ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DON LORENZO … · ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "DON LORENZO MILANI" ARIC81700A – C.F. 81004110516 Via Roma 193, Piandiscò - 52026 Castelfranco Piandiscò

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "DON LORENZO MILANI"ARIC81700A – C.F. 81004110516

Via Roma 193, Piandiscò - 52026 Castelfranco Piandiscò (AR)Tel. 055 960047 – Fax. 055 960593 – P.el. ARIC81700A @ istruzione.it – @pec.istruzione.it

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PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA2016-2019

Il Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF) dell'Istituto comprensivo statale (ICS) “Don Lorenzo Milani” di Castelfranco Piandiscò

– così come indicato nel relativo Atto di indirizzo del dirigente scolastico (cfr. www .scuoledonmilani.it ), a sua volta rispondente alle indicazioni della Legge 13 luglio 2015, n. 107 - “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”

(cfr. www .scuoledonmilani.it ) –

è orientato dai seguenti criteri:

� essere coerente con gli obbiettivi generali ed educativi delle Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo d'istruzione (cfr. www .scuoledonmilani.it );� riflettere le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa;� comprendere e riconoscere le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizzare le corrispondenti professionalità.

Il PTOF 2016-2019 è così strutturato: ( NOTA: ogni voce della tabella è un collegamento ► alle sezioni del PTOF )

Sezione 1 - CONTESTO AMBIENTALE DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA E COMPOSIZIONE DEL CORPO DOCENTE

Sezione 2 – OBBIETTIVI FORMATIVI Sezione 3 – PROGRAMMAZIONE

Sezione 3.A - Programmazione curricolare

Sezione 3.B - Programmazione extracurricolare

Sezione 3.C - Programmazione educativa

Sezione 3.D - Programmazione organizzativa

Sezione 3.E - Programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario

Sezione 2.A - OBBIETTIVI EX LEGE 107/2015, art. 7

(per la L. 107/2015cfr. www .scuoledonmilani.it )

Sezione 2.B – OBBIETTIVI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) 2015-18 elaborato dall'istituto in base al Rapporto di autovalutazione (RAV)

(per il RAV cfr. www.scuoledonmilani.it)

ICS “Don Lorenzo Milani” - Castelfranco Piandiscò – Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 – Pag. 1 RITORNA A PAGINA 1 ►

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Sezione 1 – CONTESTO AMBIENTALE DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA E COMPOSIIZIONE DEL CORPO DOCENTE(Si veda anche il Rapporto di autovalutazione (RAV) – www .scuoledonmilani.it )

Dislocazione territoriale delle scuole dell'Istituto

La zona di pertinenza dell’ICS “Don Lorenzo Milani” (d'ora in poi: “Istituto”) si estende sui territori dei due ex Comuni di Castelfranco di Sopra e di Pian di Scò, dall'inizio del 2014 unificati nel Comune di Castelfranco Piandiscò.Le tre principali aree territoriali – Castelfranco, Faella e Piandiscò – hanno peculiarità composite e abbastanza distinte tra loro che determinano una certa frammentarietà dal punto di vista sociale, pur trattandosi di un comune con estensione relativamente limitata (circa 56 kmq). Anche la dislocazione delle scuole, all'interno dei centri urbani delle tre diverse aree, riflette questa dimensione di frammentarietà e per quanto riguarda la scuola secondaria ne rende meno agevole la gestione organizzativa: per queste ragioni, l'Istituto è interessato a esplorare l'ipotesi, avanzata negli ultimi anni dall'amministrazione comunale, di accorpare le tre scuole secondarie in un'unica sede.Gli/le allievi/e delle scuole primarie e secondarie, che pur risiedendo in una certa località decidono di frequentare la scuola di un'altra, hanno a disposizione (a pagamento) il servizio comunale di scuolabus.

Caratteristiche economiche e sociali del territorio

La zona di Castelfranco Piandiscò è caratterizzata dall'esistenza di una rete diffusa di strutture artigianali e industriali di piccole dimensioni, che potrebbe consentire modeste collaborazioni con la scuola, principalmente per il livello di scuola secondaria nei casi a rischio di dispersione scolastica.Abbastanza diffusi sono gli agriturismi e i servizi di ristorazione.Va evidenziato che, purtroppo, negli ultimi anni la zona ha vissuto un declino economico determinato dalla debolezza di varie aziende locali – che in qualche caso hanno anche cessato l’attività – e questa situazione si è poi aggravata a causa della crisi economica di livello più generale: è quindi aumentato il numero delle famiglie in difficoltà economica.Occasioni di impiego si trovano nei comuni limitrofi del Valdarno – sia nella parte aretina (San Giovanni, Montevarchi, Terranuova) che in quella fiorentina (Figline, Rignano) – così come nei capoluoghi provinciali (raggiungibili in treno e in autostrada), quindi il pendolarismo è piuttosto consistente. Si registra infine la presenza costante di famiglie di immigrati comunitari ed extracomunitari con figli in età scolare, spesso con problemi di inserimento e per i quali sono necessarie particolari attenzioni. La percentuale di stranieri residenti nel territorio comunale è incrementata regolarmente negli ultimi anni e al 1 gennaio 2015 risulta pari al 5,2% della popolazione totale.

Rapporti dell'Istituto con il Comune

Il Comune sostiene l'attività dell'Istituto nei modi seguenti:

� l'Istituto non riceve contributi volontari dai genitori, né per il funzionamento scolastico ordinario, né per la realizzazione di progetti di ampliamento e arricchimento dell'offerta formativa: in entrambi i casi interviene il Comune, con una specifica convenzione per quanto riguarda il supporto al funzionamento scolastico (fotocopie, materiali per l'igiene personale degli/le allievi/e) e, per quanto riguarda i progetti, con uno stanziamento consuetudinario di fondi – sia a integrazione di quelli regionali del Piano educativo di Zona (PEZ), sia aggiuntivi – a disposizione delle scuole per operare le proprie scelte in materia sulla base di criteri condivisi fra l'Istituto scolastico e l'Amministrazione comunale;



� il Comune, infine, sostiene iniziative progettuali “di cittadinanza” per gli/le allievi/e delle scuole, quali ad esempio:“Puliamo il mondo” (Legambiente) per le scuole secondarie; “Frutta sui banchi di scuola” (Mensa scolastica) per le primarie; attività per la Festa della Toscana (Regione) e per il Giorno della Memoria; il “Consiglio comunale dei ragazzi”;� per il dialogo fra l'Amministrazione comunale e l'Istituto sulle tematiche scolastiche complessive, è prevista l'attivazione di un “Osservatorio per la scuola” composto da rappresentanze di tutti i soggetti coinvolti, compresi i genitori degli/le allievi/e.

Il Comune promuove poi iniziative che, pur essendo autonome dall'attività scolastica, sono ad essa “contigue”:

� per diversi genitori di allievi/e delle scuole primarie e dell'infanzia, gli orari di lavoro rendono difficile accompagnare i/le figli/e a scuola all'orario d'apertura al mattino, quindi il Comune organizza un servizio di accoglienza a scuola in orario anticipato (con un contributo finanziario dei genitori);� nelle scuole primarie il cui tempo scuola è strutturato con due soli prolungamenti pomeridiani alla settimana (Castelfranco e Faella) è particolarmente sentita da diverse famiglie l'esigenza di un dopo-scuola nei restanti tre pomeriggi settimanali, pertanto il Comune propone loro un progetto – denominato “Scuola aperta / Bisogni educativi” – di post-scuola (con servizio di refezione) nei locali scolastici (con un contributo finanziario dei genitori); il progetto è gestito interamente dal Comune, tuttavia è prevista la collaborazione delle scuole per un raccordo didattico con il personale che opera nel dopo-scuola.

Rapporti dell'Istituto con la Conferenza zonale dell'istruzione (CZI)

L'Istituto partecipa alle iniziative progettuali proposte dalla CZI (ad esempio, negli anni scolastici 2014-15 e 2015-16, una formazione congiunta delle docenti delle scuole dell'infanzia e degli asili nido del territorio, sul tema della continuità educativa 0-6 anni) e un laboratorio sull'orientamento nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella superiore.

Rapporti dell'Istituto con gli altri Istituti scolastici della zona

L'Istituto fa parte della Rete degli Istituti scolastici del Valdarno (RISVa), composta da tutte le istituzioni scolastiche, del primo e del secondo ciclo d'istruzione, dei Comuni facenti capo alla CZI (vedi sopra) con l'allargamento ai Comuni limitrofi della Provincia di Firenze. La Rete promuove iniziative – di ordine sia didattico che amministrativo – alle quali l'Istituto partecipa attivamente (ad esempio: progetti di formazione dei/le docenti; progetti di attività didattiche; bando di gara per l'assegnazione del servizio di banca cassiera).

Le scuole primarie dell'Istituto hanno ospitato, negli anni passati, un'attività di tirocinio di studentesse/studenti di scuola superiore – nell'ambito di un progetto sui disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) – e la positività di questa esperienza ha in un certo qual modo “preparato il terreno” a esperienze analoghe che, già nell'a.s. 2015-2016 e poi presumibilmente sempre di più in futuro, sono state e saranno proposte da Istituti superiori per ottemperare agli obblighi posti a loro carico, a tal proposito, dalla Legge 107/2015. L'Istituto intende cogliere questa opportunità sia per progettare percorsi laboratoriali innovativi, sia per rafforzare le iniziative di orientamento nel passaggio dalla scuola di primo grado alle superiori e per contrastare la dispersione scolastica.

Rapporti dell'Istituto con altri soggetti istituzionali della zona

Nel centro urbano di Castelfranco ha sede un Comando Stazione dei Carabinieri che collabora con l'Istituto per iniziative di educazione alla legalità.

L'Istituto partecipa alle iniziative del sistema locale di protezione civile (Ufficio Protezione Civile dell'Unione dei Comuni del Pratomagno) di promozione nelle scuole dei temi del rischio ambientale e delle relative azioni di prevenzione e protezione.


L'Istituto partecipa a un'iniziativa della USL 8 Distretto Valdarno, avviata nell'a.s. 2015-2016, di educazione e promozione della salute nelle scuole attraverso un tavolo di lavoro – al quale sono presenti alcuni/e docenti – per la programmazione di interventi da proporre alle scuole.

Rapporti dell'Istituto con le associazioni della zona

Sul territorio sono attive numerose associazioni (pro-loco, culturali, sportive, di volontariato) con cui l'Istituto variamente collabora: in alcuni casi, i progetti di ampliamento dell'offerta formativa (soprattutto musicali e teatrali) si avvalgono dell'apporto professionale (a pagamento) delle associazioni; in altri casi, le associazioni (soprattutto sportive) offrono progetti gratuiti; in altri casi ancora, infine, scuole, o classi, o gruppi di allievi/e collaborano a iniziative di diverse associazioni (soprattutto di volontariato).

Composizione del corpo docente dell'Istituto

L'andamento delle fasce di età della popolazione docente a tempo indeterminato dell'Istituto segue un trend opposto rispetto alla provincia, alla regione ed all'intera nazione (dati comparativi), con un'età media decisamente più bassa: quasi la metà degli insegnanti a tempo indeterminato, difatti, ha un'età compresa fra 35 e 44 anni. Rispetto ai dati comparativi, nell'istituto è presente un numero doppio di docenti a tempo determinato, mentre il numero di docenti a tempo indeterminato è più basso del 20% . Ciò è principalmente causato dalla posizione geografica dell'Istituto: i centri urbani del Comune di Castelfranco Piandiscò si trovano ai margini della provincia di Arezzo, in posizione periferica rispetto al capoluogo di provincia e ai suoi dintorni, aree, queste, in cui risiedono molti insegnanti. Ad aggravare questa situazione è il basso numero e la scarsa efficienza dei mezzi pubblici di collegamento. Queste difficoltà scoraggiano molti docenti ad entrare in ruolo nell'Istituto.Inoltre, nonostante la bassa età media degli insegnanti, la stabilità del corpo docente mostra un andamento particolare: circa l'80% degli insegnanti ha più di 6 anni si servizio nell'Istituto, ma le fasce inferiori mostrano valori dimezzati rispetto ai dati comparativi. Questo indica che una buona parte dei docenti a tempo indeterminato entra in servizio nell'istituto in età abbastanza giovane, vi rimane per 3-5 anni e poi si trasferisce per avvicinarsi ai propri luoghi di residenza.


Sezione 2 – OBBIETTIVI FORMATIVI

Sezione 2.A – OBBIETTIVI EX LEGE 107/2015, art. 7 (cfr. www .scuoledonmilani.it )

� valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento:� all'italiano� alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning

� potenziamento delle competenze:� matematico-logiche� scientifiche

� potenziamento delle competenze:� nella pratica e nella cultura musicali� nell'arte e nella storia dell'arte� nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori

� sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, attraverso:� la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace� il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture� il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri

� sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto:� della legalità� della sostenibilità ambientale� dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali

� potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento:� all'alimentazione� all'educazione fisica e allo sport e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica

� sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo:� al pensiero computazionale� all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media� alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro



� potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

� prevenzione e contrasto:� della dispersione scolastica� di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico e potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso:� percorsi individualizzati e personalizzati, anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore� l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014

� valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione:� con le famiglie� con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese

� apertura pomeridiana delle scuole

� valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti

� individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti

� alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare:� anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore� con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali

� definizione di un sistema di orientamento.


Sezione 2.B – OBBIETTIVI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) 2015-2018 elaborato dall'istituto in base al Rapporto di autovalutazione (RAV)(cfr. www .scuoledonmilani.it )

PRIORITÀ E TRAGUARDI

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' TRAGUARDO

Competenze chiave e di cittadinanza(vedi qui sotto)

Sviluppo delle competenze sociali Migliorare le competenzee utilizzare un sistema strutturato di valutazioneSviluppo delle competenze chiave

Competenze chiave e di cittadinanza(Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, 18 dicembre 2006)

� Comunicazione nella madrelingua� Comunicazione in lingue straniere� Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico� Competenza digitale� Imparare a imparare� Competenze sociali e civiche� Senso di iniziativa e di imprenditorialità� Consapevolezza ed espressioni culturali

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DELLE PRIORITÀ SULLA BASE DEI RISULTATI DELL'AUTOVALUTAZIONE

Si ipotizza che un miglioramento delle competenze chiave abbia come ricaduta anche un miglioramento negli esiti delle prove Invalsi.Inoltre la necessità di una migliore valutazione di tali competenze si collega con la necessità di strutturare i processi relativi al curricolo, alla progettazione e, appunto, alla valutazione (vedi l'area 3.A del RAV – www .scuoledonmilani.it ).Anche per le competenze sociali, si ipotizza che una valutazione più strutturata possa favorire il miglioramento delle competenze stesse.

OBBIETTIVI DI PROCESSO

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione Completare il curricolo.

Rendere più omogenea la valutazione

Potenziare gli aspetti di "valutazione autentica"

Strutturare la valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza




Sezione 3 – PROGRAMMAZIONE

Sezione 3.A – Programmazione curricolare

Tempo-scuola settimanale

Scuole dell'infanzia Scuole primarie Scuole secondarie

Castelfranco 40 oredal lunedì al venerdì

Castelfranco 28 ore e 20 minutidal lunedì al venerdì

con 2 prolungamenti pomeridianiCastelfranco 30 ore

dal lunedì al sabato

Piandiscò 40 oredal lunedì al venerdì

Piandiscò

40 ore (Tempo pieno) dal lunedì al venerdì

Piandiscò 30 ore

dal lunedì al venerdì

(6 ore giornaliere)28 ore

dal lunedì al venerdìcon 2 prolungamenti pomeridiani

Faella 40 oredal lunedì al venerdì

Faella 28 ore e 50 minutidal lunedì al venerdì

con 2 prolungamenti pomeridianiFaella 30 ore

dal lunedì al sabato


Fabbisogno di organico / Posti comuni / Posti di Insegnamento della religione cattolica (IRC) / Posti di sostegno (H)(ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente)

Scuola dell'infanzia

Annualità ScuolaFabbisogno per il triennio

Motivazione (numero delle sezioni, tempo-scuola, docenti specializzati, tipologia H)Comune IRC Sostegno

2016-17

Castelfranco 6 4,5 ore ½ 3 sezioni a 40 ore / Non vi sono docenti IRC interni / 1 H

Faella 4 3 ore 2 sezioni a 40 ore / Non vi sono docenti IRC interni

Piandiscò 6 4,5 ore 1 3 sezioni a 40 ore / Non vi sono docenti IRC interni / 1 H grave

TOTALE 16 12 ore 1 e ½Il totale H è soltanto presunto, perché non sono al momento prevedibili eventuali nuovi iscritti

2017-18

Castelfranco 6 4,5 ore ? 3 sezioni a 40 ore / Non vi sono docenti IRC interni

Faella 4 3 ore ? 2 sezioni a 40 ore / Non vi sono docenti IRC interni

Piandiscò 6 4,5 ore ? 3 sezioni a 40 ore / Non vi sono docenti IRC interni

TOTALE 16 12 ore ?Il totale H è soltanto presunto, perché non sono al momento prevedibili eventuali nuovi iscritti

2018-19

Castelfranco 6 4,5 ore ? 3 sezioni a 40 ore / Non vi sono docenti IRC interni

Faella 4 3 ore ? 2 sezioni a 40 ore / Non vi sono docenti IRC interni

Piandiscò 6 4,5 ore ? 3 sezioni a 40 ore / Non vi sono docenti IRC interni

TOTALE 16 12 ore ?Il totale H è soltanto presunto, perché non sono al momento prevedibili eventuali nuovi iscritti


Fabbisogno di organico / Posti comuni / Posti di Inglese (L2) / Posti di Insegnamento della religione cattolica (IRC) / Posti di sostegno (H)(ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente)

Scuola primaria

A. s. Scuola

Fabbisogno effettivo per il trienniocon Tempo standard a 27 ore / sett .

e 1 sezione a Tempo pienoMotivazione

(numero delle classi previste, tempo-scuola, docenti specializzati, tipologia H)

Comune L2 IRC H

2016-17

Castelfranco 7 + 08 ore 9 ore 12 ore ½ 6 classi a Tempo standard / Non sono previsti docenti IRC interni / 1 H

Faella 4 + 20 ore 3 ore 8 ore 2 4 classi a Tempo standard / Non sono previsti docenti IRC interni / 2 H gravi

Piandiscò 16 + 3 ore 10 ore 20 ore 35 classi a Tempo pieno / 5 classi a Tempo standard / Non vi sono docenti IRC interni /5 H , di cui 1 grave

TOTALE 28 + 9 ore 1 1 + 20 ore 5 e ½• Nei totali di IRC e di L2 sono computate anche le ore di programmazione• Il totale H è soltanto presunto, perché non sono al momento prevedibili eventuali

nuovi iscritti

2017-18

Castelfranco 7 + 08 ore 9 ore 12 ore 1 6 classi a Tempo standard / Non sono previsti docenti IRC interni / 2 H

Faella 4 + 20 ore 5 ore 8 ore 2 4 classi a Tempo standard / Non sono previsti docenti IRC interni /2 H gravi

Piandiscò 16 + 3 ore 9 ore 20 ore 3 e ½5 classi a Tempo pieno / 5 classi a Tempo standard / Non sono previsti docenti IRC interni / 5 H, di cui 2 gravi

TOTALE 28 + 9 ore 1 1 + 20 ore 6 e ½• Nei totali di IRC e di L2 sono computate anche le ore di programmazione• Il totale H è soltanto presunto, perché non sono al momento prevedibili eventuali

nuovi iscritti

2018-19

Castelfranco 6 + 3 ore 11 ore 10 ore ½ 5 classi a Tempo standard / Non sono previsti docenti IRC interni / 1 H

Faella 6 + 3 ore 9 ore 10 ore 2 5 classi a Tempo standard / Non sono previsti docenti IRC interni / 2 H gravi

Piandiscò 16 + 3 ore 11 ore 20 ore 35 classi a Tempo pieno / 5 classi a Tempo standard / Non sono previsti docenti IRC interni /4 H, di cui 2 gravi

TOTALE 28 + 9 ore 1 + 9 ore 1 + 20 ore 5e ½• Nei totali di IRC e di L2 sono computate anche le ore di programmazione• Il totale H è soltanto presunto, perché non sono al momento prevedibili eventuali

nuovi iscritti


Fabbisogno di organico / Posti comuni / Posti di Insegnamento della religione cattolica (IRC) / Posti di sostegno (H) (ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente)

Scuola secondaria

Motivazioni generali del fabbisogno per il triennio (numero delle classi previste, tempo-scuola)

A.s Castelfranco Faella Piandiscò TOTALI

2016-17 3 classi: 1A/2A/3A 4 classi: 1A/2A/3A - 3B 4 classi: 1A/2A/3A - 1B 11 classi

2017-18 3 classi: 1A/2A/3A 3 classi: 1A/2A/3A 5 classi: 1A/2A/3A - 1B/2B 11 classi

2018-19 4 classi: 1A/2A/3A - 1B 2 classi: 2A/3A 6 classi: 1A/2A/3A - 1B/2B/3B 12 classi

Materia Fabbisogno per il triennio e motivazione

Sostegno per handicap (H)AD00

Castelfranco Faella Piandiscò Posti totali

Posti Motivazione Posti Motivazione Posti Motivazione

2016-17 2 e ½ 4 H, di cui 1 grave 1 e ½ 3 H 2 3 H, di cui 1 grave 6

2017-18 2 3 H, di cui 1 grave ½ 1 H 2 e ½ 4 H, di cui 1 grave 5

2018-19 2 3 H, di cui 1 grave 0 0 2 3 H, di cui 1 grave 4

Materia Fabbisogno per il triennio Materia Fabbisogno per il triennio

LettereA043

Castelfranco Faella Piandiscò Posti totaliMatematicae Scienze

A059 Castelfranco Faella Piandiscò Posti totali

2016-17 1 posto + 12 ore2 posti + 4

ore2 posti + 4 ore 6 posti + 2 ore 2016-17 1 posto 1 posto + 6 ore 1 posto + 6 ore 3 posti + 12 ore

2017-18 1 posto + 12 ore1 posto + 12

ore2 posti + 14 ore 6 posti + 2 ore 2017-18 1 posto 1 posto 1 posto + 12 ore 3 posti + 12 ore

2018-19 2 posti + 4 ore1 posto + 2

ore3 posti + 6 ore

6 posti + 12 ore

2018-19 1 posto + 6 ore 12 ore 2 posti 4 posti



IngleseA345

Castelfranco Faella Piandiscò Posti totali FranceseA245


2016-17 9 ore 12 ore 12 ore 1 posto + 15 ore 2016-17 6 ore 8 ore 8 ore 1 posto + 4 ore


2018-19 12 ore 6 ore 18 ore 2 posti 2018-19 8 ore 4 ore 12 ore 1 posto + 6 ore


Arte e immagineA028

Castelfranco Faella Piandiscò Posti totaliMusicaA032






TecnologiaA033

Castelfranco Faella Piandiscò Posti totaliEducazione fisica

A030 Castelfranco Faella Piandiscò

Posti totali




Materia Fabbisogno per il triennio

IRC Castelfranco Faella Piandiscò Posti totali

2016-17 3 ore 4 ore 4 ore 11 ore

2017-18 3 ore 3 ore 5 ore 11 ore

2018-19 4 ore 2 ore 6 ore 12 ore


Sezione 3.B – Programmazione extra-curricolare

Posti per il potenziamento

Tipologia Motivazione(con riferimento alle priorità della Sezione 2 alla progettazione della Sezione 3) Posti

Scuola primaria

2016-20172017-20182018-2019

Ipotesi A

Se viene assegnato tutto il fabbisogno effettivo (“spezzoni” di posto comune + ore di L2) richiesto nella Sezione 3.a.

(A)Copertura dell'orario effettivo del Tempo standardPiandiscò: da 27 ore a 28 ore = 1 h x 5 classi = 5 oreCastelfranco: da 27 ore a 28 ore e 20 minuti = 1 h e 20'x 6 classi = 8 ore Faella: da 27 ore a 28 ore e 50 minuti = 1h e 50'x 4 classi = 7 ore e 20 minutiTOTALE = 20 ore e 20 minuti = 1 posto comune

(B)Progetti per le competenze chiave e di cittadinanza= personalizzazione individuali e/o a piccolo gruppo:

(B.1)DSA – “a scorrimento”, senza eventuali nuove certificazioni = n. 4 nel 2016-17 / n. 2 nel 2017-18 / n. 00 nel 2018-19 / media degli ultimi anni = 12 all'anno / preventivo = 1 posto comune

(B.2)BES (compresa la didattica dell'Italiano come L2) – dato di riferimento a.s. 2015-16 = 15 + 1 alla scuola dell'infanzia / preventivo = 1 posto comune

(B.3)Recupero e potenziamento – per 20 classi =2 posti comuni

5comuni

Ipotesi B

Se non viene assegnato tutto il fabbisogno effettivo richiesto nella Sezione 3.a.

(A)Copertura dell'orario effettivo del Tempo standard= 1 posto comune + 1 posto specialistico L2

(B)Progetti per le competenze chiave e di cittadinanza= personalizzazione individuali e/o a piccolo gruppo:

(B.1)DSA = 1 posto comune

(B.2)BES = 1 posto comune

(B.3)Recupero e potenziamento – per 20 classi = 2 posti comuni

5comuni

+1

specialistico L2


Posti per il potenziamento

Tipologia Motivazione(con riferimento alle priorità della Sezione 2 alla progettazione della Sezione 3) Materia Posti

Scuola secondaria

2016-20172017-20182018-2019

(A)Progetti per le competenze chiave e di cittadinanza= personalizzazione individuali e/o a piccolo gruppo:

(A.1)DSA – “a scorrimento”, senza eventuali nuove certificazioni = n. 27 nel 2016-17 / n. 23 nel 2017-18 / n. 11 nel 2018-19 (media degli ultimi anni = 20 all'anno)

(A.2)BES (compreso Italiano come L2) – dato di riferimento a.s. 2015-16 = 16

(A.3)Recupero e potenziamento

(A.4) Certificazioni linguistiche

(A.5)Laboratori (musica / recupero e abbellimento degli spazi scolastici / digitale)

Lettere 1

Matematica e Scienze 1

Inglese 1

Francese 1

Tecnologia 1

Musica 1

Arte e immagine 1

TOTALE 7


Sezione 3.C - Programmazione educativa

( NOTA: ogni voce della tabella è un collegamento ► alle sezioni del PTOF )

L'ACCOGLENZA, L'INCLUSIONE. L'INTEGRAZIONE LA CONTINUITÀ

I CURRICOLI LA VALUTAZIONE L'ORIENTAMENTO

H – DSA – BES HANDICAP

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

0-6 TutorProtocolli BES Screening DSA

L ' INTERCULTURA

LA SOCIALIZZAZIONE

L'EDUCAZIONE ALLA LEGALITA'(CITTADINANZA E COSTITUZIONE)

L'OFFERTA FORMATIVA DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA

LA SICUREZZA LA SCUOLA DIGITALE

Prevenzione e protezione a scuola Ambiente Salute Laboratorio di stampa in 3D

L'AVVIAMENTO ALLA LINGUA LATINA

LE GARE DI MATEMATICA

LE LINGUE COMUNITARIE

Avviamento alla Lingua Inglese nella scuola

dell'infanzia

Certificazione linguistica KET (Inglese)

Certificazione linguistica DELF 1 (Francese)

“ La twictée”

ALTRI PROGETTI DI AMPLIAMENTO E DI ARRICHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

L'ESPRESSIVIT À LA CORPOREITÀ GLI APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI

Musica Arte Teatro


ACCOGLIENZA, INCLUSIONE, INTEGRAZIONE

HANDICAP (H) – DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO (DSA) – BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

L'Istituto riserva una particolare attenzione nei confronti delle problematiche relative agli/le allievi/e in situazione di disagio (Handicap, DSA, BES), concretizza i propri sforzi nella ricerca di soluzioni favorevoli per l’accoglienza, l’inclusione e l’integrazione e si prodiga per lo sviluppo delle potenzialità di ogni singolo/a allievo/a, in vista del suo successo formativo e della realizzazione del suo Progetto di Vita, in un ambiente ricco di stimoli e di rapporti positivi.Per riuscire in questo intento, il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione:� Stende il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI), rilevando i dati relativi agli/le allievi/e con disagio presenti nell’Istituto;� Raccoglie la documentazione per gli interventi didattico-educativi da proporre;� Elabora, con il Consiglio di Classe/Interclasse, la Programmazione degli obiettivi e delle attività funzionali ad ogni singolo/a allievo/a e la condivide con l’equipe psicopedagogica e la famiglia, attraverso regolari incontri per i Piani educativi individualizzati (PEI), nei casi di handicap, e per i Piani didattici personalizzati (PDP), nei casi di DSA e di BES;� Stabilisce progetti e metodologie per la gestione di eventuali problematiche di particolare rilevanza;� Mantiene rapporti costanti e partecipativi con le ASL e con tutte le figure psicopedagogiche di riferimento;� Supporta le famiglie, in modo costante ed accurato, durante tutto il percorso formativo;� Al termine dell’anno scolastico, procede alla verifica dei risultati raggiunti – sempre in collaborazione con i colleghi, l’equipe psicopedagogica e la famiglia – e accompagnando inoltre gli/le allievi/e degli ultimi anni di corso (5° della primaria e 3° della secondaria) nel passaggio all'ordine scolastico successivo.

( RITORNA ALLA Sezione 3.c – La programmazione educativa ► )

Protocolli BES

Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, ossia gli studenti che si trovano anche transitoriamente in condizioni di difficoltà e/o svantaggio di tipo sociale o culturale oltreché di apprendimento, si fa riferimento alla Legge n. 17 del 2010 e alla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012. Quest’ultima chiarisce come “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare bisogni educativi specifici: o per motivi fisici, biologici, fisiologici, o anche per motivi psicologici, sociali e culturali rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. In tal modo la Direttiva Ministeriale delinea e precisa la strategia inclusiva che estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione o all’individualizzazione dell’apprendimento.

A tal proposito i consigli di classe delle scuole secondarie di I grado e i teams dei docenti di quelle primarie, sulla base di fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche, hanno il compito di indicare in quali casi sia opportuno e necessario adottare una personalizzazione della didattica ed eventuali misure compensative e dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. In questa assunzione di responsabilità, oltre alla scuola vi è coinvolta la famiglia per poter procedere congiuntamente.

In merito agli alunni le cui difficoltà sono derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana (ad esempio alunni di recente immigrazione), è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati e adottare strumenti dispensativi e misure compensative.

La scuola quindi predispone uno strumento di lavoro - P. D. P. - redatto dai docenti, nel quale sono definite, monitorate e documentate le strategie di intervento programmate e quelle metodologie ritenute indispensabili per la valorizzazione delle specificità degli alunni.


Le metodologie si possono focalizzare sui seguenti aspetti:� la dimensione temporale dell’azione educativa;� il rispetto dei diversi modi di apprendere degli studenti;� l’utilizzo di vari stili di insegnamento;� le varie modalità di aggregazione del lavoro degli alunni; � le diverse forme cooperative di apprendimento;� il tutoring;� la diversificazione dei mediatori didattici. Inoltre, in base alla legge citata, gli alunni B. E. S. possono essere esonerati dalle lingue straniere.

Al fine di perseguire a pieno l’inclusione, la Scuola, in base alle direttive operative previste dalla D.M. del MIUR del 27/12/2012, ha istituito il GLIS, un gruppo di lavoro composto dal Dirigente Scolastico, dalle Funzioni Strumentali e dagli insegnanti di sostegno di ogni plesso con i seguenti compiti:� rilevamento degli alunni B.E.S. presenti nella scuola;� documentazione degli interventi didattico-educativi, confronto sui casi presi in carico e sulle strategie metodologico-didattiche adottate, evidenziandone criticità e punti di forza;� elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni B.E.S. .


Screening DSA

Prove classe prima primariagennaio – febbraio DETTATO 16 PAROLEmaggio ( ultima settimana) DETTATO 16 PAROLE + LETTURA TRPS (10 NON PAROLE)Tutte le prove sono a somministrazione collettiva.

Prova classe seconda primariafine novembre DETTATO 26 PAROLE + LETTURA TRPS ( 16 NON PAROLE).

Quanto tempo?Gennaio : 20 minuti circa per ogni classeMaggio : 30 minuti circa per ogni classeNovembre: 30 minuti per ogni classe.I tempi comprendono, oltre alla esecuzione delle prove, anche l’approccio comunicativo con i/le bambini/e, per cui possono variare da situazione a situazione.Le prove devono essere effettuate di mattina dalle ore 8,00-8,30 (in relazione al tempo di inizio dell’attività scolastica), fino alle ore 11,00.Non può somministrare la prova il/la docente della classe, neanche se insegna una disciplina diversa dall’italiano.La somministrazione delle prove dovrebbe essere affidata ad un/a docente responsabile, preferibilmente unico/a per tutto l'Istituto.


Restituzione ai/le docenti dei risultati conseguiti dai singoli alunni nelle prove di monitoraggioLa restituzione delle prove ai/le docenti delle classi interessate viene effettuata secondo il seguente calendario:classi prime: febbraio- marzo / giugnoclassi seconde: dicembreIl tempo impegnato nella restituzione cambia in relazione alla modalità che verrà prescelta per effettuarla.


L'INTERCULTURA

Gli/Le allievi/e stranieri dell'Istituto provengono per la quasi totalità da Paesi est-europei nell'ambito di flussi ormai consolidati e in gran parte caratterizzati da un graduale contatto dei/le bambini/e e dei/le ragazzi/e con la realtà e con la lingua italiana. Vi sono tuttavia, ovviamente, anche inserimenti scolastici di allievi/e totalmente da alfabetizzare in Italiano L2, situazione questa che si verifica anche in sporadici casi di allievi/e cinesi e di indiani/e.Di norma, quindi, l'Istituto non necessita di particolari protocolli per l'accoglienza degli stranieri, mentre nei casi in cui questo sarebbe necessario, la lontananza dell'Istituto dai centri di maggior immigrazione, nei quali si concentrano le risorse di supporto per la mediazione linguistica messe a disposizione dalla Provincia, non permette di usufruire, appunto, di tali centri risorse.

L'Istituto, pertanto, cerca di sostenere forme di intervento personalizzato, per l'alfabetizzazione in Italiano L2, da parte di docenti che abbiano interesse e motivazione per l'auto-formazione in materia.

Spunti in tal senso potranno venire anche dall'esperienza realizzata nell'a.s. 2014-15 da una classe di scuola primaria che ha partecipato – in rete con due altri Istituti scolastici della provincia – al progetto MIUR “Lingue di scolarizzazione e Curricolo Plurilingue e Interculturale (LSCPI).


LA SOCIALIZZAZIONE

Per quanto riguarda la promozione di positive relazioni interpersonali a scuola – fra gli/le allievi/e, da una parte, e fra loro e i/le docenti, dall'altra (ma anche nei confronti del personale ATA) – l'Istituto si avvale delle iniziative personali di docenti con una specifica formazione in merito (ad esempio, Philosphy for Children) oppure di progetti con esperti esterni: metodologia del “tempo del cerchio”, sportelli psicologici, attività per l'intelligenza relazionale, la consapevolezza e l'espressione delle emozioni (questi progetti rientrano, di norma, fra quelli finanziati dal Comune).

Anche la promozione di metodi didattici cooperativi intende contribuire all'incremento dello “stare bene a scuola”, di un positivo “clima d'aula”.



L'EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ (“CITTADINANZA E COSTITUZIONE”)

Da sempre l'Istituto pone in risalto, in ogni sua attività didattica ed educativa, la promozione negli/le allievi/e di una coscienza della cittadinanza – dal livello territoriale comunale a quello nazionale e a quello europeo – legata a tutti gli aspetti della legalità.

Nell’ambito dell’educazione alla legalità vengono messe in atto nell’arco di tutto il percorso scolastico molteplici attività trasversali, legate ai vari aspetti della realtà scolastica ed extrascolastica, quali:� incontri con esperti ed autorità in materia di bullismo e cyberbullismo, dipendenze, educazione all’affettività, rivolti agli/le allievi/e dei vari ordini di scuola e alle loro famiglie; � concorsi, progetti, percorsi interdisciplinari, attività e dibattiti guidati sui temi della memoria storica, dei diritti, dell’inclusione, al fine di promuovere una cultura della pace, dell’uguaglianza e della solidarietà, nel pieno rispetto per l’ambiente, per la democrazia e per i valori comuni.

Negli ultimi due anni della scuola secondaria le attività si pongono come obiettivi prioritari lo studio e la conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana (con particolare attenzione ai suoi princìpi fondamentali), della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e della Dichiarazione universale dei diritti umani.Il campo d'azione in materia di Cittadinanza e costituzione è molto vasto e complesso, pertanto si arricchisce costantemente di temi e proposte di riflessione che l’attualità fa emergere come necessari per la formazione degli/le allievi/e nelle loro diverse fasce d'età.


LA SICUREZZA

Servizio di prevenzione e protezione a scuola

L'Istituto organizza autonomamente “allenamenti per l'evacuazione”, nella misura di uno mensile per ciascuna classe (o due-tre classi insieme – a seconda del numero degli alunni e dell'ubicazione delle aule) alternati – un mese antincendio e uno terremoto; sono inoltre previste due prove di evacuazione generale, una per il terremoto e una per l'antincendio, in date che vengono stabilite dal dirigente scolastico e dal Responsabile del Servizio prevenzione e protezione (RSPP).

I/Le docenti in possesso di specifica qualifica tengono per gli/le allievi/e della scuola secondaria corsi di Basic life support (BLS).

Per quanto riguarda la formazione del personale scolastico, l'Istituto offre i seguenti corsi:� obbligatori sulla Sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici (e/o i relativi aggiornamenti annuali);� di Primo soccorso (e/o i relativi aggiornamenti triennali );� per l'Antincendio (e/o i relativi aggiornamenti previsti);� di Primo soccorso pediatrico (Pediatric basic life support – PBLS) - non obbligatorio, offerto per la prima volta dell'a.s. 2015-2016, con l'adesione di 18 persone, tra personale Docente e ATA;� per la somministrazione di farmaci agli/le allievi/e su richiesta dei genitori;� di Basic life support - defibrillation (BLSD) – finanziato dal Comune che, a suo tempo, è stato promotore della dotazione gratuita dei defibrillatori in ambito scolastico: 1) sede di Piandiscò – donazione del 118 – ubicato nell'atrio esterno della scuola secondaria – Modello Lifepack Express con ID PF159541049466 e matricola 39751119; 2) sede di Faella – donazione del 118 - ubicato all'esterno della scuola secondaria – Modello Lifepack Express con ID PF5563701266 e


matricola 39751117; 3) sede di Castelfranco – donazione della ditta “Grotti” – ubicato all'esterno della scuola primaria in via Aretina - Modello Lifepack Express con ID PF812294805600 e matricola 40625779; 4) sede di Castelfranco – donazione della ditta “Power One” – ubicato nell'atrio dell'ingresso principale della scuola secondaria di viale A. De Gasperi – modello Philips Heartstart matricola B13E-00962.


Sicurezza ambientale

L'Istituto partecipa alle iniziative del sistema locale di protezione civile (Ufficio Protezione Civile dell'Unione dei Comuni del Pratomagno) di promozione nelle scuole dei temi del rischio ambientale e delle relative azioni di prevenzione e protezione.

Nelle scuole dell'Istituto è in atto la raccolta differenziata dei rifiuti, tuttavia occorre potenziarla sia sotto l'aspetto dell'organizzazione logistica, sia riguardo all'educazione sistematica degli/le allievi: sono questi, pertanto, obbiettivi da perseguire nel corso del triennio.

Salute

L'Istituto partecipa alle iniziative della USL 8 Distretto Valdarno, avviate nell'a.s. 2015-2016, di educazione e promozione della salute nelle scuole attraverso un tavolo di lavoro – al quale sono presenti alcuni/e docenti – per la programmazione di interventi da proporre alle scuole.

L'ente gestore del servizio di mensa delle scuole dell'infanzia e primarie, inoltre, è disponibile per interventi di educazione alimentare.


LA CONTINUITÀ

CONTINUITÀ FRA I DIVERSI ORDINI SCOLASTICI DELL'ISTITUTO

I progetti di continuità fra i diversi ordini scolastici dell'Istituto vengono elaborati di anno in anno dai/le docenti delle classi coinvolte, di norma facendo riferimento alla metodologia del tutoraggio fra gli/le allievi/e:� per il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla primaria, i progetti riguardano, rispettivamente, le sezioni dei 5 anni e le classi IV;� per il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria, i progetti riguardano, rispettivamente, le classi IV e V dell'una e le classi II dell'altra.

La scelta delle classi IV della primaria e delle classi II della secondaria è finalizzata a far sì che gli/le allievi/e che effettuano il passaggio prendano contatto con allievi/e dell'ordine scolastico successivo i/le quali non soltanto siano abbastanza grandi per partecipare da subito ad azioni di tutoraggio, ma anche siano presenti a scuola l'anno successivo.

Per ciascun tipo di passaggio, i/le docenti delle classi coinvolte si riuniscono all'inizio dell'anno scolastico per delineare le modalità e i tempi degli interventi, che di norma consistono nella programmazione di attività specifiche da attuarsi in comune fra i due ordini di scuola.


Progetti “Tutor”

Si riportano, a titolo d'esempio, le linee essenziali di alcuni progetti “Tutor” dell'a.s. 2015-2016.

Progetto “Tutor” Scuole Infanzia-Primaria di CastelfrancoFinalità generale: il progetto, nato dell'a.s. 200-2001, intende affermare la consapevolezza dell'importanza di realizzare esperienze condivise che costituiscano un “passaggio” fra i due ordini di scuola.Classi coinvolte: sezione 5 anni della Scuola dell'infanzia – classe IV della Scuola primaria.Campi d'esperienza coinvolti: le emozioni – il sé e l'altro – i linguaggi – la creatività – l'espressione – i discorsi e le parole – la logica: le forme, i simboli, i colori.Obbiettivi formativi: attivare modalità relazionali positive con i non coetanei / mettere in atto comportamenti di autonomia, di partecipazione attiva, di scambio costruttivo / impegnarsi in attività comuni di gruppo in forma di collaborazione e di aiuto reciproco / favorire il passaggio dei/le bambini/e alla scuola primaria, promuovendo l'accoglienza negli ambienti, negli spazi, nei tempi del nuovo ordine scolastico / motivare gli/le allievi/e più grandi a produrre e progettare attività fruibili dai/le bambini/e più piccoli/e.Metodologia: gruppi eterogenei di attività / momenti di tutoraggio / brainstorming.Tempi di svolgimento: 4 incontri di due ore ciascuno - periodo: marzo-aprile.Modalità di svolgimento: accoglienza e presentazione degli/e allievi/e / introduzione delle attività che i gruppi svolgeranno / traccia condivisa delle fasi principali delle attività / esecuzione delle attività programmate e progettate / condivisione fra i gruppi delle attività svolte e/o degli elaborati prodotti.Spazi: locali della scuola primaria e della scuola dell'infanzia.Verifica: osservazioni generali sull'esperienza condotta, rielaborando le informazioni ricevute dagli/le allievi/e (es: foto, disegni, verbalizzazioni per i più piccoli; lettere, pensieri, riflessioni da parte dei più grandi)

Progetti “Tutor” Scuole Primarie-SecondarieFASI PROGETTUALI:(1) gli/le allievi delle classi II di scuola secondaria (tutor) programmano, con i/le loro docenti, le azioni progettuali;(2) i/le tutor presentano e propongono le azioni progettuali agli/le allievi/e della primaria.PROGETTI: – da definireProgetto “Christmas Crackers” - Novembre - 1 ora di programmazione (vedi sopra: fase 1) / ½ ora di attività.Progetti di Arte e di Matematica – Gennaio – da definireProgetto di Tecnologia e Italiano – informatica e fantascienza, con la costruzione di piccoli robot.CastelfrancoProgetto di Arte – Febbraio – Il ritratto.FaellaProgetto di Scienze – Novembre – da definireProgetto di Italiano – Novembre e dicembre – da definire



CONTINUITÀ FRA LA SCUOLA DELL'INFANZIA E GLI ASILI-NIDO DEL TERRITORIO

I progetti di continuità fra la scuola dell'infanzia e gli asili-nido del territorio – che fanno parte del bagaglio di esperienze dell'istituto – a partire dall'a.s. 2015-2016 hanno trovato uno stimolo ulteriore in un progetto realizzato dalla conferenza zonale per l'istruzione – denominato “Osservare e crescere nei contesti educativi per l’infanzia da 0 a 6 anni” – sulla base del quale l'Istituto intende definire, già dall'a.s. 2016-2017, protocolli operativi stabili.

Progetto “Osservare e crescere nei contesti educativi per l’infanzia da 0 a 6 anni”

Si riportano le linee essenziali del progetto.

PremessaRaramente chi si occupa professionalmente del bambino ha la possibilità di fare delle osservazioni longitudinali nel passaggio dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia. In questo modo le rappresentazioni o le immagini dell’infanzia degli educatori subiscono una limitazione che rende difficile vedere al di là del proprio campo di esperienza.Gli Orientamenti per la Scuola dell'Infanzia (D.M. 3 Giugno 1991) sottolineano che nello sviluppo personale le dinamiche evolutive "possono non corrispondere ai passaggi formali fra le diverse istituzioni educative"; pertanto è importante che la scuola sia capace di "porsi in continuità e complementarietà con le esperienze che il bambino compie nei suoi diversi ambiti di vita". Sarebbe pertanto opportuno e bello che ci fossero con le educatrici degli asili nido momenti di interazione per concordare "occasioni di incontro e comuni modalità di osservazione del comportamento dei bambini".Le Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività educative nella Scuola dell'Infanzia afferenti alla legge 53/2003, nel paragrafo 7 sul Portfolio delle competenze individuali, dichiarano che il "principio della continuità educativa esige che “... i docenti, nell'anno precedente e in quello successivo, collaborino in termini di scambio di informazioni, di progettazione e di verifica di attività educative e didattiche … con il personale che ha seguito i bambini negli asili nido ...". Dunque, nelle parole dei testi considerati si delineano almeno tre modi di intendere e praticare la continuità:� prima di tutto come passaggio di informazioni tra insegnanti, quindi come continuità di saperi tra adulti;� vengono poi suggerite modalità di incontro ed esperienza tra i contesti impegnati nel passaggio (visite, produzione di materiali, attività fatte insieme …);� si possono infine concordare e progettare modalità di organizzazione, di svolgimento, di verifica di attività educative e didattiche; in questo caso gli operatori di contesti attigui hanno la possibilità di mettere in gioco il loro sapere e saper fare educativo per arrivare a concordare delle aree di significato comuni. Nell'anno scolastico 2015-2016, anche alla luce di queste considerazioni e di quanto emerso nel corso dell’anno educativo 2014-2015, viene proposto dal progetto zonale del Valdarno sulla continuità 0-6 il seguente progetto:

Obiettivi/finalitàCondividere una certa idea di bambino, di relazione educativa, in integrazione, partendo dall’approfondimento teorico-pratico di un’esperienza comune che i bambini vivono all’interno dei due servizi. Confrontarsi con colleghe appartenenti a servizi diversi e a comparti scolastici differenti dello stesso territorio (il Comune di riferimento delle scuole) per aprire canali di comunicazione e formazione comune.

Descrizione del progettoIl ruolo svolto dall’educatore al Nido e dall’insegnante alla Scuola dell’infanzia non può prescindere, nell’ottica di una condivisione della “continuità 0-6”, dal conoscere e riconoscere i livelli di sviluppo e le competenze che i bambini mettono in gioco nell’esperienza quotidiana all’interno dei servizi. Lavorare su questo assunto implica osservazione sistematica sia del singolo bambino che del gruppo. Il percorso vuole offrire, nell’ottica della “continuità educativa 0-6”, basi teoriche, spunti di riflessione, esperienze e condivisione di buone pratiche e la possibilità di confrontarsi tra colleghi su un aspetto complesso e cruciale del lavoro quotidiano al Nido e alla Scuola dell’Infanzia.


Metodologia del progettoI gruppi territoriali (comunali) di nido e di scuola dell’infanzia, supportati da un formatore, osserveranno l’agire dei bambini in una situazione specifica e riporteranno i dati osservati nel dibattito/confronto delle esperienze. Le azioni pratiche osservate saranno o trascritte (utilizzo di strumenti di osservazione di tipo narrativo o più strutturati come check-list o scale di valutazione) o video filmate. I lavori del gruppo saranno sempre seguiti da momenti di dibattito e confronto per consentire ai partecipanti di far emergere dubbi, perplessità o difficoltà e approfondimenti che saranno oggetto di “problematizzazione” all’interno del gruppo allo scopo di rendere il lavoro patrimonio comune e condiviso.

DestinatariEducatrici di Nido e insegnanti della Scuola dell’Infanzia dei comuni di Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Cavriglia, Bucine, Laterina, Pergine Valdarno, Castelfranco Piandiscò, Loro Ciuffenna.

Tempi di realizzazione per il comune di Castelfranco Piandiscò

DATA E ORARIO NUMERO DI ORE

ATTIVITÀ

16 gennaio 2016 - 9.30/12.30 3 Plenaria: L’osservazione come strumento privilegiato di conoscenza dei bambini al Nido

11 febbraio 2016 – 17.00/19.00 2 Laboratorio: Osservare per conoscere

Da definire 2 Attività di auto-formazione concordata con il formatore

24 marzo – 16.30/19.30 3 Laboratorio: analisi di alcune esperienze

7 aprile - 16.30/19.30 3 Laboratorio: analisi di alcune esperienze

14 aprile – 16.30/19.30 3 Laboratorio: analisi di alcune esperienze

30 aprile – 9.00/13.00 4 Plenaria: esperienze dal territorio



I CURRICOLI

La scuola come agenzia educativa, non può sottrarsi ad un confronto con le molteplici urgenze determinate dalle profonde trasformazioni socio-economiche e culturali in atto. Da questo confronto devono emergere le scelte di fondo che costituiscono le intenzioni formative per il cui raggiungimento andranno concertati gli interventi dei docenti e delle famiglie.

L’esplosione delle conoscenze ci induce a considerare l’apprendimento di metodi di studio volti ad “imparare ad imparare” come una delle richieste più impellenti del mondo di oggi, dove è frequente la necessità di aggiornamento e di auto-formazione per tutto l'arco della vita. In particolare l’accrescersi vertiginoso delle conoscenze fa sì che oggetto dell’apprendimento non possano essere più i soli contenuti, bensì anche la tecnica di acquisizione delle conoscenze. In altri termini, occorre che la padronanza del processo di apprendimento (cioè l’attività logica ed intellettiva attraverso la quale ci si appropria del sapere – la meta cognizione) sia il fine principale dell’intera azione educativa. Ciò comporterà una generale capacità a saper accettare e gestire il cambiamento, fenomeno ormai presente in qualunque attività lavorativa.

Il traguardo formativo si sposta pertanto dal fare acquisire conoscenze al far acquisire abilità e competenze, in modo da sviluppare una attitudine mentale orientata alla risoluzione dei problemi. Occorre quindi rivedere la missione della scuola non più riassumibile nello slogan “leggere, scrivere, far di conto” ma è necessario pensare ad una missione caratterizzata da competenze più complesse tipiche di una cultura moderna. Esse riguardano ad esempio il prendere decisioni in condizioni di incertezza, il gestire conflitti, il relazionarsi in un mondo complesso e confuso, l’essere cittadini consapevoli e responsabili.

La scuola, come espressione di una volontà educativa, non può sottrarsi ad un confronto con le molteplici urgenze determinate dalle profonde trasformazioni socio-economiche e culturali in atto. Il confronto diretto con la realtà, che è fatta di persone, problemi, prodotti reali, dovrà essere offerto in molteplici occasioni agli/le allievi/e al fine di consentire l’esperienza concreta e diretta con essa e non solamente quella virtuale che avviene attraverso la TV, i videogiochi, internet.

Le urgenze educative prioritarie trovano un ulteriore riscontro nelle indicazioni proposte dall’OMS nel documento pubblicato nel 1993 “Life skills education in schools”. Secondo l’idea base del progetto dell’OMS l’istruzione e la formazione rappresentano le vie con cui “attrezzare” il singolo individuo, a partire dall’infanzia, di quelle conoscenze, abilità e competenze atte a permettergli di affrontare e risolvere i vari problemi che la vita quotidiana gli riserva. Si tratta quindi di far acquisire a ciascun ragazzo/a quei saperi, abilità e competenze, quei modi di essere che lo/la aiutano a diventare una persona, un/a cittadino/a, un/a lavoratore/lavoratrice responsabile, partecipe alla vita sociale, capace di assumere ruoli e funzioni in modo autonomo, in grado di saper affrontare le vicissitudini dell’esistenza. Il “nucleo fondamentale” delle Life skills è costituito dalle seguenti abilità e competenze:Decision making (capacità di prendere decisioni): competenza che aiuta ad affrontare in maniera costruttiva le decisioni nei vari momenti della vita; la capacità di elaborare attivamente il processo decisionale, valutando le differenti opzioni e le conseguenze delle scelte possibili.Problem solving (capacità di risolvere i problemi): questa capacità, permette di affrontare i problemi della vita in modo costruttivo. Pensiero creativo: agisce in modo sinergico rispetto alle due competenze sopracitate, mettendo in grado di esplorare le alternative possibili e le conseguenze che derivano dal fare e dal non fare determinate azioni; iuta a guardare oltre le esperienze dirette, può aiutare a rispondere in maniera adattiva e flessibile alle situazioni di vita quotidiana. Pensiero critico: è l’abilità ad analizzare le informazioni e le esperienze in maniera obiettiva; può contribuire alla promozione della salute, aiutando a riconoscere e valutare i fattori che influenzano gli atteggiamenti e i comportamenti. Comunicazione efficace: sapersi esprimere, sia sul piano verbale che non verbale , con modalità appropriate rispetto alla cultura e alle situazioni; questo significa essere capaci di manifestare opinioni e desideri, bisogni e paure, esser capaci, in caso di necessità, di chiedere consiglio e aiuto. Capacità di relazioni interpersonali: aiuta a mettersi in relazione e a interagire con gli altri in maniera positiva, riuscire a creare e mantenere relazioni amichevoli che possono avere forte rilievo sul benessere mentale e sociale.


Auto-consapevolezza: ovvero il riconoscimento di sé, del proprio carattere, delle proprie forze e debolezze, dei propri desideri e delle proprie insofferenze; sviluppare l’auto-consapevolezza può aiutare a riconoscere quando si è stressati o quando ci si sente sotto pressione; si tratta di un prerequisito di base per la comunicazione efficace, per instaurare relazioni interpersonali, per sviluppare empatia nei confronti degli altri. Empatia: è la capacità di immaginare come possa essere la vita per un’altra persona anche in situazioni con le quali non si ha familiarità; provare empatia può aiutare a capire e accettare i “diversi”; questo può aiutare a migliorare le interazioni sociali per es. in situazioni di differenze culturali o etniche. Gestione delle emozioni: implica il riconoscimento delle emozioni in noi stessi e negli altri; la consapevolezza di quanto le emozioni influenzino il comportamento e la capacità di rispondere alle medesime in maniera appropriata. Gestione dello stress: consiste nel riconoscere le fonti di stress nella vita quotidiana, nel comprendere come queste ci “tocchino” e nell’agire in modo da controllare i diversi livelli di stress.

In ultimo, per comprendere appieno il termine “competenza” può essere utile riferire quanto indicato dalle Raccomandazioni del Parlamento europeo del 2006 nelle quali si parla del temine “competenza” come “ la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni di studio e di lavoro e nello sviluppo professionale e personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia”.Si evince uno stretto legame fra competenza e conoscenza, che consiste nel risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento, e quello di abilità, che indica la capacità di applicare conoscenze e di usare know-how (saper fare) per portare a termine compiti o risolvere problemi. La scuola è dunque chiamata alla definizione di curricoli centrati sulle competenze da promuovere negli studenti in modo che questi ultimi possano disporre di un adeguato “potenziale conoscitivo”che si esplica nell’insieme di procedure, di schemi mentali, di condotte e di processi cognitivi per ricercare, selezionare e organizzare le conoscenze per affrontare situazioni di studio o di lavoro e per risolvere problemi.

Il nostro Istituto negli ultimi anni ha lavorato, attraverso gruppi di lavoro alla stesura di curricoli per competenze, nei tre ordini di scuola tenendo sempre come riferimento principale le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012. Alla scuola dell’infanzia i curricoli sono stati articolati per campi di esperienza.Alla scuola primaria e secondaria di primo grado i curricoli sono articolati per discipline di studio.Allo stato attuale, sono stati completati i curricoli di italiano, matematica, scienze, lingua inglese e storia, mentre sono in via di definizione i restanti, secondo quanto previsto dal Piano di miglioramento dell'Istituto.


LA VALUTAZIONE

Il processo valutativo è parte integrante dell’insegnamento-apprendimento e ha come finalità quella di accompagnare, orientare e sostenere l'allievo/a nel proprio processo di apprendimento lungo l’intero percorso di istruzione al fine di responsabilizzarlo/a rispetto ai traguardi previsti.E’ un processo che si esercita su tutte le componenti e le attività formative.La valutazione comporta l’unificazione di tutti i dati raccolti.Si articola in tre momenti: iniziale – formativa – sommativa.


COSA VALUTIAMO

L’apprendimento, cioè il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e meta-cognitivi, con particolare attenzione al processo e non solo al prodotto tenendo come prioritario un miglioramento rispetto alla situazione di partenza.L’impegno, intendendo con esso la disponibilità ad impegnarsi con una quantità di lavoro adeguata; come capacità di organizzare il proprio lavoro con continuità, puntualità e precisione; nello svolgere i compiti a casa.La partecipazione, riferita al complesso degli atteggiamenti dell'allievo/a durante le lezioni, nelle attività di lavoro per gruppi, in tutti quei momenti che prevedono collaborazione fra pari ed adulti; partecipazione legata anche all’attenzione dimostrata nel lavorare, alla capacità di concentrazione mantenuta nel perseguire un dato obiettivo, all’interesse posto attraverso interventi e domande.La socialità, intesa come rispetto delle norme comportamentali, rispetto delle persone e delle cose, rispetto dei ruoli.La frequenza intesa come grado di presenza alle lezioni.

QUANDO VALUTIAMO

Valutazione inizialeLa valutazione si struttura come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della situazione di partenza; analisi dei prerequisiti, attenzione per le situazioni personali (bisogni, interessi, background socio-culturale, provenienza, disabilità, ecc); individuazione degli obiettivi didattici essenziali richiesti.Valutazione formativa e sommativaLa verifica dell’efficacia dei percorsi di insegnamento-apprendimento avviene principalmente attraverso la valutazione in itinere e la valutazione sommativa. La valutazione in itinere, o formativa, è affidata all’interazione quotidiana e a prove di varie tipologie scandite con regolarità. Essa vuole accertare in modo analitico, durante i processi in essere, quali abilità e conoscenze l'allievo/a stia acquisendo; si basa su prove di verifica che riguardano brevi segmenti del percorso, su osservazioni sistematiche del lavoro svolto a casa e a scuola, e su un'analisi dell'atteggiamento verso il lavoro scolastico (attenzione, impegno, interesse). Essa costituisce un riscontro sulle scelte didattiche e metodologiche poste in essere, ed evidenzia un'eventuale necessità di riformulazione della progettazione.La valutazione sommativa viene attuata a conclusione di un percorso di apprendimento: essa intende elaborare un giudizio complessivo sulle competenze conseguite dall'allievo/a e fornire un bilancio consuntivo del suo percorso di apprendimento in relazione ad obiettivi prefissati.

ALTRI ASPETTI IMPORTANTI

Altri aspetti molto importanti possono essere rintracciati nel:� promuovere una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che conduca l'allievo/a a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.� Svolgere una funzione regolativa dei processi d'insegnamento al fine di contribuire a migliorare la qualità della didattica.� Informare la famiglia e l'allievo/a sui risultati raggiunti. � Certificare gli esiti del percorso scolastico, l'ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato. La valutazione di ciascun/a allievo/a viene effettuata, di norma, dopo il termine di ciascun quadrimestre.Gli esiti della valutazione quadrimestrale di ciascun/a allievo/a e sono riportati nel documento di valutazione; quest’ultimo è consegnato, in copia conforme, dai/le docenti alla famiglia per l’informazione sulla valutazione intermedia ed è rilasciato in originale al termine di ciascun anno scolastico, per l’informazione sulla valutazione finale. Copia conforme del documento di valutazione viene custodita nel fascicolo personale dell'allievo/a .


La valutazione degli apprendimenti e del comportamento è espressa in voti numerici, dal 4 fino al 10.Nella scuola secondaria, i voti possono essere corredati dalle annotazioni "da consolidare" o "in progressione", le quali indicano il processo di apprendimento.Nella scuola primaria, il voto non è frutto della media aritmetica delle prove di verifica quadrimestrali: può partire da essa, ma deve tenere in considerazione anche altri aspetti, quali l'atteggiamento verso la disciplina (impegno a casa e a scuola, interesse, attenzione durante le lezioni) e significativi progressi o regressi rispetto alla situazione rilevata ad inizio anno. In particolare, l'attribuzione dei voti agli nelle classi prime, al termine del primo quadrimestre, terranno prioritariamente conto di queste due caratteristiche del profilo di apprendimento: (a) atteggiamento nei confronti dell'esperienza scolastica (partecipazione, interesse e impegno); (b) metodo di lavoro e autonomia personale. Sulla scheda di valutazione, inoltre, viene formulato anche un giudizio analitico complessivo che esplicita tutti gli elementi del processo formativo.


DESCRITTORI DEI VOTI

Nell'attribuzione della votazione in cifre i/le docenti fanno riferimento ai seguenti descrittori:

Scuola primaria

DESCRITTORE

VOTO 10Lo studente: Applica le conoscenze e le procedure con sicurezza anche in situazioni nuove e complesse, in modo autonomo e utilizzando gli strumenti opportuni.Padroneggia con sicurezza tutti gli argomenti di studio.Opera opportuni collegamenti interdisciplinari.È in grado di analizzare criticamente i contenuti.Si esprime con un registro adeguato alle singole situazioni e utilizza lessici specifici correttamente. Ha un metodo di lavoro personale, efficace, ordinato e puntuale.

VOTO 9Lo studente: Applica le conoscenze e le procedure in situazioni note e nuove, in modo autonomo e utilizzando gli strumenti opportuni.Padroneggia tutti gli argomenti di studio.Opera collegamenti interdisciplinari .Si esprime con un registro adeguato alle singole situazioni e utilizza lessici specifici correttamente. Ha un metodo di lavoro efficace, ordinato e puntuale

VOTO 8Lo studente: Applica le conoscenze e le procedure in situazioni note, in modo autonomo e utilizzando gli strumenti opportuni .Padroneggia gli aspetti e i contenuti fondanti degli argomenti di studio.Si esprime con un registro adeguato e utilizza lessici specifici abbastanza correttamente. Ha un metodo di lavoro complessivamente efficace.


VOTO 7Lo studente: Applica le conoscenze e le procedure in modo abbastanza autonomo e corretto. Conosce e comprende gli aspetti e i contenuti fondanti degli argomenti di studio.Si esprime con un registro abbastanza adeguato e con un lessico specifico basilare. Ha un metodo di lavoro non sempre efficace.

VOTO 6Lo studente: Possiede conoscenze e abilità essenziali.Conosce e comprende in modo minimale o superficiale gli argomenti di studio.Applica le conoscenze e le procedure in situazioni semplici.Si esprime con un registro non sempre adeguato e con un lessico specifico limitato.Ha un metodo di lavoro poco efficace.

VOTO 5O INFERIORE

Lo studente: Possiede conoscenze parziali e superficiali e abilità incerte o non possiede conoscenze e abilità relative ai livelli minimi di apprendimento.Non applica le conoscenze e le procedure anche in semplici situazioni.Si esprime in modo scorretto e impreciso e NON SA utilizzare il lessico specifico.Non ha sviluppato un metodo di lavoro efficace.


Scuola secondaria

ITALIANO LINGUA INGLESE

E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

STORIA

GEOGRAFIA

MATEMATICA SCIENZE

VOTO 10 PRODUZIONE SCRITTATesto completo,nessun errore ortografico, lessico ricco e appropriato, ottima coerenza del testo.

PRODUZIONE ORALEEspone in maniera appropriata e più che soddisfacente utilizzando un lessico ricco e completo avvalendosi anche di supporti specifici

PRODUZIONE SCRITTA Messaggio completo, rari errori ortografici, lessico ricco e appropriato e accuratezza grammaticale.

PRODUZIONE ORALEInterazione appropriata e soddisfacente, lessico ricco e appropriato, nessun errore

STORIAConosce gli eventi storici in modo approfondito e analitico. Stabilisce relazioni di causa/effetto con sicurezza e autonomia. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo approfondito.

Completa conoscenza e padronanza dei contenuti e capacità di effettuare collegamenti in modo autonomo.Capacità di elaborare strategie risolutive anche in situazioni nuove in modo sempre autonomo.Completa comprensione e utilizzo del linguaggio simbolico specifico.

Conosce in modo completo contenuti, termini, concetti e simboli e li utilizza in modo corretto. Osserva in modo corretto ed individua analogie e differenze fra fenomeni osservati. Mette in relazione diversi argomenti in situazioni nuove


(schemi,mappe,presentazioni al computer,...)

grammaticale significativo e pronuncia corretta

Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro.

GEOGRAFIARiconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo analitico e approfondito. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo preciso e autonomo. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con sicurezza e autonomia. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e completo.

Sa formulare correttamente ipotesi sui fenomeni osservati Descrive in modo sicuro e appropriato regole e procedimenti utilizzando correttamente diversi linguaggi (grafico, simbolico, informatico...)

VOTO 9 PRODUZIONE SCRITTATesto completo, nessun errore ortografico, lessico ricco e appropriato, ottima coerenza del testo.

PRODUZIONE ORALEEspone in maniera appropriata e più che soddisfacente utilizzando un lessico ricco e completo avvalendosi anche di supporti specifici. (schemi,mappe,presentazioni al computer,...)

PRODUZIONE SCRITTAMessaggio completo, rari errori ortografici, lessico ricco e appropriato e accuratezza grammaticale.

PRODUZIONE ORALEInterazione appropriata e soddisfacente, lessico ricco e appropriato, nessun errore grammaticale significativo e pronuncia corretta.

STORIAConosce gli eventi storici in modo approfondito . Stabilisce relazioni di causa/effetto con sicurezza . Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo approfondito. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro

GEOGRAFIARiconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo approfondito. Usa gli

Completa conoscenza dei contenuti.Capacità di elaborare strategie risolutive anche in situazioni nuove in modo spesso autonomo.Comprensione e utilizzo del linguaggio simbolico specifico.

Conosce contenuti, termini, concetti e simboli e li utilizza in modo corretto. Osserva in modo corretto ed individua analogie e differenze fra fenomeni osservati. Mette in relazione diversi argomenti in situazioni nuove. Descrive in modo appropriato regole e procedimenti utilizzando correttamente diversi linguaggi( grafico,simbolico, informatico)


strumenti propri della disciplina in modo preciso. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con sicurezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso .

VOTO 8 PRODUZIONE SCRITTATesto completo, rari errori ortografici, lessico adeguato e buona coerenza del testo.

PRODUZIONE ORALEEspone in maniera adeguata utilizzando un lessico buono e abbastanza completo utilizzando alcuni supporti specifici.

PRODUZIONE SCRITTAMessaggio completo, errori ortografici non gravi, funzioni comunicative usate adeguatamente, qualche errore grammaticale.

PRODUZIONE ORALEInterazione adeguata, lessico accettabile, grammatica e pronuncia generalmente accettabili.

STORIAConosce gli eventi storici in modo completo. Stabilisce relazioni di causa/effetto con correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo esauriente. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo preciso.

GEOGRAFIARiconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo completo. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo corretto. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con correttezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso .

Conoscenza dei contenuti appropriata.Capacità di elaborare strategie risolutive anche in situazioni nuove, ma non troppo complesse.Comprensione e utilizzo del linguaggio simbolico specifico.

Conosce contenuti termini, concetti e simboli in modo corretto. Osserva e individua analogie e differenze fra fenomeni in modo generalmente corretto. Descrive in modo appropriato regole e procedimenti utilizzando un linguaggio sostanzialmente corretto.


VOTO 7 PRODUZIONE SCRITTATesto completo, rari errori ortografici, lessico adeguato e buona coerenza del testo.

PRODUZIONE ORALEEspone in maniera adeguata utilizzando un lessico buono e abbastanza completo utilizzando alcuni supporti specifici.

PRODUZIONE SCRITTAMessaggio completo, errori ortografici non gravi, funzioni comunicative usate adeguatamente, qualche errore grammaticale.

PRODUZIONE ORALEInterazione adeguata, lessico accettabile, grammatica e pronuncia generalmente accettabili.

STORIAConosce gli eventi storici in modo abbastanza completo. Stabilisce le principali relazioni di causa/effetto con correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo abbastanza completo. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso.

GEOGRAFIARiconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo abbastanza completo. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo abbastanza corretto. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso.

Soddisfacente la conoscenza dei contenuti.Incontra difficoltà nell’elaborazione di strategie risolutive in situazioni nuove, ma se guidato dimostra una corretta applicazione di procedimenti anche in situazioni note. Discreta la comprensione e l’utilizzo del linguaggio simbolico specifico.

Conosce i principali contenuti e termini.Osserva in modo sostanzialmente corretto e, talvolta, individua analogie e differenze fra fenomeni osservati. Descrive in modo comprensibile regole e procedimenti ma non sempre utilizza in modo corretto i diversi linguaggi.

VOTO 6 PRODUZIONE SCRITTATesto abbastanza completo, diversi errori grammaticali e ortografici, lessico accettabile.

PRODUZIONE SCRITTAMessaggio abbastanza completo, ma numerosi errori ortografici e grammaticali, uso

STORIAConosce gli eventi storici nelle linee essenziali. Stabilisce solo le principali relazioni di

Essenziale conoscenza dei contenuti.Qualche incertezza nell’applicazione autonoma dei

Conosce solo in parte contenuti e termini. Deve essere guidato nel compiere semplici osservazioni in quanto non


PRODUZIONE ORALEEspone in maniera accettabile utilizzando un lessico semplice e con un'argomentazione a volte poco comprensibile.

accettabile delle funzioni comunicative con errori che però non compromettono la comprensione.

PRODUZIONE ORALE Interazione accettabile sebbene errori grammaticali e di pronuncia richiedano qualche sforzo di comprensione da parte dell'interlocutore. Lessico limitato.

causa/effetto. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica nelle linee essenziali. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo accettabile

GEOGRAFIARiconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio nelle linee essenziali. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo accettabile. Riconosce solo le principali relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo accettabile.

procedimenti in situazioni note.Essenziale la comprensione e l’utilizzo del linguaggio simbolico specifico.

sempre ne coglie gli elementi pertinenti. Descrive in modo meccanico alcune regole e procedimenti ed utilizza solo alcuni linguaggi.

VOTO 5 PRODUZIONE SCRITTATesto parzialmente completo,errori ortografici e grammaticali gravi, lessico inadeguato.

PRODUZIONE ORALEEspone in maniera difficoltosa con un lessico limitato e un'argomentazione lacunosa e incerta.

PRODUZIONE SCRITTAMessaggio parzialmente completo, errori ortografici, grammaticali o nell'uso delle funzioni che ne limitano la comprensione.

PRODUZIONE ORALE Interazione difficoltosa, lessico moto limitato, molti errori grammaticali e pronuncia non comprensibile.

STORIAConosce gli eventi storici in modo superficiale. Stabilisce le relazioni di causa/effetto con qualche incertezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo superficiale. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo impreciso.

GEOGRAFIARiconosce gli elementi sia

Conoscenza parziale dei contenuti.Difficoltà nell’applicazione dei procedimenti in situazioni già affrontate in classe. Parziale comprensione e utilizzo del linguaggio simbolico specifico.

Conosce contenuti e termini estremamente elementari. Trova difficoltà nel fare semplici osservazioni Descrive con difficoltà regole e procedimenti ed utilizza solo linguaggi elementari.


fisici che antropici del territorio in modo superficiale. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo impreciso. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con incertezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo impreciso.

VOTO 4 PRODUZIONE SCRITTATesto incompleto, errori ortografici, grammaticali e lessicali tali da pregiudicare la comprensione del testo.

PRODUZIONE ORALEEspone in maniera stentata e poco comprensibile con un lessico inappropriato.

PRODUZIONE SCRITTAMessaggio incompleto, errori ortografici, grammaticali o nell'uso delle funzioni che ne pregiudicano la comprensione.

PRODUZIONE ORALEInterazione inadeguata, gravi errori grammaticali, pronuncia non comprensibile, lessico inappropriato.

STORIAConosce gli eventi storici in modo frammentario. Stabilisce le relazioni di causa/effetto in modo inadeguato. Non conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo confuso ed improprio

GEOGRAFIARiconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo frammentario. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo scorretto. Riconosce le principali relazioni tra diversi fenomeni geografici in modo confuso. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo improprio.

Conoscenza dei contenuti lacunosa e frammentaria.Grosse difficoltà nell’applicazione dei procedimenti in situazioni note, anche se guidato. Grosse difficoltà nella comprensione e nell’utilizzo del linguaggio simbolico specifico.

Non conosce i contenuti ed ha difficoltà ad orientarsi allo interno dello argomento, anche se guidato.



ARTE E IMMAGINE MUSICA ED. FISICA TECNOLOGIA RELIGIONE

VOTO 10

Evidenzia un acuto spirito di osservazione, coglie affinità e differenze, individua nelle immagini la funzione dei codici visuali.Conosce e sa usare in modo approfondito, personale ed efficace le tecniche espressive.Produce in modo personale e creativo; ha spiccate attitudini per la materia; sa esprimere un giudizio critico sul proprio operatoConosce e commenta in maniera autonoma e con giudizi critici motivati le principali opere d'arte, che sa collegare alle altre discipline

Suona per lettura brani usando lo strumento musicale rispettando il ritmo. Legge tutti i simboli di uno spartito, studia gli argomenti di teoria di storia della musica che pratica con interesse ed assiduità approfondendoli con ricerche anche fuori dai libri di testo.

Sa spiegare i fenomeni attraverso un'osservazione autonoma; si orienta ad acquisire un sapere più integrale.Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo; usa gli strumenti tecnici con scioltezza e proprietà.Conosce ed usa le varie tecniche in maniera autonoma.Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo; usa gli strumenti tecnici con scioltezza e proprietà.

VOTO 9

Evidenzia spirito di osservazione, coglie affinità e differenze, individua nelle immagini la funzione dei codici visuali.Conosce e sa usare in modo personale ed efficace le tecniche espressive.Produce in modo personale e creativo; ha buone attitudini per la materia; sa esprimere un giudizio critico sul proprio operato.Conosce e commenta con giudizi critici motivati le principali opere d'arte, che sa collegare alle altre discipline.

Suona per lettura i brani proposti usando lo strumento musicale, riesce a portare il ritmo con strumenti a percussione. Legge la partitura in modo abbastanza autonomo. Studia con assiduità anche gli argomenti di teoria e di storia della musica

Sa spiegare i fenomeni attraverso un'osservazione autonoma; si orienta ad acquisire un sapere più integrale.Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo; usa gli strumenti tecnici con scioltezza e proprietà.Conosce ed usa le varie tecniche in maniera autonoma.Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo; usa gli strumenti tecnici con scioltezza e proprietà.


VOTO 8

Ha una buona capacità di vedere-osservare; utilizza gli elementi dei codici visuali in funzione espressiva.Conosce e sa usare in modo abbastanza personale ed approfondito le principali tecniche espressive.E' autonomo nella produzione e sa avvalersi in modo personale e corretto dei suggerimenti; mostra discrete attitudini per la materia.Riconosce i significati delle opere d'arte studiate inquadrandole nel periodo storico; evidenzia una discreta capacità di giudizio

Guidato suona per lettura brani strumentali utilizzando lo strumento musicale. Legge e riconosce i simboli di uno spartito con sicurezza. Studia gli argomenti di teoria e storia della musica.

Sa spiegare i fenomeni attraverso una buona osservazione; si orienta ad acquisire un sapere completo.Realizza gli elaborati grafici in modo razionale; usa gli strumenti tecnici con sicurezza e in modo appropriato.Conosce ed usa le varie tecniche in maniera sicura.Usa con padronanza il linguaggio tecnico

VOTO 7

Osserva superficialmente e coglie solo l'aspetto essenziale; conosce a grandi linee la grammatica del linguaggio visuale.Conosce alcune tecniche espressive che usa in modo essenziale e con pochi apporti personali.E' sufficientemente autonomo nella produzione ma presenta un linguaggio non sempre personale e articolato.Individua a grandi linee le caratteristiche artistiche in alcune opere studiate.

Guidato suona con sufficiente sicurezza i brani strumentali. Legge e riconosce i simboli di uno spartito con sufficiente sicurezza. Studia con una certa assiduità gli argomenti di teoria della musica e storia della musica.

Sa spiegare i fenomeni attraverso un’osservazione abbastanza corretta; conosce nozioni e concetti.Realizza gli elaborati grafici in modo corretto ;usa gli strumenti tecnici in modo adeguato ed abbastanza appropriato.Conosce ed usa le varie tecniche in modo corretto.Usa il linguaggio tecnico in modo chiaro ed idoneo.

VOTO 6

Evidenzia una capacità di osservazione superficiale e poco articolata; conosce parzialmente i linguaggi visuali.Conosce qualche tecnica espressiva che usa in modo impersonale e poco efficace.Si esprime in modo poco personale con una produzione limitata a pochi soggetti; ha qualche difficoltà a

Opportunamente guidato suona per imitazione i brani strumentale. Riconosce la simbologia musicale ma ha delle incertezze dovute ad uno studio non costante a casa. Se incoraggiato conferisce anche su argomenti di storia della musica.

Analizza e spiega semplici meccanismi attraverso un'osservazione essenziale.Realizza gli elaborati grafici in modo essenziale; usa gli strumenti tecnici in modo sufficientemente corretto.Conosce ed usa le tecniche più semplici.Usa il linguaggio tecnico in


copiare un modello dato.Incontra qualche difficoltà nella lettura dei contenuti delle opere d'arte e nella comprensione dei mass-media.

modo sufficientemente corretto

VOTO 5

Ha difficoltà nel cogliere l'aspetto degli argomenti proposti; non conosce i linguaggi visivi.Non usa in modo appropriato le tecniche proposte; ha difficoltà nella manualità; il linguaggio è povero e disarticolato.Si esprime in modo disarticolato facendo largo uso di stereotipi; copia con difficoltà un modello dato.Incontra molte difficoltà nella lettura dei contenuti delle opere d'arte e nella comprensione dei mass-media.

Suona semplici brani solo per imitazione. Utilizza una notazione intuitiva, riconosce solo alcuni segni della notazione. Non studia a casa e non sempre porta l’occorrente per la lezione. La partecipazione è saltuaria. Conferisce gli argomenti di storia della musica in maniera semplicistica.

Conosce in modo parziale i fenomeni e i meccanismi della realtà tecnologica.Comprende complessivamente il linguaggio tecnico, ma ha la difficoltà nel suo utilizzo.E’ incerto nell’usare le tecniche più semplici.Rappresenta e riproduce in modo incerto gli elaborati grafici; usa gli strumenti tecnici in modo poco corretto.

VOTO 4

Ha difficoltà nel cogliere anche l'aspetto più elementare degli argomenti proposti; non conosce i linguaggi visivi.Non usa in modo appropriato neanche le tecniche più elementari; ha grosse difficoltà nella manualità; il linguaggio è povero e disarticolato.Si esprime in modo sommario e disarticolato facendo largo uso di stereotipi; non sa copiare in modo accettabile un modello dato.Mostra scarso interesse per il mondo dell'arte e manca dei minimi strumenti per la lettura delle immagini.

Non suona nessuno strumento, riesce a segnare il ritmo con strumenti a percussione. Se stimolato ascolta solo in classe, ma non lavora a casa. Non porta il materiale occorrente e spesso è distratto.

Denota una conoscenza carente dei fenomeni e dei meccanismi della realtà tecnologica. Ha gravi difficoltà nel rappresentare e riprodurre gli elaborati grafici, usa gli strumenti tecnici in modo non corretto.Coglie in modo parziale e inadeguato le tecniche più semplici.Ha gravi difficoltà nel comprendere e usare il linguaggio tecnico.



L'ORIENTAMENTO

L'Istituto, da sempre, si occupa di accompagnare i ragazzi/le ragazze e le loro famiglie verso la scelta della scuola secondaria di secondo grado, proponendo varie attività volte alla maturazione di una decisione consapevole e rispondente alle esigenze di ciascun/a allievo/a.In primo luogo, tutti/e gli/le insegnanti operanti nelle terze classi colloquiano costantemente con allievi/e e genitori, esprimendo un giudizio orientativo adeguato alle peculiarità dello studente. Inoltre, per tutta la durata del primo quadrimestre, gli/le insegnanti propongono varie attività legate all’orientamento, ponendosi come riferimento e ponte di collegamento tra le scuole del territorio e gli/le allievi/e. Tali attività vertono su due punti fondamentali:� innanzitutto la conoscenza approfondita dell’offerta formativa, articolata nei molteplici indirizzi, proposta dai vari Istituti superiori del territorio;� la guida verso la scelta, personalizzata e calibrata sul/la singolo/a allievo/a.Da alcuni anni l'Istituto, nel mese di dicembre, organizza nella propria sede una Vetrina delle scuole, ovvero un pomeriggio di scuola aperta al quale vengono invitati gli Istituti presenti nel territorio e tutti/e gli/e allievi/e delle classi terze, con le loro famiglie. In tale occasione le scuole hanno la possibilità di “presentarsi dal vivo”, attraverso propri docenti e studenti, nonché di mostrare attività, piani di studio, indirizzi e sbocchi futuri del percorso proposto; dall’altra parte, allievi/e e genitori hanno la possibilità di dialogare direttamente con gli Istituti, ponendo tutte le domande che ritengano necessarie.Oltre alla Vetrina delle scuole, l'Istituto organizza nella propria sede un incontro propedeutico con il Centro territoriale per l’impiego sul tema “Educare alla scelta”, rivolto a tutte le classi terze.

Nell’ambito delle materie letterarie, gli/le insegnanti, per tutto l’arco del primo quadrimestre, guidano gli/le allievi/e versa una scelta orientativa serena e consapevole, proponendo loro attività di riflessione, conoscenza personale e ludiche, quali test, interviste a studenti e adulti lavoratori, letture significative, temi e dibattiti in classe.


L'OFFERTA FORMATIVA DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA

Né il Rapporto di autovalutazione, né il Piano di miglioramento riguardano la scuola dell'infanzia – per la quale non è per altro prevista una specifica assegnazione di organico per il potenziamento – tuttavia quest'ordine di scuola svolge una funzione essenziale nella continuità del percorso educativo e didattico degli/le allievi/e: si è ritenuto quindi importante riservare in questo PTOF uno spazio alla presentazione dell'offerta formativa delle Scuole dell'infanzia dell'Istituto.

Scuola dell'infanzia "G. Rodari" – Castelfranco di Sopra

La scuola è situata in un edificio datato, ma reso funzionale dall'organizzazione interna tesa a valorizzarne tutti gli spazi; è tuttavia previsto dall'anno scolastico 2016 –17 il trasferimento in un nuovo edificio che risponderà a tutte le più moderne esigenze in tema di edilizia scolastica.L'organizzazione vede la presenza di tre sezioni omogenee per età. Ciò non toglie che spesso durante l'anno scolastico siano previsti momenti durante i quali i/le bambini/e lavorano in intersezione, stabilendo rapporti positivi con i quasi coetanei delle altre sezioni e le loro insegnanti.La scuola rimane aperta 40 ore alla settimana, dal lunedì al venerdì con orario giornaliero dalle 8,30 alle 16,30.All'interno di questo orario è prevista un'ora per l'ingresso al mattino e un'uscita intermedia, subito dopo pranzo, per i/le bambini/e che ne abbiano bisogno.Il Comune dà inoltre la possibilità, alle famiglie che ne presentano l'esigenza, di usufruire di un anticipo al mattino.I/le bambini/e che per la prima volta frequentano la scuola possono avvalersi di un inserimento graduale che, senza forzare i tempi, li/le abitua gradualmente alla


frequenza giornaliera e al rispetto di regole diverse da quelle familiari ma altrettanto indispensabili per la gestione di una comunità così numerosa.L'organizzazione della scuola viene spiegata ai genitori dei nuovi iscritti durante le occasioni d'incontro che si verificano prima delle iscrizioni (giornata di scuola aperta) e in apposite assemblee.I genitori vengono comunque coinvolti durante tutto l'anno scolastico nelle attività, convocati in due occasioni per i colloqui individuali, informati dai loro rappresentanti sulle decisioni prese durante le intersezioni e comunque ascoltati ( concordando data e orario) ogni volta che essi ne presentino la necessità per sopraggiunti motivi.All'interno di ogni sezione vengono istituiti spazi dove i/le bambini/e trovano materiali adeguati al raggiungimento degli obiettivi propri dell'età e allo sviluppo di autonomia, competenza, identità.Anche nel salone – usato per attività motorie, conversazioni a grande gruppo e feste comuni – sono stati istituiti angoli dove, durante la compresenza delle insegnanti, possono spostarsi piccoli gruppi di bambini/e. Ciò al fine di snellire la sezione ed avere la possibilità di seguire in modo particolare coloro che ne mostrino la necessità.All'ingresso è stato creato l'angolo della biblioteca, dove i/le bambini/e possono liberamente recarsi per consultarvi i libri riposti, o scegliere quelli preferiti secondo il progetto relativo, che vede il prestito settimanale dei libri, con il coinvolgimento e la collaborazione delle famiglie.La scuola inoltre dispone di due grandi spazi utilizzati per il pranzo, momento estremamente educativo, sia dal punto di vista dell'autonomia che della socialità, e per questo curato e gestito in modo ben preciso dalle insegnanti. Nella scuola operano due collaboratrici scolastiche e 6 insegnanti suddivise nelle tre sezioni. Si registra ormai da molti anni anche la presenza di una insegnante di religione cattolica che svolge la sua attività per 1 ora e mezza per sezione alla settimana. Nel caso di presenza di bambini/e con handicap, le vigenti leggi in materia garantiscono la presenza di ulteriori insegnanti che collaborino con le colleghe.Le insegnanti delle sezioni svolgono il loro servizio per 25 ore settimanali, con un orario che si completa in 15 giorni. Ciò al fine di disporre di una maggiore compresenza durante le attività e avere la possibilità di suddividere il gruppo-sezione in due sottogruppi per le finalità sopra descritte..Oltre alle ore di servizio "frontali" con i/le bambini/e a loro affidati/e, le insegnanti effettuano incontri di sezione, di intersezione tra docenti ed intersezioni con i genitori eletti.Coloro che hanno all'interno della sezione bambini/e con difficoltà, partecipano ad ulteriori incontri in cui – con la presenza di medici, specialisti della riabilitazione, dirigente scolastico, assistente sociale e famiglia – si individuano strategie idonee a favorire lo sviluppo armonico del bambino in questione (Piano educativo individualizzato - PEI).Le insegnanti effettuano incontri di Continuità sia con l'asilo nido presente in paese ("Piccino Picciò"), sia con la Scuola primaria, per facilitare il passaggio dei/le bambini/e da un tipo di scuola all'altro. Gli incontri si protraggono per tutto l'anno e avvengono non solo tra le insegnanti ma anche tra i bambini delle diverse scuole. L'occasione viene fornita, per l'asilo nido, da festività ricorrenti quali, ad esempio, Natale e Carnevale, mentre per la scuola primaria vengono programmate apposite attività. Ciò ci appare estremamente utile sia per permettere uno scambio di informazioni tra le insegnanti, che per la conoscenza da parte dei bambini della nuova realtà di cui faranno parte. Gli incontri continuano anche dopo il passaggio nella nuova scuola, per verificare la qualità dell'inserimento e la congruenza delle informazioni trasmesse.Le attività educative e didattiche della scuola vengono programmate dalle insegnanti durante gli incontri di sezione (o di intersezione se l'argomento coinvolge l'intera scuola). Vengono così individuate Unità di apprendimento volte al raggiungimento degli obiettivi propri dell'età e che spaziano nei diversi campi di esperienza.La nostra scuola inoltre programma ogni anno progetti specifici, relativi a diversi campi di esperienza, che necessitano della presenza di personale qualificato (educazione motoria sostenuta da insegnanti diplomati ISEF; educazione musicale con insegnanti diplomati al Conservatorio; Inglese, per i/le bambini/e di 5 anni, con un'insegnante specializzata/o). Questi progetti sono utilissimi perché forniscono ai/le bambini/e l'opportunità di imparare a stabilire senza timori rapporti con insegnanti e ambienti nuovi e sconosciuti (come avviene ad esempio per l'educazione motoria che si svolge nella vicina palestra della scuola primaria). Le festività che si susseguono durante l'anno solare vengono sottolineate con la realizzazione di manufatti da parte dei/le bambini/e che operano secondo le capacità relative all'età. In caso di festività di tipo religioso, si presta particolare attenzione ai bambini con religione o cultura diversa.


La scuola dell'infanzia è "la scuola del fare", è cioè la scuola in cui, attraverso attività di gioco e di manipolazione, si stabiliscono quei rapporti sociali e quelle basi sulle quali poseranno poi tutte le attività dei successivi ordini scolastici.La nostra scuola dell'infanzia si pone l'obiettivo di: � sviluppare in modo adeguato e globale la personalità dei/le bambini/e, offrendo l'opportunità di stabilire rapporti con coetanei e adulti fino ad allora sconosciuti, dei quali bisogna imparare a rispettare i diritti e con i quali occorre utilizzare modi di fare che richiedono collaborazione, pazienza disponibilità;� offrire un ambiente diverso da quello familiare, per insegnare ai/le bambini/e a conoscere ciò che li/le circonda, aiutarli/le a cogliere i diversi e molteplici aspetti della realtà, predisponendoli/le a considerare le differenze non un ostacolo ma un'occasione di arricchimento personale;� mettere a disposizione un ambiente educativo in cui i bambini possono "divertirsi" a svolgere attività che sviluppano tutti i tipi di abilità (motorie, della fantasia, del linguaggio, sociali);� preparare alla frequenza alla scuola primaria e fornire i "prerequisiti" che avranno poi un ruolo essenziale per gli apprendimenti che il bambino affronterà nel successivo grado scolastico.


Scuola dell'Infanzia di Pian di Scò

La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto; promuove pratiche volte a perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo d'istruzione (cfr. www .scuoledonmilani.it ). In ottemperanza ai principi della Costituzione della Repubblica italiana, ai principi della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (1989), alle normative europee (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18.12.2006) e in conformità a quanto predisposto dalla Legge 107/2015, la nostra scuola promuove:� il pieno sviluppo della persona umana, � l'uguaglianza delle opportunità educative e formative,� il superamento di ogni forma di discriminazione,� l'accoglienza e l'inclusione, � la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose,� la partecipazione attiva delle famiglie, � l'apertura al territorio. La scuola dell'infanzia fa proprie le finalità espresse nella normativa vigente, con particolare riferimento al conseguimento dei seguenti obiettivi: � maturazione dell'identità, � conquista dell'autonomia, � sviluppo delle competenze, � senso di cittadinanza,perseguiti attraverso un'operatività improntata alla costante innovazione pedagogica.

Cenni storici

La Scuola dell'Infanzia di Pian di Scò nasce nel 1982 con l'istituzione di una sezione di 28 bambini.



L'anno successivo se ne aggiunse un'altra per passare in breve tempo alle tre sezioni di cui la scuola dispone attualmente.Le insegnanti delle tre sezioni, sotto la guida della Direzione Didattica di Loro Ciuffenna, rispettavano per lo più (è sempre stato presente il turn-over annuale, essendo la sede scolastica di Piandiscò al confine tra due province) una linea operativa comune caratterizzata da una metodologia didattica improntata sulla ricerca-azione; il modello pedagogico di riferimento erano le scuole di Reggio Emilia.Con il passaggio sotto la guida dell'Istituto Comprensivo di Pian di Scò, nasce l'esigenza di dare vita ad un progetto educativo comune a tutte le insegnanti della scuola, che potesse caratterizzarla e fungere da riferimento per le insegnanti di nuova nomina. Viene proposta per la formazione e l'aggiornamento delle docenti la dott.ssa Vincenza Fretta, psicopedagogista italo-americana che negli Anni ottanta aveva curato la formazione del personale docente delle scuole materne e degli asili-nido del Comune di Arezzo. L'entusiasmo e la determinazione di alcune insegnanti, unitamente alla sensibilità e al sostegno dell'Amministrazione Comunale, fanno sì che si possa dare inizio (nel 1999) ad una nuova esperienza educativa. La formazione è durata fino al 2009, dando vita a una scuola di impronta montessoriana di una certa rilevanza nel territorio.Fino ad oggi, tale metodologia è stata mantenuta costante nel tempo soltanto nelle due sezioni dove operano le insegnanti che hanno partecipato a quel percorso formativo, i cui principi ispiratori fondamentali possono essere così sintetizzati:“Nella scelta di questo progetto la nostra sfida è stata giocata su alcuni concetti che ponessero sempre il bambino e il suo sviluppo come punto di riferimento centrale, ma che non dimenticassero l'importanza degli adulti tutti (genitori, educatori), della cura della loro formazione, dell'importanza della comunicazione e della relazione che ogni giorno si costruisce intorno ai bambini. Il progetto educativo può essere rappresentato come un triangolo i cui vertici sono i genitori, il bambino, gli educatori; i bisogni e lo sviluppo di queste tre componenti attivano la richiesta di educazione.La comunicazione è la base su cui si radicano le fondamenta e quindi l'intera struttura del progetto educativo; essa è inoltre l'energia che supporta i processi di relazione all'interno del contesto stesso.”

Rapporti scuola-genitori

In un'ottica di condivisione di responsabilità per l'educazione, la formazione e la crescita dei/le bambini/e (come richiamato da ultimo dalla Circolare MIUR prot. n. AOODPIT n. 1972 dd. 15.09.2015) è compito fondamentale delle famiglie partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei/le propri/e figli/e. In tal senso la scuola dell'infanzia organizza situazioni formali ed informali di coinvolgimento diretto dei genitori attraverso:� “scuola aperta”: nel periodo antecedente alle iscrizioni viene data la possibilità a tutti i genitori di visitare la scuola;� incontri informativi, con i genitori dei/le bambini/e nuovi/e iscritti/e, prima dell’inizio della scuola e, secondo necessità, con tutti i genitori nel corso dell'anno scolastico;� incontri di presentazione del PTOF, per illustrare alle famiglie il piano relativamente all'anno in corso e alla programmazione triennale;� incontri tra genitori e insegnanti;� colloqui individuali.

Progetto accoglienza

“Per poter accogliere teneramente ... con tutto il tempo necessario ... per avere lo spazio dove ascoltare le esigenze di ogni bambina e bambino ... per consentire a ciascuno/a di portare con sé la ricchezza del proprio esserci, con i propri ritmi, atteggiamenti, affettività ... per creare momenti di reciprocità con ogni famiglia...”Tutto questo si realizza attraverso l'ambientamento graduale nelle prime quattro settimane di frequenza, che consente alle insegnanti di essere in compresenza il maggior tempo possibile e di dedicarsi in maniera totale ai/le bambini/e, partecipando ai vari giochi organizzati, rispondendo alle richieste di ciascuno/a, osservando i loro comportamenti e facendo attenzione ai messaggi verbali e non verbali, garantendo in tal modo relazioni più personalizzate.Il Progetto si rivolge in particolare ai/le bambini/e di tre anni ed è stato istituzionalizzato.L'ambientamento è un evento particolarmente significativo per i/le bambini/e e le loro famiglie. La scuola supporta i genitori e i/le bambini/e nell'affrontare la nuova


situazione di vita, garantendo gradualità nel processo e favorendo l'instaurarsi del rapporto di reciproca fiducia tra adulti e tra adulti e bambini. Il calendario con gli orari e le modalità di frequenza delle prime settimane di scuola viene concordato e fornito ai genitori durante un'apposita riunione prevista, ogni anno, nel mese di giugno.

Altri progettiLa scuola persegue l'ampliamento della propria offerta formativa, didattica e pedagogica attraverso progetti mirati, finanziati da specifici bandi regionali e/o nazionali, con particolare attenzione alle opportunità che provengono dal territorio e alle diverse iniziative in cui il Comune di Castelfranco Piandiscò è protagonista o promotore.

Ritmi della giornata

8.20-9.30 Ingresso

8.20-9.00 Spazio accoglienza (è presente una sola insegnante ed un collaboratore)

9.00-9. 30 In sezione con la propria insegnante

9.30-10. 00 Attività di routine (calendario, registrazione presenze, assegnazione incarichi giornalieri, ecc ...)

10.00-10.30 Colazione

10.30.00 Inizia la compresenza delle insegnanti

10.30-11.40 Attività in sezione per circa la metà del gruppo classe negli angoli strutturati ed osservazione e registrazione dati da parte del docente. Il restante gruppo di bambini svolge le attività guidate riferite alla programmazione elaborata secondo le indicazioni ministeriali nello spazio riservato ad ogni sezione. Quando la situazione lo consente, ed è auspicabile, le parti si invertono nella stessa mattinata.

11.40-12.00 Preparazione al pranzo secondo modalità concordate e con l'ausilio dei collaboratori

12.00.00 Uscita per i bambini che non usufruiscono del pranzo per comprovati motivi

12.00-12.50 Fruizione del pranzo nello spazio comune alle tre sezioni. I bambini incaricati svolgono l'attività di cameriere

13.00.00 Uscita intermedia dei bambini per i genitori che ne fanno richiesta

13.15-13.40 Rilassamento in sezione per i bambini di quattro e cinque anni ascoltando musica e storie lette dalle insegnanti

13.00-14.30 Riposo per i bambini di tre anni nello spazio predisposto

14.10 - 14.50 Attività in sezione e, per un numero concordato di bambini, nello spazio atelier e accoglienza

15.00-15.15 Preparazione dei bambini che usufruiscono dello scuolabus con l'ausilio dei collaboratori

15.50-16.20 Uscita per tutti i bambini



Scuola dell'infanzia di Faella

Cenni storici

La scuola nasce nel 2012 su sovvenzione della Regione Toscana a compartecipazione comunale (progetto “Pegaso”), con l’istituzione di una sezione formata da bambini di diverse età; a partire dall’anno successivo le sezioni “Pegaso” sono diventate due e hanno continuato a funzionare come tali fino alla loro statalizzazione, avvenuta in due tempi: una sezione nell’anno scolastico 2014-2015 e l'altra l'anno successivo.Per quanto riguarda la metodologia didattica ed educativa, la scuola si avvale dell’esperienza consolidatasi nella Scuola dell'infanzia di Piandiscò (vedi sopra).

Organizzazione del contesto educativo

Il nostro metodo prevede l’articolazione di diverse attività: strutturate, libere, differenziate, progressive e mediate. In particolare sono valorizzate le attività di gioco, l’attività di gruppo, l’esplorazione, la ricerca, la vita di relazione, le mediazioni didattiche, l’osservazione, la progettazione e la verifica. La Scuola persegue inoltre l’ampliamento della propria offerta formativa, didattica e pedagogica, attraverso progetti mirati, fra i quali possiamo ricordare:Progetto accoglienza: per tutti/e i/le bambini/e ma in particolare per quelli/e di 3 anni, per i/le quali si tratta di fare ingresso in un contesto sconosciuto, il che rappresenta un momento di crisi, di crescita e di passaggio ad una vita più autonoma. A questo proposito, verrà data particolare attenzione al raggiungimento dei seguenti obbiettivi:

� Distacco sereno dei/le bambini/e dalle figure di riferimento;� Relazione di fiducia e serenità con gli adulti e con i coetanei;� Esplorazione dell’ambiente-sezione e dell’ambiente-scuola.

Progetto Biblioteca (5 anni): percorso nel mondo dei libri per rendere più organiche e ricche le proposte di lettura, racconto e narrazione. Le attività incentivano la scoperta dei diversi generi per far nascere il gusto personale e consolidare il piacere di ascoltare le storie. Il percorso prevede anche il coinvolgimento dei genitori attraverso il prestito dei libri.Progetto di continuità (5 anni): in questo progetto sono coinvolti i/le bambini/e di entrambe le sezioni della Scuola dell’infanzia e quelli della classe 1^ della Scuola primaria di Faella, per favorire un sereno passaggio fra i due ordini di scuola.

La nostra scuola, inoltre, collabora con le famiglie per la formazione integrale ed armonica della personalità dei/le bambini/e dai tre ai sei anni di età, per aiutarli/le a crescere liberi/e, responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità. Il/La bambino/a è pienamente persona, impegnato/a in un processo di continua interazione con i/le compagni/e, gli adulti e l’ambiente in cui vive. La scuola mira perciò a traguardi di sviluppo in ordine all’identità personale, all’autonomia e alle competenze dei/le bambini/e (capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive).

Organizzazione della giornata

La Scuola dell’Infanzia rimane aperta dal lunedì al sabato dalle ore 8,20 alle ore 16,20. A rotazione, una delle insegnanti delle due sezioni effettua l’anticipo (dalle ore 8,20 alle ore 9) e il posticipo (dalle ore 16 alle ore 16,20). E’ presente anche un servizio di pre-scuola, dalle ore 7,30 alle ore 8,20, gestito da una cooperativa del territorio, previa richiesta dei genitori. Nello specifico i ritmi della giornata sono i seguenti: 8.20-9.30 Ingresso 8.20-9.00 Spazio accoglienza (è presente una sola insegnante e una unità di personale collaboratore scolastico) 9.00-9.30 In sezione con la propria insegnante 9.30-10.00 Attività di routine (calendario, registrazione presenze, assegnazione incarichi giornalieri, ecc ...)


10.00-10.30 Colazione10.30 -11.40 Attività in sezione 11.40-12.00 Preparazione al pranzo 12.00 Uscita per i bambini che non consumano il pranzo per comprovati motivi12.00-12.50 Fruizione del pranzo nello spazio comune alle due sezioni13.00 Uscita intermedia dei bambini 13.00-14.30 Riposo per i bambini di tre anni nello spazio predisposto, mentre i bambini di 4 e di 5 fanno le attività in sezione.15.50-16.20 Uscita per tutti i bambini


LA SCUOLA DIGITALE

Premessa

La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei piani triennali dell’offerta formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi:

� di sviluppo delle competenze digitali degli studenti, � di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,


� di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, � di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale, � di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella amministrazione, � di potenziamento delle infrastrutture di rete, � di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali, � di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Si tratta di un’opportunità per innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli/le insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli/le allievi/e in classe.

L'Animatore digitale


L’animatore digitale è un/a docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore dei Servizi Amministrativi, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola. Sarà formato attraverso un percorso dedicato su tutti i temi del PSDN, per sostenerne la visione complessiva. Individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot. N°17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale”. Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:Formazione interna: fungere da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, sia organizzando laboratori formativi (ma non dovrà necessariamente essere un formatore), sia animando e coordinando la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle altre attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e altri attori del territorio, per la realizzazione di un cultura digitale condivisa;Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.Nell'Istituto, il ruolo di Animatore digitale sarà ricoperto dall'attuale responsabile della Funzione strumentale per la manutenzione del Sito Internet dell'Istituto.Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28), l'Animatore digitale dell'Istituto, in attesa della formazione prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015, ha formulato un proprio piano di intervento, suscettibile di cambiamenti in base al feedback che riceverà durante la sua realizzazione.Il principio di fondo che ispira il piano è l'idea che le tecnologie siano un mezzo e non un fine: il fine è un più efficace apprendimento degli/le allievi/e, da ottenere - ove opportuno - mediante forme di innovazione didattica, e le tecnologie digitali costituiscono appunto un valido supporto per tale innovazione.

Interventi dell’Animatore Digitale nel triennio 2016/2019

Anno Scolastico 2016/2017FORMAZIONE INTERNA

· Formazione specifica dell’Animatore Digitale · Pubblicizzazione delle "buone pratiche"didattiche nel sito web a disposizione dei docenti · Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola e sui programmi Open source per LIM · Formazione base per i docenti sull’utilizzo delle Google Apps per la gestione di spazi condivisi e documentazione di sistema· Formazione docenti introduzione all’utilizzo del Coding nella didattica· Utilizzo registro elettronico

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

· Somministrazione di un questionario informativo/valutativo per la rilevazione delle conoscenze / competenze / tecnologie / aspettative in possesso dei docenti e degli alunni per l’individuazione dei bisogni sui 3 ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione). · Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per la divulgazione del piano e delle iniziative della scuola. · Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente, con gli studenti, con le famiglie· Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali, ricerca di soluzioni sostenibili

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

· Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi di Istituto· Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali · Sperimentazione e utilizzo della piattaforma Google Apps for Education per creazioni di corsi e-learning (alcune classi pilota – condivisione di materiali)


· Settimana dell’Innovazione Didattica (dopo aver preso conoscenza dei diversi metodi di insegnamento i docenti sperimenteranno con gli alunni i nuovi modi di fare lezione)· Utilizzo del registro elettronico di classe


· Formazione didattica multimediale e DSA· Formazione sulla Cittadinanza digitale· Formazione avanzata per i docenti sull’utilizzo delle Google Apps per la gestione di spazi condivisi e documentazione di sistema· Formazione docenti all’utilizzo del Coding nella didattica· Utilizzo registro elettronico· Utilizzo del cloud d’Istituto


· Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia in modalità sincrona e asincrona.· Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.· Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )


· Potenziamento di Google apps for Education.· Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti.· Cittadinanza digitale.· Costruire curricola verticali per le competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline. · Creazione biblioteca mediatica


· Formazione avanzata per i docenti sull’utilizzo delle Google Apps per la gestione di spazi condivisi e documentazione di sistema· Organizzazione e formazione per i docenti sull’utilizzo del Coding · Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze· Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi.· Utilizzo registro elettronico· Utilizzo del cloud d’Istituto


· Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.· Partecipazione a Generazioni Connesse sui temi della cittadinanza Digitale· Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università


· Creazione di repository disciplinari a cura della comunità docenti.· Utilizzo del coding con software dedicati· Partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio.· Risorse educative aperte e costruzione di contenuti digitali.· Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca.· Implementazione biblioteca mediatica.



IL LABORATORIO DI STAMPA IN 3D

Nell'a.s. 2015-2016 l'Istituto si è dotato di una stampante 3D che verrà utilizzata nella didattica dal docente di Tecnologia nella scuola secondaria.A tal proposito, e prevista una collaborazione con l'Istituto superiore “Valdarno” di San Giovanni Valdarno per progetti comuni, con forme di apprendimento cooperativo da parte degli/allievi dei due diversi ordini scolastici, in un quadro generale di azioni di continuità e di orientamento.

Per il laboratorio di stampa in 3D è inoltre previsto un coinvolgimento in due progetti che l'Istituto ha elaborato partecipando ai relativi bandi MIUR ( vedi “Altri progetti di ampliamento e arricchimento dell'offerta formativa” ► )


L'AVVIAMENTO ALLA LINGUA LATINA

Per gli/le allievi/e delle classi terze della secondaria, che si iscrivono a una scuola superiore nel cui curricolo è presente la Lingua latina, l'Istituto offre un corso di primo contatto, in orario extracurricolare (finanziato con le risorse del Fondo d'istituto oppure del Comune).


LE GARE DI MATEMATICA

Ormai da qualche anno, la scuola secondaria prende parte con alcune classi al Rally Matematico Transalpino, una gara internazionale tra classi che si basa sulla risoluzione di problemi di matematica.A differenza di altre gare che prevedono una partecipazione individuale, il Rally richiede la partecipazione di tutta la classe: gli/le allievi/e devono dividersi in gruppi, organizzarsi, ricercare le soluzioni, discuterle e redigerle fino a produrre un'unica risposta per ciascun problema fornito.Oltre alla risoluzione di problemi matematici, quindi, vengono sviluppati aspetti quali la capacità di confronto e di discussione, il conseguimento di una autonomia organizzativa, lo spirito di collaborazione per il raggiungimento di un fine comune.


LE LINGUE COMUNITARIE

LA CERTIFICAZIONE LINGUISTICA KET (INGLESE)

Il Key English Test (KET) fa parte del sistema di esami Cambridge English Language Assessment, creato per valutare il livello di competenza della lingua inglese


e certificarlo in modo stabile e oggettivo. Il livello raggiunto con il Key English corrisponde mediamente al livello A2 del Common European Language Framework ma, talvolta, l'eccellenza dei risultati prospetta anche un livello superiore.Il KET è stato introdotto nella scuola secondaria del nostro Istituto a partire dall’a.s. 2010-2011; nei primi due anni è stato preparato durante il normale svolgimento delle lezioni di lingua inglese ed è stato affrontato da alcuni/e allievi/e delle classi terze di Faella e di Piandiscò.L’Ente certificatore di riferimento è sempre stata l’Accademia Britannica di Arezzo, presso la quale gli/le allievi/e hanno svolto le prove scritte e orali fino al 2012, anno in cui il nostro Istituto ha ospitato le prove scritte grazie all’aumentato numero degli/le allievi/e partecipanti al progetto. Nello stesso anno è stato possibile attivare dei corsi di preparazione pomeridiani ed estendere così la proposta anche agli allievi/e di Castelfranco, nell’ambito di un progetto d'Istituto complessivo di potenziamento della lingua inglese.Gli esami, sia scritti che orali, continuano a svolgersi nella sede dell’Istituto che nel 2014 ha ricevuto il riconoscimento di Centro di Preparazione linguistica per il KET. Tali esami interessano gli allievi/e delle classi terze di tutto l’istituto che abbiano raggiunto il livello di preparazione richiesta per sostenere prove sulle quattro abilità di base (reading, writing, listening, speaking). Il periodo scelto per l’esame è di solito verso la fine dell’anno scolastico, quando cioè la preparazione linguistica curricolare ha raggiunto il livello richiesto dall’esame ed è stata completata una serie di lezioni extra-curricolari per affinare le tecniche di svolgimento dei test..(Il progetto è finanziato con le risorse del Fondo d'istituto oppure del Comune).


LA CERTIFICAZIONE LINGUISTICA DELF A1 (FRANCESE)

Il D.E.L.F. ( Diplome d’Etudes en Langue Française) è un diploma rilasciato dal Ministère de l’Education Nationale Française che attesta la conoscenza della lingua francese come lingua straniera nei livelli A1 – A2 – B1 – B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue.Il DELF A1 è articolato in quattro prove che valutano le competenze di Comprensione orale e scritta ,di Produzione orale e scritta e di Interazione.Ogni prova è valutata in 25esimi per ogni abilità; per superare l’esame bisogna ottenere un punteggio di almeno 50/100.L'Istituto ha attivato dall’a.s. 2008-2009, per la scuola secondaria, corsi di preparazione pomeridiani nell’ambito di un progetto di potenziamento della lingua francese.Gli esami si svolgono presso l’Institut Français di Firenze e interessano gli/le allievi/e delle classi seconde che abbiano raggiunto il livello di preparazione richiesto per sostenere le prove sulle quattro abilità di base sopracitate.Il periodo scelto per l’esame è, di solito, la prima decade di maggio, quando cioè la preparazione linguistica curricolare ha raggiunto il livello richiesto dall’esame ed è stata completata una serie di lezioni extra curricolari per affinare le tecniche di svolgimento delle prove.(Il progetto è finanziato con le risorse del Fondo d'istituto oppure del Comune).


IL PROGETTO “TWICTÉE”

Twictée (“Twitter” + “dictéè”, cioè il dettato classico) nasce in Francia dove è adottato in moltissimi collèges. E’ un’idea semplice che coniuga tradizione e innovazione: il vecchio dettato che sbarca su Twitter! L’Istituto superiore Giovanni da San Giovanni, di San Giovanni Valdarno, si è candidato come prima scuola in Italia a coordinare un progetto di twictée per l’apprendimento del Francese. Tale progetto (a costo zero) consiste in un dettato collaborativo e attivo su Twitter (con l'intervento di persone di madre lingua francese) che ha come obiettivi sia il miglioramento delle abilità di comprensione orale e di produzione scritta da parte degli/le allievi/e, sia l’educazione all’utilizzo


consapevole dei social network. Il progetto, al quale l’Istituto ha aderito per l'a.s. 2015-2016, è rivolto agli/le allievi/e delle classi terze, si svolge da novembre ad aprile e comporta un impegno di 1 ora e mezza al mese, durante le ore curricolari di Francese.


L'AVVIAMENTO ALLA LINGUA INGLESE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

Da diversi anni nelle scuole dell’infanzia dell'Istituto si svolgono progetti finalizzati a stimolare l'apprendimento della Lingua inglese attraverso attività o laboratori linguistici.Le motivazioni che inducono ad essere favorevoli all’ introduzione dell'Inglese in questo ordine di scuola sono di carattere psico-pedagogico: i/le bambini/e della scuola dell'infanzia hanno un’età in cui l’apertura e l’attitudine verso nuovi apprendimenti sono nel pieno delle loro potenzialità, e altrettanto significative sono l’estrema capacità a memorizzare e la curiosità verso le novità.Il progetto non si caratterizza tuttavia come un precoce insegnamento della lingua, bensì come momento di sensibilizzazione del/la bambino/a ad un codice linguistico diverso dal proprio e, in senso più ampio, come conoscenza di altre culture: la lingua inglese, infatti, svolge anche una funzione anello di congiunzione fra la molteplicità culturale che già si configura all’interno della Comunità Europea (dimensione europea e mondiale di cittadinanza); è opportuno perciò, fin dalla scuola dell’infanzia, veicolare ed interpretare questa condizione come una risorsa sul piano educativo.Da queste considerazioni è nato il desiderio delle insegnanti di creare all’interno della scuola dell’ infanzia un progetto educativo e didattico volto a introdurre i primi elementi della lingua inglese, attraverso giochi individuali e di gruppo. I destinatari sono i/le bambini/e di 5 anni; il progetto si svolge da febbraio a maggio, con incontri settimanali, per un totale di 15 ore; viene utilizzato/a di norma, come esperto, un/a docente qualificato/a dell'Istituto.(Il progetto è finanziato con le risorse del Fondo d'istituto oppure del Comune).


ALTRI PROGETTI DI AMPLIAMENTO E DI ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

Le risorse finanziarie messe a disposizione dal Comune, per progetti di ampliamento e arricchimento dell'offerta formativa con esperti esterni o interni all'Istituto, vengono impiegate – oltre che in alcuni dei progetti descritti sopra – soprattutto nelle aree dell'espressività, della corporeità e degli approfondimenti disciplinari.

L'Istituto, inoltre, nell'a.s. 2015-2016 ha partecipato a quattro bandi MIUR per ingenti stanziamenti che – qualora venissero assegnati – permetterebbero di realizzare consistenti progetti di musica, di arte, di tecnologia , di manualità e, per quanto riguarda quelli elaborati autonomamente dall'Istituto, consentirebbero nel contempo di dotare le scuole di laboratori adeguati:

• “Promozione della cultura musicale nelle scuole” (AOODPIT 1137 del 30 ottobre 2015 – Progetto dell'Istituto: “Vita sonora”, rivolto alle scuole secondarie e primarie, con il coinvolgimento anche dei laboratori di tecnologia digitale e di arte ;

• “#lamiascuolaccogliente” (AOODGEFID 14384 del 5 novembre 2015) – Progetto dell'Istituto: “CoOperAperta” , laboratorio di arte, rivolto alle scuole secondarie e in parte alle primarie, con il coinvolgimento anche del laboratorio di tecnologia digitale;

• “Inclusione degli alunni con disabilità” (AOODPIT 1061 del 15 ottobre 2015) – Progetto in rete con gli ICS di Loro Ciuffenna (capofila) e Terranuova Bracciolini: “Da monte e valle: un camino comune”, laboratori di tradizioni locali /artigianato, agricoltura, cucina);

• “Laboratori territoriali per l'occupabilità” (AOODGEFID 10740 dell' 8 settembre 2015 – Progetto in rete con tutti gli Istituti scolastici secondari del Valdarno, di primo e di secondo grado (capofila: ISIS “Valdarno”): laboratori relativi alle attività economiche del territorio.


L'ESPRESSIVITÀ

Musica

Attività nelle scuole dell'infanzia e primarie, a integrazione e potenziamento di quelle curricolari.

Teatro

Attività nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie (in questi due ultimi casi, in connessione con una o più discipline curricolari).

Arte

Attività laboratoriali nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie.


LA CORPOREITÀ

Attività nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie, a integrazione e potenziamento di quelle curricolari.


GLI APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI

Attività nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie (tradizionalmente a carattere scientifico, soprattutto su tematiche ambientali).



Sezione 3.D - Programmazione organizzativa

Posti per il personale amministrativo e ausiliario

TipologiaNel rispetto dei limiti e dei parametri

stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190

Fabbisogno effettivo

Assistente amministrativo 4

Collaboratore scolastico 13 (*) 16 (*)

Assistente tecnico 0 1 (**)

(*)Negli ultimi quattro anni scolastici l'Istituto ha ottenuto, anno per anno, una deroga dal limite massimo, previa dichiarazione del dirigente scolastico sotto la sua diretta e piena responsabilità – come richiesto dall'Ufficio scolastico regionale – che altrimenti non sarebbe stato possibile garantire il funzionamento di alcune scuole (dettagliatamente indicate a seconda delle specifiche esigenze di anno in anno) nel rispetto delle norme contrattuali dell'orario di lavoro del personale.Nell'a.s. 2015-2016 è stata assegnata una deroga (1 posto e ½ ) insufficiente per soddisfare il fabbisogno e pertanto l'Amministrazione comunale, su richiesta dell'Istituto, ha messo a disposizione per 30 ore settimanali una unità di personale acquisito tramite convenzione nell'ambito delle norme sulla mobilità.La soluzione individuata, tuttavia, oltre a configurarsi come un'impropria forma di sussidiarietà, non fornisce garanzie di stabilità e di continuità.

(**)Considerando il continuo incremento delle dotazioni informatiche – già in parte avvenuto e ulteriormente previsto con la partecipazione dell'Istituto ai bandi PON del settore – vista la mancanza negli organici della scuola del primo ciclo di specifiche figure professionali per l'assistenza tecnica, tenuto conto dei costi elevati per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature e dei sistemi, si ritiene indispensabile dotare l'Istituto – eventualmente in rete con altri del territorio – della presenza di un tecnico.


http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2014-12-29;190~art1-com334

http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:presidente.repubblica:decreto:2009-06-22;119

Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali

Infrastruttura/ attrezzatura Motivazione, in riferimento alle priorità strategichedella Sezione 1 e alla progettazione della Sezione 3

Fonti di finanziamento

13 kit LIM(lavagna, p.c., software)

Completamento della dotazione per tutte le classi di scuola primaria e secondaria dell'Istituto.

8 finanziate con fondi PON, qualora vengano assegnati (bando “Ambienti digitali”)5 finanziate con i fondi per il funzionamento scolastico (MIUR e comunali) e con eventuali donazioni dei genitori

1 postazione multimedialeschermo, videoproiettore, p.c.,

sistema audio completo

Adeguamento dell'auditorium per gli eventi collettivi, sia scolastici (attività degli/le allievi/e, organi collegiali, formazione del personale) che di rapporto con il territorio (incontri con i genitori, conferenze, ecc.)

Finanziata in parte con fondi PON, qualora vengano assegnati (bando “Ambienti digitali”) e in parte con i fondi per il funzionamento scolastico(MIUR e comunali)

Segreteria digitaleEventuale implementazione del sistema previsto dalla normativa vigente.

Finanziata con i fondi per il funzionamento scolastico(MIUR e comunali)

Apparecchiatureper le pulizie dei pavimenti

dei locali scolasticiApertura pomeridiana delle scuole.

Finanziata con i fondi per il funzionamento scolastico(MIUR e comunali)

Fabbisogno per le supplenze del personale Docente e ATA negli anni scolastici 2013-2014 e 2014-15

Tipologia di personaleAnno scolastico 2013-2014 Anno scolastico 2014-2015

Numero di contratti Numero di giorni Numero di contratti Numero di mesi / giorni

Scuola dell'infanzia 30 759 46 538

Scuola primaria 48 556 36 322

Scuola secondaria 25 666 16 192

ATA 17 121 27 181


Sezione 3.E - Programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario

Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico:

Attività formativa 1Personalecoinvolto

Priorità strategicacorrelata

SICUREZZA

Previe indagini della posizione del personale scolastico in servizio, saranno attivati i corsi:

per l'a.s. 2016/2017� formazione obbligatoria e/o aggiornamento annuale sulla Sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici� formazione obbligatoria e/o aggiornamento annuale per il Responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RLS)� formazione non obbligatoria Pediatric basic life support (PBLS)per l'a.s. 2017/2018� formazione obbligatoria e/o aggiornamento annuale sulla Sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici� formazione obbligatoria e/o aggiornamento annuale per il Responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RLS)� aggiornamento triennale Primo Soccorso� aggiornamento triennale Antincendio� aggiornamento biennale Basic life support – defibrillation (BLSD) - organizzato e finanziato dal Comune� formazione – se necessaria – per la somministrazione di farmaci agli/le allievi/e su richiesta dei genitoriper l'a.s. 2018/2019� formazione obbligatoria e/o aggiornamento annuale sulla Sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici� formazione obbligatoria e/o aggiornamento annuale per il Responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RLS)� formazione – se necessaria – per la somministrazione di farmaci agli/le allievi/e su richiesta dei genitori.

Il personale scolastico, Docente e ATA che,

a seconda del tipo di corso,

siaobbligato per legge

oppurepersonalmente interessato.



Prioritàstrategica correlata

SCUOLA DIGITALE

Per l'a.s. 2016/2017� Formazione specifica dell’Animatore Digitale � Pubblicizzazione delle "buone pratiche"didattiche nel sito web a disposizione dei docenti � Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola e sui programmi Open source per LIM � Formazione base per i docenti sull’utilizzo delle Google Apps per la gestione di spazi condivisi e documentazione di sistema� Formazione docenti introduzione all’utilizzo del Coding nella didattica� Utilizzo registro elettronico

Per l'a.s. 2017/2018� Formazione didattica multimediale e DSA� Formazione sulla Cittadinanza digitale� Formazione avanzata per i docenti sull’utilizzo delle Google Apps per la gestione di spazi condivisi e documentazione di sistema� Formazione docenti all’utilizzo del Coding nella didattica� Utilizzo registro elettronico� Utilizzo del cloud d’Istituto

Per l'a.s. 2018/2019� Formazione avanzata per i docenti sull’utilizzo delle Google Apps per la gestione di spazi condivisi e documentazione di sistema� Organizzazione e formazione per i docenti sull’utilizzo del Coding � Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze� Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi.� Utilizzo registro elettronico� Utilizzo del cloud d’Istituto

Nel triennioFormazione del personale amministrativo sull'uso del Protocollo informatico e, più in generale delle applicazioni per la Segreteria digitale

Animatore digitale

Docenti

Sviluppo

delle

competenze digitali



Prioritàstrategica correlata

ACCOGLIENZA, INCLUSIONE, INTEGRAZIONE

(1) H – DSA – BES

Nel triennio: formazione MIUR di un/a docente di sostegno quale responsabile / coordinatore per l'inclusione, con particolare riferimento all'handicap

(2) DSA

Nel triennio: formazione dei/le docenti di scuola primaria per lo screening dei DSA

(3) LA SOCIALIZZAZIONE

(3.a)Nel triennio: formazione del personale scolastico Docente e ATA sulle relazioni interpersonali fra pari (adulti / bambini/e / adolescenti) e fra adulti e allievi/e per la gestione dei comportamenti non auto-controllati, oppositivi, provocatori.

(3.b) Nel triennio: formazione dei/le Docenti sulle metodologie didattiche per l'apprendimento cooperativo

(1)Docente responsabile

dellaFunzione strumentale

per l'handicap

(2)Docenti di scuola

primaria

(3.a)Personale

Docente e ATA

(3.b)Docenti

Potenziamento

dell'inclusione scolastica

e del diritto allo studio

degli alunni

con bisogni educativi speciali



Priorità strategica correlata

CURRICOLO E VALUTAZIONE

Nel triennio: formazione dei/le Docenti sulle competenze chiave e sulla valutazione autentica

DocentiMigliorare le competenze sociali e quelle chiave e di cittadinanza

e utilizzare un sistema strutturato di valutazione

L'Istituto si riserva di attivare altri corsi, oltre a quelli sopra elencati, nel caso che le leggi vigenti subiscano variazioni o nel caso che le esigenze dell'Istituto lo richiedano.

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

APPROVATO DAL CONSIGLIO D'ISTITUTO NELLA SEDUTA DEL 28 GENNAIO 2015.


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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DON LORENZO … · ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "DON LORENZO MILANI" ARIC81700A – C.F. 81004110516 Via Roma 193, Piandiscò - 52026 Castelfranco Piandiscò