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ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE - “G. PASTORI” -BRESCIA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. AV
INDIRIZZO: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria ARTICOLAZIONE:Viticoltura ed Enologia
ELABORATO nella seduta dell’ 11 maggio 2017
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA DOCENTE CONTINUITA’ INS. TECNICO-PRATICO CONTINUITÀ
3 4 5 3 4 5
Religione prof. Civettini Stefano x x x
Italiano prof.ssa Degli Angeli Danila x x x
Storia prof.ssa Degli Angeli Danila x x
Lingua straniera (Inglese.) prof. ssa Molinari Patrizia x x x
Matematica prof.ssa Ferrari Sara x
Gest. Ambiente Territorio prof. Trebeschi Guido x prof. Prati Giuseppe x
Enologia prof.ssa De Benedetto Tiziana
x prof.ssa Zaniboni Franca x x x
Biotecnologie Vitivinicole prof. Gerbino Antonio x prof.ssa Zaniboni Franca x x x
Viticol. e Difesa della Vite prof. Gerbino Antonio x prof. Prati Giuseppe x
Eco.Est.Mark.Legislazione prof. Bonaspetti Alberto x x x prof.ssa Zucchi Giulia x x x
Produzioni Animali prof. Bonardi Angelo x x x prof. Prati Giuseppe x x x
Scienze motorie prof. Ardesi Giancarlo x x x
Sostegno
ALUNNI
01 BORGHI Alessandro 14 GRUMI Fabio
02 BORONI Matilde 15 LUCCHI Chiara
03 CODENOTTI Samuele 16 MADOGLIO Matteo
04 CONTATO Oliver 17 MAESTRI Davide
05 CONTI Nicola 18 MANESSI Paolo
06 CORBARI Giorgia 19 MARMAGLIO Davide
07 DAMIANI Simone 20 MEROLA Matteo
08 DATTERI Gabriele 21 PELI Anna
09 DE STANCHINA Camilla 22 PENNA Andrea
10 FENAROLI Gabriele 23 PERONI Paolo
11 GANDOSSI Alberto 24 RODELLA Nicola
12 GAROLI Michele 25 SBERNA Federica
13 GRASSO Simone 26 VENTURA Chiara
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PROFILO PROFESSIONALE Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria:
ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente;
interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.
In particolare, è in grado di:
collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate;
controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;
individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;
intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;
controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;
esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;
effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio;
rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischio;
collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali;
collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.
2. Organizzare attività produttive ecocompatibili.
3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza.
4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale.
6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate.
7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali.
8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
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OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
Obiettivi culturali Obiettivi trasversali Obiettivi comportamentali
1 Osservare, conoscere e analizzare, anche da più punti di vista, le diverse realtà in modo da poter formulare giudizi ed operare scelte in modo autonomo, motivato e consapevole
Esprimersi efficacemente in forma sia scritta che orale, utilizzando anche appropriati linguaggi tecnici
Graduale superamento della visione egocentrica della realtà e acquisizione di un'ottica più vasta che tenga conto del punto di vista e dei diritti altrui e li rispetti
2 Esprimersi in modo preciso ed efficace e comprendere significati ed implicazioni dei messaggi altrui
Analizzare ed interpretare testi e documenti di diversa natura
Disponibilità al dialogo e al riesame delle proprie posizioni attraverso il confronto
3 Adattarsi con flessibilità ai diversi contesti e a situazioni professionali nuove, attuando processi di educazione permanente anche attraverso l'attitudine all'autoapprendimento
Effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo le opportune informazioni
Autocontrollo fisico ed emozionale
4 Organizzare il proprio sapere in modo interdisciplinare applicandolo ai diversi contesti
Capacità di lavorare produttivamente sia in modo autonomo che in gruppo
5 Esprimere giudizi adeguatamente motivati
Acquisizione del senso di responsabilità anche attraverso la consapevolezza delle conseguenze del proprio operato sia per sé che per la collettività
6 Elaborare dati ed analizzare situazioni ed esperienze in modo efficace per favorire processi decisionali
Nell’articolazione “Viticoltura ed enologia” vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie .
Discipline specifiche
Articolazioni “Viticoltura ed enologia”
Discipline III IV V
Produzioni animali 3 3 2
Complementi di matematica 1 1
Produzioni vegetali 5 4
Viticoltura e difesa della vite 4
Trasformazione dei prodotti 2 2
Enologia 4
Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 2
Genio rurale 3 2
Biotecnologie agrarie 3
Biotecnologie vitivinicole 3
Gestione dell’ambiente e del territorio 2
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CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO
Al termine dello scrutinio sulla base degli esiti del singolo studente vengono assegnati i punti di credito. Le modalità d’assegnazione del punteggio di credito scolastico sono fissate dalla Tab. A allegata al D.M. 42/2007 La fascia alta della banda di oscillazione viene assegnata agli alunni in possesso di almeno tre dei seguenti descrittori:
1. Regolarità della frequenza
2. Impegno, interesse e partecipazione;
3. Partecipazione positiva ad attività integrative proposte dall’Istituto (tutte le attività aggiuntive certificate dalla scuola)
4. Crediti formativi certificati da Enti esterni;
5. Media dei voti con parte decimale maggiore o uguale a 0,5.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L'alternanza scuola-lavoro, così come prevista dall'art. 4 della Legge 53/03 e dal relativo decreto attuativo n. 77/2005, rappresenta una modalità di realizzazione della formazione del secondo ciclo di studi e un’esperienza didattico formativa significativa per il miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti. La novità più importante è rappresentata dalla possibilità di svolgere l'intera formazione attraverso l'avvicendarsi di periodi di studio e di lavoro.
La progettazione del nostro istituto si compone delle seguenti fasi:
Fase di sensibilizzazione per le classi seconde (Conoscenza dei tre settori aziendali)
Attività pratiche in Azienda per le classi terze (Conoscenza delle procedure e dei processi tipici dell’attività del settore, applicazione delle conoscenze)
Attività pratiche in Azienda per le classi quarte (Conoscenza delle tecniche agronomiche, degli interventi colturali, delle tecniche di trasformazione dei prodotti, delle fasi di compostaggio, dei principali inquinanti di acqua, suolo e aria).
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 26 alunni, 7 femmine e 19 maschi di cui due con PDP. Tre
studenti sono ripetenti e gli altri provengono dalla IV AV. Il gruppo si presenta numeroso ed
eterogeneo sotto svariati aspetti: comportamentali, attitudinali, motivazionali e nelle modalità di
apprendimento.
Gli alunni hanno mostrato un buon livello di socializzazione ed hanno instaurato, nel
corso del triennio, un rapporto abbastanza propositivo con i docenti favorito da una buona
continuità didattica con l’eccezione di Enologia e Gestione dell’ambiente e del territorio.
La classe ha evidenziato un eterogeneo interesse allo svolgimento dell’attività didattica,
sia nell’area umanistica che in quella tecnico scientifica; gli allievi più motivati e curiosi hanno
contribuito a vivacizzare le lezioni con i loro frequenti interventi critici, generalmente pertinenti,
o con richieste di chiarimenti, altri hanno comunque seguito con interesse, altri ancora non
hanno accolto gli stimoli che le varie aree disciplinari proponevano e si sono limitati ad uno
studio superficiale ed a volte opportunistico.
La diversa partecipazione e motivazione allo studio hanno determinato notevoli
differenze nella crescita personale e nella preparazione professionale. I migliori hanno
sviluppato un forte interesse per tutte le aree disciplinari, hanno pienamente acquisito il
metodo di studio, sanno esprimere giudizi critici e motivati, hanno solide basi sia nelle
conoscenze che nelle competenze acquisite. Viceversa nei casi più problematici si palesano
difficoltà organizzative, superficialità nell’affrontare le varie prove e scarsa capacità di
rielaborazione, spesso connessa a delle lacune pregresse, non completamente colmate nel
tempo.
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Per quanto sopra riportato gli obiettivi comportamentali sono sostanzialmente raggiunti
mentre le competenze disciplinari non sono state completamente raggiunte ed a metà aprile
circa un terzo degli studenti presentava almeno tre o più insufficienze di cui alcune anche
gravi.
Oltre all’attività didattica curricolare agli allievi sono state offerte possibilità di ampliare le
conoscenze con visite tecniche e viaggi di istruzione come sotto riportato:
o Viaggio d’istruzione in Toscana, con visita agli impianti vitivinicoli, alle cantine (“Guado
al Melo”, “Banfi”, “Casalvento”, “Poliziano” ed “Ercolani”) ed alle città di Montalcino,
Pienza, Radda in Chianti, Castello di Brolio, Montepulciano e Siena. Visita all’Oasi del
WWF “Palude di Bolgheri” [Li]
o Settimana di studio in Inghilterra per un gruppo di 2 studenti e 2 studentesse per il
potenziamento della lingua inglese
o Rappresentazione teatrale di ‘La patente’ e ‘L’uomo dal fiore in bocca’ di Luigi
Pirandello
o Uscita didattica alle cantine “Cà Maiol” di Desenzano
o Uscita didattica alle cantine Berlucchi
o Visita didattica VCR
o Progetto “Quotidiano in classe”.
o Progetto “ EDUCHANGE “ .
o Conferenza in Istituto: “Bere Consapevole”
o Convegno “Sicurezza alimentare” c/o auditorium provincia di Brescia
o Corso di approfondimento con l’Enologo d’Istituto Dr. Marco Zizioli
o Conferenza sul tema “Le polveri sottili” proposto dall’Università Cattolica di Brescia
o Incontro di Orientamento universitario con personale dall’Università Cattolica di
Piacenza
Gli allievi hanno svolto od hanno in programmazione prove scritte di simulazione per l’esame:
simulazione della prima prova scritta di italiano il 19/05
simulazione della seconda prova scritta di enologia il 25/05
prima simulazione della terza prova scritta il 14/03
seconda simulazione della terza prova scritta il 10/05
E’ stato inoltre attivato il progetto CLIL:
Il progetto Content Language Integrating Learning (CLIL) si prefissa l’obiettivo di implementare la competenza linguistica degli studenti negli ambiti specifici del loro percorso di studi, principalmente attraverso lo sviluppo di un vocabolario di microlingua specifico ed adeguato. Durante le ore destinate al progetto, agli studenti è stato chiesto di interagire sia con la docente di Inglese (docente facilitatore) – prof.ssa Patrizia Molinari – che fra di loro in lingua inglese e di illustrare le attività a cui sono dediti in maniera esaustiva e il più precisa possibile. E’ stato dato particolare risalto alle pratiche che contraddistinguono l’agricoltura sostenibile e alle scelte messe in atto in codesto Istituto. Il fine di tale progetto è stato quello di permettere agli studenti di analizzare ed approfondire i contenuti disciplinari previsti dalle programmazioni presentate dai docenti curricolari, utilizzando la lingua straniera come lingua veicolare, favorendo così, la loro capacità di relazionare in lingua inglese riguardo argomenti specifici. La classe ha realizzato otto ore di codocenza con l’insegnante di lingua inglese – prof.ssa Patrizia Molinari – vertenti su moduli formativi relativi a due dei tre settori dell’Azienda agraria: Serra e Stalla. Gli argomenti inerenti il settore Vitivinicolo sono stati trattati ed approfonditi nella parte di microlingua affrontata durante le ore curricolari di lingua Inglese. Le lezioni sono state articolate in quattro incontri di due ore ciascuno e con cadenza settimanale. Come spunto per le esercitazioni la docente ha prodotto del materiale didattico che ha caricato sul registro elettronico per la condivisione con gli studenti. Successivamente gli allievi sono stati divisi in piccoli gruppi di
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lavoro (3-5 studenti/gruppo) che al termine hanno presentato un loro elaborato scritto per ognuna delle due attività proposte. Al termine dell’unità didattica ogni studente ha esposto al docente facilitatore ed ai compagni di classe le tematiche approfondite dimostrando la specifica conoscenza della materia e quella della lingua settoriale. In altre parole ha evidenziato le proprie competenze linguistiche tecniche e strategiche. La valutazione del docente concerneva le scelte comunicative ed espositive sia del gruppo che del singolo. La prof.ssa Paola Apostoli in tre ore ha trattato il tema degli OGM. Due ore le ha dedicate alla lezione frontale ed al suo successivo confronto con e tra gli studenti. Un’altra ora è stata dedicata alla verifica dell’apprendimento dei contenuti del progetto. Il tema era di estrema attualità e coinvolgeva molti aspetti della vita e del mondo agro-industriale. Nello specifico si è partiti dalla definizione di OGM, sono state indagate le applicazioni e le differenze tra agricoltura convenzionale e quella con organismi ingegnerizzati con relativi processi di selezione e di produzione. Sono stati inoltre identificati quali sono i prodotti geneticamente modificati, dove vengono coltivati, qual è la situazione attuale in Europa e principalmente in Italia, proponendo il bilancio tra benefici e costi. La lezione frontale teorica è stata svolta mediante l’utilizzo di slides e proiezione di un filmato cui è seguito un dibattito in lingua inglese al fine di favorire un aperto confronto tra gli alunni e valutarne la capacità di relazionarsi. La lezione è stata svolta con la compresenza dei docenti di biotecnologia. Tutto il materiale didattico è stato condiviso con gli studenti insieme a materiale supplementare in italiano in modo di completare l’approfondimento con particolare riferimento alle tecniche biotecnologiche. La valutazione è stata inserita nella disciplina Biotecnologie vitivinicole.
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Argomenti tesine 5AV
BORGHI Alessandro Il Chianti classico DOCG
BORONI Matilde Confronto tra Champagne e Spumante
CODENOTTI Samuele Il Satèn DOCG
CONTATO Oliver Microorganism EM
CONTI Nicola Presentazione azienda Guido Berlucchi
CORBARI Giorgia Il colore
DAMIANI Simone Anomalie climatiche e il loro impatto su viticoltura ed enologia
DATTERI Gabriele Presentazione Groppello DOC Valtenesi
DE STANCHINA Camilla Degustazione del vino legato al Curtefranca DOC
FENAROLI Gabriele Ipotesi di conversione in biologico del vigneto dell’Istituto Pastori
GANDOSSI Alberto
GAROLI Michele Viti resistenti
GRASSO Simone “La produzione del Garda classico Superiore DOC”
GRUMI Fabio Dalla vinaccia alla grappa
LUCCHI Chiara
MADOGLIO Matteo Amarone della Valpolicella
MAESTRI Davide Il Groppello di Mocasina
MANESSI Paolo Ipotesi di conversione in biologico della cantina dell’Istituto Pastori
MARMAGLIO Davide Franciacorta DOCG “Dosaggio zero”
MEROLA Matteo Viticoltura di precisione
PELI Anna Impatto ecologico del vino
PENNA Andrea Ipotesi sull’uso combinato di anidride solforosa e resveratrolo per la spumantizzazione con affinamento in botte di legno
PERONI Paolo La Bellagna
RODELLA Nicola Biologico o convenzionale?
SBERNA Federica Affinamento sur lies
VENTURA Sara Cantina Montorfano De Filippo: Franciacorta brut
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RELAZIONI DEI SINGOLI DOCENTI
RELIGIONE DOCENTE: prof. Stefano Civettini
La classe risulta costituita da 22 alunni. Durante l'anno scolastico, gli argomenti proposti e concordati sono stati affrontati con ampie discussioni, in particolare quelle riguardanti i temi nell'ambito della morale cristiana e delle problematiche religiose e sociali. Particolare importanza, con continui riferimenti, sono stati gli argomenti inerenti alla persona nella società, alla famiglia, alla morale secondo i principi cattolici e laici, al Concilio Vaticano II e alla dottrina sociale della Chiesa. Nel complesso posso affermare che un gruppo di alunni ha manifestato un vivo interesse e ha saputo cogliere la valenza culturale della disciplina sviluppando quello spirito critico indispensabile per il tipo di tematiche che sono state proposte. Diversamente altri alunni, per le numerose assenze, venendo meno la continuità non hanno pienamente raggiunto gli obiettivi previsti. Il giudizio espresso sui singoli è stato formulato sulla base della partecipazione in classe e sui lavori di approfondimento scritto. Il profitto raggiunto nel complesso è ottimo o discreto, per alcuni alunni sufficiente. OBIETTIVI PREFISSATI
L'Irc nel triennio si pone come obiettivo generale di rispondere alle esigenze di verità e ricerca, vuole contribuire alla formazione della coscienza morale non tanto perché ne inclina le decisioni, ma perché offre elementi per scelte consapevoli e responsabili. Gli alunni hanno ricercato le risposte che lungo la storia, gli uomini, le religioni e dottrine hanno cercato di offrire agli interrogativi umani più profondi. Hanno compreso la necessità che la dimensione religiosa e le risposte di senso alla vita, si traducano in scelte etiche e morali, per una valutazione del proprio agire. CONTENUTI
PROGRAMMA SVOLTO PER UNITÀ DIDATTICHE
Specifico della morale Cristiana
L'etica della vita
La bioetica: epistemologia del sapere
Il problema dei modelli di riferimento morale
I principi della bioetica cattolica
I principi della bioetica laica
Inizio vita
Accanimento terapeutico e eutanasia
Fecondazione assistita: tecniche e questioni etiche
Clonazione: tecniche e questioni morali
L'etica delle Relazioni
L'etica della Solidarietà
La famiglia nella visione cristiana
Il riconoscimento delle coppie civili
Il matrimonio laico e il divorzio
Il matrimonio cristiano: significato valoriale e religioso; i casi di nullità
La Dottrina sociale della Chiesa
Concilio vaticano II
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli alunni conoscono i principi fondamentali del cattolicesimo, sono in grado di elaborarne i contenuti e di organizzarli in modo esaustivo. Sanno stabilire in modo proficuo opportuni punti di collegamento tra l'Irc e le altre discipline; hanno compreso e maturato i valori del rispetto, della tolleranza, del dialogo, dell’impegno comune, della solidarietà.
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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA DOCENTE: prof.ssa Danila Degli Angeli
OBIETTIVI
Conoscenze:
Rafforzare le conoscenze linguistiche attraverso l’analisi dei testi (letterari o di altro genere).
Evidenziare un’adeguata conoscenza del quadro storico-letterario nel quale collocare opere e autori.
Acquisire la consapevolezza della molteplicità delle dimensioni di fruizione e di analisi del testo letterario.
Capacità:
Decodificare, comprendere e interpretare i testi letterari.
Effettuare analisi, sintesi e approfondimenti in relazione al tema trattato.
Effettuare collegamenti anche interdisciplinari sulla base di procedimenti induttivi e deduttivi.
Competenze:
Produrre testi orali e scritti con proprietà di linguaggio e organicità concettuale.
Elaborare opinioni personali con precisione lessicale, chiarezza espositiva e coerenza argomentativa.
CONTENUTI
GIACOMO LEOPARDI : biografia, il pensiero e le opere. Pessimismo storico e pessimismo cosmico, lettura e analisi dei Canti: L’Infinito, Alla luna, A Silvia, Il passero solitario, Il sabato del villaggio, da Il ciclo di Aspasia: A se stesso. Il pessimismo eroico dell’ultima fase. Dal Romanticismo al Positivismo: contesto storico e ideologico: Comte, Darwin, Marx. LE ESPRESSIONI LETTERARIE DEL POSITIVISMO: Naturalismo e Verismo con riferimento agli autori più significativi e alle loro opere maggiori. Flaubert, Maupassant, i fratelli De Goncourt e il romanzo “Germinie Lacerteux,”; Zola “IL romanzo sperimentale”, il Ciclo dei Rougon Macquart VERISMO: Giovanni Verga: biografia ed opere, l’approdo al Verismo con la novella Nedda, la poetica dell’impersonalità dell’arte, Da “Vita dei campi”: “Rosso Malpelo” e “Cavalleria rusticana”, Da “Novelle Rusticane”: La roba e Libertà. “Il ciclo dei Vinti” “I Malavoglia” e “Mastro don Gesualdo”: la trama e i personaggi più significativi, lo stile e lettura di alcuni brani di entrambe le opere. I SIMBOLISTI FRANCESI: Baudelaire: “ I fiori del male” lettura e analisi de L’Albatro LA SCAPIGLIATURA: caratteri generali e confronto con il Simbolismo. Cenni a Giosuè Carducci e lettura di “Davanti a San Guido” e “Traversando la Maremma toscana”, contenuti propedeutici al viaggio di istruzione in Toscana. IL DECADENTISMO europeo, l’influenza di Nietzche e di Freud, il Decadentismo italiano. GIOVANNI PASCOLI: biografia e opere, la poetica de” Il Fanciullino” Da “Myricae” : Arano, Lavandare, Novembre, X Agosto, Temporale, Il lampo, Il tuono, L’assiuolo Da “I canti di Castelvecchio”: Il gelsomino notturno. Il Pascoli politico: La grande proletaria si è mossa. GABRIELE D’ ANNUNZIO: l’uomo e il suo tempo, il mito di una vita inimitabile; la poetica: estetismo, panismo, superominismo. Da “ Alcyone” : La pioggia nel pineto, Meriggio, I pastori. LA NARRATIVA DEL NOVECENTO: caratteri del romanzo novecentesco, l’influenza della psicoanalisi, la crisi dell’uomo moderno.
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ITALO SVEVO: la biografia, la formazione culturale, l’incontro con la psicoanalisi. La figura dell’inetto nei primi romanzi: ”Una vita” e “ Senilità”, “La coscienza di Zeno” struttura e trama del romanzo, Lettura di “ La prefazione del dottor S.”, “Preambolo”, “L’ultima sigaretta”, “Lo schiaffo del padre”, “Il fidanzamento con Augusta”, “La conclusione del romanzo.” JAMES JOYCE, l’amicizia con Svevo, la tecnica del “monologo interiore”, lettura di “Gente di Dublino” LUIGI PIRANDELLO: L’autore e il suo tempo. La poetica dell’Umorismo, le opere: le novelle, lettura e partecipazione alla rappresentazione teatrale di: La patente e L’uomo dal fiore in bocca I romanzi con particolare riferimento a “Il fu Mattia Pascal”, il teatro : caratteri generali. IL FUTURISMO: aspetti salienti e lettura delle parti essenziali di “Manifesto del Futurismo” di Filippo Tommaso Marinetti. LA POESIA DEL NOVECENTO: caratteri generali G: UNGARETTI: la poetica, da “L’allegria”: “In memoria”, I fiumi, Veglia, San Martino del Carso, Soldati, Fratelli, Mattina. Da “Il dolore”: Non gridate più. UMBERTO SABA: il legame con Trieste, lettura di “Città vecchia” e “Trieste” LA PROSA DELLA PRIMA META’ DEL NOVECENTO: caratteri e tematiche con riferimento ad alcuni autori. Il Neorealismo in letteratura e nel cinema. Cenni alla letteratura americana degli anni Venti.
METODI
Il metodo didattico che è stato applicato è quello della lezione frontale e del dialogo, nel rispetto delle singole personalità, per cogliere le perplessità e le necessità dei singoli alunni. Una lezione aperta al confronto e alla verifica della comprensione degli argomenti trattati.
Nello svolgimento dei programmi sono stati effettuati frequenti collegamenti tra la Storia letteraria e quella civile, allo scopo di raggiungere una maggiore organicità culturale, constatato che negli Istituti Tecnici, all'Italiano e alla Storia è sostanzialmente affidata l'educazione umanistica di cui è noto l'apporto al conseguimento di una formazione culturale idonea ad attuare una complessiva maturità umana e a rendere illuminata e consapevole la stessa preparazione professionale
Lo studio letterario in questa prospettiva didattica ha visto integrarsi due momenti essenziali: quello dell’inquadramento storico degli autori e dei movimenti e quello della lettura diretta delle pagine più significative dei testi presi in esame, seguiti dalla comparazione tra diversi autori relativamente ad alcuni temi di interesse fondamentale quali, la concezione della vita, l’idea della morte, il senso del mistero, la solitudine esistenziale, l’impegno civile e politico.
I riferimenti alle letterature straniere sono avvenuti con il Naturalismo e il Simbolismo e con Joyce in relazione a Svevo, i narratori americani degli anni Venti con riferimento alla storia civile di quegli anni.
L'analisi stilistica dei testi si è limitata alle considerazioni più generali sulla struttura formale e all'individuazione delle principali figure retoriche.
La classe è stata inoltre sollecitata a rafforzare l’apprendimento della lingua italiana ed il possesso delle capacità espressive con opportuni richiami alla struttura morfosintattica della nostra lingua ed al suo patrimonio lessicale onde rafforzare, accanto alla formazione letteraria, l’essenziale educazione linguistica.
Il piano di lavoro presentato all’inizio dell’anno scolastico prevedeva la trattazione di altri importanti autori del Novecento, quali Eugenio Montale e di alcuni prosatori della seconda
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metà del secolo; non è stato possibile rispettare quanto preventivato per motivi quali: l’elevato numero di ore di lezione che, nel corso dell’anno scolastico, sono state dedicate ad altre attività legate all’indirizzo di studi: conferenze, uscite didattiche, stages ecc.., al fatto che la classe è numerosa e lo svolgimento delle interrogazioni, su argomenti di una certa ampiezza, ha richiesto tempi piuttosto lunghi e anche perché la classe non sempre si è sempre impegnata quanto avrebbe dovuto.
STRUMENTI
Testo in adozione: “Letteratura Letterature” di G. Armellini e A. Colombo Vol: 3 Ed. Zanichelli.
Poiché il suddetto testo è stato ritenuto dagli alunni di difficile fruizione, si è reso necessario il supporto di altri testi e di materiale fornito dall’insegnante.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Verifiche:
Per lo scritto sono stati proposti: a) tema tradizionale di argomento letterario, storico e di attualità. b) Saggio breve. c) analisi del testo ( individuazione delle tematiche fondamentali, confronto con altre opere, collegamento al contesto storico-culturale c) analisi del testo non letterario.
Per l’orale sono state effettuate interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza. Nel primo trimestre sono state proposte due verifiche scritte e una/ due orali, nel pentamestre, tre verifiche scritte e due/tre orali. Valutazione
La valutazione è stata finalizzata a misurare l’efficacia del progetto didattico attuato, a constatare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dalla classe e in quale misura.
Ogni verifica ha avuto valore formativo: per rafforzare, recuperare, integrare e poi sommativo: nei giudizi finali, come giudizio complessivo sull’apprendimento conseguito dall’alunno.
Scala dei voti utilizzati : in conformità a quanto previsto dalla vigente normativa è stata utilizzata la scala dei voti da 1 a 10.
L’alunno ha conseguito la sufficienza quando ha dimostrato di: comprendere gli argomenti fondamentali ma in modo non approfondito; se guidato, di saper utilizzare le competenze acquisite in situazioni simili ma di non essere in grado di applicare competenze e conoscenze in compiti complessi; di esprimersi in modo semplice ma chiaro e corretto sia nello scritto sia in orale; di usare in modo adeguato la terminologia specifica della disciplina.
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STORIA DOCENTE: prof.ssa Danila Degli Angeli
OBIETTIVI
Conoscenze:
Conoscenza di eventi, fatti e problemi, mentalità del passato al fine di comprenderli nella loro storicità, sia di utilizzarli come orientamento critico nell’affrontare la realtà contemporanea.
Capacità:
Saper collocare i fenomeni nella loro esatta dimensione di spazio e di tempo.
Recepire la molteplicità degli elementi che determinano la conoscenza storica.
Comprendere le relazioni tra la storia e le altre discipline, conoscere e utilizzare il linguaggio specifico.
Competenze:
Consapevolezza della natura complessa e pluridimensionale della realtà.
Apertura verso le problematiche della pacifica convivenza tra i popoli, della solidarietà e del rispetto reciproco.
Ampliamento del proprio orizzonte culturale attraverso la conoscenza di culture diverse
CONTENUTI
I’ Italia post-unitaria: Destra e Sinistra storica
La questione romana, la dottrina sociale della Chiesa, l’enciclica “Rerum Novarum”.
Il mondo della “Seconda rivoluzione industriale”: verso una società di massa, il dibattito politico-sociale nella seconda metà dell’Ottocento, l’emigrazione.
Nazionalismo, imperialismo, colonialismo e antisemitismo.
La rivolta di Milano del 1898. L’assassinio del re.
La “Belle Epoque”.
L’Italia giolittiana: politica interna di Giolitti: il riformismo, il Patto Gentiloni. Politica estera: la guerra di Libia.
La Prima guerra mondiale: le cause remote, recenti e ideologiche; neutralisti e interventisti, gli avvenimenti più significativi con particolare riferimento alle vicende italiane.
I Trattati di pace, il dopoguerra in Italia e negli altri paesi coinvolti nel conflitto.
La Russia dallo zarismo alla Rivoluzione bolscevica del 1917, la figura di Lenin.
Stalin, la personalità, i caratteri del totalitarismo staliniano. Economia: il processo di industrializzazione, la lotta ai kulaki, le purghe.
Il "Biennio rosso" in Italia e la nascita del Fascismo. La figura di Mussolini, il Programma di S. Sepolcro, la marcia su Roma, il delitto Matteotti, l’instaurazione del regime: la società fascista, le organizzazioni giovanili, la propaganda, l’economia e la politica estera.
La Germania tra le due guerre, la Repubblica di Weimar, la nascita del Nazismo. L’ideologia nazista e l’antisemitismo e lo sterminio degli Ebrei.
Gli U.S.A. dai “ruggenti anni Venti” alla crisi del 1929 e il “New Deal”.
L’Europa verso la guerra: la guerra d’Etiopia, l’Asse Roma- Berlino, l’Anschluss, la Conferenza di Monaco, il Patto d’Acciaio e il Patto Molotov- Ribbentrop.
La Seconda guerra mondiale: le fasi e gli avvenimenti più significativi con particolare riferimento al ruolo dell’Italia.
Le foibe.
I Trattati di pace.
Il dopoguerra in Italia: la nascita della Repubblica
Il bipolarismo U.S.A.- U.R.S.S..
L’Unione Europea
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METODI
L’insegnamento della Storia è stato condotto in modo da evidenziare le principali problematiche e le più importanti linee evolutive del processo storico, si è quindi cercato di ridurre al minimo l’aspetto nozionistico, dal quale tuttavia non si può prescindere, a favore di una visione critica delle realtà prese in esame.
Nella trattazione degli argomenti è stato seguito preferibilmente l'ordine cronologico ma sono stati anche proposti agli alunni alcuni percorsi tematici, soprattutto si è cercato di rendere più attuale e interessante lo studio della Storia con frequenti collegamenti al presente.
Gli alunni sono stati costantemente sollecitati alla lettura dei quotidiani che è stata favorita anche dall'adesione all'iniziativa, promossa su scala nazionale, "Il quotidiano in classe" grazie alla quale è stato possibile usufruire, in un giorno prestabilito della settimana, di un quotidiano per ciascun alunno (Corriere della Sera e Bresciaoggi) e di alcune copie del Sole24ore.
Anche il piano di lavoro di Storia, come quello di Italiano, prevedeva la trattazione di altri argomenti, soprattutto di storia recente, ma, per i motivi già esposti, non è stato possibile affrontarli. Gli alunni sono stati tuttavia guidati allo studio individuale o a piccoli gruppi, di alcune tematiche che hanno successivamente esposto alla classe.
STRUMENTI “Clio Magazine” di M.Palazzo e Margherita Bergese. Vol 3 A+3B Editrice La Scuola, Il quotidiano
VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche sono state, per ogni alunno, una/ due nel primo trimestre e due/tre nel
pentamestre Livello di sufficienza: Conoscenza e comprensione, anche se non approfondite, dei contenuti disciplinari. - Capacità di cogliere i collegamenti tra i diversi contenuti con la guida dell'insegnante. -Esposizione semplice ma sufficientemente chiara e corretta e uso adeguato della terminologia specifica della disciplina.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha risposto in modo decisamente eterogeneo alle proposte didattiche di entrambe le discipline; pochi alunni hanno partecipato attivamente alle lezioni con interventi e apporti personali, altri hanno mostrato un atteggiamento meno propositivo ma comunque adeguato alle richieste del docente, altri ancora hanno manifestato un interesse limitato e talvolta opportunistico.
Le competenze acquisite sono sensibilmente differenziate in base all’impegno profuso nel lavoro, non solamente nell’ultimo anno scolastico ma anche nel triennio, al metodo di studio che per alcuni è autonomo e ben organizzato mentre per altri è essenzialmente manualistico e all’interesse e motivazione personali manifestati per le discipline umanistiche.
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LINGUA STRANIERA - INGLESE - DOCENTE: prof.ssa Patrizia Molinari
METODOLOGIA DIDATTICA
Per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti si è fatto costante ricorso ad attività di carattere comunicativo in cui le abilità linguistiche di base sono state usate realisticamente in varie situazioni. Si è privilegiato l’approccio basato sulla comprensione e si sono proposte attività linguistiche solamente nell’ambito di contesti e di situazioni significative. L’attività didattica è stata centrata sull’alunno cui si è data la più ampia opportunità di usare la lingua, privilegiando sempre l’efficacia della comunicazione e la fluenza del discorso, senza tuttavia perdere di vista la correttezza formale. Considerando il testo come minima unità comunicativa, si è teso a sviluppare nello studente una competenza testuale, per fargli acquisire la lingua in modo operativo. Si è privilegiata la lettura di materiale autentico. Nel momento irrinunciabile della riflessione sulla lingua non ci si è limitati alla presentazione di meccanismi formali ma si è cercato di far scoprire allo studente la strutturazione dei concetti che sottendono i meccanismi stessi. La grammatica nozionale centrata sul significato, che consente di spiegare tutta una serie di fenomeni difficilmente giustificabili in altro modo, ha integrato pertanto costantemente la grammatica formale. Si è cercato di stabilire raccordi possibili con le materie tecniche professionali, in modo che i contenuti proposti nella lingua inglese avessero carattere trasversale nel curricolo. La lingua settoriale è stata utilizzata in modo che lo studente la percepisse come strumento e non unicamente come fine immediato di apprendimento.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La verifica si è avvalsa sia di procedure sistematiche e continue, sia di momenti più formalizzati con prove di tipo oggettivo (utili per la verifica di abilità ricettive) e soggettivo (necessarie alla verifica degli aspetti produttivi della competenza comunicativa). Prove di tipo discreto o fattoriale - necessarie nei primi tempi per la verifica dei singoli elementi della competenza linguistica - sono state successivamente integrate da altre di carattere globale, volte a verificare la competenza comunicativa dello studente in riferimento sia ad abilità isolate sia ad abilità integrate. L’analisi dell’errore ha costituito parte essenziale della verifica e rappresentato uno strumento diagnostico fondamentale per impostare attività di recupero; a tal proposito si è sempre avuto cura di distinguere tra semplice sbaglio (devianza non sistematica dalla norma ai vari livelli sul piano dell’esecuzione) ed errore (vera e propria lacuna nella competenza linguistica e comunicativa).
ATTIVITA’ DI RECUPERO
L'attività di recupero è stata individualizzata indicando ai singoli alunni le carenze da colmare e il percorso per colmarle. Si svolgerà inoltre nella fase finale dell’anno (dopo il 15 maggio) recupero in itinere con l’obiettivo di revisionare i contenuti principali relativi alla lingua di indirizzo.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
L'interesse verso la disciplina in generale si è mantenuto su livelli accettabili anche se talvolta si sono resi necessari richiami a studenti abituati ad affrontare lo studio in modo molto sommario, superficiale ed opportunistico e spesso finalizzato a prove di verifica. Nel complesso la classe ha conseguito gli obiettivi prefissati anche se permangono alcune situazioni di insufficienza, in un caso molto grave. Si segnala un piccolo gruppo di studenti per avere raggiunto risultati apprezzabili e per l'impegno costante ed attivo durante l'intero anno scolastico.
CONTENUTI DISCIPLINARI
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Analisi e lettura di The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde by Robert Louis Stevenson - Liberty
Dr Jekyll and Mr Hyde: main characters and main themes
Dr Jekyll and Mr Hyde: horror stories
MICROLINGUA
Per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze linguistiche specifiche dell'indirizzo di viticoltura ed enologia, dal testo in adozione G. Barbieri, M. Po, E. Sartori, C. Taylor, New Keys and Strategies in Modern Farming, sono stati affrontati i seguenti argomenti:
Module 6 A healthy Life
Unit 11 : Legumes, cereals and potatoes
Cereal crops
The potato
Unit 12: Vegetables and fruit
Vegetables
Tomato: fruit or vegetable
Fruit bearing plants
Pome fruits: apples and pears
Stone fruits or drupes
Grapes
Soft fruit/berries
Citrus
Fruits from the world
Unit 13: Eat better to live longer
Optimum diet for optimum health
Fruit and vegetables in a healthy diet
The importance of vitamins
The importance of fibre
Carbohydrates: a source of energy
The nutritional properties of potato
The nutritional properties of legumes
Getting in tune with the seasons
Consumers' concerns about food
Module 8 Eat what you know and know what you eat Unit 17: Processing food
The food industry
Methods of processing
Trends in modern food processing
The best methods of preserving and processing fruit and vegetables
Processing organic food
Tutte le letture seguenti relative al settore specifico della viticoltura sono state fornite dalla docente
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Where does the food we eat come from?
Viticulture Grape cultivation:
Climate Soils
Grape cultivation in Lanzarote Pests and diseases Major pests and diseases:
Downy Mildew
Powdery Mildew
Grey Mould The winemaking process:
Destemming
Crushing
Macerating
Pressing
Fermentation
Drawing off or devatting
Maturing and ageing
Sulphiting of musts CHAMPAGNE-MAKING PROCESS
Dal testo Claudia Gualandri, WINEMAKING: The Modern Winery
The Winery
The winemaker's tricks
Earlier harvest vs later harvest
Extended maceration vs short skin contact
Punching down vs pumping over
Hot fermentation vs Cool fermentation
Oak ageing vs Steel tanks
Corks vs Screw caps
Wine Maturation and Ageing
Light-struck Wines
Sustainability in the Winery
Carbon Dioxide Recovery
By-product recovery in the Winery
Automation and Technology in the Modern Winery
Winery Equipment
Winery Tools and Equipment
Oak barrels for Ageing
The origin of the oak
The size and Shape of the cask
The age of the cask
The toasting Degree
Types of Bottles
Wine bottle Anatomy
The World of Wine
Wine Classification:
By Appellation
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By Varietal or Vintage
By Vinification methods and style
Red, Rosé Wines and White wines
Sparkling and still wines
Dessert and fortified wines
Ice wines
Kosher Wines
Is Wine Good for your health?
What does "Moderate" wine consumption mean? WINE TASTING
Steps of Wine tasting
Wine Aromas
Wine Colours WINE APPS
Wine Gets Social
WINE IN THE WORLD
DOCG wines
DOC wines
IOGT wines
Reading Comprehensions and videos (materiale fornito dalla docente)
The Guardian: What your eating habits say about you
Food Glorious Food
My Year of no spending
Healthy Eating : BBC Video Listening and Comprehension
Are we afraid of food? Food allergy BBC Podcast
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MATEMATICA
DOCENTE: prof.ssa Sara Ferrari
CONTENUTI Gli argomenti svolti durante l’intero anno scolastico sono:
Analisi Infinitesimale : L’ integrale indefinito: primitive di una funzione, continuità e integrabilità, proprietà degli
integrali indefiniti, integrali immediati, integrali per decomposizione, integrali delle funzioni
composte, integrazione delle funzioni razionali fratte con denominatore I e II grado anche con
il metodo dei fratti semplici (coefficienti indeterminati), integrazione per parti.
L’integrale definito: definizione, proprietà, formula per il calcolo, calcolo di una regione finita di
piano e di una regione di piano compresa tra due curve, valore medio, cenno agli integrali
impropri, calcolo di semplici volumi di solidi di rotazione attorno all’asse delle ascisse.
Statistica descrittiva : Riesame e approfondimento delle problematiche relative all’analisi dei dati statistici:
distribuzioni statistiche, istogramma delle frequenze.
Gli indici di sintesi: medie algebriche e medie di posizione, proprietà e relazioni; calcolo delle
medie per distribuzioni semplici, ponderate e per classi.
Gli indici di variabilità: campo di variazione, scarto semplice medio, varianza, scarto quadratico
medio, formula pratica per il calcolo della varianza, coefficiente di variazione.
L’interpolazione statistica e la regressione lineare: diagrammi a dispersione, metodo dei
minimi quadrati, rette di regressione di y rispetto ad x e di x rispetto ad y, il coefficiente di
correlazione lineare di Bravais-Pearson.
Calcolo combinatorio : Il fattoriale di un numero naturale. Teorema fondamentale del calcolo combinatorio
Le permutazioni semplici e con ripetizione.
Le disposizioni semplici e con ripetizione.
Le combinazioni semplici e con ripetizione.
Coefficienti binomiali e caratteristiche.
Probabilità : Eventi e spazio degli eventi: eventi certi, impossibili, casuali; eventi singoli e ripetibili, eventi
compatibili ed incompatibili; eventi dipendenti e indipendenti.
Definizione di probabilità: definizione classica, statistica (anche metodo Montecarlo),
soggettivista; probabilità e frequenza; legge empirica del caso.
Teoremi fondamentali della teoria della probabilità: teorema della probabilità contraria,
teorema della probabilità totale (per eventi compatibili e incompatibili), teorema della
probabilità condizionata, teorema della probabilità composta (per eventi dipendenti e
indipendenti), teorema di Bayes.
Distribuzioni di probabilità: variabili aleatorie discrete e continue, distribuzioni di probabilità per
variabili discrete, funzione di ripartizione, valore medio di una variabile aleatoria discreta,
scarto dalla media, varianza e deviazione standard, distribuzioni tipiche di probabilità per
variabili discrete: la distribuzione uniforme, il problema delle prove ripetute, teorema di
Bernoulli e distribuzione binomiale, la distribuzione di Poisson.
COMPETENZE RAGGIUNTE 1. Utilizzare i metodi e gli strumenti dell’analisi matematica;
2. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;
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3. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;
4. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e
naturali e per interpretare dati;
5. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITA’ RAGGIUNTE 1. Saper applicare i teoremi e le regole di integrazione ad integrali immediati e di funzioni
composte; saper applicare i vari metodi di integrazione;
2. Conoscere il significato dell’integrale definito ed utilizzarlo per il calcolo di aree e volumi;
3. Utilizzare metodi statistici per l’analisi di tabelle di dati,
4. Riconoscere i raggruppamenti tipici del calcolo combinatorio e saper utilizzare le relative
formule;
5. Conoscere i vari tipi di probabilità e saper utilizzare e applicare le relative formule e i teoremi
della probabilità totale, composta e condizionata e il teorema di Bayes;
6. Saper definire le funzioni di distribuzione di probabilità discrete e continue per costruire modelli
matematici di situazioni reali.
METODI Per raggiungere le finalità suddette nella classe quinta si sono utilizzate alcune situazioni di apprendimento, quali la lezione frontale, soprattutto nella fase di razionalizzazione e formalizzazione dei concetti, ma anche le lezioni dialogate durante le quali gli allievi formulavano ipotesi di soluzione dei problemi proposti. MEZZI E STRUMENTI Per i contenuti di analisi si è utilizzato il testo della classe quarta: Dodero-Baroncini-Manfredi, “Lineamenti di matematica” vol.B, ed.Ghisetti e Corvi. Per i contenuti di statistica e probabilità si è utilizzato il testo in adozione: Bergamini-Trifone, “Probabilità e statistica descrittiva” mod , ed. Zanichelli. Appunti ed esercizi forniti dalla docente. VERIFICA E VALUTAZIONE Nel corso di ciascun periodo valutativo sono state effettuate almeno due prove scritte e una prova orale. Le prove scritte dell’ultimo periodo comprendono una simulazione della Terza prova che è stata programmata e svolta alla fine del mese di marzo. Per la valutazione delle verifiche si è tenuto conto essenzialmente dei seguenti aspetti:
conoscenza dei contenuti, delle procedure, delle regole;
capacità di esporre i contenuti con un linguaggio corretto e preciso e rigore formale;
capacità di applicare le regole e le procedure e organizzare le conoscenze;
padronanza del calcolo e la capacità di elaborare in modo critico i contenuti.
La scala dei voti utilizzata è quella deliberata dal Collegio Docenti che va dall’ 1 al 10. In particolare il voto 10 è stato assegnato in presenza di una completa conoscenza di argomenti che richiedono particolari abilità. OBIETTIVI RAGGIUNTI La partecipazione al dialogo educativo e l’interesse verso la disciplina sono stati generalmente soddisfacenti anche se non costanti nel corso dell’anno scolastico. Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo diversificato anche in funzione dell'impegno manifestato, della responsabilità e serietà di studio. Pertanto alcuni allievi hanno raggiunto una notevole autonomia nella gestione ed applicazione delle conoscenze acquisite in modo pertinente e corretto mentre altri evidenziano difficoltà, anche relative a lacune pregresse, ed incertezze nell'utilizzo appropriato delle argomenti esaminati.
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ENOLOGIA
DOCENTE: prof.ssa Tiziana De Benedetto INSEGNANTE TECNICO PRATICO: prof.ssa Franca Zaniboni
OBIETTIVI PREFISSATI
Gestire la vinificazione, valorizzando gli aspetti qualitativi e assicurando sicurezza e tracciabilità
Documentare le attività di cantina e redigere relazioni tecniche
Individuare le normative del settore enologico
Individuare interventi per la valorizzazione del prodotto
Analizzare il valore ed i rischi delle varie soluzioni tecniche
Definire i rapporti tra qualità e tecnologie vinificatorie
Organizzare i controlli relativi all’andamento delle fermentazioni e sul prodotto finito
Organizzare processi di stabilizzazione e affinamento al fine del miglioramento qualitativo
CONTENUTI
MOD.1 (dall’uva al mosto)
Composizione chimica dell’uva ed evoluzione dei componenti dell’uva nella fase di maturazione;
I parametri chimici della vendemmia;
Composizione chimica del mosto;
Riscontri chimico-analitici sul mosto;
Tecniche di ammostamento;
Correzioni del mosto; Anidride solforosa.
MOD.2 (le trasformazioni: dal mosto al vino)
- Aspetti chimici e microbiologici delle attività fermentative;
- Controllo dei processi trasformativi e monitoraggio chimico-analitico; - Principali tecnologie di vinificazione (v. in bianco, in rosso, rosato e con macerazione carbonica).
MOD.3 (la chimica del vino)
Processi di conservazione e affinamento: cure e correzioni, stabilizzazioni e chiarifiche;
Processo di invecchiamento;
Composizione chimica finale e riscontro analitico dei principali costituenti del vino.
MOD.4
Classificazione dei vini; vini speciali (la spumantizzazione);
Difetti, alterazioni e malattie dei vini.
Analisi chimico-analitiche: a. Analisi del mosto
Zuccheri: metodi fisici (densimetrico e rifrattometrico), metodo chimico (zuccheri riduttori) Grado alcolico probabile Acidità totale Indice di maturazione, Anidride solforosa totale.
b. Analisi dei vini Grado alcolico: metodo ebulliometrico per distillazione e densimetria (Gibertini) Zuccheri totali Acidità totale, volatile e fissa pH Anidride solforosa totale e libera Estratto secco totale, netto e ridotto Ceneri Alcalinità delle ceneri.
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METODI
Oltre alla lezione frontale (di esposizione, di sintesi e schematizzazione) sono state svolte (nel limite del quadro orario, cioè 2 ore settimanali) delle esercitazioni tecnico - laboratoriali “di analisi” e delle lezioni (occasionali, in concomitanza con alcune operazioni) di carattere applicativo presso la cantina dell’Istituto. Inoltre sono state dedicate 4 ore all’intervento in classe dell’Enologo d’Istituto Dr. Marco Zizioli per un approfondimento delle tecniche di assaggio e degustazione dei vini. Infine la classe è stata ospite di alcune cantine (Toscana: “Guado al Melo”, “Banfi”, “Casalvento”, “Poliziano” ed “Ercolani”), Lugana: “Cà Maiol”, Franciacorta: “Berlucchi”).
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo (“Chimica viticolo - enologica” di M. Fregoni, C. Fregoni, R. Ferrarini, F. Spagnoli)
Materiale multimediale e schede estratti da altri testi (in particolare “Enologia” di P. Cappelli, V. Vannucchi e “Trattato di enologia” di J. Ribereau – Gayon), da riviste di settore e portali web dedicati.
Ovviamente sono stati utilizzati mezzi e strumenti del laboratorio di chimica e della cantina dell’Istituto.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Sono state svolte 2 verifiche scritte nel 1° quadrimestre, 2 verifiche scritte nel 2° quadrimestre ed una prova simulata dell’esame di stato; le prove scritte sono state impostate come relazione tecnica al fine di valutare il livello di capacità ed abilità acquisito nell’interpretare i quesiti e nel valutare i processi di vinificazione. Sono state inoltre valutate le relazioni tecniche svolte in occasione delle visite aziendali. Di seguito la griglia di valutazione utilizzata. Le verifiche orali, finalizzate a verificare la conoscenza teorica delle nozioni, sono state svolte in continuo con modalità time sharing. La valutazione finale scaturisce anche dall’osservazione continua e sistematica dell’impegno, dell’interesse, della partecipazione. Infine sono state svolte delle prove pratiche di laboratorio: 1 valutazione nel primo quadrimestre, 4 nel secondo quadrimestre e una parte specifica nella prova simulata.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Classe numerosa e come tale complessa ed eterogenea. Complessivamente sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati anche se in modo assai diversificato sia nei livelli finali sia nei tempi di lavoro; un gruppo di allievi manifesta tuttora difficoltà nell’applicazione delle procedure biochimiche e nei collegamenti inter/intra-disciplinari. In generale la classe ha collaborato in modo propositivo e costruttivo, motivata da interesse specifico per la disciplina anche se non molti studenti hanno come obiettivo professionale l’indirizzo scelto. La classe ha invece manifestato grande eterogeneità rispetto gli stili di apprendimento e l’autonomia nello studio; questo spiega la grande diversità nel profitto finale.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE – verifica scritta –
INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO
Conoscenze
Possiede conoscenze molto limitate, anche sulle questioni fondamentali. 1-2-3
Possiede conoscenze limitate e/o superficiali. 4-5
Possiede conoscenze sufficienti anche se poco approfondite. 6
Possiede conoscenze ampie e abbastanza approfondite. 7-8
Possiede conoscenze molto ampie e approfondite. 9-10
Abilità
Non sa applicare le conoscenze fondamentali e commette numerosi e gravi errori anche in situazioni elementari.
1-2-3
Sa applicare solo in parte le conoscenze fondamentali e commette numerosi errori di rilievo.
4-5
Sa applicare le conoscenze fondamentali e solo occasionalmente commette errori di rilievo.
6
Sa applicare le conoscenze fondamentali in situazioni poco complesse senza commettere errori. In situazioni complesse può commettere qualche errore.
7-8
Sa applicare le conoscenze anche in situazioni complesse senza commettere errori e individua la soluzione migliore.
9-10
Competenze
Non emergono. 1-2-3
Non conosce il linguaggio specifico della disciplina, commette gravi errori lessicali. Non sa utilizzare le conoscenze acquisite.
4-5
Utilizza in modo semplice lessico, strutture e conoscenze apprese per operare e comunicare in contesti noti. Individua procedimenti secondo istruzioni dirette.
6
Utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per operare e comunicare in modo appropriato in situazioni diverse. Si orienta nella soluzione di problemi complessi.
7-8
Padroneggia lessico e strutture, rielabora le conoscenze apprese in modo sicuro e personale. E’ autonomo nella soluzione di problemi complessi.
9-10
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GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO DOCENTE: prof. Guido Treccani
OBIETTIVI Le competenze che l’alunno deve raggiungere al termine del suo percorso di studi sono:
1. identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali; 2. organizzare attività produttive ecocompatibili; 3. gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e
assicurando tracciabilità e sicurezza; 4. interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle
attività agricole integrate; 5. realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati
alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
CONTENUTI Modulo 1 – Paesaggio, territorio e ambiente
Definizione di paesaggio, territorio e ambiente.
Evoluzione del paesaggio nel corso della storia; confronto sulla base delle ortofoto
Ruolo dell’azienda agraria nel mantenimento del paesaggio
Elementi che compongono il paesaggio agrario
Agricoltura intensiva ed estensiva
Esternalità positive dell’agricoltura
Sostenibilità del comparto agricolo
Multifunzionalità in agricoltura
Strumenti per la valorizzazione del paesaggio: introduzione al PSR 2014-2020 Modulo 2 – Piano di Sviluppo Rurale
Obiettivi del PSR: focus area
Misure e operazioni del PSR
Bandi del PSR
PSR e impatti positivi sul clima: sequestro di carbonio Modulo 3 – LR 31/20014: Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato
Finalità della legge
Definizione di consumo di suolo e rigenerazione urbana
Carta del consumo di suolo
Bilancio ecologico del consumo di suolo Modulo 4 – Mitigazione e compensazione
Interventi di compensazione e opere di mitigazione
Trasformazione del bosco
Calcolo del costo di compensazione forestale
Uso delle tavole del PIF per il calcolo del costo di compensazione Modulo 5 – Pianificazione del territorio
Finalità della pianificazione
Evoluzione storica del concetto di pianificazione
L 1150/42 (Legge urbanistica nazionale); gerarchia dei piani e strumenti di pianificazione
LR 12/2005: PTR, PTCP e PGT
Reti ecologiche: RER, REP e REC
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Modulo 6 – Sistemi informativi territoriali (SIT)
Utilizzo dei SIT di Regione Lombardia e della Provincia di Brescia
Inquadramenti territoriali tramite l’uso dei SIT Modulo 7 – Piano di governo del Territorio (LR 12/2005)
Finalità del PGT
Documento di piano, piano dei servizi, piano delle regole
Utilizzo di PGT Web di Regione Lombardia
Inquadramento territoriale tramite consultazione delle tavole del PGT
Vincoli territoriali dispositivi e ricognitivi Modulo 8 – Vincoli territoriali
Vincolo paesaggistico (Codice Urbani D. Lgs. 42/2004): autorizzazione paesaggistica ordinaria e semplificata
Vincolo idrogeologico (Legge Serpieri)
Vincolo forestale (LR 31/2008) e richiesta di trasformazione del bosco Modulo 8 – Ingegneria naturalistica
Finalità dell’ingegneria naturalistica
Relazione tra ingegneria naturalistica, tutela del paesaggio e prevenzione del dissesto idrogeologico
Idrosemina, palificate, palizzate, viminate, grate vive, terre armate e sistemazione idraulico forestali in ambito torrentizio
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ECONOMIA ESTIMO MARKETING E LEGISLAZIONE – EEML –
DOCENTE: prof. Alberto Bonaspetti
INSEGNANTE TECNICO PRATICO: prof.ssa Giulia Zucchi
COMPETENZE
Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili. Saper gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei
prodotti assicurando tracciabilità e sicurezza. Conoscere, descrivere e correlare criticamente la realtà economica utilizzando un linguaggio orale e scritto appropriati.
Saper prendere motivate decisioni argomentando criticamente le proprie tesi. Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative
alle attività agricole integrate. Saper realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari
collegati alle caratteristiche territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi benefici e di valutazione d’impatto
ambientale. Essere in grado di stendere delle relazioni estimative applicate a situazioni professionali concrete applicando correttamente formule e procedure risolutive.
Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
Ragionare sulle voci di bilancio patrimoniali ed economiche e saper utilizzare manuali, prontuari, sussidi e banche dati.
Saper utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.
Cogliere le correlazioni ed i contesti culturali, sociali e professionali. Essere in grado di individuare ed utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team
working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
Essere in grado di estrapolare da un contesto i concetti chiave o di approfondire analiticamente gli aspetti di un problema a livello personale ed in interazione col gruppo classe.
ABILITA’
Utilizzare con chiarezza il linguaggio generale e specifico della disciplina sia nelle esposizioni orali che nella stesura delle relazioni economiche-estimative e di marketing.
Saper applicare criticamente le appropriate formule matematico finanziarie nell’ambito del processo valutativo.
Conoscere e sviluppare le doti del perito estimatore.
Comprendere i meccanismi che regolano i mercati, le fonti dati, le metodologie, le procedure, le normative, gli strumenti connessi alle valutazioni.
Saper inquadrare il problema estimativo, essere in grado di motivare le scelte effettuate, argomentare le fasi del lavoro.
Sapere redigere ed interpretare il bilancio dell’azienda agraria.
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CONOSCENZE
modulo A: Basi economico finanziarie ed Estimo generale [ore indicative 20] Paradigmi della matematica finanziaria Estimo generale:
o Scopi della stima o Giudizio di stima ed aspetti economici dei beni o IVS International Valuation Standards o Procedure sintetiche ed analitiche o Critiche alla stima analitica.
modulo B: Estimo rurale [ore indicative 21] Stima dei fondi rustici a colture erbacee
o Stima di un’azienda cerealicola zootecnica a produzione di latte nell’ipotesi di rimonta interna. (Ripasso del bilancio economico estimativo trattato lo scorso anno)
Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali Stima delle colture arboree da frutto: coetanee specializzate, promiscue, disetanee
assestate a governo annuo; Vo, Vm, Vss, età del massimo tornaconto. o Stima del valore reale di un’azienda vitivinicola con procedura mista o Stima del costo d’impianto di 1 ettaro di vigneto specializzato o Stima dei costi di produzione dell’uva nelle varie stazioni produttive o Stima del valore di trasformazione dell’uva in vino
Stima dei miglioramenti fondiari, Analisi costi benefici e riparto delle spese
Modulo C: Estimo legale [ore indicative 20]: Stima dei danni da incendio e da grandine
o Stima dei danni da incendio ad un fabbricato o Stima dei danni da grandine
Stima delle servitù prediali Stima delle espropriazioni per pubblica utilità: Testo unico emanato con D.P.R. 327/2001
modificato ed integrato a seguito della sentenza Corte Costituzionale 181/2011: cenni alle procedure d'esproprio. Calcolo delle indennità di esproprio relativo ad aree agricole ed edificabili
Modulo D: Marketing [ore indicative 5] Marketing: concetti, strumenti, pianificazioni, obiettivi, strategie e problematiche con
riferimento soprattutto al marketing agroalimentare. METODI e RISULTATI OTTENUTI
Sono ispirati sulla metodologia scientifica basata sul proporre agli alunni una serie di
stimoli al fine di attivare processi interattivi docente-discente che favoriscono il potenziamento delle capacità percettive orientando l’apprendimento verso l'individuazione e risoluzione di problemi insiti in ciascuna unità didattica proposta.
In sostanza si è cercato di abituare i ragazzi non alla semplice memorizzazione e ripetizione di paradigmi - peraltro essenziali - ma soprattutto alla concettualizzazione di fatti, fenomeni, sistemi riguardanti la sfera economico-estimativa-legislativa e di marketing. La partecipazione non è stata corale e propositiva; solo i più motivati hanno dato il loro contributo critico costruttivo. I risultati raggiunti in termini di competenze, abilità e conoscenze sono stati nel complesso discreti per circa un terzo degli alunni, un altro terzo degli alunni ha raggiunto buoni o eccellenti livelli di preparazione ed il rimanente terzo mostra carenze più o meno gravi o diffuse nonché mancati recuperi di alcuni moduli del programma. Rispetto al primo trimestre c’è stato un sensibile calo di attenzione, motivazione e di rendimento.
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MEZZI E STRUMENTI
Il testo in adozione – “Corso di economia, estimo, marketing e legislazione” di Stefano Amicabile vol. 2 ed. Hoepli – è stato integrato o sintetizzato con gli appunti di lezione, fotocopie di esercitazioni, schemi esplicativi, bilanci, diagrammi e quadri sinottici pertinenti gli argomenti trattatati nel corso del corrente anno scolastico.
Tutto il materiale didattico prodotto dal docente e dagli allievi è stato condiviso tramite la mail di classe e il cloud Dropbox gestito dall’alunno Grumi Fabio.
TEMPI
Sono stati proporzionati agli argomenti svolti ed alle scansioni create dal normale calendario scolastico.
Le molteplici attività programmate in Istituto - CLIL, tempi dedicati al recupero delle lacune emerse nella varie prove con conseguente temporaneo rallentamento dei tempi programmati per l’ordinaria attività didattica, conferenze con esperti, esercitazioni tecnico pratiche, alternanza scuola lavoro, visite e viaggi d’istruzione convegni, partecipazione a spettacoli o eventi sportivi - se da un lato hanno certamente arricchito la proposta formativa è pur vero che hanno ulteriormente eroso il già scarso tempo dedicato alle lezioni frontali previsto dal riordino scolastico. Di fatto le ore effettive svolte in classe sono risultate pari a circa i due terzi di quelle nominali programmate ad inizio anno.
La frequenza alle lezioni è stata per quasi tutti gli studenti regolare mentre la partecipazione e l'impegno sono risultati nettamente differenziati: per alcuni produttiva e collaborativa per altri discontinua e dispersiva.
CRITERI ADOTTATI AI FINI VALUTATIVI Le valutazioni fanno riferimento al POFT d’Istituto e sono state articolate in:
4 verifiche scritte distribuite tra il trimestre ed il pentamestre
1 simulazione di terza prova con tre domande scritte a risposta breve (10 righe massimo)
almeno una verifica orale per ogni allievo In aggiunta alle ordinarie verifiche scritte sono state predisposte alcune verifiche di
recupero che, se da un lato sono risultate fruttuose, dall’altro hanno rallentato non poco la normale programmazione delle frontali lezioni curricolari. Ne hanno sofferto soprattutto gli spazi dedicati alle valutazioni orali.
Per la valutazione è stata misurata la qualità della performance ottenuta dagli alunni ossia il livello raggiunto nella conoscenza, comprensione ed applicazione degli argomenti proposti e delle competenze acquisite in ciascun modulo di lezione svolto.
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PRODUZIONI ANIMALI DOCENTE:.prof. Angelo Bonardi
INSEGNANTE TECNICO PRATICO: prof. Giuseppe Prati
Gli argomenti sono stati affrontati mediante lezioni frontali supportate dall’utilizzo di audio-visivi, videocassette, materiale di laboratorio e esercitazioni in azienda.
Gli alunni sono stati forniti di appunti, copie di materiale didattico e slide del professore su alcuni argomenti specifici. Non si è utilizzato un testo specifico in adozione ma appunti elaborati dal docente, tratti da libri, riviste e organi di stampa del settore.
OBIETTIVI PREFISSATI Conseguire un livello di conoscenze tale da permettere all’alunno di saper individuare e analizzare le diverse problematiche della disciplina, correlando i vari argomenti e dimostrando capacità di affrontare, sviluppare e risolvere autonomamente un semplice problema pratico sulla tecnica di allevamento della specie bovina esprimendosi in modo preciso e pertinente utilizzando correttamente un linguaggio tecnico - scientifico. CONTENUTI
BOVINI Valutazione degli alimenti: analisi chimica, la digeribilità ed i fattori che la influenzano,
l’ingestione nei ruminanti, i principali sistemi di valutazione dell’energia degli alimenti (Unità Amido, U.F. classica, U.F.L. e U.F.C.
Significato biologico dei principi alimentari Concentrati e farine vegetali utili a formulare un mangime. Caratteristiche delle farine ottenute dai cereali, dai semi oleosi, dai sottoprodotti dell’industria
molitoria e dalle lavorazioni industriali. Cenni sugli ormoni ed enzimi, fattori sconosciuti della crescita, promotori di performance,
antibiotici e sostanze tampone, Relazione Nutritiva. Alimentazione del bestiame: utilizzazione dell’energia, utilizzazione dell’azoto proteico e non
proteico, proteine by-pass, degradabilità delle proteine, proteine protette, aminoacidi protetti, utilizzazione dei minerali e delle vitamine; il razionamento, fabbisogni energetici, proteici, minerali e vitaminici per le vacche in lattazione, asciutta e bestiame da rimonta (manze). Esempi di razionamento.
Utilizzazione zootecnica dei cereali foraggeri: utilizzazione del silomais nell’alimentazione della vacca da latte e del bovino da carne, utilizzazione dell’insilato di pannocchie di mais e del pastone di granella di mais.
La conservazione dei foraggi: essicamento in campo e fienagione, foraggi disidratati, insilamento.
Principali foraggi di leguminose e di graminacee Moderne problematiche relative agli indirizzi del razionamento della vacca da latte e della
somministrazione degli alimenti: alimentazione liquida, supplementi liquidi miscelati all’unifeed, alimenti liquidi nel rumine, alimenti liquidi nell’abomaso tramite la doccia esofagea.
Errori alimentari e disordini fisiologici: dislocazione dell’abomaso, timpanite, indigestione acuta da acidosi, tossicosi da eccesso proteico, tossicosi da urea, chetosi, collasso puerperale, edema mammario.
MEZZI E STRUMENTI Gli argomenti sono stati affrontati mediante lezioni frontali, supportate dall’utilizzo di audio - visivi con diapositive, videocassette, materiale di laboratorio, esercitazioni in azienda con la collaborazione dell’Insegnante tecnico pratico. Non si è utilizzato un testo specifico in adozione ma appuntiti del Docente slide su argomenti preparate dall’Insegnante. Vista la riduzione di orario per le classi quinte attuata con la riforma della scuola alcuni argomenti, come le razze e la riproduzione, sono stati trattati in quarta.
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VERIFICHE Il raggiungimento degli obiettivi indicati è stato misurato attraverso verifiche, sia orali che scritte, attraverso le quali lo studente doveva dimostrare di saper comprendere il quesito e proporre una soluzione con un corretto uso del linguaggio. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi formativi prefissati sono stati complessivamente raggiunti, con una differenziazione netta fra chi li ha raggiunti con difficoltà ed in modo superficiale e chi li ha raggiunti in modo pieno.
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VITICOLTURA E DIFESA DELLA VITE
DOCENTE: prof. Antonio Gerbino
COMPETENZE PREFISSATE
Identificare e descrivere le caratteristiche significative di contesti ambientali vocati alla viticoltura.
Saper gestire un vigneto effettuando scelte colturali che valorizzano gli aspetti qualitativi dei prodotti nel rispetto dell’ambiente.
Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali relative al settore viticolo.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
ABILITA’ DA RAGGIUNGERE
Rilevare le differenze ampelografiche fra specie e varietà di vite.
Rilevare le fasi fenologiche che caratterizzano la biologia della vite.
Organizzare il calendario degli interventi colturali.
Identificare i sintomi relativi alle principali avversità biotiche e saper organizzare gli opportuni interventi di lotta.
Individuare le normative sulla sicurezza negli ambienti di lavoro e la tutela ambientale che riguardano il settore viticolo.
CONTENUTI
LA VITE
IMPORTANZA ECONOMICA E DIFFUSIONE - Origine e diffusione in Italia e nel mondo. - Destinazione del prodotto.
CLASSIFICAZIONE BOTANICA - Caratteristiche e suddivisione del genere Vitis - Classificazione della vite europea.
ANATOMIA - Radice - Fusto - Gemme - Infiorescenza e fiore - Frutto.
CICLI E FASI FENOLOGICHE - Ciclo vitale - Ciclo biennale di fruttificazione - Ciclo annuale
- Vegetativo: pianto, germogliamento, accrescimento germogli, formazione foglie e gemme, maturazione dei tralci e caduta delle foglie.
- Riproduttivo: differenziazione gemme, macro e microsporogenesi, fioritura, impollinazione, fecondazione, allegagione, accrescimento del frutto e maturazione.
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PROPAGAZIONE DELLA VITE - Richiami di moltiplicazione vegetativa: talea ed innesto - Problematiche legate all’arrivo della Fillossera. - Ibridi produttori. - I portinnesti della vite
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- Requisiti di un portinnesto ideale. - Nomenclatura e classificazione.
- Il vivaio specializzato in viticoltura: - Struttura. - Classificazione del materiale prodotto. - Procedura per ottenere barbatelle innestate certificate.
MIGLIORAMENTO GENETICO E PATRIMONIO VARIETALE - Tecniche di miglioramento:
- Autofecondazione. - Incrocio inter ed intraspecifico. - Selezione clonale.
- Patrimonio varietale: - Caratteristiche e classificazione delle varietà in funzione della diffusione e dell’utilizzo
del prodotto. - Registro Nazionale delle Varietà.
ESIGENZE PEDOCLIMATICHE - Zone viticole europee e relativi requisiti minime delle uve in esse prodotte. - Esigenze foto- termiche ed idriche. - Esigenze pedologiche.
IMPIANTO DEL VIGNETO - Analisi del terreno e correzioni delle eventuali anomalie rilevate. - Scelta della varietà e del portinnesto. - Epoca d’impianto. - Operazioni d’impianto:
- Livellamento del terreno. - Ripuntatura o scasso. - Concimazione di fondo. - Affossatura o drenaggio. - Affinamento del terreno. - Squadratura e picchettamento piantamento e cura delle piantine.
- Senescenza del vigneto, espianto e problematiche relative al reimpianto - Normativa vigente.
SISTEMI DI ALLEVAMENTO DELLA VITE - Fattori che influenzano la scelta della forma di allevamento. - Fertilità delle gemme e carica. - Densità d’impianto. - Tipi di impalcature e relativi materiali. - Principi generali sulla potatura di allevamento. - Classificazione e caratteristiche delle principali forme di allevamento:
- Alberello. - Guyot. - Capovolto e doppio capovolto. - Cordone speronato. - Sylvoz e Casarsa - Pergole. - Tendone. - Forme idonee alla meccanizzazione integrale: G. D. C., cortina semplice
POTATURA DI PRODUZIONE - Potatura invernale o secca:
- Periodo di esecuzione. - Tipi di intervento in funzione della forma di allevamento adottata.
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- Potatura verde: - Finalità degli interventi. - Interventi: cimatura, scacchiatura, sfemminellatura, legature, sfogliature, diradamento
dei grappoli e incisioni anulari. - Potatura meccanica: caratteristiche e classificazione delle macchine utilizzate. - Utilizzo dei sarmenti.
CONCIMAZIONE - Concimazione d’impianto. - Concimazione di produzione:
- Macroelementi principali: effetti fisiologici sullo sviluppo della vite. - Esigenze nutritive: analisi del terreno e diagnostica fogliare. - Modalità e tipi di concimi. - Norme che disciplinano l’uso dei concimi.
IRRIGAZIONE - Sintomi da carenze ed eccessi idrici - Consumo idrico unitario. - Irrigazione ordinaria per le uve da tavola:
- Esigenze fisiologiche. - Metodi irrigui utilizzati.
GESTIONE DEL SUOLO - Vantaggi e svantaggi delle seguenti tecniche di controllo delle erbe infestanti:
- Lavorazioni meccaniche. - Diserbo chimico totale e parziale. - Pacciamatura. - Inerbimento.
VENDEMMIA - Epoca di raccolta:
- Indici pratici e indici scientifici per la valutazione del grado di maturazione. - Differenza tra maturazione fisiologica e maturazione tecnologica
- Raccolta e conferimento in cantina: - Vendemmia manuale e/o agevolata. - Vendemmia meccanica:
- Struttura e funzionamento di vendemmiatrici a scuotimento orizzontale e a scuotimento verticale.
- Forme di allevamento adatte alla raccolta meccanica. - Caratteristiche varietali che agevolano la raccolta meccanica.
- Influenza del tipo di raccolta sulla qualità delle uve conferite.
DIFESA DELLA LA VITE
RICHIAMI DI FITOIATRIA - Mezzi e metodologie di lotta:
- Interventi agronomici. - Interventi con mezzi fisici e meccanici. - Interventi con mezzi legislativi. - Lotta biologica, microbiologica e biotecnologica. - Interventi con mezzi chimici:
- Caratteristiche dei prodotti fitosanitari. - Classificazione degli agrofarmaci. - Principali fungicidi e insetticidi usati in viticoltura.
- Macchine per la distribuzione dei fitofarmaci.
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AVVERSITA’
- Classificazione: - Principali avversità abiotiche (cause, sintomi ed eventuali rimedi):
- Gelate tardive - Grandine. - Disseccamento apicale del rachide. - Clorosi ferrica.
- Principali avversità biotiche: - Agenti di malattia (identificazione e sintomi, ciclo biologico ed epidemiologia, tecniche
e metodologie di lotta): - Funghi:
- Peronospora della vite. - Oidio o Mal bianco della vite - Muffa grigia o Botrite - Mal dell’esca o Apoplessia. - Marciume nero o Black-rot. - Marciume acido.
- Fitoplasmi: - Flavescenza dorata.
- Agenti di danno (identificazione e danno, ciclo biologico e lotta): - Insetti:
- Tignoletta della vite. - Tignola della vite. - Fillossera della vite.
ESERCITAZIONI AZIENDALI Gli allievi hanno collaborato in modo attivo alla gestione del vigneto presente in Istituto effettuando materialmente molte delle operazioni colturali.
METODI
Per il raggiungimento degli obiettivi è stata privilegiata la lezione dialogata finalizzata ad abituare gli allievi, mediante uno studio ragionato e critico che non preveda la semplice memorizzazione e ripetizione di nozioni e concetti, ad arrivare alla soluzione dei problemi in modo autonomo.
Di fondamentale importanza sono state le esercitazioni nel vigneto e le visite didattiche, durante le quali gli allievi hanno potuto verificare, materialmente, la veridicità di quanto appreso in modo teorico.
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo: Valli - Corradi “Coltivazioni Arboree” - Edagricole
Appunti e schede riassuntive fornite dal docente.
Vigneto dell’Istituto
TEMPI I tempi previsti per affrontare alcuni argomenti indicati nel piano di lavoro sono stati dilatati a
causa di scadenze non sempre prevedibili e per la necessità di continui richiami di concetti e nozioni interdisciplinari, prerequisiti non posseduti da alcuni componenti della classe. Inoltre, non è stato possibile utilizzare l’intero monte-ore poiché, alcune di esse, sono state assegnate, dal CdC, per l’attuazione di alcuni progetti.
Ciò non ha permesso la trattazione di alcuni argomenti preventivati.
VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche del livello di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi sono state
effettuate mediante verifiche scritte integrate da prove orali. Per la valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal C.d C.
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OBIETTIVI RAGGIUNTI In linea di massima gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo completo dalla
maggioranza della classe. Solo in alcuni allievi permangono incertezze nell’uso del lessico specifico e nel fare alcuni collegamenti interdisciplinari.
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BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE
DOCENTE: prof. Antonio Gerbino INSEGNANTE TECNICO PRATICO: prof.ssa Franca Zaniboni.
COMPETENZE PREFISSATE
Individuare ed applicare le opportune tecniche di indagine per poter effettuare una corretta diagnosi fitopatologica.
Gestire il processo di vinificazione dal punto di vista microbiologico sapendo discriminare tra microrganismi utili e quelli responsabili di alterazione dei mosti e dei vini.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
ABILITA’ DA RAGGIUNGERE
Produrre diagnosi sulla base delle sintomatologie conosciute.
Utilizzare il microscopio a fini diagnostici.
Saper effettuare colture microbiche in laboratorio.
Saper determinare la carica microbica di un mosto.
Riconoscere gli agenti delle trasformazioni al microscopio.
Saper ottenere un mosto muto
Saper preparare colture starter.
Individuare gli agenti delle alterazioni al microscopio.
CONTENUTI
PATOGENESI DELLE MALATTIE INFETTIVE - Classificazione delle fitopatie. - Concetto di malattia e di danno. - Diagnostica fitopatologica. - Sintomatologia. - Fasi pre-infezionali, fasi post-infezionali, manifestazione dei sintomi ed esito della malattia. - Endemia, epidemia e pandemia.
MICOPATOLOGIA
‑ Ruolo dei funghi negli ecosistemi.
‑ Classificazione dei funghi.
‑ Morfologia e riproduzione dei funghi.
‑ Patogenesi delle malattie fungine.
‑ Caratteristiche e cicli biologici delle seguenti sottodivisioni: Mastigomycotina, Ascomycotina, Basidiomycotina e Deuteromycotina
BATTERIOLOGIA FITOPATOLOGICA
‑ Ruolo dei batteri negli ecosistemi.
‑ Classificazione dei batteri.
‑ Morfologia e riproduzione dei batteri.
‑ Patogenesi delle batteriosi
VIROLOGIA VEGETALE
- Caratteristiche chimico-fisiche dei virus.
- Classificazione dei virus.
- Patogenesi delle virosi.
- Diagnostica fitopatologica.
- Controllo delle virosi.
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I MICROBI
- Definizione di microbo. - Struttura di una cellula di lievito. - Lo sviluppo dei microbi: cellule quiescenti, moltiplicazione cellulare, colture pure, i ceppi tipo
e le collezioni. - Lo sviluppo delle colture pure e i fattori che lo influenzano. - La nutrizione dei microbi: composti essenziali, mezzi nutritivi artificiali. - Azione dell’aria sui microbi: respirazione e fermentazione. - Gli antifermentativi: definizione, principali antisettici, dosi d’impiego e relativa azione,
tossicità e legislazione.
I LIEVITI
- Definizione. - Classificazione: lieviti sporigeni e asporigeni, lieviti d’interesse enologico. - Fattori che influenzano lo sviluppo dei lieviti: temperatura, azione dell’ossigeno, sostanze
nutritive, mezzi e terreni nutritivi. - La fermentazione alcolica: biochimismo, prodotti secondari. - Fermentazione spontanea dei mosti: lieviti interessati, andamento e successione delle
fermentazioni. - Interventi sulla fermentazione dei mosti: impiego dei lieviti selezionati, fermentazioni scalari,
metodo super-quattro, pasteurizzazione e impiego di anidride solforosa. - Lieviti selezionati: definizione, miglioramento genetico e regolamentazione - Caratteristiche enologiche dei lieviti.
I BATTERI D’INTERESSE ENOLOGICO
- Classificazione. - Batteri acetici e batteri lattici: caratteristiche generali delle specie d’interesse enologico,
fattori condizionanti il loro sviluppo, mezzi nutritivi artificiali, biochimismo della fermentazione acetica, e di quella malo-lattica.
ESERCITAZIONI DI LABORATORIO
- Analisi microscopica dei lieviti, batteri e muffe d’interesse enologico: preparazione dei vetrini, osservazione delle cellule.
- Analisi microbiologica del mosto non in fermentazione su piastra per la ricerca dei lieviti indigeni.
- Analisi microbiologica del mosto in fermentazione su piastra per evidenziare la purezza dei lieviti selezionati.
- Analisi microbiologica dei vini: determinazione del contenuto di lieviti, batteri acetici e batteri lattici.
- Impiego delle membrane filtranti nell’analisi microbiologica dei vini e dell’acqua potabile della cantina.
- Determinazione dell’indice microbico dell’aria(IMA) dei vari locali scolastici (cantina, palestra, aula e laboratorio).
- Colorazione di Gram - Preparazione di terreni di coltura.
METODI
Per il raggiungimento degli obiettivi è stata privilegiata la lezione dialogata finalizzata ad
abituare gli allievi, mediante uno studio ragionato e critico che non preveda la semplice memorizzazione e ripetizione di nozioni e concetti, ad arrivare alla soluzione dei problemi in modo autonomo.
Di fondamentale importanza sono state le esercitazioni in laboratorio durante le quali gli allievi hanno potuto verificare, materialmente, la veridicità di quanto appreso in modo teorico.
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MEZZI E STRUMENTI
Appunti e schede riassuntive fornite dal docente
Laboratorio di chimica
TEMPI
I tempi previsti per affrontare alcuni argomenti indicati nel piano di lavoro sono stati dilatati a causa di scadenze non sempre prevedibili e per la necessità di continui richiami di concetti e nozioni interdisciplinari, prerequisiti non posseduti da alcuni componenti della classe. Inoltre, non è stato possibile utilizzare l’intero monte-ore poiché, alcune di esse, sono state assegnate, dal CdC, per l’attuazione di alcuni progetti.
Ciò non ha permesso la trattazione di alcuni argomenti preventivati.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche del livello di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi sono state effettuate mediante verifiche scritte e pratiche, integrate da prove orali.
Per la valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal C. d C.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
In linea di massima gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo completo dalla maggioranza della classe. Solo in alcuni allievi permangono incertezze nell’uso del lessico specifico e nel fare alcuni collegamenti interdisciplinari.
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SCIENZE MOTORIE DOCENTE: prof. Giancarlo Ardesi
A. Obiettivi educativi
Obiettivi educativi generali: sviluppare il senso di responsabilità, anche attraverso la conoscenza e la coscienza dei diritti e
dei doveri; rispettare le norme e le regole nella quotidianità della vita scolastica; rispettare persone, ambiente e cose; maturare una progressiva autonomia nella gestione di tempi e strumenti di apprendimento; essere disponibili al dialogo con le diverse componenti dell’Istituto, garantendo il rispetto
reciproco e l’autonomia delle funzioni.
B. Obiettivi didattici
Macro competenze
1 MOVIMENTO
2 GIOCO E SPORT
Lo sport, le regole e il fair play.
3 SALUTE E BENESSERE
Salute e benessere sicurezza e prevenzione.
4 LINGUAGGIO DEL CORPO
La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale e delle capacità motorie ed espressive
5 AMBIENTE E NATURA
Relazione con l’ambiente naturale
Conoscenze: movimento
1 Conoscere le proprie potenzialità e confrontarle con tabelle di riferimento.
2 Conoscere il ritmo nelle\delle azioni motorie e sportive complesse.
3 Conoscere le corrette pratiche motorie e sportive anche in ambiente naturale.
4 Conoscere le funzioni fisiologiche in relazione al movimento e gli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici.
Abilità da raggiungere:movimento
1 Avere consapevolezza delle proprie attitudini nell’attività motoria e sportiva.
2 Percepire , riprodurre e variare il ritmo delle azioni.
3 Mettere in atto comportamenti responsabili e di tutela del bene comune come stile di vita.
4 Trasferire e applicare autonomamente metodi di allenamento con autovalutazione ed elaborazione dei risultati.
Macro competenze: linguaggio del corpo
Conoscenze: linguaggio del corpo
1 Conoscere possibili interazioni fra i linguaggi espressivi
2 Conoscere le caratteristiche del ritmo in funzione del movimento.
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Macro competenza: gioco e sport
Conoscenze: gioco e sport
1 Conoscere le la teoria e la pratica delle tecniche e dei fondamentali ( individuali e di squadra) dei giochi e degli sport.
2 Approfondire la teoria di tattiche dei giochi e degli sport.
3 Conoscere gli aspetti sociali dei giochi e degli sport.
Abilità da raggiungere: gioco e sport
1 Trasferire e realizzarle tecniche adattandole alle capacità e alle situazioni.
2 Trasferire e realizzare strategie e tattiche nelle attività sportive.
3 Interpretare con senso critico i fenomeni di massa legati al mondo dello sport( tifo, doping, professionismo, scommesse).
Macro competenze: salute e benessere
Conoscenze: salute e benessere
1 Conoscere le procedure per la sicurezza e il primo soccorso.
2 Conoscere le problematiche legate alla sedentarietà dal punto di vista fisico e sociale.
3 Approfondire gli aspetti scientifici e sociali delle problematiche alimentari, delle dipendenze e dell’uso delle sostanze illecite.
Abilità da raggiungere: salute e benessere
1 Adottare comportamenti funzionali alla sicurezza nelle diverse attività.
2 Assumere comportamenti fisicamente attivi in molteplici contesti per un miglioramento dello stato di benessere.
3 Scegliere autonomamente di adottare corretti stili di vita..
Programma svolto
Il programma per la classe 5AV è stato svolto secondo le direttive dei programmi ministeriali per gli istituti secondari di secondo grado. In base ai programmi si è dato maggior risalto al potenziamento fisiologico inteso come sviluppo organico, e alla pratica delle attività sportive, mirando al consolidamento del carattere, sviluppo del senso civico e della socialità. Sintesi sul profitto, comportamento e rendimento degli alunni.
Le conoscenze e le competenze degli alunni si riferiscono principalmente alle esperienze pratiche svolte. I risultati conseguiti si possono considerare buoni sia sul piano della partecipazione che del profitto finale. Permangono tuttavia, alunni che presentano difficoltà motorie, da ricondursi ad una scarsa applicazione nelle esercitazioni. Sono emerse nella classe buone individualità. Il comportamento nel complesso è sempre stato corretto. La frequenza alle lezioni è risultata complessivamente regolare. Alcuni alunni hanno ottenuto buoni risultati nella pratica sportiva ”campionati studenteschi”.
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
Per tutte le simulazioni delle prove d’esame e per le prove di inglese differenziate per gli studenti
con PDP si vedano gli allegati a parte.
Gli strumenti dispensativi e compensativi previsti dagli specifici PDP, cui si rimanda, sono stati
applicati anche nelle quattro simulazioni scritte delle prove d’esame, pertanto anche durante le
prove d’esame di stato si procederà con le stesse modalità.