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Istituto Superiore “Don Lorenzo Milani” - Romano di Lombardia Liceo
scientifico, Liceo scienze applicate, Liceo linguistico, Liceo scienze umane, Liceo economico sociale
1
SOMMARIO
1. LA SCUOLA ED IL CONTESTO ...................................................................................... 4
1.1 ANALISI DEL CONTESTO POPOLAZIONE SCOLASTICA ............................................... 4
1.2 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA ........................................................ 6
1.3 RICOGNIZIONE ATTREZZATURE E MATERIALI .......................................................... 8
1.4 ORGANICO ........................................................................................................... 8
2. LE SCELTE STRATEGICHE ........................................................................................... 9
2.1 MISSION ............................................................................................................. 9
2.2 INNOVAZIONE, DIVERSIFICAZIONE E ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ... 12
2.3 PRIORITÀ/TRAGUARDI ........................................................................................ 14
3. TRAGUARDI FORMATIVI IN USCITA ........................................................................... 15
3.1 UNA SCUOLA CAPACE DI EDUCARE ALLA CITTADINANZA ........................................ 15
3.1.a COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA - BIENNIO ......................................... 16
3.1.b COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA - TRIENNIO ....................................... 19
3.1.c RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE “CIVICHE E SOCIALI” DI CITTADINANZA ........................................................................................................ 22
3.1.d GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO INTEGRATA CON COMPETENZE
CIVICHE E SOCIALI ............................................................................................... 27
3.2 QUALIFICAZIONE DEGLI INDIRIZZI ...................................................................... 29
3.3 QUADRI ORARI ................................................................................................... 31
3.4 TRAGUARDI ATTESI IN USCITA ............................................................................ 36
3.5 MONTE ORE ANNUO STUDENTI ............................................................................. 39
3.6 INDICAZIONI RELATIVE AL CURRICOLO VERTICALE DELLE DISCIPLINE (BIENNIO) ..... 39
3.7 PROGETTO DIDATTICO – MODELLO DIDATTICO - ORGANIZZATIVO .......................... 41
4.INCLUSIONE ............................................................................................................ 47
4.1 PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE .......................................................................... 47
4.2 ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI CON BES, PERSONALIZZAZIONE E MONITORAGGIO . 49
4.3 IL GLI: CONFRONTO E COLLABORAZIONE ALLA BASE DELL’INCLUSIONE ................... 62
4.4 L’AGGIORNAMENTO ............................................................................................ 64
2
4.5 L’ARCHIVIO PER L’INCLUSIONE ............................................................................ 65
4.6 RUOLI E FUNZIONI PER L’INCLUSIONE .................................................................. 66
5. LA VALUTAZIONE..................................................................................................... 69
5.1 IL PROCESSO VALUTATIVO - IL SISTEMA DELLA VALUTAZIONE ................................ 69
5.2 LA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE DEGLI ALUNNI ............................................... 74
5.3 CRITERI DI AMISSIONE ....................................................................................... 76
5.4 IL VOTO DI CONDOTTA ....................................................................................... 78
5.5. I CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO ................................... 80
5.6 GRIGLIA GENERALE PER LE VERIFICHE ................................................................. 83
5.7. GRIGLIE DI MISURAZIONE DELLE PROVE D’ESAME ................................................ 83
6. ATTIVITÀ DI RECUPERO PTOF ................................................................................... 84
6.1 MODALITÀ DI RECUPERO ..................................................................................... 84
6.2 MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE VERIFICHE DEL DEBITO FORMATIVO ................... 86
6.3 PRIORITÀ PER IL RECUPERO ................................................................................ 88
6.4 SPORTELLO MATEMATICA .................................................................................... 89
7. ORGANIZZAZIONE ................................................................................................... 91
7.1 ORGANIZZAZIONE LICEO DON MILANI .................................................................. 91
8. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ................................................................. 93
8.1 AMPLIAMENTO CURRICOLARE .............................................................................. 93
8.2.a CRITERI PER GOVERNANCE D’ISTITUTO ............................................................. 98
8.2.b CRITERI RELATIVI A USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE ................... 100
8.3 PROGETTI TRIENNALI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ........................ 102
8.3.1.b Progetto Visite di istruzione e uscite didattiche .............................................. 105
8.3.2 Progetto lingue-CLIL ........................................................................................ 107
8.3.3 Progetto attività integrative curricolari di Scienze motorie e sportive ..................... 109
8.3.4 Progetto orientamento - Sottoprogetto orientamento in entrata ............................ 111
8.3.5 Progetto orientamento - Sottoprogetto orientamento in itinere ............................. 113
8.3.6 Progetto orientamento - Sottoprogetto orientamento in uscita .............................. 115
8.3.7 Progetto Attività pomeridiane ad integrazione del curricolo ................................... 117
8.3.8 Progetto Educazione alla salute ......................................................................... 119
3
8.3.9 L’inclusione quale fondamento per il successo formativo di ognuno........................ 125
8.3.10 Progetto inclusione - sottoprogetto inclusione DSA ............................................ 127
8.3.11 Progetto inclusione - sottoprogetto inclusione DVA ............................................ 129
8.3.12 Progetto inclusione - sottoprogetto inclusione alunni stranieri ............................. 130
8.3.13 Inclusione studenti con altri Bisogni Educativi Speciali ........................................ 132
8.3.14 P.C.T.O. ....................................................................................................... 134
8.3.15 Progetto accoglienza classi prime .................................................................... 137
8.3.16 Progetto Nuove Tecnologie nella didattica ......................................................... 139
8.3.17 Progetto Cittadinanza - sottoprogetto giornata della memoria ............................. 142
8.3.18 Progetto Cittadinanza – sottoprogetto a scuola di Cittadinanza……………………………….144
8.3.19 Progetto Cittadinanza - sottoprogetto Volontariato e solidarietà .......................... 150
8.3.20 Progetto spazio compiti .................................................................................. 152
8.3.21 Progetto laboratorio teatrale ........................................................................... 154
8.3.22 Progetto giornalino della scuola - I care ........................................................... 155
8.3.23 Progetto istruzione domiciliare e ospedaliera ..................................................... 157
8.3.24 Progetto formazione docenti ........................................................................... 161
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1. LA SCUOLA ED IL CONTESTO
1.1 ANALISI DEL CONTESTO POPOLAZIONE SCOLASTICA
OPPORTUNITÀ
La Provincia di Bergamo è caratterizzata da un'industria nel complesso più dinamica della
media italiana con un differenziale di crescita della produzione in costante aumento. La
migliore performance dell'industria bergamasca rispetto al livello nazionale è, secondo le
analisi della Camera di Commercio, riconducibile sia a una struttura produttiva specializzata nei
settori che stanno dimostrando maggiore dinamismo rispetto alla media, sia a un maggiore
dinamismo in genere della struttura economica e sociale bergamasca.
Il fenomeno dell'immigrazione è molto elevato in Provincia di Bergamo, ma il Liceo Don Milani
si mantiene sotto il livello del 10% di studenti stranieri. Non ci sono studenti nomadi.
Complessivamente, il livello socio economico degli studenti e delle loro famiglie è basso
VINCOLI
Scarsa tendenza delle piccole industrie e dell'artigianato locale ad investire in ricerca ed
innovazione;
Tendenza piuttosto bassa a sfruttare reti e mercati direttamente connessi all'
agricoltura o alle imprese;
Migliorabile lo sviluppo di azioni di sostenibilità ambientale. È necessario puntare sulle
aggregazioni di aziende, scuole, imprese, Agenzie del Territorio allo scopo di attuare
azioni di miglioramento socio-economico e culturale del Territorio.
TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE
OPPORTUNITÀ
Il Territorio si caratterizza per la grande diffusione dell'artigianato e delle piccole e medie
imprese. Inoltre si registra una forte vocazione agricola e agroalimentare. Negli ultimi anni,
seppur in un contesto in sostanziale tenuta, si stanno registrando, in maniera più contenuta del
contesto internazionale, segnali di rallentamento soprattutto per alcuni settori e per le aziende
più grandi. Il settore tessile continua a perdere terreno con una variazione negativa delle
esportazioni. Altri settori (alimentare, chimico, gomma-plastica e dei prodotti in metallo)
registrano una crescita contenuta, ma comunque superiore a quella lombarda e italiana. I dati
relativi al mercato del lavoro riflettono l'andamento dell'economia provinciale con un tasso di
disoccupazione in discesa. Dal punto di vista culturale, si segnala il notevole sviluppo di molti
indirizzi di studio superiore (due diversi IIS solo nella piccola città di Romano) e, a Bergamo e
Treviglio, anche l'Università). La città di Romano, attraverso il suo nuovo Sindaco e l'Assessore
all'Istruzione, ha iniziato un percorso di collaborazione con gli IIS del Territorio che verrà
sviluppato nei prossimi anni.
5
VINCOLI
Ancora basso il livello di qualificazione dei giovani e lo sviluppo di livelli occupazionali
più elevati;
Difficoltà a sostenere i livelli occupazionali raggiunti;
Miglioramento delle politiche attive finalizzate alla tutela e al reinserimento dei
lavoratori nel mercato del lavoro lombardo;
Necessità del miglioramento continuo della qualità di rafforzamento della
corresponsabilità e compartecipazione dei diversi attori istituzionali e sociali;
RISORSE ECONOMICHE E MATERIALI
OPPORTUNITÀ
La scuola è dislocata su quattro sedi, molto vicine fra loro, raggiungibili a piedi durante un
breve percorso di circa cinque minuti. È stata attuata la costruzione del nuovo edificio che
risulta già insufficiente per gestire tutte le sessantasei classi dell'Istituzione scolastica nel
2018-2019. Si prevede il completamento della struttura (terzo lotto) entro i prossimi due anni.
La strumentazione della scuola comprende un computer con schermo, proiettore in ogni alula
della scuola, diverse classi sono dotate di tablet per ciascuno studente, LIM, oltre al pc del
docente, casse acustiche etc… Vi sono inoltre due laboratori di informatica ciascuno dotato di
trenta postazioni-lavoro, un laboratorio di chimica, un laboratorio di fisica, un laboratorio di
microbiologia, due aule multimediali dotate di banchi componibili e di strumentazione per
montaggio audio e video e video-conferenze. La maggior parte delle risorse economiche, data
l'esiguità dei fondi statali, proviene dal contributo volontario delle famiglie (120 euro)
all'interno del quale è compreso il contributo assicurativo. Le risorse economiche consentono
alla scuola di far fronte alla propria ricca Offerta Formativa, anche utilizzando i recuperi orari
dovuti da parte dei docenti
VINCOLI
Si sente il bisogno di ridurre le sedi su cui è dislocato l'IIS e, soprattutto, non ci sono le
palestre per Educazione Fisica e la scuola deve fare ricorso a strutture presenti nel territorio,
anche spostando in pullman gli studenti. Di solito si utilizzano quattro palestre presenti nel
territorio.
6
1.2 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA
Dopo molti anni come sezione staccata, prima dell’Istituto Magistrale Secco Suardo e
successivamente dell’Istituto Falcone di Bergamo, il nostro Istituto ha ottenuto l’autonomia dal
1 settembre 2000. Nasceva così il liceo Don Lorenzo Milani. Un nome importante, scelto dal
Consiglio d’Istituto, per sottolineare la volontà di proporre e realizzare una scuola aperta al
nuovo e capace di produrre un “sapere utile”, ossia una rete di conoscenze e competenze su
cui costruirne altre nella vita adulta.
L’obiettivo ambizioso di far vivere agli studenti un’esperienza formativa che “consenta a
ciascuno di realizzare le proprie potenzialità e di sviluppare le proprie capacità di giudizio”,
(rapporto UNESCO sull’educazione per il XXI secolo), si è tradotto in un Progetto Didattico -
Educativo fondato sui principi della flessibilità e dell’ampliamento e differenziazione del
curricolo.
Con l’applicazione dei “NUOVI ORDINAMENTI” il nostro istituto ha mantenuto la propria identità
di polo liceale con i suoi collaudati e riconosciuti tre indirizzi – Linguistico, Scientifico e delle
Scienze Umane, arricchiti dalle nuove e particolarmente significative opzioni del Liceo
Economico-Sociale e del Liceo delle Scienze Applicate.
La lunga esperienza maturata come scuola sperimentale (dal 1990) e l’abitudine ad
insegnamenti fondati sulla didattica laboratoriale, ci hanno trovati pronti ad affrontare i
cambiamenti introdotti dai nuovi ordinamenti e ad interpretarli alla luce della tradizione dei
principi-guida della nostra Proposta Didattica.
L’ Offerta Formativa del Don Milani risulta potenziata rispetto ai Quadri Orari ministeriali sul
versante dell’apprendimento delle lingue straniere, dei linguaggi multimediali ed
informatici, della formazione giuridica di base. I bienni sono caratterizzati da una forte
unitarietà. Nel triennio i percorsi di studio presentano al loro interno con ampliamenti e
differenziazioni disciplinari in funzione orientativa ed un significativo potenziamento delle
discipline di indirizzo nel triennio e delle competenze di base nel biennio.
Il Piano dell’Offerta Formativa continua a realizzare il progetto di insegnamento/
apprendimento attraverso attività curricolari obbligatorie ed opzionali ed attività elettive di
integrazione ed approfondimento del curricolo.
Attualmente l’Istituto è costituito da 1537 studenti distribuiti in 66 classi e cinque indirizzi.
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TREND DEL NUMERO CLASSI PER ANNO SCOLASTICO:
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Serie1
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1.3 RICOGNIZIONE ATTREZZATURE E MATERIALI
LABORATORI/AULE SPECIALI
La scuola possiede due aule di informatica da trenta postazioni; due aule multimediali
collegabili con tutte le altre in video conferenza. In una delle due aule multimediali è presente
la strumentazione per i montaggi audio-video e quella per le video-conferenze; nell’altra sono
presenti banchi componibili provvisti di collegamento pc-internet. L’Istituto è dotato di
collegamento con banda larga allo scopo di rendere molto veloci e performanti i collegamenti
(registro elettronico, piattaforme e-learning, etc...).
L’IIS Don Milani possiede inoltre un laboratorio di chimica completamente rinnovato nell’arredo
e nella strumentazione nell’a.s. 2017/18; un laboratorio di fisica dotato di sonde digitali per la
misura delle grandezze fisiche e dieci robot umanoidi da programmare; un laboratorio di
microbiologia recentemente installato (a.s. 2016/17). Tutti i laboratori sono collegabili con
l’aula multimediale. Infine vi sono anche un’aula CIC e una per studenti DVA.
ATTREZZATURE AULE
Ciascuna aula è dotata di schermo pc e video proiettore ed è in grado di collegarsi all’aula
0multimediale.
PALESTRE
L’IIS non possiede una propria palestra, ma si appoggia a tre strutture esterne (una dell’ITC,
una tensostruttura di proprietà del Comune di Romano e infine una palestra dell’IC viciniore).
FABBISOGNI FUTURI
L’Istituto necessita di una nuova palestra e dell’ampliamento della nuova sede.
1.4 ORGANICO
Vedi il punto 1 degli allegati annuali 2019-20.
9
2. LE SCELTE STRATEGICHE
2.1 MISSION
“Agli svogliati basta dare uno scopo”, Don Lorenzo Milani, Lettera ad una professoressa
Nell’individuare le finalità generali del Piano dell’Offerta Formativa, il Consiglio d’Istituto ha
avuto come riferimento le più recenti fonti normative nazionali ed europee.
Alla scuola viene posto il compito, la mission di qualificare l’offerta formativa delle singole
istituzioni scolastiche in funzione del successo formativo degli allievi, di garantire lo sviluppo
delle potenzialità di ogni singolo alunno, di realizzare il diritto alla piena scolarità e qualità
dell'istruzione, della formazione e del recupero delle situazioni che possono determinare
comportamenti a rischio, abbandono, dispersione.
Inoltre, riferendosi al Documento dell’ONU “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo
Sviluppo Sostenibile”, è necessario che la scuola garantisca i risultati correlati all’Obiettivo 4 di
tale Documento: “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di
apprendimento per tutti”, ed in particolare:
4.1 Garantire entro il 2030 ad ogni ragazza e ragazzo libertà, equità e qualità nel
completamento dell'educazione primaria e secondaria che porti a risultati di apprendimento
adeguati e concreti.
4.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 il numero di giovani e adulti con competenze
specifiche -anche tecniche e professionali- per l’occupazione, posti di lavoro dignitosi e per
l’imprenditoria.
4.7 Garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze
necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un’educazione volta ad uno
sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di
una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità
culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile.
4.a Costruire e potenziare le strutture dell'istruzione che siano sensibili ai bisogni dell'infanzia,
alle disabilità e alla parità di genere e predisporre ambienti dedicati all'apprendimento che
siano sicuri, non violenti e inclusivi per tutti.
Il Consiglio di Istituto condivide tali finalità, riconoscendovi elementi del pensiero di Don
Lorenzo Milani: “[…] c’è un bene maggiore del pane e della casa ed il mancarne è miseria più
profonda […] l’istruzione”.
Lo stesso principio “nell’educazione un tesoro” costituisce il fondamento delle proposte
formulate nel Rapporto all’Unesco della Commissione Internazionale sull'educazione nel XXI
secolo.
Il Dirigente Scolastico individua gli INDIRIZZI GENERALI DEL PTOF in relazione a quanto
affermato nell’atto di indirizzo 2019-2022.
10
L'assunto di fondo indica nell’ "educazione non solo un processo continuo di miglioramento
delle conoscenze e delle abilità, ma anche e forse soprattutto, un mezzo straordinario per
produrre lo sviluppo personale e per costruire rapporti tra individui, gruppi e nazioni".
L'educazione, definita utopia necessaria, dovrebbe contribuire a costruire "un mondo che sia il
luogo migliore in cui vivere, dove tutti avranno imparato a rispettare i diritti degli uomini e
delle donne, a mostrare reciproca comprensione e a servirsi dei progressi necessari della
conoscenza per promuovere lo sviluppo umano, anziché creare ulteriori distinzioni tra esseri
umani".
I progetti da costruire devono altresì proiettarsi in un futuro dominato dalla globalizzazione.
Pertanto, si rende necessario definire alcune linee direttive che possano essere applicate sia in
contesti nazionali, che su scala mondiale, in base a quanto riportato nell’atto di indirizzo
relativamente al DOCUMENTO ONU : “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo
Sviluppo Sostenibile” e in particolare obiettivo N°4 e sue articolazioni.
Il rapporto, ormai necessario, tra locale e globale determina disorientamento e tensione
nell'individuo e l'educazione ha il dovere di affrontare questo problema.
"Essa, infatti, si colloca al centro dello sviluppo sia della persona, sia della comunità; il suo
compito è quello di consentire a ciascuno di noi di sviluppare i propri talenti, realizzare le
proprie potenzialità creative, compresa la responsabilità per la propria vita e il conseguimento
dei nostri fini personali".
Ciò permette di superare ogni visione strumentale dell'educazione, intesa come processo che
consente di conseguire abilità, capacità o potenzialità e di pervenire ad un'ottica formativa che
ponga al proprio centro lo sviluppo della persona nella sua interezza, ovvero la persona che
impara ad essere.
Inoltre non è più sufficiente offrire agli allievi un bagaglio di conoscenze al quale possano
attingere
per il resto della loro vita: "ogni individuo deve essere messo in grado di cogliere ogni
occasione per imparare nell'intero corso della sua esistenza, sia per ampliare le proprie
conoscenze, abilità ed attitudini, sia per adattarsi ad un mondo mutevole, complesso e
interdipendente" (Life long Learning).
VISION
I cardini di questa Visione di Scuola sono:
Imparare a conoscere (acquisire gli strumenti della comprensione)
Imparare a fare (agire creativamente sul proprio ambiente)
Imparare a vivere insieme (partecipare e collaborare con gli altri in tutte le attività)
Imparare ad essere (progresso essenziale che deriva dai tre precedenti)
Essi si traducono nei principi:
"Imparare per tutta la vita": il concetto di educazione permanente deve essere
considerato una delle "chiavi d'ingresso nel ventunesimo secolo" e una risposta concreta alle
sfide poste da un mondo in rapida evoluzione che esige un processo continuo di formazione
11
dell'intera persona umana, sia per quanto riguarda le conoscenze e le competenze, sia
rispetto alle facoltà e capacità critiche. Ciò si rende necessario per essere in grado di operare
scelte autonome, responsabili e consapevoli e per poter affrontare situazioni nuove e mutevoli
nei diversi ambiti, personale, lavorativo e sociale.
Il tempo di apprendimento è ora l'intero corso della vita ma, condizione indispensabile
per una formazione di lunga durata è la "capacità di imparare ad imparare" che la scuola deve
garantire ad ogni alunno suscitando il desiderio, il gusto, il piacere dell’apprendimento e del
sapere, cercando di sviluppare un buon equilibrio tra l'acquisizione delle conoscenze e le
competenze metodologiche che consentono di imparare da soli.
Il concetto di educazione permanente conduce direttamente a quello di società
educante, che comporta una maggiore collaborazione con le famiglie, con gli enti e le
associazioni operanti sul territorio.
"Riconoscere valorizzare le diversità": in una società multietnica e multiculturale, in
conseguenza della tensione e della inquietudine create dalla crescente interdipendenza tra
locale e globale, uno dei compiti fondamentali dell'educazione è quello di promuovere la
comprensione degli altri, basata sul rispetto per la diversità e il pluralismo, allo scopo di
arricchirne lo spessore umano.
La scuola deve cercare di rendere gli individui coscienti delle proprie radici e,
contemporaneamente, insegnare a conoscere, rispettare e stimare le altre culture e tradizioni.
Occorre guardare oltre la propria esperienza immediata per accettare le differenze spirituali e
culturali esistenti, come un patrimonio prezioso, interiorizzando i valori della solidarietà e della
tolleranza, condizioni necessario per un'effettiva democrazia.
Solo così l'educazione potrà trasformare la diversità in un fattore costruttivo di reciproca
comprensione tra individui e gruppi.
"Promuovere le potenzialità di ciascuno": altro compito essenziale dell'educazione e
dell'istruzione è quello di consentire a ciascuno, senza eccezioni, di sviluppare le proprie
potenzialità per diventare una persona completa, in grado di cogliere tutte le occasioni per
realizzare le proprie aspirazioni e valorizzare ogni opportunità per apprendere, migliorare la
propria qualità della vita e continuare ad imparare. Offrire agli alunni percorsi adatti alle loro
capacità e mettere a disposizione mezzi e strumenti per far emergere attitudini e inclinazioni,
anche nascoste, ed ogni forma di talento e di originalità, potrà contribuire a ridurre il rischio
dell'insuccesso scolastico, ad allontanare la sensazione di sentirsi esclusi e lasciati senza
prospettive e a favorire l'integrazione nella società.
12
2.2 INNOVAZIONE, DIVERSIFICAZIONE E ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Principio fondante del Piano Triennale dell'Offerta Formativa della nostra Istituzione
Scolastica è il riconoscimento della centralità dello studente all’interno del processo di
insegnamento-apprendimento. Il Ben-Essere di ciascuno dei membri del sistema scuola
ne è condizione necessaria: perciò la nostra azione didattica ha come obiettivi
imprescindibili:
il successo formativo degli allievi, da ottenere mediante la differenziazione delle
modalità operative, dei mezzi, degli strumenti nonché degli approcci
psicopedagogici;
il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità, in particolare per una scuola
inserita in una società sempre più multietnica e multiculturale;
la promozione delle potenzialità e dei talenti di ciascuno.
Il Liceo Don Milani:
garantisce a tutti eguaglianza di opportunità, impegnandosi ad offrire "occasioni
educative” adeguate in relazione ai bisogni ed alle potenzialità osservate negli
alunni;
accoglie ed include gli alunni diversamente abili e/o in situazioni di svantaggio;
accoglie ed include gli alunni stranieri e ne favorisce l'inserimento all’interno della
Comunità scolastica, anche promuovendo specifiche iniziative didattiche
curriculari;
favorisce le pari opportunità non discriminando la partecipazione alle varie
attività in base al sesso, impegnandosi nell’accoglienza e nell’inclusione, in modo
da perseguire con efficacia l’esercizio del diritto – dovere all’obbligo formativo.
Lo strumento privilegiato per conseguire tali obiettivi consiste nell’adozione di un orario
di servizio di tutto il personale che tenga conto delle esigenze dell'utenza in un’ottica di
efficacia e flessibilità. Ne deriva pertanto un modello didattico - organizzativo fondato su
un tempo scuola flessibile, volto a consentire un ampliamento dell'offerta formativa
rispondente in misura crescente alle esigenze del territorio e di una scuola innovativa ed
inclusiva.
In armonia con quanto appena ricordato, il Collegio Docenti, recepito l’atto di indirizzo
del Dirigente Scolastico, si propone di realizzare percorsi formativi allo scopo di
rispondere adeguatamente alle diverse esigenze di istruzione, formazione e
orientamento presenti nei diversi indirizzi liceali (Scientifico, Scienze Applicate,
Linguistico, Scienze Umane, Scienze Umane - opzione economico-sociale).
Concretamente, il curricolo si divide in:
13
biennio propedeutico (classi 1° e 2°) in cui si è realizzato, all’interno dei vari
indirizzi, il potenziamento delle competenze di base (asse comunicativo-
linguistico, matematico scientifico e artistico-espressivo) a sostegno del pieno
futuro sviluppo della personalità del cittadino/a attivo/a e responsabile;
biennio centrale (classi 3° e 4°) in cui vengono realizzati, a scopo orientativo,
ampliamenti nell’orario curriculare delle discipline di indirizzo, anche con
l’organizzazione di quattro sabati curriculari all’anno. Attraverso questi sabati gli
studenti sono posti nella condizione di affrontare alcuni temi globali (scelti dai
consigli di classe) attraverso le discipline di indirizzo, utilizzate come strumenti
per risolvere problemi ed integrare prospettive. Si tratta di un percorso di
24uo/anno al cui interno gli studenti, in collaborazione con i docenti, organizzano
eventi, in cui prendono in esame un problema del nostro tempo approfondendolo
con l‘aiuto di esperti interni ed esterni (ad. es. giornata dedicata alla memoria,
giornata dedicata alla promozione della legalità, giornata dedicata
all’approfondimento del concetto di “infinito” attraverso le diverse prospettive
disciplinari, etc…). Gli eventi chiamati: “sabati di indirizzo” verranno organizzati
ogni anno a cura dei Consigli di Classe e potranno riguardare un intero livello di
classe, un solo indirizzo o alcune classi soltanto; saranno proposti dai singoli
Consigli di classe ai Collegi di Indirizzo e, da questi, al Collegio dei Docenti, in
una prospettiva di arricchimento e diversificazione dell’Offerta Formativa. Le
esperienze vengono conservate all’interno di un archivio comune consultabile da
tutti che rappresenta il patrimonio comune e l’identità della Scuola;
ultimo anno (5°) al cui interno vengono organizzati i quattro sabati di indirizzo
prevalentemente in preparazione dell’Esame di Stato (simulazioni di I e II prova,
approfondimenti personalizzati per studenti e/o gruppi di studenti in vista del
colloquio finale, visite a musei, etc…).
A completare la diversificazione e personalizzazione del curricolo, durante tutto il
triennio finale si sviluppano i percorsi di P.C.T.O. attraverso i Project -Work, gli stages
all’estero, l’Impresa Formativa Simulata, i Progetti “green job” etc… in collaborazione
con Aziende, Enti e Agenzie, sia del Territorio, sia, più in generale, della Comunità
Europea.
14
2.3 PRIORITÀ/TRAGUARDI
PRIORITÀ TRAGUARDI - triennio 2019-2022
Consolidare/implementare l’Etica della
Legalità e della Cittadinanza responsabile in
linea con i principi costituzionali
Mettere a sistema una forma di monitoraggio di Istituto in
grado di valutare, nei prossimi anni, l’andamento dei
comportamenti corretti e responsabili dei cittadini-
studenti nel loro rapporto con l’Istituzione di
appartenenza ed il Territorio
PRIORITÀ
TRAGUARDI
triennio 2019-2022
Migliorare l'efficacia esterna dell'Istituzione
Scolastica
Ridurre ulteriormente e progressivamente nei
prossimi tre anni gli insuccessi e gli abbandoni
all'Università, (nessun CFU) attestandosi
all’interno dei dati percentuali della Provincia di
Bergamo
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
RISULTATI A DISTANZA
15
3. TRAGUARDI FORMATIVI IN USCITA
3.1 UNA SCUOLA CAPACE DI EDUCARE ALLA CITTADINANZA
Diventare cittadini è un apprendimento.
Essere cittadini è sempre un movimento attivo, di impegno nel mondo, a favore del bene
comune. Cittadinanza è sviluppare responsabilità e cura verso gli altri, verso l'ambiente, verso
la società in cui abitiamo.
Nel contesto contemporaneo questa tensione a prendersi cura e a sentirsi responsabili non è
tra le principali. Occorre fare apprendimento della cittadinanza, per non essere solo
consumatori. La scuola, in questo senso, è un contesto privilegiato di apprendimento. Un luogo
dove si impara a crescere dentro un'antropologia democratica: fatta di rispetto per le
differenze, partecipazione alla vita comune, valorizzazione del contributo di ognuno.
Il progetto di rete T…C.A.RE realizzato nell’anno 2016/2017 ha permesso di declinare le cinque
linee guida del nostro Liceo alla base delle competenze di cittadinanza dal basso.
Una scuola educa alla cittadinanza attiva e responsabile se consente agli studenti di:
avere parola per contare nella costruzione degli spazi sociali;
sperimentare pratiche di cura, solidarietà e responsabilità;
vivere il valore e la forza del collettivo (il noi, oltre all'io);
entrare in contatto con le grandi questioni del tempo;
vivere il sapere come patrimonio non astratto e decontestualizzato, ma utile a capire il
mondo e ad agire in esso.
Da queste linee guida è stato possibile declinare un curriculum di cittadinanza verticale per
competenze ed individuare percorsi verticali di educazione alle competenze civiche e sociali.
L’azione educativa è sempre un azione collettiva che avviene dentro una organizzazione in cui
tutti i soggetti partecipano alla costruzione della cittadinanza attiva e responsabile.
Le competenze chiavi di cittadinanza utili al voto di condotta sono declinati in 4 indicatori:
partecipazione alla vita scolastica,
impegno nel lavoro scolastico,
relazioni con le persone,
rispetto delle regole.
A questi indicatori si aggiungono le competenze civiche e sociali anch’essi in 4 indicatori:
partecipazione alla vita sociale e civile,
impegno ad informarsi sui problemi della società,
costruzione di relazioni responsabili negli ambienti in cui si vive,
valorizzazione delle regole della convivenza civile e democratica.
La valutazione collegiale delle competenze civiche e sociali integra il voto di condotta deciso dal
Consiglio di classe.
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3.1.a COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA - BIENNIO
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando,
scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione
(formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle
proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività
di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi
e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo
strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
Comunicare
o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,
scientifico) e di varia complessità, trasmessi utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, etc...) mediante diversi supporti
(cartacei, informatici e multimediali).
o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, etc... utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, etc...) e diverse conoscenze
disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di
vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel
riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e
consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni
riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità.
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando
ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle
diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti vari,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo,
cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi,
valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
17
COMPETENZE CHIAVE DELLA
CITTADINANZA
OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI ALLE
DISCIPLINE BIENNIO
COMPETENZE CHIAVE DELLA
CITTADINANZA
OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI ALLE
DISCIPLINE BIENNIO
Area della comunicazione
Ricezione
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Ascoltare cogliendo gli aspetti essenziali
dell’informazione
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Comprendere un testo, un fatto, un fenomeno, un
problema individuandone i punti fondamentali
Produzione
Imparare ad imparare
Comunicare Porre quesiti pertinenti
Progettare:
Comunicare
Esprimersi in modo chiaro, coerente e pertinente,
utilizzando un lessico adeguato alla situazione
comune
Area dell’operatività
Imparare ad imparare
Progettare: Acquisire ed interpretare
l’informazione
Analizzare testi, fatti, fenomeni e problemi
Individuare collegamenti e relazioni Stabilire relazioni: ordinare, classificare,
riconoscere analogie e differenze
Risolvere problemi
Progettare:
Imparare ad imparare
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Decidere e scegliere
Applicare i procedimenti per risolvere i problemi
Imparare ad imparare
Risolvere problemi
Decidere e scegliere
Utilizzare i procedimenti in diversi contesti
operativi
OBIETTIVI METACOGNITIVI / RELAZIONALI
Partecipazione all’attività didattica
Imparare ad imparare
Comunicare
Rivolgere domande e chiedere chiarimenti
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Decidere e scegliere
Dare un contributo personale
Agire in modo autonomo e
responsabile
Decidere e scegliere
Sostenere e motivare le proprie opinioni
Impegno nel lavoro scolastico
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Portare il materiale e gli strumenti
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Svolgere con cura regolarità e puntualità il lavoro
assegnato, pianificare i propri impegni
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Seguire le strategie di recupero indicate
dall’insegnante
Relazione con le persone
Collaborare e partecipare
Agire in modo (autonomo e)
Instaurare un rapporto corretto ed equilibrato con
compagni e insegnanti
18
responsabile
Agire in modo autonomo e
responsabile
Decidere e scegliere
Apprezzare e valorizzare il lavoro scolastico
proprio e altrui
Collaborare e partecipare
Decidere e scegliere
Cooperare all’interno del gruppo classe,
attraverso la partecipazione a gruppi disomogenei
di lavoro
Atteggiamento nei confronti delle regole
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Presenziare alle lezioni con puntualità e regolarità
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Rispettare le regole dell’istituto e quelle che la
classe ha voluto darsi
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Rispettare le persone, l’ambiente scolastico, le
attrezzature di proprietà comune
19
3.1.b COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA - TRIENNIO
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando,
scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione
(formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle
proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività
di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi
e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo
strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
Comunicare
o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,
scientifico) e di varia complessità, trasmessi utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, etc…) mediante diversi supporti
(cartacei, informatici e multimediali).
o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, etc. utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, etc…) e diverse conoscenze
disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di
vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel
riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e
consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni
riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità.
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando
ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle
diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti
diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel
tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi,
valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
20
COMPETENZE CHIAVE DELLA
CITTADINANZA
OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI ALLE
DISCIPLINE TRIENNIO
Area della comunicazione
Ricezione
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Ascoltare cogliendo gli aspetti essenziali
dell’informazione
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Comprendere un testo, un fatto, un fenomeno, un
problema individuandone i punti fondamentali
Produzione
Imparare ad imparare
Comunicare
Porre quesiti pertinenti
Progettare:
Comunicare
Esprimersi in modo chiaro, coerente e pertinente,
utilizzando un lessico adeguato alla situazione
comune
Agire in modo autonomo e
responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Rielaborare ed esprimere in modo critico e
personale le conoscenze acquisite
Comunicare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Decidere e scegliere
Argomentare in modo organico
Area dell’operatività
Imparare ad imparare
Progettare:
Acquisire ed interpretare l’informa
Analizzare testi, fatti, fenomeni e problemi
Individuare collegamenti e relazioni Stabilire relazioni: ordinare, classificare,
riconoscere analogie e differenze
Risolvere problemi
Progettare:
Imparare ad imparare
Acquisire ed interpretare l’informa
Decidere e scegliere
Applicare i procedimenti per risolvere i problemi
Imparare ad imparare
Risolvere problemi
Decidere e scegliere
Utilizzare i procedimenti in diversi contesti
operativi
Agire in modo autonomo e
responsabile
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Decidere e scegliere
Risolvere problemi
Riflettere sui procedimenti e valutare i risultati
Agire in modo autonomo e
responsabile
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Decidere e scegliere
Risolvere problemi
Individuare problemi e proporre soluzioni
Agire in modo autonomo e
responsabile
Risolvere problemi
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Comunicare
Progettare
Sintetizzare e pervenire a generalizzazioni
21
Decidere e scegliere
OBIETTIVI METACOGNITIVI / RELAZIONALI
Partecipazione all’attività didattica
Imparare ad imparare
Comunicare
Rivolgere domande e chiedere chiarimenti
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Decidere e scegliere
Dare un contributo personale
Agire in modo autonomo e
responsabile
Decidere e scegliere
Sostenere e motivare le proprie opinioni
Impegno nel lavoro scolastico
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Portare il materiale e gli strumenti
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Svolgere con cura regolarità e puntualità il lavoro
assegnato, pianificare i propri impegni
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Seguire le strategie di recupero indicate
dall’insegnante
Relazione con le persone
Collaborare e partecipare
Agire in modo (autonomo e)
responsabile
Instaurare un rapporto corretto ed equilibrato con
compagni e insegnanti
Agire in modo autonomo e
responsabile
Decidere e scegliere
Apprezzare e valorizzare il lavoro scolastico
proprio e altrui
Collaborare e partecipare
Decidere e scegliere
Cooperare all’interno del gruppo classe,
attraverso la partecipazione a gruppi disomogenei
di lavoro
Atteggiamento nei confronti delle regole
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Presenziare alle lezioni con puntualità e regolarità
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Rispettare le regole dell’istituto e quelle che la
classe ha voluto darsi
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Rispettare le persone, l’ambiente scolastico, le
attrezzature di proprietà comune
22
3.1.c RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE “CIVICHE E SOCIALI” DI
CITTADINANZA
OBIETTIVO DI PROCESSO
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI - CLASSI PRIME
A. PARTECIPA ALLA VITA SOCIALE E CIVILE
ALTRI ELEMENTI DA TENERE IN
CONSIDERAZIONE RELATIVI ALLE
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI
● Assumere atteggiamento di collaborazione
e condivisione nel piccolo gruppo.
● Partecipare in modo costruttivo alle
attività scolastiche.
B. SI IMPEGNA A INFORMARSI SUI PROBLEMI DELLA SOCIETÀ (diritti umani, povertà,
immigrazione, bullismo, sviluppo sostenibile, etc…) per costruire una coscienza critica e agisce
con comportamenti coerenti (…)
● Riconoscere ed esprimere le proprie idee.
● Impegnarsi nella sfera pubblica (nelle
forme di rappresentanza a scuola, nelle
assemblee di classe, nelle attività
scolastiche e di associazioni)
C. COSTRUISCE RELAZIONI RESPONSABILI NEGLI AMBIENTI IN CUI VIVE
● Assumere atteggiamenti responsabili
verso la comunità scolastica.
● Evitare comportamenti che possano
offendere e danneggiare gli altri.
● Evitare atteggiamenti di esclusione verso
gli altri.
D. ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLE REGOLE DELLA CONVIVENZA CIVILE
DEMOCRATICA
● Rispettare le regole sociali e le norme
giuridiche.
● Rispettare e curare i beni propri, altrui e
in particolare quelli pubblici.
● Rispettare chi ha idee e valori diversi dai
nostri.
23
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI - CLASSI SECONDE
A- PARTECIPA ALLA VITA SOCIALE E CIVILE
ALTRI ELEMENTI DA TENERE IN
CONSIDERAZIONE RELATIVI ALLE
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI
● Partecipare con gli altri alla promozione
dei diritti umani.
● Contribuire alla costruzione di un contesto
di rispetto verso tutti.
B. SI IMPEGNA A INFORMARSI SUI PROBLEMI DELLA SOCIETÀ (diritti umani, povertà,
immigrazione, bullismo, sviluppo sostenibile, etc…) per costruire una coscienza critica e
agisce con comportamenti coerenti (….)
● Impegnarsi in atteggiamenti di apertura
verso l’altro.
● Ascoltare e accettare punti di vista
differenti.
C. COSTRUISCE RELAZIONI RESPONSABILI NEGLI AMBIENTI IN CUI VIVE
● Essere empatici entrando in relazione con
gli stati d’animo e i problemi degli altri.
● Essere solidale con gli altri.
D. ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLE REGOLE DELLA CONVIVENZA CIVILE
DEMOCRATICA (frequenza – puntualità – rispetto delle scadenze/strutture)
● Rispettare la dignità di ogni persona e
rispettare le differenze.
● Rispettare i valori e la sfera privata degli
altri.
24
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI - CLASSI TERZE
A. PARTECIPA ALLA VITA SOCIALE E CIVILE
ALTRI ELEMENTI DA TENERE IN
CONSIDERAZIONE RELATIVI ALLE
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI
● Partecipare con gli altri alla scoperta della
propria identità.
● Promuovere con gli altri iniziative che
favoriscono il valore della diversità.
B. SI IMPEGNA A INFORMARSI SUI PROBLEMI DELLA SOCIETÀ (diritti umani, povertà,
immigrazione, bullismo, sviluppo sostenibile, etc…) per costruire una coscienza critica e agisce
con comportamenti coerenti (….)
● Riconoscere gli stereotipi sociali e
culturali.
● Mostrare consapevolezza per la propria
identità e attenzione per l’alterità.
● Esprimere i punti di forza della propria
identità e mostrare rispetto per quella
altrui.
C. COSTRUISCE RELAZIONI RESPONSABILI NEGLI AMBIENTI IN CUI VIVE
● Confrontarsi serenamente con gli altri
consapevole dei propri pregiudizi.
● Evitare atteggiamenti di esclusione e
superare stereotipi e pregiudizi.
D. ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLE REGOLE DELLA CONVIVENZA CIVILE
DEMOCRATICA (frequenza – puntualità – rispetto delle scadenze/strutture)
● Rispettare l’identità, i valori, i sentimenti,
la cultura degli altri.
25
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI - CLASSI QUARTE
A. PARTECIPA ALLA VITA SOCIALE E CIVILE
ALTRI ELEMENTI DA TENERE IN
CONSIDERAZIONE RELATIVI ALLE
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI
● Partecipare alle attività di educazione alla
legalità in modo informato e consapevole.
● Promuovere con gli altri azioni sociali e
civili frutto di scelte eticamente
responsabili.
B. SI IMPEGNA A INFORMARSI SUI PROBLEMI DELLA SOCIETÀ (diritti umani, povertà,
immigrazione, bullismo, sviluppo sostenibile, etc…) per costruire una coscienza critica e agisce
con comportamenti coerenti (….)
● Analizzare criticamente le situazioni
personali, sociali e civili del proprio paese.
● Riflettere sulle conseguenze delle proprie
azioni nel rapporto mezzi/fini.
C. COSTRUISCE RELAZIONI RESPONSABILI NEGLI AMBIENTI IN CUI VIVE
● Interagire responsabilmente con
l’ambiente sociale e civile in cui si vive.
D. ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLE REGOLE DELLA CONVIVENZA CIVILE
DEMOCRATICA
● Dimostrare rispetto dei valori e i principi
etici fondamentali della convivenza.
26
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI - CLASSI QUINTE
A. PARTECIPA ALLA VITA SOCIALE E CIVILE
ALTRI ELEMENTI DA TENERE IN
CONSIDERAZIONE RELATIVI ALLE
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI
● Partecipare alla vita sociale e civile in
modo informato e consapevole.
● Promuovere con gli altri azioni sociali e
civili frutto di scelte responsabili.
B. SI IMPEGNA A INFORMARSI SUI PROBLEMI DELLA SOCIETÀ (diritti umani, povertà,
immigrazione, bullismo, sviluppo sostenibile…) per costruire una coscienza critica e agisce con
comportamenti coerenti (….)
● Analizzare criticamente fenomeni sociali e
civili del proprio paese e proporre ipotesi
di strategie per affrontare tali fenomeni.
● Comprendere l’importanza di scelte
eticamente responsabili.
C. COSTRUISCE RELAZIONI RESPONSABILI NEGLI AMBIENTI IN CUI VIVE
● Interagire responsabilmente con
l’ambiente sociale e civile in cui vive.
● Agire nelle situazioni nel rispetto del
metodo democratico: ascolto, dialogo,
decisione a maggioranza e rispetto della
minoranza.
D. ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLE REGOLE DELLA CONVIVENZA CIVILE
DEMOCRATICA
● Dimostrare rispetto dei valori democratici
e senso di responsabilità civile.
27
3.1.d GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO INTEGRATA CON
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI
Valutare il comportamento in classe secondo lo schema sotto riportato;
Includere eventuali osservazioni relative alle competenze civiche e sociali legate ai
progetti d’Istituto (Cittadinanza e Costituzione, P.C.T.O., Educazione alla salute, Peer
Education, progetti PON, etc…)
1. PARTECIPAZIONE ALL'ATTIVITÀ DIDATTICA (interazione durante l'attività
didattica)
3 - Partecipa attivamente e consapevolmente
2 - Segue l'attività didattica e interviene se coinvolto
1 - Non segue l'attività didattica
2. IMPEGNO NEL LAVORO SCOLASTICO (compiti-studio-materiale di lavoro-
indicazioni di lavoro)
3 - Si impegna in modo responsabile
2 - Si impegna in modo accettabile
1 - Non si impegna
3. RELAZIONE CON LE PERSONE (compagni-insegnanti-personale non docente)
3 - Instaura rapporti corretti e collaborativi
2 - Instaura rapporti sostanzialmente corretti
1 - Manifesta atteggiamenti poco rispettosi
4. ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLE REGOLE (frequenza-puntualità-
rispetto scadenze/strutture)
3 - Rispetta le regole di istituto e di classe
2 - Si attiene sostanzialmente alle regole di istituto e di classe
1 - Non si attiene alle regole
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI (CITTADINANZA E COSTITUZIONE): INDICATORI
PER EVENTUALE INTEGRAZIONE VOTO CONDOTTA
Partecipa alla vita sociale e civile (rappresentanza a scuola, adesione a progetti
scolastici, etc…)
Si impegna a informarsi sui problemi della società (diritti umani, povertà, immigrazione,
bullismo, sviluppo sostenibile, etc…) per costruire una coscienza critica e agisce con
comportamenti coerenti
Costruisce relazioni responsabili negli ambienti in cui vive (atteggiamento accogliente,
rispettoso, aperto al confronto, solidale, etc…)
Rispetta le regole della convivenza civile e democratica e le norme giuridiche (uso
consapevole della tecnologia, rispetto della privacy, rispetto e pulizia degli spazi
pubblici, etc…)
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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Voto 5 Tutti 1 + sanzioni gravi e ripetute, come da Regolamento Istituto ( a partire da
punto b)
Voto 6 Tutti 1
Prevalenza di 1
Voto 7 Prevalenza di 2
Ugual numero di 2 e di 1
Voto 8 Prevalenza di 2
Nessun 1
Voto 9
Prevalenza di 3
Ugual numero di 2 e di 3
Nessun 1
Voto 10 Tutti 3
29
3.2 QUALIFICAZIONE DEGLI INDIRIZZI
La Commissione preposta alla stesura del PTOF ha elaborato un'ipotesi di riqualificazione degli
Indirizzi d'Istituto quale espressione della propria capacità progettuale e con riferimento agli
strumenti di flessibilità offerti dal Regolamento dell'Autonomia delle singole Istituzioni
Scolastiche, dal D.M. 22 giugno 2000 n. 234, riaffermata dalla Legge 107/2015 ed esplicitata
dalla nota ministeriale 1830 del 6 Ottobre 2017, laddove si elencano tra le indicazioni
concernenti alcuni punti qualificanti ed ineludibili del PTOF:
“L’introduzione di insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nel quinto anno delle scuole
secondarie di secondo grado, con l’utilizzo delle quote di autonomia e degli spazi di flessibilità
(art.1, comma 28 Legge 107/2015)”
La Commissione preposta alla stesura del PTOF ha inteso proporre come criterio fondamentale
di qualificazione degli indirizzi la scelta opzionale tra specializzazioni che orientino verso il
proseguimento degli studi universitari o l'inserimento nel mondo del lavoro.
LICEO SCIENTIFICO: opzione SCIENZE APPLICATE
Potenziamento delle discipline funzionale all’orientamento post - diploma.
Potenziamento SCIENZE NATURALI con Laboratorio che valorizzi una visione delle
materie scientifiche utilizzando le discipline in funzione della risoluzione di problemi in
base a procedimenti di problem solving;
Potenziamento di ITALIANO con laboratorio di scrittura;
Potenziamento di MATEMATICA;
Potenziamento della lingua INGLESE con laboratorio comunicativo.
LICEO SCIENTIFICO
Potenziamento delle discipline funzionale all’orientamento post - diploma.
Potenziamento di MATEMATICA con INFORMATICA;
Potenziamento di FISICA con specifico laboratorio recentemente rinnovato con
attrezzature scientifiche (sonde digitali e robot androidi).
LICEO LINGUISTICO
Potenziamento delle discipline funzionale all’orientamento post - diploma.
Integrazione delle discipline GIURIDICO - ECONOMICHE con particolare riferimento allo
studio delle istituzioni europee;
Potenziamento delle tre lingue straniere curricolari.
30
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
Potenziamento delle discipline funzionale all’orientamento post - diploma.
Potenziamento delle discipline d’indirizzo con arricchimento psicopedagogico;
Potenziamento della STORIA DELL’ARTE.
LICEO DELLE SCIENZE UMANE - opzione ECONOMICO – SOCIALE
Potenziamento delle discipline funzionale all’orientamento post - diploma.
Potenziamento area Linguistico - Comunicativa (Scrittura, prima Lingua straniera);
Potenziamento di Matematica con Informatica nel biennio;
Potenziamento delle discipline d’indirizzo nel triennio.
31
3.3 QUADRI ORARI
LICEO delle SCIENZE UMANE: Opzione ECONOMICO-SOCIALE
MATERIE DI STUDIO I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 5 4 4 4
STORIA E GEOGRAFIA 4 3 - - -
STORIA - - 2 2 2
SCIENZE UMANE 3 3 3 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 2 3 4 4 4
FILOSOFIA - - 3 3 3
PRIMA LINGUA STRANIERA 4 4 3 3 3
SECONDA LINGUA STRANIERA 3 3 3 3 3
MATEMATICA CON INFORMATICA 5 4 - - -
MATEMATICA - - 3 3 3
FISICA - - 2 2 2
SCIENZE NATURALI 2 2 2 - -
STORIA DELL’ARTE - - 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2
INS. RELIGIONE CATTOLICA 1 1 1 1 1
30 30 32 32 32
32
MATERIE DI STUDIO I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 5 5 4 4 4
LINGUA E CULTURA LATINA 3 3 2 2 2
STORIA E GEOGRAFIA 4 3 - - -
STORIA - - 2 2 2
SCIENZE UMANE 4 4 7 7 7
FILOSOFIA - - 3 3 3
LINGUA E CULTURA STRANIERA 3 3 3 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 - - -
MATEMATICA CON INFORMATICA 4 3 - - -
MATEMATICA - - 2 2 2
FISICA - - 2 2 2
SCIENZE NATURALI 2 2 2 2 2
STORIA DELL’ARTE - 2 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2
INS. RELIGIONE CATTOLICA 1 1 1 1 1
30 30 32 32 32
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
33
Legenda
* ore in compresenza con un docente madrelingua
-/3 o 3/- le discipline vengono insegnate in modalità quadrimestrale, una nel I e una nel II
quadrimestre
MATERIE DI STUDIO I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4
LINGUA E CULTURA LATINA 3 3 - - -
PRIMA LINGUA STRANIERA 4* 4* 4* 4* 4*
SECONDA LINGUA STRANIERA 4* 4* 4* 4* 4*
TERZA LINGUA STRANIERA 3* 3* 4* 4* 4*
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 - - -
STORIA - - 2 2 2
FILOSOFIA - - 2 2 2
MATEMATICA CON INFORMATICA 3 3 - - -
MATEMATICA - - 2 2 2
FISICA - - 3/- 3/- 2
SCIENZE NATURALI 3/- 3/- 2 2 2
DIRITTO, ECONOMIA, ISTITUZIONI
EUROPEE
-/3 -/3 -/3 -/3 -
STORIA DELL’ARTE - - 2 2 3
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2
INS. RELIGIONE CATTOLICA 1 1 1 1 1
30 30 32 32 32
LICEO LINGUISTICO
UISTICO: curvatura Europeo -
Istituzionale
34
MATERIE DI STUDIO I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 5 5 4 4 4
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 - - -
STORIA - - 2 2 2
LINGUA E CULTURA STRANIERA
INGLESE
4 4 3 3 3
FILOSOFIA - - 2 2 3
MATEMATICA 5 5 5 4 5
INFORMATICA 2 2 2 2 2
FISICA 2 2 3 3 3
SCIENZE NATURALI E LABORATORIO DI
SCIENZE INTEGRATE
4 4 7 7 5
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 2 2 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2
INS. RELIGIONE CATTOLICA 1 1 1 1 1
30 30 32 32 32
LICEO SCIENTIFICO: Opzione Scienze Applicate
35
MATERIE DI STUDIO I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 5 5 4 4 4
LINGUA E CULTURA LATINA 3 3 3 3 3
LINGUA E CULTURA STRANIERA
INGLESE
3 3 3 3 3
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 - - -
STORIA - - 2 2 2
FILOSOFIA - - 3 3 3
MATEMATICA CON INFORMATICA 6 6 - - -
MATEMATICA - - 6 6 5
FISICA 3 2 3 3 4
SCIENZE NATURALI 2 3 3 3 3
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 2 2 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2
INS. RELIGIONE CATTOLICA 1 1 1 1 1
30 30 32 32 32
LICEO SCIENTIFICO
36
3.4 TRAGUARDI ATTESI IN USCITA
Competenze comuni a tutti i Licei:
padroneggiare la lingua italiana in contesti comunicativi diversi, utilizzando registri
linguistici adeguati alla situazione;
comunicare in una lingua straniera almeno a livello B2 (QCER);
elaborare testi, scritti e orali, di varia tipologia in riferimento all'attività svolta;
identificare problemi e argomentare le proprie tesi, valutando criticamente i diversi
punti di vista e individuando possibili soluzioni;
riconoscere gli aspetti fondamentali della cultura e tradizione letteraria, artistica,
filosofica, religiosa, italiana ed europea e saperli confrontare con altre tradizioni e
culture;
agire conoscendo i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche,
sociali ed economiche, con riferimento particolare all'Europa oltre che all'Italia e
secondo i diritti e i doveri dell'essere cittadini.
Competenze specifiche del liceo Linguistico:
possedere competenze linguistico-comunicative per la seconda e terza lingua straniera
almeno a livello B1 (QCER);
utilizzare le competenze linguistiche nelle tre lingue moderne in attività di studio e in
diversi contesti sociali e ambiti professionali;
elaborare nelle tre lingue moderne tipi testuali diversi e adeguati ai compiti di lavoro;
padroneggiare l'uso dei tre sistemi linguistici passando agevolmente dall'uno all'altro e
utilizzando forme specifiche e caratterizzanti di ciascuna lingua;
operare conoscendo le caratteristiche culturali dei paesi a cui appartengono le tre lingue
moderne apprese, in particolare le opere letterarie, artistiche, musicali,
cinematografiche, oltre alle tradizioni e alle linee fondamentali della storia;
agire in situazioni di contatto e scambi internazionali dimostrando capacità di
relazionarsi con persone e popoli di altra cultura;
applicare le capacità di comunicazione interculturale anche per valorizzare il patrimonio
storico, artistico e paesaggistico di un territorio.
Competenze specifiche del liceo delle Scienze Umane:
utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici per svolgere attività di studio e
di approfondimento, per fare ricerca e per comunicare, in particolare nell'ambito delle
scienze sociali ed umane;
utilizzare gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e
socio-antropologica nei principali campi d'indagine delle scienze umane;
37
operare riconoscendo le principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della
cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea, con
particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle
pratiche dell'educazione formale, informale e non formale, ai servizi alla persona, al
mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;
applicare i modelli teorici e politici di convivenza, identificando le loro ragioni storiche,
filosofiche e sociali, in particolare nell'ambito dei problemi etico-civili e pedagogico-
educativi;
utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e
comunicative.
Competenze specifiche dell'indirizzo Liceo Scienze umane - opzione Economico-
sociale:
comunicare in una seconda lingua straniera almeno al livello B1 (QCER) 1;
utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici per svolgere attività di studio e
di approfondimento, per fare ricerca e per comunicare, in particolare in ambito
economico-sociale;
applicare, nelle diverse situazioni di studio e di lavoro, i metodi e le categorie
interpretative proprie delle scienze economiche, giuridiche, sociali e antropologiche;
misurare, con l'ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i diversi
fenomeni economici e sociali;
utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nell'analisi dei
fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali;
operare conoscendo le dinamiche proprie della realtà sociale contemporanea, con
particolare riferimento al lavoro, ai servizi alla persona, al terzo settore.
Competenze specifiche del liceo scientifico:
applicare, nei diversi contesti di studio e di lavoro, i risultati della ricerca scientifica e
dello sviluppo tecnologico, a partire dalla conoscenza della storia delle idee e dei
rapporti tra il pensiero scientifico, la riflessione filosofica e, più in generale, l'indagine di
tipo umanistico;
padroneggiare le procedure, i linguaggi specifici e i metodi di indagine delle scienze
sperimentali;
utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la
risoluzione di problemi;
utilizzare le strutture logiche, i modelli e i metodi della ricerca scientifica, e gli apporti
dello sviluppo tecnologico, per individuare e risolvere problemi di varia natura, anche in
riferimento alla vita quotidiana;
utilizzare i procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, padroneggiando
anche gli strumenti del Problem Posing e Solving.
38
Competenze specifiche del liceo scientifico delle scienze applicate:
utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici per svolgere attività di studio e
di approfondimento, per fare ricerca e per comunicare, in particolare in ambito
scientifico e tecnologico;
utilizzare gli strumenti e le metodologie dell'informatica nell'analisi dei dati, nella
formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell'individuazione di
procedimenti risolutivi;
utilizzare le strutture logiche, i modelli e i metodi della ricerca scientifica, e gli apporti
dello sviluppo tecnologico, per individuare e risolvere problemi di varia natura, anche in
riferimento alla vita quotidiana;
applicare consapevolmente concetti, principi e teorie scientifiche nelle attività
laboratoriali e sperimentali, nello studio e nella ricerca scientifica, padroneggiando vari
linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali);
utilizzare i procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, padroneggiando
anche gli strumenti del Problem Posing e Solving.
39
3.5 MONTE ORE ANNUO STUDENTI
Il monte ore annuale degli studenti viene calcolato annualmente sulla base degli effettivi giorni
di lezione. Per il dettaglio si veda il punto 3 degli allegati annuali.
3.6 INDICAZIONI RELATIVE AL CURRICOLO VERTICALE DELLE DISCIPLINE
(BIENNIO)
Il curricolo verticale è un documento che sostanzia l’indirizzo didattico ed educativo del Liceo
Don Lorenzo Milani; esso organizza i saperi essenziali delle diverse materie, coniugandoli alle
competenze trasversali di cittadinanza e fondendo infine i processi cognitivi delle diverse
discipline con quelli relazionali.
Esso finalizza quindi l’azione educativa della scuola alla formazione integrale del cittadino
europeo, ponendolo in grado di trasferire le conoscenze scolastiche, le abilità e le competenze
in contesti reali, come pure nelle interazioni emotive ed affettive e nelle comunicazioni sociali.
Le aree disciplinari hanno elaborato il percorso del curricolo verticale con riferimento agli
obiettivi specifici di apprendimento (OSA) normati dallo schema di regolamento recante
“Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento” DPR 7 Ottobre 2010,
n.211, tenuto conto del DPR 15 Marzo 2010, n.89.
Le aree disciplinari hanno altresì articolato il curricolo del biennio per ciascuna disciplina in
base ad unità di apprendimento denominate “moduli”, correlando a ciascuno di essi le
conoscenze e le competenze da acquisire.
In base alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa del 18 Febbraio
2006 e del D.M.139 dell’Agosto 2007, Regolamento recante norme in materia di adempimento
dell’obbligo di istruzione, le aree hanno altresì indicato per ciascun modulo:
1. Le competenze chiave della cittadinanza che afferiscono:
Imparare ad imparare;
Progettare;
Comunicare;
Collaborare e partecipare;
Agire in modo autonome e responsabile;
Risolvere problemi;
Individuare collegamenti e relazioni;
Acquisire e interpretare l’informazione.
2. Gli obiettivi cognitivi trasversali alle discipline per il primo biennio, articolati in:
AREA DELLA COMUNICAZIONE;
AREA DELL’OPERATIVITÀ.
40
L’elaborazione di tutti i curricula verticali prodotti dalle singole aree disciplinari sono raccolti
all’interno del documento applicativo: “Curricolo verticale biennio” allegato al presente PTOF.
Indicazioni normative
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa del 18 dicembre
2006;
D.P.R. 7 ottobre 2010, n.211, schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali
riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento”;
D.M.139 dell’agosto 2007, Regolamento recante “norme in materia di adempimento
dell’obbligo di istruzione”;
D.P.R. 15 marzo 2010, n.89, Regolamento recante “revisione dell’assetto ordina
mentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell’articolo 64, comma 4, del
decreto - legge 25 giugno 2008, n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto2008, n.133.”
41
3.7 PROGETTO DIDATTICO – MODELLO DIDATTICO - ORGANIZZATIVO
(L. 59/97, art. 21 – L. 440/97 – D.P.R. 275/99)
Il Liceo Don Milani realizza un’offerta formativa ampliata e diversificata allo scopo di realizzare
il principio di eguaglianza scolastica e scuola perequativa che valorizza le risorse
individuali di tutti considerando ogni studente come un unico ed irripetibile mix genetico,
espressione della diversità intesa come normalità:
“[...] Compito fondamentale della scuola è garantire a chi la frequenta: lo sviluppo di tutte le
sue potenzialità e la capacità di orientarsi nel mondo in cui vive [...], al fine di raggiungere un
equilibrio attivo e dinamico con esso; [...]” (dal Documento dei Saggi “I Contenuti essenziali
per la formazione di base”, marzo 1998).
In ambito didattico, tale principio si traduce nella progettazione di:
PERCORSI FORMATIVI FLESSIBILI
basati su:
un uso flessibile del tempo scuola come risorsa perché ciascuno/a possa progettare ed
essere aiutato/a a “costruire” il proprio percorso di apprendimento;
un progressivo superamento della “logica del recupero” dell’insuccesso attraverso l’adozione
di strategie didattico-educative orientate alla "prevenzione” del disagio scolastico.
Il curricolo, ispirato a questi princìpi, è costituito dalle seguenti attività:
ATTIVITÀ CURRICOLARI OBBLIGATORIE
nel biennio in 30 unità orarie settimanali di cinquanta minuti; 27 destinate alle materie
curricolari; 3 ad approfondimenti circa le discipline di base/discipline opzionali
(linguistico), distribuite su 5 giorni (da lunedì a venerdì) dalle 8.00 alle 13.15;
nel triennio in 32 unità orarie settimanali di cinquanta minuti; 30 destinate alle materie
curricolari; 2 a Laboratori/approfondimenti circa le discipline di indirizzo, distribuite su 5
giorni (da lunedì a venerdì), con un’estensione dell’orario alla 7^ ora nei giorni di
Lunedì e Venerdì.
ATTIVITÀ INTEGRATIVE EXTRACURRICULARI ELETTIVE:
pomeridiane modulari a cadenza settimanale (moduli di 14h/anno);
di approfondimento didattico-educativo con delibera dei Consigli di Classe (min. 4-5 ore);
di recupero in modalità - sportello Help; attività didattica svolta in piccoli gruppi della
stessa classe o con alunni di classi parallele dello stesso docente (da un minimo di due
alunni, ad un massimo di otto), svolta allo scopo di offrire un rinforzo alle attività
curricolari del mattino;
42
di allineamento (secondo le esigenze formative);
corsi di recupero a fine quadrimestre e estivi.
PROGETTI DI ISTITUTO
a sviluppo triennale e costruiti mediante articolazione annuale;
a sviluppo annuale.
ATTIVITÀ IN MODALITÀ – SPORTELLO DI ASCOLTO:
C.I.C. a cadenza settimanale;
Riorientamento (su prenotazione).
INSEGNAMENTI OPZIONALI
Insegnamento del diritto all’indirizzo linguistico, con particolare approfondimento nei confronti
delle Istituzioni europee.
43
MODELLO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO
TEMPO SCUOLA FLESSIBILE
AREA delle ATTIVITÀ CURRICOLARI OBBLIGATORIE
32 unità orarie settimanali da 50 minuti (TRIENNIO)
30 UNITÀ ORARIE MATERIE CURRICOLARI
2 UNITÀ ORARIE MATERIE in funzione ORIENTATIVA (TRIENNIO)
6 UNITÀ ORARIE x 4 rientri di sabato mattina (temi di arricchimento
d’indirizzo)
Attività extracurricolari complementari pomeridiane per tutta la classe
(deliberate dal C.d.C.)
AREA delle ATTIVITÀ ELETTIVE
HELP / TUTORING ATTIVITA’ INTEGRATIVE MODULARI
CORSI di ALLINEAMENTO
CORSI DI RECUPERO
DISCIPLINARI
INTEGRATIVE
44
MODELLO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO
TEMPO SCUOLA FLESSIBILE
AREA delle ATTIVITÀ CURRICOLARI OBBLIGATORIE
30 unità orarie settimanali da 50 minuti (BIENNIO)
27 UNITÀ ORARIE MATERIE CURRICOLARI
3 UNITÀ ORARIE ARRICCHIMENTO DEL CURRICOLO (BIENNIO)
AREA delle ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO DELL’O.F.
DISCIPLINARI INTEGRATIVE
HELP / TUTORING
CORSI di ALLINEAMENTO
CORSI di RECUPERO
ATT. INTEGRATIVE MODULARI
45
SCHEMA ORARIO giorni:
LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ , GIOVEDÌ, VENERDÌ–biennio
MARTEDÌ, MERCOLEDÌ , GIOVEDÌ–triennio
3
ATTIVITA’ DIDATTICA
100 MINUTI
ATTIVITA’ DIDATTICA
100 MINUTI
intervallo – 5 minuti
intervallo – 10 minuti
3^ u.o
4^u.o.
4^ u.o
ATTIVITA’ DIDATTICA
100 MINUTI
5^ u.o
6^ u.o
1^ u.o
2^ u.o.
46
SCHEMA ORARIO giorni: LUNEDÌ , VENERDÌ - triennio
3
ATTIVITA’ DIDATTICA
100 MINUTI
ATTIVITA’ DIDATTICA
100 MINUTI
ATTIVITA’ DIDATTICA
100 MINUTI
1^ u.o
2^ u.o
intervallo – 5 minuti
intervallo – 10 minuti
3^ u.o
4^ u.o
5^ u.o
6^u.o
ATTIVITA’ DIDATTICA
50 MINUTI
7^ u.o
intervallo – 5 minuti
47
4. INCLUSIONE
4.1 PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE
Finalità
Il presente documento si propone di definire le modalità e le strategie con cui il nostro istituto
mira a garantire l'inclusione degli alunni con BES favorendo la comunicazione e la
collaborazione tra Dirigente Scolastico, referenti, docenti, famiglie, specialisti e studenti, al fine
di garantire il successo formativo e il benessere a scuola. L’inclusione scolastica, che è parte
della storia di questo istituto non a caso intitolato a Don Lorenzo Milani, è stata individuata dal
PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) come un obiettivo prioritario e viene monitorata
con vari strumenti: RAV (Rapporto di AutoValutazione), PDM (Piano Di Miglioramento) e PAI
(Piano Annuale per l’Inclusione).
Descrizione BES - Quadro normativo
La differenziazione più significativa tra i BES e la normativa fondamentale di riferimento può
essere rappresentata in questo modo:
A cui vanno aggiunti:
DPCM del 23.02.2006 N. 185, Regolamento recante modalità e criteri per
l’individuazionedell’alunno come soggetto in situazione di handicap
D.L. 66/2017 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con
disabilità
Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, febbraio 2014
BES
DISABILITÀ L. 104/1992
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
L.170/2010
Dm 5669 + Linee guida 2011
SVANTAGGI
D.M. del 27/12/2012
C.M. n.8 6/3/2013
48
Diversi da chi? Raccomandazioni per l'integrazione degli alunni stranieri e per l'
intercultura. A cura dell’Osservatorio nazionale per l'integrazione degli alunni stranieri e
per l 'intercultura del Miur
Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2016-2017 per gli allievi con bisogni
educativi speciali
ORDINANZA MIUR 04.05.2017, N. 257 - Istruzioni e modalità organizzative ed
operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di
istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e paritarie. Anno scolastico
2016/2017
Breve descrizione del protocollo
L’intenzione del GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) di istituto è quella di dotare la scuola di
uno strumento concreto che possa, nella maniera più chiara, completa e funzionale possibile,
illustrare le procedure per l’inclusione e individuare i loro agenti con le rispettive funzioni e
competenze. Proprio per questo motivo si accennerà solo in maniera molto sintetica ai
riferimenti teorici dell’ambito disciplinare (didattica inclusiva, tipologie di BES, riferimenti
normativi, ecc.) per approfondire i quali si può fare riferimento a un’abbondante e qualificata
letteratura. La parte preponderante di questo documento ospiterà le procedure concrete e gli
strumenti messi a disposizione di tutti gli agenti per garantire l’inclusione.
Nonostante i bisogni educativi speciali siano molto eterogenei, si è tentato, in uno sforzo di
semplificazione utile nella pratica, di proporre un unico protocollo che si articolerà al suo
interno per tentare di rispondere alle differenti esigenze.
In riferimento agli obiettivi di processo individuati nel RAV e PDM, il documento viene articolato
in quattro parti:
1. Accoglienza degli studenti con BES, personalizzazione e monitoraggio
2. Il GLI come spazio di confronto
3. L’aggiornamento: la competenza e sensibilità dei docenti come strumento compensativo
4. Un archivio per l’inclusione
49
4.2 ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI CON BES, PERSONALIZZAZIONE E
MONITORAGGIO
La famiglia presenta in segreteria la documentazione che attesta il BES- Verbale di accertamento e diagnosi funzionale (L.104/1992)-Diagnosi clinica che deve essere rilasciata dalle strutture pubbliche e privateaccreditate (L.170/2010) e aggiornata al cambio di ordine di scuola- Segnalazione formale o informale (svantaggio socio-economico, linguistico,culturale – D.M. del 27.12.2012)
La segreteria:-Protocolla la documentazione (consegna alla famiglia una ricevuta All.0)-Inserisce la documentazione nel fascicolo personale dello studente creando lasottocartella “Documenti relativi alla personalizzazione” (All. n.1)-Avvisa il Referente di istituto e il Coordinatore di classe
Il referente di istituto aggiorna il quadro di monitoraggio
Il coordinatore di classe:-avvisa i docenti del Consiglio di classe
-incontra la famiglia- predispone il PDP
Quando viene richiesta l’iscrizione di uno studente straniero, soprattutto se NAI (Neo Arrivati in
Italia), il personale di segreteria contatta il referente del progetto, che fissa un colloquio
informativo con la famiglia volto a raccogliere informazioni circa la “storia” dello studente
(All.2), verificarne la scelta scolastica e ad effettuare una prima valutazione delle competenze
linguistiche.
50
SCADENZE FIGURE
COINVOLTE
OPERAZIONI DA
SVOLGERE
DOCUMENTI DA
REDIGERE
Entro l’inizio della
scuola
GLI
SEGRETERIA
Comunica ai docenti i casi di
studenti con BES:
segnalati al momento
dell’iscrizione (classi
prime e trasferimenti)
per i quali è stata
consegnata nuova
documentazione
per i quali è stata attuata
una personalizzazione
negli anni precedenti
I Monitoraggio BES
Circolare per la
comunicazione dei
BES e I Tabulazione
BES (cifrata)
Entro il primo
consiglio di classe
GLI Redige il Protocollo di
inclusione
Protocollo di inclusione
Predispone:1
Modello di PEI
Modello di PDP
Modello di PDP per
stranieri
Materiali per alunni
stranieri
Modello PEI (All. 4)
Modello PDP (All. 5)
ModelloPDP alunni
stranieri (All.6)
Materiali per alunni
stranieri (All.6bis)
Coordinatore Verifica, visionando i
fascicoli personali degli
studenti, la presenza di
studenti con BES e le
caratteristiche.2
Primo consiglio di
classe
Coordinatore
Docenti del
CdC
Individuano i casi che
richiedono una
personalizzazione e
compilano la Tabella di
rilevazione BES3
Analizzano i casi (si
consiglia di leggere
Tabella di rilevazione
BES(All.7) ed eventuale
Scheda rilevazione dei
bisogni (alunni
stranieri) (All.8) da
riconsegnare in
vicepresidenza alla fine
1 Per gli studenti atleti di alto livello (PFP) e per gli studenti che si avvalgono del progetto di “Scuola in
ospedale/Istruzione domiciliare” (PPA) si farà riferimento alla modulistica ministeriale. 2 Il coordinatore controlla che la diagnosi sia stata rilasciata da strutture pubbliche o enti accreditati e che sia stata aggiornata al
passaggio di ordine di scuola; in caso contrario ne sollecita l’aggiornamento. 3 Nel caso di alunni stranieri, va compilata anche la “Scheda rilevazione dei bisogni” inserita nel Dossier .
51
attentamente la diagnosi)
e compilano le tabelle
contenute nei piani
personalizzati per
sintetizzare il profilo dello
studente.
Individuano le strategie
didattiche, gli strumenti
compensativi e le misure
dispensative
della riunione anche se
non se ne sono rilevati.
Dopo il primo
consiglio di classe
GLI Compila il II
Monitoraggio BES
Organizza gli interventi di
alfabetizzazione e/o avvio
allo studio per gli studenti
stranieri.
II Monitoraggio BES
(All.3)
Entro il secondo
consiglio di classe
Coordinatore4 Incontra la famiglia ed
eventuali specialisti/home
tutor5
Prepara la bozza completa
dei PEI/PDP
Docenti del
CdC
Osservano lo studente
Stendono la loro parte del
piano personalizzato e la
condividonocon il
coordinatore che
preparerà la bozza
completa
Secondo consiglio
di classe
Docenti del
CdC
Approvano i piani
personalizzati (firmati da
tutti i docenti)
Piani personalizzati in
2 copie (la copia da
consegnare alla famiglia
deve riportare in
filigrana la dicitura
“Copia per la famiglia”)
Dopo il secondo Coordinatore Deposita in vicepresidenza
4 L’incontro può essere allargato anche ai docenti, soprattutto delle discipline in cui il DSA ha maggiori ricadute.
5È molto importante in questa fase il “raccordo” con lo studente, la famiglia e gli eventuali specialisti. Può verificarsi, anche se
raramente, il caso in cui la famiglia o lo studente maggiorenne non voglia avvalersi di un piano personalizzato nonostante sia stata presentata una certificazione o avanzata una proposta del Consiglio di Classe. In tal caso va fatto firmare il modulo Dichiarazione N.A. di PEI/PDP (All.10) da far poi protocollare e inserire nel fascicolo personale.
52
consiglio di classe le due copie del piano
personalizzato
Dirigente
Scolastico e
GLI
I piani personalizzati in
duplice copia vengono
sottoposti all’approvazione
del Dirigente Scolastico
I piani personalizzati
firmati da Consiglio di
Classe e Dirigente
Scolastico
GLI Deposita in vicepresidenza i
piani personalizzati firmati
dal Dirigente Scolastico e
con una circolare avvisa i
coordinatori.
Coordinatore Ritira le due copie dei
piani personalizzati
depositate in
vicepresidenza
Dopo aver illustrato il
piano personalizzato, fa
firmare ai genitori e allo
studente6 le due copie e
le fa protocollare alla
segreteria; a questo
punto una copia viene
inserita nel fascicolo
personale dello studente
e la copia recante la
dicitura “copia per la
famiglia”viene depositata
in attesa di essere
ritirata dalla famiglia.
Quando le copie sono
state protocollare, avvisa
la famiglia della
possibilità di ritirare la
propria.
Segreteria Riceve i piani
personalizzati (facendo
firmare al coordinatore
Foglio firme di
avvenuta consegna dei
piani personalizzati
6Anche se lo studente è maggiorenne, il documento deve essere firmato dalla famiglia.
53
l’avvenuta consegna),
protocolla le due copie.
Inserisce le copie del
piano personalizzato nel
fascicolo personale dello
studente
Laddove non sia presente
la cartelletta “Documenti
relativi alla
personalizzazione”, la crea
e la inserisce nel fascicolo
personale dello studente”7
Al momento in cui la
famiglia ritira la sua copia
e fa firmare il modulo di
avvenuto ritiro
(All.10)
Foglio firme di
avvenuto ritiro della
copia per la famiglia
(All.10bis)
GLI Verifica che tutti i piani
personalizzati siano stati
protocollati
III Monitoraggio BES
(All.3)
Scrutinio primo
quadrimestre
Docenti del
Consiglio di
classe
Compiono il primo
monitoraggio
dell’efficacia dei piani
personalizzati e redigono
un eventuale
aggiornamento 8
Monitoraggio dei piani
personalizzati da
depositare in
vicepresidenza
Eventuale
aggiornamento del
piano personalizzato
firmato da tutte le parti
Dopo lo scrutinio
del primo
quadrimestre
Coordinatore Incontra i genitori per
fare il punto della
situazione9
GLI Aggiorna il Monitoraggio
BES
Consegna alla segreteria i
monitoraggi dei piani
IV Monitoraggio BES
(All.3)
7 Da questo momento vanno inseriti qui tutti i documenti relativi alla personalizzazione (PEI/PDP, monitoraggi, aggiornamenti delle
diagnosi e dei piani, relazioni per il Documento del 15 maggio, ecc.) 8 I Piani personalizzati sono documenti aperti, quindi devono essere aggiornati ogni volta che sia ritenuto utile. In tal caso le
modifiche vanno firmate dal Coordinatore per il Consiglio di classe, dal Dirigente Scolastico, dal genitore e dallo studente maggiorenne. In seguito va consegnato in segreteria, protocollato e inserito nel fascicolo personale dello studente. 9 Uno dei fattori che possono maggiormente determinare l’efficacia dei piani personalizzati è la loro condivisione con studenti,
famiglie e specialisti, quindi è importante prevedere incontri e confronti ogni volta che li si ritenga utili.
54
personalizzati affinché
vengano protocollati e
inseriti nei fascicoli
personali
Segreteria Protocolla i Monitoraggi
dei piani personalizzati e li
inserisce nei fascicoli
personali
Consiglio di maggio Coordinatore
e
Docenti del
consiglio di
classe delle
sole classi
quinte
Stendono la Relazione
per il documento del 15
maggio da fornire alla
commissione dell’esame di
stato10
Il coordinatore la
consegna in segreteria
Relazione per il
documento del 15
maggio (Si veda il
paragrafo specifico)
Segreteria Riceve la Relazione per il
documento del 15 maggio,
la protocolla e la inserisce
nel fascicolo personale
dello studente(facendo
firmare al coordinatore
l’avvenuta consegna)
Foglio firme di
avvenuta consegna
delle relazioni per i
documenti del 15
maggio (All.11)
GLI Verifica e comunica al
tecnico informatico il
numero e nome degli
studenti che in sede
d’esame necessiteranno di
un PC
Circolare PC Esame
di Stato
Tabella PC Esame di
Stato (per tecnico)
Scrutinio di fine
anno
Coordinatore Redige il monitoraggio
finale previsto dal modello
del piano personalizzato
Compila la Tabella per la
rilevazione degli esiti dei
PEI/PDP
Monitoraggio finale
del piano
personalizzatoda
caricare nel registro
elettronico e da
consegnare in segreteria
affinché venga
protocollato e allegatoal
10
Non va redatta la “Relazione per il documento del 15 maggio” per gli alunni DVA che non sostengono l’Esame di Stato. Per questi studenti deve essere redatto solo il “Monitoraggio finale”
55
piano depositato nel
fascicolo personale
Tabella per la
rilevazione degli esiti
dei piani
personalizzati
(All.12)
Segreteria Riceve i monitoraggi finali
dei piani
personalizzati(facendo
firmare ai coordinatori
l’avvenuta consegna), li
protocolla e li inserisce nel
fascicolo personale dello
studente
Inserisce il fascicolo
“Documenti relativi alla
personalizzazione” di tutti
gli alunni di quinta che
affrontano l’Esame di
Stato, nel materiale che
viene messo a
disposizione, al momento
della plenaria, della
Commissione per l’Esame
di Stato.
Foglio firme di
avvenuta consegna del
monitoraggio finale dei
piani personalizzati
(All.13)
Entro la fine di
giugno
GLI A partire dalle Tabelle per
la rilevazione degli esiti dei
piani personalizzati,
compie il V Monitoraggio
BES
Redige il PAI
Rende noti gli esiti del
progetto di inclusione al
Collegio Docenti
V Monitoraggio BES
(All.3)
PAI
Presentazione PAI per
Collegio Docenti
Segreteria Inserisce i monitoraggi di
fine anno nei fascicoli
personali degli studenti
56
PROVE INVALSI PER LE CLASSI SECONDE E QUINTE11
Si sottolinea che le prove INVALSI (II e V primaria e II secondaria di secondo grado) non sono
finalizzate alla valutazione individuale degli alunni, ma al monitoraggio dei livelli di
apprendimento conseguiti dal sistema scolastico, nel suo insieme e nelle sue articolazioni. Ciò
consente di trovare con maggiore facilità le soluzioni più idonee per garantire, da un lato, la
più larga inclusione possibile di tutti gli allievi nelle prove INVALSI e, dall’altro, di consentire il
rispetto del protocollo di somministrazione delle prove, garanzia della loro affidabilità e
attendibilità. Le esigenze degli allievi con particolari bisogni educativi sono, per loro natura,
molteplici e difficilmente individuabili a priori in modo completo ed esaustivo. Da ciò discende
che la valutazione del singolo caso può essere effettuata in modo soddisfacente solo dal
Dirigente scolastico che conosce esattamente la situazione del singolo studente e, pertanto,
può adottare tutte le misure idonee per coniugare, da un lato, le necessità di ogni allievo con
bisogni educativi speciali e, dall’altro, il regolare svolgimento delle prove per gli altri studenti,
senza che per questi ultimi venga modificato il protocollo di somministrazione standard che è
garanzia fondamentale per assicurare l’affidabilità delle rilevazioni INVALSI.
Per quanto riguarda le classi V si resta in attesa di specifiche indicazioni ministeriali.
11
Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2016-2017 per gli allievi con bisogni educativi speciali.
57
ESAMI DI STATO
Le informazioni relative agli studenti con BES sono assolutamente riservate e, per tale ragione,
nel Documento del 15 maggio è importante fare riferimento, nella sezione relativa al quadro
del profilo generale della classe, alla sola presenza di alunni con BES. Si ricorda che non
bisogna mai riportare la diagnosi, poiché il documento viene affisso all'albo e quindi può essere
letto da chiunque; inoltre si ricorda di non apporre per nessuna ragione la sigla "BES" accanto
al nome dell'alunno, quando esso viene inserito all'interno dell'elenco alfabetico dei candidati.
Tutte le informazioni relative agli studenti con BES vanno invece inserite in una relazione,
allegata al Documento del 15 maggio della classe di appartenenza, ma non affissa all'albo(se
ne fornisce un modello nell’All. 14). Tale allegato va esclusivamente consegnato alla
Commissione degli Esami di Stato, al fine di dare un profilo chiaro della situazione dello
studente e per fornire tutte le indicazioni necessarie per il sereno svolgimento dell'esame
stesso.La stesura di tale documento, anch'esso atto del Consiglio di Classe, riveste
un'importanza fondamentale al pari del documento per l'intera classe, in quanto entra nello
specifico delle indicazioni a cui si dovranno strettamente attenere le Commissioni.
58
La relazione con i suoi allegati va inserita nuovamente nel fascicolo personale dello studente;
la segreteria inserirà questo materiale tra quello che viene messo a disposizione, al momento
della plenaria, della Commissione per l’Esame di Stato.
Si riporta di seguito uno stralcio dell’O.M. del 11.03.2019- Istruzioni e modalità organizzative e
operative per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione
secondaria di secondo grado nelle scuole statali e paritarie - anno scolastico 2018/2019.
Articolo 20 Esame dei candidati con disabilità
1. Gli studenti con disabilità sono ammessi a sostenere l'esame di Stato conclusivo del secondo
ciclo di istruzione secondo quanto disposto dal precedente articolo 2. Il consiglio di classe
stabilisce la tipologia delle prove d'esame e se le stesse hanno valore equipollente all'interno
del piano educativo individualizzato.
2. Ai sensi dell'art. 20 del d. 19s. n. 62 del 2017, la commissione d'esame, sulla base della
documentazione fornita dal consiglio di classe relativa alle attività svolte, alle valutazioni
effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone una o più
prove differenziate, in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del piano
educativo individualizzato e con le modalità di valutazione in esso previste. Tali prove, ove di
valore equipollente, determinano il rilascio del titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di
istruzione. Nel diploma finale non viene fatta menzione dello svolgimento di prove
differenziate.
3. Per la predisposizione, lo svolgimento e la correzione delle prove d'esame, la commissione
può avvalersi del supporto dei docenti e degli esperti che hanno seguito lo studente durante
l'anno scolastico. Il docente di sostegno e le eventuali altre figure a supporto dello studente
con disabilità vengono nominati dal presidente della commissione sulla base delle indicazioni
del documento del consiglio di classe, acquisito il parere della commissione. Per la correzione
delle prove d'esame sono predisposte griglie di valutazione specifiche, in relazione alle prove
differenziate.
4. I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche in codice
Braille, ove vi siano scuole che le richiedano per candidati non vedenti. Per i candidati che non
conoscono il codice Braille si possono richiedere ulteriori formati (audio e/o testo), oppure la
Commissione può provvedere alla trascrizione del testo ministeriale su supporto informatico,
mediante scanner fornito dalla scuola, autorizzando in ogni caso anche la utilizzazione di altri
ausili idonei, abitualmente in uso nel corso dell'attività scolastica ordinaria. Per i candidati
ipovedenti, i testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi in conformità alle
richieste delle singole scuole le quali indicano su apposita funzione SIDI tipologia, dimensione
del carattere e impostazione interlinea.
59
5. Per quanto riguarda le prove per candidati ricoverati e/o presso case di reclusione, solo in
casi eccezionali, debitamente documentati, è possibile richiedere alla Struttura tecnica esami di
Stato, tramite l'Ufficio scolastico regionale di riferimento, un apposito Plico cartaceo che, come
per le prove in formato Braille, va ritirato presso l'Amministrazione centrale, con le modalità
che saranno successivamente comunicate. In ogni caso, per tutte le prove in formato speciale
le scuole daranno comunicazione anche alla Struttura tecnica esami di Stato via email
6. La commissione può assegnare un tempo differenziato per l'effettuazione delle prove da
parte del candidato con disabilità. I tempi più lunghi nell'effettuazione delle prove scritte,
anche in modalità grafica o scrittografica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, e del
colloquio, previsti dall'art.16, co. 3, della legge 3 febbraio 1992, n. 104, non possono di norma
comportare un maggior numero di giorni rispetto a quello stabilito dal calendario degli esami.
In casi eccezionali, la commissione, tenuto conto della gravità della disabilità, della relazione
del consiglio di classe, delle modalità di svolgimento delle prove durante l'anno scolastico, può
deliberare lo svolgimento di prove equipollenti in un numero maggiore di giorni.
7. Il colloquio dei candidati con disabilità si svolge nel rispetto di quanto previsto dall'art. 20
del d.lgs. 62 del 2017. A ciascun candidato la commissione sottopone i materiali di cui all'art.
19, comma 1, secondo periodo, predisposti in coerenza con il piano educativo individualizzato,
da cui prende avvio il colloquio.
8. Agli studenti con disabilità, per i quali sono state predisposte dalla commissione prove non
equipollenti a quelle ordinarie sulla base del piano educativo individualizzato o che non
partecipano agli esami o che non sostengono una o più prove, viene rilasciato un attestato di
credito formativo recante gli elementi informativi relativi all'indirizzo e alla durata del corso di
studi seguito. alle discipline comprese nel piano di studi, con l'indicazione della durata oraria
complessiva destinata a ciascuna delle valutazioni, anche parziali, ottenute in sede di esame. I
suddetti studenti, qualora non svolgano una o più prove scritte, sono ammessi alla prova orale,
con l'indicazione sul tabellone dei risultati delle prove scritte, rapportati in quarantesimi. Il
punteggio complessivo delle prove scritte risulterà a verbale e potrà essere calcolato in
automatico con l'utilizzo dell'applicativo "Commissione web" o, in alternativa, determinato
proporzionalmente.
9. Per gli studenti con disabilità, il.riferimento all'effettuazione delle prove differenziate è
indicato solo nell'attestazione e non nelle tabelle affisse all'albo dell'istituto.
lO. Agli studenti ammessi dal consiglio di classe a svolgere nell'ultimo anno un percorso di
studio conforme alle Linee guida e alle Indicazioni nazionali e a sostenere l'esame di Stato, a
seguito di valutazione positiva in sede di scrutinio finale, è attribuito per il terzultimo e
penultimo anno un credito scolastico sulla base della votazione riferita al piano educativo
60
individualizzato. Relativamente allo scrutinio finale dell'ultimo anno di corso si applicano le
disposizioni di cui al precedente art. 8.
Articolo 21 Esame dei candidati con DSA e BES
1. Gli studenti con disturbo specifico di apprendimento (DSA), certificato ai sensi della 1. n.
170 del 2010,sono ammessi a sostenere l'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di
istruzione secondo quanto disposto dal precedente articolo 2, sulla base del piano didattico
personalizzato.
2. La commissione d'esame, sulla base di quanto previsto dal d.m. n. 5669 del 2011, di
attuazione della legge 8 ottobre 2010, n. 170, nonché dalle Linee Guida allegate al citato
provvedimento, considerati gli elementi fomiti dal consiglio di classe, tiene in debita
considerazione le specifiche situazioni soggettive adeguatamente certificate e, in particolare, le
modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell'ambito dei percorsi didattici
individualizzati e personalizzati. A tal fine, il consiglio di classe trasmette alla commissione
d'esame il piano didattico personalizzato; sulla base di tale documentazione e di tutti gli
elementi fomiti dal consiglio di classe, la commissione predispone adeguate modalità di
svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati con
DSA possono utilizzare tempi più lunghi di quelli ordinari per l'effettuazione delle prove scritte
e utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato e che siano
già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali allo
svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. I candidati
possono usufruire di dispositivi per l'ascolto dei testi della prova registrati in formati "mp3".
Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la commissione può prevedere, in
conformità con quanto indicato dal capitolo 4.3.1 delle Linee guida citate, di individuare un
proprio componente che legga i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi
vocale, la commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. Sarà
possibile inoltre prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali
candidati lo svolgimento dell' esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio.
Gli studenti che sostengono con esito positivo l'esame di Stato alle condizioni di cui al presente
comma conseguono il diploma conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nel diploma non viene
fatta menzione dell'impiego degli strumenti compensativi.
3. I candidati con certificazione di DSA, che, ai sensi dell'articolo 6, co. 6, del DM n. 5669 del
12 luglio 2011 e dell'art. 20, co. 13, del d. 19s. 13 aprile 2017 n. 62, hanno seguito un
percorso didattico differenziato, con esonero dall'insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e
che sono stati valutati dal consiglio di classe con l'attribuzione di voti e di un credito scolastico
relativi unicamente allo svolgimento di tale percorso, in sede di esame di Stato sostengono
prove differenziate, non equipollenti a quelle ordinarie, coerenti con il percorso svolto,
61
finalizzate solo al rilascio dell'attestato di credito formativo di cui all'art. 20, co. 5, del d.lgs. 62
del 2017. Per detti candidati, il riferimento all' effettuazione delle prove differenziate è indicato
solo nell'attestazione e non nelle tabelle affisse all'albo dell'istituto.
4. Per i candidati con certificazione di DSA che, ai sensi dell'art. 6, co. 5, del dm. n. 5669 del
12 luglio 20Il, hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove
scritte ordinarie di lingua straniera, la commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia
oggetto di seconda prova scritta, sottopone i candidati medesimi a prova orale sostitutiva della
prova scritta. La commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe,
di cui al precedente articolo 6, stabilisce modalità e contenuti della prova orale, che avrà luogo
nel giorno destinato allo svolgimento della seconda prova scritta, al termine della stessa, o in
un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio delle prove scritte
e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nei precedenti
articoli. Il punteggio, in ventesimi, viene attribuito dall'intera commissione a maggioranza,
compreso il presidente, secondo i criteri di conduzione e valutazione previamente stabiliti in
apposita o apposite riunioni e con l'osservanza della procedura di cui al precedente art. 18. Gli
studenti che sostengono con esito positivo l'esame di Stato alle condizioni cui al presente
comma conseguono il diploma conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nel diploma non viene
fatta menzione della dispensa dalla prova scritta di lingua straniera.
5. Il colloquio dei candidati con certificazione di DSA si svolge nel rispetto di quanto previsto
dall'art. 20 del d.lgs. n. 62 del 2017. A ciascun candidato la commissione sottopone i materiali
di cui all'art. 19, comma 1, secondo periodo, predisposti in coerenza con il piano didattico
personalizzato, da cui prende avvio il colloquio.
6. Per altre situazioni di studenti con bisogni educativi speciali (BES), formalmente individuati
dal consiglio di classe, devono essere fomite dal medesimo organo utili e opportune indicazioni
per consentire a tali allievi di sostenere adeguatamente l'esame di Stato. La commissione
d'esame, esaminati gli elementi fomiti dal consiglio di classe, tiene in debita considerazione le
specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con BES. A tal fine il consiglio di classe
trasmette alla commissione d'esame l'eventuale piano didattico personalizzato. In ogni caso,
per tali studenti non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è
possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per studenti con
DSA, solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque
siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame senza che venga pregiudicata la validità
delle prove scritte. Gli studenti che sostengono con esito positivo l'esame di Stato alle
condizioni cui al presente comma conseguono il diploma conclusivo del secondo ciclo di
istruzione.
62
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER STUDENTI CON DVA/DSA12
Le griglie di valutazione personalizzate per i ragazzi DVA/DSA vengono predisposte dalle Aree
e caricate dal coordinatore d’area nella piattaforma Moodle dell’Istituto.
4.3 IL GLI: CONFRONTO E COLLABORAZIONE ALLA BASE DELL’INCLUSIONE
Il GLI (gruppo di lavoro per inclusione) è preposto alla pianificazione e realizzazione delle
azioni strategiche messe in campo dalla scuola ai fini di promuovere l’inclusione facendo tesoro
delle competenze di dirigente, docenti referenti, studenti e genitori. Nel nostro istituto esso
risulta infatti composto da:
Dirigente Scolastico
Docenti referenti
2 rappresentanti degli studenti
2 genitori
I docenti referenti vengono individuati dal Dirigente Scolastico, mentre i rappresentanti di
studenti e genitori vengono individuati, in base alle disponibilità, in occasione del primo
incontro (ottobre-novembre) del “GLI ALLARGATO” a cui vengono invitati tutti gli studenti con
BES dell’istituto e i loro genitori. In seguito a questo incontro vengono comunicati, tramite una
circolare, i nomi e i recapiti (numero di telefono e indirizzo email) di tutti i membri del GLI che
rimangono così a disposizione di chiunque ne abbia bisogno.
SCADENZE FIGURE
COINVOLTE
OPERAZIONI DA
SVOLGERE
DOCUMENTI DA
REDIGERE
Ottobre-
novembre
GLI Convoca gli studenti con
BES e i relativi genitori a
un primo incontro
Lettera di convocazione
alla prima riunione
allargata del GLI
I INCONTRO DEL GLI
ALLARGATO
Presentazione del PAI
redatto a giugno
Presentazione degli
esiti dei Questionari di
soddisfazione dell’anno
scolastico precedente
Presentazione del
Protocollo di inclusione
Verbale
12
Studenti disabili (con programmazione curricolare – PEI tipo A) e studenti con DSA.
63
Individuazione dei
rappresentanti degli
studenti e dei genitori
da inserire nel GLI per
il nuovo anno scolastico
Comunica a tutti gli
studenti con BES e relativi
genitori i nomi e i recapiti
dei rappresentanti e dei
referenti d’istituto
Febbraio GLI II INCONTRO GLI
ALLARGATO
Monitoraggio di fine primo
quadrimestre
Verbale
Maggio
GLI III INCONTRO GLI
ALLARGATO
Monitoraggio delle azioni
di inclusione messe in atto
nel corso dell’anno
Rilevazione punti di forza e
criticità in vista della
compilazione del PAI
Verbale
Somministra un
Questionario di
soddisfazione per studenti
e genitori
Questionario di
soddisfazione studenti
Questionario di
soddisfazione genitori
Giugno GLI Analizza gli esiti del
Questionario e li illustra al
Collegio docenti
Oltre aquesti incontri se potranno prevedere altri alla luce delle esigenze del gruppo di lavoro.
64
4.4 L’AGGIORNAMENTO
Il migliore strumento compensativo per uno studente con BES, è un bravo
insegnante
Nella convinzione che la sensibilità e la competenza dei docenti possano favorire il successo di
una personalizzazione, l’istituto propone ogni anno un corso di aggiornamento interno e
informa il corpo docenti di proposte di aggiornamento esterne a cui in alcuni casi aderisce
anche come scuola.
SCADENZE FIGURE
COINVOLTE
OPERAZIONI DA
SVOLGERE
DOCUMENTI DA
REDIGERE
Settembre GLI e Referente
per
l’aggiornamento
Alla luce degli esiti del
Questionario di
soddisfazione compilato
dai partecipanti al corso
dello scorso anno, viene
progettata la proposta per
il nuovo anno.
Progetto Corso di
aggiornamento “BES.
Come rendere più
inclusivo il nostro liceo”
(All.15)
Ottobre Referente per
l’aggiornamento
La proposta viene
inserita nel piano di
aggiornamento e
proposta al Collegio
Docenti
Vengono raccolte le
iscrizioni
Novembre-
Dicembre
Docenti
formatori del
GLI
Tengono il corso
Condividono il materiale
sul registro elettronico o
sul sito della scuola
Gennaio GLI Somministra un
Questionario di
soddisfazione
Questionario di
soddisfazione
Febbraio GLI Analizza gli esiti del
Questionario
65
4.5 L’ARCHIVIO PER L’INCLUSIONE
Dove vengono condivisi tutti i materiali utili ai fini dell’inclusione? Lo spazio individuato a
questo scopo è la piattaforma Moodledel nostro istituto (DASHBOARD/AREA
GENERALE/DOCENTI/BES).
MOODLE Materiale per l’aggiornamento Materiali e link utili per
l’aggiornamento e
l’approfondimento.
Protocolli e modulistica Procedure da seguire e
modelli da utilizzare ai fini
della personalizzazione
Archivio inclusione – Area umanistica Strumenti compensativi,
prove personalizzate, testi
facilitati, ecc. condivisi dai
docenti delle varie aree
disciplinari.
Archivio inclusione – Area scientifica
Archivio inclusione – Area lingue
straniere
Archivio inclusione – Area tecnica
I docenti che vogliono condividere del materiale sulla piattaforma, possono inviarlo ai referenti
del GLI.
66
4.6 RUOLI E FUNZIONI PER L’INCLUSIONE
All’interno dell’Istituzione Scolastica esistono tante figure che hanno funzioni e ruoli diversi, ma
che concorrono insieme ad uno stesso obiettivo: l’inclusione di tutti e di ciascuno. […]
Il Dirigente Scolastico:
controlla che la documentazione acquisita sia condivisa dal consiglio di classe;
garantisce che il PEI/PDP sia condiviso con i docenti, la famiglia, lo studente;
verifica, con il Referente d’Istituto per i BES, i tempi di compilazione del PEI/PDP e ne
controlla l’attuazione;
è garante del monitoraggio costante dell’apprendimento degli alunni con BES presenti a
scuola;
promuove azioni di formazione e aggiornamento per insegnanti;
promuove, con il Referente d’Istituto per i BES, azioni di sensibilizzazione per i genitori e
per gli studenti;
Il Referente d’Istituto per i BES:
fa parte del Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) e lo coordina;
collabora con il Dirigente Scolastico con compiti di informazione, consulenza e
coordinamento di attività di formazione per genitori ed insegnanti;
predispone nel PTOF gli interventi finalizzati all’accoglienza degli studenti e le azioni per
supportare il personale docente;
fornisce indicazioni in merito alle misure compensative e dispensative, in vista
dell’individualizzazione e personalizzazione della didattica;
collabora all’individuazione di strategie inclusive;
offre supporto ai colleghi riguardo agli strumenti per la didattica e per la valutazione degli
apprendimenti;
media il rapporto tra famiglia, studente e strutture del territorio;
monitora l’applicazione del protocollo per l’inclusione.
L’ufficio di segreteria:
protocolla il documento consegnato dal genitore;
restituisce al genitore una copia della prima pagina del documento con il numero di
protocollo;
archivia l’originale del documento nel fascicolo personale dell’alunno;
accoglie e protocolla altra eventuale documentazione e ne inserisce una copia nel fascicolo
personale dell’alunno;
ha cura di avvertire tempestivamenteil Referente d’Istituto e il coordinatore di classe
dell’arrivo di nuova documentazione.
67
Il coordinatore di classe:
si assicura che tutti i docenti, anche di nuova nomina, prendano visione della
documentazione relativa agli alunni con BES presenti nella classe;
sollecita la famiglia all’aggiornamento della diagnosi nel passaggio di ordine;
valuta, con la famiglia e l’alunno, l’opportunità e le modalità per affrontare il lavoro
quotidiano in classe;
organizza e coordina la stesura del PEI/PDP;
collabora con i colleghi per la messa in atto delle strategie e degli strumenti compensative
previsti dal PEI/PDP;
favorisce la mediazione con i compagni nel caso che si presentassero situazioni di disagio
per la spiegazione della caratteristica del disturbo e del diritto all’utilizzo degli strumenti
compensativi;
concorda con i genitori (ed eventualmente con il Referente d’Istituto) incontri periodici per
un aggiornamento reciproco circa l’efficacia della personalizzazione
Il consiglio di classe:
utilizza l’osservazione sistematica per l’identificazione delle prestazione atipiche;
individua azioni di potenziamento in funzione delle difficoltà riscontrate;
comunica alla famiglia la necessità dell’approfondimento diagnostico (per tramite del
coordinatore di classe);
prende visione della certificazione diagnostica;
cura l’attuazione del PDP;
propone in itinere eventuali modifiche del PEI/PDP;
inizia un percorso di consapevolezza con l’allievo per aiutarlo nel consolidamento
dell’autostima;
crea in classe un clima di accoglienza nel rispetto reciproco delle diverse modalità di
apprendere;
redige collegialmente il PDP con il contributo della famiglia e di eventuali specialisti vicini
allo studente;
si aggiorna sulle nuove tecnologie e promuove attività inclusive;
acquisisce competenze in merito alla valutazione degli apprendimenti.
Il Gruppo di Lavoro sull’Inclusione:
rileva gli alunni con BES presenti nell’Istituto;
offre azioni di consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione
delle classi;
raccoglie e condivide materiali utili alla didattica inclusiva e all’aggiornamento;
propone occasioni di aggiornamento sui temi dell’inclusione e dei BES;
68
favorisce il dialogo tra i vari agenti dell’inclusione (scuola, studenti, famiglie e specialisti)
monitora le personalizzazioni;
redige il Piano Annuale per l’Inclusività;
attua il monitoraggio dei livelli di inclusività della scuola.
La famiglia:
consegna in Segreteria la certificazione diagnostica,
provvede all’aggiornamento della certificazione diagnostica nel passaggio di ordine di
scuola;
collabora, condivide e sottoscrive il percorso didattico personalizzato;
sostiene la motivazione e l’impegno del proprio figlio nell’attività scolastica;
si adopera per promuovere l’uso di strumenti compensativi necessari individuati come
efficaci per facilitarne l’apprendimento;
mantiene i contatti con il coordinatore di classe e i docenti in merito al percorso scolastico
del figlio;
media l’incontro tra eventuali esperti (educatori, tutor dell’apprendimento, doposcuola)
che seguono il ragazzo nello svolgimento dei compiti pomeridiani e gli insegnanti di classe;
contatta il Referente d’Istituto in caso di necessità.
Lo studente:
collabora, condivide e sottoscrive il percorso didattico personalizzato;
dimostra impegno nell’attività scolastica;
concorda con il docente tempi e modalità di verifica e li rispetta;
raccoglie e costruisce, in collaborazione con il docente, gli strumenti compensativi;
ha diritto a:
una didattica adeguata;
essere informato sulle strategie utili per imparare, anche con modalità didattiche diverse;
un percorso scolastico sereno e ad essere rispettato nelle proprie peculiarità;
avere docenti preparati, qualificati e formati;
usare tutti gli strumenti compensativi e le modalità dispensative come previsto dalle
circolari ministeriali e dalle leggi;
essere aiutato nel percorso di consapevolezza del proprio modo di apprendere;
una valutazione formativa.
69
5. LA VALUTAZIONE
5.1 IL PROCESSO VALUTATIVO - IL SISTEMA DELLA VALUTAZIONE
si dovesse ridurre tutta la psicologia
dell’educazione ad un solo principio, direi
questo: [...] accerta ciò che il discente già sa
e insegnali in modo conseguente” (Ausubel,
1968)
IL QUADRO DI RIFERIMENTO
Il significato della valutazione
La VALUTAZIONE ha come fine stabilire in che misura ci si approssima alla meta ultima e
quando si raggiungono le tappe intermedie. Valutare è, dunque “un confrontare l’evidenza
raccolta con un Progetto, gli eventi osservati e quelli aspettati, le possibilità alla partenza con i
risultati finali ” ( L Calonghi, ’89 ).
La valutazione va, dunque, di pari passo con la progettazione didattica: deve cioè aver chiari
gli obiettivi a cui la scuola (la disciplina) deve giungere per desumere precisi criteri di
valutazione.
Accertamento e valutazione
Il CONTROLLO del processo di insegnamento/apprendimento consiste in TRE OPERAZIONI (M.
Gattullo, ’68 e ’89):
la determinazione dell’OGGETTO = la definizione delle prestazioni in grado di dare
informazioni sul raggiungimento degli obiettivi;
l’ACCERTAMENTO (assessment) = il momento di VERIFICA dei dati di fatto, delle
situazioni, dei risultati. La rilevazione - valida e accurata - dei dati relativi
all’accertamento di conoscenze – competenze - capacità si avvale di strumenti sia
quantitativi (misura o stima ), sia qualitativi (osservazioni sistematiche);
la VALUTAZIONE (evaluation – Scriven ’67) = il momento della “raccolta sistematica e
della interpretazione dei dati che conducono, come parte del processo, ad un giudizio di
valore in vista di un’azione ” (International Encyclopedia of Educational Evaluation).
70
IL MODELLO DI VALUTAZIONE
Il modello di valutazione adottato è quello definito dalla letteratura come valutazione
riferita a criterio (non riferita esclusivamente al soggetto che apprende, né riferita ad uno
standard).
I criteri ripropongono la struttura delle discipline e costituiscono dunque il fondamento
della trasversalità.
L'articolazione dei criteri in obiettivi, intesi come gradi di sviluppo delle
conoscenze/competenze diviene "il sistema di riferimento", "il parametro rispetto cui si valuta".
La soglia di accettabilità è condivisa a priori dai docenti-esperti della disciplina; è intesa
come livello essenziale per proseguire nelle conoscenze.
L'attenzione è focalizzata al profilo educativo e didattico in uscita dello studente, finalizzato
all'acquisizione di conoscenze e di strumenti per acquisire, mantenere incrementare la
conoscenza.
La valutazione non è solo il frutto del giudizio e dell’attribuzione di un valore alla prestazione
dell’alunno, ma diventa il risultato del dinamico rapportarsi di elementi in interazione:
profilo in entrata dello studente, profilo didattico-educativo e professionale in uscita, che
orientano l’intera organizzazione ad adottare i processi più adeguati al raggiungimento del
successo formativo da parte di tutti gli alunni.
Il momento della VERIFICA intesa come 'scarto' tra esiti e obiettivi fissati.
Il voto numerico di fine quadrimestre indica la progressione in termini di processi, dunque
non solo di risultati ma anche di 'modi' dal livello di partenza, il grado di avvicinamento agli
obiettivi (criteri) fissati per ciascuno nella progettazione.
APPLICAZIONE CIRCOLARE N. 89
Allo scopo di sostanziare l’esigenza più volte sottolineata dal DPR. 22 Giugno 2009, n. 122 ai
sensi degli articoli 2 e 3 del Decreto Legge 1 Settembre 2008, n.137, convertito, con
modificazioni, dalla Legge 30 Ottobre 2008 n. 169, riaffermata dalla circ.89, in merito a
omogeneità, equità, trasparenza, rendicontabilità della valutazione, è stato necessario
approntare un’azione che traducesse efficacemente il dettato normativo:
“Le istituzioni scolastiche, pertanto, adotteranno modalità e forme di verifica adeguate e
funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento, declinati in
competenze, conoscenze e abilità, come previsto dalle Indicazioni nazionali per i percorsi
liceali, dalle Linee guida per gli istituti tecnici e per gli istituti professionali e dal D.M. n. 139 del
22 agosto 2007 relativo all’obbligo d’istruzione.” CM n. 89, 18 ottobre 2012.
Il PTOF della nostra istituzione ha dato attuazione al dettato giuridico, prevedendo
un’elencazione, a titolo di criterio valutativo, di indicatori cognitivi declinati in conoscenze,
71
competenze, capacità, la cui comunicazione viene fatta allo studente ed alla sua famiglia in
allegato all’accertamento. Contestualmente i risultati dell’accertamento stesso devono essere
annotati nel registro del professore, come risulta da apposito documento applicativo.
“Nei piani dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dovranno di conseguenza essere
esplicitate, preventivamente, le tipologie e le forme di verifica utilizzate in itinere, le modalità e
i criteri di valutazione adottati al termine di ogni periodo valutativo. Ciò al fine di rendere
l’intero processo di valutazione trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di
apprendimento e con i risultati di apprendimento. “ Circ 89 cit.
A questo proposito è stata attivata dal dipartimento gestione PTOF un’azione volta ad
assicurare adeguatamente rendicontabilità e trasparenza delle procedure valutative; tale
azione prevede l’inserimento nel Piano dell’Offerta Formativa, a partire dall’anno scolastico
2012-2013 e in applicazione della più volte citata circolare n. 89 di un protocollo relativo alle
“tipologie e le forme di verifica utilizzate in itinere” circ. 89 cit., che costituisca quadro di
riferimento necessario e cogente per le aree disciplinari; sarà cura delle aree disciplinari stesse
declinare a loro volta, in forma di documento applicativo del PTOF, tipologie e forme di verifica
utilizzate in itinere. I documenti applicativi deliberati da ogni area saranno conservati nei
verbali di area, dovendo essere assunti, discussi, deliberati, comunicati all’inizio di ogni anno
scolastico nella loro qualità di strumento progettuale indispensabile e cogente della valutazione
disciplinare.
“Quest’esigenza (di rendere l’intero processo di valutazione trasparente e coerente con gli
specifici obiettivi di apprendimento e con i risultati di apprendimento. -Nota del curatore-) è
tanto più forte in caso di scelta, per lo scrutinio intermedio, della modalità di valutazione
attraverso un voto unico che esprimerà necessariamente la sintesi di differenti tipologie di
prove, adottate in corrispondenza di diverse attività didattiche di aula, di laboratorio e sul
campo.” circ 89 cit.
La necessità di adottare diverse tipologie e forme di prove si origina anche dall’esigenza, più
volte riaffermata dalla Circolare Ministeriale 94 del 18 Ottobre 2011 , che “[…] le verifiche
possano prevedere, a solo titolo di esempio e in relazione alle tipologie individuate dalle
istituzioni scolastiche, modalità scritte anche nel caso di insegnamento a sola prova orale.
Appare opportuno aggiungere che, in ogni caso, un’ampia varietà di forme di verifica concorre
a valorizzare pienamente i diversi stili di apprendimento, le potenzialità e le diverse attitudini
degli studenti. ” CM 94, 11/10/2011.
Coerentemente il precedente dettato normativo, anche allo scopo di valorizzare appieno le
diverse modalità di apprendimento degli studenti, sarà necessario prevedere per tutte le
discipline accertamenti sia in forma scritta sia in forma orale.
72
RIFERIMENTI NORMATIVI
CM n. 89, 18 ottobre 2012;
nota n. 3320 del 9 novembre 2010;
circolare n. 94 del 18 ottobre 2011
Decreto Legge 1 Settembre 2008,
n.137;
Legge 30 Ottobre 2008 n. 169;
DPR 22 Giugno 2009, n. 122.
73
Valutazione periodica degli apprendimenti (C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012)
AREA _____________________ MATERIA _____________ INDIRIZZO
___________
BIENNIO / TRIENNIO
1. TEMPI-TIPOLOGIE-FORME DELLE PROVE DI CONTROLLO
FREQUENZA:
A) discipline con orario sino a 2 u.o. settimanali: non meno di 2 prove di controllo
(1 scritta, 1 orale) a quadrimestre, integrate da osservazioni sistematiche in
itinere
B) discipline con orario superiore a 2 u.o. settimanali: l’area disciplinare individua
il “congruo numero” di prove scritte e orali.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
TIPOLOGIA/
STRUMENTI
FORMA:
A-SCRITTA
B-ORALE
REGISTRAZIONE
a. scritto (S),
b. orale (O)
c. pratico (P)
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITÀ
All’interno delle prove dove
se ne preveda la verifica
74
5.2 LA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE DEGLI ALUNNI
Ha come scopo l’attivazione di una comunicazione tra scuola e famiglia/alunni
finalizzata a:
o Assicurare a famiglia/alunni la conoscenza del processo formativo e dei risultati
di apprendimento
o ”Consentire a entrambi la messa in atto di un rapporto […] per valorizzare i
punti forti dell’allievo e compensare quelli deboli con attività mirate” (G.
Dominici, Manuale di Valutazione, 2001).
Costituisce il momento del bilancio su quanto è stato fatto e quanto resta da fare (deve
dunque essere condotta in stretta correlazione con il progetto didattico);
Va formulata sulla base di un confronto tra prestazioni degli allievi e obiettivi della
formazione;
Va intesa come ricostruzione e apprezzamento del percorso fatto dall’alunno in
relazione alle strategie didattiche ed alle occasioni formative offerte;
Deve dire in che misura ci si approssima agli obiettivi definiti;
Il VOTO numerico rappresenta il grado di approssimazione dell’alunno agli obiettivi
definiti
GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI VOTO
GRADO di LIVELLO di raggiungimento degli obiettivi APPRENDIMENTO VOTO
Obiettivi conseguiti a livello di eccellenza valutativo 10
Obiettivi conseguiti con padronanza funzionale 9
obiettivi raggiunti con sicurezza significativo(interpretare) 8
obiettivi raggiunti significativo(comprendere) 7
obiettivi raggiunti accettabilmente meccanico 6
obiettivi parzialmente raggiunti meccanico 5
obiettivi non raggiunti meccanico 4
75
PROCEDURA OPERATIVA:
1. Gli elementi su cui fondare la valutazione disciplinare saranno tratti sia dalle prestazioni che
dalle osservazioni effettuate in momenti meno strutturati (interazione, lavoro di gruppo,
problem solving, ricerca). In particolare i dati da cui far scaturire la valutazione (= dare
valore) degli apprendimenti saranno ricavati dalle misurazioni delle prove di verifica
(numericamente adeguate) riferite agli indicatori/criteri definiti dai gruppi di disciplina, ma
anche dalle osservazioni sistematiche (documentate dal registro personale) e dalle riflessioni
sull'andamento del processo di apprendimento.
2. Per garantire una effettiva omogeneità e coerenza, rispetto ai criteri indicati dai gruppi
disciplinari e dai C.d.C., all’attribuzione del giudizio - “voto” si perverrà seguendo il
“procedimento per il passaggio dalla MISURAZIONE alla VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE”
definito dal Gruppo MISURAZIONE e VALUTAZIONE e deliberato dal Collegio Docenti.
PROCEDIMENTO DA SEGUIRE per il passaggio dalla MISURAZIONE (“voti” intesi come
punteggi = misura di una performance) alla VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE (“voti”
intesi come giudizi = apprezzamento del rendimento).
1. Dalle varie registrazioni dei risultati degli apprendimenti disciplinari (prove di controllo –
osservazioni sistematiche), individuare dati quali la frequenza di un voto (moda) e/o la media,
che costituiscono peraltro il punto di partenza del processo valutativo quadrimestrale, non la
sua fase definitiva
ipotesi di voto- giudizio valutativo quadrimestrale
2. Verificare la corrispondenza tra il voto ipotizzato e i descrittori delle CONOSCENZE, delle
COMPETENZE, delle CAPACITÀ definiti in ambito disciplinare (soglia dell’accettabilità –
eccellenza…).
3. Verificare la coerenza tra il voto ipotizzato e i dati (indicatori di “modo” letti in un’ottica di
trasversalità) riportati nella tab. 5 del Quaderno della Progettazione didattica del C.d.C.
4. Considerare: il progresso (+), la stasi (=), il regresso (-) rispetto alla situazione di
partenza.
5. Verificare la corrispondenza TRA VOTO NUMERICO e GRADO di RAGGIUNGIMENTO
DEGLI OBIETTIVI.
76
5.3 CRITERI DI AMISSIONE
Si prevede di assegnare il debito formativo per non più di tre discipline
EFFICACIA INTERVENTO =DIDATTICO
ESITI ALUNNI
•OBIETTIVI•INTERVENTI
SPECIFICI (Corsi recupero, help)
“ELEMENTICHE CONCORRONOALLA VALUTAZIONEFAVOREVOLE”(art.2-3 O.M.128/99)
Frequenza
ACCETTABILITA’GLOBALE?
Prevalenzapositività in 1 o 2
SOSPENSIONE
DEL GIUDIZIO
NO
NON
AMMISSIONE
L’alunno/a presentainsufficienze diffuse(almeno 4 o 3 gravi)
L’alunno/a:
A. ha la possibilità di superare le carenze
nell’anno successivo?
B. ha la possibilità di seguire proficuamenteil programma di studi della classe successiva?(art.2 O.M. 128)
NO
SI
Completa positività
Carenze isolatenelle discipline
AMMISSIONE
ALLA
CLASSE
SUCCESSIVA
SI
APPROVAZIONE
VOTI
SI
in rapporto a
2
Partecipazione
“Progressi”nell’
apprendimento
Fattori di disturbopersonale
3.5 CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
LA SOLUZIONE DELPROBLEMA NELBIENNIO
1
77
EFFICACIA INTERVENTO =DIDATTICO
ESITI ALUNNI
•OBIETTIVI•INTERVENTI
SPECIFICI (Corsi recupero, help)
“ELEMENTICHE CONCORRONOALLA VALUTAZIONEFAVOREVOLE”(art.2-3 O.M.128/99)
Frequenza
ACCETTABILITA’GLOBALE?
Prevalenzapositività in 1 o 2
SOSPENSIONE
DEL GIUDIZIO
NO
NON
AMMISSIONE
L’alunno/a presentainsufficienze diffuse(almeno 3 significative)
L’alunno/a:
A. ha la possibilità di superare le carenze
nell’anno successivo?
B. ha la possibilità di seguire proficuamenteil programma di studi della classe successiva?(art.2 O.M. 128)
NO
SI
Completa positività
Carenze isolatenelle discipline
AMMISSIONE
ALLA
CLASSE
SUCCESSIVA
SI
APPROVAZIONE
VOTI
SI
in rapporto a
2
Partecipazione
“Progressi”nell’
apprendimento
Fattori di disturbopersonale
3.5 CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
LA SOLUZIONE DELPROBLEMA NELTRIENNIO
1
78
5.4 IL VOTO DI CONDOTTA
GRIGLIA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO INTEGRATA CON COMPETENZE DI
CITTADINANZA
Valutare il comportamento in classe secondo lo schema sotto riportato;
Includere eventuali osservazioni relative alle competenze civiche e sociali legate ai
progetti d’Istituto (Cittadinanza e Costituzione, P.C.T.O., Educazione alla salute, Peer
Education, progetti PON, etc…).
1. PARTECIPAZIONE ALL'ATTIVITÀ DIDATTICA (interazione durante l'attività
didattica)
3 - Partecipa attivamente e consapevolmente
2 - Segue l'attività didattica e interviene se coinvolto
1 - Non segue l'attività didattica
2. IMPEGNO NEL LAVORO SCOLASTICO (compiti-studio-materiale di lavoro-
indicazioni di lavoro)
3 - Si impegna in modo responsabile
2 - Si impegna in modo accettabile
1 - Non si impegna
3. RELAZIONE CON LE PERSONE (compagni-insegnanti-personale non docente)
3 - Instaura rapporti corretti e collaborativi
2 - Instaura rapporti sostanzialmente corretti
1 - Manifesta atteggiamenti poco rispettosi
4. ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLE REGOLE (frequenza-puntualità-
rispetto scadenze/strutture)
3 - Rispetta le regole di istituto e di classe
2 - Si attiene sostanzialmente alle regole di istituto e di classe
1 - Non si attiene alle regole
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE DI CITTADINANZA
(ad integrazione dei punti precedenti)
Partecipa alla vita sociale e civile ( rappresentanza a scuola, adesione a progetti
scolastici, attività in associazioni, etc…);
79
Si impegna a informarsi sui problemi della società (diritti umani, povertà, immigrazione,
bullismo, sviluppo sostenibile, etc…) per costruire una coscienza critica e agisce con
comportamenti coerenti;
Costruisce relazioni responsabili negli ambienti in cui vive (atteggiamento accogliente,
rispettoso, aperto al confronto, solidale, etc…);
Rispetta le regole della convivenza civile e democratica e le norme giuridiche (uso
consapevole della tecnologia, rispetto della privacy, rispetto e pulizia degli spazi
pubblici, etc…);
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Voto
5
Tutti 1 + sanzioni gravi e ripetute, come da Regolamento Istituto (a partire da
punto b)
Voto
6
Tutti 1
Prevalenza di 1
Voto
7
Prevalenza di 2
Ugual numero di 2 e di 1
Voto
8
Prevalenza di 2
Nessun 1
Voto
9
Prevalenza di 3
Ugual numero di 2 e di 3
Nessun 1
Voto
10 Tutti 3
80
5.5. I CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
L'attribuzione del CREDITO SCOLASTICO durante lo scrutinio finale avviene in ottemperanza
ai seguenti criteri:
Della media dei voti, compreso il voto di condotta (formulato secondo tabella 5.4) in
base alle tabelle fornite dal MIUR (d.lgs n° 62/17);
Dell’effettivo superamento delle carenze per gli alunni con giudizio sospeso (in presenza
di “aiuto” o voto di Consiglio diverso dalla proposta del singolo docente) sarà assegnato
il punteggio minimo della fascia relativa alla media dei voti, anche in presenza di una
certificazione di credito formativo.
Di seguito viene citata direttamente la norma vigente:
TABELLA D.lgs n°62/17 art. 15
ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito
scolastico maturato nel secondo biennio e nell'ultimo anno fino ad un massimo di
quaranta punti, di cui dodici per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il
quinto anno. Partecipano al consiglio tutti i docenti che svolgono attività e insegnamenti
per tutte le studentesse e tutti gli studenti o per gruppi degli stessi, compresi gli
insegnanti di religione cattolica e per le attività alternative alla religione cattolica,
limitatamente agli studenti che si avvalgono di questi insegnamenti.
Con la tabella di cui all'allegato A del presente decreto è stabilita la corrispondenza tra
la media dei voti conseguiti dalle studentesse e dagli studenti negli scrutini finali per
ciascun anno di corso e la fascia di attribuzione del credito scolastico. Il credito
scolastico, nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi dell'articolo
13, comma 4, è attribuito, per l'anno non frequentato, nella misura massima prevista
per lo stesso. La tabella di cui all'allegato A si applica anche ai candidati esterni
ammessi all'esame a seguito di esame preliminare e a coloro che hanno sostenuto
esami di idoneità. Per i candidati che svolgono l'esame di Stato negli anni scolastici
2018/2019 e 2019/2020 la stessa tabella reca la conversione del credito scolastico
conseguito, rispettivamente nel terzo e quarto anno di corso e nel terzo anno di corso.
Per i candidati esterni il credito scolastico è attribuito dal consiglio di classe davanti al
quale sostengono l'esame preliminare di cui al comma 2 dell'articolo 14, sulla base della
documentazione del curriculum scolastico e dei risultati delle prove preliminari.
81
ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO
Media dei
Voti
Fasce di credito III
anno
Fasce di credito IV
anno
Fasce di credito V
anno
M<6 - - 7-8
M = 6 7-8 8-9 9-10
6< M ≤ 7 8-9 9-10 10-11
7< M ≤ 8 9-10 10-11 11-12
8< M ≤ 9 10-11 11-12 13-14
9< M ≤ 10 11-12 12-13 14-15
I CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE del CREDITO FORMATIVO
Per quanto riguarda i CREDITI FORMATIVI, si allega il relativo riferimento
normativo:
VISTA la legge 10 dicembre 1997, n. 426 avente ad oggetto Disposizioni per la riforma degli
esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore;
VISTO il Regolamento applicativo della citata legge, emanato con D.P.R. 23 luglio 1998
n.323;
VISTO in particolare l'articolo 2 del suddetto Regolamento, concernente i crediti formativi
• Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, di cui all'art. 12 del
Regolamento citato in premessa, sono acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, in
ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana,
civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative,
alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla
cooperazione, allo sport.
• La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative organizzate dalla scuola non dà
luogo all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le voci che concorrono alla
attribuzione del credito scolastico.
I crediti formativi saranno riconosciuti per:
Attività culturali;
Attività artistiche e ricreative;
Attività professionali;
Attività lavorative;
Attività sportive;
82
Soggiorni in scuole o campus all'estero;
Attività di volontariato;
Attività di cooperazione dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo di corso.
La coerenza (che riguarda le competenze che derivano dalle esperienze e non le esperienze in
quanto tali) può essere individuata nella omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro
approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione.
CERTIFICAZIONI
Le certificazioni rilasciate dagli enti devono essere in originale e contenere indicazioni
precise riguardo tempi e modi dell’attività' in cui lo studente è stato impegnato.
Le certificazioni comprovanti attività lavorative devono indicare l'Ente cui sono stati
versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero contenere le disposizioni
normative che escludono l'obbligo contributivo.
83
5.6 GRIGLIA GENERALE PER LE VERIFICHE
GRIGLIA DI MISURAZIONE DELLE VERIFICHE
L I VELLO
CONOSCENZE
di informazioni e dati
di concetti
di metodi
di procedure
COMPETENZE =
UTILIZZARE CONOSCENZE/ABILITA’ “IN SITUAZIONE”
CAPACITÀ LOGICHE OPERAZIONI MENTALI
Comprensione selezionare classificare ordinare
Analisi cogliere analogie / differenze / nessi
collegare e generalizzare
Sintesi modellizzare produrre schemi / mappe /
riassunti
Valutazione proporre soluzioni originali
elaborare, rielaborare esprimere valutazioni
COMPETENZE NEI LINGUAGGI
COMPETENZE DISCIPLINARI SPECIFICHE
Manifestate in modo autonomo e sicuro
5 Complete Utilizzo consapevole di terminologia, simboli e regole del codice disciplinare
L’alunno/a opera in maniera autonoma e consapevole
Manifestate in modo autonomo
4 sostanzialmente complete
Utilizzo appropriato di terminologia, simboli e regole del codice disciplinare
L’alunno/a opera in maniera sostanzialmente autonoma
Manifestate se inizialmente guidato
3 essenziali/ di base
Utilizzo semplice ma corretto di terminologia, simboli e regole del codice disciplinare
L’alunno/a opera in maniera semplice ma coerente alle richieste
Manifestate in modo frammentario anche se guidato
2 Carenti Utilizzo parziale di
terminologia, simboli e regole del codice disciplinare
L’alunno/a opera in maniera frammentaria Non manifestate
1 molto lacunose Utilizzo approssimativo di
terminologia, simboli e regole del codice disciplinare
L’alunno/a opera in maniera casuale Manifestate in modo autonomo e sicuro
Il voto PIENO in decimi sarà coerente con il livello globalmente raggiunto secondo i
seguenti parametri:
LIVELLO 5: voti 9 - 10 LIVELLO 3: voto 6 LIVELLO 2: voti 4 - 5
LIVELLO 4: voti 7 - 8 LIVELLO 1: voti 1 – 2 – 3
5.7. GRIGLIE DI MISURAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
Riferimenti normativi Esame di Stato
CMN. 3050 del 4 ottobre 2018
DM 769 del 26 novembre 2018
OM 205 del 11 marzo 2019
Per le griglie di valutazione delle prove d’esame si rimanda alla parte annuale del PTOF
84
6. ATTIVITÀ DI RECUPERO PTOF
6.1 MODALITÀ DI RECUPERO
ATTIVITÀ DI SOSTEGNO / RECUPERO – A PARTIRE dall’ as 2018-2019
A. Interventi ordinari di sostegno all’apprendimento
TIPOLOGIA
ATTIVITÀ
PERIODO OBIETTIVI DISCIPLINE INCARICATO
Allineamento in
entrata
(piccoli gruppi)
Inizio anno Adeguamento
livelli alunni
del gruppo
classe
Adeguamento
della classe
alla
programmazio
ne Tutte
(secondo
necessità)
Docente di
classe
Indicazione di
lavoro
autonomo e
personalizzato
Durante tutto
l’anno
scolastico
Recupero in
itinere
Prevenzione
insuccessi
Help
(piccoli gruppi:
min. 2 - max. 8
alunni)
Durante tutto
l’anno
Al termine del
1°
quadrimestre
B. Interventi straordinari per il recupero delle insufficienze (fine primo
quadrimestre)
TIPOLOGIA
ATTIVITÀ
PERIODO OBIETTIVI DISCIPLINE INCARICATO
Corsi recupero
pomeridiani
per classi parallele
(previa
accettazione dei
genitori)
Fine 1°
quadrimestre
4 interventi
ciascuno della
durata di 100
min Tempestivo
recupero delle
carenze
Priorità
Scientifico:
biennio latino –
matematica
Scientifico:
triennio
matematica - fisica
Sc. appl: biennio
matematica
Sc. appl: triennio
matematica - fisica
Sc. um: biennio
latino –
matematica
Econ.soc: biennio
matematica
Ling.: biennio
due corsi lingua
straniera
Terze un corso
Docenti
interni
85
di lingua straniera
Pausa nella
programmazione
Dopo lo
scrutinio
Monte ore
flessibile
tutte in
presenza di
almeno il 30%
di insufficienze
Docente di
classe
Indicazione di
lavoro
autonomo e
personalizzato
Dopo lo
scrutinio
tutte Docente di
Classe
N.B. Ogni docente è tenuto a verificare entro la data prevista dal Collegio Docenti
attraverso una prova orale o scritta l’avvenuto superamento delle carenze.
C. Interventi straordinari di recupero delle insufficienze (fine anno scolastico)
TIPOLOGIA
ATTIVITÀ
PERIODO OBIETTIVI DISCIPLINE INCARICATO
Corsi recupero
per classi parallele
(previa
accettazione dei
genitori)
Periodo estivo
Recupero delle
carenze accertate
tramite verifica
scritta /orale per
ammissione
alla classe
successiva
Priorità
Scientifico:
biennio latino –
matematica
Scientifico:
triennio
matematica - fisica
Sc. appl: biennio
matematica
Sc. appl: triennio
matematica - fisica
Sc. um: biennio
latino –
matematica
Econ.soc: biennio
matematica
Ling.:biennio due
corsi lingua
straniera
Terze un corso
di lingua straniera
Docenti
interni
Docenti
esterni
Indicazione di
lavoro
autonomo e
personalizzato
Fine anno
scolastico
Tutte Docente di
classe
86
6.2 MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE VERIFICHE DEL DEBITO FORMATIVO
LICEO SCIENTIFICO
DISCIPLINA RECUPERO SCRITTO RECUPERO ORALE
ITALIANO X X
GEOSTORIA (biennio) X
LATINO (biennio)13 X X
LATINO (triennio)14 X X
STORIA (triennio) X
FILOSOFIA X
MATEMATICA X X
FISICA X X
SCIENZE NATURALI X
INGLESE X X
DISEGNO E STORIA
DELL'ARTE
X
INFORMATICA15 X
LICEO LINGUISTICO
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
RECUPERO SCRITTO RECUPERO ORALE
ITALIANO X X
GEOSTORIA (biennio) X
LATINO (biennio)16 X X
LATINO (triennio)17 X
STORIA (triennio) X
FILOSOFIA X
MATEMATICA X X
FISICA X
13
Solo nell'indirizzo Scientifico tradizionale. 14
Solo nell'indirizzo Scientifico tradizionale. 15
Solo nel Liceo Scientifico delle Scienze Applicate. 16
Solo nel Liceo delle Scienze umane tradizionale. 17
Solo nel Liceo delle Scienze umane tradizionale.
RECUPERO SCRITTO RECUPERO ORALE
ITALIANO X X
GEOSTORIA (biennio) X
LATINO (solo biennio) X X
STORIA DELL'ARTE X
STORIA (triennio) X
FILOSOFIA X
MATEMATICA X X
SCIENZE NATURALI X
INGLESE X X
TEDESCO X X
SPAGNOLO X X
FRANCESE X X
87
SCIENZE NATURALI X
INGLESE X X
STORIA DELL'ARTE X
SCIENZE UMANE X
DIRITTO (biennio18) X
DIRITTO ED ECONOMIA
(TRIENNIO)19
18
Nel Liceo delle Scienze Umane tradizionale e nel Liceo delle Scienze Umane -Opzione economico-sociale 19
Solo per il Liceo delle Scienze Umane -Opzione economico-sociale.
88
6.3 PRIORITÀ PER IL RECUPERO
DISCIPLINE PER CUI SONO ATTIVABILI CORSI DI RECUPERO A FINE QUADRIMESTRE
E NEL PERIODO ESTIVO
Indirizzo Classi Discipline
Scientifico biennio latino – matematica
triennio matematica – fisica
Scienze applicate biennio Matematica
triennio matematica – fisica
Scienze umane Biennio latino – matematica
Economico sociale Biennio Matematica
Linguistico
Biennio
2 corsi a scelta tra le tre lingue
straniere
classi terze 1 corso di lingua straniera
89
6.4 SPORTELLO MATEMATICA
PREMESSA È un intervento finalizzato alla prevenzione delle difficoltà di apprendimento in ambito
matematico, da affiancare agli strumenti consolidati nel modello didattico-organizzativo del
nostro istituto, quali ad esempio l’help.
È stato proposto in forma sperimentale nel nostro istituto durante l’anno scolastico 2017/18
nel periodo gennaio/maggio.
Avendo avuto un riscontro positivo da parte di chi ne ha usufruito, se ne è decisa la
riproposizione.
Aperto a tutti gli studenti dell’istituto, è concepito come un’attività con carattere di stabilità per
almeno 4 mesi durante l’anno scolastico; il monte ore è di circa due ore settimanali.
Dello sportello possono usufruire tutti gli studenti dei tre indirizzi che abbiano la necessità di
essere supportati nell’attività di studio individuale e/o per gruppi.
OBIETTIVI Lo sportello didattico di supporto allo studio della matematica prevede la possibilità per lo
studente che ravvisi un’esigenza di supporto didattico di ottenere tale aiuto da parte di un
docente dell’istituto; è aperto anche a coloro che vogliano approndire argomenti di studio,
potenziare il metodo di studio, essere sostenuti nei processi di apprendimento, sviluppare le
proprie abilità mediante esercitazioni.
L’obiettivo è quindi quello di sostenere lo studente nel suo percorso di apprendimento
potenziandone soprattutto l’autonomia nella rielaborazione e nello sviluppo del problem
solving.
ORGANIZZAZIONE Gli incontri sono individualizzati, con al massimo 4 alunni per unità oraria. Ogni studente
iscritto nel numero dei 4 può anche partecipare all’attività con non più di due compagni di
classe.
L’attività può essere richiesta dallo studente interessato con segnalazione tramite registro
elettronico. Sarà poi cura del Docente referente dar seguito all’intervento.
Ogni intervento avrà durata variabile dai 30 ai 60 minuti in base alle necessità del singolo
studente.
Si richiede agli studenti di non prenotarsi per più di tre incontri consecutivi, ciò allo scopo di
consentire ad un maggior numero di studenti di poter accedere allo sportello.
Per il corrente anno scolastico lo sportello didattico sarà attivo il Giovedì pomeriggio dalle
14.00 alle 15.30 nel periodo novembre/aprile.
Lo sportello non sarà attivo durante i giorni di sospensione delle lezioni ed in concomitanza con
impegni istituzionali del Docente referente.
Complessivamente si prevedono circa 30 ore di attività.
90
Si richiede allo studente di portare il proprio libro di testo e il materiale didattico necessario
all’intervento.
La prenotazione sarà possibile fino ad esaurimento dei posti disponibili.
91
7. ORGANIZZAZIONE
7.1 ORGANIZZAZIONE LICEO DON MILANI
Collegio Docenti
Funzioni Strumentali
Commissioni
Gruppi di lavoro
Collegi di Indirizzo
Aree disciplinari
Consigli di classe
Dirigente Scolastico
DSGA
•Assistenti amministrativi
•Assistenti tecnici
•Collaboratori scolastici
Staff dei collaboratori
Responsabili di plesso
RSPP ASPP
Consiglio di Istituto
Giunta esecutiva
92
FUNZIONI STRUMENTALI
Per il piano annuale degli incarichi vedi il punto 7 degli allegati annuali.
93
8. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
8.1 AMPLIAMENTO CURRICOLARE
Liceo LINGUISTICO, con ampliamento Europeo Istituzionale
(LE ORE IN GIALLO CORRISPONDONO ALL’AMPLIAMENTO)
Quadro
ministeriale
PTOF Don Milani
Discipline I II III IV V
I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4
LINGUA E CULTURA LATINA 2 2 - - - 3 3 - - -
PRIMA LINGUA STRANIERA CON
CONVERSAZIONE 4 4 3 3 3 4 4 4 4 4
SECONDA LINGUA STRANIERA CON
CONVERSAZIONE 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4
TERZA LINGUA STRANIERA CON
CONVERSAZIONE 3 3 4 4 4 3 3 4 4 4
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 - - - 3 3 - - -
STORIA - - 2 2 2 - - 2 2 2
FILOSOFIA - - 2 2 2 - - 2 2 2
MATEMATICA 3 3 2 2 2 3 3 2 2 2
FISICA - - 2 2 2 - - 3/- 3/- 2
SCIENZE NATURALI 2 2 2 2 2 3/- 3/- 2 2 2
DIRITTO, ECONOMIA, ISTITUZIONI
EUROPEE - - - - - -/3 -/3 -/3 -/3 -
STORIA DELL’ARTE - - 2 2 2 - - 2 2 3
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ
ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
27 27 30 30 30 30 30 32 32 32
94
Liceo SCIENTIFICO
Quadro
ministeriale
PTOF Don Milani
Discipline I II III IV V I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 5 5 4 4 4
LINGUA E CULTURA LATINA 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
LINGUA STRANIERA 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 - - - 3 3 - - -
STORIA - - 2 2 2 - - 2 2 2
FILOSOFIA - - 3 3 3 - - 3 3 3
MATEMATICA E INFORMATICA 5 5 4 4 4 6 6 6 6 5
FISICA 2 2 3 3 3 3 2 3 3 4
SCIENZE NATURALI 2 2 3 3 3 2 3 3 3 3
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ
ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
27 27 30 30 30 30 30 32 32 32
95
Liceo SCIENTIFICO delle SCIENZE APPLICATE
Quadro ministeriale
PTOF Don Milani
Discipline I II III IV V I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 5 5 4 4 4
LINGUA STRANIERA: INGLESE 3 3 3 3 3 4 4 3 3 3
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 - - - 3 3 - - -
STORIA - - 2 2 2 - - 2 2 2
FILOSOFIA - - 2 2 2 - - 2 2 3
MATEMATICA 5 4 4 4 4 5 5 4 4 5
INFORMATICA 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
FISICA 2 2 3 3 3 2 2 3 3 3
SCIENZE NATURALI CON
LABORATORIO DI SCIENZE
3 4 5 5 5 4 4 7 7 5
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ
ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
27 27 30 30 30 30 30 32 32 32
96
Liceo delle SCIENZE UMANE
Quadro ministeriale
PTOF Don Milani
Discipline I II III IV V I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 5 5 4 4 4
LINGUA E CULTURA LATINA 3 3 2 2 2 3 3 2 2 2
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 - - - 4 3 - - -
STORIA - - 2 2 2 - - 2 2 2
SCIENZE UMANE 4 4 5 5 5 4 4 7 7 7
FILOSOFIA - - 3 3 3 - - 3 3 3
LINGUA E CULTURA STRANIERA 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 - - - 2 2 - - -
MATEMATICA (CON INFORMATICA
NEL BIENNIO)
3 3 2 2 2 4 3 2 2 2
FISICA - - 2 2 2 - - 2 2 2
SCIENZE NATURALI 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
STORIA DELL’ARTE - - 2 2 2 - 2 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ
ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
27 27 30 30 30 30 30 32 32 32
97
Liceo ECONOMICO-SOCIALE
Quadro ministeriale
PTOF Don Milani
Discipline I II III IV V I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 4 5 4 4 4
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 - - - 4 3 - - -
STORIA - - 2 2 2 - - 2 2 2
FILOSOFIA - - 2 2 2 - - 3 3 3
SCIENZE UMANE 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 3 3 3 3 3 2 3 4 4 4
PRIMA LINGUA STRANIERA 3 3 3 3 3 4 4 3 3 3
SECONDA LINGUA STRANIERA 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
MATEMATICA (CON INFORMATICA
NEL BIENNIO)
3 3 3 3 3 5 4 3 3 3
FISICA - - 2 2 2 - - 2 2 2
SCIENZE NATURALI 2 2 - - - 2 2 - - -
STORIA DELL’ARTE - - 2 2 2 - - 2 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ
ALTERNATIVE
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
27 27 30 30 30 30 30 32 32 32
98
8.2.a CRITERI PER GOVERNANCE D’ISTITUTO
Sono riportate le linee guida che vincolano i consigli di classe nell’elaborazione della progettazione
annuale arricchita da iniziative ed attività di carattere extracurricolare, in aggiunta ai “Sabati di
indirizzo”.
ASSEMBLEA DI ISTITUTO
Da tenersi alla fine del primo quadrimestre entro fine febbraio. Non si sospendono corsi di
recupero o pause didattiche. Confermata la modalità di organizzazione, con supporto
organizzativo dei docenti per un massimo di due giornate consecutive.
Per prevenire la scarsa partecipazione delle classi quinte alla suddetta attività:
individuare attività adeguate su proposta dei Collegi di Indirizzo, dando
collaborazione e supporto ad alunni organizzatori;
scegliere attività con ricaduta su indirizzi e programmi di quinta non tanto
interventi di esperti, ma piuttosto visione film, documentari, monografie con
introduzione tema da parte di un docente.
PROGETTI E ATTIVITÀ
PROGETTI OBBLIGATORI
IN ORARIO CURRICOLARE
anticipare il più possibile
PROGETTI OPZIONALI
IN ORARIO CURRICOLARE ED
EXTRACURRICOLARE
SICUREZZA
Classi prime prevedere uno o due sabati
mattina inizio anno
Sicurezza laboratori da anticipare alle prime
due settimane in ambito accoglienza
USCITE/ VISITE DI ISTRUZIONE/ STAGE
LINGUISTICI
Numero massimo giorni di lezione utilizzabili,
cui si possono aggiungere il sabato (esclusi i
sabati di indirizzo) e la domenica (2gg), in
particolare per gli STAGE LINGUISTICI
classi BIENNIO: max. 3gg continuativi + 2
(cioè 12 ore)
oppure 30 ore di attività varie
CLASSI TRIENNIO (garantire ad ogni
classe un minimo di 4 ore di attività
extracurricolari)
classi TERZE: max. 4gg continuativi + 2 (cioè
12 ore)
oppure 36 ore di attività varie
oppure max. 5gg+ 2gg di altre attività (12
ore), se la classe effettua uno stage linguistico
classi QUARTE: max. 4gg continuativi + 2(cioè
12 ore)
oppure 36 ore di attività varie
oppure max. 5gg + 2gg di altre attività (12
ore), se la classe effettua uno stage linguistico
P.C.T.O.
Ogni consiglio di classe definisce le modalità più
adeguate. in base alle linee di indirizzo espresse
dal DS e condivise in collegi di indirizzo e
collegio docenti.
ACCOGLIENZA
Come da PTOF - articolazione annuale
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Come da PTOF e allegati annuali
GIORNATA SPORTIVA
Come da PTOF - come da articolazione
ANNUALE:
biennio-corsa campestre
triennio-grand prix di atletica
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
BIENNIO: 1 intervento articolato su un
massimo di 2 biori
CLASSI PRIME EDUCAZIONE AL
GUSTO durante le ore di Scienze 2 biori
99
CLASSI SECONDE EDUCAZIONE
AFFETTIVITÀ 2 biori
TRIENNIO: 1 intervento articolato su un
massimo di 2 biori
CLASSI TERZE
NUOVE DIPENDENZE 2 biori
CLASSI QUARTE
EDUCAZIONE AFFETTIVITÀ PREVENZIONE
MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE 2 biori
CLASSI QUINTE
AVIS, IL SANGUE E LA DONAZIONE 1 biorio
MALATTIE TUMORALI E PREVENZIONE 1 biorio
classi QUINTE: max. 5gg continuativi
compresa la visita al CERN + 1 (cioè 6 ore)
oppure 36 ore di attività varie
oppure max. 5gg + 2gg di altre attività (12
ore), se la classe effettua uno stage linguistico
PROPOSTA FACOLTATIVE EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
BIENNIO - ATTIVITÀ
FACOLTATIVO in aggiunta PREVENZIONE
DISTURBI COMPORTAMENTI ALIMENTARI 2
biori
GIORNATA DELLA MEMORIA
(si prevedono Macroargomenti per classi
parallele con una rosa di interventi tra cui
scegliere)
BIENNIO:1 intervento a scelta del consiglio di
classe articolato su un massimo di 2 biori
TRIENNIO
Classi terze: sabato come già stabilito
Classi quarte: prevedere 1 biorio
Classi quinte: prevedere 1 biorio
PEER EDUCATION
Classi prime: 2 incontri di 1 biorio ciascuno
OPEN DAY UNIVERSITARI
Come da PTOF
2gg in quarta giustificati da scuola
2gg in quinta giustificati da scuola
Non giustificare durante sabati di rientro e
prove di simulazione
Non programmare attività per il mese di maggio, se non in via del tutto eccezionale
per iniziative irrinunciabili proposte da enti esterni.
100
8.2.b CRITERI RELATIVI A USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Uscite didattiche (1 giorno o mezza giornata, ovvero il mattino)
Sono competenza del Consiglio di Classe che le propone, di norma, nel mese di ottobre e ne
ottiene l’approvazione dei genitori nel corso dei consigli di classe di novembre.
Per ognuna delle uscite didattiche di un giorno o mezza giornata occorre compilare e inviare al
termine del CdC , una volta reperite tutte le informazioni necessarie (comprese le altre classi
eventualmente abbinate) il modulo Google a cui rimanda il link in calce al presente
documento.
Si ricorda di esplicitare nel verbale del C.d.c. con la delibera dell’iniziativa gli estremi della
stessa e i relativi obiettivi educativi e formativi.
In caso di delibera successiva, previa compilazione e invio del medesimo modulo Google, al
primo C.d.C. utile bisognerà ottenere e verbalizzare l’approvazione della componente genitori.
Per ognuna di queste uscite si individua un referente che verificherà le adesioni degli studenti
(numero legale), effettuerà le prenotazioni (in caso di mostre, rappresentazioni teatrali…),
verificherà i versamenti effettuati dagli studenti, provvederà con congruo anticipo al mezzo di
trasporto (il bus si richiede con apposito modulo in segreteria), farà approntare i moduli dei
permessi, avrà cura di ritirarli compilati e firmati, se necessario richiederà gli elenchi dei
partecipanti.
Per ottimizzare le spese di trasporto è buona norma accorpare sempre almeno due classi. Se
più classi aderiscono alla medesima iniziativa (ex medesimo spettacolo teatrale) è necessario
individuare un unico referente, così da evitare inutili sovrapposizioni.
Viaggi d’istruzione e stage
Estratto del Regolamento viaggi d'istruzione e soggiorni linguistici (Delibera del
Consiglio di Istituto n. 34 del 4/10/2019)
Numero delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione e loro durata per ogni anno
di corso
I CdC per le diverse uscite hanno a disposizione un massimo di 5 giorni per le I e le
II, 6 giorni per le III e le IV, 7 giorni per le V, così intesi:
101
Classi I e II - un viaggio d’istruzione fino a 3 giorni, di norma in Italia; nei restanti giorni
possono essere effettuate visite della durata di una giornata intera o di mezza giornata; la
mezza giornata si svolge esclusivamente al mattino;
Classi III e IV - un viaggio d’istruzione fino a 4 giorni, anche all’estero; nei restanti giorni
possono essere effettuate visite della durata di una giornata intera o di mezza giornata; la
mezza giornata si svolge esclusivamente al mattino;
Classi V - un viaggio d’istruzione fino a 5 giorni, anche all’estero; nei restanti giorni possono
essere effettuate visite della durata di una giornata intera o di mezza giornata; la mezza
giornata si svolge esclusivamente al mattino;
Viaggi d’istruzione di più breve durata o non effettuati consentono l’utilizzo dei giorni rimasti a
disposizione nelle diverse modalità (ma non si può comunque superare il numero massimo di
mattinate, corrispondente al numero massimo dei giorni).
A fronte di progetti particolari e motivati, previo accordo con famiglie, è possibile aggiungere
un giorno in più al viaggio d’istruzione; in tal caso rimarrà un solo giorno a disposizione per le
restanti iniziative.
In alternativa al viaggio d’istruzione le classi terze, quarte e quinte del liceo linguistico e le
classi quarte di tutti gli altri indirizzi, possono deliberare uno stage linguistico della durata di 5-
7 giorni.
Per i dettagli vedere il Regolamento delle visite di istruzione
102
8.3 PROGETTI TRIENNALI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
I progetti del PTOF sono costituiti da una parte fissa e triennale da una parte variabile annuale. La parte fissa, al massimo triennale, è costituita da:
Indicazione del responsabile di progetto
Destinatari di progetto
Finalità educative generali
Obiettivi generali triennali
Realizzazioni/Esiti previsti triennalmente
Modalità di monitoraggio periodico di percorso (a cura di ciascun
Responsabile di progetto)
Modalità di Verifica/Valutazione
Le modalità di monitoraggio e verifica finale sono a cura della FS competente (secondo
organigramma), sentiti i docenti responsabili di progetto.
La validazione dei progetti, le azioni correttive e di miglioramento sono a cura del Collegio dei
Docenti.
L’articolazione annuale dei progetti pluriennali è costituita da:
Obiettivi specifici in articolazione annuale
Fasi operative: tempi, risorse umane, strumentali, finanziarie
Realizzazioni/Esiti previsti annualmente
Le modalità di monitoraggio annuale (verifiche annuali) sono effettuate mediante questionari
indirizzati a responsabili di progetto e conseguenti relazioni annuali al Collegio dei Docenti.
La validazione annuale dei progetti, le azioni correttive e di miglioramento sono a cura del
Collegio dei Docenti.
Scheda di progettazione triennale:
Titolo/denominazione del progetto
Responsabile
Destinatari
Obiettivi generali del progetto
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3 PROGETTI TRIENNALI DI
AMPLIAMENTO
8.3.1. scheda_monitoraggio_progetti
103
Realizzazioni/Esiti previsti
Scheda di articolazione annuale del progetto:
Titolo/denominazione del progetto
Responsabile
Obiettivi specifici annuali
Fasi Operative
Realizzazioni / Esiti previsti annualmente
Scheda di verifica del progetto V1
Titolo/denominazione del progetto
Responsabile
Periodo svolgimento
Dati quantitativi (aggiungere eventualmente altri dati)
n. classi n. studenti
n. insegnanti coinvolti n. esperti esterni
Obiettivi del progetto. Gli obiettivi sono stati raggiunti?
A- pienamente raggiunti O B - raggiunti in massima parte O
C- raggiunti solo in parte O D- non sono stati raggiunti O
Osservazioni sui punti di forza e/o punti di criticità nel raggiungimento degli obiettivi:
Punti di forza:
Punti di criticità:
Proposte:
Eventuali osservazioni sui punti di forza e/o punti di criticità nel gruppo di lavoro:
Punti di forza
Punti di criticità
Proposte:
Team di progetto. Come ha funzionato il team?
A- bene O B - tutto sommato bene O
C- ha funzionato solo in parte O D - non ha funzionato O
Tempi I tempi progettati sono stati rispettati?
A- pienamente O B - in parte O
104
* motivazioni
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
* motivazioni …………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
* motivazioni
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Eventuali osservazioni sui punti di forza e/o punti di criticità nelle ricadute didattiche e
disciplinari:
Punti di forza
Punti di criticità
Proposte
Altre (eventuali) osservazioni sul progetto
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………….……………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Data Il/la/i responsabile/i di progetto
C- in minima parte * O D - non sono stati rispettati * O
Realizzazioni/Esiti previsti
Le realizzazioni /Gli esiti previsti finali corrispondono a quelli progettati?
A- pienamente O B - in parte (altri) O
C- in minima parte * O D - no, per nulla * O
Soddisfazione utenza (dati oggettivi od osservazioni durante lo svolgimento delle attività)
Qual è stata la soddisfazione rilevata?
A- piena O B – parziale O
C- limitata * O D - nulla * O
Ricadute didattiche (in termini di organizzazione delle conoscenze, abilità, competenze).
Come è stata la ricaduta in termini didattici?
A- piena O B - parziale* O
C- limitata O D - nulla O
105
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Visite di istruzione e uscite didattiche
2. BREVE DESCRIZIONE
Il progetto intende favorire l'integrazione culturale, l'integrazione della preparazione
disciplinare e/o di indirizzo e la crescita individuale portando gli studenti ad un’ottica di cultura
internazionale e di apertura al territorio, attraverso l’organizzazione di visite (ovvero viaggi) di
istruzione, uscite didattiche e stage linguistici. Costituiscono parte integrante del progetto le
certificazioni linguistiche. Destinatarie del progetto sono tutte le classi dell'Istituto, secondo
tempi e modalità definiti dal Consiglio di
Istituto all'inizio dell'anno scolastico.
3. OBIETTIVI
1. Organizzazione dei viaggi d’istruzione
2. Monitoraggio delle attività dei consigli di classe relative alle uscite didattiche
3. Collaborazione nell’organizzazione degli stage linguistici
8. Coordinamento progetto lingue e cultura internazionale
4. FASI OPERATIVE
1. Ogni consiglio di classe ha la facoltà di proporre un viaggio di istruzione in linea con il
progetto didattico messo a punto per la classe e nel rispetto delle disposizioni previste
nel Regolamento deliberato dal Consiglio di istituto in data 4/10/2019. Il consiglio di
classe definisce gli obiettivi educativi e formativi del viaggio e ne articola il programma,
acquisendo poi il parere favorevole dei rappresentanti dei genitori con la delibera. La
proposta presentata dal coordinatore di classe tramite il modulo digitale predisposto
dalla Funzione strumentale in collaborazione con la Segreteria (DSGA) deve contenere
tutti gli elementi utili per indire una gara d'appalto o inoltrare una eventuale richiesta
di preventivo ad agenzie di viaggio o a ditte di noleggio pullman con autista sul
territorio. Il docente accompagnatore referente dell’attività farà pervenire al Dirigente
Scolastico tramite la Funzione Strumentale la Relazione finale, completando il modulo
predisposto con i punti di forza e di attenzione che consentono di valutare l’efficacia
dell’attività.
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.1 Progetto Visite di istruzione e
uscite didattiche
106
2. Verranno monitorate le modalità con cui i consigli di classe presentano le proposte
relative alle uscite didattiche, perché siano coerenti con le disposizioni previste nel
Regolamento deliberato dal Consiglio di istituto. La gestione organizzativa sarà affidata
ai docenti referenti, in collaborazione con la Segreteria.
3. Verrà offerto ai docenti di Lingue referenti un supporto nell’organizzazione degli stage
linguistici.
4. Il coordinamento prevede la collaborazione con i docenti referenti delle attività del
progetto lingue per i quali si fungerà da raccordo.
5. GRUPPO DI PROGETTO (eventuale)
La responsabilità di coordinamento generale del progetto è della Figura Strumentale
preposta, prof.ssa Fassini, coadiuvata da Gruppo operativo ristretto, con la consulenza
dei docenti responsabili della sicurezza e degli alunni diversamente abili. Fondamentale
risulta poi la collaborazione con il personale di Segreteria incaricato. La responsabilità
della definizione dei criteri e dell'approvazione del piano delle attività è del Consiglio di
Istituto; la responsabilità della programmazione delle singole attività è dei consigli di
classe e del docente referente di ogni classe.
6. RISORSE UMANE (interne - esterne)
Prima figura di riferimento è il Gruppo operativo che offre assistenza, suggerisce, raccoglie
e valuta le richieste dei Consigli di Classe e le sottomette alla approvazione del Consiglio di
Istituto. Valuta quindi i diversi preventivi giunti, anche tramite gara d'appalto, per ogni
attività che lo necessitasse e fa all'occorrenza da tramite tra i docenti referenti delle attività
e la segreteria, l'agenzia di viaggi incaricata dell'organizzazione dei viaggi di istruzione o
altri enti esterni alla scuola. Altro riferimento è il personale di segreteria preposto, che
gestisce i rapporti diretti con le ditte di noleggio pullman e l'aspetto amministrativo con le
agenzie di viaggi ed eventuali enti esterni fornitori di servizi.
7. TEMPISTICA
La progettazione di tutte le attività si svolge di norma nei Consigli di classe di ottobre
mentre in quelli di novembre se ne acquisisce la delibera. Per uscite didattiche da svolgersi
nei mesi di settembre – ottobre le delibere vengono anticipate al maggio del precedente
anno scolastico. Per Viaggi d’istruzione da effettuarsi entro dicembre le delibere vengono
anticipate a maggio. Le uscite didattiche potranno essere, per tutte le classi, di mezza o di
una intera giornata; potranno inoltre essere effettuate nel corso dell’intero anno scolastico. I
viaggi di istruzione di più giorni si effettueranno tra dicembre 2019 e la prima settimana di
maggio 2020.
107
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.2 Progetto lingue-CLIL
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
LINGUE/CLIL
2. RESPONSABILE
Prof.ssa Giancarla Costa
3. GRUPPO DI PROGETTO
Docenti di lingue straniere dell'Istituto per corsi curricolari, attività integrative pomeridiane,
tutoring e progettazione didattica di tutte le altre attività.
Segreteria dell'Istituto per la gestione degli aspetti economici
Commissione CLIL: Prof.ssa Rossi Cristina (referente), Proff.Castelmenzano Angela, Fassini
Lucia, Pilenga Daniele, Villanova Marco.
4. BREVE DESCRIZIONE
Il progetto si propone di
ampliare e rafforzare le competenze linguistiche degli studenti dell'Istituto, favorire le
esperienze culturali, incoraggiare lo sviluppo interculturale e la crescita della cittadinanza
europea.
coordinare le risorse CLIL per un confronto sulla didattica CLIL produrre moduli nelle
diverse lingue straniere , attraverso corsi di aggiornamento e workshops.
5. OBIETTIVI
Potenziamento delle materie di indirizzo e/o delle competenze linguistiche
attraverso unità di insegnamento aggiuntive della/e lingua/e curricolare/i e/o di attività varie
di supporto e integrazione della/e stessa/e
Preparazione specifica agli esami per il conseguimento di certificazioni linguistiche nelle
diverse lingue straniere attraverso apposite attività curricolari e/o integrative
Conseguimento di certificazioni delle competenze linguistiche riconosciuti a livello
europeo rilasciate da Enti Certificatori esterni qualificati (Cambridge ESOL, Institut Français,
Goethe Institut, Istituto Cervantes)
Ampliamento delle esperienze culturali attraverso la partecipazione ad attività di
approfondimento quali conferenze, spettacoli o laboratori teatrali
Conoscenza diretta della dimensione europea, di altre realtà e aspetti culturali diversi
dai propri, mediante la partecipazione a soggiorni-studio in Francia, Spagna, Germania /
Austria e Gran Bretagna / Irlanda / Malta.
Promozione e valorizzazione di esperienze di mobilità studentesca in ambito
internazionale, tanto quelle compiute all’estero dagli studenti della scuola
Promozione della didattica CLIL
Ampliamento offerta CLIL
Valorizzazione esperienze CLIL già attuate tramite creazione di un apposito archivio.
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Conseguimento di certificazioni esterne delle competenze linguistiche
Moduli CLIL
108
7. DURATA
Tutto l'anno scolastico per i corsi e/o le attività curricolari
Un quadrimestre per le attività pomeridiane.
Prioritariamente il mese di aprile per gli stage linguistici
Date definite nelle programmazioni stagionali teatrali per gli spettacoli teatrali
Date da concordare di volta in volta con gli esperti per spettacoli e interventi che si
effettueranno a scuola o comunque a Romano
Ottobre/novembre per corso aggiornamento CLIL
8. FASI OPERATIVE
un’unità oraria aggiuntiva curricolare annuale di inglese nelle classi del triennio del corso
linguistico
un’unità oraria aggiuntiva curricolare annuale di tedesco nel biennio del corso linguistico
un’unità oraria aggiuntiva curricolare annuale di inglese nel biennio dell’opzione
Economico-sociale
un’unità oraria aggiuntiva curricolare annuale di inglese nel biennio dell’opzione Scienze
Applicate
eventuale corso di spagnolo come ulteriore lingua straniera nel quadro delle attività
integrative pomeridiane
preparazione curricolare e/o attraverso corsi specifici (attività integrative pomeridiane)
e/o forme di tutoring agli esami per il conseguimento delle certificazioni esterne di francese,
inglese, tedesco e spagnolo ai livelli B1 e B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento
stage linguistici di una settimana in Francia, Spagna, Germania/Austria e Gran Bretagna/
Irlanda
conferenze, spettacoli o laboratori teatrali in lingua straniera o in italiano su temi
dell’ambito storico, artistico, letterario, culturale delle varie lingue straniere, per tutte le classi
dell’Istituto
eventuale accoglienza di studenti stranieri in mobilità temporanea
Corso aggiornamento CLIL articolato in lezioni teoriche e workshops
Ampliamento archivio materiale CLIL su piattaforma MOODLE
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Docenti di lingue straniere dell'Istituto per corsi curricolari, attività integrative pomeridiane,
tutoring e progettazione didattica di tutte le altre attività.
Esperti esterni, organizzazioni ed enti specializzati e qualificati per la realizzazione delle
altre attività – esami per certificazioni, realizzazione stage linguistici, spettacoli teatrali.
Segreteria dell'Istituto per la gestione degli eventuali aspetti economici
Commissione CLIL: Prof.ssa Rossi Cristina (referente), Proff.Castelmenzano Angela, Fassini
Lucia, Pilenga Daniele, Villanova Marco.
10. BENI E SERVIZI
///////
11. COSTI
Stage: 100.000 euro
Certificazioni: 15.000 euro
Conferenze/Teatri/Attività: 9.460 euro
Clil: ///
109
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.3 Progetto attività integrative
curricolari di Scienze motorie e sportive
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICULARI DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
2. RESPONSABILE
Savina Aresi
3. GRUPPO DI PROGETTO (eventuale)
4. BREVE DESCRIZIONE
Il progetto riguarda le classi che svolgono le lezioni di scienze motorie in compresenza in
palestra, indicativamente 56 classi su 66 dell’Istituto per il corrente anno scolastico. Pensato e
proposto per ovviare in minima parte ai disagi della compresenza, il progetto prevede per le
suddette classi l’opportunità di alternarsi nello svolgimento di 4/5 lezioni di un’attività sportiva
integrativa in modo che la classe abbinata possa usufruire dell’intera palestra per svolgere
quelle attività che diversamente non potrebbero essere realizzate, se non con estremi
adattamenti (es. sport di squadra).
Vengono proposte le seguenti attività, individuate per ciascuna classe in base alla
programmazione d’area: tennis per le classi prime, step/hip hop per le classi seconde,
pattinaggio su ghiaccio per le classi terze, difesa personale o fit-boxe per le classi quarte,
attività fitness per le classi quinte.
5. OBIETTIVI
ampliare il bagaglio di proposte motorie e sportive
rispondere alle esigenze degli studenti
decongestionare la palestra per praticare alcune attività che necessitano di maggiori
spazi e/o attrezzature
conoscere e praticare attività motorie e sportive non praticabili nella palestra in ambito
scolastico
far conoscere le realtà motorie-sportive del territorio
contribuire all’acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive che promuova
la pratica motoria come corretto stile di vita
sviluppare e incrementare le capacità motorie condizionali e coordinative
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Nessun prodotto
7. DURATA
Ogni classe svolge l’attività proposta per 4/5 lezioni nel periodo compreso tra
novembre/dicembre e aprile.
8. FASI OPERATIVE
Presa visione dell’orario definitivo delle lezioni e individuazione delle classi coinvolte
Individuazione esperti esterni e richiesta preventivi
Organizzazione calendario delle attività per ciascuna classe
Verifica spazi assegnati, spostamenti e eventuali mezzi di trasporto aggiuntivi
Svolgimento delle attività
110
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Docenti di Scienze motorie e sportive e personale esterno esperto delle varie attività indicate.
10. BENI E SERVIZI
- Spazi alternativi alle palestre utilizzate nelle lezioni di scienze motorie e forniti di
attrezzature specifiche necessarie per lo svolgimento delle attività
- Esperti esterni per le attività che richiedono competenze tecniche e l’utilizzo di
attrezzature specifiche non a disposizione della Scuola
- Servizio di trasporto aggiuntivo (se necessario)
- Eventuale acquisto di materiale
11. COSTI (risorse umane + beni e servizi)
I costi si riferiscono ai beni e ai servizi indicati e alla prestazione degli esperti esterni.
Il budget messo a disposizione dalla Scuola per la realizzazione del progetto condiziona la
scelta delle attività e la durata degli interventi. Ogni anno si procede ad adattare i bisogni e le
richieste alle necessità di bilancio per cui il progetto può subire anche variazioni significative
rispetto alle proposte suggerite.
111
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.4 Progetto orientamento -
Sottoprogetto orientamento in entrata
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Orientamento in entrata
2. BREVE DESCRIZIONE
Il progetto ha lo scopo di far conoscere all’utenza territoriale, costituita dagli studenti e dalle
loro famiglie, l’offerta formativa proposta dall’Istituto. Nelle varie fasi vengono realizzate azioni
informative finalizzate all’illustrazione dei singoli indirizzi. Attraverso la presentazione dei vari
paini degli studi e delle discipline d’indirizzo che li caratterizzano, si guida l’orientamento dei
ragazzi giunti al termine del percorso educativo della scuola secondaria di primo grado.
3. OBIETTIVI
Fornire informazioni adeguate sull’offerta formativa dell’Istituto;
Sviluppare la consapevolezza di una scelta adeguata relativamente ad attitudini,
aspettative, orientamenti personali e progetti di vita individuali;
Creare una rete informativa efficiente sull’offerta formativa dell’ Istituto;
Sviluppare le capacità di auto-orientamento.
4. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Materiale ad uso divulgativo
5. TEMPISTICA
Ottobre-Febbraio di ogni anno
6. FASI OPERATIVE
Fase informativa:
Predisposizione di materiali informativi (opuscoli, poster, locandine…);
Predisposizione sul sito di Istituto di uno spazio informazione dedicato;
Sportello informativo su appuntamento;
Organizzazione di una serie di open day;
Organizzazione dell’esperienza di stage “Un giorno al liceo”;
Collaborazione alla fase di iscrizioni online per gli alunni.
112
Fase orientativa: Incontri con gli studenti sul territorio;
Incontro con genitori dell’utenza interessata;
Eventuale Counseling individualizzato per alunni.
7. RISORSE UMANE
Responsabile del progetto
gruppo di Docenti coinvolti nell’iniziativa Salone Trevigliorienta o simili; docenti
impegnati nella dimostrazione di attività laboratoriali durante gli open day e nella
realizzazione di stage/lezioni per la realizzazione in due mattine di sabato dell’attività
“Un giorno al Liceo”.
113
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Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.5 Progetto orientamento -
Sottoprogetto orientamento in itinere
1. DENOMINAZIONE DEL SOTTOPROGETTO Orientamento in itinere
2. RESPONSABILE
Prof.ssa Daniela DEHO’
3. GRUPPO DI PROGETTO (eventuale)
Non previsto
4. BREVE DESCRIZIONE
L’orientamento è una dimensione, in una prospettiva europea di Lifelong Learnig, necessaria e
indispensabile in una scuola che interpreta le istanze socio-culturali odierne e progetta
strategicamente i suoi interventi in una logica di apprendimento – insegnamento come auto-
apprendimento e auto- formazione costante. L’Orientamento diviene, quindi, auto-
orientamento costante e graduale volto a garantire lo sviluppo globale dell’alunno, e , quindi,
lo sviluppo consapevole della sua personalità nelle sue varie dimensioni, in un percorso che
fornisca quelle coordinate di senso adeguate a vivere pienamente e produttivamente il proprio
ruolo nei differenti e diversi contesti di vita.
La mission della scuola è quindi di contribuire alla maturazione del processo di auto-
orientamento attraverso due funzioni: promuovere, attraverso la propria funzione formativa,
una maturazione delle competenze orientative di base e propedeutiche a fronteggiare
specifiche esperienze di transizione; sviluppare “attività di educazione alla scelta e di
monitoraggio, attraverso l’utilizzo di risorse interne al sistema, ma anche con il contributo di
risorse esterne reperite liberamente sul mercato e/o messe a disposizione da altri sistemi in
una logica di integrazione territoriale”, finalizzate a promuovere il benessere dello studente
lungo il proprio iter formativo e prevenire rischi di insuccesso e/o abbandono.
5. OBIETTIVI
Promuovere nello studente l’identificazione di obiettivi personali in accordo con
desideri ed interessi, in sintonia con le specifiche attitudini, capacità e caratteristiche
individuali.
Sostenere la funzione riflessiva volta alla conoscenza di sé, con particolare
riferimento al contesto scolastico, per valutare criticamente variabili e fattori in gioco,
114
rafforzare le risorse individuali e affrontare la situazione con comportamenti orientati
allo scopo.
Attivare competenze di problem solving e negoziazione, affinché le aspettative
personali e delle figure significative di riferimento, in ambito famigliare e scolastico,
possano trovare momenti di convergenza.
Sostenere la motivazione all’apprendimento ed approfondire le strategie di studio, in
un’ottica di prevenzione della dispersione scolastica, anche nei casi di eventuale ri-
orientamento.
Fornire a genitori e docenti informazioni e strumenti per agevolare il percorso di
scelta futura degli studenti, attraverso una analisi e riflessione guidata delle
competenze, delle aspettative e degli obiettivi formativi e professionali.
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Non previsti
7. DURATA
Lo sportello sarà attivo uno/due giorni alla settimana, dalle ore 9,45 alle 15,45 a partire dal
mese di novembre e fino al termine dell’anno scolastico 2019-2020.
I colloqui avranno una durata di 45 minuti.
Si prevede un totale di 200 ore, suddivise tra colloqui, attività di coordinamento
aggiornamento, stesura delle schede individuali e della relazione conclusiva.
8. FASI OPERATIVE
Colloqui individuali, in funzione delle richieste e prenotazioni, con studenti genitori e docenti di
riferimento
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Esperto esterno e referente interno
10. COSTI (risorse umane + beni e servizi)
Esperto esterno, compenso forfettario: 5000 € + IVA
115
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Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.6 Progetto orientamento -
Sottoprogetto orientamento in uscita
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Orientamento in uscita classi quarte e quinte
2. RESPONSABILE
Franco Zadra
3. BREVE DESCRIZIONE
Fase orientativa:
- Incontri seminariali e gruppi di lavoro con gli studenti tenuti da psicologo per
l’orientamento con il tutoraggio del responsabile con cadenza mensile.
- Sportello orientamento
Fase informativa:
- Passaggio materiali informativi atenei
- Sportello informativo su appuntamento tenuto dal responsabile con cadenza
settimanale.
- Partecipazione open – day e iniziative atenei
4. OBIETTIVI
1. Sviluppare la consapevolezza di una scelta universitaria e/o lavorativa adeguata
2. Creare una rete informativa efficiente
3. Sviluppare le capacità di auto-orientamento
5. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Materiale auto-orientativo
6. DURATA
Intero anno scolastico
7. FASI OPERATIVE
a. Incontro con rappresentanti di classe per esposizione punti essenziali progetto e
feedback alle singole classi (8/10/2019).
b. Attivazione sportello informativo (tutti i martedì, terza e quarta ora).
c. Formazione gruppi di lavoro per attivazione seminari con psicologo per
l’orientamento (a partire dal primo mercoledì di novembre).
d. Organizzazione “sabato dell’orientamento” (solo classi quarte) il primo o il secondo
sabato di febbraio 2020.
e. Partecipazione studenti a iniziative singoli atenei (open-day, giornate delle matricole
ecc.)
8. RISORSE UMANE (interne / esterne)Responsabile di progetto (Franco Zadra)
Psicologo per l’orientamento (a seguito di bando pubblico)
9. BENI E SERVIZI
Utilizzo dell’aula multimediale e dei laboratori di Informatica
116
Utilizzo della sala stampa
Utilizzo di spazi esterni in occasione di riunioni plenarie (e.g. “Sabato dell’Orientamento)
10. COSTI (risorse umane + beni e servizi)
Responsabile di progetto: 60 ore per tutoring/sportello informativo (da computare a
recupero come da contrattazione interna di Istituto fino a 41 ore)
Psicologo per l’orientamento: 14 ore per 7 incontri pomeridiani di 2 ore ciascuno (come da
tariffario per esperti esterni attività integrative)
117
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FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.7 Progetto Attività pomeridiane ad
integrazione del curricolo
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Attività pomeridiane ad integrazione del curricolo
2. RESPONSABILI
Prof.sse LAZZARINI CLAUDIA, TADOLTI MONICA.
3. BREVE DESCRIZIONE
Le attività integrative proposte offrono una serie di incontri per favorire la conoscenza e
l’acquisizione di competenze in vari ambiti e interessi. L’iscrizione non è obbligatoria ma a chi
si iscrive e partecipa completando il corso (il singolo studente deve essere presente ad almeno
il 75% del monte ore di ciascun corso) la scuola garantisce un’attestazione di frequenza e il
riconoscimento al fine dell’attribuzione del credito scolastico (per il trienno). I corsi sono tenuti
da docenti interni all’istituto o da esperti esterni, anche in collaborazione con associazioni
sportive, ricreative, culturali del territorio. I corsi proposti riguardano diverse aree, tra le quali
lingue straniere (preparazione alle certificazioni internazionali), scienze motorie, immagine,
musica, teatro, matematica e informatica.
4. OBIETTIVI
- Offrire momenti e spazi culturali che permettano agli studenti di ampliare i propri interessi,
di avvicinarsi a nuove realtà, di maturare e sviluppare capacità comunicative e collaborative
- Educare all’uso consapevole del territorio
- Arricchire e personalizzare il curricolo degli allievi
- Rispondere alle richieste degli studenti
- Proporre attività coerenti con il progetto educativo
- Contribuire alla formazione integrale della persona umana, che non è costituita dalla sola
dimensione cognitiva, ma anche dal altre dimensioni, da quella motoria a quella affettiva,
sociale, morale, religiosa.
5. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Ogni gruppo a seconda dell’attività svolta può realizzare un prodotto o un lavoro che
rappresenti il risultato di quanto acquisito.
Al termine dei corsi: conteggio ore di frequenza degli alunni per contributo attribuzione del
credito scolastico (solo per il triennio) e attestati di frequenza.
118
6. DURATA
Alcuni corsi si terranno in un unico modulo nel primo quadrimestre, altri avranno durata
annuale. Ogni incontro avrà la durata di due unità orarie da 55 minuti: la durata complessiva
di ciascun corso può variare da 13 ore (14 unità orarie) a 50 o 60 ore. Le attività si
svolgeranno dalle ore 14:00 e alle ore 15:50.
7. FASI OPERATIVE
- Definizione corsi da erogare
- Bandi di concorsi o contatti con enti/associazioni
- Presentazione “Piano delle Attività” mediante circolare interna, ai docenti e agli studenti
- Comunicazioni mediante circolari a tutte classi relative a: corsi attivati e non, date e luogo
delle attività
- Erogazione corsi
- Al termine dei corsi: conteggio ore di frequenza (almeno il 75% del monte ore di ciascun
corso erogato) degli alunni per contributo attribuzione del credito scolastico (solo per il
triennio) e attestati di frequenza. Per ottenere il certificato di frequenza e/o il credito
scolastico, gli studenti devono partecipare ad almeno il 75% del monte ore di ciascun corso.
8. DURATA
Da novembre a gennaio, 7 incontri (1 a settimana).
9. RISORSE UMANE
I docenti referenti fanno parte delle risorse interne alla scuola, tuttavia alcune attività possono
coinvolgere risorse esterne.
10. BENI E SERVIZI
Saranno utilizzati gli spazi quali aule, laboratori di informatica, aula multimediale e palestre
con le necessarie attrezzature.
Verranno utilizzate strumentazioni informatiche (computer, stampanti, videoproiettori, LIM),
strumenti musicali oltre a materiali classici come fogli, pennarelli, pennelli, tempere, acquerelli.
11. COSTI
I docenti referenti fanno parte delle risorse interne alla scuola, tuttavia alcune attività possono
coinvolgere risorse esterne.
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Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.8 Progetto Educazione alla salute
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Educazione alla salute
2. RESPONSABILE
prof.ssa Francesca TOGNOLI
3. BREVE DESCRIZIONE
Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità affidano alle istituzioni preposte
all’educazione delle nuove generazioni due funzioni principali in ordine all'educazione alla
salute e alla prevenzione delle dipendenze patologiche: quella informativa e quella
formativa, da esplicare in modo continuativo e strutturale, attraverso programmi che si
avvalgano degli strumenti ordinari dell'attività scolastica e mediante un’azione concertata
e condivisa con le agenzie socio-sanitarie del territorio. L’attuale concetto di salute
comporta il superamento della sola prospettiva preventiva in favore di un’ottica che
enfatizza la promozione della salute e la valorizzazione della persona: cultura, scuola e persona sono inscindibili.
Ne consegue che la qualità delle relazioni, il clima scolastico e le diverse modalità con cui
si vive la scuola influenzano, più o meno direttamente, la qualità della vita, nonché la
percezione del benessere e della salute. Il benessere fisico, come noto, non è determinato
solo dall’assenza di malattia o di comportamenti a rischio, ma dipende, anche, da variabili
soggettive quali l’autostima, la visione che l’individuo ha di sé, la soddisfazione per la
propria vita, le relazioni sociali, soprattutto con i coetanei con i quali gli studenti
condividono la maggior parte delle esperienze che fanno a scuola. Il progetto educazione
alla salute del nostro Istituto, quindi, mette a punto percorsi formativi che mirano a
promuovere nella scuola situazioni di benessere, di agio e di motivazione che si traducono in comportamenti consapevoli e responsabili nell’ambito delle seguenti aree di intervento:
1. promuovere stili di vita positivi, contrastare le patologie più comuni,
prevenire le dipendenze e le patologie comportamentali ad esse correlate;
2. prevenire obesità e disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia);
3. sostenere la diversità di genere come valore (sessualità, identità,
comunicazione e relazione);
4. promuovere il volontariato a scuola;
5. prevenire le insorgenze tumorali non genetiche attraverso una corretta
informazione e l’adozione e il mantenimento di stili di vita adeguati a ridurne il
rischio;
6. promuovere il corretto utilizzo delle nuove tecnologie.
(da direttiva Fioroni, 18 aprile 2007)
4. OBIETTIVI
Nell’ottica di una semplificazione in fase di progettazione da parte dei Consigli di Classe, si
sono individuati i seguenti macro-argomenti in base alla fascia di età:
120
PROGETTI OBBLIGATORI EDUCAZIONE ALIMENTARE (classi prime)
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ (classi seconde)
LE DIPENDENZE (classi terze)
PROMOZIONE DI COMPORTAMENTI E STILI DI VITA POSITIVI IN UNA
PROSPETTIVA DI PREVENZIONE: PREVENZIONE AIDS E MALATTIE
SESSUALMENTE TRASMISSIBILI (classi quarte) E PREVENZIONE
CARDIOVASCOLARE (classi quarte)
PROMOZIONE DI COMPORTAMENTI CONSAPEVOLI: LA DONAZIONE DI SANGUE E
LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE TUMORALI (classi quinte).
PROGETTI INTEGRATIVI FACOLTATIVI:
PROGETTO INTERconNETtiamoci…ma con la testa!- LIONS club Romano di
Lombardia (classi prime); durata: un biorio
Internet è diventato nel tempo una componente irrinunciabile della nostra vita e offre
enormi opportunità di comunicazione e di miglioramento. Sono molti però i pericoli
legati all’utilizzo sempre più intensivo e precoce della rete. Il progetto si propone di
formare e informare nel settore della sicurezza informatica ed è finalizzato ad
aumentare la consapevolezza dei ragazzi durante la loro navigazione sul web.
Accanto all’attività formativa alla Convivenza Civile proposta dalla commissione
Cittadinanza e Costituzione/PDM, “LIBERI NEL RISPETTO DELLE REGOLE” piano di
prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo, è possibile fare partecipare le
classi prime ad un incontro sullo stesso tema nell’ambito del progetto LIONS. I singoli
Consigli di Classe, in fase di progettazione possono scegliere se partecipare al progetto
integrativo proposto.
PROGETTO DADA (Defeat Alcohol And Drug Abuse)- LIONS club Romano di
Lombardia e Polizia Locale Romano di Lombardia (classi quarte e quinte); durata: un
biorio
La cronaca locale e i dati statistici diffusi da ATS indicano la necessità di continuare ad
informare gli studenti in ordine ai rischi psicofisici e giuridici correlati alla detenzione, al
commercio e all’uso di sostanze stupefacenti. Il progetto, rivolto alle classi quarte e
quinte, può integrare le attività obbligatorie delle rispettive classi.
L’attività si pone alcuni obiettivi fondamentali: da un lato aumentare le conoscenze sulle
sostanze e sui rischi fisici e psichici correlati all’uso, dall’altro quello di affrontare le
implicazioni giuridiche e legali che la detenzione, l’uso o lo spaccio implicano.
I singoli Consigli di Classe, in fase di progettazione possono scegliere se partecipare al progetto integrativo proposto.
DONAZIONE DI CELLULE STAMINALI EMATOPOIETICHE- Associazione Federica
Albergoni onlus (classi quinte); durata: un biorio
Vista l’importanza dell’informazione e sensibilizzazione sul tema della donazione, la
responsabile del progetto di educazione alla salute segnala ai consigli di classe quinta la
possibilità di integrare l’attività obbligatoria della donazione di sangue con un progetto
sulla donazione delle cellule del midollo osseo.
L’attività comprende un primo momento informativo con un esperto e un secondo
momento di testimonianza di persone che hanno vissuto l’esperienza della leucemia e
121
della donazione. I singoli Consigli di Classe, in fase di progettazione possono scegliere
se partecipare al progetto integrativo proposto.
5. DURATA
Ottobre 2019 - Maggio 2020
6. FASI OPERATIVE
MACROARGOMENTO: EDUCAZIONE ALIMENTARE
TITOLO PROGETTO: IL SAPORE DEL BENESSERE
DESTINATARI: Studenti classi prime di tutti gli indirizzi
CONTENUTI:
1. Le informazioni di base per una sana e corretta alimentazione.
2. La piramide alimentare.
3. L’indice glicemico e il carico glicemico.
4. Implicazioni emotive e sociali del cibo.
DURATA: almeno due incontri di 100 minuti per ogni classe a cura dei docenti di ed.motoria
PERIODO: primo e secondo quadrimestre
MACROARGOMENTO: EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ
TITOLO PROGETTO: EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ
DESTINATARI: Studenti classi seconde di tutti gli indirizzi
CONTENUTI:
1. Affettività e sessualità in un’ottica di integrazione cuore-mente-corpo.
2. Fisiologia del corpo femminile e maschile.
3. Sessualità responsabile: contraccezione e prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale
(metodo ABC).
DURATA: due incontri di 100 minuti per ogni classe
PERIODO: primo e secondo quadrimestre
MACROARGOMENTO: LE DIPENDENZE
TITOLO PROGETTO: LE NUOVE DIPENDENZE
DESTINATARI: Studenti classi terze di tutti gli indirizzi
CONTENUTI:
1. La miniaturizzazione delle applicazioni informatiche e la convergenza delle diverse
tecnologie verso il digitale sta producendo una nuova generazione di apparati mobili che, ad
oggi, funzionano come vere e proprie centrali multimediali.
2. I Social Network: Il flusso della comunicazione è multi-direzionale, riconoscendo all’utente la
possibilità di interrogare i media secondo le sue esigenze ma soprattutto di costruire dei
sistemi di relazioni sociali con gli altri utenti.
122
3. La trasformazione dei media in stazioni multimediali garantisce all’utente di passare dalla
posizione di spettatore a quella di autore: il pubblico è la produzione.
DURATA: due incontri di 100 minuti per ogni classe
PERIODO: primo e secondo quadrimestre
MACROARGOMENTO: PROMOZIONE DI COMPORTAMENTI E STILI DI VITA POSITIVI IN UNA
PROSPETTIVA DI PREVENZIONE
TITOLO PROGETTO: AIDS E MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI
DESTINATARI: Studenti classi quarte di tutti gli indirizzi
CONTENUTI:
1. Attenzione a tutti quei fenomeni culturali e sociali che rendono ancora difficile oggi attuare
un’efficace strategia di prevenzione del contagio e che, al tempo stesso, producono inevitabili
situazioni di emarginazione e di solitudine.
2. Analisi critica dell’origine e della natura dei principali pregiudizi che generano atteggiamenti
e comportamenti non corretti sia in termini di prevenzione, che di rapporto con chi è
sieropositivo o malato.
DURATA: due incontri di 100 minuti per ogni classe
PERIODO: primo e secondo quadrimestre
MACROARGOMENTO: PROMOZIONE DI COMPORTAMENTI E STILI DI VITA POSITIVI IN UNA
PROSPETTIVA DI PREVENZIONE
TITOLO PROGETTO: UNA QUESTIONE DI CUORE
DESTINATARI: Studenti classi quarte di tutti gli indirizzi e 2 studenti per classe per la parte
pratica in modalità di Peer education
CONTENUTI:
1. Lezione teorica di cardiologia: cause, sintomi e prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Come comportarsi in caso di attacco cardiaco, informazioni sul massaggio cardiaco e sul
corretto utilizzo delle DAE.
2. Lezione pratica: eseguire e far eseguire le manovre per un corretto massaggio cardiaco (2
studenti per classe); gli studenti formati nella parte pratica insegneranno ai compagni di classe
in modalità di Peer come eseguire correttamente la manovra salvavita.
DURATA: un biorio teorico; un ora di lezione pratica; uno o due biori di esercitazione pratica
nelle ore curricolari di scienze motorie.
PERIODO: primo quadrimestre
MACROARGOMENTO: PROMOZIONE DI COMPORTAMENTI CONSAPEVOLI: LA DONAZIONE E
LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE TUMORALI
TITOLO PROGETTO: AVIS: LA DONAZIONE DI SANGUE
DESTINATARI: Studenti classi quinte di tutti gli indirizzi
CONTENUTI:
1. Storia, struttura e finalità dell’AVIS.
2. Il sangue e la sua composizione, i gruppi sanguigni.
123
3. Tipi di donazione: sangue intero e aferesi.
4. Il percorso del sangue dal donatore al ricevente.
5. Il donatore: caratteristiche, idoneità, tutela.
DURATA: un incontro di 100 minuti per ogni classe
PERIODO: primo quadrimestre
TITOLO PROGETTO: MALATTIE TUMORALI E PREVENZIONE
DESTINATARI: Studenti classi quinte di tutti gli indirizzi
CONTENUTI:
1. Imparare ad ascoltare il nostro corpo e a rivolgersi, nel dubbio, ad una struttura sanitaria.
2. Fasi dello sviluppo tumorale e modalità di intervento per tipologia e fascia di età.
3. Metodi di indagine preventiva e risultati dello screening nel distretto della bassa
bergamasca.
DURATA: un incontro di 100 minuti per ogni classe
PERIODO: primo quadrimestre
Nell’ambito del progetto di Educazione alla Salute dell’Istituto, sono inoltre proposte le
seguenti attività:
SPAZIO CIC: gestito dall’Unità Operativa per l’Adolescenza di Bergamo per le risorse umane
e, congiuntamente, dalla conferenza dei sindaci della provincia di Bergamo e dalla Fondazione
Azzanelli Cedrelli Celati per l’aspetto economico.
Obiettivo: fornire sostegno alle potenzialità evolutive dell’adolescente tramite colloqui di
consulenza con la psicologa.
Destinatari: tutti gli studenti dell’Istituto.
PROGETTO DI PEER EDUCATION:
- Realizzato dai PEER EDUCATORS, studenti di classe terza selezionati dai medesimi compagni
di classe e formati dai peer educators di classe quarta con la collaborazione di operatori ATS e
da un gruppo di insegnanti su una tematica da loro stessi scelta. La loro formazione è
destinata a presentare il tema prescelto agli studenti del primo anno del liceo. Attuato con il
prevalente sostegno e contributo dei prof. Grasso, Agliardi, Pulinetti e Seghezzi Emanuela.
Obiettivo: promuovere l’apprendimento di saperi, competenze, atteggiamenti, stili di vita
positivi e prevenire comportamenti a rischio, all’interno di un gruppo di coetanei.
Destinatari: due/tre studenti di ciascuna classe terza in quanto fruitori della formazione da
parte degli operatori ATS e tutti gli studenti di classe prima in quanto fruitori dell’intervento dei
peer educators.
- Realizzato dai PEER EDUCATORS, studenti di classe quarta autoeletti e formati da uno staff di
docenti (Pulinetti, Grasso e Seghezzi E.) sul tema del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP). La loro
formazione è destinata a presentare il tema prescelto agli studenti del secondo anno della
scuola secondaria di primo grado.
124
Obiettivo: promuovere l’apprendimento di saperi, competenze, atteggiamenti, stili di vita
positivi e prevenire comportamenti a rischio (in particolare il GAP), all’interno di un gruppo di
coetanei.
Destinatari (all’interno del nostro Istituto): due/tre studenti di ciascuna classe quarta in
quanto fruitori della formazione.
7. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Esperti esterni reperiti mediante pubblicazione di un bando da parte dell’Istituto o appartenenti
a Cooperative e Associazioni attive sul territorio, associazioni di volontariato (AVIS).
Docenti di scienze motorie e sportive interni all’istituto (per il progetto delle classi prime).
Per l’aspetto organizzativo Prof.ssa Francesca Tognoli (referente), Prof.ssa Lorenza Pulinetti e
prof. Daniel Grasso (Peer education), Prof.ssa Francesca Tognoli (Spazio CIC), prof.ssa Savina Aresi (Progetto prevenzione cardiovascolare).
125
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.9 L’inclusione quale fondamento per
il successo formativo di ognuno
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
L’inclusione quale fondamento per il successo formativo di ognuno
2. RESPONSABILE
Prof.ssa Francesca Leonida
3. GRUPPO DI PROGETTO (eventuale)
Non previsto
4. BREVE DESCRIZIONE
Per essere considerata inclusiva e per realizzare appieno la sua funzione istituzionale, secondo
l’INDEX, la scuola deve tendere al successo formativo di tutti gli alunni e alla rimozione di ogni
ostacolo che impedisce all’individuo di sviluppare le proprie potenzialità. In esso si legge:
“Inclusione implica il cambiamento: è un percorso verso la crescita illimitata degli
apprendimenti e della partecipazione di tutti gli alunni, un ideale cui le scuole possono aspirare
ma che non potrà mai realizzarsi compiutamente. Tuttavia, l’inclusione comincia a realizzarsi
non appena ha inizio il processo per la crescita della partecipazione. Una scuola inclusiva è una
scuola in movimento”.
Le parole chiave, quindi, sono cambiamento, partecipazione e movimento.
Per scuola in movimento deve intendersi una scuola che si mette in gioco, che coglie le
criticità, che riflette su sé stessa, che valuta il suo grado di inclusività e che pone in atto piani
di miglioramento.
Il cambiamento si può avere quando si ha il coraggio di mettere in discussione la didattica
tradizionale e di cercare nuovi approcci da sperimentare e verificare.
La partecipazione idonea a sviluppare l’inclusione deve essere intesa ad ampio raggio e deve
coinvolgere tutta la comunità educante, deve essere interistituzionale ed in particolare, deve
svilupparsi a livello di scuola e di collegialità dei docenti e a livello di classe.
Il PTOF del Don Milani, in prospettiva inclusiva, si sviluppa su quattro dimensioni: quella
educativa, quella curriculare, quella extra curriculare e quella organizzativa.
Della nostra dimensione educativa vanno colti gli aspetti essenziali che sono la missione
educativa (educare alla cittadinanza), i valori condivisi (valori riferiti alla diversità come
risorsa), la visione della scuola come comunità educante al centro di sinergie esterne ed
126
interne, e il contenitore che prevede l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione nell’area
storico-geografica sociale.
La dimensione curriculare si sviluppa, invece, sostenendo e facilitando gli apprendimenti e la
partecipazione di tutti gli alunni. Partendo dal grado di inclusività per poi individuare gli ambiti
di miglioramento e le metodologie inclusive anche sperimentali e le strategie inclusive comuni
e speciali. Per far ciò la nostra scuola utilizzare la quota di autonomia e flessibilità per offrire
percorsi di ampliamento dell’offerta formativa.
La dimensione extra curriculare si sviluppa nei diversi percorsi extracurriculari utili a sostenere
e facilitare gli apprendimenti e la partecipazione di tutti gli alunni.
Per quanto riguarda la dimensione organizzativa, il Don Milani utilizza le diverse scelte di
flessibilità per i tempi della scuola; i tempi dei docenti, gli orari; tutte le risorse sia umane
interne ed esterne, sia organizzative, sia strutturali, sia strumentali e le nuove tecnologie, sia
quelle finanziarie.
5. OBIETTIVI
Applicazione delle indicazioni contenute nel D.Lgs. n. 66 del 13.04.2017 e nella nota n. 1143
del 17.05.2018.
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Piano annuale per l’inclusione 2019/2020
7. DURATA
Triennio 2019/2022
8. FASI OPERATIVE
Si rimanda al Protocollo per l’inclusione 2019/2020
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Prof.ssa Francesca Leonida
Corpo docenti
10. BENI E SERVIZI
Non previsti
11. COSTI (risorse umane + beni e servizi)
Corso di aggiornamento interno
127
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Inclusione degli studenti con DSA
2. RESPONSABILE DI PROGETTO
prof.ssa Rossella Giudici
3. GRUPPO DI PROGETTO (eventuale)
La referente per i DSA interagisce con i referenti degli altri ambiti relativi ai BES all’interno del
GLI (Prof.ssa Bettoni, Prof. Dodesini, Prof.ssa Ferrari e Prof.ssa Leonida).
4. BREVE DESCRIZIONE
Se si parte dal presupposto che scopo della scuola non è tanto insegnare quanto favorire
l’apprendimento di tutti gli studenti, la didattica deve essere capace di andare incontro ai
diversi stili di apprendimento. Perché questo accada, l’attenzione va puntata su chi apprende e
su come apprende: il “chi apprende” è una relazione e il “come apprende” è sempre
influenzato dalla relazione. Se è vero che il docente non deve fare lo psicologo perché non ne
ha le competenze né gli scopi, è altrettanto vero che la scuola deve imparare dagli psicologi ad
ascoltare i ragazzi e le loro famiglie perché loro sono depositari di un sapere che scaturisce
dall’esperienza e che, in quanto tale, non ha meno valore del sapere scientifico che spesso è
considerato l’unica chiave di lettura della realtà e l’unico metro di valutazione delle persone.
La relazione docente-discente non si sviluppa a sé rispetto al resto del gruppo classe: essa è
relazione inserita in un insieme di relazioni in divenire. Il gruppo classe è spazio privilegiato
dell’apprendimento e della crescita: qui le generazioni si incontrano anche quando
apparentemente si scontrano; qui la collaborazione trasforma l’insegnamento in
apprendimento; qui l’integrazione è risposta spontanea e naturale al bisogno dell’uomo di
vivere la sua persona con gli altri. I protocolli per l’integrazione di studenti con BES sono
importanti e la normativa alla luce della quale sono stati previsti e concepiti, ha avuto il merito
di richiamare l’attenzione delle agenzie educative sui bisogni di questi studenti, ma rimangono
sterili adempimenti burocratici se non rimandano ad una realtà concreta che può nascere solo
dal basso.
La legge 104/1992, la legge 170/2010, il Decreto n. 5669 del 2011 con le relative Linee guida,
la circolare ministeriale n.8 del 2013 hanno sicuramente segnato una svolta nella storia della
scuola italiana riconoscendo agli studenti con BES il diritto alla personalizzazione. Perché ciò
non rimanga solo sulla carta, è necessario procedere con piccole ma concrete azioni: la
formazione dei docenti, il confronto tra scuola-studente-famiglia-specialisti, la stesura di un
piano personalizzato “onesto” e monitorato, l’adozione di libri di testo utili per diversi stili di
apprendimento, la costruzione di un archivio in cui condividere strumenti e buone pratiche, la
condivisione di griglie di valutazione personalizzate. Tutto questo potrebbe anche non essere
sufficiente. Ecco allora che la didattica inclusiva potrebbe non rivelarsi più solo una proposta
d’avanguardia, ma un’esigenza che permette di lavorare con coerenza ed efficacia. Un
approccio didattico che mira ad adeguare il contesto allo studente con difficoltà e non il
contrario, offre uno spunto per ripensare la didattica in generale, rendendola migliore per tutti.
Solo in questo modo nessuno è lasciato indietro e nessuno è lasciato andare troppo avanti da
solo.
Don Lorenzo Milani, che non casualmente dà il nome alla nostra scuola, ci ha consegnato una
preziosa eredità, quella di una “buona didattica” che si fonda sulla relazione. È la relazione che
permette di emozionarsi a scuola su un testo di poesia come davanti a un quadro; è la
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.10 Progetto inclusione -
sottoprogetto inclusione DSA
128
relazione che permette di riconoscere l’altro come “in sé” in continuo divenire e come
dimensione olistica unica. Non importa la disciplina che si è abilitati a insegnare per capire che
non esistono “bisogni educativi speciali”, ma solo “bisogni educativi” o per convincersi che non
esiste lo “studente medio”, ma tanti studenti che sono prima di tutto persone uniche e
irripetibili.
5. OBIETTIVI
Il progetto, parte integrante delle attività di inclusione gestite dal GLI, si propone di focalizzare
l’attenzione sulle specifiche esigenze legate ai DSA, affiancando i docenti nella progettazione e
realizzazione della personalizzazione. Ciò avverrà grazie al “Protollo di inclusione”, agli incontri
di formazione rivolti ai docenti e all’implementazione dell’archivio in cui condividere materiali e
buone pratiche.
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
- PAI (Piano Annuale per l’Inclusione)
- Materiali utili alla personalizzazione e all’inclusione condivisi nella piattaforma Moodle
7. DURATA
Settembre 2019 - Giugno 2020
8. FASI OPERATIVE
Si rimanda al Protocollo per l’inclusione 2019-2020.
9. RISORSE UMANE (interne - esterne)
I referenti per i BES, il corpo docenti e gli eventuali specialisti esterni che seguono i ragazzi
con DSA.
129
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.11 Progetto inclusione -
sottoprogetto inclusione DVA
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Inclusione Dva (alunni con certificazione 104/92)
2. RESPONSABILE
prof. Gianfranco Dodesini
3. GRUPPO DI PROGETTO
GLI d’Istituto
4. BREVE DESCRIZIONE
Dentro il grande contenitore degli alunni con Bes, rientrano gli alunni con certificazione
104/92, ovvero alunni con disabilità cognitiva, sensoriale o emotiva, o affetti da sindrome
organica, accertata da specialisti NPI ed attestata da apposita commissione ASST. Nelle classi
in cui sono iscritti questi alunni, sono assegnate specifiche risorse professionali (insegnante di
sostegno e/o assistente educatore), con il fine di svilupparne appieno le risorse cognitive
emotive e relazionali.
5. OBIETTIVI
Creare delle vere occasioni di inclusione dentro il contesto della Classe, nell’Istituto e nel
tessuto sociale di riferimento.
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
A far da sfondo a tutto il processo inclusiv dell’alunno vi è l’idea del “progetto di vita”, che deve
coinvolgere anche i servizi del territorio in un’ottica di co-progettazione, attraverso l’utilizzo di
protocolli d’intesa o lo strumento del PCTO.
7. DURATA
Quella di permanenza dell’alunno nell’Istituto.
8. FASI OPERATIVE
In primis predispone un protocollo di prima accoglienza con lo scopo di ricavare più
informazioni possibili sulla storia dell’alunno, sulle relazioni famigliari, sulle esperienze
scolastiche pregresse e su tutto quanto si ritiene utile per definire il profilo in ingresso.
Procede, nei primi giorni di scuola, ad un’attenta osservazione del comportamento cognitivo e
relazionale dell’alunno al fine di verificare, confrontare o confutare le informazioni ricavate in
fase di prima accoglienza. Successivamente, tenuto conto delle indicazioni di cui è in possesso,
il Consiglio di Classe organizza tutte le risorse di cui dispone (spazi, tempi, orario) al fine di
rendere efficace l’ intervento didattico-relazionale. Lo stesso organo elabora il PEI, documento
centrale della personalizzazione dell’intervento educativo evidenziando, tra gli altri, i curricoli
disciplinari ed i criteri minimi attesi per le competenze in uscita e per quelle chiave di
cittadinanza. In questa fase è coinvolta attivamente la famiglia dell’alunno che deve
condividere gli obiettivi di breve medio e lungo termine che si vogliono raggiungere. Il
processo si conclude con la valutazione annuale e pluriennale del curricolo che deve essere
significativa, progettata, personalizzata, orientata e multifattoriale.
9. RISORSE UMANE
Tutti gli insegnanti dell’Istituto, il personale Ata, i compagni ed i referenti dei servizi sociali del
territori
130
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.12 Progetto inclusione -
sottoprogetto inclusione alunni stranieri
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Inclusione alunni stranieri
2. RESPONSABILE
Prof.ssa Ferrari Alda
3. GRUPPO DI PROGETTO (eventuale)
Prof.ssa Ferrari Alda
Prof.ssa Lingiardi Giuseppina
4. BREVE DESCRIZIONE
Il gruppo di progetto segue lo studente NAI fin dalla richiesta d’iscrizione al nostro Istituto,
prima della quale si procede ad un colloquio con la famiglia e con l’alunno, in modo da
verificare la scelta scolastica, anche sulla base del percorso di studi compiuto nel Paese
d’origine.
Una volta avvenuta l’iscrizione dello studente NAI, e anche per quegli studenti stranieri non più
NAI, ma che comunque necessitino di perfezionare la lingua italiana o di apprendere e affinare
la lingua dello studio, il gruppo di progetto accompagna il Consiglio di Classe nella redazione e
nell’attuazione del PdP, organizzando gli interventi individualizzati, monitorando l’andamento
degli stessi e fornendo indicazioni operative ai docenti.
La responsabile del progetto partecipa al Gruppo di Lavoro Inclusione (GLI).
5. OBIETTIVI
Indirizzare gli studenti stranieri e le loro famiglie ad una scelta consapevole ed adeguata del
percorso di studi
Favorire l’apprendimento della lingua italiana L2 come lingua della comunicazione e dello
studio
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Nessuno
7. DURATA
Tutto l’anno scolastico
8. FASI OPERATIVE
131
Su appuntamento, colloquio orientativo con lo studente NAI e con la famiglia prima
dell’iscrizione.
Monitoraggio dei “bisogni iniziali” degli studenti stranieri NAI e non più NAI, ma che comunque
necessitino di perfezionare la lingua italiana o di apprendere e affinare la lingua dello studio
Consulenza agli insegnanti in fase di redazione ed attuazione del Pdp per studenti NAI e non
più NAI.
Organizzazione degli interventi individualizzati, con indicazioni operative ai docenti.
Monitoraggio dell’andamento dei Pdp.
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Il gruppo di progetto (Prof.ssa Ferrari e prof.ssa Lingiardi G.)
I docenti dell’Istituto
Il Gruppo Lavoro Inclusione (GLI).
10. BENI E SERVIZI
100 ore
11. COSTI (risorse umane + beni e servizi)
74 ore, per un costo di €2590, coperte con apposito finanziamento ministeriale (Area a rischio
forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica)
26 ore recupero docenti
132
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.13 Inclusione studenti con altri
Bisogni Educativi Speciali
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Inclusione studenti con altri Bisogni Educativi Speciali
2. RESPONSABILE
prof.ssa Chiara Bettoni
3. GRUPPO DI PROGETTO (eventuale)
La referente del progetto interagisce con i referenti degli altri ambiti relativi ai BES all’interno
del GLI (Prof.ssa Giudici, Prof. Dodesini, Prof.ssa Ferrari e Prof.ssa Leonida).
4. BREVE DESCRIZIONE
Ogni alunno è portatore di una propria identità e cultura, di esperienze affettive, emotive e
cognitive. Nella valorizzazione delle differenze, l’individualizzazione è questione riguardante
tutti gli alunni, non solo gli alunni in difficoltà, come possibilità di sviluppo delle potenzialità
individuali. All’interno di questa cornice di riferimento, la scuola è chiamata a rispondere in
modo puntuale ai bisogni peculiari di quegli alunni la cui specificità richiede attenzioni
particolari. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) vivono una situazione che li ostacola
nel processo di apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla vita sociale. In questi casi i
normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno
di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione) si arricchiscono di qualcosa di
specifico. Il bisogno educativo diviene allora “speciale”.
Il progetto “Inclusione studenti con altri Bisogni Educativi Speciali” si rivolge a tutti quegli
studenti (DM 27/12/2012 – CM 8/2013 – L.107, 2015) che vivono una situazione particolare
che li svantaggia, anche solo in modo transitorio, nel processo di apprendimento. Tali
situazioni possono essere legate alle condizioni di svantaggio socioeconomico, socioculturale, a
condizioni di salute o a tutte quelle situazioni contestuali, compreso l’impegno sportivo
agonistico, che possono impattare negativamente sul processo di apprendimento. Ogni alunno,
con continuità o per determinati periodi, può esprimere Bisogni Educativi Speciali rispetto ai
quali è necessario che la scuola attivi una risposta adeguata e personalizzata in modo da
difendere e promuovere il diritto allo studio di tutti e di ciascuno.
La convinzione che ispira e guida il progetto si rifà al pensiero di Don Lorenzo Milani “non c’è
nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”. Sempre Don Milani sottolineava
come una classe o una scuola sia una unità fatta di differenze, ogni studente è la sua storia, la
sua unicità, la sua famiglia, i suoi problemi, le sue potenzialità e i suoi limiti; possiamo allora
affermare che il concetto di giustizia, a scuola come nella vita sociale, non consiste nel dare a
tutti le stesse cose, ma nel dare ad ognuno quello di cui ha effettivamente bisogno.
5. OBIETTIVI
Finalità fondante il progetto è perseguire la piena inclusione di ogni studente nella realtà
scolastica e favorirne il successo formativo.
Il progetto, parte integrante delle attività di inclusione gestite dal GLI, si propone di focalizzare
l’attenzione sulle specifiche esigenze legate agli studenti che esprimono diverse condizioni di
133
svantaggio socioeconomico, socioculturale, derivanti da condizioni di salute o da altre
situazioni contestuali e di affiancare i docenti nella progettazione e realizzazione della
personalizzazione. Ciò avverrà grazie al “Protollo di inclusione”, agli incontri di formazione
rivolti ai docenti e all’implementazione dell’archivio in cui condividere materiali e buone
pratiche.
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
-PAI (Piano Annuale per l’Inclusione)
-Materiali utili alla personalizzazione e all’inclusione condivisi nella piattaforma Moodle
7. DURATA
Settembre 2019 - Giugno 2020
8. FASI OPERATIVE
Si rimanda al Protocollo per l’inclusione 2019-2020.
9. RISORSE UMANE (interne - esterne)
I referenti per i BES, il corpo docenti, la famiglia e gli eventuali specialisti esterni o tutor che
seguono gli studenti.
134
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.14 P.C.T.O.
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
P.C.T.O. (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento)
2. RESPONSABILE
Prof.ssa Stefania Giudicatti
3. GRUPPO DI PROGETTO (eventuale)
Prof.ssa Monica Bariselli
Prof.ssa Lia Caputo
Prof.ssa Stefania Giudicatti
4. BREVE DESCRIZIONE
I P.C.T.O. - Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento – (in origine
“Alternanza Scuola Lavoro”), introdotti nel nostro ordinamento scolastico dall’art. 4 della Legge
n.53/2003 e disciplinati dal successivo Decreto Legislativo n.77/2005, hanno trovato ampio
riconoscimento e valorizzazione nelle norme per il riordino dell’istruzione liceale, tecnica e
professionale (Regolamenti di cui ai DPR n.87-88-89/2010 e documenti relativi).
Con l’approvazione della Legge n.107/2015, i P.C.T.O. sono diventati componente strutturale
della formazione “al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento
degli studenti”. Tali percorsi, realizzati nei licei solo su base elettiva prima dell'entrata in vigore
della suddetta legge, sono divenuti obbligatori per un minimo di 200 ore nel triennio, ridotte
poi a 90 con le disposizioni di cui alla successiva Legge n.145/2018.
La metodologia didattica messa in atto con i P.C.T.O. risponde alla necessità di favorire e
realizzare un più stretto collegamento tra scuola e mondo del lavoro, avvicinando la
formazione scolastica alle competenze spendibili in tale ambito e sperimentando processi di
apprendimento attivi basati non più solo sul “sapere”, più specificamente caratteristico dei
percorsi scolastici, ma anche e soprattutto sul “saper fare” e sul “saper essere”, che qualificano
il know-how aziendale.
L'attività di P.C.T.O. fa dell'esperienza lavorativa un momento fondamentale del processo
culturale e formativo; costituisce una risorsa importante, complementare all'attività didattica e
mette in gioco tutti i diversi tipi di apprendimento: di carattere cognitivo, operativo,
progettuale, relazionale, emozionale. Essa si qualifica per la sua valenza formativa, culturale,
professionalizzante ed orientativa e rafforza il rapporto con il territorio.
I P.C.T.O. sono deliberati dai Consigli di Classe e coinvolgono studenti, Dirigente scolastico,
famiglie, personale di segreteria, rappresentanti di enti ed istituzioni presenti sul territorio. Le
attività sono programmate dalla scuola e dall’ente ospitante e si realizzano sulla base di
convenzioni e progetti formativi individuali, nei quali sono esplicitate le competenze attese dal
percorso. Al termine del progetto, tali competenze sono oggetto di valutazione da parte della
scuola, dell’ente ospitante e dello studente stesso, chiamato ad esprimersi rispetto alla propria
prestazione. Sulla base del giudizio complessivo espresso dal Consiglio di Classe, le
competenze raggiunte dallo studente vengono certificate dal Dirigente Scolastico con
indicazione del livello raggiunto.
135
È compito di ciascun Consiglio di Classe progettare i P.C.T.O., scegliendo tra le modalità
previste dalle norme e collocando le attività nel periodo ritenuto didatticamente più opportuno
(o durante l’anno scolastico o nel periodo di sospensione delle lezioni). Per quanto riguarda le
modalità di cui sopra, la scelta deve avvenire tra:
Tirocinio aziendale, che prevede un periodo di preparazione a scuola e un periodo di
attività lavorativa in autonomia presso aziende o enti raggiunti dagli studenti con mezzi
propri;
Project work, che consiste in un progetto di classe commissionato da un ente partner
che si realizza nelle aule o nei laboratori della scuola e si presenta all'ente una volta
concluso;
Impresa Formativa Simulata, consistente in un’azienda virtuale animata dagli studenti
che svolge un’attività di mercato in rete, facendo riferimento ad un’azienda reale che
rappresenta il modello di riferimento da emulare in ogni fase o ciclo di vita aziendale.
La scelta da parte del Consiglio di Classe della modalità di attuazione dei P.C.T.O. e dell'ente
ospitante con cui collaborare dovrà tenere conto, compatibilmente con le disponibilità offerte
dal territorio, dell'indirizzo di studi e delle inclinazioni e degli interessi degli studenti.
5. OBIETTIVI
Le esperienze di P.C.T.O perseguono le seguenti finalità:
attuare modalità di apprendimento flessibili, che colleghino sistematicamente la
formazione in aula con l'esperienza pratica;
arricchire la formazione dei percorsi scolastici con l'acquisizione di competenze più
immediatamente spendibili nel mercato del lavoro, in particolare le competenze chiave
europee per l'apprendimento permanente (comunicazione nella madrelingua e nelle
lingue straniere, competenze matematiche, scientifiche, tecnologiche, digitali, sociali e
civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale)
le competenze di cittadinanza (imparare a imparare, progettare, comunicare,
collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi,
individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare le informazioni) e le soft
skills (saper risolvere problemi in modo autonomo e creativo, sviluppare resilienza e
capacità di affrontare imprevisti e ostacoli, sviluppare empatia e intelligenza emotiva,
collaborare efficacemente in gruppo, sapersi proporre come leader imparando a
negoziare e rimanendo rispettosi dei ruoli e dei bisogni altrui, sviluppare
metacognizione e capacità di autoanalisi, rafforzare la propria autostima, potenziare
pensiero critico e flessibilità);
favorire l'orientamento degli studenti per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi
e gli stili di apprendimento individuali;
realizzare un organico collegamento tra le istituzioni scolastiche e formative e il il
mondo del lavoro e le società civile;
correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale sociale ed economico del territorio.
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
I prodotti dei P.C.T.O. sono i servizi e/o i prodotti commissionati dall’ente partner.
7. DURATA
Il progetto coinvolge tutti gli studenti del triennio e l’attività può essere collocata, a discrezione
del Consiglio di Classe, durante l’attività didattica o nel periodo di sospensione delle lezioni.
8. FASI OPERATIVE
I P.C.T.O. si sviluppano nelle seguenti fasi:
Analisi delle realtà produttive territoriali;
Progettazione delle attività da parte dei Consigli di Classe, in stretta collaborazione con
l'ente partner;
136
Attività di Formazione propedeutica;
Realizzazione del progetto;
Restituzione del progetto all'ente (in caso di project work);
Valutazione da parte dei consigli di classe e dell'ente sugli esiti del percorso;
Riflessione finale sull’esperienza svolta.
9. RISORSE UMANE (interne/esterne)
Le risorse umane coinvolte nei P.C.T.O. sono:
Docente responsabile del progetto (prof.ssa Stefania Giudicatti);
Docenti della commissione P.C.T.O.;
Docenti tutor dei progetti e coordinatori;
Personale di Segreteria;
Docenti formatori interni all’Istituto;
Formatori esterni all’Istituto;
Aziende/Enti: Comune di Romano di L.dia, M.A.C.S. di Romano di L.dia, Istituto
Comprensivo “G.B. Rubini" di Romano di L.dia, Istituto Comprensivo “E.Fermi” di
Romano di L.dia, Promoscuola Bergamo, Museo Matexplora di Treviglio,
BergamoScienza ed altri enti e professionisti ancora da individuarsi.
10. BENI E SERVIZI
I beni/servizi di cui si prevede l'utilizzo sono:
Locali della scuola;
Locali esterni (sala palazzo Muratori, auditorium oratorio, auditorium G.B. Rubini,
auditorium centro sociale Rubini a seconda della disponibilità e della capienza);
Trasporti per uscite/visite varie;
Utilizzo sala stampa;
Utilizzo strumenti informatici e multimediali;
Supporto di esperti esterni e interni;
Materiale di cancelleria e di allestimento vario.
11. COSTI (risorse umane + beni e servizi)
I costi sono indicativamente stimati in:
Pullman: 2.500,00 €;
Esperti esterni: 2.000,00 €;
Esperti interni: 1.000,00 €;
Beni: 1.000,00 €;
Tutor: 9.500,00 €.
137
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.15 Progetto accoglienza classi prime
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Accoglienza classi prime
2. RESPONSABILE
prof.ssa Lorenza Pulinetti
3. GRUPPO DI PROGETTO
prof.sse Agliardi Rosaria, Aresi Savina, D’Aprile Francesca, Seghezzi Emanuela
4. BREVE DESCRIZIONE
Il progetto consiste in una serie di attività utili a favorire l’incontro dei nuovi studenti fra loro,
con gli insegnanti e il personale della scuola, gli edifici di cui la scuola dispone, la città ed il
territorio in cui è inserita.
5. OBIETTIVI
- Favorire la conoscenza del gruppo classe;
- Migliorare la comunicazione e le capacità di relazione;
- Promuovere uno spirito di collaborazione e condivisione;
- Favorire la conoscenza delle motivazioni personali;
- Favorire la conoscenza degli spazi dell’Istituto;
- Fornire informazioni su curricoli, organizzazione, regolamento di Istituto;
- Favorire una prima conoscenza del territorio e della città
- Avviare alla riflessione su un metodo di studio adeguato.
- Avviare alla riflessione sulla convivenza civile
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Non previsti
7. DURATA
- Fase organizzativa: giugno e settembre
- Fase operativa: prime due settimane di scuola
- Fase valutativa: ottobre
138
- Riprogettazione: giugno-luglio
8. FASI OPERATIVE
- Analisi delle relazioni di gradimento (soddisfazione e criticità) da parte degli studenti e delle
valutazioni da parte dei Consigli di Classe relativamente al progetto dell’anno precedente, per
apportare eventuali modifiche e correttivi (novembre)
- Riesame del progetto (giugno)
- Validazione della nuova proposta da parte del Collegio Docenti (giugno)
- Predisposizione materiali, incontri accordi con personale coinvolto, richieste vari e
organizzazione pratica delle attività (giugno luglio e settembre)
- Presentazione attività ai docenti classi prime
- Realizzazione del progetto (prime due settimane di scuola)
- Valutazione da parte delle classi coinvolte e relativi Consigli di Classe (ottobre)
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Docenti, studenti classi 5^, personale ATA, personale Ente Parco e Polizia Locale, Sindaco,
Maresciallo dei Carabinieri
10. BENI E SERVIZI
- Auditorium “G.B. Rubini”
- Oratorio S. Filippo Neri
- Strumentazione audio-video
- Fotocopie
- Cartellette
- Pennarelli
- Cartelloni
11. COSTI
300€
139
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.16 Progetto Nuove Tecnologie nella
didattica
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Nuove tecnologie nella didattica
2. RESPONSABILE
Grasso Daniel
3. GRUPPO DI PROGETTO (eventuale)
TEAM DIGITALE: Daniel Grasso (animatore digitale), Elvira Cucci, Vittorio De Rosa, Rosaria
Luppino, Giuseppe Scaccabarozzi, Aline Mangili, Lorenza Scattolin.
4. BREVE DESCRIZIONE
Il progetto ha come scopo di gestire, aggiornare ed eventualmente migliorare tutto ciò che
nella scuola è legato alla tecnologia.
5. OBIETTIVI
5.1 SITO WEB D’ISTITUTO
- Aggiornamento del sito web
Si cercherà di tenere aggiornato il sito con materiale didattico di interesse comune.
5.2 REGISTRO ELETTRONICO
- Contribuire ad eventuali miglioramenti funzionali del registro elettronico
- Coordinare l'attività formativa e informativa sul registro elettronico
Il gruppo di lavoro continuerà a svolgere opera di monitoraggio e di formazione - informazione
ai docenti, oltre che di proposta migliorativa delle funzionalità di tale strumento.
5.3 ARCHIVIO MATERIALE DIDATTICO E COMPETENZE PROFESSIONALI
- raccogliere la documentazione di norma cartacea anche in formato digitale al fine di
fornire un archivio consultabile.
140
- somministrazione a tutto il corpo docente di un questionario on line sulle competenze
acquisite.
Si provvederà alla raccolta aggiornata del materiale didattico e la sua messa a disposizione dei
docenti sulla piattaforma e-learning Moodle se il materiale è di interesse di tutti i docenti, sul
registro elettronico se di interesse solo ai docenti del c.d.c.
Si procederà alla somministrazione a tutti i nuovi docenti dell’istituto di un questionario on line
che consenta di raccogliere informazioni sulle competenze acquisite nei loro percorsi didattici e
formativi.
Per i docenti che hanno già compilato il questionario negli anni precedenti, dovranno compilare
solo il questionario di aggiornamento delle competenze.
5.4 TEST CENTER ECDL
- Predisporre le sessioni d'esame NUOVA ECDL a scansione mensile
- Proporre attività in preparazione all’esame agli studenti
- Promuovere la conoscenza della certificazione
Si valuterà se ci saranno le condizioni per proporre agli studenti corsi in preparazione ad alcuni
moduli dell’esame NUOVA ECDL nell’ambito della attività integrative opzionali pomeridiane.
5.5 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD)
- offrire opportunità di formazione interna ed esterna nell'ambito della didattica con le
nuove tecnologie
- seguire progetti ed attività didattiche che facciano uso delle tecnologie
Nell'ambito del PNSD, già individuato un animatore digitale ed un team digitale, si provvederà
- per chi non l'avesse già fatto - a concludere la propria attività formativa, i cui contenuti e
metodi verranno a loro volta trasmessi ai colleghi di istituto in incontri formativi predisposti ad
hoc; il team seguirà poi le iniziative di didattica con le nuove tecnologie che si vorranno
condividere.
5.6 HARDWARE E SOFTWARE
- Adeguare materiale software e hardware alle nuove esigenze di digitalizzazione delle
attività
141
Si cercherà - compatibilmente con le disponibilità finanziarie - di rinnovare sia il materiale
hardware che quello software negli ambienti (laboratori di informatica, sala professori) che
necessitano di aggiornamento. Si seguiranno i nuovi impianti (es: laboratorio multimediale in
sede), acquisiti mediante l'assegnazione dei fondi PON. Si formeranno i professori di
informatica per l'utilizzo dei nuovi robot.
6. DURATA
Anno scolastico 2019/2020.
7. FASI OPERATIVE
Tutti i punti del punto cinque saranno eseguiti nel corso del A.S. 2019-2020.
8. RISORSE UMANE (interne / esterne)
- Gruppo di lavoro TEST CENTER ECDL: Giuseppe Scaccabarozzi (responsabile), Rosaria
Luppino (esaminatrice), Daniel Grasso(esaminatore), Daniele Icari (tecnico), Maria Teresa
Molteni (applicata di segreteria).
-ADDETTI AL REGISTRO ELETTRONICO: Daniel Grasso, Giuseppe Scaccabarozzi.
-SITO WEB: Pierluigi Massimo (tecnico), Elvira Cucci (docente).
-TEAM DIGITALE: Daniel Grasso (animatore digitale), Elvira Cucci, Vittorio De Rosa, Rosaria
Luppino, Giuseppe Scaccabarozzi, Aline Mangili, Lorenza Scattolin.
9. BENI E SERVIZI
-Certificazione ECDL
-Registro elettronico
-Produzione materiale multimediale / ipertestuale
10. COSTI (risorse umane + beni e servizi)
I Costi sono da imputare alle risorse umane che terranno i vari corsi di formazione.
142
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Attività formative alla convivenza civile: Giornata della Memoria 2020
2. RESPONSABILE
Prof.ssa Lorenza Pulinetti
3. GRUPPO DI PROGETTO
Professori: Carella Tommaso, Fassini Lucia, Rossi Cristina
4. BREVE DESCRIZIONE
Il Progetto prevede iniziative rivolte a tutti gli studenti dell'istituto destinate a dare particolare
rilievo alla celebrazione della giornata della memoria della Shoah. Le iniziative saranno
soggette all’approvazione dei singoli Consigli di Classe, i quali dovranno individuare un docente
referente, il quale si impegnerà a preparare gli studenti alla fruizione critica dell’attività e a una
restituzione della stessa. Il gruppo di lavoro terrà i contatti con gli esperti interni ed esterni
coinvolti, comunicherà le date e le modalità di svolgimento di ogni iniziativa, tenendo conto
dell’orario di lavoro di classi e docenti e riformulando, laddove necessario, gli orari curricolari.
5. OBIETTIVI
Ottemperando agli obiettivi del Consiglio d’Europa in merito alla formazione delle nuove
generazioni, con tali iniziative si vuole promuovere:
Cittadinanza attiva e consapevole
Integrare i contenuti appresi nei percorsi disciplinari;
Sviluppare la disponibilità al confronto e all'interazione dialettica;
Sviluppare il senso di responsabilità nella “cogestione” in alcune delle attività proposte
Promuovere una piena consapevolezza dei valori civili implicati nelle tematiche prese in
esame e approfondite
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Sarà cura dei docenti referenti e dei Consigli di classe stabilire le forme e i tempi della
restituzione e della realizzazione di eventuali prodotti finali che potranno essere soggetti a
verifica e valutazione, a discrezione dei docenti e discipline coinvolte.
7. DURATA
Vedi fasi operative
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.17 Progetto Cittadinanza -
sottoprogetto giornata della memoria
143
8. FASI OPERATIVE
Pianificazione degli interventi (interni ed esterni) (settembre/ottobre ’19)
Esame delle proposte pervenute (settembre/ottobre ’19)
Comunicazione delle iniziative ai Consigli di classe per ottenere l’approvazione (ottobre
’19)
Calendarizzazione delle iniziative (settembre/novembre ’19)
Realizzazione delle iniziative approvate (gennaio – febbraio - marzo ’20 )
Controllo attraverso focus group (dopo ogni evento/attività)
Valutazione degli esiti e comunicazione al Collegio Docenti (giugno ’20)
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Docenti
Amministrazione Comunale di Romano di Lombardia
Teatro De-Sidera
Giovanni Soldani (attore)
I.S.R.E.C. Bergamo
C.A.I. di Romano di Lombardia
Fondazione “Fossoli”
Fondazione “Memoriale della Shoa di Milano”
10. BENI E SERVIZI
Auditorium “G.B. Rubini”
Sala Teatro “S. Filippo Neri”
Palazzo Muratori
Sala della Rocca
Meteriale audio-video
11. COSTI (risorse umane + beni e servizi)
Risorse umane: le spese sono da valutare in base alle adesioni, e saranno sostenute
dalle famiglie degli studenti
Beni e servizi: circa 500€, le spese saranno sostenute dalle famiglie degli studenti
144
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.18 Progetto Cittadinanza –
sottoprogetto a scuola di Cittadinanza
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
A scuola di cittadinanza e costituzione
2. GRUPPO DI PROGETTO: Commissione Cittadinanza e Costituzione
3. BREVE DESCRIZIONE
Il termine “cittadinanza” si vuole indica la capacità di sentirsi consapevolmente cittadini,
liberi di esercitare i diritti inviolabili dell’uomo nel rispetto dei doveri inderogabili della società.
Il cittadino partecipa alla vita in ogni realtà, da quella familiare a quella scolastica, da quella
regionale a quella nazionale, da quella europea a quella mondiale.
La Costituzione italiana attraverso i suoi principi, i suoi valori porta in sé un’idea armonica e
coerente dell’essere umano inteso come cittadino infatti nella Costituzione si ritrova la “mappa
valoriale” per la costruzione della persona e del cittadino libero, solidale, responsabile
e partecipe, il valore antropologico e non ideologico della cittadinanza.
Il processo di costruzione della persona avviene nella relazione con gli altri. La scuola
rappresenta quella formazione sociale in cui il cittadino sperimenta l’alterità, esercitando la
cittadinanza nel rispetto dei diritti e dei doveri degli altri. Il progetto di Cittadinanza e
Costituzione per il Liceo don Milani rientra nella linea formativa dell’Istituto che ha alla base il
meglio dell’esperienza consolidata e delle risorse costruite in questi anni.
A questo proposito ci pare importante riportare le cinque linee guida espresse dalle scuole
del territorio nel quale il nostro Istituto è collocato:
avere parola per contare nella costruzione degli spazi sociali;
sperimentare pratiche di cura, solidarietà, responsabilità;
vivere il valore e la forza del collettivo (il noi, oltre all’io)
entrare in contatto con le grandi questioni del nostro tempo
vivere il sapere come patrimonio non astratto e decontestualizzato, ma utile a
capire il mondo e ad agire in esso
145
Di seguito è quindi indicato un progetto che intende portare a sistema e rendere organico
il meglio dell’esperienza maturata negli ultimi anni seguendo i principi sopra esplicitati e le
indicazioni previste dai documenti normativi.
4. OBIETTIVI
Il progetto ha come obiettivo educativo fondamentale quello di formare i giovani studenti
alle competenze civiche e sociali attraverso la ristrutturazione e la sinergia dei
curricula delle diverse discipline. Inoltre intende educare alla cittadinanza come azione
congiunta, coordinata, continuativa di soggetti diversi: Istituzioni scolastiche e
formative, Enti locali (Regione, Provincia e Comune), organizzazioni e associazioni del territorio
(civili, economiche, sociali), famiglie, imprese.
Il progetto non sarà limitato all’insegnamento di valori, ma orientato all’agire. Si
vuole sviluppare competenze sociali e competenze civiche che sono strettamente legate
alle conoscenze
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
CURRICULUM BIENNIO
FINALITÀ EDUCATIVE
Educare a riconoscere la propria personalità come una ricchezza in divenire.
Educare alla convivenza valorizzando la promozione della persona, potenziando un
atteggiamento positivo verso gli altri e l’ambiente circostante.
Educare alla partecipazione implementando la qualità delle competenze sociali e civiche
di ciascuno nell’ambito di percorsi di responsabilità partecipata, sviluppando il senso di
appartenenza alla propria comunità scolastica.
Far crescere negli studenti la consapevolezza dei diritti e dei doveri partendo dal
contesto scolastico.
Promuovere la solidarietà a tutti i livelli di vita sociale ed organizzata.
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
PARTECIPAZIONE. L’educazione e l’impegno nella partecipazione democratica alla vita
civile locale sarà la competenza civica per lo studente del biennio. Lo studente dovrà
dimostrare interesse verso le attività della collettività a lui più vicina e alle condizione di coloro
che non godono ancora pienamente dei diritti umani, nonché di impegnarsi in modo efficace e
solidale con gli altri e di partecipare alle iniziative di democrazia scolastica (assemblee,
esercizio di voto, rappresentante di classe, etc…)
146
IMPEGNO IDENTITÀ APPARTENENZA. Il benessere personale e sociale dello studente
sarà al centro delle attività del biennio. Si aiuteranno i futuri cittadini ad uno stile di vita sano
attraverso la consapevolezza che conseguire una salute fisica e mentale ottimali, è una risorsa
per se stessi, per la propria famiglia e per l'ambiente sociale immediato di appartenenza. (
gruppo di amici, gruppo classe).
ALTERITÀ E RELAZIONE. Educare alla consapevolezza che ogni uomo è un unicum
irrIpetibile. Accanto al benessere personale sarà importante avviare lo studente–cittadino a
pratiche di relazione interpersonale riconoscendo la diversità di ogni persona e la necessità
di assumere comportamenti corretti nel campo della sicurezza per la tutela della incolumità
della salute fisica e mentale propria e altrui.
RISPETTO E DIGNITÀ UMANA. Si favorirà la collaborazione e la solidarietà tra gli
studenti guidandoli nella valutazione critica di comportamenti lesivi della dignità della
persona, nella comprensione e all'aiuto dei compagni in difficoltà.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE CURRICULUM TRIENNIO
FINALITÀ EDUCATIVE
Consolidare la partecipazione civile degli studenti valorizzando la promozione della
persona, potenziando un atteggiamento di apertura verso gli altri e le istituzioni per
contrastare la disaffezione nei confronti della partecipazione democratica.
Implementare una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale
si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei
propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza
civile in generale e nella partecipazione alla vita democratica dello Stato.
Consolidare la qualità delle competenze sociali e civiche di ciascuno nell’ambito di
percorsi di responsabilità partecipata, sviluppando il senso di appartenenza alla propria
comunità.
Promuovere il dovere inderogabile di solidarietà a tutti i livelli di vita sociale ed
organizzata.
COMPETENZE SOCIALI e CIVICHE
PARTECIPAZIONE. Le abilità in materia di competenza civica riguardano la capacità di
impegnarsi in modo efficace con gli altri nella sfera pubblica e nella sfera lavorativa
attraverso i progetti di P.C.T.O., mostrando capacità di assunzione di responsabilità
verso i problemi della collettività e mettendo in campo ipotesi di soluzioni, frutto di
scelte eticamente responsabili. Ciò comporta una riflessione critica e la partecipazione
147
costruttiva, attraverso la presa di decisioni in particolare mediante l’esercizio del diritto
di voto.
IMPEGNO, IDENTITÀ, APPARTENENZA. Lo studente è accompagnato a costruire
consapevolezza della propria identità analizzando criticamente le situazioni personali e
quelle sociali e civili del proprio paese, riflettendo sulle conseguenze delle proprie azioni
nel rapporto mezzi/fini e proponendo strategie risolutive ai fenomeni sociali e civili;
dovrà comprendere le dimensioni multiculturali e socioeconomiche delle società
mondiali, in particolare di quelle europee, e il modo in cui l’identità culturale nazionale
interagisce con l’identità europea.
ALTERITÀ E RELAZIONE. L’attenzione all’alterità e alla diversità come arricchimento
della persona è il presupposto di questa competenza. Si favorirà quindi la capacità di
comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi, di mostrare attenzione verso le
diversità individuali e culturali, di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di
negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in consonanza con gli altri. Si
promuoverà l'attitudine alla collaborazione, al rispetto degli altri ed alla capacità di
superare i pregiudizi e cercare mediazioni educando alla gestione dei conflitti e a scelte
eticamente responsabili.
RISPETTO E DIGNITÀ UMANA. Il benessere sociale nella sua dimensione
dell’equilibrio uomo-ambiente, locale/globale, io/altro è la base per una crescita
equilibrata di ogni società. Lo studente attraverso l’esperienza di una cittadinanza attiva
e responsabile assume l’impegno in prima persona nella promozione della dignità
umana in tutte le sue espressioni.
Tali competenze sono declinate in competenze specifiche per ogni anno di studio in una
rubrica allegata ai curricula.
5. EVENTUALI PRODOTTI FINALI: Eventi e giornate a tema nelle quali gli studenti saranno
protagonisti e presenteranno i loro prodotti nelle diverse forme espressive (iconicografiche,
narrative, multimediali, teatrali, etc…)
6. DURATA
Triennale
7. FASI OPERATIVE
Per realizzare le finalità e gli obiettivi si intende procedere, in primis, insieme alle discipline
dell’asse storico-sociale e storico-geografico(), nell’individuare per ogni anno di insegnamento
della disciplina alcuni argomenti-contenuto intorno ai quali costruire un singolo modulo
didattico con un monte ore prefissato e associare una esperienza o una situazione
148
compito da proporre agli studenti, utile a sperimentare le competenze civiche e sociali che
sono alla base della disciplina.
Il percorso modulare proposto ai consigli di classe non aggrava “i programmi previsti”
ma si correla in modo agevole con gli obiettivi disciplinari e trasversali della progettazione
didattica nonché con le conoscenze previste dai piani di studio.
Per ogni anno si prevede la scelta dell’argomento-contenuto che dovrà tener conto delle
indicazioni del «Documento d’indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di
“Cittadinanza e Costituzione”» presentato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca il 4 marzo 2009. In esso si trovano ampi riferimenti alla cultura costituzionale, europea
e internazionale dei diritti umani e vengono indicati quali fondamentali “assi della
cittadinanza”:
• la dignità della persona e i diritti umani;
• l’identità e l’appartenenza;
• l’alterità e la relazione;
• la partecipazione e l’azione.
Ogni percorso contiene un repertorio di contenuti specifici, che dialogano con principi e valori
di cittadinanza trasversali alle discipline, e che si declinano in competenze sociali e civiche.
Il progetto prevede, quindi, che si promuova una dimensione interdisciplinare di lavoro a
carattere modulare capace di ampliare la dimensione culturale degli argomenti di studio ma
anche di favorire la collaborazione dei docenti verso la realizzazione trasversale di mete
educative condivise dal Consiglio di classe.
Verifiche e valutazione.
La valutazione dei moduli di Cittadinanza e Costituzione avverrà all’interno delle discipline che
partecipano con i loro contenuti alla costruzione del curriculum.
La valutazione delle competenze civiche e sociali sarà collegiale e confluirà nel voto
di condotta (vedi griglia di valutazione per il voto di condotta).
I PERCORSI ANNUALI
La Commissione dopo una attenta verifica e in riferimento alla suddivisione degli assi delle
competenze civiche e sociali ha delineato delle ipotesi di “Percorsi di Cittadinanza e
Costituzione” coerenti con le indicazioni del piano di formazione curricolare dell’istituto dentro i
quali sono costruiti due o tre moduli per anno.
149
I moduli non sono rigidi ma potranno variare negli anni. Gli argomenti proposti si potranno
declinare in modo orientato verso l’educazione alla cittadinanza attiva e l’azione pedagogica
della scuola condividendoli nella fase di progettazione con gli studenti.
Per la classe prima si propone il percorso CONOSCERSI E VIVERE INSIEME
RESPONSABILMENTE
Per la classe seconda si propone il percorso CONOSCERE E APRIRSI AGLI ALTRI.
Per la classe terza si propone il percorso IDENTITA’ E DIVERSITA’.
Per la classe quarta si propone il percorso ETICA DELLA RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE
E SOCIALE.
Per la classe quinta si propone il percorso LIBERTÀ E PARTECIPAZIONE.
La Commissione Cittadinanza e Costituzione ad ogni avvio di anno scolastico proporrà ai
Consigli di Classe alcune SITUAZIONI COMPITO, cioè esperienze o pratiche di
cittadinanza coerenti con le competenze civiche e sociali individuate. I Consigli di Classe
potranno scegliere in autonomia quelle più opportune per i propri studenti.
MODALITÀ OPERATIVE DEI SINGOLI PERCORSI
Il consiglio di classe
o nella fase di progettazione: adotta i moduli di cittadinanza e costituzione rif.
allegato, individua le competenze civiche e sociali sulle quali gli studenti
dovranno essere osservati, sceglie le situazioni compito/eventi proposti dalla
Commissione, indica un referente
o nella fase intermedia: monitora il percorso realizzato e fa una prima
valutazione delle competenze civiche e sociali nel voto di condotta.
o nella fase finale: valuta il percorso realizzato da ciascuno studente e fa una
valutazione delle competenze civiche e sociali nel voto di condotta e compila il
modulo di monitoraggio a cura del referente di classe. (allegato)
Ciascun docente
o prende atto degli argomenti disciplinari collegati e li inserisce nella progettazione
individuale con la sigla C & C.
o prevede le modalità di verifica.
o partecipa collegialmente alla valutazione delle competenze civiche e sociali nel
voto di condotta
8. RISORSE UMANE (interne/esterne): Tutti i docenti e gli studenti del Liceo, le Agenzie e gli
Enti del territorio.
150
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO Scuola e volontariato
2. RESPONSABILE
prof. ssa Pulinetti
3. GRUPPO DI PROGETTO
Prof.ssa Lingiardi Elena e Prof. Carella (referente per il volontariato)
4. BREVE DESCRIZIONE
Il percorso annuale di scuola e volontariato è un modo per sentirsi cittadini oltre che studenti.
Gli studenti attraverso la gestione e la partecipazione alle attività dell’associazione studentesca
di promozione sociale “Pamela Perolari” possono sperimentare pratiche di cura, solidarietà e
responsabilità impegnandosi in associazioni del territorio oppure verso gli studenti più in
difficoltà dello stesso Liceo.
5. OBIETTIVI
Il progetto ha come obiettivo educativo fondamentale quello di promuovere iniziative e progetti
sociali e di volontariato prevalentemente all’interno del Liceo. In particolare:
raccogliere fondi per il sostegno e la ricerca scientifica insieme alle associazioni
del territorio come AIL;
promuovere iniziative di volontariato e collaborare con altre associazioni di
promozione sociale del territorio ;
agire attraverso campagne prevenzione e d’informazione sulla tutela della salute
e del benessere psicofisico (in particolare tra i giovani);
condividere la logica, le finalità e gli scopi del volontariato nell’ambito della
educazione alla Cittadinanza a scuola attraverso le azioni concrete e la riflessione
promuovere la conoscenza della associazione e della sua attività nelle scuole per
una diffusione maggiore della sensibilità verso i temi del volontariato e della
solidarietà
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Nessuno prodotto concreto ma un servizio verso la comunità civile con certificazione delle
competenze.
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.19 Progetto Cittadinanza -
sottoprogetto Volontariato e solidarietà
151
7. DURATA
1° settembre 2019 al 8 giugno 2020
Fase Organizzativa: Settembre 2019: contatti con associazioni del territorio e presentazione
progetto alle classi 3 e 4
Fase erogativa: Raccolta adesioni, giornata di formazione e avvio attività (Ottobre 2019);
Fase Valutativa: valutazione fine anno. (Maggio 2019):
8. FASI OPERATIVE
Il progetto prevede 4 contesti di intervento:
1. Raccolte fondi/viveri attraverso i banchetti del mercato equo-solidale a Natale e Pasqua,
le vendite pro AIL, Settimana del DONA CIBO pro Caritas,
2. Interventi in ambito sociale: partecipazione agli spazi extrascuola in collaborazione con
associazione Solidarietà scolastica, Caf, Spazio compiti liceo,
3. Attività di cura e solidarietà a favore dei ragazzi dell’Associazione Agenha (teatro,
musicoterapia, acquaticità…)
4. Collaborazione alla rete delle associazioni del comune di Romano con partecipazione a
iniziative e percorsi formativi al volontariato, assemblee con i volontari, formazione
residenziale, sensibilizzazione al volontariato presso scuola medie del territorio; un
sabato dedicato alle associazioni di volontario organizzato per i CdC delle terze che lo
deliberano.
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Risorse umane interne: 2 docenti interni
Risorse umane esterne: 1 volontario con funzione di raccordo con le associazioni del
territorio
10. BENI E SERVIZI
Spazi scolastici
11. COSTI (risorse umane + beni e servizi)
152
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.20 Progetto spazio compiti
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Spazio compiti
2. RESPONSABILE
Prof.ssa Pulinetti Lorenza
3. GRUPPO DI PROGETTO
Professori: Marino Giulio, Seghezzi Emanuela, D’Aprile Francesca
4. BREVE DESCRIZIONE
Il progetto si propone di creare un ambiente di cooperazione tra studenti di classi diverse,
triennio e biennio, per favorire il successo scolastico dei più fragili. Si tratta di un pomeriggio di
studio assistito da docenti interni e risorse esterne, dove si studia insieme e si fanno i compiti.
5. OBIETTIVI
sostenere i processi cognitivi in situazioni di difficoltà di apprendimento, in vista del
successo scolastico e del calmieramento del drop-out
favorire l’integrazione interculturale tra alunni di nazionalità diverse
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Non previsti
7. DURATA
Novembre ’19 - giugno ‘20
8. FASI OPERATIVE
reclutamento alunni del triennio del Liceo disponibili a sostenere alunni dell’istituto in
contesto di fragilità di apprendimento
153
organizzato il gruppo degli studenti tutor, favorire e raccogliere la segnalazione da parte
dei Consigli di classe, dei potenziali fruitori dello “Spazio-Compiti”
elaborazione di un calendario
comunicazione del calendario ai singoli alunni fruitori
realizzazione dell’intervento (novembre’19-giugno ‘20)
raccolta feed-back
valutazione complessiva per un rilancio del progetto per l’a.s. 2020-21
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Docenti interni, personale A.T.A., Anna Maria Bianchi, Elio Massimino
10. BENI E SERVIZI
Spazi interni alla scuola, dizionari, libri di testo
11. COSTI
Nessuno
154
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.21 Progetto laboratorio teatrale
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
“Laboratorio per le arti interpretative dal vivo”
2. RESPONSABILE
Franco Zadra
3. GRUPPO DI PROGETTO (eventuale)
4. BREVE DESCRIZIONE
Il progetto LAIVin è un laboratorio di arti drammatiche finalizzato alla realizzazione di uno
spettacolo realizzato grazie al parziale finanziamento di Fondazione Cariplo.
5. OBIETTIVI
4. Sviluppare le competenze comunicative e relazionali.
5. Usare la voce in modo consapevole.
6. Conoscere le capacità espressive dei linguaggi non verbali.
6. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Spettacolo di fine corso.
7. DURATA
Intero anno scolastico
8. FASI OPERATIVE
f. Incontri settimanali (il giovedì dalle ore 14 alle ore 16 con inizio giovedì 7
novembre).
g. Partecipazione al Festival regionale LAIVin action (indicativamente l’ultima settimana
di maggio. Eventuali repliche dello spettacolo presentato al Festival a Bergamo
(Teatro Caverna) e a Romano di Lombardia.
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Responsabile di progetto (Franco Zadra)
Esperto esterno (Damiano Grasselli – Teatro Caverna)
10. BENI E SERVIZI
Utilizzo dell’aula multimediale per incontri settimanali
Eventuale affitto sala teatro per replica spettacolo.
11. COSTI (risorse umane + beni e servizi)
Vedi “progetto LAIVin” approvato da Fondazione Cariplo.
155
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.22 Progetto giornalino della scuola -
I care
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Giornalino della scuola: Icare
2. BREVE DESCRIZIONE
Comprendere e sperimentare il linguaggio giornalistico è diventato ormai fondamentale per
l'acquisizione di una cittadinanza attiva. Le competenze messe in moto dalla scrittura
giornalistica sono vitali per i ragazzi, oltre ad essere utili anche per l'Esame di Stato, che
prevede la conoscenza dei problemi attuali e la capacità di argomentare con riferimenti
pertinenti e con un lessico efficace. L'articolo di giornale è una tipologia testuale che richiede
una competenza specifica nell’uso delle tecniche di scrittura, nel riconoscimento delle fonti di
informazione, nella ricerca e nell’accertamento della “verità” dei fatti. L’articolo di cronaca,
l’articolo di opinione, l’inchiesta, l’intervista, l'articolo di divulgazione scientifica o filosofica
sono modalità comunicative a cui gli alunni sono scarsamente abituati, ma da cui sono
fortemente attratti. La scrittura di articoli, nella sua apparente semplicità, è il risultato di una
lunga fase preparatoria ed ha sicuramente una fase di ideazione creativa che si riflette nella
produzione del testo giornalistico. I singoli redattori, all'interno della organizzazione della
redazione, per poter comunicare più efficacemente collaboreranno, faranno squadra, per
cercare e scegliere le notizie da comunicare intenzionalmente al proprio pubblico.
Il lavoro di scrittura si svolgerà nel laboratorio multimediale, ma avrà alla base la ricerca della
notizia, che potrà svolgersi anche sul territorio. Gli alunni della scuola saranno i protagonisti, in
tutte le fasi di progettazione e nella produzione degli articoli. Sperimenteranno la cooperazione
attiva.
3. OBIETTIVI
Scoprire e costruire la notizia.
Conoscere meglio il tempo presente e lo spazio europeo e globale.
Sviluppare il piacere di scrivere, la creatività e l’espressività.
Comunicare le esperienze didattiche che gli alunni svolgono a scuola.
Facilitare la comunicazione interna ed esterna della scuola.
Favorire il lavoro attivo e cooperativo, sviluppando le capacità critiche e relazionali degli
studenti.
4. EVENTUALI PRODOTTI FINALI Un numero del giornalino
5. DURATA
Tempi di impiego settimanale:
2 ore settimanali per 7 settimane
Tempi di sviluppo complessivo del progetto
I quadrimestre
156
6. FASI OPERATIVE
Presentazione del giornalino Icare
Formazione della redazione
Indicazioni operative per la stesura di un articolo
Indicazione di fonti e metodi di ricerca della notizia
Pianificazione del lavoro: scelta dei temi da sviluppare a partire da notizie
Raccolta del materiale informativo e iconografico
Stesura degli articoli
Revisione degli articoli
Impaginazione
Pubblicazione
7. RISORSE UMANE
Interne: proff. Bizzoco e Loda
157
Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.23 Progetto istruzione domiciliare e
ospedaliera
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Istruzione ospedaliera e domiciliare
2. RESPONSABILE
Prof.ssa Claudia Lazzarini
3. BREVE DESCRIZIONE
Questo progetto è rivolto a quegli studenti ricoverati nelle strutture ospedaliere, o seguiti in
regime di day-hospital o di istruzione domiciliare, che, per gravi patologie, non possono
frequentare la scuola per un lungo periodo. Il servizio di istruzione domiciliare può essere
erogato nei confronti di alunni, iscritti a scuole di ogni ordine e grado, i quali, già ospedalizzati
a causa di gravi patologie, siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza
della scuola per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni.
Le attività didattiche vengono considerate - ferma restante la priorità dell'intervento medico
sanitario - come parte integrante del processo curativo al fine di contribuire al mantenimento o
al recupero dell'equilibrio psicofisico di alunni malati. Inoltre, sia la “scuola in ospedale” che
l’”istruzione domiciliare” sono equiparate alla “normale” frequenza scolastica. Il servizio in
questione può essere erogato anche nel caso in cui il periodo temporale, comunque non
inferiore a 30 giorni, non sia continuativo, qualora siano previsti cicli di cura ospedaliera
alternati a cicli di cura domiciliare oppure siano previsti ed autorizzati dalla struttura sanitaria
eventuali rientri a scuola durante i periodi di cura domiciliare.
La finalità del progetto è quella di:
garantire il diritto alla salute e all’istruzione dello studente ospedalizzato o costretto
a casa, prevenendo la dispersione scolastica
favorire il successo scolastico e formativo dell’alunno
facilitare il reinserimento nel contesto scolastico di appartenenza
limitare il disagio dovuto alla forzata permanenza in ospedale o a domicilio.
4. OBIETTIVI
Obiettivi educativi
Evitare l’interruzione del processo di apprendimento;
Conservare e sviluppare abilità cognitive e conoscenze disciplinari;
Mantenere il rapporto con la scuola di provenienza;
Recuperare l’autostima con nuove aree di competenza (tecnologie multimediali);
Rompere/attenuare l’isolamento del domicilio/ospedale.
Obiettivi didattici
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Raggiungere gli obiettivi minimi fissati dai vigenti Programmi Ministeriali
compatibilmente con lo stato di salute dell'alunno.
5. EVENTUALI PRODOTTI FINALI
Al termine del Progetto la Scuola trasmetterà all’U.R.S. – Lombardia e alla Scuola Polo
adeguata rendicontazione comprendente:
Relazione del percorso educativo dell’alunno
Dati di docenti che hanno effettuato gli interventi, materie di insegnamento, orario
effettuato e descrizione degli argomenti trattati
Relazione finale del Progetto
Scheda finanziaria a consuntivo. Ogni istituzione scolastica deve prevedere un
concorso finanziario del progetto, attraverso risorse proprie o di altri enti, pari ad
almeno al 50%della somma richiesta (prot.n. MIUR AOODORLO R.U. 10751 del
28/08/2012)
6. DURATA
Il progetto di istruzione domiciliare prevede, di norma, un intervento a domicilio del minore dei
docenti dell’istituzione scolastica di appartenenza, per un monte ore massimo di 6/7 ore
settimanali in presenza.
Per quanto concerne la scuola in ospedale, la tempistica viene stabilita dai docenti che operano
nell’ospedale stesso.
7. FASI OPERATIVE
SCUOLA IN OSPEDALE
Ogni studente ricoverato presso le strutture sanitarie in cui è operante una sezione di scuola in
ospedale può accedere al servizio. E’ compito dei docenti presenti in ospedale prendere
contatto con lo studente e i suoi genitori e verificare la loro disponibilità ad accedere al servizio
scolastico. Contestualmente, sarà cura dei docenti ospedalieri informare la scuola di
provenienza dell’alunno di averlo iscritto alla sezione ospedaliera e richiedere documentazione
relativa al piano delle attività formative previste per la classe di appartenenza. Quando lo
studente viene dimesso dall’ospedale, il corpo docenti dell’ospedale stesso invierà alla scuola di
provenienza la documentazione sul percorso scolastico svolto.
Tutti i periodi di attività svolti presso la sezione ospedaliera concorrono alla validità dell’anno
scolastico (Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122).
METODOLOGIE DIDATTICHE
Spetta al consiglio di classe il compito di prevedere un adeguamento delle attività formative
alle effettive esigenze dello studente. E’ possibile talvolta attivare videoconferenze tra scuola
(classe di appartenenza) e ospedale, previo contatto con il personale sanitario e i docenti della
sezione ospedaliera.
Le valutazioni dei docenti delle sezioni ospedaliere, debitamente motivate e trasmesse alla
scuola di appartenenza dello studente, devono essere considerate all’interno della valutazione
globale dello studente.
159
Particolare cura dovrà essere riservata al rientro degli studenti a scuola, allo scopo di rendere il
più agevole possibile per il loro reinserimento.
ISTRUZIONE DOMICILIARE (legge n.440/97)
Il servizio di istruzione domiciliare è rivolto a quegli studenti colpiti da gravi patologie o
impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno 30 giorni. Tale progetto necessita di
un’adeguata pianificazione didattica volta a garantire il diritto all’apprendimento.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Per quanto concerne le metodologie didattiche, vanno considerati i limiti strumentali dovuti alle
patologie, con le conseguenti ridotte abilità. Anche i tempi di applicazione allo studio, limiti
fisici e psicologici vanno considerati attentamente prima di qualunque tipo di intervento. Per
venire incontro alle esigenze psicologiche dello studente, vanno sfruttate le possibilità offerte
dalle moderne tecnologie telematiche per la comunicazione, come la videoconferenza, le chat,
la posta elettronica oppure audio-registrando le lezioni. In alcuni casi gli insegnanti si
recheranno presso il domicilio dell’alunno per spiegazioni e/o valutazioni.
Di seguito sono riportate le principali indicazioni operative sugli interventi formativi a domicilio
per gli alunni colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di
almeno trenta giorni (C.M. n.149 del 10/10/2001 – C.M. n. 84 del 22/07/2002 – C.M. n. 56 del
4/07/2003 – C.M. 4308/AO del 15/10/2004 -C.M. prot. 5296 del 26/09/2006 – C.M. prot.
n.108 del 05/12/2007 – C.M.87 prot. 272 del 27/10/2008)
FASE DI PROGETTAZIONE
Il coordinatore:
contatta la famiglia
richiede il consenso del genitore dell’alunno per attuare il progetto
chiede alla famiglia, agli assistenti sociali e al coordinatore della scuola in ospedale di
rivolgersi al medico curante per produrre la certificazione sanitaria ospedaliera con
specificazione del periodo di terapia e/o convalescenza
compila i modelli previsti per l’approvazione del progetto
il coordinatore invia tutta la documentazione per l’attivazione del progetto di istruzione
domiciliare all’USR – Lombardia e alla scuola polo di riferimento.
FASE ATTUATIVA
Il coordinatore:
chiede al consiglio di classe la disponibilità a collaborare al progetto di istruzione
domiciliare
compila il modello “Progetto”, specificando i dati dell’alunno, le ore di lezione previste
(indicativamente 20 ore mensili), il numero dei docenti coinvolti e la descrizione del
progetto educativo-didattico.
consegna ai docenti il registro sui cui devono essere annotati gli argomenti trattati,
l’orario di lezione e la firma del genitore; unitamente al registro viene consegnato un
modello per la valutazione dell’alunno e del suo impegno/partecipazione alla lezione.
VALUTAZIONE
Purché documentati e certificati dalla sezione scolastica ospedaliera, tutti i periodi di attività
svolti presso la sezione ospedaliera concorrono alla validità dell’anno scolastico ((D.P.R 22
giugno 2009 n. 122; D. Lgs 66/2017, art. 16; D. Lgs 62/2017, art.22).
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Ne consegue che le valutazioni dei docenti delle sezioni ospedaliere, debitamente motivate e
trasmesse alla scuola di appartenenza, devono essere considerate all’interno della valutazione
globale dello studente.
8. RISORSE UMANE
Docenti del Consiglio di Classe per quanto concerne l’istruzione domiciliare.
9. COSTI
Dati di docenti che hanno effettuato gli interventi, materie di insegnamento, orario
effettuato e descrizione degli argomenti trattati
Scheda finanziaria a consuntivo. Ogni istituzione scolastica deve prevedere un concorso
finanziario del progetto, attraverso risorse proprie o di altri enti, pari ad almeno al
50%della somma richiesta (prot.n. MIUR AOODORLO R.U. 10751 del 28/08/2012)
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Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore
Don Lorenzo
Milani
FORMAT DEI PROGETTI TRIENNALI
8.3.24 Progetto formazione docenti
1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Formazione docenti
2. RESPONSABILE
PROF.SSA Giancarla Costa
3. GRUPPO DI PROGETTO
Responsabile qualità
Responsabile formazione e aggiornamento
Funzioni Strumentali
Referente Tecnologie didattiche multimedialità
4. BREVE DESCRIZIONE
L. 107 13 luglio 2015 comma 124
La formazione in servizio è strettamente correlata agli adempimenti connessi alla
funzione docente
Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza
con il piano triennale dell’offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di
miglioramento delle istituzioni scolastiche
Il Piano dell’offerta formativa triennale dovrà contenere anche la programmazione delle
attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliare.
In coerenza con gli obiettivi formativi nazionali e con quelli specifici enucleati dalla scuola
previsti nel PTOF e nel PDM, il progetto si propone di soddisfare
bisogni formativi ed educativi degli studenti
bisogni formativi dei docenti
esigenze di sicurezza, tutela della salute, cultura della legalità
esigenze di sicurezza nel trattamento dei dati personali
5. OBIETTIVI
Realizzare corsi di formazione per Docenti utilizzando collaborazioni esterne e risorse
interne qualificate
Realizzare una raccolta di competenze professionali tra i Docenti da utilizzare a livello
organizzativo, gestionale e didattico
Promuovere il confronto fra docenti
Incrementare la ripetibilità dell’esperienza di aggiornamento
Migliorare i processi di autoformazione in servizio
Migliorare l’empowerment dell’istituzione e degli operatori
Rafforzare la messa a sistema dei processi di aggiornamento
Valorizzare le esperienze già attuate tramite creazione di un archivio
6. PRODOTTI FINALI
Corsi di formazione
Archivio multimediale della formazione
7. DURATA
Tutto l'anno scolastico
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8. FASI OPERATIVE
I responsabili dell’aggiornamento predispongono un piano di aggiornamento elencando:
obiettivi e finalità del corso, relatori, scansioni temporali, articolazione dei lavori,
risultati attesi e ricadute, autovalutazione, strategie di miglioramento
I docenti incaricati tengono il corso
I responsabili predispongono un piano di archiviazione dei documenti prodotti, allo
scopo di creare un archivio multimediale del corso, per mantenerne memoria
documentale
I responsabili realizzano un archivio multimediale del corso
9. RISORSE UMANE (interne / esterne)
Esperti interni qualificati
Esperti esterni, organizzazioni ed enti specializzati e qualificati
Segreteria dell'Istituto per la gestione degli eventuali aspetti economici
10. BENI E SERVIZI
/////
11. COSTI(risorse umane + beni e servizi)
12.500 Euro