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KRIYA YOGA (teoria) Essenza della Gita (Ch. II : 55-72) quale è stata percepita da Shibendu Lahiri durante un profondo processo meditativo mentre testimoniava il graduale trapasso di sua moglie Bithika che si trovava nello stadio finale del cancro. La frase più significativa e rivelatrice in questi 18 versi è: "Indriyani-indriyarthebhas tasya prajna pratisthita". Questa frase appare due volte nell'insieme di questi 18 versi (58 2ª riga e 68 2ª riga) e ciò proprio a causa della sua straordinaria importanza. Questo messaggio ha un potere devastante; se esso riesce a colpire la vostra "Ego-ità" allora la coscienza di separazione salterà per aria. Il pensiero si troverà allora nel suo stato naturale cioè non più continuamente presente: ci sarà un ri-orientamento, una mutazione, una introspezione e la vostra vita sarà libera dal dolore, angoscia, agitazione, arroganza, antagonismo, stress e fatica, tensione e inquietudine, congetture e supposizioni, inibizioni e idiosincrasie, paradossi e perplessità, perversioni e paranoie. Allora il pensiero farà cessare la presa strangolatrice sulla vostra esistenza dando origine ad uno stato

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KRIYA YOGA (teoria)

KRIYA YOGA (teoria)Essenza della Gita (Ch. II : 55-72)

quale stata percepita da Shibendu Lahiri durante un profondo processo meditativo mentre testimoniava il graduale trapasso di sua moglie Bithika che si trovava nello stadio finale del cancro.La frase pi significativa e rivelatrice in questi 18 versi : "Indriyani-indriyarthebhas tasya prajna pratisthita".Questa frase appare due volte nell'insieme di questi 18 versi (58 2 riga e 68 2 riga) e ci proprio a causa della sua straordinaria importanza. Questo messaggio ha un potere devastante; se esso riesce a colpire la vostra "Ego-it" allora la coscienza di separazione salter per aria. Il pensiero si trover allora nel suo stato naturale cio non pi continuamente presente: ci sar un ri-orientamento, una mutazione, una introspezione e la vostra vita sar libera dal dolore, angoscia, agitazione, arroganza, antagonismo, stress e fatica, tensione e inquietudine, congetture e supposizioni, inibizioni e idiosincrasie, paradossi e perplessit, perversioni e paranoie. Allora il pensiero far cessare la presa strangolatrice sulla vostra esistenza dando origine ad uno stato di consapevolezza attiva la cui natura non di separazione ma di unione, dove cio stimolo e risposta diventano un unico movimento.Una persona iniziata al Kriya viene detta "Kriyanwita" o "Kriyaban" che significa: colui che stato attivato. Cio una persona in cui stata attivata la consapevolezza e quindi non continua a illudere se stesso n fa qualcosa per ingannare gli altri. Questa persona consapevole dei trucchi dellio, dell'ego, della egoit e dei meccanismi auto protettivi della mente.Questa frase estremamente importante che appare due volte nella essenza della Gita afferma che le percezioni sensoriali dovrebbero funzionare in modo naturale per lo scopo per cui sono state designate. Il pensiero (i condizionamenti e la cultura) sovrappone un qualcosa di estraneo sui sensi che trasforma le sensazioni dirette in sensualit.Il pensiero divide le sensazioni in piacevoli e spiacevoli e questo da origine alla sensualit.Il pensiero, perci crea desiderio per ripetere ci che piacevole ed evitare ci che spiacevole: questa propriamente sensualit e l'inizio di qualcosa di orribile nella pura qualit della vita.Questa fase carica di significato implica che non c' alcun problema nelle percezioni sensoriali ma che la sensualit la causa prima del nostro dolore e sofferenza.Dunque quando le sensazioni non sono contaminate dalla sensualit allora si rimane stabili nello stato di saggezza. Quando i cinque sensi funzionano in modo naturale, senza interferenza del pensiero allora non c' pi problema di alcun tipo.

55Quando la sensualit totalmente spazzata via cio quando il pensiero ha definitivamente cessato di interferire con le funzioni dei sensi, allora non c' pi la dicotomia soggetto-oggetto nell'ambito della coscienza, cio avvenuta una fusione tra il "me" e la cosa che agisce su di "me". Allora emerge il "non-me", il "non-io" ovvero la "non-mente". Questo comporta assoluta equanimit, imparzialit ed equilibrio nella mente.

56In questo stato di equilibrio non ci si trova pi nello stretto corridoio degli opposti. Allora il piacere non pi il "tuo" e cos il dolore, l'attaccamento, l'avversione. N lo pi la paura n la mancanza di paura, la codardia o il coraggio, l'aggressione o l'amicizia, la vittoria o la sconfitta. Nulla pi "tuo".

57In questo stato di equilibrio il bene non il "tuo", il male non il "tuo", l'adulazione, la ferita, l'onore, l'insulto non sono "tuoi".

58Nello stato di consapevolezza senza preferenza i sensi funzionano esattamente nel modo per il quale sono stati designati. Cessata la loro funzione naturale essi vengono ritirati (pur tuttavia rimanendo vigili) come gli arti di una tartaruga e in questo modo la sensualit evitata.

59Quando la sensualit non viene nutrita pi le genuine percezioni dei sensi rivelano il Param (l'Altro) neutralizzando l'osservatore, il "me".

60Pesino una persona che possiede un costante discernimento pu essere sopraffatta dalla sensualit della mente (cio dalla follia dei sensi) nonostante la determinazione di mantenere sempre lo stato di equanimit.

61Quando i condizionamenti sono tenuti a freno e ogni disordine viene eliminato alla radice allora avviene l'integrazione, la stabilit della "NON-MENTE" (KRISHNA). Quando i sensi funzionano correttamente cio in modo olistico senza contaminazioni sensuali allora la saggezza costante.

62Dal contatto nasce il desiderio, nutrito dall'immaginazione per l'oggetto e questo diventa brama incontrollabile. Quindi inevitabilmente si arriva a frustrazione e al risentimento.

63Dal risentimento nasce lo schermo dell'illusione e quindi la percezione stessa viene disturbata. Allora si perde il contatto con l'intelligenza e da ci ne viene la caduta definitiva dallo stato iniziale di Grazia.

64Il S quale sottile energia individuale in stato di ordine totale (e non il centro dell'Ego che si trova in stato di disordine) non altro che il S nello stato naturale ovvero di completa libert senza condizionamenti. In tale situazione si entra in uno stato di benedizione. E questo possibile solo quando i sensi funzionano con assoluta equanimit durante il contatto con gli oggetti. Solo nello stato di equanimit i sensi funzionano nello stato naturale e la loro trasformazione in sensualit e le conseguenti brame (che sono causa del dolore) possono essere evitate.

65Nello stato benedetto di pura percezione sensoriale ogni DUKKHA (dolore) viene spazzato via. Sicuramente cos ci si stabilisce nello stato di interezza, in sintonia con il felice stato di intelligenza.

66Non ci pu essere pace per chi si separato dall'intelligenza e dalla consapevolezza. Se non c' pace non c' felicit ma disarmonia con la totalit della vita.

67La mente che si trova nella presa della sensualit non trova pi la saggezza, che l'intelligenza propria della NON-MENTE, e cos entra nella tempesta come una nave sconvolta dalla bufera.

68Una persona nella quale i sensi funzionano naturalmente per lo scopo per cui sono stati designati si trova in uno stato di completo distacco (libert) e cos la sua saggezza diventa stabile.

69Colui in cui ogni condizionamento si trova sotto controllo, rimane desto con una consapevolezza attivata; mentre altri si trovano nell'oscurit dei riflessi condizionati. E quando altri sembrano gioire dei loro obiettivi sensuali questo viene visto dal saggio come oscurit.

70Chi cerca i piaceri sensuali non potr mai trovare pace. Ma colui in cui le brame e i desideri sorgono e scompaiono naturalmente (stato di distacco) conosce la pace e non disturbato proprio come l'oceano non alterato dai fiumi che affluiscono e svaniscono in esso.

71Chi vive in uno stato di distacco e di mancanza di Egoit entra certamente nel regno della pace e della tranquillit.

72L'umanit si meraviglia perch questo Brahmi-Stithi (stato di unificatore di risveglio) non viene raggiunto. Ma persino alla fine della propria vita, se uno emerge in questo stato raggiunge la liberazione suprema da cui non c' possibilit di caduta.

HARI AUM TAT SATHARA HARA SHAMBHO

Essenza SVETASVATARA UPANISAD

A meno che non avvenga - nella percezione - un lampo dellAltro non possibile liberarsi dal ciclo di nascita e morte: no, non possibile, non proprio possibile!

C'e una particolare energia che avvolge con amore e comprensione ogni pi piccola cosa delluniverso: il suo splendore tremendo!A meno che non ci si risvegli a questa realt non sar possibile uscire fuori dal ciclo di nascita e morte.Non c'e altro modo, non c'e altro modo, non c'e altro modo!

Ci che sconosciuto non potr mai essere compreso attraverso lorgano della mente.A meno che questa comprensione non ti colpisca come una scarica di luce non avranno fine i tuoi giri nel regno dellEgo ne il ciclo di nascita e morte.Non c'e altra strada allinfuori di questa, non c'e altra strada, non c'e altra strada!

La sessualit non qualcosa di negativo in se e che quindi, come tale, debba essere condannata o superata.

Essa soltanto uno tra i vari aspetti della vita e perci non dovrebbe dominare la vita. Sta a noi fare in modo che la sessualit non degeneri in una valvola di sfogo della lussuria ma sia una espressione di amore e divina intelligenza.

Scopriamo un sentiero equilibrato a met strada fra la totale dissipazione senza alcun scopo e la repressione ascetica che uno si autoinfligge tormentando il proprio essere.

La sessualit un fiore tenero. Dovrebbe essere nutrita e trattata con molta cura. Se da un lato, si decidesse di darle sempre libero sfogo allora diventerebbe una insensata dissipazione di energia ma se, allopposto, si cercasse di sopprimerla brutalmente allora si distruggerebbe qualcosa di delicato e di bello.

Cerchiamo invece di scoprire che cosa realmente la sessualit , e lasciamo che essa cresca e fiorisca: dunque non neghiamola n diventiamone suoi succubi.

Amare: questa la cosa pi grande di tutte poich nellamore c'e il completo abbandono del proprio Ego.

Amare essere consapevoli delleternit. Amare la perfetta intelligenza che si manifesta. Amare significa dimorare nella non-mente.

Kriya Yoga: La scienza dellinteriorit e la sua diretta esperienza non richiedendo particolari credenze.

Se voi vi lasciate abbindolare dalle forze seducenti proprie dei mercati religiosi presupponendo di essere delle creature molto speciali, allora vivrete divisi, non come singoli individui ma come folla di individui: questo caos. Il Kriya Yoga vi insegna a vivere come una unit armoniosa, vi insegna lintegrazione ovvero a liberarvi dalla presa strangolatrice delle attivit centrifughe della mente. Quello di cui c bisogno un processo di cristallizzazione in cui la forza centripeta diventa essenziale.

Se questo non avviene allora tutto quello che fatto del tutto inutile: la vostra vita e il vostro tempo sono sprecati. La vera gioia con colui il cui percorso totalmente diretto verso il centro. Perch per vivere avete bisogno di storie, di varie credenze, fantasie, bugie? Come mai quella che chiamate verit non sono che delle belle bugie, delle frasi altisonanti, dei concetti che pretendono di essere sacri ma che invece provengono dalla meschinit della mente?

Kriya Yoga esperienziale ed esistenziale. Non ce bisogno di alcun credo. Quello di cui c bisogno il coraggio di sperimentare quello che non proiettato e sostenuto dalle pure credenze! Quello di cui c bisogno una trasformazione che non sia manipolata dalla mente!Kriya Yoga la scienza dellinteriorit. Questa scienza deve essere compresa e praticata. Solo allora ci potr essere libert dal dolore, dallangoscia e dalla agitazione. Non necessario conferire titoli immaginari (Paramahansa, Avatar, Ananda questo e Ananda quellaltro, Giri tal dei tali e Giri tal altro) a degli yogi ed attendersi soddisfacimento delle proprie brame egoiste attraverso di loro. Lo yogi non altro che uno scienziato che lavora con lenergia della pura comprensione cio con la NON MENTE.Chiamereste Max Plank come Paramahansa Max Plank e Einstein lo chiamereste Avatar Einstein? Allora lasciamo che Lahiri Mahashay sia per noi semplicemente Lahiri Mahashay, lui che forse stato il pi grande scienziato dellazione centripeta di pura percezione.

JAI LAHIRI MAHASHAY

Lo scopo del Kriya Yoga una profonda religiosit che emerga dallo svanire (Laya) della mente e diventi la religione della non-mente: una mente nuova in cui vengono negate le negativit della mente. Comunque, prima di iniziare il viaggio in questa profonda religione (Sat-Chit-Anand) che viene menzionata brevemente nelle ultime righe del foglio del primo Kriya sotto il nome di Laya Yoga, vale la pena di riflettere sulle quattro specie di religione che appartengono alla mente proprio per prendere in considerazione la situazione reale da cui noi, in un modo o nel altro, siamo partiti.

La prima il prodotto dellignoranza.LEgo non accetta di essere ignorante; perci asserisce con aggressivit che tutto quello che conosce la verit suprema e finale. Tutto questo conduce al fanatismo, fondamentalismo e a tutto quel sangue che stato versato nel nome della religione (forse pi sangue per tale motivo che non per nessunaltro). Questa religione arriva ad affermare che persino la guerra pu essere un atto religioso (si pensi alle guerre sante, alle crociate allo Jihad!). Se la guerra santa allora che cosa mai meriter di essere considerato non santo? Questa perversa religione della mente ha distrutto lintegrit dellessere umano ponendolo contro la totalit della vita, spingendolo a distruggere la vita. I sistemi di credenza di questo tipo di religione non sono altro che strategie per ingannare lumanit e mantenere luomo per sempre in uno stato miserabile.

La seconda il prodotto della paura.Ogni specie di paura e di senso di colpa viene qui indotto attraverso miti, storie e congetture. Secondo questo tipo di religione luomo esiste solo per essere punito, per pagare il suo peccato originale. Da questo ordine di idee scaturisce anche lidea dellinferno che incarna la pi terribile di tutte le paure.

La terza il prodotto dellavidit.Qui vengono generate tutte le specie di fantasie, aspettative, speranze, ambizioni, desideri e avidit per mantenere lessere umano sempre in uno stato di agitazione e disturbo. Il concetto di paradiso la massimizzazione dellavidit stessa.

La quarta il prodotto della teologia.Questa bastata sul portare avanti tesi - antitesi e sintesi e con ci tutte le controversie e contraddizioni, tutte le asserzioni e le negazioni, vari concetti di sacro attraverso frasi altisonanti. Tutte queste cose non sono altro che la spazzatura della mente a guisa di escrementi che un animale lascia cadere.

Non c verit alcuna in quello che la mente - attraverso questi quattro tipi di religione afferma.

Adesso cerchiamo di comprendere la religione della non-mente nelle sue tre dimensioni. Questa una sola anche se si presenta sotto tre aspetti che si integrano a vicenda. Questa profonda religione spazza via ogni oscura emozione creatasi nelluomo per seguire la religione della mente, emozione che malata, brutta, nauseabonda. La mente vi corrompe, la non-mente corregge in voi quello che non va ( N.B. non-mente diverso da mancanza di mente!) Voi potete usare male la mente ma non la non-mente. Questa religione della non-mente la scienza del decondizionare, del cancellare i programmi che sono stati registrati nella mente. Essa non ha bisogno di profeti, saggi, papi, Avatar, Paramahansa, Mahamandaleshwar. Energia di pura comprensione ed intelligenza ecco quello che serve! La mente vi pu fornire un bagaglio di informazioni, la non-mente provoca in voi una permanente trasformazione.

Prima dimensione della religione della non- mente.Satpura esistenzaAtithi Bhava ovvero vivere con lattitudine dellospite. Tutti noi siamo ospiti. Nessuno di noi risieder permanentemente in questo mondo. Un ospite vive senza attaccamenti ma con un senso di proporzione: non crea alcun disordine alla pura qualit della vita.

Seconda dimensione della religione della non- mente.Chitpura consapevolezzaSakshi Bhava. Questo significa esistere quali testimoni che non hanno preferenze, la cui consapevolezza non pi teatro di battaglie tra differenti pensieri. Questa una consapevolezza in cui non viene meno lo stato di equanimit. Terza dimensione della religione della non- mente.

Anandpura gioia (che diversa dal piacere!)Samapti Bhava. Qui si sottolinea, si realizza il momento del finire e non pi lessere attirato dalla trappola degli opposti. Se coltivo lopposto del male non otterr la bont ma solo una povera imitazione di essa che sar pur sempre il prodotto della furbizia della mente. La bont fiorisce quando il male totalmente finito, terminato. Quando il dolore dovuto alle brame egoistiche trova la sua fine come conseguenza del manifestarsi della non-mente allora la beatitudine (Anand) presente.

Meditate sugli insegnamenti del Laya Yoga, di cui abbiamo scritto sopra, e che sono condivisi durante il processo di iniziazione al Kriya Yoga e cercate di comprendere questo messaggio semplice e incisivo che proviene dallo Yogi capofamiglia Lahiri Mahashay e non restate confusi con tutte quelle parole vuote che gli vengono attribuite e che vi vengono proposte nei mercati spirituali. Lahiri Mahashay non abit questo pianeta solo per lasciarci soddisfatti con povere consolazioni paralizzanti ma venne a spezzare la nostra prigione mentale. Comprendete e praticate il Kriya Yoga e allora troverete quello che Lao Tzu e Lahiri Mahashay avevano trovato nel Laya (non-mente).

Quel vedere che non legato ad alcuna esperienza, anzi che scaturisce dallassenza stessa di qualsiasi esperienza, una consapevolezza in cui non possibile ci sia alcuna agitazione in quanto non c alcuna scelta, alcuna classificazione in piacevole e spiacevole. Quello stato MEDITAZIONE.Ecco allora che nel silenzio avviene ci che di pi SACRO pu avvenire, con la sua incommensurabile benedizione. Questa esperienza realmente un miracolo ogni volta nuova anche se, forse, ogni volta esattamente la stessa.Paradossalmente essa ha una forza e un potere immensi e, nello stesso tempo, una tremenda vulnerabilit: essa ricorda la forza di un filo derba che pu con un sorriso accettare una morte casuale. Quando arriva ti riempie completamente e poi se ne va in un attimo: ma quel momento al di l del tempo e della morte.La mente meschina che si infrange contro il nulla del suo esistere questo il significato dellesplosione dellOmkar nello Yoni Mudra, questo linizio della vera meditazione e del divino ubriacamento.La meditazione la distruzione del pensiero non lindulgere nei piaceri del pensiero prigioniero dei suoi propri intrighi, inibizioni, divisioni, allucinazioni, brame, paradossi.

Ecco un semplice esempio di consapevolezza che non nasce da una esperienza:

quando una persona abbastanza matura da comprendere che sia ladulazione che linsulto si muovono entrambi entro i confini della vanit e dellegoismo della mente umana, allora non c adulazione o insulto che possano avere alcun effetto su di questa. Allora non ci sar esperienza di adulazione o di insulto anche se ci sar consapevolezza di tali movimenti che avvengono tuttintorno.

La maturit appartiene ad un area che non della mente. La mente sempre immatura e non potr mai sperimentare ci che di pi sacro poich ogni esperienza profana. Pretendere di avere esperienza di qualcosa la prova che quel qualcosa non reale. Semmai un segno che indica una strada da essere percorsa, un seguo che deve essere oltrepassato.Il vostro viaggio deve proseguire e perci non accontentatevi mai del discernimento, della comprensione raggiunta: ben presto ogni raggiungimento diventa vecchio e stantio. Benedetti sono quegli esseri umani la cui unicit si realizza nella completa apertura alla suprema beatitudine del Divino. Questa unicit non ha nulla a che vedere con la costruzione di una personalit plasmata dallEgo.

Jai Kriya Yoga

Resurrezione significa ritornare alla vita da uno stato di morte e distruzione causata dal pensiero e dalle sue famigerate trame. Quello che allora opera il meraviglioso organismo vivente, il nostro corpo con la sua inerente intelligenza. Ecco che allora sgorga la piena esperienza della vita, il suo palpito unico e inconfondibile, la sua bellezza, la sua gioia, la sua benedizione. Tutto questo va ben oltre la falsit dei dogmi, del fanatismo, delle storielle meschine, delle congetture scambiate per verit e delle superstizioni. Questa resurrezione davvero il significato della melodia del Kriya Yoga di Lahiri Mahashay. Per favore cercate di comprendere questo smettete di andare sempre in cerca di nuove cose presso i mercati spirituali. Cercate di vivere, di esistere come esiste un fiore: espressione vivente di ci che non si pu misurare, nominare, capire.Cercate di vivere in uno stato di continua ricerca non tenete la testa piena di inutili domande. Non sprofondate nel fango delle diatribe teologiche che sono incoraggiante dai ciarlatani spirituali e dalle mafie religiose. Trovarsi in uno stato di ricerca significa essere alleato con lintelligenza e la consapevolezza al di fuori di ogni coscienza di separazione mentre riempirsi di domande vuol dire trovarsi impelagati con gli inganni e le manie della mente. Ricerca significa azione. Porsi domande significa attivit cio re-azione. Tutte le vostre esperienze (sia religiose che non) sono la causa prima del vostro DUKKHA (dolore). Il vedere realmente distruggere la continuit del pensiero e almeno per un po libera dalla pressione delle varie esperienze che accadono nel regno dellIo. Questo stato lequilibrio che consegue alla pratica del Kriya di Lahiri Mahashay ovvero la liberazione dalla impostura dello Yoga pubblicizzato e venduto sul mercato che altro non se non inquinamento mentale organizzato.In nome di Dio, liberatevi per sempre dalle consolazione e dalle gratificazioni che ricavereste dal coltivare concetti mentali su Dio come tante altre illusioni.Il Kriya Yoga non consiste tanto nel fare questo e questaltro, semmai piuttosto una via per non fare, per disfare qualcosa! Kriya significa raccogliere energie per riuscire un giorno ad esplodere in quello che e non a sfuggire dalla realt rifugiandosi in quello che dovrebbe essere.

Vita lunga alla tradizione di Lahiri

Lo scopo principale del Kriya di essere nello stato naturale. (Sahajavastha del Vedanta, Swarupe Avasthanam di Patanjali, Swadharma della Gita e Parabastha di Lahiri Mahashay). Yoga significa integrazione tra la mente e la vita, tra il mondano e il pi sacro, tra il divino imminente ed il divino trascendente, tra il sacro e il tran-tran, tra la coscienza separativa generata dal costante ribollire dei pensieri e la consapevolezza unitaria in cui stimolo e risposta diventano un movimento unitario.

Nello stato naturale questo organismo vivente, questo corpo riceve le istruzioni dai chacra e dalle ghiandole. Il pensiero non interferisce come un intruso che crea tutti tipi di problemi psicosomatici ed ambizioni, tutti tipi di paradossi, perplessit ed imbarazzi. Allora il corpo libero dalla presa strangolatrice delle immaginazioni della mente. La mente con il suo meccanismo protettivo ha una tremenda presa sul corpo la quale distrugge la qualit della vita che si vive. Per questo la mente viene chiamata coscienza separativa, una coscienza nella quale si viene separati e de-conessi dallarmonia con lesistenza intera.

Perdere la presa strangolatrice del pensiero linizio dellilluminazione. Il pensiero, nello stato naturale del corpo discontinuo. Viene attivato quando c uno stimolo oppure una necessit. Poi genera una adeguata risposta con eccellenza e perfezione. Lego non sabota la risposta attraverso vanit ed interessi personali. La veracit viene in primo piano, non la volgarit delle attivit centrate sulSe della mente. Questo Kriya Yoga non lardere per grandezza, glorificazione e gratificazione nel nome del Kriya Yoga.

Conoscere, non credere, la disciplina del Kriya Yoga e lamore il suo compimento. Kriya Yoga il coraggio di arrendere se stesso, il coraggio di annientare lorgoglio, il coraggio di diventare un vuoto. Colui che disposto a sparire ottiene compimento chi disposto a morire ottiene la vita.

Jai Eterna Saggezza dellIndia

Vedi : KRIYA YOGA (pratica)