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Infermiere Dott. Antonio Segatori
Dipartimento di scienze cardiologiche, geriatriche ed
anestesiologiche
Il malato in riabilitazione cardiovascolare
L’infermiere è colui che trascorre più tempo con i pazienti
Per questo spesso fada interprete tra ilpaziente ed il mondo
ospedaliero ed il linguaggio che vige in quest’ambito
ruolo tecnicoruolo psicologico
ruolo di educatore alla salute
Ruoli dell’infermiere in cardiologia -cardiochirurgia :
L’opera richiesta nella fase post IMA e preoperatoria é soprattutto mirata a ridurre l’inquietudine,
l’ansia e la paura del malato
Atteggiamento positivo, rassicurante ed ottimistico da parte di tutto il personale in UTIC-cardiologia e cardiochirurgia
La maggior parte dei pazienti che giunge in PS-UTIC e o che sopravvive alle prime ore é un gruppo a rischio
complessivamente basso, che quindi sopravviverà e recupererà anche una qualità di vita normale o pressoché
normale.
Tutti devono porsi in senso positivo nei confronti del paziente e della sua malattia, imparando a parlare con i
pazienti, ma soprattutto ad ascoltarli, conquistando giorno dopo giorno la fiducia loro e dei loro familiari
L’infermiere deve imparare i
programmi di training
Il tdr deve imparare a guardare un
monitor
La dietista a cogliere aspetti
psicologici
♦ Ridurre efficacemente l’inquietudine,
l’ansia e la paura del malato
♦ Istruzione del malato rispetto
alla diagnosi pronunciata dal medico,
alle indagini diagnostiche ed eventuale
tipo di intervento al quale dovrebbe
essere sottoposto.
Insegnamento della tecnica respiratoria
♦Respirazione invertita
♦Espirazione forzata contro resistenza
♦Controllo del diaframma
♦Illustrazione degli ausili per la FTR
6 Nessuna sensazione di esaurimento7 Estremamente lieve8 .9 Molto lieve10 Moderata11 Lieve12 .13 Alquanto forte14 .15 Forte (pesante)16 .17 Molto pesante18 .19 Estremamente pesante20 Massimo esaurimento
♦ Richiamo e applicazione delle tecniche respiratorie (attive e passive) acquisite in precedenza
♦ FTR
♦ Movimenti ROM (di Continuità di Movimento) attivi e passivi differenziati per pazienti post IMA e postByPass
Parallelamente a tutto ciò deve esserci un buon monitoraggio dei parametri idroelettrolitico ed enzimatico nonché
la cura delle vie di accesso venoso e arterioso, dei drenaggi etc
1) disostruzione delle vie aeree(drenaggio posturale, educazione alla tosse);
2) ripristino di una corretta dinamica ventilatoria (rieducazione diaframmatici, riespansione costale);
3) miglioramento della mobilità toracica;
4) potenziamento della muscolatura respiratoria principale ed accessoria.
• Letti con sistemi antidecubito complessi
• Sollevatori
•Cuscini e tutori posturali (per letti normali)
Presidi ed ausili
Esercizi fisici degli arti • Flessione, abduzione, infra ed extra rotazione
delle spalle
• Flessione ed estensione del gomito
• Flessione, abduzione, infra ed extra rotazione delle anche
• Flessione ed estensione plantare
• Angina Instabile•Pressione sistolica > 200mmHg o distolica >100 mmHg
(a riposo)• Instabilità sternale• Infezione della ferita chirurgica• Caduta della PA in ortostatismo > 20 mmHg• Stenosi aortica moderata o severa• Aritmie atriali e ventricolari non controllate • Blocco atrio-ventricolare di III grado• Tachicadia sinusale non controllata (con Fc>120 bpm)• Pericardite e miocardite in fase attiva• Embolia recente • Tromboflebite• Slivellamento del tratto S-T > 3mm• Diabete scompensato• Problemi ortopedici
Deambulazione
Deve essere sempre preceduta dal rilevamento della PA da seduto e in posizione eretta (dopo 30”).
Se la differenza nelle due posizioni > 10 mmHg il paziente deve essere rivalutato dal Cardiologo
La deambulazione può cominciare già nella I Giornata Post Operatoriae nella 3-4 Giornata Post IMA
Training fisicoParticolare importanza assume la
mobilizzazione degli arti superiori sia nel post IMA
che nel postoperatorio
•Favorisce iperemia nel distretto toracico•Riduce l’insorgenza di aderenze•Favorisce il processo di rimarginazione dei tessuti
Elementi base della riabilitazione nella fase ospedaliera dell’ IMA
♦ Supporto psicologico.♦ Mobilizzazione precoce (intesa come pronta e
graduale ripresa dell’attività fisiche quotidiane).
♦ Informazione ed educazione del paziente e della famiglia.
Linee guida ANMCO-SIC
“Una strategia riabilitativa basata sul training fisico ed un corretto controllo dei fattori di rischio é in grado di ridurre significativamente la mortalità e l’incidenza di
nuovi eventi coronarici dopo IMA”
Greves-Pollock
“La riabilitazione cardiaca comprende il training di esercizio ed un ampio spettro di modificazioni fisiche, mediche e psicologico comportamentali. Un intervento
multiplo sui fattori di rischio favorisce una diminuzione della morbilità e della mortalità”
Prevenzione secondaria
INTERVENTI
♦ informare il paziente sui F.R. (fattori di rischio)♦ aiutarlo a identificare i suoi F.R.♦ insegnarli strategie per minimizzare gli effetti dei F.R.
0.5%Prevalenza 1%Fumo
2%2.5 mg/dlColesterolo
2-4%1 mm (1%)PA
Riduzione Ecv*VariazioneFattore
ANMCO
Fattori d rischio e possibilità di intervento di abbattimento
*eventi cardio vascolari
♦Esecuzione di un test da sforzo a basso livello♦Trasferimento in un centro di riabilitazione cardiologica o invio presso un Day Hospital di R.C.♦Informazione educazione e supporto della famiglia. (misurazione parametri vitale)♦Identificazione e istruzione dei Care Giver (CAD, parenti, amici, volontari, etc.) ♦Identificazione dei pazienti maggiormente a . rischio ♦Programmazione della Home Care infermieristica
Teleassistenza
ECG. Possibilità di trasmettere un tracciato via email o via telefono
Tracciato monocanale
Il paziente dopo training fisico a casa ……
può autoeseguire ……….
ed inviare un tracciato
alla Unita Cardiologica
Monitoraggio spirometrico
E’ possibile eseguire una spirometria
ed inviare l‘esame con una
connessione GSM alla Unità Cardiologica
La Home Care e’ uno strumento efficace per la prevenzione di complicazioni a distanza (polmonari e cardiologiche),
incremento della compliance terapeutica con miglioramento di tutti gli indici dei fattori di rischio
(Vedi studio dell’Ospedale civile di Torre Annunziata