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Relatore: Giuseppe De Cato
Istituto Comprensivo Statale
«Torelli – Fioritti» - Apricena
… su un agente speciale
Accogli sempre con un sorriso le
persone che incontri sulla tua strada:
anche loro stanno combattendo una
battaglia, forse anche più dolorosa
della tua. Il sorriso è un agente speciale
che non agisce mai in incognito, ma
sempre alla luce del sole.
Tratto da: GIUSEPPE DE CATO – «Pensieri laterali al vento», in: Viaggio semiserio
attraverso il pensiero laterale positivo - Ragionamenti, Malatesta Editrice, Giugno 2015
© 2015 by Giuseppe De Cato – All rights reserved
Il Trattato di Maastricht
Con il Trattato di Maastricht del 1992, l’istruzione entra a
pieno titolo fra le competenze politiche comunitarie.
L’art. 126, in particolare, riconosce formalmente l’educazione
come area di competenza della Comunità.
Le successive “Linee guida per l’azione comunitaria nel campo
dell’educazione e della formazione”, adottate dalla
Commissione nel maggio del 1993, costituiscono il primo
documento che sancisce la collaborazione europea nei settori
dell’istruzione e della formazione, e assumono quindi un ruolo
chiave nella costruzione della “società conoscitiva”.
by: Giuseppe DE CATO
La tendenza dei paesi europei a definire i propri curricoli
privilegiando le competenze piuttosto che i saperi, risponde,
oltre che a ineluttabili spinte a livello nazionale e globale,
agli indirizzi specifici definiti nelle Raccomandazioni del
Parlamento europeo e del Consiglio
18 dicembre 2006 “Competenze chiave per l'apprendimento permanente”
23 aprile 2008 “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento
permanente” (EQF)
Le Raccomandazioni europee
by: Giuseppe DE CATO
Conoscenze, abilità e competenzenella Raccomandazione UE sull’EQF
conoscenze: risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso
l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e
pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del l’EQF le
conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche;
abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how
per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro
europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti
l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità
manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti);
competenze: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e personale.
Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
by: Giuseppe DE CATO
LE COMPETENZE CHIAVE
Raccomandazione n. 2006/962/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del
18.12.2006
Le competenze chiave sono individuate come
le competenze di cui tutti hanno bisogno per:
la realizzazione e lo sviluppo personali
la cittadinanza attiva
l’inclusione sociale
l’occupazione
by: Giuseppe DE CATO
L’istruzione e la formazione iniziale
devono offrire a tutti i giovani
gli strumenti per sviluppare
le competenze chiave a un livello tale che
li prepari alla vita adulta e costituisca la
base per ulteriori occasioni di
apprendimento e per la vita lavorativa.
Il Parlamento e il Consiglio dell’U.E.raccomandano:
1
by: Giuseppe DE CATO
che si tenga debitamente conto di quei
giovani che, a causa di svantaggi educativi
determinati da circostanze personali, sociali,
culturali o economiche, hanno bisogno di
un sostegno particolare per realizzare le loro
potenzialità educative.
2
Il Parlamento e il Consiglio dell’U.E.raccomandano:
by: Giuseppe DE CATO
a ché gli adulti siano messi in
grado di sviluppare e
aggiornare le loro competenze
chiave in tutto l’arco della vita.
3
Il Parlamento e il Consiglio dell’U.E.raccomandano:
by: Giuseppe DE CATO
che vi siano adeguate infrastrutture per
l’istruzione e la formazione permanente degli
adulti, tenendo conto dei loro diversi bisogni
e competenze, e prevedendo la disponibilità
di insegnanti e formatori, procedure di
convalida e valutazione, misure volte ad
assicurare il sostegno per i discenti, la parità
di accesso all'apprendimento permanente e
al mercato del lavoro.
4
Il Parlamento e il Consiglio dell’U.E.raccomandano:
by: Giuseppe DE CATO
che la coerenza dell’offerta di istruzione e
formazione sia raggiunta mediante forti
nessi con le politiche sociali e
dell’occupazione, con la politica culturale e
dell'innovazione e con altre politiche che
interessano i giovani, nonché mediante la
collaborazione con le parti sociali e altri
soggetti interessati.
5
Il Parlamento e il Consiglio dell’U.E.raccomandano:
by: Giuseppe DE CATO
Tratto da: GIUSEPPE DE CATO – «Pensieri laterali al vento», in: Viaggio semiserio
attraverso il pensiero laterale positivo - Ragionamenti, Malatesta Editrice, Giugno 2015
© 2015 by Giuseppe De Cato – All rights reserved
Molte persone si affannano
a pensare troppo a quello che
fanno o non fanno gli altri,
e non pensano mai
a ciò che fanno o non fanno loro.
Nuovi modelliformativi
Dall’apprendimento per discipline
all’apprendimento per competenze
Competenze orientativee nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione
by: Giuseppe DE CATO
Nuovi modelli formativi
Dall’apprendimento per discipline all’apprendimento per competenze
Il passaggio dall’apprendimento per discipline all’apprendimento per competenze segna un cambiamento epocale.
Si tratta di una vera innovazione, collegata alla flessibilità dell’impianto formativo e alla funzionalità di tutte le discipline alle competenze da conseguire.
La didattica è indirizzata verso una dimensione laboratoriale, per consentire agli alunni di cogliere l’interdipendenza tra contenuti teorici e aspetti pratici-operativi.
by: Giuseppe DE CATO
Nuovi modelli formativi
Competenze orientative e nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Si tratta, di marcare in modo più consapevole e definitivo il
passaggio da una prassi di orientamento di tipo informativo,
limitata alle fasi di transizione e decisione, a un approccio di
tipo olistico e formativo, per cui l’orientamento investe il
processo globale di crescita della persona, si estende lungo
tutto l’arco della vita, è presente nel processo educativo sin
dalla scuola primaria ed è trasversale a tutte le discipline.
by: Giuseppe DE CATO
Nuovi modelli formativi
Dall’apprendimento per discipline all’apprendimento per competenze
Competenze orientative e nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione
La domanda sulle competenze necessarie per affrontare le
transizioni fondamentali lungo tutto l’arco della vita, nella
propria esperienza scolastica, universitaria o lavorativa e
professionale, sollecita la necessità di lavorare alla
costruzione di una meta-competenza: quella di saper dirigere
se stessi nell’apprendimento e nel lavoro e quindi per il pieno
esercizio dei diritti di cittadinanza.
La scuola è perciò investita da una domanda che comprende,
insieme, l’apprendimento e il saper stare al mondo.
by: Giuseppe DE CATO
Le “Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita”
diffuse dal MIUR nel 2009, richiamano l’attenzione sulla “dimensione
formativa dell’orientamento”: porre in essere una didattica volta a
sviluppare le capacità di ragionamento dei discenti, facilitando i
processi di apprendimento e promuovere, fin dalla scuola dell’infanzia
e in maniera trasversale a tutte le discipline, lo sviluppo di competenze
orientative generali e specifiche, quali la capacità d scegliere un
determinato percorso formativo o professionale piuttosto che un altro,
la capacità di sostenere un colloquio di selezione, di scrivere un
curriculum o di condurre un’efficace ricerca di lavoro.
Nuovi modelli formativi
Dall’apprendimento per discipline all’apprendimento per competenze
Competenze orientative e nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione
by: Giuseppe DE CATO
Sono le competenze individuate come costitutive del
concetto di resilienza, che è la proprietà che alcuni
materiali hanno di conservare la propria struttura o
di riacquistare la forma originaria dopo essere stati
sottoposti a schiacciamento o deformazione.
In psicologia tale termine connota la capacità delle
persone di fronteggiare eventi stressanti o
traumatici e di riorganizzare in maniera positiva
la propria vita dinanzi alle difficoltà.
Le competenze orientative
by: Giuseppe DE CATO
E’ necessario lavorare per la costruzione di un nuovo
modello di docente nella società della conoscenza, e quindi
attrezzare strumenti e metodi per la progettazione di azioni
di orientamento formativo attraverso una didattica attiva e
partecipata, che poggia su:
un utilizzo intelligente delle TIC
una corretta gestione delle dinamiche relazionali
organizzazione delle attività per team
una didattica orientativa e laboratoriale
competenze di progettazione e di ricerca/azione.
Nuovi modelli formativi
DIDATTICA LABORATORIALE
by: Giuseppe DE CATO
Le competenze chiave nella Raccomandazione U. E.
1Comunicazione
nella madrelingua2
Comunicazione nelle lingue straniere
3Competenza matematica
e competenze di base in scienza e tecnologia
4Competenza
digitale5
Imparare ad imparare
6Competenze
sociali e civiche
7Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8Consapevolezza ed
espressione culturale
by: Giuseppe DE CATO
Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poiché ciascuna di esse può contribuire a una vita positiva nella
società della conoscenza.
Spesso si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali di
un ambito favoriscono la competenza in un altro.
Le competenze nelle abilità fondamentali del linguaggio, della
lettura, della scrittura e del calcolo e nelle TIC costituiscono
pietre angolari per l’apprendimento.
Il pensiero critico, la creatività, lo spirito d’iniziativa, la capacità
di risolvere i problemi, la valutazione del rischio, l’assunzione di
decisioni e le capacità relazionali svolgono un ruolo importante
per tutte le competenze chiave.
by: Giuseppe DE CATO
Le competenze chiave Aspetti fondamentali e interazioni
Il giorno in cui incontri una
persona nobile d’animo è un
gran giorno: fermati, ringrazia
il Cielo e fai festa, perché molto
altro tempo potrebbe passare
prima d’incontrarne un’altra.
Tratto da: GIUSEPPE DE CATO – «Pensieri laterali al vento», in: Viaggio semiserio
attraverso il pensiero laterale positivo - Ragionamenti, Malatesta Editrice, Giugno 2015
© 2015 by Giuseppe De Cato – All rights reserved
La definizione
Le conoscenze, abilità e
attitudini essenziali
Per ciascuna delle otto competenze
chiave nella Raccomandazione U.E.
sono esplicitate:
by: Giuseppe DE CATO
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di
esprimere e interpretare concetti, pensieri,
sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia
scritta (comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione scritta) e di
interagire adeguatamente e in modo creativo sul
piano linguistico in un’intera gamma di contesti
culturali e sociali, quali istruzione e formazione,
lavoro, vita domestica e tempo libero.
by: Giuseppe DE CATO
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali
La competenza comunicativa risulta dall'acquisizione della madrelingua, che è intrinsecamente connessa con lo sviluppo della capacità cognitiva dell’individuo di interpretare il mondo e relazionarsi con gli altri. La comunicazione nella madrelingua presuppone che una persona sia a conoscenza del vocabolario, della grammatica funzionale e delle funzioni del linguaggio. (…)Le persone dovrebbero possedere le abilità per comunicare sia oralmente sia per iscritto in tutta una serie di situazioni comunicative e per sorvegliare e adattare la propria comunicazione a seconda di come lo richieda la situazione.Questa competenza comprende anche l’abilità di distinguere e utilizzare diversi tipi di testi, di cercare, raccogliere ed elaborare informazioni, di usare sussidi, formulare ed esprimere le argomentazioni in modo convincente e appropriato al contesto, sia oralmente sia per iscritto. Un atteggiamento positivo nei confronti della comunicazione nella madrelingua comporta la disponibilità a un dialogo critico e costruttivo (…) nonché un interesse a interagire con gli altri. Ciò comporta la consapevolezza dell'impatto della lingua sugli altri e la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e socialmente responsabile.
by: Giuseppe DE CATO
La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le
principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa
si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti,
pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (…) in
una gamma appropriata di contesti sociali e culturali- istruzione e
formazione, lavoro, casa, tempo libero (…).
La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la
mediazione e la comprensione interculturale.
Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le
quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione
scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo
background sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e/o
dei suoi interessi.
by: Giuseppe DE CATO
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali
La competenza in lingue straniere richiede la conoscenza del vocabolario e della
grammatica funzionale e una consapevolezza dei principali tipi di interazione verbale e
dei registri del linguaggio. È importante anche la conoscenza delle convenzioni sociali,
dell’aspetto culturale e della variabilità dei linguaggi. Nel contesto delle società
multiculturali e multi linguistiche europee si dà atto che la madrelingua può non essere
sempre una lingua ufficiale dello Stato membro e che la capacità di comunicare in una
lingua ufficiale è condizione essenziale per assicurare la piena partecipazione
dell'individuo nella società. (…).
Le abilità essenziali per la comunicazione in lingue straniere consistono nella capacità
di comprendere messaggi, di iniziare, sostenere e concludere conversazioni e di leggere,
comprendere e produrre testi appropriati alle esigenze individuali.
Le persone dovrebbero essere anche in grado di usare adeguatamente i sussidi e di
imparare le lingue anche in modo informale nel contesto dell'apprendimento
permanente. (…)
by: Giuseppe DE CATO
by: Giuseppe DE CATO
A. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero
matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo
da una solida padronanza delle competenze aritmetico - matematiche, l'accento è
posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza.
La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la
disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (logico e spaziale) e di
presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, rappresentazioni).
B. La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla
disponibilità a usare l'insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per
spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo
le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo
tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare
risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo
scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati
dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.
by: Giuseppe DE CATO
A. La conoscenza necessaria nel campo della matematica comprende una solida conoscenza del calcolo, delle misure e delle strutture,
delle operazioni di base e delle presentazioni matematiche di base, una
comprensione dei termini e dei concetti matematici e una consapevolezza dei
quesiti cui la matematica può fornire una risposta. Una persona dovrebbe
disporre delle abilità per applicare i principi e processi matematici di base
nel contesto quotidiano nella sfera domestica e sul lavoro nonché per
seguire e vagliare concatenazioni di argomenti. Una persona dovrebbe
essere in grado di svolgere un ragionamento matematico, di cogliere le prove
matematiche e di comunicare in linguaggio matematico oltre a saper usare i
sussidi appropriati. Un’attitudine positiva in relazione alla matematica si
basa sul rispetto della verità e sulla disponibilità a cercare motivazioni e a
determinarne la validità.
Conoscenze, abilità
e attitudini essenziali
by: Giuseppe DE CATO
B. Per quanto concerne la scienza e tecnologia, la conoscenza
essenziale comprende i principi di base del mondo naturale, i concetti, principi e metodi
scientifici fondamentali, la tecnologia e i prodotti e processi tecnologici, nonché la
comprensione dell'impatto della scienza e della tecnologia sull'ambiente naturale.
Queste competenze dovrebbero consentire alle persone di comprendere meglio i
progressi, i limiti e i rischi delle teorie e delle applicazioni scientifiche e della tecnologia
nella società in senso lato (in relazione alla presa di decisioni, ai valori, alle questioni
morali, alla cultura, ecc.).
Le abilità comprendono la capacità di utilizzare e maneggiare strumenti e macchinari
tecnologici nonché dati scientifici per raggiungere un obiettivo o per formulare una
decisione o conclusione sulla base di dati probanti. (…) .
Questa competenza comprende un’attitudine di valutazione critica e curiosità, un
interesse per questioni etiche e il rispetto sia per la sicurezza sia per la sostenibilità, in
particolare per quanto concerne il progresso scientifico e tecnologico in relazione
all'individuo, alla famiglia, alla comunità e alle questioni di dimensione globale.
Conoscenze, abilità
e attitudini essenziali
by: Giuseppe DE CATO
la competenza digitale consiste nel saper
utilizzare con dimestichezza e spirito critico le
tecnologie della società dell’informazione (TSI)
per il lavoro, il tempo libero e la
comunicazione.
Essa è supportata da abilità di base nelle TIC:
l’uso del computer per reperire, valutare,
conservare, produrre, presentare e scambiare
informazioni nonché per comunicare e
partecipare a reti collaborative tramite Internet.
by: Giuseppe DE CATO
La competenza digitale presuppone una solida consapevolezza e conoscenza della natura, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita privata e sociale come anche al lavoro. In ciò rientrano le principali applicazioni informatiche come trattamento di testi, fogli elettronici, banche dati, memorizzazione e gestione delle informazioni oltre a una consapevolezza delle opportunità e dei potenziali rischi di Internet e della comunicazione tramite i supporti elettronici (…) per il lavoro, il tempo libero, la condivisione di informazioni e le reti collaborative, l’apprendimento e la ricerca. Le persone dovrebbero anche essere consapevoli di come le TSI possono coadiuvare la creatività e l’innovazione (…) Le abilità necessarie comprendono: la capacità di cercare, raccogliere e trattare le informazioni e di usarle in modo critico e sistematico, accertandone la pertinenza e distinguendo il reale dal virtuale pur riconoscendone le correlazioni. (…) . Le persone dovrebbero anche essere capaci di usare le TSI a sostegno del pensiero critico, della creatività e dell’innovazione. L’uso delle TSI comporta un'attitudine critica e riflessiva nei confronti delle informazioni disponibili e un uso responsabile dei mezzi di comunicazione interattivi. (…) .
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali
by: Giuseppe DE CATO
by: Giuseppe DE CATO
… è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio
apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle
informazioni, sia a livello individuale che in gruppo.
Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di
apprendimento e dei propri bisogni, l'identificazione delle opportunità
disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in
modo efficace; comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione
di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle
opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i
discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e
dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in
tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell'istruzione e nella
formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché
una persona possa acquisire tale competenza.
by: Giuseppe DE CATO
Una persona dovrebbe essere in grado di consacrare del tempo per
apprendere autonomamente e con autodisciplina, ma anche per lavorare
in modo collaborativo quale parte del processo di apprendimento, di
cogliere i vantaggi che possono derivare da un gruppo eterogeneo e di
condividere ciò che ha appreso. Le persone dovrebbero inoltre essere in
grado di organizzare il proprio apprendimento, di valutare il proprio
lavoro e di cercare consigli, informazioni e sostegno, ove necessario.
Un’attitudine positiva comprende la motivazione e la fiducia per
perseverare e riuscire nell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
Un’attitudine ad affrontare i problemi per risolverli serve sia per il
processo di apprendimento stesso sia per poter gestire gli ostacoli e il
cambiamento. (…) .
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali
by: Giuseppe DE CATO
… includono competenze personali, interpersonali e
interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di
partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita
sociale e lavorativa, (…) come anche a risolvere i
conflitti ove ciò sia necessario.
La competenza civica dota le persone degli strumenti
per partecipare appieno alla vita civile grazie alla
conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e
all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
by: Giuseppe DE CATO
A. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale che richiede la consapevolezza di ciò che gli individui devono fare per conseguire una salute fisica e mentale ottimali, intese anche quali risorse per se stessi, per la propria famiglia e per l'ambiente sociale immediato di appartenenza (…). Per un’efficace partecipazione sociale e interpersonale è essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere generalmente accettati in diversi ambienti e società (…). È altresì importante conoscere i concetti di base riguardanti gli individui, i gruppi, le organizzazioni del lavoro, la parità e la non discriminazione tra i sessi, la società e la cultura. È essenziale inoltre comprendere le dimensioni multiculturali e socioeconomiche delle società europee e il modo in cui l’identità culturale nazionale interagisce con l’identità europea. La base comune di questa competenza comprende la capacità di comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi, di mostrare tolleranza, di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in consonanza con gli altri. Le persone dovrebbero essere in grado di venire a capo di stress e frustrazioni e di esprimere questi ultimi in modo costruttivo e dovrebbero anche distinguere tra la sfera personale e quella professionale. La competenza si basa sull'attitudine alla collaborazione, l'assertività e l'integrità. (…)
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali
by: Giuseppe DE CATO
B. La competenza civica si basa sulla conoscenza dei concetti di democrazia, giustizia,
uguaglianza, cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui essi sono formulati
nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e nelle dichiarazioni
internazionali e nella forma in cui sono applicati da diverse istituzioni a livello locale,
regionale, nazionale, europeo e internazionale. (…) È altresì essenziale la conoscenza
dell'integrazione europea, nonché delle strutture, dei principali obiettivi e dei valori
dell'UE, come pure una consapevolezza delle diversità e delle identità culturali in
Europa. Le abilità in materia di competenza civica riguardano la capacità di impegnarsi
in modo efficace con gli altri nella sfera pubblica nonché di mostrare solidarietà e
interesse per risolvere i problemi che riguardano la collettività locale e la comunità
allargata. (…)Vi rientra anche il fatto di dimostrare senso di responsabilità, nonché
comprensione e rispetto per i valori condivisi, necessari ad assicurare la coesione della
comunità, come il rispetto dei principi democratici. La partecipazione costruttiva
comporta anche attività civili, il sostegno alla diversità sociale, alla coesione e allo
sviluppo sostenibile e una disponibilità a rispettare i valori e la sfera privata degli altri.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali
by: Giuseppe DE CATO
… concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in
azione. In ciò rientrano la creatività, l'innovazione e
l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e
di gestire progetti per raggiungere obiettivi.
È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro
vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche
nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui
operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un
punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di
cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad
un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la
consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.
by: Giuseppe DE CATO
La conoscenza necessaria a tal fine comprende l'abilità di identificare le
opportunità disponibili per attività personali, professionali e/o economiche,
comprese questioni più ampie che fanno da contesto al modo in cui le persone
vivono e lavorano, come ad esempio una conoscenza generale del funzionamento
dell’economia, delle opportunità e sfide che si trovano ad affrontare i datori di
lavoro o un’organizzazione. (…) .
Le abilità concernono una gestione progettuale proattiva (che comprende ad
esempio la capacità di pianificazione, di organizzazione, di gestione, di leadership e
di delega, di analisi, di comunicazione, di rendicontazione, di valutazione e di
registrazione), la capacità di rappresentanza e negoziazione efficaci e la capacità di
lavorare sia individualmente sia in collaborazione all'interno di gruppi. Occorre
anche la capacità di discernimento e di identificare i propri punti di forza e i propri
punti deboli e di soppesare e assumersi rischi all'occorrenza.
Un’attitudine imprenditoriale è caratterizzata da spirito di iniziativa, capacità di
anticipare gli eventi, indipendenza e innovazione nella vita privata e sociale come
anche sul lavoro. (…)
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali
by: Giuseppe DE CATO
Consapevolezza dell’importanza
dell’espressione creativa di idee,
esperienze ed emozioni in un’ampia
varietà di mezzi di comunicazione,
compresi la musica, le arti dello
spettacolo, la letteratura e le arti visive.
by: Giuseppe DE CATO
(…) consapevolezza del retaggio culturale locale, nazionale ed europeo e della sua
collocazione nel mondo. Essa riguarda una conoscenza di base delle principali opere
culturali, comprese quelle della cultura popolare contemporanea. (…)
Le abilità hanno a che fare sia con (…) la valutazione e l'apprezzamento delle opere
d’arte e delle esibizioni artistiche nonché l’auto espressione mediante un’ampia gamma
di mezzi di comunicazione (…) . Tra le abilità vi è anche la capacità di correlare i propri
punti di vista creativi ed espressivi ai pareri degli altri e di identificare e realizzare
opportunità sociali ed economiche nel contesto dell’attività culturale. L'espressione
culturale è essenziale nello sviluppo delle abilità creative, che possono essere trasferite
in molti contesti professionali. Una solida comprensione della propria cultura e un
senso di identità possono costituire la base di un atteggiamento aperto verso la diversità
dell’espressione culturale e del rispetto della stessa. Un atteggiamento positivo è legato
anche alla creatività e alla disponibilità a coltivare la capacità estetica tramite l’auto
espressione artistica e la partecipazione alla vita culturale.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali
by: Giuseppe DE CATO
… amare il proprio lavoro
Capita di osservare come persone sagge e dedite al
bene siano spesso soggetti privilegiati di malevola
osservazione da parte di persone dappoco, sempre in
agguato a rilevare il loro minimo errore. Non sarà
perché nessuno si sogna di affidare un compito a tal
miserabile fauna umana?
Uno dei modi più belli di avvicinarsi alla felicità è di
amare il proprio lavoro, e farlo con passione e con
nobiltà d’animo. Allora è possibile che tu diventi un
realizzatore di sogni e un seminatore di futuro e il tuo
giorno non muore mai.
Tratto da: GIUSEPPE DE CATO – «Pensieri laterali al vento», in: Viaggio semiserio
attraverso il pensiero laterale positivo - Ragionamenti, Malatesta Editrice, Giugno 2015
© 2015 by Giuseppe De Cato – All rights reserved
Il DOCUMENTO TECNICO(Allegato al Regolamento di cui al D.M. n. 139 /2007)
Ribadisce e chiarisce le linee portanti del nuovo obbligo
d’istruzione
I saperi e le competenze per l'assolvimento dell'obbligo di
istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali contenuti
nell‘Allegato 1: Asse dei Linguaggi; Asse Matematico;
Asse Scientifico – Tecnologico; Asse Storico – Sociale
Le competenze chiave di cittadinanza, da acquisire al
termine dell’istruzione obbligatoria, contenute nell’All. 2.
by: Giuseppe DE CATO
I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligod’istruzione sono riferiti a 4 assi culturali (Allegato 1)
Asse dei Linguaggi Asse Matematico Asse Scientifico - Tecnologico Asse Storico - Sociale
Essi costituiscono il tessuto per la costruzione di percorsi diapprendimento orientati ad acquisire competenze chiave che:
preparino i giovani alla vita adulta costituiscano la base per consolidare e accrescere
saperi e competenze
1 = 5 UE
2 = 7 UE –spirito iniz.va e imp.
3 = 1-2 UE - Madrelingua e L2
4 = 6 UE - comp. sociali e civiche
5 = 8 UE consap. (anche 5-6-7)
6 = 3-6 UE (mat. – sociali e civ.)
7 = 5-6-7 UE
4 UE – Competenza digitale
Trasversale a tutte le competenze
1Imparare ad
imparare
2Progettare
3Comunicare
4Collaborare e partecipare
5Agire in modo autonomo e responsabile
6Risolvere i problemi
7Individuare
collegamenti e relazioni
Le competenze chiave - (All. 2 - Documento Tecnico)Allegato al Regolamento di cui al D.M. n. 139 /2007 sulla
disciplina del “nuovo obbligo di istruzione”
(L. 27.12.2006, n. 296 - Finanziaria 2007)
by: Giuseppe DE CATO
Le competenze chiave sono l’esito che si può conseguire all’interno di un
unico processo di insegnamento- apprendimento, attraverso la reciproca
integrazione e interdipendenza tra saperi e competenze
La competenza digitale, contenuta nell’asse dei linguaggi, è comune a tutti
gli assi, per favorire l’accesso ai saperi e per rafforzare le potenzialità
espressive individuali
L’integrazione tra assi culturali è strumento d’innovazione metodologico -
didattica e offre alla scuole la possibilità di progettare percorsi di
apprendimento coerenti.
L’obbligo d’istruzione si caratterizza perciò per la congruenza dei saperi e
delle competenze acquisite, che assicurano equivalenza formativa di tutti i
percorsi che caratterizzano i curricoli .
Le Competenze chiavecontenute nell'all. 2 del “Documento Tecnico”
by: Giuseppe DE CATO
Organizzare il proprio
apprendimento, individuando,
scegliendo e utilizzando varie fonti e
varie modalità di informazione e di
formazione (formale, non formale ed informale),
anche in funzione dei tempi disponibili, delle
proprie strategie e del proprio metodo di studio
e di lavoro.
EDUCAZIONE FORMALE: Avviene nelle istituzioni formalmente dedicate all’istruzione e alla formazione e si
conclude con l’acquisizione di un diploma o di una qualifica riconosciuta.
EDUCAZIONE NON-FORMALE: Attività educativa organizzata al di fuori del sistema formale (ad es. nel luogo di
lavoro, nelle associazioni o nell’ambito di organizzazioni della società civile). È rivolta
a categorie di utenti ben individuabili e si pone obiettivi nel campo dell’apprendimento,
ma non prevede l’acquisizione di titoli di studio o qualifiche riconosciute.
EDUCAZIONE INFORMALE: È un processo, non legato a tempi o luoghi specifici, per il quale ogni individuo
acquisisce, anche in modo non intenzionale, attitudini, valori, abilità e conoscenze
dall’esperienza quotidiana e dalle influenze e risorse educative nel suo ambiente: dalla
famiglia e dal vicinato, dal lavoro e dal gioco, dal mercato, dalla biblioteca, dal mondo
dell’arte e dello spettacolo, dai mass-media…
Educazione
formale, non formale, informale
Elaborare e realizzare
progetti riguardanti lo sviluppo
delle proprie attività di studio e
di lavoro, utilizzando le
conoscenze apprese per stabilire
obiettivi significativi e realistici e
le relative priorità, valutando i vincoli e le
possibilità esistenti, definendo strategie di azione
e verificando i risultati raggiunti.
Comprendere messaggi di
vario genere (quotidiano,
letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi
utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante
diversi supporti cartacei, informatici e multimediali)
Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti,
norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc.
utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante
diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti
di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità,
gestendo la conflittualità, contribuendo
all’apprendimento comune e alla realizzazione delle
attività collettive, nel riconoscimento dei diritti degli altri.
Sapersi inserire in modo attivo
e consapevole nella vita sociale e far
valere al suo interno i propri diritti e
bisogni riconoscendo al contempo
quelli altrui, le opportunità comuni, i
limiti, le regole, le responsabilità.
Affrontare situazioni problematiche
costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse adeguate,
raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo
il tipo di problema, contenuti e metodi
delle diverse discipline.
Individuare e rappresentare,
elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e
relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e
lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la
natura sistemica, individuando analogie e differenze,
coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro
natura probabilistica.
Tratto da: GIUSEPPE DE CATO – «Pensieri laterali al vento», in: Viaggio semiserio
attraverso il pensiero laterale positivo - Ragionamenti, Malatesta Editrice, Giugno 2015
© 2015 by Giuseppe De Cato – All rights reserved
Molte persone si affannano
a pensare troppo a quello che
fanno o non fanno gli altri,
e non pensano mai
a ciò che fanno o non fanno loro.
Dagli “Obiettivi generali del processo formativo”:
“L’Italia recepisce come obiettivo generale del processo formativo del sistema pubblico di istruzione il conseguimento delle seguenti competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo con Raccomandazione del 18 dicembre 2006: (…)”
Espresso
ancoraggio alle
“Competenze
chiave”
by: Giuseppe DE CATO
Espresso
ancoraggio alle
“Competenze
chiave”
La progressiva generalizzazione degli istituti
comprensivi crea inoltre le condizioni perché si
affermi una scuola unitaria di base che prenda in
carico in bambini dall’età di tre anni e li guida fino
al termine del primo ciclo di istruzione
PROFILO DELLO STUDENTE
“Il possesso delle competenze chiave definite dal Parlamento europeo costituisce un riferimento chiaro per il cittadino di qualsiasi età, indipendentemente dalle caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico nazionale”.
by: Giuseppe DE CATO
Valorizzazione
dell’educazione
formale,
non formale
informale
PROFILO DELLO STUDENTE
“Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità”.
by: Giuseppe DE CATO
Competenze
nella
madrelingua
PROFILO DELLO STUDENTE
“Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
by: Giuseppe DE CATO
Competenze
nelle lingue
straniere
PROFILO DELLO STUDENTE
“Nell’incontro con persone di diversa nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in due lingue europee. Allo stesso modo riesce a utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: posta elettronica, navigazione web, social network, blog, ecc.
by: Giuseppe DE CATO
Competenze
matematiche e
scientifiche-
tecnologiche
PROFILO DELLO STUDENTE
“Le sue conoscenze matematiche e scientifiche - tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale sviluppato gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
by: Giuseppe DE CATO
Competenze
nelle TIC
PROFILO DELLO STUDENTE
“Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e analizzare dati e informazioni e ad interagire con soggetti diversi.
by: Giuseppe DE CATO
Apprendere ad
apprendere
PROFILO DELLO STUDENTE
“Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo”.
by: Giuseppe DE CATO
Competenze
sociali e civiche
PROFILO DELLO STUDENTE
“Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile. Ha attenzione per il bene comune e per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questa può avvenire: volontariato, azioni di solidarietà, servizio civile, ecc.”
by: Giuseppe DE CATO
Spirito
d’iniziativa,
consapevolezza
ed espressione
culturale
PROFILO DELLO STUDENTE
“Dimostra originalità e spirito d’iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali”
by: Giuseppe DE CATO
by: Giuseppe DE CATO
Il curricolo d’istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica
esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto
è il processo che sviluppa e organizza la ricerca e l’innovazione educativa
La scuola predispone il curricolo all’interno del POF
con riferimento: al profilo dello studente al termine del primo ciclo d’istruzione
ai traguardi per lo sviluppo delle competenze
agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina
Partendo dal curricolo d’istituto i docenti individuano le esperienze di apprendimento e le scelte didattiche più efficaci
le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline
CONTINUITÀ ED UNITARIETÀ DEL CURRICOLO
L’itinerario scolastico dai 3 ai 14 anni, che si organizza oggi nella forma dell’Istituto comprensivo, richiede la progettazione di un curricolo verticale attento alla continuità del percorso educativo e al raccordo con la scuola secondaria di 2° grado.
L’intero percorso curricolare (…) non dovrà limitarsi alla sola trasmissione di una sequenza di contenuti. Nella pratica didattica i docenti dovranno tendere verso il superamento dei confini disciplinari e avere come riferimento ultimo la promozione di competenze che necessitano dell’apporto simultaneo di più saperi disciplinari.
by: Giuseppe DE CATO
by: Giuseppe DE CATO
Le Competenza chiave di cui alla
Raccomandazione n. 2006/962/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del
18.12.2006 le ritroviamo, confermate in tutta
la loro valenza formativa e di significato,
nella sintesi di apertura della recente
Legge di Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione
(Legge 13 Luglio 2015, n. 107)
All’Art. 1 – Comma 1 si legge che la tale legge dà piena attuazione
all’autonomia delle istituzioni scolastiche proprio
“(…) per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della
conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle
studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di
apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e
territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione
scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e
professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola
aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza
attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo
formativo e di istruzione permanente dei cittadini”.
by: Giuseppe DE CATO
La Legge di Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione
(Legge 13 Luglio 2015, n. 107)
Anche nell’individuazione del fabbisogno di posti
dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che le
istituzioni scolastiche intendono realizzare, gli obiettivi formativi
individuati come prioritari, fanno riferimento alle “competenze chiave”,
in particolare laddove si parla di:
a.valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre
lingue dell'Unione Europea
b.potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
c.potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali,
nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media
d.sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica
by: Giuseppe DE CATO
La Legge di Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione (Legge 13 Luglio 2015, n. 107)
e.sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni
paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali
f. alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e
diffusione delle immagini;
g.potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
ispirati a uno stile di vita sano
h.sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare
riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole
dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il
mondo del lavoro
i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio
by: Giuseppe DE CATO
La Legge di Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione (Legge 13 Luglio 2015, n. 107)
by: Giuseppe DE CATO
Le «Linee Guida» manate dal MIUR forniscono indicazioni per
accompagnare le scuole del primo ciclo ad effettuare la certificazione delle
competenze mediante l’adozione di una scheda (Cfr. C.M. n 3, prot. n.
1235 del 13 febbraio 2015).
Il documento che la scuola è tenuta a rilasciare alla fine della classe V di
scuola primaria e alla fine della classe III di scuola secondaria di primo
grado, è consegnato alla famiglia dell’alunno e, in copia, all’istituzione
scolastica del ciclo successivo.
La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di
valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni,
rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e
aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati
del processo formativo, quinquennale e triennale, anche in vista della
ulteriore certificazione delle competenze al termine dell’obbligo di
istruzione del secondo ciclo.
LINEE GUIDA PER LA
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
by: Giuseppe DE CATO
Con l’atto della certificazione si vuole richiamare l’attenzione sul nuovo
costrutto della competenza, che impone alla scuola di ripensare il proprio
modo di procedere, suggerendo di utilizzare gli apprendimenti acquisiti
nell’ambito delle singole discipline all’interno di un più globale processo di
crescita individuale.
Progettare l’attività didattica in funzione delle competenze e della loro
certificazione richiede una professionalità docente rinnovata e attenta alle
domande, anche e soprattutto implicite, che possono venire dagli alunni.
In tale prospettiva di complessivo rinnovamento didattico la certificazione
delle competenze è strumento utile per sostenere e orientare gli alunni nel
loro percorso di apprendimento dalla scuola primaria alla scuola
secondaria di primo grado e, successivamente, sino al conseguimento di un
titolo di studio o di una qualifica professionale.
LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE
DELLE COMPETENZE
NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
by: Giuseppe DE CATO
La certificazione delle competenze al termine del primo ciclo
di istruzione si lega strettamente alle Indicazioni nazionali
per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di
istruzione (DM 16-11-2012, n. 254).
L’operazione di certificazione delle competenze va dunque
collocata nel quadro della proposta culturale e pedagogica
che emerge dalle Indicazioni stesse, di cui si presuppone una
conoscenza approfondita, non solo per le parti disciplinari
che interessano in particolare ciascun docente, ma anche per
la parte generale che contiene il quadro teorico in cui
s’nserisce il processo di insegnamento/apprendimento.
LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D’ ISTRUZIONE
Lo scenario culturale e pedagogico
by: Giuseppe DE CATO
La maturazione delle competenze costituisce la finalità essenziale di
tutto il curricolo.
Le competenze da certificare sono quelle contenute nel Profilo dello
studente.
Le competenze devono essere promosse, rilevate e valutate in base
ai traguardi di sviluppo disciplinari e trasversali riportati nelle
Indicazioni.
Le competenze sono un costrutto complesso che si compone di
conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni, potenzialità e
attitudini personali.
Le competenze devono essere oggetto di osservazione,
documentazione e valutazione.
LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D’ ISTRUZIONE
La logica delle Indicazioni del 2012
by: Giuseppe DE CATO
LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D’ ISTRUZIONE
IL GLOSSASIO – DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO
L’Allegato 2 alle «Linee Guida» riporta un glossario di
riferimento utile (indicando anche le fonti normative) per
un «linguaggio comune» di parole e definizioni, quali:
abilità; apprendimento formale, non formale, informale,
permanente; certificazione delle competenze;
competenze; competenze chiave di cittadinanza;
conoscenze; curricolo; obiettivi di apprendimento;
Quadro Europeo delle Qualifiche; qualifica; risultati di
apprendimento; traguardi per lo sviluppo delle
competenze; valutazione
Se stai cercando una persona
che può cambiare la tua vita,
dai un’occhiata allo specchio.
Tratto da: GIUSEPPE DE CATO – «Pensieri laterali al vento», in: Viaggio semiserio
attraverso il pensiero laterale positivo - Ragionamenti, Malatesta Editrice, Giugno 2015
© 2015 by Giuseppe De Cato – All rights reserved