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Attività Clinico-Scientifica e di Ricerca Sperimentale Report 2004-2005 ongoing Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Diritto Pubblico

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di

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Page 1: Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di

Attività Clinico-Scientifica e di Ricerca Sperimentale

Report 2004-2005 ongoing

INN

Carlo Besta Report 2004 - Attività Clinico-Scientifica e di Ricerca Sperimentale

Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta”Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Diritto Pubblico

Page 2: Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di

Report 2004Attività Clinico-Scientifica e di Ricerca Sperimentale

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Editorial board

Graziano ArbostiFerdinando CornelioMarco TriulziRoberto Pinardi

Coordinatore editoriale: Patrizia MeroniCoordinatore scientifico: Matilde LeonardiEditing: Donatella PanigadaProgetto grafico e impaginazione: Lara Angonese Fotografie: Studio Danilo Fasoli (Archivio Besta), Daniele Perobelli

Direzione Generale: [email protected] Scientifica: [email protected]

Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”Via Celoria, 11 - 20133, Milanotel 02 23941

www.istituto-besta.it

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Attestato conferito al Dr. Carlo Besta dai Reducidi Guerra. 1927 (ArchivioBesta)

Carlo Besta, 1929 (ArchivioBesta)

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■ Immagini dell’Archivio fotografico

■ Relazione del Commissario Straordinario

■ Organigramma

■ Relazione del Direttore Scientifico

■ Ricerca 2004

■ Relazione del Direttore Sanitario

■ Direzione Generale pag36

• Vice Commissari• Uffici in Staff

Comunicazione - URPUfficio StampaControllo di GestioneFormazione e Aggiornamento e DidatticaQualità e AccreditamentoServizio Prevenzione e Protezione

■ Direzione Scientifica pag 40

• Neuroepidemiologia• Salute pubblica, disabilità e ICF• Clinical Trial Center• Biblioteca scientifica

■ Comitato Etico pag 52

■ Direzione Sanitaria pag 54

• S.I.T.R.A.• Servizio di farmacia interna• Archivio cartelle cliniche• CUP Centro Unico di Prenotazione• Servizio di Medicina preventiva• Servizio di Assistenza Sociale• Servizio di Assistenza Religiosa• Attività della Direzione Sanitaria 2004

■ Direzione Amministrativa pag 58

• Uffici in StaffAffari GeneraliSistema Informativo Informatico

• Uffici in StaffRisorse UmaneProvveditorato-EconomatoFunzioni TecnicheEconomico Finanziaria

■ Dipartimento di Neuroscienze Cliniche pag 62

Presentazione• U.O. Neurologia I - Disturbi del Movimento • U.O. Neurologia II – Neuro-oncologia• U.O. Neurologia III – Cefalee e Malattie Cerebrovascolari

S.O.D. Neurobiologia e Terapie Neuroriparative e Unità Funzionale Malattie Cerebrovascolari(UFCV)

• U.O. Neurologia IV – Malattie Neuromuscolari e Neuroimmunologia• U.O. Neurologia V – Neuropatologia• U.O. Neurologia VI – Neurofisiopatologia• U.O. Neuropsichiatria Infantile• U.O. Neurologia dello Sviluppo

■ Dipartimento di Ricerca Sperimentale e Diagnostica pag 106

Presentazione • U.O. Neurologia VII – Neurofisiologia Sperimentale ed Epilettologia• U.O. Neurologia VIII – Biochimica e Genetica

S.O.D. Neuro-Oncologia Sperimentale e Terapia Genica• U.O. Laboratorio Analisi Chimico Cliniche• U.O. Neurogenetica Molecolare• U.O. Neuroradiologia

■ Dipartimento di Neurochirurgia pag 128

Presentazione • U.O. Neurochirurgia I• U.O. Neurochirurgia II• U.O. Neurochirurgia III• U.O. Anestesia e Rianimazione e T.I.• U.O. Radioterapia

■ Formazione, Aggiornamento e Didattica

■ Pubblicazioni 2004

■ Volontariato, Associazioni, Fondazioni

■ Numeri Utili

Indice

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RelazioneCommissarioStraordinarioGraziano Arbosti

In considerazione dei risultati dell'attività clinica e clinicoscientifica dell'anno 2004, oltremodo soddisfacentisoprattutto nei confronti dei cittadini, vorrei evitaresuperflui compiacimenti e non correre il rischio di caderenell'autorefenzialità che per anni è stata un atteggiamentocomune a molti IRCCS nei confronti delle struttureospedaliere di assistenza del SSN.Va sottolineato che, come dimostrato da un recente studiocondotto dall'European Brain Council, l'incidenza ed ilpeso sociale delle patologie Neurologiche croniche (malattieCerebrovascolari; demenze, Parkinson, affezionipsichiatriche etc.) superano ormai il cancro e le patologiecardiologiche nel determinare il carico dovuto all'invalidità.A tale proposito è opportuno anticipare in questaintroduzione che, nell'ambito del VI Programma quadrodella Comunità Europea, l'Istituto Carlo Besta è CentroCoordinatore di un'azione nell'ambito dell'area strategica diorientamento della politica europea con il ProgettoMHADIE Measuring Health and Disability in Europa.A livello internazionale è bene ricordare che l'Istituto èimpegnato in 10 progetti Europei di cui 4 nuovi progettisono stati finanziati e resi operativi nel corso del 2004.L'attività clinica, come “produzione” di prestazionisanitarie, sia in ricovero sia in regime ambulatoriale, è

ulteriormente aumentata nonostante il tetto di attivitàimposto a livello di Regione Lombardia.Consapevoli del ruolo dell'Istituto come Centro diRiferimento e attrazione nazionale nel campo Neurologico,nonchè della fortissima pressione che questo ha comportatonelle domande di prestazioni, si è cercato di soddisfare lerichieste e limitare, per quanto possibile, l'attesa attraverso lapartecipazione e l'impegno di tutto il personale.Nel 2004 è ulteriormente aumentata la percentuale dipazienti ricoverati provenienti da fuori Lombardia che haraggiunto il 52,4% (50% 2003 versus 48% del 2002, 46%del 2001) con un trend di aumento di oltre il 2% annuo apartire dal 2000.Nel corso dell'anno ha avuto concretamente avvio anche lasperimentazione clinico gestionale del progetto per l'utilizzodi una apparecchiatura di ultima generazione, pertrattamenti radiochirurgici, denominata Cyber Knife. Tale progetto, condotto in collaborazione con l'A.O. SanCarlo e il Centro Diagnostico Italiano, è stato approvatocon finanziamento triennale dalla Regione Lombardia.Sempre nel 2004 è stata attivata una RNM funzionale diultima generazione che consente una diagnosi più raffinata ein alcuni casi più precoce. Si è provveduto, inoltre, adindividuare una struttura organizzativa semplice di malattie

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cerebrovascolari, che ha comportato il ricovero di circa 410pazienti, nell'attesa del perfezionamento di una struttura diStroke Unit in stretta collaborazione con l'IRCCSCardiovascolare Monzino.La ricerca pre-clinica tradizionale ha confermato il trend dicrescita della produzione scientifica e sono statiincrementati i programmi cooperativi in rete, sia nazionalisia internazionali.La Genetica Molecolare e la Genomica Funzionale hannoscoperto e individuato nuovi geni implicati nei meccanismidi malattia. Un secondo filone preclinico, la biologia molecolare, haespresso un'ulteriore impegno nell'ambito delle cellulestaminali umane: è stato di recente approvato il loroimpiego nella Corea di Huntington e sono state identificatestaminali muscolari, derivate da biopsia muscolare, concapacità di differenziarsi in staminali neurali.Per quanto attinente alla ricerca, il trend di finanziamentidegli ultimi quattro anni ha visto un progressivo calo nellerisorse messe a disposizione dal Ministero della Salute per laricerca corrente e finalizzata. L'Istituto ha reagito cercandoinvestimenti da parte di fondi esterni finalizzati. Il risultatoè per ora confortante, in quanto, il budget globale dellaricerca ha visto aumentare i fondi non istituzionali la cui

percentuale è passata dal 6% del 2001 al 28% del 2004. Si tratta di una strada che va sempre più implementata.Nel campo della Neurochirurgia funzionale, accanto ad unincremento degli interventi relativi a Parkinson, Epilessia eposizionamento di vari stimolatori, l'Istituto ha ottenutocon la Deep Brain Stimulation nella Cefalea Cluster e nelledistonie tardive l'accreditamento scientifico dei risultati suimportanti riviste internazionali.Nell'ambito organizzativo gestionale è ulteriormentemigliorato l'equilibrio, frutto della collaborazione traattività clinico scientifica e management, che ormai assicuraall'Istituto una unitarietà nelle decisioni sia strategiche siaoperative.Consci che le caratteristiche tipologiche che determinano lavisibilità ed il valore del “marchio Besta”, facendo unasimilitudine col mondo produttivo generale, sono legate aduna concezione “artigianale” del fare medicina, abbiamocercato di esaltare ulteriormente il momento “professionale”come presa in carico del paziente attraverso un meccanismosemplice di coordinamento con la struttura gestionale,rispettoso dell' autonomia clinica.

Al Carlo Besta “i vestiti” vengono fatti a “mano” e “sumisura”.

SITRASistema Infermieristico, Tecnico e Riabilitativo

Farmacia

Dipartimento Gestionale RicercaSperimentale e Diagnostica

Dipartimento GestionaleNeurochirurgia

U.O. Neurochirurgia 1

U.O. Neurochirurgia 2

U.O. Neurochirurgia 3

U.O. Anestesia Rianimazione e T.I.

U.O. Radioterapia

U.O. Neurologia 7NeurofisiologiaSperim.Neuroanatomia

U.O. Neurologia 8Biochimica e Genetica

U.O. Laboratorio cenyrale di Analisi Cliniche

U.O. Neurogenetica Molecolare Lab. Analisi II

U.O. Neuroradiologia

Nucleo di ValutazioneMarketingComunicazione e URPPrevenzione e ProtezioneControllo di GestioneQualità e Accreditamento

Formazione, aggiornamento e didattica

Rapporti con il VolontariatoUfficio stampa

Diapartimento GestionaleNeuroscienze Cliniche

U.O. NPI 1Neuropsichiatria Infantile

U.O. NPI 2Neurologia dello Sviluppo

U.O. Neurologia 1Disturbi del movimento

U.O. Neurologia 2Neurooncologia

U.O. Neurologia 3Cefalee e Mal. Cerebrovascolari

U.O. Neurologia 4Mal. Neuromuscolari eNeuroimmunologia

U.O. Neurologia 5Neuropatologia

U.O. Neurologia 6Neurofisiopatologia

Direzione Amministrativa

Dipartimento Gestionale Amministrativo

U.O. Affari Istituzionali

S.O. in Unità Operativa Affari generali

Sistema Informativo Informatico

U.O. Risorse Umane

U.O. Provveditorato Economato

U.O. Tecnico-Patrimoniale

Ingegneria Clinica

U.O Economico Finanziaria

Clinical Trial Center

Neuroepidemiologia

Funzioni di Staff

Direzione Sanitaria Direzione Scientifica

■ Dipartimento Funzionale OncologicoMilano IIIU.O.Neurologia IIU.O. RadioterapiaUU.OO. Neurochirurgia I,II e IIIU.O. Neurologia VIIIU.O. Neurologia V

■ Dipartimento Funzionale di NeurobiologiaU.O. Neurogenetica MolecolareU.O. Neurologia IIU.O. Neurologia IVU.O. Neurologia VU.O. Neurologia VIIU.O. Neurologia VIIIU.O. Neuroradiologia

■ Dipartimento Funzionale di PatologiaClinica e Medicina di LaboratorioU.O. Laboratorio Analisi IU.O. Neurogenetica MolecolareU.O. Neurologia IVU.O. Neurologia VU.O. Neurologia VIIILaboratorio di Neurobiologia e TerapieNeuroriparative(Direzione Scientifica)

■ Dipartimento Funzionale di Neuropsichiatria dell’Infanzie e dell’AdolescenzaU.O. NPI 1U.O. NPI 2U.O. Neurologia V

U.O. Neurologia VIU.O. Neurologia VIIIU.O. NeuroradiologiaU.O. Neurochirurgia IIU.O. Neurogenetica Molecolare

■ Dipartimento FunzionaleInteraziendale - ASL, 1 Pescopagano –Basilicata

U.O. NPI 1U.O. NPI 2U.O. Neurologia IU.O. Neurologia IVU.O. Neurologia VIU.O. Neurologia VIIIU.O. Neurogenetica Molecolare

■ Dipartimento Funzionale InteraziendaleStroke Unit – Centro Cardiologico Monzino(MI), Fondazione Maugeri (PV), Istituto Don Gnocchi (MI)

U.O. Neurologia IU.O. Neurologia III

■ Dipartimento Funzionale InteraziendaleCyber Knife - CDI (MI), A.O. S. Carlo Borromeo (MI)

U.O. RadioterapiaU.O. NeuroradiologiaU.O. Neurologia IIU.O. Neurochirurgia III

Vice Commissari

Direzione Generale(Commissario Straordinario)

Organigramma

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Relazione DirettoreScientificoFerdinando Cornelio

L’attività clinico scientifica si è espressa nel 2004 lungo lelinee strategiche delineate nel 2003 per il triennio 2003-2006, con particolare attenzione al panorama scientificointernazionale che vede nelle neuroscienze uno degliinterpreti più attivi del progresso tecnologico e innovativo ealla attesa sempre crescente di prodotti traslazionali per ladiagnosi e la terapia.La ricerca traslazionale in neuroscienze deve ora teneresempre più conto, nella focalizzazione dei propri obiettivi,delle tematiche forti che fanno delle malattie neurologiche,specie quelle degenerative e cronico-invalidanti, leprotagoniste della sanità odierna e futura. Un importanterecente studio condotto dall’European Brain Councilsull’incidenza e il peso sociale delle malattie ha dimostratoche le malattie cerebrovascolari, le demenze, il Parkinson ele malattie psichiatriche superano, come carico di invalidità,il cancro e le cardiologiche.Su questi settori ampliati ai tumori del sistema nervoso e allemalattie eredo-degenerative e dello sviluppo del cervello si èorientata l’attività complessiva dell’Istituto, aggregando allaricerca preclinica e clinica sul paziente il contesto sociale.Applicando una nuova metodologia di valutazione delleinvalidità si è caratterizzato un ulteriore filone di attivitàclinico-scientifica che completa il ciclo della trasmigrazione

della cultura scientifica dal laboratorio, al paziente e allasocietà in cui vive.

La ricerca preclinica traslazionale autoctona del Besta haconfermato nel 2004 il trend di crescita della produzionescientifica che, nel biennio 2003-2004, raggiunge il livellostoricamente più alto come IF. Allo stesso tempo sono viavia incrementati i programmi cooperativi in rete nazionali esoprattutto internazionali e sono iniziati i primi progetti diricerca finalizzata con il cofinanziamento di Companiesnazionali su modelli sperimentali di encefalopatiedegenerative o acquisite e sull’immunoterapia farmacologicae cellulare nella Miastenia Gravis. La medicina molecolarecostituisce una frontiera di tradizionale impegno perl’Istituto Besta, in particolare la genetica molecolare. Nelcervello umano è espresso il più alto numero di geni di ognialtro organo di essere vivente, la loro implicazione nelfunzionamento del sistema nervoso e nella sua patologia èancora in gran parte sconosciuta quindi la loroidentificazione e le loro responsabilità restano un traguardodi enorme rilevanza. Un nuovo gene malattia è statoscoperto e caratterizzato in un gruppo di malattiemetaboliche mitocondriali letali nella prima infanzia egravemente invalidanti in quella adulta. Di contro sono

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state identificate nuove mutazioni e confermato il ruolo digeni malattia nella malattia di Alzheimer, nel morbo diParkinson, nelle amiloidosi cerebrovascolari, nell’emicraniacon aura, nelle eredoatassie, in due neoplasie cerebrali - imeningiomi e i medulloblastomi -. Lo studio molecolaregenomico ha compreso l’aspetto cosiddetto funzionale, digeni implicati nei meccanismi di malattia. La genomicafunzionale è particolarmente rilevante sul pianotraslazionale, in quanto propedeutica alla definizione dinuove linee terapeutiche specifiche e personalizzate. Genifunzionali sono stati identificati nelle miastenie congenite enella miastenia autoimmune, nelle miopatie infiammatorie,nelle malattie cerebrovascolari, nelle encefalopatiemitocondriali, negli astrocitomi maligni, nei glioblastomi. Un secondo filone preclinico, la biologia cellulare, haespresso un impegno crescente nell’ambito delle cellulestaminali umane. Partendo dalla Banca di staminali neuraliderivate da feti abortiti in linea con le indicazioni espressedal comitato etico nazionale, queste linee cellulari sonopronte per un loro impiego in patologia umana. È stato direcente approvato il loro impiego nella Corea diHuntington – malattia degenerativa obiettivo di uno studiointernazionale. La ricerca di fonti autoctone di staminali aduso terapeutico ha portato alla identificazione di staminalimuscolari derivate da biopsia muscolare con capacità didifferenziarsi in staminali neurali. La potenzialità di attivareuna fonte personale di staminali anche in soggetti di etàavanzata, come ha sottolineato Lancet in un suo editoriale,costituisce un elemento di notevole potenziale terapeutico.Nel 2004 si è infine conclusa la fase di strutturazione di unaStem Cell Factory ad uso terapeutico, a norma di legge, checi proponiamo di rendere operativa entro il 2005 così dapoter dare operatività a programmi terapeutici con le cellulestaminali. La ricerca preclinica nella patologia immunomediata delsistema nervoso, sclerosi multipla, miastenia gravis, epilessiefarmacoresistenti ha dato risultati di ampio interesseprospettico con nuovi modelli sperimentali ad altocontenuto traslazionale orientati a terapie innovative. I gruppi attivi nella ricerca preclinica traslazionale hannoulteriormente sviluppato la strategia collaborativa siapartecipando a reti nazionali e internazionali, con progettimulticentrici particolarmente a livello europeo. Ha presoforma la rete Nazionale sulle Malattie Neurodegenarative dicui l’INNCB è stato promotore e referente. Il Networkparte con 13 progetti finalizzati ad acquisizioni trasferibili alservizio sanitario nazionale sulla specificità diagnostica, sulmonitoraggio delle malattie e proposte terapeuticheinnovative. Le malattie prescelte - a più alto carico sociale –sono le demenze, la malattia di Alzheimer, i Parkinsonismi,le eredoatassie, la sclerosi laterale amiotrofica. È previsto nelcorso del 2005 un meeting per verificare il progresso deilavori e i primi risultati raggiunti. Si è ulteriormenteconsolidata la nostra partecipazione attiva ad Alleanzacontro il Cancro con l’inserimento attivo del nostro gruppodi neuropatologia oncologica nella rete “Teseo” di second

opinion e telediagnosi istologica dei tumori del SNC. Larete per le malattie Cerebrovascolari ha assunto unaconnotazione più definita. In questo ambito nel 2004l’Unità funzionale Malattie cerebrovascolari è stataufficialmente riconosciuta dalla Regione Lombardia epartecipa al trial multicentrico sulla trombolisi nell’ictusacuto. È nettamente incrementata la partecipazione dinostri ricercatori a programmi di ricerca finanziati daassociazioni non profit, charities, fondazioni nazionali einternazionali, in particolare a progetti finanziati daiprogrammi quadro della Comunità Europea. Nellospecifico la partecipazione dell’Istituto a progetti del VIProgramma Quadro Europeo si è arricchita di 4 nuoviprogetti operativi dal 2004:• Centro coordinatore di una Coordination Actionnell’ambito dell’area strategica di orientamento dellapolitica europea con il progetto MHADIE – Measuringhealth and disability in Europe: supportino policydevelopment • Partner di una Marie Curie Action (Teaching Evidence –Based Neurology in Europe: Cochrane Systematic Reviewsin Practice)• Partner di una Strep Action con il progettoMITOCIRCLE – Mitochondrial diseases from bed-side tomenome bed-side• Partner del network of Excellence EUROHD – EuropeanNetwork on Huntington DiseaseI progetti europei attivi in istituto che afferiscono ai diversigruppi di ricerca diventano in totale 10. Se si valuta il trend di finanziamento nell’ultimoquadriennio si constata purtroppo un progressivo calo neifondi assegnati dal Ministero della Salute alla ricercacorrente e finalizzata, cui abbiamo reagito con uninvestimento su fondi esterni finalizzati. Il finanziamentoglobale della ricerca ha visto aumentare i fondi nonistituzionali il cui peso sul totale è passato dal 6% del 2001al 28% del 2004. La ricerca clinica è uno dei momenti traslazionali piùincisivi, in quanto ricerca orientata al paziente. Nel biennio2003-2004 si è consolidata in vari ambiti: i trials clinicialcuni dei quali a “disegno indipendente, i percorsidiagnostico terapeutici, le linee guida, i registri di malattie,il data base clinico, l’attività di teleconsulto, le terapieinnovative. Il numero di trials attivi è in costante aumento(+ 15% nel biennio 2003-2004; numero dei pazienti inserititriplicati rispetto al biennio 2001-2002), anche sesottoespressi tenendo conto delle potenzialità clinichedell’Istituto. Il disegno e l’implementazione di data base inaree cliniche maggiormente impegnate nella ricerca clinica(le neuromiopatie autoimmuni, le malattie cerebrovascolari,i tumori, l’epilessia, la sclerosi multipla) consentirà diimpostare razionalmente trials clinici controllati di ampiorespiro e di peso scientifico rilevante finalizzati in particolareagli studi indipendenti. Il numero di registri di malattia èraddoppiato (da 4 a 10 in 4 anni)e il numero di pazientiarruolati ha raggiunto la cifra più alta (circa 4000). Per

quanto attiene ai percorsi diagnostico terapeutici accreditati,nel 2004 la nostra struttura di neuroepidemiologia hadefinito una metodologia originale che ha avuto lacertificazione di appropriatezza; con questo strumento sonoin corso di formalizzazione nuovi percorsi aggiuntivi che siconcretizzeranno nel corso del 2005. Nell’ambito delleterapie innovative hanno ottenuto l’accreditamentoscientifico su riviste internazionali i risultati ottenuti con ladeep brain stimulation nella cefalea cluster e delle distonietardive, malattie considerate finora refrattarie alle cure.Questa particolare metodologia di neurochirurgiafunzionale è frutto di un lavoro collaborativo di neurologi,neurofisiologi e neurochirurghi dell’Istituto. L’evoluzione diquesta tecnica terapeutica ha ottenuto risultati preliminaripromettenti che aprono a nuovi trials nella spasticità, neldolore cronico, nelle sindromi ossessivo- compulsivegravissime. L’impegno dell’Istituto nell’ambito dellaformazione e della didattica sta costantemente aumentandosia nella quantità degli eventi che nella qualità. Èesemplificativa l’attività di provider nel contestoistituzionale dell’ECM con un incremento sia di eventiaziendali che a distanza che di crediti assegnati. Riteniamorilevante avere accreditato nell’ambito ECM una serie dieventi tradizionali per l’Istituto, dai Seminari Scientifici e di

aggiornamento della Neuropsichiatria Infantile, ai GrandRound che portano a livello di formazione continua leesperienze di eccellenza clinica dell’Istituto, al Journal Clubdedicato ai giovani che iniziano la loro esperienza di ricercae ai meno giovani che devono mantenersi competitivi.Abbiamo consolidato la nostra partecipazione attiva allescuole di specialità di neuroscienze. Per i numerosispecializzandi che si formano in Istituto abbiamo disegnatoun percorso formativo che coinvolge le varie struttureoperative cliniche, strumentali e di ricerca. L’alta formazionepostspecialistica è un obiettivo prioritario per l’Istituto e intale ottica va letta la nostra partecipazione attiva alDottorato di Ricerca in Medicina Traslazionale istituito conl’Università di Milano-Bicocca.Va sottolineato infine che la Direzione Scientifica ha dato ilvia ad un processo di riorganizzazione di alcuni servizi asupporto delle attività di diagnostica di eccellenza, di ricercapreclinica e di ricerca clinica promuovendo e sostenendo losviluppo di un sistema di banking di materiale biologico, unsistema di stabulazione, una Stem Cell Factory, un serviziodi programmazione e di supporto alla ricerca clinica“Clinical Trials Center”, un data base clinico, un serviziospecificamente dedicato alla ricerca clinica indipendente.

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Produzione scientificaConfronto anni 2001 - 2002 - 2003 - 2004

2001 ■ 550

2002 ■ 462

2003 ■ 733

2004 ■ 680

2001 2002 2003 2004

2001 2003 2002 2004

Impact factor normalizzato

2001/2002 ■ 550

2003/2004 ■ 733

IF normalizzato - Media per biennio

Altri prodotti della ricerca

2001 2002 2003 2004

■ RFNI

■ RF

■ RC

Contributo % fonti di finanziamento

Contributo % delle varie fonti di finanziamento 2001 2002 2003 2004

Ricerca corrente (RC) 73,3 65 68 61,6

Ricerca finalizzata (RF) 20 27 13,2 9,8

Ricerca finalizzata non istituzionale (RFNI) 6,3 7,3 14 28,6

Brevetti

2004 12003 02002 0

200420032002

Stroke

352312n. d.

Pazienti Trials Clinici

644270199

TrialsClinici Attivi

333622

Linee guida attive

1699

Registri malattiariconosciuti

1066

Pazienti arruolati (registri)

37463339n.d.

TeleconsultiTelemedicinaCall Center

37463339n.d.

Crediti ECM

Percorsidiagnostico-terapeutici

nel 2004

524645

5993 37 3685212 26 270n.d. 13 n.d.

Ottenuti Eventi PartecipantiOrganizzati

ATTIVITÀ DI RICERCA Fonti di finanziamento

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Ricerca 2004

RICERCA CORRENTE

■ Linea 1 – Epilessia: responsabile scientifico SilvanaFranceschettiInclude progetti di ricerca clinica e pre-clinica destinati adaffrontare problematiche emergenti a riguardo dei fattoricausali delle epilessie e della diagnosi sindromica sia incampo pediatrico che in soggetti adulti. Sia in campo diricerca clinica che sperimentale sono studiati meccanismisottesi alla cronicizzazione dell’epilettogenesi e allaresistenza ai farmaci antiepilettici. Specifici progetti sonodestinati a costruire percorsi di diagnosi e monitoraggioclinico, elettrofisiologico e di laboratorio in forme acarattere progressivo o di particolare gravità, mirando adindividuare indicatori utili per il trattamento medico ochirurgico. Due sono le aree principali: A. Studio di epilessie severe e/o geneticamentedeterminate ad esordio infantile o giovanile: meccanismi,quadri sindromici e trattamento.a. Patologie di canale ed epilessie: basi funzionali e strategie terapeutiche – Progetti pre-clinicii. Modulazione della corrente di Na+ e di correnti cationiche da parte di farmaci e secondi messaggeriii. Mutazioni di canali Na+ e di canali HERG. Basi funzionali e ricadute sull’effetto di farmacib. Strategie di diagnosi e trattamento nelle epilessie ad esordio precoce e nel corso della gravidanza – Progetti clinicii. Epilessie del primo anno: definizione di linee guida per la diagnosiii. Definizione di criteri guida per il trattamento farmacologico delle epilessiec. Applicazione di protocolli innovativi per la diagnosielettrofisiologica ed il monitoraggio di trattamentiterapeutici e riabilitativii. Diagnostica neurofisiologica mediante tecnicheinnovative d’analisi dei segnaliii. Neurofisiologia clinica come supporto terapeutico eriabilitativo. Percorsi diagnostico-terapeuticiB. Epilessie focali: tecniche diagnostiche, meccanismi,sviluppo di resistenza ai farmaci e trattamento.a. Utilizzo di tecniche elettrofisiologiche e ottiche per lostudio dell’origine di eventi ictali e interictali in modelli diepilessia del lobo temporalei. Propagazione della attività epilettiforme nella regioneparaippocampaleb. Applicazione di tecniche elettrofisiologiche di immagineeee neuropsicologiche per la localizzazione dell’origine dicrisi focali e di funzioni superiori nell’uomoi. Studio combinato elettroclinico e di risonanza magneticafunzionale (fRM)ii. Studio della memoria semantica nei pazienti con epilessiatemporale: ruolo delle lesioni del polo temporale edell’ippocampo

■ Linea 2 – Patologia dello sviluppo del cervello:responsabile scientifico Roberto SpreaficoNegli ultimi anni la grande espansione degli studi genetici,biomolecolari e della diagnostica per immagini hannodeterminato un considerevole sviluppo delle conoscenzesoprattutto nel campo dell’ontogenesi. I meccanismi cheregolano lo sviluppo del sistema nervoso hanno fornito datisempre più precisi sulle modalità con cui si forma il cervelloe di conseguenza sui possibili meccanismi patogenetici dellemalattie e delle malformazioni che colpiscono l’infanzia. Lostudio condotto su modelli animali di patologie umane ed illoro confronto con le patologie che si riscontrano nell’uomoè diventato un paradigma fondamentale per un approccionon solo conoscitivo in ambito eziopatogenetico ma anchein quanto rappresenta una enorme potenzialità per affinarenuove tecniche diagnostiche a nuovi approcci terapeuticisoprattutto per le patologie dell’infanzia che soventedeterminano gravi patologie invalidanti con un enormecosto sociale.Questa linea di ricerca si sviluppa secondo filoni chespaziano dalla biologia molecolare, ai modelli animali aicampi delle neuroscienze cognitive e all’approcciodiagnostico e terapeutico di varie forme morbose chevedono la loro origine nelle varie tappe evolutive del sistemanervoso. Essa si sviluppa su più linee partendo dallo studiodi modelli animali. Questo approccio integrato vede lacollaborazione e il contributo di diverse strutture siaall’interno che all’esterno dell’Istituto Neurologico “C.Besta”.A. Studio di proteine espresse durante lo sviluppodell’encefalo e loro coinvolgimento nella genesi dipatologie umanea. Studio dinamico e funzionale della migrazione neuronalesu colture organotipiche di tessuto embrionaleb. Studio sul ruolo della proteina SNAP25,componente delcomplesso SNARE, proteina essenziale per l’esocitosi dellevescicole sinaptichec. Analisi dell’espressione di LG1 nel prosencefalo durantel’ontogenesid. Analisi dell’immunorettività delle IgG provenienti dalsiero di pazienti con patologie neurologicheautoimmunitarieB. Studio neuropatologico morfo-funzionale delleMalformazioni dello Sviluppo Corticale (MSC) ecorrelazioni elettrocliniche e MR nei pazienti affetti.C. Disgenesie cerebrali: studio dell’ontogenesi e deimeccanismi molecolari della ipereccitabilità neuronale in unmodello sperimentale, ed analisi elettroclinica, genetica, eneuropatologica in pazienti affettiD. Definizione di sindromi genetiche nei soggetti condismorfismi e ritardo mentale Fenotipicognitivo\comportamentali nei disordini neuroevolutivi

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(sindromi dismorfico\genetiche ed autismo): correlazionineuroanatomiche e con il genotipo.E. Individuazione dei diversi fenotipi di artrogriposimultipla congenita e correlazione genotipica.F. La Neurologia Cognitiva del sistemafronto\limbico\cerebellare e Sostanza Bianca in etàevolutiva.G. Definizione del fenotipo funzionale delle ParaparesiSpastiche Ereditarie (HSP) ad esordio precoce.

■ Linea 3 – Patologia immunomediata: responsabilescientifico Renato MantegazzaA. Miopatie infiammatorie (MI): criteri diagnostici, studiodell’organizzazione molecolare della sinapsi immunologica,ricerca di nuovi markers di attività di malattiaB. Miastenia grave (MG): analisi dei meccanismi intratimicidi migrazione e di regolazione dell’attività linfocitaria T inrelazione alla patologia timicaC. Encefalite di Rasmussen (ER): ricerca di autoantigeni,target della risposta anticorpaleD. Anticorpi anti-MOG nella sclerosi multipla (SM)E. Analisi dei meccanismi di alloreattività immunologicaverso cellule staminali neuronali di derivazione fetaleF. Miastenia grave sperimentale (EAMG) come modelloanimale di ricerca traslazionale per l’induzione di tolleranzaimmunologica verso l’AchRG. Studio dei meccanismi patogenetici della sclerosimultipla: la componente allergicaH. Patologie allergiche e sclerosi multipla nella regioneLombardia: studio epidemiologicoI. Immunomodulazione nella patologia autoimmune delsistema nervoso centrale e periferico, e sviluppo diprotocolli diagnostico-terapeuticiJ. Progetto Sclerosi MultiplaK. Patologia immunomediata del sistema nervoso centralein età pediatrica: linee guida per la diagnosi e la terapia

■ Linea 4 – Patologia metabolica e genetica del sistemanervoso: responsabile scientifico Massimo ZevianiLa patologia metabolica e genetica del sistema nervoso ècaratterizzata dalla relativa rarità delle singole formemorbose, che si configurano come Malattie Rare conprevalenza compresa tra 1/5.000 e 1/100.000. Tuttavia,considerata la elevatissima espressione di numerosissimigeni umani nel sistema nervoso, esse risultano patologieimportanti in neurologia clinica, tanto che una larga partedella nosografia neurologica classica è costituita da malattiegenetiche (Corea di Huntington, Atassie ereditarie,Neuropatie sensomotorie etc). I progressi della geneticamolecolare hanno consentito di individuare molti geni-malattia consentendo la diagnosi certa, e il consigliogenetico in queste forme morbose. Una prima area diattività scientifica dell’Istituto comprende perciòl’individuazione di nuovi fenotipi clinici e la scoperta dinuovi geni-malattia. In molti casi, le conseguenze dellemutazioni non sono immediatamente correlabili al fenotipo

neurodegenerativo, in conseguenza sia del fatto che moltigeni identificati hanno funzione ignota, sia della complessaorganizzazione del SNC in reti e centri con specifichefunzioni e peculiarità metaboliche. Conseguentemente, la decodificazione dei processipatogenetici richiede un approccio di ricerca integrato sia alivello molecolare-biochimico, sia a livello cellulare, sia alivello di modelli animali per arrivare alla comprensione deimeccanismi di malattia. Inoltre, studi epidemiologici miratisu patologie ereditarie rare del sistema nervoso costituisconola base per l’allestimento di linee-guida e percorsidiagnostico-terapeutici razionali di queste entità. Infine, lacostituzione presso l’Istituto Nazionale Neurologico di unabanca per cellule staminali neurali rende auspicabile se nonnecessario la messa a punto di sistemi di verifica dellaqualità di questo materiale, ed in particolare della integritàcromosomica e genetica delle linee cellulari. Il progetto diricerca intende contribuire: a) alla conoscenza patogeneticadella neurodegenerazione su base metabolico-genetica; b) arealizzare nuovi procedimenti diagnostici utilizzabili dalSSN, incluse le verifiche di qualità di linee cellulari dedicate(ad es. cellule staminali neurali); c) studiare casistiche sulterritorio nazionale contribuendo alla conoscenza dello statodi salute della popolazione (anche attraverso banche dicellule, DNA, tessuti); d) verificare la possibilità di terapieinnovative.A. Fisiopatologia della fosforilazione ossidativamitocondriale e neurodegenerazionea. Studi patogenetici su malattie metaboliche eredo-infantilib. Analisi di linkage e ricerca del gene responsabile dipatologie neurodegenerative eredo-infantiliB. Studio clinico e genetico degli effetti biologici dellemutazioni patogene nella malattie neurodegenerative subase genetica: a) “gain of toxic function” con effetti cellularipleiotropici che portano alla morte neuronale (Atassiespinocerebellari dominanti, SCA, malattia di Huntington,HD; b) “loss of function” di fattori fattori essenzialiimplicati nella omeostasi metabolica della cellula nervosa(malattia di Friedreich, FRDA, Atassia da deficit divitamina E, AVED; difetto di Apratassina, APTX); c)effetto di non-bilanciato dosaggio genico e di altrimeccanismi patogenetici nelle Neuropatie EreditarieGenetiche Sensitivo-Motorie, HSMNa. Atassie spinocerebellari dominanti: studio clinico-geneticob. Terapia cellulare nella Corea di Huntington.c. Atassie spinocerebellari recessive: studio clinico-geneticod. Atassie spinocerebellari recessive. Creazione di modellicellulari neuronali per l’atassia di Friedreiche. Neuropatie ereditariei. Creazione di un database integrato per le neuropatieereditarieii. Coinvolgimento del Sistema Nervoso Centrale (SNC)nella CMTXC. Caratterizzazione genetica e biochimica dei disturbi delmovimento

D. Leucoencefalopatie geneticamente determinate:approccio epidemiologico, diagnostico, etiologico eterapeuticoE. Tecniche di cariotipizzazione e di ibridazione in situfluorescente (FISH) su cromosomi: studio di fattibilità sucellule staminali e applicazioni diagnostiche

■ Linea 5 – Malattie neuromuscolari: responsabilescientifico Lucia MorandiA. Degenerazione muscolare distrofica: patogenesi e terapia:lo studio propone di investigare a) l’espressione di proteinedel compartimento endo-lisosomiale; b) mutazioni del genedella fukutin-related protein (FKRP); c) ruolo patogeneticodi decorina e biglicano; d) l’effetto terapeutico dioligonucleotidi antisenso (ODN) per la decorina B. Studio della degenerazione fibrotica nelle patologiemuscolari distrofiche: il progetto vuole identificare molecolein grado di inibire la proliferazione patologica della matriceextracellulare nel modello animale di distrofia muscolare. Inparticolare saranno approfonditi: a) genesi del processo difibrosi muscolare nei muscoli gastrocnemio e quadricipitefemorale; b) modulazione del processo fibrotico in corso ditrattamenti sperimentali in topi mdx sedentari ed esercitati.C. Validazione di scale di valutazione della disabilità dipazienti con atrofia muscolare spinale e miopatieinfiammatorie: obiettivo del progetto è la verificadell’accettabilità, attendibilità, validità e riproducibilità di a)una scala funzionale nei pazienti di età pediatrica affetti daatrofia muscolare spinale (SMA) tipo II o III, e b) una scaladi valutazione di pazienti con miopatia infiammatoria. Per ipazienti affetti da SMA si prevede anche uno studioneurofisiologico (CMAP), per quantificare la perditamotoneuronale; per i pazienti miopatici verrà predispostauna scala di autovalutazione delle attività quotidianeD. Studio clinico randomizzato, con fenilbutirrato eplacebo in doppio cieco in pazienti affetti da atrofiamuscolare spinale: lo studio (attualmente in faseorganizzativa) multicentrico intende valutare l’efficacia delfarmaco in pazienti affetti dalle varie forme di SMA trattatiper un periodo di tre mesi. E. IperCPKemia asintomatica nei pazienti coniperCPKemia: mediante lo studio dei valori di CPK ealdolasi in tutti i pazienti sottoposti a biopsia muscolare eelettroforesi del CPK, intendiamo stabilire l’incidenza deimacrocomplessi in pazienti con iperCPKemia, associata ono a disturbi muscolari e indagare la rilevanza dell’enzimaaldolasi nel suggerire la presenza di miopatia.F. Sindrome di miastenia congenita (SMC):caratterizzazione dei difetti genetici nella popolazioneitaliana: il progetto prevede la ricerca di mutazionipuntiformi nei geni CHRNA1, CHRNE, CHRNB1,CHRND coinvolti nelle SMC mediante DHPLC(denaturing high performance liquid chromatography) esequenziamento degli ampliconi alterati. Lo studio saràanche applicato al gene codificante per la rapsina (proteinaassociata all’AChR), mediante analisi di restrizione ed

eventuale sequenziamento. Questo strumento diagnosticopermetterà la definizione diagnostica dei casi incerti e didiventare polo di attrazione per tale patologia.G. Ruolo della proteina SMN nei meccanismi dineurodegenerazione dei motoneuroni: Il gene responsabiledella atrofia muscolare spinale (SMA) è il gene SMN(survival motor neuron), deleto o mutato in più del 98%dei pazienti affetti. L’ipotesi di lavoro è che la proteina SMNsvolga un ruolo nel trasporto assonale, in particolare nei“decision points” motoneuronali. Il progetto verràsviluppato in particolare mediante a) analisi delle isoformeproteiche SMN, per spiegare la composizione molecolaredelle forme proteiche a 36 e 30 kDa; b) studio del trasportoassonale anterogrado e retrogrado delle diverse isoformeSMN in ratti sottoposti ad assotomia periferica del nervosciatico, e a schiacciamento del nervo sciatico; c) studio delruolo di SMN nel trasporto assonale in topi deleti per ilgene murino Smn ma transgenici per il gene umano SMN2e per il transgene mutato A2GSMN (Monani et al, 2000)come modello murino di degenerazione motoneuronale.

■ Linea 6 – Malattie Neurodegenerative: responsabilescientifico Fabrizio TagliaviniQuesta linea di ricerca si occupa dello studio clinico,etiologico e patogenetico delle malattie neurodegenerative,integrando analisi cognitivo-comportamentali, strumentali,istologiche e biologico-molecolari a prospettive di terapiafarmacologica avanzata e chirurgica. Le condizioni morbosetrattate nel progetto sono:1. Demenze degenerative etrasmissibili, 2. Sindromi parkinsoniane, 3. Sindromidiscinetiche, 4. Neuropatie periferiche genetiche edacquisite. Le malattie degenerative sono malattie invalidantia lenta evoluzione che rappresentano la parte piùimportante e complessa della neurologia anche per gliaspetti assistenziali, e una delle grandi frontiere della scienzaper gli aspetti conoscitivi. Infatti esse compromettonofunzioni che non solo sono vitali, ma definiscono gli esseriumani, quali memoria, linguaggio, capacità cognitive,personalità, capacità di movimento e abilità motoriafinalizzata, discriminazione del mondo esterno edintroiezione della percezione del mondo. Dal punto di vistabiologico, il cervello è l’organo più complesso del corpo perdifferenziazione e specializzazione anatomica e funzionale;questo dipende da una notevole complessità genetica edall’interazione plastica tra struttura invariantegeneticamente determinata e modificazioni epigenetiche.Per tale motivo, lo studio e la comprensione di questemalattie è un compito fondamentale della neurologia,essendo la cura di queste patologie uno degli obiettivi socialipiù rilevanti in ogni paese avanzato.A. Demenze Degenerative e Trasmissibilia. Demenze degenerative: basi genetico-molecolari dellaeterogeneità fenotipicab. Malattia di Alzheimer: correlazione tra severità delladeposizione di A_ ed estensione delle alterazioni delcitoscheletro neuronale

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c. Basi molecolari delle amiloidosi cerebrovascolarid. Malattie da prioni: basi molecolari, diagnosi e terapiai. Encefalopatia spongiforme bovina: uno o più ceppiprionica?ii. Inattivazione del prione BSE e vCJDe. Deficit cognitivi nei pazienti con patologie del lobofrontale: identificazione di profili neuropsicologici associatia lesione della corteccia frontale orbito-mediale e lateralef. Studio dei disordini motori nelle demenze corticali esottocorticaliB. Sindromi Parkinsonianea. Valutazione delle alterazioni della funzionalità del SistemaNervoso Autonomo nella malattia di Parkinson e neiparkinsonismi degenerativib. Stimolazione del nucleo subtalamico per il trattamentodel tremore parkinsoniano unilateralec. Analisi cinematica per lo studio dell’effetto della l-dopa edella stimolazione cerebrale profonda sui movimenti assiali,prossimali e distali dei pazienti parkinsonianid. Valutazione delle risposte fisiologiche di popolazionineuronali in corso di intervento stereotassico per impiantoDBSe. Valutazione neuropsicologia della sindrome disesecutiva,del priming negativo e della personalità nella malattia diParkinsoni. Sindrome disesecutiva nella Malattia di Parkinsonii. Priming negativo nella malattia di Parkinsoniii. Personalità nell’emidistoniaiv. Personalità nella malattia di ParkinsonC. Sindromi Ipercinetichea. Stimolazione del nucleo accumbens o del braccioanteriore della capsula interna per il trattamento delDisturbo Ossessivo-Compulsivo (OCD) refrattariob. Neurostimolazione del globo pallido nella distoniaprimaria cervicalec. Apprendimento percettivo-motorio in malattiedegenerative con disfunzione dei nuclei della base e delcervellettod. Sindromi distoniche progressive ad esordio infantile:strategie per la diagnosi ed il trattamentoD. Neuropatie Periferichea. Neuropatie ereditarieb. Neuropatie Diabetiche Studio DEMANDc. Neuropatie in età pediatricad. Espressione del recettore per la capsaicina (TRPV1) nelsistema nervoso umanoe. Applicazioni della biopsia cutanea per la quantificazionedelle fibre intraepidermiche e dermiche in modellisperimentali di neuropatia e nell’uomoE. Cellule Staminalia. Attivazione di una “Human Stem Cell Factories”(produzione di cellule staminali umane)b. Trapianto di cellule staminali in modelli animali: verificadelle metodologie utilizzate per la rintracciabilità dellecellule trapiantate ■ Linea 7 A - Cefalee: responsabile scientifico GennaroBussone

Continueremo gli studi iniziati nell’anno precedente sullapatologia cefalalgica in particolare sulle forme primarie diemicrania e cefalea a grappolo. Per quanto riguarda l’emicrania si inizierà uno studio digenetica sia dell’emicrania con aura che dell’emicrania senzaaura e verrà proseguito e completato lo studio prospetticomulticentrico regionale sulla qualità di vita e disabilità deipazienti con forme varie di cefalea utilizzando tests specificiper valutare disabilità nelle attività quotidiane e qualità divita (MIDAS, HIT, SF36).Anche i progetti di ricerca sulla qualità di vita e disabilitàproseguiranno in particolare per quel che riguarda il follow-up nei pazienti con cefalee cronicizzate associate ad abuso dianalgesici.Inoltre si procederà all’applicazione di un nuovo MIDASprecipuamente studiato per i pazienti in età giovanile.Per quanto riguarda la cefalea a grappolo continueremo laDeep Brain Stimulation del grigio ipotalamico posterioreper il trattamento della cefalea a grappolo cronicaintrattabile e valuteremo il follow-up clinico.Sono in corso inoltre studi collaborativi sull’influenzadell’ipotalamo sul sistema nervoso autonomico e sulle viedel dolore, in quest’ultimo caso utilizzando tecniche dineuroimaging.A. Cefalee e alterazioni della dinamica liquorale B. Il coinvolgimento del sistema nervoso centrale nellapatogenesi della cefalea a grappolo e dell’emicraniaa. Genetica della cefalea a grappolob. Genetica dell’emicrania con aurac. Deep brain stimulation del grigio ipotalamico posterioreper il trattamento della cefalea a grappolo cronicaintrattabile: follow up clinico, effetti sul sistemaneurovegetativo ed effetti sulle strutture cerebraliC. Impatto funzionale e outcome delle cefalee cronicizzate edelle cefalee pediatico giovanilea. Follow-up a lungo termine dei pazienti con cefaleecronicizzate associate ad abuso di analgesicib. Applicabilità del questionario MIDAS in pazienti in etàpediatrico giovanileD. Qualità di vita e disabilità nei pazienti con varie forme dicefalea

■ Linea 7 B – Malattie cerebrovascolari: responsabilescientifico Eugenio ParatiIl programma di Ricerca Corrente del triennio 2003-2005degli IRCCS afferenti al Programma Nazionale “MalattieCerebrovascolari” delinea l’opportunità di “creare una rete distrutture funzionali a carattere dipartimentale dedicata allacura dei pazienti con ictus”. Il Dipartimento ha due obiettivi:L’efficienza/efficacia del Dipartimento non possonoprescindere dalla gestione della fase acuta di malattia, chedeve prevedere l’attivazione di una Stroke Unit all’interno diuna Unità Malattie Cerebrovascolari in grado di garantirecompetenze multidisciplinari (neurologia, cardiologia,fisioterapia), competenze multiprofessionali (infermieri,fisioterapisti, medici) ed accesso dedicato alle principali

indagini diagnostiche (TAC, Doppler TSA e TC,ecocardiogramma) (Garraway et al, BMJ 1980. Stroke UnitTrialist’s collaboration, BMJ 1997. Indredavik et al, Stroke1999. Jørgensen et al, Stroke 1999).La decisione del nostro Istituto di partecipare ad unDipartimento Interaziendale per la presa in carico e lostudio dei pazienti affetti da patologia cerebrovascolare haportato all’attivazione di una Unità funzionale MalattieCerebrovascolari A. Presa in carico e studio del paziente affetto da patologiacerebrovascolare, dalla fase acuta alla domiciliazionea. Aspetti clinici i. Pazienti adultiii. Pazienti in età pediatricab. Terapie innovative i. Terapie farmacologiche e cellulariii. Terapie neuroradiologiche intervenzionaliiii. Terapie neurochirurgichec. Recupero funzionaleB. Ricerca preclinicaa. Studio in vivo ed in vitro delle alterazioni della barrieraematoencefalicab. Modello di cervello di cavia isolato e mantenuto in vitroc. Modello animale di ischemia cerebrale transitoria epermanente

■ Linea 8 – Neuro-oncologia: responsabile scientificoGaetano FinocchiaroA. Neuro-oncologia medicaa. Controllo locale della recidiva e della lesione primitivagliale maligna mediante delivery loco-regionale dichemioterapici somministrati in bolo o in infusione(convection enhanced delivery) o veicolati con liposomii. Trattamento combinato nei GBL recurrent contemozolomide per via sistemica e chemioterapici per vialocale tramite ommayaii. Doxorubicina liposomiale associata a temozolomideiii. Doxorubicina liposomiale associata a temozolomideiv. Irinotecan loco regionale associato a radioterapiav. Irinotencan loco regionale associato a temozolomidevi. Convection enhanced delivery con mitoxantrone in gblrecurrentb. Trattamento di terza linea dei glomi maligni recurrentcon procarbazina ed inibitore delle Cox-2c. Markers genetico molecolari metilazione della MGMT,valutazione prognostica e terapeuticad. Vaccinazione con endotelio xenogenico in modellianimali di glioma malignoe. Studio seriato delle fluttuazioni di fattori plasmaticicoinvolti nella predisposizione a TVP in pazienti con gliomadi alto gradof. Qualità di vita ed aspetti psico-sociali del paziente con gliomamaligno e relativo nucleo familiare: validazione questionarioB. Genetica molecolare dei tumori cerebrali e terapie innovativea. LGI1.b. Meningiomic. TRKC ed altri marker per lo studio di medulloblastomi

d. MGMT. Analisi GBM e gliomi di basso gradoe. Neurosfere. Differenziazione progenitori neurali comeneurosfere vs progenitori neurali in differenziazioneC. Registro tumori del sistema nervoso centraleD. Diagnosi e trattamento dei tumori del SNC in etàpediatricaE. Radioterapia delle neoplasie cerebralia. Radioterapia stereotassica ipofrazionata nel trattamentodelle metastasi cerebralib. Valutazione dell’efficacia del trattamento radio-chemioterapico nei gliomi del tronco con imagingmorfologico, funzionale e metabolicoF. Neuroradiologia delle neoplasie cerebralia. Follow-up con RM di vaccinazioni sperimentali inmodelli murini di glioblastomab. Follow-up RM di trapianti con cellule staminaliematopoietiche in modelli murini di glioblastomac. Correlazioni tra imaging e caratterizzazione di 48glioblastomi primari e secondari, con particolare attenzioneal profilo di espressione del gene metil-guanina metiltransferasi (MGMT).d. Correlazioni tra imaging e caratterizzazione di gliomidiffusi di II gradoe. Correlazioni tra imaging e caratterizzazione genetica dimedulloblastomi infantili e dell’adultoG. Molecole d’adesione e marker neuropatologicia. Linfomi primitivi cerebrali e molecole di adesioneb. Filamenti intermedi (FI) “precoci” nei tumorineuroectodermiciH. Studi biochimico-clinici nei gliomi malignia. Citocentrifugazione, sedimentazione e analisicitofluorimetrica nella diagnostica citologica liquoraleb. Ruolo di cellule progenitrici endoteliali (CD34+,CD133+, e KDR+) nella vasculogenesi dei tumori gliali

■ Linea 9 – Neurochirurgia: responsabile scientificoGiovanni BroggiLa ricerca del Dipartimento di Neurochirurgia si articolasulla neuroncologia delle lesioni del sistema nervoso centralee periferico degli adulti e dell’età infantile, sullaneuroendocrinochirurgia, sulla chirurgia della colonnaverterbrale per malattie degenerative ed oncologiche, sullaneurochirurgia funzionale e sulle nuove metodologie dellaneuroanestesia e rianimazione nonché sulla introduzione dinuove tecnologie di imaging applicate alla conduzione degliinterventi chirurgici. La parte di neuroncologia si articola inuna componente sperimentale ed una componente clinicadi revisione di casistica e di applicazione di nuove tecnologiediagnostiche, intervenzionali e terapeutiche. Tra le nuovetecnologie parte rilevante avrà la endoscopia applicata alsistema nervoso centrale, l’utilizzo di fusione di immaginidiagnostiche per la conduzione di interventi chirurgici e diradiochirurgia. I programmi di ricerca della neurochirurgiafunzionale si articolano sul trattamento del dolore croniconon neoplastico e sul trattamento delle malattie condisordini del movimento nei pazienti adulti e dell’età

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infantile. La neurochirurgia pediatrica ha come obiettivo lostudio delle malformazioni del sistema nervoso centrale. Lachirurgia dell’epilessia rappresenta la tappa finale delprocesso sperimentale diagnostico-terapeutico della clinicadell’epilessia. La neuroanestesia prevede programmi di ricerca sull’AwakeAnesthesia nelle lesioni cerebrali in aree eloquenti conmonitoraggio e mappaggio intraoperatori e lo studi delrecupero di pazienti tetraplegici la cui funzione respiratoriaè indispensabilmente dipendente da strumentazione dineurorianimazione. A. Chirurgia del basicranioa. Lesioni neoplastiche “benigne”i. Meningiomi iperostosanti della piccola e grande alasferoidaleii. Meningiomi petroclivali, studio dei fattori prognosticiiii. Colesteatomi dell’angolo ponto cerebellare: studiodell’esito chirurgico in relazione al tipo di approccioiv. Neurinomi dell’VIII nervo cranicob. Lesioni neoplastiche maligne.i. Emangiopericitomi: prognosi, terapia ed outcomeii. I meningiomi maligni iii. Cordomi e condrosarcomi del basicranio B. Lesioni vascolaria. Studio ISUIA e Aneurismi endocranici non rotti: storianaturale, fattori di rischio e indicazioni al trattamentochirurgico o endovascolare b. Unità di neurosonologia ed emodinamica cerebrale alservizio di una “stroke unit”c. Ossido nitrico sintetasi inducibile (iNOS): significatoclinico del vasospasmo dopo emorragia subaracnoideasecondaria a rottura di aneurismad. Doppler transcranico con contrasto gassoso. studiopreoperatorio in pazienti da sottoporre ad interventoneurochirurgico in posizione sedutae. Angiomi cavernosi del tronco encefalicoC. Neurochirurgia endoscopicaa. Sviluppo delle tecniche endoscopicheb. Neuroendocrinochirurgia. i. Studio dell' espressione dei sottotipi recettoriali dellasomatostatina sulle cellule adenomatose Gh secernenti.ii. Controllo intraoperatorio dei livelli di ACTH in pazienticon adenoma corticotropoiii. Studio multicentrico nazionale sul trattamento medico(Sandostatina LAR) e sulle caratteristiche recettoriali deiresidui di adenoma ipofisario non secernentec. Radiochirurgia della patologia sellared. Approccio integrato ai tumori della regione ipofisaria pervia diretta, stereoguidata e combinata micro-endoscopicaD. Studio multicentrico delle infezioni intraoperatorieE. Patologia degenerativa e oncologica spinale – valutazionedei mezzi di sintesia. Mezzi di sintesi nel trattamento delle patologiedegenerative e neoplastiche del rachideb. Laminectomia e recalibrage nella stenosi sintomatica deltratto lombare del canale spinale

c. Ernia discale lombare: studio in doppio cieco di unsupporto discale con protesi in silicone (DIAM)d. Patologia degenerativa discale cervicale: studioprospettico di una protesi intersomatica riassorbibile in _-trifosfato calcicoF. Neurochirurgia pediatricaa. Patologia malformativa del SNC: diagnosi prenatale,trattamento chirurgico e prognosi neurologicab. Chirurgia delle lesioni malformativec. Chirurgia delle neoplasie del SNCG. Studio delle indicazioni e dei limiti dell’utilizzo deisistemi di neuronavigazioneH. Chirurgia funzionalea. Chirurgia dell’epilessiai. Emisferotomia Funzionaleii. Stimolazione vagaleb. Trattamento chirurgico del dolore cronico benignoc. Studio delle modalità di trattamento della nevralgiatrigeminale in pazienti affetti da sclerosi multiplaI. Chirurgia dei disordini del movimentoa. Terapia chirurgica stereotassica del morbo di Parkinson edistonieb. Trattamento chirurgico della spasticità focalec. Microchirurgia sperimentale restorativaJ. Valutazione Anestesiologica Preoperatoria viaINTERNET

■ Linea 10 – Neuroepidemiologia, gestione e sviluppotecnologico: responsabile scientifico Graziella FilippiniLa ricerca e la verifica sperimentale di nuovi strumenti dimisura e di nuove tecnologie che permettano di migliorarela diagnosi delle malattie neurologiche, sperimentare nuovitrattamenti e valutarne i loro effetti, rappresentano gliobiettivi unificanti di questa linea di ricerca. Essa ècomposta da approcci diversificati, unificati sul piano dellaricerca metodologica e della innovazione tecnologica, edinclude progetti di studi clinici e progetti di intervento,percorsi diagnostici e terapeutici. La linea include le attivitàdi ricerca corrente delle unità di Neuroradiologia, diNeuroepidemiologia, Direzione Scientifica e DirezioneSanitaria. A. Percorsi diagnostici e terapeuticia. Percorso diagnostico-terapeutico della miasteniab. Percorso di assistenza infermieristica dopo rachicentesidiagnosticaB. Revisioni Cochrane dei trattamenti per la sclerosimultiplaC. Validazione di misure di outcome clinico in Neurologiaa. Database Italiano dell’ MSQOL-54b. La qualità della vita delle persone con SM: indaginelongitudinale nella provincia di Milanc. Riproducibilità e sensibilità al cambiamento della scala difunzionalità della distonia di torsione nella popolazionepediatricaD. Unità centralizzata di randomizzazione per lesperimentazioni cliniche controllate

E. Validazione clinica di tecniche avanzate di RM neitumori cerebralia. Valutazione del contributo della spettroscopia RM nellavalutazione pre-operatoria dei tumori cerebralib. Valutazione della sensibilità e della specificità della RMfunzionale nell’identificazione delle aree nobili adiacenti altumore cerebrale in correlazione con i risultati dellaelettrocorticostimolazione intraoperatoria

F. Database e creazione di un “registro” di casi di sindromeda ipotensione liquoraleG. Validazione delle procedure di integrazione (fusione) diimmagini multimodali nella pianificazione dei trattamentiradiochirurgici e di neurochirurgia assistitaH. Analisi e gestione del rischio legato all’uso delleapparecchiature elettromedicali.

■ INNCB CENTRO COORDINATORE

AIRC – Associazione Italiana Ricerca Contro il Cancro1. Quality of life and survival in people with brain cancer(set-03/set-04)Responsabile: Graziella Filippini – U.O.Neuroepidemiologia2. Terapia genica dei tumori (giu-03/giu-04)Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neuro-oncologia sperimentale

AISM – Associazione Internazionale Sclerosi Multipla3. The contribution of the allergic arm of the immuneresponse to autoimmune demyelinating disease:pathogenetic mechanisms and therapeutical implications forhuman multiple sclerosis (set-03/set-04)Responsabile: Rosetta Pedotti – U.O. Malattieneuromuscolari

AREAS4. Revisioni Sistematiche Cochrane (gen-04/dic-04)Responsabile: Graziella Filippini – U.O.Neuroepidemiologia

CARIPLO5. Caratterizzazione delle basi molecolari dei disordinimitocondriali (mag 03-mag 04)Responsabile: Massimo Zeviani - Neurogenetica molecolare6. Efficacia delle cellule staminali nella terapia delle patologiecerebrovascolari: sperimentazione preclinica e clinica (ott03/giu 05)Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia eterapie restorative

FISM - Federazione Italiana Sclerosi Multipla 7. Revisioni sistematiche dell'efficacia e dei rischi deitrattamenti per i pazienti con SM. Gruppo di revisionecochrane Sclerosi Multipla (gen 04/dic 05)Responsabile: Graziella Filippini – U.O.Neuroepidemiologia

F.B.M.L.- Fondazione Banca del Monte di Lombardia8. Malformazioni Sviluppo corticali (feb-04/feb-06)Responsabile: Roberto Spreafico – U.O. Neurofisiologiasperimentale

FONDAZIONE PIERFRANCO E LUISA MARIANI9. Centro Mariani: Malattie Mitocondriali (apr 04/apr 05)Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogeneticamolecolare10. Genetic and molecular bases of epileptogenic corticalmalformations in children (mag 03/apr 05)Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica11. Mappaggio e identificazione dei geni implicati nelleepilessie idiopatiche dell'infanzia (apr 01/ott 04)Responsabile: Giuliano Avanzini – U.O. Neurofisiopatologiaclinica12. Neuropsicol epilessia rolandica (apr 02/mar 04)Responsabile: Daria Riva – U.O. Neurologia dello Sviluppo 13. Role of the gap junctions in an infantile epilepsy and indisorders of cortical development (2004/2006)Responsabile: Roberto Spreafico – U.O. Neurofisiologiasperimentale

HQ-Foundation, USA14. EURO-HD: Network on Huntington’s Disease (lug04/lug 07)Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica e genetica

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ15. Programma nazionale sulle cellule staminali (ott 03/ott05)Responsabile: Eugenio Parati - Neurobiologia e terapierestorative

MINISTERO SALUTE - EX ART 5616. I disturbi del movimento da espansione di triplette: HDe SCD. Un network nazionale per la diagnosi precoce, ilfollow-up e la terapia farmacologica e cellulare e per lo studioin vitro e in vivo di modelli patogenetici e terapeutici (ott04/sett 06)Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica egenetica17. Validazione di un protocollo di imaging morfologico emetabolico clinicamente applicabile per la diagnosi precoce,la prognosi ed il follow-up di malattie neurodegenerative (ott04/sett 06)Responsabile: Mario Savoiardo – U.O. Neuroradiologia18. Volontariato e disabilità in Italia: la definizione dei

RICERCA FINALIZZATA

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FONDAZIONE PIERFRANCO E LUISA MARIANI7. A center for advance diagnostics and research onmitochondrial neurological disorders of infants and children(mar 01/mar 04)Responsabile: Graziella Uziel – U.O. Neuropsichiatria Infantile8. Genetic and molecular bases of epileptogenic corticalmalformations in children (mag 03/apr 05)Responsabile: Giorgio Battaglia – U.O. Neurofisiologiasperimentale9. Study on the role of frataxin and ferritin in mitochondrialiron metabolism aimed at the development of newtherapeutic approaches of Friedreich's ataxia (mag 03/apr 05)Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ10. Bone Marrow hematopoietic precursors and NeuralStem Cells as a therapeutic approach in stroke: pre-clinicalstudies (ott 03/ott 05)Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia eterapie restorative11. Engineering neural stem cells for gene therapy ofglioblastoma: role of reelin in neural stem cell migration (giu03/ott 05)Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neuro-oncologia sperimentale12. Gene therapy of Globoid cell leukodysrophy bytransplantation of hematopoietic stem cells expressing highlevells of the galactocerebrosidase gene (giu 03/ott 05)Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neuro-oncologia sperimentale

MINISTERO DELLA SALUTE – EX ART 5613. Definizione Fenotipo sindromi atassiche (ott 04/ott 06)Responsabile: Daria Riva – U.O. Neurologia dello Sviluppo14. Demenza frontotemporale e disturbi del movimentoassociati (ott 04/ott 06)Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. NeuropatologiaResponsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia eterapie restorativeResponsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi delmovimento15. Genetica clinica e molecolare della MP e traslazioneclinico-diagnostica (ott 04/ott 06)Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogeneticamolecolare 16. I disturbi del movimento da espansione di triplette: HDe SCD. Un network nazionale per la diagnosi precoce, ilfollow-up e la terapia farmacologica e cellulare e per lo studioin vitro e in vivo di modelli patogenetici e terapeutici (ott04/sett 06)Responsabile: Barbara Garavaglia – U.O. NeurogeneticamolecolareResponsabile: Nardo Nardocci - U.O. NeuropsichiatriaInfantileResponsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi delmovimento17. Il ruolo della diagnosi precoce nell'evoluzione del

disturbo cognitivo nelle demenze e nella valutazione dellarisposta ai trattamenti:strategia integrata finalizzata allavalidazione di protocolli innovativi diagnostico-terapeutici(ott 04/sett 06)Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia18. Ruolo della plasticità neuronale nell'evoluzione della MPe nella risposta al trattamento: studio multi-integrato miratoall'individuazione di nuovi protocolli diagnostico-terapeutici(ott 04/ott 06)Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia eterapie restorativeResponsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi delmovimento

MINISTERO DELLA SALUTE – EX ART 1219. Caratterizzazione dell’effetto patogenetico dell’amiloidebeta in cellule endoteliali neuronali (mag 01/mag 04)Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia eterapie restorative20. Analisi del danno da Beta Amiloide e sperimentazione dinuovi interventi terapeutici in vivo e in vitro (mag 01/mag04)Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia eterapie restorative21. Caratterizzazione molecolare delle encefalopatieepilettiche (gen 04/dic 05)Responsabile: Silvana Franceschetti – U.O.Neurofisiopatologia clinica22. Correlati neurofisiologici, genetici e clinici dellediscinesie da levodopa nella malattia di Parkinson (dic 02/dic04)Responsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi delmovimento23. Correlazioni clinico-biologiche nella malattia diparkinson mediante l'utilizzo di modelli animali e cellulari dipazienti (dic 03/dic 05)Responsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi delmovimento24. Criobanca automatizzata di materiale biologico (dic02/dic 04)Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia eterapie restorative25. Diffusione dei profili di cura e di assistenza perl'applicazione nella pratica delle procedure efficaci edappropriati (feb 03/feb 05)Responsabile: Giuliano Avanzini – U.O. Neurofisiopatologiaclinica26. Distrofie muscolari dei cingoli: correlazioni clinico-genetiche, meccanismi patogenetici del danno muscolare efattori prognostici (dic 03/dic 05)Responsabile: Marina Mora – U.O. Malattie neuromuscolari27. GABA B Receptors (mar 02/mar 04)Responsabile: Giorgio Battaglia – U.O. Neurofisiologiasperimentale28. Geni che condizionano tratti autistici in patologie delneurosviluppo su base mendeliana e cromosomica (dic02/dic 04)

bisogni di cura e l’identificazione dei percorsi socio-sanitaricon il linguaggio dell’ICF (dic 04/dic 06)Responsabile: Matilde Leonardi – Direzione Scientifica

MINISTERO SALUTE – EX ART 1219. Ictus ischemico in fase acuta: studio di fattibilità per untrial di terapia cellulare. Aspetti clinici, preclinici,sperimentali (dic 03/dic 05)Responsabile: Eugenio Parati – Unità funzionale malattiecerebrovascolari20. La risposta autoimmune nella sclerosi multipla:interazione tra cellule T, citochine e fattori allergici (dic03/dic 05)Responsabile: Rosetta Pedotti – U.O. Malattieneuromuscolari 21. La timectomia nella miastenia, timomi e nelle malattieautoimmuni associate: dalla patogenesi timica agli outcomes(mar 02/marz 04)Responsabile: Ferdinando Cornelio – U.O. MalattieNeuromuscolari 22. Malattie mitocondriali: screening diagnostico ad altaefficienza di geni malattia e identificazione di genimodulator (dic 02/dic 04)Responsabile: MassimoZeviani – U.O. Neurogeneticamolecolare23. Malattie neurologiche immuno-mediate: meccanismipatogenetici e modelli sperimentali per strategie selettiveimmunomodulatrici (dic 02/dic 04)Responsabile: Renato Mantegazza – U.O. Malattieneuromuscolari24. Meccanismi di neurodegenerazione mediati dallafunzione mitocondriale nelle malattie ereditarie ed acquisitedel sistema nervoso (dic 02/dic 04)Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica e genetica25. Miosite a corpi inclusi: network tra aging muscolare,stress cellulare, risposta immunitaria innata e autoimmunità(dic 03/dic 05)Responsabile: Pia Bernasconi – U.O. Malattieneuromuscolari26. Patologia molecolare, propagazione per via orale e terapiasperimentale delle malattie da prioni (dic 02/dic 04)Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia27. Tauopatie familiari e sporadiche (dic 02/dic 04)Responsabile: Orso Bugiani – U.O. Neuropatologia28. Trapianto di cellule staminali umane in modelli animalidi malattie neurologiche (feb 02/feb 04)Responsabile: Eugenio Parati - Neurobiologia e terapierestorative29. Malattie del motoneurone: espressione genica emeccanismi cellulari (mar 03/ago 04)Responsabile: Giorgio Battaglia - Neurofisiologiasperimentale30. Percorso diagnostico pre-chirurgico e linee guidachirurgiche per i pazienti affetti da epilessiafarmacoresistente (dic 03/dic 05)Responsabile: Roberto Spreafico – U.O. Neurofisiologiasperimentale

MINISTERO SALUTE/REGIONE LOMBARDIA31. Modello per il coordinamento regionale per la diagnosidelle malattie genetiche rare e lo sviluppo di progetti diricerca (dic 02/dic 04)Responsabile: Barbara Bertagnoglio – U.O. Biochimica egenetica32. Costituzione di un network della Regione Lombardiasulle epilessie (dic 03/dic 05)Responsabile: Silvana Franceschetti – U.O.Neurofisiopatologia clinica

MIUR33. Meccanismi di degenerazione neuronale (feb 03/feb 06)Responsabile: Orso Bugiani – U.O. Neuropatologia

NMSS34. IgG immunoadsorption in steroid-resistant multiplerelapses of MS: a pilot study (ott 01/ott 04)Responsabile: Carlo Antozzi – U.O. Malattieneuromuscolari

TELETHON35. Identification and characterization of nuclear diseasegenes responsible for mitochondrial disorders (giu 03/giu 05)Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogeneticamolecolare

■ INNCB PARTNER

AFM France1. Toward a cellular therapy for Huntington Disease (gen03/gen 05)Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica egenetica

CARIPLO2. Biomarkers in HD and SCAs. (lug 04/lug 05)Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica egenetica3. Efficacia delle cellule staminali nella terapia della mal.Cerebrovascolare (giu 03/giu 05)Responsabile: Marco de Curtis – U.o. NeurofisiologiaSperimentale 4. Generazione di bovini knock-out per il gene PrPc per laproduzione di biomateriali sicuri nella prevenzione della BSE(giu 04/mag 06)Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. NeuropatologiaResponsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogeneticamolecolare 5. Utilizzo di cellule staminali/progenitrici ematopoietiche eneurali per il trattamento di tumori cerrebrali maligni (mar02/feb 04)Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neuro-oncologia sperimentale6. Analisi genetica e proteomica finalizzata alla diagnosi edallo studio patogenetico delle malattie dei neuroni di moto(mag 03/giu 04)Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica

Page 16: Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di

2928

MIUR-FIRB56. Farmacogenetica e farmacogenomica delle epilessierefrattarie (mar 03/mar 05)Responsabile: Giuliano Avanzini – U.O. NeurofisiopatologiaclinicaResponsabile: Roberto Spreafico – U.O. Neurofisiologiasperimentale57. Modulazione colinergica dei meccanismi di plasticità(feb 03/feb 05)Responsabile: Marco de Curtis – U.O. Neurofisiologiasperimentale

TELETHON58. Bone mass and bone metabolism in Duchenne MuscularDistrophy (dic 03/dic 04)

Responsabile: Lucia Morandi – U.O. Malattieneuromuscolari59. Quality of life and disability in patients with Charcot-Marie-Tooth disease. A multicentre and multiperspectivefollow-up (gen 03/gen 05)Responsabile: Davide Pareyson – U.O. Biochimica egenetica60. Validation of autocome measures for spinal muscolaratrophy using the Hammersmith Functional Motor Scale forchildren, and abductor digity minimy CMAP amplitude (dic03/dic 04)Responsabile: Lucia Morandi – U.O. Malattieneuromuscolari

Responsabile: Lucia Angelini – U.O. NeuropsichiatriaInfantile29. I determinanti molecolari del parkinsonismo comesubstrato di strategie terapeutiche innovative (nov 02/nov04)Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia eterapie restorative30. Ingegnerizzazione di cellule staminali neurali per laterapia genica e cellulare dei glioblastomi (mar 02/feb 04)Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neuro-oncologia sperimentale31. Inibizione della Istone Deacetilasi nella terapia deitumori: valutazione dell'attività dell'Acido Valproico neitumori solidi (mar 02/feb 04)Responsabile: Danilo Croci – U.O. Laboratorio Analisi32. Le linee guida SPREAD per l'Ictus cerebrale: procedureinformatiche di validazione (dic 03/dic 05)Responsabile: Eugenio Parati – Unità funzionale malattiecerebrovascolari33. Le polineuropatie croniche disimmuni: studio trasversalee longitudinale delle variabili clinico-biologiche e dellaqualità della vita (mar 02/feb 04)Responsabile: Carlo Antozzi – U.O. Malattieneuromuscolari34. L'equilibrio nelle atassie sensitive e vestibolari: nuovemetodiche valutative e di riabilitazione (mar 02/mar 04)Responsabile: Davide Pareyson – U.O. Biochimica egenetica35. Malattie genetiche neurologiche: screening diagnosticoad elevata efficienza e coordinamento operativosovraregionale (dic 02/dic 04)Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica36. Malattie lisosomiali in Italia: epidemiologia e storianaturale (feb 03/feb 05)Responsabile: Graziella Uziel – U.O. NeuropsichiatriaInfantile37. Malattie metaboliche mitocondriali causate da geninucleari: epidemiologia, diagnostica molecolare edapprofondimenti patogenetici (dic 03/dic 05)Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogeneticamolecolare 38. Marcatori molecolari ed immunoterapia genica per ladiagnosi ed il trattamento dei gliomi diffusi (nov 02/nov 04)Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neuro-oncologia sperimentale39. Nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jacob:epidemiologia, tecniche diagnostiche innovative e stima deicosti/benefici (gen 04/gen 06)Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia40. Patogenesi della BSE e della scrapie: studio comparativoneuropatologico e immunobiochimico dei casi di BSE escrapie italiani (sett 02/ago 04)Responsabile: Orso Bugiani – U.O. Neuropatologia41. Studio della funzione e disfunzione della huntingtina(mar 02/mar 04)Responsabile: Cinzia Gellera – U.O. Biochimica e genetica

42. Studio di coorte sullo stato di salute dei calciatoriprofessionisti (nov 03/nov 05)Responsabile: Renato Mantegazza – U.O. Malattieneuromuscolari43. Studio di linkage e mutazionale nella paraparesi spasticaereditaria (dic 02/dic 04)Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica44. Sviluppo di un modello di consulenza genetica integrataper malattie ereditarie a esordio tardivo (dic 02/dic 04)Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogeneticamolecolare 45. Terapia genica e terapia cellulare con cellule staminali perla cura del morbo di Alzheimer (mag 01/apr 04)Responsabile: Giorgio Giaccone – U.O. Neuropatologia46. Tossicità SOD 1 (dic 02/dic 04)Responsabile: Giorgio Battaglia – U.O. Neurofisiologiasperimentale47. Trapianto di cellule staminali umane in modelli animalidi malattie neurologiche (feb 02/feb 04)Responsabile: Renato Mantegazza – U.O. Malattieneuromuscolari48. Trasmissione sperimentale della BSE al bovino (nov03/nov 05)Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia49. Valutazione e caratterizzazione dell'esposizione dellapopolazione italiana alle TSE (mag 04/mag 06)Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia50. Valutazione e riabilitazione del controllo posturale neipazienti con neuropatia periferica (mar 02/mar 04)Responsabile: Davide Pareyson – U.O. Biochimica egenetica

MINISTERO SALUTE/REGIONE LOMBARDIA51. Rete regionale d'eccellenza per l'assistenza alla malattia diParkinson (dic 03/dic 05)Responsabile: Alberto Albanese – U.O. Disturbi delmovimento

MIUR52. Caratterizzazione e uso di cellule staminali neurali inmodelli animali di malattie del motoneurone (sett 02/sett04)Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia eterapie restorative53. Identificazione, purificazione, transdifferenziazione ebanking di cellule staminali indirizzate verso fenotipi propri enon propri da utilizzare per riparazione tissutale (dic 02/dic 04)Responsabile: Eugenio Parati – S.O.D. Neurobiologia eterapie restorative54. Post-genomica dei disordini del metabolismo del ferro(dic 02/dic 05)Responsabile: Franco Taroni – U.O. Biochimica e genetica55. Strategie innovative per lo sviluppo di vettori virali per laterapia genica umana (gen 03/dic 05)Responsabile: Gaetano Finocchiaro – S.O.D. Neuro-oncologia sperimentale

■ UE – V PROGRAMMA QUADRO

INNCB Centro Coordinatore1. Human transmissible spongiform encephalopathies: theEuropean diagnostic laboratory (sett 02/sett 05)Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia2. Network of European brain and tissue banks for clinicaland basic neuroscience (mar 01/feb 04)Responsabile: Orso Bugiani – U.O. Neuropatologia

INNCB Partner3. NEPHIRD 2 - A European Network for Epidemiologicaland Public Health data collection on Rare Diseases (Phase 2)(mar 02/mar 04)Responsabile: Ferdinando Cornelio – U.O. Malattieneuromuscolari4. MITEURO - Concerted action on mitochondrialbiogenesis and disease (dic 02/dic 04)Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogeneticamolecolare 5. Cystatin B in epilepsy (dic 00/giu 04)Responsabile: Giuliano Avanzini – U.O. Neurofisiopatologiaclinica 6. EUROBIOBANK - European Network of DNA, cell andtissue banks of rare diseases (gen 03/dic 05)Responsabile: Marina Mora – U.O. Malattie neuromuscolari7. GENDEAF Thematic Network (gen 02/dic 04)Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogeneticamolecolare

8. Integrated in vitro and vivo testing of drugs in priondiseases:screening development and mechanisms of noveltherapeutics (gen 02/dic 04)Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia9. LEUCHRON - Leukotrienes, signalling molecules inchronic diseases (sett 02/nov 04)Responsabile: Marco de Curtis – U.O. Neurofisiologiasperimentale

■ UE – VI PROGRAMMA QUADRO

INNCB Centro Coordinatore1. MHADIE – Measuring health and disability in Europe(dic 04/dic 07)Coordinatore: Matilde Leonardi – Direzione scientifica

INNCB Partner2. EUROSCA (gen 04/dic 08)Responsabile: Stefano Di Donato – U.O. Biochimica egenetica3. Brain Net Europe (lug 04/giu 09)Responsabile: Giorgio Giaccone – U.O. Neuropatologia4. NEUROPRION - prevention, control, management andrisk analysis of prion diseases (sett 03/sett 08)Responsabile: Fabrizio Tagliavini – U.O. Neuropatologia5. EUMITOCOMBAT (gen 04/giu 06)Responsabile: Massimo Zeviani – U.O. Neurogeneticamolecolare

RICERCA EUROPEA

Page 17: Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di

31

Relazione DirettoreSanitarioMarco Triulzi

ATTIVITÀ CLINICA NELL’ANNO 2004Anche nel corso dell’anno 2004 la produzione di prestazionisanitarie, sia in ricovero che in regime ambulatoriale, èaumentata nonostante il tetto di attività imposto a livello diRegione Lombardia. La spinta alla produzione deriva dallafortissima pressione della domanda di prestazioni, di tutti itipi, e dall’impegno del personale a soddisfare comunque lerichieste e limitare, per quanto possibile, l’attesa per fruiredelle prestazioni sanitarie. Perciò, tra l’altro, è stata ridottaulteriormente la durata media delle degenze, che haraggiunto il valore di giorni 7,6 senza contare i ricoveri di un solo giorno. In particolare, l’entità complessiva deipazienti trattati in ricovero di durata superiore ad un giornoè cresciuta da 6.340 registrati nell’anno 2003 a 6.728registrati nel 2004, con un incremento del 6,1%.

L’indice di complessità e onerosità della casistica, o pesomedio dei DRG (propriamente: il consumo di risorsenecessario per la diagnosi e la cura di gruppi omogenei dipatologie) è sempre alto (1,39) e sostanzialmente invariatorispetto all’anno precedente. Tra i DRG più frequentifigurano le craniotomie nei pazienti adulti, gli interventisulla colonna vertebrale, le malattie degenerative del sistemanervoso, la sclerosi multipla, le epilessie dell’infanzia.

I pazienti ricoverati provengono per ben il 52,4% da regioniitaliane diverse dalla Lombardia, per il 14,9% dallaLombardia, per il 17,8% dalla provincia di Milano, per il14,2% dalla città di Milano e per lo 0,6% da Paesi esteri.

Anche i ricoveri in regime diurno (DH) sono aumentatinell’anno 2004 assommando a 2.578 pazienti trattati (+8,1% rispetto al 2003).

Come per i ricoveri ordinari, anche per i ricoveri in regimedi day hospital l’attrazione dell’Istituto è considerevole: soloil 20% dei pazienti è residente in Milano città; il 27,2%proviene dalla provincia di Milano; il 19,3% dal resto dellaLombardia; ben il 33,1% proviene da regioni diverse dallaLombardia e persino un 0,4% da Paesi esteri, anche inconseguenza delle facilitazioni offerte da diverse e valide casedi accoglienza attive e collaboranti con l’Istituto.

Le prestazioni ambulatoriali, escluse le analisi di laboratorio,hanno raggiunto il numero di 84.342 (+ 6,2% rispetto al2003) e sono in grave difficoltà per l’insufficienza della sededel poliambulatorio e dei servizi ed uffici ad esso correlati. Aciò si aggiunge una grande quantità (quasi 3.000) diprestazioni classificate come “urgenza differibile” di cui èbella ma gravosa tradizione far fronte sempre e comunque.

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3332

■ RICOVERI ORDINARI >1G

■ PROVENIENZA PAZIENTI DA RICOVERI ORDINARI >1G

■ solventi

■ neuropsichitria infantile

■ neurologia

■ neurochirurgia

Peso medio relativo da ricoveri ordinari >1g 1,3996 1,3909

Degenza media da ricoveri ordinari >1g 7,9 7,6

Prestazioni ambulatoriali senza lab analisi 79429 84342

■ stranieri

■ extralombardia

■ Lombardia

■ Milano provincia

■ Milano

Totale 6728Totale 6340

2004

2004

2004

2003

0,6%

52,4%

14,9%

17,8%

14,2%

350

1325

2988

2065

285

1255

2768

2032

2003 2004

ATTIVITÀ DELLA DIREZIONE SANITARIA 2004 ■ RICOVERI ORDINARI =<1G E DH

■ PROVENIENZA PAZIENTI DA RICOVERI ORDINARI =<1G E DH

■ solventi

■ neuropsichitria infantile

■ neurologia

■ neurochirurgia

Totale 2578Totale 2384

■ stranieri

■ extralombardia

■ Lombardia

■ Milano provincia

■ Milano

Totale 2578 0,4%

33,1%

19,3%

27,2%

20,0%

76

1175

948

379

1287

768

329

2003 2004

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3534

■ DRG PIU' FREQUENTI NEL 2004 IN RICOVERI IN REGIME ORDINARIO DI DURATA SUPERIORE A 1 GIORNO

Descrizione Drg N dimessi N dimessi 2004 2003

Craniotomia età >17 escl. per traumatismo 001 910 876

Interventi su dorso e collo escl. artrodesi vertebrale senza CC 500 830 847

Malattie degenerative del sist. nervoso 012 819 707

Sclerosi multipla e atassia cerebellare 013 370 345

Chemioterapia senza dia. secondaria di leucemia acuta 410 346 374

Convulsioni e cefalea età <18 026 312 328

Neoplasie del sist. nervoso senza CC 011 279 309

Convulsioni e cefalea età >17 con CC 024 211 143

Altre malattie del sist. nervoso senza CC 035 207 233

Convulsioni e cefalea età >17 senza CC 025 210 225

Int. su nervi periferici e cranici ed altri int. su sist. nervoso senza CC 008 190 169

Malattie nervi cranici e periferici senza CC 019 144 176

Disturbi organici e ritardo mentale 429 139 156

Infezioni del sist. nervoso escl. meningite virale 020 130 98

Malattie cerebrovascolari aspecifiche senza CC 017 121 109

altri altri 1519 1529

TOTALE 6728 6624

■ DRG PIU' FREQUENTI NEL 2004 IN RICOVERI IN REGIME DI DH E ORDINARIO DI DURATA INFERIORE A 1 GIORNODescrizione Drg N dimessi N dimessi

2004 2003

Convulsioni e cefalea età <18 026 325 391

Malattie degenerative del sist. nervoso 012 198 151

Int. su nervi periferici e cranici ed altri int. su sist. nervoso senza CC 008 185 145

Chemioterapia senza dia. secondaria di leucemia acuta 410 174 122

Altre malattie del sist. nervoso senza CC 035 161 165

Disturbi mentali dell'infanzia 431 158 161

Disturbi organici e ritardo mentale 429 123 102

Sclerosi multipla e atassia cerebellare 013 113 83

Malattie e traumatismi midollo spinale 009 112 121

Decompressione tunnel carpale 006 101 70

altri altri 928 589

TOTALE 2578 2100

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37

Graziano Arbosti si è laureato presso l’Università degli Studidi Milano nel 1963. Si è specializzato in Medicina delLavoro presso l’Università degli Studi di Milano e in Igiene eMedicina Preventiva presso l’Università degli Studi di Pavia. Nel 2002 si è certificato in Formazione Manageriale pressola Scuola di Direzione in Sanità della Regione Lombardia.Dagli anni ’90 ha guidato le direzioni di diverse strutturesanitarie della regione Lombardia: Direttore Generaledell’Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo di Milano,Vice Commissario e Direttore Sanitario della A.O.Niguarda Ca’ Granda e successivamente Direttore sanitariodella Direzione Regionale per la Sperimentazione della ReteOspedaliera di Milano. Dal 2000 ad oggi è Commissario Straordinario dell’Istitutodi Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Istituto NazionaleNeurologico “Carlo Besta” di Milano.È autore di numerosissime pubblicazioni, tra cui molteplicimonografie, su temi di igiene e medicina del lavoro e diorganizzazione sanitaria.

Direzione GeneraleCommissario Straordinario: Graziano Arbosti

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 310 o 312fax 02 23942 531 [email protected]

■ STAFF DI DIREZIONE

Gilda Nuzzolo – coordinatoreAlessandra MarascaMaria Teresa PisaniPaola De Vizzi

■ UFFICI IN STAFF

Comunicazione e URPUfficio StampaControllo di gestioneQualità e AccreditamentoFormazione e didattica

Page 21: Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di

3938

UFFICI IN STAFF

■ VICE COMMISSARIO:MARIO CARLETTI

Laureato in Medicina eChirurgia presso l’Universitàdegli Studi di Pavia eSpecializzato in Medicinadello Sport, Ortopedia eTraumatologia, MedicinaAeronautica e Spaziale

È stato Direttore Sanitario dell'Ambulatorio di MedicinaSportiva e componente del Comitato di Consulenza

Scientifica dell'Istituto di Medicina Sociale. Esperto di Gabinetto per il Ministero del Lavoro e delle PoliticheSociali è Vice Commissario Straordinario dell'IstitutoNazionale Neurologico "C.Besta" dal 2002.Professore a contratto in Fisiologia Umana presso le Università degli Studi di Pavia, Insubria di Varese, Scuoladi Specialità di Medicina dello Sport.È Membro della Commissione per le politiche sanitarie in materia di Disabilità del Ministero della Salute eMembro della Commissione Interministeriale sullosviluppo e l'impiego delle tecnologie per l'informazionedelle categorie deboli.

COMUNICAZIONE e URP: Responsabile: Monica Cremonesi

■RIFERIMENTI GENERALI

Ufficio Comunicazione e Relazioni con il PubblicoSportello: lunedì – venerdì: 9.30-12.30tel 02 23942 292fax 02 70638217 [email protected]@[email protected] telefonica 24 ore su 24

■ STAFF

Monica Cremonesi:[email protected] MalesaniPatrizia Meroni: [email protected]

■ STAFF

Luigi PignataroRosanna Salvatore

UFFICIO STAMPAResponsabile: Enrica Alessi

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel [email protected]@istituto-besta.it

CONTROLLO DI GESTIONEResponsabile: Cinzia Desti

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 715 o 553fax 02 23942 [email protected]

■ STAFF

Daniela FerriManuela Bloise

FORMAZIONE AGGIORNAMENTO E DIDATTICAResponsabile: Angelo Sghirlanzoni

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 547fax 02 [email protected]

■ STAFF

Rosa Angela GiuffridaManuela RosiglioniChiara Sarati

QUALITÀ EACCREDITAMENTOResponsabile: Danilo Croci (settembre2003 – luglio 2004)Cesare Candela (da agosto2004)

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 [email protected]

■ STAFF

Francesca AndreettaDario CaldiroliSalvatore CastorinaElena CorsiniVittorio CucchiElio D’OnofrioLaura FariselliTeresa LongoChiara Sarati

Consulenti esterni dellaFondazione“S. Maugeri” di Pavia

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONEResponsabile: Francesco Frigerio(Fondazione “SalvatoreMaugeri” di Pavia)

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 [email protected]

VICECOMMISSARI

Il Vice Commissario, nominato dal Ministro della Salute, esercita le funzioni vicarie e sostituisce il CommissarioStraordinario, nel caso di assenza o impedimento, in tutte le sue funzioni compresa la rappresentanza legale dell’Istituto.

■ VICE COMMISSARIO:STEFANIA BARTOCCETTI

Giornalista e liberaprofessionista dal 1980 al2000 è stata consulente diimpresa per le relazioniesterne nel settore chimico,aziende del GruppoMontedison, sia in Italia che

all’estero e successivamente consulente del GruppoAeronautica Macchi con compiti di coordinamento delleattività delle società consociate. Dal dicembre 2002 è ViceCommissario Straordinario dell’Istituto NazionaleNeurologico “C. Besta” di Milano con compiti per ladefinizione delle linee strategiche e di intervento in ambito dirapporti con il volontariato. Tra i suoi incarichi istituzionali èmembro del Consiglio di Amministrazione dell’AziendaServizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e delPio Albergo Trivulzio di Milano presso il quale, oltre allacreazione della Consulta del Volontariato, ha promosso la

costituzione del Comitato Pari Opportunità, che presiede.Dal maggio 2002 è membro effettivo della CommissioneNazionale “Salute Donna” istituita presso il Ministero dellaSalute. La sua attività è contraddistinta dall’impegno sociale:nel 1992 fonda l’associazione di volontariato TELEFONODONNA - www.telefonodonna.it - centro di ascolto, diaccoglienza, di assistenza specialistica per le donne e lefamiglie in difficoltà ed è ideatrice della rete “sportelli rosa” –www.sportellirosa.it - nella Regione Lombardia, perpromuovere la partecipazione femminile nel mondo dellavoro, così come la relativa espansione a livello Europeo.È inoltre promotrice dell’iniziativa “Mamma Sicura” –www.mammasicura.it - istituita presso l’Azienda OspedalieraMacedonio Melloni per aiutare le donne a vivere serenamentel’esperienza della maternità così come della creazione, e dellanaturale gestione, dell’asilo nido aziendale per i figli deidipendenti dell’Azienda Ospedaliera FatebenefratelliOftalmico di Milano. È autrice di diversi articoli e pubblicazioni tra cui “Penelopenon abita più qui “ Editore Sperling e Kupfer.

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■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria del Direttore: Loredana Vincenzi tel 02 23942355; fax 02 2363973 [email protected] scientifica: Donatella Panigada tel 02 23942498fax 02 2363973 [email protected]

■ STAFF

•Vice Direttore Scientifico: Roberto Spreafico, [email protected]• Assistenti amministrativi: Donatella Panigada, [email protected] Vincenzi, [email protected]

■ COLLABORATORI AMMINISTRATIVI

Anna Maria Callipo, [email protected] Gobbi, [email protected]

■ ASSETTO ORGANIZZATIVO

Direzione ScientificaDirettore: Ferdinando Cornelio

NeuroepidemiologiaResponsabile Graziella Filippini

DirezioneScientificaDirettore: Ferdinando Cornelio

Ferdinando Cornelio si è laureato presso l’Università degliStudi di Milano nel 1964 e si è specializzato in MalattieNervose e Mentali presso l’Università degli Studi di Milanonel 1964. Negli anni ’70 e ’71 è stato fellow presso l’N.I.H diBethesda in neurologia e neuroimmunologia. Negli anni ’80è stato Professore di Neurobiologia presso il NeurologicalInstitute della Columbia University. Il suo ambito culturale e di ricerca è stato a lungo orientatoalle malattie neuromuscolari e autoimmuni. In Istituto è statoDirettore Sanitario dal 1990 al 1993; dal 1984 Direttore dellaU.O. Malattie Neuromuscolari e Neuroimmunologia,Direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche fino al2002. Nel novembre 2002 è stato nominato DirettoreScientifico. Il suo impegno è particolarmente orientato in variambiti scientifici e gestionali tra cui: l’affermazione e losviluppo del concetto “traslazionale” della ricerca che vedel’integrazione e la stretta collaborazione fra clinica, ricerca esperimentazione, l’inserimento in rete a livello nazionale edinternazionale come strumento di orientamento e dirazionalizzazione della ricerca con particolare attenzione allaricaduta sul paziente, l’innovazione gestionale in ambitosanitario e lo sviluppo di nuovi parametri per la valutazionedei risultati scientifici. Tali priorità di azione lo vedonocomponente di diverse Commissioni Ministeriali e societàscientifiche fra cui la FISM (Federazione delle Società MedicoScientifiche). E` presidente dell’International MyastheniaGravis Foundation (IMG). [email protected]

Salute Pubblica e DisabilitàResponsabile Matilde Leonardi

Clinical Trial CenterResponsabile Guido Storchi

Biblioteca ScientificaResponsabile Saba Motta

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NEUROEPIDEMIOLOGIA

Responsabile: Graziella Filippini; [email protected]

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

• Ambulatorio di Epidemiologia Clinica:Graziella Filippini venerdì ore 9-13.Alessandra Solari giovedì ore 9-13.• Prenotazione visite al CUP: tel 02 70631911• Disdette appuntamenti: tel 02 70638362

■ STAFF

Dirigenti mediciAlessandra Solari, [email protected]

Assistente TecnicoMariangela Farinotti, [email protected]

BorsistiChiara Falcone, [email protected] FerrariRita Farina: [email protected]

ConsulentiDavide RadiceLiliana CocoMaura MoggiaRoberta LovatiGabriella Cazzaniga: [email protected]

SpecializzandiLucia Atzeni

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Linee guida e percorsi diagnostici e terapeutici tel 02 23942381Graziella Filippini, [email protected] Chiara Falcone, [email protected] • Outcome Researchtel 02 23942391Alessandra Solari, [email protected] Giuseppina Ferrari, Davide Radice• Gruppo Cochrane Sclerosi Multipla tel 02 [email protected] Liliana Coco, Review Group Coordinator Maura Moggia, Trials Search Coordinator• Registro Tumori del sistema nervoso tel 02 23942381Mariangela Farinotti, [email protected] Farina, [email protected] Lucia Atzeni• Epidemiologia delle malattie rare tel 02 23942201Roberta LovatiGabriella Cazzaniga, [email protected]

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

Linee Guida e Percorsi Diagnostico-TerapeuticiÈ interesse prioritario dei pazienti, del sistema sanitario e

della società nel suo complesso che le migliori conoscenzescientifiche siano rapidamente trasferite dalla ricerca allapratica clinica e poi applicate. Le linee guida e i percorsi,oltre a rappresentare uno strumento di aiuto ai medici e aglioperatori sanitari per prendere decisioni diagnostiche eterapeutiche appropriate, sono uno strumento diautovalutazione dell’attività e di verifica dei risultaticonseguiti in rapporto alle risorse impiegate. Essi fornisconoanche la base più adeguata per migliorare l’informazione alpaziente e alla famiglia. Sono stati definiti i metodi e gli schemi necessari allacostruzione o all’adattamento di percorsi clinici le cuiraccomandazioni siano basate sulle migliori evidenze derivatedalla ricerca clinica e di base. La metodologia adotta i criteridel “Piano Nazionale Linee Guida” con integrazioni derivatedai criteri proposti da un gruppo internazionale di esperti. Lefasi principali del progetto e gli strumenti utilizzati per laformulazione delle raccomandazioni sono i seguenti:Fase 1. Definizione del problema e formulazione dei quesiti acui il percorso, o la linea guida, intende rispondere.Fase 2. Definizione delle caratteristiche dei pazienti in studioe scelta degli outcomes principali.Fase 3. Ricerca di linee-guida, revisioni sistematiche e studiprimari mediante alberi di ricerca ad hoc da applicare abanche dati informatizzate (MEDLINE, EMBASE,CINHAL), Cochrane Library, siti web (NICE, AHRQ,NGC, SIGN) e ricerca manuale degli articoli sull’argomentoin studio.Fase 4. Estrazione dei dati dagli studi/documenti selezionatie valutazione critica della loro validità scientifica e clinicautilizzando gli strumenti AGREE per le linee-guida,QUORUM per le revisioni sistematiche, CONSORT per itrial clinici, e STARD per gli studi primari di diagnosi.Fase 5. Sintesi statistica dei dati disponibili e interpretazionedei risultati.Fase 6. Formulazione delle raccomandazioni per la diagnosi oil trattamento.Fase 7. Implementazione delle raccomandazioni all’internodell’Istituto e pubblicazione di articoli scientifici.Fase 8. Verifica dei risultati della implementazione delleraccomandazioni e loro aggiornamento.Sono state prodotte le seguenti raccomandazioni:• Percorso per la prevenzione delle complicanze postrachicentesi diagnostica. Gruppo di studio GLAM eDirezione Sanitaria Istituto.• EFNS guideline on treatment of multiple sclerosisrelapses. Società certificante: European Federation ofNeurological Societies (EFNS). Task force members:F.Sellebjerg (chairman), G.Filippini e Gruppo EuropeoMultidisciplinare. • Percorso clinico diagnostico e terapeutico per la miasteniagravis (in corso). Gruppo di studio: C.Antozzi(responsabile), G.Filippini, C.Politi, C.Falcone,

A.Rigamonti e R.Mantegazza.• EFNS guideline on the diagnosis and management ofdystonia (in corso). Società certificante: EuropeanFederation of Neurological Societies (EFNS). Task forcemembers: A. Albanese (chairman), G. Filippini, M.Savoiardo e Gruppo Europeo multidisciplinare.

Outcome Research Le misure di outcome centrate sul paziente, ed in particolaregli strumenti di qualità della vita associata allo stato di salutenelle persone con sclerosi multipla, rappresentano un settoredi interesse prioritario. In tal senso si ascrivono la messa apunto dell’edizione italiana del Multiple Sclerosis Quality ofLife-54 (MSQOL-54), e del Chicago Multiscale DepressionInventory. L’unità coordina sul piano metodologico trial clinici, inparticolare relativi ad interventi non farmacologici enell’ambito delle malattie rare, settori della ricercatradizionalmente “orfani” per stima di efficacia degliinterventi. Nell’anno 2004 è stata stimata la riproducibilitàintra ed interosservatore delle seguenti misure di outcome:scala di funzionalità della distonia di torsione nellapopolazione pediatrica (in collaborazione con Dott. N.Nardocci, UO Neuropsichiatria Infantile); Overall DisabilitySum Score, 9-hole-peg test, cammino temporizzato (10metri), e forza distale valutata mediante dinamometro neipazienti affetti da neuropatia ereditaria di Charcot-Marie-Tooth (in collaborazione con Dr. D. Pareyson, UOBiochimica e Genetica). L’unità ha effettuato l’analisi statistica di marcatori biologicidi pazienti affetti da Malattia di Huntington ed altre malattieda “espansione” genetica (in collaborazione con Dr. S. DiDonato, UO Biochimica e Genetica). Nello stesso annol’unità ha partecipato alle seguenti sperimentazioni cliniche:Trial clinico multicentrico randomizzato controllato indoppio cieco di efficacia del fenilbutirrato nell’atrofiamuscolare spinale II, III (principal investigator Dr. E.Mercuri, Hammersmith Hospital Imperial College London,UK); Trial randomizzato controllato multicentrico in doppiocieco con acido ascorbico verso placebo nel trattamento dellamalattia di Charcot-Marie-Tooth tipo 1 (principalinvestigator Dr. D. Pareyson).

Gruppo Cochrane Sclerosi MultiplaLa Struttura Organizzativa Semplice (SOS) diNeuroepidemiologia è la Base Editoriale del gruppoCochrane Sclerosi Multipla (MSCRG) il cui coordinamentoscientifico è affidato alla dr.ssa G. Filippini. È l’attività piùimportante della SO a livello internazionale per la rilevanzadelle pubblicazioni scientifiche e per l’attività formativa alivello nazionale ed europeo. Il gruppo Cochrane SclerosiMultipla ha lo scopo di produrre e diffondere revisionisistematiche aggiornate che riguardano l’efficacia e lasicurezza dei trattamenti farmacologici e riabilitativi utilizzatinella sclerosi multipla. La sua Base Editoriale è nella Unità diNeuroepidemiologia ed è composta da 8 editoriinternazionali che offrono un ambito di costante confrontosui metodi e i risultati. Le revisioni sistematiche sono il

modo più efficace per esaminare e sintetizzare le prove diefficacia della ricerca clinica. Esse vengono utilizzate daiclinici e dai pazienti come aiuto per prendere decisioniinformate e dai clinici come punto di partenza per definirepriorità di ricerca. Le revisioni prodotte dal Gruppo sono 11e sono pubblicate su un database elettronico chiamatoCochrane Library che viene distribuito sia su CD-ROM siasu web (www.cochrane.org). Nel corso del 2004 sono statepubblicate sulla Cochrane Library 6 revisioni sistematicheriguardanti trattamenti immunosoppressori oimmunomodulanti (Glatiramer acetate; Mitoxantrone;Metotrexate; Plasma exchange), sintomatici (ProstaglandinE1 for treatment of erectile dysfunction) e riabilitativi(Exercise therapy) e sono stati pubblicati i protocolli diricerca di altre dodici revisioni che sono attualmente in fasidiverse del processo editoriale. Il gruppo MSCRG èoperativo nei progetti:• Progetto Unione Europea “Marie Curie Conferences andTraining Courses” (Contract MSCF-CT 2004-013289) • Master di I° e II° livello delle Università degli Studi diMilano, Università di Modena e Reggio Emilia • Corsi ECM a livello nazionale.Graziella Filippini collabora con il Diagnostic ReviewsWorking Group, un nuovo programma della CollaborazioneCochrane sulle Revisioni sistematiche di accuratezza dei testdiagnostici. Nel 2004 è iniziata la preparazione del“Diagnostic Reviewers’ Handbook” la cui pubblicazione èprevista per l’autunno 2005.

■ IL REGISTRO TUMORI DEL SISTEMA NERVOSO

Il Registro dei Tumori del Sistema Nervoso (SN), attivo dalGennaio 1997, ha l’obiettivo di raccogliere dati riguardantila diagnosi e la cura di questi tumori al fine di migliorarel’assistenza medica e chirurgica ai malati. Più di 1000pazienti con diagnosi di tumore del SN vengono ricoveratiogni anno presso il nostro Istituto. Il Registro include tutti itumori del SN, maligni o benigni, primitivi o secondari,dell’età adulta e pediatrica, ricoverati in Istituto dal 1gennaio 1997 (degenza ordinaria e di day-hospital). Èl’unico registro ospedaliero dei tumori del SN esistente sulterritorio nazionale. Il Registro Tumori, con il suocollegamento con i data-base delle altre U.O. dell’Istituto,ed il costante aggiornamento dei dati, permette lacostruzione di casistiche omogenee e complete per ogni tipodi ricerca: trials clinici, studi di prognosi, percorsidiagnostico-terapeutici, ricerca genetica e analisi dei costi. IlRegistro Tumori è punto di riferimento in Istituto perl’approccio multidisciplinare alla ricerca sui tumori delsistema nervoso e promuove il trasferimento dei risultatidalla ricerca di base alla pratica clinica. L’analisi dei dati delRegistro permette inoltre di generare ipotesi per linee diricerca successive. Al 31 Dicembre 2004 il Registro tumoriha incluso 6751 casi in una banca dati con le seguentisezioni: dati anagrafici; esami radiologici; trattamentineurochirurgici, chemioterapici, radioterapici; diagnosiistologica o radiologica; dati di follow-up e di sopravvivenza.

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■ STAFF

Collaboratore psicologoAlberto Raggi: [email protected] amministrativoAnna Moiana: [email protected] Marina Marino

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

Ricerca internazionale e partecipazione al VI programmaQuadro di Ricerca EuropeaNel corso del 2004 si è consolidato il lavoro dicoordinamento e di sviluppo della strategia di Istituto alivello dell’Unione Europea svolto dalla DirezioneScientifica. L’attività è stata caratterizzata dallapartecipazione a diversi meetings proposti dallaCommissione Europea e dal Ministero della Salute persviluppare la strategia nazionale di ricerca. La creazione dinumerosi contatti con diversi uffici a Bruxelles e conl’ufficio internazionale della Regione Lombardia hapermesso all’Istituto di consolidare la sua immagine a livellodella ricerca europea. Numerosi ricercatori hanno vintoprogetti europei e questo risultato è stato riportato inmaniera costante al Ministero della Salute.Progetto Sanità pubblica, disabilità e ICF Nell’area della ricerca sulla disabilità, il 2004 ha visto ilconsolidamento e l’ampliamento del lavoro impostato neglianni precedenti dalla Direzione Scientifica ed unrafforzamento della linea di ricerca in questo settore che,grazie alla Classificazione ICF (ClassificazioneInternazionale del Funzionamento della Disabilità e dellaSalute) dell’OMS, di cui l’Istituto, tramite MatildeLeonardi, è promotore a livello nazionale, sta diventando unsettore molto rilevante. L’area della Sanità Pubblica eDisabilità ha assunto un ruolo molto importante nellastrategia dell’Istituto, dato che il rapporto con la societàcivile e l’aspetto traslazionale della ricerca trova in questonuovo settore di espansione il suo naturale sbocco.La collaborazione dell’Istituto con molti partner nell’ambitodelle amministrazioni pubbliche, enti di ricerca nazionali,organizzazioni di pazienti, università e settori dell’industria,ha portato questo ambito di ricerca a buoni risultati egarantisce un confronto che è molto utile anche per losviluppo della ricerca di base.Collaborazione con European Brain Council: verso il VII°Programma QuadroNel 2004 la dr.ssa Leonardi ha proseguito la collaborazionecon EBC, European Brain Council, instaurata nel 2003, efinalizzata alla preparazione delle linee indicative per il VII°Programma Quadro di Ricerca Europea nell’ambito delleneuroscienze. Il lavoro sul Burden of Brain Disorders inEurope, pubblicato da Olesen e Leonardi nel 2003, è servito

da supporto allo sviluppo di linee di ricerca sulle malattie delsistema nervoso centrale. Nel 2004 si è impostata inoltre lapreparazione di un EBC Consensus Document sul Brain, dapresentare alla DG Research come supporto scientificoall’identificazione di aree di ricerca nel settore delleneuroscienzeWHO –ICF children and Youth VersionCome co-chair della WHO International Group on Childrenand Disability, la dr.ssa Leonardi ha partecipato allapreparazione e definizione della ICF Children and Youthversion. Il lavoro di field trial internazionale è partito nel 2004e ha visto l’Istituto tra i centri che hanno partecipato al lavorodi testing e validazione della ICF Children, delle ICFChildren Checklists e degli ICF Children and DisabilityQuestionnaire. Il testing in Istituto è stato eseguito presso laU.O. di Neurologia dello Sviluppo, in collaborazione con ladr.ssa Daria Riva. Nell’ambito di questa ricerca l’Istituto Besta(dr.ssa Leonardi) con l’IRCCS Nostra Famiglia (Dott.Martinuzzi), l’NGO Educaid e al Governo Macedone haorganizzato un corso di formazione su ICF in Macedonia(Skopje) per tutti i responsabili nazionali dell’area pediatrica edi neuropsichiatria infantile.Sempre nell’ambito di questa area di ricerca è stato condottoun field trial in Zambia presso l’Ospedale Mtendere diChirundu, dove a un campione di bambini sono statisomministrati gli ICF Children Questionnaires. I risultati diqueste ricerche sono stati inviati all’OMS per l’analisi dei dati.MHADIE (Measuring Health and Disability in Europe: supporting policy development)Nel corso del 2004 l’Istituto ha vinto e ottenuto dallaCommissione Europea il finanziamento del progettoMHADIE, che partirà a gennaio 2005 e sarà coordinatodall’Istituto stesso, nella persona della dr.ssa Leonardi.Il progetto è una “coordination action” della duratatriennale, che vede la partecipazione di 16 partners di 11paesi europei, (tra cui l’OMS e EFNA e RegioneLombardia), e si propone di dimostrare la fattibilità el’utilità del modello ICF nella misurazione della disabilità,nell’intento di produrre per la Commissione Europeadirettive politiche e linee guida per armonizzare le fonti didati già esistenti con tale modello, e per sviluppare politicheper la disabilità basate sul modello biopsicosociale di ICF.Progetto FSE Dis….abilità In questo progetto, finanziato dal Fondo Sociale Europeo,l’Istituto ha collaborato con il Politecnico di Milano, ilCEFRIEL, l’IRCCS Medea di Bosisio Parini, allarealizzazione di una piattaforma tecnologica che consenta apersone affette da disabilità di accedere e fruire di servizi viaweb, ai fini di un più efficace inserimento nel mondo dellavoro. Il Besta ha testato e validato, in un campionesignificativo di pazienti, un modello di interfaccia accessibile(HARMONIA) prodotto e sviluppato da CEFRIEL, e ha

SALUTE PUBBLICA, DISABILITÀ E ICF

Responsabile: Matilde Leonardi; [email protected]

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

• Prof. Peter Boyle, Direttore, International Agency forResearch on Cancer (IARC), Lione - FRANCIA• Prof. Alessandro Liberati, Direttore, Centro CochraneItaliano, Milano - ITALIA• Dr. Patric Maisonneuve, Laboratorio di Epidemiologia,Istituto Europeo di Oncologia, Milano – ITALIA• Prof. Paolo Crosignani, Laboratorio di Epidemiologia,Registro Tumori della Provincia di Varese, IstitutoNazionale dei Tumori, Milano - ITALIA• Dr. Paola Mosconi, Dipartimento di Oncologia, Istitutodi Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano - ITALIA• Prof. Antonio Gambini, Direttore Istituto di Statistica,Università di Genova, Genova - ITALIA• Dr. Giuliano Masiero, MecoP, Istituto di Microeconomiaed Economia Pubblica, Università della Svizzera del Sud,Lugano - SVIZZERA • Dr. E. Mercuri, Hammersmith Hospital Imperial CollegeLondon - GRAN BRETAGNA • Dr. M. Tamburini, Direttore UO di Psicologia, IstitutoNazionale per la Cura dei Tumori, Milano – ITALIA • AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, SedeNazionale, Genova - ITALIA• AISLA, Associazione Italiana Sclerosi LateraleAmiotrofica, Sede Nazionale, Novara - ITALIA

■ EDITORS GRUPPO COCHRANE

• Dr. Bernard M.J. Uitdehaag, Dipartimento di Neurologia,VU University Medical CentreAmsterdam - OLANDA• Dr. Silvana Simi, CNR, Istituto di Fisiologia Clinica, Areadella ricerca, Pisa – ITALIA• Prof. George P.A. Rice, Clinical Neurological Sciences,Università Western Ontario London Ontario – CANADA• Prof. George Ebers, Professore Neurologia Clinica,Università di Oxford, Oxford – GRAN BRETAGNA• Dr. Roberto D'Amico, Dipartimento di Oncologia edEmatologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia Universitàdegli Studi di Modena e Reggio Emilia, Modena – ITALIA• Prof. Dean Marko Wingerchuk, Mayo Clinic Scottsdale,Dipartimento di Neurologia, Scottsdale, NUOVAZELANDA• Prof. Sten Fredrikson, Karolinsha Institute NEUROTEC,Stoccolma – SVEZIA

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Graziella Filippini• Corso “Neuroepidemiologia”, Scuola di Specializzazionein Neurologia,Università Vita e Salute. Istituto S.RaffaeleMilano.• Master “Metodologia delle revisioni Sistematiche inCampo Medico e Sanitario”. Università degli Studi diMilano.• Corso “La metodologia degli studi clinici controllati”.Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università degli Studi diMilano-Bicocca.• Corso “Introduzione alla Evidence Based Neurology”.Università degli Studi del Piemonte Orientale. Novara.• Corso “Le revisioni sistematiche in campo diagnostico”.Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università degli Studi diFirenze.• Corso ” Neuroepidemiologia dei disturbi del movimento”.Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università Cattolica,Roma.• Corso “Decidere in medicina: come valutare un trialterapeutico”. Facoltà di Medicina e Chirurgia. Universitàdegli studi di Foggia.

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Saccardi R, Mancardi GL, Solari A, Bosi A, Bruzzi P, DiBartolomeo P, Donelli A, Filippi M, Guerrasio A, GualandiF, La Nasa G, Murialdo A, Pagliai F, Papineschi F, ScappiniB, Marmont AM. Autologous HSCT for severe progressiveMultiple Sclerosis in a multicenter trial: impact on diseaseactivity and quality of life. Blood. 2004;8:3205-16

2. Munari LM, Filippini G. Lack of evidence for use ofglatiramer acetate in multiple sclerosis. Lancet Neurol 2004;3(11):641.

3. Mueller BA, Nielsen SS, Preston-Martin S, Holly EA,Cordier S, Filippini G, Peris-Bonet R, Choi N. Householdwater source and the risk of childhood brain tumours: results ofthe SEARCH International Brain Tumor Study. Int JEpidemiol 2004;33(6):1209-16.

4. Cordier S, Monfort C, Filippini G, Preston-Martin S,Lubin F, Mueller BA, Holly EA, Peris-Bonet R, McCredieM, Choi W, Little J, Arslan A. Parental exposure to polycyclicaromatic hydrocarbons and the risk of childhood brain tumors:The SEARCH International Childhood Brain Tumor Study.Am J Epidemiol 2004; 159(12): 1109-16.

5. DiMeco F, Li KW, Casali C, Ciceri E, Filippini G, BroggiG, Solero CL. Meningiomas invading the superior sagittalsinus: surgical experience in 108 cases. Neurosurgery2004;55(6):1263-74.

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testato WHISPER, un mouse nasale sviluppato dalPolitecnico. I risultati della ricerca sono stati presentatipresso l’Assolombarda in una conferenza presieduta dalMinistro del Welfare. La relazione finale del progetto è statapubblicata e distribuita in occasione della conferenza.Progetto ICF in Italia: ICF e Politiche del lavoro.Il progetto, affidato per la parte esecutiva dal Ministero delLavoro e delle Politiche Sociali a ItaliaLavoro incollaborazione con il DIN, si è concretizzato con seminari dipresentazione nelle diverse aree del Paese e la realizzazione dicorsi di formazione sulla classificazione ICF e sulle possibilitàdi utilizzo nei contesti lavorativi, nonché corsi di formazioneper i formatori. Il progetto prevede una fase disperimentazione con ICF estesa all'intero processodell'integrazione lavorativa delle persone con disabilità, che sista realizzando presso i Servizi per l'impiego in alcuneprovince italiane.(www.welfare.gov.it/icf ).L’Istituto Besta è uno dei centri di formazione sullaclassificazione ICF e ha collaborato con il DIN per losviluppo del materiale di formazione per i corsi. La dr.ssaLeonardi, in qualità di esperto, è il coordinatore scientifico eWHO liaison del progetto ICF in Italia.Progetto Volontariato e disabilità in Italia: la definizione deibisogni di cura e l’identificazione dei percorsi socio-sanitaricon il linguaggio dell’ICFIl progetto, finanziato dal Ministero della Salute, è nato dallacollaborazione tra il team “Progetto Disabilità” dellaDirezione Scientifica dell’Istituto ed il Disability ItalianNetwork. Si propone di promuovere l’utilizzazione, da partedelle Associazione di volontariato italiane, della“Classificazione Internazionale del Funzionamento, dellaDisabilità e della Salute” (ICF) dell’OrganizzazioneMondiale della Sanità, e degli strumenti collegati, neiprocessi di valutazione e autovalutazione dei bisogni e delfunzionamento delle persone con disabilità, con prevalenteattenzione per le persone con malattie neurologiche, e nelladefinizione dei percorsi di care.Progetto Disability Management delle patologie neurodegenerativeIl progetto, a cui la Direzione Scientifica partecipaunitamente all’ISPESL, alla Fondazione Don Gnocchi e allaFondazione Maugeri, ha ottenuto il finanziamento delMinistero della Salute. Nell’ambito del progetto, di cui ladr.ssa Leonardi è responsabile scientifico per il Besta, compitodell’Istituto è collaborare alla definizione di protocolli per lavalutazione dei requisiti organizzativi e strutturali degliambienti lavorativi in cui si devono inserire o reinserirepersone con disabilità da patologia neurodegenerativa,contribuire al lavoro di definizione delle metodologie divalutazione delle capacità funzionali delle persone condisabilità da patologia neurodegenerativa, organizzare unincontro con le associazioni dei pazienti neurologici e con ireferenti medici - specialisti e di base - e sociali, per discutere epresentare l’applicazione dei percorsi di inserimento oreinserimento lavorativo identificati dal progetto, ed infineriportare i risultati e le raccomandazioni del meeting anche alMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Progetto ICF in Neurologia: Funzionamento e Disabilitànella MiasteniaIl progetto, di durata pluriennale, rappresenta la primaapplicazione clinica della Classificazione ICF alla neurologiae viene svolto all’interno delle diverse unità operativedell’Istituto Besta, in collaborazione tra il gruppo di ricercadella Direzione Scientifica e i clinici. Lo scopo è quello didisegnare e descrivere i profili di funzionamento e disabilitàdelle persone con patologie neurologiche, allo scopo dieffettuare un confronto fra condizioni differenti,evidenziandone similarità e punti di diversità. La primacondizione neurologica su cui è stato condotto lo studio è laMiastenia Gravis, una patologia per il trattamento dellaquale l’Istituto è all’avanguardia in Italia e nel mondo. Collaborazione con DIN, Disability Italian NetworkNel 2004 è proseguita la collaborazione con il DIN,Disability Italian Network, Associazione non-profit per laformazione, lo sviluppo e la diffusione in Italia dellaClassificazione Internazionale del Funzionamento, dellaDisabilità e della Salute (ICF) e degli strumenti ICFdell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui la dr.ssaLeonardi è stata tra i soci fondatori nel 2003. Il nucleodirettivo del nuovo DIN è composto da esperti che hannoseguito tutto il lavoro di e su l’ICF svolto in Italia a partiredal 1998 e che svolgono attività diverse, ma caratterizzatedalla possibilità di sviluppare la “rivoluzione culturale”promossa dall’ICF nel settore della salute e della disabilità.Collaborazione con Associazioni di Pazienti: FIAN, Federa-zione Italiana Associazioni NeurologicheNell’ottobre 2004 la dr.ssa Leonardi è stata coordinatorescientifico della FIAN per l’organizzazione di tavole rotondenell’ambito del convegno nazionale della SIN, SocietàItaliana di Neurologia (“La famiglia della persona conmalattia neurologica: problemi e prospettive in un’Italiadivisa in Regioni”; “Etica e genetica in neurologia: dallaparte del paziente”; “Aiutare a vivere, aiutare a morire:dolore, sofferenza, morte e speranza in neurologia”).Consulenza FISD (Federazione Italiana Sport Disabili)La consulenza espletata per la FISD ha previsto quantosegue: la costituzione di un gruppo di esperti nazionali(membri qualificati dell’AIRIM – Associazione Italiana peril Ritardo Mentale) e internazionali (esperti INAS FID epsicologi esperti in problemi di sviluppo e ICF) daaffiancare al centro studi FISD nella ricerca di un modello diaccesso che stabilisca più precisi criteri di valutazione delritardo mentale nel contesto sportivo; la proposta di unprotocollo che la FISD possa adottare per un progetto pilotae proporre a livello nazionale ed internazionale;l’identificazione di centri interessati alla sperimentazione delmodello. Nel 2004 è stata espletata la formazione dioperatori selezionati dalla FISD sul corso base e sul corsoavanzato proposti dal Disability Italian Network. Il progetto vedrà il suo completamento in concomitanza conla pubblicazione per l’Italia delle linee guida sulla nuovaclassificazione del ritardo mentale prodotte dell’AAMR(American Academy for Mental Retardation)

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

• OMS, Measurement and Health Information Systems,Ginevra • OMS, DAR (Disability and Rehabilitation), Ginevra• Unione Europea, DG Employment and Disability, DGResearch• Centri di ricerca in 35 Paesi come coordinatriceinternazionale della WHO-ICF Children and YouthWorking Group• Con centri di neurologia e neuroscienze in tutta Europaper progetti mirati alla preparazione del 7 programmaquadro di ricerca come membro dell’ European BrainCouncil • 20 centri di ricerca nazionali come membro del DisabilityItalian Network • Unione Europea come membro di una commissione diesperti su “ Environment e Neurodevelopmental disorders”• Gruppo di studio della SIN su Bioetica e cure palliative• Centro di bioetica Università Cattolica del Sacro Cuore diMilano• FIAN (Federazione Italiana Associazioni Neurologiche)con ruolo di vicepresidente

■ ORGANIZZAZIONE DI CORSI

Nell’ambito della attività di promozione di una nuovacultura della disabilità, numerose attività informative(congressi, meeting, seminari) sono state organizzate conorganizzazioni di pazienti per presentare l’ICF in tutte leRegioni Italiane. Nel novembre 2004 si è tenuto un corso ICF conl’attribuzione di crediti, (Corso Base: 6 per medici, 7 perfisioterapisti; Corso Avanzato: 21 crediti per medici e

fisioterapisti).In collaborazione con il Dr Martinuzzi, della NostraFamiglia di Conegliano Veneto, e nell’ambito del progettodi ricerca “Disabilità” dell’Istituto, la dr.ssa Leonardi haorganizzato un corso ICF a Skopje (Macedonia).

Docenze Universitarie • Docente a contratto presso il Corso di Perfezionamento inBioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano• Docente a contratto presso l’Università degli Studi diAncona, Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica eRiabilitazione, III anno, “Metodologie e tecniche diclassificazione e valutazione della Disabilità”• Docente presso il Corso Master di II livello sui Disturbidel Movimento, Università Cattolica del Sacro Cuore diMilano e Istituto Neurologico C. Besta

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Leonardi M., Francescutti C.: The “ICF in Italy project” andthe activities of the Disability Italian Network; WHO, limiteddistribution

2. S. Redaelli, M. Leonardi, A. Pessina: Invisibile diseases and thedoctor-patient relationship. J Headache Pain (2004) 5:209-211

3.Leonardi M. ICF short version editor; Italian version; Erickson Edizioni, Trento, 2004

4. Martinuzzi A., Leonardi M. The international classification offunctioning, disability and health (ICF) as a planning tool for themultiprofessional team in neurorehabilitation. Neurol Sci;(2004) 25 S: S595-596

5. Leonardi M. Colombetti E. Musio A., Redaelli S., PessinaA.: Pain, suffering, and some ethical issues in neuroscienceresearch; J Headache Pain (2004) 5: 162 - 164

CLINICAL TRIAL CENTER

Responsabile: Guido Storchi; [email protected] nel 2001, il Clinical Trial Center è una strutturaorganizzativa indipendente nell’ambito della DirezioneScientifica. Ne è Responsabile il Dott. Guido Storchi,Neurologo, in precedenza per molti anni Direttore Medicoe della Ricerca Clinica presso diverse AziendeFarmaceutiche multinazionali. Il Centro è responsabile, incollaborazione con le Divisioni Cliniche, della gestione e delcoordinamento delle attività di Sperimentazione Clinica chesi svolgono in Istituto; assicura la funzione di “trialcoordination” e data management locale, dallapianificazione al reporting degli studi clinici, nel rispetto deiprincipi stabiliti dalla convenzione di Helsinki e delle GCP(Good Clinical Practice, Buona Pratica Clinica). Svolgeinoltre funzione di interfaccia nei confronti dell’IndustriaFarmaceutica ed in generale del mondo imprenditorialeprivato. Il Responsabile del Clinical Trial Center interagisce

strettamente con il Comitato Etico, di cui svolge funzionedi Segreteria Scientifica, svolgendo attività istruttoria delledomande di valutazione prima che siano inserite all'ordinedel giorno delle riunioni, cui partecipa senza diritto di voto. Nel 2003 inoltre il Dr Storchi è stato nominatoResponsabile della Farmacovigilanza dell’Istituto.

■ ATTIVITÀ

• Reclutamento nel corso del 2004: 584 pazienti in 33 studiclinici attivi, con un incremento di circa il 54 % rispetto al2003, nelle seguenti patologie: morbo di Parkinson,demenza in pazienti parkinsoniani, Corea di Huntington,atrofia multisistemica, distonia primaria cervicale,polineuropatia da antiblastici, infusione locoregionale diantiblastici in glomi maligni, radioterapia in glomi e

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BIBLIOTECA SCIENTIFICA

Responsabile: Saba Motta; [email protected]

metastasi, prevenzione della neuropatia diabetica, emicraniae cluster headache, sclerosi multipla, atrofia muscolarespinale, epilessia, malattia di Charcot Marie Tooth, adenomiipofisari. • È stato completato, per la prima volta nella storiadell’Istituto, uno studio di fase I di interazione fra duefarmaci nella profilassi dell’emicrania.• Aggiornamento in tempo reale del Database degli StudiClinici, realizzato negli anni precedenti, quale strumento difollow-up del loro andamento e di controllodell’adempimento, da parte dei Clinici, degli obblighi direporting nei confronti del Comitato Etico e delle AutoritàRegolatorie.• Redazione di reports sull’andamento delle attività disperimentazione clinica farmacologica per la Direzionedell’Istituto, la Regione Lombardia ed il Ministero dellaSalute.• Interazione, supporto e partecipazione all'attività delComitato Etico: esame preliminare delle domande diGiudizio Unico e dei protocolli di Sperimentazione Clinicae relativi moduli di consenso informato nonchè degliEmendamenti ai protocolli già approvati; inserimento deidati relativi ai Protocolli ed agli Emendamenti approvati nelData Base dell'Osservatorio della Sperimentazione Clinica;follow-up delle normative in materia di SperimentazioneClinica e loro recepimento nel Regolamento del ComitatoEtico e nelle procedure per la Sperimentazione Clinica;supporto al Comitato ed ai Clinici in problematicheregolatorie, anche tramite contatti diretti con il Ministerodella Salute e con l'Agenzia Italiana del Farmaco di recenteistituzione.• Revisione del Template di Protocollo Clinico, realizzato

negli anni precedenti, completo ed in regola con irequirements delle GCP, da usarsi come traccia per lascrittura dei protocolli di Sperimentazione Clinica originatiall’interno dell’istituto dagli sperimentatori; collaborazionecon i clinici nella redazione di protocolli di studi clinici;• Follow-up di delibere e convenzioni relative agli studiclinici sui nuovi farmaci.• In preparazione una griglia di valutazione della congruitàdei compensi da parte delle Aziende Farmaceutiche per laconduzione di sperimentazioni cliniche sui nuovi farmaci.• Valutazione del mercato della Ricerca Clinica su nuovifarmaci in Italia.• Follow-up dello sviluppo di farmaci di interesseneurologico e contatti con Farmindustria e con le AziendeFarmaceutiche.• Collaborazione con i clinici nella gestione dei rapporti conle Aziende farmaceutiche, favorendone la collaborazione conl'Istituto (fornitura di farmaci sperimentali e placebo perstudio multicentrico in doppia cecità nella malattia diCharcot Marie Tooth, di cui l'Istituto è promotore e centrocoordinatore; il Clinical Trial Center ne curerà ilconfezionamento e l'etichettatura in compliance con leGMP).• Follow-up delle segnalazioni di eventi avversi da farmaci eloro segnalazione ai clinici perchè ne tengano conto nellapratica clinica e mettano in atto le eventuali relative direttiveministeriali in materia; tempestiva informazione ai clinici suemergenti problematiche di Farmacovigilanza.• È inoltre in corso di valutazione la possibilità di realizzarein Istituto una “Site Management Organization”, ancheistruendo Infermieri Professionali al ruolo di “Study Nurse”ed in collaborazione con una CRO esterna.

■ RIFERIMENTI GENERALI

Informazioni: tel 02 23942339Responsabile: tel 02 23942275Orario di apertura: da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 17.30

■ STAFF

CollaboratoriAlessandra Atterrato: [email protected] Handricks: [email protected]

■ FUNZIONI

• Coordinamento attività e gestione servizi: acquisizione,catalogazione, conservazione del patrimonio documentario,consulenza e ricerche bibliografiche, percorsi diagnostici-terapeutici, informazioni ai pazienti, corsi internet e banche

dati. Responsabile: Saba Motta; [email protected]• Gestione document delivery (richiesta e fornitura articoli),trasmissione e archiviazione dati, ricerca informazionibibliografiche in cataloghi elettronici, assistenza al pubblicoAlessandra Atterrato, [email protected]• Gestione periodici cartacei ed elettronici, collocazionefascicoli, rilegatura, reclami, assistenza al pubblico Rosalind Hendricks, [email protected]

■ ATTIVITÀ

La Biblioteca dell'Istituto, dotata di un patrimonio librarioconsiderevole, è specializzata nel campo delle neuroscienzeed adempie alle esigenze di studio ed aggiornamento dimedici, ricercatori, studenti, sia interni che esterni.Natura e compito della Biblioteca e del servizio didocumentazione è quello di favorire il rapido recuperodell’informazione scientifica e l’accesso alle risorse

documentarie, con l’obiettivo di offrire supporto alle attivitàpiù importanti dell’Istituto, la ricerca e la clinica volte amigliorare la salute dei cittadini.Attività svolte e avviate nel corso del 2004:• Acquisire, catalogare e conservare le collezionimonografiche e periodiche su supporti cartacei edelettronici. L’incremento delle collezioni bibliograficheavviene attraverso abbonamenti, acquisti, donazioni eattività consortili, consentendo la consultazione a circa 3000riviste elettroniche a testo completo di numerosi editori(Elsevier, Lippincott, Blackwell, Springer, BioMed Central).La consistenza più importante è data dai periodici, 460testate di cui 245 attive, per la maggior parte internazionalie indicizzate; le monografie sono più di 2700.• Assicurare l’accesso alle collezioni della bibliotecaattraverso il Catalogo elettronico e cartaceo. Il Catalogo deiPeriodici è disponibile nella pagina Web della Biblioteca(http://www.istituto-besta.it/biblioteca.htm). La Bibliotecapartecipa al Catalogo Collettivo dei Periodici SBBL(http://www.sbbl.it/), al Catalogo dei PeriodiciBIBLIOSAN(http://www.cib.unibo.it/acnp/codice/mask/Sanita) e allagestione on line del Catalogo Nazionale dei Periodici (ACNP) • Assicurare il recupero dell’informazione scientifica sia alivello nazionale che internazionale, attraverso la richiesta ela fornitura di articoli. Il servizio di Document Delivery,completamente automatizzato e gestito in Internet, ha ilcompito di recuperare e trasmettere il documento, attraversouno scambio interbibliotecario. La Biblioteca eroga ilservizio avvalendosi dei rapporti di reciprocità ecooperazione instaurati con altre biblioteche, in particolarecon SBBL (Sistema Bibliotecario Biomedico Lombardo) edal 2004 con BIBLIOSAN (http://www.bibliosan.it), la retedelle Biblioteche degli Enti di Ricerca Biomedici Italiani.Aderisce inoltre ad altri servizi di document delivery come ilsistema NILDE (Network Interlibrary DocumentExchange) http://nilde.bo.cnr.it e ACNPhttp://www.cib.unibo.it/acnp/. Nel 2004 la Biblioteca hainviato circa 3750 articoli a biblioteche locali e nazionalicontro 1000 richiesti ad altri centri di documentazione.Inoltre sono state effettuate da utenti esterni più di 7500fotocopie di articoli a pagamento da libri, monografie eriviste scientifiche. Ciò dimostra l’interesse che riveste il suopatrimonio nei confronti dell’esterno e il persistere dellaposizione di creditrice in questo settore. • Assistere e guidare gli utenti al recupero delle informazionibibliografiche nei diversi percorsi di ricerca attraverso l’usodi Banche Dati. Tramite la rete Internet tutto il personaleinterno dell’Istituto ha accesso alle banche dati fra le piùimportanti a livello internazionale: Medline, Embase,Cochrane Library, Cinahl, Giofil, Refi, Toxnet, MD Image.Per la valutazione dei prodotti della ricerca attraversoun’analisi biometrica (impact factor), il ricercatore disponedi un’altra banca dati, il Journal Citation Report.• Formare ed aggiornare gli utenti all’uso delle risorseinformative biomediche. Periodicamente vengono

organizzati incontri di aggiornamento rivolti a infermieri,medici, tecnici, specializzandi sull’uso delle banche dati e suiservizi offerti dalla Biblioteca. L’obiettivo è di fornire glistrumenti per svolgere una ricerca autonoma ed educare gliutenti al migliore utilizzo delle risorse bibliografichedisponibili sui vari supporti (cartaceo, CD-Rom e on-line) eal reperimento dell’informazione biomedica presente inInternet (cataloghi, banche dati, riviste elettroniche,repertori, linee guida, etc.). Il Responsabile della Bibliotecainoltre svolge un costante addestramento al personalebibliotecario, con percorsi formativi atti al trasferimentodelle conoscenze e dell’esperienze professionali maturate.

Nell’ambito dello sviluppo dei processi d’integrazione econdivisione delle risorse documentarie, la Bibliotecapartecipa ad importanti progetti regionali e nazionali.Progetto regionale: Sistema Bibliotecario BiomedicoLombardo - SBBL. Dal 1994 la Biblioteca è Polo erogatoree tra i fondatori del Sistema Bibliotecario BiomedicoLombardo - SBBL, progetto finanziato dalla RegioneLombardia, Direzione Generale Sanità. Formato ora da 16biblioteche appartenenti a Università, IRCCS, Enti diRicerca, nasce con l’obiettivo di realizzare una bibliotecamedica virtuale, raggiungibile e fruibile da tutti iprofessionisti sanitari della regione attraverso Internet.SBBL ha praticamente raggiunto tutti gli ospedali dellaLombardia e si appresta a raggiungere tutti i medici dimedicina generale. Offre la condivisione on line a 6300riviste cartacee, a più di 2500 riviste elettroniche di Elsevier,Lippincott, Blackwell e a numerose banche datibibliografiche, coprendo tutti i settori della medicina, daquello scientifico a quello economico manageriale. È unSistema fra i più avanzati a livello internazionale per ladistribuzione dell’informazione biomedica, la formazione ela produzione di conoscenze.Ricerca Finalizzata Ministeriale: Progettazione edimplementazione operativa del Sistema Bibliotecario degliEnti di Ricerca Biomedici Italiani -BIBLIOSANIn seguito alla riunione svoltasi il 15 gennaio 2003 presso ilMinistero della Salute - in cui la Responsabile dellaBiblioteca dell’Istituto ha avuto un ruolo fondamentale findall’inizio nello sviluppo progetto - alla quale erano invitatitutti i Direttori Scientifici ed i Responsabili delle bibliotechedei 32 IRCCS, dell’Istituto Superiore di Sanità, degli IstitutiZooprofilattici, dell’ISPESL e dell’Agenzia SanitariaNazionale, emerse l’interesse generale alla realizzazione diuna rete di collaborazione interbibliotecaria per lacondivisione dei periodici scientifici, delle banche dati edelle risorse informative.Dal 2004 BIBLIOSAN è un progetto multicentrico diricerca finalizzata del Ministero della Salute, coordinato dalPoliclinico San Matteo di Pavia. La Biblioteca partecipacome Unità Operativa, con funzioni propositive e dicoordinamento nei confronti di tutte le bibliotechepartecipanti. Il progetto, nato con lo scopo di porre le basiorganizzative per la creazione di un servizio in rete dicollaborazione efficace ed efficiente tra le biblioteche e i

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servizi di documentazione scientifica, ha realizzato ilcensimento delle biblioteche (risorse, servizi, personale,ecc), il regolamento condiviso fra tutti gli Enti di ricercapartecipanti, il Catalogo Collettivo informatizzato econsultabile in internet dei periodici posseduti dai variIstituti, un sistema per la gestione informatizzata deldocument delivery, l’interscambio reciproco e gratuito didocumenti via rete (web), corsi di formazione del personaledi tutte le biblioteche aderenti al progetto all’uso dei nuovistrumenti messi a punto. La conoscenza, attraverso ilcatalogo collettivo, di quante e sopratutto quali rivistescientifiche vengono acquistate da ciascun Ente, costituisceun fondamentale strumento per eliminare e/o ridurre lasottoscrizione ad abbonamenti comuni, consentendo unarazionalizzazione degli acquisti. Fra gli obiettivi a lungotermine, la sottoscrizione di abbonamenti consortili a rivisteelettroniche e banche dati favorirà una rapida e capillarediffusione dell’informazione scientifica, strumento disupporto all’attività quotidiana di assistenza, di studio, diricerca, soprattutto dei professionisti che operano instrutture sanitarie che hanno come finalità istituzionali laricerca biomedica e la salute dei cittadini.

Progetto nazionale multicentrico collaborativo “AzaleaBiblioteca digitale in oncologia” supportato da AlleanzaContro il Cancro(ACC) - Ministero della Salute,coordinato dal CRO di Aviano e da IRE di Roma.La partecipazione del nostro Istituto, per le competenze inneuro-oncologia, in Alleanza Contro il Cancro, coinvolgedirettamente la Biblioteca Scientifica nel progetto AZALEA- Biblioteca digitale in oncologia per pazienti, familiari ecittadini (http://azalea.cbim.it), gestito e realizzato daibibliotecari degli IRCCS oncologici. Il progetto si ponel’obiettivo di colmare una lacuna esistente in Italia nelsettore dell’informazione organizzata rivolta ai pazienti, conil fine di migliorare la qualità di vita dei malati e familiari.Azalea è una banca dati di materiale informativo sul cancroche integra in un solo archivio documenti prodotti daassociazioni per i malati e organizzazioni medico scientifiche(opuscoli), schede di associazioni oncologiche, siti webselezionati, descritti e valutati, protocolli clinici, articoli full-text. Le risorse informative di carattere divulgativo,principalmente in italiano, originario o tradotto, sonopresentate con linguaggio semplice e di facile accesso. Il nostro Istituto ha offerto la sua disponibilità a produrredocumenti su argomenti di neuro-oncologia non ancoracoperti dalla letteratura esistente per la comunità nonscientifica.

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Comitato Etico

Il Comitato Etico dell’Istituto Nazionale Neurologico “CarloBesta”, insediato nel gennaio 1997, è un organismoindipendente composto secondo criteri di interdisciplinarietà,organo di consultazione e di riferimento per ogni problema dinatura etica che si possa presentare in Istituto nell’ambito dellaPratica Clinica e della Ricerca Biomedica. In particolare esprime pareri in merito alla valutazione degliaspetti scientifici, metodologici ed etici delle SperimentazioniCliniche e ne approva i Protocolli. Il Comitato Etico fa partedel Coordinamento Nazionale dei Comitati di Bioetica.

La composizione ed il Regolamento del Comitato Etico sonoadeguati ai dettami del D. M. 18 marzo 1998 “Linee Guida diriferimento per l’Istituzione ed il funzionamento dei ComitatiEtici” e del Decreto Legislativo n. 211 del 24 giugno 2003"Attuazione della direttiva 2001/20/CE relativaall'applicazione della buona pratica clinica nell'esecuzionedelle Sperimentazioni cliniche di medicinali per uso clinico".Con l’eccezione dei membri “ex officio” (Direttore Scientifico,Direttore Sanitario, Farmacista Ospedaliero) tutti i membrisono figure esterne all’Istituto.

Prof. Eugenio Müller Professore Ordinario di FarmacologiaPresidente Università degli Studi di MilanoDott.ssa Irene Floriani RicercatriceVice-Presidente Laboratorio di Ricerca Clinica in Oncologia Istituto di Ricerche Farmacologiche “

Mario Negri”MilanoDott. Ettore Beghi Capo Unità Malattie Neurologiche del Laboratorio di

Farmacologia Clinica Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” Milano

Dott. Vittorio Crespi Primario U.O. Neurologia Ospedale di Vimercate (Milano)Presidente del Comitato Bioetica dell’Ospedale San Gerardo, MonzaResponsabile Gruppo Bioetica Società Italiana di Neurologia

I.I.D. Giuseppe De Luca Capo Servizi Sanitari AusiliariOspedale di Lodi

Prof. Antonio Farneti Ordinario di Medicina LegaleDirettore dell’Istituto di Medicina Legale e delle AssicurazioniUniversità degli Studi di Milano

Prof. Valerio Pocar Docente (Ordinario) di Sociologia del DirittoUniversità degli Studi di Milano “Bicocca”

Dott. Guido Minghetti Presidente dell’Associazione Tumori CerebraliDipendente Banca Intesa (Divisione Corporate) Milano

Prof. Ferdinando Cornelio* Direttore ScientificoIstituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” Milano

Dott. Marco Triulzi* Direttore Sanitario AziendaleIstituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” Milano

Dott. Dario Cerri* Consulente FarmacistaIstituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” Milano

*Componente ex-officio

■ COMPONENTI DEL COMITATO ETICO

I membri del Comitato Etico dell’Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” sono individuati in modo da garantire lequalifiche e l’esperienza necessarie a valutare gli aspetti etici e scientifico/metodologici degli studi proposti.

Il Comitato Etico si avvale del supporto dell’Ufficio diSegreteria, nominato dall’organo di amministrazionedell’Istituto (Commissario Straordinario), composto dapersonale dipendente. Le funzioni di segretario verbalizzantesono esercitate da un funzionario della Segreteria Generaledell’Istituto (Dott. Angelo Carnelli). Il Comitato Etico si avvaledel supporto del Clinical Trial Center dell’Istituto (DirezioneScientifica) per un esame preliminare delle domande divalutazione dei protocolli di studio e dei documenti correlati(documentazione presentata a sostegno della domanda digiudizio di notorietà, moduli di consenso informato, fogliinformativi per il paziente), per valutazione di conformità allenormative e leggi vigenti in materia di Sperimentazione Clinicaed alle norme di Good Clinical Practice.

Il Responsabile del Clinical Trial Center (Dott. Guido Storchi)partecipa alle riunioni del Comitato Etico senza diritto di voto.Il Comitato Etico interagisce in modo attivo e propositivo con iRicercatori che sottopongono alla sua approvazione protocollidi ricerca ed i relativi moduli di consenso informato allo scopodi migliorarne la formulazione, gli aspetti etici e la rispondenzaalle normative vigenti in materia di Sperimentazione Clinica.Alle riunioni del Comitato Etico può partecipare su chiamata,senza diritto di voto, per fornire eventuali chiarimenti, ilproponente della ricerca.Nel corso del 2004 il Comitato si è riunito in 10 sedute. Dei 30Protocolli e 18 Emendamenti sottoposti alla sua approvazione40 sono stati approvati, 8 sono stati respinti. Ha espresso 21Pareri Unici e 9 pareri come Centro Collaboratore.

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DirezioneSanitariaDirettore: Marco Triulzi

Dirigente Medico di Presidio: Cesare Candela

Direttore sanitario: Marco TriulziMarco Triulzi si è laureato in Medicina e Chirurgia, all’Università di Pavia a pieni voti, èspecializzato in Igiene e Medicina Preventiva e in Medicina Legale e delle Assicurazioni Socialiall’Università di Milano. Ha ottenuto l’abilitazione nazionale alla direzione ospedaliera e hasuperato con alto merito il Corso di Formazione Manageriale per Direttore Sanitario di AziendaOspedaliera. Dal 1977 è dipendente del SSN, ha guidato le direzioni sanitarie in aziendeospedaliere della Lombardia e in IRCCS, in particolare presso l’ Ospedale Maggiore di Milano edal 1° settembre 2001 all’Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta. È stato Presidente dellasezione regionale della Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere(ANMDO) e dall’ottobre 2001 è componente dell’Ufficio di coordinamento nazionale deidirettori sanitari degli IRCCS. Ha svolto diverse docenze alla Facoltà di Medicinadell’’Università degli Studi di Milano. È Autore di numerose pubblicazioni scientifiche erelazioni in tema di Igiene, Sicurezza e Organizzazione dei servizi sanitari e ospedalieri.

Cesare Candela si è Laureato in Medicina e Chirurgia all’ l'Università degli Studi di Milano especializzazione in Igiene e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Pavia. Dagli anni90 ha prestato la propria attività presso le direzioni sanitarie prima all'IRCCS Ospedale SanRaffaele di Milano e poi agli Istituti Clinici di Perfezionamento. Dal 2003 è Dirigente Medicodi Presidio all’Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”. Professore a contratto in Igiene generalee applicata presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I suoi ambiti di ricerca e diattività sono orientati alla programmazione e gestione delle attività sanitarie e dei conseguentiflussi di produzione, al controllo di gestione e al Sistema Qualità, con particolare competenzaper il sistema di accreditamento all’eccellenza internazionale di Joint Commission International.Ha svolto inoltre esperienza internazionale come consulente per l’Organizzazione non governativaA.I.S.P.O. nel progetto internazionale in Palestina, in collaborazione con il Servizio SanitarioPalestinese e l’UNICEF. È autore di pubblicazioni su argomenti inerenti l’area di managementsanitario tra cui: igiene, organizzazione, qualità e accreditamento e technology assessment.

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria: aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, ore 9.00-13.00 / 14.00-17.00tel 02 23942 287; fax 02 [email protected]

■ STAFF DI DIREZIONE

Rocco ZagariSonia FraccariDaniela ViciniCristina Russo

■ UFFICI IN STAFF

S.I.T.R.A. - Servizio Infermieristico Tecnico e RiabilitativoAziendaleServizio di Farmacia InternaArchivio Cartelle ClinicheCUP - Centro Unico di PrenotazioneServizio di Medicina PreventivaServizio di Assistenza SocialeServizio di Assistenza Religiosa

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■ STAFF

Angela BaraccaniGabriella Lodigiani

■ STAFF

Anna Francesca FlorisRenzo MilanesiLucio Panzica

S.I.T.R.A. – SERVIZIOINFERMIERISTICO, TECNICO ERIABILITATIVO AZIENDALEResponsabile: Clara Moreschi

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942319 o 336 o 530fax 02 [email protected]

SERVIZIO DI FARMACIA INTERNAResponsabile: Marco TriulziConsulente Farmacista: Dario Cerri

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 341fax 02 23942 [email protected]

■ STAFF

Giovanni Meneghello Silvana SarcinaGiuseppe Beneduci

ARCHIVIO CARTELLE CLINICHE ■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 332 – lunedì-giovedì14.00-16.00fax 02 706382

■ STAFF

Sara Bellotti, Nadia Bonazzi, AngelaCatanzaro, Maria D’Alesio, Romina DiPrinzio, Cristina Favoriti, Marina Guar-dafreni, Manuela Matarrese, ManuelaPessina, Angelo Tarascio, Francesco Zisa

CUP – CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONEResponsabile: Francesco Bernasconi

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 765fax 02 2665405 [email protected]

■ STAFF

Flavio ArientiStefano BasilicoCarlo Nava

SERVIZIO DI MEDICINA PREVENTIVA ■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 239fax 02 2665405

■ STAFF

Patrizia Luna

SERVIZIO DI ASSISTENZA SOCIALE ■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 390fax 02 [email protected]

■ STAFF

Suor Adriana Nardin

SERVIZIO DI ASSISTENZA RELIGIOSA ■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 287fax 02 2665405

■ Infermieri Coordinatori ■ Infermiere area pediatrica

■ Tecnici ■ Infermieri area adulti

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DirezioneAmministativaDirettore: Roberto Pinardi

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 310 o 312fax 02 23942 531 [email protected]

■ STAFF DI DIREZIONE

Gilda Nuzzolo – coordinatoreAlessandra MarascaMaria Teresa PisaniPaola De Vizzi

■ UNITÀ OPERATIVE

Risorse UmaneProvveditorato –EconomatoFunzioni tecnicheEconomico-Finanziario

■ UFFICI IN STAFF

Ufficio Affari GeneraliSistema Informativo Informatico

Roberto Pinardi si è laureato in Giurisprudenza pressol’Università degli Studi di Milano nel 1980 e ha conseguitola specializzazione in management sanitario pressol’Università “L. Bocconi”.Nel 1979 diventa funzionario regionale e dal 1992 fino al1997 è Direttore Amministrativo dell’ospedale “V.Buzzi” diMilano. In ambito USSL ha assunto incarichi di governo edi gestione per l’assetto organizzativo e la contrattazione confunzioni vicarie al Commissario Straordinario. Dal 1998 al 2001 è Dirigente Amministrativo per la A.O.Istituti Clinici di Perfezionamento. Dal 2001 ad oggi è Direttore Amministrativo Aziendaledell’Istituto Nazionale Neurologico “C.Besta” di Milano,con compiti di programmazione strategica e di indirizzodelle attività dell’Istituto con particolare responsabilità nellagestione economica e finanziaria e di revisione dei processiorganizzativi.Nel 2004 nomina a ViceDirettore vicario del CERISMAS(Centro di Ricerche e Studi di Management Sanitario dell’Università Cattolica di Milano) e nomina a componente delComitato Sanitario Gestionale della Fondazione “ CentroEuropeo di Ricerca Biomedica Avanzata –CERBA”È componente della Segreteria Tecnica per la redazionedell’Accordo di Programma del nuovo Istituto Besta.È autore di articoli di interesse giuridico pubblicati su rivistespecializzate.

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UFFICI IN STAFF U.O. FUNZIONI TECNICHE

Direttore: Giampaolo Porta

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 325 fax 02 23942 [email protected]

■ STAFF

Elio D’Onofrio, Vincenzo Moretti, Claudio Di Lallo, Franca Lorenzi, Sandro Naso, Ivano Pezzera, Danilo laFauci, Giuseppe Lombardi, Luigi Nardella, Fabio Formenti,Angelo Garozzo, Paloma Callori

U.O. RISORSE UMANE

Direttore: Marco Losi

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 261fax 02 23942 [email protected]

■ STAFF

Segreteria e supporto funzioni gestionali:Daniela Sfameni, Sabrina Carrirolo, Barbara LulliaSettore giuridico: Rossella MesseGestione presenze: Flora Mancini, Giuseppe SerioSettore stipendi e previdenza: Concetta Trappa, Maria Luisa Cappello, Anna MariaCasulli, Alessandra GrandiBorse di studio, contratti e concorsi: Loredana Cacudi

U.O. PROVVEDITORATO-ECONOMATO

Direttore: Piergiorgio Berni

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 323fax 02 23942 528 - Direzione U.Ofax 02 23942 459 - Ufficio [email protected]

■ STAFF

Atti AmministrativiFranco MauroGestione BudgetSimona Invernizzi

Ufficio GareSimonetta Kauffmann, Sebastiano Nastasi, Daniele PerobelliUfficio OrdiniConcetta Giacchi, Patrizia Molaschi, Patrizia Rossoni,Maria Pia VozaGestione FattureElisa Benzoni, Lisa CargnielloGestione Albo fornitoriTeresa PerrielloUfficio EconomatoVittorio CucchiMario Saba

U.O. ECONOMICO FINANZIARIA

Direttore: Savino Lorusso

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 320fax 02 23942 [email protected]

■ STAFF

Segreteria e gestione Attività di Ricerca Cinzia Gervasi, Rosario Aliberti, Gilda EndiminiSettore Fornitori e ConsulenzeLuca Galimberti, Stefano DonesGestione delle Entrate e Libera – ProfessioneElena Sedoni, Ersilia LombardoGestione di Tesoreria Sperimentazioni e PatrimonioAnna Peluzzi

■ STAFF

Area legale: Angelo CarnelliConvenzioni: Susanna Salvadeo, TinaSangermanoProtocollo: Savina ZecchiniFattorini e autisti: Vincenzo De Santis,Salvatore Liccardo, Lucio Panzica

AFFARI GENERALIResponsabile: Sandra Bazzoni

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 311fax 02 [email protected]

■ STAFF

Massimo BoffelliEttore Sabatini

SISTEMA INFORMATIVOINFORMATICOResponsabile: Andrea Migliaro

■ RIFERIMENTI GENERALI

tel 02 23942 303fax 02 23942 [email protected]

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Lo sviluppo della neurobiologia ha messo a disposizione dellaNeurologia nuove metodiche che hanno significativamente mu-tato l’approccio alla diagnostica e alla terapia delle malattie neu-rologiche. Ciò richiede da parte del neurologo uno sforzo co-stante di approfondimento scientifico, teso al buon uso dellenuove risorse esistenti e alla messa a punto di metodiche inno-vative generando una nuova cultura neurologica. Il termineNeuroscienze Cliniche vuole appunto sottolineare questi carat-teri della neurologia moderna, evoluzione che si accompagna al-la necessità di concentrare l’impegno professionale e scientificosu specifici campi con il rischio di una sua settorializzazione insottospecialità. La struttura dipartimentale evita questo rischiofavorendo l’integrazione di saperi specifici per un approccio in-cisivo e completo ai problemi diagnostici e terapeutici della neu-rologia. Il Dipartimento di Neuroscienze Cliniche dell’IstitutoBesta comprende 11 Strutture organizzative complesse, 1Struttura organizzativa dipartimentale e 3 Strutture organizza-tive semplici, caratterizzate ciascuna da specificità di interessi di-sciplinari e di patologia. L’attività assistenziale si svolge in regi-me di ricovero su 130 letti distribuiti in rapporto alle esigenze ein regime ambulatoriale attraverso un ambulatorio di neurolo-gia generale e vari ambulatori speciali dedicati a specifiche pa-tologie. Le UO dispongono inoltre di laboratori orientati alladiagnostica e alla ricerca secondo gli specifici orientamenti di-sciplinari della UO di appartenenza.

Il dipartimento è riferimento per:• Disordini del movimento. Sono stati sviluppati protocolli di

Dipartimento di NeuroscienzeClinicheDirettore: Gennaro Bussone

terapia medica e chirurgica (in collaborazione col dipartimen-to di Neurochirurgia) per le sindromi distoniche (UO neuropsichiatria infantile), per la malattia di Parkinson, per la Coreadi Huntington.• Malattie neurodegenerative. Per la loro diagnostica sono dis-ponibili le metodiche più avanzate. I gruppi interessati hannocontribuito in maniera importante alla conoscenza della loroeziologia e patogenesi, specie per quanto riguarda le malattie diAlzheimer e di Creutzfeld-Jakob e le eredoatassie.• Neurooncologia. L’equipe della UO Neurologia II in colla-borazione con la UO di radioterapia gestisce la terapia non chi-rurgica di una grande popolazione di pazienti con tumori delsistema nervoso, rappresentando per questa patologia il più im-portante presidio regionale.• Epilessia. L’Istituto coordina la rete dei centri regionali perl’epilessia (Epinetwork) ed è sede della banca dati regionale.Assicura l’assistenza ad una ampia popolazione di pazienti siadi età infantile che adulta, giovandosi di strutture neurofisiolo-giche avanzate, diagnostiche e di ricerca• Cefalee e malattie cerbrovascolari. Il centro per le cefaleesvolge attività diagnostica e terapeutica sia in regime di ricove-ro che ambulatoriale secondo protocolli terapeutici farmacolo-gici e/ o comportamentali cui ha dato contributi originali.Inoltre è proseguito il trattamento terapeutico stereotassico del-la cefalea a grappolo cronica intrattabile. Questo trattamento

terapeutico assolutamente originale è stato messo a punto pres-so la ns. U.O. per primi al mondoUn nuovo impulso alla diagnosi e cura delle malattie cerebro-vascolari è venuto dal programma di collaborazione conl’Istituto Monzino attualmente in via di sviluppo.• Malattie disimmuni. La diagnostica e la terapia di questogruppo di affezioni e, segnatamente della sclerosi multipla, del-la malattia di Guilleme-Barrè, della miastenia e di alcune for-me più rare (tra cui l’encefalopatia di Rasmussen) si avvantag-giano del contributo di laboratori avanzati e di terapie innova-tive come l’emaferesi.• Malattie neuromuscolari. L’Istituto è punto di raccolta di mio-patie e di neuropatie periferiche genetiche ed acquisite alla cuidiagnostica contribuiscono metodiche neuropatologiche, neu-rofisiologiche, biochimiche e biomolecolari secondo protocollicui i gruppi dell’Istituto hanno dato importanti contributi.

Aspetto qualificante dell’attività del dipartimento è la dimen-sione collaborativa che consente un approccio multidiscipli-nare alla patologia neurologica. Un supporto particolarmenteimportante viene dalle strutture diagnostiche (in particolareNeuroradiologia, Neurofisiologia, Neuropsicologia eNeurobiologia Clinica) e riabilitative che, già ampiamente svi-luppate in ambito pediatrico dalla UO Neurologia delloSviluppo, sono ora oggetto di un piano di rilancio anche per laneurologia dell’età adulta.

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UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA I

Disturbi del Movimento■ DIRETTORE: ALBERTO ALBANESE

Laureato in Medicina e Chirurgia, specialista in neurologia e in psichiatria, Alberto Albaneseè professore di Neurologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha diretto l’Istitutodi Neurologia dell’Università di Losanna, prima di rientrare in Italia per dirigere l’unità diNeurologia 1 dell’Istituto Besta. Ha coperto ruoli di rilievo presso numerose societàscientifiche neurologiche, è stato Presidente dell’Associazione Italiana per lo Studio delSistema Neurovegetativo ed è Presidente eletto dell’Associazione Italiana per i Disordini delmovimento e la Malattia di Parkinson (entrambe aderenti alla Società Italiana di Neurologia),è membro d’onore della Société Française de Neurologie, Presidente della European DystoniaResearch Group, e Direttore scientifico dell’Associazione Italiana per la Ricerca sullaDistonia. Oltre all’insegnamento di ruolo, Alberto Albanese dirige il Corso Master disecondo livello su “Diagnosi e terapia dei disturbi del movimento” (che si tiene pressol’Istituto Besta) ed è professore a contratto presso la scuola di specialità di Neurologiadell’Università di Milano Bicocca. È membro del comitato di esperti del Consiglio Superioredi Sanità del Ministero della Salute.È autore di numerosissimi articoli scientifici su riviste internazionali, di 1 volumemonografico, di alcuni libri video e di capitoli di volumi. È moderatore o relatore neiprincipali congressi neurologici nazionali e internazionali, ha organizzato diversi simposi ecura l’incontro annuale “Milano Parkinson”. Ha ricevuto finanziamenti per la ricercascientifica dal Ministero della Salute, dal MIUR, dal Telethon, dal CNR, dal British Council,e dal Fondo nazionale svizzero della ricerca. Attualmente coordina il progetto nazionale delMIUR dal titolo “Neurostimolazione del globo pallido nella distonia primaria cervicale”[email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria e direzione: tel 02 2394-2552, fax 02 2394-2539;[email protected] di degenza: tel 02 2394-2458, 02 2394-2380Sevizio di riabilitazione e recupero funzionale adulti; tel 02 2394-2244

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

La divisione comprende 14 letti di degenza. Sono ricoveratisia pazienti con problemi di neurologia generale, chepazienti con disturbi del movimento (complessivamentecostituiscono circa i due terzi del totale). L’offertaambulatoriale è specificamente rivolta ai pazienti condisturbi del movimento o con malattie neurologichedegenerative croniche.I pazienti - sia ambulatoriali che ricoverati - sono seguiti perprotocolli diagnostici e terapeutici. La diagnosi è posta sullabase dei criteri di consenso internazionali, soprattutto perquanto riguarda le diverse sindromi parkinsoniane, chefrequentemente sono difficili da classificare in modounivoco. Il follow-up viene proposto con periodicità legateai problemi diagnostici ed alle esigenze terapeutiche. L’unità effettua anche un ampio numero di sperimentazionicliniche, sia per protocolli di ricerca che di registrazione, e collabora - in questo - con il Clinical Trial Centerdell’Istituto.

■ CENTRI DI RIFERIMENTO

• Huntington Study Group• European Multiple System Atrophy Study Group• European Parkinson’s Disease Association• Parkinson Italia• Associazione Italiana per la Ricerca sulla Distonia

■ ATTIVITÀ AMBULATORIALE

• Per la malattia di Parkinson - CUP tel 02 7063-1911 • Per i movimenti involontari - CUP tel 02 7063-1911 • Per la malattia di Huntington - tel 02 2394-2498 • Per il trattamento con tossina botulinica - tel 02 2394-2237 • Per la malattia dei motoneuroni - CUP tel 02 7063-1911

■ STAFF

Dirigenti medici, neurologiFrancesco Carella: [email protected]; tel 02 2394-2370Luigi Romito: [email protected]; tel 02 2394-2448Paola Soliveri: [email protected]; tel 02 2394-2368Daniela Testa: [email protected]; tel 02 2394-2730

Borsisti e contrattistiSylvie Piacentini, psicologo: [email protected] 02 2394-2704Rosa Versaci, psicologoRoberto Cordella, psicologoDaniela Calandrella, neurologo

Consulenti Franco Molteni, fisiatra

Tesisti e specializzandiFrancesca Del Sorbo, medicoCecilia Marelli, medicoElisabetta Forapani, medico

Infermieri professionaliFranco Andreini (Infermiere Coordinatore), MargarethBergantin, Luigi Cardellino, Stefania Congiusta,Massimiliano Lupo, Francesco Nocente, Maddalena Russu,Ruiz Manzano Rosario

Infermieri genericiRosa Di Donato, Maddalena Russu

OTARosa Daloiso, Antonio Fredda, Palmorocco Veneziano

OSSDora Vogel

Terapista della riabilitazioneBarbara Reggiori (coordinatore), Roberta Cazzaniga, LeilaParma

Collaboratori amministrativiAnna Moiana, Marina Vitali

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Laboratorio di neuropsicologia clinica• Laboratorio per il sistema nervoso autonomo• Laboratorio di analisi del movimento• Laboratorio di monitoraggio fisiologico intraoperatorio• Sevizio di riabilitazione e recupero funzionale adulti• Ambulatorio per il trattamento con tossina botulinica• Ambulatori per le malattie neurologiche degenerative:malattia di Parkinson, sindromi parkinsoniane, distonia,malattia di Huntington, sclerosi laterale amiotrofica

■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA

ATTIVITÀ CLINICALaboratorio di neuropsicologia clinicaIl laboratorio di Neuropsicologia clinica svolge attività

diagnostica dei disordini cognitivi, sia su pazienti ricoverati(provenienti da diverse divisioni dell’Istituto) cheambulatoriali. Gli obiettivi principali sono: (1) contribuirealla diagnosi differenziale mediante l’applicazione diprotocolli diagnostici appropriati a ciascuna patologia; (2)porre l’indicazione per terapie sperimentali, con particolareriferimento alle terapie chirurgiche di neurostimolazioneprofonda; (3) determinare e documentare formalmente glieffetti di lesioni cerebrali sul funzionamento cognitivo edemozionale; (4) fornire un quadro riassuntivo sulla qualitàdelle disfunzioni cognitive (attraverso la valutazione dellefunzioni compromesse e di quelle residue); (5) documentarele alterazioni cognitive lievi (altrimenti non rilevabili). Allavalutazione neuropsicologica si aggiunge una valutazionepsicologica, che ha come obiettivo l’approfondimento diparticolari aspetti legati alle malattie neurologichedegenerative.Laboratorio del sistema nervoso autonomoQuesto laboratorio è attivo dal 2003 e consente di valutarela funzionalità del sistema nervoso autonomo mediante lostudio della reflettività simpatica e parasimpaticacardiovascolare. È dotato di apparecchiature moderne per lamisurazione non invasiva delle variazioni di rispostacardiaca. È disponibile anche la possibilità di misurazionetelemetrica in pazienti deambulanti. Nel corso dell’anno2004 sono stati effettuati quasi 2000 esami completi, chehanno permesso di creare un data base clinico molto ampio. Laboratorio di analisi del movimentoQuesta attività, svolta in collaborazione con il Dipartimentodi Bioingegneria, presso il laboratorio di cinematica direttodal Prof. Crivellini del Politecnico di Milano, rientranell’obiettivo di caratterizzare analiticamente i disturbi delmovimento osservati presso la nostra unità. Sono inparticolare oggetto dell’analisi i pazienti con malattia diParkinson e con distonia candidati ad impianti dineurostimolazione stereotassica. Laboratorio di monitoraggio fisiologico intraoperatorioQuesta attività, avviata nel 2003, consente di migliorare laprecisione con cui si raggiunge il bersaglio nel corso diposizionamento stereotassico di elettrodi dineurostimolazione cerebrale. I dati elettrofisiologici raccoltisono analizzati per identificare correlazioni clinico-funzionali. La nostra unità collabora con la Neurochirurgia3 nell’ambito del team multidisciplinare. Sevizio di riabilitazione e recupero funzionale adultiIl servizio svolge attività di neuroriabilitazione generale per ipazienti in regime di ricovero (per tutte le unitàdell’Istituto) e di neuroriabilitazione speciale per pazientiambulatoriali. Ci si avvale della consulenza di un fisiatra diprovata esperienza, il dottor Franco Molteni, che operapresso la Clinica “Villa Beretta” di Costamasnaga, cheeffettua le visite ambulatoriali e segue i pazienti con disturbidel movimento.Ambulatori per le malattie neurologiche degenerative:malattia di Parkinson, sindromi parkinsoniane, distonia,malattia di Huntington, sclerosi laterale amiotrofica

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Questi ambulatori rappresentano una delle attività storichedell’Istituto, che punta all’eccellenza nel campo dellemalattie neurologiche degenerative. L’unità effettua ladiagnosi clinica e strumentale, avvalendosi dell’unità didegenza, dei laboratori specializzati e del day hospital. Sonodisponibili tutte le terapie attualmente approvate e in corsodi studio; vi è inoltre l’expertise per consulenze sui casifamiliari e sulle nuove prospettive terapeutiche.Ambulatorio per il trattamento con tossina botulinicaQuesto ambulatorio rappresenta uno dei primi ambulatorisulla tossina botulinica aperti in Italia. Vengono seguitipazienti con diverse forme di distonia (cranica, cervicale,degli arti) e di spasticità, oltre ai pazienti con emispasmofacciale. Nel corso del 2004 sono stati effettuati circa 1000trattamenti con tossina botulinica. Un apparecchioelettromiografico consente l’infiltrazione dei muscoli sottoguida EMG, nei casi in cui è necessario un posizionamentoparticolarmente preciso.

ATTIVITÀ DI RICERCAClinica-genetica dei disturbi del movimentoNel corso del 2004 è proseguito lo studio dei disturbi delmovimento di origine genetica, in collaborazione con leunità di biochimica e genetica e di neuropsichiatriainfantile. È ormai eseguita di routine l’indagine genetica peralcune forme di malattia di Parkinson ad esordio giovanile(es. PARK2, PARK7), distonia da torsina (DYT1), distoniaresponsiva alla levodopa (DYT5) e malattia di Huntington.È attualmente possibile eseguire presso i nostri laboratoril’indagine per la ricerca genetica per la malattia diHallervorden-Spatz (gene PANK2), oltre che per altremalattie da accumulo di ferro (come la neuroferritinopatia).È stato ampliato lo spettro dei geni indagati per la malattiadi Parkinson ad esordio giovanile, in seguito alle recentiscoperte del gene PINK1 (PARK6) e dardarina (PARK8). Impiego della neurostimolazione nei disturbi delmovimentoNel corso del 2004 è stato avviato il progetto di rilevanzanazionale “Neurostimolazione del globo pallido nelladistonia primaria cervicale”. Il nostro Istituto coordina glialtri centri italiani coinvolti (Roma-Gemelli, Roma-Sapienza, Bari). L’attività è stata concentrata sulladeterminazione delle caratteristiche cliniche dei pazienti condistonia primaria cervicale e candidabili all’impianto dineurostimolatori del globo pallido interno.Alla fine del 2004 risultano arruolati per il protocollo 5pazienti distonici che sono stati tipizzati dal punto di vistaclinico (valutazione delle caratteristiche semeiologiche,somministrazione delle scale di valutazione clinica,valutazione delle performances neuropsicologiche ecognitive, studi morfologici cerebrali tramite RM). Unpaziente è già stato sottoposto ad impianto presso l’IstitutoNeurologico Besta, divisione di Neurochirurgia III; durantel’intervento chirurgico è stata effettuata la registrazionetramite microelettrodi dell’attività intracerebrale. Il pazientesta attualmente effettuando la valutazione dell’efficacia in

doppio cieco, presso il centro di Roma-Gemelli.Nel corso del 2004 è inoltre proseguito il progetto sullavalutazione delle risposte fisiologiche di popolazionineuronali in corso di intervento stereotassico per impiantodi neurostimolazione. Sono stati raccolti i dati delleregistrazioni fisiologiche intra-operatorie mirate al nucleosubtalamico, al globo pallido e all’ipotalamo, per valutare lecorrelazioni tra somatotopia dell’attività fisiologica etopografia/caratteristiche dei sintomi clinici osservati.Nell’ipotalamo è stata anche effettuata un’analisi dellafrequenza, del pattern di scarica e del dominio temporaledel pattern di scarica dei neuroni. I dati preliminariindicano un’organizzazione topografica del nucleoposteriore dell’ipotalamo di tipo omolaterale, ma noncontralaterale. Tutti questi dati sono stati organizzati e presentati a Jesi inoccasione della seconda riunione annuale del gruppo distudio sulla stimolazione cerebrale profonda. Cinematica dei disturbi del movimentoNel corso del 2004 è proseguito il progetto sull’analisicinematica nello studio dell’effetto della levodopa e dellastimolazione cerebrale profonda sui movimenti assiali,prossimali e distali dei pazienti parkinsoniani. Gliesperimenti si svolgono presso il laboratorio di cinematicadel Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico diMilano e sono stati approvati dal Comitato eticodell’Istituto. L’obiettivo dello studio è quello di confrontarel’effetto della levodopa con quello della neurostimolazionecerebrale profonda su movimenti di diverso tipo effettuatidai pazienti parkinsoniani. Nel corso del 2004 sono stativalutati 8 pazienti per quanto riguarda la stimolazionefarmacologica con levodopa e 2 pazienti dopo l’impiantodegli stimolatori, a distanza di circa 6 mesi dall’impianto.Sindromi parkinsoniane atipicheÈ proseguito il follow-up clinico dei parkinsonismidegenerativi, con particolare attenzione per l’organizzazionemotoria, lo studio neuropsicologico delle funzioni esecutivedi tipo frontale e l’analisi del profilo comportamentale.Sono stati esaminati pazienti con malattia di Parkinson, conparalisi sopranucleare progressiva, con degenerazionecorticobasale, con atrofia multisistemica (varianteparkinsoniana) e con demenza da corpi di Lewy. I datiraccolti hanno dimostrato una prevalenza dei disordiniaprassici e di elaborazione dei movimenti complessi nelladegenerazione corticobasale. La paralisi sopranucleareprogressiva dimostra una maggior incidenza di disfunzionifrontali, mentre la demenza da corpi di Lewy ha un’elevataincidenza di disordini psichiatrici (prevalentementedepressione e disturbi psicotici). La malattia di Parkinson el’atrofia multisistemica mostrano un profilo simile dialterazioni cognitive, con prevalenti segni di disfunzionefrontale. Lo sviluppo ulteriore della ricerca sarà mirato astabilire correlazioni tra i parametri motori e cognitvi e con idati di neuroimmagine funzionale.Neuropsicologia clinicaNel corso del 2004 sono proseguiti i progetti di studio sui

pazienti affetti da malattie dei gangli della base, secondo leseguenti linee: tipizzazione della sindrome disesecutiva,effetto priming e studio della personalità. Protocolli di riabilitazione per pazienti con disturbi delmovimento.Il trattamento riabilitativo delle distonie cervicali di torsioneconsente di realizzare una sinergia fra i trattamentifarmacologici (in particolare, i blocchi neuromuscolariselettivi con tossina botulinica) e un esercizio terapeutico ingrado di migliorare le condizioni morfostrutturali(viscoelastiche, in primo luogo) dei muscoli sottoposti adinfiltrazione. Questo approccio consente di ridurre lealterazioni muscolari, posturali secondarie a compensipatologici, di istruire il paziente sulle modalità di controllofunzionale dei segmenti corporei colpiti, durante le attivitàdi vita quotidiana e le attività lavorative. Le finalità deltrattamento sono: incrementare il periodo intercorrente tra itrattamenti con tossina botulinica, incrementare l'efficacia diciascun trattamento, ridurre i compensi posturali patologicidel rachide, migliorare globalmente la qualità di vita.Riabilitazione nella malattia di ParkinsonL’attività è svolta in modo mirato, per valutare problemi: (1)dolore da patologia articolare (sono valutate leproblematiche dolorose miofasciali ed articolari e sonoimpostati i programmi terapeutici farmacologici e di verificadella possibilità d’intervento con esercizi specifici; (2)ricondizionamento fisico (previa accurata valutazionefunzionale, si individuano gruppi omogenei su cui attuareun programma di allenamento fisico, oltre che eserciziindirizzati alla disabilità specifica). Le finalità dei dueprogrammi sono, rispettivamente: (1) ridurre la disabilità daproblematiche articolari, (2) incrementare l'autonomiafunzionale. In entrambi i casi è possibile migliorare laqualità di vita.Sclerosi laterale amiotroficaLe condizioni di nutrizione dei pazienti con sclerosi lateraleamiotrofica sono state studiate mediante la raccolta dimisure antropometriche e la valutazione dell’impedenzabioelettrica. Le ricerche sono state effettuate incollaborazione con l’Unità di Pneumologia Riabilitativadell’Istituto INRCA di Castelnuovo. È stata seguita laprogressione dei parametri misurati in rapporto al deficitrespiratorio che caratterizza la malattia.

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

• Hôpital Pitié-Salpêtrière, Università degli studi di Parigi(Prof. Bruno Dubois) • Istituto di Neurologia Università Cattolica del SacroCuore, Roma (Prof. Pietro Tonali) • IRCSS G. Mendel, Roma (Prof. Enza Maria Valente) • Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano(Prof. Crivellini) • Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica,Azienda Ospedaliera “San Martino”, Università degli studi

di Genova (Prof. Schenone) • Fondazione Maugeri di Veruno (Dott. Tardone) • Clinica Neurologica dell’Università di Basilea (Prof. Steck) • Istituto di Farmacologia Clinica dell’Università di Firenze • Istituto di Clinica Neurologica dell’Università di Brescia • Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” diMilano e Bergamo • Clinica Neurologica e Genetica Umana dell’Università diGenova • Clinica Neurologica dell’Università di Verona • Clinica Neurologica dell’Università di Bologna • Centro di Scienza Cognitiva, Università degli Studi ePolitecnico di Torino • Istituto di Psicologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia,Università degli Studi di Milano • Centro di Pneumologia Riabilitativa dell’INRCA di Casatenovo • Associazione Italiana Sindrome di Tourette e disturbicorrelati (AIST) di Bergamo

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Alberto Albanese• Docente titolare di Neurologia presso l’UniversitàCattolica del Sacro Cuore, sede di Milano. • Direttore del Corso Master di secondo livello su “Diagnosie terapia dei disturbi del movimento” dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore. • Docente di Neurologia presso la Scuola di specializzazionein Neurologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, UniversitàCattolica del Sacro Cuore. • Docente di Neurologia presso la Scuola di Diplomauniversitario di Tecnico di Neurofisiopatologiadell’Università Cattolica del Sacro Cuore. • Docente presso la Scuola di Specializzazione inNeurologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca • Il Prof. Albanese segue regolarmente con la propria équipestudenti che preparano tesi di laurea specialistica, sia inmedicina e chirurgia che in scienze motorie • Presso la divisone di Neurologia I e il servizio dirieducazione funzionale per adulti vengono ospitati stagecurricolari di studenti iscritti al corso di Laurea Specialisticain Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive eAdattative presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore Francesco Carella• Docente presso il Corso Master di secondo livello su“Diagnosi e terapia dei disturbi del movimento”dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Sylvie Piacentini• Docente di Scienze e tecniche neuropsicologiche pressol’Università degli Studi Politecnico di Torino, Centro diScienza cognitiva, Facoltà di Psicologia. Docente presso il Corso Master di secondo livello su“Diagnosi e terapia dei disturbi del movimento”dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Paola Soliveri• Docente presso il Corso Master di secondo livello su

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“Diagnosi e terapia dei disturbi del movimento”dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Luigi Romito• Docente presso il Corso Master di secondo livello su“Diagnosi e terapia dei disturbi del movimento”dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Barbara Reggiori• Docente presso il Corso di Diploma universitario inFisioterapia dell’Università Vita e Salute di Milano

■ ORGANIZZAZIONE EVENTI09 Ottobre 2004, Convegno Milano Parkinson

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Bentivoglio AR, Ialongo T, Contarino MF, Valente EM,Albanese A. Phenotypic characterisation of DYT13 primarytorsion dystonia. Movement Disorders 2004, 19: 200-206.

2. Valente EM, Abou-Sleiman PM, Caputo V, Muqit MMK,Harvey K, Gispert S, Ali Z, Del Turco D, Bentivoglio AR,

Healy DG, Albanese A, Nussbaum R, Gonzales-MaldonadoR, Deller T, Salvi S, Cortelli P, Gilks WP, Latchman DS,Harvey RJ, Dallapiccola B, Auburger G, Wood NW.Hereditary Early-Onset Parkinson’s Disease Caused byMutations in PINK1. Science 2004, 304: 1158-1160.

3. Valente EM, Salvi S, Ialongo T, Marongiu R, Elia AE,Caputo V, Romito L, Albanese A, Dallapiccola B,Bentivoglio AR. PINK1 mutations are associated withsporadic early onset parkinsonism. Annals of Neurology 2004,56: 336-341.

4. Emre M, Aarsland D, Albanese A, Byrne EJ, Deuschl G,De Deyn PP, Durif F, Kulisevsky J, van Laar T, Lees A,Poewe W, Robillard A, Rosa MM, Wolters E, Quarg P,Tekin S, Lane R. Rivastigmine for dementia associated withParkinson’s disease. New England Journal of Medicine 2004,351: 2509-2518.

5. Testa D, Lovati R, Ferrarini M, Salmoiraghi F, FilippiniG. Survival of 793 patients with amyotrophic lateral sclerosisdiagnosed over a 28-year period. ALS 2004, 5: 208-212

UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA II

Neuro-oncologia■ DIRETTORE: AMERIGO BOIARDI

Laurea con lode nel 66 - Specialità in cardiologia nel 68 - Specialità in neurologia e psichiatriacon lode nel 71 - Primario neurologo dal 93 presso l’Istituto Neurologico - Stage nel 89 pressoil Moffitt Hospital USF California - Dal 2000 capo del dipartimento funzionale di neuro-oncologia dell’Istituto Neurologico C. Besta. Responsabile di programmi di ricerca clinicasponsorizzati dal Ministero della Sanità. Partecipazione attiva in diversi trials internazionali incampo neuro-oncologico. Relatore in molti congressi nazionali ed internazionali. Direttore di4 corsi di aggiornamento specialistico per neurologi neurochirurghi e radiologi incollaborazione con ll’Accademia Nazionale di Medicina in ambito neurooncologico dal 99 al2002. Provider presso il Ministero della Sanità di corsi ECM dal 2001. Co-responsabilenazionale nella commissione ECM per l’aggiornamento in neuro-oncologia dal 2002. Hapubblicato più di 150 lavori su riviste nazionali ed internazionali, con riferimento al temaspecificio della neuro-oncologia. Autore del libro “La terapia dei tumori cerebrali malignidell’adulto e del bambino” ed Springer Verlag Milano 2002. Da qualche anno è reponsabiile ditrattamenti innovativi, con una strategia terapeutica che mira a concentrare direttamente sultumore i vari chemioterapici aumentandone localmente l’efficacia e con riduzione dellatossicità sistemica. Ha contribuito a rendere sistematica la definizione genetica del tumore perla scelta di protocolli terapeutici differenziati e piu’ specifici. [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria divisionale: tel 02 23942 440-551Day Hospital: tel 02 23942 753Infermiere Coordinatore: tel 02 23942 444

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

La divisione di neuro-oncologia clinica risponde alle richiestedell’utenza mensilmente con circa 120 ricoveri ordinari, 60accessi in regime di DH e 100 consulenze neuro-oncologichecon un’attesa per queste ultime di non più di 72 ore.L’ambulatorio dedicato alla patologia tumorale è organizzatoin collaborazione con i radioterapisti per il follow-up dialcuni tipi tumorali e per i secondarismi cerebrali. L’attivitàassistenziale della Divisione si è meglio qualificata con ilsostegno permanente di uno psicologo che, oltre allavalutazione della qualità della vita dei pazienti oncologici,presta la sua competenza per il supporto psicologico deipazienti ed eventualmente del loro nucleo familiare. Si rendedisponibile anche per migliorare l’atteggiamento assistenzialedi tutta l’equipe infermieristica della divisione, per megliocogliere e soddisfare i bisogni dei pazienti. Il 60% dell’utenza proviene da fuori regione e, per migliorarel’offerta assistenziale, la neuro-oncologia si è dotata di unaforesteria per i parenti dei pazienti. È in corso disperimentazione anche una iniziativa, supportata dallaRegione Lombardia e da una Fondazione non profit, chemette a disposizione per gli stessi pazienti neuro-oncologiciuna casa “protetta “ in grado di accogliere paziente e familiarein tutte le occasioni in cui non sia indispensabile un ricoveroospedaliero. L’iniziativa ha successo con il 95% di

occupazione della struttura dedicata. La Regione Lombardiavede molto favorevolmente questa iniziativa che, oltre acostituire un importante servizio socio-assistenziale,permette l’accesso a trattamenti in regime ambulatoriale o diDH o trattamenti di radioterapia ad una popolazione cheper la lontananza o perchè non autosufficiente, avrebbeavuto difficoltà a continuare le terapie. Prenotazioni per visite ambulatoriali: tel CUP: 02 70631911

■ STAFF

Dirigenti medici, NeurologiAndrea Salmaggi: [email protected] Antonio Silvani: [email protected] Marica Eoli: [email protected] Elena Lamperti: [email protected] Angelo Sghirlanzoni: [email protected]

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BorsistiAnna Fiumani, medico neurologoClaudio Lucchiari, psicologo Marco De Rossi, medicoChiara Calatozzolo, CTF

Specializzando in neurologiaAndrea Botturi

Infermieri professionaliAngela Maria Gilardoni (Infermiere Coordinatore), M.Rosaria De Souza, Alberta Giardini, M. Rosaria Laudisio,Silvia Stefani, Nadia Schiavon, Tiziana Pini, GiacominaMapelli, Silvia Stefanini, Ines Reimar Cubria, GabrielNaranyo Munoz, Patrizia Nastasi, Gabriel Diez, CostanzaMazon

OTAAntonietta Basilico, Vincenza Zaccagna, Giuseppe Zagarrio,Barbara Marcellino, Ivana Longo, Antonia Teofilo

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Neuro-oncologia: resp. Amerigo Boiardi, tel 02 23942342; [email protected]• Immuno-neuro-oncologia: resp. Andrea Salmeggi tel 02 23942440; [email protected]• Sperimentazione di nuovi farmaci e di nuove vie disomministrazione: resp. Antonio Silvani tel 02 23942551-2440; [email protected]• Genetica e trials clinici: resp Marica Eolitel 02 23942440 - 2551• Archiviazione e valutazione dati: Elena Lampertitel 02 23942440 - 2551

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

L’Attività di eccellenza della neuro-oncologia clinica ècostituita dalla combinazione di due momenti diagnostico-terapeutici:a) tipizazione genomica in ambito neuro-oncologicolaboratorio di neuro-oncologia sperimentale b) trattamento chemioterapico intratumorale nei glomimaligni

La nostra strategia di integrazione di trattamenti postchirurgici per i pazienti con glioma maligno e non solo, si èsempre focalizzata nel tentativo di controllare localmente larecidiva del tumore. In particolare sono state migliorate leproposte terapeutiche che si basano sull’inoculo locale difarmaci e di radioisotopi. Da quest’anno è fattibile, per ognipaziente che rientri nel protocollo terapeutico, uno studiopreliminare di tipo genetico per fornire un preciso indiceprognostico finalizzato ad un protocollo di terapiapersonalizzato. Il Laboratorio di Neuro-Oncologia Sperimentale esegue leseguenti analisi genetiche:• Studio di perdita di eterozigosi (loss of heterozigosity,LOH) in Gliomi - Nei gliomi si valuta lo stato di eterozigosi

dei cromosomi 1p, 10q, 17p e 19q. LOH 1p è predittiva dichemiosensibilità in oligodendrogliomi (40-90%) eoligoastrocitomi (44%), è spesso associata a LOH 19q ed aprolungata sopravvivenza. LOH 10q è un marcatoreprognostico negativo nei gliomi di alto grado (frequenza del60-85%) ed è associato ad una ridotta aspettativa disopravvivenza (in 10q mappano diversi oncosoppressori).LOH 17p è un marcatore prognostico negativo (mappa ilgene oncosoppressore TP53) nel 50% circa degliastrocitomi di II e III grado. Un prossimo impegnospecifico mira allo studio dei profili di alterazioni geneticheed epigenetiche (metilazione di MGMT) dei gliomi digrado II e III, per selezionare i casi che devono essere trattatiin modo piu’ aggressivo.• Studio di metilazione del promotore del gene MGMT inGliomi Il gene O6-metilguanina-DNA metiltransferasi(MGMT) codifica per una proteina che ripara il DNArimuovendo i legami tra filamenti complementari di DNAcreati dagli agenti alchilanti. La formazione di tali legamipuò causare la morte per apoptosi della cellula tumorale.Attraverso questo meccanismo MGMT causa resistenza aifarmaci alchilanti usati nel trattamento dei gliomi. Quandola metilazione del promotore del gene MGMT ne bloccal’espressione il tumore diventa quindi sensibile alchemioterapico alchilante. La metilazione del promotore diMGMT è associata ad una prognosi migliore. Lavalutazione della metilazione del promotore di MGMT puòfornire un’utile predizione della risposta del tumore agliagenti alchilanti.• Valutazione quantitativa dell’amplificazione del geneEGFR (Epidermal Growth Factor Receptor) inGlioblastomi• Ricerca di mutazioni del gene TP53 con DHPLC(Denaturing High Performance Liquid Chromatography)in gliomi di grado diverso.• Studio di perdita di eterozigosi (LOH) in MeningiomiLa strategia terapeutica per i glomi maligni recurrent edanche primitivi consiste nella combinazione di untrattamento con temozolomide per via sistemica associato achemioterapici iniettati localmente tramite serbatoio diOmmaya (si utilizzano diversi chemioterapici, nitrosoureequali l’ACNU, derivati dell’antracendione quale ilmitoxantrone, composti del platino quali il cis-platino ederivati delle antracicline quali la doxorubicina veicolatatramite liposomi, inibitori della topoisomerasi I qualil’irinotecano).I protocolli clinici sono stati ottimizzati dopovalutazione preliminare in vitro ed in vivo su modelloanimale dell’ attività sinergica dei chemioterapici dautilizzare sia localmente, tramite il serbatoio posizionatodirettamente nel tessuto tumorale che per via sistemica.L’esperienza acquisita è promettente: a) i trattamenti sonofattibili senza significativi effetti collaterali; b) il trattamentonon comporta preparazioni particolari ed è somministrabilein day hospital; c) i trattamenti con inoculo loco regionaledi farmaci sono efficaci, nei glomi maligni permettono unaumento della sopravvivenza del 50-80% rispetto ai

trattamenti tradizionali. Una valutazione statistica deirisultati ottenuti evidenzia che l’opzione di un trattamentoloco regionale ha il valore di aspetto prognosticostatisticamente significativo nel trattamento dei gliomimaligni.Sono in corso anche trattamenti locali con chemioterapicisomministrati tramite il sistema della convection enhanceddelivery, che avviene mediante microinfusione continua conmicropompa a pressione costante per permettere una piùampia distribuzione del chemioterapico nel contesto deltessuto tumorale. Studi preclinici ed istopatologici hannosottolineato la sicurezza e l’efficacia della convectionenhaced delivery. Sempre nel tentativo di concentrare l’azione terapeutica solosulla lesione tumorale, tramite serbatoio di Ommaya sonoormai routinari i trattamenti combinati che prevedonol’associazione di chemioterapici e di radioimunoterapia(RIT con un anticorpo monoclonale verso la tenascina cui èassociato il radioisotopo Y90) direttamente sul tumore (incollaborazione con l’Istituto Oncologico Europeo). • Ricerche di laboratorio con possibilità di prossimeapplicazioni cliniche riguardano la Vaccinazione conendotelio xenogenico in modelli animali di glioma maligno.L'immunoterapia è considerata una promettente terapiaantitumorale alternativa, da associare alle terapieconvenzionali. Tuttavia uno dei limiti di questo approccioconsiste nella elevata instabilità degli antigeni presenti sullecellule tumorali. L'impiego di cellule endoteliali comevaccino offre il vantaggio di una maggiore stabilitànell'espressione antigenica rispetto alle cellule tumorali. Unlavoro apparso nel 2000 su Nature Medicine (Wei, 2000) hadimostrato l'efficacia di una vaccinazione con celluleendoteliali xenogeniche attivamente proliferanti nel ridurrela crescita di diversi tipi di tumore in un modello murino.Una immunoterapia con cellule endoteliali xenogenichepotrebbe essere indicata anche nel controllare la crescita digliomi maligni, che sono caratterizzati da una elevatavascolarizzazione. Esperimenti preliminari di vaccinazionecon cellule endoteliali di aorta bovina (BAECs) eseguiti nelnostro Laboratorio nel corso del 2003 in ratti Fisher, hannodimostrato assenza di effetti collaterali e di lesioni a livellodei principali organi ed una riduzione della crescita di ungliosarcoma di ratto in un modello sottocute. Si prevede diampliare la casistica del modello di glioma sottocutaneo(linea 9L di gliosarcoma di ratto) analizzando 3 gruppi dianimali (gruppo 1: animali con tumore, non vaccinati;gruppo 2: animali con tumore e vaccinati, gruppo 3:animali senza tumore, vaccinati), per confermare i risultatiottenuti. La vaccinazione verrà eseguita con BAECs in attivaproliferazione (4 somministrazioni settimanali di 5x106BAECs fissate con paraformaldeide al 4%). Inoltre sieseguiranno esperimenti con inoculo intracerebrale di 5.104cellule 9L e successiva vaccinazione con BAECs. Questodisegno sperimentale è infatti più simile alla situazione invivo nell'uomo. Si prevede inoltre di applicare questoapproccio anche ad un modello murino di glioblastoma

(GL 251) in associazione con una terapia locoregionale coninibitori dell'angiogenesi (PEX), che si è già dimostrata, inesperimenti condotti dal Dr Bello (Università di Milano), ingrado di inibire la crescita tumorale in modo significativo.Sieri degli animali trattati e dei controlli verranno testati perla eventuale presenza di immunoglobuline in grado diriconoscere antigeni endoteliali eterologhi. Inoltre laeventuale presenza di infiltrati di cellule immunitarie verràvalutata mediante immunoistochimica. Infine sarà valutatala densità dei microvasi nel contesto del tumore.• Uno studio clinico seriato delle fluttuazioni di fattoriplasmatici coinvolti nella predisposizione a trombosi venoseprofonde in pazienti con glioma di alto grado è in corso perindagarne l’eziopatogenesi ed eventualmente proporre unaprofilassi. Nel corso del 2004 è stata studiata la capacità dicolture primarie (10) derivate da gliomi di produrre mRNAe rilasciare nel sovranatante fattori coinvolti nellacoagulazione-angiogenesi (VEGF, tPA, PAI-1, lp(a)); i datihanno evidenziato che le cellule di glioma sono in grado diprodurre e rilasciare tutti questi fattori, ad eccezione dilp(a). I dati sono stati confermati dalla analisiimmunoistochimica condotta su 22 pezzi operatori. Lostudio seriato dei livelli plasmatici dei fattori dellacoagulazione è stato condotto in 31 pazienti ed ha mostratoche l’intervento chirurgico (resezione parziale) non è ingrado di ridurre significativamente i livelli plasmatici diVEGF, PAI-1, tPA. Uno dei pazienti ha presentato unaDVT durante il follow-up; in questo paziente erano presentilivelli plasmatici particolarmente elevati di VEGF, tPA ePAI-1. Al controllo a 4 mesi, i livelli plasmatici di PAI-1aumentavano significativamente rispetto ai valori pre-intervento.Il supporto psicologico nell’attività quotidiana di assistenzaneuro-oncologica contribuisce al miglioramento dellaqualità di vita del paziente e dei familiari che più sonocoinvolgono nell’assistenza. L’esperienza continuasviluppando il tema “Qualità di vita ed aspetti psico socialidel paziente con glioma maligno e relativo nucleo familiare:validazione questionario Caregiver Reaction Assessment”(CRA, Given et. Al, 1992). A tal fine è innanzituttonecessario disporre di protocolli, possibilmente di facile eveloce applicazione, in grado di indicare allo staff medico lesituazioni di difficoltà che possono avere importantiricadute sulla salute del sistema familiare e quindi sui varimembri, paziente compreso. Ciò può essere ottenutoattraverso questionari self-report, che il paziente puòcompilare in autonomia. L’applicazione di questi strumentiin modo sistematico, può così permettere di averemaggiormente sottocontrollo la situazione relazionale edemotiva della famiglia presa in carico. Un utile strumento inquesto senso è il questionario Caregiver ReactionAssessment (CRA, Given et. Al, 1992), sviluppato inAmerica e utilizzato in diversi paesi in relazione a pazientioncologici e con patologie croniche. La traduzione dellaversione italiana ottenuta in lingua originale (back-translation) verrà confrontata con la versione originale.

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Eventuali differenze significative comporteranno unarevisione della traduzione italiana al fine di renderlaconforme all’originale. La scala verrà somministrata ad uncampione di pazienti oncologici presenti nel reparto dineuro-oncologia. L’analisi della struttura fattoriale (analisidelle componenti principali), l’analisi della consistenzainterna (alfa di Cronbach) e l’analisi della validità dicostrutto tramite il confronto delle sottoscale della CRAverrà effettuata con test specifici adeguatamente validati(indice di correlazione di Pearson)

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

• Unità operative di: Radioterapia, Radiologia• Neuropatologia, Laboratorio Analisi e Dipartimento diNeurochirurgia dell’Istituto “C.Besta”. • Medicina Nucleare IEO Milano• Servizio di Psicologia Istituto Nazionale dei Tumori diMilano • Dipartimento di Farmacologia Clinica Università di Pavia • Neuropatologia Università di Torino

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Amerigo Boiardi• Lezioni di neurooncologia presso la scuola si specialità diradioterapia Università di Milano Organizazione eventi• Corso aggiornamento neurologi, neurochirurghi, biologiradioterapisti “la BBB nelle malattie neurologiche,fisiopatologia e prospettive terapeutiche” settembre 2004Castellanza ECM medici • Corso aggiornamento per neurologi, neurochirurghi,radioterapisti ed oncologi sul tema neuro-oncologia Istituto

Besta ed Accademia Nazionale di Medicina, DirettoriBoiardi-Broggi novembre 2004 Hotel novotel NiguardaMilano. ECM Medici

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Corsini E, Gelati M, Calatozzolo C, Alessandri G,Frigerio S, De FrancescoM, Poiesi C, Parati E, Croci D, Boiardi A, Salmaggi A.Immunotherapy with bovine aortic endothelial cells insubcutaneous and intracerebral glioma models in rats: effects onsurvival time, tumor growth, and tumor neovascularization.Cancer Immunol Immunother. 2004 Nov;53(11):955-62.

2. Balzarotti M, Ciusani E, Calatozzolo C, Croci D, BoiardiA, Salmaggi A. Effect of association of temozolomide withother chemotherapic agents on cell growth inhibition in gliomacell lines. Oncol Res. 2004;14(7-8):325-30.

3. Salmaggi A, Gelati M, Pollo B, Frigerio S, Eoli M, SilvaniA, Broggi G, Ciusani E, Croci D, Boiardi A, De Rossi M.CXCL12 in malignant glial tumors: a possible role inangiogenesis and cross-talk between endothelial and tumoralcells. J Neurooncol. 2004 May;67(3):305-17.

4. Silvani A, Eoli M, Salmaggi A, Lamperti E, MaccagnanoE, Broggi G, Boiardi A. Phase II trial of cisplatin plustemozolomide, in recurrent and progressive malignant gliomapatients. J Neurooncol. 2004 Jan;66(1-2):203-8.

5. Sciacca FL, Ciusani E, Silvani A, Corsini E, Frigerio S,Pogliani S, Parati E, Croci D, Boiardi A, Salmaggi A.Genetic and plasma markers of venous thromboembolism inpatients with high grade glioma. Clin Cancer Res. 2004 Feb15;10(4):1312-7.

UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA III

Cefalee e Malattie Cerebrovascolari ■ DIRETTORE: GENNARO BUSSONE

Direttore Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, dell’Unità Operativa “Cefalee e malattiecerebro vascolari” e Direttore del Centro Regionale per la diagnosi e cura delle cefalee e dellealgie cranio facciali. È Professore a contratto c/o la Scuola di Specializzazione in Neurologiadell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove tiene un corso di lezioni sullaFisiopatologia, clinica e terapia delle cefalee. È co-fondatore dell’Associazione ScuolaCefalee (ASC) che tiene corsi residenziali formativi di alta qualificazione accreditati dallaCommissione per l’Educazione Continua in Medicina, della durata di tre anni. È Presidentedell’Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (ANIRCEF), Societàscientifica aderente alla Società Italiana di Neurologia (SIN). Coordina studi clinicimulticentrici volti all’utilizzo di nuovi farmaci nella profilassi della patologia cefalalgica.Inoltre dirige progetti di ricerca nazionali sulla genetica dell’emicrania con e senza aura.È responsabile del Gruppo di Studio internazionale sulla Deep Brain Stimulation nellecefalee. Relatore e organizzatore di congressi nazionali ed internazionali nel campo delleneuroscienze e delle cefalee in particolare. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche lamaggior parte delle quali edite sulle più prestigiose riviste internazionali del settore. Ha scritto inoltre libri e capitoli sui più importanti trattati di medicina. [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Centro Cefalee: tel 02 7063 1911;Infermiere coordinatore: tel 02 2394.2721;

■ STRUTTURA ORGANIZZATIVA DIPARTIMENTALE

Neurobiologia e Terapie NeuroriparativeUnità funzionale Malattie CerebrovascolariResponsabile: Eugenio Parati - tel 02 23942252 – [email protected]

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

• Letti di degenza (15 letti) di cui 10 dedicati alla patologiacerebrovascolare• Day Hospital (2 letti)

■ CENTRI DI RIFERIMENTO

• Centro di Riferimento Regionale per la diagnosi e cura delle Cefalee e delle Algie Cranio Facciali• L’Unità funzionale Cerebrovascolare è Centro diriferimento nel registro Internazionale per la trombolisisistemica nell’ictus ischemico (SITS-MOST)

■ ATTIVITÀ AMBULATORIALI

con prenotazioni al tel 02 7063 1911• Ambulatorio speciale Cefalee e Algie Facciali: Lunedì ore 9-12 (2 ambulatori)

• Ambulatorio per la cefalea giovanile: Lunedì ore 11-13 (1ambulatorio)• Ambulatorio per la patologia cefalalgica da abuso difarmaci: Giovedì ore 14-17 (1 ambulatorio)• Biofeedback: Martedì e Giovedì ore 14-17 (secondo richieste) • Ambulatorio Speciale Malattie Cerebrovascolari: Giovedìore 9-12 (1 ambulatorio): del Centro Unico di Prenotazione(CUP) dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle13.00 alle 15.00 tel 02 70631911 dal lunedì al venerdì,dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 13.00 alle 15.00.

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■ STAFF

Dirigenti medici, neurologiMaria Rita Carriero: [email protected] 02 2394 2385Domenico D’Amico: [email protected] tel 02 2394 2304Licia Grazzi: tel 02 2394 2340Massimo Leone [email protected]; tel 02 2394 2304Eugenio A. Parati: [email protected] tel 02 2394 2387

Infermieri professionaliAntonina Adorno (Ifermiere Coordinatore), PatriziaCarnevale, Sergio Massa, Raquel Mora Garrudo, AmaliaPaltenghi, Francesca Pasquale, Emanuela Tamborra,Eugenia Tomas Roland, Milena Tornelli, Jesus Vela-Gomez,M. Raffaella Viticci

OTAElena Mencoboni, Luisa Passiante, Marisa Seri

AusiliariaResinelli Teresina

Borsisti e ContrattistiMarcella Curone, Medico ChirurgoVincenzo Tullo, Medico Chirurgo

SpecializzandiEliana Mea, Medico ChirurgoAndrea Rigamonti, Medico ChirurgoSusanna Usai, Medico Chirurgo

FrequentatoriFranca Moschiano, Medico Chirurgo

Segreteria Centro Cefalee e Dipartimento di NeuroscienzeClinicheArmando Maschini, Ernestina Pappalardo

■ ELENCO ATTIVITÀ • Diagnostica, terapia e ricerca delle patologie cefalalgichenelle varie espressioni cliniche con particolare riguardo allapatologia emicranica ed alla cefalea a grappolo – responsabileMassimo Leone - tel 02 2394 2304 [email protected]• Studi di genetica, neuroendocrinologia, epidemiologia,qualità di vita – Resp. Domenico D’Amico - tel 02 23942304 • Ricerca e terapia nelle forme cefalalgiche del bambino edell’adolescente; in particolare sviluppo di metodichecomportamentali (biofeedback) – Resp. Licia Grazzi - tel 02 2394 2340 • Terapia stereotassica della cefalea a grappolo cronicaintrattabile – Resp. Massimo Leone - tel 02 2394 2304 [email protected]• Diagnosi e terapia della patologia cerebrovascolare conparticolare riferimento alle forme giovanili (screeningcardiovascolare ed ematologico) – Resp. Maria R. Carriero -tel 02 2394 2385 [email protected]

• Studio di modelli sperimentali di terapie innovativenell’ambito delle patologie cerebrovascolari – Resp. EugenioParati- tel02 2394 2387 [email protected]

■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA

L’U.O. Cefalee e malattie cerebrovascolari è articolata in duesezioni che sono strettamente interconnesse e chesviluppano, sia da un punto di vista clinico che di ricerca, glistudi su queste due patologie di elezione. L’attività di ricerca clinica nel campo della patologiacefalalgica ha permesso negli anni di far si che l’Istituto vengaconsiderato riferimento nazionale per questa patologia;inoltre il Centro per la diagnosi e cura delle cefalee e delleAlgie cranio facciali è centro di riferimento regionale ecoordina attività di vari gruppi di studio delle cefaleenell’ambito della Regione per un Progetto CefaleeLombardia che ha lo scopo di valutare le strategieterapeutiche utilizzate nella profilassi dell’emicraniarapportandole alle misure di qualità di vita e disabilitàutilizzate come outcome. Sono state consolidate collaborazioni internazionali conimportanti centri di ricerca europei e statunitensi che hannoportato inoltre a risultati scientifici che sono stati oggetto dipresentazione a Congressi nazionali ed internazionali e dipubblicazioni.È proseguito il trattamento terapeutico stereotassico dellacefalea a grappolo cronica intrattabile. Questo trattamentoterapeutico assolutamente originale messo a punto presso lans. U.O. per primi al mondo, ci ha permesso di coordinare ilgruppo di studio internazionale sulla Deep BrainStimulation nella terapia delle cefalee.Lo sviluppo di metodiche comportamentali e nelle cefaleedel bambino e dell’adolescente ha portato alla realizzazionedi un test di disabilità proprio dell’età adolescenziale.Per quanto riguarda la patologia cefalalgica secondaria adabuso di farmaco stiamo coordinando studi clinicimulticentrici e sono state proposte linee guida terapeutiche.Una ulteriore attività che contraddistingue la nostra U.O. èla coordinazione di trials clinici multicentrici al fine disviluppare nuovi farmaci per le patologie di eccellenza.

La seconda sezione della U.O. III è dedicata alle malattiecerebrovascolari. Nel 2004 ha ottenuto il suo riconoscimentoufficiale la Unità Funzionale Malattie Cerebrovascolari(UfCv) e la sua attività è esplicitata nelle pagine successive.

■ COLLABORAZIONI ESTERNE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

• National Hospital for Neurology and Neurosurgery, -London, UK • Service de Neurologie, Université Libre de Bruxelles-Hôpital Erasme - Bruxelles, BelgiumRegensburg University - Germany

• Institute for Human and Machine Cognition, Universityof West Florida - Pensacola, Florida, USA• Columbia University College of Physicians & Surgeons,New York - The New England Center for Headache -Stamford, USA• Finch University of Health Sciences, The Chicago MedicalSchool - Chicago, USA• Università di Modena e Reggio Emilia - Policlinico diModena• Clinica Neurologica, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Monza (MI) • Clinica Neurologica I Università degli Studi Federico II,Napoli• Ospedale Civile di Este-Monselice (PD)• Istituto di Neurologia, Università degli Studi di Parma• Istituto di Neuroscienze CNR, Cosenza• Clinica Neurologica, Università Magna Grecia, Catanzaro

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Gennaro Bussone• Incarico di Professore a contratto c/o la Scuola diSpecializzazione in Neurologia dell’Università degli Studi diMilano-Bicocca, dove tiene un corso di lezioni sullaFisiopatologia, clinica e terapia delle cefalee.Domenico D’Amico, Lucia Grazzi Massimo Leone• Docenza presso l’ Associazione Scuola per le Cefalee(ASC) che tiene corsi in due moduli annuali accreditatiECM a Frascati (Roma) sulle cefalee.

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Sprenger T, Boecker H, Toelle TR, Bussone G, May A,Leone M. Specific hypothalamic activation during aspontaneous cluster headache attack.Neurology 2004; 3 (62): 516-517

2. Leone M, May A, Franzini A, Broggi G, MD, Dodick D,Rapoport A, Goadsby PJ, Schoenen J, Bonavita V, BussoneG. Deep brain stimulation for intractable chronic clusterheadache: proposals for patient selection. Cephalalgia 2004; 24 (11): 934-937

3.Leone M, Franzini A, Broggi G, May A, Bussone G. Long-term follow up of bilateral hypothalamic stimulation forintractable cluster headache.Brain 2004; 127: 2259-2264

4. Bussone G. Cefalee. In: Terapia delle MalattieNeurologiche. Ed. Sghirlanzoni A, Lauria G, Pareyson D,Nardocci N. Ermes, Milano, 2004: 148-155

5. Leone M, Franzini A, Broggi A, Bussone G. Expanding the Role of Deep Brain Stimulation fromMovement Disorders to Other Neurosurgical Diseases. In:Freese A, Simeone FA, Leone P, Janson C (eds): Principlesof Molecular Neurosurgery.Prog Neurol Surg. Basel, Karger,2004, vol 18, pp 1–14

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STRUTTURA ORGANIZZATIVA DIPARTIMENTALE DI NEUROBIOLOGIA E TERAPIENEURORIPARATIVE - UNITÀ FUNZIONALE MALATTIE CEREBROVASCOLARI

■ RESPONSABILE: EUGENIO PARATI

Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1978 e si èspecializzato in Neurologia nel 1982. Già responsabile della Human Neural Stem Cell Bankdell’Istituto Neurologico “Carlo Besta”, dal 2001 è diventato responsabile della StrutturaDipartimentale di Neurobiologia e Terapie Neuroriparative dello stesso Istituto. Nel 2003inoltre ha assunto il coordinamento della Unità Funzionale per le Malattie Cerebrovascolari.È Membro della Commissione Nazionale sulle Cellule Staminali presso l’ Istituto Superioredi Sanità a Roma. Le attività di ricerca nei quali è particolarmente impegnato sono legatealla verifica e validazione di terapie innovative per malattie neurodegenerative, disordini delmovimento e malattie cerebrovascolari (restorative neurology – neurotrapiantalogia).È Professore a contratto per la scuola di specializzazione in Farmacologia della Facoltà diMedicina e Chirurgia dell’Università Statale di Milano e la scuola di specializzazione inNeurochirurgia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma. Perl’Anno Accademico 2003/2004 è Docente per il Corso di Medicina Specialistica III annodel Corso di Laurea in Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e PerfusioneCardiovascolare, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Statale di [email protected].

A - STRUTTURA ORGANIZZATIVADIPARTIMENTALE DI NEUROBIOLOGIA E TERAPIENEURORIPARATIVE

■ STAFF

Tecnici di laboratorioSimona Pogliani

Borsisti e contrattisti, biologiGiulio Alessandri, Simona Frigerio, Maurizio Gelati, GloriaInvernici, Arianna Ottolina

FrequentatoriMiriam Figus, Silvia Cristini

■ ELENCO ATTIVITÀ

Attività diagnostica• EPI, ADP, F1.2, tPA, PAI-1Attività di Ricerca• Banking• Biologia Cellulare • Neurotrapiantologia

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

BankingLa “Banca Cellule Staminali Neurali Umane”dell’IstitutoNazionale Neurologico è idonea (accreditamento ecertificazione ISO) al bancaggio di cellule e tessuti neurali eextra-neurali post-mortem di derivazione fetale. Allo scopo di raggiungere nel 2004 la certificazione FACT, sono statiallestiti nel 2003 e si stanno ultimando adeguamenti strutturali

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■ RIFERIMENTI GENERALI

Reparto di degenza: tel 23942721; fax 02 70638217Laboratori di Ricerca e Diagnostica: tel 02 2394252Banca Cellule Staminali Neurali Umane: tel 02 2394272

e logistici dell’area adibita a Laboratorio Diagnostico, diRicerca e Banking. Accanto a questi adeguamenti logistici, lanormativa FACT impone verifiche e validazione di protocolliper la crioconservazione e la coltura cellulare per quantariguarda gli aspetti di vitalità cellulare, staminalità e capacità didifferenziare nei 3 fenotipi neurali prima e dopo ilcongelamento. Al fine di portare anche le cellule di derivazioneextra-neurali presenti nella “Banca Cellule Staminali Umane”dell’Istituto ai livelli di sicurezza FACT si stanno adeguando,per questa parte della Banca, protocolli specifici. Gli standardraggiunti nelle metodologie di bancaggio ci hanno consentitodi partecipare attivamente ad un gruppo di studio Nazionale(ICF: Italian Cell Factory) che ha 2 obiettivi: a) uniformare iprotocolli per la manipolazione e conservazione di cellulestaminali e b) costituire un riferimento nazionale formale asupporto della transizione normativa ministeriale in corso cheassimila le terapie cellulari alle terapie farmacologiche perquanto riguarda gli aspetti di “produzione” cellulare (CellFactory). Pertanto, abbiamo partecipato a meeting ed incontrioperativi con scambio di dati sulle tecniche utilizzate nelleproprie banche; sono inoltre organizzati incontri a scadenzaregolare per confrontarsi con gli altri centri di bancaggioappartenenti al network Italian Cell Factories (Responsabile delgruppo: Prof. Paolo Rebulla, Cord Blood Bank, OspedaleMaggiore Policlinico, Milano).Particolare attenzione, nella ottica di caratterizzazioni prolusivead un uso trapiantologico umano delle cellule bancate, è statadedicata alla caratterizzazione del profilo antigenico, delleproprietà morfologiche, della vitalità in rapporto al ciclocellulare delle Human Neural Stem Cells (NSCs).

Biologia CellulareLa caratterizzazione dei profili antigenico, degli aspettimorfologici, delle caratteristiche riguardanti l’attività biologicae la vitalità cellulare ci ha consentito di ipotizzare la presenza didiverse sottopopolazioni cellulari presenti all’interno dellesingole neurosfere, differenti tra loro per vari aspetti funzionalied in particolare per quanto riguarda la potenzialità di“staminalità”. I dati ottenuti in collaborazione con il gruppo delProf. Cesare Peschle, Laboratorio di Ematologia e OncologiaSperimentale, ISS, Roma, dimostrano che le NSCs non solohanno caratteristiche antigeniche disomogenee, ma possonoessere suddivise in sottopopolazioni diverse per parametri fisici;infatti, utilizzando il profilo FSC (forward scatter, indicatore didimensione cellulare) è possibile evidenziare due distintepopolazioni (FSC “low” e FSC “high”) corrispondenti a celluledi dimensione maggiore e minore. Questo aspetto assumeparticolare importanza per la scelta delle tecniche disomministrazione in vivo (impianto rispetto a iniezionestereotassica della sospensione cellulare da somministrare). La presenza di antigeni tipici per il fenotipo vascolare trovatisulle neurosfere umane ci ha spinto ad approfondire alcuniaspetti di reciprocità morfo-funzionale tra progenitori/stemvascolari e stem neurali che nostri dati e la letteraturaevidenziavano con particolare riferimento ai meccanismi cheregolano la neuronogenesi, aspetto cruciale per conoscere e

controllare il comportamento delle neurosfere nei trapianti. Tenuto conto che la possibilità di avere in modo facilmenteaccessibile staminali neurali umane da utilizzare per i trapiantidal bulbo olfattorio, abbiamo in corso esperimenti dimiglioramento delle rese di estrazione di neurosfere vitali dabulbo olfattorio umano. In particolare l’utilizzo di nuovimarkers antigenici di superficie e il ricorso a tecnicheinnovative di coltura ci hanno dato dati preliminari moltopromettenti in tal senso.I meccanismi apoptotici cellulari sono determinanti per lariuscita delle tecniche trapiantologiche potendo condizionarepesantemente la sopravvivenza della sorgente trapiantata.Per questo abbiamo studiato i meccanismi di regolazionedell’apoptosi nelle NSCs umane. Gli studi sono stati svolti incollaborazione con il gruppo del Prof. Ruggero De Mariaresponsabile del Laboratorio di Ematologia e OncologiaSperimentale dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma. I datiottenuti dimostrano che le NSCs sono resistenti alla induzionedell’apoptosi cellulare. Questa resistenza è secondaria apeculiarità specifiche della caspasi 8 presente all’interno delleNSCs. La rilevanza di tale dato è estrema se si considera che intal modo le NSCs rivelano di possedere una intrinsecaresistenza alla morte cellulare che spiega la loro capacità disopravvivenza in condizioni critiche quali l’impianto inpatologie degenerative focali. La possibilità di poter rintracciare le cellule impiantateall’interno del cervello ospite in modo efficace è una “conditiosine qua non” per verificare qualsivoglia condizionetrapiantologica.Le cellule staminali neurali utilizzando metodiche classiche dirilevamento mostrano una peculiare dissociazione tra effettorestorativo e numero di cellule ritrovate a fronte del numero dicellule trapiantate. Pertanto stiamo lavorando alla messa apunto di una tecnica di marcat che consenta, senza sacrificarel’animale, di seguire nel tempo il tracing delle cellule con unrepere difficilmente distruggibile quale il Fe+++. Allo statoattuale abbiamo dati soddisfacenti sulla incorporazione emantenimento del magnetodendrimero in coltura di cellulestaminali neurali; sono in corso gli studi in vivo.Caratteristica qualificante della nostra banca è la presenza dicellule staminali da cervelli patologici quali i cervelli trisomici21 (Sindrome di Down). Questa aspetto è per noiparticolarmente interessante non solo per gli aspettifisiopatologici ma anche ontogenetici sottesi allo studio dellecaratteristiche di proliferazione ed espansione delle neurosfereumane ma anche del loro differenziamento in astrociti, neuronied oligodendrociti. I primi risultati ottenuti riguardano lapresenza della proteina BACE-2 nel surnatante di colture diNSCs da soggetti trisomici. Il dato è particolarmentesignificativo considerando che la sindrome di Downrappresenta un buon modello di Alzheimer avendo lacaratteristica di formare depositi della proteina amiloide betanel cervello di chi ne è affetto. BACE-2 è stata scelta quale proteina da studiare in quantocapace di clivare il precursore di amiloide beta e poiché il geneche la codifica si trova sul cromosoma 21. Le staminali da

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trisomia 21 sono il modello ideale di riferimento per gli studi invitro sul ruolo di questa proteina. Lo studio è stato svolto incollaborazione con la Dott.ssa Luisa Benussi, Laboratorio diNeurobiologia, Clinica della Memoria, IRCCS Centro S.Giovanni di Dio-FbF, Brescia.Trapiantologia Nell’ambito di un progetto di ricerca sulla SLA, incollaborazione con l’Istituto. “Mario Negri” di Milano chefornisce il modello animale di SLA, con l’Istituto di ScienzeFarmacologiche di Milano per la messa a disposizione dellostrumento per NMR su animali, con il Prof. Bulte JW,Dipartmento di Fisiologia e genomica Funzionale, Universitàdella Florida, Gainesville, Florida, USA, per la fornitura deimagnetodendrimeri stiamo verificando i primi datipreliminari riguardanti la somministrazione per viaintracerebroventricolare di staminali neurali caricate conmagnetodendrimeri.È terminato uno studio sul modello murino di spinal cordinjury utilizzando per il trapianto cellule staminali neuraliGFP+ ottenute per infezione virale. La collaborazione con ilgruppo del Prof. De Maria-Laboratorio di Ematologia eOncologia Sperimentale dell’I.S.S. di Roma ha fornitol’expertise per l’infezione delle NSCs rendendole GFP+ per iltrapianto. Il modello di lesione spinale è stato fornito dalProf. Roberto Pallini, Istituto di Neurochirurgia,Dipartimento di Neurochirurgia, Università Cattolica diRoma. I dati ottenuti (“Transplantation of Neural Stem Cellsto the Injured Spinal Cord Experimental Results in RodentAnimal Models”, submitted) sono positivi per l’impianto, lasopravvivenza e la differenziazione in fenotipi neurali; daimplementare sono le evidenze riguardanti il recuperofunzionale per la necessità di attivare un progetto di ricerca adhoc in tal senso. Da ultimo, in collaborazione con la Dott.ssa De Simonidell’Istituto Mario Negri di Milano, sono in corso studi sumodello animale di lesione ischemica cerebrale e impianto dicellule staminali neurali versus impianto di cellule staminaliematopoietiche circolanti (CD34+).Anche in questo modello abbiamo osservato una certadivaricazione tra effetto biologico del trapianto e numero dicellule “ritrovate” rispetto al numero di cellule trapiantatetanto da aggiungere alle nostre tecniche di tracing anchel’utilizzo di staminali estratte da topi transgenici Rosa 26facilmente rintracciabili per reazione con X-Gal.L’interesse del nostro Laboratorio per gli aspetti “vascolari”,secondario alla stretta correlazione tra neurali staminali eprogenitori/staminali vascolari, ci ha portato a collaborarecon il Prof. Paolo Maddeddu (Cardiovascular Medicine andGene Therapy Section of the National Laboratory, ItalianNational Institute of Biostructures and Biosystems, Osilo,Sassari), che ha un modello di ischemia periferica (“mouselimb ischemia”: danno ischemico prodotto dal legamedell’arteria femorale) modello nel quale la somministrazionedi cellule staminali ricavate da aorta fetale umana (cellulestaminali bancate nella nostra Banca nella sezione Celluleextra-neurali) ha fornito chiare evidenze non solo di

rivascolarizzazione, ma anche di rigenerazione del tessutomuscolare aprendo interessanti prospettive riguardo allaplasticità delle cellule staminali.

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

• Prof. Roberto Nicosia, Department of Pathology,University of Washington, Seattle, WA 98195, USA.• Prof. Paolo Rebulla, Ospedale Maggiore Policlinico,Milano• Prof. Cesare Peschle, Laboratorio di Ematologia edOncologia Sperimentale, ISS, Roma• Prof. Ruggero De Maria, Laboratorio di Ematologia edOncologia Sperimentale, ISS, Roma• Prof. Paolo Maddeddu, Cardiovascular Medicine andGene Therapy Section of the National Laboratory, ItalianNational Institute of Biostructures and Biosystems, Osilo,Sassari.• Dott.ssa MariaGrazia De Simoni, Istituto di Ricerche“Mario Negri”, Milano• Dott.ssa Tiziana Mennini, Istituto di Ricerche “MarioNegri”, Milano• Dott.ssa Caterina Bendotti, Istituto di Ricerche “MarioNegri”, Milano• Dott.ssa Daniela Curti, Istituto di Farmacologia,Università degli studi di Pavia, Pavia• Prof. G. Maira, Istituto di Neurochirurgia, UniversitàCattolica di Roma, Roma• Prof. Andrea Levi, Istituto di Neurobiologia e MedicinaMolecolare, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Eugenio Parati:• Professore di Neurologia c/o Scuola di Specialità inNeurochirurgia - Università Gemelli - Roma• Professore di Farmacologia c/o Scuola di Specialità inFarmacologia per Medicina - Università Statale, Milano• Professore di Neurologia c/o Scuola di Specialità inCardiologia e Fisiopatologia Respiratoria - Università Stataledi Milano.• Tutor per tesi dal titolo ”Caratterizzazione distretto-specifica di cellule endoteliali umane “della Sig.na GloriaInvernici -“Isolamento e caratterizzazione di cellulestaminali neurali da diversi distretti cerebrali fetali da tessutiprovenienti da soggetto adulto e da aree extraneurali diorigine ectodermica” della Sig.na Stefania De Grossi

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Alessandri G, Pagano S, Bez A, Benetti A, Pozzi S,Iannolo G, Baronio M, Invernici G, Caruso A, MunerettoC, Bisleri G, Parati E. Isolation and culture of human muscle-derived stem cells able to differentiate into myogenic andneurogenic cell lineages. Lancet 2004;364:1872-1883.

2. Ricci-Vitiani L, Pedini F, Mollinari C, Condorelli G,Bonci D, Bez A, Colombo A, Parati E, Peschle C, De MariaR. Absence of caspase 8 and high expression of PED protectprimitive neural cells from cell death. J Exp Med2004;200:1257-1266.

3. Parati EA, Pozzi S, Ottolina A, Onofrj M, Bez A, PaganoSF. Neural stem cells: an overview. J Endocrinol Invest.2004;27(6 Suppl):64-7. Review.

4. Corsini E, Gelati M, Calatozzolo C, Alessandri G,Frigerio S, De FrancescoM, Poiesi C, Parati E, Croci D,Boiardi A, Salmaggi A. Immunotherapy with bovine aorticendothelial cells in subcutaneous and intracerebral gliomamodels in rats: effects on survival time, tumor growth, andtumor neovascularization. Cancer Immunol Immunother.2004 Nov;53(11):955-62.

5. Belicchi M, Pisati F, Lopa R, Porretti L, Fortunato F,Sironi M, Scalamogna M, Parati EA, Bresolin N, TorrenteY. Human skin-derived stem cells migrate throughout forebrainand differentiate into astrocytes after injection into adult mousebrain. J Neurosci Res. 2004 Aug 15;77(4):475-86.

B - UNITÀ FUNZIONALE MALATTIECEREBROVASCOLARI

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

L’UfCV è parte di un Dipartimento Interaziendalecostituito da 4 IRCCS (Istituto Nazionale NeurologicoCarlo Besta, Milano; Centro Cardiologico Monzino,Milano; Fondazione S. Maugeri, Pavia; Fondazione ProJuventude Don Gnocchi, Milano) con il patrocinio dellaRegione Lombardia, che consente la presa in carico deipazienti affetti da patologia cerebrovascolare dalla fase acutaalla gestione domiciliare.L’offerta assistenziale fornita dalla UfCV si compone di:• 10 letti per la degenza ordinaria, di cui 4 attrezzati per ledegenze semi-intensive;• posti di degenza di Day Hospital in numero variabile,secondo le richieste del momento, per i pazienti che nonnecessitano di ricovero in degenza ordinaria per ilcompletamento delle indagini;• due ambulatori divisionali di neurologia il martedì ed ilmercoledì mattina;• un ambulatorio speciale “Malattie Cerebrovascolari” ilgiovedì mattina.I ricoveri di degenza ordinaria e DH vengono decisi dallospecialista Neurologo dopo consultazione ambulatoriale ocontatto con un altro medico o un’altra strutturaospedaliera. Per accedere all’ambulatorio “MalattieCerebrovascolari” sono necessarie la prenotazione attraversoil CUP (allo sportello di via Celoria 11 o telefonicamente aln° 02 70631911) e l’impegnativa del medico di famiglia odi un medico specialista.

■ STAFF

Dirigenti medici, neurologiEugenio Parati: [email protected], tel 02 23942387Maria Rita Carriero: [email protected] 02 23942385

Borsisti e contrattistiEmilia Berta, Luigi Caputi, Maria Paola Perini

SpecializzandiGiorgio Boncoraglio

Infermiere coordinatoreAnna Floris

■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA

ATTIVITÀ CLINICAAll’interno del Dipartimento Interaziendale per la presa incarico e lo studio dei pazienti affetti da patologiacerebrovascolare l’UfCV ha messo a punto un percorsodiagnostico - terapeutico multidisciplinare, attivabile con ilSSN sia in regime di ricovero che in regime ambulatoriale:1. Valutazione neurologica di ingresso: è il primo contattodel paziente con l’Istituto. Insieme con lo specialistaNeurologo viene deciso il piano diagnostico - terapeutico,che potrà articolarsi in diversi momenti, attivabiliseparatamente in relazione alle problematiche emerseall’atto della visita.a. Valutazione ematochimica: dalla routine agli esami piùmoderni per la ricerca degli stati trombofilici e ladiagnostica delle vasculiti.b. Valutazione cardiologica: se necessario il paziente potràeseguire una batteria di test comprendente ECG basale osecondo Holter, eco-cardiogramma trans-toracico o trans-esofageo.c. Valutazione neuroradiologica: può includere TAC eRisonanza Magnetica dell’encefalo (inclusi gli studi didiffusione e perfusione), PET cerebrale (questa pressol’Ospedale Policlinico di Milano), Eco-Doppler dei tronchisovra-aortici, Doppler trans-cranico, angio-TAC, angio-RM, Angiografia cerebrale.d. Valutazione neuropsicologica: con particolare riferimentoalla quantizzazione ed al follow-up dei deficit cognitivi nellemalattie cerebrovascolari.e. Valutazione neurochirurgica: attivabile per la patologiacerebrovascolare emorragica o malformativa.f. Valutazione fisiatrica: attivabile per la patologiacerebrovascolare acuta, post-acuta e cronica, con possibilitàdi programmare cicli di terapia neuroriabilitativa instrutture convenzionate.2. Valutazione neurologica di uscita: in caso di ritorno aldomicilio, lo specialista Neurologo redige una relazionefinale per il medico curante con i suggerimenti del caso;qualora fossero necessari ulteriori valutazioni o interventi, lospecialista Neurologo potrà proporre il trasferimento in altrestrutture appartenenti al Dipartimento Interaziendale.

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ATTIVITÀ DI RICERCAIl lavoro svolto nel corso dell’anno 2004 dalla UfCV haprodotto i seguenti risultati:Verificata la validità del database Cedir 3.01 qualestrumento per il monitoraggio dell’andamento dellamalattia cerebrovascolare in accordo con le linee guidanazionali e internazionali (SPREAD ed EUSI), giàsottoposto alla validazione delle strutture competentidell’Istituto (Direzione Sanitaria e Servizio diNeuroepidemiologia), nel corso del 2004 si è provveduto adimplementare ulteriormente la casistica registrata(attualmente il database conta 460 casi, di cui 90 inseritinell’ultimo anno);La validazione del protocollo diagnostico-terapeutico(PDT) elaborato nel 2003 ha portato ad effettuare nuovemodifiche che attualmente sono oggetto di ulteriorevalidazione (PDT Stroke beta4);Nel valutare i protocolli previsti per l’arruolamento deipazienti nei trials clinci in corso (“SYNTHESIS”; “Studioclinico pilota, randomizzato, in doppio cieco sull’uso difilgrastim nell’ischemia cerebrale acuta per la mobilizzazionedelle cellule staminali del midollo osseo”), abbiamoosservato:• che il polimorfismo 4G/5G del gene del PAI correla con ilivelli plasmatici di colesterolo (Boncoraglio GB et al.: Apossible explanation for the conflicting association of PAI-14G/5G polymorphism with myocardial infarction andischemic stroke: the influence on cholesterol levels.Sottomesso a Blood);• che alti livelli di anticorpi anticardiolipina e diomocisteina sono un fattore di rischio aggiuntivo nei malaticerebrovascolari con PFO (Carriero MR et al.:Anticardiolipin antibodies and hyperhomocysteinemia arevascular risk factors in patients with patent foramen ovaleand ischemic stroke. Sottomesso a Stroke);• un caso di mastocitosi sistemica quale agente patogeneticodi ictus cerebrale (Boncoraglio GB et al.: Systemicmastocytosis: a potential neurological emergency. In press,Neurology);• che le statine hanno un effetto pleiotropico di tipo anti-infiammatorio (Frigerio S. et al: Pravastatin in vivo reducesmigration of mononuclear cells through endothelial cellmonolayers. Sottomesso a Annals of Neurology);• che il fumo non costituisce un fattore di rischio aggiuntivonelle pazienti con trombosi venosa cerebrale che assumonoestroprogestinici (Ciccone A et al.: Is smoking a risk factorfor cerebral sinus thrombosis in oral contraceptive users? Acase-control study. Sottomesso a Neurological Science);

■ COLLABORAZIONI ESTERNE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

• Università La Sapienza di Roma (Prof.ssa Rasura)• Università Cattolica di Roma (Prof. Broccolini)

• IRCCS Istituto Mondino di Pavia (Prof. Micieli)• IRCCS Istituto Auxologico di Milano (Dott. Stramba-Badiale)• Istituto Superiore Sanità di Roma (Prof. Peschle)• IRCCS Istituto Fatebenefratelli di Brescia (Dott.ssaBenussi)• IRCCS Istituto Santa Lucia di Roma (Dott.ssa Placido)• IRCCS Neuromed di Venafro (Prof. Nicoletti)• IRCCS Istituto Cardiologico Monzino di Milano (Prof.ssaTremoli)• Unità Complessa Malattie Cerebrovascolari/Stroke Unit,IRCCS Fondazione Istituto Neurologico CasimiroMondino di Pavia (prof. Micieli).• Stroke Unit - Dipartimento di Neurologia, OspedaleNiguarda Cà Granda di Milano, Italia (dott. Ciccone).

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Eugenio Parati:• Relatore nel corso di aggiornamento “L’emergenza clinicain ambito neurologico negli adulti e nei bambini: corsoteorico-pratico”, Istituto Nazionale Neurologico “CarloBesta”, Milano.Maria Rita Carriero:• Relatrice nel corso di aggiornamento “L’emergenza clinicain ambito neurologico negli adulti e nei bambini: corsoteorico-pratico”, Istituto Nazionale Neurologico “CarloBesta”, Milano.

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Boncoraglio GB, Carriero MR, Chiapparini L, Ciceri E,Ciusani E, Erbetta A, Parati EA. Hyperhomocysteinemia andother thrombophilic risk factors in 26 patients with cerebralvenous thrombosis. Eur J Neurol 2004;11:405-409.

2. Rigamonti A, Boncoraglio G, Carriero MR, Bussone G.A case of Melkersson-Rosenthal syndrome with featuressuggesting immune etiology. Eur Neurol 2004;51:42-43.

3. Grimaldi D, Mea E, Chiapparini L, Ciceri E, Nappini S,Savoiardo M, Castelli M, Cortelli P, Carriero MR, LeoneM, Bussone G: Spontaneous low cerebrospinal pressure: amini review. Neurol Sci 2004;25 Suppl 3:S135-S137.

4. Alessandri G, Pagano S, Bez A, Benetti A, Pozzi S,Iannolo G, Baronio M, Invernici G, Caruso A, MunerettoC, Bisleri G, Parati E. Isolation and culture of human muscle-derived stem cells able to differentiate into myogenic andneurogenic cell lineages. Lancet 2004;364:1872-1883.

5. Ricci-Vitiani L, Pedini F, Mollinari C, Condorelli G,Bonci D, Bez A, Colombo A, Parati E, Peschle C, De MariaR. Absence of caspase 8 and high expression of PED protectprimitive neural cells from cell death. J Exp Med2004;200:1257-1266.

UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA IV

Malattie Neuromuscolari e Neuroimmunologia■ DIRETTORE: RENATO MANTEGAZZA

Laureato presso l’Università degli Studi di Milano, specializzato in Neurologia pressol’Università di Pavia. Dal 1983 è entrato a far parte della Divisione di Malattie Neuromuscolaridell’Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” come clinico e ricercatore e successivamentecome Assistente Medico di Neurologia a tempo pieno. Nel Marzo 2003 è diventato Responsabiledella U.O. Neurologia IV – Neuroimmunologia e Patologia Muscolare. Negli anni passati hasvolto attività di ricercatore presso il Dipartimento di Immunologia Chimica dell’IstitutoWeizmann, Rehovot (Israele), nel laboratorio diretto dalla Prof. S. Fuchs, e presso il Dipartimentodi Neurologia dell’Università di Stanford (CA), diretto dal Prof. L. Steinman. Il suo ambitoclinico e di ricerca comprende le malattie autoimmuni, neuromuscolari e degenerative delsistema nervoso centrale e periferico; in particolare la sua attività scientifica è rivolta allaintegrazione tra la ricerca sui meccanismi patogenetici di malattie, come la miastenia grave,sclerosi multipla, miopatie infiammatorie, distrofie muscolari, sclerosi laterale amiotrofica, el’innovazione terapeutica. Svolge attività di consulenza scientifica per diverse riviste scientificheinternazionali e di revisione di grants per diverse Società Scientifiche/Associazioni; è esperto adhoc per l’Organizzazione Mondiale della Sanità – Vaccines and Other Biologicals, The V&BSafety of Vaccines Standing Committee. È stato chiamato in qualità di esperto al 119thWorkshop “Diagnostic criteria and outcome measures in randomised controlled trials in theadult idiopathic inflammatory myopathies, excluding inclusion body myositis”, organizzatodalla European NeuroMuscular Centre, per la definizione di criteri diagnostici appropriati perle diverse forme di miopatia infiammatoria. È Principal Investigator o Partner in diversecollaborazioni scientifiche e trial clinici sperimentali sia a livello europeo che [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria Divisionale: tel 02 23942255/2282; fax 02 70633874; [email protected]: tel 02 23942255/2413Infermiere Coordinatore: tel 02 23942333/2435

■ STRUTTURA ORGANIZZATIVA SEMPLICE SCLEROSIMULTIPLA

Responsabile: Clara MilaneseCentro regionale SM: tel 02 23942548 fax 02 70638217; [email protected] visite ed esami ambulatoriali: CUP tel 02 70631911

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

Reparto: 14 letti di degenza ordinaria di cui 6 dedicati alla SMDay-Hospital: 2 lettiAmbulatorio Speciale per Malattie Neuromuscolari eNeuroimmunologia - lunedì, martedì, mercoledì e giovedìper prenotazioni tel 02 23942255Ambulatorio Speciale Distrofie Muscolari - Dr.ssa Morandiper prenotazioni tel 02 23942413Ambulatorio speciale SM: 5 accessi settimanali (2 il lunedì,1 il martedì e 2 il giovedì), ore 10 - 13 Day Hospital per SM: 2 accessi/die per 5 gg/settimana dallunedì al venerdì■ CENTRI DI RIFERIMENTO

• Centro Regionale di Riferimento per la Prevenzione eDiagnosi delle Miopatie Ereditarie• Centro Nazionale di Riferimento per la Ricerca, Diagnosie Cura della Miastenia Gravis• Centro Regionale di Riferimento per la dispensazionefarmaci immunomodulanti nella Sclerosi Multipla• Sede Nazionale dell’Associazione Italiana per la Lottacontro la Miastenia (AIM), tel 02 2360280; fax 0270633874; [email protected]• Centro Regionale Sclerosi Multipla

■ STAFF

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Dirigenti Medici NeurologiCarlo Antozzi: [email protected] Confalonieri: [email protected] La Mantia: [email protected] Lauria: [email protected] Milanese: [email protected] Morandi: [email protected]

Dirigenti BiologiFrancesca Andreetta: [email protected] Baggi: [email protected] Bernasconi: [email protected] Mora: [email protected]

Specializzandi in Neurologia Nadia Mascoli, Paola Penza

Tecnici di Laboratori Flavia Blasevich, Eleonora Canioni, Elisabetta Mariani,Antonio Mauro, Ornella Simoncini

Infermieri ProfessionaliIlaria Belloni, Angela Campanella

OTAAda Mameli

Contrattisti Ricercatori rientro dall’esteroRosetta Pedotti: [email protected]

Contrattisti e BorsistiElisa Arnoldi, Biologa Raffaella Brugnoni, BiologaFrancesca Camozzi, BiologaCristina Cappelletti, BiologaPiercarlo Cristaldini, BiologoClaudia Di Blasi, BiologaBarbara Gallo, BiologaMarilena Lapilla, BiologaRaffaella Lombardi, BiologaLorenzo Maggi, MedicoMara Negri, BiologaAlessandra Ruggieri, BiologaSimona Saredi, Laureata in CTFFederica Ubiali, BiologaSimona Zanotti, Biologa

TesistiElisa Bonomi, Biotecnologie MedicheFrancesca Colleoni, Scienze BiologicheGiovanni Lombardi, Biotecnologie MedicheSilvia Musio, Scienze BiologicheSara Nava, Scienze BiologicheValeria Nessi, Scienze Biologiche Elisa Pavesi, Biologia Applicata alla Ricerca BiomedicaDaniela Piga, Scienze BiologicheElena Restelli, Biologia Applicata alla Ricerca BiomedicaLetizia Riccio, Scienze BiologicheStefano Scabeni, Scienze BiologicheDottorandi in “Translational and Molecular Medicine”(DIMET)Paolo Ferro, Biologo

FrequentatoriIlaria Brambilla, BiologaNerina Mascoli, Medico

Collaboratori amministrativiDaniela Aloi, Antonietta Boffa, S. Calcagno, Rita Tromellini

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Attività Clinica nell’ambito delle MalattieNeuromuscolari, Autoimmuni, Degenerative del SistemaNervoso Centrale e Periferico: responsabile RenatoMantegazza: tel 02 23942255/2282; [email protected]• Unità Funzionale di Emaferesi e Immunoterapia:responsabile Carlo Antozzi; tel 02 23942255/2361;[email protected]• Diagnostica Istocitopatologica del muscolo con agobiopsiamuscolare (attività esclusiva del Centro, circa 250biopsie/anno); Servizio di Prevenzione e Diagnosi delleMiopatie Ereditarie e Degenerative: responsabile LuciaMorandi; tel 02 23942255/2413; [email protected]• Diagnostica istocitopatologica e morfometrica del nervoperiferico con biopsia cutanea (attività esclusiva del Centro,circa 120 biopsie/anno): responsabile Giuseppe Lauria; tel 02 23942255/2378; [email protected]• Diagnostica Sierologica delle Malattie Autoimmuni delSistema Nervoso Centrale e Periferico, e del Muscolo:responsabile dr. Francesca Andreetta; tel 02 [email protected] • Diagnostica Genetico-Molecolare delle MalattieNeuromuscolari: responsabile Pia Bernasconi; tel 02 23942369; [email protected]• Laboratorio di biologia della cellula muscolare:responsabile Marina Mora; tel 02 23942632;[email protected]

• Attività di ricerca clinico-scientifica di eccellenza,articolata come segue:- Malattie autoimmuni del sistema nervoso periferico e delmuscolo- Malattie autoimmuni del sistema nervoso centrale- Genetica molecolare delle distrofie muscolari e dellecanalopatie- Neuroimmunologia sperimentale- Studio del modello sperimentale di sclerosi multipla- Studio di modelli sperimentali di neuropatie periferiche- Neuromiopatie e neuroimmunopatologia- Eccellenza Professionale di ricerca in Biologia della CellulaMuscolare- Banca di cellule muscolari da pazienti con patologianeuromuscolare; questa banca ha ottenuto finanziamenti daTelethon e dalla Comunità Europea

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

Miastenia grave (MG)• Timectomia. Viene continuata la esperienza relativaall’esecuzione di una timectomia radicale con tecnica mini-invasiva in pazienti miastenici portatori o meno di timoma.Il tessuto viene analizzato con una scheda anatomo-patologica dedicata basata sulla caratterizzazione delfenotipo cellulare immunitario e muscolare. • Patologia timica. L’aumentata espressione dimetalloproteinasi (MMPs), enzimi proteolitici chedegradano l’ECM e la membrana basale, potrebbe essereassociata ad una maggiore invasività del timoma. A questoscopo abbiamo analizzato i livelli dei trascritti specifici perMMP-1 e MMP-7 in timi patologici ottenuti da miastenici.Per controllo sono stati analizzati timi di bambini nonmiastenici sottoposti ad intervento di cardiochirurgia. Irisultati molecolari evidenziano che nei timomi invasivi ilivelli di MMP-1 e MMP-7 sono aumentati; è in corso lostudio della espressione proteica di MMP-1 e MMP-7.Modello sperimentale di miastenia grave (EAMG)• Tolleranza immunologica. Questa linea di ricerca intendedefinire e valutare nuove terapie immunomodulanti dellarisposta autoimmune verso l’AChR, antigene target nellamiastenia grave (MG). Gli esperimenti sono stati condottiutilizzando specifici modelli cellulari derivati dal modellosperimentale di MG nel ratto Lewis. Sono stati seguiti duedifferenti approcci: 1) induzione di fenotipoimmunomodulante in cellule dendritiche (DC) e 2)modulazione della risposta antigene specifica mediantecellule T regolatore (Treg) a fenotipo CD4+CD25+.Miopatie infiammatorie (MI)• Immunopatogenesi. In collaborazione con il Dr. O.Baricordi e la Dr.ssa R. Rizzo (Università degli Studi diFerrara) sono stati dosati i livelli delle molecole solubiliHLA-I e HLA-G nel siero di pazienti affetti da MI (n = 50)e per controllo nel siero di 26 pazienti affetti da altremalattie neurologiche. Livelli misurabili di sHLA-I (> 1ng/ml) sono stati rilevati nel 92% dei sieri analizzati, diquesti 5 (7%) avevano un livello di sHLA-I superiore alrange di normalità. Livelli misurabili di sHLA-G sono statiindividuati in 9/76 (12%) sieri analizzati, di questi 3 (33%)mostravano livelli di sHLA-G superiori ai livelli normali. Èin corso l’analisi mediante immunoistochimicadell’espressione di HLA-G in campioni di tessuto muscolaredi pazienti MI e di pazienti non miopatici di controllo.Encefalite autoimmune sperimentale (EAE)• Studio dei meccanismi patogenetici della SM: lacomponente allergica. Alcuni studi suggeriscono chemeccanismi effettori e mediatori delle risposte allergichepossono modulare la risposta autoimmune nella EAE, unodei modelli di SM più studiati. Per approfondire il ruolodell’istamina nello sviluppo e progressione della EAE,abbiamo studiato la EAE in un modello murino, messo adisposizione dal Prof. Ohtsu (Università di Sendai,Giappone), con delezione del gene codificante l’enzimaistidina decarbossilasi (HDC) necessario per la sintesidell’istamina. I risultati da noi ottenuti suggeriscono che in

questi animali la EAE ha un decorso più grave, con infiltratiinfiammatori diffusi a livello del SNC, con una prevalentecomponente granulocitaria. Inoltre, i linfociti T attivati diquesti animali producono più TNF-a, IFN-g e leptinarispetto ai linfociti T degli animali di controllo. Questeosservazioni suggeriscono che l’istamina endogena regolasignificativamente la risposta autoimmune nella EAE equindi l’espressione clinica di malattia, limitando il dannoal SNC.Ruolo immunomodulatorio dell’istamina nella EAE. È ancora da determinare quali siano i recettori per l’istaminacoinvolti nella modulazione della EAE, e quali siano le lorofunzioni immunomodulanti. Nel nostro laboratorio sono incorso studi volti a valutare l’espressione, mediante real-timePCR, di specifici recettori per l’istamina sui linfociti Tattivati contro antigeni mielinici. Inoltre, mediante studifarmacologici con agonisti ed antagonisti per i vari recettoridell’istamina stiamo valutando come varia la proliferazionedei linfociti T attivati e la loro produzione di citochine. Meccanismi patogenetici dell’anafilassi a peptidi self neltopo. Per comprendere quali possano essere i mediatoriresponsabili delle reazioni anafilattiche a peptidi self, nelnostro laboratorio ci stiamo avvalendo sia di topi knockoutper l’istamina, sia di approcci farmacologici mirati abloccare l’istamina ed il platelet activating factor (PAF), iprincipali mediatori delle risposte allergiche nel topo. Studipreliminari suggeriscono che il PAF sia il maggioreresponsabile dell’anafilassi contro peptidi self. Utilizzandoun modello murino di anafilassi al self in cui due frammentiproteici della mielina sono differenzialmente espressi neltimo, stiamo studiando le differenze della risposta immunecontro questi specifici peptidi che possono conferireresistenza allo sviluppo dell’anafilassi. Questi risultatipotrebbero contribuire sostanzialmente alla comprensionedella patogenesi delle risposte allergiche. Proprietà immunoregolatorie delle cellule staminalimesenchimali come trattamento dell’encefaliteautoimmune sperimentale. È stato recentementedimostrato che le cellule staminali neurali possonopromuovere la riparazione di cellule del SNC danneggiate.Questo meccanismo potrebbe in parte spiegare ilmiglioramento della EAE osservato in topi che hannoricevuto un trattamento con cellule staminali neurali.Tuttavia, è stato recentemente dimostrato che le cellulestaminali svolgono un ruolo chiave nella maturazione dicellule T e B, e che sopprimono la proliferazione deilinfociti T. In collaborazione con l’Università di Genova,abbiamo avviato un progetto volto a studiare i meccanismiimmunoregolatori delle cellule staminali mesenchimali(MSC) in grado di supportare l’utilizzo delle stesse neltrattamento della SM. Infatti, le MSC potrebberorappresentare un mezzo importante per il trattamento dellemalattie demielinizzanti del sistema nervoso ed inparticolare della SM.Encefalite di Rasmussen (ER) ed altre forme di epilessiaNel corso dell’anno, è continuata la raccolta e l’analisi della

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reattività anticorpale presente nel siero e nel liquor dipazienti ER e affetti da altre forme di epilessia, provenientida diversi Centri italiani e internazionali (europei,americani, giapponesi). L’analisi è stata condotta utilizzandoun test ELISA, specifico per il dosaggio degli autoanticorpianti-GluR3, e tecniche di immunoblotting. È ancora incorso lo studio con microchips per individuare nuovi targetsantigenici. Il progetto è condotto in stretta collaborazionecon le UU.OO. Neurofisiologia Sperimentale eNeuropsichiatria Infantile.Cellule staminali e reattività immunologicaCellule staminali neurali (NSC) sono caratterizzate da unabassa/assente espressione di molecole del complessomaggiore di istocompabilità (MHC), e ciò si traduce in unaminima possibilità di rigetto cellulare in caso di trapianto. Ilprogetto ha valutato mediante esperimenti in vitro direazione mista linfocitarie (MLR) il grado di alloreattivitàtra NSC e linfociti di sangue periferico (PBL) di donatori, eil tipo di risposta ottenuta è stata associata con l’aplotipoHLA (loci A, B e DR) dei donatori e delle linee staminali.Gli esperimenti MLR eseguiti hanno confermato la bassaimmunogenicità delle linee staminali neurali, e tale risultatoè riconducibile alla bassa espressione di molecole MHC.Abbiamo quindi verificato il comportamento di NSC inpresenza di IFN-gamma: abbiamo osservato un’aumentodell’espressione di molecole MHC e, ripetendo gliesperimenti MLR, è stato misurato un modesto aumentodelle risposte proliferative.Attività aferetica – immunoterapiaÈ proseguito il progetto dedicato all’immunomodulazionemediante proteina A nell’encefalopatia di Rasmussen, incollaborazione con le U.O. Neurologia VI e NPI; sono intrattamento cronico quattro pazienti ad esordio adulto; duepazienti hanno raggiunto un follow-up clinico superiore adun anno, con soddisfacente controllo della fenomenologiacritica, miglioramento del deficit neurologico e progressivariduzione della terapia steroidea in corso; due pazienti sonostati recentemente inseriti nel protocollo, con iniziali segnidi miglioramento tali da indicare la prosecuzione delprotocollo di immunoassorbimento. Prosegue lo studiodedicato ai pazienti affetti da patologie autoimmuniassociate a positività degli anticorpi anticanale del potassio;dopo l’esperienza acquisita nella neuromiotonia, abbiamoavuto l’opportunità di descrivere un caso di sindromemioclonica associata a tali anticorpi (senza segni clinici eradiologici di encefalite limbica) e con spiccata responsivitàall’immunoterapia, possibile indicazione di uno spettroclinico associati agli anticorpi anticanale del potassio piùampio di quanto inizialmente descritto. Parallelamenteall’attività clinica, prosegue lo studio medianteimmunocitochimica su encefalo di ratto (in collaborazionecon la U.O. Neurofisiologia Sperimentale eNeuroanatomia, Dr.ssa Frassoni e Dr. Spreafico) per lostudio del legame delle immunoglobuline purificate delpaziente con diverse strutture encefaliche, utilizzando IgGda pazienti con quadri clinici diversi (neuromiotonia,

encefalite limbica e mioclono).È stato disegnato il protocollo di studio controllato diconfronto tra efficacia della plasmaferesi e delleimmunoglobuline endovena ad alte dosi sul deficit bulbarein pazienti miastenici. Infine, è proseguito (in collaborazone con la Unità diNeuroepidemiologia) lo studio dedicato alla diagnosi dimiastenia grave autoimmune basato sulle evidenze dellaletteratura; è stata completata la parte di studio dedicata alladiagnosi neurofisiologica ed al dosaggio degli anticorpiantirecettore acetilcolinico, ed è stato pianificata la stratergiadi ricerca relativa agli aspetti clinici della malattia qualifattori potenzialmente predittivi la diagnosi.Malattie muscolari degenerative ereditarieÈ stato organizzato un gruppo multidisciplinare perl’elaborazione di linee guida per l’iperCKemia asintomaticabasata su ricerca bibliografica per valutare le variabili pre-analitiche e analitiche del dosaggio del CK e le condizionifisiologiche, parafisiologiche e patologiche, che possonocausarne un aumento, in assenza di sintomi dicompromissione muscolare. Sono state delineateraccomandazioni per la diagnosi di questi pazienti, discussee accettate nell’ambito dell’Associazione Italiana diMiologia. Queste raccomandazioni saranno consultabili sulsito dell’Associazione.Distrofie muscolari dei cingoli e congenite: correlazionegenotipo-fenotipo. Lo screening genetico-molecolare deidifetti responsabili di varie forme di distrofia muscolare, siacongenite che dei cingoli, riguarda in particolare i genicodificanti per a-, b-, g- e d-sarcoglicano, il gene dellacaveolina 3, responsabili di distrofie dei cingoli, il geneFKRP (fukutin-related protein) responsabile sia di unaforma di distrofia dei cingoli che di una forma di distrofiacongenita, il gene LAMA2, codificante per la catena a2 dellalaminina 2, il gene POMGnT1, ed il gene POMT1, tutti etre questi ultimi responsabili di forme di distrofia muscolarecongenita. I geni FKRP, POMGnT1, e POMT1, quandomutati, provocano una ridotta glicosilazione dell’a-distroglicano, una proteina della matrice extracellulare chefa parte del complesso glicoproteico legato alla distrofina.Lo screening prevede un’analisi immunochimicadell’espressione delle varie proteine la cui assenza oriduzione è causa di distrofia muscolare e l’analisi genetico-molecolare dei vari geni a seconda dell’espressione di questedue proteine e delle indicazioni cliniche (in collaborazionecon U.O. NPI, NDS e U.O. Neurologia VI).Distrofia miotonica di Steinert.In collaborazione con il Centro di Aritmologia dell’IstitutoCardiologico “Monzino” di Milano stiamo valutando ilrischio di aritmie cardiache in pazienti affetti da miotonia diSteinert, correlando i risultati cardiologici con l’analisimolecolare e la valutazione neurologica. Lo studio,finanziato da Telethon, è un progetto multicentrico eprevede il reclutamento di oltre 400 pazienti.Distrofia muscolare di Duchenne. Abbiamo avviato unprogetto in collaboarazione con l’Istituto Auxologico di

Milano per la valutazione della massa ossea e delmetabolismo osseo nei bambini con distrofia di Duchennetra 3-6 anni. Da un precedente studio su bambiniDuchenne prima dell’assunzione della terapia steroideaabbiamo infatti identificato anomalie del metabolismoosseo con riduzioni significative della densità osseasoprattutto a carico delle vertebre. È possibile unacorrelazione tra queste alterazioni e la riduzione delladecorina e dei biglicani, che hanno un ruolo determinantenella genesi ossea.Amiotrofia spinale (SMA II- III). Abbiamo partecipato a uno studio multicentricorandomizzato in doppio cieco per la valutazionedell’efficacia del fenilbutirrato nel trattamento di questipazienti. I pazienti sono stati monitorati con una scalaglobale di valutazione di Hammersmith e l’analisi di forzacon miometro. È in corso l’analisi statistica dei dati ottenuti.I dati clinici sono stati correlati con l’analisi molecolare el’espressione di SMN2.Espressione di proteine della matrice extracellulare nelladegenerazione muscolare fibrotica.L’analisi dell’espressione di decorina e biglicano, che fannoparte della famiglia dei proteoglicani ricchi di leucina, direcente identificati come possibili ligandi di almenoqualcuno dei sarcoglicani, ha evidenziato un significativoaumento dei relativi trascritti nel muscolo di pazienti condeficit di sarcoglicano e di disferlina rispetto a controlli dellastessa età. Nel muscolo dei pazienti affetti da distrofia diDuchenne (DMD) e da distrofia congenita con mutazioniLAMA2, sia decorina che biglicano sono risultati invecediminuiti. In entrambi i casi il muscolo presenta unamaggior estensione del tessuto fibrotico rispetto alle altreforme di distrofia muscolare. Il progetto prevede lavalutazione, mediante studi in vivo e in vitro, delleimplicazioni che decorina e biglicano potrebbero avererispetto alla degenerazione muscolare fibrotica.Meccanismi coinvolti nell’accumulo di proteine tossichenelle miopatie a corpi inclusi. Il progetto prevede lo studio di meccanismi responsabilidell’accumulo di proteine tossiche nel muscolo in forme dimiopatie a corpi inclusi ereditarie e non. In particolare,nella forma non ereditaria di miopatia a corpi inclusi,chiamata miosite per la presenza di piccoli infiltrati dicellule momonucleate nel muscolo, e considerata unamalattia da invecchiamento muscolare perché è la piùfrequente nell’anziano, una causa può essere lo stressossidativo. È anche possibile che i meccanismi chedegradano le proteine anomale funzionino male. Il progettoprevede l’analisi dello stress ossidativo e della degradazioneproteica nelle diverse forme di miopatia a corpi inclusi, sianel muscolo sia nelle cellule muscolari in coltura. Questeinformazioni potrebbero aiutarci a capire meglio anche lacausa di una forma ereditaria autosomica dominante dimiopatia vacuolare a corpi inclusi il cui locus genicoabbiamo di recente identificato.Banca di cellule muscolari da pazienti con patologia

neuromuscolare.La banca ha ottenuto un finanziamento da Telethon e dallaComunità Europea per i seguenti scopi: l’allargamento dellabanca stessa, la messa a disposizione e la diffusione deicampioni nella comunità scientifica in particolarenell’ambito della ricerca sulle malattie rare, la valutazione didifferenti fattori di crescita cellulare e la preparazione diprocedure operative standard per migliorare la qualità deicampioni da diffondere nella comunità scientifica. Studio dei meccanismi di fibrosi muscolare e trattamentonel modello mdx. È stato completato lo studiomorfometrico riguardante lo sviluppo della fibrosi nelmuscolo diaframma e i dati confermano la tendenzaall’incremento della matrice extracellulare con l’aumentaredell’età correlato alla espressione di TGF-beta1 cometrascritto che come proteina.È stato completato il trattamento trisettimanaleintraperitoneale con anticorpo monoclonale anti-TGF-beta1 derivato dall’ibridoma HB9849. L’entità della fibrosi(valutata mediante morfometria computerizzata) nelmuscolo diaframma di topi mdx trattati con anticorpo anti-TGF-beta1 risulta significativamente inferiore rispetto aitopi mdx trattati con IgG murine non specifiche; taleinibizione nello sviluppo della fibrosi è accompagnata, edipoteticamente provocata, dalla diminuzione dei livelliproteico e molecolare della citochina stessa.Nel corso del 2004 è proseguita la collaborazione conl’Istituto di Farmacologia dell’Università di Bari, Prof.ssaAnnamaria DeLuca. In particolare è stato completato lostudio riguardante l’effetto del trattamento conciclosporina-A in topi mdx allenati; il farmacoimmunosoppressore si è dimostrato efficace nel diminuire lealterazioni istopatologiche tipiche dei topi mdx.Ricerca di mutazioni nei geni CLCN1, CACNA1S,SCN4A. Al fine di migliorare l’efficienza dell’indaginegenetica per miotonia congenita di Thomsen o di Becker, laprecedente metodica di screening è stata sostituita con ilsequenziamento diretto di tutti gli esoni del gene.L’indagine genetica sul DNA genomico di 70 probandi e 39familiari, fino ad ora raccolti nella banca DNA della nostraU.O, ha permesso di identificare la presenza di mutazioni in33 soggetti analizzati. È stata conclusa la messa a punto dell’indagine genetica perparalisi periodica ipokaliemica (IpoPP), patologia causata damutazioni nei geni CACNA1S e SCN4A, codificantirispettivamente per le subunità a del canale del calcio e delsodio del muscolo scheletrico. L’indagine molecolare,condotta sul DNA di 30 pazienti affetti da IpoPP fino adora raccolti dalla nostra U.O., ha evidenziato in 8 casi lapresenza di mutazioni nel gene CACNA1S e in 1 caso nelgene SCN4A.Abbiamo proseguito lo studio del gene SCN4A, codificantela subunità a del canale del sodio del muscolo scheletrico,alla ricerca di mutazioni in pazienti affetti da paralisiperiodica iperkaliemica o paramiotonia congenita. L’analisi,condotta mediante screening al DHPLC e successivo

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sequenziamento degli ampliconi alterati, è stata messa apunto al momento per 13 dei 24 esoni che compongono ilgene SCN4A.Sindromi di miastenia congenita (SMC) post-sinaptica.È stato messo a punto un metodo di indagine genetica per lediverse forme di SMC postsinaptiche [la slow-channelsyndrome, la fast-channel syndrome e il deficit del recettoredell’acetilcolina (AChR)], causate prevalentemente damutazioni nelle diverse subunità dell’AChR, canalepentamerico costituito dalle subunità a(2), b, d, e esintetizzate, rispettivamente, dai geni CHRNA1,CHRNB1, CHRND e CHRNE e RAPSN. La ricerca delle mutazioni nei geni CHRNA1, CHRNE eRAPSN è stata successivamente condotta sul DNAgenomico di 16 pazienti. I risultati hanno mostrato lapresenza di una nuova mutazione omozigote 1133G>A nelgene CHRNA1 in un paziente, presente nei genitoriasintomatici in forma eterozigote, e della mutazione N88Knel gene RAPSN presente in un altro paziente in formaomozigote. È in corso l’indagine sul DNA di altri 6 pazienticon diagnosi di invio di miastenia congenita.Uso della biopsia cutanea nello studio delle neuropatieperifericheNell’ultimo decennio, la biopsia cutanea si è imposta cometecnica sensibile e specifica per individuare la degenerazionedelle fibre nervose sensitive di piccolo diametro,precocemente alterate nella maggior parte delle neuropatie.Il laboratorio per lo studio dell’innervazione cutanearappresenta un Centro di riferimento a livello europeo esviluppa attività diagnostiche, di ricerca clinica e ricerca sumodelli sperimentali. Nel corso del 2004 è stato completatoun ampio studio che ha permesso di individuare nuovimarkers immunoistochimici specifici per alterazioni delcitoscheletro nelle neuropatie. È stato completato unostudio su forme di neuropatie immunomediate, che hapermesso di individuare la presenza di alterazioni specifichenelle fibre nervose cutanee di pazienti con neuropatia anti-MAG. Inoltre, è stata messa a punto una metodica diquantificazione delle fibre epiteliali della lingua che hapermesso di utilizzare la biopsia per la diagnosi della“burning mouth sindrome”. Infine, nel modellosperimentale di neuropatia diabetica e di neuropatia indottada chemioterapici la biopsia della cute ha permesso diidentificare la rigenerazione delle fibre nervose indotte dallaterapia con eritropoietina, fornendo un’evidenzaneuropatologica a supporto dei dati funzionali ecomportamentali. Lo studio sperimentale ha ottenuto unriconoscimento come migliore contributo scientifico per le“Peripheral neuropathies” al Congresso della EuropeanNeurological Society 2004. Lo sviluppo delle attività di ricerca clinica è in particolarefocalizzato sull’uso della biopsia cutanea quale misura dioutcome in trials con farmaci neuroprotettivi e sullastandardizzazione della metodica tra laboratori europei. Il responsabile del laboratorio è stato infatti incaricato dalComitato Scientifico dell’European Federation of the

Neurological Societies di sviluppare le linee guida europeeper l’uso della biopsia cutanea nella diagnosi delleneuropatie periferiche. Le attività di ricerca sperimentaliproseguono nello studio di farmaci neuroprotettori indiversi modelli di neuropatia periferica.

Per quanto riguarda la Struttura organizzativa semplice diSclerosi Multipla, l’attività è la seguente:Diagnosi - Il ruolo della RM nella diagnosi precoce di SM.Nel corso del 2004 è proseguito il progetto già iniziatonell’anno precedente volto a valutare l’utilità della RM neldefinire la diagnosi di SM, in accordo ai criteri didisseminazione spaziale e temporale di Mc Donald. Sonostati selezionati 30 pazienti in fase iniziale di malattia,seguiti con controlli clinico-radiologici ogni 4 mesi,utilizzando schede standardizzate per la raccolta deiprincipali parametri clinici e radiologici. 17 dei 30 pazientiinclusi hanno completato i primi 12 mesi di follow-up.L’evoluzione RM ha consentito di pervenire alla diagnosi diSM in 11 pazienti, 7 dei quali già al primo controllo a 4mesi. Per contro, l’evoluzione clinica ha confermato ladiagnosi solo in 7 pazienti ed in epoca più tardiva rispettoall’evoluzione radiologica. I risultati di questo studiodimostrano l’utilità del monitoraggio RM nell’anticipare ladiagnosi di SM e potrebbero consentire la selezione dipazienti candidati a trattamenti cronici preventivi in faseprecoce di malattia.Markers biologici predittivi di conversione a SM inpazienti all’esordio di malattia.• È proseguito il monitoraggio immunobiologico di pazientiin fase precoce di malattia mediante la valutazione dellarisposta anticorpale ad antigeni mielinici (MOG e MBP) susiero e alla valutazione di markers di danno assonale suliquor (proteina tau e 14.3.3). I risultati dello studiosembrano suggerire una correlazione tra presenza dianticorpi antimielina ed evoluzione clinica a SM definita.• Terapia - È proseguito il monitoraggio dei pazientiafferenti al Centro SM in trattamento cronico con farmaciimmunomodulanti (Interferone e Copaxone). Su 370pazienti con SM a decorso recidivante remittente è statavalutata l’efficacia dei singoli trattamenti in termini difrequenza annuale di ricadute. I risultati dell’analisisuggeriscono una sostanziale equivalenza di efficacia tra i tretipi di Interferone (Betaferon, Avonex e Rebif ) e tra questi eil Copaxone. È in corso un progetto collaborativo con iCentri SM della Regione Lombardia allo scopo di verificaresu una più ampia casistica i risultati su esposti e perl’individuazione di fattori predittivi di risposta altrattamento.Trattamento con Interferone e Azatioprina nella SM adecorso recidivante remittente.Sono stati inclusi nello studio 100 pazienti, randomizzati atrattamento cronico con Interferone e Azatioprina. 78pazienti sono stati seguiti per 12 mesi e 47 per 24 mesi. Lariduzione percentuale del tasso di ricadute risulta analoganei due gruppi di trattamento a confronto, suggerendo

pertanto la possibilità di altre opzioni terapeutiche perpazienti che non rispondano a terapie di più largo impiegoquali l’Interferone.

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

• Prof. Carlo Alberto Angeletti, Università di Pisa, Pisa• Dr. Corrado Angelini, Università di Padova, Padova• Dr. Mauro Antimi, Ospedale Sant’Eugenio, Roma• Dr. Giovanni Antonini, Università degli Studi di Roma “LaSapienza”, Roma• Dr. Olavio R. Baricordi, Università di Ferrara• Dr.ssa Maria Luisa Bianchi, Istituto Auxologico di Milano,Milano• Dr. Roberto Bianchi, Istituto di Ricerca Farmacologica“Mario Negri”, Milano• Dr.ssa Annalisa Botta, Università “Tor Vergata”, Roma• Dr.ssa Cristina Brahe, Università Cattolica di Roma• Prof. Paola Castagnoli-Ricciardi, Università Milano-Bicocca,Milano• Prof. Guido Cavaletti, Clinica Neurologica, UniversitàMilano-Bicocca, Milano• Dr. Giacomo Comi, Università degli Studi di Milano,Policlinico, Milano• Dr.ssa Gabriela Constantin, Università di Verona, Verona• Prof. Diana Conte Camerino, Istituto di Farmacologiadell’Università di Bari, Bari• Prof. Annamaria De Luca, Istituto di Farmacologiadell’Università di Bari, Bari• Dr.ssa Amelia Evoli, Università Cattolica di Roma, Roma• Dr. Pietro Ghezzi, Istituto di Ricerca Farmacologica “MarioNegri”, Milano• Dr. Renato Longhi, CNR, Milano• Dr. Roberto Massa, Università “Tor Vergata”, Roma• Dott. Giuseppe Matarese, CNR, Napoli• Prof. Roberto Melcangi, Istituto di Farmacologia, Universitàdegli Studi di Milano• Dr. Massimiliano Mirabella, Università Cattolica di Roma,Roma• Dr. Maurizio Moggio, Università degli Studi di Milano,Policlinico, Milano• Dr.ssa Francesca Navone, CNR, Milano• Dr. Raffaello Nemni, Fondazione “Don Gnocchi”, Milano• Dr. Giuseppe Novelli, Università “Tor Vergata”, Roma• Prof. Alessandro Padovani, Clinica Neurologica, Universitàdegli Studi di Brescia• Dr. Luigi Poliani, Università di Brescia• Dr. Alessandro Prelle, Università degli Studi di Milano,Policlinico, Milano• Dr. Giuseppe Remuzzi, Istituto di Ricerca Farmacologica“Mario Negri”, Bergamo• Dr.ssa Roberta Rizzo, Università di Ferrara• Prof. Pierluigi Sapelli, Clinica Odontoiatrica, Universitàdegli Studi di Brescia• Dr.ssa Rossella Tupler, Università degli Studi di Pavia

• Dr. Errore. Il segnalibro non è definito., Università diGenova, Genova• Dr.ssa Annamaria Vezzani, Istituto di Ricerca Farmacologica“Mario Negri”, Milano • Dr. R. Bergamaschi - Fondazione Mondino-Pavia• Dr. C. Pozzilli - Cl. Neurologica-Univ.La Sapienza-Roma • Dr. C. Gasperini - Div. Neurologia-Osp. S.Camilllo-Roma • Dr.ssa E. Merelli - Cl. Neurologica-Università di Modena • Dr.ssa A. Protti - Div. Neurologia Osp.Niguarda-Milano• Dr. E. Beghi - Ist. Mario Negri-Milano ()• Centri SM della Regione Lombardia• Prof. David R. Cornblath, Department of Neurology JohnsHopkins University, USA• Prof. Steve Galli, Stanford University, Stanford, CA, USA• Dr. Henri-Jean Garchon, INSERM U580, Parigi, Francia• Prof. Richard AC Hughes, Department of ClinicalNeuroscience, King's College, London, UK• Dr.ssa Cécile Jaeger, AFM Genethon, Parigi, Francia• Dr. George Karpati, Neurological Institute, McGillUniversity, Montreal, Canada• Dr. Hanns Lockmüller, MTCC, Università di Monaco,Germania• Prof. Justin C. McArthur, Department of Neurology JohnsHopkins University, USA• Dr. Ingemar Merkies, Department of Neurology, SpaarneHospital, Hoofddorp, The Netherlands• Prof. Hiroshi Ohtsu, Tohoku University, Sendai, Giappone• Dr. William Robinson, Stanford University, Stanford, CA,USA• Prof. Andreas J. Steck, Department of Neurology, Basel, CH• Prof. Lawrence Steinman, Stanford University, Stanford, CA,USA• Prof. Angela Vincent, Neurosciences Group, John RadcliffeHospital, Oxford, UK

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Renato Mantegazza• Tutor presso la Scuola di Specialità in Chimica Clinica,Facoltà di Medicina, Università degli Studi di Milano, a.a. 2004-2005 (specializzanda Dr.ssa Federica Ubiali);• Tutor presso la Facoltà di Scienze Biologiche, Universitàdegli Studi di Milano, a.a. 2004-2005 (laureanda: SaraNava) tesi discussa il 14 ottobre 2004

Pia Bernasconi• Tutor presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Universitàdegli Studi di Milano, a.a. 2003-2004 (laureanda: ElisaBonomi), tesi discussa il 13 Luglio 2004• Tutor presso la Facoltà di Scienze Biologiche, Universitàdegli Studi dell’Insubria (VA), Laurea Specialistica inBiologia Applicata alla Ricerca Biomedica, a.a. 2004-2005(laureande: Elisa Pavesi e Elena Restelli)• “Toll-like receptors: come l’immunità innata controlla lamigrazione dei leucociti durante le risposte infiammatorie”,Journal Club di Neuroscienze (III quadrimestre), IstitutoNazionale Neurologico “Carlo Besta”, Milano, 5 Ottobre

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UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA V

Neuropatologia

■ DIRETTORE: FABRIZIO TAGLIAVINI

Si è laureato in Medicina e Chirurgia con lode nel 1975 e specializzato in Neurologia conlode nel 1979 presso l’Università di Parma. Nel 1985 ha conseguito la specializzazione inNeuropatologia presso l’Università di Milano. Dal 1981 al 1984 ha lavorato all’Istituto diNeuroanatomia dell’Università di Berna (CH) e nel 1989-90 presso il Dipartimento diPatologia del New York University Medical Center, New York (USA). Dal dicembre 1984lavora all’Istituto Neurologico Besta, dapprima come assistente, quindi come aiuto e infinecome responsabile del laboratorio di Neuropatologia. Dal marzo 2003 è Direttore dellaU.O. di Neurologia 5 - Neuropatologia. Dagli anni ’80 svolge attività di ricerca sulledemenze degenerative e trasmissibili (in particolare malattia di Alzheimer, demenze fronto-temporali, malattia di Creutzfeldt-Jakob) indagate sul piano clinico, genetico, biochimico eneuropatologico, e attraverso lo sviluppo di modelli sperimentali. È stato presidente della Associazione Italiana di Neuropatologia; è membro dell’AdvisoryCommittee della Società Internazionale di Neuropatologia, delegato per l’Italia dellaEuropean Confederation of Neuropathological Societies, Temporary Advisor dell’OMS perle malattie da prioni e membro della Task Force per le encefalopatie spongiformitrasmissibili del Ministero della Salute. È autore di oltre 150 articoli su riviste internazionali (fra cui Nature, Nature Medicine,Science, Cell, EMBO Journal, Proceedings of the National Academy of Sciences USA,Lancet) con un impact factor totale negli ultimi dieci anni di oltre [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria U.O.: tel 02 23942260, fax 02 70638217, [email protected] Coordinatore: tel 02 23942444Laboratorio: tel 02 23942248

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

• Quattro posti letto per lo studio delle “Demenze” • Day-Hospital• Ambulatorio Alzheimer - UVA Fabrizio Tagliavini, Giorgio Giaccone, Anna RitaGiovagnoli, Floriano Girotti• Ambulatorio Speciale Disturbi Cognitivi Anna Rita Giovagnoli• Ambulatorio Test Neuropsicologici Anna Rita Giovagnoli, Elena Colombo• Ambulatorio di Neurologia Generale Floriano GirottiPer prenotazioni di visite ambulatoriali tel 02 70631911

■ OFFERTA ESAMI DI LABORATORIO

(tel 02 23942260)

Il laboratorio di Neuropatologia offre un serviziodiagnostico e di consulenza, accessibile da strutture esterne,per le seguenti patologie:

• Demenze Degenerative - Esami Neuropatologici sumateriale autoptico e bioptico (G. Giaccone)• Esami Ultrastrutturali su materiale bioptico ed autoptico(M. Morbin)• Esami Biochimici e Genetici (F. Tagliavini)- analisi del gene PRNP - analisi del gene tau - analisi del gene APP - analisi dei geni presenilina 1 e presenilina 2 - analisi del genotipo ApoE- dosaggio proteina 14.3.3 su liquor- dosaggio proteina tau su liquor- dosaggio di beta-amiloide su liquor

Journal Club di Neuroscienze (III quadrimestre), IstitutoNazionale Neurologico “Carlo Besta”, Milano, 5 Ottobre2004

Giuseppe Lauria• Tutor presso la Clinica Neurologica di Brescia (dr. PaolaPenza, Dr. Lorenzo Maggi).• “Biopsia cutanea – Applicazioni e Prospettive”, Workshopdi Neuroimmunologia, Università di Ferrara, Gennaio2004; “Skin biopsy in peripheral neuropathies”, The JohnsHopkins University, Baltimore, Ottobre 2004; “The use ofskin biopsy in the diagnosis of peripheral neuropathies”,King’s College Neuromuscular Disease, AnnualSymposium, Department of Neurosciences, University ofLondon, Novembre 2004

Clara Milanese• Tutor presso la Scuola di Specialità in Neurologia,Università Milano Bicocca (specializzanda: Dr.ssa NerinaMascoli)

Marina Mora• Tutor presso la Facoltà di Scienze Biologiche, Universitàdegli Studi di Milano, a.a. 2003-2004 (laureandi: SilviaMusio; Stefano Scabeni

Lucia Morandi• Formazione per la diagnostica morfologica e clinica dellemalattie neuromuscolari della Dr.ssa Patrizia Dassi e dellaDr.ssa Paola Cudia• Attività didattica presso l’Università Milano Bicocca,Corso di Patologia Generale, tenuto da Prof. P. Ricciardi-Castagnoli;• “BEE e migrazione linfocitaria nelle malattieinfiammatorie”, Corso di aggiornamento su “La barrieraemato-encefalica nelle malattie neurologiche: fisiopatologiae prospettive di trattamento”, Castellanza (VA), LIUC –Università C. Cattaneo, 21 Settembre 2004

• “Allergic responses to self in autoimmune demyelinatingdisease of the CNS”, Second Mediterranean NeuroclinicWorkshop of the Mediterranean Neuroscience Association,Catania, 12-14 Febbraio 2004

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Baggi, F., A. Annoni, F. Ubiali, M. Milani, R. Longhi, W.Scaioli, F. Cornelio, R. Mantegazza, and C. Antozzi. 2004.Breakdown of tolerance to a self-peptide of acetylcholinereceptor alpha-subunit induces experimental myastheniagravis in rats. J Immunol 172:2697.

2. Bianchi, R., B. Buyukakilli, M. Brines, C. Savino, G.Cavaletti, N. Oggioni, G. Lauria, M. Borgna, R. Lombardi,B. Cimen, U. Comelekoglu, A. Kanik, C. Tataroglu, A.Cerami, and P. Ghezzi. 2004. Erythropoietin both protectsfrom and reverses experimental diabetic neuropathy. ProcNatl Acad Sci USA 101:823.

3. Di Blasi, C., B. Moghadaszadeh, C. Ciano, T. Negri, A.Giavazzi, F. Cornelio, L. Morandi, and M. Mora. 2004.Abnormal lysosomal and ubiquitin-proteasome pathways in19p13.3 distal myopathy. Ann Neurol 56:133.

4. Mantegazza, R., P. Cristaldini, P. Bernasconi, F. Baggi, R.Pedotti, I. Piccini, N. Mascoli, L. La Mantia, C. Antozzi, O.Simoncini, F. Cornelio, and C. Milanese. 2004. Anti-MOGautoantibodies in Italian multiple sclerosis patients:specificity, sensitivity and clinical association. Int Immunol16:559.

5. Mantegazza, R., F. Baggi, P. Bernasconi, C. Antozzi, P.Confalonieri, L. Novellino, L. Spinelli, M. T. Ferrò, E.Beghi, F. Cornelio. Response to Dr. Jaretzki’s letter onvideoassisted thoracoscopic extended thymectomy. 2004. JNeurol Sci, 217:235.

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• Neoplasie SNC e Periferico - Esami istologici edimmunoistochimici su campioni bioptici (B. Pollo)

• Malattie Metaboliche e Neuropatie Periferiche (M. Morbin)- Esami ultrastrutturali su tessuti periferici (cute, pelle) e sulSNC- Esame istologico e ultrastrutturale di nervo periferico

■ CENTRI DI ECCELLENZA INTERNAZIONALI E REGIONALI

• Network of Excellence “Neuroprion” (Prevention, controlmanagement and risk analysis of prion disease) dell’UnioneEuropea • Network of Excellence “Brain-Net” (European brain andtissue banks for clinical and basic neuroscience) dell’UnioneEuropea• Centro di riferimento Regionale per le Malattie da Prioni

■ STAFF

Dirigenti Medici NeurologiGiorgio Giaccone: [email protected] tel 02 23942714Anna Rita Giovagnoli: [email protected] tel 02 23942344 Floriano Girotti: [email protected] tel 02 23942442Michela Morbin: [email protected] 02 23942728Bianca Pollo: [email protected] 02 23942714

Tecnici di Laboratorio BiomedicoFrancesca Cacciatore, Sonia Spinello

OTAMameli Ada

Coadiutori AmministrativiAngelo BertolaDeborah Caldera (contrattista) Sabrina Carpanzano (contrattista)

Borsisti e contrattisti Raffaella Capobianco, Medico Veterinario Marcella Catania, BiotecnologoElena Colombo, PsicologaGiuseppe Di Fede, Medico NeurologoMarco Gessi, Medico AnatomopatologoLucia Limido, BiotecnologoEmanuela Maderna, BiologoMichela Mangieri, Medico Veterinario Gabriella Marcon, Medico NeurologoGiulia Mazzoleni, Laureato in Scienze NaturaliClaudia Miccolo , Biologo Claudio Pasquali, Tecnico Laboratorio BiomedicoGiacomina Rossi, Biologo Silvia Suardi, Biologo

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Clinica delle Demenze Degenerative (Malattia diAlzheimer, Taupatie, Malattie da Prioni): responsabileFabrizio Tagliavini • Ambulatorio U.V.A.: responsabile Fabrizio Tagliavini• Valutazioni Neuropsicologiche per demenzedegenerative, encefalopatie metaboliche e vascolari,epilessie: responsabile Anna Rita Giovagnoli• Diagnostica Neuropatologica Generale: responsabileGiorgio Giaccone• Diagnostica Istopatologica dei Tumori Cerebrali:responsabile Bianca Pollo• Diagnostica Ultrastrutturale delle MalattieDegenerative, Malattie “da accumulo” e Malattie delNervo Periferico: responsabile Michela Morbin• Diagnostica Biochimica e Genetica delle DemenzeDegenerative e Malattie da Prioni: responsabile FabrizioTagliavini

■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCAATTIVITÀ CLINICALa U.O. di Neurologia 5 - Neuropatologia si compone didue aree, una clinica e una di laboratorio. Il Laboratorio diNeuropatologia è struttura organizzativa semplice ed èCertificato UNI EN ISO 9001:2000.

L’area clinica comprende: • Settore di Degenza (F. Tagliavini, A.R. Giovagnoli e F.Girotti), dedicato alla diagnosi e cura delle demenzedegenerative e delle encefalopatie da prioni. • Settore Ambulatoriale (F. Tagliavini, G. Giaccone, A.R.Giovagnoli e F. Girotti), con ambulatori dedicati alladiagnosi ed assistenza delle demenze degenerative e unambulatorio di neurologia generale.• Laboratorio di Neuropsicologia (A.R. Giovagnoli e unaconsulente psicologa a tempo pieno). Si occupa dellavalutazione neuropsicologica di pazienti affetti daencefalopatie degenerative, vascolari, metaboliche edepilessia, sia in regime di ricovero che ambulatoriale.L’area di laboratorio comprende:• Settore di Neuropatologia Generale (G. Giaccone, dueborsisti e un tecnico di laboratorio). Si occupa delladiagnostica autoptica sia per l’Istituto che per altri Enti(80% dell’attività). È centro di riferimento regionale per ladiagnosi neuropatologica delle malattie da Prioni e partnerdel network di eccellenza europeo Brain-Net Europe. • Settore di Neuropatologia Oncologica (B. Pollo, uncontrattista anatomo-patologo, un borsista biologo, untecnico di laboratorio). Si occupa della diagnosi istologica edella caratterizzazione immunoistochimica delle neoplasiedel Sistema Nervoso Centrale e Periferico per i pazientiadulti e in età pediatrica operati in Istituto. Inoltre, offreconsulenze per esterni. • Settore di Neuropatologia Ultrastrutturale (M. Morbin,un borsista). Si occupa dello studio ultrastrutturale di

biopsie di cute e pellet leucocitari per la diagnosi di malattie“da accumulo” e malattie degenerative quali laCeroidolipofuscinosi neuronale, la malattia di Lafora, laDistrofia Neuroassonale Infantile, il CADASIL. Inoltre, lamicroscopia elettronica viene utilizzata per lacaratterizzazione di neuropatie sensitive su biopsie di nervoperiferico, per lo studio di alcuni tumori cerebrali e qualeausilio diagnostico per alcune biopsie cerebrali (ricerca divirus o inclusioni).• Settore di Biochimica e Genetica (F. Tagliavini, 7 borsisti eun tecnico di laboratorio). Si occupa della diagnosticabiochimica e molecolare delle proteinosi cerebrali,eseguendo analisi del DNA per mutazioni associate allamalattia di Alzheimer, alle taupatie e alle malattie da prioni,e analisi liquorali per le proteine 14.3.3, tau e beta-amiloide. Attività clinicaRicoveri ordinari 148Day Hospital 14Visite ambulatoriali 1741Esami neuropsicologici 465Consulenze 10 presso la ASL di Venosa (PZ)Attività di LaboratorioNeuropatologia encefali in toto 40Diagnosi neurooncologiche definitive 1048Diagnosi neurooncologiche estemporanee 74Esami ultrastrutturali 63Analisi DNA 276Analisi Biochimiche (Liquor) 504

ATTIVITÀ DI RICERCA Malattia di Alzheimer e condizioni correlateStudio clinico, genetico (ricerca delle mutazioni dei geniAPP, PS1, PS2 nelle forme familiari), biochimico (dosaggiodella proteina tau nel liquor, profilo biochimico delleproteine tau e beta-amiloide su tessuto cerebrale) eneuropatologico di pazienti affetti da questa patologia (JNeuropathol Exp Neurol 2004, 63:199-209; Neurology2004, 63:910-912). L’U.O. coordina e/o partecipa a progetti di ricerca clinica esperimentale volti allo studio della patogenesi, conparticolare riguardo al ruolo dell’amiloide edell’infiammazione nella degenerazione neuronale, e allaidentificazione di marker diagnostici periferici. Encefalopatie da Prioni (Malattia di Creutzfeldt-Jakob,Malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker, InsonniaFatale Familiare)Studio clinico, neuropsicologico, neuroradiologico,neurofisiologico, biochimico (dosaggio proteina 14.3.3 eproteina tau su liquor) e genetico (analisi del gene PRNP) dipazienti ricoverati, mediante protocolli sviluppati ad hocper la diagnosi e il follow-up (Neuropathol Appl Neurobiol2004; doi: 10.1111/J.1365-2990.2004.00607.x ).L’U.O. coordina e/o partecipa a numerosi progetti di ricercanazionali ed Europei (TSE-LAB, STOP-TSE, NeuroPrion)con i seguenti obiettivi: (i) caratterizzazione neuropatologicae molecolare delle malattie da prioni umane (Neurology

2004, 62:1239); (ii) caratterizzazione di nuovi ceppiprionici (Proc Natl Acad Sci USA 2004, 101:3065-3070);(iii) studio della patogenesi su modelli cellulari e animali;(iv) identificazione di marker diagnostici periferici (AnnNeurol 2004, 55:294-296); (v) identificazione esperimentazione di nuovi farmaci in modelli animali.Taupatie (Demenza Frontotemporale, Malattia di Pick,Paralisi Sopranucleare Progressiva, DegenerazioneCortico-Basale) Studio clinico, genetico (ricerca delle mutazioni del genetau), biochimico (dosaggio della proteina tau nel liquor,profilo biochimico della tau su tessuto cerebrale) eneuropatologico di pazienti (Ann Neurol 2004, 55:448).L’U.O. è leader di un progetto multicentrico italiano voltoallo studio epidemiologico, genetico e neuropatologico delle“Taupatie familiari e sporadiche”. NeuropsicologiaStudio dei disturbi cognitivi e della qualità di vita dipazienti con demenze degenerative, epilessia edencefalopatie vascolari e metaboliche. Nel corso del 2004, illaboratorio di Neuropsicologia ha definito protocollineuropsicologici per le demenze fronto-temporali e per lamalattia di Creutzfeldt-Jakob nell’ambito del progettoeuropeo TSE-LAB, e ha elaborato i profili cognitivi dipazienti con deterioramento di diversa origine (100 condemenza lobare, 60 con malattia di Alzheimer, 50 condemenza vascolare) attraverso un’analisi statistica dei datineuropsicologici. Ha inoltre collaborato alla stesura di lineeguida sulla valutazione neuropsicologica del paziente conepilessia nell’ambito della Lega Internazionale control’Epilessia (ILAE).Tumori del Sistema Nervoso Centrale e PerifericoLa Neuropatologia Oncologica fa parte del DipartimentoFunzionale di Neurooncologia; nel corso del 2004 ha svoltoattività di ricerca su: (i) espressione di filamenti intermedi“precoci”, proteine del citoscheletro che hanno un ruolonelle fasi di differenziazione cellulare e possono avere unsignificato prognostico nei tumori cerebrali; (ii) espressionedi fattori proangiogenetici e studio dei meccanismi correlatiall’angiogenesi nei glomi; (iii) identificazione di “cancerstem cells” nei glioblastomi.Nell’ambito dell’oncologia pediatrica, ha collaborato ad unostudio multicentrico nazionale sulla terapia degliependimomi (Int J Radiat Oncol Biol Phys 2004, 58:1336-1345), ed ha fornito i dati neuropatologici per studi clinici(Neuropediatrics 2004, 35:198-201; Neurology 2004,62:1882-1884).L’attività diagnostica ha consentito di raccogliere negli anniuna casistica molto ampia, comprendente numerosi “tumorirari”, che rappresenta la base di ricerche specifiche ecollaborazioni a studi genetici (Neurosci Lett 2004,370:180-185).Microscopia elettronicaLe principali attività di ricerca del settore sono finalizzateallo studio delle proteinosi cerebrali e delle neuropatieperiferiche nell’ambito di un gruppo di studio che

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comprende clinici, neurofisiologi, neuroradiologi, chirurghie genetisti. I principali prodotti di ricerca del 2004 sonostati la caratterizzazione immunoistochimica deicomponenti citoscheletrici assonali delle piccole fibreintraepidermiche che ha consentito il riconoscimento dinuovi marcatori per questo tipo di fibre (Muscle Nerve2004, 30:310-316), e la caratterizzazione ultrastrutturaleconvenzionale e in immunomicroscopia elettronica dellealterazioni neuropatologiche associate a forme peculiari diMalattia di Alzheimer familiare dovute alle mutazioniM239V del gene PS2 e A713T del gene APP (JNeuropathol Exp Neurol 2004, 63:199-209; Neurology2004, 63:910-912).

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

• Dipartimento di Neuroscienze, Caltanisetta - Dr. L.M.E.Grimaldi• Centro Regionale di Neurogenetica della Calabria - Dr. A.Bruni• CNR Istituto di Tecnologie Biomediche Segrate (MI) -Dr. M. Musicco• Istituto Nazionale Tumori di Milano - Div. OncologiaPediatrica - Dr. M. Massimino• IRCSS San Raffaele Milano - DIBIT - Prof. R Sitia, Prof.A. Vescovi• Istituto Superiore di Sanità - Prof. M. Pocchiari• IZS Lombardia e Emilia Romagna, Milano - Dr. DGelmetti• IZS Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, Torino - Dr. M.Caramelli• Istituto di Ricerche Framacologiche “Mario Negri”,Milano - Dr. C. Bendotti, Dr. R. Chiesa, Dr. G. Forloni,Dr. T. Mennini, Dr. M. Salmona • Ospedale di Arezzo - Neurologia - Dr. P. Zolo• Università Cattolica di Roma - Istituto di Neurologia -Prof. G. Gainotti• Università di Firenze - Clinica Neurologica - Prof. S. Sorbi• Università di Genova - Dip. di Medicina Sperimentale -Prof. M. Tabaton• Università di Milano - Istituto di Biologia - Prof L. Larizza• Università di Napoli - Clinica Neurologica II - Dr. G.Puoti, • Università di Pavia - Scienze Fisiologiche - Dr. C. Daniela • Università di Roma TRE - Dipartimento di Biologia -Prof. G. Lauro• Università di Sassari - Clinica Neurologica - Prof. M.G.Piras• Università di Torino - Clinica Neurologica - Prof. D.Schiffer, Prof. M.T. Giordana• Università di Udine - Clinica Neurologica - Dr. G.Marcon• Università di Verona - Anatomia Umana Normale - Prof.M. Bentivoglio • Università di Verona - Clinica Neurologica - Dr. T.

Cavallaro, Prof. G.M. Fabrizi, Prof. S. Monaco, Dr. G.Zanusso• CEA Paris (F) - Dr. J.P. Deslys, Dr. C. Lasmezas, eMembri del network di eccellenza “Neuroprion”dell’Unione Europea• EORTC- Bruxelles (B) - European Organization forResearch and Treatment of Cancer• Indiana University - Prof. B. Ghetti, Indianapolis (USA) • Mc Gill University of Montreal (CA) - Prof. M. Jones-Gotman e membri della Subcommission in Neuropsicologydella ILAE• New York University (USA) - Prof. B. Frangione, Prof. E.Levy • University of Amsterdam – Dr. R. Veerhius, Prof. P.Eikelenboom • University of London (UK) - Prof. A. Williams, e membridel progetto STOPTSE dell’Unione Europea• University of Munich (D) - Prof. H. Kretzschmar emembri del network di eccellenza “Brain-net” Europe • University of Porto (PT) - Prof A. Martins da Silva, Prof.J.L. Pasè Ribeiro• University of Vienna (A) - Prof. H. Budka e membri deprogetto TSELAB dell’Unione Europea

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Giorgio Giaccone• Relatore a simposi e corsi ECM sulle demenzedegenerative e trasmissibiliAnna Rita Giovagnoli• Supervisione del tirocinio di psicologi della Facoltà diPsicologia dell’Università di Milano-Bicocca (convenzione2004) Floriano Girotti• Docente Master Universitario di II Livello “Diagnosi eTerapia dei disturbi del Movimento”Bianca Pollo• Relatore a corsi ECM (“Il paziente neurochirurgico:diagnosi, trattamento e assistenza” I e II, “Journal club diNeuroscienze”)• Seminari alla Scuola di Specialità di Neurochirurgia diVerona e alla Scuola di Specialità di Radioterapia di MilanoFabrizio Tagliavini • Docente Master Universitario di II Livello “Diagnosi eTerapia dei disturbi del Movimento”• Relatore a corsi ECM sulle demenze degenerative etrasmissibili

■ ORGANIZZAZIONE EVENTI

• XL Riunione Annuale e corso di aggiornamento ECMdella Associazione Italiana di Neuropatologia, Padova 24-26maggio 2004 (Dr. F. Tagliavini).• Simposio “Semantic Memory and Epilepsy”, AnnualCongress of the American Epilepsy Society”, New Orleans(USA), dicembre 2004 (Dr.ssa A.R. Giovagnoli).

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Casalone C, Zanusso G, Acutis P, Ferrari S, Capucci L,Tagliavini F, Monaco S, Caramelli M. Identification of asecond bovine amyloidotic spongiform encephalopathy:molecular similarities with sporadic Creutzfeldt-Jakob disease.Proc Natl Acad Sci USA 2004, 101:3065-3070.

2. Marcon G, Giaccone G, Cupidi C, Balestrieri M, BeltramiCA, Finato N, Bergonzi P, Sorbi S, Bugiani O, Tagliavini F.Neuropathological and clinical phenotype of an ItalianAlzheimer family with M239V mutation of presenilin 2 gene. JNeuropathol Exp Neurol 2004, 63:199-209.

3. Rossi G, Giaccone G, Maletta R, Morbin M,Capobianco R, Mangieri M, Giovagnoli AR, Bizzi A,

Tomaino C, Perri M, Di Natale M, Tagliavini F, Bugiani O,Bruni AC. A family with Alzheimer disease and strokesassociated with A713T mutation of the APP gene. Neurology2004, 63:910-912.

4. Rossi G, Gasparoli E, Pasquali C, Di Fede G, Testa D,Albanese A, Bracco F, Tagliavini F. Progressive supranuclearpalsy and Parkinson's disease in a family with a new mutationin the tau gene. Ann Neurol 2004 55:448.

5. Salsano E, Pollo B, Eoli M, Giordana MT, FinocchiaroG. Expression of MATH1, a marker of cerebellar granule cellprogenitors, identifies different medulloblastoma sub-types.Neurosci Lett 2004, 370:180-185.

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UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA VI

Neurofisiopatologia

■ DIRETTORE: SILVANA FRANCESCHETTI

Si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1974, ha conseguito la Specialità in Neurologiaall’Università degli Studi di Pavia nel 1978 e nel 1981 la Specialità in Neurofisiopatologiaall’Università degli Studi di Genova. Nello stesso anno ha assunto l’incarico di assistenteneurologo presso il Dipartimento di Neurofisiologia dell’Istituto Besta. Nel 1983 ha svoltoun periodo come ricercatore presso i laboratori di Neurofisiologia Sperimentale del MaxPlank Institute di Monaco. Nel 1988 ha conseguito il dottorato di ricerca in ScienzeFisiologiche all’Università degli Studi di Milano e ha assunto la posizione di DirigenteMedico e responsabile dell’Unità di Epilettologia all’Istituto Neurologico “C.Besta”. Dalluglio 2004 è Direttore Incaricato della Unità di Neurofisiopatologia Clinica. Il suo interessescientifico è particolarmente rivolto allo studio delle epilessie. In particolare nell’ambitodell’Epilettologia Clinica si occupa prevalentemente di malattie eredodegenerative adespressione epilettogena e epilessie infantili precoci. Nell’ambito dell’EpilettologiaSperimentale le sue ricerche sono prevalentemente orientate allo studio della mutazioneneocorticale, di modelli animali di disordini di migrazione neuronale, di meccanismi ionicidi fenomeni di ipereccitabilità [email protected]

■ PRIMARIO EMERITO

Giuliano Avanzini tel 02 [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria divisionale: tel 02 23942253; fax 02 70600775; [email protected]@istituto-besta.itCentro regionale per l’Epilessia: tel 02 23942239Strutture Organizzative semplici• Unità d’Epilettologia: responsabile Silvana Franceschetti;tel 02 23942250; [email protected]• Unità d’analisi dei segnali: responsabile Ferruccio Panzica;tel 02 23942301; [email protected]

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

L’unità operativa comprende: una Sezione diagnostica dineurofisiologia clinica, che esegue tutti gli esamielettrofisiologici necessari alla diagnosi di malattie delsistema nervoso centrale e periferico e svolge attività diricerca clinica con il supporto dell’Unità d’analisi deisegnali, una Sezione d’epilettologia che fornisce prestazionidiagnostico-terapeutiche sia ambulatoriali sia in regime diricovero ed include laboratori dedicati a studi sperimentaliin campo epilettologico ed una Sezione di neurofisiologia edepilettologia sperimentale. • Neurofisiologia clinica: esegue esami EEG, EEG-poligrafici, Monitoraggi Video-EEG, Studi di PotenzialiEvocati, EMG e Studi Reflessologici in pazienti in età

pediatrica ed adulti. Oltre agli esami standard, sonoapplicati protocolli di valutazione neurofisiologicaspecificamente destinati alla diagnosi di patologie complesseafferenti ai diversi settori specialistici che operanoall’interno dell’Istituto. • Epilettologia Clinica: esegue attività diagnostica, destinatasoprattutto a quadri complessi d’Epilessia, afferenti allasezione di Epilettologia ed alle Unità Operative diNeuropsichiatria Infantile. Sono ampiamente utilizzatimonitoraggi Video-EEG e video-poligrafici in sonno. L’U.O. di Neurofisiopatologia Clinica include il Centro perl’Epilessia. L’attività ambulatoriale è integrata da unassistente sanitario dedicato e da un operatore tecnicoaddetto all’assistenza, che ricevono direttamente richiested’intervento o di chiarimenti necessarie alla correttagestione del trattamento o a tematiche sociosanitarie.

■ CENTRI DI RIFERIMENTO

L’UO di Neurofisiopatologia è sede del Centro diRiferimento Regionale per l’epilessia

■ ATTIVITÀ AMBULATORIALEPrenotazioni, visite e attività diagnostiche diNeurofisiologia Clinica, CUP tel 02 70631911 Ambulatorio speciale per le Epilessie (tre accessisettimanali) Prime visite: tel 02 23942239. Controlli: CUP tel 02 70631911

■ STAFF

Dirigenti Medici, neurofisiologiSimona Binelli, [email protected] Casazza,Laura Canafoglia, [email protected] CianoVidmer Scaioli, [email protected]

Dirigente ingegnereFerruccio Panzica

Borsisti e Contrattisti– Area di Neurofisiologia ClinicaPamela Agazzi, tel 02 23942439 Elisa Visani, tel 02 23942301 [email protected]

Borsisti e Contrattisti – Laboratori Sperimentali.Raffaella RusconiElisa Colombo, [email protected] ChikhladzePinuccia MagnaghiMassimo Mantegazza, [email protected] Scalmani

Consulente per il settore EMGFlavia Tripaldi

Tecnici di Neurofisiopatologia Paola Anversa; Antonella Bettinelli; Sergio Curzi; LauraMaria Grigoletti; Grazia La Porta; Angela Napolitano;Antonina Pazzola; Alessandra Peirano; Barbara Rigoldi;Chiara Caselunghe;

Assistente SanitarioFlavio Arienti: [email protected]

Operatore tecnico addetto all’assistenza: Maria Viola, tel 02 2394.2239

■ SETTORI OPERATIVI

• Unità EEG e Video EEG: Simona Binelli, MarinaCasazza, Laura Canafoglia; tel 02 23942232/439/216;[email protected]; • Unità EMG e Potenziali Evocati: Vidmer Scaioli e Claudia Ciano tel 02 23942240/275 • Laboratori d’Epilettologia e Neurofisiologia Cellulare:

Silvana Franceschetti, Massimo Mantegazza (sede BestaBicocca, via Temolo, 8) tel 02 23942611/[email protected]: laboratori diNeurofisiologia Sperimentale destinati a studiare imeccanismi generatori di alcune epilessie umane utilizzandotessuto in vitro prelevato da modelli animali. In particolarevengono studiati i meccanismi di epilessie geneticamentetrasmesse, di ipereccitabilità neocorticale e dell’azione difarmaci antiepilettici.

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

Epilessie infantili e giovanili associate a malattie evolutivedel sistema nervoso centrale; sindromi miocloniche.Includono forme severe d’epilessia, spesso associate ad altridisturbi neurologici, seguiti direttamente presso il Centroper l’Epilessia e presso le Unità Operative diNeuropsichiatria infantile. Le valutazioni diagnostiche ed iprogetti di studio sono effettuati in collaborazione con ilaboratori delle Unità Operative di Biochimica e Genetica,di Miopatologia, di Neuropatologia. La diagnostica si avvaleinoltre di collaborazioni con laboratori nazionali edinternazionali.Epilessie idiopatiche geneticamente determinate.Tali forme, spesso benigne, richiedono valutazionispecifiche in grado di portare ad una precisa classificazione,importante non solo per la diagnosi ma anche per laprognosi ed il trattamento. Lo studio clinico è affiancato daspecifici progetti sperimentali d’elettrofisiologia finalizzatiad identificare il difetto funzionale conseguente all’anomaliagenetica.Tecniche d’analisi automatica dei segnali elettrofisiologici.Sviluppa applicazioni software dedicate all’elaborazione deisegnali e alla quantificazione di parametri elettrofisiologici(in particolare elettroencefalogrammi, elettromiogrammi epotenziali evocati) fornendo un supporto tecnologico siaall’attività di diagnostica che di ricerca.Studi Reflessologici, elettroneuronografici edelettromiografici.Applicazioni particolari riguardano la diagnosi e ilmonitoraggio di patologie del tronco-encefalo, di distonie otremori atipici, della malattia di Steinert, della risposta aterapie farmacologiche in neuropatia acquisite;protocolli integrati che associano esami neurofisiologicidiversi (EEG, potenziali evocati, test reflessologici) sonoapplicati inoltre a patologie specifiche come la malattia diJacob-Creutzfeldt, le eredo-atassie e altre malattie delsistema nervoso geneticamente determinate. Incollaborazione con l’Unità Operativa di NeuropsichiatriaInfantile e il Dipartimento Neurochirurgia svolge attività distudio e monitoraggio in bambini affetti da spina-bifida. Attività di studio in campo sperimentale.Forniscono importanti contributi tecnologici e diconoscenza alle attività clinico-diagnostiche e riguardano:• modelli d’epilessie associati a disordini dello sviluppocerebrale;

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• modelli d’eccitabilità neuronale epilettogena studiate inpreparazioni in vitro,• modelli sperimentali d’epilessia geneticamentedeterminata, • meccanismo d’azione di farmaci antiepilettici.

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

• L’Istituto è una delle sedi che partecipano alle attività diformazione nell’ambito della Laurea Breve per tecnico diNeurofisiologia• Tesi di Laurea di primo livello in Biotecnologie Sanitarie• Due tesi per tre laureandi in Ingegneria Biomedica• Due tirocini per laureandi (Laurea di primo livello) inIngegneria Biomedica• Una tesi per laureando in Biotecnologie Farmaceutiche• Attività di Ricerca nell’ambito del Dottorato in ScienzeFisiologiche• Tre internati di laurea per Scienze Biologiche• Tre dottorandi di Ricerca in Scienze Fisiologiche

■ COLLABORAZIONI ESTERNE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI.

• IRCCS Gaslini, Genova: diagnosi molecolare e studiod’epilessie geneticamente determinate;• IRCCS Stella Maris, Pisa: diagnosi molecolare e studiod’epilessie geneticamente determinate;• IRCCS Mondino, Pavia: Terapia con dieta chetogenicanella malattia di Lafora;• Università di Helsinki Dipartimento di Genetica Medica;diagnosi e studio d’epilessie miocloniche progressive;• Dipartimento di Bioingegneria, Politecnico di Milano: messa a punto ed utilizzo d’analisi di segnalineurofisiologici;• Regione Lombardia - Centri per l’Epilessia della regioneLombardia: Costituzione di un network per la cura delleepilessie;

• Università di Padova-Dipartimento di Pediatria: Messa apunto di linee guida per i potenziali evocati in etàpediatrica. Collaborazione per studi di neurotossicità epatologa genetica della mielina;• Università di Toronto, Istituto di Genetica Medica:diagnosi e studio d’epilessie miocloniche progressive;• Università di Milano-Bicocca, Dipartimento diBiotecnologie: studio con tecniche elettrofisiologiche dimutazioni di proteine canale in epilessie geneticamentedeterminate;

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Avanzini G, Franceschetti S, Avoni P, Liguori R.Molecular biology of channelopathies: impact on diagnosis andtreatment. Expert Rev Neurotherapeutics 4:519-539, 2004.

2. Canafoglia L, Ciano C, Panzica F, Scaioli V, Zucca C,Agazzi P, Avanzini G, Franceschetti S. Sensorimotor cortexexcitability in Unverricht-Lundborg disease and Lafora bodydisease. Neurology 63: 2309-2315, 2004.

3. Curia G, Aracri P, Sancini G, Mantegazza M, Avanzini G,Franceschetti S. Protein-kinase C-dependentphosphorylation inhibits the effect of the antiepileptic drugtopiramate on the persistent fraction of sodium currents.Neuroscience 127:63-68, 2004.

4. Avanzini G., Franceschetti S. Mechanisms ofepileptogenesis. In: S.D. Shorvon, E. Perucca, D.R. Fish,W.E. Dodson (eds): The Treatment of Epilepsy, 2nd edition.Blackwell-Science: Oxford, 74-83, 2004.

5. Panzica F., Visani E., Franceschetti S. Problems, goals andfuture perspectives to characterizing EEG tracing. Atti delWorkshop "EEG assessment for the diagnosis and thequantification of hepatic encephalopathy”, May 2004.

UNITÀ OPERATIVA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

■ DIRETTORE: LUCIA ANGELINI

Lucia Angelini si è laureata presso l’Università degli Studi di Milano nel 1969, si èspecializzata in Psichiatria nel 1973 e in Neurologia nel 1975, acquisendo l’idoneitànazionale a primario di Neuropsichiatria Infantile nel 1979.Dal 2000 è Direttore della UO di Neuropsichiatria Infantile dell’Istituto (con incarico diprimario dal 1996). Dal 2001 è Vice-Direttore Sanitario dell’Istituto stesso.Professore a contratto in Semeiotica neuropsichiatrica infantile presso la Scuola dispecializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università degli Studi di Pavia dal 1989 edal 2001 anche di Patologia speciale neuropsichiatrica infantile presso la Scuola dispecializzazione in Pediatria dell’Università degli Studi di Milano.Membro del Consiglio direttivo dell’Associazione P. Zorzi per le Neuroscienze dal 1988.Ha acquisito nel 2002 il Certificato di Formazione manageriale per Struttura Complessadella Scuola di Direzione in Sanità della Regione Lombardia, presso l’ Università Cattolicadi Milano. Ha avviato sin dagli anni 70-80 un interesse e sviluppato una esperienza neidisordini del movimento in età pediatrica, che rappresenta attualmente una delle aree dieccellenza clinica della UO. Ha sviluppato successivamente un’esperienza clinica ecoordinato progetti di ricerca multicentrica sulle complicanze neurologiche dell’infezioneHIV/AIDS nel bambino e sui disordini neurologici infiammatorio-immunomediati dell’etàpediatrica. Ha pubblicato numerosi lavori scientifici su riviste internazionali e alcuni volumimonografici. Ha ricevuto finanziamenti per la ricerca scientifica dalla Harry De JurFoundation di New York (contributo continuativo per 15 anni), dall’Istituto Superiore diSanità, dal Ministero della Sanità e dall’Associazione P. Zorzi per le [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria divisionale: tel 02 23942210 (anche fax dopo ore 16.30), [email protected]: tel 02 23942360Reparto/Infermiere Coordinatore: tel 02 23942224

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

La UO di NPI è strutturata in un reparto di degenza con 26posti letto e in un DH con 2 posti letto.In accordo con la missione della UO i DRG prevalenti neiricoveri ordinari sono: epilessia (includente forme rare ecomplesse come quelle sintomatiche di displasie corticali,encefalopatie epilettiche precoci, encefalite di Rasmussen),malattie neurologiche genetiche metaboliche e degenerativedel SN (comprendenti i disordini del movimento, distonie,tic e sindrome di Gilles de la Tourette, altre ipercinesie)malattie infiammatorio-immunomediate compreso lasclerosi multipla infantile. Afferenza extraregionale: 55% (fino all’85% per la patologiadegenerativa). L’attività di DH è in gran parte dedicata all’epilessia, aidisordini del movimento (follow up delle distonie e inparticolare di quelle sottoposte a intervento di stimolazionecerebrale profonda; tic e malattia di Gilles de la Tourette),alla cefalea infantile.

■ ATTIVITÀ AMBULATORIALE

• Ambulatori divisionali con scelta del medico per lapatologia di eccellenza; ambulatori speciali per epilessia(Tiziana Granata e Dina Battino), per malattie genetichemetaboliche degenerative (Graziella Uziel) e per disordinidel movimento (Nardo Nardocci) • Prenotazioni al CUP: tel 02 70631911 (visite SSN)

■ STAFF

Dirigenti mediciNardo Nardocci: [email protected] 02 2394 2223

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Graziella Uziel: [email protected] 02 2394 2226Isabella Moroni: [email protected] 02 2394 2265Tiziana Granata: [email protected] 02 2394 2302Nicoletta Milani: [email protected] 02 2394 2221Margherita Estienne: [email protected] 02 2394 2265

Borsisti e contrattisitiGiovanna Zorzi, neuropsichiatra infantile Marianna Bugiani, neuropsichiatra infantileFederica Zibordi, neuropsichiatra infantileElena Freri, neuropsichiatria infantileMonica Morbi, psicologaCarla Zorzi, psicologa Cristina Perletti, medico

SpecializzandiFrancesca Ragona, neuropsichiatria infantileCaterina Costa, neuropsichiatria infantileLaura Obino, neuropsichiatria infantile

FrequentatoriGiorgio Seragni, medicoClaudia Canavese, medico

Infermiere PediatricheSimona Sangion, funzioni di coordinamento, RacheleArcidiacono, Donatella Bossi, Luisa Di Caprio, PaolaImparato, Elena Mangia, Sabrina Mariani, CarmelaMarroccella, Rosa Pondurno, Ilaria Scotti, Silvestra Sanna,Daniela Mancinelli (DH)

Assistente amministrativo Silvia Grazioli

Collaboratore scientificoMarina De Negri

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Disordini del movimento: referente: Nardo Nardocci;[email protected]• Malattie genetiche metaboliche e degenerative: referente: Graziella Uziel; [email protected]• Epilessia infantile: referente: Tiziana Granata;[email protected] • Disordini neurologici immunomediati compresa lasclerosi multipla infantile e malattie cerebrovascolari:referente Nicoletta Milani; [email protected]• Malattie neuromuscolari: referente: Isabella [email protected]• Disordini generalizzati dello sviluppo e sindromiautistiche: referente: Margherita Estienne; [email protected]

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

Disordini del movimento: Sono stati elaborati percorsi diagnostici e terapeutici miratie messo a punto un sistema di videoregistrazione earchiviazione digitale di immagine per tutti i pazienti affettida disordini del movimento. I dati di ciascun paziente sonoinseriti in una cartella computerizzata, che include ladocumentazione video ottenuta attraverso il sistemadigitale. L’archivio, organizzato in data base specifici per ledifferenti categorie di disordini del movimento, comprendeattualmente 570 pazienti, di cui 70 di prima osservazionenell’anno 2004.L’attività clinica e di ricerca si avvale della collaborazione dialtre UO cliniche e di ricerca dell’Istituto e di numerosestrutture italiane ed estere.Programmi di ricerca specifici riguardano:Studio clinico e genetico della distonie primarie ad esordioinfantile I pazienti affetti da distonia primaria e i loro familiari sonosottoposti ad uno studio che include una caratterizzazioneelettrofisiologica e genetica per la identificazione di mutazioni(DYT1, DYT5, DYT11, DR2). L’insieme di queste tecnichefornisce possibilità diagnostiche di avanguardia, laprecisazione delle correlazioni genotipo-fenotipo e ilprerequisito fondamentale per l’identificazione di nuovi geni-malattia attraverso l’effettuazione di studi di linkage nellefamiglie risultate negative per le mutazioni note. Trattamento di stimolazione cerebrale profonda nelladistonia ad esordio infantileL’esperienza maturata in Istituto su una serie ormai numerosadi pazienti, unitamente ai dati della letteratura, indica che lastimolazione cerebrale profonda può essere efficace neltrattamento della distonia ad esordio infantile, ma i criteri diindicazione, l’efficacia a lungo termine ed il ruolo di questotrattamento nell’ambito delle varie opzioni terapeutiche sonoancora da precisare. Lo studio si propone di verificarne inmaniera prospettica l’efficacia rispetto a variabili qualieziologia (distonia primaria e distonie secondarie), durata dimalattia, distribuzione e tipo di distonia, presenza di altrimovimenti involontari ritenute in grado di condizionarla.Tutti i pazienti inclusi nello studio sono sottoposti avalutazioni standardizzate pre e post-chirurgiche.Studio del metabolismo dei neurotrasmettotori nelleencefalopatie progressiveLa possibilità di dosare nel liquor alcuni neurotrasmettitori(dopamina e serotonina) ha dimostrato che il deficit diqueste sostanze è il substrato patogenetico di quadri clinicidifferenti, che includono sindromi distoniche progressive adesordio precoce, infantile e giovanile, encefalopatieepilettiche, sindromi autistiche. Queste condizioni clinichepossono essere trattate farmacologicamente con una terapiasostitutiva ed, in alcune condizioni, il trattamento porta aduna completa regressione dei sintomi. L’obiettivo delprogetto è quello di studiare il metabolismo deineurotrasmettitori in pazienti affetti da encefalopatie

progressive ad eziologia imprecisata anche al fine diinstaurare un trattamento precoce. Questo progetto siavvale della collaborazione e della UO di Biochimica eGenetica dell’Istituto, della Divisione di Biochimicadell’University Children’s Hospital di Zurigo, con l’istitutoJohn Kennedy, Danimarca. Sindromi ticchiose e sindrome di Gilles de la TouretteLe sindromi ticchiose croniche rappresentano unapercentuale cospicua dei disordini del movimento in etàpediatrica. Negli ultimi anni ne è risultata evidente laeterogeneità clinica e soprattutto eziologica che includedeterminanti genetiche, possibili meccanismi autoimmuni efattori ambientali. Si prosegue lo studio longitudinale per ladelineazione clinica e della storia naturale della malattia diGilles de la Tourette, in particolare per quanto riguarda laco-morbidità tra tic e disturbo ossessivo compulsivo edell’attenzione con iperattività, fattore fondamentale nelguidare le strategie terapeutiche. In collaborazione con laDivisione di Miopatologia dell’Istituto è stato iniziato unostudio che prevede, attraverso tecniche di immunoistoblot,la identificazione di autoanticorpi circolanti in pazienti consindromi ticchiose croniche e, con altri Centri italiani, laidentificazione di anticorpi anti nuclei della base.

Malattie metaboliche e genetiche.Leucodistrofie e leucoencefalopatie metaboliche.Per lo studio clinico di questo gruppo di malattie è stataapprontata una scheda di raccolta dei dati clinico-strumentali e biologici che consentono un orientamentodiagnostico rapido per le forme definite e l’individuazione dinuove forme di leucodistrofia. È stata instaurata unacollaborazione con la dott.ssa Boespflug Tanguy per la ricercadi mutazioni nella malattia di Alexander, nella atassiacerebellare con ipomielinizzazione centrale e nellaleucoencefalopatia con megaloencefalopatia multicistica. È inoltre stato approntato un protocollo di stadiazione dellamalattia per la leucodistrofia metacromatica, la malattia diKrabbe e l’adrenoleucodistrofia che consente di evincere icriteri di eligibilità al trapianto di midollo osseo in questipazienti.Encefalomiopatie mitocondriali.Su questo gruppo di malattie esiste un’esperienza consolidatache consente la diagnosi biochimica e molecolare dellenumerose malattie ad esordio nell’infanzia.È stato organizzato un data base dei pazienti in età infantilegiunti alla nostra osservazione affetti da encefalopatiamitocondriale. I parametri che si ritiene di dover archiviareriguardano, oltre i dati anagrafici: l’età d’esordio, le modalitàd’esordio, i sintomi presentati nel corso del tempo, il livellodi gravità, la registrazione dei parametri biochimici inclusal’attività dei complessi della catena respiratoria misurati sumuscolo scheletrico e nei fibroblasti in coltura, i patternneuroradiologici, i risultati delle indagini molecolari. I pazienti in età pediatrica diagnosticati presso il nostroCentro dal 1990 ad oggi sono 250 e la raccolta dei datisopraelencati è già a buon punto; il risultato atteso di questo

tipo di lavoro è una revisione critica della popolazione condefinita encefalomiopatia mitocondriale, l’individuazione dicriteri diagnostici sia di inclusione che di esclusione e laselezione dei pazienti candidati ad approfondire indaginimolecolari al fine di definirne il difetto genetico.Viene inoltre fornita consulenza genetica alle famiglie con unsoggetto affetto.Malattie NeuromuscolariÈ stato ulteriormente implementato il database retrospettivoe prospettico per le forme di Neuropatia ad esordio infantilesia geneticamente determinate sia acquisite, allo scopo dimigliorare l’approccio diagnostico e terapeutico tramite lacaratterizzazione dettagliata ed omogenea dei dati clinici,neurofisiologici ed istopatologici. È in corso, incollaborazione con il Laboratorio di Biochimica e Genetica,l’ampliamento, in casi selezionati, delle indagini geneticheattualmente disponibili a quelle mutazionali per nuovi geni(periassina, NF-L). È prevista inoltre una comparazionedell’efficacia delle diverse strategie terapeutiche per le formeacquisite a patogenesi infiammatorio-immunomediata.Sono stati elaborati database differenziati per le DistrofieMuscolari Congenite, per le Distrofie Progressive e per leforme Tipo cingoli, a difetto definito e non definito.Nell'ambito delle Distrofie Muscolari Congenite, incollaborazione con il Laboratorio di Miopatologia, è in corsola raccolta dei dati clinici e neuroradiologici, in particolarenei casi con alterazioni del Sistema Nervoso Centrale e loscreening dei geni noti, oltre allo studio dei difetti genetici dipiù recente identificazione. Nell'ambito dei pazienti conDistrofia di Duchenne, anche di età inferiore ai 5 anni, è incorso uno studio collaborativo per la valutazione delmetabolismo osseo, e degli eventuali effetti collaterali su diesso, prima e durante terapia con corticosteroidi in cronico.EpilessiaOltre ai progetti storicamente in corso nella Divisione diNPI che riguardavano l’inquadramento diagnostico eprognostico delle epilessie infantili e la sperimentazioneclinica dei nuovi farmaci antiepilettici, la ricerca è stata, piùrecentemente, mirata allo studio di quadri epilettologicilegati a eziologie particolari. • Caratterizzazione elettroclinica delle epilessie nei quadrimalformativi cerebrali. La sistematizzazione di una ampiacasistica raccolta in Istituto ha contribuito alla conoscenzadelle caratteristiche epilettologiche, consentendo unamigliore gestione clinica di questi pazienti da un punto divista medico e chirurgico. Inoltre il riconoscimento di casifamiliari ha consentito la caratterizzazione genetica di alcunemalformazioni.• Caratterizzazione elettroclinica e riconoscimento di quadrisindromici nelle epilessie della prima infanzia, conparticolare riguardo ai quadri di encefalopatia epilettica.• Encefalite di Rasmussen: studio clinico su una ampiacasistica, con particolare attenzione ai criteri per unadiagnosi precoce, all’impiego di terapie mediche mirate eall’indicazione all’intervento di emisferotomia. Contributoagli studi sulla patogenesi della malattia, con particolare

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riferimento alla ipotesi di una patogenesi immunomediata.L’interesse per questa rara patologia risiede nel fatto chel’encefalite di Rasmussen rappresenta un modello per altreforme di encefalopatie epilettiche nella cui genesipotrebbero essere implicati meccanismi immunomediati.Da questi studi è derivata l’indicazione a trattamentispecifici, quali l’immunoassorbimento con la proteina A el’impiego delle immunoglobuline, terapie per le quali è incorso di studio l’indicazione in alcune encefalopatieepilettiche gravi e resistenti ai FAE.• Caratterizzazione del fenotipo epilettico incromosomopatie e malattie geneticamente determinate. Contributo di casistica allo studio di caratterizzazionegenetica della epilessia mioclonica severa dell’infanzia in casisporadici e familiari • Studio dei criteri di eleggibilità al trattamento chirurgicoanche in età precoce, in epilessie farmacoresistenti.Patologia neurologica infiammatorio-immunomediata Patologia primitiva del sistema nervoso centraleVengono considerate in particolare la sclerosi multipla,l’encefalomielite acuta disseminata e le sue forme ristrette(mieliti, cerebelliti, encefaliti del tronco, neuriti ottiche) el’encefalopatia opsomioclonica di Kinsbourne.Per quanto riguarda la patologia demielinizzante continua laraccolta della casistica e la caratterizzazione dei pazienti infollow-up dal punto di vista clinico, neuroradiologico edimmunologico (tipizzazione HLA e studio della rispostaimmunitaria umorale -anticorpi anti-MOG-). Particolareattenzione verrà data alla revisione dei protocolli diagnosticie di trattamento, allo scopo di formulare linee guida e agliaspetti di diagnosi differenziale (soprattutto al primo episodio)Verranno poi rivisti, nei pazienti in profilassiimmunomndulante per sclerosi multipla, i criteri diindicazione al trattamento e alla sua sospensione, neltentativo di estrapolare degli indicatori prognostici dirisposta al trattamento stesso. Continua la revisione della casistica e la caratterizzazioneclinico-strumentale ed immunologica dell’encefalopatiamioclonica di Kinsbourne, nelle sua forma parainfettiva eparaneoplastica, con particolare attenzione allo screeningdiagnostico del neuroblastoma e ai problemi di trattamentoPatologia secondaria a malattie immunomediatesistemiche Vengono prese in considerazione le complicanzeneurologiche delle connettiviti (lupus, corea di Sydenham,panarterite nodosa), della sindrome da anticorpiantifosfolipidi, della malattia di Behçet e della sarcoidosi.Per questo gruppo di disordini neurologici è in corsol’aggiornamento della casistica di Istituto (già revisionata nelcorso di precedente progetto finalizzato della divisione) e laformulazione di protocolli diagnostici e linee guida ditrattamento.Per quanto riguarda la patologia cerebrovascolare la UO diNPI partecipa al progetto generale di Istituto sugli Stroke edè stato elaborato un percorso diagnostico per quelli adesordio infantile.

Caratterizzazione neurologica dei disturbi dello spettroautisticoÈ proseguito il progetto di studio clinico-diagnostico su unaserie di pazienti affetti da Disturbo Generalizzato delloSviluppo afferenti alla Divisione di Neuropsichiatriainfantile del nostro Istituto.Il progetto è stato finalizzato alla identificazione dicondizioni neurologiche specifiche associate alla sindromecomportamentale (autismo sintomatico), alla valutazionedell’incidenza e delle caratteristiche dei segni diinteressamento del SNC di tipo neuroradiologico eneurofisiologico (autismo idiopatico e criptogenetico) conparticolare riferimento alla presenza di epilessia o alterazionielettroencefalografiche, e all’inquadramento fenotipicocomportamentale di questi pazienti, con particolareriferimento alla caratterizzazione di sintomi associati di tipoossessivo-compulsivo e ticcoso.La popolazione dei soggetti è stata studiata secondo unprotocollo comprensivo di valutazione neurologica (esameobiettivo generale e neurologico, EEG in polisonnografia,RMN encefalo, RMN con spettroscopia in casi selezionati,Potenziali Evocati Uditivi e studio delle onde lente alvertice, Cariotipo, Analisi molecolare del DNA per analisidel gene FMR1, Cromatografia degli Aminoacidi plasmaticie urinari, ulteriori indagini neurochimiche e genetico-molecolari eseguite in base al quadro clinico), valutazionecomportamentale e cognitiva in base a scale di valutazionestandardizzate. È inoltre proseguito il progetto di ricerca, in collaborazionecon l’Istituto Auxologico Italiano, finalizzato a identificarela presenza di quadro sindromici a singolo locus maggiore(sdr. di Angelman, sdr. di Rett, sdr. dell’X fragile), dimeccanismi molecolari differenti che influenzino ilcomportamento autistico e inoltre ad identificare ilcontributo potenziale apportato da un gruppo di geni(UBE3A, ATP10C, RELN, GRIN2B e GRIK2) e dariarrangiamenti cromosomici (duplicazioni eriarrangiamenti della regione 15q11-13, eventualiaberrazioni cromosomiche coinvolgenti altre regionigenomiche) alla determinazione del fenotipo autistico.

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

Per i Disordini del Movimento:Dr. E. Valente (Istituto Mendel, San Giovanni Rotondo,Bari); Prof. A. Pedotti (Dip. Bioingenieria, Politecnico diMilano); Prof. K. Bathia (Queen Square Institute ofNeurology, London); Dr. S. Hayflick (Oregon University,USA); Dr.L. Birke Moller (John Kennedy Institute,Glostrup, Danimarca); Prof. N. Blau (University ChildrenHospital, Zurigo); Dr. E. Fernandez-Alvarez (Departmentof Neuropediatric, Hospital Sant Joan de Deu, Barcellona,Spain).Per la sclerosi multipla:Dr. A. Grezzi (“Centro sclerosi multipla”, H Gallarate); Dr.

M. Filippi e M. Rocca (Divisione di Neuroradiologia,IRCCS H San Raffaele).Per le encefalopatie genetiche metaboliche e degenerative:Dr. A. Rovelli (Centro Trapianto Midollo Osseo, ClinicaPediatrica, Università degli Studi di Milano Bicocca); Dr. R. Parini (“Centro Fondazione Mariani per le MalattieMetaboliche”, Clinica Pediatrica, Università degli Studi diMilano Bicocca); Prof. A. Petroni (Dip. di ScienzeFarmacologiche, Facoltà di Farmacia, Università degli Studidi Milano); Dott.E Bertini (Ospedale Bambino Gesù diRoma); Prof. O.Boespflug-Tanguy (Neurogenetic-PediatricNeurology, Faculté de Médicine, Clermont Ferrand, Cedex,France); Prof. C. Peters (Department of Pediatrics,University of Minnesota School of Medicine, Minneapolis,MN, USA); Dr. Sakkubai Naidu e Prof.H.W.Moser(Department of Neurogenetics, Kennedy Krieger Institute,Baltimore, MD, USA). Prof. M. Van der Knaap (FreeUniversity Medical Center, Amsterdam, The Netherlands) Per l’epilessia:Dr. Laura Tassi (Centro C. Munari Chirurgia dell’Epilessia,Ospedale Niguarda, Milano); Dr. Federico Zara(Laboratorio di Genetica Umana, ospedale Gaslini,Genova); Dr. Lucia Fusco (Unità Operativa di Neurologia,Ospedale Bambin Gesù, Roma); Dr. Charlotte Dravet(Centre S. Paul, Marsellie); Dr. Olivier Dulac (HopitalSaint Vincent de Paul, Paris); Dr. JG Villemure(Neurochirurgia, Losanna University Hospital).

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Lucia Angelini• Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria Infantile,Università di Pavia - Semeiotica neuropsichiatrica infantile• Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Milano - Patologia Speciale neuropsichiatrica infantileNardo Nardocci• Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria Infantile,Università di Pavia - Patologia Speciale neuropsichiatricainfantile• Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università diMilano-Bicocca – Clinica neuropsichiatrica infantile• Università Cattolica del Sacro Cuore e Istituto NeurologicoC. Besta – Master universitario 2 livello “Diagnosi e cura deidisordini del movimento”Isabella Moroni• Tutor per gli specializzandi (dal 1997)- Formazione specializzandi in neuropsichiatria infantile, inpediatria e in genetica clinica nell’ambito delle convenzionicon le rispettive Scuole di specializzazione

- Attività di tutoring per la preparazione di tesi di laurea e dispecialitàGraziella Uziel• Facoltà di psicologia e Neuropsicologia, Università diMilano-Bicocca – Neurogenetica clinica• Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria Infantile,Università di Milano-Bicocca – Malattie genetiche emetaboliche• Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria Infantile,Brescia - Malattie genetiche e metaboliche

■ ORGANIZZAZIONE EVENTI

• Incontri di Neuropsichiatria Infantile a cadenzasettimanale (lunedì, escluso il primo del mese)• Corsi di aggiornamento accreditati ECM: • Seminari di Neuropsichiatria Infantile: 3, 10, 17 e 24maggio e 7 e 14 giugno 2004; responsabile: Lucia Angelini;sede: Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”; • Aggiornamenti in Neuropsichiatria Infantile: 11, 18 e 25ottobre e 8, 15 e 22 novembre 2004, responsabile: LuciaAngelini; sede: Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”.

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Bugiani M, Invernizzi F, Alberio S, Briem E, Lamantea E,Carrara F, Moroni I, Farina L, Spada M, Donati MA, UzielG, Zeviani M.: Clinical and molecular findings in childrenwith complex I deficiency. Biochim Biophys Acta 1659 (2-3):136-147, 2004.

2. Garavaglia B, Invernizzi F, Carbone ML, Viscardi V,Saracino F, Ghezzi D, Zeviani M, Zorzi G, Nardocci N.:GTP-cyclohydrolase I gene mutations in patients withautosomal dominant and recessive GTP-CH1 deficiency:identification and functional characterization of four novelmutations.: J Inherit Metab Dis. 27(4): 455-63, 2004.

3. Moroni I, Bugiani M, D’Incerti L, Maccagnano C,Rimoldi M, Bissola L, Pollo B, Finocchiaro G, Uziel G.: L-2-hydroxyglutaric aciduria and brain malignant tumors: apredisposing condition? Neurology 62(10):1882-4,2004.

4. Milani N, Zibordi F, Erbetta A, Pollo B, Angelini L.:Neuromyelitis optica in a child with atypical onset and severeoutcome. Neuropediatrics. 35(3):198-2

5. Petroni A, Cappa M, Blasevich M, Solinas M, Uziel G.:New findings on X-linked Adrenoleukodystrophy: 5alpha-reductase isoform 2 relative gene expression is modified inaffected fibroblasts. Neurosci Lett. 367(3):269-72, 2004.

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UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA DELLO SVILUPPO

■ DIRETTORE: DARIA RIVA

È specializzata in Neuropsichiatria Infantile (Università di Milano) e Neurologia (Universitàdi Parma). Ha svolto un Master in Neuropsicologia dell’Età Evolutiva Columbia UniversityNew York\LabDevelopmental Neuropsychology presso l’Istituto di Neurologia Pediatrica.Attualmente è Direttore dell’UO Neurologia dello Sviluppo (Neuropsichiatria Infantile B)dell’Istituto Nazionale Neurologico C.Besta e coordina il Laboratorio di ScienzeNeurocognitive Età Evolutiva. È stata Segretario Regionale per la Neuropsichiatria Infantileper la Regione Lombardia dal 1991 al 1998 e membro del Direttivo della Società Italiana diNeuropsichiatria Infantile dal 1999 al 2004. È stato membro del Direttivo dell’InternationalNeuroposychological Society.È Vice-Direttore della Rivista Neuropsichiatria dell’Infanzia ed Adolescenza, organoufficiale della Società Nazionale; membro dell’Editorial Board delle Riviste: J ChildNeurolgy, Developmental Neuropsychology, Psicologia dello Sviluppo, Autismo e Disordinidello Sviluppo.Insegna Neurologia Cognitiva presso la Scuola di Specializzazione in NeuropsichiatriaInfantile dell'Università di Pavia.Si occupa da più di 20 anni dello sviluppo cognitivo normale e patologico, con particolareriferimento alla patologia neurologica precoce, disordini neuroevolutivi ed autismo, ritardomentale con l’individuazione di fenotipi cognitivo\comportamentali distintivi.Organizzatore di numerosi Congressi e Simposi nazionali ed internazionali, Relatore a molti congressi nazionali ed [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria Ricoveri: Roberta Gerosa; tel 02 2394217Day Hospital: Maria Aragona; tel 02 2394360Scienze Nerurocognitive\neuropsicologia tel 02 2394215Sindromologia Clinico Genetica: tel 02 2394211Disturbi linguaggio\apprendimento: tel 02 2394218Disturbi sviluppo motorio: tel 02 2394218

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

• 13 posti letto per Ricoveri Ordinari e • 2 letti per DH• Servizio per la diagnosi ed il trattamento dei disturbi delloSviluppo Motorio in età evolutiva• Servizio per la diagnosi ed il trattamento dei disturbi dellaComunicazione, Linguaggio e dell’Apprendimento• Laboratorio clinico e sperimentale di NeuroscienzeCognitive per lo studio dei Disordini cognitivi eneuropsicologici primari e secondari alla patologianeurologica pediatrica

■ ATTIVITÀ AMBULATORIALE

• Ambulatorio Divisionale: martedì e venerdì (prenotazionitutti i giorni da lunedì a venerdì al 02 70631911) con sceltanominale del medico • Ambulatori speciali per - Disordini dello sviluppo motorio (prenotazioni al 02 2394218 dal lunedì al venerdì dalle 14

alle 16) con scelta del medico- Disordini della comunicazione e dell’apprendimento:(prenotazioni al 02 2394218 dal lunedì al venerdì dalle 14alle 16) con scelta del medico- Autismo e Disordini Neuroevolutivi (ADHD, SindromiAmnesiche, Disordini Neuropsicologci Specifici etc) 1° martedi’ di ogni mese (Riva 02 2394268)

■ CENTRI DI RIFERIMENTO

• Centro di Riferimento Regionale per le Paralisi CerebraliInfantili • Centro di Riferimento Regionale per i Disordini delLinguaggio e dell’Apprendimento • Centro di Riferimento Regionale per i Tumori CerebraliInfantili

■ STAFF

Dirigenti medici Maria Rosa Balestrini, [email protected] Bono, [email protected] Molteni, [email protected] Pagliano, [email protected] Pantaleoni, [email protected] Saletti, [email protected] Zardini, [email protected]

Dirigenti psicologi Laura Brollo, Daniela Sarti

Tecnici delle neuropsicomotricitàNadia Corrado, Marilena Estienne, Simona Malinverni,Luciana Percivalle

Tecnici della riabilitazione del linguaggioGloria Airaghi (coordinatrice), Santina Magazù, MatildePrunas

Insegnanti elementari specializzate in handicapPaola Maria Pirola, Anna Maria Casiraghi, Grazia Bucciolini

Specializzandi in Neuropsichiatria InfantileElena AndreucciNicoletta Paruta

Borsisti e contrattisti di ricercaStefano D’Arrigo, neuropsichiatra infantile Francesca Nichelli, neuropsicologaIrene Arcolini (psicologa)Sara Bulgheroni (neuropsicologa)Chiara Vago (neuropsicologa)Alessia Marchi (tecnico della Neuropsicomotricità)

FrequentatoriGiulia Valentina Aggio, Sara Malgesini, Cristina Perletti

Infermiere Pediatriche Reparto di DegenzaSonia Pontisso (Infermiere Coordinatore), Cristina Basso-Ricci, Monica Quartieri, Annalisa Anicito, Ada Vergari,Michela Ciuffrida, Vittoria Maria Iozzo, Valentina Russo,Monica Ongarato, Ilaria Brocca, Michele De Falco

Infermiera pediatrica DHMaria Aragona

Assistente AmministrativoRoberta Gerosa

OTA\Ausiliarie \infermiere genericheMaria Ciccarese, Viviana Superti, Carboni Adriana

VolontariABIO (Associazione Bambini In Ospedale)coordinatrice Giovanna Ardemagni; tel 02 69.000.255DOTTORI CLOWN della Fondazione Theodora

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Studio clinico, neuropsicologico e diagnostico delRitardo Mentale, dei disturbi dello sviluppo cognitivo,

autismo, disordini neuroevolutivi, ADHD, disturbineurocognitivi secondari alla patologia neurologicapediatrica, sindromi neuropsicologiche specifiche:responsabile Daria Riva; tel 02 2394268; [email protected] • Sindromologia genetico\clinica: responsabile ChiaraPantaleoni; Stefano D’Arrigo; tel 02 2394211;[email protected]• Diagnosi e trattamento riabilitativo delle ParalisiCerebrali Infantili, malformazioni cerebrali e spinali,malattie neuromuscolari infantili: responsabile RenataBono; tel 02 2394549; [email protected]• Diagnosi e trattamento riabilitativo dei disturbi dellacomunicazione (autismo, linguaggio e apprendimento):responsabile Giovanna Zardini; tel 02 2394424;[email protected]• Diagnosi, trattamento e follow-up dei tumori cerebrali inetà pediatrica: responsabile Maria Rosa Balestrini; tel 02 2394222; [email protected]

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

Fenotipi cognitivo\comportamentali nei disordinineuroevolutivi (sindromi dismorfico\genetiche edautismo): correlazioni neuroanatomiche e con il genotipo.L’insufficienza mentale ed in genere i disordiniNeuroevolutivi sono caratterizzati da fenotipicognitivo\comporatmentali che è possibile ora differenziare,in un discreto numero di casi, sia per lo sviluppo deglistrumenti d’assessment che per il progresso globale delleconoscenze nel campo delle Neuroscienze Cognitive. Laprecisa caratterizzazione del fenotipocognitivo\comportamentale rappresenta allo stato attualeuna condizione indispensabile per lo studio di correlazionecon il genotipo, sia quando la mutazione genetica sia giàstata identificata, sia quando sia ancora da identificare.Accanto a questo è cruciale anche la correlazione delfenotipo cognitivo\comportamentale con l'alterazione dialcune aree cerebrali che la stessa mutazione provocaLa ricerca ha come scopi:• la definizione di fenotipi e sottofenotipicognitivo\comportamentali dell’autismo e delle sindromidismorfico\genetiche • la correlazione con la mutazione genetica quando nota o ilsupporto clinico per la sua identificazione• la correlazione con le strutture cerebrali alterate La Neurologia Cognitiva del sistemafronto\limbico\cerebellare e Sostanza Bianca in etàevolutivaIl razionale della ricerca è costituito dal fatto che il cervelloinfantile è specializzato in circuiti neuronali che processanofunzioni specifiche molto precocemente. Conseguenzadiretta è che lesioni anche precocissime di queste areeproducono sintomi deficitari specifici individuabili conopportune metodologie d'esame. Alcune di queste aree sonointerconnesse in sistemi complessi per il controllo ed il

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processamento di comportamenti e di funzionineurocognitive particolarmente articolate. Il sistemafronto\limbico\cerebellare e la sostanza bianca che connettefra di loro le diverse strutture costituiscono un sistemacoerente in cui la lesione di una sola struttura provoca ilmalfunzionamenteo dell’intera rete. Il malfunzionamento diquesto sistema è supposto essere la base neurobiologica deldisordine autistico, ma anche di sindromi neuropsicologichecomplesse come la SD amnesica evolutiva etc. Scopo dellaricerca è individuare segni deficitari relativi alle aree non lesedel circuito fronto\limbico\cerebellare, in presenza dilesione in sede frontale, o ippocampale o cerebellare o dellasostanza bianca, in popolazioni omogenee di bambini dai 4ai 16 anni con lesioni nelle aree sopradefinite.

Definizione di sindromi genetiche nei soggetti condismorfismi e ritardo mentale. Un’alterazione del patrimonio genetico è riconosciuta nel40-50% dei casi con ritardo mentale (Curry et al., Am JMed Genet, 1997; Battaglia A. et al, Am J Med Genet,1999). Scopi:1. valutazione di soggetti con ritardo mentale e dimorfismi,afferenti alla Divisione Neurologia dello Sviluppo pervalutare la ricorrenza di diagnosi sindromiche a difettogenetico noto e non noto. 2. Contribuire alla studio per la correlazione fenotipo-genotipo di due sindromi in cui è ora possibile la diagnosigenetica: sindrome di Sotos (microdelezione 5q35) incollaborazione con l’Istituto Galliera di Genova; sindromedi Noonan (missense mutations PTPN11, cromosoma12q24.1), in collaborazione con l’Università di Milano. 3. Definire (fase 1) e applicare (fase 2) un protocollodiagnostico nei pazienti con ritardo mentale X-linked(XLMR). Questo programma prevede la collaborazione dinumerosi Centri Italiani (Universitari, Ospedalieri,IRCCS), che hanno a tale scopo il progetto di costituire unnetwork.

Follow-up clinico e neuropsicologico dei bambini contumore cerebrale, in particolare dei gliomi a basso gradodel chiasma.

Studio clinico e riabilitativo di Displegie Spastiche anchein relazione a patologia motoria degenerativa come leParaparesi Spastiche Evolutive, con la conseguenteindividuazione di protocolli differenziati di diagnosi etratatmento neuroriabilitativo.

Studio clinico\genetico e riabilitativo della Para ParesiSpastiche.

Studio dei disordini della comunicazione con particolareriferimento all’individuazione di gesti comunicativi, conl’impostazione di un archivio in relazione alla patologia(autismo\disturbi specifici di linguaggio\disturbi mentalietc) ed archivio di gesti patologici patognomonici dellediverse tipologie di patologia.

■ COLLABORAZIONI ESTERNE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

• Fondazione Mariani per al Neurologia Pediatrica: Dr FedrizziSede e collaborazione al Coordinamento Gruppo Nazionaleper lo Studio delle Paralisi Cerebrali Infantili: rete per ladiagnosi e la metodologia riabilitativa delle PCI: 21 CentriPartecipanti (Università\IRCCS\ ASL\)• Clinica Universitaria Pediatrica De Marchi – Universitàdegli Studi di Milano• Istituto di Fisiologia; Laboratorio per Lo studio delMovimento, Università degli Studi di Milano (Dr. Crenna)• Istituto di Scienze Cognitive e Tecnologiche - CNR Roma(Dr Volterra- Dr Caselli) • IRCSS Bambin Gesù di Roma: RaibilitazioneNeuromotoria (Prof Pierro)Internazionali• Krieger –Kennedy Insitute (J Hopkins University –Baltimore) (Prof Martha Denkla)

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Daria Riva:• Neurologia Cognitiva \ Scuola di Specializzazione inNeuropsichiatria Infantile\facoltà di Medicina e Chirurgia;Università di Pavia cc.• Tirocinio in Neurologia per gli Specializzandi diNeuropsichiatria Infantile della Scuola di Specializzazione diNeuropsichiatria Infantile; Università di Pavia• Tirocinio post-laurea per Psicologi Università Cattolica diMilano• Tirocinio post-laurea per Psicologi Università di Padova• Tirocinio formativo per Psicologi intra-laurea Universitàdi Pavia• Tirocinio del Diploma di Laurea per Tecnici dellaNeuropsicomotricità dell’età evolutiva – Università di Pavia • Tesi di specialità in Neuropsichiatria Infantile, Universitàdegli Studi di Pavia, anno accademico 2003-2004 (dr.ssaMarzaroli Michela):“La sindrome di Rett: aspetti clinici,aspetti genetici e criteri diagnostici rivisti applicati ad unacasistica di 15 pazienti”.• Tesi di laurea In Medicina e Chirurgia –Università degliStudi di Milano(Aggio Federica):“La Cefalea in etàevolutiva: correlazioni tra caratteristiche cliniche eneuropsicologiche”• Tesi di specializzazione in Psicologia Clinica; UniversitàStatale di Milano (dr Sara Bulgheroni).” Diagnosidifferenziale disturbi della comunicazione nella primainfanzia “• Tesi di Laurea Triennale d Fisioterapia Univesrità deglistudi di Milano (Polo San Carlo Borromeo)(Ravagli Giada) Valutazione funzionale dell’arto superiorein bambini affetti da emiplegia congenita. Confronto fradue protocolli di valutazione

Senminari e lectures su InvitoDaria Riva:• “Cerebellum and Cognition” invited lecture 30th AnnualMeeting of the German Speking Society for Neuropediaatrics ofAustria, Germany and Switzerland. Bern 25-28 marzo 2004

• Neuropsychitaric aspects of cerebral-cerebellar networks FreeUniversity of Amsterdam. Amsterdam 2 aprile 04

• The role of the cerebellum in language. European academy ofChildhood Disability. Eedinburgo 16 th Annual Meeting–novembre 7,2004

Emanuela Pagliano:• “Approccio al Neonato con sospetta sindrome malformativa”,Itinerante Società Italiana di Neonatologia. Milano in data3-4 giugno 2004

■ ORGANIZZAZIONE EVENTI

• XVI Corso Aggiornamento in Neurologia Pediatrica (incollaborazione Fondazione Mariani) Le Sindromineurocutanee in età evolutiva (Direttori Daria Riva INNB ePaolo Curatolo Univ Studi Tor Vergata) Lucca 3-5 Marzo2004Relazioni: Daria Riva: Fenotipo cognitivo\comportamentalenella NF1: correlazioni neuropatologiche e molecolariM. Rosa Balestrini: Tumori Cerebrali in NF1: evoluzionwee prognosi• V corso residenziale annuale di Genetica Pediatrica:Approccio clinico al bambino con sindrome malformativa.Corso Base: Approccio metodologico al bambino conSindrome malformativa (19-21/4\2004)Direzione del corso (Istituto Besta: dr.ssa Pantaleoni;Clinica De Marchi: dr. Selicorni)Relazioni: Chiara Pantaleoni “Contributo delladismorfologia nella patologia neurologica infantile”Daria Riva: La neuropsicologia del ritardo Mentale • V corso residenziale annuale di Genetica Pediatrica:Approccio clinico al bambino con sindrome malformativa.Corso Avanzato; La diagnosi clinica nel paziente affetto daSindrome malformativa complessa con coinvolgimentoneurologico (22-23/4)/2004. Direzione del corso (IstitutoBesta: dr.ssa Pantaleoni; Clinica De Marchi: dr. Selicorni).– Chiara Pantaleoni, Stefano. D’Arrigo Workshop“Diagnosi neurologiche” ed esercitazioni – Chiara Pantaleoni, Stefano. D’Arrigo: esercitazionipratiche su casi clinici • Incontri di Genetica Clinica, Bologna, 5 aprile 2004, 21giugno 2004; 27 settembre 2004. Coordinatore ChiaraPantaleoni• Corso di Aggiornamento “Strumenti di valutazione inNeuropsichiatria dell’età evolutiva” (in collaborazione conFndazione Mariani) – Daria Riva-Pietro Pfanner-Ermellina

Fedrizzi – Mantova 25-26 ottobre 2004Relazioni:- Ermellina Fedrizzi- Elena Andreucci: La valutazione delcomportamento motorio:strumneti qualitativi oquantitativi ? - Sara Bulgheroni: “Strumenti di valutazione cognitiva”- Francesca Nichelli: “Strumenti di valutazione dellinguaggio”• II Corso di Formazione Peramanente in NeuroscienzeCognitive dello Sviluppo (in collborazione con FondazioneMariani). Linguaggio: sviluppo normale e patologico.Direttori del Corso: Daria Riva e Giovanna Zardini INNBMilano - Salsomaggiore 24-26 novembre 2004Relazioni:– Daria Riva: “I disturbi del linguaggio nella patologiacerebellare”– Veronica Saletti: “I disturbi della comunicazione verbale e non verbale nei bambini con polimicrogiria perisilvianabilaterale”– Giovanna Zardini:I disordini specifici di linguaggio:definizione e criteri diagnostici – Bruna Molteni – Gloria Airaghi-daniela Sarti: Il ritardo dilinguaggio nella prima infanzia:diagnosi differenziale traritardo specifico e secondario ad altre patologie dellacomunicazione.

■ PUBBICAZIONI SELEZIONATE

1. Bulgheroni S, Nichelli F, Erbetta A, Bagnasco I, Riva.Verbal dichotic listening and manual performance in childrenwith congenital unilateral brain lesions. Neuropsychology.2004,18(4):748-55.

2. Scaioli V, D'Arrigo S, Pantaleoni C. Unusualneurophysiological features in Cockayne's syndrome: a report oftwo cases as a contribution to diagnosis and classification.Brain Dev. 2004, 26(4):273-80.

3. Bogliun G, Beghi E for the Italian GBS Registry StudyGroup (… Balestrini MR et al.). Incidence and clinicalfeatures of acute inflammatory polyradiculoneuropathy inLombardy, Italy, 1996. Acta Neurol Scand. 2004,110(2):100-6

4. Dennis M., Spiegler B.J., Riva D., Macgregor D.L.Neuropsychological outcome. In: Brain and spinal tumors ofchildhood. Eds. Walker D.A., Perilongo G., Punt J.A.G. andTaylor R.E. Arnold, London, 2004, pp. 213-227.

5. Scaioli V, Moroni I, Bugiani M, Balestrini MR, Ciano C,Visani E, Uziel G. Neurophysiological study of the central andperipheral nervous system in patients with childhoodleukodystrophy. In: Hereditary leucoencephalopathies anddemyelinating neuropathies in children. Eds Uziel G., TaroniF. John Libbey Eurotext,2004, pp 49-64.

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Lo studio del paziente neurologico si avvale di tecniche di ana-lisi sofisticate e mini-invasive che in modo integrato fornisco-no una quantificazione dei segni e dei sintomi tali da consenti-re la generazione di database per area nosografia (Parkinson,Epilessia, Atassia, Tumori del SN, etc) basati sulla valutazionedello stato di malattia oggettivabile sul piano metodologico evalidabile sul piano procedurale, base essenziale della ricercatraslazionale, orientata al paziente. Lo sviluppo e l’applicazionedi sofisticate tecnologie analitiche dipende dalla capacità di ri-cerca scientifica nei diversi settori del Dipartimento: biochimi-ca, biologia cellulare, genetica, fisiopatologia, morfologia e ima-ging neurologico; ogni UO svolge una intensa attività di ricer-ca tecnologica e patogenetica finalizzata alla ricerca preclinica,allo sviluppo di tecniche di diagnosi precoce e presintomatica,all’identificazione di markers biologici di malattia, alla promo-zione di una diagnostica quantitativa dei segni e dei sintomi, al-la validazione delle tecniche. Tecnologie di valutazione quantitativa del fenotipo: a) biochimi-ca fine e quantitativa nei liquidi biologici, nei tessuti da biopsieo da interventi neurochirurgici, di metaboliti, anticorpi, RNAmessaggeri, DNA, mediante tecniche di biochimica, immuno-logia, spettrometria in tandem massa, biologia molecolare.Esempi: creazione di criobanche computerizzate per cellule vi-tali, robotizzazione e automatizzazione della diagnostica mole-colare delle malattie ereditarie mediante tecniche di DHPL esequenziamento automatico, quantificazione per HPLC dei far-maci antiepilettici, spettrometria tandem-massa per metaboli-titi ematici, urinari e liquorali, diagnostica oncologica preditti-

va mediante PCR quantitativa; b) analisi quantitativa morfo-logica delle immagini neuroradiologiche del SNC, mediantestudi volumetrici longitudinali di particolari aree del SN conRMN volumetrica e mediante studi di spettroscopia a 1H condosaggio dei metaboliti che marcano la neurodegenerazione ele alterazioni metaboliche; c) studi anatomici morfometrici edimmunocitochimici quantitativi del sistema nervoso centraleper atrofie muscolari spinali, alcune malattie immunomediatedel SNC, per le epilessie associate al alterazioni di migrazioneneuronale, utilizzando materiale derivante da modelli speri-mentali, inclusi modelli murini e topi transgenici, e da repertibioptici, chirurgici o autoptici. Tali studi vengono correlati congli studi elettrografici funzionali.Tecnologie di analisi funzionale del fenotipo: a) studio funziona-le della patologia neurodegenerativa mediante l’analisi fisiopa-tologica di modelli animali di malattia, inclusa la creazione dianimali transgenici e mediante l’analisi della funzione genicatramite studi di espressione genica che utilizzano microchipscommerciali e dedicati, e tecniche di PCR quantitativa; b) stu-dio del funzionamento integrato della corteccia cerebrale e deigeneratori profondi (elettrogenesi) in condizioni normali e pa-tologiche mediante tecnologie consolidate e nuove tecnologie(elettrodi multi-contatto silicon probes, amplificatori e sistemidi acquisizione multicanale); c) nanotecnologie e microtecno-

logie in modelli animali per lo studio contemporaneo dell’atti-vità neuronale (mediante registrazioni elettrofisiologiche extraed intracellulari), le modificazioni ioniche nello spazio extra-cellulare, le modificazioni di flusso cerebrale e della funzionali-tà della barriera emato-encefalica, al fine di integrare le cono-scenze sulla funzione normale e patologica del cervello nelle ma-lattie epilettogene, vascolari ed immunomediate; d) studio fun-zionale in RMN del sistema nervoso centrale finalizzato alla va-lutazione delle aree responsabili di specifiche funzioni, inte-grando questi parametri alle informazioni neuroanatomiche ot-tenute per immagini tradizionali e mediante analisi quantitati-va volumetrica (nelle malattie neurodegenerative e neuronco-logiche), nonché valutazione morfofunzionale di particolari fe-notipi degenerativi (demenze, coree, parkinsonismi)

Dipartimento di Ricerca Sperimentalee DiagnosticaDirettore: Stefano Di Donato

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UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA VII

Epilettologia Clinica e Neurofisiologia Sperimentale

■ DIRETTORE: ROBERTO SPREAFICO

Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano (1972), ha conseguito la specialità in Neurologia presso l’Università di Pavia e il dottorato di ricerca in Fisiologia presso l’Università di Milano. Vincitore di una borsa di studio (1979) delNational Institute of Health (USA), ha lavorato come ricercatore presso il Dipartimento diNeurofisiologia dell’Università del North Carolina at Chapel Hill, dove in seguito fu chiamatocome Invited Professor. Nel 1985 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli ha conferito il premio“Camillo Golgi”. Dal 1993 è direttore dell’Unità Operativa di Epilettologia Clinica e Neurofisiologia Sperimentale. Dal 2000 è vice-Direttore Scientifico dell’Istituto Besta.Membro di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali, è parte dellaCommissione di Neurobiologia della International League Against Epilepsy (ILAE) e dell’Editorial Board di “Neurological Sciences”. Ha pubblicato numerosi lavori scientifici su riviste nazionali ed internazionali. I suoi interessi nell’ambito della ricerca biomedicariguardano: epilessia, ontogenesi, neurofisiologia, neuroanatomia, modelli animali di patologieneurologiche con particolare riferimento alle malformazioni dello sviluppo [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria divisionale: tel 02 23942242; fax 02 [email protected]: tel 02 23942343

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

L’Unità operativa offre un’attività ambulatoriale prenotabileai seguenti numeri:• Prime visite: CRE tel 02 23942239• Visite di controllo: CUP tel 02 70631911 • Ricoveri ordinari (RO) e in Day Hospital (DH) riferiti apazienti adulti con epilessia, con particolare riferimento allostudio pre-chirurgico non invasivo di pazienti candidabilialla chirurgia elettiva della epilessia.

■ STAFF

Dirigenti Medici, neurologi Giorgio Battaglia: [email protected] de Curtis: [email protected] Flavio Villani: [email protected]

Dirigente BiologoCarolina Frassoni: [email protected]

Tecnici di laboratorioMaria Cristina Regondi, Giulio Sancini

AusiliariaStella Ierardo

Borsisti e ContrattistiAlessandra Meroni, biologa Rita Gabelli, biologaVadym Gnatkovski, medico

Laura Librizzi, biologaLaura Uva, biologaChiara Pastori, medicoFrancesca Inverardi, biologa: [email protected] Barbara Ortino, biologa: [email protected] Giuseppina Magnaghi, biologa Veronica Setola: [email protected] Bassanini: [email protected] Giavazzi: [email protected] Scaccianoce Denise Locatelli: [email protected]

Specializzandi e DottorandiAlexander Pincherle, specializzando in NeurofisiopatologiaAdele Finardi, dottoranda (dottorato DIMET in MedicinaMolecolare e Traslazionale), [email protected]

Tesisti e tirocinantiSana Beolchi, studentessa in biologia Irene Corradini, tesista frequentatriceGiovanni Carriero, tesista frequentatoreBarbara Copes, tesista frequentatrice

Collaboratrice Amministrativa Anna Maria Callipo

■ ELENCO ATTIVITÀ E LABORATORI DI RICERCA

• Laboratorio di Neuroanatomia Umana e Neuropatologiadella corteccia: responsabile Roberto Spreafico, tel: 02-23942242 [email protected]• Laboratorio di Neurofisiologia dei Sistemi Corticali:responsabile Marco de Curtis, tel 02-23942280 [email protected]• Laboratorio di Neuroanatomia Molecolare: responsabile Giorgio Battaglia, tel 02-23942266 [email protected]• Laboratorio di Neuroanatomia dello sviluppo:responsabile Carolina Frassoni, tel 02-23942279 [email protected]• Unità di ricovero e monitoraggio pre-chirurgico:referente F. Villani, tel [email protected]

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

Laboratorio di Neuroanatomia Umana e Neuropatologiadella corteccia Il laboratorio è prevalentemente indirizzato allo studioanatomo-funzionale delle malformazioni epilettogene dellacorteccia cerebrale, allo scopo di fornire dati utilizzabili inambito clinico che permettono: 1) una migliore e piùcomprensibile classificazione delle varie informazioni,correlando i dati neuropatologici con quelli elettroclinici eneuroradiologici, 2) verificare se e in che modo i differentisottogruppi di queste malformazioni sono correlabiliall’esito della terapia chirurgica elettiva per l’epilessia, 3)studiare, attraverso indagini immunoistochimiche, ipossibili substrati eziopatogenetici delle epilessie associatealle malformazioni corticali. Il lavoro è svolto incollaborazione con il Centro Regionale di Chirurgiadell’Epilessia “C. Munari” di Niguarda. Il tessuto, prelevatoin corso di intervento elettivo da pazienti con epilessiafarmaco-resistente, viene in parte sottoposta ad indaginimorfo-funzionali, utilizzando anticorpi in grado di forniredati non solo strutturali ma anche “funzionali” mirati allostudio di neurotrasmettitori e recettori di membrana. Incollaborazione con altre UUOO dell’Istituto sono statemesse a punto metodiche anatomiche e fisiologiche per lostudio e l’identificazione dell’encefalite di Rasmussen.Laboratorio di Neuroanatomia Molecolare Il laboratorio di Neuroanatomia Molecolare è situato pressoi nuovi laboratori dell’Istituto Neurologico alla “Bicocca”. E’ un laboratorio attrezzato per lo studio morfologico ebiochimico-molecolare del SNC, sia in animali sperimentalie transgenici, che in materiale umano da pazienti affetti.Linee di ricerca principali del laboratorio:I) studio dei meccanismi di neuro-degenerazione deimotoneuroni, con riguardo particolare ai meccanismi

patogenetici alla base della atrofia muscolare spinale o SMA.Questa linea di ricerca si propone di studiare: I)l’espressione della proteina SMN, prodotto proteico delgene responsabile della malattia, nel SNC e in tessutiperiferici dei pazienti affetti da SMA; II) localizzazione sub-cellulare e la funzione della stessa proteina in colturemotoneuronali; a) meccanismi di trasporto assonale dellaproteina SMN sia in animali di controllo che in modellitransgenici murini della malattia umana; iv) individuazionedi nuovi trascritti del gene e di nuove forme molecolari dellaproteina SMN specifiche per il compartimento neuronale,che possano spiegare la selettività della degenerazionecellulare che è alla base della malattia umana.b) studio clinico-genetico di pazienti affetti da disgenesiecerebrali epilettogene, associato allo studio dellaneurogenesi e della ipereccitabilità neuronale delledisgenesie cerebrali in modelli animali sperimentali. Nel corso degli ultimi 10-15 anni, grazie alla collaborazionetra le Unità Operative di Epilettologia Clinica,Neuropsichiatria Infantile, Neuroradiologia, ed il Centroper le Epilessie, si è venuta creando un’ ampia casistica dipazienti affetti da epilessia associata alla presenza didisgenesie cerebrali o malformazioni dello sviluppocorticale. Questa linea di ricerca si occupa dellacaratterizzazione clinica e genetica dei pazienti affetti, graziealla collaborazione con le Unità Operative di Biochimica eGenetica e di Neurofisiopatologia Clinica, per individuare igeni responsabili e caratterizzare i diversi quadri sindromici.Inoltre, questa linea di ricerca si propone di studiare imeccanismi patogenetici alla base delle malformazioni dellosviluppo corticale e della sintomatologia epilettica ad essefrequentemente associata, confrontando i dati forniti dallostudio dei pazienti affetti con quelli forniti dallo studio deglianimali con eterotopie cerebrali indotte sperimentalmente.Laboratorio di Neurofisiologia dei Sistemi Corticali Il laboratorio è costituito da tre set-up sperimentali per lostudio del cervello di cavia mantenuto in vitro tramiteperfusione arteriosa. L’attività sperimentale è indirizzata allostudio elettrofisiologico dell’attività cerebrale in condizioninormali e in modelli sperimentali di patologia (epilessie,encefalite acuta, infarto cerebrale) utilizzando tecnologieconsolidate (registrazioni intra ed extracellulari) e nuovetecnologie (elettrodi multi-contatto silicon probes,amplificatori e sistemi di acquisizione multicanale)sviluppate presso ditte e laboratori stranieri nell’ambito diun progetto di ricerca finanziato dalla Comunità Europea. Argomenti di ricerca:1) Studio del ruolo delle spikes interictali nel controllodell’attività epilettica in un modello di epilessia focale, conparticolare interesse allo studio del ruolo delle correnticalcio-dipendenti, del pH, delle modificazioni di ambienteextracellulare nella periodicità delle spikes interictali, perl’identificazione di elementi predittivi della transizioneinterictale-ictale che regolano l’insorgenza di una crisiepilettica. E’ stato valutato il possibile ruolo protettivo dellastimolazione cerebrale, di potenziale interesse per la cura

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delle epilessie focali farmacoresistenti.2) Studio della fisiologia sistemica della corteccia olfattoria edel lobo temporale, mediante caratterizzazione fisiologicadei circuiti neuronali intrinseci e delle interazioni tra diversestrutture corticali (corteccia piriforme e paraippocampali edippocampo). 3) Analisi dei meccanismi di generazione cellulare ecircuitale dell’attività oscillatoria gamma e theta chesottendono i processi di memoria nell’ippocampo e nellaregione paraippocampale.4) Negli ultimi anni è stata sviluppata una metodica chepermette di valutare simultaneamente nel preparatosperimentale del cervello di cavia isolato e mantenuto invitro tramite perfusione arteriosa a) l’attività neuronale(mediante registrazioni elettrofisiologiche extra edintracellulari), b) le modificazioni ioniche nello spazioextracellulare, c) le modificazioni di flusso cerebrale e d) lafunzionalità della barriera emato-encefalica. Questa linea sperimentale innovativa è rivolta allo studio didiversi aspetti delle interazioni cerebro-vascolari: I) studiodelle correlazioni tra attività neuronale e flusso cerebrale incondizioni fisiologiche ed in modelli in vitro di patologianeurologica (epilessia focale ed ischemia cerebrale), II)studio funzionale della barriera emato-encefalica e deimeccanismi di controllo della permeabilità della barriera;III) studio dei meccanismi precoci di eccitotossicità indottidal danno ischemico, IV) studio dei meccanismiinfiammatori in patologie infiammatorie del sistemanervoso centrale.Area Degenza: monitoraggio pre-chirurgico dell’epilessia edisturbi del sonnoL’attività dell’unità di degenza epilettologica consiste nellagestione clinica dei pazienti ricoverati, dall’iter diagnosticoall’impostazione dei diversi trattamenti. La tipologia deipazienti ricoverati è varia, e spazia in tutti gli ambitidell’epilettologia, ma con particolare riguardo alleproblematiche legate alla farmacoresistenza e all’encefalite di Rasmussen ad esordio tardivo. In tali ambiti sono statesviluppate metodiche diagnostiche (monitoraggio video-EEG prolungato, protocolli neurofisiologici e dineuroimaging funzionale) e terapeutiche innovative(chirurgia nell’epilessia del lobo temporalefarmacoresistente, terapia immunomodulatorianell’encefalite di Rasmussen in collaborazione con l’U.O. di Neuroimmunologia).Nell’ambito delle epilessie farmacoresistenti l’unità sioccupa, in collaborazione con la Divisione diNeurochirurgia III, della selezione dei pazienti conindicazione chirurgica e pianificazione del trattamentochirurgico delle epilessie farmacoresistenti: tale ambitoprevede la possibilità di effettuare monitoraggi video-EEGprolungati allo scopo di registrazione delle crisi. Particolareattenzione viene data agli aspetti di neuroimaging, siaconvenzionale sia funzionale, per cui esiste una importantecollaborazione con la Divisione di Neuroradiologia. Inquesto ambito vengono organizzate riunioni periodiche con

i neurochirurghi e neuroradiologi. L’attività di ricerca è ditipo clinico e riguarda: epilessia del lobo temporale, aspetticlinici, neuroradiologici, chirurgici, istopatologici; utilizzodella video-EEG nella diagnostica delle epilessie; Encefalitedi Rasmussen ad esordio tardivo, aspetti clinici,neurofisiologici, terapeutici; rapporto sonno ed epilessia.Laboratorio di Neuroanatomia dello sviluppoL’attività sperimentale del laboratorio è stata rivolta nelcorso degli ultimi anni allo studio dei processi didifferenziamento durante lo sviluppo del prosencefalo, voltoin particolare a chiarire alcuni aspetti relativi alla migrazioneneuronale e all’analisi anatomo-funzionale di modellianimali caratterizzati da un alterato sviluppo corticale e dacondizioni di ipereccitabilità in parte sovrapponibili a quelliriscontrati nella patologia umana. Recentemente,nell’ambito di una collaborazione all’interno dell’Istitutocon l’U.O. Neurologia IV – Malattie Neuromuscolari,Neuroimmunologia e sclerosi multipla, una nuova linea diricerca è mirata alla comprensione dei meccanismipatogenetici in pazienti affetti da malattie autoimmuniassociate a deficit neurologici. L’attività sperimentale del laboratorio è indirizzata su trefronti: a) studiare il ruolo di proteine espresse precocementedurante lo sviluppo embrionale potenzialmente coinvoltenel processo di migrazione neuronale. A tale scopo è statamessa a punto la metodica delle “colture organotipiche ditessuto embrionale” che consente di preservare ilmicroambiente e l’organizzazione originale del tessuto ecostituisce un modo molto versatile per caratterizzaredifferenti processi che hanno luogo durante lo sviluppo delSNC. Questa tecnica consente da un lato di individuare ladinamica del percorso di migrazione dei neuroni che sioriginano da una particolare zona del neuroepitelio inseguito al posizionamento di traccianti neuroanatomicifluorescenti, dall’altro di valutare quale sia il ruolofunzionale di molecole e/o recettori durante la migrazioneneuronale; b) fornire dati anatomici sull’espressione diproteine la cui funzione è strettamente correlata almantenimento di una corretta eccitabilità neuronale e sulloro possibile coinvolgimento in patologie neurologichecaratterizzate da uno squilibrio dell’attività neuronale; inquesto ambito si inserisce lo studio sul ruolo della proteinaSNAP25, componente fondamentale del complessoSNARE, proteina essenziale per l’esocitosi delle vescicolesinaptiche, indispensabile per la trasmissione sinaptica eselettivamente espressa nei terminali eccitatori nei quali ècoinvolta nel controllo della responsività al calciointracellulare in seguito a depolarizzazione; c) studiodell’immunoreattività delle IgG provenienti dal siero dipazienti con patologie neurologiche autoimmunitarie. Tale studio è finalizzato a fornire spunti interpretativi suimeccanismi patogenetici che stanno alla base di alcunepatologie neurologiche autoimmunitarie nei quali è statadimostrata la presenza di autoanticorpi circolanti (pazientiaffetti da neuromiotonia, sindrome di Morvan, sindromedella persona rigida ecc.). Il protocollo sperimentale prevede

di testare il pattern di immunoreattività utilizzando le IgGpurificate provenienti dal siero di alcuni pazienti sottopostia plasmaferesi nei quali è stata dimostrata la presenza diautoanticorpi circolanti su sezioni di tessuto cerebrale.

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

Roberto Spreafico• Centro Regionale Chirurgia dell’Epilessia e del Parkinson“Claudio Munari”, Ospedale Niguarda, Milano;• Dr. Esper. Cavalheiro e Dr. Alessandro Valotta da Silva,UNIFESP, EPM-San Paolo, Brasile;• Prof.ssa Marina Bentivoglio, Istituto di Anatomia,Università di Verona;• Prof. Alessandro Vercelli, Dipartimento di Anatomia,Università di Torino; • Prof. Daniele Condorelli, Dipartimento di ScienzeCliniche, Università di Catania.

Giorgio Battaglia• Dr. Mario Salmona, Dr.ssa Tiziana Mennini, Dipartimentodi Biochimica e Farmacologia Molecolare, Istituto di RicercheFarmacologiche “Mario Negri”, Milano;• Dr. Enrico Garattini, Dr.ssa Mineko Terao, Laboratorio diBiologia Molecolare, Istituto di Ricerche Farmacologiche“Mario Negri”, Milano; • Dr.ssa AnnaMaria Vezzani, Dipartimento di Neuroscienze,Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, Milano;• Prof. Flaminio Cattabeni, Prof.ssa Monica Di Luca,Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Facoltà di Farmacia,Università di Milano;• Dr. Angelo Poletti, Dipartimento di Scienze Farmacologicheed Istituto di Endocrinologia, Università di Milano;• Prof. Marina Bentivoglio, Dipartimento di ScienzeMorfologiche e di Scienze Neurologiche, Università di Verona;• Prof. Vincenzo Silani, IRCCS Istituto Auxologico Italiano,Milano;• Dr. Kenneth Moya, CEA-CNRS, Orsay, Parigi;• Dr. Damir Janigro, Ph.D., Professor of Molecular Medicine,Cleveland Clinic Foundation, Cleveland OH, USA.

Marco de Curtis• Prof. Menno Witter, Free University Amsterdam –Olanda;• Prof. Denis Pare, Rutgers University, New Jersey – USA;• Dr. Ulrich Hoffmann, Institute of Signal Processing,University of Lubeck, Germania; • Prof. Giancarlo Folco, Istituto Farmacologia, Universitàdegli Studi di Milano;• Dr. Stefano Francione, Centro Regionale per la Chirurgiadell’Epilessia”Claudio Munari”, Ospedale Niguarda;• Dr. Gerardo Biella e Dr. Jacopo Magistretti, Università di Pavia;• Dr. I. Takashima, Dr. R. Kajiwara, Neuroscience ResearchInstitute, Tsukuba, Japan.Flavio Villani • Centro di Chirurgia dell’Epilessia “C. Munari”, OspedaleNiguarda, Milano;

• Dr. Lino Nobili, Centro di Medicina del Sonno, OspedaleNiguarda, Milano;• Dr. Andrea Bernasconi, Montreal Neurological Institute,Montreal – Canada;• Prof. Luigi Ferini Strambi, Centro di Medicina del Sonno,HSR, Milano;• Prof. Silvio Scarone, U.O. di Psichiatria, Ospedale S.Paolo, Milano;• Prof. Nicola Montano, Istituto di Medicina Interna, PoloOspedale Sacco, Università di Milano;• Dr. Vincenzo Patruno, U.O. Pneumologia (disturbirespiratori nel sonno), Ospedale di Crema, (Rivolta d’Adda).

Carolina Frassoni• D.ssa A. Amadeo – Dipartimento di Fisiologia eBiochimica Generali, Sezione di Istologia AnatomiaUmana, Università degli Studi di Milano;• D.ssa M. Matteoli – D.ssa F. Navone – CNR Cellular andMolecular Pharmacology Center, Dipartimento diFarmacologia Medica, Milan;• D.ssa N. Offenhauser – IFIOM, FIRC Institute forMolecular Oncology, Milano.

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Roberto Spreafico, Marco de Curtis, Giorgio Battaglia • Docenti al 16° Corso d’aggiornamento in EpilettologiaClinica, Gargnano (BS)

Flavio Villani• Moderatore alla Riunione Policentrica in Epilettologia,Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – Università Urbaniana,Roma16-17 Gennaio 2004 (sessione dal titolo:Dimostrazione di tecniche neurofisiologiche e dineuroimaging funzionale con presentazione di casi clinici inseduta plenaria).• Relatore workshop “Gestione del paziente con epilessia”,Savona, 8 Maggio 2004 (titolo del seminario: Sonno especifiche sindromi epilettiche)• Relatore Corso residenziale “Conoscenza integrata inepilessia:campus 2004”, Camogli (Ge), 20-21 Maggio 2004(titolo delle lezioni: Principi generali di diagnostica clinica,strumentale e differenziale; Principi generali di trattamento;Diagnostica strumentale dell’epilessia: EEG e tecnichecorrelate; Tavola rotonda: case discussion)• Relatore Corsi di Epilettologia 2004. Le epilessie focalisintomatiche. San Servolo, Venezia, 25-26 Giugno 2004(titolo relazione: Clinica delle epilessie focali sintomatiche. Responsabile per due giornate di gruppi di presentazione ediscussione di casi clinici)• Docente Corso Elettivo La Medicina del Sonno,Novembre 2004 (I° ciclo) – Responsabile Prof. N.Montano, Università degli Studi di Milano – Polo DidatticoVialba

Carolina Frassoni• Relatore nella I sessione del corso diformazione/aggiornamento Journal Club di Neuroscienze(aprile 2004 Istituto Naz. Neurologico)

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■ ORGANIZZAZIONE EVENTI

Roberto SpreaficoConsensus Conference on Rasmussen’s Encephalities,Vienna 2004

Marco de CurtisProgetto Formativo Aziendale “Journal Club diNeuroscienze”: 3 eventi quadrimestrali all’anno.

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Beghi E., Mennini T. and The Italian Network for theStudy of Motor Neuron Disease: Basic and clinical researchon amyotrophic lateral sclerosis and other motor neurondisorders in Italy: recent findings and achievements from anetwork of laboratories. Neurol. Sci. 24: 41-60, 2004.

2. de Curtis M., Pare D.: The parahippocampal cortex: a wall of inhibition between theneocortex and the hippocampus.Prog Neurobiol 74: 101-110, 2004.

3. Palmini A., Najm I., Avanzini G., Babb T., Guerrini R.,Foldvary-Schaefer N., Jackson G., Luders H.O., Prayson R., Spreafico R., Vinters H.V.:Terminology and classification of the cortical dysplasias.Neurology 62 suppl 3: 2-8, 2004.

4. Verderio C., Pozzi D., Pravettoni E., Inverardi F., Schenk U., Coco S., Proux-Gillardeaux V., Galli T., Rossetto O., Frassoni C.,Matteoli M.,:SNAP-25 modulation of calcium dynamics underliesdifferences in GABAergic and glutamatergic responsiveness to depolarization.Neuron. 41: 599-610, 2004.

5. Villani F,.Vitali P., Scaioli V., Rodriguez G., Rosa M.,Granata T., Avanzini G,. Spreafico R., Angelini L.:Subcortical nodular heterotopia: a functional MRI andsomatosensory evoked potentials study.Neurol. Sci. 25: 225-229, 2004.

UNITÀ OPERATIVA NEUROLOGIA VIII

Biochimica e Genetica del Sistema Nervoso

■ DIRETTORE: STEFANO DI DONATO

Dopo la laurea cum laude in Medicina e Chirurgia è stato Assistente Incaricato alDipartimento di Chimica Biologica, Università di Milano. Nel 1970 è diventato Assistenteneurologo di ruolo all’INNCB, quindi Aiuto di ruolo, e successivamente nel 1986 Direttoredella Divisione di Biochimica e Genetica del Sistema Nervoso. Dal 1995 al 2002 ha ricopertol’incarico di Direttore Scientifico dell’INNCB. Il suo interesse scientifico è focalizzato sui disordini biochimici e genetici nell’uomo,particolarmente sulle malattie associate a difetti della beta-ossidazione mitocondriale, sullemalattie da deficit della catena respiratoria mitocondriale, e sulle malattie neurodegenerative,incluse le atassie e le coree degenerative. Rilevanti a livello internazionale sono i contributi delsuo gruppo di ricerca nella definizione clinico-molecolare di malattie metaboliche delmuscolo, del nervo periferico, e del sistema nervoso centrale, in particolare del sistemaspinocerebellare. E’ stato assegnatario, fra gli altri, dei premi Milano Medicina 1984, AIRH1989, L Schaefer Award (Professorship) Columbia University 1992. E’ stato Presidente dellaSocietà Italiana Studio Errori Congeniti del Metabolismo, della Federazione Italiana per loStudio delle Malattie Ereditarie, della Società Europea di Neurologia (ENS). E’ membro dellaSocietà Italiana di Neurologia, della Società Europea di Neurologia, dell’EuropeanFoundation of Human Genetics, dell’American Neurological [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria: tel. 02 2394-2257/2203; Fax 02 [email protected]: tel. 02 23942753Infermiere Coordinatore: tel. 02 239242458/2380

■ CENTRI DI RIFERIMENTO RICONOSCIUTI

Centro Regionale per le Malattie Neuromuscolari e per laPatologia Metabolica e Tumorale nell’infanzia e adolescenza

■ STAFF

Dirigenti medici, neurologiCaterina Mariotti: [email protected] Davide Pareyson: [email protected] Taroni: [email protected]

Dirigenti biologiCinzia Gellera: [email protected] Marco Rimoldi: [email protected]

Tecnici di laboratorioSimona Allievi, Alessia Castucci , Emiliana Masetti, AnnaVenerando

Borsisti, contrattisti e consulentiMatilde Laurà, Medico Neurologo: [email protected] Fancellu, Medico Neurologo:[email protected] Genitrini, Medico Neurologo: [email protected]

Ettore Salsano, Medico Specializzando:[email protected] Di Bella, Medico Genetista Medico:[email protected] Baratta, BiologoClaudio Caccia, BiologoBarbara Castellotti, BiologoPaola Passariello, BiologoViviana Severo, FarmacologoMicaela Dilani, Tecnico

Assistenti amministrativi Donatella Maderna: [email protected]

Collaboratori amministrativiMariuccia Bellati Garrone: [email protected] Antolini: [email protected]

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■ ELENCO ATTIVITÀ

• Neurologia Clinica e Day Hospital: responsabile Davide Pareyson, tel. 02 23942293; [email protected]• Laboratorio di Biochimica e Genetica: Ricerca diPatologia Cellulare e Molecolare, e DiagnosticaMolecolare e Biochimica:responsabile Franco Taroni, tel. 02 23942447; [email protected]• Biochimica delle malattie lisosomiali, biochimicapatologica del metabolismo ossidativo degli acidi grassi,gas-cromatografia/ spettrometria di massa (GC/MS) ecolture cellulari: responsabile Marco Rimoldi, tel. 02 23942257; [email protected]• Diagnostica molecolare delle malattieneurodegenerative, colture cellulari di linee linfoblastoidi: responsabile Cinzia Gellera, tel. 02 23942203/621;[email protected]• Neurogenetica Clinica e Genetica Medica: responsabileCaterina Mariotti, tel. 02 23942269; [email protected]

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

Neurologia clinica (Neurologia VIII)La Neurologia VIII (responsabile Davide Pareyson) svolge attività clinica di ricovero e cura, Day Hospital e diAmbulatori speciali per le malattie nervose degenerative emetaboliche del SNC e del SNP del paziente adulto.6 letti di degenza ordinaria: Attività di ricovero e cura inregime di degenzaAttività di ricovero e cura in Day HospitalAmbulatori: • Neuropatie periferiche: responsabile Davide Pareyson;collaboratori: Matilde Laurà;• Neurogenetica clinica: responsabile Caterina Mariotti;collaboratori: Roberto Fancellu, Silvia Genitrini.Ricovero e cura:Pazienti con malattie ereditarie, dismetaboliche,degenerative, e malattie rare del sistema nervoso centrale eperiferico. Nel 2004 sono stati ricoverati oltre 220 pazienti(174 in degenza ordinaria, 50 in DH) in grandemaggioranza affetti da patologie complesse e rare (oltre il60% dei ricoveri). Attività ambulatoriale di Neurologia Clinica e GeneticaMedica per patologie neurodegenerative su base ereditariadell’adulto, in particolare le atassie ereditarie, le malattiemitocondriali, la malattia di Huntington, le malattie delmotoneurone, le paraparesi spastiche. E’ parte integrante dell’attività ambulatoriale un servizio diconsulenza genetica, rivolto ai pazienti e ai famigliari perstabilire il rischio riproduttivo, lo stato di portatore sano,stabilire i test per la diagnosi prenatale e i test predittivi, in conformità a quanto stabilito da direttive internazionali.

■ DIAGNOSTICA DI LABORATORIO

Il Laboratorio di Biochimica e Genetica (Responsabile:Franco Taroni) svolge attività di ricerca e diagnostica nelcampo delle malattie neurodegenerative ereditarie e inquello delle malattie metaboliche. Dal punto di vistaorganizzativo funzionale il Laboratorio è articolato in unasezione di Chimica Clinica ed Enzimologia (Resp.le: MarcoRimoldi) e in una sezione di Genetica e PatologiaMolecolare (Resp.le: Cinzia Gellera).L’attività diagnostica del Laboratorio di Biochimica eGenetica nel 2004 si è distribuita su oltre 90 diversetipologie di esami biochimici e 40 esami molecolari per untotale di oltre 10.000 test, forniti a tutto il territorionazionale. Per molti esami, l’UO è anche un centro diriferimento internazionale.Oltre alla caratterizzazione genetica e metabolica deipazienti, il servizio diagnostico fornisce la diagnosi diportatore nelle malattie autosomiche recessive, tra le quali,per rilevanza epidemiologica, vanno ricordate l’atrofiamuscolare spinale (SMA) e l’atassia di Friedreich, e ladiagnosi presintomatica nelle malattie autosomichedominanti ad esordio tardivo offrendo percorsi clinici e dilaboratorio conformi alle linee guida proposte dai comitatietici nazionali e internazionali. Il Laboratorio fornisce infineun servizio di diagnostica prenatale a livello nazionale incollaborazione con la Clinica Ostetrica Mangiagallidell’Università di Milano. Per molti esami, il Laboratorio èanche un centro di riferimento internazionale e tra ipochissimi centri di riferimento nazionali. Tra le malattiemetaboliche per le quali il Laboratorio è riferimentonazionale vanno annoverate le encefalomiopatie da difettidella ß-ossidazione mitocondriale, le encefalopatielisosomiali (tra le quali la malattia di Krabbe e laleucodistrofia metacromatica), le encefalopatieperossisomiali (adrenoleucodistrofia) e le numerose acidurieorganiche dell’infanzia.

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

Ricerca ClinicaL’attività di ricerca riguarda la raccolta e lo studio clinico,strumentale e genetico di casistiche di patologie ereditariedel SNC e del SNP, nonché l’identificazione e la raccolta difamiglie con patologie genetiche non attribuibili a genotipinoti, per il mappaggio di nuovi loci e il clonaggio di geni-malattia, in particolare per atassie cerebellari, neuropatieperiferiche, corea degenerativa. Trial clinici terapeutici suneuropatie periferiche, atassie cerebellari, corea diHuntington.Ricerca di Laboratorio L’attività generale del Laboratorio di Biochimica e Geneticasi è concentrata su ricerche di patologia cellulare(caratterizzazione dei meccanismi patogenetici mediantecreazione di modelli cellulari di malattia) e sullo studio dellebasi molecolari di importanti malattie genetiche del SN

centrale e periferico. Notevole rilevanza ha lo studiomolecolare e patogenetico delle malattie ereditarieneurodegenerative, con particolare riguardo alle atassiespinocerebellari, la corea di Huntington, la malattia diCharcot-Marie-Tooth e le neuropatie periferiche ad essacorrelate, le paraparesi spastiche, le malattie delmotoneurone (l’atrofia muscolare spinale e la sclerosilaterale amiotrofica familiare) e la leucoencefalopatiavascolare CADASIL. Nel corso dell’ultimo anno ilLaboratorio ha rinnovato e implementato il suo patrimoniobiotecnologico con l’acquisizione di nuove apparecchiatureche consentono più sofisticate analisi del DNA e deimetaboliti. Di particolare qualità, sottoposte regolarmente acontrolli di livello internazionale, sono l’analisi geneticaquantitativa mediante Real-Time PCR, il sequenziamentoautomatizzato, la spettrometria di massa, la bioinformatica.

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Stefano Di Donato• Professore a contratto presso la Scuola di Specialità inNeurologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, UniversitàStatale degli Studi, Milano.Franco Taroni• Professore a contratto presso la Scuola di Specializzazionein Genetica Medica, Facoltà di Medicina e Chirurgia,Università di Milano.Caterina Mariotti• Tutor clinico per attività di ambulatorio per medicispecializzandi in genetica medica. Anno Accademico 2004,Genetica Clinica Speciale II, Specializzazione in GeneticaMedica, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Milano.

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI• Registro Europeo di pazienti con Malattia di Huntington(Progetto EURO-HD, HQ Fundation, USA). • Progetto Integrato Comunità Europea “EuropeanIntegrated Project on spinocerebellar ataxias (EUROSCA):Pathogenesis, genetics, animals models and therapy”.Partecipano 22 centri europei di 7 paesi.• Progetto: Identificazione e analisi di marcatori biologiciper la malattia di Huntington e per altre patologieneurodegenerative su base genetica associate ad espansionidi poliglutamine”. (Hereditary Disease Foundation, USA;Fondazione CARIPLO). Centri partecipanti: HospitalHenry Mondor –Creteil, University of Cardif ; Universityof Ferrara ; University of Teramo, University of Milano .• Progetto Ministeriale per uno Studio MulticentricoItaliano finalizzato allo Sviluppo di un modello diconsulenza genetica integrata per malattie ereditarie adesordio tardivo. Partecipanti: Ospedale Policlinico “SanMatteo”, IRCCS, Università di Pavia; Istituto NeurologicoCarlo Besta, IRCCS, Milano; Istituto di Genetica Umana,Università di Pavia; Dipartimento di Oftalmologia,

Neuroscienze e Genetica, Università di Genova; Istituto diRicerche Farmacologiche “Mario Negri”, Bergamo;Centro“Fatebenefratelli-AFaR”, San Colombano al Lambro (MI).• Progetto AFM France – Istituto Besta “ Terapia cellularedella malattia di Huntington mediante trapianto di cellulefetali”, in collaborazione con INSERM, prof Peschanski ,Creteil • Trial clinico-terapeutico della malattia di Charcot-Marie-Tooth 1A con acido ascorbico: Università di : Genova,Verona, Parma, Roma , Napoli , Catanzaro , Messina . • Trattamento riabilitativo delle atassie sensitive daneuropatia periferica: Fondazione Maugeri di Veruno (Dr.Nardone). • Studio immunoistochimico delle neuropatie perifericheereditarie ed infiammatorie: Prof. AJ Steck, Università diBasilea, CH. • Studio clinico delle neuropatie genetiche: Dr.ssa M Reilly,Institute for Nervous Diseases, Queen Square, Londra, UK.• Espressione della proteina della mielina periferica PMP22nelle fibre sensitive cutanee nelle neuropatie genetiche: Prof.KA Nave, Dr. M. Serena, Università di Gottinga, D.• Follow-up dei pazienti con malattielisosomiali/perossisomiali (LPD) - Diagnosi e trattamentocon trapianto di cellule staminali ematopoietiche e/o terapiaenzimatica sostitutiva. Partners: MOMIN-Monza/MilanoNetwork for Lysosomal/Peroxisomal Diseases.Partners:Presidio H. S. Gerardo di Monza - Clinica Pediatricadell'Università di Milano Bicocca U.O. Centro trapiantodi midollo osseo• Ricerca di nuovi loci malattia nelle atassie spinocerebellaridominanti mediante analisi di linkage ("genome widesearch") in famiglie selezionate ("lod score" potenzialeinformativo) risultate negative allo screening preliminareper geni e loci SCA noti. U.O. Genetica Medica, Universitàdi Torino.• Ricerca di mutazioni nel gene SOD1 in pazienti consclerosi laterale amiotrofica familiare, come unico marcatoregenetico attualmente disponibile per le forme a trasmissioneautosomico-dominante. Partner: IRCCS IstitutoAuxologico Italiano, Milano• Studio molecolare dei nuovi geni malattia nelle forme raredi neuropatia periferica ereditaria (FinanziamentiFondazione Telethon e Fondazione Mariani). Partners:Università di Verona, Università di Genova, CNR diCosenza • Studio dello stress ossidativo e analisi dell’espressionegenica in modelli cellulari di atassia di Friedreich. Partner:Dr. Gino A. Cortopassi, University of California at Davis,CA, USA.

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Zeviani M and Di Donato S: Mitochondrial Disorders,Brain 2004; 127:2153-72.

2. Taroni F and Di Donato S: Pathways to motorincoordination: The Inherited Ataxias. Nat Rev Neurosci,

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2004, 5: 641-655 3. Brusco A, Gellera C, Cagnoli C, Saluto A, Castucci A,Michielotto C, Fetoni V, Mariotti C, Migone N, Di DonatoS, Taroni F.: Molecular genetics of hereditary spinocerebellarataxia: mutation analysis of SCA genes and CAG/CTG repeatexpansion detection (RED) in 225 italian families. ArchNeurol 2004; 61: 727-733

4. Chinnery PF, DiMauro S, Shanske S, Schon AE, ZevianiM, Mariotti C, Carrara F, Lombes A, Laforet A, Ogier H,Jaksch M, Lochmüller H, Horvath R, Deschauer M,

Thorburn DR, Bindoff LP, Poulton J, Taylor RW, TurnbullDM. The risk of developing a mitochondrial DNA deletiondisorder. Lancet 2004; 364: 592-596

5. Iacobazzi V, Invernizzi F, Baratta S, Pons R, WendyChung W, Garavaglia B, Dionisi Vici C, Ribes A, Parini R,Lauria G, Palmieri F, Taroni F.: Molecular and functionalanalysis of mutations causing carnitine/acylcarnitinetranslocase deficiency. Hum Mut 2004; 24:312-320

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DIPARTIMENTALE DI NEURO-ONCOLOGIA SPERIMENTALE ETERAPIA GENICA

■ RESPONSABILE: GAETANO FINOCCHIARO

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Universita' di Milano nel 1979 si è specializzatonella stessa Università in Neurologia ed in Biochimica e Chimica Clinica. Ha lavorato pertre anni come post-doctoral fellow nel dipartimento di Genetica Umana dell'Universita' diYale (New Haven, CT, USA). Ha svolto attività come ricercatore nella divisione di Biochimica e Genetica del SistemaNervoso del Besta lavorando alla caratterizzazione biochimica e molecolare di enzimimitocondriali alterati in malattie ereditarie del metabolismo. Nel 1992 ha creato, nell’ambito di tale Divisione, il laboratorio di neuro-oncologia

sperimentale. Ha contribuito allo studio dei geni oncosoppressori coinvolti nella patogenesi dei gliomi maligni (p53, p16,PTEN) e ha sviluppato approcci terapeutici innovativi di terapia genica e cellulare per i glioblastomi. E’stato responsabile per l’Italia della sperimentazione di terapia genica di fase III basata sul trapianto di cellule di packagingretrovirale in pazienti con glioblastoma multiforme. Ha sviluppato un nuovo filone di ricerca basato sull’utilizzo di cellulestaminali neurali come vettori di fattori terapeutici per i glioblastomi. E’ consulente della Presidenza del Consiglio inambito di terapia genica e referee delle principali riviste internazionali di oncologia e terapia [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria: tel. 02 2394-2453; fax 02 26681688Laboratori: tel. 02 2394-2285

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

Il laboratorio collabora strettamente con l’UO di neuro-oncologia clinica ed il Dipartimento dineurochirurgia per offrire al paziente neuro-oncologico,d’intesa con l’UO di Neuropatologia, un percorsodiagnostico moderno e trattamenti mirati ed efficaci. Lo sviluppo recente di una attività di genetica clinica inambito neuro-oncologico include lo studio di alterazionigenetiche in cromosomi di rilievo, lo studio di mutazionidel gene p53 e la definizione dell’assetto epigenetico di ungene importante per la risposta alla chemioterapia, MGMT.

■ ELENCO ATTIVITÀ PRINCIPALI

• Genetica Clinica e Molecolare dei tumori cerebrali:referente Lorella Valletta, Donata Biachessi; tel. 02 2394-2285;

• Terapie Innovative per i tumori cerebrali (cellulestaminali e cellule dendritiche): referente Serena Pellegatta;tel. 02 2394-2285• Studio con DNA Microarray su meningiomi benigni,atipici e maligni: referente: Francesca Manghi.• Studio delle correlazioni tra cellule staminali neurali egliomi: referenti Blanca Suarez-Merino; Melania Cusimano.• Studio delle alterazioni molecolari nei medulloblastomi:referente Ettore Salsano.

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

Nell’ambito dell’organigramma d’Istituto la Strutturasemplice a valenza Dipartimentale di Neuro-OncologiaSperimentale e Terapia Genica si colloca all’interno dellaUO di Biochimica e Genetica-Neurologia VIII. LaStruttura e’ parte del Dipartimento gestionale di RicercaSperimentale e Diagnostica e del Dipartimento funzionaledi Neuro-Oncologia e si articola in due aree: • genetica e biologia molecolare dei tumori cerebrali; • terapie innovative per i tumori cerebrali.Genetica molecolare e clinica dei tumori cerebrali.Il laboratorio sta continuando a sviluppare la ricerca sullecaratteristiche simil-staminali di cellule tumorali derivate daglioblastoma multiforme. Lo studio implica unacaratterizzazione delle alterazioni genetiche e dei profilid’espressione di cellule di GBM che crescono comeneurosfere oppure in adesione. Le tecniche usatecomprendono la PCR quantitativa e la citofluorimetria. La sperimentazione in vivo sta fornendo risultati moltointeressanti sulla capacita’ delle neurosfere tumorali di crearetumori cerebrali in animali immunodepressi.Il nostro laboratorio sviluppa una linea di ricerca mirataall’individuazione di geni con una potenziale azioneantiproliferativa nei confronti del glioma espressi da celluleprogenitrici-staminali in corso di differenziazione. Abbiamosviluppato esperimenti di DNA microarray su neurosferemurine per valutare i profili di espressione durante ildifferenziamento in senso gliale (espressione in presenza diEGF-bFGF o in assenza di EGF-bFGF e con l’aggiunta disiero fetale bovino). Lo studio con DNA Microarray è statomirato all’analisi di meningiomi benigni, atipici e maligniusando la tecnologia Affimetrix in collaborazione con ilconsorzio Genopolis. I meningiomi sono i più frequentitumori endocranici: sebbene generalmente benigni in circail 10% dei casi possono recidivare in modo aggressivo e lostudio si propone di individuare geni associati a taleprocesso. Il laboratorio, nel corso dell’anno ha messo apunto l’assay di PCR quantitativa per TrkC, un gene-marker di significato prognostico positivo per imedulloblastomi. Un altro assay messo a punto, permette di identificare rapidamente, tramite PCR, DHPLC esequencing, le mutazioni del gene oncosoppressore p53 nei gliomi maligni.

L’attività di diagnostica genetico-molecolare, basata sullostudio di diverse regioni cromosomiche frequentementealterate nei gliomi, si è ampliata. Il laboratorio è punto diriferimento nazionale per quanto riguarda lo studio diperdita di etereozigosi e della metilazione del promotore delgene MGMT. Sono anche disponibili lo studioamplificazione del gene EGFR e quello delle mutazioni p53per i pazienti neuro-oncologici. Questi studi hanno unimpatto crescente sulle decisioni cliniche e terapeutiche. Terapie innovative per i glioblastomi. Un nuovo progettodi immunoterapia dei glioblastomi basato sull’uso di celluledendritiche è iniziato nel 2004. Gli esperimenti condottifinora in modelli sperimentali hanno dato risultati positivi.Si prevede di sviluppare questa sperimentazione in direzioneclinica e di approfondire a livello pre-clinico nuovi approccidi delivery delle DC e di presentazione di antigeni tumorali.

■ COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

• Istituto Nazionale Tumori Milano. Immunoterapia deigliomi: dott Mario Colombo; genetica tumori cerebralipediatrici, dott.ssa Massimino. Genetica Molecolare:dott.ssa Sozzi, dott.ssa Lualdi.• Istituto Europeo di Oncologia. Genetica molecolare: dott. Kristian Helin.• Universita’ di Milano: prof.ssa ML Vicentini• Universià di Torino. Prof.ssa MT Giordana, dott RiccardoSoffietti.• Università di Roma, La Sapienza, prof. Felice Giangaspero.• Università di Bergen (Norvegia): dott Rolf Bjerkvig• Università di Emory Georgia, (USA), dott Erwin van Meir• Johns Hopkins Medical School, Baltimora (USA) dott. JeffBulte• Harvard Medical School (USA): dott David N Louis.• Cedars Sinai Medical Center (Los Angeles, USA): dr John Yu.• Siena Biotech (Siena): dr Annette Bakker.

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Salsano E, Finocchiaro G. Expression of MATH1, a markerof cerebellar granule cell progenitors identifies differentmedulloblastoma sub-types. Neurosci Lett 2004; 370: 180-185

2. Patrizia Tunici1, Lorena Bissola1, Elena Lualdi2, BiancaPollo3, Laura Cajola1, Giovanni Broggi4, Gabriella Sozzi2and Gaetano Finocchiaro1: Neurospheres derived from anadult brain tumor can form infiltrating gliomas into mousebrain. Mol Cancer 2004 ; 3:25 –32

3. Luisa Montanini, Lorena Bissola and GaetanoFinocchiaro. KLF6 is not the major target of chromosome 10plosses in glioblastomas. Int J Cancer, 2004 111:640-641

4. Moroni I, Bugiani M, D’Incerti L, Maccagnano C,Rimoldi M, Bissola L, Pollo B, Finocchiaro G, Uziel G. L-2:hydroxyglutaric aciduria and brain malignant tumors: apredisposing condition ? Neurology, 2004, 62:1882-4

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UNITÀ OPERATIVA LABORATORIO DI ANALISI CHIMICO CLINICHE

■ DIRETTORE: DANILO CROCI

Danilo Croci si è diplomato in Chimica Nucleare, si è laureato in Scienze Biologiche pressol’Università di Milano e si è specializzato in Patologia Clinica Generale presso l'Università diPavia. È componete della commissione di farmacologia clinica della Società Italiana diBiochimica Clinica (SIBIOC), insegna presso la scuola di specialità di Biochimica Clinicadell’Università di Milano (come professore a contratto) e negli ultimi 5 anni si è formato suisistemi di Qualità Aziendali acquisendo il diploma di Auditor Interno.Lavora presso l’Istituto Neurologico “Carlo Besta” nella U.O. Laboratorio di AnalisiChimico Cliniche di cui è Direttore. Ha una buona esperienza sui sistemi di gestioneinformatica ed ha diretto l’Ufficio Qualità ed Accreditamento. Il suo interesse scientifico si èrivolto prevalentemente alla farmacologia clinica dei farmaci antiepilettici, ma ha studiato afondo la diagnostica liquorale, gli approcci farmacologici delle cefalee, e la coagulazione.Attualmente, in collaborazione con la seconda e la sesta divisione di neurologia, si occupa dichemochine ed angiogenesi in neuroncologia, nonché della modulazione farmacologicadella migrazione linfocitaria transendoteliale.Ha pubblicato numerosi lavori scientifici su riviste internazionali, alcuni capitoli di libri ed èstato relatore a vari congressi o convegni scientifici in Italia ed all’[email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria e informazioni sugli esami:tel. 02 23942246; fax 02 23942535 [email protected]

■ STRUTTURA ORGANIZZATIVA SEMPLICE

Servizio trasfusionale - ematologia ed emocoagulazione responsabile Gaetano Bernarditel. 02 [email protected]

■ OFFERTA ASISSTENZIALE

Il Laboratorio Analisi è aperto al pubblico dal lunedì alvenerdì dalle ore 8,30 alle ore 15,30. Al centro prelievi siaccede dall’ingresso di via Ponzio 32; non è richiestaprenotazione

■ CENTRI DI RIFERIMENTO

• Centro di riferimento per la diagnostica liquorale(componente del gruppo di studio internazionaleCSF2000, gruppo di esperti europei per la messa a punto diprotocolli internazionali di diagnostica liquorale)• Componente gruppo di studio SIBIOC sullafarmacologia clinica

■ STAFF

Dirigenti mediciGaetano Bernardi: [email protected]

Dirigenti biologiEmilio Ciusani: [email protected] Anna Dufour: [email protected] Corsini: [email protected]

Consulente biologoUgo de Grazia: [email protected]

Tecnici di LaboratorioCesare Ariano, coordinatore; Nadia Danieli, coordinatore,Donatella Ceglia, Sara Brambilla, Massimo di Benedetto,Saverio di Ciocia, Francesca Gilardoni, Giancarlo Gobbi,Anna Porini, Francesco Vitello

Infermieri ProfessionaliMaria Barletta, Maria Rossetti

AusiliariaGiordana Girgenti

Assistente AmministrativoMaria Pia Cavallo

Borsisti e contrattisitiFrancesca Sciacca: [email protected] Balzarotti: [email protected]

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Centro prelievi ambulatoriali (non è richiestaprenotazione)• Diagnostica di Laboratorio (542 diverse tipologie diesami)• Biochimica Clinica: referente Anna Dufour; tel 02 23942436; [email protected]• Farmacologia Clinica (antiepilettici): referente DaniloCroci; tel 02 23942307; [email protected]• Servizio trasfusionale: referente Gaetano Bernardi; tel 02 23942355; [email protected]• Ematologia e Coagulazione• Immunoematologia• Diagnostica Liquorale: referente Gaetano Bernardi; tel 02 23942355; [email protected]• Diagnostica molecolare: referente Emilio Ciusani; tel 02 23942705; [email protected]• Citofluorimetria: referente Emilio Ciusani; tel 02 23942705; [email protected]• Citogenetica e Genetica molecolare:referente Francesca Sciacca, tel 02 23942247; [email protected]• Attività di sperimentazione per nuove apparecchiature-tecnologie• Consulenza per strutture esterne afferenti al laboratorionel campo della diagnostica liquorale e della farmacologiaclinica

■ ATTIVITÀ DIAGNOSTICA E DI RICERCA

ATTIVITÀ CLINICAL’attività diagnostica di base del Laboratorio Analisi nel2004 si è distribuita su oltre 500 diverse tipologie di esamiper un totale di oltre 620.000 test.Conferiscono carattere di eccellenza alla U.O. i settori di 1)diagnostica liquorale, 2) farmacologia dei farmaciantiepilettici, 3) studio dei polimorfismi dei geni coinvoltinella coagulazione e nella angiogenesi tumorale.1) La diagnostica liquorale comprende oltre agli esamibiochimici di base, lo studio del danno di barriera medianteisoelettrofocalizzazione delle proteine liquorali per ladiagnosi di malattie degenerative del SNC o di formetumorali e la citometria liquorale. La citologia cellulareviene valutata sia in microscopia ottica che incitofluorimetria a flusso. Questi test sono affiancati daindagini di tipo virologico per rivelare la presenza di agentipatogeni nel liquido cefalorachidiano.Sono in corso test per l’individuazione dei livelli diriferimento di alcuni marcatori tumorali nel liquidocefalorachidiano per poter identificare in modo precoce laripresa del processo neoplastico e per un più accuratocontrollo e monitoraggio dell’efficacia terapeutica. Il

laboratorio inoltre è componente (con il dott. Bernardi) delgruppo di studio internazionale CSF 2000, un gruppo diesperti europei per la messa a punto di protocolliinternazionali di diagnostica liquorale, basato sul sistema dicomunicazione via telematica Lotus Notes. Il gruppo distudio ha definito le linee guida sui sistemi analiticidell'indagine delle proteine liquorali, (con relativedefinizioni di sensibilità e specificità), sul controllo diqualità e sulle modalità di refertazione dei risultati analitici.E' stato allestito ed è attivo il sito Web: www.teamspace.net.2) Già da molti anni il Laboratorio studia la messa a puntodi tecniche analitiche specifiche per i farmaci antiepiletticidi nuova generazione, metodiche basate essenzialmente sullatecnica cromatografica HPLC. Per questo motivo è centrodi riferimento nazionale e regionale per il dosaggio di questifarmaci, in collaborazione con il Centro per le Epilessiedell’Istituto. Sempre in collaborazione con il centro, ilLaboratorio conduce studi sulle interazioni sia tra farmaciantiepilettici che con farmaci antineoplastici. Questi studirivestono particolare importanza nell’assistenza e cura deipazienti portatori di tale patologia. Inoltre si stannomettendo a punto nuovi metodi di rivelazione per ildosaggio di anestetici e farmaci antitumorali.3) Negli ultimi anni ha assunto sempre maggior importanzalo studio del ruolo dei polimorfismi e delle mutazioni deifattori di coagulazione nel campo delle cefalee, dellaprevenzione dell’infarto e dell’ictus cerebrale. Anche inquesto campo il Laboratorio riveste un ruolo di eccellenzaessendo in grado di fornire in breve tempo al clinico e alpaziente tutta una serie di informazioni che permettono diformulare una terapia appropriata sia per ridurre il rischiotrombotico che per curare pazienti già colpiti dallapatologia. E’ inoltre in corso uno studio di associazione trapolimorfismi localizzati in geni codificanti per molecolecoinvolte nell’angiogenesi e suscettibilità e prognosi ditumori cerebrali (in particolare glioblastoma e linfomicerebrali).

ATTIVITÀ DI RICERCAL’attività di diagnostica è completata dall’attività di ricercaapplicata e traslazionale svolta prevalentemente incollaborazione con il personale della IIa divisione dineurologia coordinato dal dott. Andrea Salmaggi e con ildott. Marco de Curtis della VIa.divisione di neurologia.Vari sono i progetti di studio ed applicazione che sono in corso: Studio in vitro delle interazioni fra farmaci antineoplastici eradiazioni ionizzanti. Dato che le cellule di glioma sonoresistenti ai farmaci chemioterapici , abbiamo valutatol’effetto del trattamento combinato in vitro contemozolomide e altri chemioterapici utilizzati per iltrattamento loco-regionale, misurando l’inibizione dellacrescita indotta. Nella maggior parte delle linee di gliomastudiate abbiamo osservato un effetto sinergico deltrattamento con temozolomide in combinazione concisplatino e doxorubicina liposomiale (Balzarotti M et al.Oncol Res. 2004;14: 325-30). Si intende pertanto estendere

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lo studio in vitro utilizzando temozolomide in combinazionecon altri farmaci chemioterapici come i tassani (stabilizzatoridel fuso mitotico) e l’Irinotecan (inibitore della topoisomerasiI) valutando gli effetti sulla inibizione della crescita di linee ditumori gliali umani.Sarà valutato l’effetto del co-trattamento sulla crescita siautilizzando linee di glioma umano coltivate in monostratoche utilizzando le stesse linee come sferoidi. Con quest’ultimomodello sarà inoltre possibile valutare l’effetto dei trattamentisulla capacità invasiva delle cellule valutando l’anello dicrescita in condizioni opportune. Lo sferoide potrà essereanalizzato mediante immunoistochimica oppure mediantecitofluorimetria a flusso. Verranno inoltre valutati gli effettidel trattamento sulla produzione, da parte delle celluletumorali, di fattori come VEGF, CXCL12 e metalloproteasiche sono importanti per l’angiogenesi e la progressionetumorale. Inoltre, si intende valutare l’effetto in vitro dellacombinazione di temozolomide con il trattamento radiantesui parametri sopra indicati. Le cellule in monostrato e glisferoidi verranno trattati singolarmente o co-trattati contemozolomide e vari schemi di radioesposizione.Ruolo dei progenitori endoteliali circolanti nellaneoangiogenesi dei tumori gliali. Sebbene siatradizionalmente assodato che la sostituzione dell’endoteliodanneggiato avvenga soltanto in seguito a duplicazione dicellule endoteliali differenziate presenti nelle vicinanze, studi recenti hanno identificato precursori endotelialicircolanti (CEP) in grado di contribuire significativamenteall’omeostasi ed al riparo dell’endotelio. E’ stato suggerito cheun ridotto numero di CEP rappresenti un fattore di rischioper l’infarto cerebrovascolare e, più in generale, rappresentiun fattore di rischio trombotico indipendente. Le CirculatingEndothelial Precursors (CEPs) sono definite come celluleCD34+CD133+ che siano negative o debolmente positiveper CD45 e con side scatter (SSC) simile a quello dei linfociticircolanti. Dati preliminari indicano che in persone sane visiano 2.7±2.2 progenitori endoteliali per µl di sangueperiferico. I dati attualmente a nostra disposizione nonconsentono di definire se vi sia correlazione tra il numero diCEPs e parametri come età e sesso. I CEPs esprimonoCXCR-4, il recettore unico della chemochina ad attivitàproangiogenica CXCL12; in precedenti esperimenti presso ilnostro laboratorio, abbiamo dimostrato la presenza diCXCL12 nelle cavità postoperatorie in gliomi di alto grado(Salmaggi, J. Neurooncology 2004) mediante dosaggioELISA, nonché la espressione di CXCL12 nel contesto diquesti tumori mediante immunoistochimica. Tali datidimostrano la esistenza della potenzialità per un contributo diCEPs alla neovascolarizzazione nei gliomi, ma il peso effettivodi questo contributo è tuttora discusso.Studio molecolare sull’effetto delle eparine a basso pesomolecolare sulle cellule di tumore gliale umano. Iltrattamento con LMWH (sottocute, giornalmente) èutilizzato in pazienti, tumorali e non, che siano incorsi inalmeno un episodio di trombo-embolia venosa (VTE). E’ incorso di valutazione il trattamento preventivo con LMWH in

pazienti affetti da tumori associati ad alto rischio di VTE.Visto lo stretto legame esistente tra coagulazione e cancro,scopo di questo studio è di indagare l’effetto molecolare dellaLMWH in cellule tumorali di glioma analizzando:1. variazione della proliferazione in seguito al trattamento conLMWH2. interferenza con la migrazione attraverso la matrice di lineedi glioma stabilizzate e di colture primarie di glioma.3. studio della modificazione dell’espressione di mRNA diVEGF, tPA e PAI-1

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

• Istituto Oncologico Europeo di.Milano IEO: Studiodell’attività antineoplastica degli inibitori della Istone-Deacetilasi nei tumori gliali maligni del sistemanervoso centrale – Dott. Saverio Minucci.• Farmacologia Clinica dell’Università di Pavia: Studio dellafarmacocinetica degli antiepilettici di nuova generazione -Dott. Emilio Perucca • Facoltà di Scienze dell’Alimentazione dell’Università diPavia: Nuovi mezzi di somministrazione dei farmaciantitumorali (liposomi) - Dr.ssa Pavanetto • Istituto Nazionale Tumori: Nuovi approcci terapeutici neltrattamento dei gliomi maligni

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

• Docenza alla Scuola di Specialità in Biochimica Clinicadell’Università di Milano (corso: “Tecniche AnaliticheEmergenti: HPLC teoria e applicazioni diagnostiche”) (dott. Croci)• Docenza ai corsi CEFAR: “La diagnostica Liquorale:studio dei pattern proteici” (Dott. Gaetano Bernardi – Dott. Emilio Ciusani)• Docenza al corso di formazione “Accoglienza edorientamento al neoassunto: linee guida per l'inserimentonella realtà dell'Istituto” – “La prevenzione dei principalirischi legati al contesto operativo: biologici, chimici, fisici”(dott. Croci).• Docenza al corso di formazione continua ECM journalclub di neuroscienze- “Acido valproico: un nuovo ruolo perun vecchio farmaco” (dott. U. de Grazia).• Attività di tutoring per tesi a studenti in Biologia e perTecnici di Laboratorio Biomedico (1-2 studenti per anno)• Attività di tirocinio pratico per studenti in Biologia e perTecnici di Laboratorio Biomedico (1–2 studenti per anno)

■ ORGANIZZAZIONE EVENTI

• Corsi sui sistemi qualità per auditor interni• Organizzazione e coodinamento del corso diaggiornamento dal titolo: “La barriera ematoencefalica nellemalattie neurologiche: fisiopatologia e prospettive ditrattamento“ Castellana (VA) 21-settembre- 2004 (Croci,Salmaggi, Bernardi, Ciusani, Sghirlanzoni)

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Balzarotti M, Ciusani E, Calatozzolo C, Croci D, BoiardiA, Salmaggi A. Effect of association of temozolomide with otherchemotherapic agents on cell growth inhibition in glioma celllines. Oncol Res. 2004;14(7-8):325-30.2. Battino D, Croci D, Mamoli D, Messina S, Perucca E.Influence of aging on serum phenytoin concentrations: apharmacokinetic analysis based on therapeutic drug monitoringdata. Epilepsy Res. 2004 Apr-May;59(2-3):155-65.

3. Boncoraglio G, Carriero MR, Chiapparini L, Ciceri E,Ciusani E, Erbetta A, Parati EA. Hyperhomocysteinemia andother thrombophilic risk factors in 26 patients with cerebralvenous thrombosis. Eur J Neurol. 2004 Jun;11(6):405-9.

4. Corsini E, Gelati M, Calatozzolo C, Alessandri G, FrigerioS, De Francesco M, Poiesi C, Parati E, Croci D, Boiardi A,Salmaggi A. Immunotherapy with bovine aortic endothelial cellsin subcutaneous and intracerebral glioma models in rats: effectson survival time, tumor growth, and tumor neovascularization.Cancer Immunol Immunother. 2004 Nov;53(11):955-62.

5. Sciacca FL, Ciusani E, Silvani A, Corsini E, Frigerio S,Pogliani S, Parati E, Croci D, Boiardi A, Salmaggi A. Geneticand plasma markers of venous thromboembolism in patientswith high grade glioma. Clin Cancer Res. 2004 Feb15;10(4):1312-7.

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U.O. NEUROGENETICA MOLECOLARE

■ DIRETTORE: MASSIMO ZEVIANI

Massimo Zeviani si è laureato in Medicina e Chirurgia cum laude presso l’Università diPadova nel 1980. Nel 1983 si è specializzato in Endocrinologia cum laude pressol’Università di Padova e nel 1990 in Neurologia cum laude presso l’Università di Verona.Nel 1997 ha ottenuto l’attestato di PhD cum laude in Genetica presso l’Université Paris V“René Descartes”, Parigi, Francia. È stato Direttore della U.O. Medicina Molecolaredel’Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù", di Roma (1996-1997) e dal 1997 al 2002Direttore della U.O. Biochimica e Genetica, Istituto Nazionale Neurologico "C. Besta”. Attualmente è Direttore della U.O di Neurogenetica Molecolare Interessi e attività scientifiche: Fisiopatologia muscolare; genetica delle malattiemitocondriali e del metabolismo energetico; genetica delle malattie neurodegenerativeereditarie. Ha pubblicato numerosi articoli originali di livello internazionale, monografie suriviste scientifiche e capitoli di libri. Ha ricevuto 11 onori per le sue ricerche scientifiche. Ha ricevuto importanti finanziamenti per progetti di ricerca di risonanza [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Direttore: tel 02 2394 2630Segreteria: tel 02 2394 2618 fax: 02 2394 2619 [email protected]

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

Diagnostica biochimica e molecolare pre e post natale dellemalattie mitocondriali Diagnostica biochimica e molecolare pre e post natale deidisturbi del movimento (distonie e parkinsonismi)

■ CENTRI DI RIFERIMENTO

• Centro della Fondazione Mariani per la DiagnosticaAvanzata e la Ricerca sulla Patologia NeurologicaMitocondriale dell’Infanzia: http://www.mitopedia.org• Laboratorio Telethon-Italia

■ STAFF

Dirigenti BiologiBarbara Garavaglia: [email protected] tel 02 2394 2631 Valeria Tiranti: [email protected] 02 2394 2633

Tecnici di laboratorioFranco CarraraMaurizio Bada

Borsisti e contrattistiEleonora Lamantea, BiologoAntonella Spinazzola, MedicoCarlo Viscomi, BiologoAndrea Iellem, Biologo

Egill Briem, BiologoGianfrancesco Ferrari, BiologoDaniele Ghezzi, Farmacologo Federica Invernizzi, BiologoAnna Limongelli, BiologoRossana Mineri, BiologoSimona Alberio, BiologoCarlotta Dell’Agnello, BiologoValentina Dell’Olio, Biologo

TesistiChiara Barzaghi, Studente Facoltà Scienze BiologicheElena Marelli, Studente Facoltà Scienze BiologicheValentina Moretti, tudente Facoltà Scienze BiologicheIlaria Ponte, Studente Facoltà Biotecnologie FarmaceuticheAlessandro Giovanetti, Studente Facoltà Scienze BiologicheElena Conca, Studente Facoltà Scienze Biologiche

Collaboratori amministrativiPatrizia Fiorucci, Dora GoldschmiedAusiliariaNadina Zichichi

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Diagnostica biochimica e molecolare delle malattiemitocondriali L’UO di Neurogenetica Molecolare è in grado di offrire aipazienti e ai loro famigliari un “pacchetto” di test diagnosticiintegrati e completi, che vanno dall’analisi biochimica dellacatena respiratoria, allo screening delle mutazioni piùfrequenti del DNA mitocondriale, allo studio di tutti i geninucleari responsabili di malattie mitocondriali, all’analisicompleta dell’intero genoma mitocondriale. Questeprocedure, che si avvalgono di strumentazioni diavanguardia e personale altamente qualificato, si integranocon la valutazione clinica, il consiglio genetico, le analisimorfologiche sulla biopsia muscolare e gli esamineuroradiologici in collaborazione con l’UO diNeuropsichiatria Infantile, l’UO di Neurologia IV e l’UO di Neuroradiologia. Grazie ad un’esperienza pluridecennaleviene attualmente proposto uno dei “percorsi diagnostico-terapeutici” per le patologie mitocondriali tra i più completi e qualificati del mondo.

• Ricerca sui meccanismi patogenetici dei difetti delmetabolismo energetico mitocondrialeL’attività diagnostica è integrata ad un’intensa attività diricerca, finalizzata alla comprensione delle basi genetichedelle malattie mitocondriali e dei meccanismi molecolari ecellulari che collegano i difetti genetici alle diverse sindromineurologiche. L’ UO di Neurogenetica Molecolare fa partedel Consorzio europeo “MitEuro”, che raggruppa oltre 50laboratori europei con lo scopo di chiarire i meccanismipatogenetici delle malattie mitocondriali per identificareterapie efficaci.

• Diagnostica biochimica e molecolare dei disturbi delmovimentoL’attività sia di diagnosi che di ricerca è mirata allacaratterizzazione biochimica e genetica dei pazienti affetti da distonie primarie, da patologie dei neurotrasmettitori eparkinsonismi ad esordio giovanile.

• Banche di materiale biologico per patologie ereditariemetaboliche e disturbi del movimento - Banca DNA - Banca di fibroblasti- Banca di tessuti (muscolo, e altri tessuti specifici per lepatologie d’interesse)

• Ambulatorio Speciale Prelievi e Consulenza Genetico-molecolare

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

Nel corso del 2004, le attività di ricerca U.O. diNeurogenetica Molecolare si sono articolate su due filoniprincipali: la patologia neurologica causata da deficit delmetabolismo energetico mitocondriale e la diagnosticamutazionale e biochimica dei disordini del movimento su basegenetico-ereditaria.

Per quanto riguarda gli studi sul deficit del metabolismoenergetico mitocondriale abbiamo sviluppato tre aree: Studi patogenetici su malattie metaboliche eredo-infantili Nelcorso del 2003 abbiamo identificato il gene responsabiledell’Encefalopatia Etilmalonica (EE), una malattia eredo-metabolico-degenerativa infantile caratterizzata da aciduriaetilmalonica, acidosi lattica, lesioni cerebrali progressive,porpora vasculopatica e acrocianosi ortostatica. Tale gene,nominato ETHE1, codifica una proteina della matricemitocondriale di circa 30 kDa, simile a idrolasi dellasuperfamiglia delle beta-lattamasi. La reazione enzimaticaspecifica e la funzione di questa nuova proteina mitocondrialesono tuttavia ancora ignote. Per meglio caratterizzare larelazione genotipo/fenotipo in questa patologia, nel 2004abbiamo esteso l’analisi del gene ETHE1 a 10 pazienti consindrome EE tipica e a 11 pazienti che presentavanoun’encefalopatia progressiva e aciduria etilmalonica noninquadrabile nel complesso sindromico tipico di EE.Mutazioni di frameshift, stop, siti di splicing e mutazionimissense sono state trovate esclusivamente nei casi EE tipici.L’immunoanalisi mediante western-blot ha evidenziato chealcune mutazioni missenso sono associate con la presenza dinormali livelli della proteina, e suggerisce perciò che talimutazioni coinvolgano il sito catalitico dell’enzima.Esperimenti basati sull’utilizzo di elettroforesi bidimensionalimostrano che la proteina ETHE1 lavora come dimero. Unmodello 3D basato sulla comparazione bioinformatica tra laproteina ETHE1 e la proteina Gliossalasi II, appartenente allastessa famiglia e di cui si conosce la struttura cristallografica,indica che ETHE1 sia una tioesterasi agente su unsubstrato/ligando ancora sconosciuto. Grazie a tale modellosiamo stati in grado di predire il ruolo dei residui aminoacidicicolpiti dalle mutazioni e di spiegare i risultati ottenuti con ilwestern-blot. Abbiamo quindi stabilito che mutazioni checolpiscono aminoacidi con un ruolo strutturale determinanol’assenza della proteina ETHE1, mentre mutazioni checolpiscono il sito catalitico sono associate alla presenza dellaproteina. Infine abbiamo anche valutato se polimorfismi delgene SCAD, codificante la acil-CoA deidrogenasimitocondriale a catena corta, che erano stati proposti come co-fattori nella eziologia della sindrome EE e in altre sindromicon aciduria etilmalonica, fossero responsabili della aciduriaetilmalonica presente nei pazienti EE. L’analisi degli SNP haescluso un ruolo patogeno delle varianti SCAD nella sindromeEE. Alestimento modelli in vivo. E’ stata attivata unacollaborazione con la Prof.ssa I. Ferrero (Univ. di Parma) perla sperimentazione su un modello knockout del gene AAC2,omologo del gene ANT1, in S. cerevisiae. Sono stati creatiinoltre modelli animali di deficit di Surf1, il gene responsabiledella sindrome di Leigh, una grave patologianeurodegenerativa dell'infanzia, associata al difetto specifico dicitocromo c-ossidasi. Tali modelli comprendono: - un knockout murino per Surf1, ottenuto mediante lasostituzione di 3 esoni del gene con una cassetta di resistenzaalla neomicina; - un secondo modello knockout murino per lo stesso gene,

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ottenuto mediante un dispositivo genetico Lox-P:quest’ultimo modello, ancora in fase di studio, ha permesso diabolire la elevata letalità embrionale associata al primomodello, e di escludere quindi che la mancanza di Surf1 sia diper sé causa di tale fenomeno- un modello di attenuazione del gene Surf1 in D.melanogaster mediante la tecnica del siRNA, ottenuto incollaborazione con il Prof. Rodolfo Costa (Univ. di Padova)Analisi di linkage e ricerca di geni responsabili di patologieneurodegenerative eredo-infantili. Nel corso del 2004, perquanto riguarda l’analisi di linkage e ricerca di geniresponsabili di patologie eredo-infantili abbiamo ottenuto iseguenti risultati:- In una famiglia multiconsanguinea con un quadro clinicocaratterizzato da epatopatia progressiva associata a deplezionedel mtDNA sono stati selezionati ed analizzati 16 genicandidati della regione critica del cromosoma 2 a suo tempoidentificata mediante analisi di linkage. L’analisi mutazionaleha evidenziato la presenza di una alterazione in uno di questigeni solo nei soggetti affetti della famiglia. Stiamo tuttoravalutando il ruolo patogeno di questa alterazione attraversostudi funzionali ed estendendo l’analisi di questo gene ad altripazienti con deplezione epatica del mtDNA. - In una famiglia caratterizzata da emiplegia ad esordioinfantile, ritardo psicomotorio e deficit di citocromo-c ossidasipresente nel muscolo abbiamo effettuato l’analisi di 10 genicandidati nella regione critica del cromosoma 2. Tale analisinon ha tuttavia evidenziato la presenza di alcuna mutazione. - E’ stata completata l’analisi di linkage in una famigliaconsanguinea affetta dalla sindrome di Brown-Vialetto-VanLaere (OMIM 211530), ottenendo un lod-score pari a 2.8 sulcromosoma 6p22.3. Abbiamo finora analizzato 6 genicandidati nella regione senza trovare alcuna mutazione.- E’ in corso di completamento l’analisi di linkage in unafamiglia multigenerazionale e consanguinea affetta daneurodegenerazione centrale con dismielinogenesi, associataad una sindrome atassica precoce con nistagmo connatale egrave disartria, modesta o assente compromissione cognitiva einsorgenza più tardiva di segni piramidali.- Abbiamo effettuato l’analisi sistematica di geni codificantifattori coinvolti nella replicazione del mtDNA in numerosipazienti con delezioni multiple o deplezione del genomamitocondriale associate ad encefalomiopatie mitocondriali aderedità mendeliana. Abbiamo identificato numerosemutazioni del gene POLG1, codificante la mtDNApolimerasi, sia in forme infantili che adulte. In un minornumero di casi abbiamo individuato mutazioni in altri geni,come il gene codificante la elicasi mitocondriale. Questoscreening di geni candidati ha portato ad una definizioneprecisa dello spettro di presentazioni cliniche legate adalterazioni di geni coinvolti nel mantenimento e nellaperpetuazione del mtDNA. La valutazione degli effettibiochimici e molecolari delle mutazioni è tuttora in corso.Per quanto riguarda la caratterizzazione genetica e biochimicadei disturbi del movimento, è proseguito lo studio molecolaredi nuovi pazienti affetti da distonia primaria per i geni DYT1,

DYT5 e SCGE. Sono stati individuati 5 nuovi pazienti condistonia mioclonica e mutazioni nel gene SCGE, 2 pazientipositivi per mutazioni nel gene DYT5 ed un nuovo soggettocon la delezione GAG nel gene DYT1. Nell’ambito dellostudio di pazienti con malattia di Parkinson idiopatica (PD)abbiamo voluto verificare il ruolo dei polimorfismi genetici delmtDNA come fattori predisponenti o protettivi allo sviluppodella malattia. Sono stati analizzati 620 pazienti PD conesordio >50 anni e 509 controlli, di cui 232 di pari età.Inizialmente è stato valutato il polimorfismo 10398A/Gritenuto protettivo e il polimorfismo 4216T/C ritenuto unfattore di suscettibilità per lo sviluuppo di PD. La frequenzadei due SNP tra pazienti e controlli non è risultatasignificativa. Per tutti i soggetti è stata quindi determinatal’appartenenza agli aplogruppi H, U, T, K, J, I, L, Mvalutando statisticamente la distribuzione dei diversiaplogruppi tra i pazienti e i controlli. L’unico aplogruppo cheha presentato una differenza significativa è stato l’aplogruppoK, più frequente nei controlli rispetto ai pazienti PD,suggerendo che questo aplogruppo possa avere un ruoloprotettivo nello sviluppo della PD nella popolazione italiana.A seguito dell’identificazione di mutazioni nel gene Pink1 inpazienti affetti da malattia di Parkinson ad esordio giovanile(EOP), in collaborazione con la dott.ssa Valente (IstitutoMendel di Roma) abbiamo iniziato inoltre un’ampio screeningmutazionele di tale gene in una corte di 500 pazienti conmalattia di Parkinson per verificare il ruolo di Pink1 in talepatologia. Lo studio è tuttora in corso.

■ COLLABORAZIONI ESTERNE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

• Laboratorio Modelli Animali (Dr.ssa Tiveron), OspedaleRegina Elena, Roma. • Laboratorio diretto dal Prof.Costa, Dip. Biologia, Facoltà diScienze Università di Padova• Laboratorio diretto dal Prof. Rizzuto – Dip. MedicinaSperim. e Diagnostica dell’Università di Ferrara• Laboratorio diretto dalla Prof.ssa Ferrero, Dip. Genetica,Università di Parma • Laboratorio diretto dalla Prof.ssa Castagnoli, Dip.Biotecnologie, Università Bicocca, Milano • Laboratorio diretto dal Prof. Gasparini, TIGEM, Napoli• Laboratorio diretto dal Dr. Bert Smeets dell'Università diMaastricht, Olanda• Istituto C.S.S. Mendel (Dr.ssa Valente), Roma• Centro Parkinson (Prof. Pezzoli) – Istituti CliniciPerfezionamento, Milano

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Massimo Zeviani• Seminario presso Scuola di Specialità in NeurologiaUniversità Milano Bicocca, Monza• Seminario presso Facoltà di Medicina, Università di Bari• EUROMIT 6 – 6th European Meeting on MitochondrialPathology , Nijmegen

• SISMME, SISN, GENCLI, Catanzaro • “SSIEM – 41° Annual Symposium of the Society for theStudy of Inborn Errors of Metabolism”, - Amsterdam• “EFNS 2004 – 8th Congress of the European Federation ofNeurological Societies”, Parigi• “Cross-talk between nucleus and organelles”, Ist. diGenetica e Biofisica - CNR , Napoli• “Annual Meeting of WP 10” - Unione Europea, Institute ofGenetics, MB30, T.U. Dresden University • S.I.N.- XXXV Congresso della Società Italiana diNeurologia , Genova• Meeting della Comunità Europea per la Presentazione deiGrants Europei, presso il Karolinska Institutet, Stoccolma• VII Congresso Nazionale della Società Italiana di GeneticaUmana - S.I.G.U, Pisa• “54° Annual Meeting of the American Society of HumanGenetics – ASHG 2004” a Toronto - Canada• 130th ENMC International Workshop “Kick Off MeetingEUMITOCOMBAT”, presso lo European Neuro-MuscularCentre – ENMC a Naarden - Olanda • Meeting of GENDEAF – WP4 clinical micro-workshop,presso IMT- INSTITUTE OF MEDICALTECHNOLOGY – University of Tampere • Assegnazione del premio Europeo “René Descartes - Prize”,Praga, Rep. Ceca• Steering Commitee Meeting MitEURO, presso Philipps-University of Marburg - Germania • Convegno “Le Malattie Mitocondriali in età evolutiva: leinsufficienze della catena respiratoria”, Ospedale I.R.C.C.S.Burlo Garofolo – Trieste• E’ stato co-relatore della tesi Corso di Laurea in ScienzeBiologiche - Università degli Studi di Milano della Dr.Valentina Moretti

Barbara Garavaglia• Lezione alla Scuola di Specialità in Genetica Medica,Università Statale di Milano (Milano, marzo 2004)• Lezione alla Scuola di Specialità in Biochimica Clinica eBiologia Molecolare, Università Statale di Milano (Milano,maggio 2004)• Lezione alla Scuola per Tecnici di Laboratorio Biomedico,Università Statale di Milano (Milano, giugno 2004)• Seminario “Parkinson e genetica: Ruolo dei mitocondri” -Incontri di Aggiornamento sulla Malattia di Parkinson eParkinsonismi –Centro Parkinson CTO (Milano, novembre2004)• Co-relatrice della tesi del Corso di Laurea in ScienzeBiologiche – Università degli Studi di Milano della Dr.ssaChiara Barzaghi• Co-relatrice della tesi del Corso di Laurea in ScienzeBiologiche – Università degli Studi di Milano- Bicocca dellaDr.ssa Elena Marelli

Valeria Tiranti• relatrice a: GENDEAF Thematic Network FinalConference, Milano 23-24 aprile 2004 • Co-relatrice della tesi del Corso di Laurea in Biotecnologie

Farmaceutiche – Università degli Studi di Milano- dellaDr.ssa Ilaria Ponte

■ ORGANIZZAZIONI EVENTI

• Steering Committee Meeting MitEuro presso Istituto BestaMilano (17 -18 aprile 2004)• Training corse MITEURO - Corso “Somatic cell geneticmethods in mt disease analysis“ (presso Laboratori Bicocca –INN Milano - 24 -28 maggio 2004) • Workshop MITEURO presso V.I.M.M. Università degliStudi a Padova (1°- 3 ottobre 2004)• Seminario dal titolo "The Molecular Basis of MitochondrialMorphology and Inheritance in Yeast" Dr. Kai StefanDimmer Adolf-Butenandt-Institut für PhysiologischeChemie Lehrstuhl: Physiologische Chemie Monaco c/o SalaMultimediale, Laboratori Bicocca, Istituto NazionaleNeurologico "C. Besta" (24 novembre 2004).

■ RICONOSCIMENTI ED ONORIFICENZE

Premio della Fondazione San Raffele e Tosinvest Sanità perla scoperta di Ethe1. Il premio è stato consegnato alla dott.ssaTiranti presso il Centro Congressi del San Raffaele Pisana diRoma il 23 aprile 2004.Il premio Cartesio 2004, istituito dalla Comunità Europeaper premiare quei gruppi di collaborazione internazionale chesi sono distinti per l’eccellenza del proprio lavoro in ognisettore della ricerca scientifica, è stato vinto dal ConsorzioMitEuro, coordinato dal finlandese Howard Trevor Jacobs ecostituito da cinque laboratori di ricerca europei tra cui l’UOdi Neurogenetica Molecolare.La motivazione a questo premio è stata la capacità del gruppoa contribuire alla conoscenza dei meccanismi molecolari allabase delle malattie mitocondriali e dell’invecchiamento

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Achilli A, Rengo C, Magri C, Battaglia V, Olivieri A,Scozzari R, Cruciani F, Zeviani M, Briem E, Carelli V, MoralP, Dugoujon JM, Roostalu U, Loogvali EL, Kivisild T,Bandelt HJ, Richards M, Villems R, Santachiara-BenerecettiAS, Semino O, Torroni A. The molecular dissection of mtDNAhaplogroup H confirms that the Franco-Cantabrian glacial refugewas a major source for the European gene pool. Am J HumGenet. 2004 Nov;75(5):910-8. Epub 2004 Sep 20.

2. Lamantea E, Zeviani M. Sequence analysis of familial PEOshows additional mutations associated with the 752C-->T and3527C-->T changes in the POLG1 gene. Ann Neurol. 2004Sep;56(3):454-5.

3. Chinnery PF, DiMauro S, Shanske S, Schon EA, ZevianiM, Mariotti C, Carrara F, Lombes A, Laforet P, Ogier H,Jaksch M, Lochmuller H, Horvath R, Deschauer M,Thorburn DR, Bindoff LA, Poulton J, Taylor RW, MatthewsJN, Turnbull DM. Risk of developing a mitochondrial DNAdeletion disorder. Lancet. 2004 Aug 14;364(9434):592-6.

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4. Fontanesi F, Palmieri L, Scarcia P, Lodi T, Donnini C,Limongelli A, Tiranti V, Zeviani M, Ferrero I, Viola AM.Mutations in AAC2, equivalent to human adPEO-associatedANT1 mutations, lead to defective oxidative phosphorylation inSaccharomyces cerevisiae and affect mitochondrial DNAstability. Hum Mol Genet. 2004 May 1;13(9):923-34. Epub2004 Mar 11.

5. Hortnagel K, Nardocci N, Zorzi G, Garavaglia B, Botz E,Meitinger T, Klopstock T Infantile neuroaxonal dystrophy andpantothenate kinase-associated neurodegeneration: locusheterogeneity. Neurology. 2004 Sep 14;63(5):922-4.

UNITÀ DI NEURORADIOLOGIA

■ DIRETTORE: MARIO SAVOIARDO

Mario Savoiardo, laureato a Milano nel 1965, è specializzato in Neurologia ed in Radiologiadiagnostica ed è neuroradiologo presso l’Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta” dal1972. La sua formazione comprende una “residency” in neurologia a Boston con il Prof. N.Geschwind e soggiorni nei reparti di Neuroradiologia pediatrica dell’Hospital for SickChildren di Toronto con il Dr. D. Harwood-Nash e di Neuroradiologia dell’Hospital of theUniversity of Pennsylvania, Philadelphia.Autore di numerosi articoli su riviste indicizzate e un rilevante numero di capitoli di libriinternazionali, ha svolto lezioni e conferenze su invito in Congressi e presso Istituti eUniversità italiani e stranieri, tra cui l’Institute of Neurological Sciences di Glasgow,l’Università di Bergen, la Boston University, la Harvard University, l’NIH e l’AmericanAcademy of Neurology. Si occupa di tutti gli aspetti di neuroradiologia diagnostica,particolarmente delle malattie degenerative e metaboliche del sistema nervoso centrale, connumerose pubblicazioni nell’ultimo decennio sui parkensonismi atipici.E’ professore a contratto presso la Scuola di Specialità in Radiologia all’Università degliStudi di Milano, reviewer per varie riviste di Neurologia e Neuroradiologia e membrodell’Editorial Board di Neuroradiology e del Journal of Neurology.E’ membro di varie società scientifiche italiane ed europee e dell’American Accademy ofNeurology ed è consigliere dell’Associazione Italiana di Neuroradiologia con responsabilitàper borse di studio e [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria: tel. 02 2394 2449/2451; fax 02 2394 2543 [email protected] tecnico: [email protected] diagnostici per appuntamento presso il CUP: tel. 02 7063 1911

■ STRUTTURA ORGANIZZATIVA SEMPLICE

Neuroradiologia IntervenzionaleResponsabile Elisa Ciceritel. 02 2394 2449/2451 Fax 02 2394 2543 [email protected]

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

L’attività diagnostica dell’U.O. nel 2004 consta di 24400esami neuroradiologici.L’attività diagnostica è completata dall’attività di ricerca

svolta sia autonomamente che in collaborazione con le altrecomponenti dell’Istituto.Diagnostica per immagini con TC e RM di tutte lepatologie del Sistema Nervoso Centrale, in particolare dineoplasie primitive del bambino e dell’adulto, malattiemetaboliche, degenerative (demenze, Parkinsonismi,

malattia di Creutzfeldt-Jakob), malformazioni di sviluppodell’encefalo, displasie corticali, epilessia, danni perinatali,orecchio e massiccio facciale, patologia midollare, sistemanervoso periferico.Diagnostica con spettroscopia RM dei tumori cerebrali,leucoencefalopatie, malattie metaboliche del SNC.Diagnostica angiografica delle patologie vascolaridell’encefalo e del midollo.Neuroradiologia intervenzionale con terapia endovascolarecon “coils” e “colle” degli aneurismi e delle malformazionivascolari dell’encefalo e del midollo. Trattamento di stenosivascolari con stent intra- e extracranici.

■ STAFF

NeuroradiologiAlberto Bizzi, Maria Grazia Bruzzone, Luisa Chiapparini,Elisa Ciceri, Ludovico D’Incerti, Alessandra Erbetta, LauraFarina, Marina Grisoli, Elio Carmelo Maccagnano

Consulenti FisiciUgo Danesi, Alberto Torresin, Enrico Giudici

BorsistiSergio Nappini

Specializzandi in radiologiaTiziana De Simone,, Caroline Regna-Gladin

Tecnici sanitari di radiologia medicaLuciana Caposio, coordinatori tenici, Silvana Curti,coordinatori tecnici, Filomena Belardo, Gisella Cabiddu,Roberta Cambié, Domenico Papasso, Marinella Cova,Dagmar Di Fiore, Santo Di Maio, Francesca Epifani,Claudio Passerella, Fabiola Scarpina, Stella Silvestri

Infermieri professionaliAngela Cafiero, Vincenzo Gianlorenzo, Maria Rossetti

Collaboratori amministrativiMariaPia Cavalli, Addolorata Cottano, Marina Pedretti,Antonio Ricciardi, Vitantonio Sperti

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Neurooncologia clinica e sperimentale• Patologia vascolare, diagnostica e intervenzionale• Malattie demielinizzanti• Patologia pediatrica• Malattie degenerative e metaboliche • Epilessia

■ ATTIVITÀ DI RICERCA

• Neurooncologia clinica e sperimentale, malattiemetaboliche e degenerative, studi con Spettroscopia conRM di leucodistrofie e tumori, malattie da prioni con studiclinici e sperimentali, patologia vascolare (diagnosi etrattamento endovascolare), epilessia, sclerosi multipla.

■ COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

Dept. Radiology, Johns Hopkins Medical School: MariaGrazia Bruzzone“ISUIA” International Study Unruptured IntracranialAneurysms: Elisa Ciceri

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Marco Savoiardo• Professore a contratto presso la Scuola di Specialità inRadiologia dell’Università degli Studi di MilanoCarmelo Maccagnano• Professore a contratto presso la Scuola di Specializzazionedell’Università di CataniaMaria Grazia Bruzzone, Ludovico D’Incerti• Attività di Tutoring presso la Scuola di Specialità diRadiologia dell’Università degli Studi di Milano

Tutti i Medici della Divisione tengono regolarmenteconferenze, relazioni su invito in convegni nazionali edinternazionali, seminari / corsi in Istituto e presso altrestrutture, annualmente, lezioni di neuroradiologia presso laScuola di Specialità di Radiologia dell’Università di Milano.

■ ORGANIZZAZIONE EVENTI

Corso di Formazione per TSRM – Neuroradiologiadiagnostica e intervenzionale e tecniche avanzate. Milano,21-22 aprile 2004. (Maria Grazia Bruzzone, responsabiledell’evento).

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Chiapparini L, Ciceri E, Nappini S, Castellani MR, MeaE, Bussone G, Leone M, Savoiardo M. Headache andintracranial hypotension: neuroradiological findings. NeurolSci 2004

2. Farina L, Bergqvist C, Zimmermann Ra, Haselgrove J,Hunter JV, Bilaniuk LT. Acute diffusione abnormalities in thehippocampus of children with new onset seizures: thedevelopment of mesial temporale sclerosis. Neuroradiology;2004 Apr;46;(4):251-257.

3. Bruzzone MG, Grisoli M, Regna-Gladin C, De SimoneT, Erbetta A. Le vertigini: il contributo delle neuroimmagini.Neurol Sci 2004; 25: S15-S18

4. Bruzzone MG, Grisoli M, De Simone T, Regna-GladinC. Neuroradiological features of vertigo. Neurol Sci. 2004Mar;25 Suppl 1:S20-3.

5. Bizzi A. and Gherardi S.Imaging diagnostico e funzionale nei disturbi delcomportamento. Rivista Italiana di Neurobiologia 2004(suppl 1-2):95-97.

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■ BLOCCO OPERATORIO

Direttore: Giovanni Broggi Responsabile Operativo: Dario CaldiroliInfermiere Coordinatore: Antonietta Dessì Infermieri Professionali Strumentisti e di assistenzaanestesiologica: Vincenzo Andriulo, Claudio Basciu,Giovanna Cadeddu, Ines Cavallo, Cinzia Fenu, RenataMaglieri, Gabriella Ninniri, Laura Ortu, Elena Valli, MonicaViotto, Salvatore Cacciato, Gioacchino Cesareo, FrancoLavacca, Davide Lo Presti, Gianni Superti, Sabrina Botti,Renata Trombi, Anna Rossi, Alessia Vallarelli, CarmelaCarbone, Roberto Pezzulla, Adriano BagnatoInfermiere Generiche: Anna Lombardi, Isa Monteverdi OTA: Monica Menna, Giuseppina RanieriCentro Sterile: Infermiera Professionale: Matilde Davoli,Stefania Tarantino. OTA: Silvana De Bartolo, GiovannaFiorella, Silvia Flora, Giovanna Causarano, CarmelaMigliano, M. Giovanna Rizza, Irene GesmundoRecovery Room: Infermiera Professionale Gabriella DiFranco, Carmen Vitrani

Il Blocco Operatorio è costituito da 4 Sale Operatorieattrezzate con altissime tecnologie e dedicate allaneurochirurgia dotate di: tavoli operatori dedicati, microscopioperatori che permettono l’utilizzo di fluoroscopi a infrarossidi diverso tipo, con sedie dedicate, coagulatori mono ebipolari, aspiratore ad ultrasuoni, sistemi di neuronavigazionea tracking ottico e magnetico in 3 di esse, oltre alla normaleattrezzatura chirurgica. Nel blocco operatorio è anchepresente una TC ad utilizzo intra e postoperatorio. Il centrosterile è dotato di 3 autoclavi e di sistemi di pulizia automaticadegli strumenti chirurgici e del loro magazinaggio. La recovery room, dotata di 4 letti attrezzati accoglie tutti ipazienti provenienti delle 4 Sale Operatorie. Le sale operatorie sono in funzione nei giorni feriali dalle 8.00alle 18.00 oltre naturalmente alla reperibilità per urgenzeneurochirurgiche interne. Nel 2004 sono stati eseguiti 2747 interventi in anestesiagenerale con intubazione, in anestesia generale per via venosa,in awake anaesthesia e in anestesia locoregionale e locale.

Dipartimento di NeurochirurgiaDirettore: Giovanni Broggi

La neurochirurgia moderna non può prescindere dalle nuoveconoscenze mediche immunologiche e biotecnologiche delperiodo postgenomico. In questi ultimi 10 anni infatti si èassistito ad un periodo di transizione in cui il neurochirurgo,prima orientato esclusivamente alla chirurgia ablativa e allapratica clinica conseguente, ha contribuito in maniera attiva edimportante allo sviluppo delle nuove acquisizioni nel campodella biologia e dell’informatica dedicata alle scienze biomedichee alle neuroscienze in particolare. Questo ha condotto ad unamodificazione dell’iter diagnostico con lo sviluppo delneuroimaging applicato alla pianificazione e alla esecuzione degliinterventi neurochirurgici sempre orientati alla terapia eziologicae quindi alla rimozione delle lesioni, ma sempre nel maggiorrispetto della qualità della vita postoperatoria dei pazienti.Questa nuova filosofia riassumibile nell’affermazioneanglosassone del “to cure and to care” ha modificato i complessirapporti tra i neurochirurghi, il personale infermieristico da unaparte e i pazienti non più considerati solo come utenti dall’altra.L’attività delle 5 Unità Operative che costituiscono ilDipartimento è stata improntata dagli anni 2000 a questa nuovafilosofia della scienza con privilegio della ricerca traslazionale.Inoltre il Dipartimento è responsabile della gestione del “RepartoSolventi” che è situato nella logistica di sua pertinenza e cheospita pazienti che hanno scelto i medici di tutto l’Istituto. Lasua gestione economico finanziaria è importante contributo allaeconomia dell’Istituto. Il personale infermieristico che gestiscetale reparto è quella della Unità Operativa III alla quale sirimanda per i dettagli anagrafici e di informazione.

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UNITA’ OPERATIVA DI NEUROCHIRURGIA I

■ DIRETTORE: SERGIO GIOMBINI

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna, quindi ha conseguito laspecializzazione in Neurochirurgia a Padova e quella in Neurologia a Pavia. Ha iniziato lacarriera neurochirurgica a Verona e dal dicembre 1970 è assistente neurochirurgodell’Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta” di Milano, aiuto neurochirurgo dal 1980 e dal 1995 Direttore della Unità Operativa Complessa Neurochirurgia 1°.Si è dedicato alla tecnica microchirurgica applicata alla neurochirurgia, in patologie dielezione quali: lesioni tumorali benigne dell’encefalo e del midollo spinale, in particolaredella base cranica anteriore e della fossa cranica posteriore: tumori gliali cerebrali eintramidollari spinali; tumori della regione ipotalamo-ipofisaria e della regione pineale;malattie vascolari malformative e acquisite sia dell’encefalo e del midollo spinale; patologiadegenerativa della colonna; neurochirurgia pediatrica. La casistica operatoria personalecomprende circa 3000 interventi di elezione in tutti questi ambiti.Nel corso degli anni ha frequentato Centri neurochirurgici di rinomanza internazionale:Monaco di Baviera, Liegi, Zurigo, Tolosa, Bombay, Rochester, Lubiana, Pittsburgh,Gainesville. E’ autore o co-autore di numerose pubblicazioni a stampa, sia in lingua italianache in inglese.E’ Docente a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Universitàdi Milano; è uno dei “Principal Investigators” dello Studio Internazionale sugli AneurismiNon Rotti (ISUIA); è stato Presidente della Società Italiana del Basicranio. Socio dellaSocietà Italiana di Neurochirurgia e della Società Italiana del Basicranio. [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria Dipartimento di Neurochirurgia: Alessandra Guasti, Sabrina Sighinolfi, Cristina Trapani tel 02 23942411/2 fax 02 [email protected] di Degenza: tel 02 2394418 / 9Day-Hospital: tel 02 23942536Infermiere Coordinatore: Antonella Paroletti,tel 02 23942515

■ ATTIVITÀ AMBULATORIALE

Ambulatori SSN (Centro Unico Prenotazioni): tel 02 70631911

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

La U.O. Neurochirurgia 1° svolge attività di ricovero e curadi vasta patologia neurochirurgica, sia encefalica chemidollare, tutta d’elezione, essendo esclusa istituzionalmentequella traumatica.Poiché un’alta percentuale di pazienti è di provenienzaextraregionale, si cerca di ridurre al minimo il disagio di unricovero lontano dal proprio domicilio, con tempi di degenzaabbreviati. I casi più interessanti e complessi vengonodiscussi, durante o alla fine del loro iter diagnostico, nel corsodi riunioni settimanali in Neuroradiologia, che costituiscono

un importante momento di collaborazione e confrontointerdisciplinare, essendovi coinvolte molteplici componenticliniche di Istituto: Neurologi, Neuroradiologi,Neurofisiologi, Neuropatologi, Neuroanestesisti e,naturalmente, Neurochirurghi. La U.O. ha la disponibilità giornaliera di 1 Sala Operatoriadel Blocco Operatorio e di una seconda Sala una o due voltela settimana: vengono eseguiti interventi di elezione, chespesso richiedono una degenza postoperatoria in TerapiaIntensiva per la particolare complessità e impegno di tempo erisorse umane e strumentali.L’attività operatoria comprende interventi per malattietumorali, vascolari e malformative dell’encefalo e del midollo,malattie degenerative della colonna e, in piccola parte,

patologie del sistema nervoso periferico: per quanto possibilealcune di queste patologie sono trattate in regime di DH.Sono in atto collaborazioni interne ed esterne all’Istituto intema di malattie cerebro-vascolari ischemiche edemorragiche, di neuro-endocrinologia, di terapiecomplementari nelle neoplasie maligne e benigne encefaliche,di monitoraggi neurofisiologici intraoperatori, di studio noninvasivo dell’emodinamica cerebrale. L’attività di ricerca è indirizzata alla validazione clinica dellenuove tecniche diagnostiche e chirurgiche.

■ STAFF

Dirigenti Medici, neureochirurghi Stefano Brock: [email protected] Alberto Cusin: [email protected] Sandro Lodrini: [email protected] Saini: [email protected] Carlo Todaro: [email protected]

Infermieri professionaliAntonella Paroletti (Infermiere Coordinatore), FrancescoAcquaviva, Antonio Di Lorenzo, Guido Farolfi, FisiumKhasay, Angelo Simeone, Tania Magliano, DorianaPiciocco, P. Daniela Palumbo, Elisabetta Pinna, NadiaRemelli.

OTAAnna Maria Saia, Immacolata Pedico, Giovanni Tartaglia,Angelo Adragna

Aus.Sp.Anna Demitri

■ ELENCO ATTIVITÀ

Nell’ambito delle attività della nostra U.O. si evidenziano leseguenti aree di particolare interesse:• Monitoraggi neurofisiologici, chirurgia della colonna;Referente: Stefano Brock• Chirurgia della colonna; Referente: Alberto Cusin • Chirurgia endocrinologica e neuro-endoscopia; Referente:Sandro Lodrini • Chirurgia del basicranio; Referente: Marco Saini• Studio non invasivo dell’emodinamica cerebrale echirurgia neuro-vascolare; Referente: Carlo Todaro

■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA

ATTIVITÀ CLINICAL’attività clinica è stata, anche nel 2004, preponderante, aconferma di una tendenza “storica” in questo senso, anche sealtre attività, come quelle di ricerca e didattica, sono semprenegli obiettivi di Divisione. Si è notato un miglioramento delle prestazioni verso ipazienti sia nell’attività ambulatoriale (più di 1700 visite nel2002, 2895 prestazioni ambulatoriali nel 2004) che inquella di ricovero (650 pazienti ricoverati nel 2002, 750 nel2003 e 746 nel 2004), con la più bassa degenza media mai

registrata (4.9 giorni nei casi “entro soglia”) a fronte di unpeso medio di 1.776, con ricavi che hanno superato, nel2002, quelli del 2001 di ben il 16%, sono rimasti stabili nel2003 e nel 2004 hanno raggiunto i 3.600.000 Euro. Gli interventi di elezione nel 2004 sono staticomplessivamente 768, compresi quelli in “Day Surgery”,con un aumento sensibile rispetto agli anni precedenti (circa 10%). Questo dato, unitamente all’abbassamentodella degenza media già menzionato, riflette anche unulteriore miglioramento qualitativo dei risultati, per lariduzione o per lo meno il netto contenimento dei casi concomplicazioni che richiedono quindi una degenza protratta. Per quanto concerne la tipologia dell’ attività chirurgica vi èevidente una preponderanza di craniotomie per lesionitumorali benigne (epidemiologicamente più rare) oppuremalformative vascolari, con particolare riguardo a sedicomplesse come basicranio e midollo spinale. Si soddisfa la richiesta di prestazioni per patologiedegenerative spinali, spesso per recidive di malattia trattataaltrove: in questo ambito si stanno applicando nuovetecniche di stabilizzazione dinamica.

ATTIVITÀ DI RICERCAI programmi di ricerca corrente e i relativi progressi nelcorso dell’anno possono essere sintetizzati come segue:• Studio genetico-clinico sui tumori meningei maligni. • Ependimomi della fossa cranica posteriore: lo studioconsiste nel followup clinico-radiologico e rivalutazioneistologica e immuno-istochimica (molecole di adesione,indice di replicazione).• Meningiomi petro-clivali. Lo studio è stato di tipoclinico,istologico e radiologico e Radiochirurgico.• Emangiopericitomi cranici: studio clinico, radiologico eimmunoistochimico, soprattutto in funzione della prognosia lungo termine e l’influenza su di essa di trattamenti direttie complementari.• Aneurismi cerebrali non rotti: lo studio internazionaleISUIA, iniziato alcuni anni fa, è proseguito con ulterioridati sui pazienti arruolati nello studio prospettico.• Preservazione dell’udito nella chirurgia dei neurinomidell’8° n.c..• Cordomi del basicranio: lo studio clinico-anatomopatologico retrospettivo è stato concluso.• Aneurismi cerebrali “large e giant”: lo studio sulla casisticadi Istituto, chirurgica ed endovascolare, è stato completato.• Doppler Trans-Cranico nelle occlusioni arteriose daneoplasie basali: questo articolo originale è stato inviato perpubblicazione.

■ COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

• Mayo Clinic di Rochester, MN, USA, per lo studioprospettico sulla storia naturale e sui risultati deltrattamento negli aneurismi non sanguinanti;• altri Centri Neurochirurgici italiani sui risultati a breve elunga distanza del trattamento chirurgico o endovascolaredegli aneurismi senza e.s.a.;

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• Istituto Europeo di Cardiologia per la diagnosi e iltrattamento delle vasculopatie cerebrali ischemiche e nelloscreening pre-operatorio dei pazienti candidatiall’intervento di by-pass aorto-coronarico;Endocrinologia dell’Ospedale Niguarda per il trattamentopre- e post-operatorio della patologia ipotalamo-ipofisaria;• Institut Gustave- Roussy e il Centre de Protonthérapie diParigi per il trattamento complementare post-operatorio deicordomi del basicranio;

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Sergio Giombini• Docente a contratto presso la Scuola di Specialità inNeurochirurgia dell’Università di Milano.

■ ORGANIZZAZIONE EVENTI

Corso di Aggiornamento “Il Paziente Neurochirurgico.Diagnosi, trattamento, assistenza” (organizzato da MarcoSaini).

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. R. Cozzi, R. Attanasio, S. Lodrini and G. Lasio.Cabergoline addition to depot somatostatin analogues in

resistant acromegalic patients: efficacy and lack of predictivevalue of prolactin status. Clinical Endocrinology (2004) 61, 209-215.

2. F. DiMeco, K.W. Li, C. Casali, E. Ciceri, S. Giombini,G. Filippini, G. Broggi, C.L. Solero: Meningiomas invadingthe superior sagittal sinus: surgical experience in 108 cases.Neurosurg 55:1263-1274, 2004

3. Brock S, Scaioli V, Ferroli P, Broggi G.: NeurovascularDecompression in Trigeminal Neuralgia: Role oIntraoperativeNeurophysiological Monitoring in the Learning Period.Stereotact Funct Neurosurg. 2004 Nov 30;82(5-6):199-206

4. Bellinzona M, Roser F, Matthies C, Samii M, Saini M:Biopolymer-mediated suramin chemotherapy in the treatmentof experimental brain tumours. Acta Oncol. 2004;43(3):259-63.

5. Roser F, Saini M, Meliss R, Ostertag H, Samii M,Bellinzona M: Apoptosis, vascularity, and proliferation inprimary central nervous system lymphomas (PCNSL): ahistoathological study. Surg Neurol. 2004 Nov; 62(5): 393-9; discussion 399

UNITÀ OPERATIVA DI NEUROCHIRURGIA II

■ DIRETTORE: CARLO LAZZARO SOLERO

Laureato in Medicina e Chirurgia all' Università degli studi di Padova nel 1969. Ha conseguitola specializzazione in Neurochirurgia presso l'Università degli studi di Padova nel 1973 e inNeurologia presso l'Università degli studi di Pavia nel 1974. Nel 1970 è stato assunto comeassistente neurochirurgo all'Istituto Neurologico "C. Besta", dove diviene Aiuto nel 1980 ePrimario della II Divisione di Neurochirurgia nel 1995, Ha presentato molteplicicomunicazioni a congressi Nazionali e Internazionali. Ha frequentato centri neurochirurgiciall'estero (Europa e USA) per apprendere nuove tecniche neurochirurgiche. E' autore ocoautore di numerosi lavori scientifici. E' consulente neurochirurgo dell'Istituto Ortopedico G.Pini dal 1977, dell'Istituto Nazionale Tumori dal 1981 e dell'Istituto Oncologico Europeo dal1966. Dopo un periodo di apprendistato microchirurgico in laboratorio, dal 1971 ha eseguitocome primo operatore più di 5000 interventi. Ha eseguito inoltre molti interventi pressol'Istituto Nazionale Tumori, l'Istituto G. Pini e l'Istituto Oncologico Europeo sviluppandotecniche ed approcci innovativi a patologie di "confine" in equipe multispecialistica. Socio dellaSocietà Italiana di Neurochirurgia e della Società Italiana del Basicranio. [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria Dipartimento di Neurochirurgia: Alessandra Guasti, Sabrina Sighinolfi, tel 02 2394411/2 - fax 02 [email protected] Infermiere Coordinatore: Salvatore Castorina tel 02 2394434/2

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

L’Unità Operativa offre un’attività ambulatorialeprenotabile ai seguenti numeri:• Attività Ambulatoriale SSN: CUP: tel 02 70631911La U.O. di Neurochirurgia II è dotata di reparto di degenzacon 16 letti. Ha a disposizione una sala operatoriagiornaliera e ulteriori una o due sale operatorie la settimana

■ STAFF

Dirigenti Medici, neurochirurghiFrancesco DiMeco: [email protected] Lasio: [email protected] Laura Valentini: [email protected] Visintini: [email protected]

Specializzandi in NeurochirurgiaCecilia Casali (Università di Sassari) Federico Legnani (Università di Milano)[email protected]

Infermieri ProfessionaliRita Allegra, Elena Blasi, Lina Cordani, Enrica Del Barba,Assunta Di Laora, Maria Donatiello, Patrizia Lattuada,

Emanuela Pasquariello, Angela Pirozzi, Gianni Ranieri,Giovanni Scordi.

Ausiliari:Giuseppina Di Gioia, Rosalia Napolitano, JolandaLorenzetti, Monica Trombacca

■ ELENCO ATTIVITÀ

• trattamento chirurgico di neoplasie in sedi “ad alto rischio”• trattamento della patologia tumorale maligna delbasicranio anteriore• trattamento dei gliomi del sistema nervoso centrale• chirurgia endoscopica nel trattamento dei tumori ipofisari,dell’idrocefalo e delle lesioni endoventricolari• trattamento chirurgico della patologia pediatricaneoplastica e malformativa, sia cranica e spinale • trattamento chirurgico delle malattie degenerative dellacolonna

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■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA

ATTIVITÀ CLINICANell’ambito della U.O. vengono trattate tutte le patologiecraniche e spinali di competenza neurochirurgica. Unaparticolare competenza è stata acquisita nel trattamentochirurgico di neoplasie in sedi “ad alto rischio” (fossa cranicaposteriore, tumori sopra e parasellari, tumoriendoventricolari, tumori craniospinali e tumori del troncocerebrale). In equipe multidisciplinare con i chirurghi dellaU.O.di Oncologia della Testa e del Collo dell’IstitutoTumori, attraverso una collaborazione ormai decennale, si èaccumulata una esperienza chirurgica unica nell’ambitodella patologia tumorale maligna del basicranio anteriore,collezionando una casistica operatoria riconosciuta inambito scientifico come la più vasta in campo mondiale.Altre aree di eccellenza chirurgica sono rappresentate daltrattamento dei gliomi del sistema nervoso centrale,partecipando a numerosi trial clinici nazionali edinternazionali con trasferimento sul piano clinico degli studisperimentali; dalle tecniche di chirurgia endoscopica neltrattamento dei tumori ipofisari, dell’idrocefalo e dellelesioni endoventricolari; dal trattamento chirurgico dellapatologia pediatrica neoplastica e malformativa, sia cranica(craniosinostosi) che spinale (disrafismi occulti conmonitoraggio neurofisiologico intraoperatorio); daltrattamento chirurgico delle malattie degenerative dellacolonna con utilizzo di differenti mezzi di stabilizzazione esintesi e della patologia oncologica spinale con tecniche disostituzione dei corpi vertebrali e di stabilizzazione.L’attivita’ clinica del 2004 e’ stata la seguente:Interventi chirurgici: 871Prestazioni ambulatoriali: 1813 Nell’ambito dell’attività clinico-scientifica della U.O. sonostate identificate aree di specifico interesse e di competenza: - Neurooncologia sperimentale specialmente rivolta allosviluppo di sistemi di somministrazione intratumorale dichemioterapici (convection-enhanced; polimeri); Sviluppodi linee di cellule staminali tumorali. (Francesco Di Meco) - Trattamento della patologia della regione sellare eparasellare con particolare riguardo alla tecnicaneuroendoscopica. (Giovanni Lasio)- Neurochirurgia Pediatrica Malformativa. (Laura Valentini)- Neurochirurgia Spinale degenerativa e oncologica. (SergioVisintini)

ATTIVITÀ DI RICERCA• In collaborazione con la Divisione di ChirurgiaOncologica della Testa e del Collo dell ’Istituto Nazionaledei Tumori (Dott.Giulio Cantù), è in atto uno studioclinico prospettico basato su chemioterapia preoperatoriadelle neoplasia maligne del basicranio anteriore; è in corsoinoltre una rivalutazione critica dei risultati a distanza su diun’ampia casistica di pazienti operati per tumore malignodel basicranio;• in collaborazione con la Divisione di Endocrinologiadell’Ospedale di Niguarda e con la Divisione di

Otorinolaringoiatria dell’Ospedale S.Paolo di Milano (Prof.Giovanni Felisati) e’ in corso uno studio volto a verificare lavalidità della tecnica endoscopica nella patologia sellare;• in collaborazione con sia con l’Istituto Ortopedico G.Pinidi Milano e con la Divisione di Ortopedia dell’Ospedale diCremona (Dott. Sandro Luzzati) e’ in corso uno studio divalutazione dei risultati clinici e biomeccanici dei mezzi disintesi utilizzati nella patologia degenerativa del rachide inpazienti operati di asportazione e sostituzione di corpivertebrali;• in collaborazione con l’Istituto M.Negri di Milano, laFacolta’ di Farmacologia dell’Universita’ degli Studi diMilano ed altri Centri Neurochirurgici italiani è in corsouno studio prospettico multicentrico coordinato dallaDivisione sui fattori di rischio delle infezioni inNeurochirurgia.• in collaborazione con alcuni Centri di Ginecologia eNeonatologia della Lombardia e con l’Istituto Mario Negriè in corso un progetto di studio sui fattori di rischio,prognosi e trattamento delle malformazioni del sistemanervoso centrale riscontrate in utero e diagnosticatemediante RM fetale.• in collaborazione con il Dipartimento di NeurologicalSurgery della Università Johns Hopkins di Baltimore (USA)sono in corso progetti di realizzazione e valutazionepreclinica di una serie di polimeri veicolanti agentiantitumorali quali chemioterapici (in particolare:mitoxantrone, camptotechina e analoghi, adriamicina,carboplatino, taxolo e derivati) e inibitori dell’angiogenesi(endostatina e derivati).• In collaborazione con il Laboratorio diretto dal Prof.Angelo Vescovi, dell’Universita’ Milano Bicocca e OspedaleS.Raffaele di Milano, e’ in corso uno studio che ha condottoalla identificazione e isolamento da glioblastomi umani dilinee cellulari che posseggono prorpieta’ staminali neurali edal tempo stesso sono in grado di riprodurre esattamente iltumore negli animali non immunocompetenti. Si ritieneche tali cellule siano alla base della origine e della crescita ditali tumori nonche’ della loro pressoche’ inevitabile recidiva.Sono in corso studi in collaborazione con la Universita’Johns Hopkins di Baltimore volti a verificare l’efficacia divarie strategie terapeutiche basate sull’utilizzo di tali lineecellulari.

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

• Divisione di Chirurgia Oncologica della Testa e del Collodell ’Istituto Nazionale dei Tumori (Dott.Giulio Cantù)• Divisione di Endocrinologia dell’Ospedale di Niguarda• Divisione di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale S.Paolo diMilano (Prof. Giovanni Felisati)• Istituto Ortopedico G.Pini di Milano• Divisione di Ortopedia dell’Ospedale di Cremona (Dott.Sandro Luzzati)• Istituto M.Negri di Milano

• Farmacologia dell’Universita’ degli Studi di Milano• Centri di Ginecologia e Neonatologia della Lombardia• Dipartimento di Neurological Surgery della UniversitàJohns Hopkins di Baltimore (USA)• Laboratorio diretto dal Prof. Angelo Vescovi,dell’Universita’ Milano• Ospedale S.Raffaele di Milano

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Francesco DiMeco• Faculty (Membro del personale docente) presso ilDipartimento di Neurological Surgery della UniversitàJohns Hopkins di Baltimore (USA).

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. F. DiMeco, K.W. Li, C. Casali, E. Ciceri, S. Giombini,G. Filippini, G. Broggi, C.L. Solero: Meningiomas invadingthe superior sagittal sinus: surgical experience in 108 cases.Neurosurg 55:1263-1274, 2004

2. R. Galli, E. Binda, U. Orfanelli, B. Cipelletti, A. Gritti,S. De Vitis, R. Fiocco, C. Foroni, F. DiMeco, and A.Vescovi: Isolation and characterization of tumorigenic, stem-like neural precursors from human glioblastoma. Cancer Res64:7011-7021, 2004

3. F.DiMeco, K.W.Li, C.Mendola, G.Cantu’, C.L.Solero:Craniotomies without burr holes using an oscillating saw:technical note. Acta Neurochir 146:995-2001, 2004

4. R.Cozzi, R.Attanasio, S.Lodrini, G.Lasio: Cabergolineaddition to depot somatostatin analogues in resistantacromegalic patients: efficacy and lack of predictive value ofprolactin status. Clin Endocrinol 61(2):209-15, 2004.

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UNITÀ OPERATIVA DI NEUROCHIRURGIA III

■ DIRETTORE: GIOVANNI BROGGI

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1965 all’Università di Milano. Assistente in FisiologiaUmana all’Università degli Studi di Milano (1966-1967). International Fellowship NIHpresso l’Albert EINSTEIN College of Medicine, NY, NY (1968-1969). Specialità inNeurologia nel 1970 Università di Parma. Libera docenza in Fisiologia Umana (1971).Assistente neurologo Istituto Nazionale Neurologico "C. Besta" (1972). InternationalFellowship (1973) Universitat Klinik Zurigo, Dipartimento di Neurochirurgia. AssistenteNeurochirurgo dal 1973 al 1985 Istituto Nazionale Neurologico "C. Besta". Specialità inNeurochirurgia (1980) Università di Milano. Responsabile del Serv. di NeurochirurgiaFunzionale (1986-1990) Ist. Naz. Neurologico "C. Besta”. Primario Neurochirurgo dal 1990ad oggi all’Istituto Nazionale Neurologico "C. Besta". Direttore del Dipartimento diNeurochirurgia dal 1999 ad oggi all’Ist. Naz. Neurologico "C. Besta". Nel corso della suacarriera si è occupato dello sviluppo della neurochirurgia stereotassica e funzionale, dellaneuroalgologia, della terapia della malattia di Parkinson e delle distonie focali e sistemiche,della chirurgia delle epilessie, delle malformazioni vascolari e della chirurgia dei tumoriendocranici e spinali con neuronavigazione assistita da immagini. Professore a contratto presso varie università italiane dal 1986 ad oggi. Membro delle Società: SINCH (Società Italiana di Neurochirurgia), SIN (Società Italiana diNeurologia), ESSFN (European Society Stereotactic and Functional Neurosurgery), SNLF(Societé de Neurochirurgie de Langue Francaise), EANS (European Association ofNeurosurgical Societies) AANS (American Association Neurological Surgeon) e CNS (Congress Neurological Surgeon).Attualmente Past President della SINCH. Vice Presidente ESSFN. Autore e coautore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali. Editore di alcuni libri. [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria Dipartimento di Neurochirurgia: Alessandra Guasti, Sabrina Sighinolfi, Raffaella Staropoli tel 02 23942411/2 fax 02 [email protected] Infermiere Coordinatore:Ignazio Campanella, tel 02 23942295

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

La Divisione di Neurochirurgia III è dotata di un reparto didegenza con 18 letti. Ha a disposizione una Sala Operatoria giornaliera e ulteriori1 o 2 sale operatorie la settimana.

L’attività clinica è stata la seguente: Interventi chirurgici: 1.105Prestazioni ambulatoriali: 1.747Attività AmbulatorialeAttività Ambulatoriale SSN: CUP tel 02 70631911

■ STAFF

Dirigenti Medici Neurochirurghi: Angelo Franzini: [email protected]

Ivano Dones: [email protected] Paolo Ferroli: [email protected] Carlo Marras: [email protected] Sinisi: [email protected] Vittoria Nazzi

Specializzandi in NeurochirurgiaGiovanni Tringali - Università di Catania - V annoMarcello Marchetti - Università di Milano - III anno

Borsisti Martin Lorenzetti (Università di Bratislava, Slovacchia)Luciano Gallosi (Università di Buenos Aires, Argentina)

Infermieri professionaliIgnazio Campanella, Manila Antinori, Marisa Bosseghini,Carmen Carbone, M.Luigia Caiafa, M.Grazia Casula,Christian Costa, Giovanna Di Cosmo, Cinzia Fortunato,Deborah Massai, Vincenzo Della Corte, Miguel Dodriguez,Elena Valli.

Operatori Tecnici Ausiliari: Tiziana Spada, Francesca Candidi, Silvia De Francesco,Giuseppina Polisano, Emilia Francioso, Angela Pirone.

■ ELENCO ATTIVITÀ

• Chirurgia stereotassica (oncologica, neuroalgologica e deimovimenti anormali), chirurgia vertebrale per viaendoscopica, chirurgia dei tumori cerebrali e spinali;Responsabile: Angelo Franzini. • Trattamento della spasticità e del dolore, nella chirurgiaspinale e neuronavigazione; Responsabile: Ivano Dones.• Neuronavigazione, chirurgia del basicranio e dei tumoricerebrali e spinali, chirurgia della regione sellareendoscopica, chirurgia del dolore, chirurgia della colonnavertebrale e chirurgia vascolare; Responsabile: Paolo Ferroli.• Chirurgia stereotassica (oncologica e dei movimentianormali), chirurgia dell’epilessia, dei tumori cerebrali eneuronavigazione; Responsabile: Carlo Marras.• Chirurgia del sistema nervoso periferico, chirurgia delrachide; Responsabile: Marco Sinisi.• Chirurgia del sistema nervoso periferico e della spasticità;Responsabile: Vittoria Nazzi.• Chirurgica stereotassica e neuronavigazione per chirurgicae radiochirurgia; Responsabile: Giovanni Tringali.

■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA

ATTIVITÀ CLINICAL’Unità Operativa complessa di Neurochirurgia III haincrementato lo studio dei sistemi di fusione di immagini chepermettono la localizzazione anatomica di target utilizzati neltrattamento di stimolazione cerebrale profonda nella chirurgiadelle malattie con disturbi del movimento, nelle sindromidolorose croniche non oncologiche e nella modulazione disindromi con disturbi psichiatrici resistenti ai trattamenticonvenzionali e per la radiochirurgia. Con modalitàmultidisciplinari ha sviluppato l’utilizzo di sistemi di imagingnella diagnosi preoperatoria delle patologie di interesseoncologico (RM spettroscopica) integrandola con i sistemi dineuronavigazione intraoperatoria che utilizzano la fusione diimmagini TC e RM morfologiche e funzionali (fRM). E’ statoulteriormente sviluppato anche il programma di fusione delleimmagini per la Radiochirurgia cranica e spinale. L’U.O. IIIha sviluppato competenza nel campo del trattamentochirurgico della spasticità diffusa e segmentaria e nella terapiachirurgica delle lesioni traumatiche, tumorali e canalicolari delsistema nervoso periferico, attuando un programma clinicochirurgico dedicato. Ha inoltre continuato il programma dichirurgia delle epilessie con interventi di lesionectomia nella

sindrome da sclerosi temporale mesiale e nelle malformazionicorticali, interventi di stimolazione del nervo vago per epilessiemultifocali e di emisferotomia funzionale essendo per questeultime modalità chirurgiche punto di riferimento nazionale. La recente apertura di una struttura dedicata alla videoEEG hastimolata la preparazione tecnica per introduzione di elettrodicorticali di superficie. Nel campo della chirurgiaendoventricolare e del basicranio sono state sviluppatemoderne tecniche di endoscopia associata allaneuronavigazione cerebrale; tali tecniche sono state utilizzatenel trattamento delle alterazioni della circolazione liquorale,nelle biopsie frameless e nell’asportazione di lesioni espansivedel basicranio anteriore comprendenti la chirurgia dellaregione ipotalamo ipofisaria. Questo tipo di sviluppo hapermesso, all’interno dell’Unità Operativa, di ampliare leindicazioni al trattamento chirurgico e migliorare i risultatipostoperatori nel campo della Neuro-Oncologia dellepatologie vascolari e della Neuroalgologia. Particolareattenzione è stata rivolta verso i tumori gliali per il trattamentodei quali sono in corso numerosi trial clinici conpartecipazione nazionale e internazionale con utilizzo dellaEnached Drug Delivery Sistem per via stereotassica. Dopol’esecuzione del primo intervento mondiale dineuromodulazione per il trattamento della Cluster Headachefarmacoresistente si è sviluppata una collaborazione con laDivisione di Neurologia III per la stesura di un protocollo pre,intra e postoperatorio per il trattamento delle cefalee e didolori del capo. L’U.O. rappresenta inoltre un riferimento nazionale nelcampo della chirurgia stereotassica e nella stimolazionecerebrale profonda per il trattamento dei disturbi delmovimento e di sindromi dolorose croniche.Uno degliobiettivi principali rimane comunque quello di garantire ilcontinuo aggiornamento professionale del personaleinfermieristico e di migliorare l’assistenza del paziente sia nellafase diagnostica che terapeutica. Inoltre, dopo aver avuto ilplacet del Comitato Etico sono iniziati gli interventi dineuromodulazione dei disturbi psichiatrici e comportamentalicon la Clinica Psichiatrica dell’Università di Pisa. Il gruppo di lavoro ha inoltre diversificato nel suo internocompetenze specifiche che hanno permesso di ottenereeccellenti risultati in neurochirurgia oncologica, vascolare,funzionale, del rachide vertebrale, del sistema nervosoperiferico e della neuroendoscopia.

ATTIVITÀ DI RICERCALa ricerca clinica e di laboratorio si sviluppa in:neurooncologia, patologie vascolari, neurochirurgia funzionalee sviluppo di tecniche di imaging diagnostico eintraoperatorio.Nel campo della neuro-oncologia sono in corso differenti trialclinici con altre U.O. dell’Istituto (Neurologia II,Neurochirurgia II e Radioterapia) che prevedono lasomministrazione intratumorale (enhanced delivery) conpompe computerizzate interne e esterne di chemioterapici(Mitoxantrone, Doxorubicina), di altre molecole attive verso

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le cellule tumorali (tossina difterica modificata: TransMid) e diradioisotopi all’interno della lesione nei pazienti con lesionigliali de novo o recidive (con la U.O. di Medicina Nuclearedell’Istituto Europeo di Oncologia). È stato condotto unostudio sperimentale con la Clinica Veterinaria, Centro DiChirurgia Sant’Ambrogio Università di Milano su maiali perverificare la tossicità vascolare e tissutale di chemioterapici.E’ in corso uno studio sui recettori (CB1-CB2) che potrebberofornire una migliore conoscenza della biologia dei tumoricerebrali e aprire nuove prospettive terapeutiche.Attraverso una stretta collaborazione tra neurochirurghi,neurorianimatori, neuroradiologi, neuropatologi e fisicimedici, è continuato l’utilizzo della tecnica di neuroimagingintraoperatorio con immagini morfologiche e funzionali neltrattamento di patologie cerebrali localizzate in aree eloquentie correlarle con i risultati di mapping corticale in awakeanaesthesia. E’ stato impostato ed attuato uno studio chepermette di utilizzare i sistemi di neuroimaging per lachirurgia stereotassica e le biopsie di lesioni tumorali edegenerative frameless con la prospettiva di utilizzarlo perl’impianto di elettrodi cerebrali profondi. Nel campo delle patologie vascolari sono in corso degli studiorientati verso la determinazione dei fattori angiogenici(VEGF e FGF) nella storia naturale degli aneurismiendocranici e nella ricerca dei fattori predittivi al vasospasmodopo emorragia subaracnoidea. Nel campo della neurochirurgia funzionale è continuato l’usodi una tecnica di stimolazione cerebrale nel trattamento dellacluster headache ed è in corso uno studio di microregistrazionedella attività neuronale dell’ipotalamo posteriore per ottenereutili informazioni per una determinazione delle basineurofisiologiche di tale patologia. È inoltre continuatal’esperienza di stimolazione del Gpi per il trattamento delledistonie primarie e sintomatiche. La neurochirurgia funzionalesi è sviluppata anche verso nuovi target per neurostimolazioneprofonda per patologia dolorosa neurogenica, in particolare incasi di nevralgia trigeminale farmacoresistente in malattiedegenerative del sistema nervoso centrale. E’ continuatal’esperienza di stimolazione corticale per dolore cronicobenigno e per malattie con disordini del movimento. La Neurochirurgia III è parte attiva del programma di trainingchirurgico della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgiadell’Università degli Studi Statale di Milano e svolge attivitàtutoriale di neurochirurghi in formazione provenienti da altreUniversità quali le Università di Catania e Sassari con le qualisono stati stipulati contratti di collaborazione. In collaborazione con l’Unità Operativa di Radioterapia,nell’ambito delle valutazioni di tecnologie innovative applicatealla clinica e in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera S.Carlo e col Centro Diagnostico Italiano (struttura accreditataSSN), si è dato spazio al progetto clinico gestionale perl’utilizzo di una apparecchiatura di ultima generazione pertrattamenti radiochirurgici denominata Cyberknife. Ilprogetto era stato approvato con finanziamento triennale dallaRegione Lombardia (Sviluppo ed attuazione di un programmadi ricerca e sperimentazione gestionale per l’utlizzo ai fini

diagnostico-terapeutici in ambito oncologico della tecnologia“Cyber Knife”); sono stati avviati protocolli di studio per iltrattamento di patologie maligne e benigne del SN centrale eperiferico, con particolare riferimento alla cura del dolore nellenevralgie trigeminali essenziali o da patologia neoplasticainteressante la regione spinale o paraspinale. Si è proseguitonella valutazione dell’efficacia dell’ipofrazionamento nellemetastasi cerebrali in alternativa all’irradiazione panencefalicacon buona risposta sia sul controllo locale sia sullasopravvivenza. Sono stati eseguiti dal maggio al dicembre2004 133 trattamenti radioterapici.

■ COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

• Clinica Psichiatrica dell’Università di Pisa• U.O. di Medicina Nucleare dell’Istituto Europeo di Oncologia• Clinica Veterinaria, Centro Di Chirurgia Sant’AmbrogioUniversità di Milano • Scuola di Specializzazione in Neurochirurgiadell’Università degli Studi Statale di Milano• Azienda Ospedaliera S. Carlo• Centro Diagnostico Italiano

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Giovanni Broggi• Professore a contratto in Neurochirurgia Università diMilano, 1997 ad oggi. • Professore a contratto in Neurochirurgia presso l’Universitàdi Catania 2004-2005.

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. Broggi G, Ferroli P, Franzini A, Nazzi V, Farina L, LaMantia L, Milanese C.: Operative findings and outcomes ofmicrovascular decompression for trigeminal neuralgia in 35patients affected by multiple sclerosis. Neurosurgery. 2004Oct;55(4):830-8

2. Ferroli P, Franzini A, Marras C, Maccagnano E, D'IncertiL, Broggi G: A simple method to assess accuracy of deep brainstimulation electrode placement: pre-operative stereotactic CT+ postoperative MR image fusion. Stereotact FunctNeurosurg. 2004;82(1):14-9.

3. Brock S, Scaioli V, Ferroli P, Broggi G.: NeurovascularDecompression in Trigeminal Neuralgia: Role oIntraoperativeNeurophysiological Monitoring in the Learning Period.Stereotact Funct Neurosurg. 2004 Nov 30;82(5-6):199-206

4. Franzini A, Ferroli P, Leone M, Bussone G, Broggi G:Hypothalamic Deep Brain Stimulation for the Treatment ofChronic Cluster Headaches. A series Report.Neuromodulation 2004, volume 7 number 1 (1-8)

5. F. DiMeco, K.W. Li, C. Casali, E. Ciceri, S. Giombini,G. Filippini, G. Broggi, C.L. Solero: Meningiomas invadingthe superior sagittal sinus: surgical experience in 108 cases.Neurosurg 55:1263-1274, 2004

UNITÀ OPERATIVA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE

■ DIRETTORE: DARIO CALDIROLI

Laureato presso l’Università di Milano nel 1980, Specializzato in Anestesiologia eRianimazione nel 1983 presso Università di Milano. Frequenta l’Istituto di neurochirurgiadel Policlinico di Milano fino al 1982. Fino al 1995 Assistente quindi Aiuto presso laRianimazione dell’Ospedale di Legnano studiando i problemi della respirazione nel pazienteaffetto da lesione mielica cervicale acuta e cronica ed allo studio dell’emodinamica invasivanello shock. Con la Clinica Medica dell’Università di Milano, pubblica i risultati dellostudio sulla variabilità cardiovascolare nei tetraplegici. Contribuisce all’introduzione ed alla diffusione in Italia ed Europa della tracheotomia translaringea secondo Fantoni.Frequenta in questo periodo: la divisione des Soins Intensifs Chirurgicaux dell’HopitalCantonal Universitarie di Ginevra (maggio-giugno 1986), la Terapia Intensiva degliEtablissements Helio-Marin di Berck sur Mer (marzo-aprile-maggio 1989-90), Laboratoires de Phisiologie Respiratoire dell’Hopital Notre Dame – Mc Gill University di Montreal (settembre-ottobre1992). Dal 1995 al 1999 Primario Ospedaliero di Anestesiae Rianimazione presso Azienda E. Morelli di Sondalo e dal 1997 anche Direttore del Dipartimento di Emergenza e Urgenza, del Dipartimento Unità spinale Integrata e Coordinatore Locale dell’attività di prelievo d’organo. Dal 1999 Direttore U.O. Anestesiapresso Istituto Neurologico C. Besta di Milano. Frequenta il Department ofNeuroanesthesia and Intensive Care, Texas Medical Center di Houston (2000). Ottiene il Diploma di Formazione Manageriale I.Re.F. nel 2001, frequenta il corso diManagement Sanitario per Responsabili di Dipartimento nel 2002 (Ce.Ri.S.Ma.S). E’membro della European Society of Anesthesiology, dell’American Society of Anesthesiologye dell’ Association of Anesthesia Clinical Directors Americana. [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria Dipartimento di Neurochirurgia: Alessandra Guasti, Sabrina Sighinolfi, Cristina Trapani tel 02 2394411/2 fax 02 [email protected] Infermiere Coordinatore: Pinuccia Beretta tel 02 2394420

■ UNITÀ OPERATIVA SEMPLICE

Gestione della Terapia IntensivaResponsabile: Paolo Cortellazzi

■ CENTRI DI RIFERIMENTO

L’U.O. è centro di riferimento italiano per lo studio dellastimolazione elettrica funzionale del diaframma a scopoventilatorio nei pazienti affetti da insufficienza respiratoriacronica.

■ STAFF

Dirigenti Medici, Anestesisti e rianimatoriCarlo Terrazza, Bruno Regi, Franco Consonni, PaoloCortellazzi, Giovanni D’onofrio, Roberto Marchesi,Monica Bricchi, Carola Broggi, Adriana Scarmigli, LauraGrandi, Enrica Bruzzone, Amalia Scola

Infermieri ProfessionaliPinuccia Beretta,Francesca Carraro, Marisa Catotti, StefanoCrepaldi, Anna De Bernardi, Antonio Di Giovanni,Costanza Gorini, Laura Greco, Loretta Gulluà,Massimiliano Listrani, Tommaso Lonuzzo, Sonia Lorrai,Margherita Nardomarino, Roberto Pezzulla, CristianaSergiampietri.OTA Rosangela Sgualdi, Sebastiana Loi

AusiliariGianna Pianu

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■ ELENCO ATTIVITÀ

• Valutazione e preparazione del paziente pre-chirurgico • Attività anestesiologica in sala operatoria • Attività anestesiologica in Recovery Room • Attività anestesiologica in Radiologia • Rianimazione • Reperibilità per urgenze • Attività di consulenza anestesiologica e rianimatoria intutti i reparti dell’Istituto• Diagnosi, trattamento e gestione dei pazienti affetti daparalisi bilaterale dei nn frenici• Esecuzione di tracheotomie secondo la tecnica dilatativi• Trattamento e gestione delle gravi sindromi distonico-discinetiche• Monitoraggio con i Potenziali Evocati multimodali• “Awake anaesthesia” per il mappaggio corticale a pazientesveglio• Studio della stimolazione elettrica funzionale deldiaframma a scopo ventilatorio nei pazienti affetti dainsufficienza respiratoria cronica

■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA

ATTIVITÀ CLINICAL’attività della Divisione è organizzata sul versanteanestesiologico e sulla rianimazione con valutazione epreparazione del paziente prechirurgico, attivitàanestesiologica in Sala Operatoria, in Recovery Room, inRadiologia ed inoltre viene eseguita una attività diconsulenza anestesiologica e rianimatoria per tutti i repartidi degenza dell’Istituto. Inoltre vengono svolti i seguenti studi nell’ambito clinicodella Rianimazione Diagnosi, trattamento e gestione dei pazienti affetti daparalisi bilaterale dei nn frenici conseguente a lesione delmidollo cervicale. La diagnosi viene effettuata mediante testdi stimolazione dei nervi frenici con la registrazione dellavelocità di conduzione degli stessi e della ripostadiaframmatici. Il trattamento consiste nel posizionamentochirurgico degli elettrodi sui nervi frenici. La gestioneconsiste nel portare a regime la stimolazione dei nervifrenici mediante un processo di condizionamento muscolarein grado di garantire almeno 12 ore continuative di respirospontaneo, allorché il paziente viene dimesso. Esecuzione di tracheotomie secondo la tecnica dilatativa inpazienti critici che necessitano di ventilazione prolungatae/o sono privi dei riflessi protettivi delle vie aeree. Vengonoutilizzate le tre modalità correnti (Fantoni, Ciaglia BlueRhino, Frova) nella massima sicurezza mediante l’assistenzavideoendoscopica. Trattamento e gestione delle gravisindromi distonico-discinetiche. Il trattamento consiste nel

posizionamento in stereotassia di elettrodi stimolatoricerebrali. La gestione intensiva consiste nel portare ilpaziente ad una autonomia respiratoria valida nel momentoin cui l’azione degli stimolatori sull’attività distonico-discinetica entra a pieno regime.Monitoraggio con i Potenziali Evocati multimodali neipazienti con lesioni cerebrali diffuse (ischemico-anossiche) afini prognostici. Monitoraggio intraoperatorio in pazientisuscettibili di lesioni ischemiche del SNC a fini diagnostici. In sala operatoria viene inoltre eseguito: • Monitoraggio della profondità dell’anestesia medianteanalisi bispettrale delle frequenze EEG e Monitoraggiointraoperatorio dei potenziali evocati uditivi esomatosensoriali.• Introduzione della “awake anaesthesia” per il mappaggiocorticale a paziente sveglio durante la rimozione di tumoriin aree eloquenti e motorie.• uso di fibroscopia videoassistita e di tecnica diincannulamenti venoso centrale ecoguidato.• introduzione di protocolli di ammissione e dimissione deipazienti in Recovery Room postoperatorie

Dati Attività 2004Ricoveri Nr. %

Totale Ricoveri 576Ricoveri Post- Neurochirurgici 492 85,4Ricoveri Neurologici 84 14,5Ricoveri Post-Neurochirurgici 492Ricoveri Post- Neurochirurgici > 3 gg 60 12,1Mortalità Post- Neurochirurgici in TI 12 2,4

Attività di anestesia per la NeuroradiologiaL’introduzione di protocolli di sedazione/anestesiapediatrica per esecuzione di MRI consente di effettuare: 650interventi di MRI, 70 biopsie muscolari, 50 interventi diradiologia interventistica, 20 anestesie per patologie perprioni (CJK variante).

ATTIVITÀ DI RICERCAL’attività scientifica ha portato a diverse presentazioni eposters che sono stati presentati a diversi Congressi sullatecnica anestesiologica originale “awake” per il mappaggiodella corteccia cerebrale nell’asportazione di tumori in areamotoria ed eloquente. Alcuni colleghi anestesisti di altrestrutture ospedaliere italiane interessati ad apprendere talemetodica sono stati ospiti della divisione.

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Continua la collaborazione con la seconda Scuola diSpecializzazione in Anestesia e Rianimazione dell’Universitàdi Milano.

UNITÀ OPERATIVA DI RADIOTERAPIA

■ DIRETTORE: LAURA FARISELLI

Si è laureata a Pavia nel 1984 in medicina e chirurgia, è specializzata in radiodiagnostica eradioterapia; è Direttore di U.O. di Radioterapia presso l’Istituto Nazionale Neurologico“C.Besta” dal 1998. Professore a contratto di radioterapia presso l’Università degli studi diMilano, si occupa dal 1986 elettivamente della sperimentazione di protocoli nonconvenzionali di radioterapia nei tumori primitivi ad altro grado di malignità dell’encefalo.E’ iscritta all’elenco nazionale dei medici autorizzati in Radioprotezione medica.Executive master in management in sanità Università Bocconi di Milano. Ha effettuatoattività lavorativa a tempo pieno come assistente medico, ed in seguito in qualità diresponsabile presso la divisione di radioterapia dell’Ospedale Niguarda Cà Granda in Milano. Ha effettuato uno stage in “Radiosurgery applications” presso il dipartimento di Radioterapiadell’Ospedale Tenon- Parigi, quindi uno stage presso la divisione di Radioterapiadell’Università Cattolica Policlinico Gemelli in Roma. Grant dalla Regione Lombardia peruno studio su “Nuovi modelli di frazionamento delle dose nella radioterapia dei gliomimaligni.” Professore a contratto di radioterapia presso l’Università degli studi di Milano.Diploma corso di direzione aziendale presso l’Università Bocconi in Milano. Master inmanagement in sanità delle Aziende sanitarie presso l’Università Bocconi in Milano. È autrice di numerose pubblicazioni in oncologia e radioterapia, in particolare nell’ambitodella [email protected]

■ RIFERIMENTI GENERALI

Segreteria: tel 02 23942399 - 2449 - 2417 fax 02 2394 2462 [email protected]

■ OFFERTA ASSISTENZIALE

Disponibilità di 2 letti presso la Neurologia IIPer ricovero contattare:• segreteria tel 02 2394 2440• tel 02 2394 2444 (Infermiere Coordinatore Angela MariaGilardoni)Per ricovero in Day Hospital contattare:• Enza Gioffredi (Infermiere Coordinatore DH) tel 02 2394 2753Ambulatorio visite specialistiche (prenotazioni presso il CUPtel 02 70631911): mercoledì e giovedì (ore 10.30-13.00)

■ STAFF

Dirigente medicoIda Maddalena Milanesi: [email protected]

Dirigente fisico sanitarioMaria Luisa Fumagalli

Tecnici sanitari di radiologia medicaNazario Sagaria (coordinatore), Giorgio Corradino, Laura Gimosti, Walter Gallo

Consulenti fisiciLorenzo Brait, Francesco Ghielmetti

Infermiera professionaleMaria Palmisano

SpecializzandiAlessandra Gavazzi

BorsistaLivia Corinna Bianchi

■ ELENCO ATTIVITÀ

Radioterapia della patologia neoplastica benigna e malignadel Sistema Nervoso Centrale mediante:• utilizzo di IMRT • radiochirurgia• radioterapia stereotassica ipofrazionata• utilizzo di tecnica conformazionale con Micromultileaf• utilizzo di protocolli non convenzionali di distribuzionedella dose

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143142

■ DOTAZIONE STRUMENTALE

• Acceleratore lineare Philips SL 75/5• TC simulatore Philips• Collimatore multilamellare dinamico per radioterapiaconformazionale, radioterapia stereotassica e radiochirurgia(3D line)• Sistema per piani di trattamento (treatment planningsystem TPS) 3D (Plato Nucletron)• TPS per radioterapia conformazionale e radioterapia conmodulazione di intensità (IMRT) Ergo (3D line)• Modulo per fusione di immagini (3D line)• TPS per trattamenti radiochirurgici (Nucletron)• Sistema di immobilizzazione per radiochirurgia(Radionics)• Sistema Cyberknife (in associazione gestionale con CDI)

■ ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA

L’attività della unità operativa è diretta specificatamente allacura delle patologie neoplastiche primitive secondarie delsistema nervoso pur non tralasciando, in considerazionedella particolare situazione delle liste d’attesa perl’esecuzione di trattamenti radianti in regione Lombardia, lacura di altre patologie d’organo. Si è dato largo spazio allosviluppo di terapie associate (chirurgia, radioterapia,chemioterapia) al fine di garantire al paziente un percorsodiagnostico-terapeutico coordinato e coerente. Sempre perquesto motivo è stata garantita una continuità assistenziale elo sviluppo di protocolli non convenzionali di trattamentonell’ambito di specifici progetti di ricerca.Si è proseguito inoltre allo studio di fase III propostodall’European Organization for Research and Treatment ofCancer “No radiotherapy versus whole brain radiotherapyfor 1 to 3 metastasis from solid tumor after surgicalresection or radiosurgery. A randomized phase III trial”.,studio di cui si condivide l’obbiettivo di valutare la realeutilità di una irradiazione panencefalica rispetto atrattamenti innovative quale la radiochirurgia.Nell’ambito delle valutazione di tecnologie innovativeapplicate alla clinica in collaborazione con l’Aziendaospedaliera S. Carlo e col Centro Diagnostico Italiano(struttura accreditata SSN) si è dato spazio al progettoclinico gestionale per l’utilizzo di una apparecchiatura diultima generazione per trattamenti radiochirurgicidenominata Cyberknife. Il progetto era stato approvato confinanziamento triennale dalla regione Lombardia(“Sviluppoed attuazione di un programma di ricerca e sperimentazionegestionale per l’utilizzo ai fini diagnostico-terapeutici inambito oncologico della tecnologia “Cyber Knife”): si sonoavviati protocolli di studio per il trattamento di patologiemaligne e benigne del SN centrale e periferico, conparticolare riferimento alla cura del dolore nelle nevralgietrigeminali essenziali o da patologia neoplastica interessantela regione spinale o paraspinale. Si è proseguito nellavalutazione dell’efficacia dell’ipofrazionamento nellemetastasi cerebrali in alternativa all’irradiazione

panencefalica con buona risposta sia sul controllo locale siasulla sopravvivenza.Nell’ambito del Sistema Qualità l’U.O. di Radioterapia hamantenuto la Certificazione, secondo la norma UNI ENISO 9001:2000

■ COLLABORAZIONI DI RICERCA NAZIONALI EDINTERNAZIONALI

• “Stanford University of San Francisco” USA.

■ ATTIVITÀ DIDATTICA

Laura Fariselli• Professore a contratto presso la Scuola di Specialità diRadioterapia - I Università di Milano,• Docente del Master Universitario FSE II livello delPolitecnico di Milano, Dipartimento di Bioingegneria“Ingegneria in Chirurgia”Luisa Fumagalli• Attività di Tutoring presso la Scuola di Specialità di FisicaSanitaria dell’Università degli Studi di Milano,• Attività di Tutoring presso la Facoltà di Ingegneria Clinicadel Politecnico di MilanoLaura Fariselli e Ida Milanesi• Lezioni per la Scuola di Specialità in Radioterapiadell’Università degli Studi di Milano, nell’ambito dellaprogrammazione didattica dell’anno accademico2003/2004 “Radioterapia delle lesioni primitive esecondarie del sistema nervoso centrale” • Evento formativo “Il paziente Neurochirurgico: diagnositrattamento ed assistenza”. Milano 15-30 Aprile 2004.Istituto Nazionale Neurologico “C.Besta”. “La radioterapiastereotassica”.

■ PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

1. L. Fariselli, I. Milanesi et al. - Trattamento stereotassicofrazionato (SRT) nelle metastasi cerebrali con diametromaggiore di cm 3.5 pretrattate con radio-chemioterapia.Atti IX congresso nazionale e corso residenziale dell’AINOVarese 28-30 ottobre 04

2. L. Fariselli, I. Milanesi et al. - Combined chemotherapyand radiotherapy in the treatment of intracranial germ celltumors in adult patients: INNCB experience. Atti IXcongresso nazionale e corso residenziale dell’AINO Varese28-30 ottobre 04

3. L. Fariselli, I. Milanesi et al. - Meningiomas Tumori 4,12004,

4. L. Fariselli, I. Milanesi et al -.I meningiomi Atti XIVcongresso AIRO Torino ottobre 04,

5. L. Fariselli, I. Milanesi et al.- Combined radio-chemotherapy in brainstem gliomas at progression Tumori 4, 12004,

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145

Formazione,Aggiornamento e Didattica

L’Istituto, per tradizione, pur non essendo Scuola diFormazione, ha sempre svolto una importante e intensaattività formativa di aggiornamento nell’ambito specificodelle neuroscienze promuovendo la crescita culturale,professionale ed umana del ricercatore ai vari livelli e, conl’istituzione della programmazione ECM, ha confermato lasua posizione chiave nella diffusione delle conoscenzescientifiche non solo all’interno, ma anche verso operatori ericercatori esterni.L’attività formativa si esplica a diversi livelli e gradi.1. Perfezionando l’esperienza degli anni precedenti, anchenell’anno 2004 l’Istituto, attraverso l’Ufficio Formazione,ha cercato sia di soddisfare le esigenze formative deglioperatori dell’Istituto, sia di offrire l’opportunità a personeesterne all’Ente di aggiornarsi ed approfondire la conoscenzadelle patologie neurologiche e neurochirurgiche curate inIstituto. L’attività formativa è stata rivolta a tutte le categoriesanitarie operanti in Istituto (medici, biologi, infermieri,infermieri pediatrici, tecnici sanitari di laboratoriobiomedico, tecnici sanitari di radiologia, tecnici dineurofisiopatologia, fisioterapisti, assistenti sanitari, ecc.)nonché a tutto il personale dipendente ancheamministrativo. Tutti i corsi sono stati accreditati ai finiECM con l’assegnazione complessiva di n. 11.360 creditiper un numero totale di partecipanti interni di 380 ed esternidi 4952. L’attività di formazione ed aggiornamento continuo sisviluppa poi su temi di interesse attuale secondo unaspecifica pianificazione e programmazione che nel 2004 si èarticolatai in:• Seminari scientifici con la partecipazione di relatori dielevato spessore scientifico nazionali ed internazionali • Grand Round con la presentazione di casi clinici particolari • Journal Club per migliorare la capacità dei ricercatori diinterpretazione dei dati attraverso lo studio dellametodologia applicata• Seminari di aggiornamento di Neuropsichiatria infantile

3. Si è consolidato e implementato il rapporto dicollaborazione con diverse Università e Scuole di Specialitàcon la conferma della posizione di professori a contrattoassunta dai nostri ricercatori presso scuole di specialità,dottorati di ricerca, corsi di laurea, tale attività ha avuto unnotevole incremento rispetto agli scorsi anni. Oltre allaattività di insegnamento la collaborazione con le Universitàsi esplica su due livelli distinti: a. un primo livello ormai consolidato vede l’Istitutocoinvolto nella didattica formativa in quanto ospitalaureandi, specializzandi e dottorandi nei propri laboratori ereparti di degenza per stages, periodi di tirocinio,elaborazione tesi. L’attività di insegnamento promossa daivari ricercatori di Istituto ha determinato un progressivoincremento di giovani frequentatori che svolgono periodi diperfezionamento all’interno delle Unità Operative e deiLaboratori di Ricerca a seconda delle diverse specialità, ditirocinanti che svolgono stages presso i nostri laboratori ereparti di degenza, nonché di tesisti che sviluppano la lorospecialità presso il nostro Istitutob. un secondo livello, in fase di sviluppo, vede l’Istitutocoinvolto direttamente con le Università nellaprogrammazione dell’attività formativa specialisticaorientata alla ricerca traslazionale attraverso la definizione dispecifici percorsi di studio e specializzazione. Nel 2004 sonostate poste le basi strutturali che verranno sviluppateconcretamente nel corso dei prossimo anno. Dal 2004inoltre la Direzione Scientifica, in accordo con la DirezioneGenerale, ha ottenuto un programma di collaborazione peril Dottorato di Ricerca in Medicina Traslazionale conl’Università di Milano/Bicocca. L’Istituto Neurologicocontribuisce con il finanziamento di due dottorati di ricerca.L’iter didattico dei due dottorandi segue il percorso naturaledi studio previsto dalla specializzazione, mentre quellosperimentale viene svolto interamente all’internodell’Istituto.

CORSI ECM

Titolo Evento/Progetto Formativo Data Inizio Data Fine Professioni Accreditate Crediti assegnati

Journal Club di Neuroscienze 13-01-2004 13-04-2004 Medici, Biologi 14

Grand Round 27-01-2004 8-06-2004 Medici 9

Il paziente neurochirurgico: diagnosi, trattamento e assistenza 15-04-2004 30-04-2004 Infermieri 28

Aggiornamento sui disturbi del movimento - Corso Base 21-04-2004 20-05-2004 Medici 14

Aggiornamento sui disturbi del movimento - Casi Video 20-04-2004 22-06-2004 Medici 6

Aggiornamento sui disturbi del movimento - Corso Specialistico 27-05-2004 24-06-2004 Medici 14

Infermieri 13

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147146

Titolo Evento/Progetto Formativo Data Inizio Data Fine Professioni Accreditate Crediti assegnati

II Corso di Formazione per TSRM - Neuroradiologia diagnosticae tecniche avanzate 21-04-2004 22-04-2004 Tecnici sanitari di

Radiologia Medica 7

Journal Club di Neuroscienze 27-04-2004 29-06-2004 Medici, Biologi 14

Seminari di Neuropsichiatria Infant. 3-05-2004 14-06-2004 Medici 5

Progetto Donna 28-06-2004 28-06-2004 Medici 4

L'emergenza clinica in ambito neurologico negli adulti e nei bambini: corso teorico pratico 1-07-2004 2-07-2004 Infermieri 8

Infermieri Pediatr. 11Medici 11Fisioterapisti 7

Journal Club di Neuroscienze 14-09-2004 21-12-2004 Medici, Biologi 15

La barriera ematoencefalica nelle malattie neurologiche: fisiopatologia e prospettive di trattamento 21-09-2004 21-09-2004 Medici 5

L'emergenza clinica in ambito neurologico negli adulti e nei bambini: corso teorico pratico 23-09-2004 24-09-2004 Infermieri 8

Infermieri Pediatr. 11Medici 11Fisioterapisti 7

Grand Round 5-10-2004 14-12-2004 Medici 7

Il paziente neurochirurgico: diagnosi, trattamento e assistenza (SPERIMENTAZIONE) 6-10-2004 10-10-2004 Infermieri 31

Milano Parkinson 9-10-2004 9-10-2004 Medici 5

Aggiornamenti in NPI 11-10-2004 22-11-2004 Medici 9Infermieri Pediatr.

Corso di lingua inglese - Liv. Base 14-10-2004 16-12-2004 Tutte le prof. 34

Corso di lingua inglese - Liv. Intermedio 14-10-2004 16-12-2004 Tutte le prof. 23

Corso di lingua inglese - Liv. Avanzato 14-10-2004 16-12-2004 Tutte le prof. 33

L'infermiere ed il tecnico sanitario:professionisti nell'ospedale in evoluzione 20-10-2004 28-10-2004 Infermieri 14

Infermieri Pediatr. 16Tecn di Laboratorio 17

L'emergenza clinica in ambito neurologico negli adulti e nei bambini: corso teorico pratico 21-10-2004 22-10-2004 Infermieri 8

Infermieri Pediatr. 11Medici 11Fisioterapisti 7

Corso di formazione per Valutatori 22-10-2004 3-12-2004 Tutte le prof. 16

Corso di Informatica per personale sanitario 26-10-2004 3-12-2004 Tutte le prof. 28

Sistema di gestione della qualità secondo la norma ISO 9001:2000 3-11-2004 24-11-2004 Tutte le prof. 11

Auditor Interno 4-11-2004 2-12-2004 Tutte le prof. 14

Privacy e tutela dei dati 8-11-2004 8-11-2004 Tutte le prof. 2

Titolo Evento/Progetto Formativo Data Inizio Data Fine Professioni Accreditate Crediti assegnati

L'infermiere ed il tecnico sanitario: professionisti nell'ospedale in evoluzione 10-11-2004 18-11-2004 Infermieri 14

Infermieri Pediatr. 16Tecn di Laboratorio 17

Privacy e tutela dei dati 12-11-2004 12-11-2004 Tutte le prof. 2

Dove va la Neuro-oncologia: speranze e prospettive 13-11-2004 13-11-2004 Medici 5

Il paziente cerebrovascolare con disturbi della deglutizione: assistenza e riabilitazione, posture e mobilizzazioni 23-11-2004 23-11-2004 Medici 8

Infermieri 6Fisioterapisti 8

L'emergenza clinica in ambito neurologico negli adulti e nei bambini: corso teorico pratico 25-11-2004 25-11-2004 Infermieri 8

Infermieri Pediatr. 11Medici 11Fisioterapisti 7

L'utilizzo dell'ICF nelle equipe multidisciplinari in neurologia: cura e care del paziente neurologico. Lo stroke come modello operativo - Corso Base 25-11-2004 25-11-2004 Medici 7

Infermieri 6Fisioterapisti 6

L'utilizzo dell'ICF nelle equipe multidisciplinari in neurologia: cura e care del paziente neurologico. Lo stroke come modello operativo - Corso Avanzato 29-11-2004 1-12-2004 Medici 22

Infermieri 22Fisioterapisti 22

Il paziente cerebrovascolare con disturbi della deglutizione: assistenzae riabilitazione, posture e mobilizzazioni 10-12-2004 10-12-2004 Medici 8

Infermieri 6Fisioterapisti 8

Corso di formazione per Responsabili di Strutture Semplici 13-12-2004 22-12-2004 Tutte le prof. 18

Totale 788

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149148

SEMINARI SCIENTIFICI■ Martedì 20 Gennaio 2004Prof. Paolo Tortori Donati – Ospedale Pediatrico Gaslini –Genova “Patologia del rachide e del midollo nell’infanzia:ruolo dell’imaging”

■ Martedì 10 Febbraio 2004Prof. Aldo Quattrone – Direttore Istituto di ScienzeNeurologiche del CNR - Mangone (CS)“Nuove acquisizioni sull’ipertensione intracranica idiomatica”

■ Giovedì 12 Febbraio 2004Dr. Paolo Ferroli – Istituto Neurologico “C. Besta” “La neurochirurgia vascolare al barrow neurological institute:prospettive nel trattamento della ischemia cerebrale”

■ Martedì 17 Febbraio 2004Prof. Giovanni Meola – Direttore Cattedra di ClinicaNeurologica – Istituto Policlinico San Donato “Distrofia miotonica di tipo 2: aspetti clinici e biomolecolari”

■ Martedì 9 Marzo 2004Prof. Arcadio Erlicher - Dip.to Salute Mentale – Ospedale diNiguardaDr.Giovanni Rossi – Dip.to Salute Mentale - Mantova“Il modello dell’accreditamento professionale in salute mentale”

■ Giovedì 11 Marzo 2004Dr. Italo Mocchetti – Georgetown University Medical Center– Washington“Hiv-1: neurotossicità e fattori trofici neuroprotettivi”

■ Martedì 16 Marzo 2004Dr. Giovanni D’Andrea – Direttore Centro Cefalee eMalattie Cerebrovascolari – Casa di Cura Villa Margherita –Vicenza “Amine elusive e le cefalee primarie”

■ Martedì 30 Marzo 2004Dr. Alberto Giannini – Dipartimento di Anestesia eRianimazione- ICP Milano “Limite terapeutico e scelte di fine vita: il processo decisionalein terapia intensiva”

■ Giovedì 1 Aprile 2004Prof. Wenli Gu – Institut of Humangenetics – University ofBonn"LGI1, a gene involved in epilepsy and gliomas"

■ Martedì 6 Aprile 2004Dr. Matarese Giuseppe – Gruppo di ImmunoEndocrinologia– Dip.to di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare –Università di Napoli Federico II"Il peso dell’ormone leptina nell’autoimmunità "

■ Martedì 20 Aprile 2004 Dr. David C. Rubinsztein – Dept. Medical Genetics –Cambridge Institute of Medical Research "The Pathobiology of Huntington Disease"

■ Martedì 4 Maggio 2004Prof. Paolo Madeddu – National Institute of Biostructures

and Biosystems – Osilo (SS)"Second generation approaches of therapeutic angiogenesisfor the cure and prevention of microangiopathy and ischemicvascular disease "

■ Martedì 11 Maggio 2004 Dr.ssa Giovanna Mallucci– MRC Prion Unit andDepartment of Neurodegeneration – Institute of Neurology– London"The role of cellular prion protein in prion disease: a newtherapeutic target "

■ Mercoledì 17 Marzo 2004Lettura Magistrale - Brain Awareness Week, 15-21 marzo 2004Prof. Giuliano Avanzino - Presidente ILAE, LegaInternazionale Contro l’Epilessia - Direttore DipartimentoNeuroscienze Cliniche Istituto Neurologico “C. Besta”“Sinergie tra fisiologia e biologia molecolare nello studiodell’epilessi”

■ Giovedì 13 Maggio 2004 Dr.ssa Enza Maria Valente – Istituto Mendel - Roma"Pink1 è il gene responsabile della forma park6 nella malattiadi parkinson ad esordio giovanile "

■ Martedì 25 Maggio 2004 Prof. John Newsom Davis – Professor of Neurology – Editorin Chief of BRAIN"Autoimmune disorders of cerebellum"

■ Martedì 1 Giugno 2004Prof.ssa Christine Brahe – Istituto di genetica Medica –Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma “ Atrofie muscolari spinali e possibili approcci terapeutici”

■ Martedì 6 Luglio 2004 Dr. Ivano Dones – Istituto Nazionale Neurologico C. Besta –Milano“Linee guida per lo studio del trattamento della spasticità”

■ Mercoledì' 14 luglio 2004Carlo Viscomi, PhD - Dip. Scienze Biomolecolari eBiotecnologie - sez. Fisiologia Molecolare e Neurobiologia -Università degli Studi di Milano“Canali "divertenti": produzione di un topo ko per studiarneil Ruolo fisiologico”

■Martedì 21 settembre 2004 Dr. Massimo Caulo – Dip.to Scienze Cliniche e Bioimmagini– Università di Chieti“Perfusione rm con mezzo di contrasto: modalità diesecuzione ed applicazioni cliniche in neurologia”

■ Martedì 28 settembre 2004 Prof. Maurizio Corbetta - Associate Professor ofNeurology,Radiology and Anatomy & Neurobiology -Head of the Stroke and Brain Injury Rehabilitation Section. -Mallinckrodt Institute of Radiology - Washington Universityin St. Louis “Studi fMRI sul recupero funzionale cognitivo emotorio dopo insulti neurologici del cervello e del midollospinal”

■ Giovedì 7 ottobre 2004Prof. Robert G. Will - National CJD Surveillance Unit -Western General Hospital - Edinburgh, Scotland UK“Variant Creutzfeldt-Jakob disease epidemic: a worst-casescenario coming true?”

■ Lunedì 25 Ottobre 2004 Prof. Jun Yoshida - Department of Neurosurgery – NagoyaUniversity Graduate School of Medicine – Japan “Evalution of anti glioma effect by co-administration ofinterferon-beta gene and dentritic cells”

■ Martedì 2 Novembre 2004 Prof. Carlo Ori – Istituto di Anestesiologia – Università diPadova "Effects of ketamine and its enantiomers on regional cerebralmetabolism"

■ Martedì 9 novembre 2004 Dr. Giuseppe Moretto – Azienda Ospedaliera Universitaria diVerona "Encefalopatia di hashimoto: sindrome clinica elusiva o mito?"

■ Lunedì 15 Novembre 2004Yukio Fukuyama - Child Neurology Institute - Tokyo“Sharp dichotomy in seizures in infancy”

■ Giovedì 18 Novembre 2004Dr.ssa Cinthia Farina - Max-Planck-Institute ofNeurobiology – Dept. of Neuroimmunology - Germany“Sclerosi Multipla: Interazione tra Sistema Nervoso e SistemaImmunitario e modulazione in seguito ad immunoterapiacon Copaxone”

■ Lunedì 22 Novembre 2004Prof. Bradley L. Schlaggar - Department of Neurology,Radiology & - Neurobiology and Pediatrics - WashingtonUniversity School of Medicine - St. Louis Children’s Hospital“Functional MRI as a tool to study the development of lexicalprocessing”

■ Martedì 30 Novembre 2004 Prof. Luca Massacesi – Dip.to Scienze Neurologiche ePsichiatriche – Università di Firenze "Efficacia di azatioprina in monoterapia o in associazione coninterferone beta nella sclerosi multipla: confronto versointerferone beta sulla formazione di nuove lesioni cerebralivalutate con mri"

■ Venerdì 10 Dicembre 2004Dr.ssa Blanca Suarez-Merino: Institute of Neurology - QueenSquare - Londra “Identification of a 22q tumour suppressor candidate regionin paediatric ependymoma by microarray analysis and realtime PCR”

■ Martedì 21 Dicembre 2004 Dr. Vincenzo Patruno –- U.O. Pneumologia OspedaleRivolta D’Adda "I disturbi respiratori nel sonno nella patologia neurologica"

GRAND ROUND■ Martedì 27 Gennaio 2004 Dr. Carlo Antozzi – Dr.ssa Carolina Frassoni – IstitutoNeurologico “C. Besta” - Milano "Ipereccitabilità neuronale e autoimmunità: singole entità oun continuum di patologie? "

■ Martedì 24 Febbraio 2004 Dr. Gennaro Bussone – Dr. Domenico D’Amico – U.O.Cefalee - Istituto Neurologico “C. Besta”"Un caso particolare di cefalea strettamente unilaterale "

■ Martedì 23 Marzo 2004 Dr. Massimo Zeviani - U.O. Neurogenetica – IstitutoNazionale Neurologico “C. Besta”Dr.ssa Vincenza Fetoni - U.O. Neurologia - A.O. Melegnano"Un caso di amiotrofia "

■ Martedì 27 Aprile 2004 Dr. Nardo Nardocci - U.O. Neuropsichiatria Infantile –Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”"Sindrome distonico-ipercinetica progressiva ad esordio precoce"

■ Martedì 18 Maggio 2004Dr.ssa Lucia Angelini – Direttore U.O. NPI - IstitutoNazionale Neurologico C. Besta - Milano

■ Martedì 5 Ottobre 2004 Dr.ssa Graziella Uziel – Dr.ssa Marianna Bugiani - U.O. NPI– Istituto Neurologico C. Besta - Milano"Un caso di leucoencefalopatia ad esordio precoce "

■ Martedì 19 Ottobre 2004 Dr.ssa Lucia Morandi – U.O. Studio MalattieNeuromuscolari – Istituto Neurologico C. Besta – Milano " Variabile espressione clinica di miopatia in una famiglia"

■ Martedì 16 Novembre 2004 Dr. Flavio Villani – Divisione Neurofisiopatologia – IstitutoNeurologico C. Besta – Milano " Un caso di epilessia focale motoria con crisi riflesse "

■ Martedì 23 Novembre 2004 Dr.ssa Isabella Moroni – U.O. Neuropsichiatria Infantile –Istituto Neurologico C. Besta – Milano " Un caso di leucoencefalopatia e demenza ad esordio in etàadolescenziale "

■ Martedì 14 Dicembre 2004 Dr.ssa Lucia Morandi – U.O. Malattie Neuromuscolari –Istituto Neurologico “C. Besta” – Milano "Un caso di miopatia a corpi inclusi"

JOURNAL CLUB■ Martedì 13 gennaio 2004Silvana Franceschetti - Farmaci antiepilettici e canali potassio

■ Martedì 20 gennaio 2004Marina Casazza – Stimolazione vagale ed attivitàepilettiforme ippocampale

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151150

■ Martedì 27 gennaio 2004Jacopo Magistretti – Effetto dell’ischemia sul canale del sodio

■ Martedì 3 febbraio 2004Marco de Curtis - Infiammazione cerebrale: ruolodell’endotelio

■ Martedì 10 febbraio 2004Elisa Colombo - Meccanismo d’azione dei farmaciantiepilettici sui canali sodio

■ Martedì 17 febbraio 2004Arianna Ferrario - Distribuzione cerebrale dei neuroni eterminali colinergici

■ Martedì 24 febbraio 2004Rita Gabelli - Le gap junctions nel sistema nervoso centrale

■ Martedì 2 marzo 2004Vadym Gnatkovsky - Long-term potentiation nel sistemalimbico

■ Martedì 9 marzo 2004Flavio Villani - Meccanismi dell’arousal ed epilessia durante il sonno

■ Martedì 16 marzo 2004Monica Borgna - Lo swelling assonale predice ladegenerazione delle fibre epidermiche nelle neuropatiedolorose

■ Martedì 23 marzo 2004Chiara Pastori - Potenziali DC corticali

■ Martedì 30 marzo 2004Gerardo Biella - Correlato comportamentale dell’attivitàgamma libica

■ Martedì 6 aprile 2004Elisa Visani - Event-RelatedDesynchronization/Synchronization

■ Martedì 13 aprile 2004Carolina Frassoni - Come si muovono i giovani neuroni nellacorteccia cerebrale in via di sviluppo?

■ Martedì 27 aprile 2004Francesco Carella - Stimolazione profonda nel Parkinson

■ Martedì 4 maggio 2004Massimo Mantegazza - Corrente Sodio e StimolazioneElettrica nel Morbo di Parkinson

■ Martedì 11 maggio 2004Giulio Sancini - Registrazione dell’attività bioelettricaneocorticale con Voltage Sensitive Dye

■ Martedì 18 maggio 2004Barbara Ortino - Meccanismi di integrazione sequenziale deineuroni eccitatori ed inibitori nei differenti strati neocorticali

■ Martedì 25 maggio 2004Marco de Curtis - Modello di epilessia del lobo temporale

■ Martedì 1 giugno 2004Cristina Regondi - Le proteine della famiglia Rho

■ Martedì 8 giugno 2004Laura Uva - Circuiti nella memoria

■ Martedì 15 giugno 2004Andrea Salmeggi - Statine e infiammazione cerebrale

■ Martedì 22 giugno 2004Rosetta Pedotti - Anticorpi anti-mielina nella encefalomieliteautoimmune

■ Martedì 29 giugno 2004Laura Librizzi - Contraddizioni sul ruolo deipolimorfonucleati nell’ischemia cerebrale

■ Martedì 14 settembre 2004Gaetano Finocchiaro - Controllo della proliferazione dicellule staminali neurali

■ Martedì 21 settembre 2004Bianca Pollo - Tumori cerebrali e cellule staminali: istogenesie tumorigenesi

■ Martedì 28 settembre 2004Chiara Pastori - Imaging delle cellule staminali nell’infartocerebrale

■ Martedì 5 ottobre 2004Pia Bernasconi - Toll-like receptors: come l’immunità innatacontrolla la migrazione dei leucociti durante le risposteinfiammatorie

■ Martedì 12 ottobre 2004Marco de Curtis - Amigdala, ippocampo, emozioni,memoria......del topo e dell’uomo

■ Martedì 19 ottobre 2004Silvana Franceschetti - Canali sodio ed epilessia

■ Martedì 26 ottobre 2004Alessandra Meroni - Caratteristiche dei neuroni nelledisplasie corticali

■ Martedì 2 novembre 2004Carlo Antozzi - Autoimmunità anti-canale del potassio: dalsistema nervoso periferico al sistema nervoso centrale

■ Martedì 9 novembre 2004Ugo de Grazia - Acido Valproico: un nuovo ruolo per unvecchio farmaco?

■ Martedì 16 novembre 2004Alessandra Bez - Cellule staminali neurali ed endotelio

■ Martedì 23 novembre 2004Francesca Inverardi - Espressione e ruolo della proteinaSNAP-25 nell’ippocampo di ratto

■ Martedì 30 novembre 2004Simona Binelli - Uso dell’EEG in clinica epilettologica

■ Martedì 14 dicembre 2004Tiziana Granata - Sindromi da deficit di serina

■ Martedì 21 dicembre 2004Giulio Sancini - Danno cerebrale eccitotossico neonatale eprecoce attivazione della microglia: un potenziale target per la neuroprotezione

SEMINARI DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE■ Lunedì 3 maggio 2004Elena Freri - Tiziana Granata - UO NPI, Istituto NazionaleNeurologico “Carlo Besta”, MilanoEpilessie del I° anno di vita. Presentazione dei dati ricavabilidall’esame della casistica della Divisione.

■ Lunedì 10 maggio 2004Laure Obino - Giovanna Zorzi - UO NPI, IstitutoNeurologico “Carlo Besta”, MilanoCefalea in età pediatrica: revisione della casistica dellaDivisione alla luce delle nuove linee guida

■ Lunedì 17 maggio 2004Giorgio Seragni - Nardo Nardocci - UO NPI, IstitutoNeurologico “Carlo Besta”, MilanoLa sindrome di Gilles de la Tourette: dall’epidemiologiafamiliare all’eziopatogenesi genetica

■ Lunedì 24 maggio 2004Daniela Mamoli - Sara Messina - Dina Battino - UO NPI,Istituto Neurologico “Carlo Besta”, MilanoNuovi farmaci antiepilettici.Indicazioni e limiti in etàpediatrica.

■ Lunedì 7 giugno 2004Federica Zibordi - Elena Freri – Lucia Angelini - UO NPI,Istituto Neurologico “Carlo Besta”, MilanoStroke in età pediatrica. Proposta di percorso diagnostico alle luce dei dati più recenti della letteratura

■ Lunedì 14 giugno 2004Giovanna Zorzi - Nardo Nardocci - UO NPI, IstitutoNeurologico “Carlo Besta”, MilanoStimolazione cerebrale profonda nelle distonie: valutazionedei risultati sulla casistica della Divisione

CONVENZIONI CON SCUOLE DI SPECIALITÀ PER ATTIVITÀ DI INSEGNAMENTO

ENTE SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE U.O. ISTITUTO COINVOLTE

Università degli studi di Milano–Bicocca Neurologia U.O. Neurologia I U.O. Neurologia III U.O. Neurologia IV

Università degli studi di Milano–Bicocca Pediatria U.O. Neuropsichiatria Infantile

Università degli Studi di Milano Neurologia U.O. Neurologia I, II, III, IV.U.O. Neuroradiologia. U.O. Neurofisiopatologia

Università degli Studi di Milano Psicologia Clinica U.O. Neurologia I

Università degli Studi di Milano Fisica Sanitaria U.O. di Radioterapia.

Università degli Studi di Milano Radioterapia U.O. di Radioterapia

Università degli Studi di Milano Pediatria U.O.di Neuropsichiatria Infantile

Università degli Studi di Milano Neurochirurgia U.O. di Neurochirurgia IU.O. di Neurochirurgia III

Università degli Studi di Milano Anestesia e Rianimazione U.O.Neuroanestesia e Rianimazione

Università degli Studi di Pavia Neuropsichiatria Infantile U.O.di Neuropsichiatria Infantile

Università degli Studi di Pavia Farmacologia U.O.di Neuropsichiatria Infantile

Università degli Studi di Pavia Neurofisiopatologia U.O. di Neurofisiopatologia

Università degli Studi di Torino Neurologia U.O. di Neurologia I

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Pubblicazioni2004

PUBBLICAZIONI SU RIVISTE RECENSITE 1. Achilli A, Rengo C, Magri C, Battaglia V, Olivieri A,Scozzari R, Cruciani F, Zeviani M, Briem E, Carelli V,Moral P, Dugoujon JM, Roostalu U, Loogvali EL, KivisildT, Bandelt HJ, Richards M, Villems R, Santachiara-Benerecetti AS, Semino O, Torroni A.The moleculardissection of mtDNA haplogroup H confirms that the Franco-Cantabrian glacial refuge was a major source for the Europeangene pool. Am J Hum Genet, 2004; Nov 75(5): 910 - 918

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Volontariato,Associazioni e Fondazioni

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La Costituzione ha introdotto un sogno umanistico proprionei suoi principi fondamentali: poiché ogni cittadino ha ildovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propriascelta un’attività o una funzione che concorra al progressomateriale e spirituale della società ( art. 4).Il sogno che abbiamo dinanzi agli occhi, viste le esigenze e lesfide che il terzo millennio ci pone dinanzi in camponazionale ed internazionale, è proprio quello di riuscire aformare e a mobilitare un’opinione pubblica sempre piùampia che si renda conto che la qualità della vita, la suastessa vivibilità nel prossimo secolo, è legata ai concetti nonsolo di tutela dei diritti, in particolare delle fasce deboli, maanche ai concetti di dono e di responsabilità.Il terzo settore con il suo intervento in questi ultimi anni hacercato di creare, usando come battistrada il volontariato, lecondizioni per un avveramento del sogno costituzionale.Per quanto riguarda l’Istituto Nazionale Neurologico CarloBesta le molteplici ed importanti associazioni divolontariato presenti e che ho conosciuto, hanno bisogno diorganizzazione, di regole, di risorse, di programmi, diprogetti per raggiungere i molteplici obiettivi. Si tratta dimantenere nel nostro interno, attraverso la preparazione deinostri addetti e dei volontari dedicati, quella tensioneprimaria verso la cura delle malattie neurologiche, che ci hafatto nascere.Le associazioni di volontariato non devono essereconsiderate dei terminali dell’apparato statale, macoprotagoniste del mutamento dei rapporti fra pubblico eprivato, della riforma di stato sociale. Il volontariato deverifluire nei cosiddetti servizi leggeri, cioè soprattutto nellasua funzione di advocacy, di tutela dei diritti, di ascolto, disensibilizzazione, di accoglienza, di mobilitazione, dieducazione, di premura e di esplorazione di nuovi spazi e dinuovi metodi di intervento assistenziali.Impegni che possono essere svolti anche con un limitatoimpegno di tempo purché continuativo. Un lavoro delicatissimo, di collante della società civile, dianimazione della comunità, di difesa dell’applicazione deiprincipi umani e solidaristici.Un ritorno al volontariato delle origini, che non è nato perrealizzare soltanto dei servizi, ma per tutelare globalmente lacomunità dal pericolo di appiattirsi sulle leggi, sull’opinionepubblica e sui propri egoismi e nel nostro caso sugli“standard”, dimenticando la centralità dell’uomo, le sueesigenze, le difficoltà cui tante decine di migliaia di cittadinivivono ancora oggi come esclusi, marginali, dinanziall’evolversi della comunità.I nostri malati si attendono che questi servizi leggerirendano ancora più vivibile l’esperienza e la sofferenza chedevono affrontare e sopportare. Naturalmente questoservizio viene esaltato dalle caratteristiche di gratuità, dicondivisione, di disinteresse, di reciprocità che sono propridel volontariato moderno.Nel volontariato le donne di qualsiasi età fanno la parte delleone, specialmente nelle attività di aiuto alla persona.

L’attitudine a queste funzioni viene da “ruoli sociali”consolidati e, in generale, dalla lunga esperienza dicasalinghe e non dedite alla cura dei figli, degli anziani e,spesso, degli stessi mariti.Le volontarie che ho incontrato e che operano in Istituto,talvolta guidano gruppi di altrettanti numerosi volontari,hanno manifestato oltre ad una straordinaria umanità ancheun quantità di talenti e di conoscenze circa le malattie, gliinterventi da proporre, da spingere la sottoscritta asensibilizzare sempre più il sistema amministrativo nelladirezione di una speciale attenzione alla loro presenza, oltrea immaginare un modello organizzativo che possaconsentire di tradurre i sentimenti in fatti, le parole inazioni da compiere, ecc. affinché la “reciprocità” prevalgasulla “superiorità”.Un affettuoso e sincero ringraziamento a tutte le volontariecosì come ai volontari, che spero non me ne vogliano peraver celebrato in questa breve riflessione con maggior enfasila partecipazione femminile, che operano e cheproseguiranno ad operare all’interno dell’Istituto NazionaleNeurologico Carlo Besta.

La responsabile dei Rapporti con il volontariatoStefania Bartoccetti Vice Commissario

■ ASSOCIAZIONI DI PAZIENTI

Le Associazioni di pazienti presenti in Istituto perseguono leseguenti finalità:

• Diffondere la conoscenza delle specifiche malattieneurologiche e dei progressi scientifici al riguardo, fornendosempre migliori informazioni sulla natura delle patologie afamiliari, medici e a tutti gli operatori sociali e sanitari• Assistere e consigliare malati e familiari al fine dimigliorare la loro qualità di vita• Coinvolgere le strutture pubbliche per una miglioreassistenza a questi malati e alle loro famiglie• Sviluppare e sostenere la ricerca scientifica nel campospecifico delle malattie neurologiche, per la prevenzione e lacura• Mantenere i rapporti con le Organizzazioni nazionali edinternazionali aventi le medesime finalità

Associazione Italiana per la Corea di Huntington AICH Milanotel 02 23942498 - www.aichmilano.org

La Corea di Huntington è una malattia genetica,degenerativa del sistema nervoso centrale. Si manifesta con movimenti involontari ed incontrollabili eprovoca un invecchiamento precoce delle cellule nervose egravi danni alle funzioni motorie e psichiche, finoall’invalidità totale.

Associazione Italiana per la lotta alla Miastenia AIM Milanotel 02 2360280 / 02 23942255 – www.miastenia.it

Miastenia significa “debolezza muscolare”: uno deiprincipali sintomi che caratterizzano la malattia.Solitamente si presenta in maniera improvvisa con i sintomidi una strana ed incomprensibile stanchezza muscolare. Con il riposo la forza muscolare ritorna normale. Questa esauribilità muscolare non è costante, ma varia nel corso della giornata o delle settimane.

■ ASSOCIAZIONI PER IL SOSTEGNO E L’ASSISTENZAIN OSPEDALE

Associazione Bambini in Ospedale – ABIO(Attiva presso le Unità Operative di NeuropsichiatriaInfantile) www.abio.org

L’attività del personale volontario dell’ABIO si svolge neireparti e negli ambulatori con la finalità di rendere piùpiacevole la vita del bambino in ospedale grazieall’organizzazione di attività ricreative e l’appoggio aifamiliari per renderne meno gravosa l’assistenza.

Associazione Volontari Ospedalieri - AVOSegreteria Avo-Milano – via G. Dezza, 26tel 02 48024215/6 - fax 02 480224217

L’AVO assicura una presenza amichevole accanto ai malatioffrendo loro, durante la degenza, calore umano, dialogo,aiuto per lottare contro la sofferenza, l’isolamento e la noia.Si presta a fornire aiuto psicologico ai degenti, a svolgereattività di collegamento tra degente e famiglia, a collaborarecon il personale ospedaliero e a quant’altro si rilevasse utileper un sostegno psico-sociale.

Associazione Amici Divisione Infantile – CBDINtel 02 23942210 (Segreteria infantile)

Il CBDIN ha costantemente accompagnato le divisionipediatriche nel corso degli anni attraverso importantidonazioni finalizzate sia all’attività clinica e di ricerca sia alsostegno economico dei pazienti e delle loro famiglie. Hacontribuito a migliorare la qualità della degenza per ibambini ricoverati ed i loro genitori provvedendoall’arredamento dei locali di soggiorno e al materialedidattico e di gioco. Da anni supporta una bibliotecadedicata alla letteratura specialistica neuropediatrica.

■ ASSOCIAZIONI PER LA PROMOZIONE DELLARICERCA IN CAMPO NEUROLOGICO

Associazione Italiana per i Tumori Cerebrali – AITCwww.tumoricerebrali.it

Associazione nata con lo scopo di funzionare quale centro diriferimento per quanti si occupano, o sono interessati, aiproblemi del progresso medico scientifico per la cura e iltrattamento delle neoplasie cerebrali. Mira a riunireoncologi esperti e ricercatori con specializzazione medica,chirurgica, radiologica, immunologica ed esperti dibiomedicina e biotecnologie, medici generici, per integrare eottimizzare la cura dei tumori. Promuove dibattiti,convegni, attività culturali e stimola l’informazionecollegata a queste patologie, presso l'opinione pubblica edEnti pubblici e privati.

Associazione Paolo Zorzi per le Neuroscienze

Ha come finalità la promozione dell’integrazione tra leNeuroscienze di base e la Neurologia clinica. Ha sostenutodalla sua costituzione ad oggi diversi progetti di particolareimportanza per la neurologia pediatrica (diagnosi e terapiadei disordini del movimento ad esordio infantile, epilessia).L’ultimo di questi, tuttora in corso, è dedicato allarealizzazione del Programma Epilessia – EpiCare, che sipone come obiettivo primario lo studio ed il trattamentodelle epilessie secondarie a malformazioni dello sviluppocorticale e delle forme farmacoresistenti.

Fondazione Pierfranco e Luisa Marianiwww.fondazione-mariani.org

Sorta su iniziativa di Luisa Mariani, ha come obiettivoprimario la formazione degli specialisti in NeuropsichiatriaInfantile. Organizza corsi annuali di aggiornamento su temidi interesse neuropediatrico e neuropsichiatrico, favoriscel’attività di ricerca attraverso sovvenzioni e borse di studio,promuove scambi culturali e soggiorni di perfezionamentoall’estero.

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Numeri Utili

■ CENTRALINO TELEFONICO

tel 02 23941

■ PORTINERIA

tel 02 23942326

■ CUP – CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONE PER VISITE/ESAMI SSN

lunedì/venerdì8.30-12.30 / 13.00-15.00 tel 02 70631911

■ PRENOTAZIONI PER VISITE/ESAMI IN LIBERA PROFESSIONE

lunedì/venerdì 8.30-12.30 / 13.00-15.00tel 02 70632303

■ PER ANNULLARE PRENOTAZIONI

tel 02 70638362 (servizio attivo 24 ore su 24)

■ ACCETTAZIONE DEI RICOVERI SSN

lunedì/venerdì8.30-13.30tel 02 23942316

■ ACCETTAZIONE DEI RICOVERI IN LIBERA PROFESSIONE

lunedì/venerdì 9.00-12.00 / 14.00-15.30 tel 02 23942497

■ UFFICIO ARCHIVIO CARTELLE CLINICHE

lunedì/giovedì 14.00-16.00 tel 02 23942332

■ URP – UFFICIO RELAZIONI PER IL PUBBLICO

lunedì/venerdì9.30/12.30 tel 02 [email protected]

■ DIREZIONE SCIENTIFICA

tel 02 23942335fax 02 [email protected]

■ DIREZIONE SANITARIA

tel 02 23942287fax 02 [email protected]

■ DIREZIONE AMMINISTRATIVA

tel 02 23942310fax 02 [email protected]

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Attività Clinico-Scientifica e di Ricerca Sperimentale

Report 2004-2005 ongoing

INN

Carlo Besta Report 2004 - Attività Clinico-Scientifica e di Ricerca Sperimentale

Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta”Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Diritto Pubblico