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Sport
Tecnologie per la disabilità – A.A. 2010/2011
ASPHIFondazione Onlus
Cenni storici
Individui affetti da paralisi spinale traumatica sono stati i primi disabili a praticare
sistematicamente un’attività sportiva. Tale attività pionieristica ebbe origine in Gran
Bretagna, grazie all’entusiastica opera di Sir Ludwig Guttmann, neuro-chirurgo.
Il centro fu aperto nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, ed i primi paraplegici a
cimentarsi nelle varie discipline sportive furono giovani di ambo i sessi appartenenti alle
forze armate britanniche, portatori di lesioni midollari per cause belliche.
Sir Ludwig ebbe il merito di riconoscere l’importanza della collaborazione attiva del malato,
unitamente alle cure mediche, nella prevenzione di tali patologie secondarie all’handicap;
egli studiò e realizzò con grande determinazione dei programmi di allenamento per disabili,
facendovi partecipare tutti i pazienti che si presentavano al suo centro.
Una delle maggiori difficoltà che si incontra nell’ottenere la collaborazione attiva del
paraplegico traumatico risiede nel basso livello delle motivazioni psichiche, pressoché
azzerate dall’handicap acquisito.
Una grave disabilità fisica, tale da ostacolare pesantemente il reinserimento nel contesto
lavorativo, produce una depressione psichica che rende il soggetto totalmente astenico,
demotivato e abulico, puro oggetto delle cure mediche che subisce passivamente.
Cenni storici
Occorre un contesto adattato, un ambiente favorevole, nel quale gli stimoli siano adeguati
alla condizione fisica del disabile. Solo così si possono proporre dei nuovi interessi,
ricreando i presupposti per un’adeguata motivazione alla collaborazione del soggetto, per
ricostruire attivamente la propria esistenza. Inventando delle discipline e delle tecniche
sportive adattate all’handicap, si ottiene un contesto sociale e ambientale rispondente a
queste esigenze.
Grazie dunque allo sport i pazienti paraplegici del Dr. Guttman cominciarono a sviluppare la
muscolatura delle braccia e delle spalle, raggiungendo rapidamente risultati
macroscopicamente superiori a quelli della normale chinesiterapia. Inoltre lo sport, aiutando
ad acquisire equilibrio ed abilità motorie nell’uso della sedia a rotelle, consentiva a questi
paraplegici di servirsi più efficacemente di tale mezzo di locomozione nella normale vita di
relazione.
Cenni storici
28 luglio 1948 si tennero i primi Giochi di Stoke Mandeville per atleti disabili, cui
parteciparono sportivi handicappati ex membri delle Forze Armate britanniche.
Nel 1952 per la prima volta i Giochi di Stoke Mandeville divennero internazionali
Nel 1960 si svolsero nel contesto delle Olimpiadi di Roma.
Nel 1964 vi fu un’Olimpiade per disabili a Tokio, con 390 partecipanti; nel 1968 ben 750
atleti su sedia a rotelle presero parte ai Giochi di Ramat Gan (Tel Aviv), località offerta da
Israele per indisponibilità di Città del Messico. In tale occasione un pubblico di 25.000
persone acclamò gli sportivi handicappati alla cerimonia di apertura nello stadio di
Gerusalemme.
……..
Nel 2008 alle Paralimpiadi di Pechino parteciparono 150 nazioni, con 4000 atleti
Nel 2010 alle Paralaimpiadi invernali a Vancouver parteciparono 45 nazioni, con 650 atleti
Introduzione
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità5
Valenza dello sport
Terapeutica-Riabilitativa
Psicologica
Sociale
Fisica
Introduzione
F.I.S.Ha. (Federazione Italiana Sport Handicappati)
FISD (Federazione Italiana Sport Disabili)
CIP (Comitato Italiano Paralimpico)
Federazioni normodotati
F.I.S.I.P. (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici)
CIP (con sedi regionali)
A livello internazionale IPC (International Paralympic Committee)
OGGI
Introduzione
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità7
Nella pratica sportiva si distinguono le seguenti categorie:
Disabili fisici
Disabili sensoriali ciechi
Disabili sensoriali sordi
Disabili psico-mentali
STESSO SITO DI GARA
STANDING
SITTING
Giochi Paralimpici
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Discipline ai Giochi paralimpici estivi
Atletica leggera paralimpica
Boccia
Calcio a 5-un-lato
Calcio a 7-un-lato
Canottaggio paralimpico
Ciclismo paralimpico
Equitazione paralimpica
Goalball
Judo paralimpico
Nuoto paralimpico
Pallacanestro in carrozzina
Pallavolo paralimpica
Rugby in carrozzina
Scherma in carrozzina
Sollevamento pesi paralimpico
Tennis in carrozzina
Tennis tavolo paralimpico
Tiro paralimpico
Tiro con l'arco paralimpico
Vela paralimpica
Giochi Paralimpici
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità9
Discipline ai Giochi paralimpici invernali
Sci alpino paralimpico
Sci di fondo paralimpico
Biathlon paralimpico
Curling in carrozzina
Hockey su slittino
Classificazione
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità
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Nelle diverse competizioni gareggiano atleti con disabilità diverse; per questo
motivo gli atleti vengono classificati a seconda delle proprie capacità funzionali in
modo che i partecipanti gareggino su basi uguali.
La classificazione prevede sia un esame dei referti medici, sia una valutazione delle
capacità funzionali.
Sulla base del risultato ottenuto nel processo di classificazione viene utilizzato un
coefficiente espresso in percentuale. Il tempo effettivo dall’atleta viene
moltiplicato per il coefficiente percentuale per ottenere il tempo gara.
Attrezzatura
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità11
Per poter praticare una disciplina sportiva è importante utilizzare degli
strumenti idonei (ausili) per ottenere risultati adeguati e che garantiscano la
massima sicurezza dell’atleta e dei compagni di gioco, in caso di giochi di
squadra.
In genere gli ausili possono essere suddivisi in:
personali
specifici dell’attività sportiva
ambientali
Solitamente le carrozzine utilizzate sono carrozzine a
tre ruote, due più grandi posteriori ed una anteriore
più piccola. Il telaio è allungato ed è costruito
impiegando materiali che consentono di contenerne
il peso complessivo, pur non compromettendo la
robustezza.
La posizione di spinta è raccolta, con ginocchia vicine
al tronco e gambe flesse sotto il sedile.
Inoltre sono fornite di un piccolo manubrio per
regolare l’angolo di sterzata
Attrezzatura
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità12
Carrozzine
Esistono carrozzine specifiche per ogni sport.
Es. in atletica è fondamentale l’utilizzo di carrozzine per consentire agli atleti della categoria
sitting di partecipare alle competizioni.
Attrezzatura
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità13
Carrozzine
Es. nel tennis le carrozzine sono modelli che presentano due ruote posteriori
di grandi dimensioni, due ruotini anteriori molto piccoli, che garantiscono il
massimo della maneggevolezza.
Altra caratteristica è l’elevato angolo di scampanatura delle ruote posteriori, in
tal modo si a scampanatura delle ruote, in modo da garantire una buona
stabilità laterale e una più agevole controllabilità della carrozzina mediante lo
spostamento del baricentro.
Attrezzatura
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità14
Handbike
Anche denominate tricicli, sono costituite da un telaio a cui sono collegate due
ruote posteriori ed una ruota anteriore.
Il principio di funzionamento è quello di trasmettere il movimento alla ruota
anteriore utilizzando una propulsione a braccia e non a gambe.
Attrezzatura
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità15
Sci alpino
Gli atleti in grado di gareggiare in posizione eretta utilizzano degli sci normali, mentre
possono utilizzare degli stabilizzatori laterali al posto dei bastoncini.
Per gli atleti della categoria “sitting “ invece è necessario utilizzare un guscio
collegato,mediante ammortizzaore, ad un monosci.
Anche in questo caso i bastoncini sono sostituiti da due stabilizzatori
Attrezzatura
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Sci nordico
Anche nel caso dello sci nordico, l’utilizzo di ausili è fondamentale nei casi in
cui gli arti inferiori non siano in grado di assicurare la posizione eretta. In tali
casi sono utilizzati sedili che vengono fissati agli sci mediante attacchi normali
Ausili blind
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità17
La maggior parte degli sport può essere praticata anche da atleti non vedenti o
ipovedenti.
In tal caso non è necessario un ausilio particolare, ma deve essere presente una seconda
persona che dovrà condurre l’atleta durante tute le fasi di svolgimento della gara.
In alcune discipline sportive la guida è fisicamente a contatto con l’atleta non vedente
mediante una corda (gare su pista o subacquea), in altri casi la guida precede l’atleta e a
voce, con indicazioni codificate, dà istruzioni all’atleta (es. sci alpino e sci nordico)
In altri sport invece si utilizzano segnali acustici per segnalare un certo avvenimento (es.
vela, sci nautico)
Protesi
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità18
Così come per le carrozzine, anche per le protesi esistono delle protesi
specifiche per le diverse attività sportive.
In particolare nell’atletica sono preferibili piedi dinamici, in grado di accumulare
e restituire energia.
Protesi
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità19
In altri tipi di sport, quali l’arrampicata, lo snowboard e lo sci alpino, le normali
protesi non sono in grado di fornire un adeguato supporto all’atleta.
Sono quindi normalmente utilizzate protesi che presentano ellementi dissipativi
o elastici, in modo da avere un accumulo di energia nella flessione, che viene
restituita nella fase di estensione, in modo da facilitare l’escursione verticale del
baricentro.
Protesi
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità20
Dedicate per altre tipologie di sport….
Analisi del movimento
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità21
L’analisi del movimento si sta sempre più affermando anche nel campo
dello sport disabili.
studio del gesto sportivo
valutazione funzionale delle protesi
studio fisiologico del gesto sportivo
Sono sfruttati gli stessi principi già sfruttati
nell’analisi del cammino, con qualche
complicazione in più perché si tratta in alcuni
casi di studi che non possono essere eseguiti in
ambienti strutturati e non devono essere
invasivi.
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità22
Analisi delle reazioni sull’articolazione di spalla
Analisi del movimento
Analisi del movimento eseguita presso
Laboratorio di analisi del movimento S.S.D. Neurofisiologia Riabilitativa ASL CN1- Fossano
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità23
Analisi del movimento
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 510
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Prosth. knee Sound knee Prosth. ankle Sound ankle
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 50
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time [s]
forc
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z [N
]
Prosth. limb Sound limb
COP
Amputee subject. Test conditions: high frequency, no applied load and central feet position
Analisi funzionale protesi transfemorale
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Analisi del movimento
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Prosth. limb Sound limb
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Amputee subject. Test conditions: low frequency, no applied load and central feet position
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Prosth. limb Sound limb
COP
Amputee subject. Test conditions: high frequency, no applied load and feet in left position.
Analisi del movimento
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Esempio analisi del movimento durante gara paralimpica
Analisi del movimento
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità26
GREGORY LEPERDI
Atleta paralimpico (ice sledge hockey)
Referente italiano di Para-Snowboard di World Snowboard
Federation
Ice Sledge Hockey
A.A. 2010/2011Tecnologie per la disabilità27
Adaptive snowboard
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