa della naturale concentrazione verso le aree che offrono le maggiori
possibilità di crescita (è il caso di Vibo città rispetto ai paesi circostanti), a cui fa seguito un
susseguirsi di piani urbanistico piuttosto caotici che hanno portato la città di Vibo agli "onori
della cronaca" come tra la città con il tasso di abusivismo edilizio più alto - si contrappone il
contemporaneo abbandono del centro storico che da più parti è, invece, visto come il punto
fondamentale per il rilancio della città sotto l'aspetto turistico.
È molto probabile, quindi, che i punti dai quali ripartire per permettere uno sviluppo
armonico della città, lasciando alla stessa la funzione di snodo principale della provincia,
sono rappresentati da una parte dalla riscoperta del già citato centro storico, trasformandolo
in un luogo ideale di meta turistica e di "centro di conoscenza" e di "officina delle idee", le
cui parole suggeriscono il trasferimento e il concentramento di tutte quelle attività che
accrescono la conoscenza e lo sviluppo culturale della società (ci riferiamo ai conservatori di
musica, ai musei, alle biblioteche, alle sale espositive, ecc.); e dall'altra, delocalizzando molti
servizi, soprattutto quelli che prediligono allo scambio di merci quello dell'informazione,
verso le zone limitrofe della città dove, ad un indubbio vantaggio in termini di
decongestione della città, si aggiunge il vantaggio di poter usufruire di suoli da edificare il
cui costo potrebbe essere notevolmente inferiore rispetto a quelli del centro urbano.
La Tavola l riassume gli elementi fondamentali dell'analisi SWOT per l'area in oggetto.
Progetto Ne.Mo. 5
Analisi SWOT
Tavola 1: Quadro sinottico della SWOT area urbana ~""' '"'""~-,·~~·-•v•vv•·-~·"-""~W"OO"-'OW~•·v~-•~•V,Y.-~~~"-"~"""-OVW"'""-"""-"~-""m"'WY"~'"W'Y""""'_'_YOO"o~'O"O''-'"""""""'""'"'"~ ,_,...,, '"""'"~'"""~~- """'~"•yO'YW••"•o~•vO~"•Y""""'~,>Y• "'"""OY'-OY"'"WW•Y"
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• Concentrazione della popolazione attiva
• Crescita del sistema urbano e delle strutture abitative
i • Presenza di una molteplicità di reti di trasporto
• Presenza di un buon flusso turistico balneare
• ! •
Crescita del numero di imprese
Posizione logistica di eccellenza
• Dotazione di beni culturali di rilievo
•
: . i •
Bassa incidenza di utilizzo dei fondi specie nel settore turistico e alberghiero
Alta presenza di economia sommersa
Turismo balneare non destagionalizzato
• Scarsa valorizzazione delle risorse culturali, ambientali e archeologiche
• Congestione della città
• Condizioni precarie del centro storico
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'l. M!~ACCE ...•... J. .. " . .... . OPPORTUNITÀ
• Saturazione del turismo di massa
• Ulteriore congestione della città
• Eccessiva concentrazione di funzioni e servizi pubblici a scapito delle altre aree
i •
i •
Creazione di sistema-reti tra gli attori economici
Utilizzo dei fondi strutturali mirati alla crescita dei settori a maggior valore aggiunto
• Programmi di incentivazione volti a favorire l'aggregazione e la crescita dimensionale delle
•
: . •
•
• •
imprese
Valorizzazione delle risorse agricole e delle biotecnologie
Programmi per attirare nuovi capitali
Riqualificazione del centro storico
Delocalizzazione delle attività di servizio
Valorizzazione delle istituzioni culturali
Produzione nazionale
: di eventi culturali di carattere i
.. m. - . --.J . Sviluppo delle nuove tecnologie al servizio dei cittadini e delle imprese
..
Fonte: Nostre rielaborazioni
2.2 SWOT area costiera
L'esempio precedentemente adottato nella parte introduttiva ci sembra, sotto molti
punti di vista, la fotografia più fedele dell'area costiera. Gli undici Comuni che ne
costituiscono l'area, seppur con numeri diversi, presentano molte caratteristiche comuni.
Fortissima affluenza di turismo durante la stagione estiva, sia nei confronti della provincia di
Vibo che dell'intera Regione, buona presenza di strutture ricettive e una morfologia del
territorio che, non a caso, le consente di fregiarsi del termine di "Perla del Tirreno". Tuttavia
ai buoni presupposti di partenza non corrispondono le ricadute positive che, normalmente,
ci si attendono da siffatti sistemi. I tassi di disoccupazione e l'incidenza del sommerso sono
sempre estremamente preoccupanti, mentre la ricchezza media della popolazione rimane tra
Progetto Ne.Mo. 6
Analisi SWOT
le più basse d/Italia. Sia i servizi primari al settore turismo (come anche negli altri settori)/ sia
quelli secondari/ inoltre/ risultano seriamente insufficienti. Basti pensare/ ad esempio/ al
sistema dei trasporti che/ pur presentando molteplici possibilità sotto r aspetto
infrastrutturale (strade/ ferrovie/ porti)1 evidenzia delle forti lacune sia dal punto di vista
qualitativo (quali la cattiva manutenzione delle strade e delle stazioni ferroviarie) e sia da
quello quantitativo1 con la specifica/ in quesfultimo caso/ che il deficit non si rifà al numero
di strade 0 1 ad esempio/ al numero di stazioni ferroviarie (in entrambi i casi/ a onor del vero/
più che sufficienti) ma alla disponibilità dei mezzi di trasporto pubblico e ai collegamenti
infra ed extra territoriali. Così come non bisogna dimenticare la costante minaccia
rappresentata da una scadente manutenzione delle reti fognarie e depurative e
dali/ apparente ingovernabilità del fenomeno dell/ abusivismo edilizio (fenomeno comune sia
ali/area Costiera che al polo urbano)/ che ha arrecato e arreca dei danni inestimabili
ali/ ambiente interessato.
Per ultimo1 è necessario sottolineare/ che le politiche di destagionalizzazione del
turismo- pur essendo/ probabilmente/ le più efficaci per Yintero territorio calabrese/ insieme
ali/ offerta di forme di turismo alternativo che completino o che sostituiscano/ specie nei mesi
cosiddetti di bassa stagione/ il turismo balneare - sono tuttavia insufficienti/ come del resto
già evidenziato precedentemente/ a trasformarsi in un evento stabile per Yintero territorio.
Le soluzioni che/ come vedremo/ verranno approfondite nella parte di analisi dedicata
al turismo/ prevedono delle ricette che/ pur presentandosi come una risposta pletorica ai
problemi del territorio/ richiedono uno sforzo comune da parte di tutti gli attori che operano
sull/ area in esame. A differenza però del passato/ dove tanto si è detto e poco si è fatto/ le
soluzioni offerte avranno i connotati di azioni sul campo di non difficile sperimentazione/ il
cui monitoraggio potrà e dovrà essere costante. Alle diverse opportunità offerte
corrisponderanno/ infatti/ altrettante soluzioni/ il cui effetto benefico o Y eventuale
inadeguatezza/ potrà essere regolarmente valutata/ apportando così le correzioni necessarie a
raggiungere gli obiettivi preposti.
La successiva tavola consente la rapida individuazione degli elementi della SWOT
re lati va all'area costiera.
Progetto Ne.Mo. 7
Analisi SWOT
Tavola 2: Quadro sinottico della SWOT area costiera
,---'-----=-·.:::.;···~"':::····::-····=····-=··· =·:-:····=··::-·=·· "'::: ... -::·· '"::''''::-'' .:::.;·····.:::.;···::.;_· -'-"'-"'''"c;_'''::.::C'"-"'''' .:::.;::.;_···=······· ·-·~····· l PUNTI DI FORZA j ........................ , ..
PUNTI DI DEBOLEZZA . .... ......... .. ........ ... .......... ..... .. . ., ................. ~·-· ....................... ,r:-· ~:..;:;·.:;:;_ .... -;:::;; ... ;:::;;. ·=··=·~:::;::_··--=····:_;:;"'".:;:;_""==========-
• Buona qualità del mare e delle spiagge
• Alta presenza di shutture ricettive
• Alto flusso turistico durante i mesi estivi, anche di turisti stranieri
• Alta presenza d'infrashutture di collegamento
• Buona presenza di istituti scolastici specialistici
• Produzioni tipiche di buona qualità
• Buona predisposizione della popolazione all'accoglienza e all'ospitalità
(
• Alta dispersione scolastica
• Insufficiente stato di manutenzione della rete stradale e congestionamento del traffico durante i periodi estivi
• Fenomeni di abusivismo edilizio e degrado ambientale '
• Basso livello di ishuzione della forza lavorativa
•
•
Alto tasso di disoccupazione e politiche del lavoro principalmente assistenzialistiche
Carenza dei servizi di collegamento pubblico con stazioni aeroportuali e ferroviarie
. . Incapacità di gestione del turismo sommerso
Eccessivo congestionamento dell'area nel periodo estivo
: . ~ . ì
1 •
l
Alta presenza di economia sommersa e lavoro nero, stagionalità dei rapporti di lavoro
Scarsa percezione delle dinamiche di cambiamento del settore turistico
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:
.
' . :
• Progressivo degrado della qualità dell'ambiente
• Forza lavoro inadeguata alle nuove opportunità
• Inquinamento delle acque
• Fuga dei turisti verso altre località
Fonte: Nostre rielaborazioni
2.3 SWOT area interna
l i • l
~
•
• ;
•
•
Programmi di sviluppo concertati tra la Pubblica Amministrazione e imprenditori privati per favorire la destagionalizzazione del turismo
Sviluppo di forme alternative e sostenibili di ' turismo
Politiche di conservazione e ripristino della qualità ambientale
Politiche di recupero della dispersione scolastica
Utilizzo della forza lavoro inoccupata e di quella occupata verso attività legate alla gestione delle risorse naturali e ambientali dell'area
' • Miglior utilizzo degli strumenti di ~ programmazione negoziata ......... .......... . ......... ,, ...... _., .... ,.. ... .. .. .. ·.·;·
Con venticinque Comuni, corrispondenti numericamente alla metà delle
amministrazioni comunali che costituiscono la Provincia, l'area interna si presenta come la
più estesa tra le aree del vibonese. n passaggio dell'unica rete autostradale che percorre la
Calabria, che di fatto traccia il proprio percorso unicamente su quest'area, e la posizione di
Progetto Ne.Mo. 8
Analisi SWOT
confine con le altre tre aree che completano la Provincia di Vibo, la rendono, almeno sotto
l'aspetto logistico, un naturale corridoio di collegamento.
Pur disponendo di una discreta economia agricola e di un bacino idrico molto ricco,
l'area interna è, probabilmente, quella che più di tutte soffre delle patologie più comuni dei
territori del sud: alto tasso di disoccupazione, alta dispersione scolastica, carenza delle
infrastrutture e, più in generale, il persistere di gravi problemi di ordine economico e sociale
che portano alle già note devianze delle società fragili.
Bisogna sottolineare, inoltre, che l'area i:h esame, pur disponendo di un buon bacino di
risorse ambientali, agricole e culturali, non hai mai rappresentato una vera e propria area a
vocazione turistica sulla quale implementare una qualche strategie di sviluppo stabile nel
tempo. Ne è una dimostrazione più che evidente il bassissimo numero di strutture ricettive
presenti e, la scarsa attenzione, riposta dagli attori che operano sul territorio ai fenomeni di
turismo ambientale, enogastronomico e/ o culturale. Lo stesso vale per il tessuto produttivo
ancora fuori da una logica di sistema, mentre l'agricoltura sembra rappresentare la vera
specializzazione del territorio in esame
Occorre, infine, correggere in parte l'affermazione precedente sulla posizione strategica
dell'area. Se l'affermazione gode di una sua indubbia logica sotto l'aspetto squisitamente
geografico, questa viene meno, sprofondando nelle sue fondamenta di area unica, quando si
analizza in maniera più puntuale. L'area interna si presenta come la più complessa della
Provincia, la sua maggiore estensione territoriale implica una spiccata eterogeneità nelle
vocazioni e nelle specializzazioni produttive. Nell'area risultano, infatti, identificabili almeno
3 sub aree: la Valle Mesima, il Monte Poro e l'Oasi dell'Angitola. Le tre, godono, infatti, di
risorse e di sistemi produttivi completamenti differenti, tanto che nel definire la strategia di
sviluppo, occorre, molto probabilmente, procedere ad una suddivisione delle aree in
territorio più omogenei che rispecchino le risorse presenti ed identifichino meccanismi di
integrazione.
Sarà necessario, quindi, offrire al territorio delle soluzioni che agiscano a più livelli. Ed
è per questo motivo, che nello schema SWOT proposto, si insiste in politiche di sviluppo che
promuovano la percezione del territorio, attraverso meccanismi quali l'indagine sulle
sensazioni e sulla comprensione che hanno le parti sociali, economiche e politiche del
proprio territorio e sia sulla condivisione di obiettivi e valori comuni da parte degli stessi.
La tavola seguente sintetizza gli elementi della SWOT.
Progetto Ne.Mo. 9
Analisi SWOT
Tavola 3: Quadro sinottico della SWOT area interna
• • •
Produzioni agricole tipiche e di buona qualità
Paesaggio e risorse ambientali non contaminate
Buon dinamismo imprenditoriale giovanile
Buona presenza del agricolo
sistema imprenditoriale •
• • Disponibilità di aree per insediamenti produttivi e PMI •
Sistema agricolo costituito da imprese di piccole o piccolissime dimensioni
Assenza di forme di turismo legate alle risorse dell'ambiente
Bassissima presenza di insediamenti ricettivi (alberghi, villaggi, agriturismi, ecc.).
Alto tasso di disoccupazione
Alto tasso di dispersione scolastica
Profonde differenze tra la sub-aree del territorio r=======~~~~== .... "' .. = .... ';;.;;'··'=···=···';;.;;··===·:;;;;·' ... " ..... ., .. " ............ " .... ... r'======;;_;;.M;;_;;. .. ;;..;;.IN;;_;;..·A;;_;;.C;;_;;.C:;;;;;;E======;;:;;;;;;;;.;.;JL .............................. QPg()~TU~~TÀ
• Progressiva espulsione dal mercato delle imprese l • Sviluppo del turismo enogastronomico legato alle risorse del territorio di piccole dimensioni
• Possibile degrado ambientale legato all'abbandono dei territori
• Progressivo innalzamento del tasso di disoccupazione
• Invecchiamento della popolazione
Fonte: Nostre rielaborazioni
2.4 SWOT area montana
i
• Politiche di recupero della dispersione scolastico
• Utilizzo della forza lavoro inoccupata (e di quella occupata) verso attività legate alle risorse naturali dell'area
.. . Miglior utilizzo degli strumenti di
•
programmazione negoziata
Programmi e politiche volti a far emergere la percezione del territo:i'io e la condivisione di obiettivi comuni
L'area montana delle Serre Vibonesi si compone di 13 Comuni e trova il proprio
epicentro nel Comune di Serra San Bruno, dove risiede l'insediamento religioso più
prestigioso dell'intera Calabria. n territorio si caratterizza per la presenza di parchi naturali e
oasi protette e per un sistema produttivo che ha privilegiato da sempre l'agricoltura e la
lavorazione e trasformazione delle risorse presenti nel territorio quali: il legno, la pietra, ecc.
Tuttavia, le pur abbondanti risorse ambientali e culturali del territorio, non hanno mai
rappresentato realmente le ricchezze su cui implementare una vera e propria strategia di
crescita per l'area. Poche le strutture ricettive, bassissima la presenza di turisti stanziali e
scarsa la capacità di programmazione e di spesa delle risorse messe a disposizione da parte
dei diversi Enti sorti per la rinascita dell'area in esame. Non a caso, si fa sempre più
preoccupante il fenomeno dello spopolamento di molti Comuni dell'area, soprattutto da
parte della popolazione più giovane che, giocoforza, è costretta a ricercare il proprio
sostentamento e costruire il proprio futuro, fuori dal comune di residenza.
Progetto Ne.Mo. lO
Analisi SWOT
Proprio una politica volta al recupero delle risorse umane e alla riscoperta dei luoghi e
dell'ambiente attraverso interventi improntati sul turismo ambientale, enogastronomico e
culturale/religioso appaiono le uniche strade percorribili per il rilancio dell'area Montana.
Sembra imprescindibile, perciò, che la base di partenza per un new deal dell'area sia
rappresentato dall'instaurarsi di una relazione solida tra le forze amministrative,
imprenditoriali e sociali delle comunità che compongono le Serre Vibonesi e che, si potrebbe
concretizzare attraverso la creazione di un network stabile, capace di monitorare
costantemente l'evolversi della situazione e proporsi come elemento di raccordo e di
sviluppo per l'intera area. La tavola 4 riassume l'analisi dell'area condotta.
Tavola 4: Quadro sinottico della SWOT area montana .... ... . ... ················· ············· ........... . ...............•• ..•. . .......... ... .... ..... .. .. . . ...... ..
!,. ··-·· _ ... _ ... ··-· . ___ P_"lJ_.N __ .TI_ ....... _J?_!._!.O_ .. R-'-Z_A.;_.;__.;_.;_ ____ .___,··. i l .... . PUNTIDI DEBOLEZZA ...
! :
i
• Presenza di parchi naturali e oasi protette
• Incontaminazione del paesaggio naturalistico
• Presenza di insediamenti religiosi di grande pregio
• Patrimonio boschivo di grande fascino
• Agricoltura di buona qualità
• Presenza di beni culturali in tutta l'area
• Apertura con l'area Ionica delle province di Reggio Calabria e Catanzaro
• Elevata dispersione scolastica
• Struttura imprenditoriale di piccole o piccolissime dimensioni
• Alto tasso di disoccupazione e politiche del lavoro'. principalmente assistenzialistiche
• Bassissima presenza di turisti stanziali e scarsa presenza di strutture ricettive
• Isolamento dell'area per mancanza di collegamenti ferroviari e aeroportuali e per inadeguatezza del sistema stradale
• Assenza di uscite autostradali
• Scarsa gestione dell'ambiente
•
: . •
Insufficiente stato di mantenimento della rete stradale
Bassa valorizzazione dei beni presenti sull'area
Scarsa percezione del valore del patrimonio di risorse naturali e culturali disponibili
• Basso grado di cooperazione tra gli attori
• Spopolamento dei Comuni di piccole o • Azioni di valorizzazione delle risorse disponibile e recupero della dispersione scolastico
•
•
•
•
piccolissime dimensioni
Possibile degrado ambientale dovuto inadeguata gestione
Forza lavoro impreparata alle nuove sfide
Progressivo isolamento dell'area
ad • :
•
Progressivo innalzamento del tasso di disoccupazione • Progressivo invecchiamento della popolazione
Politiche di incentivazione verso forme di turismo legate all'ambiente e alla cultura religiosa
Utilizzo della forza lavoro inoccupata (e di quella occupata) verso attività legate alle risorse naturali dell'area
Miglior utilizzo degli strumenti di programmazione negoziata
... "' .. .. ....................................................................... '..... . ...................... ..
Fonte: Nostre rielaborazioni
Progetto Ne.Mo. 11
Analisi SWOT
3 Le SWOT settoriali
Conclusa l'analisi territoriale realizzata seguendo il criterio di disaggregazione della
provincia in 4 sub aree, il lavoro procederà approfondendo i settori più interessanti
considerando, però, il territorio nella sua interezza.
3.1 SWOT sistema agro - alimentare e ittico
Il sistema agro-alimentare e il sistema ittico da sempre hanno rappresentato uno degli
elementi di sbocco più importanti dell'economia del territorio. Ed è fondamentalmente per
questa ragione, ma anche per altre che emergeranno alla conclusione dell'analisi, che i
sistemi in questione sono stati trattati separatamente dall' omnicomprensivo sistema
produttivo dove, logicamente, troverebbero la loro collocazione naturale.
Pur presentando degli spunti positivi, rappresentati da produzioni tipiche di buona
qualità e dalla presenza di un distretto che opera a livello internazionale, il settore soffre dei
mali comuni di un'economia arretrata che si identificano in strutture imprenditoriali di
piccole dimensioni, che operano in un'economia forzatamente "drogata"
dall'assistenzialismo; da sistemi produttivi non proprio all'avanguardia; dall'altissima
presenza di lavoro sommerso e da una concorrenza sempre più agguerrita. Le minacce per il
settore, che in molti casi sono ormai da considerarsi delle realtà, sono rappresentate dalla
progressiva espulsione dal mercato degli operatori meno efficienti, dal degrado ambientale e
dal dissesto idrogeologico legato all'abbandono dei terreni e da una quadro generale che
potrebbe portare in tempi brevi alla cancellazione dei settori. Le ricette per risollevare i
settori in questione appaiono sempre più legate alle sinergie che si potrebbe creare, e che in
più contesti nazionali e internazionali si sono create, tra questi e il turismo. Appare quindi
necessario procedere verso soluzioni che prediligono simultaneamente: la riorganizzazione
delle strutture, favorendo le integrazioni sia verticali che orizzontali idonee a consentire alle
imprese il raggiungimento di "masse critiche" sufficienti ad affrontare le sfide del mercato;
lo sviluppo della cooperazione, attraverso la creazione di network "dedicati", anche tra la
Pubblica Amministrazione e i settori in questione, in maniera da agevolare la comunicazione
tra i diversi attori del territorio e promuovere le politiche di sviluppo tenendo conto delle
reali esigenze che emergono da un siffatto sistema; lo sviluppo sinergico tra turismo e sistema
enogastronomico che da una parte porterebbe il sistema turistico a sfruttare quelle formule
di crescita, già da più parti sperimentate con risultati più che eccellenti, che prevedono il
legame, per molti versi dionisiaco, tra l'Otium e il Cibus, del piacere, cioè, di passeggiare
senza meta, di conversare, di fare una pennichella o di assaporare realmente il gusto del cibo;
Progetto Ne.Mo. 12
Analisi SWOT
dall'altra, permetterebbe ai sistemi in esame di incrementare le proprie vendite sul territorio
e sfruttare tutte quelle forme di comunicazione indiretta, rappresentate dai turisti.
Tavola 5: Quadro sinottico della SWOT sistema agro- alimentare e ittico
•
•
•
•
Produzioni tipiche e di buona qualità nel settore l • agro-alimentare
Presenza di sistemi locali votati alla produzione ; • agro-alimentari · . Presenza di micro-climi che permettono la • • lavorazione di prodotti agricoli di alta qualità ~
Distretto agro-alimentare con sbocchi di mercato ~ • internazionali i
Settore frammentato con presenza di imprese di piccole o piccolissime dimensione
Frammentazione dei terreni e sistemi di coltivazione poco intensivi
Scarso utilizzo di forme di cooperazione e collaborazione tra gli attori
Basso livello di scolarizzazione e di managerializzazione degli imprenditori agricoli
• Grande tradizione nell'utilizzo della risorsa ittica • Incapacità e diffuse diffidenza degli imprenditori agricoli ad adottare processi di meccanizzazione e di gestione innovativi
:
l
..
. ..
• Insufficiente attenzione della Pubblica
•
•
• •
• •
m•
Amministrazione verso l'agricoltura
Altissima presenza di lavoro sommerso
Popolazione giovanile scarsamente interessata al settore
Manodopera non specializzata
Scarsa promozione e valorizzazione delle : produzioni tipiche locali
Scarsa politica di marchio di qualità
per il
• Progressiva perdita di competitività delle imprese • agricole del vibonese
• Pressioni concorrenziale che rischiano di cancellare il settore •
• Possibili fenomeni di degrado ambientale e dissesto idrogeologico •
• Progressiva espulsione dal mercato dei piccoli produttori.
•
• Programmi volti a favorire la creazione di marchi d'area e lo sviluppo di un piano commerciale
· integrato
•
' : . l ! •
Utilizzo di strumenti finanziari innovativi che consentano un più efficiente accesso al credito
Istituzione di programmi formativi volti a favorire l'apprendimento delle nuove tecniche di gestione [ e di produzione
Promozione degli scambi con l'estero
..... ············· ······· ··········· ········· ········ = •= ! ..... ~ .... ·.·.·.········· E;;ri~~ ppo ~€!11~ <l~ee .. I:ti~~~ ........ . . ..
Fonte: Nostre rielaborazioni
Progetto Ne.Mo. 13
Analisi SWOT
3.2 SWOT sistema produttivo
Se i problemi denunciati nell'analisi SWOT presentata per il sistema agroalimentare
sono profondi e meritano delle accurate riflessioni e degli opportuni cambiamenti di rotta,
ancor più sintomatica è la situazione che si presenta per l'analisi del sistema produttivo in
generale.
Sottraendoci dal compito, che appare per lo più una sovrapposizione di quanto detto
nell'analisi precedente, di elencare le gravi debolezze di cui soffre il sistema, bisogna, però,
sottolineare che ai problemi evidenziati dal sistema agricolo si aggiungono i pericolosi ritardi
che da sempre contraddistinguono i sistemi produttivi meridionali e che, in una classifica
non certo ideale, relegano la provincia di Vibo agli ultimi posti in termini di crescita
economica dell'intera penisola italiana.
Anche se le soluzioni appaiano, in molti casi, estremamente complesse e di difficile
attuazione, rimarchiamo che, anche in questo caso, la via di uscita principale è rappresentata
da un forte spirito di collaborazione tra gli attori economici, la società civile e la Pubblica
Amministrazione, dove quest'ultima deve assurgere al ruolo di coordinatore e di guida ai
piani e ai modelli di crescita delle imprese e del territorio. Occorrerà, altresì, una nuova
"chiave di volta" che modifichi il peso dei singoli elementi e che orienti gli attori in campo
verso obiettivi comuni.
Progetto Ne.Mo. 14
Analisi SWOT
Tavola 6: Quadro sinottico della SWOT sistema produttivo
• Presenza di una molteplicità di reti di trasporto •
• Crescita di nuove imprese con una classe imprenditoriale giovane
• Presenza di zone industriali specializzate settore delle conservazioni alimentari
• Paesaggio boschivo che ben si presta lavorazione del legno
• Produzioni artigianali di buona fattura
• Buon livello di propensione all'export
nel
alla
•
• :
•
• : • : :
: . : •
j • :
•
Settore frammentato con presenza di Imprese di piccole o piccolissime dimensioni rispetto ai settori di riferimento
Scarso sviluppo dei settori ad alto valore aggiunto
Manodopera specializzata insufficiente
Alti costi di trasporto di materie prime e merci :
Commercio estero assente o scarsamente utilizzato .
Eccessiva presenza di ditte individuali e ·.
bassissimà percentuale di società di capitali
Bassa incidenza di utilizzo dei fondi specie nei settori turistico e alberghieri
Basso reddito pro-capite e scarsa propensione al rischio
Alta presenza di economia sommersa
Pubblica Amministrazione non rispondente alle esigenze dell'impresa
• Assetti societari insufficienti a reggere le sfide . competitive
l r "-"======:;;;;;.M:;;;;;.· ""IN""A"". ""C""C""E=====""···:;;;;;.·· ··;;;;;;;.;;.··. lire. ======Q""P""P""G=R=TU=N=IT=À=====;,;;....;.;;.;.
•
: . •
Progressiva perdita di competitività rispetto alle • aree industriali del Paese
: . Incremento del dualismo economico con le area a : maggior valore aggiunto . .
. ' . Fuga delle risorse lavorative verso altre aree con maggiore offerta di lavoro •
•
Creazioni di sistema-reti tra gli attori economici
Utilizzo dei fondi strutturali mirati alla crescita dei settori a maggior valore aggiunto
Programmi di incentivazione volti a favorire l'aggregazione e la crescita dimensionale
Ridistribuzione delle risorse in base alle effettive esigenze che emergono nel territorio • Assenza di barriere all'entrata nei settori di
maggiore interesse • Formazione mirata del personale
• Maggior incidenza di criteri aziendalistici nella gestione delle imprese e della P.A.
: .
: • Recupero delle forze lavorative scarsamente :
utilizzate e mal distribuite
Fonte: Nostre rielaborazioni
3.3 SWOT sistema culturale
Il sistema culturale di Vibo, dove per sistema intendiamo l'insieme dei beni di natura
storica, religiosa, archeologica e artistica e, infine, l'insieme delle tradizioni popolari e dei
personaggi che contraddistinguono un territorio, si presenta estremamente variegato e ben
distribuito sull'intero territorio. La Certosa di Serra San Bruno e le affascinanti leggende
legate ad essa, la Madonna Nera di Tropea, il centro storico di Vibo città, ricco di palazzi
Progetto Ne.Mo. 15
Analisi SWOT
nobiliari, i resti archeologici della Valle del Mesima, rappresentano solo alcuni spunti per far
comprendere come l'intera provincia possa offrire un panorama culturale piuttosto
interessante.
L'assenza di una reale rete di collegamento tra le diverse opere, di concrete politiche
comuni volti alla riscoperta sotto l'aspetto culturale della provincia e la scarsa propensione
del privato ad investire risorse verso il settore, hanno rappresentato, probabilmente, il freno
principale allo sviluppo del settore.
Le minacce che si presentano ad una situazione che, sotto molteplici punti di vista,
appare stagnante è il depauperamento del patrimonio artistico - culturale nel suo complesso
e, inoltre, la concreta possibilità di perdita della propria identità culturale da parte della
popolazione del territorio che, oltre a rappresentare una caratteristica peculiare di qualsiasi
insediamento abitativo, rappresenta la risorsa più importante di qualunque comunità che
trae dal passato la linfa per vivere il presente.
Lo sviluppo di nuove forme di turismo culturale rappresenta la strada maggiormente
percorribile per rivitalizzare un settore che, altrimenti, rischierebbe di essere inghiottito dagli
ingenti costi necessari al suo mantenimento. Uno sviluppo del sistema turistico - culturale
avvicinerebbe, inoltre, l'investimento dei privati verso un sistema che, nella maggioranza,
dei casi è ritenuto poco redditizio e, rappresenterebbe, uno sbocco occupazionale di sicuro
interesse.
Anche in questo caso, sarà imprescindibile, creare un dialogo stabile tra tutte le forze
presenti nel territorio, dove più che in ogni altro caso, servirà una forte sensibilizzazione
della società civile che della conservazione del patrimonio storico e culturale è chiamata a
rispondere in prima persona.
Progetto Ne.Mo. 16
Analisi SWOT
Tavola 7: Quadro sinottico della SWOT sistema culturale
• j
Tracce intatte del passaggio delle diverse civiltà e ! • Mancanza di una rete di collegamento tra le opere l ed i beni artistico - culturali . culture (greca, romana, bizantina, normanna, 1
medievale) rinvenibili in varie opere e/ o monumenti • Assenza di politiche di integrazione con il sistema
turistico
• Presenza di numerosi palazzi signorili e di centri storici di pregio • Bassa fruizione delle risorse artistico culturali da
parte del territorio e dei turisti Presenza di chiese e monumenti ecclesiastici come i
Assenza di politiche di promozione e valorizzazione
•
•
conventi, seminari
Esistenza di resti paleolitici e megalitici in vari Comuni della provincia
Esistenza di siti archeologici
• Presenza di numerosi musei e biblioteche
• Depauperamento del patrimonio storico-culturale
• Perdita dell'identità storica e culturale del territorio
Fonte: Nostre rielabòrazioni
3.4 SWOT sistema sociale
~ . • Assenza di strutture imprenditoriali dedicate alla i
gestione e alla salvaguardia dei beni artistico -culturali
' • Scarso livello di percezione delle potenzialità offerte dal patrimçmio culturale
• Progetti integrati del POR Calabria con riferimento a specifiche aree territoriali e a reti tema ti che
• Valorizzazione del patrimonio archeologico
• Messa in rete dei beni artistico - culturali della ' provincia, i
• Promozione di politiche di concertazione tra gli attori del territorio
• Recupero e valorizzazione delle tradizioni storiche e culturali e rafforzamento dell'identità delle popolazioni locali.
•
•
Promozione di formule imprenditoriali dedicate alla promozione e allo sviluppo delle risorse artistico culturali
Valorizzazione dei Centri Storici ",,,, .. , .. ,,,,, ,,,,, "'"' ·•· · ' ' ' · ,,,,, ·'''':c· .. ,, . .,.c_'cc
È subito evidente che seppur si possano ravvedere delle differenze tra benessere
economico e benessere sociale che, come i fatti di cronaca dimostrano, a zone floridamente
economiche corrispondano altrettanti fenomeni di devianza sociale, è anche vero che, spesso,
i termini sono strettamente correlati.
In un'area economicamente depressa, come la Provincia di Vibo, dove si registrano
tassi di disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile, insostenibili e la percentuale di
dispersione scolastica raggiunge livelli più che preoccupanti, il degrado, anche sotto l'aspetto
sociale, raggiunge condizioni di emergenza inquietanti. È chiaro che in un siffatto contesto il
Progetto Ne.Mo. 17
Analisi SWOT
"cancro" rappresentato dalla criminalità organizzata e della criminalità giovanile trova un
habitat naturale e le azioni delle forze di sicurezza volte a prevenire i fenomeni
delinquenziali app~iono da sole insufficienti a debellarli. Appare evidente che l'attività
preventiva delle forze di polizia deve essere necessariamente accompagnata da fenomeni
virtuosi che coinvolgano attivamente la popolazione del territorio, attraverso una permeante
opera di sensibilizzazione delle coscienze civili che conduca i cittadini verso la riscoperta
delle parti più sane della propria identità culturale imprescindibile per una lotta verso
sovrastrutture dello Stato così aberranti come la criminalità organizzata.
Tuttavia, l'imperativa opera di sensibilizzazione della società e la sola presenza dello
Stato non sono, da soli, sufficienti ad evitare il forte disagio sociale avvertito dalla
popolazione. Occorre promuovere la crescita della complessa macchina economica
necessaria ad abbattere il fenomeno della disoccupazione, specie per quella componente
giovanile che, come ricordato, rappresenta spesso la manovalanza .dei gruppi criminali
organizzati.
Infine, anche se la criminalità organizzata è la manifestazione più evidente del
malessere di cui può soffrire una società, occorre ricordare altri fenomeni che, seppur non
direttamente associabili al primo, sono una forte spia di fenomeni di disagio sociale. Ci
riferiamo, ad esempio, all'impossibilità delle persone portatrici di handicap di usufruire di
infrastrutture e di servizi capaci di agevolare e supportare la loro integrazione nella società.
Anche in questo caso Vibo, in comune per la verità con la stragrande maggioranza delle
province del Sud e comunque in un malcostume generale che taglia trasversalmente l'intera
penisola italiana, detiene un non felice primato di inadeguatezza delle strutture e dei servizi
di supporto dedicati a questi. Non ha ormai bisogno di nessuna dimostrazione che
l'attenzione verso queste categorie, definite protette, rappresenti non solo un mero fiore
all'occhiello del progresso civile di una società, ma uno dei maggiori indicatori che denotano
la buona qualità della vita di una città e/ o di una popolazione.
La possibilità di usufruire di leggi che favoriscono l'inserimento nel lavoro di queste
categorie e la possibilità di implementare strategie di turismo sostenibile (che più di ogni
altro è sensibile ai problemi anche sociali del territorio) rappresentano delle concrete
opportunità di sviluppo da utilizzare per risanare un territorio dove è facile, vista la fragilità
endemica dello stesso, che anche le difficoltà apparentemente più semplici da superare,
rischiano di trasformarsi in eventi orribilmente drammatici.
Progetto Ne.Mo. 18
Analisi SWOT
Tavola 8: Quadro sinottico della SWOT sistema sociale
• Esistenza di numerose associazioni che forniscono servizi alle fasce deboli
• Applicazione di leggi volte a favorire l'inserimento dei disabili nel mercato del lavoro
• Dotazione di infrastrutture di tipo sociale inferiore alla media nazionale
• Centri di assistenza lontani dalle aree periferiche della Provincia
• Incremento degli occupati disabili dopo la legge • Elevata dispersione scolastica (20% dei ragazzi in obbligo formativo) ~~ l
• Realizzazione di numerosi progetti rivolti a • Elevato numero di denunce a minori di 18 anni favorire l'inserimento nella società delle categorie più deboli della popolazione • Esistenza di immigrati non regolarizzati
• Esistenza di strutture dell'Azienda Sanitaria che • Carenza di servizi per gli anziani
offrono servizi di assistenza a tossico dipendenti • Scarsa diffusione del sistema dell'economia e ad alcolisti sociale
' i
• Diffusa presenza di forme di criminalità organizzata
r-:c~~~==··;.;;;······;,;;.•";,;;.···;.;;;'""·c::;:•~~··•;;;;;;••c::;:•~:;_;;;·•;;;:•"·;;;;;-•~·':;_;;;••·••:;_;;;•·•;.;;;w .. ;;:::·••;;:::• ==·····•:;;::"·•:;;::···•:;;::·••;::•••:;;::•·;;:;;::;·j ;=-:,===·;.;;;·••:.;;'·•;;;;··•;::•••;::•;::••·;;:•·•:;:••:;::;••:;:··•.:::.";;;;""':"""'::'''~"':;:'·'';;;<''=~=:;::;·;;_·· ";;_'·;.;;;'"';_;;;"·";.;;;· ;.;;;• '_c'\
\lrc···:.::.::···======'-"'·""'M""'!""'~""':!f=.f:=f=~~""'···:.::.::··=···:.::.::· ===~·.JL; ......... Q~~ORTUNITÀ • Sfruttamento dei soggetti appartenenti alle fasce l • Creazione di nuove infrastrutture sociali di tipo
sanitario, culturale, ricreativo, nonché relative all'istruzione.
deboli da parte della criminalità organizzata
• Emarginazione delle fasce deboli
• Aumento della disoccupazione nelle categorie più deboli
• Incremento della microcriminalità e del degrado sociale
• Cambiamento demografico e invecchiamento della popolazione
............. . ............. , Fonte: Nostre rielaborazioni
3.5 SWOT sistema ambientale
• Politiche di recupero e protezione dei disabili
• Favorire attraverso il collocamento mirato (anche grazie alla legge 68/99) l'occupazione dei lavoratori disabili, prevedendo adeguati strumenti di supporto alle azioni di inserimento
• Promozione dell'imprenditorialità nel settore dei servizi agli anziani ed alla comunità
La presenza di una pluralità di ambienti e di paesaggi di indiscutibile bellezza, e
fortemente differenziati tra loro, è il principale vantaggio di cui può disporre la provincia di
Vibo Valentia per implementare una strategia di sviluppo sostenibile del territorio.
La morfologia del litorale della costa vibonese, con il suo susseguirsi di spiagge bianche
e di scogliere che cadendo a picco sul mare formano uno dei tratti più suggestivi del
mediterraneo; il fascino dei monti delle Serre e la presenza di oasi ambientali incontaminate
rendono il comprensorio di Vibo una delle aree più complete in termini di offerta
ambientale.
Tuttavia, la scarsa attenzione dedicata da parte della Pubblica Amministrazione alla
tutela dell'ambiente e il concomitante disinteresse delle forze sociali ed economiche verso
questa risorsa hanno minacciato, e minacciano di compromettere gravemente, l'eco-sistema
Progetto Ne.Mo. 19
Analisi SWOT
ambientale. Disinteresse che è sfociato spesso in fenomeni di abusivismo edilizio e in quelli,
ancor più gravi, rappresentati dall'eco-mafia che non solo minano l'ambiente ma che, spesso,
provocano danni irreparabili alla salute dei cittadini e del territorio.
Se a questi occorrono, per analogia, le medesime risposte fornite nell'analisi del sistema
sociale e cioè, quelle di una maggiore sensibilizzazione e responsabilizzazione della società
verso il proprio territorio e verso l'ambiente in cui vivono, occorre altresì, come abbiamo
avuto modo di vedere, per il sistema culturale, legare alla risorsa ambientale uno sviluppo
economico che, in questo caso, tuteli l'habitat ambientale e che da questi ne tragga una fonte
di reddito capace di risollevare le sorti del territorio. La via più opportuna, anche in questo
caso, sembra sia indicata dallo sviluppo di forme di turismo sostenibile orientate alla
valorizzazione delle risorse di cui dispone la provincia di Vibo e all'attrazione di capitali
sufficienti a innescare quei meccanismi virtuosi così attesi dal territorio.
Progetto Ne.Mo. 20
Analisi SWOT
Tavola 9: Quadro sinottico della SWOT sistema ambientale .-··-·· -·· ·-· .. ...;.····...;.····--· ---· ' '.;_'' ·---.. _;··_ ... _.;."".;_'"~;;.._·_-·_· "-,'";._"'.;_'.;_""':;._;'";_'" ___ ._ ••• --', ';;_''"__;"";;;_'';_;.'"";.;.;_''.;_"'.;;_;"";.;.'_;;;;'"'...;."::;-·_;·--.;_-'.;;_;""_.;;.'";_;.'"C"""'"""'" ..... ---- ............ - .. .... .. .... .. • • ........... • .. ....... .. ............... • ...... .. .
l. . .............. PU~!!:0!..!"2~~~- ...... .. .. w .... JL. ·····-· _ .. !'l.JNTIDIDEBOLEZZA
• Presenza di habitat ambientali incontaminati
• Presenza di parchi naturali e oasi protette
i • Riconoscimento di eccellenza ambientale per la zona costiera
l · , . .· MINACCE :::."~"·~:_;...,._~._.:,A~·~-~-~~,:._._ . .,_,_., ~""""'"-~""""'~:,;M .. ,;v-._...,_.,"~;,_;,~.,_.,·, ..
.
:
•
•
Sottoutilizzo a fini turistici delle risorse ambientali disponibili
' Concentrazione di abusivismo determinate aree del territorio
edilizio in·
• Fenomeni di erosione sia costiera che collinare
• Scarsa rilevanza delle politiche ambientali volte alla tutela del patrimonio e all'utilizzo corretto ' delle risorse naturali ·
• Progressivo depauperamento del territorio a ' causa dell'abusivismo edilizio e della scarsa gestione dello stesso
• Assenza di turismo legato all'ambiente nelle aree interne e montane
• Basso livello di percezione delle potenzialità ; espresse dal patrimonio ambientale '
• Scarsi livelli di gestione del ciclo dei rifiuti e delle acque
• Incremento del degrado ambientale a causa del • fenomeno dell'abusivismo
Promozione di interventi di recupero e di riqualificazione degli ambienti degradati dall'abusivismo edilizio
• Incremento dei fenomeni di erosione
• Congestionamento e saturazione di alcune aree. • Promozione di sistemi di monitoraggio
•
•
•
i • ·.
' •
• •
•
i • ........... .i .... , ...
Fonte: Nostre nelaborazwru
Progetto Ne.Mo.
...
ambientale continuo,anche attraverso l'applicazione dell'ICT
Programmi di diffusione per la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio ambientale
Programmi per il riciclaggio delle risorse
Interventi volti a favorire la messa in opera di impianti per l'energia rinnova bile
Programmi volti a favorire la concertazione tra le diverse comunità locali per uno sviluppo sostenibile del territorio
Incentivazione delle attività produttive locali
Incentivazione di forme di turismo alternativo
Favorire la costruzione di strutture ricettive a basso impatto ambientale
Politiche turistiche volte a favorire la riscoperta del patrimonio naturalistico e del territorio
Politiche di conservazione e tutela del territorio ... ... ............. . .. .
21
Analisi SWOT
4 SWOT turismo
Se le analisi precedenti sono state indirizzate a tracciare un quadro d'insieme piuttosto
ampio sullo stato di salute del territorio, evidenziando a grandi linee quali potrebbe essere le
strade da percorrere per proiettare la provincia di Vibo verso modelli economici che ne
esaltino le qualità e che siano capaci di creare le condizioni per uno sviluppo equilibrato
dello stesso, occorre ora trasferire le conoscenze acquisite e le opportunità che si sono
manifestate verso i modelli turistici che si intendono perseguire. Tali modelli dovranno
rispondere, inoltre, ad un imperativo categorico che, come emerge sin dalla prima bozza del
Progetto Ne.Mo., è rappresentato dal turismo sostenibile ossia, un modello di turismo capace
di durare nel tempo, mantenendo valori qualitativi e quantitativi alti che a loro volta si
possono tradurre in cura delle risorse ambientali e delle risorse culturali e creazione di una
relazione stabile e costruttiva tra tutte le risorse umane coinvolte nel fenomeno.
Chiusa questa breve e interlocutoria premessa, bisogna procedere all'interpretazione
dell'analisi SWOT del turismo. Questa, infatti, differisce sia sulla struttura e sia, in parte,
sulla sostanza rispetto alle precedenti. I motivi sono ben noti, in quanto con l'analisi SWOT
del turismo, si arriva al cuore dell'obiettivo che sta alla base del Progetto: il turismo sostenibile.
Come elemento assolutamente innovativo, inoltre, ai classici quattro elementi di analisi
(punti di forza e debolezza, minacce e opportunità) è stato introdotto l'elemento denominato
azione, attraverso il quale si vogliono tradurre, in una o più linee guida specifiche da seguire,
le opportunità che si intravedono attraverso il percorso di analisi.
4.1 Analisi SWOT turismo: formazione e lavoro
Il primo elemento di analisi che, comunque, non indica un livello di priorità nella scelta
ma un elemento di inizio casuale perfettamente intercambiale con gli altri, è rappresentato
dall'osservazione della formazione e del lavoro nel settore turistico.
Se la possibilità di reperire facilmente risorse lavorative rappresenta un indubbio
vantaggio per il settore turistico vibonese è altrettanto valida l'affermazione che la scarsa
professionalità delle stesse, ne rappresenti un ostacolo non di poco conto nell'inserimento
negli organigrammi delle imprese.
La possibilità di usufruire di programmi che promuovono la formazione deve essere la
spinta a sviluppare corsi di formazione mirati e rispondenti, con logiche bottom-up, alle reali
esigenze espresse dal settore. C'è da considerare, inoltre, che pur registrando una buona
presenza di istituti scolastici di formazione superiore a vocazione fortemente turistica, negli
stessi si registra un tasso di abbandono delle forze studentesche preoccupante~ Va da sé che
Progetto Ne.Mo. 22
Analisi SWOT
gli elementi emersi, disoccupazione e dispersione scolastica, e le conseguenze degli stessi,
non solo corrono in parallelo, ma l'uno diventa interdipendente dell'altro, provocando
così,quei meccanismi perversi per i quali è sempre più difficile trovare una soluzione. La già
accennata soluzione formativa deve essere, quindi, reinterpretata cogliendo l'opportunità
che si può venire a creare attraverso un rapporto stabile tra scuola e lavoro. Un'azione di
programma, quindi, che preveda la formazione scolastica legata a stage formativi presso le
imprese del territorio diventa un imperativo imprescindibile per risollevare le une e le altre e
supportare il settore verso standard di qualità più che competitivi.
È naturale, inoltre, che un'analisi del settore formazione e lavoro, in ambito turistico,
non esaurisce il suo compito attraverso la considerazione dei soli elementi citati. Occorre
inserire almeno un terzo elemento di analisi vale a dire il buon dinamismo imprenditoriale
giovanile, al quale però fanno seguito altri fattori che certamente non permettono il decollo
del turismo e, più in generale, di qualsiasi settore produttivo. La difficoltà registrata per
l'accesso al credito, vuoi per cause esogene alle quali può porre rimedio solo una profonda
rivisitazione della politica bancaria nazionale e vuoi per un approccio al sistema dei
finanziamenti piuttosto rudimentale, la nota diffidenza degli imprenditori a creare forme di
collaborazione stabile e, in stretta relazione con la formazione e con le piccole dimensioni delle
imprese, le scarse capacità manageriali degli imprenditori, producono gli effetti ben noti di alta
probabilità di fallimento delle iniziative imprenditoriali e di bassa possibilità di crescita.
Eppure diverse vie di sbocco esistono e devono, quanto prima, essere intraprese. La
prima è rappresentata dalla nascita di una relazione solida tra formazione e lavoro incentrata
su progetti condivisi e mirati. La seconda, anch'essa prioritaria, è la crescita delle imprese e
la creazione di una rete di collegamento e di dialogo permanente tra gli imprenditori del
settore e tra le imprese e la Pubblica Amministrazione. Se è auspicabile la crescita dell'unità
imprenditoriale e la progressiva trasformazione delle troppe ditte individuali in soggetti
giuridici più appropriati al cambiamento e allo sviluppo del settore, è altrettanto importante
che tra gli attori si instaurino dei meccanismi che convertano le singole attività in distretti
capaci di governare le sfide proposte dal mercato.
Progetto Ne.Mo. 23
Analisi SWOT
Tavola 10: Quadro sinottico della SWOT Turismo - Formazione e Lavoro
:l.. ··--~'~~!!_c!.i~~.~?:~ ..... Il .... !:~~#.~l.~~~'?~ez.:z~ .............. ! •............. ~~~~~ ........... i c= ..... .9cPP.!l!~~i.tà . ....... .. li> :,..··. · ... ·AZioni Alta presenz(l. di forza Basso livello di istruzione Forza lavoro scarsamente Supporto formativo e di indirizzo l Fonnazione mirate con strategie Botton-up lavoro attualinente della popolazione lavorativa professionale e non i alle persone in cerca di occupazione inoccupata rispondente alle esigenze del ! R' alifi . d il f 1 territorio . I~U cazwne e a orza avoro
Concertazione con i sistemi scuola e impresa
iJ esiStente •L .............................................................. ;!. ..................... ' ........ ' " ...... :L ........................................................................... H............ .......... . .............. ' '······" ······
Presenza di istituti ~ Alta dispersione scolastica Progressivo impoverimento , l Recupero della popolazione Creazione di corsi di fonnazione e lavoro
. _;~~-~~~~~~~~~~~~~--- L . .,. .... ..... . ........ ... ... . . .. • .:~~:~~:.~~-~:.~:~.~~~i::.: ... J t stu~e~tes:~ .... • .. ......... ... ,.J Stage e borse lavoro ~uon d~~mo [ Difficoltà di accesso al credito Bassa. possibilità di crescita )Il Ampia.po~sibilit~ di ~tilizz~ di l~ggi dr"-;,.;_;,-"'--:N-7a-s-a-:-'·ta---:dz:-. d~i:-st:-re-t:-tz:-. tu:-'-'-n':-.s:-:ti-':ci nnprenditonale B . à 'al delle nnprese j comumtane, naziOnali e regwnali
. il ; assa capaCit managen e ·. lt f · 1 il · · giovan e , Al b bil' , d' fallim , vo e a avonre o sv uppo tunstlco . . ta pro a 1ta 1 ento , Imprese d1 piccole e d il . . . ti ·
. 1. . d' . . e emiZia ve picco ISsnne nnenswm imprenditoriali
Scarsa propensione alla creazione di reti tra imprese
", .. ,. .. ~., .. .,_,,
Fonte: Nostre rielaborazioni
Progetto Ne.Mo.
Utilizzo di programmi di l formazione ad hoc per il rilancio l imprenditoriale l
Creazione di tavoli permanenti di concertazione
Azioni di supporto e consulenza per le neo imprese
Promozione di azioni di spin-off programmato
Sviluppo di percorsi integrati scuolafonnazione-azione
24
Analisi SWOT
4.2 Analisi SWOT infrastrutture e trasporti per il turismo
Sia dalla ricerca desk che da quella effettuata sul campo emerge chiaramente che uno
dei problemi più annosi legati allo sviluppo del settore è il sistema delle infrastrutture di
trasporto.
Secondo un'analisi complessiva che prende in considerazione l'intera provincia di
Vibo, la stessa si presenta con un livello infrastrutturale, da intendersi come presenza di
strade, di linee ferroviarie, ecc., più che soddisfacente. Se però, si scende ad un livello di
analisi più approfondito il dato risulta estremamente controverso, perlomeno, per tre ordini
di motivi. Il primo è rappresentata dal fatto che le infrastrutture sono sbilanciate su alcune
aree del territorio e carenti, se non inesistenti, su altre. Come si evince dalla ricerca, ad
esempio, l'area costiera è ricca di un reticolo di strade statali e provinciali più che sufficienti
ma è lontana, almeno per le zone regine del turismo, da sbocchi autostradali; la stessa
presenta un sistema ferroviario, composto da tredici stazioni, davvero impressionante se
consideriamo le altre zone d'Italia. Per converso, l'area delle Serre risulta sicuramente meno
ricca di reti stradali e con un sistema ferroviario inesistente.
Il secondo è rappresentato dal fatto che la stragrande maggioranza delle strade non
sono di epoca recente e quindi, oltre a presentarsi spesso con livelli di manutenzione non
eccellenti, non sono adeguate al traffico attuale.
Il terzo motivo è legato ai veri e propri servizi di trasporto e a quelli di supporto. Le
stazioni ferroviarie della costa sono delle vere e proprie stazioni fantasma e la loro funzione,
ne è una testimonianza; il numero delle corse tra i periodi autunnale/invernali e quelli estivi,
è legato quasi esclusivamente al trasporto dei pendolari e degli studenti durante i periodi
invernali, mentre il supporto al turismo diventa praticamente impalpabile. Anche lo
spostamento tra un luogo e un altro, all'interno di un'area o tra aree diverse, se non si è
dotati di una "pazienza divina" o, molto più semplicemente, di un'auto privata, diventa
estremamente difficoltoso. Non ultimo è il collegamento con l'aeroporto di Lamezia Terme.
Molto si è fatto per incrementare i numeri di voli, specie quelli internazionali e poco se non
pochissimo per garantire un sistema di trasporto pubblico efficiente tra l'aeroporto e le aree
del territorio.
Dall'analisi, inoltre, emerge un sistema di cartellonistica stradale assolutamente
insufficiente, specie di quella riguardante le indicazione dei luoghi e dei reperti culturali più
interessanti. È chiaro che una politica delle infrastrutture e dei servizi collegati ad esso così
deficitaria rappresenta uno degli ostacoli più seri allo sviluppo del turismo. Sono numerose
le opportunità che si intravedono per far decollare il sistema dei trasporti. L'utilizzo delle
Progetto Ne.Mo. 25
Analisi SWOT
l:inee :interne ferroviarie, come mezzo di trasporto per i turisti e come elemento di
decongestionamento del traffico stradale durante i periodi a maggior affluenza turistica,
rappresenta ad esempio un arma efficacissima per la crescita delle zone costiere. Una
cartellonistica stradale visibile e ben dissem:inata sul territorio e una distribuzione di
opuscoli o brochure conoscitive è un altro elemento :interessante da utilizzare per una
migliore fruibilità delle aree. Naturalmente, come del resto già ripetuto più volte, qualsiasi
politica di supporto allo sviluppo del territorio deve operare di concerto con un piano di
ampio respiro che identifichi a quale uso si vuole destinare questa o quella risorsa. Come
apparirà più chiaro :in seguito, l'uso ad esempio della cartellonistica stradale deve essere
accompagnata da un piano di sviluppo che identifica cosa si vuole fare di questa o quella
area piuttosto che di questo o quel luogo.
Progetto Ne.Mo. 26
Analisi SWOT
Tavola 11: Quadro sinottico della SWOT Turismo- Infrastrutture e trasporti
{~~:?:~~#.~rfo!~ C:=.·. . . ~11~~.~ c!~1J~~~~~~. . . . [ M~na~~~ . .. . . -··· il . ..... . 9PP1Jrtt1nit~ ...... l , o ......... ~ .~ ~t~m: ......... . Buona presenza di Lontananza dalla rete autostradale per le infrastrutture stradali località più rinomate
Buona copertura ferroviaria lungo l'area costiera ferroviarie
Vicinanza alla stazione aeroportuale
Incremento dei voli transnazionali
li durante i periodi estivi
Esistenza di percorsi alternativi per il raggiungimento di numerose località
Carenza di mezzi di trasporto pubblico e di collegamento infra ed extra territoriali
Carenza di servizi accessori e di supporto nelle stazioni ferroviarie
Insufficienza di collegamenti pubblici tra aeroporto e le aree del Vibonese
Difficoltà di collegamento se non si dispone di mezzi privati
Pericolosità delle strade per inadeguata manutenzione delle stesse e/ o per motivi di obsolescenza
Carenza di segnaletica stradale
Bassissimo utilizzo della stazione ; 1 ferroviaria per fini turistici
Fonte: Nostre rielaborazioni
Progetto Ne.Mo.
J:'rogress1vo iSOlamento delle zone per difficoltà legate al raggiungimento delle stesse
Progressivo abbandono della rete ferroviaria locale come mezzo di trasporto
Possibilità di congestionamento stradale specie nei periodi a
;
1
maggior affluenza turistica
· Perdita di turismo per inadeguatezza dei collegamenti
Bassa presenza di turismo da diporto nonostante la felice posizione geografica
!
Utilizzo dei programmi Conversione delle stazioni europei (esempio PRUST) ferrovieri in metro leggere a per il riammodernamento supporto del turismo delle strade Strategie imitative del bus del mare Utilizzo delle stazioni per le altre aree del territorio ferroviarie come mezzo di Mappatura dei percorsi alternativi trasporto per i turisti e diffusione degli stessi attraverso Utilizzo di percorsi informazioni via internet e cartacee
alternativi rappresentate da Cartellonistica stradale strade poco conosciute e di grande fascino Creazione di navette tra
aerostazione e stazione dei treni Potenziamento dei trasporti
Servi d di charter taxi e possibilità pubblici attraverso l'utilizzo di leggi ad hoc di prenotazione via internet
Potenziamento della Riammodernamento delle strutture
struttura portuale esistenti
-
27
Analisi SWOT
Tavola 11: Quadro sinottico della SWOT Turismo- Infrastrutture e trasporti
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Esistenza di percorsi alternativi per il raggiungimento di numerose località
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Carenza di servizi accessori e di supporto :, nelle stazioni ferroviarie
Insufficienza di collegamenti pubblici tra aeroporto e le aree del Vibonese
Difficoltà di collegamento se non si dispone di mezzi privati
Pericolosità delle strade per inadeguata manutenzione delle stesse e/ o per motivi di obsolescenza
Carenza di segnaletica stradale
, 1 Bassissimo utilizzo della stazione ferroviaria per fini turistici
Progressivo abbandono della rete ferroviaria locale come mezzo di trasporto
Possibilità di congestionamento stradale specie nei periodi a
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Perdita di turismo per inadeguatezza dei collegamenti
Bassa presenza di turismo da diporto nonostante la felice posizione geografica
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Utilizzo delle stazioni ferroviarie come mezzo di trasporto per i turisti
Utilizzo di percorsi alternativi rappresentate da strade poco conosciute e di grande fascino
Potenziamento dei trasporti pubblici attraverso l'utilizzo di leggi ad hoc
Potenziamento della struttura portuale
----
per le altre aree del territorio
Mappatura dei percorsi alternativi e diffusione degli stessi attraverso informazioni via internet e cartacee
Cartellonistica stradale
Creazione di navette tra aerostazione e stazione dei treni
Servici di charter taxi e possibilità di prenotazione via internet
Riammodernamento delle strutture esistenti
Fonte: Nostre rielaborazwm
Progetto Ne.Mo. 27
Analisi SWOT
4.3 Le componenti dell'offerta turistica
Nella rimanente parte di analisi SWOT si riassume e si studia sotto l'aspetto del
turismo sostenibile il territorio e la capacità attrattiva dello stesso. Il quadro che emerge è
quello di una provincia ricchissima di risorse ambientali, di patrimonio culturale e,
nonostante la non grandissima estensione territoriale, con una eccellente possibilità di vivere
luoghi ed esperienze diverse.
Tuttavia, alle note ricchezze del territorio, già ampiamente descritte lungo il corso della
ricerca e ben sintetizzate nell'analisi SWOT, fa seguito uno contesto sociale ed economico
allarmante.
Ma proseguiamo per punti. La costa, ricca di strutture ricettive e con un territorio tra i ....
più belli del mediterraneo, nonostante la buona affluenza di turisti, soprattutto stranieri, non
ha dispiegato a pieno tutte le sue energie, se è vero che gli indicatori economici più
significativi la identificano come un'area a forte ritardo di sviluppo. È necessario, quindi,
intervenire apportando tutta quella serie di modifiche, da più parti invocate ma che non
hanno mai ottenuto un vero e proprio riscontro sul territorio, necessarie ad un cambiamento
di rotta capace di sancire il decollo definitivo dell'area.
Occorre, in questo caso, operare su più livelli che devono obbligatoriamente confluire
in un unico grande progetto di sviluppo di turismo sostenibile.
I passi da compiere non sono di per se impossibili, ma lo diventano se non si interviene
attraverso un'opera di rivoluzione culturale che persuada i cittadini a riappropriarsi del
proprio patrimonio intellettuale e ambientale. Riteniamo, infatti, che la Carta di Lanzarote (la
Carta sullo sviluppo del Turismo Sostenibile) esprima chiaramente come il coinvolgimento
della popolazione locale sia il principio fondante di qualsiasi programma di sviluppo del
territorio. Una politica territoriale votata allo sviluppo di una qualsiasi forma di turismo
sostenibile che non tenga conto delle istanze promosse dai cittadini e che da questi non sia
pienamente compresa e condivisa risulterebbe, già ai primi vagiti, irrimediabilmente
compromessa.
La riscoperta della propria identità culturale, dell'essere un elemento che vive in
simbiosi con il proprio ambiente e per questo è "costretto" a protegger lo e a tutelarlo,
rappresenta, quindi, il principio fondante del turismo sostenibile. Il viaggiatore deve vivere il
territorio non come una mera vacanza ma come un "percorso di conoscenza", deve potersi
confrontare con lo stesso e sperimentare un'esperienza positiva da conservare, da
trasmettere e da ripetere. Ed è per questo motivo fondante, che la riapertura di un dialogo
forte e costruttivo tra tutte le forze che operano e vivono sul territorio è la vera rivoluzione
Progetto Ne.Mo. 28
Analisi SWOT
da realizzare. È solo dopo l'avvenuta realizzazione di un siffatto compromesso che possiamo
parlare di strategie di marketing territoriale più o meno virtuose.
Si richiede alla Pubblica Amministrazione, intesa come Istituzioni attive sul territorio e,
soprattutto, come gruppo di persone che vivono e operano nella propria terra, di assumere
un ruolo completamente diverso rispetto al passato. Un ruolo che la veda protagonista
attenta e se, necessario, severa nella fase di costruzione e controllo della politica che intende
perpetrare e soprattutto che non rimanga isolata nella sua opera di sviluppo dal resto degli
attori, intesi come cittadini, come imprese e come le altre amministrazioni che, nel loro
insieme, costituiscono l'asse portante della società civile.
Non è un caso, quindi, che durante la ricerca si è ricordato come la formazione e la
scuola, ambiti -in cui la Pubblica Amministrazione gioca un ruolo di primo piano,
rappresentino degli elementi cardine, per lo sviluppo del territorio. Una formazione che non
sia, come spesso è accaduto, fine a se stessa e considerata, in un ruolo squallidamente poco
edificante, come un'area di parcheggio o come un momento anche se temporaneo di sussidio
economico al disoccupato.
Si richiede, altresì, che la formazione intervenga su due livelli tra loro fortemente
interdipendenti. Il primo è quello di rieducare le giovani popolazioni a riappropriarsi delle
propria identità culturale e del proprio ambiente, il secondo è quello di supportare la crescita
del territorio attraverso programmi mirati che rispecchino non le generiche esigenze del
territorio, bensì piani d'azione specifici per i quali è possibile ipotizzarne il futuro e valutarne
costantemente l'impatto.
Il passaggio successivo da compiere consiste nello scoprire quali sono le strategie di
marketing territoriale più appropriate e per le quali l'analisi SWOT diventa decisiva.
Come abbiamo detto, sembra che il territorio offra da un punto di vista paesaggistico,
ambientale e culturale tutte le opportunità per proporre sul mercato un ventaglio di offerte
turistiche davvero sorprendente.
Finita l'epoca del turismo di massa - appannaggio ormai di limitate aree del territorio
italiano e che, a prescindere dei danni irreparabili che lo stesso crea sul territorio, trova in
alcuni Paesi, Spagna su tutti, una concorrenza davvero difficile da battere - le vie che si
dischiudono sono quelle del Turismo sostenibile che per la provincia di Vibo si traducono in
turismo ambientale, turismo enogastronomico, turismo culturale. Il turismo balneare che, per
alcuni versi, rientra nella grande categoria del turismo ambientale e, per altri, si sottrae alle
definizioni di turismo adottate precedentemente, rappresenta, allo stato attuale, l'unica vera
Progetto Ne.Mo. 29
Analisi SWOT
forma di turismo adottato nel vibonese ed è, di fatto, la cosiddetta "punta di diamante" del
turismo calabrese. Di seguito verranno analizzate le diverse opportunità separatamente.
4.3.1 Turismo enogasronomico
Abbiamo parlato del sistema agricolo e di quello ittico della Provincia di Vibo, di come
per alcune aree abbia rappresentato da sempre l'economia principale, dei difetti e delle
devianze di questo e delle opportunità di sviluppo tra questo settore e il turismo ossia,
quello che comunemente viene definito turismo enogastronomico. Occorre, altresì,
trasformare un'opportunità in qualcosa di tangibile e su cui stabilire dei piani d'azione. Se è
auspicabile che si sviluppi in tutta l'area, sia come forma di turismo principale sia come
supporto ad altri fenomeni turistici, è altrettanto auspicabile che la diffusione non sia a
macchia di leopardo ma che sullo stesso si costruiscano dei veri e propri distretti sui quali
procedere con un programma d'azione mirato. Sembra, ad esempio, che la zona delle Serre si
presti favorevolmente allo sviluppo di un turismo enogastronomico fortemente correlato alla
variabile ambientale (Ecoturismo) e alla costruzione di un percorso che veda sempre di più
Serra San Bruno protagonista.
Per promuovere un'azione di così ampia portata, occorrerà creare un network stabile
tra i vari sistemi che intervengono nell'operazione, procedere ad una mappa tura del
territorio e individuare i percorsi da realizzare, le costruzioni da convertire in strutture
adatte ad accogliere i viaggiatori e gli ambienti su cui dedicare i principali sforzi. Quello che
si richiede, in sostanza, è coniugare alle sinergie che si devono sviluppare tra gli attori nel
campo, un raggio d'azione mirato che trasformi, ad esempio, una semplice, e probabilmente
bellissima, vallata in un luogo di esperienze dei sapori per chi intende soggiornarci.
4.3.2 Turismo ambientale
Anche in questo caso è necessario che l'ambiente sia vissuto in maniera organica con il
resto delle risorse. Potrebbero essere tracciati percorsi che non dovranno seguire le logiche
dei confini territoriali individuati dalla giurisprudenza, ma che abbraccino la loro naturale
estensione. È naturale, quindi, che si proceda alla creazione di veri e propri distretti turistici,
che identifichino chiaramente una zona e sui quali vengano attuate le strategie necessarie a
sviluppare il turismo sostenibile.
Anche in considerazione di quanto detto precedentemente, il turismo ambientale dovrà
obbligatoriamente relazionarsi alle altre risorse offerte dal territorio.
Progetto Ne.Mo. 30
Analisi SWOT
In altre parole, ad un ambiente "selvaggio" e incontaminato, dovrà necessariamente far
seguito un'offerta turistica che renda il più possibile confortevole la vacanza di quei tanti che
pur fuggendo dal cemento delle città sono poco restii, anche se per brevi o brevissimi
periodi, a rinunciare alle comodità che la stessa offre.
4.3.3 Turismo culturale/religioso
Dalle analisi svolte è emersa una dotazione non indifferente di beni di interesse storico
e culturale sul territorio a testimonianza delle molte civiltà che hanno transitato nella
provincia lasciando tracce indelebili. In realtà lo stato in cui attualmente versano tali beni è di
sostanziale approssimazione, molti sono fatiscenti o comunque non fruibili. Diventa
auspicabile un loro orientamento al mercato e, soprattutto, al turista in un'ottica di
integrazione in percorsi turistici polivalenti che possano restituire ai beni in oggetto l'antico
splendore. Il patrimonio storico, nel quale va a confluire con altrettanta importanza la
componente religiosa, è di sicura rilevanza tanto da poter definire la provincia un "museo a
cielo aperto" per cui saranno necessarie delle politiche di riqualificazione che possano
consentire una maggior conoscibilità e fruibilità del ricco patrimonio (sensibilizzazione del
territorio) che diventa ancor più importante nel perseguimento dell'obiettivo della
sostenibilità turistica che non potrà prescindere dal valore artistico delle risorse.
Il fine delle politiche in oggetto dovrà essere quello di creare o riscoprire intorno ad
una serie di luoghi, di personaggi, di rinvenimenti, il piacere della conoscenza. Significa,
quindi, guidare il viaggiatore verso un "sentiero delle idee", dove lo stesso possa godere
insieme ai piaceri della vista, quelli dell'intelletto.
Per questo diventa preminente l'idea del distretto, il viaggiatore non deve solo
"vedere" i beni oggetto del patrimonio del territorio, ma deve viverli, deve essere guidato
nel suo cammino. Seguendo questa logica sarà possibile individuare una serie di percorsi da
offrire al visitatore e costruire strategie mirate su di essi.
Progetto Ne.Mo. 31
Analisi SWOT
Tavola 12: Quadro sinottico della SWOT Turismo - Attrazione del territorio
! l -' .. ' ~~~HM!ii2I;z,.~-'"' ,.J L ...... m ••••• ~~t.L9.2~:~~.9i~ii~ ... : '~ ·::~ .. .; L"'"""'"~~:j=:~~~i.~;E~!:,. .. . ' -~···· .:1 t ...... :.::.'";2~r:9~~~!~ .. ~ :.:.~_-Jii!:lli::\Ji~,ill:;~~,i:':: J:);',::,; ,:;,~;~§~~f ;;;!;,;,:;":::::.', ,::mm,:;::·,~:-::;mi 1
Distribuzione dei beni f Mancanza di una rete di Depauperamento del j Valorizzazione del patrimonio l Creazione di cooperative per favorire di interesse artistico- ! collegamento tra le diverse aree patrimonio artistico-culturale i archeologico, e architettonico e l il turismo culturale religioso in tutte le zone ; . . . paesaggistico di natura i . . . . d l t . . r Scarsa e/ o msuffictente Perdita dell'identità storico- p bbli . i Creazwne dz percorsz culturalz e
e erntono ! . . . u ca e pnvata , . t'tu · . d' b ,~, tt manutenztone det bem culturale delle nuove l zs z zzonz z us,nave e per
t::..::::.:::;;::;.:::.:.:·· ........................ . ..................... :·•····
Progetto Ne.Mo.
. . . . . generazioni Individuazione di percorsi l raggiungere i luoghi Assenza dt ptant dt conservaztone .• artistici/ culturali e religiosi
Forte abusivismo edilizio
Assenza di politiche turistiche volte alla valorizzazione dei beni di interesse artistico- religioso
Scarsa fruibilità dei beni
Assenze di politiche di concertazione tra gli imprenditori turistici
Scarsa propensione al turismo da parte della popolazione residente
per aumentare la conoscenza e la fruibilità delle opere
Utilizzo dei Progetti europei per la creazione di reti tematiche
Ridefinizione del territorio in relazioni alle reali opportunità offerte dallo stesso
Cartellonistica diffusa per la conoscenza dei luoghi
Suddivisione del territorio in aree con caratteristiche di offerta turistica omogenea
''''''''""''' "'''''''"""""'H"""'''' ----·
32
Segy.~ , ,, . ... . ... m n •••
l Punti diforza d li Minacce r·-· r- -!r----
Possibilità di usufruire di Habitat ambientali incontaminati
Presenza di parchi naturali e oasi protette
' l Presenza di una pluralità di ambienti
Riconoscimento di eccellenza ambientale alcune zone del territorio
Possibilità di usufruire di un clima mite per lunghi periodi dell'anno
Progetto Ne.Mo.
Scarsa o assente comunicazione e condivisione di progetti tra le diverse aree
Insufficiente utilizzo di politiche di rivalutazione del territorio in termini turistici-ambientali
Alta percezione del degrado ambientale da parte dei cittadini (indagine sole 24 ore)
Scarsa rilevanza delle politiche ambientali
Fenomeni di erosione costiera e ambientale
Bassissima rilevanza di forme di turismo legate alle risorse ambientali
Bassa presenza turistica durante i mesi pre e post estivi nella zona costiera
Congestione del flusso turistico durante il periodo estivo sull'area costiera
Depauperamento del patrimonio ambientale dovuto a fenomeni diffusi di abusivismo edilizio
\l ~erdita dell~ qualità della ! nsorsa ambientale
Rischio di perdita di clientela per eccessiva
l congestione e insufficienza nell'erogazione dei servizi
. ~
Progressiva riduzione del litorale marino
Possibilità di inquinamento da strutture fognarie obsolete e l o mal funzionamento dei depuratori
Analisi SWOT
••' ·~·'o •• •• • '""''''''' 'W''"'"' ••• ,,,,,,., .... ,,.,,, •••• ,,, ""'
Oppo1:tttnità . il''''.· .. ,., Azioni··
Destagionalizzazione del turismo e prolungamento della stagione estiva
:1 Mantenimento delfalta qualità del mare e delle spiagge
Utilizzo a fini turistici delle risorse ambientali
Diversificazione dell'offerta turistica attuale
Programma di salvaguardia ambientale
'1 Cura del verde pubblico
l Strategie di prezzo concertate tra gli albergatori e supportate da una campagna promozionale promossa dalla Regione/Provincia
Mappatura del litorale e ripristino delle strutture fognarie e dei depuratori attraverso una strategia coordinata
Azione coordinata tra i Comuni per la sostenibilità ambientale
Mappatura dei diversi territori per i la ricerca di strutture da convertire i
i l in attività turistiche i
Utilizzo dei periodi a minor affluenza turistica per la realizzazione di congressi ed eventi i a caratura internazionale ·
33
Analisi SWOT
Se gr-te
'l • .,, ••• _,, '• ,,.,., •• , ••••••••o•••W'."''''
Punti di forza l Minacc~,, , ,. L-'- Opp?~~ità ,, ,, ,'', , , ,, H ' l'~!!)~i'''''',''' :r=---- ' ,'' "' ____ , __
: Produzioni agricole Settore frammentato con presenza ecèessiva di Progressiva espulsione dal Creazione di net-work volti a ! Conversione dei casali e dei ' tipiche e di buona qualità imprese di piccole e piccolissime dimensioni mercato delle piccole ' favorire l'integrazione j ruderi in agriturismi da far
imprese dovuta alla forte ' i gestire alle cooperative sociali Presenza di sistemi locali Inadeguatezza delle politiche di marchio dei pressione concorrenziale
Miglior utilizzo delle politiche e 1 in accordo tra Comune e scuole
votati alle attività prodotti locali dei programmi strutturali che i alberghiere agroalimentari
Alta presenza di lavoro sommerso e scarsamente Perdita di competitività favoriscono l'imprenditoria !
Creazione di net-work tra il dell'intero settore , agroalimentare Presenza di micro-clirni professionalizzato agroalimentare settore agricolo e il settore che permettono la Creazione di una relazione turistico
' lavorazione di prodotti di Frammentazione dei terreni e sistemi di , Possibile scomparsa degli stabile tra il settore turistico e il elevata qualità coltivazione poco intensivi habitat naturali che settore agroalimentare Trasformazione delle sagre in
Politiche agricole insufficienti e/ o senza consentono la coltivazione eventi di caratura Alta presenza del settore Introduzione di programmi nazionale/internazionale della ristorazione nella coordinamento di prodotti tipici
formativi volti a favorire zona costiera Popolazione giovanile scarsamente interessata al l'apprendimento delle nuove Mappatura del territorio per
l'individuazione di si ti da : Presenze di sagre legati al settore agroalimentare politiche di gestione e
convertire in strutture ricettive settore enogastronomico Bassa presenza di ristoranti con riconoscimenti di
produzione legate all'enogastronomia
alta qualità Politiche mirata alla
' Bassissima offerta enogastronomica di qualità salvaguardia dei microclimi
Scarsa rilevanza di forme di turismo legate Programmi volti a favorire il recupero delle tradizioni
all'offerta enogastronomia enogastronomiche ' ........ ·--~·-· ................. ~.. . ...... --~ ..... "' ..................... -·~---·" ............. ~."--···""' --· .. ___ , __
, ..... , .• ,~M.o·"•• ~"''''
Fonte: Nostre rielaborazioni
Progetto Ne.Mo. 34
Analisi SWOT
5 Considerazioni conclusive
L'analisi del territorio di Vibo Valentia e delle sue peculiarità è fonte di numerose
considerazioni. In particolare, l'attenta valutazione delle sub- aree in cui è stato suddiviso il
territorio fa emergere chiaramente come tale ripartizione non sia plausibile ai fini della
determinazione di strategie d'area ad hoc chiara e condivisibile. A tale scopo, infatti, l'area
deve essere considerata come destinazione turistica con caratteristiche particolari, quali
unicità, diversità e identità, che la distinguono nettamente dalle altre. In altre parole e come
meglio sarà spiegato in seguito, al fine di tracciare una linea strategica coerente con le
potenzialità espresse dalla provincia sarà necessario procedere ad una ridefinizione dei
territori di cui è composta, con una consequenziale creazione di nuove sub-aree che sarà resa
possibile attraverso il ridimensionamento o allargamento delle sub-aree prima considerate.
Se quanto appena detto appare uno dei punti focali dell'analisi SWOT, e sul quale·
saranno fatte opportune riflessioni nel prosieguo del lavoro, vediamo quali sono le altre
indicazioni importanti che emergono dall'analisi.
Per quanto riguarda le quattro aree prese m considerazione risultati sono stati
seguenti:
4 l 'area urbana pur possedendo una posizione logistica di eccellenza nei confronti
dell'intero territorio calabrese e avendo a suo favore dei buoni indicatori infrastrutturali
appare come un'area fortemente congestionata, con un servizio di trasporto pubblico
insufficiente e una scarsa valorizzazione delle proprie risorse culturali e ambientali. Il turismo
dell'area è un turismo balneare che presenta tutti i limiti di sovraffollamento caratteristico di
questa tipologia. Le opportunità di crescita del territorio sono ancorate ad un cambio di
marcia dello stesso che si traduce nella valorizzazione delle proprie risorse, sia ambientali che
culturali, e nel proporre politiche di sviluppo che favoriscano l'aggregazione degli attori
economici verso forme di imprese più consone alla realtà dei mercati e la crescita del settore
stesso.
4 l'area costiera pur presentando un settore turistico di tutto rilievo, specie se
confrontato con il resto della regione, non sembra tuttavia riflettere sul territorio, in termini di
occupazione e ricchezza pro-capite, le opportunità offerte dallo stesso. La buona qualità delle
acque e la bellezza universalmente riconosciuta delle sue coste sono minacciate da un
progressivo degrado della qualità ambientale dovuta sia a fenomeni naturali, come l'erosione
delle coste, e sia a fenomeni realizzati dall'uomo, quali l'inquinamento delle acque e
l'abusivismo edilizio, che arrecano o possono arrecare dei danni irreparabili. Le opportunità
del territorio sono legate a politiche orientate al recupero dell'ambiente e al
Progetto Ne.Mo. 35
~-
Analisi SWOT
decongestionamento e diversificazione del turismo verso que1 settori di nicchia che
presentano tassi di crescita molto interessanti;
4 l'area interna, per molti versi, rappresenta il territorio più problematico e sul quale le
minacce di un dissesto e le opportunità di rinascita sono in perenne bilico. È il territorio più
grande e maggiormente diversificato al proprio interno, è quello dove le risorse ambientali e
culturali abbondano ma sono poco esplorate, i servizi ricettivi quasi inesistenti e il sistema
agricolo, attualmente la risorsa più importante del territorio, è costantemente minacciato da
una crisi irreversibile. Ma è proprio il suo status quo, cioè la possibilità, almeno sotto il
profilo turistico, di partire praticamente da zero a invitare a riflettere. Insieme all'area delle
Serre, infatti, rappresenta l'area dove è possibile sviluppare tutti quei meccanismi virtuosi
che, per molteplici cause, sono difficilmente sperimentabili nelle altre aree. Si ha la
sensazione che proprio la sua conservazione naturale possa evitare i tanti errori commessi nel
passato e imprimere al territorio una crescita intelligente e sostenibile;
4 l'area montana pur rappresentato un territorio molto differente da quello interno e pur
non presentando una molteplicità di aree come il precedente, presenta per converso una
situazione molto simili all'ultima area presa in esame. La presenza di un ricchissimo
patrimoniò boschivo e di un paesaggio naturalistico di enorme bellezza, nonché di
insediamenti religiosi come la Certosa, patrimonio di inestimabile valore per l'intero
mezzogiorno, alla quale sono legate leggende di grande fascino e grande risonanza mediatica,
sono tra i punti di forza sui quali costruire una politica turistica che da una parte sia capace di
creare un indotto economico di una certa rilevanza e dall'altra, di rispettare e saper preservare
le ricchezza stesse di cui è dotato il territorio.
Chiusa la parentesi sulle aree, riassumiamo brevemente i dati salienti sui sistemi più
interessanti analizzati.
Il sistema agroalimentare e quello ittico, che in considerazione dell'importanza per
l'intera economia vibonese è stato analizzato separatamente dal contesto produttivo generale,
appare un settore dai due volti. Da una parte, la grande tradizione che l'accompagna, la
possibilità di usufruire di micro-climi che consentono colture di ottima qualità, lo
renderebbero un settore di eccellenza. Dall'altra, l'eccessiva frammentazione, la scarsa
propenswne, causa anche della polverizzazione imprenditoriale del settore, ad adottare
tecniche di produzione e di gestione innovative, i problemi legati alla fortissima concorrenza
internazionale, la scarsa propensione al consociativismo e una politica agricola spesso
disattenta ai problemi e alle istanze degli imprenditori, lo hanno reso un settore estremamente
fragile. Ad una siffatta situazione fa seguito una minaccia reale e, ormai tristemente
Progetto Ne.Mo. 36
Analisi SWOT
sperimentata, che è rappresentata dalla progressiva espulsione dal mercato delle imprese. Le
ricette per rivitalizzare i settori sono molteplici ed hanno bisogno però di un'attenzione
costante da parte di tutte le forze chiamate in causa ed una piena condivisione degli obiettivi.
La creazione di net-work che favoriscano l 'integrazione verticale e orizzontale della filiera
produttiva, cioè essere più ·grandi e quindi più capaci di rispondere alle minacce e alle
opportunità offerte dal mercato, lo sviluppo delle aree rurali e la possibilità di indirizzare parte
delle risorse prodotte verso forme di turismo ancora poco sperimentate, come è appunto il
rurale o l' enogastronomico, sono le opportunità da perseguire per uscire dalla situazione di
empasse in cui riversano i settori in esame.
Naturalmente, sono numerosi gli spunti che nascono dalle analisi eseguite sm var1
sistemi e per i quali si rimanda ad un'attenta analisi delle pagine precedenti. Dal sistema
culturale e dalle opportunità legato allo stesso, al sistema produttivo in generale, passando per
l'analisi del sistema sociale, dei suoi problemi e delle possibili soluzioni di carattere generale
ricercate, e del sistema ambientale, si arriva al settore di principale interesse, il turismo, Da
qui si parte per costruire strategie sostenibili per lo sviluppo del turismo che conducano, da
una parte, ad una produzione di ricchezza economica e, dall'altra, ad alla conservazione e alla
valorizzazione delle risorse di cui è dotato un territorio.
Come abbiamo avuto modo di vedere nel corso del lavoro, per l'analisi SWOT del
sistema turistico si è proceduto ad una suddivisione delle diverse componenti e caratteristiche
del turismo e ad un'analisi puntuale delle stesse. Si è così analizzato il sistema delle
infrastrutture e dei trasporti, che in termini tecnici viene definito come raggiungibilità della
destinazione e che rappresenta uno dei più importanti punti per determinare il valore aggiunto
di un prodotto turistico; il sistema della formazione e del lavoro che è possibile vederlo sotto
una duplice veste: come back-stage del prodotto turistico, cioè di tutto quello che il turista non
vede ma se serve per consumare la sua vacanza, e come front-office, cioè del lavoratore a
diretto contatto con il turista e con il quale costruisce l'offerta; per ultimo si è proceduti ad
analizzare l'attrattività del territorio, cioè l'intero patrimonio del territorio di
destinazione/meta turistica e cioè l'insieme degli elementi storico, culturali, naturali che se
combinati tra loro o separatamente esercitano la forza di attrazione nei confronti del turista.
Proprio per imprimere più forza e maggiore caratterizzazione all'analisi SWOT del
sistema turistico, alle consuete voci che la compongono -punti di forza, punti di debolezza,
minacce e opportunità - è stata aggiunta una quinta voce: le azioni, con le quali si segnalano
le principali operazioni da attivare per realizzare gli obiettivi di sviluppo sperati.
Progetto Ne.Mo. 37
Analisi SWOT
Si pensa, ad esempio, alla creazione di cooperative culturali, alla realizzazione di
cartellonistica diffusa per la conoscenza dei luoghi, all'azione coordinata tra i Comuni per la
sostenibilità ambientale. In sostanza, tutte le molteplici azioni scaturite dall'analisi saranno
sistematizzate nella seconda fase del progetto dove, attraverso la costruzione di strategie di
turismo ·mirate, si procederà a dare ordine sia sotto il profilo qualitativo, sia sotto quello
quantitativo, ai quali sottintende anche un ordine temporale e spaziale.
A chiusura dell'analisi, e come spunto di apertura per un dettagliato approfondimento
sul turismo nella provincia di Vibo Valentia, occorre fare luce su una questione di vitale
importanza per la creazione di una strategia di sviluppo sostenibile. L'analisi separata delle
risorse e dei territori non deve condurre a conclusioni che privilegino l'uno o l'altro territorio
o l'una o l'altra risorsa. La suddivisione per aree tematiche, evidentemente costruita per
ragioni espositive e per una migliore chiarezza interpretativa, non ci consente di escogitare
una strategia di sviluppo che preveda il dispendio di risorse verso un unico obiettivo, senza
che la stessa rappresenti il complemento necessario ad altre strategie che mirano allo
sviluppo del territorio. È auspicabile, in altre parole, che qualsiasi scelta si intendi effettuare
sia correlata alle altre e che la stessa risponda ad un piano di lungo respiro che preveda uno
sviluppo armonico del territorio.
L'analisi SWOT effettuata sulla Provincia di Vibo Valentia fa emergere chiaramente
come dalla combinazione di fattori diversi quali l'ambiente, la cultura e il turismo possano
determinarsi soluzioni innovative capaci di garantire una forte spinta allo sviluppo del
territorio in grado, quindi, di assicurare occupazione aggiuntiva, soprattutto giovanile.
Ma è altrettanto vero che uno sviluppo disordinato di questo, oltre a non soddisfare le
aspettative economiche e occupazionali tanto agognate, può generare gravi problemi
ambientali e, in molti casi, anche sociali.
Paradossalmente il turismo può distruggere il turismo. Nel delicato rapporto che lega il
turismo al territorio possono innescarsi quei meccanismi perversi e quei circoli viziosi che da
una parte degradano il territorio e dall'altro allontanano il turista stesso dalla meta. Un
sistema turistico disordinato e mal gestito porta al degrado ambientale e culturale e il
degrado ambientale e culturale, con l'inevitabile conseguenza della progressiva perdita di
flussi turistici.
È evidente, inoltre, che la qualità dell'ambiente e la valorizzazione delle diversità
culturali, gastronomiche e tradizionali sono le variabili strategiche su cui puntare per
competere in un mercato sempre più standardizzato e globalizzàto.
Progetto Ne.Mo. 38
Analisi SWOT
Passando ad una visione d'insieme dei diversi aspetti analizzati emerge in maniera
trasversale l'esigenza da parte di tutto il territorio di dotarsi di regole e di valori comuni sui
quali costruire le strategie e le azioni di sviluppo sulle quali puntare nei prossimi anni.
È inevitabile, quindi, che l'efficacia delle azioni proposte, rispondenti a logiche di
marketing territoriale costruite su basi solide e attraverso un percorso metodologico rigoroso
e attento alle necessità emerse lungo l'arco della ricerca, avrà rilevanza se e solo se l'intero
processo coinvolgerà a vario titolo tutti gli attori del territorio, sulla base di un percorso di
concertazione e di condivisione degli obiettivi di fondo.
L'abbandono dell'iniziativa individuale, che ha portato alla costruzione ed alla crescita
di un settore fragile ed estremamente frammentato, dovrà essere sostituita da progetti di
sviluppo pienamente condivisi e rispondenti a logiche di sistema basate su regole comuni e
su una capacità di Govemance chiara ed efficiente.
Per lo sviluppo del turismo sostenibile, capace di durare nel tempo e di garantire una
crescita stabile e armonica della provincia di Vibo sarà quindi opportuno operare attraverso
una strategia territoriale che veda congiuntamente coinvolte le istituzioni, le imprese e le
comunità locali, ognuno delle quali dovrà farsi carico delle proprie responsabilità e dei
compiti assegnati in una logica di sistema che fino a ieri è stata poco o per nulla sperimentata
in ambito provinciale e regionale.
È evidente che le politiche di sviluppo da mettere in atto, sebbene siano tenute a
rispondere ad una logica d'insieme, debbano adattarsi al ciclo di crescita delle diverse aree e
dei diversi settori coinvolti. Alla crescita delle zone interne, ad esempio, sia per il livello di
maturità dell'area che per il target di turismo che si vuole aggredire, dovranno
necessariamente corrispondere uno o più piani d'azione completamente differenti rispetto
altre aree dove, evidentemente, le problematiche e gli obiettivi sono diversi.
Dall'analisi emerge, inoltre, un territorio estremamente complesso che, ai fini del nostro
lavoro, necessita di una ridefinizione delle proprie sub-aree di riferimento. Per morfologia
del territorio e per presenza di risorse completamente diverse è necessario, infatti,
provvedere a ridisegnare, in modo figurativo, i confini delle diverse aree previste nel Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale, che ricordiamo essere uno strumento di
programmazione, secondo caratteristiche e potenzialità comuni.
Per tali ragioni è sembrata opportuna una ridefinizione del territorio provinciale in sei
sub-aree. Rispetto alle precedenti indicazioni di partenza l'area del polo urbano non si
limiterà a comprendere la sola città capoluogo ma ingloberà alcuni dei Comuni limitrofi, che
Progetto Ne.Mo. 39
Analisi SWOT
dimostrano un'assonanza e una contiguità funzionale, oltre che territoriale con la città di
Vibo Valentia.
La delimitazione dell" area costiera si limita, invece, ai Comuni realmente prospicienti
sul litorale e comprende anche il territorio di Vibo Marina, che come è stato possibile
verificare lungo il corso dell'analisi, svolge un ruolo significativo anche nell'ambito del
sistema costiero.
L'area che a fronte degli studi effettuati si configura come la più complessa è
sicuramente l'area interna, molto estesa e che presenta vocazioni turistico/produttive non
univoche al suo interno. La stessa si presta, infatti, ad un'ulteriore disaggregazione in tre
sub - aree nelle quali è possibile rintracciare degli elementi distintivi. La nuova definizione
dell'area interna coincide pertanto con:
../ l'area del Monte Poro;
../ l'area della Valle del Mesima;
../ l'area dell'Angitola.
Anche l'area montana risulta in parte ridimensionata a seguito dell'individuazione di
una sub area tra i Comuni dell'Angitola. La mappa che segue riporta l'evoluzione delle
precedenti quattro aree individuate dal PTCP nelle sei sub-aree scaturite dalle analisi svolte
nell'ambito del Progetto Ne.Mo.
Progetto Ne.Mo. 40
Analisi SWOT
Mappa 1: Ipotesi evolutiva delle aree del PTCP
•• Area Urbana • Area Costiera • Area Monte Poro
Area Alto Mesima
• Area M o n tana
• Area Angitola
Fonte: Nostra rielaborazione
Nella rivisitazione delle aree non si è voluto però tracciare un confine netto tra le stesse.
Sarà quindi possibile che uno o più Comuni possano rientrare in una o più aree a seconda
delle strategie che si intende perseguire a livello locale e delle azioni che si intendono
implementare. I Comuni di Drapia e Spilinga, ad esempio, potranno rientrare in più
tipologie di offerta turistica e quindi ricadere in più area contemporaneamente; il Comune di
Progetto Ne.Mo. 41
Analisi SWOT
Cessaniti potrà essere interessato dalle politiche previste sia per l'area costiera che per quella
urbana e per quella del Monte Poro. Ciò significa, in sintesi, che non si tratta di una
mappatura istituzionale con confini netti e definiti. I confini delle singole aree vanno, cioè,
ritracciati e ridefiniti a secondo delle esigenze e delle contingenze che affioreranno nel corso
della programmazione strategica. I Comuni di confine o di collegamento (link land) avranno
pertanto il ruolo di collegamento fra le strategie delle diverse aree territoriali di riferimento.
L'incremento del numero di aree provinciali da quattro a sei ha come risultato
l'individuazione di territori maggiormente omogenei, che meglio si prestano quale
riferimento per l'elaborazione e l'implementazione di strategie ad hoc. Si tratta, in sintesi, di
vere e proprie aree strategiche per il turismo (Strategie Tourism AReas - STAR), che
potrebbero configurarsi sotto forma di sistemi locali con singole specificità e peculiarità.
Senza ombra di dubbio l'obiettivo è ambizioso e il compito che il territorio è chiamato
ad espletare è arduo e pieno di ostacoli; ma è altrettanto vero che per uscire dalla spirale di
crisi in cui versa il tessuto economico vibonese (e più in generale quello calabrese), è
indispensabile mettere in atto dei meccanismi nuovi e capaci di rompere con gli schemi
tradizionali del passato. È questa la principale ragione per cui puntare sul turismo e sulla sua
sostenibilità, attraverso l'utilizzo di azioni innovative, sia non solo auspicabile, ma
indispensabile per dare nuova linfa al territorio di Vibo Valentia e contribuire in maniera
determinante al suo sviluppo economico.
Il contenuto della presente pubblicazione riflette l'opinione dell'autore. La Commissione non è responsabile dell'uso che
potrebbe esserne fatto.
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