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2003 - 2007 Approvato dal Consiglio camerale del 17 aprile 2003 INDIRIZZI GENERALI e PROGRAMMA Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese della PLURIENNALE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VARESE

INDIRIZZI GENERALI e PROGRAMMA PLURIENNALE · 2013. 9. 28. · Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Comme rcio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese

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2003 - 2007

Approvato dal Consiglio camerale del 17 aprile 2003

INDIRIZZI GENERALI e

PROGRAMMA

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese

della

PLURIENNALE

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VARESE

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PRESIDENTE Angelo BELLOLI AGRICOLTURA Fernando FIORI ARTIGIANATO Walter BAGGINI Marino BERGAMASCHI Giancarlo MOIANA Daniele PAROLO Silvio RINALDI ASSOCIAZIONI CONSUMATORI Gianpietro COLOMBO COMMERCIO Giorgio ANGELUCCI

Achille FARINA Giovanni LUCCHINA

Aurelio PERSONENI

COOPERAZIONE Giuseppe PREMOLI CREDITO E ASSICURAZIONI Paolo FUMAGALLI INDUSTRIA Bruno AMOROSO

Angelo BELLOLI Roberto FERRARIO Michele GRAGLIA Mario MONTONATI Luigi PREVOSTI Alberto RIBOLLA Annunziata RONCHI

ORGANIZZAZIONI SINDACALI Ivana BRUNATO SERVIZI ALLE IMPRESE Angelo CANDIANI

Renzo DAL PIO LUOGO Romeo MAZZUCCHELLI

TRASPORTI E SPEDIZIONI Antonio COLOMBO TURISMO Delio RIGANTI

IL CONSIGLIO CAMERALE

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PREMESSA 5 Obiettivi e metodo del processo programmatorio della Camera di Commercio di Varese 6 Scenari di sviluppo per l’economia della provincia di Varese 8

PARTE PRIMA – LA CAMERA DI COMMERCIO DI VARESE: POSIZIONAMENTO E DINAMICHE EVOLUTIVE 9

L’ORGANIZZAZIONE ISTITUZIONALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI VARESE 10 Le funzioni e gli organi 10 Le Aziende speciali 10 La gestione delle partecipazioni in Enti e organismi 11 Le logiche organizzative 11 Efficienza e managerialità 12 Cultura manageriale e formazione 13 PROCESSI IN ATTO E POSIZIONAMENTO CAMERALE 15 Costruzione di una nuova soggettività politico-istituzionale 16 Comunicazione Istituzionale 18 LA COLLABORAZIONE TRA LA CAMERA DI COMMERCIO DI VARESE E L’ASSOCIAZIONISMO 19 Sussidiarietà e servizi: un metodo di lavoro 19

PARTE SECONDA – PROGRAMMA PLURIENNALE 2003-2007 21 FUNZIONI INTERNE DI COORDINAMENTO 22 FUNZIONI AMMINISTRATIVE E DI CERTIFICAZIONE 23 Percorso di miglioramento della qualità, dalla certificazione verso la qualità totale 23 Adeguamento al processo di semplificazione amministrativa e di informatizzazione della Pubblica amministrazione 24 Potenziamento delle sedi decentrate sul territorio e degli accessi tramite associazioni e professionisti 25 Potenziamento della comunicazione con le imprese e il pubblico 25 Informatizzazione dei servizi per maggiori utilizzazioni e finalità economiche e commerciali 25 POLITICHE DI SVILUPPO DEL SISTEMA ECONOMICO PROVINCIALE 26 Infrastrutture, territorio e logistica 27 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 28 Marketing turistico e territoriale 29

sommario

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Internazionalizzazione 30 Innovazione e qualità 32 Informazione economica, Sistemi informativi ed e-government 32 INTERVENTI PROMOZIONALI PER L’IMPRESA 35 Impresa e mercati 35 Impresa e risorse umane 35 Impresa e tecnologie 36 Impresa e finanza 36 Impresa e qualità 37 Impresa e consumatori 37 MODALITÀ DI RACCORDO CON LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE 38

PARTE TERZA PROGRAMMA PLURIENNALE DEGLI INTERVENTI PROMOZIONALI E DEGLI INVESTIMENTI 2003-2007 39 QUADRO SINOTTICO PER MACRO-AREE, ASSI DI INTERVENTO E LINEE PROGETTUALI 40 GUIDA ALLA LETTURA DEL BILANCIO PLURIENNALE 2003-2007 41 SCHEMA DI BILANCIO PLURIENNALE 2003-2007 44 PROSPETTI RIEPILOGATIVI DEGLI ASSI DI INTERVENTO ED ANALISI SWOT DELLE LINEE

PROGETTUALI 48

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Mettere a punto le linee del programma pluriennale 2003-2007 significa oggi in primo luogo prendere atto di un contesto radicalmente diverso, caratterizzato da forti elementi di incertezza rispetto al futuro, e da profonde modificazioni che sono destinate ad investire non solo l’economia varesina ma anche il quadro istituzionale e quindi l’assetto delle strategie ed il posizionamento della stessa Camera di Commercio di Varese. I tragici fatti dell’11 settembre e l’ondata di eventi bellici ad essi seguiti intervengono sulle relazioni economiche e sociali tra i Paesi, destabilizzando strutturalmente i modelli di riferimento tradizionali. Equilibri mondiali che sembravano consolidati sono messi in discussione e, con essi, le scelte di politica economica su cui si riteneva di poter fondare un costante processo di crescita globale. Alle evoluzioni in atto sullo scenario economico-internazionale si affiancano quelle di carattere politico-istituzionale di livello nazionale, con riferimento, in particolare, all’ampio processo di riforma in senso federalista, innescato dalle “leggi Bassanini” che pongono le Camere di Commercio tra i principali protagonisti dello scenario economico locale e come punto di riferimento indiscusso per il mondo produttivo e le sue espressioni associative. Di qui il desiderio di non disperdere l’esperienza e le competenze acquisite in questi anni e la capacità di dare continuità ai contenuti che hanno contraddistinto l’attività di sostegno alle scelte imprenditoriali rafforzandone adeguatamente le fondamenta e delineando un progetto in una politica di sviluppo dell’impresa e per l’impresa da mettere al centro degli interessi generali. Per questa precisa scelta di metodo siamo orgogliosi di varare oggi un documento che non solo, nella sua complessità e articolazione, rispecchia e sintetizza le sensibilità del lavoro svolto dalle forze che istituzionalmente sono deputate a tutelare e promuovere gli interessi generali del sistema delle imprese della provincia di Varese, ma che incarna una vitale metodologia di indirizzo e programmazione, di flessibilità, di partecipazione democratica e sussidiaria. È dunque nello spirito di un programma e di un’Istituzione aperti al contributo di tutti che consegniamo questo documento alle oltre 60mila imprese “cittadine della Camera di Commercio”, alle altre Istituzioni e ai soggetti pubblici e privati che operano per lo sviluppo della provincia di Varese e del suo sistema economico; con tutti questi soggetti vogliamo avere un confronto e un contributo fattivo di idee e collaborazione, per aiutarci reciprocamente a rendere ancora più efficace e sinergico il nostro lavoro.

premessa

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Obiettivi e metodo del processo programmatorio della Camera di Commercio di Varese

Dal quadro strategico in cui la Camera di Commercio oggi si muove – delineato con riferimento ai nuovi scenari - conseguono le nuove chiavi di lettura, i criteri diversificati di definizione delle aree di intervento e le sottolineature di ambiti di attenzione tematica che sono in questo documento enucleati. Questi materiali costituiscono il terreno previsionale, lo sfondo di contenuto sul quale procedere ad aggiornare – a supporto della programmazione operativa – le linee di indirizzo tracciate dal Consiglio nel programma pluriennale 1999-2002 in un’ottica di continuità e coerenza con quanto fatto fino ad ora, e con la volontà di pervenire alla predisposizione di un vero e proprio bilancio pluriennale quale elemento innovativo e qualificante dell’azione di pianificazione. Ciò permette di evidenziare: ■ gli elementi di continuità che, all’interno della programmazione della Camera di

Commercio, continueranno ad agire sui prossimi cinque anni; ■ le tematiche più recenti che potranno orientarsi sull’azione camerale e sull’attività di

programmazione dei prossimi anni, determinando nuove priorità e ambiti di intervento.

E’ chiaro che se il programma pluriennale si ferma a questo punto, la sua attuazione deve proseguire nella programmazione annuale, nello svolgimento operativo delle iniziative programmate e nella rendicontazione della gestione, che, se da una parte illustra il grado di rispondenza del consuntivo a quanto previsto, dall’altra fornisce utili indicazioni per la prosecuzione e/o per la modifica del programma medesimo. L’Ente camerale, infatti, con l’avvio della contabilità analitica con sistema informatico, ha posto in essere tutti gli strumenti necessari per lo svolgimento di un completo sistema di programmazione e controllo che permetterà un monitoraggio costante di tutta l’attività programmata e realizzata. La valutazione finale, che emerge dal confronto programmi-risultati, esprimendo giudizi sulla gestione in relazione agli obiettivi e programmi, costituisce la base per la valutazione dell’operato dei dirigenti, dei centri di responsabilità e di tutto il personale.

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il processo programmatorio Le funzioni camerali, indicate in maniera omogenea e sintetica nello statuto, rappresentano i campi di azione dell’Ente entro i quali si devono individuare strategie (prima) e piani operativi (di conseguenza). Quindi le strategie, che si fondano sui presupposti della missione e delle previsioni, riguardano tutte le funzioni camerali secondo un’articolazione coordinata e sintetica. Poiché le funzioni individuate sono le seguenti: - funzioni amministrative e certificative nelle materie indicate dalla legge; - funzioni di promozione economica a sostegno degli interessi generali del sistema

delle imprese (in una definizione allargata comprendente anche le funzioni di studio del sistema socio-economico locale e di regolazione del mercato in qualità di garante della fede pubblica)

per ciascuna di queste verranno ricercate appropriate strategie ed indirizzi generali, che si estenderanno pure alle funzioni camerali interne e di coordinamento di tutta l’articolazione programmata.

MISSION

PROGRAMMA ANNUALE

ATTUAZIONE

PROGRAMMA PLURIENNALE

STRATEGIE ED INDIRIZZI

RENDICONTAZIONE

PREVISIONE SCENARI FUTURI

CONTROLLO STRATEGICO

CONTROLLO DI GESTIONE

VALUTAZIONE

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Scenari di sviluppo per l’economia della provincia di Varese Per i prossimi anni è certo che il mercato globale genererà sempre più interdipendenze fra le aree industrializzate del pianeta e una più incalzante pressione competitiva che si estenderà dalla concorrenza diretta fra imprese alla concorrenza fra territori e sistemi locali di produzione.

Le sfide fondamentali riguarderanno, schematicamente, sette temi portanti:

1. l’attrattività e la competitività del territorio nel nuovo contesto globalizzato; 2. i sistemi di comunicazione e interconnessione: reti estese, linguaggi tecnologici,

informatici, manageriali, sviluppo dell’e-governance; 3. le attività di Knowledge management per lo sviluppo dell’innovazione; 4. i sistemi logistici avanzati (non solo gestione dei flussi fisici, ma presidio strategico dei

flussi informativi a monte e a valle delle funzioni di produzione); 5. i sistemi di accreditamento (certificazioni, marchi, qualità, garanzie); 6. l’evoluzione nei processi di internazionalizzazione e i rapporti con le aree mondiali

emergenti, considerate nella molteplice valenza di nuovi mercati di sbocco, aree per il decentramento produttivo, oppure aree concorrenti a forte grado di aggressività;

7. l’investimento nelle risorse umane, decisivo per sostenere il nuovo livello di più alta qualità competitiva che le imprese e l’insieme del sistema economico e produttivo sono chiamati ad affrontare.

Di fronte a queste sfide, dunque, la posizione di successo di una realtà economica locale non potrà più essere inseguita soltanto attraverso la capacità esportativa tradizionale, ma occorrerà puntare ad una competitività di sistema in grado di rispondere strategicamente e simultaneamente alle sfide sopra enunciate.

Perché l’economia della provincia di Varese possa affrontare questo complesso cammino di crescita, si pone innanzitutto una questione di discontinuità con il passato che è essenziale condividere fino in fondo: di fronte alle potenzialità di un nuovo ciclo di sviluppo, dentro le dinamiche della globalità, occorre avere il coraggio di prendere le distanze dal modello di progresso inerziale che finora è stato il vero ed unico fattore-guida del successo locale.

Per quanto valore abbia la nostra imprenditoria individualmente presa, lo spontaneismo e l’adattamento – combinatamente alla scarsità dei vecchi fattori produttivi – risultano oggi insufficienti per reggere l’urto della crescente pressione competitiva. Prefigurare percorsi evolutivi all’interno di questo modello di crescita inerziale ed estensiva significa in partenza collocarsi nelle retrovie, esponendosi alla concreta possibilità di farsi superare da realtà territoriali più agguerrite e strutturate.

Occorre invece puntare ad una crescita intensiva, ad una crescita dell’intelligenza collettiva, delle interconnessioni, delle attività a più alto valore aggiunto, radicate certo nelle competenze contestuali ma capaci di porsi sulla frontiera delle nuove tecnologie e delle nuove conoscenze.

E per far questo, al di là delle singole strategie che possono essere enucleate, occorre organizzare comportamenti complessi, aprire una fase di progettualità consapevole che guardi alla crescita qualitativa come ad un investimento a redditività differita, condividere rischi, mobilitare persone e risorse attraverso la logica delle reti e con obiettivi multifocali.

Solo all’interno di questo orizzonte di crescita è possibile comprendere gli scenari evolutivi per l’economia varesina, e per essi prefigurare adeguate strategie.

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LA CAMERA DI COMMERCIO DI VARESE: POSIZIONAMENTO E DINAMICHE EVOLUTIVE

PARTE PRIMA

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Le funzioni e gli organi In applicazione della decreto legislativo n. 29/1993 e successive modificazioni - che sancisce la separazione dei compiti tra organi politici, a cui è affidata la programmazione e definizione delle strategie, e dirigenti, a cui compete la gestione operativa dell’attività - è stata assunta, nel dicembre 1994, una deliberazione che ha consentito di delineare, adattandola alla realtà camerale, una piena suddivisione tra funzioni politiche della Giunta e funzioni gestionali della Dirigenza, attribuendo specifici ambiti di intervento e relativi poteri nel rispetto del principio della separazione, inteso non come rigida e cristallizzata ripartizione di ruoli, ma piuttosto come strumento di identificazione certa di competenze sinergiche e interattive. L’esperienza e la prassi hanno poi confermato nel tempo l’esattezza di questa lettura "dinamica" del principio della separazione dei poteri: sulla precisa definizione dei ruoli si è fondato un rapporto tra organo politico e organo amministrativo basato sull’interconnessione che ha permesso di attivare sinergie. Un’attenzione particolare ad assicurare un mantenimento e un costante affinamento di tale modello di gestione è stata prestata nella redazione dello Statuto. Questo soprattutto alla luce della costituzione del Consiglio, con cui la legge ha definito il quadro completo dei vertici dell’organizzazione camerale: il Consiglio quale organo politico strategico, la Giunta con funzioni politico-esecutive, la Direzione a cui compete la gestione amministrativa dell’attività dell’Ente.

Le Aziende speciali Il ricorso alle Aziende speciali è stato motivato nel tempo da cause organizzative (rigidità delle strutture camerali) e da cause di mercato (interventi in aree di servizio non tipiche delle strutture pubbliche). La Camera di Commercio di Varese ha istituito due Aziende Speciali con il compito di contribuire alla realizzazione dei principali programmi di promozione e sviluppo dell’economia e delle imprese. Tali Aziende hanno contribuito notevolmente a snellire e rendere più efficiente ed efficace l’azione della Camera di Commercio, soprattutto liberando la stessa da quei vincoli burocratici che nel recente passato hanno caratterizzato le attività delle Istituzioni pubbliche e che oggi sono in forte attenuazione. Le Aziende speciali, infatti, costituite sulla base di modelli normativi di tipo esclusivamente privatistico, hanno aiutato ad avvicinare sempre più l’Istituzione Camera di Commercio alle imprese, diffondendo ed in molti casi facendo apprezzare, presso queste ultime, la conoscenza di un “mondo ”, quello camerale, che sovente veniva percepito solo ai fini degli adempimenti burocratico-amministrativi.

L’organizzazione istituzionale della Camera di Commercio di Varese

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Oggi, come accennato in precedenza, sono aumentate le flessibilità interne alle Camere di Commercio, si è sviluppato il mercato dei servizi e sono cambiate le funzioni del sistema. Similmente a quanto avvenuto per le imprese, infatti, anche nelle Pubbliche amministrazioni l’obiettivo emergente è oggi quello di introdurre metodologie organizzative flessibili, basate sul comportamento intelligente e proattivo di tutti gli attori dell’organizzazione con la maggiore enfasi sull’efficacia finale dei processi. Così impostati, gli obiettivi di efficacia consentono un più diretto raggiungimento anche degli obiettivi di efficienza (in termini di riduzione dei costi, di razionalizzazione dei flussi informativi, ecc.) e, conseguentemente, di una maggiore competitività nell’offerta dei servizi. Le Aziende speciali rappresentano dunque una delle risposte che l’ente camerale mette in atto per la realizzazione delle sue attività: una risposta particolare e specifica perché particolare e specifica è la domanda del mercato nei settori in cui esse operano, una risposta che si caratterizza per la specializzazione di contenuti e di strutture, per la semplificazione delle procedure adottate con modalità privatistiche ma la cui connotazione prevalente è comunque istituzionale, perché istituzionali sono i fini della Camera di Commercio. E’ fondamentale, quindi, assicurare un forte coordinamento tra Camera e Azienda, tra politica dell’Ente camerale e azioni poste in essere dalle Aziende speciali: un flusso costante di informazione e la possibilità di una verifica in tempo reale delle politiche adottate e dei risultati conseguiti, rappresentano elementi irrinunciabili di questa impostazione.

La gestione delle partecipazioni in Enti e organismi E' questa una modalità di intervento e di promozione economica, parallela ma distinta dall'erogazione diretta di servizi, che riveste una notevole importanza all'interno della Camera di Commercio. Si pensi, ad esempio, alle partecipazioni in Enti e organismi vari che gestiscono strutture ed infrastrutture. Ciò che caratterizza la partecipazione dell’Ente camerale è una significativa presenza di propri rappresentanti negli organi direttivi a fronte di una partecipazione finanziaria spesso minoritaria. Questo riconoscimento è senza dubbio dovuto al prestigio di cui l'Istituzione camerale gode e alla legittimazione che ne deriva per i vari Enti e organismi a cui essa partecipa. Allo scopo di consentire una maggiore proattività, occorre introdurre meccanismi che rendano sempre più costante il passaggio di informazioni e, nel caso, di direttive, tra la Camera di Commercio e la sua rappresentanza negli Enti partecipati.

Le logiche organizzative E' già in atto da tempo un graduale processo di ristrutturazione dell'organizzazione, che ha portato la Camera di Commercio ad abbandonare modelli organizzativi incentrati sulla

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sola gerarchia, rigidi e schematici, a favore di modelli strutturali che rispondono a logiche più funzionali. Il principio a cui ci s'ispira è che la Camera di Commercio, come Pubblica amministrazione delle imprese deve (ancora di più rispetto ad altre Istituzioni) adeguarsi il più possibile ad una visione strutturale basata sulla flessibilità, intesa come capacità dell'ente di adattarsi alle mutevoli condizioni della domanda del pubblico utente, del sistema delle imprese, del panorama generale di riferimento. L'aggiustamento continuo della struttura a questa logica è affidata al Segretario Generale, il quale attiva un costante controllo e monitoraggio e si dota degli strumenti più innovativi per favorire l'introduzione delle modifiche che si rendano necessarie. L'approccio organizzativo funzionale e flessibile diventa quindi strumento necessario per far sì che la struttura dell'Ente risponda in modo sempre migliore ai suoi compiti istituzionali. In tale prospettiva, all'interno della Camera di Commercio di Varese convivono due schemi di organizzazione complementari disegnati sulla funzione da realizzare e che rispondono quindi a logiche diverse, ma integrati fra loro: a) una logica di processo, che inerisce tutti gli uffici in cui le attività sono in prevalenza

standardizzate e basate su procedimenti regolamentati. Questa logica conta molto sulla comunicazione e sulla trasversalità, per cui la figura di ciascun responsabile assolve alla funzione di coordinamento fra le diverse fasi specifiche del processo, potendo compiere, in qualità di referente funzionale, interventi sui diversi servizi;

b) una logica di progetto, che viene applicata a tutte quelle attività più puntuali e quindi non precisamente regolamentate, che richiedono un'organizzazione di volta in volta specifica e adattata ad hoc.

Efficienza e managerialità A fianco della capacità di sviluppare migliori modalità nei diversi ambiti del policy making, la Camera di Commercio di Varese intende sviluppare sempre più le capacità strategiche di pianificare gli obiettivi e governare le risorse, in una logica d’insieme. A tal fine, l’Ente camerale individuerà le proprie competenze chiave valutando quali attività siano necessarie mantenere internamente, in quanto coerenti e funzionali al conseguimento della missione istituzionale, in un’ottica di lungo periodo. Si punterà, inoltre, a ridurre sempre più la frammentazione organizzativa e a migliorare l’efficienza nell’impiego delle risorse, anche attraverso la reingegnerizzazione dei propri processi di servizio. La ricostruzione dei processi costituisce anche il percorso attraverso il quale la Camera di Commercio ha riprogettato la propria struttura organizzativa, dotata di sistemi operativi capaci di aiutare i decisori (amministratori e dirigenti) a coordinare tra loro le politiche adottate e a verificarne gli effetti, a fissare gli obiettivi degli interventi attuativi e valutarne i risultati, a conseguire ai diversi livelli decisionali una relazione negoziale supportata da informazioni adeguate. In tale ottica, si favorirà lo sviluppo di uno stile partecipativo (commitment e coinvolgimento) e negoziale attraverso un confronto fra i dirigenti e fra quest’ultimi e l’organo politico al fine di dare organicità e dinamicità al sistema complessivo degli obiettivi.

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Sarà, inoltre, sviluppata una gestione finanziaria unitaria che integri i circuiti di acquisizione e di impiego dei fondi, garantisca una struttura finanziaria equilibrata, tanto nella composizione quali-quantitativa delle fonti che nella correlazione fonti-impieghi, in una prospettiva di confronto e di competizione con soggetti pubblici e privati sui mercati di approvvigionamento finanziario. La Camera di Commercio di Varese, infine, agirà sui propri contesti interni per sviluppare capacità di leadership, assicurare un clima creativo e un ambiente di lavoro favorevole. Si tratterà, cioè, di creare sempre migliori condizioni professionali, motivando gli operatori, modificando gli atteggiamenti e le routine, migliorando il senso di appartenenza.

Cultura manageriale e formazione Il nuovo modello di Camera di Commercio, come si sta configurando a seguito delle innovazioni di carattere legislativo da un lato e delle trasformazioni del tessuto economico-produttivo dall’altro, pone al centro delle responsabilità e delle attività del personale camerale l’attuazione degli indirizzi generali contenuti nel programma pluriennale 2003-2007. E’ in primo luogo al personale camerale che gli organi di governo della Camera di Commercio affidano, infatti, la capacità di produrre, nei tempi attesi e a costi compatibili, risultati visibili per il territorio provinciale; ed è col territorio - attraverso processi di decentramento, di partenariato sociale e istituzionale, di valorizzazione delle autonomie e delle risorse locali – che si attua la funzione di sintesi che l’Ente camerale sta assumendo con sempre maggior consapevolezza ed efficacia. L’attività di formazione si inserisce in questo scenario come uno degli strumenti di sostegno all'azione della Camera di Commercio di Varese. Le Linee strategiche di riferimento per la formazione, nei prossimi cinque anni, intendono perseguire i seguenti obiettivi: - accompagnare e supportare il processo di ridefinizione del nuovo modello di Camera

di Commercio, favorendo lo sviluppo del management pubblico e, in primo luogo, di quelle competenze necessarie per conseguire gli obiettivi programmatici dell’Ente;

- creare nel personale motivazione a sviluppare apprendimento organizzativo, aggiornando costantemente le proprie competenze professionali e sviluppandone di nuove, in relazione agli orientamenti di riforma dell'Amministrazione, sia in relazione alle nuove esigenze espresse dal sistema economico locale che in relazione alla necessità di diffondere una nuova cultura organizzativa.

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Per conseguire questi obiettivi "di cambiamento", le azioni formative si rifaranno ad alcuni principi chiave: Al fine di misurare l’efficacia dei risultati dell’azione formativa intrapresa, la Camera di Commercio di Varese terrà ben presenti le valutazioni espresse dai partecipanti alle attività formative, quelle dei dirigenti e, infine, le valutazioni espresse dagli utenti che usufruiscono dei servizi camerali. Sono gli utenti, infatti, che debbono poter riscontrare un miglioramento continuo delle prestazioni ad essi rese.

Evoluzione del ruolo della Camera di Commercio da Ente gestore di servizi ad agente di sviluppo

Focalizzazione della struttura organizzativa sulla responsabilità di realizzare gli obiettivi del programma pluriennale generando il valore atteso dagli utenti-clienti della Camera di Commercio

Valorizzazione delle risorse umane come fattore critico di successo dell’azione camerale

Riconversione delle culture e professionalità del management e degli operatori camerali

Individuazione di competenze e strumenti di apprendimento in grado di supportare la perfomance individuale e organizzativa, recuperare i gap esistenti nell'ambito delle competenze specialistiche, innovare e far evolvere il Know how di professione, nelle aree di politiche settoriali

Investimento sulle persone e sulla loro capacità di apprendimento continuo, di innovazione, di lavoro di squadra, di comunicazione, di identificazione con gli obiettivi della Camera di Commercio

LINEE DI CAMBIAMENTO LINEE DI CAMBIAMENTO

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 15

Alle evoluzioni in atto sullo scenario economico internazionale si affiancano quelle di carattere politico-istituzionale di livello nazionale, con riferimento in particolare al posizionamento delle Camere di Commercio italiane nell’ambito del processo di riforma in senso federalista che sta caratterizzando il nostro Paese da alcuni anni. Il risultato del referendum di riforma del Titolo V della Costituzione conferma il processo riformatore in atto nel nostro ordinamento e rende ancora più urgente un approfondimento in relazione al ruolo delle autonomie locali. Infatti, la riforma del Titolo V implica per le Camere di Commercio un percorso particolarmente impegnativo in relazione al proprio ruolo e al proprio riconoscimento, che andrà condiviso in sede regionale anche attraverso l’esplicito inserimento delle Camere di Commercio nell’ambito degli Statuti regionali. Importante sarà quindi il lavoro di approfondimento, confronto e convergenza, in sede di Unioncamere Lombardia, per la definizione di una strategia condivisa dalle 11 Camere di Commercio a livello regionale e che non può, evidentemente, prescindere dalla considerazione di quanto sta avvenendo anche nelle altre Regioni. Su questo fronte andrà perseguita con ancora maggiore convinzione la logica della rete, ovvero la valorizzazione delle sinergie che rappresenta uno dei punti di forza più tradizionali del sistema camerale. Lavorare in rete significa disporre ed utilizzare potenzialmente più strumenti e mettere al contempo a disposizione i propri, valorizzandoli; significa mettere a sistema i punti di forza della rete per neutralizzare sempre più i propri punti di debolezza. E’ vero, peraltro, che il passaggio a ulteriori livelli di posizionamento sempre più adeguati, efficaci e rispondenti ai nuovi scenari dipende anche strettamente dalle azioni poste in essere ai diversi livelli dalle altre istituzioni coinvolte nel processo di riforma e dalla nostra capacità di comunicare i punti di forza dell’Ente camerale che, relativamente alle istituzioni decentrate di governo del territorio, costituisce un interlocutore autorevole in tre passaggi fondamentali: - l’impostazione e l’approfondimento delle scelte di programmazione; - la concertazione degli interventi per lo sviluppo tra i soggetti pubblici, le associazioni

delle imprese e i sindacati dei lavoratori; - la ricognizione delle esigenze di semplificazione delle imprese e l’individuazione delle

conseguenti risposte. In questo campo partiamo da una base di esperienza approfondita ed intensa che – sebbene tuttora in fase di collaudo – fornisce già indicazioni positive circa le volontà di collaborazione messe in campo per realizzare il nuovo modello istituzionale. La stipula del protocollo d’intesa sul turismo con la provincia di Varese dimostra come l’organo di governo provinciale abbia già concretamente riconosciuto le competenze, la capacità di elaborazione operativa e la reale contiguità agli interessi del sistema imprenditoriale di cui la Camera di Commercio è depositaria.

Processi in atto e posizionamento camerale

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Il consolidamento di questi strumenti di collaborazione istituzionale, con i quali si attribuisce alla Camera di Commercio un ruolo di riferimento su pressoché tutte le materie inerenti lo sviluppo economico e imprenditoriale locale, andrà perseguito nella logica di impedire uno scivolamento verso il tecnicismo e dovrà invece essere orientato a mantenere alta la consapevolezza circa il valore strategico e la spinta di indirizzo che l’intervento camerale porta con sé. Non bisogna mai trascurare il fatto che tale intervento origina da una seria applicazione del ruolo di autonomia funzionale interprete dei bisogni delle imprese, e non certo da un semplice bisogno di accreditarsi quale esecutore materiale di politiche definite senza alcun contributo partecipativo. E’ in questo processo di affermazione istituzionale che dovrà necessariamente entrare in gioco in senso pieno il principio della sussidiarietà intesa come meccanismo di integrazione e ricerca di complementarietà nei rapporti tra Istituzioni e con i corpi sociali intermedi. Articolare le competenze utilizzando in senso proprio e in modo appropriato lo strumento della delega, ripartire le funzioni valorizzando le autonomie e il livello di maggiore prossimità ai destinatari degli interventi, sono gli elementi che influiranno sull’efficienza e competitività del modello economico, sociale ed istituzionale che andiamo a definire. Sono queste le premesse indispensabili per creare le condizioni di vantaggio del nostro sistema locale e territoriale nella competizione crescente, europea e globale. In generale, i criteri di sviluppo dell’azione potranno delinearsi secondo un percorso che dia molto peso all’adeguatezza del metodo di intervento, piuttosto che a obiettivi prefissati univocamente e definitivamente. Al fine di compensare l’indefinitezza del futuro, la Camera di Commercio dovrà sforzarsi di reinterpretare gli equilibri generali unitamente al disegno di un proprio ruolo interno, leggendo il contesto e rettificandone di volta in volta la visione, mantenendosi adeguata negli interventi e in linea con lo scenario complessivo. Si tratta di logiche con le quali la Camera di Commercio di Varese si trova già ad operare e sulle quali va confermato l’impegno, che pur necessita di essere continuamente adeguato in funzione dei cambiamenti dell’ambiente esterno.

Costruzione di una nuova soggettività politico-istituzionale La conoscenza della struttura e delle problematiche del sistema produttivo locale rappresenta il punto di partenza per la definizione del ruolo specifico della Camera di Commercio di Varese. Esso, tuttavia, non può essere realizzato soltanto attraverso la raccolta ed il coordinamento delle istanze specifiche formulate dai membri del Consiglio Camerale, ma si rende necessaria la creazione di strumenti in grado di monitorare continuamente il sistema produttivo, di recepirne le evoluzioni e di fornire le informazioni utili per la predisposizione di risposte adeguate ai diversi bisogni che in esso si manifestano. Ma è fondamentale, inoltre, conoscere anche le aspettative maturate nei confronti dell’Ente camerale da parte degli altri organismi deputati allo sviluppo ed alla promozione economica del suo territorio, per far sì che vi sia costantemente una coincidenza fra la definizione del proprio ruolo (l’identità) e quello che essi vorrebbero fosse, per evitare che si creino nei suoi interlocutori aspettative impossibili.

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A tale scopo, si rende indispensabile per la Camera porre in atto un processo volto a definire il suo attuale posizionamento strategico e, sulla base degli obiettivi strategici che si vogliono realizzare, definire il proprio percorso di avvicinamento al nuovo posizionamento. La definizione dei bisogni avvertiti dalle imprese locali, realizzata attraverso un’azione di ascolto del territorio, è una fase centrale e concomitante con le fasi precedenti e continua nel tempo. Solo se essa avrà tali caratteristiche sarà in grado di fornire tempestivamente le informazioni utili alla Camera di Commercio di Varese per adattare continuamente la sua offerta ai bisogni dei suoi clienti, le imprese locali. Ed è in quest’ottica, cioè di fornire sempre risposte immediate alle richieste esplicite del mercato, ad anticipare la proposta di servizi per le esigenze non ancora espresse (perché solo inconsapevolmente avvertite), che la Camera di Commercio di Varese potrà procedere alla definizione del suo posizionamento strategico futuro. il percorso di costruzione della nuova soggettività politico-istituzionale della Camera

con quali logiche di intervento

con quali soggetti

Posizionamento attuale Percorso

Nuovo posizionamento

Azioni di sistema Interventi pensati non per rispondere al bisogno della singola impresa, ma per fungere da moltiplicatore per lo sviluppo dell’intero sistema economico

Sussidiarietà Erogare servizi solo laddove il mercato non è in grado di fornirli rafforzando, al contempo, i soggetti del mercato per favorirne la crescita e la capacità di risposta ai bisogni

Informazione economica Fornire al sistema delle imprese tutti quegli strumenti di conoscenza indispensabili per fare dell’economia locale un sistema competitivo nel mercato globale

Associazioni Collaborazione con il mercato e con le sue espressioni associative che, grazie alla loro vicinanza e sensibilità ai bisogni d’impresa, sono i partner naturali dell’azione camerale

Sistema camerale Promuovere e realizzare la logica di interconnessione a rete che configura la dinamica relazionale delle Camere di Commercio a livello regionale, nazionale e internazionale

Altre istituzioni Rafforzare la collaborazione con le altre istituzioni in una logica di sinergie e di alleanze tesa allo sviluppo del sistema economico locale

Trasversalità Politica trasversale ai singoli settori economici, avendo tuttavia cura di non trascurare le specificità economiche del territorio

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La Comunicazione Istituzionale

Le linee del posizionamento camerale testé tracciate costituiscono la cornice di riferimento per lo sviluppo dell’attività della Camera di Commercio di Varese nei prossimi cinque anni. Al fine di rafforzare l’impatto sulla vita della comunità economica e di rendere efficace la loro traduzione operativa, è necessario che le azioni concrete che ne discenderanno vengano pubblicamente sottolineate attraverso un’azione continua di comunicazione istituzionale. Non si tratta solo di dare corpo all’immagine della Camera esplicitando i collegamenti fra il suo ruolo istituzionale e le sue azioni. Si tratta anche di diffondere più estesamente possibile il valore prodotto e di spingere l’utenza di riferimento a sfruttarlo intensamente. L’efficacia di tale strategia passa in gran parte attraverso la valorizzazione del prodotto che per sua natura risulta più immediatamente spendibile e verso il quale l’attenzione del pubblico si concentra in modo più spontaneo e immediato. Quello rappresentato dall’informazione economica.

Investire in una maggiore esposizione esterna dell’Ente significa anche attivare un utile circuito di riscontro incrociato fra gli stimoli proposti e le percezioni/opinioni provenienti dalla comunità di riferimento, i cui risultati potranno essere valorizzati in chiave di valutazione della nostra capacità di rispondere ai bisogni, o addirittura in un’ottica di misurazione della customer satisfaction. L’intensità del rapporto con gli organi di stampa e di comunicazione in generale, potrà quindi essere interpretata come indicatore della capacità dell’Ente di innestare coerentemente le sue azioni nel contesto ambientale di riferimento e di mettersi in rapporto con esso per coglierne continuamente gli stimoli.

Il programma pluriennale 1999-2002 ha segnato il passaggio dall’informazione agli utenti sulla vita amministrativa dell’Ente alla comunicazione strategica per una Istituzione chiamata a fornire servizi sempre più efficaci ed efficienti, sempre più conosciuti e disponibili e sempre più a contatto diretto con le imprese e i diversi interlocutori istituzionali. Si tratta ora di proseguire in questa direzione, completando il processo di piena integrazione della comunicazione con l’attività di programmazione.

Per i prossimi cinque anni si delineano alcune linee di sviluppo fondamentali: - orientare le diverse attività verso il modello della comunicazione Integrata, che punti a

“comunicare l’Ente camerale nel suo complesso”, andando oltre alla mera comunicazione di servizio (che nella sua capacità di trasmettere informazioni corrette e credibili non deve comunque mai venire meno);

- partecipare attivamente ai processi in corso relativi a semplificazione amministrativa e sussidiarietà, favorendo l’avvicinamento dell’Ente camerale alle diverse realtà territoriali della provincia, ai gruppi di stakeholders, alle imprese e ai cittadini, attraverso lo sviluppo di strategie sia di trasmissione di messaggi che di ascolto e recupero del feed-back.

Lo sviluppo di tale strategia passerà attraverso specifiche linee di attività: - innanzitutto attraverso l’impiego di nuovi strumenti e il consolidamento di quelli già

utilizzati, laddove abbiano garantito risultati confortanti; - quindi occorrerà consolidare e potenziare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico attraverso

l’ampliamento dell’offerta informativa, lo sviluppo di servizi mirati a differenti tipologie di pubblico e l’apertura di nuovi punti di erogazione del servizio;

- occorrerà, infine, valorizzare il ruolo e le attività della Camera di Commercio attraverso la partecipazione ad eventi sul territorio.

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Sussidiarietà e servizi: un metodo di lavoro Il rapporto tra la Camera di Commercio di Varese e sistema associativo è certamente la chiave di volta della nuova stagione non solo dell’Ente camerale, così come “voluta” da questo programma pluriennale, ma anche di una democrazia moderna, inclusiva e partecipata, dove i luoghi di governo sono chiamati a un forte ammodernamento. Le Associazioni come espressione della rappresentanza delle imprese (articolo 39 della Costituzione), la Camera di Commercio come autonomia funzionale (legge n.59 del 1997) - cioè Istituzione che esercita in regime di autonomia le funzioni previste dalla legge per lo sviluppo economico del territorio - agiscono in sfere distinte, ma complementari. La presenza delle Associazioni nel Consiglio camerale garantisce la legittimazione democratica dell’Ente e spinge una classe dirigente - formatasi nella rappresentanza di interessi particolari – a misurarsi con la cura degli interessi generali dell’economia locale e a dimostrare di possedere capacità gestionali da impegnare fuori dai recinti delle proprie aziende; nel contempo, la legittimazione della Camera di Commercio sul piano istituzionale rafforza evidentemente anche il mondo associativo. Oltre a capacità di confronto e mediazione, per sviluppare rapporti proficui di collaborazione con le organizzazioni di categoria, è indispensabile che la sussidiarietà sia una prassi costante, da interpretare in senso trasversale, non solo quindi fra i diversi livelli istituzionali, e in modo dinamico e flessibile. Non sempre ci sono confini rigidamente definibili a priori fra ciò che è competenza della Camera e ciò che non lo è: il confronto, la condivisione dell’obiettivo di un uso razionale delle risorse, la disponibilità a sostenere l’avvio sperimentale di servizi nuovi che possano poi trovare diversa sistemazione, l’esplicita previsione di servizi da gestire successivamente a cura di altri soggetti, sono gli strumenti per orientare di volta in volta l’individuazione delle risposte più adeguate. La coerenza delle scelte strategiche della Camera di Commercio con le esigenze di sviluppo dell’economia locale deve certamente risultare dal confronto con il mondo associativo; in particolare, il momento della definizione del documento pluriennale rappresenta l’occasione per la condivisione degli obiettivi e degli strumenti da utilizzare. Sarà poi compito degli organi camerali, sulla base delle rispettive sfere di competenza, fare sintesi delle indicazioni emerse, in una logica intersettoriale, e tradurle in linee di azione e programmi operativi. Del resto, il richiamo al principio di sussidiarietà non si concilia con la definizione meccanica di ambiti rigidi di competenza; esso presuppone proprio il contrario: richiede una acuta capacità di interpretare e condividere i bisogni del territorio, in base ai quali

La collaborazione tra la Camera di Commercio di Varese e l’associazionismo

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definire di volta in volta chi e come possa provvedere in modo più efficace alle iniziative. Ciò porterà naturalmente allo sviluppo di capacità di partnership tra Camera e Associazioni. Tale collaborazione renderà, inoltre, più forte nei prossimi cinque anni il mondo delle imprese nel confronto con i livelli territoriali di governo – Regioni, Province, Comuni – i quali saranno sempre più chiamati a svolgere ruoli di primo piano nella definizione di regole e nella allocazione di risorse per lo sviluppo economico.

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PROGRAMMA PLURIENNALE 2003-2007

PARTE SECONDA

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In considerazione del nutrito programma quinquennale che si andrà ad esporre più avanti e della crescente complessità delle attività che ne deriveranno, occorre prevedere lo sviluppo di funzioni interne e di coordinamento adeguate. In particolare, i servizi comuni e di supporto a quelli esterni devono collaborare con questi, in un’ottica di miglioramento della qualità totale, al fine di raggiungere il massimo risultato in termini qualitativi e quantitativi a vantaggio dell’utenza e dello sviluppo produttivo ed economico in generale. Per ottenere ciò è necessario che le funzioni interne abbiano per obiettivo il soddisfacimento delle esigenze delle funzioni esterne, ossia provvedano nel migliore dei modi a fornire a queste ultime tutti i beni e servizi di cui abbisognano, ovviamente nell’ambito di precisi criteri di efficienza e di economicità. In linea generale, si può quindi concludere che l’attività interna e di coordinamento è destinata certamente ad aumentare per stare al passo con il crescente impegno dell’ente camerale nello svolgimento di tutte le proprie funzioni istituzionali, portando con sé gli elementi per un miglioramento dell’intera gestione. Il corrispondente incremento dei costi dovrebbe così portare ad una crescita superiore dei risultati, con evidenti riflessi positivi sull’efficienza ed efficacia complessive. Per tali motivi, la gestione interna si va sempre più orientando verso la qualità totale, il controllo strategico, il controllo di gestione e le tecniche di valutazione dei programmi e dei risultati. L’adozione di strumenti organizzativi ed informatici in grado di ridurre il più possibile l’impatto degli adempimenti normativi sarà uno degli elementi decisivi per la concreta attuazione di questo obiettivo.

Funzioni interne e di coordinamento

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La missione statutaria della Camera di Commercio per queste attività è rivolta a soddisfare le reali istanze riconosciute dall’ordinamento in merito ai servizi amministrativi di competenza, per una migliore regolamentazione degli scambi e dei mercati quale condizione necessaria allo sviluppo. Pertanto, le funzioni amministrative e di certificazione verranno svolte, da una parte, nel rispetto delle norme in vigore e, dall’altra, assicurando la migliore qualità del servizio all’utenza, ossia la soddisfazione del cliente-utente. Si deve però tener presente che, essendo la Camera di Commercio Ente pubblico, il cliente-utente può essere individuale, ma anche collettivo e, quindi, a fianco della soddisfazione personale di ciascuno, è presente pure l’interesse generale della collettività, che non può essere sacrificato se in contrasto con l’interesse particolare di pochi. Inoltre, il fatto che l’utente camerale sia rappresentato quasi esclusivamente da imprese implica una particolare attenzione agli aspetti economici della prestazione, quali tempi, costi e così via. E’ pure da considerare che le funzioni amministrative e certificative riguardano servizi obbligatori, previsti e regolamentati da norme giuridiche, non sensibili né alle variazioni di quantità né alla concorrenza in rapporto al livello di qualità, e caratterizzati da prezzi (tariffe) prefissati per legge ed in buona parte slegati dalla qualità del servizio e dai costi necessari per produrlo. Il programma, tendo conto degli obiettivi strategici, viene definito secondo le iniziative di seguito riportate.

Percorso di miglioramento della qualità, dalla certificazione verso la qualità totale

La Camera di Commercio intende intraprendere il progetto che prevede l’ottenimento della certificazione dei servizi amministrativi in conformità alle norme ISO 9001 e, quindi, si troverà presto a dover rielaborare i processi produttivi e gestionali coinvolti dalla norma. L’obiettivo della certificazione è però il primo passo per avviare quel processo di miglioramento continuo dei servizi finalizzato al raggiungimento della qualità totale. Infatti, l’implementazione ed il mantenimento nel tempo di un sistema di gestione della qualità consentirà di standardizzare sempre meglio e monitorare regolarmente i processi produttivi, definire politiche aziendali volte al mantenimento di definiti standards qualitativi, attraverso un processo di feedback collegato alla misurazione della soddisfazione del cliente. Qualora tale operazione venisse attuata con successo, potrà prevedersi la sua estensione anche ai processi attualmente non coinvolti in quanto non facilmente misurabili.

Funzioni amministrative e di certificazione

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Tale percorso consentirà, inoltre, di avviare ulteriori azioni destinate a migliorare il grado di coinvolgimento e professionalità della struttura, volto a generare consapevolezza e condivisione delle responsabilità e degli obiettivi.

Adeguamento al processo di semplificazione amministrativa e di informatizzazione della Pubblica amministrazione

L’abnorme numero di fonti normative che regolano l’attività della Pubblica amministrazione è oggettivamente un ostacolo al raggiungimento di obiettivi di efficienza ed efficacia della stessa. La politica intrapresa in questi anni da parte del Governo è finalizzata a porre rimedio a tale situazione, che determina inevitabilmente diseconomie e disagi per i cittadini. Per quanto riguarda i clienti-utenti delle Camere di Commercio e, cioè, principalmente le imprese, tale disagio si traduce in ostacoli, appesantimenti ed ulteriori costi per l’avvio e/o il mantenimento di un’attività imprenditoriale. Fermo restando il principio di legittimità dell’azione amministrativa, la Camera di Commercio di Varese sarà senz’altro impegnata in un’azione di tempestivo adeguamento alle fonti normative volte alla semplificazione dei procedimenti, in un’ottica anche di collaborazione e sinergia con le altre Pubbliche amministrazioni referenti della Camera a vario titolo nell’ambito dei diversi procedimenti amministrativi di competenza. La Camera di Commercio, peraltro, può avvalersi di altri strumenti per esaltare gli effetti di semplificazione che le recenti fonti normative stanno introducendo. Il primo consiste nel miglior utilizzo della rete informatica a livello nazionale creata dal sistema camerale attraverso la propria società consortile Infocamere, nonché nell’offerta a tutti i potenziali clienti dei servizi che tale architettura di rete consente. Si tratta infatti di sviluppare tutti quei sistemi di collegamento telematico a distanza che consentano di consultare i Registri camerali al fine di ottenere certificati, visure, elenchi e copie di atti depositati presso il Registro delle Imprese. Inoltre, si tratterà di sviluppare la nuova modalità di trasmissione telematica delle pratiche, per ora solo relativamente al Registro Imprese, che consente di inviare tali pratiche agli uffici camerali direttamente dalla propria sede attraverso la rete di Internet. L’attuale livello tecnologico, a fronte anche di specifiche previsioni normative, consentirà di offrire accessi informatici ad alcune banche dati camerali anche ad altre Pubbliche amministrazioni, nell’ambito dei loro procedimenti, senza quindi aggravare il cittadino di ulteriori adempimenti. L’adeguamento alle recenti riforme normative, lo sfruttamento della tecnologia esistente e la citata opera di riorganizzazione dei processi (collegata all’innovazione tecnologica), come sopra descritta, saranno pertanto le fondamentali linee di azione utilizzate in quest’ambito.

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Potenziamento delle sedi decentrate sul territorio e degli accessi tramite associazioni e professionisti

Le sedi staccate sul territorio, e cioè quelle di Busto Arsizio, Gallarate, Luino e Saronno rappresentano già la volontà della Camera di Commercio di Varese di agevolare la facilità di accesso ai propri uffici in un ottica di decentramento nel territorio provinciale, al fine della riduzione del sacrificio e del costo per il cliente-utente nel rapporto con l’Ente pubblico. Tale impegno verrà ampliato attraverso l’allargamento di alcuni servizi nelle sedi esistenti ed il potenziamento delle stesse. Ma la capillarità dell’accesso ai servizi camerali nel territorio potrà essere raggiunta anche attraverso il rafforzamento del numero di collegamenti telematici (peraltro già ora discreto) con tutti quei soggetti che si pongono in una posizione di intermediario tra la Camera di Commercio e l’impresa, cioè le Associazioni di categoria ed i diversi professionisti.

Potenziamento della comunicazione con le imprese e con il pubblico Sempre in un’ottica volta al mantenimento di un sistema di qualità, saranno attuate le opportuni azioni volte ad una corretta informazione del cliente-utente sui servizi offerti e sulle modalità di adempimento, al fine di favorire la preventiva conoscenza delle necessità amministrative e la diminuzione dei contatti da instaurarsi per la definizione delle varie pratiche. Dovranno perciò essere potenziati i collegamenti ed i rapporti con le Associazioni di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori dipendenti nonché dei consumatori e gli ordini professionali, proseguendo in un cammino già intrapreso, nonché con le Pubbliche amministrazioni. Dovrà essere, inoltre, migliorata la capacità e la completezza informativa del settore sui canali multimediali, a cominciare dal sito camerale in Internet.

Informatizzazione dei servizi per maggiori utilizzazioni e finalità economiche e commerciali

Infine saranno intraprese azioni per migliorare la possibilità di utilizzo dei dati acquisiti nelle banche dati camerali in relazione agli adempimenti amministrativi (per prima quella del Registro Imprese), attraverso le elaborazioni statistiche che l’attuale sistema informatico consente, al fine di poter rendere un migliore servizio di informazione economica al sistema locale. Di tale iniziativa si parlerà diffusamente nella parte dedicata all’asse strategico dell’attività promozionale ricondicibile ad “Informazione economica, sistemi informativi ed e-government”.

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La Camera di Commercio di Varese pone alla base del proprio programma pluriennale il perseguimento di uno scenario di rilancio competitivo che progressivamente consenta al sistema produttivo locale di riacquisire posizioni nelle quattro funzioni chiave dell’economia moderna quali la direzionalità, la produzione di conoscenza e la valorizzazione del capitale umano, la gestione delle risorse, l’introduzione dei nuovi prodotti nei mercati. Un territorio per essere competitivo ha bisogno di un ambiente favorevole all’iniziativa imprenditoriale, di mercati flessibili e dinamici, di una gestione efficiente delle sue risorse, di infrastrutture moderne e funzionali, di servizi avanzati per il mondo del lavoro, di ingenti investimenti sul piano della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Per tale ragione i criteri di sviluppo dell’azione camerale potranno delinearsi secondo un percorso che dia molto peso all’adeguatezza del metodo di intervento ed alla flessibilità degli strumenti adottati, piuttosto che a obiettivi prefissati univocamente e definitivamente. Con la costante applicazione di metodi concertativi in grado di rimodulare gli obiettivi strategici in base al mutamento delle condizioni, la Camera di Commercio di Varese dovrà sforzarsi di reinterpretare gli equilibri generali unitamente al disegno di un proprio ruolo al loro interno, leggendo il contesto e rettificandone di volta in volta la visione, mantenendosi adeguata negli interventi e in linea con lo scenario complessivo. La promozione delle specializzazioni e delle vocazioni economico-produttive del territorio costituirà uno dei principali strumenti su cui l’Istituzione camerale intende operare per il raggiungimento dell’obiettivo di fondo del proprio programma pluriennale: il take off competitivo dell’economia locale. Tale posizionamento strategico impone alla Camera di Commercio di Varese una profonda rivisitazione delle diverse iniziative che sia sul piano nazionale che internazionale saranno realizzate. Compiere una scelta strategica comporta, sul piano operativo, la razionalizzazione e la polarizzazione delle risorse camerali verso iniziative di qualità, di respiro e valenza generale. Una scelta che, per coerenza, comporta per la Camera di Commercio una progressiva riduzione delle iniziative promozionali a carattere non competitivo, di nicchia e marginali a vantaggio di quelle a più alto valore strategico. Il ruolo dell’ente camerale evolve quindi sempre più da semplice gestore di servizi a vero e proprio agente di sviluppo locale, integrato nel contesto istituzionale ed associativo del territorio con una funzione centrale di promozione e stimolo dei processi concertativi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di crescita endogena.

Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale

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Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale: riposizionamento dell’ente camerale La selezione e la realizzazione delle iniziative promozionali avverrà, sempre nel quadro dei principi generali della trasparenza e imparzialità propri di una corretta amministrazione pubblica, avendo come riferimento unicamente gli assi strategici delineati, brevemente illustrati in questa sede.

Infrastrutture, territorio e logistica Per lo sviluppo ed il continuo rinnovamento della dotazione infrastrutturale del territorio la Camera di Commercio opererà come sistema, come holding, avvalendosi anche dell’attività delle Aziende speciali camerali ed indirizzando le politiche di sviluppo delle società partecipate. La presenza sul proprio territorio di un aeroporto internazionale quale Malpensa 2000, fa della provincia di Varese una delle prime in Italia per presenza di infrastrutture; in realtà, dietro questo dato statistico di sintesi, si nascondono due aspetti problematici. Da un lato, è ravvisabile uno squilibrio nella dotazione complessiva, che evidenzia alcune criticità per quanto concerne la rete viaria ed il trasporto su rotaia, soprattutto in considerazione della collocazione geografica di Varese, potenziale crocevia del traffico di persone e merci verso il Nord Europa; dall’altro, lo stesso hub internazionale non ha finora raggiunto l’obiettivo di sviluppo prefigurato. In considerazione delle ricadute economiche reali e potenziali in termini di indotto occupazionale e sostenibilità, occorre pertanto che la Camera di Commercio di Varese si riappropri di un ruolo propulsivo nell’adozione di politiche in grado di stimolare un concreto rilancio dell’aeroporto di Malpensa. Allo sviluppo delle funzioni dell’hub di Malpensa si lega, in forte sinergia, l’affermazione di Malpensafiere, struttura destinata a svolgere importanti funzioni di “vetrina” del sistema

PERCORSO

AGENTE DI SVILUPPO

CONCERTAZIONE AGGREGAZIONE

Pianificazione Strategica

Competizione con altri territori

GESTORE DI SERVIZI

EFFICIENZA QUALITA’

Programmazione Operativa

Confronto con altri servizi

progetti puntuali

azioni integrate

approcci di sistema

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economico e produttivo, di attrazione di esponenti della comunità internazionale degli affari e quindi di turismo, di internazionalizzazione delle imprese, a partire dall’affermazione e dal consolidamento dell’immagine del territorio di riferimento nel mercato globale. Si lavorerà affinché Malpensafiere costituisca sempre più fattore di richiamo per tanti operatori esteri, la cui presenza rafforzerà inevitabilmente anche la potenzialità di Malpensa 2000 che sarà tanto maggiore quanto più vive e dinamiche saranno le attività complementari al servizio delle imprese. La vocazione territoriale prevalentemente industriale e un movimento turistico legato più a motivazioni d’affari che di vacanza e piacere, fa presagire che, nel medio lungo periodo, il segmento turistico che può avere, più degli altri, potenzialità di sviluppo in provincia di Varese sia quello congressuale, attualmente a livello embrionale. La presenza del Centro Congressi Ville Ponti, in grado di ospitare manifestazioni e convegni di livello internazionale, finora non è stata in grado di costituire un volano di sviluppo per questo segmento a causa della limitata ricettività alberghiera dell’area. A tale riguardo, è intenzione della Camera di Commercio di Varese dar seguito al documento contenente il quadro strategico di riferimento e le linee guida organizzativo-gestionali sul Centro Congressi Ville Ponti, approvato dalla Giunta camerale nella seduta del 25 gennaio 2000, nel quale si è messa in luce l'opportunità della realizzazione di una struttura ricettiva a servizio del Centro Congressi. Naturalmente le prospettive di successo di questa operazione sono strettamente legate agli esiti della politica di rilancio turistico che la Camera di Commercio, insieme alle maggiori istituzioni territoriali, intende perseguire nel prossimo quinquennio, di cui si dirà diffusamente più avanti e che in gran parte sarà incentrata proprio sulla possibilità di imporre Varese ed il suo territorio quale centro di accoglienza per eventi congressuali in grado di fornire offerte articolate, servizi personalizzati, assistenza qualificata. Il potenziamento del polo congressuale sarà completato con interventi di riqualificazione degli immobili, sia per consentire un miglioramento dell’attività convegnistica e formativa svolta in primo luogo dalle aziende speciali della Camera di Commercio di Varese, sia per creare i presupposti ideali per una gestione integrata del Centro, una volta messa a regime la nuova struttura ricettiva. Il quadro degli investimenti patrimoniali aventi riflessi immediati sull’offerta di servizi alle imprese viene completato con gli interventi sulla sede camerale, che grazie ad un’azione di ristrutturazione e di ripensamento degli spazi consentirà di innalzare la qualità delle attività di front office, a beneficio di una maggiore efficienza e di una più spiccata tutela della privacy degli utenti camerali.

Sistemi e sottosistemi economici territoriali In un’area fortemente industrializzata come quella varesina, per la natura stessa del tessuto economico osservabile sul territorio, risulta fondamentale quale fattore di vantaggio competitivo la valorizzazione del sistema di interrelazioni che si viene a creare tra le singole imprese e la capacità di proporre all’esterno una precisa identità locale portatrice di competenze, tradizioni, professionalità. Da questa considerazione non si può prescindere al momento di definire le possibili linee di intervento per il progresso dell’economia provinciale.

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Una forte componente all’interno delle politiche di sviluppo del territorio riguarderà pertanto il sostegno a distretti tradizionali ed atipici, meta-distretti industriali, aggregazioni di comparto e di filiera quali realtà riconoscibili e riconosciute dalle imprese locali ed in grado di promuovere l’immagine del territorio in Italia e all’estero. L’Ente camerale intende stimolare lo sviluppo di sinergie tra i diversi comparti (artigianato, commercio, produzione enogastronomica, turismo, ecc.) per azioni mirate alla valorizzazione del “Made in Varese” ed alla promozione delle produzioni locali di eccellenza, a livello nazionale ed internazionale, anche su scala virtuale. Il sostegno alle filiere produttive maggiormente radicate ed ai comparti di rilevanza per il territorio sarà garantito con la realizzazione di progetti quali la sperimentazione di sistemi di rintracciabilità dei prodotti tessili, l’introduzione delle bio-tecnologie nei processi industriali, gli interventi a sostegno di comparti che presentano elementi di peculiarità (agricoltura, artigianato artistico, oreficeria), le azioni a valenza economica e sociale quale il recupero degli esercizi di vicinato nelle aree marginali della provincia.

Marketing turistico e territoriale Nell’era del mercato globale e della multi-localizzazione delle attività produttive, la concorrenza non si gioca più solo a livello di singola impresa, ma di sistemi territoriali; in altri termini, nella nuova economia aperta ed informatizzata è il territorio ad entrare in competizione. Si può affermare che tale competizione fra territori si compone schematicamente di tre elementi: - Attrazione di risorse ed investimenti provenienti dall’esterno - Aumento della competitività delle imprese locali - Costruzione di un’immagine favorevole del luogo La Camera di Commercio intende avviare nel prossimo quinquennio azioni che andranno ad interessare tutti i fattori chiave della competizione territoriale sopra richiamati, avvalendosi ovviamente della collaborazione di ogni struttura locale (Associazioni, Enti ed organismi pubblici e privati) che si proporrà gli stessi obiettivi. Cablaggio del territorio (mediante diffusione capillare dei sistemi di comunicazione a banda larga) e identificazione delle opportunità localizzative sono due degli obiettivi a cui tenderà l’azione camerale, finalizzata all’aumento della competitività e dell’attrattività del territorio stesso. Il completamento di quest’opera di valorizzazione del sistema locale non potrà prescindere da un adeguato impegno sul fronte, caratterizzato da forte trasversalità, del potenziamento dell’immagine e della visibilità all’esterno. Un ruolo centrale nella realizzazione di quest’ultimo obiettivo sarà giocato anche dalle strategie delineate in tema di marketing turistico, la cui valenza in termini di interconnessione con le altre attività economiche è unanimemente riconosciuta. Tra le tendenze del mercato turistico negli ultimi anni nelle aree più sviluppate possono essere segnalate: una maggiore articolazione dei comportamenti, sui quali incidono in misura sempre più rilevante motivazioni di natura culturale ed ecologico-ambientale; il peso crescente assunto dalle città d'arte e d'affari, cui si legano specifici circuiti di fruizione; la saturazione dell'offerta turistica massificata; l'espansione degli "short breaks", ovvero degli spostamenti effettuati nell'arco di una sola giornata e dei viaggi di breve durata, ma anche di quelli di lungo raggio, entro una cornice complessiva di incremento dei viaggi all'estero e di una maggiore frammentazione dei periodi di vacanza.

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Tali orientamenti creano opportunità interessanti per lo sviluppo dell’offerta turistica varesina, caratterizzata da una gamma diversificata di prodotti “di nicchia” in grado di fornire risposte adeguate alle nuove sollecitazioni provenienti dalla domanda (ricerca di nuove destinazioni, ridefinizione continua del "prodotto-turismo", affermazione di nuovi protagonisti). In tale contesto l’Ente camerale intende promuovere nei prossimi cinque anni, sulla base del protocollo d’intesa siglato con la Provincia di Varese nel luglio 2001, le seguenti linee di intervento: - potenziare, valorizzare e diversificare l’offerta ricettiva riqualificando le strutture e favorendo le nuove tipologie richieste dal mercato; - incentivare lo sviluppo di sistemi turistici locali, intesi come ambienti comprensivi delle risorse del territorio, delle imprese turistiche e di una rete di infrastrutture e servizi che qualifichino l’area; - affermare, sul fronte della domanda, il marchio turistico della provincia di Varese sul mercato nazionale ed estero, tramite azioni promozionali dirette o indirette volte a stimolare l’incoming; - attivare una efficace e mirata azione di marketing mediante l’individuazione di specifici prodotti in relazione alle richieste dei diversi mercati; - disegnare sul territorio un sistema di promozione, informazione e accoglienza al turista che operi in una logica di rete, coinvolgendo a vari livelli Istituzioni, Associazioni di categoria, operatori privati, ecc..

Internazionalizzazione Per quanto riguarda l’obiettivo di internazionalizzazione dell’economia locale il programma pluriennale 1999-2002 già riconosceva il ruolo crescente del processo di globalizzazione dei mercati, e stabiliva come prioritaria, in particolare, la diffusione tra le imprese di una sensibilità ai temi connessi. Per i prossimi cinque anni, a fronte delle modificazioni intercorse nello scenario economico internazionale e dei cambiamenti che si stanno esprimendo in materia di relazioni internazionali, è opportuno ridefinire tale policy, incentivando una cultura della globalizzazione che persegua oltre il fine economico anche una maggiore integrazione. Non è infatti pensabile ideare alcun progetto di sviluppo economico prescindendo dal ruolo crescente che il processo di globalizzazione ha assunto. Esso si traduce per le imprese da un lato nella possibilità di acquisire nuove quote di mercato, dall’altro tuttavia le costringe ad affrontare una competizione sempre maggiore. Occorre inoltre tener conto che l’apertura internazionale sta passando da una prevalente forma di penetrazione commerciale, vale a dire fondata sull’esportazione, ad una nuova fase di internazionalizzazione produttiva, basata sul trasferimento di fasi e processi di lavorazione. Ciò comporta un integrale ripensamento delle strategie e delle politiche, dato che, mentre l’internazionalizzazione commerciale comporta strategie competitive, l’internazionalizzazione produttiva impone strategie collaborative, accordi, capacità di scambio di informazioni e conoscenza. E’ certamente necessario proseguire nell’azione di accompagnamento delle imprese che già si mostrano vocate a confrontarsi con le concorrenti sui mercati esteri: ciò significa oggi prestare maggiore attenzione alla possibilità di contrastare l’incertezza contingente, ottimizzando l’utilizzo delle banche dati acquisite dalla Camera di Commercio, di tutti gli

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strumenti informativi disponibili alla rete, e degli organi di informazione a stampa, che sono in grado di fornire approfondimenti e indicazioni importanti per gestire efficacemente i problemi operativi legati all’internazionalizzazione e per sottolineare l’evoluzione delle opportunità esistenti. Ma a fianco di tale linea di azione, considerato quanto sopra rilevato, è necessario riproporre un particolare sforzo orientato al coinvolgimento e alla sensibilizzazione di primo grado delle imprese ancora non orientate all’internazionalizzazione. In considerazione dell’avvenuto passaggio all’Euro sarà oltremodo opportuno intervenire affinché le nuove sfide connesse alle condizioni di maggiore trasparenza dei prezzi e alla più diretta concorrenza fra imprese e regioni dell’Unione Europea, possano essere colte come opportunità per rafforzare il potenziale competitivo delle aziende, e come stimolo ad aggiornare la qualità e il contenuto innovativo dei propri prodotti. Altrettanto importante sarà riuscire a trasferire sulle imprese locali gli ulteriori benefici derivanti dalla partecipazione all’Unione, attraverso un’azione di monitoraggio e di assistenza sulle iniziative comunitarie (con particolare riferimento alle linee di finanziamento, alle gare d’appalto comunitarie, ai fondi strutturali) che potrà essere avviata valorizzando la presenza di un’antenna del sistema camerale lombardo a Bruxelles. Sarà inoltre estremamente utile avviare una riflessione sulle possibili connessioni tra le azioni per la promozione dell’internazionalizzazione del territorio provinciale ad alcuni elementi che lo caratterizzano e che potrebbero rivelarsi di forte interesse anche per i mercati esteri, quali le produzioni tipiche o tradizionali. Queste rappresentano un utile strumento di attrazione e di interesse rispetto al complesso dell’economia locale in grado di far partire importanti relazioni e percorsi di scambio economicamente interessanti con paesi stranieri. Anche in questa logica andranno intensificati i contatti a livello internazionale, per la ricerca di partner potenziali da coinvolgere direttamente in una nuova attenzione verso il territorio. L’organizzazione di missioni economiche e di visite istituzionali che possiedono una nota valenza in termini di apertura di nuove relazioni, va vista come strategia vincente a tutti gli effetti per avviare un dialogo fruttuoso per futuri scambi commerciali, e per promuovere la conoscenza del sistema Varese nel mondo. In tale direzione sarà necessario curare, in particolare, lo sviluppo di relazioni dirette con le rappresentanze diplomatiche e commerciali estere. L’utilizzo di questo canale di comunicazione potrà rappresentare un importante strumento di conoscenza reciproca e di condivisione di esperienze e progetti commerciali nell’interesse del nostro territorio. Anche in relazione agli obiettivi appena indicati, ulteriore impulso verrà dato altresì alle attività dell’Osservatorio camerale sull’internazionalizzazione il quale, lungi dall’essere una ulteriore sovrastruttura o un freno inibitore della libera iniziativa, si proporrà sempre più come un effettivo strumento di coordinamento della programmazione che favorisca, attraverso la concertazione, l’elaborazione di progetti integrati ed una allocazione delle risorse più razionale per eliminare il persistere di sovrapposizioni e di duplicazioni di compiti.

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Innovazione e qualità

La capacità di un sistema economico territoriale di condividere la conoscenza e di introdurre elementi innovativi costituisce un fattore di vantaggio competitivo nella sfida della globalizzazione; una tendenza accentuata dalle recenti dinamiche della cosiddetta new economy, che basa la crescita endogena e la produzione di valore aggiunto proprio sull’applicazione sistematica delle nuove tecnologie. L’impegno della Camera di Commercio di Varese a sostegno delle proprie aziende nello sforzo di introduzione ed attuazione del progresso tecnologico si sviluppa in tre direzioni: - aumento del bagaglio conoscitivo in materia di fabbisogno di innovazione finalizzato ad orientare in maniera proficua ed efficiente le risorse dedicate; - azioni di sistema volte a valorizzare le competenze e professionalità presenti sul territorio, con particolare riferimento ai centri di eccellenza (Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento e Polo Scientifico Tecnologico Lombardo) come acceleratori dello sviluppo tecnologico della provincia; - erogazione di servizi alle imprese mediante azioni pilota su aggregazioni di imprese e mediante l’implementazione di una rete di sportelli a livello regionale in grado di gestire flussi di informazioni altamente specializzate. La qualità, intesa come un fattore strategico di gestione globale dell’impresa e non come mero approccio tecnico al problema, rappresenta uno degli elementi determinanti per la competitività dell’intero sistema. Questa nuova concezione della qualità, pertanto, non può limitarsi ad influenzare gli aspetti tradizionali di tipo tecnico ed economico ma deve aprirsi a considerazioni di natura sociale, ambientale, fiscale e giuridica. Il sistema imprenditoriale ha compreso da tempo, la rilevanza dei principi della qualità, adottandoli in modo crescente come punto di riferimento nelle sfide dei mercati. Un aspetto al quale la Camera di Commercio di Varese è fortemente sensibile anche per il prossimo quinquennio. Per tale ragione l’Ente camerale intende ribadire il proprio impegno per la diffusione della cultura della qualità, favorendo in ogni modo l’adozione dei suoi principi da parte del sistema produttivo locale. La certificazione di qualità, da intendersi in un’accezione allargata che comprende anche gli aspetti ambientali ed etici, è un importante passo verso un modello economico territoriale dinamico ed efficiente che, incardinato sul binomio qualità-competitività, sia in grado di procedere sul crinale della modernizzazione e dello sviluppo. Ma tale impostazione, proprio perché basata su un’articolazione più complessa di fattori, richiede un impegno sistemico e organizzato in cui, a fianco delle imprese, anche la l’Istituzione camerale deve contribuire, prendendo atto, definitivamente, che la qualità rappresenta regola di comportamento e strumento di competizione. Anche per questo filone di attività il metodo adottato sarà quello delle azioni pilota da completare con il coinvolgimento di un numero di imprese che, seppur esiguo, rappresenti uno stimolo all’emulazione da parte di altre imprese o di interi sistemi a filiera.

Informazione economica, sistemi informativi ed e-government La centralità della conoscenza come risorsa strategica: in uno scenario dove le conoscenze e le certezze di ieri sembrano inadeguate o insufficienti, grande spazio andrà riservato agli ambiti dello studio, dell’analisi e del confronto intorno ai sistemi economici

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territoriali. E’ in seno a questa funzione che la Camera di Commercio di Varese saprà trovare orientamento e ispirazione per intraprendere percorsi di intervento più puntuali. Le funzioni di studio e di programmazione nei prossimi cinque anni dovranno quindi conoscere un rafforzamento negli ambiti dell’approfondimento e delle analisi della realtà circostante quale volano di nuova conoscenza. Emerge l’opportunità di valorizzare l’impegno nell’analisi della nuova situazione economica locale e globale nella logica di fornire conoscenze ed elementi utili agli Enti a vario titolo preposti allo sviluppo locale per una ridefinizione degli strumenti di “governance” del territorio. Parallelamente andranno curati gli aspetti di diffusione e accessibilità all’informazione per gli operatori economici, nonché l’elaborazione di nuovi strumenti di valutazione gestionale che agevolino il riposizionamento aziendale a fronte della accentuata competitività e dei rischi potenziali di recessione economica internazionale. E’ chiaro come a fronte di queste funzioni l’area di policy debba prevedere in sé lo sviluppo di azioni integrate con tutte le altre linee di promozione camerale, collocandosi oggi più che mai in posizione di forte trasversalità rispetto ad esse. Azioni di coordinamento nel monitoraggio economico, di miglioramento delle metodologie di indagine congiunturale e di elaborazione dei dati consentiranno, inoltre, di attivare un processo di ulteriore qualificazione in questo campo, che deve tendere anche ad accreditare la rete degli studi camerali come punto di riferimento per procedere nello sviluppo del SISTAN (Servizio Nazione di Statistica) e del sistema informativo statistico regionale che la Regione Lombardia intende promuovere. Il rapporto tra la Camera di Commercio di Varese ed il sistema delle imprese si è modificato nel tempo. Alla storica richiesta di efficacia e di efficienza, considerata un elemento indispensabile per la competitività del sistema economico, si è aggiunta negli ultimi anni la domanda di servizi informativi integrati in grado di soddisfare le esigenze connesse, in particolare, con l’acquisizione di tutti quegli strumenti di conoscenza e informazione necessari per competere in un mercato globale. Le informazioni, nelle loro diverse dimensioni e nei loro diversi aspetti, sono sostanzialmente il "prodotto" fondamentale che l'Ente camerale "offre" ai suoi diversi principali utenti: imprese, operatori professionali, broker informativi, intermediari di natura associativa. In questa particolare prospettiva di "lettura" del ruolo camerale rispetto ai propri utenti, l’azione che la Camera di Commercio metterà in campo dovrà essere orientata a garantire un’informazione trasparente ed esauriente sul proprio operato, a pubblicizzare e consentire l’accesso ai servizi promuovendo nuove relazioni con i cittadini e con le imprese, a ottimizzare l’efficienza e l’efficacia dei prodotti-servizi, anche attraverso un adeguato sistema di comunicazione interna. Lo sviluppo corretto e organico di un sistema di immagine coordinata rappresenta lo strumento indispensabile per una più incisiva visibilità e un posizionamento strategico dell’Ente nel tessuto socio-economico. Un segno di riconoscimento la cui presenza su tutti i prodotti camerali è in grado di supportare una vera e propria attività di marketing. Nel campo dell’informazione e dei sistemi informativi, un’ultima considerazione va riservata all’introduzione delle nuove tecnologie nell’attività di governance, allo scopo di migliorare la qualità, la velocità e l'affidabilità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese.

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I lavori delle principali iniziative internazionali miranti ad identificare i modi in cui la rivoluzione digitale possa offrire benefici alla popolazione di tutto il mondo, hanno sottolineato il contributo che l'e-Government e l'e-Governance possono fornire nel processo di creazione di opportunità digitali per tutti. In questa ottica si inseriscono a pieno titolo gli sforzi del sistema camerale per l’erogazione di servizi sempre più avanzati e vicini alle esigenze di snellezza e semplificazione dei clienti-utenti. L’emblema di questo filone di attività è la campagna di diffusione delle smart-card per l’utilizzo della firma digitale, processo di e-government legato a precise disposizioni normative ma comunque dipendente in misura rilevante direttamente dall’azione di sensibilizzazione intrapresa dalle Camere di Commercio.

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Accanto alle azioni di più ampio respiro tendenti a supportare lo sviluppo economico dei sistemi e sottosistemi locali, la Camera di Commercio di Varese punta al consolidamento, nel corso dei prossimi cinque anni, delle attività di promozione più tradizionalmente rivolte alle imprese. Si tratta di un ambito di interventi che tenderà a coprire tutti gli aspetti della vita aziendale. La parte più consistente delle azioni sarà diretta ad orientare mediante sostegno finanziario la libera iniziativa imprenditoriale nei campi ritenuti strategici (internazionalizzazione, innovazione e qualità, accesso al credito), nella consapevolezza che le spinte del mercato e della concorrenza inducono le aziende a perseguire obiettivi di crescita. Altri importanti filoni di promozione riguarderanno il rapporto tra impresa e mondo dei consumatori, con il potenziamento delle funzioni camerali di tutela e regolazione del mercato, e la qualificazione delle risorse umane, intese come patrimonio dell’azienda da valorizzare con idonei programmi di formazione anche diretti alla nuova imprenditorialità e con misure finalizzate a favorire la trasparenza e flessibilità del mercato del lavoro.

Impresa e mercati Il rapporto tra l’impresa ed i propri mercati di sbocco (siano essi interni o esteri, diretti al consumatore finale o di subfornitura) è naturalmente centrale nella vita aziendale in quanto decisivo nella definizione delle performance; i nuovi scenari spazio-temporali di competizione, l’evoluzione nella progettazione dei prodotti e i trend di innovatività agenti sui modelli di consumo costituiscono, nel loro complesso, fattori di dinamicità ambientale e aziendale che concorrono ad ampliare e valorizzare la significatività degli aspetti di comunicazione e commercializzazione di prodotti e servizi. La volontà di supportare le imprese nella sfida competitiva sarà garantita dalla Camera di Commercio in maniera diretta attraverso l’erogazione di contributi a copertura delle spese per iniziative di penetrazione sui mercati esteri e di comunicazione aziendale, ed in maniera indiretta tramite sostegno finanziario all’attività dei consorzi export operanti in provincia.

Impresa e risorse umane Il livello e la qualità della formazione migliorano la posizione competitiva di un sistema territoriale innalzando la qualità delle risorse umane e facilitando la diffusione di nuove tecnologie. L’avvento delle nuove tecnologie digitali e la globalizzazione dei processi produttivi offrono nuove opportunità di crescita ma anche un’accelerazione delle spinte competitive. Ciò impone una società più aperta, flessibile, dinamica con una maggiore capacità di investire sulle risorse umane, sul progresso conoscitivo e sull’innovazione. L’azione della Camera di Commercio in questa prospettiva sarà particolarmente energica e tenderà con ogni mezzo a ricercare la massima collaborazione degli attori interessati

Interventi promozionali per l’impresa

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(Centri di eccellenza, università, associazioni) con il coinvolgimento, in modo particolare, dell’Azienda speciale Formas. Formazione imprenditoriale rivolta anche a chi si affaccia per la prima volta ad un lavoro autonomo, sviluppo di nuove future professionalità grazie all’istituto della borsa di studio, avvio di progetti di accompagnamento e tutoraggio della nuova impresa sono alcuni degli aspetti salienti del programma camerale per lo specifico asse strategico. Accanto alla valorizzazione delle risorse umane esistenti in azienda, vi è senz’altro l’esigenza di garantire al sistema imprenditoriale varesino un miglioramento dei meccanismi di funzionamento del mercato del lavoro, da perseguire attraverso una maggiore e più condivisa comprensione degli aspetti problematici. Azioni di monitoraggio e di ricerca, scambi di informazioni e di esperienze possono far convergere tutti i portatori di interesse coinvolti verso posizioni comuni e un programma di lavoro strategico.

Impresa e tecnologie In un contesto economico di forte integrazione ed interconnessione la presenza di aziende dinamiche ed innovative costituisce per l’intera comunità imprenditoriale un traino ed uno stimolo ad intraprendere politiche di crescita. In questa prospettiva si inseriscono le politiche camerali di sostegno finanziario alle imprese per progetti innovativi riguardanti tecnologie applicabili ai processi produttivi, ai prodotti, alla gestione ed organizzazione aziendale, anche finalizzati all’incentivazione della capacità brevettuale, con particolare riguardo per quelle iniziative in grado di garantire un forte trasferimento di conoscenza, quali ad esempio le azioni promosse da consorzi o raggruppamenti temporanei di imprese. Questi interventi di natura finanziaria dovranno altresì contribuire a diffondere ed integrare lo sforzo compiuto a livello di sistema mediante progetti pilota e sperimentazioni condotte con l’ausilio e la fattiva collaborazione dei centri di eccellenza di cui è dotato il sistema economico territoriale varesino.

Impresa e finanza Per la piccola e media impresa il tema dell’accesso al credito riveste un ruolo cruciale, non solo per il mantenimento dello standard operativo finanziario, ma soprattutto per le specifiche esigenze di adeguamento alla globalizzazione dell’economia (delocalizzazione, e-commerce, gestione logistica, ecc.) che si traducono nella necessità di nuovi investimenti. Proseguendo nella linea già consolidata nel corso degli ultimi anni, la Camera di Commercio di Varese intende nel prossimo quinquennio da un lato rafforzare le forme tradizionali di agevolazione realizzate per il tramite di consorzi e cooperative di garanzia (incremento dei fondi rischi e contributo diretto alle aziende per l’abbattimento dei tassi), dall’altro innovare la gamma dei servizi offerti introducendo strumenti di finanza innovativa finalizzati in primo luogo alla patrimonializzazione delle imprese anche in vista dell’entrata in vigore degli accordi di Basilea 2. È importante sottolineare che anche per questo filone di attività si opererà in un’ottica di ampia condivisione, in particolare con la concreta attuazione dell’Osservatorio Credito e Finanza, naturale tavolo di concertazione delle politiche ed incubatore di spunti progettuali in tema di accesso al credito.

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Impresa e qualità

La ricerca di più elevati standard qualitativi, anche mediante il completamento di processi di certificazione costituisce un impegno particolarmente gravoso per la singola impresa, sia dal lato dei costi sia dal lato delle ricadute in termini gestionali ed organizzativi. Sulla base di queste considerazioni la Camera di Commercio di Varese proporrà a vantaggio delle imprese maggiormente sensibili ai temi ed alle opportunità legate alla certificazione aziendale nei suoi vari aspetti (processi, prodotti, sostenibilità ambientale ecc.) una serie di misure comprendenti sia il supporto finanziario diretto a favorire i relativi investimenti sia il riconoscimento dell’ottenuta certificazione quale presupposto per l’applicazione di procedure amministrative semplificate.

Impresa e consumatori La Camera di Commercio di Varese è decisa ad interpretare al meglio il ruolo che il legislatore le ha voluto riconoscere in materia di regolazione del mercato. Il mercato deve avere poche regole, ma queste poche regole debbono essere osservate da tutti. Al fine, pertanto, di potenziare le funzioni di controllo e vigilanza sul mercato, in termini di garanzia di maggiore trasparenza e correttezza delle relazioni, quale ulteriore occasione per dare modo alle imprese di operare in un contesto consapevole e chiaramente intellegibile, vengono individuate alcune azioni programmatiche, che saranno sviluppate secondo le esigenze dell’ordinamento e delle istanze locali, riferite essenzialmente allo sviluppo delle forme di giustizia alternativa (arbitrato e conciliazione) ed alla tutela e regolazione di mercato (mediante introduzione di contratti tipo, analisi e controllo di clausole inique, pubblicazione degli usi e consuetudini). Nel più generale quadro delle funzioni di regolazione di mercato si annoverano anche le attività in materia di metrologia legale e di tutela della proprietà industriale ed intellettuale, elementi importanti del patrimonio aziendale, che saranno adeguatamente potenziate al fine di renderle più vicine e rispondenti alle esigenze degli utenti.

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Tratteggiato il piano pluriennale nelle sue linee essenziali, si deve passare, per la sua attuazione, alla programmazione operativa. Il piano quinquennale viene così suddiviso in cinque annualità, valutando le priorità, la sequenza ed il coordinamento temporale degli interventi. In questo modo, ogni anno si scelgono le iniziative migliori tenendo conto di quanto è stato realizzato e del disegno programmatico complessivo. Ma non si tratta soltanto di una scelta di interventi tra i tanti programmati per il conseguimento degli obiettivi e delle strategie; bisogna pure dettagliare meglio quanto si è sinteticamente preferito, con una serie di modalità operative e di riferimenti concreti. Tale operazione non è marginale e presenta elementi di particolare delicatezza in quanto anche una impostazione strategica ottimale ed una pianificazione corretta possono tradursi concretamente in un fallimento se non vengono programmati convenientemente i dettagli operativi. La realizzazione dei programmi, poi, impone una sostanziale aderenza a tutte le indicazioni previste, sapendo pure fronteggiare situazioni derivanti da fatti imprevedibili o dal mutamento dei contesti presi a riferimento nella fase programmatoria. Infine, la rilevazione e la valutazione dei risultati, sia nel loro apprezzamento assoluto che nel confronto con le previsioni, sono essenziali non soltanto per esprimere giudizi sull’attuazione delle strategie programmate, ma pure per correggere, integrare o sostituire gli interventi che si fossero rivelati inadeguati al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Programmazione annuale, controllo strategico, controllo di gestione e valutazione dei risultati rappresentano, quindi, la prosecuzione naturale ed il completamento effettivo di questo piano 2003-2007. La Camera di Commercio di Varese si è preparata consapevolmente anche nell’esercizio di questa funzione con l’intento di concretizzare al meglio i programmi prescelti dal piano.

Modalità di raccordo con la programmazione annuale

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PROGRAMMA PLURIENNALE DEGLI INTERVENTI PROMOZIONALI E DEGLI INVESTIMENTI 2003-2007

PARTE TERZA

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Quadro sinottico per macro-aree, assi di intervento e linee progettuali7

Malpensa 2000 Centro Congressi Ville Ponti Nuovo polo alberghiero-congressuale Malpensafiere - messa a regime centro fieristico Riqualificazione sede camerale

Politiche a supporto dei distretti, poli e comparti caratteristici Informazione economica

Informazione economica Sistemi informativi e e-government

INTERVENTI PROMOZIONALI PER L’IMPRESA

POLITICHE DI SVILUPPO DEL SISTEMA ECONOMICO PROVINCIALE

Infrastrutture, territorio e logistica

Marketing turistico e territoriale

Innovazione e trasferimento tecnologico Politiche della qualità

Internazionalizzazione di sistema: modelli innovativi Progetti a supporto dell’internazionalizzazione

Marketing turistico Marketing territoriale

Informazione economica Miglioramento visibilità attività promozionali camerali

Impresa e mercati

Impresa e risorse umane

Impresa e tecnologie

Sostegno finanziario per la commercializzazione sui mercati interni ed esteri Sostegno finanziario per la comunicazione aziendale

Formazione e lavoro

Sostegno finanziario ai processi di certificazione

Sostegno finanziario all'innovazione

Accesso al credito Finanza innovativa

Sistemi e sottosistemi economici territoriali

Internazionalizzazione

Innovazione e qualità

Impresa e consumatori

Impresa e finanza

Impresa e qualità

Regolazione di mercato: sviluppo giustizia alternativa Regolazione di mercato: altre iniziative

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In merito alla predisposizione dello schema di bilancio pluriennale per il quinquennio 2003-2007, da concludersi entro il prossimo mese di aprile, si è rivelato assai utile il dibattito innescato nel corso delle ultime due sedute del consiglio camerale a partire dal materiale provvisorio elaborato dall’Ufficio.

Prendendo spunto da alcune delle indicazioni provenienti dall’organo plenario, si è ritenuto di proporre una nuova suddivisione delle voci inserite nel prospetto, con lo scopo di:

• Escludere il rischio di equivoci legati all’individuazione di “priorità” strategiche, che parrebbero relegare ad un ruolo di secondo piano tutte le altre linee di attività, aventi invece pari rilevanza;

• Evidenziare lo sforzo della Camera di commercio di Varese per la definizione in misura sempre maggiore di azioni “di sistema” in grado di fungere da moltiplicatori delle risorse impegnate nella promozione economica;

• Rendere il più possibile omogenea la classificazione degli indirizzi generali contenuti nel documento di programmazione, anche per facilitarne la consultazione, l’utilizzo quale strumento di lavoro per gli uffici, la divulgazione al pubblico.

Rispetto allo schema approvato dal consiglio nello scorso mese di dicembre, si è operata dunque una riclassificazione delle macro-linee di azione promozionale, secondo un modello più rispondente all’impostazione delineata in sede consiliare anche sulla base del nuovo riposizionamento strategico dell’ente; si è mantenuta il più possibile la definizione delle unità elementari (interventi) e delle aggregazioni di primo livello già precedentemente individuate, e si è proceduto a completare la determinazione degli stanziamenti pluriennali.

L’articolazione proposta è dunque strutturata per macro-aree, assi strategici, linee progettuali, secondo lo schema riportato in allegato. Le macro-aree individuate sono:

Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale, all’interno delle quali trovano spazio i seguenti assi strategici definibili “di sistema”:

• Infrastrutture, territorio e logistica (tra cui sono ricompresi gli investimenti di natura patrimoniale)

• Sistemi e sottosistemi economici territoriali ((iniziative strategiche finalizzate allo sviluppo di poli, comparti e distretti caratteristici)

• Marketing turistico e territoriale (attuazione del protocollo d’intesa Camera/Provincia sul turismo, iniziative per l’aumento della competitività e dell’attrattività del territorio)

• Internazionalizzazione (incentrato sull’implementazione di un modello innovativo di erogazione dei servizi per la penetrazione sui mercati esteri)

• Innovazione e qualità (sostegno a progetti di ampio respiro in collaborazione con centri di eccellenza e mondo associativo)

Guida alla lettura del bilancio pluriennale 2003-2007

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 42

• Informazione economica, sistemi informativi ed e-government (filone ritenuto fondamentale per garantire valore aggiunto e visibilità alle attività istituzionali camerali, anche grazie ad attività trasversali quali il potenziamento del servizio di informazione economica e l’introduzione di moderni strumenti, quali la firma digitale, per l’erogazione dei servizi amministrativi più tradizionali).

Interventi promozionali per l’impresa, filone programmatico più direttamente rivolto alle imprese, come si evince dai titoli scelti per identificare i sei assi di intervento:

• Impresa e mercati (dove trovano spazio le iniziative a sostegno della comunicazione aziendale e commercializzazione dei prodotti)

anche le attività di regolazione e tutela del mercato)

• Impresa e risorse umane e risorse finanziarie (comprendente la formazione ed i servizi di supporto al mercato del lavoro ed alla neo-imprenditorialità) e le agevolazioni per l’accesso al credito)

• Impresa e tecnologia (che abbraccia tutti i programmi di sostegno finanziario diretto per l’introduzione dell’innovazione in azienda)

• Impresa e finanza (incentrata sulle azioni di agevolazione all’accesso al credito e sull’introduzione di forme innovative rivolte a favorire la patrimonializzazione delle piccole medie imprese)

• Impresa e qualità (sostegno finanziario diretto a favorire processi di certificazione ambientale e/o di qualità)

• Impresa e consumatori (comprendente le funzioni di regolazione di mercato, dallo sviluppo delle forme di giustizia alernativa alle azioni di tutela dei consumatori in materia di clausole vessatorie, contratti tipo, accertamento degli usi provinciali e sovraprovinciali)

Per la puntuale declinazione dei singoli spunti progettuali (interventi) si rimanda allla documentazione allegata, che si compone di:

1. prospetto analitico relativo al bilancio pluriennale

2. Schede di sintesi relative agli assi strategici

3. Schede esplicative delle singole linee progettuali, comprendenti la relativa analisi swot (punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce)

In questa sede è importante sottolineare alcune considerazioni:

Gli stanziamenti indicati nel programma pluriennale devono essere considerati via via meno rigidi passando dal 2003 agli anni successivi.

Per quelle iniziative che nel corso degli anni successivi al 2003/2004 avrebbero trovato copertura solo parziale, si è scelto di non individuare alcuno stanziamento, per evitare che l’indicazione di importi decrescenti potesse essere interpretata come progressivo abbandono della linea progettuale. In sede di predisposizione dei bilanci annuali si provvederà, sulla base delle eventuali ulteriori disponibilità, all’appostamento delle risorse necessarie alla loro attuazione. Nel caso in cui per una linea progettuale non si preveda prosecuzione su base pluriennale, nei prospetti tabellari è stato inserito il simbolo “/”.

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 43

Nel caso di progetti che comportano per l’ente camerale un’entrata derivante da contributi regionali o comunitari o da introiti di altra natura, l’importo indicato nel bilancio pluriennale è stato considerato, ove possibile, al netto di tali entrate, oltreché dei relativi costi figurativi.

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 44

2003 2004 2005 2006 2007 TOTALE

1 POLITICHE DI SVILUPPO DEL SISTEMA ECONOMICO PROVINCIALE 5.409 5.041 3.456 2.959 2.678 19.543

1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 2.981 2.290 740 470 390 6.871

1.1.1 Malpensa 2000

240

250

200

180

100

970

1.1.1.1 Comitato Malpensa 2000 – creazione Segreteria

50

50

50

50

50

250

1.1.1.2 Realizzazione strumento di monitoraggio permanente

90

50

50

50

240

1.1.1.3 Attività convegnistica e divulgativa

100

/

/

/

/

100

1.1.1.4 Altre iniziative

/

150

100

80

50

380

1.1.2 Centro Congressi Ville Ponti

1.672

300

/

/

/

1.972

1.1.2.1 Riqualificazione Villa Andrea

1.000

/

/

/

/

1.000

1.1.2.2 Interventi di manutenzione Villa Napoleonica

300

300

/

/

/

600

1.1.2.3 Altri interventi di manutenzione straordinaria

372

/

/

/

/

372

1.1.3 Sviluppo nuovo polo alberghiero-congressuale

250

50

/

/

/

300

1.1.4 Malpensafiere - messa a regime centro fieristico

300

300

200

100

100

1.000

1.1.5 Riqualificazione sede camerale

519

1.390

340

190

190

2.629

1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 638 610 710 550 522 3.030

1.2.1 Politiche a supporto dei distretti, poli e comparti caratteristici

638

610

710

550

522

3.030

1.2.1.1 Progetto sulla tracciabilità del prodotto tessile

270

/

/

/

/

270

1.2.1.2 Interventi di sostegno alla diffusione/applicazione delle biotecnologie

28

50

/

/

/

78

1.2.1.3 Analisi posizionamento competitivo distretto lavorazione metalli

/

60

/

/

/

60

1.2.1.4 Iniziative per la competitività e visibilità dei distretti tradizionali

/

120

270

200

200

790

1.2.1.5 Recupero delle funzioni commerciali nelle aree marginali

/

30

90

60

32

212

1.2.1.6 Sostegno alle aggregazioni di comparto

50

60

60

170

1.2.1.7 Iniziative di sistema per il settore primario

165

170

170

170

170

845

Schema di bilancio pluriennale 2003 - 2007

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 45

2003 2004 2005 2006 2007 TOTALE

1.2.1.8 Agrivarese

117

120

120

120

120

597

1.2.1.9 Prodotti agroalimentari in rete

8 - - - -

8

1.3 Marketing turistico e territoriale 786 986 921 911 861 4.465

1.3.1 Marketing turistico

510

550

550

550

550

2.710

1.3.1.1 Cartoon Forum

100

/

/

/

/

100

1.3.1.2 Attuazione protocollo intesa con provincia per promozione coordinata turismo

410

550

550

550

550

2.610

1.3.2 Marketing territoriale

276

436

371

361

311

1.755

1.3.2.1 Percorso formativo sperimentale a supporto della progettazione integrata

30

/

/

/

/

30

1.3.2.2 Quote associative

40

40

40

40

40

200

1.3.2.3 Contributo Azienda speciale Promovarese

38

60

60

60

60

278

1.3.2.4 Progetto: la provincia di Varese verso lo sviluppo tecnologico a banda larga

57

130

80

80

80

427

1.3.2.5 Progetto: promozione delle opportunità territoriali

/

70

50

50

170

1.3.2.6 Altri interventi di marketing territoriale

111

136

141

131

131

650

1.4 Internazionalizzazione 370 445 385 385 385 1.970

1.4.1 Internazionalizzazione di sistema: modelli innovativi

250

350

300

300

300

1.500

1.4.1.1 Costituzione di un nuovo modello di supporto all'internazionalizzazione e avvio iniziative conseguenti

250

350

300

300

300

1.500

1.4.2 Progetti a supporto dell'internazionalizzazione

120

95

85

85

85

470

1.4.2.1 Progetto Cina

60

60

50

50

50

270

1.4.2.2 Business Info Point Malpensa: quota funzionamento

30

35

35

35

35

170

1.4.2.3 Progetto allargamento paesi Unione Europea - presentato al Fondo perequativo

14

/

/

/

/

14

1.4.2.4 Progetto Fund on line - presentato al Fondo perequativo

16

/

/

/

/

16

1.5 Innovazione e qualità 260 300 300 270 240 1.370

1.5.1 Innovazione e trasferimento tecnologico

150

200

125

70

120

665

1.5.1.1 Osservatorio sull’innovazione

25

50

50

/

/

125

1.5.1.2 Progetto “Sportelli tecnologici”

25

40

25

90

1.5.1.3 Rilancio artigianato tessile abbigliamento

50

60

/

/

/

110

1.5.1.4 Altre iniziative

50

50

50

70

120

340

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 46

2003 2004 2005 2006 2007 TOTALE

1.5.2 Politiche della qualità

110

100

175

200

120

705

1.5.2.1 Azioni pilota di accompagnamento alla certificazione

60

50

30

25

/

165

1.5.2.2 Sostegno a progetti per la certificazione di area

/

/

95

95

/

190

1.5.2.3 Altre iniziative

50

50

50

80

120

350

1.6 Informazione economica, Sistemi informativi ed e-government 374 410 400 373 280 1.837

1.6.1 Miglioramento visibilità attività promozionali camerali

70

70

60

50

50

300

1.6.2.1 Progetto immagine coordinata

70

/

/

/

/

70

1.6.2.2 Altre iniziative di comunicazione

/

70

60

50

50

230

1.6.2 Informazione economica

304

340

340

323

230

1.537

1.6.2.1 Osservatorio prezzi

50

50

50

50

200

1.6.2.2 Comunicazione - presentato al Fondo perequativo

14

/

/

/

/

14

1.6.2.3 Potenziamento e qualificazione del Centro Informazione Economica e riorganizzazione della Biblioteca

30

60

60

50

/

200

1.6.2.4 Sviluppo e diffusione del patrimonio economico-statistico

40

60

60

53

60

273

Ricerche e studi

150

150

150

150

150

750

1.6.2.5 Sostegno a progetti ed iniziative storico-culturali riguardanti il mondo imprenditoriale varesino

20

20

20

20

20

100

1.6.3 E-government

2 INTERVENTI PROMOZIONALI PER L'IMPRESA 2.321 2.379 2.449 2.046 1.232 10.427

2.1 Impresa e mercati 400 413 400 100 100 1.413

2.1.1 Sostegno finanziario per la commercializzazione sui mercati interni ed esteri

300

300

300

100

100

1.100

2.1.1.1 Sostegno finanziario per partecipazione a fiere

200

200

200

600

2.1.1.2 Sostegno finanziario ai Consorzi Export

100

100

100

100

100

500

2.1.2 Sostegno finanziario per politiche di comunicazione aziendale

100

113

100

313

2.2 Imprese e risorse umane 576 589 652 589 232 2.638

2.2.1 Formazione e lavoro

576

589

652

589

232

2.638

2.2.1.1 Imprenditoria femminile

37

40

40

40

157

2.2.1.2 Borse di studio alle università

110

110

110

110

440

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 47

2003 2004 2005 2006 2007 TOTALE

2.2.1.3 Contributo azienda speciale Formas

54

54

54

54

54

270

2.2.1.4 Osservatori appalti, lavoro irregolare, lavoro atipico, 626

100

100

100

100

400

2.2.1.5 Premiazione del lavoro (biennale)

60

/

63

/

63

186

2.2.1.6 Formazione multisettoriale per imprenditori

150

170

170

170

660

2.2.1.7 Progetto: Punto Impresa Artigiana

/

50

50

50

50

200

2.2.1.8 Punto Nuova Impresa

55

55

55

55

55

275

2.2.1.9 Altre iniziative in materia di formazione e lavoro

10

10

10

10

10

50

2.3 Impresa e tecnologie 200 200 270 280 / 950

2.3.1 Sostegno finanziario all'innovazione

200

200

270

280

950

2.4 Impresa e finanza 950 1.000 950 900 900 4.700

2.4.1 Accesso al credito

900

900

900

900

900

4.500

2.4.1.1 Sostegno ai Consorzi fidi

550

550

/

/

/

1.100

2.4.1.2 Contributi in conto interessi

350

350

/

/

/

700

2.4.1.3 Sostegno ai Consorzi fidi + Contributi in conto interessi

/

/

900

900

900

2.700

2.4.2 Finanza Innovativa

50

100

50

/

/

200

2.4.2.1 Osservatorio credito - Finanza innovativa

50

100

50

200

2.5 Impresa e qualità 100 100 100 100 / 400

2.5.1 Sostegno finanziario ai processi di certificazione

100

100

100

100

400

2.6 Impresa e Consumatori 95 77 77 77 / 326

2.6.1 Regolazione di mercato: sviluppo giustizia alternativa

34

30

30

30

/

124

2.6.1.1 Sviluppo e promozione servizio conciliazione - presentato al Fondo Perequativo

14

/

/

/

/

14

2.6.1.2 Sviluppo arbitrato e conciliazione

20

30

30

30

110

2.6.2 Regolazione di mercato: altre iniziative

61

47

47

47

/

202

2.6.2.1 Potenziamento attività regolazione di mercato

36

47

47

47

177

2.6.2.2 Accertamento usi a valenza sovraprovinciale - presentato al Fondo Perequativo

25

/

/

/

/

25

TOTALE STANZIAMENTI 7.730 7.420 5.905 5.005 3.910 29.970

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 48

Prospetti riepilogativi degli assi strategici ed analisi swot delle linee progettuali

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 49

Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Comitato Malpensa 2000 – creazione Segreteria 50 50 50 50 50 250 Realizzazione strumento di monitoraggio permanente 90 50 50 50 … 240 Attività convegnistica e divulgativa 100 / / / / 100 Altre Iniziative / 150 100 80 50 380 Totale stanziamento 240 250 200 180 100 970

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.1 MALPENSA 2000 Obiettivi riappropriarsi di un ruolo propulsivo nell’ambito dello sviluppo dell’hub internazionale di Malpensa, anche in considerazione delle ricadute economiche reali e potenziali in termini di indotto occupazionale e sostenibilità, nonché della situazione complessiva del patrimonio infrastrutturale provinciale. Contenuti le possibili aree di intervento sono sintetizzabili nei seguenti punti: • Creazione di una “Finestra su Malpensa 2000” , in forma di comitato o osservatorio, che riprenda e

sviluppi l’esperienza del Comitato Malpensa 2000 operante negli anni precedenti all’attivazione dell’hub; la costituzione di questo organismo avverrà a seguito della stipula di un protocollo d’intesa con la Camera di Commercio di Milano in base al quale per continuità con il passato sarà individuata la Camera di Commercio di Varese quale sede operativa del comitato

• Creazione di una Segreteria presso la Camera di Commercio con compiti di supporto al comitato e di collettore sul territorio di istanze ed esigenze in materia di aeroporto e più in generale di trasporti ed infrastrutture

• Ideazione, nell’ambito delle attività promosse dall’osservatorio, di uno strumento metodologico/operativo per il controllo permanente delle ricadute sul territorio dell’aeroporto internazionale secondo le tre linee-guida: scelte localizzative delle imprese, impatto occupazionale diretto ed indiretto, sostenibilità ambientale

• Individuazione delle possibili azioni da promuovere per il sostegno e il rilancio dell’hub di Malpensa nell’ambito del sistema aeroportuale milanese

• Estensione dell’analisi all’intero sistema infrastrutturale provinciale, nell’ottica di considerare come una realtà integrata tutta la rete di trasporti, con particolare interesse per lo sviluppo dell’intermodalità e il completamento delle opere necessarie al pieno sfruttamento di Malpensa 2000

• Azioni di divulgazione presso aziende ed opinione pubblica e di pressione su istituzioni regionali e nazionali mediante organizzazione di momenti convegnistici, acquisto di spazi su mezzi di informazione, diffusione di rapporti e pubblicazioni

Le attività sopra elencate vedranno assicurata una continuità nel quinquennio e dovranno essere condotte in uno spirito di ampia collaborazione e condivisione con gli enti territoriali e le associazioni imprenditoriali e sindacali direttamente interessati, anche al fine di poter attrarre ulteriori risorse pubbliche e private. È ben chiara la necessità di stretto coordinamento con la Camera di Commercio di Milano sulle iniziative correlate, da quest’ultima promosse nell’ambito delle azioni di supporto del cosiddetto “Sistema Aeroportuale Milanese”, comprendente oltre all’hub di Malpensa, anche gli aeroporti di Linate, Orio al Serio (BG) e lo scalo di Brescia Montichiari. Per la preparazione e realizzazione delle iniziative concertate è opportuno prevedere e stimolare il coinvolgimento delle strutture camerali collocate nell’area Malpensa (Business Info Point, Malpensafiere), sia come antenne in loco e partners privilegiati per l’erogazione di servizi, sia dal lato del possibile contributo progettuale e di programmazione.

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 50

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.1 MALPENSA 2000

Comitato Malpensa 2000 – Creazione Segreteria Obiettivi L’esigenza di riappropriarsi di un ruolo propulsivo nell’ambito dello sviluppo dell’hub internazionale di Malpensa è unanimemente condivisa da parte delle forze economiche della provincia di Varese. I primi provvedimenti ipotizzati in questa direzione sono la ripresa dei lavori del Comitato Malpensa 2000 già operante negli anni precedenti all’apertura dell’hub e la creazione di un presidio fisso che funga da segreteria del comitato stesso e da collettore sul territorio di istanze ed esigenze in materia di aeroporto e più in generale di trasporti, infrastrutture e logistica. L’avvio del Comitato seguirà la stipula di un protocollo d’intesa con la Camera di Commercio di Milano in base al quale per continuità con il passato sarà individuata la Camera di Commercio di Varese quale sede operativa. Le risorse appostate nel quinquennio sono destinate a coprire le spese di personale e di struttura della costituenda Segreteria del Comitato Malpensa 2000, nonché delle eventuali spese di funzionamento dell’organismo, considerando peraltro l’opportunità di reperire ulteriori risorse presso gli altri enti ed associazioni coinvolti nell’iniziativa. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 250.000

Analisi swot Punti di forza: − continuità con il lavoro svolto dal Comitato Malpensa 2000 nel periodo precedente l’apertura del nuovo hub − ampia condivisione dell’iniziativa a livello sia provinciale sia ultra-provinciale − possibilità di avviare iniziative aventi un indotto molto ampio (in considerazione dell’elevato numero di attività

economiche legate al sistema aeroportuale) Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di coordinamento tra tutte le esigenze rappresentate − difficoltà di imporre il Comitato e la Segreteria quali punti di riferimento sul territorio per le questioni relative a

trasporti, infrastrutture e logistica Opportunità: − disporre di un tavolo tecnico altamente qualificato per la ideazione di politiche di rilancio dell’aeroporto di

Malpensa − rafforzare la propensione a sviluppare iniziative di sistema Minacce: − limitare l’attività dell’organismo alla fase di studio e monitoraggio, senza gli auspicati risvolti operativi − non riuscire a conciliare le diverse esigenze territoriali e/o di categoria rappresentate dai componenti il Comitato

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 51

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.1 MALPENSA 2000

Realizzazione strumento di monitoraggio permanente Obiettivi La volontà di intraprendere iniziative di pressione e sensibilizzazione sul problema dell’aeroporto internazionale di Malpensa e del suo sviluppo ridotto rispetto alle aspettative non può essere perseguito in mancanza di un adeguato bagaglio informativo su tutto ciò che concerne l’attività dell’hub e l’indotto da esso creato in termini di attività economiche, ricadute sociali ed ambientali. A questo scopo si prevede di dotare il nuovo Comitato Malpensa 2000 di uno strumento di monitoraggio permanente che consenta al personale adibito alle funzioni di Segreteria del Comitato stesso di ricavare agevolmente una serie di indicatori statici e dinamici in grado di fotografare i fenomeni socio-economici sopra ricordati. Le risorse appostate saranno dunque destinate nel 2003 a coprire le spese di progettazione ed implementazione del modello, da affidare a ricercatori degli istituti universitari locali; per gli anni successivi si prevede di dare continuità al progetto operando i necessari aggiustamenti al modello e assegnando idonei stanziamenti per la realizzazione di focus ed approfondimenti che si rivelassero di particolare utilità a supporto dell’azione del Comitato Malpensa 2000. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 90.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € … € 240.000

Analisi swot Punti di forza: − presenza di professionalità sul territorio presso i locali istituti universitari − possibilità di operare in continuità con le attività di studio realizzati in passato dal primo Comitato Malpensa 2000 − discreta disponibilità di dati grezzi relativi al traffico aeroportuale ed agli insediamenti produttivi localizzati in Area

Malpensa Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di circoscrivere precisamente l’ambito di analisi più significativo (in termini di territorio e di fenomeni

socio-economici osservabili) Opportunità: − disporre di un bagaglio informativo a supporto dell’azione del Comitato Malpensa 2000 − creare un modello attivabile ed aggiornabile anche da parte di personale non qualificato − evidenziare eventuali fenomeni non direttamente osservabili con i consueti strumenti di analisi economica

territoriale Minacce: − limitare l’analisi ad un livello accademico con scarse ricadute di ordine pratico

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.1 MALPENSA 2000

Attività convegnistica e divulgativa Obiettivi Per l’anno 2003, nelle more della piena riattivazione del Comitato Malpensa 2000, si può ipotizzare che l’azione di pressione e sensibilizzazione finalizzata al rilancio dell’hub internazionale si risolva nell’attuazione di momenti di divulgazione di forte impatto sull’opinione pubblica e sui rappresentanti del mondo politico. Le recenti decisioni della compagnia di bandiera nazionale in merito alle strategie di utilizzo dei due scali internazionali di Malpensa e Fiumicino impongono al sistema locale varesino di assumere una posizione energica in difesa di un indotto di importanza basilare per il futuro economico della provincia. Si prevede dunque di attivarsi con iniziative di alto respiro quali acquisto di spazi su quotidiani a diffusione nazionale (Corriere della Sera, Il Sole 24Ore), azioni di sensibilizzazione a livello locale dirette anche ad una migliore integrazione con il fenomeno dei comitati spontanei, organizzazione di un grande evento mediatico con il coinvolgimento di personalità al massimo livello istituzionale regionale e nazionale. Lo stanziamento è attualmente riferito al solo 2003 non tanto per una volontà di non dare seguito all’azione strategica, quanto per la considerazione che spetterà direttamente al Comitato, una volta pienamente operativo, stabilire le modalità di intervento più idonee, anche mettendo a frutto le eventuali conoscenze derivanti dalle attività di studio e monitoraggio. Le risorse appostate allo scopo sono indicate a bilancio tra le “Altre iniziative” ed ammontano complessivamente a 380.000 € nel periodo 2004-‘07 Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 100.000 / / / / € 100.000

Analisi swot Punti di forza: − ampia condivisione dell’iniziativa tra le forze aderenti al Comitato Malpensa 2000 − possibilità di operare in continuità con le attività di divulgazione realizzate in passato dal primo Comitato Malpensa

2000 Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − dipendenza nel perseguimento dello scopo da scelte strategiche e gestionali di altri soggetti (istituzioni, compagnie

aeree ecc.) − scarsa ricaduta diretta sulle imprese Opportunità: − restituire al territorio la giusta centralità per quanto concerne la questione Malpensa 2000 − sensibilizzare ai massimi livelli istituzionali sui problemi connessi allo sviluppo dell’hub internazionale − rafforzare la propensione a sviluppare iniziative di sistema Minacce: − promuovere iniziative prive dell’auspicata ricaduta sul territorio

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Riqualificazione Villa Andrea 1.000 / / / / 1.000 Interventi di manutenzione Villa Napoleonica 300 300 / / / 600Altri interventi di manutenzione straordinaria 372 / / / / 372Totale stanziamento 1.672 300 / / / 1.972

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.2 CENTRO CONGRESSI VILLE PONTI Obiettivi riqualificazione delle Ville diretta a migliorare la qualità complessiva dei servizi di ospitalità congressuale, convegnistica e seminariale. Contenuti Villa Andrea Ponti Gli interventi di manutenzione straordinaria previsti sono i seguenti: - Messa in sicurezza degli impianti e delle strutture; - Impianto di climatizzazione del salone al secondo piano e delle sale del piano terra con installazione di

pareti antiriverbero; - Interventi sugli impianti elettrici ed elettronici del salone al secondo piano per dotarlo di impianti

tecnologicamente avanzati (diffusione sonora, impianto di rappresentazione immagini a videoproiezione, ecc.);

- Restauro pavimentazioni piano terra. Importo stimato per l’esecuzione delle opere: € 1.400.772,00 (oltre IVA), di cui € 400.772,00 (oltre ad Iva) già impegnati sul bilancio 2002: ne consegue un impegno di € 1.000,00 (oltre ad IVA) sul bilancio 2003 Tempistica: l’inizio dei lavori, già previsto per il 15 giugno 2003, è stato successivamente spostato al 15 luglio p.v. al fine di consentire l’organizzazione –nei giorni 10, 11 e 12 luglio- della riunione dei Ministri del lavoro dell’Unione Europea. In considerazione della presenza a Varese di circa 35 Ministri europei nonché del notevole numero di giornalisti al seguito, non si è ritenuto opportuno ostacolare la realizzazione dell’evento. Il termine dei lavori è fissato per il 15 settembre. Villa Napoleonica

La Villa Napoleonica, come rilevato da Tecnocons -società alla quale è stata affidata la gestione del patrimonio immobiliare dell’Ente camerale-, risulta essere priva delle prescritte autorizzazioni da parte del Comando dei VV.F. (certificato prevenzione incendi) sia per lo svolgimento dell’attività convegnistico/congressuale che per quella formativa. Occorre pertanto individuare possibili soluzioni d’intervento dirette ad assicurare gli standard richiesti per la salvaguardia dell’incolumità di coloro che usufruiscono dei servizi svolti, garantendo al contempo il prosieguo delle attività in essere.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.2 CENTRO CONGRESSI VILLE PONTI

Riqualificazione Villa Andrea Obiettivi L’obiettivo di sviluppo dell’attività congressuale e convegnistica che si intende perseguire nel corso dei prossimi cinque anni non può naturalmente prescindere dalla piena valorizzazione del Contro Congressi Ville Ponti, per il quale sono previsti ingenti investimenti atti a mantenere e migliorare la qualità complessiva dei servizi di accoglienza ed ospitalità in occasione di eventi anche di rilevante portata. Nel dettaglio, per quanto concerne la Villa Andrea, si prevede di relaizzare un consistente intervento di riqualificazione, che comprende la messa in sicurezza degli impianti e l’adeguamento alle normative, la climatizzazione delle sale, il miglioramento della dotazione tecnologica (proiezione, diffusione sonora ecc.), il restauro delle pavimentazioni. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 1.000.000 / / / / € 1.000.000

Analisi swot Punti di forza: − ampia condivisione dell’iniziativa, a tutela di una struttura unanimemente considerata patrimonio dell’intero sistema

socio-economico varesino − riqualificazione e salvaguardia di immobili di pregio e di elevatissimo valore artistico, storico, culturale, sociale − interventi su una struttura già affermata, sede privilegiata di una molteplicità di eventi Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − particolare delicatezza degli interventi manutentivi in considerazione del valore artistico degli immobili Opportunità: − rilanciare l’immagine del Centro Congressi grazie all’offerta di servizi tecnologicamente avanzati − dotare il territorio di un Centro Congressi in continua evoluzione, in grado di costituire un vero polo di attrazione di

iniziative a impatto anche sovra-provinciale Minacce: − rischi derivanti dall’interruzione temporanea delle attività − ristrettezza dei tempi per la realizzazione degli interventi, anche in considerazione della particolare delicatezza

delle opere di manutenzione

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.2 CENTRO CONGRESSI VILLE PONTI

Interventi di manutenzione Villa Napoleonica Obiettivi Anche per la Villa Napoleonica si prospetta la necessità di interventi strutturali che garantiscano la piena agibilità dell’immobile per le attività congressuali e formative in esso ospitate. Le risorse appostate sul bilancio di previsione riguardano l’effettuazione di interventi minimi per il ripristino delle condizioni di agibilità: in vista della realizzazione del nuovo polo alberghiero e di una eventuale diversa destinazione della Villa Napoleonica nell’ambito del nuovo Centro Congressi così ridisegnato, si ritiene opportuno infatti limitare l’investimento a quelle opere di manutenzione strettamente necessarie per il proseguimento delle attuali attività, senza previsione di particolari migliorie strutturali. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 300.000 € 300.000 / / / € 600.000

Analisi swot Punti di forza: − ampia condivisione dell’iniziativa, a tutela di una struttura unanimemente considerata patrimonio dell’intero sistema

socio-economico varesino − riqualificazione e salvaguardia di immobili di pregio e di elevatissimo valore artistico, storico, culturale, sociale − interventi su una struttura già affermata, sede privilegiata di una molteplicità di eventi Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − particolare complessità e delicatezza degli interventi manutentivi − necessità di coordinamento con le esigenze derivanti dalla relaizzazione del nuovo polo alberghiero Opportunità: − consentire la prosecuzione, in linea con i necessari adempimenti normativi, delle attività congressuali e formative

ospitate nella Villa Napoleonica Minacce: − rischi derivanti dall’interruzione temporanea delle attività

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.2 CENTRO CONGRESSI VILLE PONTI

Altri interventi di manutenzione straordinaria Obiettivi Le opere di ristrutturazione del Centro Congressi saranno completate da vari interventi di manutenzione riguardanti le aree esterne alle Ville, con particolare riguardo per la sistemazione delle aree di parcheggio e dell’ampio parco circostante, nonché gli arredi e le opere d’arte. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 372.000 / / / / € 372.000

Analisi swot Punti di forza: − ampia condivisione dell’iniziativa, a tutela di una struttura unanimemente considerata patrimonio dell’intero sistema

socio-economico varesino − riqualificazione e salvaguardia di immobili di pregio e di elevatissimo valore artistico, storico, culturale, sociale − interventi su una struttura già affermata, sede privilegiata di una molteplicità di eventi Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − non rilevabili Opportunità: − completare la riqualificazione del Centro Congressi, in vista di un rilancio delle attività congressuali Minacce: − non rilevabili

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Sviluppo nuovo polo alberghiero/congressuale 250 50 / / / 300Totale stanziamento 250 50 / / / 300

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.3 NUOVO POLO ALBERGHIERO CONGRESSUALE Obiettivi completare l’offerta di servizi del complesso delle Ville Ponti localizzando nel parco una struttura alberghiera che offra un servizio di ricettività di alto livello, con elevati standard sia dal punto di vista della qualità del servizio che da quello dell’ambiente architettonico e paesaggistico. Tale necessità è stata evidenziata anche dallo studio di fattibilità economico-finanziaria realizzato dalla società Teamwork di Rimini. Contenuti avviare un processo di analisi strutturato, dal punto di vista economico-finanziario, architettonico, urbanistico, ambientale, ecc., con il supporto di un advisor, al fine di individuare il percorso da seguire per uno sviluppo in chiave alberghiera del Centro Congressi Ville Ponti.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.3 NUOVO POLO ALBERGHIERO CONGRESSUALE

Sviluppo nuovo polo alberghiero-congressuale Obiettivi Dalle recenti analisi sul potenziale turistico dell’area varesina, è emersa con evidenza la carenza di un’adeguata capacità ricettiva in grado di supportare la vocazione congressuale di Varese; in quest’ottica, e nell’ambito dei progetti di sviluppo del Centro Congressi Ville Ponti, si ipotizza per i prossimi anni la realizzazione di una struttura alberghiera di livello, capace di colmare detto gap a vantaggio dell’intero sistema economico locale. Le risorse appostate sono destinate alla individuazione di un advisor che curi tutti gli aspetti progettuali, finanziari ed organizzativi necessari alla positiva conclusione dell’iniziativa. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 250.000 € 50.000 / / / € 300.000

Analisi swot Punti di forza: − ampia condivisione dell’iniziativa all’interno del mondo associativo imprenditoriale − possibilità di stimolare l’iniziativa privata − carattere “di sistema” dell’iniziativa, in grado di coinvolgere attivamente istituzioni pubbliche e società civile Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà burocratiche Opportunità: − completare il rilanciare del Centro Congressi Ville Ponti, facendone una struttura moderna e di sicura valenza

sovra-provinciale − reperire risorse tramite opportune azioni di project financing − colmare un gap strutturale dell’offerta turistica dell’area varesina Minacce: − non rilevate

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Messa a regime Centro fieristico Malpensafiere 300 300 200 100 100 1.000 Totale stanziamento 300 300 200 100 100 1.000

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.4 MALPENSAFIERE Obiettivi completare la fase di avvio e di messa a regime del Centro Espositivo Polifunzionale Malpensafiere. Contenuti gli interventi potranno essere diretti sia a potenziarne la struttura che a sostenere l’avvio dell’attività mediante la realizzazione di iniziative istituzionali di particolare rilievo e impatto sul territorio e le sue specificità economiche.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.4 MALPENSAFIERE

Malpensafiere – messa a regime centro fieristico Obiettivi Le opportunità offerte al territorio dalla presenza di un Centro Fieristico dalle caratteristiche di Malpensafiere sono di percezione immediata. Naturalmente, una simile struttura necessita di un periodo di start-up durante il quale è ipotizzabile che il giro di affari non sia sufficiente a garantire la piena copertura dei costi di impianto, soprattutto in considerazione del fatto che il nuovo centro espositivo deve ancora imporsi nel panorama fieristico regionale, arrivando a gestire un numero di eventi e manifestazioni oltre la soglia critica. Al fine di sostenere Malpensafiere in questo percorso di definitiva e radicata affermazione, si prevede l’appostamento di risorse per un totale di € 1.000.000 nel quinquennio, destinate alla realizzazione di eventuali migliorie strutturali ed alla promozione di eventi e manifestazioni di richiamo per il grande pubblico e per il mondo delle imprese. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 300.000 € 300.000 € 200.000 € 100.000 € 100.000 € 1.000.000

Analisi swot Punti di forza: − possibilità di sfruttare appieno le potenzialità del Centro Espositivo Malpensafiere (soprattutto in considerazione

della felice collocazione della struttura) Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di radicamento sul territorio della nuova struttura espositiva − concorrenza di altri centri fieristici consolidati (Fiera Milano, Lariofiere ecc.) Opportunità: − sostenere manifestazioni fieristiche aventi una ricaduta diretta su determinati comparti/settori produttivi − garantire al territorio il pieno sfruttamento di una struttura qualificante come un centro fieristico collocato in

un’area strategica − rendere funzionale, al servizio del sistema economico provinciale, una vera e propria vetrina sul mercato globale

(grazie alla vicinanza all’hub di Malpensa) − completare la fase di start-up del centro fieristico, trasformandolo in una struttura in grado di autofinanziare

completamente l’attività Minacce: − non completare il percorso di accreditamento di Malpensafiere quale centro espositivo di livello regionale e ultra-

regionale − sostenere un programma di attività fieristiche non aventi ricadute dirette sul sistema economico varesino

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Riqualificazione sede camerale 519 1.390 340 190 190 2.629 Totale stanziamento 519 1.390 340 190 190 2.629

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.5 RIQUALIFICAZIONE SEDE CAMERALE Obiettivi provvedere all’ottimizzazione degli spazi per uffici, alla riqualificazione della gestione degli archivi, al potenziamento della rete e degli strumenti informatici. Intervenire per la riqualificazione del primo piano al fine di offrire agli utenti un servizio migliore garantito anche da una maggiore privacy. Contenuti il progetto prevede, nell’ambito della riqualificazione del primo piano, di eliminare gli attuali archivi cartacei negli uffici – ridisegnare gli spazi per le varie competenze anche in relazione alla struttura organizzativa delineata con il nuovo organigramma - recuperare spazi attualmente utilizzati da servizi – modificare gli accessi alle vie di esodo secondo la normativa 626/94 – adeguare gli impianti di illuminazione. Gli interventi prevedono il cablaggio della rete e il conseguente adeguamento degli strumenti informatici.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.1 Infrastrutture, territorio e logistica 1.1.5 RIQUALIFICAZIONE SEDE CAMERALE

Progetto di riqualificazione della sede camerale Obiettivi Con l’obiettivo generale di garantire una sempre migliore fruibilità degli spazi e dei servizi della Camera di Commercio, il progetto di riqualificazione del primo piano della sede camerale prevede: - di eliminare archivi cartacei dagli uffici - di ridisegnare gli spazi per le varie competenze anche in relazione alla struttura organizzativa delineata con il nuovo

organigramma - di recuperare spazi attualmente utilizzati da servizi - di modificare gli accessi alle vie di esodo secondo la normativa 626/94 - di adeguare gli impianti di illuminazione - di realizzare una nuova rete di cablaggio con conseguente adeguamento degli strumenti informatici Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 519.000 € 1.390.000 € 340.000 € 190.000 € 190.000 € 2.629.000

Analisi swot Punti di forza: − ottimizzazione spazi uffici − potenziamento rete e strumenti informatici Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − disagi per il temporaneo trasferimento degli uffici Opportunità: − immediata percezione dei miglioramenti dei servizi all’utenza Minacce: − disinteresse delle possibili aziende appaltatrici

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Progetto sulla tracciabilità del prodotto tessile 270 / / / / 270 Interventi a sostegno della diffusione/applicazione delle biotecnologie

28 50 / / / 78

Analisi sul posizionamento competitivo del distretto produzione e lavorazione metalli

/ 60 / / / 60

Iniziative per la competitività e visibilità dei distretti tradizionali / 120 270 200 200 790 Recupero delle funzioni commerciali nelle aree marginali / 30 90 60 32 212 Sostegno alle aggregazioni di comparto 50 60 60 ….. ….. 170 Iniziative di sistema per il settore primario 165 170 170 170 170 845 Agrivarese 117 120 120 120 120 597 Progetto prodotti agroalimentari in rete presentato sul fondo di perequazione

8 / / / / /

Totale stanziamento 638 610 710 550 522 3.030

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 1.2.1 POLITICHE A SUPPORTO DEI DISTRETTI, POLI E COMPARTI CARATTERISTICI Obiettivi contribuire alla qualificazione dei distretti di specializzazione, che rappresentano le aree maggiormente consolidate e mature. Favorire nelle logiche del meta-distretto lo sviluppo ulteriore di un orientamento all’innovazione, alla ricerca e al trasferimento tecnologico. Realizzazione di interventi mirati alla valorizzazione di contesti economici che presentano elementi di peculiarità rispetto alla tipologia produttiva, al territorio e alle funzioni socio-economiche attribuite. Contenuti una particolare attenzione dovrà essere dedicata all’evoluzione a livello regionale dei provvedimenti in materia di distretti e meta-distretti. Nei distretti industriali specializzati individuati dalla Regione Lombardia, la provincia di Varese entra con il distretto Gallaratese delle confezioni e abbigliamento e con il distretto Valle dell’Arno per la produzione e lavorazione dei metalli. Nell’ambito dei distretti cosiddetti tradizionali, l’economia globale sta imponendo rilevanti cambiamenti che si fronteggiano modificando e/o accrescendo le competenze accumulate in un certo campo del “saper fare”, attraverso sforzi sempre più consapevoli nella direzione dell’innovazione, della qualità, della ricerca e del trasferimento tecnologico. La variabile strategica diventa quindi l’attivazione di canali di scambio delle conoscenze acquisite e di accumulazione congiunta delle nuove conoscenze. In tale contesto si riconoscono nei Centri di Eccellenza, nei Centri di ricerca e nelle Università i partner di progetto. Ai grandi settori che compongono il tessuto economico locale, si affiancano realtà imprenditoriali che, per la funzione che possono svolgere sul piano socio-economico o per le particolarità della produzione o della filiera, richiedono linee di intervento promozionale particolarmente mirate. E’ il caso ad esempio del sistema del cosiddetto “commercio di vicinato”, la cui rivalorizzazione è strettamente connessa al contributo che la piccola distribuzione al dettaglio può fornire in termini di servizio alla popolazione e di presidio dei territori periferici. Per quanto riguarda la voce “sostegno alle aggregazioni di comparto” si considera la possibilità di intervenire a favore di progetti che interessano aggregazioni di impresa, sia di tipo verticale che orizzontale, in comparti quali l’artigianato artistico (con particolare riferimento al comparto orafi per il quale è già previsto uno stanziamento pari a 170.000 euro nel quinquennio) le filiere produttive del chimico-plastico, le aggregazioni commerciali spontanee nei centri urbani. Con riferimento alle ”iniziative di sistema per il settore primario”, va detto che in provincia di Varese il settore agricolo, pur non avendo una rilevanza quantitativa pari ad altre province, ha saputo tuttavia crearsi spazi di interresse in nicchie produttive di contenuto qualitativo. In tale contesto pare opportuno che le azioni a sostegno del settore debbano porsi nella logica della difesa della qualità delle produzioni agricole locali e della valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari tipici del territorio, prevedendo una opportuna condivisione di interventi con la Provincia di Varese.

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 64

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 1.2.1 POLITICHE A SUPPORTO DEI DISTRETTI, POLI E COMPARTI CARATTERISTICI

Progetto sulla tracciabilità del prodotto tessile Obiettivi L’obiettivo generale è quello di sviluppare azioni di difesa e di rivalorizzazione della filiera tessile, da tempo in difficoltà, permettendo alle imprese del settore di godere di vantaggi competitivi in un’economia sempre più globalizzata. L’intervento nasce dall’esperienza promossa dalla Camera di Commercio e realizzata dal Centro Tessile Cotoniero nel 2002 con il progetto “Globalizzazione sostenibile” che ha permesso di sensibilizzare gli operatori sul rispetto legislativo e sulla qualità prestazionale ed eco-tossicologica dei prodotti tessili in commercio sul territorio provinciale. L’esperienza ha messo in evidenza la necessità di approfondire ulteriori aspetti, principalmente legati alla provenienza geografica dei diversi prodotti e alle componenti sociali e ambientali connesse alle produzioni, giungendo a definire una vera e propria “tracciabilità” dei capi tessili. Si punta così a garantire l’origine e la trasparenza della produzione così da facilitare nei consumatori la percezione di ciò che è italiano e di qualità. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 270.000 / / / / € 270.000

Analisi swot Punti di forza: − proseguimento di un’iniziativa di forte e riconosciuto significato avviata con il progetto 2002 “Globalizzazione

sostenibile” − intervento diretto su una filiera (Tessile/abbigliamento) in situazione di declino ma con un forte radicamento sul

territorio − collaborazione con riconosciuti Centri di competenza − condivisione dell’iniziativa all’interno del mondo associativo − interesse manifestato dalle Associazioni nazionali di settore (Sistema Moda Italia e Associazione Tessile Italiana) Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di misurazione delle ricadute sulle imprese Opportunità: − consolidamento del ruolo camerale nelle politiche distrettuali − accrescimento della sensibilità sui mercati di consumo circa la garanzia dell’origine e della trasparenza delle

produzioni Minacce: − forte crescita della competizione internazionale

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 1.2.1 POLITICHE A SUPPORTO DEI DISTRETTI, POLI E COMPARTI CARATTERISTICI

Interventi a sostegno della diffusione/applicazione delle biotecnologie Obiettivi La Camera di Commercio sostiene dall’anno 2000 il progetto “Enzimi applicati ai settori industriali, promosso e realizzato dal Polo Scientifico Tecnologico Lombardo. La prima fase del progetto, consistente nell’attivazione delle ricerche di base, nell’avvio delle sperimentazioni, nell’individuazione degli esperti applicativi, si è conclusa nel 2001. Con il 2002 si è aperta una nuova fase denominata “Piattaforma di servizi” i cui obiettivi salienti vengono individuati nella traduzione dei risultati conseguiti dal progetto in una offerta di servizi alle imprese e nella diffusione a tutte le Pmi delle opportunità offerte dalla moderna biotecnologia. Nel proseguimento del progetto si prevede di trasferire alle imprese il protocollo di produzione dell’enzima che ha raggiunto la fase pre-competitiva, sviluppare gli altri prodotti enzimatici previsti dal progetto iniziale, esplorare altri settori di applicazione, implementare i servizi della “piattaforma”. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 28.000 € 50.000 / / / € 78.000

Analisi swot Punti di forza: − carattere innovativo degli obiettivi; − rilevanza dell’intervento nella fase della diffusione delle conoscenze; − trasversalità dell’intervento Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − mancanza di competenze tecniche approfondite all’interno della struttura camerale; − difficoltà di monitorare la ricaduta diretta sulle imprese Opportunità: − affermazione di un ruolo istituzionale nella diffusione delle conoscenze in materia di innovazione − attivazione delle sinergie necessarie con i Centri di eccellenza Minacce: − scollamento fra obiettivi e risultati in termini di partecipazione delle pmi collegabile al grado di “cultura

dell’innovazione” nel tessuto produttivo locale.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 1.2.1 POLITICHE A SUPPORTO DEI DISTRETTI, POLI E COMPARTI CARATTERISTICI

Analisi posizionamento competitivo distretto lavorazione metalli Obiettivi Nell’ambito dei distretti industriali tradizionali riconosciuti dalla Regione Lombardia rientra il distretto Valle dell’Arno, specializzato nella produzione e lavorazione dei metalli. Il distretto interessa geograficamente 11 Comuni con una popolazione complessiva di 40.782 abitanti. L’agglomerato produttivo riguardante la produzione e lavorazione dei metalli è rappresentato nel distretto da 352 unità locali e oltre 4.400 addetti. Nei confronti di tale distretto, a differenza di quello tessile, la Camera di Commercio non ha sinora attuato linee di intervento particolarmente mirate. Si ritiene pertanto di avviare nei confronti della realtà distrettuale della Valle dell’Arno uno sforzo di analisi finalizzato a rilevare le competenze distintive presenti nell’area e a valutare le possibili strategie di valorizzazione del distretto a fronte del modificarsi dei fattori di competizione in un mercato sempre più globalizzato. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

/ € 60.000 / / / € 60.000

Analisi swot Punti di forza: − riconosciuta e stretta integrazione dell’Ente con il tessuto economico locale − disponibilità di un rilevante patrimonio informativo e statistico già esistente − possibilità di sfruttare le conoscenze del sistema universitario locale Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − scarsa ricaduta diretta sulle imprese − una filiera meno radicata rispetto al distretto tessile Opportunità: − assunzione di un ruolo attivo nelle proposte di politiche distrettuali Minacce: − difficoltà a tradurre lo sforzo conoscitivo in successivi concreti interventi

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 1.2.1 POLITICHE A SUPPORTO DEI DISTRETTI, POLI E COMPARTI CARATTERISTICI

Iniziative per la competitività e visibilità dei distretti tradizionali Obiettivi A partire dall’anno 2004 si prevede di realizzare un progetto per il distretto tessile, particolarmente mirato alla componente artigiana del distretto medesimo. La crisi strutturale del comparto tessile, acuita dal fenomeno dirompente della globalizzazione, espone più che mai la piccola impresa a forti rischi di emarginazione. Gli interrogativi sul futuro del settore sono pertanto rilevanti. Quali le prospettive per il settore? Riconversione (ad esempio verso il tessile tecnico)? Diversificazione? Qualificazione delle funzioni di nicchia? La linea di intervento che dovrà tradursi in un progetto operativo considera la possibilità di realizzare, in collaborazione con le Associazioni provinciali di settore e con il Centrocot, una prima fase di analisi finalizzata a comprendere in modo approfondito lo stato e le esigenze delle imprese del comparto e a delineare possibili percorsi di sviluppo, un’azione pilota su un numero limitato di imprese selezionate e la messa a punto di una metodologia che garantisca il trasferimento alle imprese dei risultati ottenuti con l’azione pilota. Con riferimento all’esigenza più generale di dare maggiore visibilità alle realtà distrettuali della provincia si prevede inoltre la possibilità di progettare strumenti informativi ad hoc in ambiente Internet in grado di garantire visibilità del distretto all’esterno e, al contempo, di favorire le relazioni interne al distretto stesso. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

/ € 120.000 € 270.000 € 200.000 € 200.000 € 790.000

Analisi swot Punti di forza: − carattere innovativo degli obiettivi − rafforzamento delle politiche di sistema Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di misurazione delle ricadute sulle imprese Opportunità: − consolidamento del ruolo camerale nelle politiche distrettuali Minacce: − possibile scollamento fra obiettivi e risultati in termini di partecipazione degli operatori del settore

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 1.2.1 POLITICHE A SUPPORTO DEI DISTRETTI, POLI E COMPARTI CARATTERISTICI

Recupero delle funzioni commerciali nelle aree marginali Obiettivi La perifericità di alcune aree della provincia rispetto ai principali poli urbani da’ forte significato ancora oggi a modelli di consumo che risultano più conformi alle caratteristiche offerte dal negozio tradizionale di vicinato multifunzionale. L’obiettivo è quello di valorizzare e promuovere la funzionalità territoriale e sociale di insediamenti commerciali in aree interessate al fenomeno della “desertificazione commerciale”, creando condizioni favorevoli per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, in accordo con gli enti territoriali interessati. Una possibile linea d’azione potrebbe articolarsi nelle seguenti fasi: realizzazione di uno studio preliminare in grado di fotografare la situazione attuale del fenomeno e di tracciare possibili ipotesi operative per la concreta attuazione dell’intervento valutazione della possibilità di stipulare un accordo con la Provincia di Varese, già sensibile all’argomento fin dalla discussione relativa al Patto per l’Alto Varesotto supportare l’avvio di nuovi esercizi di vicinato, con il coinvolgimento dei Comuni anche al fine di ottenere risorse aggiuntive. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

/ € 30.000 € 90.000 € 60.000 € 32.000 € 212.000

Analisi swot Punti di forza: − promozione di nuove iniziative imprenditoriali − valorizzazione socio-economica dei territori periferici − sinergia con la programmazione dello sviluppo turistico Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − interattività infra-istituzionale Opportunità: − rivalutazione della funzione sociale del commercio − sensibilità crescente soprattutto nelle nuove generazioni verso attività economiche che esprimono anche una

funzione sociale Minacce: − riscontro parziale del progetto nella fase di attuazione in relazione alle possibili difficoltà di concertazione degli

interventi con le istituzioni territoriali

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 1.2.1 POLITICHE A SUPPORTO DEI DISTRETTI, POLI E COMPARTI CARATTERISTICI

Sostegno alle aggregazioni di comparto Obiettivi Accanto alle realtà distrettuali presenti nel tessuto economico della provincia di Varese, esistono altre forme di aggregazione produttiva che, per la particolarità della produzione o della filiera, richiedono linee di intervento promozionali particolarmente mirate. E’ il caso dell’artigianato artistico, con la peculiarità del comparto orafo, del polo chimico, delle aggregazioni commerciali spontanee nei centri urbani. Per il comparto orafo l’indagine già condotta in collaborazione con il Polo Scientifico Tecnologico Lombardo ha evidenziato le seguenti criticità: carenza nella conoscenza gemmologica; scarsa disponibilità di manodopera specializzata; difficoltà di commercializzazione del prodotto; scarso accesso alle nuove tecnologie. Su questo fronte verranno quindi consolidate le iniziative dirette a sostenere la visibilità del comparto sui mercati soprattutto internazionali e si inserirà una nuova progettualità riguardante la possibile creazione di un “centro servizi” per le piccole imprese del settore in risposta ai problemi di innovazione tecnologica, di commercializzazione, di informazione e di accrescimento delle conoscenze specialistiche. Nei riguardi del polo chimico la Camera di Commercio manterrà un proprio ruolo attivo nell’ambito dell’Osservatorio chimico promosso dalla Provincia di Varese. Con riferimento infine alle aggregazioni commerciali spontanee nei centri urbani, l’obiettivo è quello di sostenere e premiare l’aggregazione di imprese nella realizzazione di particolari iniziative in grado di valorizzare i cosiddetti “centri commerciali naturali. Con temporalità differita e subordinatamente alla disponibilità di eventuali ulteriori risorse viene contemplata la possibilità di un intervento finalizzato a sostenere la riqualificazione dei mercati. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 50.000 € 60.000 € 60.000 € … € … € 170.000

Analisi swot Punti di forza: − elevato grado di finalizzazione degli obiettivi camerali − operatività su aggregazioni di impresa presenti sul territorio provinciale − condivisione delle iniziative all’interno del modo associativo Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà generale delle imprese di fare sistema Opportunità: − valorizzare forme di aggregazione di imprese extra-distrettuali, di particolare significato nel tessuto economico

locale Minacce: − scollamento fra obiettivi e risultati in termini di partecipazione delle imprese

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 1.2.1 POLITICHE A SUPPORTO DEI DISTRETTI, POLI E COMPARTI CARATTERISTICI

Iniziative di sistema per il settore primario Obiettivi In provincia di Varese il settore agricolo, pur non avendo una rilevanza quantitativa pari ad altre province, ha saputo tuttavia crearsi una nicchia produttiva di alto contenuto qualitativo. In tale contesto pare opportuno che le azioni a sostegno del settore debbano porsi nella logica della difesa/crescita della qualità delle produzioni agricole locali e della valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari tipici del territorio. Su questi aspetti in particolare si formalizzerà un protocollo d’intesa con la Provincia di Varese. Agli interventi destinati alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici si aggiungono iniziative per la formazione e assistenza tecnica agli operatori, il consolidamento delle attività del laboratorio fitopatologico e il progetto di utilizzo delle serre del centro congressi Ville Ponti per attività di sperimentazione e promozione. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 165.000 € 170.000 € 170.000 € 170.000 € 170.000 € 845.000

Analisi swot Punti di forza: − area di intervento consolidata − sinergia con la Provincia di Varese, in ambiti ritenuti particolarmente strategici Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − gestire a livello di sistema iniziative frammentate Opportunità: − offrire una risposta adeguata alle esigenze di qualità e di sicurezza alimentare − esplorare i nuovi orizzonti dell’agricoltura sotto l’impulso della multifunzionalità e dell’agricoltura integrata nella

quale sono presenti la produzione tipica, il turismo mirato e i servizi conseguenti Minacce: − possibile scollamento fra obiettivi e risultati in termini di partecipazione degli operatori del settore

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 1.2.1 POLITICHE A SUPPORTO DEI DISTRETTI, POLI E COMPARTI CARATTERISTICI

Agrivarese Obiettivi Accanto al tradizionale ruolo amministrativo, la Camera di Commercio è oggi sempre più orientata al recupero di un più diretto rapporto col territorio, basato sull’offerta di servizi alle imprese e sulla promozione dell’economia locale. Tra queste, particolare rilievo assume l’attività fieristica ed espositiva. Per un’azienda una fiera, o un convegno, non sono solo una vetrina di esposizione di prodotti o servizi, ma anche un’occasione di incontro con altre realtà produttive per condividere esperienze diverse, disegnare percorsi comuni, lavorare insieme nell’interesse di una più generale ipotesi di sviluppo. La Camera di Commercio si propone come Ente promotore ed organizzatore di queste iniziative. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere e sostenere il vasto spaccato provinciale di zootecnia, florovivaismo, ambiente e turismo, anche attraverso iniziative di carattere convegnistico su tematiche di particolare attualità per gli operatori del settore. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 117.000 € 120.000 € 120.000 € 120.000 € 120.000 € 597.000

Analisi swot Punti di forza: − riconosciuta competenza dell’Ente in materia di manifestazioni fieristiche − promozione e sostegno del vasto spaccato provinciale di zootecnia, florovivaismo, ambiente e turismo, anche

attraverso iniziative di carattere convegnistico su tematiche di particolare attualità per gli operatori del settore − possibili benefici economici per gli agricoltori della provincia, per il notevole richiamo turistico di pubblico e

acquirenti − gran successo di pubblico delle passate edizioni Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − possibile difficoltà nella pubblicizzazione e diffusione della manifestazione oltre i confini provinciali Opportunità: − conoscenza del vasto spaccato provinciale di zootecnia, florovivaismo, ambiente e turismo, e in generale della

provincia di Varese, da un sempre più ampio numero di persone − riflessi positivi sulle ricchezze turistiche del territorio provinciale Minacce: − potenziale disinteresse per l’iniziativa da parte degli operatori/consumatori

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 72

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.2 Sistemi e sottosistemi economici territoriali 1.2.1 POLITICHE A SUPPORTO DEI DISTRETTI, POLI E COMPARTI CARATTERISTICI

Progetto: prodotti agroalimentari in rete – presentato a valere sul Fondo di perequazione Obiettivi Spazio virtuale dedicato a un mercato reale, il marketplace può essere un'occasione per acquistare e vendere prodotti e servizi, in tempi e costi vantaggiosi, negoziare ed estendere la rete di fornitori e clienti e accedere alle aste on-line. Eppure è una realtà ancora oscura per molte aziende. Il commercio elettronico si sa in Italia è poco sviluppato. Molte aziende estere hanno avviato invece la loro attività grazie all'e-commerce che è sinonimo di B2B e di internazionalizzazione. Il progetto rappresenta un'occasione preziosa quale fonte informativa e luogo di scambio effettivo di prodotti agroalimentari Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 8.000 / / / / € 8.000

Analisi swot Punti di forza: − carattere innovativo degli obiettivi − rilevanza dell’intervento nella fase della diffusione delle conoscenze − crescita della competitività delle imprese e accrescimento della loro capacità di partecipazione al mercato globale − sistema che consente di contenere i costi e sviluppare business in tempo reale e che garantisce di esser sempre

"presenti" in qualsiasi luogo, in qualunque momento, in tutto il mondo Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − mancanza di competenze tecniche approfondite all’interno della struttura camerale Opportunità: − affermazione di un ruolo istituzionale nella diffusione delle conoscenze in materia di innovazione tecnologica ed, in

particolare, di commercio elettronico − attivazione delle sinergie necessarie con le Università, i Centri di ricerca, i Centri di Servizio, i Laboratori Minacce: − scollamento fra obiettivi e risultati in termini di partecipazione delle pmi collegabile al grado di “cultura

dell’innovazione” nel tessuto produttivo locale

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 73

Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Cartoon Forum 100 / / / / 100 Attuazione protocollo d’intesa con Provincia per promozione coordinata turismo 410 550 550 550 550 2.610

Totale stanziamento 510 550 550 550 550 2.710

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.3 Infrastrutture, territorio e logistica 1.3.1 MARKETING TURISTICO Obiettivi sviluppare una nuova “identità” turistica per la realtà provinciale, il cui patrimonio artistico, culturale e ambientale costituisce indubbiamente una risorsa non ancora pienamente valorizzata. Contenuti la Camera di Commercio ha stipulato con la Provincia di Varese un protocollo d’intesa per la promozione coordinata del settore e, per non investire inutilmente o con scarsi risultati, ha promosso, come primo atto della volontà espressa dai due Enti, l’elaborazione di un Piano di marketing turistico, che rappresenta il quadro di riferimento per l’attuazione di interventi forti e condivisi. Dalle proposte emerse dal Piano di marketing si evidenziano sette assi strategici di intervento, dei quali tre (costituzione di un Convention Bureau, progetto Comunicazione coordinata, progetto marketing lab incentrato sulla qualificazione dell’offerta turistica) appartengono all’area dei progetti di sistema, finalizzati alla riorganizzazione trasversale del settore, e quattro appartengono all’area dei progetti di mercato (turismi: sportivo, culturale, gastronomico, naturalistico), aventi per obiettivo l’incremento dei flussi turistici, anche attraverso l’organizzazione di grandi eventi. Fermo restando che tutti gli ambiti progettuali sono rigorosamente condivisi, dal punto di vista più strettamente operativo il gruppo di lavoro costituito tra Camera di Commercio e Provincia sta coordinando le azioni tenendo conto delle competenze istituzionali e delle esperienze proprie dei due Enti, per cui alcune linee progettuali più attinenti agli aspetti territoriali vedranno come “capofila” la Provincia, altre più vicine agli interessi specifici del mondo economico vedranno come “capofila” la Camera di Commercio. L’Ente camerale, pertanto, seguirà più direttamente i seguenti interventi: • Promozione di alcuni grandi eventi • Costituzione e avvio del convention Bureau • Promozione fieristica e educational tour • Qualità dell’offerta ricettiva • Formazione imprenditoriale

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 74

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.3 Infrastrutture, territorio e logistica 1.3.1 MARKETING TURISTICO

Cartoon Forum

Obiettivi L’intervento della Camera di Commercio è indirizzato alla creazione dei presupposti che possano assicurare la presenza in provincia di Varese dell’edizione 2003 del Cartoon Forum. L’evento rappresenta infatti un’occasione per favorire la conoscenza del nostro territorio ed il suo inserimento in un circuito di eventi internazionali. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 100.000 / / / / € 100.000

Analisi swot Punti di forza: − validità della manifestazione (13 edizioni, presenza media di 700 partecipanti l’anno provenienti da 18 paesi

europei, di 100 emittenti televisive, 150 investitori; 381 nuovi progetti sostenuti per un valore di 8,5 milioni di Euro) Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − individuare un programma di eventi collaterali capace di coinvolgere ed avvicinare il più possibile il territorio,

evitando “l’isolamento dell’evento” riducendolo a iniziativa per addetti ai lavori Opportunità: − positive ricadute economiche per il territorio − riflessi positivi in termini di immagine e promozione per l’intero territorio provinciale, che può così inserirsi anche in

un circuito internazionale − opportunità di crescita e di esperienza professionale per l’organizzazione del Centro Congressi Ville Ponti con la

gestione di un evento internazionale − verifica della capacità di coordinamento e sinergia tra enti/istituzioni/soggetti privati per il comune obiettivo Minacce: − reperimento fondi mancanti (da settore pubblico e privato)

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 75

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.3 Infrastrutture, territorio e logistica 1.3.1 MARKETING TURISTICO

Attuazione protocollo d’intesa con la Provincia di Varese per la promozione coordinata del settore

Obiettivi Il rilancio di un territorio in chiave turistica ha necessità di molte e importanti sinergie. E’ pertanto opportuno attivare rapporti di collaborazione fra le istituzioni che a livello locale operano in chiave di promozione turistica al fine di dare maggiore efficacia, organicità e incisività alle singole azioni. In relazione a tali obiettivi è stato siglato un protocollo d’intesa con la provincia di Varese, nell’ambito del quale è stato realizzato uno studio di marketing turistico. Sulla base dello studio sono stati definiti sette assi strategici di intervento: − tre assi di sistema (Conve4ntion Bureau – Marketing Lab – Comunicazione coordinata); − quattro assi di mercato (turismo: culturale, sportivo, naturalistico, gastronomico); − gli interventi di sistema rispondono ad obiettivi di riorganizzazione trasversale del settore: − gli interventi di mercato si pongono la finalità di incrementare i flussi turistici di nicchia. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 410.000 € 550.000 € 550.000 € 550.000 € 550.000 € 2.610.000

Analisi swot Punti di forza: − sintesi delle energie finanziarie, organizzative e progettuali rivolte al settore turistico − coordinamento delle azioni e programmazione coerente degli obiettivi Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − modalità di coinvolgimento di altri partner di progetto − scarsa percezione dell’identità turistica del territorio Opportunità: − percezione diffusa del valore strategico del turistico − esiste una pressione della domanda che può essere opportunamente sfruttata − presenza sul territorio di infrastrutture in grado di agire da volano allo sviluppo turistico Minacce: ritmi crescenti di competizione fra località turistiche

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 76

Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Percorso formativo sperimentale a supporto della progettazione integrata

30 / / / / 30

Quote associative 40 40 40 40 40 200 Contributo a Promovarese 38 60 60 60 60 278 Progetto: La Provincia di Varese verso lo sviluppo tecnologico a banda larga

57 130 80 80 80 427

Progetto: Promozione delle opportunità territoriali / 70 50 50 ….. 170 Altri interventi di marketing territoriale 111 136 141 131 131 650 Totale stanziamento 276 436 371 361 311 1.755

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.3 Infrastrutture, territorio e logistica 1.3.2 MARKETING TERRITORIALE Obiettivi incrementare la visibilità e l’attrattività del territorio, favorendo il consolidamento delle condizioni ideali per l’avvio e lo sviluppo delle attività imprenditoriali e la valorizzazione permanente del patrimonio strutturale e socio-economico della provincia di Varese. Contenuti al riguardo è decisivo giungere alla predisposizione, in stretta collaborazione con la Provincia di Varese, di momenti di confronto con le parti sociali dedicati alla definizione di un vero e proprio pacchetto di offerta dell’area, al monitoraggio delle opportunità localizzative, alla loro promozione attraverso i canali dei contatti diretti fra sistemi locali, alla promozione dell’immagine vincente della realtà economica varesina in occasione di grandi eventi. L’attrattività di un sistema economico si misura anche sulla presenza di dotazioni infrastrutturali efficienti e sostenibili e sulla capacità del sistema di facilitare la vita delle imprese attraverso lo sfruttamento delle nuove tecnologie; l’ambiente di lavoro moderno ad esempio esige sempre più mezzi di comunicazione efficaci, flessibili ed affidabili, sistemi di cablaggio per la gestione delle informazioni ad alta velocità.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.3 Infrastrutture, territorio e logistica 1.3.2 MARKETING TERRITORIALE

Percorso formativo sperimentale a supporto della progettazione integrata

Obiettivi Il consolidamento di strumenti di collaborazione istituzionale, con i quali si attribuisce alla Camera di Commercio un ruolo di riferimento su pressoché tutte le materie inerenti lo sviluppo economico e imprenditoriale locale, andrà perseguito nella logica di impedire uno scivolamento verso il tecnicismo e dovrà invece essere orientato a mantenere alta la consapevolezza circa il valore strategico e la spinta di indirizzo che l’intervento camerale porta con sé. In tale ottica il progetto intende incrementare in modo durevole la capacità della Camera di Commercio di Varese e delle Associazioni di categoria di dare attuazione a processi di progettazione integrata, attraverso un intervento formativo che vedrà coinvolti appunto i responsabili della progettazione integrata individuati dall’Ente e dalle singole Associazioni. L’iniziativa, di tipo sperimentale, potrà, sulla base delle sue risultanze, essere poi di riferimento per una eventuale azione di più ampio respiro riferibile alle esigenze di “formazione della classe dirigente” così come è emerso dallo studio elaborato dal prof. Delai sul” Sistema di relazioni evolute nell’area di Varese”. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 30.000 / / / / € 30.000

Analisi swot Punti di forza: − forte coerenza con gli obiettivi di progettazione e realizzazione di interventi di “sistema” − carattere innovativo dell’azione Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − percezione disomogenea del valore delle azioni di sistema Opportunità: − incrementare la capacità della Camera di Commercio e delle Associazioni di categoria di programmare, attuare e

sorvegliare interventi integrati per lo sviluppo locale − migliorare il rapporto dell’Ente con le rappresentanze del mondo economico locale − possibilità di esportare il modello formativo per interventi di più ampio respiro Minacce: − non rilevate

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.3 Infrastrutture, territorio e logistica 1.3.2 MARKETING TERRITORIALE

Quote associative

Obiettivi Considerata la molteplicità dei servizi promozionali attivati dalla Camera di Commercio, diventa spesso opportuna l’adesione ad organismi, associazioni, centri che, in ragione delle loro competenze specifiche, diventano un qualificato supporto all’attività dell’Ente e alle imprese. Rientrano in tale ambito le adesioni a: − Associazione Italiana Arbitrato − Centro sulla storia dell’impresa e dell’innovazione − Certottica − Commercio Elettronico Italia − Comunità di Lavoro Regio Insubrica − Isdaci – Istituto italiano Arbitrato − Mediacamere − Assicor Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 40.000 € 40.000 € 40.000 € 40.000 € 40.000 € 200.000

Analisi swot Punti di forza: − strumento in gran parte consolidato − aree di collaborazione già collaudate − ottimi livelli di competenza nelle materie specifiche Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − scarsa visibilità Opportunità: − accrescimento delle competenze Minacce: − non rilevate

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.3 Infrastrutture, territorio e logistica 1.3.2 MARKETING TERRITORIALE

Contributo a Promovarese

Obiettivi Le Aziende speciali rappresentano una delle risposte che l’Ente camerale mette in atto per la realizzazione delle sue attività: una risposta particolare e specifica perché particolare e specifica è la domanda del mercato nei settori in cui esse operano, una risposta che si caratterizza per la specializzazione di contenuti e di strutture, per la semplificazione delle procedure adottate con modalità privatistiche ma la cui connotazione prevalente è comunque istituzionale, perché istituzionali sono i fini della Camera di Commercio. L’aumento del contributo a Promovarese a partire dal 2004 tiene conto del possibile abbandono di alcune iniziative che, pur essendo fonte di entrate, risultano poco qualificanti per le funzioni attribuite all’Azienda (Mercato Bosino). Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 38.000 € 60.000 € 60.000 € 60.000 € 60.000 € 278.000

Analisi swot Punti di forza: − consolidata e riconosciuta competenza di Promovarese nel campo della promozione in genere − detenzione di un rapporto pressoché completo con la struttura del mercato Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − carenza di una necessaria e forte interattività infra-istituzionale Opportunità: − acquisizione di un ruolo sempre più articolato e incisivo nel campo della promozione − nuove opportunità legate al rilancio strategico del turismo congressuale Minacce: − difficoltà possibili nella rimodulazione dell’attività a seguito dell’abbandono del ramo fieristico

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.3 Infrastrutture, territorio e logistica 1.3.2 MARKETING TERRITORIALE

La provincia di Varese verso lo sviluppo tecnologico a banda larga

Obiettivi Facilitare la vita delle imprese attraverso lo sfruttamento delle nuove tecnologie. Poiché l’ambiente di lavoro moderno esige sempre più mezzi di comunicazione efficaci, flessibili ed affidabili si ritiene di particolare interesse per il sistema locale stimolare l’espansione e l’accesso alla banda larga per la gestione delle informazioni ad alta velocità. Il progetto prevede le seguenti fasi: − analisi preliminare sullo stato dell’informatizzazione e sulle possibili strategie in materia di ICT − convegno di sensibilizzazione sulle opportunità del cablaggio a banda larga − seminari per le PMI sui vantaggi competitivi basati sulla velocità dell’informazione − azioni di sostegno finanziario per favorire la diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 57.000 € 130.000 € 80.000 € 80.000 € 80.000 € 427.000

Analisi swot Punti di forza: − accrescere la capacità competitiva delle imprese attraverso lo sfruttamento delle nuove tecnologie

dell’informazione − forte trasversalità dell’iniziativa Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − mancanza di competenze tecniche approfondite all’interno della struttura camerale Opportunità: − fornire un supporto in un ambito fortemente strategico rappresentato dall’evoluzione delle tecnologie digitali

applicate al trattamento dell’ informazione − possibilità di sostituire parzialmente la mobilità delle persone/merci con il cosiddetto traffico virtuale (autostrade

dell’informazione) Minacce: − impatto contenuto dell’intervento in relazione alla struttura economica provinciale basata sulla piccola e media

impresa poco orientata all’innovazione

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.3 Infrastrutture, territorio e logistica 1.3.2 MARKETING TERRITORIALE

Promozione delle opportunità territoriali

Obiettivi Il marketing territoriale è l’applicazione ad un’area di una metodologia di gestione prettamente aziendale. Alla sua base vi è l’intuizione che sia necessario sviluppare la competitività di un territorio rispetto ad altri. Si può affermare che la competizione fra territori si compone di tre elementi: - Attrazione di risorse ed investimenti provenienti dall’esterno - Aumento della competitività delle imprese locali - Costruzione di un’immagine favorevole del luogo Il progetto si articola pertanto in tre fasi: - costruzione di una banca dati sulle opportunità localizzative, a partire dall’individuazione delle aree sulle quali

possono essere effettati investimenti per l’avvio e l’ampliamento di attività di impresa - analisi della domanda di fattori localizzativi, che consentirà di avere indicazioni circa le azioni di miglioramento

eventualmente necessarie per accrescere la competitività del nostro territorio - progettazione e realizzazione di una campagna di promozione territoriale Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

/ € 70.000 € 50.000 € 50.000 € … € 170.000

Analisi swot Punti di forza: − forte trasversalità dell’iniziativa Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − interattività infra-istituzionale Opportunità: − crescita della competitività complessiva del territorio − attrazione di risorse Minacce: − possibili obiezioni circa la capacità del territorio di assorbire ulteriori insediamenti produttivi (sostenibilità socio-

economica, infrastrutturale ed ambientale)

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 82

Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Costituzione di un nuovo modello di supporto all’internazionalizzazione e avvio iniziative conseguenti

250 350 300 300 300 1.500

Totale stanziamento 250 350 300 300 300 1.500

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.4 Internazionalizzazione 1.4.1 INTERNAZIONALIZZAZIONE DI SISTEMA: MODELLI INNOVATIVI Obiettivi sviluppare la capacità di proporre politiche per l’internazionalizzazione in grado di preservare la competitività del sistema economico varesino, caratterizzato da una forte presenza di PMI, a fronte dei nuovi scenari di competizione globale. Favorire le relazioni economiche con i mercati esteri attraverso la promozione di sistema. Contenuti il sistema economico della provincia di Varese è caratterizzato da una consolidata e crescente apertura verso i mercati esteri. Le specializzazioni produttive locali si riflettono sulle correnti di esportazione che, per il loro valore complessivo, collocano la provincia di Varese seconda a livello nazionale solo a poche altre province italiane, tra le quali Milano, Brescia e Bergamo, il che dà una misura del peso svolto dalla provincia nel determinare i risultati dell’economia italiana. In tale contesto, e in continuità con le politiche avviate nel corso del 2002, è necessario consolidare e potenziare il ruolo camerale nello sviluppo dei processi di internazionalizzazione, che permettano alle imprese della provincia di inserirsi sempre più efficacemente nel contesto competitivo globale. Non è pensabile ideare alcun progetto di sviluppo economico prescindendo dal ruolo crescente che il processo di globalizzazione ha assunto; esso si traduce per le imprese da un lato nella possibilità di acquisire nuove quote di mercato, dall’altro tuttavia le costringe ad affrontare una competizione sempre maggiore. Per sostenere il sistema economico locale nel processo di adattamento ad un mercato che è sempre più globale diventa pertanto indispensabile garantire un adeguato potenziamento dei servizi per l’internazionalizzazione. Le iniziative di penetrazione sui mercati esteri, che terranno conto anche delle indicazioni provenienti dall’Osservatorio sull’internazionalizzazione, si svilupperanno su tre grandi livelli: 1° livello - Interventi di settore su mercati consolidati Strumento attuativo: organizzazione/sostegno partecipazione collettiva a mostre e fiere internazionali 2° livello - Interventi di settore su nuovi mercati Strumento attuativo: organizzazione di missioni economiche all’estero e del ricevimento di delegazioni per la realizzazione di giornate di incontri d’affari tra aziende della provincia di Varese e operatori stranieri Tra gli interventi prioritari si delinea l’apertura del nostro settore produttivo verso i mercati emergenti o meno abituali e la realizzazione di progetti del sistema camerale nell’area dei Balcani, a cui il Governo attribuisce grande importanza, anche in vista dell’allargamento dell’Unione Europea. 3° livello - Promozioni della filiera sui mercati esteri Strumento attuativo: organizzazione di missioni istituzionali ed economiche per la presentazione dell’economia provinciale.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.4 Internazionalizzazione 1.4.1 INTERNAZIONALIZZAZIONE DI SISTEMA: MODELLI INNOVATIVI Costituzione di un nuovo modello di supporto all’internazionalizzazione e avvio iniziative conseguenti Obiettivi Sviluppare la capacità di proporre politiche per l’internazionalizzazione in grado di preservare la competitività del sistema economico varesino a fronte dei nuovi scenari di competizione globale. Non è infatti pensabile ideare alcun progetto di sviluppo economico prescindendo dal ruolo crescente che il processo di globalizzazione ha assunto. Esso si traduce per le imprese da un lato nella possibilità di acquisire nuove quote di mercato, dall’altro tuttavia le costringe ad affrontare una competizione sempre maggiore. Occorre inoltre tener conto che l’apertura internazionale sta passando da una prevalente forma di internazionalizzazione commerciale, vale a dire fondata sull’esportazione, ad una nuova fase di internazionalizzazione produttiva, basata sul trasferimento di fasi e processi di lavorazione. Ciò comporta un ripensamento delle strategie e delle politiche per l’internazionalizzazione. Infatti, mentre l’internazionalizzazione commerciale comporta strategie competitive, l’internazionalizzazione produttiva impone strategie collaborative, accordi, capacità di scambio di informazioni e conoscenza. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 250.000 € 350.000 € 300.000 € 300.000 € 300.000 € 1.500.000

Analisi swot Punti di forza: − esperienze consolidate e riconosciute del sistema camerale sul fronte della promozione dell’economia locale in

campo internazionale − sistema a rete delle Camere di Commercio su scala internazionale − forte vocazione dell’economia varesina Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − accrescimento delle competenze necessario alla ridefinizione della propria policy in materia di

internazionalizzazione − incapacità delle aziende di affrontare il mercato internazionale per l’inadeguatezza della propria struttura

organizzativa Opportunità: − valorizzazione dell’attività di internazionalizzazione della Camera di Commercio a favore delle imprese del territorio Minacce: − permanenza di una cultura imprenditoriale individualistica, modestamente propensa ad attivare accordi e alleanze,

più in generale qualsiasi forma di partnership per l’estero − innalzamento della concorrenza internazionale

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Progetto Cina 60 60 50 50 50 270 Business Info Point Malpensa: quota funzionamento 30 35 35 35 35 170 Progetto allargamento paesi Unione Europea – presentato al fondo perequativo 14 / / / / 14

Progetto Fund on Line – presentato al Fondo perequativo 16 / / / / 16 Totale stanziamento 120 95 85 85 85 470

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.4 Internazionalizzazione 1.4.2 PROGETTI A SUPPORTO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE Obiettivi favorire le relazioni economiche con i mercati esteri. Contenuti nell’ottica di proseguire nell’intervento di promozione dell’economia provinciale sul territorio cinese, l'Ente camerale, in sinergia con il Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento Spa, l’Agenzia per la Cina e le Associazioni provinciali di categoria, ha attivato un ufficio di rappresentanza a Shanghai-Pudong, avente l'obiettivo di offrire al sistema imprenditoriale della provincia un valido supporto informativo e organizzativo per incontri ad hoc con operatori cinesi: produttori, buyers, intermediari. L’ufficio di Pudong è stato inaugurato il 19 novembre 2002 alla presenza del Presidente della Regione Lombardia. Il personale destinato alla gestione della struttura camerale sarà appositamente formato, anche attraverso stage in Italia, e costantemente aggiornato. Verranno implementati i servizi informativi, di accoglienza e di segreteria. La Camera di Commercio di Varese ha inoltre consolidato una forte partnership con le Camere di Commercio di Como , Milano, Verbano Cusio Ossola e Cantone Ticino per la creazione di un ufficio intercamerale all’interno dell’aerostazione di Malpensa, un aeroporto destinato a diventare il crocevia degli affari mondiali. Il Business Info Point di Malpensa si configura come meeting point per operatori italiani e stranieri, come punto di informazione e accoglienza per gli uomini d’affari in transito all’aeroporto, come vetrina qualificata delle potenzialità produttive, commerciali e turistiche delle aree rappresentate. I progetti Fund on line e Allargamento Paesi Unione Europea intendono dare una risposta puntuale alle esigenze di informazione riguardanti rispettivamente le fonti di agevolazione all’impresa in materia di internazionalizzazione e le opportunità di affari che l’allargamento dell’Unione Europea offre.

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 85

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.4 Internazionalizzazione 1.4.2 PROGETTI A SUPPORTO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Cina

Obiettivi Con la firma di una specifica convenzione (1998) con il Centrocot, la Camera di Commercio aveva definito il proprio impegno per assistere le aziende della provincia che si avviavano ad operare nel vasto e ancora poco aperto mercato cinese, a partire dai servizi attivabili in loco. Nell’ottica di proseguire nell’intervento di promozione dell’economia provinciale sul territorio cinese, l'Ente camerale ha attivato un ufficio di rappresentanza avente l'obiettivo di offrire al sistema imprenditoriale della provincia un valido supporto informativo e organizzativo per incontri ad hoc con operatori cinesi: produttori, buyers, intermediari. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 60.000 € 60.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 270.000

Analisi swot Punti di forza: − incremento del range dei servizi offerti in materia di internazionalizzazione dalla Camera di Commercio di Varese; − incremento del numero di operatori supportati e fidelizzazione degli stessi; − numero di aziende aderenti, percentuale delle aziende che hanno ottenuto risultati soddisfacenti in termini di

contatti e di avvio di concrete relazioni bilaterali; − numero di richieste pervenute da parte delle aziende all'ufficio camerale di informazione e prima assistenza. Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − iniziativa nuova e non consolidata Opportunità: − rinnovato interesse delle aziende della provincia in seguito alle nuove aperture economiche della Cina e gli accordi

sottoscritti da quest’ultima con gli Stati Uniti e l’Unione Europea, nonché all’ingresso della Cina nel WTM − sostegno e promozione del “made in Varese” in un grande mercato quale quello cinese − partnership con il Centro Tessile Cotoniero di Busto Arsizio Minacce: − conoscenza non approfondita del mercato cinese

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.4 Internazionalizzazione 1.4.2 PROGETTI A SUPPORTO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Business Info Point Malpensa: quota di funzionamento

Obiettivi La Camera di Commercio di Varese ha consolidato una forte partnership con le Camere di Commercio di Como, Milano, Verbano Cusio Ossola e Cantone Ticino per la creazione di un ufficio intercamerale quale punto di informazione economica e di accoglienza, di promozione dei rapporti d’affari e di partnership. Lo sportello intercamerale è anche vetrina delle capacità imprenditoriali delle arre rappresentate, oltre che unità satellite per servizi periferici connessi a meetings, congressi, fiere e iniziative similari. La quota di funzionamento a carico delle Camere di Commercio aderenti viene calcolata sulla base di due parametri fondamentali: la rappresentatività degli Enti in termini di imprese iscritte e il numero dei contatti registrati e riferiti ad ogni singola area di competenza. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 30.000 € 35.000 € 35.000 € 35.000 € 35.000 € 170.000

Analisi swot Punti di forza: − esperienze consolidate e riconosciute del sistema camerale sul fronte della promozione dell’economia locale in

campo internazionale − forte partnership intercamerale − ubicazione strategica Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − presenza di esigenze territoriali non sempre del tutto convergenti − limitata autonomia operativa derivante da vincoli contrattuali con l’Ente concessionario degli spazi − promozione non ottimale dell’iniziativa Opportunità: − valorizzazione dell’attività di internazionalizzazione della Camera di Commercio a favore delle imprese del territorio Minacce: − scollamento fra obiettivi e risultati in termini di sfruttamento delle potenzialità dell’ufficio da parte delle imprese e

degli stessi enti camerali − ritardo nella realizzazione del piano di sviluppo dell’hub di Malpensa

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.4 Internazionalizzazione 1.4.2 PROGETTI A SUPPORTO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Progetto: allargamento paesi Unione europea – presentato a valere sul Fondo di perequazione

Obiettivi Il tema dell’allargamento è oggi più che mai attuale e prioritario. Superato il passaggio all’Euro, si apre un nuovo capitolo della storia europea. Il quadro è in rapida evoluzione e già nel 2004 potrebbero entrare a far parte dell’Unione nuovi dieci paesi. Le finalità del progetto sono: − focalizzare l’attenzione su nuovi mercati e sulle opportunità d’affari che l’allargamento offre alle PMI − migliorare la comprensione e la capacità di confrontarsi con le diverse realtà culturali nell’ambito delle relazioni

economico-commerciali − sviluppare gli strumenti utili per sostenere lo sviluppo e la cooperazione tra le PMI europee e dei paesi candidati − potenziare gli strumenti informativi dell’ufficio Globoimpresa con nuovi contenuti e prodotti in tema di Allargamento − attivare azioni di comunicazione alle imprese e agli operatori istituzionali sul tema dell’Allargamento Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 14.000 / / / / € 14.000

Analisi swot Punti di forza: − messa a disposizione delle imprese della provincia di informazioni, strumenti e competenze sui paesi dell’Europa

centro orientale prossimi all’adesione − implementazione strategie e attività dell’ufficio Globoimpresa − crescita del numero delle imprese esportatrici su tali mercati Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − incapacità delle aziende di affrontare il mercato internazionale non per la debolezza del proprio prodotto quanto

per l’inadeguatezza della propria struttura organizzativa Opportunità: − valorizzazione dell’attività di internazionalizzazione della Camera di Commercio a favore delle imprese del territorio − ottimizzare i fattori di competitività sistemica Minacce: − congiuntura economica sfavorevole per i tragici fatti dell’11 settembre − innalzamento della concorrenza internazionale − iniziativa non consolidata

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.4 Internazionalizzazione 1.4.2 PROGETTI A SUPPORTO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Progetto: fund on line – presentato a valere sul Fondo di perequazione

Obiettivi L’informazione e l’analisi comparate delle diverse fonti agevolative è ormai elemento strategico per conoscere e sfruttare tutte le forme di sostegno pubblico alle attività d’impresa in materia di internazionalizzazione. Per rispondere alla necessità del sistema camerale di una più intensa capacità di brokeraggio informativo su tali temi, si intende realizzare un portale, aggiornato in tempo reale, che “riordini” e che contenga tutte le opportunità di finanziamento disponibili per le imprese. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 16.000 / / / / € 16.000

Analisi swot Punti di forza: − messa a disposizione delle imprese della provincia di informazioni, strumenti e competenze sulle forme di sostegno

pubblico alle attività di impresa in materia d’internazionalizzazione − elevata fruibilità delle informazioni − implementazione strategie e attività dell’ufficio Globoimpresa − crescita del numero delle imprese esportatrici Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − incapacità delle aziende di affrontare il mercato internazionale non per la debolezza del proprio prodotto quanto

per l’inadeguatezza della propria struttura organizzativa Opportunità: − valorizzazione dell’attività di internazionalizzazione della Camera di Commercio a favore delle imprese del territorio − ottimizzare i fattori di competitività sistemica Minacce: − congiuntura economica sfavorevole per i tragici fatti dell’11 settembre − innalzamento della concorrenza internazionale − iniziativa non consolidata

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 89

Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Osservatorio sull’innovazione 25 50 50 / / 125 Progetto “Sportelli tecnologici” 25 40 25 … … 90 Rilancio artigianato tessile abbigliamento 50 60 / / / 110 Altre iniziative 50 50 50 70 120 340 Totale stanziamento 150 200 125 70 120 665

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.5 Innovazione e qualità 1.5.1 INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO Obiettivi sostenere la diffusione dell’innovazione ed il trasferimento tecnologico inteso come capacità di introdurre in azienda nuove conoscenze finalizzate all’acquisizione di vantaggi competitivi ed al miglioramento di prodotti, processi, gestione. Contenuti l’obiettivo in materia di innovazione e trasferimento tecnologico sarà perseguito agendo parallelamente ed in maniera coordinata in due direzioni: azioni di sistema e azioni di sostegno alle imprese. Nell’ambito delle azioni di sistema, che rappresentano l’indirizzo strategico di intervento, si procederà all’ individuazione di alcuni ambiti di importanza generale (settoriali o trasversali) e alla realizzazione di programmi integrati finalizzati all’aumento della dotazione infrastrutturale e di conoscenza a disposizione del tessuto economico provinciale. Mediante collaborazione con partner qualificati (tra cui in posizione preminente i centri di eccellenza operanti sul territorio) si procederà alla realizzazione di specifici progetti di sicuro ed apprezzabile impatto sui comparti produttivi, volti alla creazione e messa a regime di strumenti in grado di migliorare i processi, la gestione aziendale, la commercializzazione dei prodotti ecc. Al fine di definire in maniera proficua l’ambito di manovra della prima tipologia di interventi e di indirizzare adeguatamente le azioni prioritarie rientranti nel secondo filone, direttamente rivolto alle imprese, si prevede di realizzare uno studio informativo puntuale ed efficace sugli effettivi fabbisogni evidenziati dalle imprese della provincia. Un’altra tipologia di intervento di sistema direttamente riconducibile al sostegno alle imprese in tema di innovazione potrà consistere nell’adesione al progetto “Sportelli tecnologici” delle Camere di Commercio lombarde che prevede la condivisione in rete di conoscenze e documenti e la creazione di punti informativi altamente specializzati, in grado di fungere anche da collettore delle diverse esigenze espresse dal territorio.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.5 Innovazione e qualità 1.5.1 INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

Osservatorio sull’innovazione Obiettivi Le azioni di stimolo al trasferimento tecnologico ed all’introduzione dell’innovazione nelle PMI richiedono di disporre in via preliminare di un adeguato bagaglio informativo, al fine di orientare le risorse in maniera proficua ed efficiente. A questo scopo un ampio partenariato locale (composto da Camera di Commercio, Provincia, enti locali, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, istituti universitari), ha deciso di sostenere il Polo Scientifico Tecnologico Lombardo nella definizione di un’iniziativa, denominata “Sistema rete per un osservatorio della innovazione nell’impresa e nuova impresa”, per la quale è stata richiesta la concessione di apposito contributo a valere sui fondi DocUP Ob.2 – Misura 1.9. Il progetto, incentrato inizialmente sulle aree obiettivo 2 (Luinese ed area di Busto Arsizio) e relative specifiche produzioni(), si propone essenzialmente di avviare un osservatorio permanente in materia di innovazione (che si avvalga di un modello in grado di anticipare i trend evolutivi) e di gestire una serie di iniziative collaterali di approfondimento e di divulgazione. Il valore complessivo del progetto è di 335.000 €: lo stanziamento a bilancio per il 2003 è relativo alla quota prevista a carico dell’ente camerale nel caso di ottenimento dei finanziamenti comunitari. Per gli anni seguenti si ipotizza una prosecuzione del progetto con risorse reperite localmente, con il duplice obiettivo di estendere l’osservazione alle altre aree / filiere produttive del territorio e di consolidare lo strumento dell’osservatorio a beneficio del sistema economico provinciale. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 25.000 € 50.000 € 50.000 / / € 125.000

Analisi swot Punti di forza: − possibilità di accedere a finanziamenti comunitari − ampia condivisione dell’iniziativa − possibilità di sfruttare l’esperienza acquisita da PSTL e le competenze del mondo accademico − forte trasversalità dell’iniziativa − possibilità di intervenire in modo molto mirato su aree inizialmente circoscritte − possibilità di naturale estensione del progetto a tutte le aree/filiere produttive della provincia Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di coordinamento tra tutte le esigenze rappresentate nel gruppo di partners − scarsa ricaduta diretta sulle aziende − rischio di delimitare in una fase iniziale l’analisi in termini territoriali e settoriali Opportunità: − disporre di un considerevole bagaglio informativo a supporto delle politiche promozionali in tema di trasferimento

tecnologico ed innovazione aziendale − rafforzare la propensione a sviluppare iniziative di sistema Minacce: − rivedere il sistema di finanziamento del progetto in caso di mancata concessione del contributo comunitario − adottare uno schema non traducibile immediatamente in modalità operative

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.5 Innovazione e qualità 1.5.1 INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

Sportello tecnologico Obiettivi L’Unioncamere Lombardia ha avviato nel corso del 2002 con il coinvolgimento di alcune delle Camere di commercio lombarde un progetto volto alla creazione di una rete di sportelli, collegati mediante una piattaforma web predisposta da Politecnico Innovazione, specializzati nell’erogazione alle PMI di servizi in materia di innovazione tecnologica. Le diverse fasi di realizzazione dell’iniziativa prevedono: - un’attività preliminare di indagine della realtà locale, con individuazione della tematica di specializzazione della

singola Camera - lo sviluppo del sistema di gestione delle informazioni mediante utilizzo della piattaforma - lo sviluppo di un sistema di formazione on line destinato al personale degli sportelli. La crescita degli sportelli e la possibilità di effettiva erogazione dei servizi alle imprese dipende dall’apporto concreto dei singoli referenti camerali, investiti, a seconda della specializzazione produttiva locale, della funzione di inserimento di nuovi documenti nel sito web dedicato. Le risorse stanziate, quantificate tenendo conto della possibilità di fruire di appositi finanziamenti regionali per il tramite di Unioncamere Lombardia, saranno destinate a realizzare con il supporto di Politecnico Innovazione l’indagine conoscitiva preliminare all’avvio del progetto, a retribuire un’unità di personale con competenze in materie scientifiche (da assumere per un periodo di almeno due anni con modalità da definirsi), a dotare lo sportello della strumentazione necessaria. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 25.000 € 40.000 € 25.000 € … € … € 90.000

Analisi swot Punti di forza: − possibilità di accedere a finanziamenti regionali tramite Unioncamere − ingresso in un progetto già in fase avanzata, ampiamente condiviso dal sistema camerale lombardo − forte trasversalità dell’iniziativa − possibilità di fruire di un sistema di formazione permanente gestito da un centro di eccellenza quale Politecnico

Innovazione − elevato potenziale di ricaduta diretta sulle imprese Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − mancanza di competenze tecniche specifiche all’interno della dotazione di personale − difficoltà di misurazione dei risultati − rischio di duplicazione di funzioni con associazioni di categoria e centri servizi già attivi nel campo dell’innovazione Opportunità: − fornire servizi di supporto in un ambito strategico quale il trasferimento tecnologico e la diffusione dell’innovazione − accentuare la coesione e la capacità di condivisione delle informazioni all’interno del sistema camerale lombardo Minacce: − produrre un servizio di impatto contenuto (a causa della struttura economica provinciale basata sulla piccola

impresa poco orientata all’innovazione)

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.5 Innovazione e qualità 1.5.1 INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

Rilancio artigianato tessile/abbigliamento Obiettivi Il progetto, cofinanziato dalla Convenzione Artigianato Unioncamere – Regione, anno 2002, e relaizzato con la collaborazione di Centro Tessile Cotoniero nella veste di soggetto attuatore, consisterà nelle seguenti attività: - realizzazione di una ricerca-azione su un panel di circa trenta aziende - ’attuazione di un programma di formazione, finalizzato all’aggiornamento tecnologico del management aziendale - svolgimento di audit tecnologici tendenti a valutare il posizionamento relativo dell’impresa rispetto a un gruppo di

concorrent e ad individuare misure per il miglioramento della capacità di innovazione Il valore complessivo del progetto è pari a 135.000 €; lo stanziamento indicato a bilancio per il 2003 è relativo ai soli costi diretti che resteranno a carico dell’ente camerale, al netto dei costi figurativi e del contributo a valere sulla Convenzione artigianato 2002 (81.000 €). Il progetto interesserà inizialmente 30 aziende: in caso di successo dell’iniziativa, si prevede per gli anni successivi una sua riproposizione, con il coinvolgimento di un più ampio bacino di utilizzatori, applicando un modello già sperimentato e riducendo in questo modo i costi unitari dell’intervento stesso. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 50.000 € 60.000 / / / € 110.000

Analisi swot Punti di forza: − possibilità di accedere ai finanziamenti della Convenzione Artigianato Unioncamere – Regione − ampia condivisione dell’iniziativa all’interno del sistema associativo del settore − possibilità di intervenire direttamente su una filiera (tessile/abbigliamento) in situazione di declino ma con forte

radicamento sul territorio (distretto industriale) Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di reperimento di aziende interessate − richiesta di forte impegno alle imprese coinvolte (in termini di disponibilità per formazione ed audit aziendali) Opportunità: − contribuire alla diffusione dell’innovazione presso le PMI − dotare il territorio di professionalità specifiche in termini di servizi di sostegno all’innovazione Minacce: − garantire una ricaduta diretta su un numero troppo limitato di aziende − intervenire su aziende già orientate al progresso tecnologico, senza riuscire a diffondere ad altri soggetti la cultura

dell’innovazione

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Azioni pilota di accompagnamento alla certificazione 60 50 30 25 / 165 Interventi a supporto di progetti per la certificazione di area / / 95 95 / 190 Altre iniziative 50 50 50 80 120 350 Totale stanziamento 110 100 175 200 120 705

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.5 Innovazione e qualità 1.5.2 POLITICHE DELLA QUALITÀ Obiettivi stimolare l’adozione da parte delle imprese di sistemi di certificazione ambientale e/o di qualità. Contenuti per quanto concerne le iniziative in tema di qualità e ambiente, si seguirà lo stesso cliché metodologico individuato per gli interventi finalizzati all’innovazione e trasferimento tecnologico: in maniera propedeutica all’erogazione di contributi alle aziende, verrà stimolata sul territorio la diffusione di una più spiccata cultura della certificazione di qualità / ambientale, mediante opportune azioni di sensibilizzazione del mondo imprenditoriale e di sostegno diretto a soggetti locali erogatori di servizi nel campo specifico. Si procederà dunque sia a patrocinare eventi divulgativi (convegni, seminari) rivolti alle imprese, con particolare attenzione all’individuazione degli elementi di vantaggio derivanti dall’adozione di sistemi di certificazione aziendale, sia a sostenere singoli progetti, promossi e realizzati da centri dotati di adeguata competenza, finalizzati a favorire una maggiore fruibilità da parte delle imprese provinciali di servizi in materia di certificazione (ad esempio, azioni-pilota di accompagnamento alla certificazione). A partire dagli anni 2005-2006 si attiveranno inoltre specifici progetti tesi al raggiungimento della certificazione di area con riferimento a poli produttivi e distretti industriali. A tutte le iniziative avviate nel 2003 si prevede la possibilità di dare seguito negli anni successivi, previa valutazione delle effettive ricadute sulle imprese.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.5 Innovazione e qualità 1.5.2 POLITICHE DELLA QUALITÀ

Azioni pilota di accompagnamento alla certificazione Obiettivi Per il 2003 si prevede di realizzare il progetto “Azione pilota per la diffusione dei sistemi di gestione ambientale EMAS – ISO 14001”, nell’ambito delle attività cofinanziate dalla Convenzione Artigianato Unioncamere – Regione, anno 2002. L’intervento, per il quale a fronte di un impegno complessivo di 138.000 € si prevede di sostenere costi diretti per 60.000 €, è finalizzato all’accompagnamento alla certificazione EMAS-ISO 14001 di almeno 3-5 imprese artigiane. Le fasi principali dell’azione sono le seguenti: - lancio dell’iniziativa, individuazione dei settori più significativi e selezione delle imprese interessate - analisi ambientale dell’impresa (conformità alle normative, valutazione dell’impatto ambientale dell’attività

produttiva) svolta da consulenti esterni di provata competenza - programmazione ed attuazione del percorso di certificazione ambientale L’obiettivo del progetto è di intervenire in maniera diretta sulle aziende coinvolte nel progetto ed in maniera indotta sul resto del sistema economico, sia contribuendo con azioni di sensibilizzazione a diffondere la cultura ambientale presso le PMI, sia stimolando la crescita sul territorio di professionalità in grado di offrire servizi avanzati in tema di supporto alla certificazione. Per gli anni successivi, si può prevedere lo sviluppo dell’iniziativa, quale proseguimento dell’azione pilota (divulgazione e messa a disposizione del know-how acquisito con la sperimentazione), e la realizzaizone di iniziative analoghe in tema di certificazione di qualità (sistemi ISO 9000). Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 60.000 € 50.000 € 30.000 € 25.000 / € 165.000

Analisi swot Punti di forza: − possibilità di accedere ai finanziamenti della Convenzione Artigianato Unioncamere – Regione − ampia condivisione dell’iniziativa all’interno del sistema associativo del settore − possibilità di intervenire trasversalmente su più filiere – distretti produttivi − crescente attenzione delle aziende per la certificazione di qualità ed ambientale Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − richiesta di forte impegno alle imprese coinvolte (in termini di disponibilità per formazione ed audit aziendali) Opportunità: − contribuire alla diffusione della cultura ambientale presso le PMI − tracciare un modello operativo per l’ottenimento della certificazione EMAS – ISO 14001 − supporto alla crescita sul territorio di professionalità specifiche in termini di servizi ambientali − prospettive di inserimento delle aziende coinvolte in iniziative di certificazione integrata (ambientale, di qualità,

etica) Minacce: − garantire una ricaduta diretta su un numero troppo limitato di aziende − intervenire su aziende già orientate alla certificazione, senza riuscire a diffondere ad altri soggetti la sensibilità per

le tematiche ambientali

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.5 Innovazione e qualità 1.5.2 POLITICHE DELLA QUALITÀ

Sostegno a progetti per la certificazione di area Obiettivi A partire dal 2005 una possibile linea progettuale riguarda il sostegno ad iniziative volte a condurre intere aree (distretti o poli produttivi) alla certificazione ambientale del tipo EMAS. Attualmente una iniziativa di questo genere potrebbe essere ipotizzata per un comparto quale quello chimico-plastico, particolarmente sensibile alla questione ambientale, avendo peraltro ben presenti le difficoltà derivanti dall’assenza sul territorio di poli produttivi in senso tradizionale (solo l’insediamento di Castellanza presenta caratteri di omogeneità e contiguità delle attività produttive). La concreta attuazione di queste azioni potrà essere cocncordata con altri soggetti, in primo luogo la Provincia, che attraverso tavoli di concertazione quali ad esempio l’Osservatorio chimico-plasticoo le Agende 21, potranno essere coinvolti in maniera diretta nelle fasi progettuali ed operative, nonché di reperimento delle risorse anche mediante strumenti regionali e/o comunitari, in considerazione delle ricadute ambientali e delle eventuali necessità di aumento della dotazione infrastrutturale (impianti di depurazione, sistemi di smaltimento ecc.) Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

/ / € 95.000 € 95.000 / € 190.000

Analisi swot Punti di forza: − possibilità di accedere a finanziamenti regionali e/o comunitari − crescente attenzione per le tematiche ambientali − possibilità di attivare interventi diretti a filiere o comparti radicati sul territorio Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di individuazione di insediamenti produttivi con le caratteristiche richieste per l’ottenimento di una

certificazione di area − richiesta di forte impegno alle imprese coinvolte (in termini di disponibilità per formazione ed audit aziendali) Opportunità: − contribuire alla diffusione della cultura ambientale presso le PMI − valorizzare la produzione di interi comparti, filiere, poli produttivi − contribuire al miglioramento della qualità ambientale del territorio − attivare iniziative di sistema condivise da istituzioni e rappresentanze sindacali e datoriali Minacce: − riscontrare scarsa disponibilità da parte delle imprese − non portare a compimento il percorso di certificazione di area per le caratteristiche strutturali dei poli e distretti

produttivi varesini

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Progetto immagine coordinata 70 / / / / 70 Altre iniziative di comunicazione / 70 60 50 50 230 Totale stanziamento 70 70 60 50 50 300

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.6 Informazione economica, sistemi informativi ed e-government 1.6.1 MIGLIORAMENTO VISIBILITA’ ATTIVITA’ PROMOZIONALI CAMERALI Obiettivi accrescere la visibilità e la percezione della Camera di Commercio nell’ambiente economico e sociale, quale soggetto istituzionale attento alle esigenze del mondo economico e promotore dello sviluppo locale, fortemente raccordato con le rappresentanze delle categorie economiche. Contenuti lo studio sul ruolo e sul riposizionamento strategico della Camera di Commercio, affidato al prof. Delai, ha messo in evidenza una significativa differenza tra la percezione del ruolo oggettivamente svolto dall’Ente camerale varesino, molto solido, e la percezione della relativa immagine, marcatamente più debole. Si ritiene in sintesi che la Camera di Commercio abbia un ruolo significativo, in crescita nel tempo e destinato a crescere ulteriormente, ma che, a fronte di tale ruolo, l’immagine sia del tutto inferiore e quindi necessiti di un opportuno riequilibrio, attraverso un’apposita e finalizzata attività di comunicazione. La necessità quindi di “tirare verso l’alto” l’identità della Camera di Commercio, specie nella costruzione di una strategia di relazionalità evoluta, non può prescindere da una forte attività di comunicazione continua verso la classe dirigente e l’opinione pubblica. Il miglioramento della visibilità delle iniziative camerali genera evidentemente un ulteriore effetto di valorizzazione delle stesse.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.6 Informazione economica, sistemi informativi ed e-government 1.6.1 MIGLIORAMENTO VISIBILITA’ ATTIVITA’ PROMOZIONALI CAMERALI

Progetto Immagine coordinata Obiettivi Lo sviluppo corretto e organico di un sistema di immagine coordinata rappresenta uno strumento indispensabile per una più incisiva visibilità e un posizionamento strategico dell’Ente nel tessuto socio-economico. Un segno di riconoscimento la cui presenza su tutti i prodotti camerali è in grado di supportare una vera e propria attività di marketing. Il primo passo necessario è quello della ridefinizione del logo camerale, che identifichi in modo chiaro la funzione economica ed il territorio che rappresenta; un elemento distintivo semplice riconoscibile e facilmente riproducibile. Si tratta, quindi, di creare un brand in grado di identificare ogni attività di comunicazione interna ed esterna dell’ente: carta intestata, biglietti da visita, documentazione, guide, supporti di riconoscimento del personale di contatto, layout degli uffici, pannelli segnaletici, standard per stand fieristici, pubblicità, meeting kit, press kit, sito internet e intranet. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 70.000 / / / / € 70.000

Analisi swot Punti di forza: − garantire il valore di quanto diffuso attraverso l’attività di comunicazione come proveniente dal sistema camerale e

quindi accrescere la visibilità e la percezione dell’ente Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − la mancanza di coerenza iconica delle diverse attività crea confusione e difficoltà di riconoscibilità dell’ente − sensibilità non sufficientemente diffusa all’interno della struttura camerale del valore attribuito all’unicità

d’immagine Opportunità: − supportare una strategia di comunicazione concepita per durare e sviluppare un’immagine chiara del servizio e

dunque del un marchio − sviluppare un sistema di comunicazione trasparente e basato su idee forti e semplici rendendo leggibile e più

immediato il funzionamento dell’ente spesso percepito come complesso e che per contrasto dovrà tendere, anche attraverso la propria immagine, ad avvicinarsi meglio alle imprese e al cittadino

Minacce − mantenere nel tempo un’identità d’immagine che si adegui al crescere delle esigenze dei clienti/utenti di

riconoscibilità immediata della fonte di comunicazione

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Osservatorio prezzi 50 50 50 50 … 200 Comunicazione (presentato a valere sul Fondo di Perequazione) 14 / / / / 14 Potenziamento e qualificazione del Centro Informazione Economica e riorganizzazione della Biblioteca

30 60 60 50 / 200

Sviluppo e diffusione del patrimonio economico – statistico 40 60 60 53 60 273 Ricerche e studi 150 150 150 150 150 750 Sostegno a progetti ed iniziative storico-culturali 20 20 20 20 20 100 Totale stanziamento 304 340 340 323 230 1.537

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.6 Informazione economica, sistemi informativi ed e-government 1.6.2 INFORMAZIONE ECONOMICA Obiettivi rispondere alla sempre più crescente domanda di servizi informativi, ottimizzando e diffondendo il proprio patrimonio informativo. Promuovere la cultura dell’informazione economica e statistica con interventi formativi e di sensibilizzazione, soprattutto nei confronti delle P.M.I. scarsamente consapevoli dell’importanza di tale tipo di informazione. Contenuti garanzia per tutti gli utenti di informazioni utili, efficaci e comunicate in modo sempre più chiaro e trasparente, anche mediante il potenziamento e la qualificazione del Centro di Informazione Economica creato dall’Ente camerale per semplificare l’accesso alle informazioni avvicinandole agli utenti. Selezione, acquisizione e trattamento di nuove fonti informative. Intensificazione dei rapporti con le altre Pubbliche Amministrazioni che detengono patrimoni informativi cercando l’integrazione reciproca anche mediante appositi protocolli d’intesa. Attivazione, in affiancamento a quelle istituzionali, di raccolte ed elaborazioni di dati economico-statistici utili a fotografare la situazione economica provinciale e ad arricchire il patrimonio informativo al fine di soddisfare specifiche richieste dell’utenza e con il coinvolgimento di Associazioni di categoria, Ordini, Collegi professionali e altri soggetti istituzionali. Realizzazione di adeguate iniziative di comunicazione esterna delle attività camerali in materia di informazione economico-statistica. Potenziamento delle attività di Studi e Ricerche a supporto delle politiche di sviluppo del sistema economico locale, aventi carattere generale e non necessariamente strumentali alla realizzazione di specifici progetti e/o interventi. Sostegno a progetti ed iniziative storico-culturali di particolare pregio riguardanti il mondo imprenditoriale varesino.

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.6 Informazione economica, sistemi informativi ed e-government 1.6.2 INFORMAZIONE ECONOMICA

Osservatorio prezzi Obiettivi E’ vero che all’introduzione dell’euro è seguito un generale rialzo dei prezzi? E’ vero che il rialzo effettivo dei prezzi è ben oltre quello che si potrebbe dedurre dall’analisi dei dati Istat? E la situazione in provincia di Varese è allineata o no con quella nazionale? Tali domande hanno generato, nelle settimane scorse, un crescente interesse dei media, che hanno dato ampio spazio alle posizioni delle varie componenti politiche, economiche e sociali. La Camera di Commercio di Varese, accogliendo le sollecitazioni espresse dalle Associazioni di rappresentanza delle imprese e dei consumatori presenti sul territorio della provincia, ha avviato uno specifico progetto avente l’obiettivo di individuare la possibilità di individuare nuovi strumenti di conoscenza e di rilevazione della dinamica dei prezzi che - in via complementare alle rilevazioni già attualmente previste dall’Istat e tenendo conto di quanto si va sviluppando nelle sedi regionali e nazionali - consentano di seguire con consapevolezza, a livello locale, il processo evolutivo in atto e di fornire suggerimenti e proposte in merito alle strategie e alle azioni attuabili con il concorso di tutte le parti interessate. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € … € 200.000

Analisi swot Punti di forza: − Area di intervento tradizionale dell’Ente − buon livello di competenza in materia Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − necessità di fronteggiare i vincoli derivanti dalla normativa nazionale ed internazionale − rischio di duplicazioni di ruoli e di compiti Opportunità: − valorizzazione dell’attività di analisi e di rilevazione della Camera di Commercio a favore del territorio − ottimizzare i fattori di competitività sistemica Minacce: − iniziativa non consolidata

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 100

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.6 Informazione economica, sistemi informativi ed e-government 1.6.2 INFORMAZIONE ECONOMICA

Progetto Comunicazione – presentato a valere sul Fondo di perequazione Obiettivi Al fine di rafforzare l’impatto sulla vita della comunità economica e di rendere efficace la loro traduzione operativa, è necessario che le azioni del sistema camerale concrete che ne discenderanno vengano pubblicamente sottolineate attraverso un’azione continua di comunicazione istituzionale. Non si tratta solo di dare corpo all’immagine del sistema camerale esplicitando i collegamenti fra il suo ruolo istituzionale e le sue azioni. Si tratta anche di diffondere più estesamente possibile il valore prodotto e di spingere l’utenza di riferimento a sfruttarlo intensamente. L’efficacia di tale strategia passa in gran parte attraverso la valorizzazione del prodotto che per sua natura risulta più immediatamente spendibile e verso il quale l’attenzione del pubblico si concentra in modo più spontaneo e immediato. Quello rappresentato dall’informazione economica. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 14.000 / / / / € 14.000

Analisi swot Punti di forza: − Orientare le diverse attività verso il modello della comunicazione Integrata, che punti a “comunicare il sistema

camerale nel suo complesso”, andando oltre alla mera comunicazione di servizio (che nella sua capacità di trasmettere informazioni corrette e credibili non deve comunque mai venire meno

− partecipare attivamente ai processi in corso relativi a semplificazione amministrativa e sussidiarietà, favorendo l’avvicinamento del sistema camerale alle diverse realtà territoriali, ai gruppi di stakeholders, alle imprese e ai cittadini, attraverso lo sviluppo di strategie sia di trasmissione di messaggi che di ascolto e recupero del feed-backcrescita del numero delle imprese esportatrici

Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − i processi di comunicazione e il rafforzamento dell’immagine del sistema camerale non dovranno essere

calati/imposti dall’alto, ma costruiti tenendo conto delle esigenze e dei riscontri provenienti dal territorio e dalle imprese

− il successo delle attività di comunicazione istituzionale verso l’esterno dipenderà in misura determinante dalla maturità dei processi di comunicazione interna

Opportunità: − valorizzazione dell’attività di comunicazione del sistema camerale Minacce − complessità organizzativa del sistema camerale che non facilità la relazione con i cittadini e crea difficoltà di

approccio per alcune categorie di utenti

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 101

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.6 Informazione economica, sistemi informativi ed e-government 1.6.2 INFORMAZIONE ECONOMICA Potenziamento e qualificazione del Centro Informazione Economica e riorganizzazione della Biblioteca Obiettivi Disporre dell’informazione giusta al momento giusto è sempre di più una variabile strategica per il tessuto economico. La Camera di Commercio di Varese, accogliendo le crescenti domande di servizi informativi, ha deciso di concentrare le informazioni disponibili, per facilitare l’accesso dell’utenza, e di potenziare i servizi forniti, riorganizzandoli. Obiettivo principale dell’attività è quello di divenire collettore delle fonti informative necessarie al sistema economico – produttivo del territorio e punto di riferimento per orientare l’utenza meno esperta a rintracciare le informazioni utili (divenire “broker” dell’informazione economica). Inoltre, ci si propone di valorizzare ancora di più il grande patrimonio informativo economico già a disposizione della Camera di Commercio di Varese, implementandolo, ove necessario. Peraltro, la tendenza alla globalizzazione e la spinta all’internazionalizzazione delle attività economiche aumenta la richiesta di maggiori informazioni e analisi comparate sui mercati esteri, particolarmente da parte delle piccole e medie imprese del territorio, con richieste di chiarimenti e di sostegno informativo. Infine, per realizzare un’adeguata diffusione del patrimonio camerale in materia di informazione economica, si intendono trovare modalità alternative per rendere fruibile il patrimonio librario, di riviste e banche dati disponibile. Occorre, quindi, fare della biblioteca camerale un punto di riferimento per chi voglia ottenere informazioni socio - economiche sul territorio provinciale e nazionale. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 30.000 € 60.000 € 60.000 € 50.000 / € 200.000

Analisi swot Punti di forza: − buon livello di competenza in materia e ruolo strategico delle risorse umane − incremento della gamma di servizi informativi offerti, disponibilità ed aumentata fruibilità di un ricco patrimonio di

informazioni; − aumento della competitività delle imprese del territorio nel partecipare al mercato globale − rafforzamento dell’immagine camerale con obiettivi innovativi Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − necessità di pubblicizzazione adeguata del patrimonio informativo disponibile − iniziativa con modalità nuove e non consolidate − difficoltà di seguire in tempo reale la complessità dell’informazione economica disponibile e la normativa nazionale

ed internazionale Opportunità: − valorizzazione del patrimonio informativo a disposizione della Camera di Commercio e diffusione delle

informazioni economiche a favore del territorio − migliore sostegno informativo alla promozione, allo sviluppo e alla competitività del sistema imprenditoriale della

provincia Minacce: − iniziativa non consolidata e complessità organizzativa − necessità di formazione ed aggiornamento continuo del personale, sulle diverse normative e fonti informative − difficoltà nella gestione della complessità

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 102

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.6 Informazione economica, sistemi informativi ed e-government 1.6.2 INFORMAZIONE ECONOMICA

Sviluppo e diffusione del patrimonio economico e statistico Obiettivi La Camera di Commercio intende continuare ad approfondire alcuni aspetti socio-economici di particolare rilevanza per il territorio provinciale al fine di consentire all'ente camerale, alle associazioni di categoria e ad altri attori pubblici e privati di porre in atto validi interventi a favore del tessuto produttivo locale. Le analisi verranno diffuse sul territorio secondo diverse modalità e anche con la collaborazione di altri enti (es. Istat, Uniocamere, Tagliacarne, ecc.). Per promuovere la diffusione dell’informazione statistica la Camera di Commercio ha continuato a intensificare l’attività di rilevazione dei prezzi. In particolare il listino prezzi informativi settore edilizia costituisce un valido strumento di lavoro per tutti coloro che operano nel settore edilizio anche se, almeno per il momento, la pubblicazione riporta unicamente il prezzo dei materiali. Nel corso dell’anno si aggiorneranno le voci presenti e si studieranno le modalità per effettuare anche una rilevazione dei prezzi delle più significative opere compiute. Con l’intento di dare risposta ad esigenze più volte manifestate da parte dell’utenza, la Camera di Commercio intende predisporre anche uno studio di fattibilità per la realizzazione di un listino dei prezzi immobiliari della provincia di Varese. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 40.000 € 60.000 € 60.000 € 53.000 € 60.000 € 273.000

Analisi swot Punti di forza: − riconosciuta competenza dell’Ente in materia di informazione economico-statistica e di prezzi; − produzione di informazioni indispensabili per l’attuazione di efficaci interventi a favore del sistema economico

locale; − valorizzazione della funzione di raccolta e diffusione dell'informazione statistica, funzione già adeguatamente

conosciuta ed apprezzata; − obiettività nella raccolta delle informazione e garanzia della tutela del segreto statistico; − forte richiesta e utilizzo delle informazioni da parte dell’utenza; Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − possibile difficoltà nella raccolta dei dati e nel trovare informatori; Opportunità: − forte contributo alla diffusione di informazioni, alcune delle quali al momento non disponibili e peraltro molto

richieste all’ufficio camerale; − identificazione di opportunità per il sistema produttivo locale; Minacce: − complessità organizzativa; − difficoltà nel riuscire a coinvolgere attivamente gli operatore del settore.

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 103

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.6 Informazione economica, sistemi informativi ed e-government 1.6.2 INFORMAZIONE ECONOMICA

Ricerche e studi Obiettivi Tra le funzioni assegnate alle Camere di Commercio rientra l’attività di studio ed approfondimento degli aspetti socio-economici del sistema produttivo locale. Molte delle linee progettuali riferibili agli assi di intervento individuati nel bilancio pluriennale contengono al loro interno specifiche attività di studio e ricerca finalizzate ad indagare aspetti strategici legati all’attuazione dei singoli interventi (studi di fattibilità, indagini di settore ecc.). Le risorse appostate per questo filone di attività sono invece destinate alla realizzazione di ricerche ed approfondimenti di carattere generale che si ritenesse proficuo attivare a supporto delle azioni promozionali e a corredo del bagaglio conoscitivo in possesso degli uffici camerali. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 150.000 € 150.000 € 150.000 € 150.000 € 150.000 € 750.000

Analisi swot Punti di forza: − buon livello di competenza in materia e ruolo strategico delle risorse umane − incremento della gamma di servizi informativi offerti, disponibilità ed aumentata fruibilità di un ricco patrimonio di

informazioni; − aumento della competitività delle imprese del territorio nel partecipare al mercato globale − rafforzamento dell’immagine camerale con obiettivi innovativi Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − necessità di pubblicizzazione adeguata del patrimonio informativo disponibile − iniziativa con modalità nuove e non consolidate − difficoltà di seguire in tempo reale la complessità dell’informazione economica disponibile e la normativa nazionale

ed internazionale Opportunità: − valorizzazione del patrimonio informativo a disposizione della Camera di Commercio e diffusione delle

informazioni economiche a favore del territorio − migliore sostegno informativo alla promozione, allo sviluppo e alla competitività del sistema imprenditoriale della

provincia Minacce: − iniziativa non consolidata e complessità organizzativa − necessità di formazione ed aggiornamento continuo del personale, sulle diverse normative e fonti informative − difficoltà nella gestione della complessità

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1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.6 Informazione economica, sistemi informativi ed e-government 1.6.2 INFORMAZIONE ECONOMICA

Sostegno a progetti ed iniziative storico-culturali riguardanti il mondo imprenditoriale varesino Obiettivi L’accrescimento della conoscenza ed una maggiore consapevolezza della comune identità di un territorio e del suo sistema economico sono obiettivi perseguibili anche mediante la valorizzazione di particolari iniziative storico-culturali di particolare pregio e valenza per il mondo imprenditoriale varesino. A partire dal 2003 la Camera di Commercio di Varese prevede uno stanziamento di 20.000 € annui per il sostegno e la diffusione di alcune tra le più significative proposte provenienti da privati ed istituzioni private e pubbliche, riconducibili a questo filone di attività. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 20.000 € 20.000 € 20.000 € 20.000 € 20.000 € 100.000

Analisi swot Punti di forza: − presenza sul territorio di istituzioni pubbliche e private operanti con successo nel campo della diffusione di cultura e

conoscenze riferite al mondo dell’economia Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − scarso interesse diretto da parte della comunità imprenditoriale − iniziativa non consolidata − forte eterogeneità delle possibili iniziative rientranti nel filone di attività − iniziativa non di sistema − difficoltà di valutazione delle proposte Opportunità: − accrescere il bagaglio culturale ed il patrimonio storico comune del sistema produttivo varesino − stimolare il recupero della tradizione al fine di favorire il consolidamento dell’identità storica culturale ed

economica del territorio − sostenere finanziariamente enti ed istituzioni attive nel campo del recupero e della valorizzazione del patrimonio

storico cultirale Minacce: − sostenere iniziative che si rivelano di scarso impatto e di limitato valore − disperdere il contributo in iniziative eterogenee prive di coordinamento

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Iniziative di e-government … … … ... … … Totale stanziamento … … … … … …

1 Politiche di sviluppo del sistema economico provinciale 1.6 Informazione economica, sistemi informativi ed e-government 1.6.3 E-GOVERNMENT Obiettivi contribuire alla diffusione delle nuove tecnologie ed instaurare nuove modalità semplificate di erogazione dei servizi camerali di stampo tradizionale Contenuti l'accelerazione tecnologica impressa dall’incalzare della cosiddetta new economy ha reso disponibili tecnologie di comunicazione e informazione sempre più potenti, capaci di trasformare profondamente le organizzazioni pubbliche e private. Queste tecnologie si sono rivelate strumenti straordinari per i governi dei Paesi per migliorare la qualità, la velocità e l'affidabilità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese. L'esperienza internazionale e i lavori delle principali iniziative internazionali miranti ad identificare i modi in cui la rivoluzione digitale possa offrire benefici alla popolazione di tutto il mondo, hanno sottolineato il contributo che l'e-Government e l'e-Governance possono fornire nel processo di creazione di opportunità digitali per tutti. In questa ottica si inseriscono a pieno titolo gli sforzi del sistema camerale per l’erogazione di servizi sempre più avanzati e vicini alle esigenze di snellezza e semplificazione dei clienti-utenti. L’emblema di questo filone di attività è la campagna di diffusione delle smart-card per l’utilizzo della firma digitale, processo di e-government legato a precise disposizioni normative ma comunque dipendente in misura rilevante direttamente dall’azione di sensibilizzazione intrapresa dalle camere di commercio. L’asse di intervento attualmente non prevede l’appostamento di risorse nei capitoli riservati alle azioni di promozione economica, in quanto le attività svolte trovano copertura tra le spese correnti del bilancio camerale, tuttavia si ritiene utile mantenere aperta la linea progettuale in vista di possibili future iniziative, soprattutto a carattere promozionale e divulgativo

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Sostegno finanziario per la partecipazione a fiere 200 200 200 … … 600 Sostegno finanziario ai Consorzi Export 100 100 100 100 100 500 Totale stanziamento 300 300 300 100 100 1.100

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.1 Impresa e mercati 2.1.1 SOSTEGNO FINANZIARIO PER COMMERCIALIZZAZIONE SUI MERCATI INTERNI ED ESTERI Obiettivi sostenere le aziende nella fase di commercializzazione dei propri prodotti e servizi, agevolando l’adozione di strumenti di penetrazione sui mercati interni ed esteri, di stampo tradizionale o innovativo. Contenuti l’intervento si concretizza in un sostegno finanziario finalizzato a favorire la presenza delle nostre aziende alle più significative rassegne di carattere internazionale dei vari settori di interesse. L’evento fieristico è infatti un momento di crescita importante nella vita delle aziende in quanto punto d’incontro fra produttori ed operatori. Esso rappresenta un elemento formidabile di comunicazione d’impresa, di proiezione delle imprese su mercati più ampi, uno strumento di politica economica, industriale e commerciale di cui avvalersi per rilanciare la crescita dell’economia. La fiera, quindi, è ancora un’occasione privilegiata per testare un mercato, realizzare vendite dirette, identificare possibili partner, confrontarsi con la concorrenza, riposizionare l’azienda, lanciare nuove soluzioni, avviare contatti finalizzati alla costituzione di accordi commerciali. Per la promozione dei rapporti commerciali sui mercati esteri la Camera di Commercio interviene anche con un sostegno finanziario a favore delle iniziative attuate tramite i Consorzi Export della provincia di Varese.

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 107

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.1 Impresa e mercati 2.1.1 SOSTEGNO FINANZIARIO PER COMMERCIALIZZAZIONE SUI MERCATI INTERNI ED ESTERI

Sostegno finanziario per la partecipazione a fiere Obiettivi La partecipazione alle fiere di settore rappresenta per le aziende una tradizionale occasione di apertura verso la clientela e di penetrazione su mercati nuovi o consolidati. Accanto alle iniziative di partecipazione collettiva promosse dall’ente camerale in stretto coordinamento con le associazioni di categoria, si conferma anche per il periodo il sostegno finanziario, in forma di contributo a parziale copertura delle spese sostenute, anche per le singole aziende che intendono prendere parte autonomamente o in forma consorziata ad eventi fieristici. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 200.000 € 200.000 € 200.000 € … € … € 600.000

Analisi swot Punti di forza: − tipologia di interventi ampiamente consolidata Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − iniziativa non di sistema Opportunità: − sostenere la capacità delle imprese locali di presentarsi sui mercati interni ed esteri − possibilità di stimolare l’aggregazione di imprese Minacce: − disperdere risorse in iniziative non coordinate − garantire una ricaduta diretta su un numero limitato di aziende − sostenere iniziative ormai consolidate, prive di spunti realmente innovativi

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.1 Impresa e mercati 2.1.1 SOSTEGNO FINANZIARIO PER COMMERCIALIZZAZIONE SUI MERCATI INTERNI ED ESTERI

Sostegno finanziario ai Consorzi Export Obiettivi La Camera di Commercio di Varese sostiene costantemente l’azione dei Consorzi Export della provincia nella realizzazione di iniziative per la promozione dei rapporti commerciali con l’estero, e specificamente delle esportazioni, svolte in favore delle aziende della provincia con particolare riferimento a quelle medio-piccole e artigiane. Una verifica delle modalità di liquidazione del contributo, peraltro, ha portato, nel corso del 2001, ad una rivisitazione dei parametri di riferimento, in modo da pervenire ad una più oggettiva e precisa quantificazione Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 100.000 € 100.000 € 100.000 € 100.000 € 100.000 € 500.000

Analisi swot Punti di forza: − nell’economia della promozione dei rapporti economico-commerciali con l’estero l’attività dei Consorzi Export

costituisce un contributo privilegiato e un mezzo efficace di presenza delle aziende e uno strumento di rilevante sostegno alla presentazione di servizi alle imprese della provincia

− crescita del numero delle imprese esportatrici, anche attraverso il turn-over della presenza aziendale nelle iniziative che tradizionalmente vengono organizzate

Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − incapacità delle aziende di affrontare il mercato internazionale non per la debolezza del proprio prodotto quanto

per l’inadeguatezza della propria struttura organizzativa Opportunità: − valorizzazione dell’attività dei Consorzi Export con contributi legati specificamente all’attività di promozione da

questi realizzata a favore delle imprese associate della provincia − ottimizzare i fattori di competitività sistemica Minacce: − congiuntura economica sfavorevole per i tragici fatti dell’11 settembre − Innalzamento della concorrenza internazionale

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Sostegno finanziario per politiche di comunicazione aziendale 100 113 100 … … 313 Totale stanziamento 100 113 100 … … 313

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.1 Impresa e mercati 2.1.2 SOSTEGNO FINANZIARIO PER POLITICHE DI COMUNICAZIONE AZIENDALE Obiettivi favorire l’adozione da parte delle piccole e medie imprese locali di strumenti di comunicazione efficaci e innovativi. Contenuti i nuovi rapporti spazio-temporali di competizione, l’evoluzione nella progettazione dei prodotti e i trend di innovatività agenti sui modelli di consumo costituiscono, nel loro complesso, fattori di dinamicità ambientale e aziendale che concorrono ad ampliare e valorizzare la significatività della comunicazione come effettivo strumento di competizione. In effetti, le nuove sfide competitive e la crescente integrazione dei mercati con cui debbono confrontarsi le imprese, complessivamente tendono a favorire l’eliminazione di contesti statici e la loro sostituzione con ambienti dinamici e multiformi che comportano significative trasformazioni anche con riguardo alla comunicazione aziendale. Alla luce di tali considerazioni si individua l’opportunità di confermare il sostegno finanziario della Camera di Commercio a favore di quelle imprese che attivano forme di comunicazione istituzionale, attraverso la predisposizione di strumenti quali cataloghi, depliant, monografie aziendali, sia in versione cartacea che multimediale.

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.1 Impresa e mercati 2.1.2 SOSTEGNO FINANZIARIO PER POLITICHE DI COMUNICAZIONE AZIENDALE

Sostegno finanziario per politiche di comunicazione aziendale

Obiettivi La capacità delle aziende di comunicare esternamente (al consumatore finale o all’acquirente di beni intermedi) in modo adeguato le peculiarità della propria produzione costituisce in prospettiva un indubbio fattore di vantaggio competitivo nel mercato globalizzato. La diffusione delle informazioni e la capacità di raggiungere in maniera puntuale l’obiettivo delle campagne promozionali garantisce all’azienda la conquista ed il mantenimento delle quote di mercato a scapito della crescente concorrenzialità. La Camera di Commercio sostiene le imprese, con particolare riguardo per quelle di piccola e media dimensione, nello sforzo di migliorare l’impatto comunicazionale aziendale mediante realizzazione di cataloghi, depliant, monografie aziendali, sia in versione cartacea che multimediale. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 100.000 € 113.000 € 100.000 € … € … € 313.000

Analisi swot Punti di forza: − tipologia di interventi ampiamente consolidata Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − iniziativa non di sistema Opportunità: − sostenere la capacità delle imprese locali di presentarsi sui mercati interni ed esteri − possibilità di stimolare l’introduzione in azienda di strumenti innovativi (siti web, sistemi innovativi di comunicazione) Minacce: − disperdere risorse in iniziative non coordinate − garantire una ricaduta diretta su un numero limitato di aziende − erogare contributi di scarso impatto in quanto di importo unitario ridotto − sostenere in gran parte iniziative ormai consolidate, prive di spunti realmente innovativi

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Imprenditoria femminile 37 40 40 40 … 157 Borse di studio alle università 110 110 110 110 … 440 Contributo Azienda speciale Formas 54 54 54 54 54 270 Osservatori appalti, lavoro irregolare, lavoro atipico, D. Lgs. 626 100 100 100 100 … 400 Premiazione del lavoro 60 / 63 / 63 186 Formazione multisettoriale per imprenditori 150 170 170 170 … 660 Progetto: Punto Impresa Artigiana / 50 50 50 50 200 Punto Nuova Impresa 55 55 55 55 55 275 Altre iniziative in materia di formazione e lavoro 10 10 10 10 10 50 Totale stanziamento 576 589 652 589 232 2.638

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.2 Impresa e risorse umane 2.2.1 FORMAZIONE E LAVORO Obiettivi rispondere alle richieste formative degli operatori locali, secondo principi di sussidiarietà, anche alla luce delle particolari esigenze veicolate dagli organismi di rappresentanza datoriale e sindacale. Favorire il rafforzamento delle condizioni di trasparenza ed elasticità del mercato del lavoro, a beneficio del sistema economico provinciale nel suo complesso. Contenuti per quanto concerne la tradizionale attività di formazione, ci si avvarrà principalmente dell’opera dell’azienda speciale Formas, al cui bilancio si rimanda per un maggiore dettaglio delle iniziative programmate, nel segno della continuità con quanto realizzato gli anni precedenti. Un migliore e più fluido funzionamento del mercato del lavoro costituisce un indubbio vantaggio per tutte le componenti del tessuto economico provinciale: si perseguirà dunque il potenziamento delle attività di studio e monitoraggio già intraprese negli anni precedenti, con particolare attenzione alle tematiche relative al lavoro atipico, alle criticità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, alle implicazioni sul mondo imprenditoriale ed occupazionale dei rapporti di frontalierato. Per quanto concerne quest’ultimo filone di intervento, sarà ampliato il raggio d’azione degli esistenti centri di assistenza per lavoratori frontalieri, trasformandoli in una struttura in grado di presidiare in maniera completa il fenomeno dei rapporti Italia - Svizzera, con particolare riguardo per gli aspetti fondamentali e le ricadute degli accordi bilaterali attualmente vigenti tra i due paesi. Tra le altre iniziative si prevede l’eventuale possibilità di dare continuazione ad un progetto sul frontalierato la cui fattibilità è peraltro subordinata all’ammissibilità dello stesso a valere sui fondi Interreg III ed alla verifica di un più ampio partenariato.

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.2 Impresa e risorse umane 2.2.1 FORMAZIONE E LAVORO

Imprenditoria femminile Obiettivi Camera di Commercio di Varese ha costituito il “Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile” previsto dal Protocollo d’intesa siglato nel mese di maggio 1999 tra il Ministero dell’Industria e l’Unioncamere nell’ambito delle iniziative di promozione della Legge 25 febbraio 1992 n.215 sugli incentivi a favore dell’imprenditoria femminile La finalità del Comitato è di individuare iniziative da intraprendere per moltiplicare concretamente la cultura e la prassi, imprenditoriale tra le donne e di formare meccanismi di autoimprenditorialità. Compongono il Comitato rappresentanti dei diversi settori dell’economia provinciale, designate dalle organizzazioni di categoria e sindacali impegnate a costruire pari opportunità rispetto al lavoro. Le azioni possibili: − realizzazione di seminari “mettersi in proprio” − realizzazione del corso di formazione “Crea la tua impresa a Varese” − istituzione di un premio per la migliore impresa in provincia di Varese − corsi di orientamento all’imprenditorialità presso gli istituti professionali Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 37.000 € 40.000 € 40.000 € 40.000 € … € 157.000

Analisi swot Punti di forza: − compartecipazione delle istituzioni locali e del mondo associativo; − divulgazione dell’attività anche a mezzo Internet. Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − area di intervento non collaudata − difficoltà di assistere l’azienda una volta costituitasi Opportunità: − buon livello di competenza in materia; − copertura intersettoriale − apertura di nuovi bacini d’azione Minacce: − insufficiente campagna

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.2 Impresa e risorse umane 2.2.1 FORMAZIONE E LAVORO

Borse di studio alle università Obiettivi Il progetto si propone di consolidare, attraverso la concessione di borse di studio e la messa a disposizione di supporti adeguati, l’importante funzione di “laboratorio” per l’inserimento e l’avviamento al lavoro dei giovani. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 110.000 € 110.000 € 110.000 € 110.000 € … € 440.000

Analisi swot Punti di forza: − area di intervento consolidata − ampia disponibilità di elementi informativi − interattività infra-istituzionale Punti di debolezza: − reperimento di risorse sufficienti Opportunità: − consolidamento dell’importante funzione di laboratorio volta all’inserimento e all’avviamento al lavoro dei giovani. Minacce: − riscontro parziale del progetto nelle successive fasi di attuazione per vincoli di varia natura.

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 114

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.2 Impresa e risorse umane 2.2.1 FORMAZIONE E LAVORO

Contributo azienda speciale Formas Obiettivi Il ricorso alle Aziende speciali è stato motivato nel tempo da cause organizzative (rigidità delle strutture camerali) e da cause di mercato (interventi in aree di servizio non tipiche delle strutture pubbliche). Tali Aziende hanno contribuito notevolmente a snellire e rendere più efficiente ed efficace l’azione della camera di Commercio, soprattutto liberando la stessa da quei vincoli burocratici che nel recente passato hanno caratterizzano le attività delle Istituzioni pubbliche e che oggi sono in forte attenuazione. Le Aziende speciali, infatti, costituite sulla base di modelli normativi di tipo esclusivamente privatistico, hanno aiutato ad avvicinare sempre più l’Istituzione Camera di Commercio alle imprese, diffondendo ed in molti casi facendo apprezzare, presso queste ultime, la conoscenza di un “mondo ”, quello camerale, che sovente veniva percepito solo ai fini degli adempimenti burocratico-amministrativi. Oggi, come accennato in precedenza, sono aumentate le flessibilità interne alle Camere di Commercio, si è sviluppato il mercato dei servizi e sono cambiate le funzioni del sistema. Similmente a quanto avvenuto per le imprese, infatti, anche nelle Pubbliche amministrazioni l’obiettivo emergente è oggi quello di introdurre metodologie organizzative flessibili, basate sul comportamento intelligente e proattivo di tutti gli attori dell’organizzazione con la maggiore enfasi sull’efficacia finale dei processi. Così impostati, gli obiettivi di efficacia consentono un più diretto raggiungimento anche degli obiettivi di efficienza (in termini di riduzione dei costi, di razionalizzazione dei flussi informativi, ecc.) e, conseguentemente, di una maggiore competitività nell’offerta dei servizi. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 54.000 € 54.000 € 54.000 € 54.000 € 54.000 € 270.000

Analisi swot Punti di forza: − ruolo strategico delle Aziende speciali nelle varie fasi di implementazione dei processi di sviluppo locale − intervento concreto per soddisfare le mutevoli esigenze del sistema produttivo − divulgazione attività anche a mezzo Internet Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − possibile difficoltà di introdurre metodologie organizzative flessibili, basate sul comportamento intelligente e

proattivo di tutti gli attori dell’organizzazione con la maggiore enfasi sull’efficacia finale dei processi Opportunità: − avvicinare sempre più l’Istituzione Camera di Commercio alle imprese, diffondendo ed in molti casi facendo

apprezzare, presso queste ultime, la conoscenza di un “mondo ”, quello camerale, che sovente veniva percepito solo ai fini degli adempimenti burocratico-amministrativi

Minacce: − possibile difficoltà nell’assecondare logiche di sussidiarietà

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 115

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.2 Impresa e risorse umane 2.2.1 FORMAZIONE E LAVORO

Osservatori appalti, lavoro irregolare, lavoro atipico, 626 Obiettivi Fondamentale appare il contributo che sapranno dare alla progettualità e alla capacità di intervento strategico della Camera di Commercio gli osservatori camerali, strumenti di analisi, proposta e concertazione nati per riportare i processi decisionali a quel livello, in genere locale, a cui si collocano e quindi si conoscono i problemi che si intendono affrontare. La dinamica economica e sociale marcia oggi infatti a ritmi che rendono spesso inefficace il tradizionale processo regolativo pubblico impostato sulla funzione legislativa dello Stato e sulla funzione regolamentare della Pubblica amministrazione: per poter svolgere un ruolo incisivo, allora, la macchina pubblica deve saper operare in tempo reale sui fenomeni e può farlo solo affrontando subito sul territorio e con i protagonisti della vita economico-sociale i problemi. Da qui l’intendimento della Camera di Commercio di saper offrire, attraverso gli Osservatori, dei luoghi di raccordo e confronto tra una pluralità di soggetti istituzionali, associativi, scientifici che, a partire da attività di comprensione condivisa del problema (monitoraggio, ricerca, scambi di informazioni ed esperienze), possano far convergere tutti i portatori di interesse coinvolti verso posizioni comuni e un programma di lavoro strategico. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 100.000 € 100.000 € 100.000 € 100.000 € … € 400.000

Analisi swot Punti di forza: − area di intervento tradizionale dell’Ente; − buon livello di competenza in materia; Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − rischio di duplicazioni di ruoli e di compiti Opportunità: − valorizzazione dell’attività di analisi e di rilevazione della Camera di Commercio a favore del territorio − ottimizzare i fattori di competitività sistemica Minacce: − non rilevate

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.2 Impresa e risorse umane 2.2.1 FORMAZIONE E LAVORO

Premiazione del lavoro e del progresso economico Obiettivi Come per gli anni precedenti si procederà anche per i prossimi anni, con un progetto dai contenuti innovativi, alla organizzazione della premiazione del lavoro e del progresso economico e del commercio estero. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 60.000 / € 63.000 / € 63.000 € 186.000

Analisi swot Punti di forza: − area di intervento dell’Ente consolidata nel tempo Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − non previsti Opportunità: − visibilità per l’Ente camerale Minacce: − non rilevate

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.2 Impresa e risorse umane 2.2.1 FORMAZIONE E LAVORO

Formazione multisettoriale per imprenditori Obiettivi Produrre nuova conoscenza in campi diversi, trasmetterla e diffonderla, introdurla nelle applicazioni economiche. Fare questo con convinzione e larghezza di mezzi è diventato un imperativo cruciale per tenere il passo con i tempi. Lo sviluppo socio-economico, in particolare, diventa sempre più dipendente dalla capacità produttiva di servizi legati a conoscenze, processi e innovazioni che solo un florido ambiente di formazione può produrre. Mettere in cantiere e dare risalto a iniziative in questo campo significa lavorare per assicurare alla provincia di Varese una posizione solida nel contesto di competizione internazionale. Per quanto concerne la formazione imprenditoriale, la realizzazione delle iniziative avverrà principalmente con il supporto dell’azienda speciale Formas in veste di soggetto attuatore. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 150.000 € 170.000 € 170.000 € 170.000 € … € 660.000

Analisi swot Punti di forza: − attenzione alla domanda di lavoro originata dalle imprese del territorio, al fine di coniugare crescita economica e

crescita dell’occupazione − ruolo strategico delle risorse umane nelle varie fasi di implementazione delle innovazioni di prodotto e di processo − studio e progettazione di nuove modalità di servizio per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro − intervento concreto per soddisfare le mutate esigenze formative del sistema sociale nel suo complesso − divulgazione attività anche a mezzo Internet Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − necessaria fase di “rodaggio” dell’iniziativa Opportunità: − avvio e messa a regime di un sistema di formazione continua delle piccole e medie imprese, in particolare sui temi

della gestione economico-finanziaria d’impresa e sull’introduzione di nuove tecnologie − raccolta dei contributi delle Associazioni di categoria e degli operatori del settore Minacce: − possibile “disinteresse” degli operatori sui temi della formazione imprenditoriale

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.2 Impresa e risorse umane 2.2.1 FORMAZIONE E LAVORO

Punto Impresa Artigiana Obiettivi Il progetto prevede la messa in rete tra Camera di Commercio ed Associazioni di categoria dell’Artigianato di informazioni relative alla fase di start-up di nuove imprese, con particolare riguardo per quei campi della vita aziendale non attualmente presidiati in maniera adeguata sul mercato quali temi ambientali, aspetti previdenziali e societari, modalità di accesso al credito, orientamento e formazione. Le linee di attività che saranno perseguite inizialmente riguardano: − il potenziamento della attività di orientamento rivolte ai neo-imprenditori − la realizzazione di una guida “Benvenuto nel mondo artigiano” che possa rappresentare un primo strumento di

conoscenza da parte di chi avvia una nuova attività imprenditoriale sia in versione cartacea sia in versione multimediale

Si prevede inoltre di attivare specifici programmi di formazione dedicati al personale addetto alla gestione del nuovo servizio, e di attuare idonee campagne promozionali in grado di garantire la giusta visibilità all’iniziativa. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

/ € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 200.000

Analisi swot Punti di forza: − azione di sistema condivisa tra associazioni ed ente camerale − possibili sinergie con il già consolidato Punto Nuova Impresa Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di coinvolgere in maniera adeguata un numero elevato di nuovi imprenditori artigiani − difficoltà di coordinamento tra punti della rete Opportunità: − ampliare la gamma di servizi camerali offerti al pubblico − limitare il fenomeno della “mortalità infantile” delle imprese artigiane Minacce: − insufficiente campagna di promozione del nuovo servizio − possibilità di difficili relazioni con le rappresentanze di altre categorie economiche

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.2 Impresa e risorse umane 2.2.1 FORMAZIONE E LAVORO

Punto Nuova Impresa Obiettivi L’esigenza di fornire al sistema economico una serie di servizi integrati in grado di sostenere ed accompagnare un processo consapevole di creazione d’impresa, accrescendo così la capacità di governare il turn-over imprenditoriale e di circoscriverne così le ricadute a livello socio-economico, è perseguita mediante lo sviluppo della ormai consolidata esperienza degli sportelli Punto Nuova Impresa, iniziativa congiunta Regione/Camere di Commercio. L’attività del sistema Punto Nuova Impresa nel 2003 si svolgerà lungo due direttrici: - assicurare continuità al servizio - garantire il miglioramento delle prestazioni del personale addetto, che sarà coinvolto in specifici programmi di formazione ed aggiornamento Le risorse appostate nel quinquennio sono destinate alla copertura dei costi di funzionamento dello sportello ed alla realizzazione di attività formative rivolte ai neo-imprenditori. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 55.000 € 55.000 € 55.000 € 55.000 € 55.000 € 275.000

Analisi swot Punti di forza: − area di intervento già collaudata con successo; − riconosciuta competenza dello Sportello Punto Nuova Impresa in materia di consulenza e di informazione per

l’avvio di nuove attività e per il consolidamento delle imprese esistenti; − compartecipazione delle istituzioni locali e del mondo associativo; − divulgazione dell’attività anche a mezzo Internet. Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di assistere l’azienda una volta costituitasi Opportunità: − buon livello di competenza in materia; − copertura intersettoriale − apertura di nuovi bacini d’azione Minacce: − insufficiente campagna di promozione dello Sportello

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 120

Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Sostegno finanziario all’innovazione 200 200 270 280 ….. 950 Totale stanziamento 200 200 270 280 ….. 950

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.3 Impresa e tecnologie 2.3.1 SOSTEGNO FINANZIARIO ALL’INNOVAZIONE Obiettivi favorire i processi di trasferimento e di diffusione dell’innovazione tecnologica in favore delle PMI locali, al fine di introdurre in azienda miglioramenti gestionali, di processo, di prodotto. Sostenere le imprese impegnate in processi di certifcazione aziendale. Contenuti azioni di sostegno diretto alle imprese: sarà garantito come in passato il pieno appoggio alle aziende maggiormente impegnate nel campo della ricerca e sviluppo, che potranno beneficiare di speciali contributi da utilizzare con modalità e su aree di intervento da definirsi. Sarà inoltre opportuno prevedere ulteriori incentivazioni (ad esempio, mediante bonus e maggiorazioni) per i progetti in grado di garantire un’adeguata diffusione dell’innovazione tecnologica (ad es. progetti gestiti da consorzi o raggruppamenti temporanei di imprese). Questo ramo di attività potrà eventualmente beneficiare nel medio periodo dell’apporto fornito dallo sportello tecnologico, attivato, nell’ambito delle azioni di sistema annoverate tra le politiche di sviluppo del sistema economico provinciale, in collaborazione con Unioncamere e con le altre Camere di commercio della Lombardia. A partire dal 2005, inoltre, si potrà prevedere di appostare specifiche risorse per il sostegno alle imprese che intendano avviare processi per la brevettazione, verificando al riguardo la possibilità di veicolare sull’iniziativa risorse finanziarie da altri soggetti pubblici e privati (ad es. Provincia)

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 121

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.3 Impresa e tecnologie 2.3.1 SOSTEGNO FINANZIARIO ALL’INNOVAZIONE

Sostegno finanziario all’innovazione Obiettivi In tema di innovazione tecnologica, certificazione ambientale e di qualità, settori ritenuti strategici in virtù della loro capacità di fornire un vantaggio competitivo alle aziende in un mercato globalizzato, è importantissimo sostenere e stimolare in maniera adeguata la libera iniziativa aziendale, motore in grado di indurre una proporzionale offerta da parte di centri di eccellenza e società di servizi avanzati. Si procederà dunque a predisporre specifici regolamenti per l‘erogazione di contributi diretti alle imprese a sostegno di progetti innovativi e/o finalizzati all’ottenimento della certificazione aziendale, sulla base di alcune linee guida: - necessità di privilegiare i progetti ancora da avviare rispetto a quelli in corso di attuazione - priorità ed eventuali ulteriori agevolazioni per i progetti in grado di garantire adeguata diffusione (che coinvolgano consorzi o raggruppamenti di aziende) - sostegno alla brevettazione italiana ed europea - adeguata quantificazione del tetto massimo erogabile per impresa/progetto, in considerazione dell’elevata onerosità degli interventi in materia ambientale e di innovazione tecnologica Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 200.000 € 200.000 € 270.000 € 280.000 € … € 950.000

Analisi swot Punti di forza: − sostegno alle imprese a più elevata capacità progettuale − possibilità di stimolare un’ampia gamma di iniziative, frutto dello spirito di iniziativa delle imprese più dinamiche − possibilità di intervenire trasversalmente su più filiere – distretti produttivi Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di reperimento di aziende innovative o orientate alla certificazione Opportunità: − stimolare l’aggregazione di imprese finalizzata al trasferimento della conoscenza − indurre forti investimenti aziendali in attività ritenute strategiche nel mercato globale − contribuire alla diffusione dell’innovazione presso le PMI − dotare il territorio di professionalità specifiche in termini di servizi di sostegno all’innovazione Minacce: − disperdere risorse in iniziative non coordinate − garantire una ricaduta diretta su un numero troppo limitato di aziende − intervenire su aziende già orientate al progresso tecnologico ed alla certificazione, senza riuscire a diffondere tale

sensibilità ad altri soggetti

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 122

Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Sostegno ai consorzi fidi 550 550 ….. ….. ….. 1.100 Contributi in conto interessi 350 350 ….. ….. ….. 700 Sostegno ai consorzi fidi + Contributi in conto interessi ….. ….. 900 900 900 2.700 Totale stanziamento 900 900 900 900 900 4.500

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.4 Impresa e finanza 2.4.1 ACCESSO AL CREDITO Obiettivi intervenire nel settore del credito secondo le modalità consolidate (sostegno ai consorzi fidi e abbattimento tassi su finanziamenti). Contenuti per le due linee di intervento si prevedono le seguenti attività: Sostegno ai consorzi fidi: va potenziata e valorizzata l’attività di supporto agli organismi di garanzia, con particolare attenzione alle modalità di attuazione del nuovo regolamento camerale, nelle parti che tendono alla individuazione di rigidi parametri di accesso ai contributi e dunque ad assicurare un positivo effetto moltiplicatorio al contributo camerale Abbattimento tassi sui finanziamenti: questo strumento, che si conferma di assoluta rilevanza in tutti i settori produttivi, va calibrato e reso più elastico nel senso di un maggiore connessione con l’andamento congiunturale del mercato, in modo da contrastare e non assecondare le ciclicità dell’economia (e dunque aumentando il sostegno all’investimento nei momenti di recessione e viceversa) Sulla scorta delle indicazioni emerse dal dibattito in sede consiliare, la suddivisione delle risorse tra le due linee di azione (sostegno ai fondi di garanzia, contributi per abbattimento tassi) è stata fissata in maniera precisa solo per gli anni 2003-2004, in considerazione delle aspettative di tenuta dell’attuale livello dei tassi di interesse; non è invece possibile prevedere fin d’ora gli sviluppi per gli anni 2005-2007, per i quali è stato indicato solo lo stanziamento complessivo annuale pari a 900.000 euro. Ai sensi del vigente regolamento per l’erogazione del contributo ai fondi rischi degli organismi di garanzia, è inoltre necessario individuare la suddivisione settoriale dello stanziamento, che viene fissata per il 2003 secondo lo schema seguente (cifre in migliaia di euro): Commercio Industria Artigianato Agricoltura Totale

Sostegno ai consorzi fidi 130 224 146 50 550

Abbattimento tassi 92 158 100 - 350

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 123

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.4 Impresa e finanza 2.4.1 ACCESSO AL CREDITO

Sostegno ai Consorzi fidi Obiettivi Sostegno agli Organismi di garanzia fidi tramite l’incremento del fondo rischi, al quale gli Istituti di credito parametrano l’entità delle garanzie concedibili dai singoli Organismi. Data l’attuale struttura dei tassi ed in previsione delle ricadute degli accordi di Basilea, l’indirizzo generale per il 2003 ed il 2004 è per un incremento del sostegno ai fondi rischi degli organismi di garanzia a discapito degli interventi diretti sulle aziende mediante contributi in conto interessi. Per gli anni seguenti si opererà una valutazione in sede di predisposizione del bilancio annuale, correggendo le misure sulla base della situazione generale del mercato creditizio. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 550.000 € 550.000 / / / € 1.100.000

Analisi swot Punti di forza: − area di intervento tradizionale dell’Ente; − buon livello di competenza in materia; − modesto impegno di ore/uomo. Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − necessità di fronteggiare i vincoli derivanti dalla normativa europea in tema di aiuti di Stato. Opportunità: − miglioramento del rapporto Ente/Consorzi-Cooperative di garanzia; − potenziamento operatività di Consorzi/Cooperative con effetti positivi sull’economia del territorio Minacce: − possibili contestazioni sui criteri di ripartizione ed eventuali esclusioni dal contributo; − possibili obiezioni circa l’astratta preferibilità di interventi diretti alle imprese, piuttosto che agli Organismi di

garanzia fidi

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 124

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.4 Impresa e finanza 2.4.1 ACCESSO AL CREDITO

Contributi in conto interessi su finanziamenti garantiti da Consorzi/Cooperative di garanzia Obiettivi Miglioramento delle condizioni di accesso al credito per le piccole e medie imprese tramite la riduzione degli oneri finanziari. Sostegno agli Organismi di garanzia fidi tramite l’indiretto conferimento di migliori condizioni di economicità ai prodotti finanziari dagli stessi elaborati e commercializzati. Dato il basso livello attuale dei tassi passivi, l’entità delle risorse destinate per il 2003 e 2004 all’erogazione di contributi diretti viene ridotta rispetto agli anni precedenti a beneficio dello stanziamento destinato al sostegno agli organismi di garanzia. Per gli anni seguenti si opererà una valutazione in sede di predisposizione del bilancio annuale, correggendo le misure sulla base della situazione generale del mercato creditizio. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 350.000 € 350.000 / / / € 700.000

Analisi swot Punti di forza: − strumento di intervento dell’Ente consolidato da tempo; − buon livello di competenza in materia; − effetto moltiplicatore: rappresentando una percentuale del finanziamento complessivo, il contributo consente, con

risorse relativamente limitate, la movimentazione di flussi consistenti Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − impegno notevole di ore/uomo per la fase di liquidazione dei contributi; − vincoli derivanti dalla normativa europea in tema di aiuti di Stato Opportunità: − miglioramento del rapporto Ente/Organismi di garanzia; − incremento operatività degli Organismi di garanzia; − coinvolgimento degli Istituti di credito tramite la richiesta di tassi di interesse agevolati da abbinare al contributo

camerale; − riduzione degli oneri finanziari a carico delle imprese. Minacce: − possibile sottodimensionamento dello stanziamento rispetto a volumi imprevisti di operatività; − possibili obiezioni circa l’astratta preferibilità di interventi diretti alle imprese, a prescindere dal coinvolgimento

degli Organismi di garanzia fidi

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 125

Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Osservatorio sul credito - Finanza innovativa 50 100 50 … … 200 Totale stanziamento 50 100 50 … … 200

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.4 Impresa e finanza 2.4.2 FINANZA INNOVATIVA Obiettivi ampliare la gamma delle tipologie di azioni effettuate in tema di accesso al credito, mediante introduzione di strumenti innovativi. Rilancio dell’Osservatorio sul Credito quale naturale tavolo di concertazione delle politiche ed incubatore di spunti progettuali in tema di accesso al credito. Contenuti finanza innovativa: va stimolata e sostenuta la ricerca e l’adozione di strumenti avanzati, tendenti in particolare a favorire l’aumento del grado di patrimonializzazione delle imprese, anche e soprattutto in vista dell’applicazione dell’accordo Basilea 2 Allo scopo di supportare le iniziative riconducibili ai tre filoni sopra esposti, di fornire ulteriori spunti progettuali e di incrementare il grado di condivisione delle politiche di sostegno al settore del credito, si reputa quanto mai utile ed opportuno rilanciare l’attività dell’Osservatorio provinciale sul credito, organismo istituito nel 2001 e rimasto ancora ad una fase pre-operativa. Per il 2003 si prevede di finanziare l’attività di analisi e studio mediante utilizzo di stanziamenti provenienti dagli esercizi precedenti; per gli anni successivi all’Osservatorio sarà garantito un portafoglio da destinare all’aggiornamento ed eventuale affinamento di queste analisi.

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 126

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.4 Impresa e finanza 2.4.2 FINANZA INNOVATIVA

Osservatorio Credito e Finanza / Finanza innovativa Obiettivi Nel corso del 2001 la Camera di Commercio di Varese ha deciso di dotarsi di un organo tecnico in materia di credito e finanza, in grado di proporsi come incubatore di spunti progettuali e luogo ideale per il confronto tra le parti in tema di interventi di sostegno alle PMI per l’accesso al credito. Oltre alla puntuale verifica delle ricadute sul sistema creditizio delle tradizionali iniziative promosse dall’ente camerale (sostegno ai consorzi, contributi alle imprese in conto interessi per abbattimento tassi), all’Osservatorio spetterà la delicata funzione di ideare e proporre l’adozione di strumenti innovativi volti a contrastare gli effetti delle novità introdotte a partire dal 2005 dagli accordi di Basilea 2. All’Osservatorio va dunque garantita la disponibilità di un portafoglio iniziale a supporto di eventuali attività di studio ed approfondimento (considerando che allo scopo risultano già disponibili risorse per circa 90.000 € come avanzo da esercizi precedenti); vanno inoltre previsti su scala pluriennale adeguati stanziamenti da destinare alla concreta attuazione delle proposte formulate dall’Osservatorio, considerando che gli interventi ipotizzabili a sostegno della patrimonializzazione delle imprese potranno risultare efficaci solo se sufficientemente cospicui. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 50.000 € 100.000 € 50.000 € … € … € 200.000

Analisi swot Punti di forza: − ampia condivisione da parte del mondo associativo degli obiettivi e delle funzioni dell’osservatorio − alta competenza tecnica dell’Osservatorio − capacità di indurre investimenti consistenti (forte effetto moltiplicatorio degli interventi camerali) − condivisione dei problemi del credito da parte dei livelli istituzionali superiori (Ragione, Governo), con possibilità di

accesso a cofinanziamenti Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficile previsione degli effetti degli accordi di Basilea 2 − scarsa sperimentazione degli interventi di finanza innovativa − difficoltà di misurazione delle ricadute sulle aziende − pletoricità della composizione dell’Osservatorio (rischio di scarsa efficienza) Opportunità: − contribuire alla collaborazione istituzionale in un settore ad alta conflittualità quale quello del credito − stimolare l’adozione da parte delle PMI di strumenti di finanza innovativa − garantire alle imprese locali vantaggi competitivi a livello di sistema nel nuovo scenario disegnato da Basilea 2 − sostenere indirettamente l’attività dei consorzi di garanzia, considerati strategici nel nuovo scenario disegnato da

Basilea 2 Minacce: − non riuscire a tradurre in iniziative concrete l’attività di studio e di monitoraggio dell’Osservatorio − promuovere interventi che si rivelino di efficacia limitata

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 127

Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Sostegno finanziario ai processi di certificazione 100 100 100 100 ….. 400 Totale stanziamento 100 100 100 100 … 400

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.5 Impresa e qualità 2.5.1 SOSTEGNO FINANZIARIO AI PROCESSI DI CERTIFICAZIONE Obiettivi sostenere le imprese impegnate in processi di certifcazione aziendale (di qualità, ambientale ecc.). Contenuti in tema di qualità ed ambiente il sostegno finanziario sarà assicurato mediante erogazione di contributi volti a sostenere le imprese che intendono intraprendere il percorso della certificazione aziendale (di qualità, ambientale, etica ecc.).

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Indirizzi generali e Programma Pluriennale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese 2003-2007 128

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.5 Impresa e qualità 2.5.2 SOSTEGNO FINANZIARIO AI PROCESSI DI CERTIFICAZIONE

Sostegno finanziario ai processi di certificazione Obiettivi In tema di certificazione ambientale e di qualità, attività ritenute strategiche in virtù della loro capacità di fornire un vantaggio competitivo alle aziende in un mercato globalizzato, è importantissimo sostenere e stimolare in maniera adeguata la libera iniziativa aziendale, motore in grado di indurre una proporzionale offerta da parte di centri di eccellenza e società di servizi avanzati. Si procederà dunque a predisporre specifici regolamenti per l‘erogazione di contributi diretti alle imprese a sostegno di progetti finalizzati all’ottenimento della certificazione aziendale, sulla base di alcune linee guida: - necessità di privilegiare i progetti ancora da avviare rispetto a quelli in corso di attuazione - priorità ed eventuali ulteriori agevolazioni per i progetti in grado di garantire adeguata diffusione (che coinvolgano

consorzi o raggruppamenti di aziende) - adeguata quantificazione del tetto massimo erogabile per impresa/progetto, in considerazione dell’elevata onerosità

degli interventi in materia di certificazione di qualità e/o ambientale. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 100.000 € 100.000 € 100.000 € 100.000 € … € 400.000

Analisi swot Punti di forza: − sostegno alle imprese maggiormente orientate a nuovi modelli organizzativi e comunicazionali − possibilità di intervenire trasversalmente su più filiere – distretti produttivi Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − difficoltà di reperimento di aziende innovative o orientate alla certificazione Opportunità: − indurre forti investimenti aziendali in attività ritenute strategiche nel mercato globale − contribuire alla diffusione delle politiche della qualità presso le PMI − creare con interventi diretti su poche imprese un effetto di traino sull’intero comparto o filiera − dotare il territorio di professionalità specifiche in termini di servizi di sostegno all’innovazione Minacce: − disperdere risorse in iniziative non coordinate − garantire una ricaduta diretta su un numero troppo limitato di aziende − intervenire su aziende già orientate al progresso tecnologico ed alla certificazione, senza riuscire a diffondere tale

sensibilità ad altri soggetti

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Sviluppo e promozione servizio di conciliazione (presentato al Fondo Perequativo)

14 / / / / 14

Sviluppo arbitrato e conciliazione 20 30 30 30 … 110 Totale stanziamento 34 30 30 30 … 124

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.6 Impresa e consumatori 2.6.1 REGOLAZIONE DI MERCATO: SVILUPPO GIUSTIZIA ALTERNATIVA Obiettivi divulgazione, sensibilizzazione e promozione della giustizia alternativa nell’ambito delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori/utenti Contenuti saranno sviluppate le opportune iniziative per diffondere la conoscenza dell’esistenza degli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per la composizione delle controversie, usufruibili attraverso il ricorso alla Camera di Commercio, che può offrire un servizio neutrale, in tempi decisamente più brevi rispetto a quelli della magistratura, ed a costi più contenuto. Lo sviluppo e la promozione dell’attività di conciliazione e di arbitrato prevede la formazione continua di arbitri e conciliatori, anche in termini di conoscenza e adozione delle tecniche ADR (Alternative Dispute Resolution). Riferimenti normativi: – Legge 29 marzo 2001, n. 135 “Riforma della legislazione nazionale del turismo” art. 4, comma 3. – Legge 3 ottobre 2001, n. 366 “Delega al Governo per la riforma per la riforma del diritto societario”, art. 12

(Nuove norme di procedura). – Decreto Legislativo 17 gennaio 2003, n. 5 “Definizione dei procedimenti in materia di diritto societario e di

intermediazione finanziaria, nonché in materia bancaria e creditizia in attuazione dell’art. 12 della Legge 3 ottobre 2001 n. 366, art. 38.

– Progetto di legge “Norme per il turismo in Lombardia” che attribuisce alle Camere di Commercio l’attività di conciliazione per le controversie in campo turistico.

– Tavolo di concertazione sull’assicurazione RC auto. Protocollo d’intesa per procedura sperimentale di conciliazione, al fine di gestire reclami e contenziosi.

– “Libro verde relativo ai modi alternativi di risoluzione delle controversie in materia civile e commerciale”. Commissione delle Comunità Europee – Bruxelles 19 aprile 2002.

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.6 Impresa e consumatori 2.6.1 REGOLAZIONE DI MERCATO: SVILUPPO GIUSTIZIA ALTERNATIVA

Sviluppo e promozione servizio conciliazione - presentato a valere sul Fondo di perequazione Obiettivi Saranno intraprese le opportune iniziative per diffondere la conoscenza dell’esistenza di tali strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per la composizione delle controversie, usufruibili attraverso il ricorso alla Camera di Commercio, che può offrire un servizio neutrale, in tempi decisamente più brevi rispetto a quelli della magistratura, ed a costi contenuti. Destinatari di queste iniziative saranno principalmente le imprese ed i consumatori, anche attraverso le loro Associazioni di rappresentanza, ma anche professionisti e consulenti di azienda. La conoscenza e la condivisione sono elementi essenziali per consentire lo sviluppo del servizio, che peraltro deve dimostrarsi affidabile e gestito in forma professionale. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 14.000 / / / / € 14.000

Analisi swot Punti di forza: − area di intervento tradizionale dell’Ente; − buon livello di competenza in materia; Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − conoscenza e condivisione sono elementi essenziali per consentire lo sviluppo del servizio, che peraltro deve − dimostrarsi affidabile e gestito in forma professionale Opportunità: − valorizzazione dell’attività di Ente super partes della Camera di Commercio a favore della trasparenza del mercato Minacce: − possibile disinteresse del sistema delle imprese, dei consumatori e degli ordini professionali

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.6 Impresa e consumatori 2.6.1 REGOLAZIONE DI MERCATO: SVILUPPO GIUSTIZIA ALTERNATIVA

Sviluppo arbitrato e conciliazione Obiettivi Saranno incrementate le iniziative di divulgazione, sensibilizzazione e promozione della giustizia alternativa nell’ambito delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori. In particolare saranno intraprese iniziative volte a diffondere la conoscenza degli strumenti finalizzati al raggiungimento di accordi transattivi tra le parti in lite attraverso l’opera di un soggetto terzo neutrale, al fine di introdurre nell’istituto della conciliazione prevista dal nostro ordinamento quegli elementi tipici della “mediation” anglosassone, istituto tipico dei paesi britannici e americani, molto sviluppato anche sotto il profilo metodologico e scientifico. La conoscenza di queste tecniche è necessaria anche al fine di poter disporre di professionalità tali da poter consentire il raggiungimento dell’accordo fra le parti. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 20.000 € 30.000 € 30.000 € 30.000 € … € 110.000

Analisi swot Punti di forza: − area di intervento tradizionale dell’Ente; − buon livello di competenza in materia; Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − conoscenza e condivisione sono elementi essenziali per consentire lo sviluppo del servizio, che peraltro deve

dimostrarsi affidabile e gestito in forma professionale Opportunità: − valorizzazione dell’attività di Ente super partes della Camera di Commercio a favore della trasparenza del mercato Minacce: − possibile disinteresse del sistema delle imprese, dei consumatori e degli ordini professionali

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Linee progettuali 2003 2004 2005 2006 2007 tot. Potenziamento attività regolazione di mercato 36 47 47 47 ….. 177 Accertamento usi a valenza sovraprovinciale (presentato al Fondo perequativo)

25 / / / / 25

Totale stanziamento 61 47 47 47 ….. 202

2 Interventi promozionali per l’impresa 2.6 Impresa e consumatori 2.6.2 REGOLAZIONE DI MERCATO: ALTRE INIZIATIVE Obiettivi realizzare, nell’ambito delle competenze affidate alle Camere di Commercio dalla Legge 580/93, servizi volti ad assicurare correttezza e trasparenza nei rapporti contrattuali, nell’interesse delle imprese, dei consumatori e del mercato. Contenuti la Camera di Commercio di Varese è decisa ad interpretare al meglio il ruolo che il legislatore le ha voluto riconoscere in materia di regolazione del mercato. Con riferimento ai criteri incentrati sull’autodisciplina come fattore più efficace di regolazione del mercato, verranno implementati i nuovi compiti camerali in materia di tutela dei consumatori e della fede pubblica affiancandoli con una attività di promozione degli stessi (costituzione di una commissione per il controllo delle clausole vessatorie, predisposizione contratti tipo, seminari e convegni per imprese e consumatori, sulla sicurezza, sulla conformità dei prodotti e sulla proprietà industriale). Anche l’accertamento degli usi rientra nell’obiettivo generale di stimolare quelle prassi contrattuali più condivise e rispettose degli equilibri fra le parti e capaci di contrastare in chiave non autoritativa la creazione di spazi di distorsione del mercato.

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.6 Impresa e consumatori 2.6.2 REGOLAZIONE DI MERCATO: ALTRE INIZIATIVE

Potenziamento dell’attività di regolazione del mercato Obiettivi Se da un lato si attueranno iniziative volte a comporre situazioni patologiche derivanti da rapporti commerciali, dall’altro si attueranno iniziative volte a favorire la prevenzione di tali situazioni. Verrà perciò diffusa la cultura e la conoscenza relative alla tematica concernente la predisposizione dei contratti tipo e delle conseguenze derivanti dall’inserimento di clausole vessatorie, o inique secondo la definizione comunitaria. In parallelo saranno definiti strumenti e specifici servizi che garantiscano imparzialità e indipendenza nella valutazione di eventuali contratti tipo, come pure professionalità per l’eventuale predisposizione. Saranno inoltre intraprese azioni volte a favorire la conoscenza degli strumenti per la tutela della proprietà industriale e della proprietà intellettuale quali elementi importanti del patrimonio aziendale. Esse consisteranno principalmente nell’approfondimento e nella divulgazione delle tematiche giuridiche in materia, oltreché in possibili forme di supporto ed assistenza. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 360.000 € 47.000 € 47.000 € 47.000 € … € 177.000

Analisi swot Punti di forza: − elementi di innovazione del servizio Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − conoscenza e condivisione sono elementi essenziali per consentire lo sviluppo del servizio, che peraltro deve

dimostrarsi affidabile e gestito in forma professionale Opportunità: − valorizzazione dell’attività di Ente super partes della Camera di Commercio a favore della trasparenza del mercato Minacce: − attività non consolidata

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2 Interventi promozionali per l’impresa 2.6 Impresa e consumatori 2.6.2 REGOLAZIONE DI MERCATO: ALTRE INIZIATIVE

Accertamento usi a valenza sovraprovinciale - presentato a valere sul Fondo di perequazione Obiettivi L’accertamento degli usi a livello provinciale è un’attività tradizionalmente assegnata alle Camere di Commercio. In considerazione dell’accresciuto ruolo degli enti camerali in materia di regolazione di mercato, a livello regionale è stato lanciato un progetto in grado di valorizzare l’attività di accertamento degli usi e consuetudini, attribuendole un respiro ultra-provinciale particolarmente qualificante. Budget

anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 TOTALE

€ 25.000 / / / / € 25.000

Analisi swot Punti di forza: − buon livello di competenza in materia; − attività tradizionalmente svolta dalle Camere di Commercio Punti di debolezza (aree di possibile miglioramento): − disomogeneità tra i diversi territori Opportunità: − valorizzare l’attività di Ente super partes della Camera di Commercio a favore della trasparenza del mercato − aumentare la visibilità e la portata delle tradizionali raccolte provinciali degli usi e consuetudini Minacce: − dare vita ad un prodotto di utilizzo limitato sul territorio − inserire un elemento di turbativa ed ingenerare conseguentemente confusioni nell’applicazione degli usi e

consuetudini provinciali

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