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INDICE Introduzione p. 2 Biografia 5 Capitolo I Politica 14 Capitolo II Società 29 Capitolo III Economia 40 1

Kwame Nkrumah

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Page 1: Kwame Nkrumah

INDICE

Introduzione p. 2

Biografia 5

Capitolo I Politica 14

Capitolo II Società 29

Capitolo III Economia 40

Conclusioni 49

Bibliografia 55

1

Page 2: Kwame Nkrumah

INTRODUZIONE

Questo studio si propone l’obiettivo di approfondire la figura di Kwame

Nkrumah attraverso l’analisi delle opere di colui che fu definito l’Osagyefo1 e

dei fatti realmente accaduti nel ventennio che vide la nascita di quella nazione

oggi conosciuta come Ghana.

La scelta del dualismo Pensiero-Azione si impone alla luce delle passate

interpretazioni sul personaggio che sottolineano una sostanziale ambiguità e

differenza fra la produzione politico-filosofica dell’autore, ed i risultati da

esso ottenuti nella guida del paese, in particolare le motivazioni per cui a delle

così valide e progredite idee espresse nei suoi testi sia corrisposto, una volta

acquisita la totale indipendenza del paese, un percorso di accentramento del

potere tipico dei regimi autoritari.

Infatti nel periodo pre-indipendenza, in particolare durante la fase 1946-1956,

che vede il progressivo ottenimento dell’autogoverno da parte della Costa

d’Oro , Nkrumah diventa protagonista della lotta anticoloniale attraverso la

creazione di una solida base popolare per l’affermazione dell’indipendenza

nazionale ghanese (non dimentichiamo che nel periodo pre-coloniale il Ghana

era un insieme eterogeneo di regni e tribù)2 proseguita col grande successo

delle elezioni del 1951, dalla nomina di primo ministro del 1952 e culminata

con il raggiungimento dell’ autogoverno del paese. Non altrettanto

esaltante,sotto il profilo politico, il periodo 1957-1966 nel quale, accanto alla

conquista della piena indipendenza del Paese si aggiunge una progressiva

limitazione delle libertè personali e degli oppositori politici che sfocia in una

1 In lingua originale: Il Redentore2 Ognuna autonoma dotata di propri poteri

2

Page 3: Kwame Nkrumah

sostanziale repressione del dissenso; unito ad un forte accentramento del

potere nelle mani del Presidente, che incorpora i tre principali poteri, e ad

sistema monopartitico identificato nella nazione tipico dei regimi autoritari.

Questo forte contrasto ha generato una storiografia del personaggio

diversificata, che va dalla definizione positiva di Redentore a quella

“storicamente negativa” di dittatore, anche se uno studio aggiornato dei fatti ci

suggerisce un ulteriore approfondimento della questione, poichè dopo la

recente apertura degli archivi contenenti i documenti del F.R.U.S. (Foreign

Relations United States) emerge un interesse o tacito assenso del governo

statunitense e di altre potenze europee sul colpo di stato del 1966 che

aggiunge alla vicenda una nuova prospettiva sulle motivazioni della svolta

autoritaria di Nkrumah, che non può essere considerata un mero disegno di

dominio delle masse e mantenimento del potere, ma forse una “esagerata”

difesa degli interessi nazionali dalle nuove minacce rappresentate dal

neocolonialismo.

Inoltre, merita senz’altro un giudizio positivo, l’ampio sviluppo del settore

sociale attraverso le numerose riforme attuate in campo educativo, dalla

promozione dell’alfabetizzazione e lo sviluppo delle istituzioni scolastiche dal

ciclo primario fino alle università, che hanno ben valorizzato le risorse umane

del paese, oltre ad un forte sviluppo e ampliamento dei servizi sanitari-

ospedalieri, alle politiche abitative a favore dei ceti piu disagiati, unite alla

fornitura, anche alle aree rurali, di acqua e elettricità.

Un’ analisi lungo le tre linee guida Politica, Società, Economia; attraverso le

fonti dell’epoca: come la produzione filosofico-politica del nostro soggetto e i

testi dei simposi ad esso dedicati, attraverso personaggi che hanno conosciuto

Nkrumah come T.Filesi, già capo dell’Ufficio Studi dell’Istituto Italiano per

l’Africa, appassionato studioso del dopoguerra africano, tramite l’archivio

Storico Statunitense nei suoi capitoli dedicati alle Relazioni con l’Africa

3

Page 4: Kwame Nkrumah

(F.R.U.S. reso pubblico nel 1999)3, per concludere tramite la testimonianza di

chi in Ghana ci è nato e vissuto.

Alla luce degli odierni fatti, che vedono l’attuale Ghana primeggiare nel

continente africano per l’alto livello democratico della nazione, confermato

dalle recenti elezioni dove la vittoria della democrazia rappresentata dal

multipartitismo ha visto trionfare il National Democratic Congress (partito di

opposizione che si ispira alla figura di K.N.) si impone una rivalutazione del

personaggio, che nel bene o nel male si è guadagnato un posto d’onore nel

‘900 africano.

3 Nel 1999 sono stati resi pubblici i documenti storici relativi alle relazioni estere degli Stati Uniti in particolare: FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1964-1968, Volume XXIV

4

Page 5: Kwame Nkrumah

BIOGRAFIA

KWAME NKRUMAH detto: L’OSAGYEFO

(il redentore)

Nkrumah nacque in Costa d’Oro ( questo il nome con il quale i

colonizzatori europei, in particolare i Britannici ribattezzarono quella regione)

il 21 Settembre 1909 da una famiglia della località chiamata Nkroful, dove il

padre, membro della tribù Twi,4 svolgeva la professione di artigiano orafo e la

madre quella di venditrice al dettaglio; l’orientamento cattolico della famiglia

fa si che Kwame frequenti la Roman Catholic Elementary school di Half

Assini e completi la sua formazione scolastica presso l’Achimota College di

Accra già noto come Government Training College, nel 1930; dopodichè

inizia la sua carriera di insegnante presso la Catholic junior schools di Elmina

e Axim, carriera che terminerà nel 1935 poichè N. grazie ad una borsa di

studio frequenta fino al 1939 la Lincoln University in Pennsilvanya dove

consegue la laurea e inizia la sua carriera politica come presidente della

African Students' Organization of the United States and Canada.

Molto importante durante la permanenza negli Stati Uniti l’influenza del

pensiero di Marcus Garvey e di W.E.B. DuBois; il primo tramite le sue opere

filosofico-politiche fra cui : Philosophy and opinions of Marcus Garvey

(1923) dove afferma: ” La razza nera può ottenere ciò che vuole...Nessuno sa

quando l’ora della redenzione dell’Africa sia per giungere; ma essa è nell’aria,

4 T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana and Nkrumah, New York, Facts on File, 1972, pag. 7

5

Page 6: Kwame Nkrumah

sta per venire. Un giorno o l’altro, come un uragano, essa sarà qui”5 ; mentre il

Dr.DuBois, intellettuale statunitense, noto per l’organizzazione dei congressi

pan-africani, quattro in particolare fra il 1919 e il 1927; oltre all’influenza

delle idee di Hegel, Karl Marx, Engels, Lenin e Mazzini6.

Kwame lascerà gli Stati Uniti alla volta del Regno Unito nel 1945 dove, a

Manchester, partecipò all’organizzazione del 5°Congresso Pan-africano che

segna l’ascesa del nazionalismo africano incarnato nelle figure di

T.R.Makonnen, Peter Abrahmas, Marko Hlubi, Jomo Kenyatta. Il congresso

vede la partecipazione di oltre duecento delegati rappresentanti dei movimenti

politici, delle organizzazioni sindacali, dei settori rurali, degli ambienti

studenteschi e delle categorie meno privilegiate della popolazione di colore7.

In questa sede emerge chiaramente il pensiero di Nkrumah, che si evolverà

in quella che fu definita campagna “positive action”, ovvero sui mezzi per

ottenere l’indipendenza nella quale si invitavano le popolazioni ed in

particolare i lavoratori coloniali alla lotta non violenta tramite gli scioperi ed i

boicottaggi con lo scopo, in prima istanza, di ottenere diritti sindacali, libertà

di riunione, di stampa, di sciopero, per poi arrivare al fine ultimo cioè la

libertà della Costa d’Oro , quindi la libertà e l’unità delle colonie dell’Africa

occidentale Francese e Inglese, che avrebbe dovuto, secondo gli obiettivi

pianificati, confluire negli Stati Uniti di Africa.

Interessante il commento di T.Filesi sull’argomento : ”si tratta d’un

disegno ambizioso e d’un atto di fede, che rispecchiano perfettamente la

sconfinata ambizione e la commovente fede dell’uomo.Il suo avvio e le sue

prime realizzazioni saranno entusiasmanti, ma egli finirà per bruciarsi

sull’altare di quella ambizione e di quella fede”8.

Nel 1947,dodici anni dopo la Catholic junior school, i tempi sono maturi

per tornare in Costa d’Oro come segretario generale del principale movimento

5 Teobaldo Filesi, Il Ventennio di Nkrumah, Como, Pietro Cairoli, 1966, pag176 The Autobiography of Kwame Nkrumah, Edinburgh, Thomas Nelson and Sons, 1957, pag.45.7Cfr: Autobiography of Kwame Nkrumah, pag.53.8Cfr: Teobaldo Filesi, Il Ventennio di Nkrumah, ,pag. 11.

6

Page 7: Kwame Nkrumah

politico lo: United Gold Coast Convention (UGCC) fondato il 4 agosto 1947,

che vedeva George Grant, presidente in carica, e J.B. Danquah,

vicepresidente, come figure di spicco di un movimento rappresentante la

borghesia ghanese; con l’obiettivo di un graduale trasferimento di poteri dalle

autorità britanniche alla popolazione locale.

Nkrumah avvia la sua azione politica tramite seminari e meetings mirati

alla creazione di una base popolare che lo supporti nella rivendicazione

dell’indipendenza e dell’autodeterminazione del suo paese.

Fra il febbraio e il marzo 1948 scoppiarono alcune manifestazioni di

protesta contro l’amministrazione coloniale, che degenerano in tumulti diffusi

in tutto il paese che portarono all’uccisione di trentasette civili, le autorità

britanniche arrestarono Nkrumah e altri dirigenti del UGCC, ma la condanna

al carcere non farà che accrescere la sua popolarità e la voglia del paese di

indipendenza. Da sottolineare, durante il periodo del segretariato, il nascere di

una divergenza fra gli obiettivi della “vecchia guardia” moderata,

rappresentata da Danquah, e le idee rivoluzionarie di Nkrumah .

Infatti, un anno dopo avviene la formale separazione, è del ’49 la scissione

dell’ala più radicale del UGCC, che confluisce nel neonato Convention People

Party (CPP), ed il 12 giugno l’ Accra Evening News , giornale fondato da

Nkrumah, scrive:”....noi preferiamo l’autogoverno nel pericolo alla servitù

nella tranquillità...”.9

Il Convention People’s Party delinea i suoi scopi attraverso un manifesto

programmatico avente il motto: “avanti sempre – indietro mai” nel quale

spiccavano i seguenti obiettivi:

- combattere senza posa per conseguire e conservare l’indipendenza del

popolo del Ghana

- servire da vigorosa e cosciente avanguardia per eliminare tutte le forme

di oppressione e per lo stabilimento di un governo democratico

9 Kwame Nkrumah, Africa Must Unite, Londra, Panaf, 1963, pag. 55.

7

Page 8: Kwame Nkrumah

- sicurare e mantenere la completa unità della popolazione della Colonia,

dell’Ashanti, dei Territori del Nord, e delle regioni Trans-Volta/Togoland

- operare con e nell’interesse del movimento sindacale e di altre

organizzazioni affini

- lavorare per una rapida ricostruzione di un Ghana migliore, nel quale il

popolo e i suoi capi abbiano il diritto di vivere e di governarsi come un popolo

libero

- promuovere l’emancipazione politica, sociale ed economica del popolo, e

soprattutto di coloro che si procacciano i mezzi di sostentamento direttamente

con gli sforzi del loro braccio e della loro mente.

Mentre per quel che riguarda l’ambito internazionale:

- operare unitamente con gli altri movimenti nazionalisti democratici e

socialisti in Africa e negli altri continenti , avendo di mira l’abolizione

dell’imperialismo, del colonialismo, del razzismo, del tribalismo e di tutte le

forme di oppressione nazionale e razziali e delle ineguaglianze fra nazioni,

razze e popoli, e appoggiando ogni azione per la Pace Mondiale

- sostenere l’istanza d’una federazione dell’Africa Occidentale e del

Panafricanismo promuovendo l’unità d’azione tra i popoli dell’Africa e di

discendenza Africana.10

Così nel gennaio 1950 prende avvio la campagna “positive action” nella

quale si invitava la popolazione alla non cooperazione con le istituzioni

britanniche attraverso scioperi e boicottaggi, ma ciò provocò una dura risposta

delle autorità culminata con la dichiarazione di stato di emergenza e la

sospensione dell’ “Accra Evening News”, unito all’arresto di oltre un

centinaio di manifestanti oltre a Nkrumah, Kofi Baako editore del “Cape

Coast Daily Mail”e J.G. Markham editore dell’ “Accra Evening News”,

condannati ad un anno di prigione per agitazione delle masse e incitamento

alla rivolta.11

10 Parte del testo integrale in lingua inglese del documento: “Constitution of the Convention People’s Party ”; cfr Autobiography of Kwame Nkrumah, pp. 291-30211 Cfr: T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana & Nkrumah,pag. 11

8

Page 9: Kwame Nkrumah

Mentre Nkrumah è ancora in carcere, nel Febbraio del 1951 il CPP prende

parte alle elezioni (N. ha il permesso di candidarsi ad un seggio nonostante

l’incarcerazione) ed i risultati confermano una schiacciante vittoria del partito

con la conquista di 34 seggi su 38 disponibili.

A questo punto la vittoria politica diventà realtà, ed il governatore Sir

Charles Arden-Clarke non può far altro che concedere “l’atto di grazia” a N.

che passa dalla posizione di prigioniero a quella di Leader of Government

Business insieme a lui Archie Casely Hayford come responsabile

dell’Agricoltura e delle Risorse Naturali; Thomas Hutton Mills al Commercio,

Industria e Miniere; Ansah Koi alla Comunicazione e Opere Pubbliche; Kojo

Botsio all’Educazione e Welfare; Komla Agbeli Gbedemah alla Sanità e

Lavoro; tutti membri di quel Convention People’s Party nato due anni prima,

oltre a E. Ochiri Asafu-Adjaye, della comunità ashanti, responsabile del

Governo Locale; J.A. Brimah Kaba Chewura, dei Territori del Nord, ministro

senza portafoglio; uniti ai ministri europei R.H. Saloway, Segretario Coloniale

responsabile della Difesa e degli Affari Internazionali, R.P. Armitage,

Segretario Economico, per la gestione finanziaria, Patrick Branigan, Avvocato

generale, alla Giustizia e Servizi Amministrativi12.

Dalla galera al prestigio, questo il destino di N. che nel 1952 continua la

sua ascesa politica grazie alla nomina di Primo Ministro da parte del

governatore Sir Charles Arden-Clarke con l’approvazione della Regina

Elisabetta II, nell’ottica di un graduale trasferimento di poteri ai rappresentanti

locali per il raggiungimento dell’autogoverno, alla quale dopo l’approvazione

dell’assemblea legislativa, si unisce quella di Ministro dello Sviluppo, con

l’altro Ministro Gbedemah va al Commercio mentre Mills alla Sanità, il resto

del Governo rimane invariato.

La prima proposta di N. sarà una riforma costituzionale, dalla quale

emergono i seguenti punti: la richiesta di passaggio allo status di dominion

nell’ambito del Commonwealth, un incremento dell’Assemblea Legislativa da 12 Ivi, pag. 12

9

Page 10: Kwame Nkrumah

84 a 104 membri tutti eletti direttamente dal popolo, l’annessione dei territori

del Togoland.

L’elezione diretta dell’Assemblea verrà attuata per le elezioni del 1954

nelle quali Nkrumah ed il suo CPP conquistano 71 dei 104 seggi a

disposizione.

L’ascesa all’autogoverno sta procedendo a gonfie vele, anche se i primi

problemi interni come l’aperta polemica dei regionalismi (privati con la nuova

costituzione dei seggi ad essi garantiti) rallentavano lo sviluppo armonioso

dello stato nazionale.

Il 1957 è l’anno dell’indipendenza, il Ghana (nome di un antico impero fra

Senegal e Mali) unito ai territori del Togoland (che tramite referendum aveva

manifestato il consenso all’annessione) formano una nuova Nazione

Indipendente in seno al Commonwealth, sancita dalla pubblicazione da parte

della Corona Britannica del “White Paper” che illustrava il passaggio dalla

vecchia carta costituzionale alla nuova Costituzione.

Nkrumah commenterà: “ Il leader dell’opposizione e io accettiamo il Libro

Bianco con nostra generale soddisfazione. Lo consideriamo una base

accettabile, per lavorare sulla nostra Costituzione Indipendente ...”

Nel frattempo, nonostante i traguardi raggiunti, la frattura con le

opposizioni si fece sempre maggiore e il governo avviò alcuni provvedimenti

legislativi che provocarono una serie di limitazioni delle libertà personali, fra

il 1957 e il 1958 possiamo citare l’Avoidance Discrimination Bill, il

Deportation Act, l’ Emergency Power Act, per concludere con il Preventive

Detention Act; atti dei quali parlerò in seguito ma che sancirono la fine delle

libertà di pensiero e dei diritti politici in Ghana e determinarono il passaggio

dall’appellativo di Redentore a quello di Dittatore.

Il 1960 è l’anno delle nuove elezioni Nkrumah il 6 marzo 1960 propose

una bozza della costituzione che prevedeva il passaggio alla forma

repubblicana, il risultato fu un plebiscito per la Repubblica e per il suo

10

Page 11: Kwame Nkrumah

promotore che diventò Presidente e Capo dell’esecutivo con potere di veto e

di scioglimento dell’Assemblea Nazionale.

L’ accentramento del potere non basta a N. poichè nel 1961 dichiarando

che il Ghana deve avviare una “nuova rivoluzione politica” e una ”lotta per la

totale libertà” amplia le sue mansioni attraverso il controllo dell’esercito e

della polizia, oltre alla rimozione del Ministro della Giustizia sostituito da

“ufficio legale generale”13 che in pratica dona al Primo Ministro anche il

potere giuridico. Nel frattempo nel paese l’imposizione di nuove tasse (a

causa dell’alto debito pubblico accumulato dall’amministrazione N.) e

l’aumento dei prezzi di alcuni beni di prima necessità generano scioperi e

proteste dei lavoratori, fomentati dalle imprese straniere che invitavano i

lavoratori alla sommossa, puntualmente repressa dalle forze dell’ordine

culminata con l’arresto di 48 persone fra le quali spiccano i nomi di:P.K.

Quaidoo ex ministro del welfare, Danquah e altri leader dell’opposizione

accusati di attentato alla Costituzione e imprigionati grazie al Preventive

Detection Act.

L’arresto delle principali figure politiche del paese dette risalto al percorso

autoritario di N. mettendo in evidenza il ruolo del partito unico tipico del

modello sovietico oltre alla repressione del dissenso tipica dei regimi

autoritari.

Infatti nel 1962 venne proposta una mozione che prevedeva, per il Ghana,

un sistema monopartitico rappresentato dal Convention People’s Party.

La situazione, però, non sembra migliorare, poco dopo l’espulsione dal

partito di alcuni elementi storici come l’ex-ministro delle finanze Gbedemah e

l’ex ministro dell’agricoltura Botsio, avviene il primo attentato a Nkrumah

nell’agosto ’62 al quale ne seguirà un secondo nel settembre dello stesso anno,

il presidente esce illeso da entrambi gli attacchi e risponde con una dura

repressione, fra le 60 e le 80 persone vengono incrimate come partecipanti o

complici dei fatti, oltre alla dichiarazione dello stato di emergenza e alla 13 Cfr: T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana & Nkrumah,pag. 71

11

Page 12: Kwame Nkrumah

ricerca nelle città dei potenziali terroristi. Sino ad arrivare al novembre dello

stesso anno quando avvengono nuovi attentati durante un meeting del CPP,

ma anche questa volta sono i civili a rimetterci sotto il fuoco della polizia

locale.

Il deteriorarsi della situazione accentra ancora di più il potere nelle mani di

N. infatti è del 1964 l’approvazione dell’emendamento costituzionale che

prevedeva un unico partito in Ghana, grazie al referendum del 24-28 gennaio

si sanciva che il CPP era l’unica organizzazione partitica legale per la

costruzione di una repubblica socialista, oltre al diritto di N. di dismettere i

giudici della Corte Suprema se esistono a suo parere ragioni sufficienti.

Come se non bastasse il 23 gennaio del 1965 N. si nomina Segretario

Generale del Convention People’s Party incorporando in sè tutte le cariche

fondamentali del paese, verrà anche rieletto alle elezioni del giugno ’65 ma

oramai il percorso di accentramento del potere,unito alla repressione del

dissenso e alla propaganda antimperialista, hanno scatenato forze che neanche

Nkrumah può controllare.

Il 24 Febbraio 1966 un colpo di stato da parte di un gruppo di militari

comandati dal Gen. Joseph A. Ankrah rovescia il governo Nkrumah, mentre il

Presidente si trova in viaggio per una missione di pace ad Hanoi, in seguito

all’azione vengono rilasciati dal carcere circa 500 prigionieri politici, mentre

vengono imprigionati tutti i ministri governativi oltre ad alcuni dirigenti del

Convention People’s Party.

Nkrumah è costretto all’esilio in Guinea dove Tourè lo nomina

simbolicamente Capo dello Stato e segretario del Guinean Democratic Party,

proverà a tornare in Ghana fra il 1966-1967 ma la giunta militare non glielo

permetterà.

Muore di cancro, il 27 Aprile 1972 a Bucarest, dove si era recato per

ricevere cure mediche, fu sepolto il 16 maggio a Conakry .14

14 Cfr. T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana &Nkrumah,pag.119

12

Page 13: Kwame Nkrumah

POLITICA

SCENARIO INTERNO

Una delle prima sfide di Nkrumah, sul piano interno, fu quella di dare al

suo popolo un’identità nazionale che potesse essere il punto di partenza per la

13

Page 14: Kwame Nkrumah

futura unità del paese; le politiche di ispirazione socialista prevedevano un

graduale accentramento del potere e dell’autorità necessari all’esercizio di una

“positive leadership”.15

Non dimentichiamoci che il Ghana prima dell’invasione britannica era

composto da una serie di diverse etnie e tribù fra le quali spiccavano: gli

Ashanti, i Fanti, gli Ewe, i Dagomba16, ognuna dotata dei propri Capi

Tradizionali e di proprie gerarchie.

Gli Ashanti17, per esempio, che avevano per lungo periodo resistito alla

pressione britannica, vantavano profonde radici politiche, sociali, culturali e

religiose, oltre ad un ampio sviluppo del commercio, dove i principi

occidentali di iniziativa privata, accumulazione di ricchezza e relative

differenze di reddito erano ben accettati e mal si conciliavano con le idee

relative al socialismo africano delle quali Nkrumah si faceva portavoce.

Dopo il successo elettorale del 1951 parte immediatamente una riforma

costituzionale che prevede l’elezione diretta di tutti i membri dell’Assemblea

Nazionale, togliendo così i seggi che con la precedente legge erano riservati ai

Capi Locali; il rapporto con la Chieftaincy18 (questa la traduzione in lingua

originale dell’istituzione dei capi locali) fu caratterizzato da due fasi: nella

prima iniziata nel 1951, quando il Convention People’s Party di Nkrumah

formò il primo governo, e terminata nel 1957 dove il potere concesso dalle

autorità britanniche ai capi locali durante il periodo coloniale, perdeva

progressivamente il suo valore a vantaggio di coloro che erano stati eletti

democraticamente dal popolo. La seconda, invece, conclusa con il colpo di

stato del 1966, vide una totale perdita dei poteri dei capi locali che furono

ridotti ad agenti passivi subordinati al governo centrale ( la perdita di poteri fu

approvata e inserita nelle carte costituzionali redatte nel periodo considerato)19

15 Autori Vari, Life and Work of Kwame Nkrumah, University of Ghana, Accra, 1991.pag 181.16 F.K. Buah, A History of Ghana, London, McMillan, 1998, pag. 3.17 Sulla storia e cultura del regno: N. Kyeremateng, K. Nkansa, The Akans of Ghana: their history & culture, Accra, Sebewie Publishers,199618 Per un approfondimento sul rapporto Nkrumah e Chieftaincy: Richard Rathbone, Nkrumah & the Chiefs , James Currey , 200019 Per un approfondimento sui cambiamenti costituzionali rigardanti l’istituzione della Chieftaincy: Autori Vari,

14

Page 15: Kwame Nkrumah

In seguito al progressivo trasferimento dei poteri (nella prima fase) i capi

tradizionali e la borghesia cercarono di formare partiti politici in vista delle

elezioni del 1954. Così nelle regioni settentrionali nacque il Northern

People’s Party rappresentato da Simon D.Dombo, nelle regioni centrali il

National Liberation Movement, e in rappresentanza della borghesia il Ghana

Congress Party guidato da Kofi A. Busia.

La formazione del N.P.P. con circa una trentina di membri fu dichiarata

l’opposizione ufficiale al governo Nkrumah, come confermato dalle parole

dello speaker dell’assemblea nazionale Sir Emmanuel Quist20, la proposta del

partito riguardava principalmente la richiesta di un sistema federalista che

garantisse maggiori poteri alle regioni. Sulla stessa linea si pone la richiesta da

parte del N.L.M., suppportata dal Ghana Congress Party di K.Busia, per

l’istituzione di una commissione speciale col compito di studiare l’eventuale

transizione ad un sistema federalista e bicamerale, nel quale dovevano essere

rappresentati i capi regionali.

L’amministrazione Nkrumah prese in considerazione la creazione di una

commissione, ma all’interno di questa non furono presenti membri

dell’opposizione, con il risultato che la risoluzione finale approvata dette un

parere negativo sia per la forma federale sia per il sistema bicamerale

generando l’abbandono dell’Assemblea Nazionale da parte dei membri del

N.P.P..

La reazione eccessiva delle opposizioni si concretizzò poco prima

dell’indipendenza, quando, nel novembre del 1956 le rappresentanze del

National Liberation Movement e del Northern People’s Party formularono

una richiesta ufficiale all’amministrazione britannica per l’indipendenza

separata delle regioni dell’Ashanti e dei Territoti del Nord, ma oltre ad

ottenere una risposta negativa da parte della corona, questi gruppi separatisti

scatenarono la forte reazione dell’amministrazione Nkrumah.

Life and Work of Kwame Nkrumah,cap.2.20 ? Cfr. T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana &Nkrumah,pag.23

15

Page 16: Kwame Nkrumah

Queste formazioni confluiranno, forzatamente, nello United Party, infatti

nel 1957 il governo emette l’Avoidance of Discrimination Bill che prevedeva

la messa al bando dei partiti politici regionali o di ispirazione tribale o

religiosa, poichè in un’ottica di creazione dello stato nazionale non si poteva

lasciare troppo spazio ai regionalismi, queste le parole che N. pronuncia alla

presentazione dell’atto: “Avevamo bisogno di creare le condizioni che ci

permettessero di perseguire la nostra politica di ricostruzione e sviluppo. Il

mio governo presentò l’ l’Avoidance of Discrimination Bill, riguardante il

controllo dei partiti politici basati su affiliazioni tribali o religiose. Il titolo

completo del decreto era Provvedimento inteso a vietare organizzazioni che si

servano della propaganda razziale o religiosa o si immischino in essa, a

detrimento di una qualsiasi altra collettività razziale e religiosa, ovvero che

facciano eleggere determinate persone in virtù delle loro affiliazioni razziali o

religiose o per altri scopi connessi con tali affiliazioni.

Il risultato fu di portare i vari partiti ad unirsi nel United party(...)”21

Se da una parte è il portavoce dei sogni di Unità Africana, all’interno del

suo paese non riesce ad ottenere questa unità tramite la tolleranza e la

persuasione ma solo tramite l’autoritarismo e la limitazione delle libertà di

espressione.

Ma per Nkrumah le opposizioni non rappresentavano lo spirito nuovo e

libero del suo paese, ma solo la vecchia generazione legata

all’amministrazione britannica e ai nuovi investitori stranieri attratti dalle

risorse del paese, infatti sempre in Africa Must Unite pronuncia le testuali

parole: “La nostra battaglia era stata la battaglia per la libertà del nostro

popolo e della gente della terra contro un regime straniero che negava la

libertà. Ora che avevamo conquistato il nostro riscatto e varata la nostra

esistenza come Nazione dovevamo permettere che la nostra indipendenza

fosse messa a repentaglio proprio da quella gente la cui parola e la cui azione

avevano favorito il regime coloniale?.....Noi dovevamo affrontare 21 Cfr; K.Nkrumah, Africa Must Unite, pag. 74

16

Page 17: Kwame Nkrumah

direttamente la questione se uno Stato nascente, poco sviluppato, desideroso

di ammodernarsi nell’interesse della comunità, ma minacciato dalle

impatriottiche azioni di una minoranza all’opposizione, potesse permettersi

tutte quelle formule che nelle democrazie consolidate sono il risultato della

evoluzione di generazioni. Un giovane Stato deve compiere un lavoro

doppiamente arduo e deve rinunciare a molti fronzoli che sono diventati una

norma acquisita presso le nazioni piu antiche. La nostra esperienza ci provava

che la democrazia, come sistema funzionante negli Stati di nuova formazione

doveva inevitabilmente subire molte difficili prove...Abdicare a una parte

qualsiai del potere in favore di una opposizione che era stata ripetutamente

ripudiata dal popolo ed era dedita ad attività pregiudizievoli pe

rl’indipendenza, la sicurezza, e l’ulteriore sviluppo dello stato, avrebbe

costituito, ritengo, un tradimento della volontà e della fiducia

popolare ...Accogliamo volentieri la critica, ma non tollereremo le attività

sovversive e terroristiche contro lo Stato, e gli atti illegali intesi a favorire

l’egoistica cupidigia di una minoranza dissidente, sostenuta da interessi

stranieri.”22

Opposizione ripudiata dal popolo, minoranza dissidente sostenuta da

interessi stranieri, queste le parole con cui Nkrumah definisce i suoi avversari

politici e come suggerisce T. Filesi: “ I regimi autoritari cominciano, in

genere, con queste interpretazioni restrittive del concetto di opposizione e

finiscono per sopprimere l’opposizione stessa”.23

In effetti non possiamo parlare di democrazia classica ma bensì di una

democrazia forte nel quale si ha un accentramento di poteri nell’esecutivo a

discapito del legislativo e il multipartitismo viene sostituito dal monopolio del

partito unico.

Per N. la democrazia è la scelta del popolo, e il popolo nel febbraio 1951

aveva scelto lui per edificare la nazione, queste le sue parole a proposito del

22 Ivi; pp. 77-78.23 T.Filesi, Il ventennio di Nkrumah, pag.22

17

Page 18: Kwame Nkrumah

concetto di democrazia: “In una democrazia il vero leader del paese è l’uomo

il quale è stato democraticamente eletto in quanto leader del partito che

comanda una maggioranza in Parlamento anch’essa democraticamente eletta

dal popolo. Perchè, dunque, non dovrebbe concentrare i poteri di governo con

tutti i crismi attinenti alla guida dello Stato? Nel nostro ambiente e nelle

nostre condizioni attuali il popolo unisce primato a potere. È nostra speranza

che il sistema da noi adottato, che accoppia la funzione di Capo del Governo

con quella di Capo dello Stato conferirà stabilità e ferma guida nella

costruzione del nostro Paese....L’accresciuta autorità data al Presidente lo

pone in condizione di esercitare un positivo comando, tanto vitale per un

paese che cerca di uscire fuori dalle strettoie...Non nasconderò che sono

impaziente quando si tratta di edificare il Ghana.”24

La sua idea infatti emergerà nella Costituzione del 1960 che sancisce il

passaggio alla forma repubblicana e che nel Preambolo afferma: “Noi, popolo

del Ghana nella speranza di poter in questo giorno favorire con le nostre

azioni lo sviluppo di una Unione degli Stati Africani promulghiamo con il

presente atto e diamo a noi stessi questa costituzione”25

La Costituzione era stata un’altra conquista di N. che vedeva in quella

precedentemente concessa dai Britannici nel 1957 un mero strumento per far

sì che il Ghana si potesse dotare di una propria carta costituzionale. Il

passaggio alla forma repubblicana riflette quel percorso di accentramento del

potere che secondo Nkrumah avrebbe permesso la nascita e la sopravvivenza

del Ghana, e sempre in quest’ottica si inseriscono il Deportation Act

dell’agosto del 1957, l’Emergency Power Act del dicembre dello stesso anno,

concludendo con il Preventive Detention Act del 18 luglio 1958, volti a

limitare l’opposizione di quella parte politica avversa a Nkrumah.

Egli teme per lo sviluppo di uno stato socialista, teme che il suo paese

possa essere soggiogato dall’avanzare del neo-colonialismo, perciò pensa di

24 Cfr; K.Nkrumah, Africa Must Unite, pp: 82-8325 Art. 2 Costituzione del Ghana

18

Page 19: Kwame Nkrumah

tutelare il proprio operato tramite la limitazione di quelle forze che andavan di

pari passo col nemico.

Con il Preventive Detention Act si autorizzava ad imprigionare, senza

processo, qualsiasi persona sospetta di attività pregiudizievoli per la sicurezza

dello Stato, con questa accusa J.B. Danquah, che nel 1947 aveva chiamato N.

per la carica di segretario del noto UGCC, finirà in carcere nel gennaio del

1962 per morirci di attacco cardiaco (nella versione delle autorità) in seguito a

torture(nella versione delle opposizioni) nel 1965.

Così la battaglia iniziata con l’Avoidance of Discrimination Bill e lo spirito

di limitare i regionalismi per la creazione di un’identità nazionale finirà con

un forte utilizzo del Preventive Detention Act, in seguito ai numerosi attentati

alla leadership e alla vita del Primo ministro, che porterà ad una sostanziale

eliminazione delle correnti di pensiero alternative alla visione Nkrumahista e

al dominio del partito unico incarnato nel Convention People’s Party.

Per Nkrumah c’è troppa affinità fra opposizione interna e pressione esterna

(l’esecutivo del United Party fu accusato di lobby con rappresentanti degli

U.S. contro il progetto del lago Volta26), il suo mandato politico proviene dal

voto del popolo, e le sue scelte saranno prese per preservare questa suo

percorso politico, senza, però, potersi rendere conto che il suo disegno di

libertà e giustizia non era toccato a tutti coloro che erano nati nei confini, di

quello che egli stesso aveva ribattezzato Ghana; basti ricordare: la morte di

Danquah, l’esilio dell’altro leader dell’opposizione Busia, l’arresto di migliaia

di persone senza processo.( proclama la giustizia sociale, ma questa giustizia

non vale per tutti)

Questo processo di accentramento, si conclude con la proclamazione del

monopolio partitico del CPP confermato dalle parole di Nkrumah:

“il Convention People’s Party è il Ghana e il Ghana è il Convention

People’s Party”; inoltre: “l’aspirazione del popolo e gli obiettivi sociali e

economici del loro governo sono sinonimi” come notava l’interessante analisi 26 Cfr. T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana &Nkrumah,pag 77

19

Page 20: Kwame Nkrumah

di I.Wallerstein: “La concezione del partito unico enunciata e praticata da

Nkrumah collimava perfettamente con quella di Sekou Tourè. Anche per

questi il monopartitismo trovava la sua ragion d’essere in quanto strumento

atto ad assicurare l’unità nazionale, a combattere ogni reincarnazione

neocolonialista, a distruggere le forze di dissociazione interna, quali il

tribalismo, il regionalismo, il settarismo. In una tale prospettiva l’esistenza di

una opposizione avrebbe costituito per Sekou Tourè non solo una perdita di

energie ma un pericolo e un tradimento; poichè gli altri partiti non

lotterebbero più ormai nello Stato ma contro lo Stato e contro i valori che

esso incarna”.27

Accanto alla svolta monopartitica, si aggiunge l’incorporazione del potere

giudiziario da parte dell’esecutivo con il totale svuotamento del concetto di

indipendenza degli organi giudiziari. Infatti in seguito al processo per gli

attentati del 1° Agosto 1962 ( subiti da Nkrumah, che ne esce illeso) nel quale

la Speciale Corte presieduta dal Capo della Suprema Corte di Giustizia, Sir

Arku Korsah, assolveva i due ex ministri Tawia Adamafio e Ako Adjei e l’ex

segretario esecutivo del C.P.P., in quanto riconosciuti estranei al complotto

(N. aveva forti sospetti di un loro coinvolgimento nell’attentato) arrivò

l’immediata destituzione del Presidente della Corte Korsah e di altri alti

magistrati; questa l’interpretazione della carica di Chief Justice:

“In base alla nostra Costituzione la carica di Chief Justice non è una carica

esclusivamente giudiziaria, ma è anche una carica semi-politica. Essa implica

una collaborazione e un’intesa attiva con il Presidente (della Repubblica)

nell’assicurare la giustizia, la legalità e l’ordine, la pace e la stabilità. In altri

termini, la posizione del Chief Justice del Ghana rende necessario che chi la

occupa sia conscio della sua responsabilità politica... I giudici della Corte

Speciale non facendomi partecipe della loro fiducia, hanno mirato a

diffondere lo scontento e il terrore nel paese. Tu, popolo del Ghana, hai fatto

di me la coscienza della nazione. Il mio dovere non è soltanto di governare, 27 I.Wallerstein, The Road to Independence.Ghana and the Ivory Coast, Parigi, Mouton, 1964, pag.114.

20

Page 21: Kwame Nkrumah

ma di soddisfare la coscienza del popolo assicurandogli la pace della mente e

la tranquillità. La nazione non può tollerare un sistema giudiziario disonesto e

corrotto....”28

Si tratta di una forte distorsione del concetto di democrazia che culminerà

con l’atto del febbraio 1964 con il quale Nkrumah poteva rimuovere i giudici

della Supreme Court e della High Court judge a propria discrezione. La

questione appare ancora piu paradossale se si pensa che l’atto fu sottoposto a

referendum popolare, e fu approvato con il 99,9% di voti favorevoli.29Quanti

siano stati gli effettivi elettori e quanto fossero consapevoli degli effetti del

loro voto, è una questione difficilmente approfondibile.

POLITICA INTERNAZIONALE

La prima apparizione sulla scena internazionale di N. fu il V Congresso

Panafricano del 1945 dove Kwame partecipò all’organizzazione, nella veste di

segrtario, insieme ad un ormai settantasettenne W.E. DuBois; il congresso

segnò l’ascesa del nazionalismo africano, e si impose come manifesto di

un’Africa che vuole autodeterminarsi, dopo troppi anni di occupazione

straniera.

Così commentava il Dr.DuBois a Manchester : “Se il mondo occidentale è

ancora deciso a governare l’umanità con forza, allora gli Africani dovranno,

quale ultima ratio, fare appello alla forza per conquistare la libertà.. Noi

chiediamo per l’Africa nera l’autonomia e l’indipendenza... Non ci

vergogniamo di essere stati un popolo così paziente per così lungo spazio di

28 T.Filesi, Il ventennio di Nkrumah, pag 2429 Cfr. T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana &Nkrumah,pag 107

21

Page 22: Kwame Nkrumah

tempo. Continuiamo volentieri a sacrificarci e lottare. Ma non desideriamo in

alcun modo continuare a morire di fame facendo i lavori più umili del mondo

allo scopo di sostenere colla nostra povertà una falsa aristocrazia e un

imperialismo screditato. Noi condanniamo il monopolio del capitale e il

dominio della ricchezza e dell’industria privata, rivolti unicamente a un

profitto privato.. Combatteremo in tutti i modi possibili per la libertà, la

democrazia e il miglioramento sociale”.30

Il pensiero del Dubois concideva totalmente con le idee di Nkrumah, che si

sente investito di una gloriosa missione di liberazione dal dominio straniero,

espresso nella “Dichiarazione ai Popoli Coloniali”, da lui redatta, nella quale

afferma: “Noi affermiamo il diritto di tutti i popoli coloniali d’essere arbitri

del loro destino. Tutte le colonie debbono essere libere dal controllo

imperialista straniero, sia politico che economico. Le popolazioni delle

colonie debbono avere il diritto di eleggere i propri Governi, senza restrizioni

da parte delle Potenze straniere. Noi diciamo alle popolazioni delle colonie

che debbono combattere per questi fini con tutti i mezzi a loro disposizione....

Oggi v’è una sola strada per un’azione efficace: l’organizzazione delle masse.

E in quella organizzazione le persone evolute delle colonie debbono

convergere. Popoli coloniali e assogettati del mondo, Unitevi!”.31

L’esperienza internazionale inizia all’insegna dell’anticolonialismo e della

rivalsa del mondo nero, Nkrumah si era fatto portavoce del Panafricanismo

che rappresentava un movimento, nato negli Stati Uniti, di lingua inglese e

quindi più accessibile alla parte di Africa di espressione inglese; infatti

sull’asse francese prevaleva l’idea della “Negritude” formulata dal movimento

politico-culturale nato intorno alla rivista Presence Africaine.

Questa differenza, non solo linguistica, ma anche di approccio e metodo,

sicuramente rappresenterà un ostacolo al sogno degli Stati Uniti d’Africa, che

mai vedranno luce, anche se la realtà dei fatti ci suggerisce che dalle parole

30 C.Legum, Pan-Africanism, Londra, Dunmow, Pall Mall Press, 1962, pag. 137.31 Cfr. Autobiography of Kwame Nkrumah, pag. 53.

22

Page 23: Kwame Nkrumah

del 1945 ad oggi una lunga strada è stata percorsa; è dell’Aprile del 1958 la

prima Conferenza dei Capi di Stato Dell’Africa indipendente alla quale

parteciparono Egitto, Etiopia, Liberia, Libia, Marocco, Sudan, Tunisia e

Ghana, con l’esclusione della razzista Repubblica Sudafricana.

Queste le parole di Nkrumah in Africa Must Unite: “....Questa era

un’occasione storica. Africani liberi si ritrovavano effettivamente insieme, in

Africa, per esaminare e considerare i problemi africani. Ciò era l’indice d’un

distacco dalla prassi fino allora seguita, un colpo all’arrogante presunzione

delle nazioni non africane che gli affari dell’Africa fossero esclusivamente

competenza di stati al di fuori del nostro continente. La personalità africana si

stava facendo conoscere....”.32

Nel dicembre dello stesso anno Nkrumah prepara l’organizzazione del

Congresso Panafricano ad Accra, e se la conferenza di Aprile era stata quella

degli stati indipendenti, il congresso sarà il punto d’incontro degli stati che

devono arrivare all’indipendenza, dove parteciparono sessantadue delegazioni

rappresentanti i movimenti nazionalisti Africani giunte in Ghana per

formulare politiche volte alla liberazione dei rispettivi paesi dalla tutela

coloniale europea.

Il congresso vuole trasmettere le basi per l’attuale indipendenza e per la

costruzione del’Africa Libera Unita di domani, manifestate dal pensiero di

Nkrumah: “ Quattro sono gli stadi che dobbiamo perseguire: conseguimento

della libertà e dell’indipendenza; consolidamento di questa libertà e di questa

indipendenza; creazione dell’unità e della comunità tra gli Stati liberi

Africani; ricostruzione economica e sociale dell’Africa”.33

Nkrumah si sente il paladino della libertà raggiunta, e espone la sua via per

la libertà dal dominio coloniale; dai proclami di Manchester sono passati

tredici anni ed al 1958 nove Stati Africani hanno raggiunto l’indipendenza,

due anni dopo nel 1960 saranno ventisette, fino al 1963 quando nasce ad

32 Cfr. Kwame Nkrumah, Africa Must Unite,pag 136 33 T.Filesi, Conferenza ad Accra, in Africa, Roma,n.1, Gennaio-Febbraio 1959,pp. 7-10

23

Page 24: Kwame Nkrumah

Addis Abeba l’ Organisation of African Unity, anche se oramai la politica del

Ghana indipendente aveva preso una piega troppo autoritaria per risultare un

modello di sviluppo democratico continentale, infatti la svolta autoritaria unita

a all’appoggio dei movimenti di liberazione nazionale(un esempio: il prestito

alla Guinea di dieci milioni di sterline come aiuto per l’indipendenza, che

scatenò opinioni discordanti con l’Africa appartenente alla Comunità Francese

che aveva preferito la via della cooperazione a quella della rappresaglia) portò

il Ghana ad un progressivo isolamento.

Analizzando l’arena internazionale, possiamo affermare che

l’indipendenza giunse in un momento storico nel quale le relazioni

internazionali erano caratterizzate dalla divisione in blocchi di stati tipica

della guerra fredda, infatti accanto ai due principali schieramenti rappresentati

dagli Stati Uniti e la NATO, e dal U.R.S.S. e gli stati appartenenti al Patto Di

Varsavia, si sviluppa il blocco dei cosiddetti “paesi Non allineati”, nati

dall’iniziativa di Tito e della sua Repubblica Socialista Federale d’Jugoslavia,

fra i quali spiccavano l’India, l’Egitto, il Brasile, il Senegal, la Costa

d’Avorio, fino ad arrivare ad un centinaio di paesi, uniti nella condanna del

colonialismo e dell’imperialismo e nella lotta al neocolonialismo.

Il Ghana di Nkrumah prende parte alla formazione del movimento,

condividendone i valori fondamentali espressi nella via politica definita

“neutralismo positivo”, infatti dopo i molti anni vissuti sotto l’oppressione e la

repressione del dominio coloniale l’obiettivo è quello di lottare per la pace e la

riconciliazione internazionale, il concetto fu espresso da N. nel discorso alle

Nazioni Unite del 1960: “ ...Un fatto principale del nostro tempo e l’attuale

impatto del risveglio dell’Africa sul mondo moderno... il nazionalismo

africano costituisce una sfida alle potenze coloniali per la giusta restituzione

per gli anni di crimini e ingiustizie commessi contro il nostro continente. Ma

l’Africa non cerca vendetta.....Oltre duecento milioni delle nostre persone

gridano con una voce di straordinario potere- e cosa gli dobbiamo dire ? Noi

24

Page 25: Kwame Nkrumah

non chiediamo la morte per i nostri oppressori, noi non pronunciamo l’augurio

di un destino avverso per i nostri slave masters (schiavisti)...”34

Nkrumah nutriva molta fiducia nell’O.N.U., poichè vedeva in questa

istituzione la possibilità per un piccolo paese come il Ghana di esprimere la

propria posizione, in un mondo caratterizzato dall’antagonismo fra le

superpotenze.

Il neutralismo fu la scelta politica del Ghana indipendente, anche se

l’orientamento socialista del presidente caratterizzato da un forte

accentramento del potere economico e giuridico nelle mani del partito unico

rappresentato dal C.P.P., unita alla avversione al modello capitalista,

avvicinava il paese al mondo sovietico e cinese dei quali Nkrumah ammirava

la straordinaria crescita e evoluzione pur sapendo di non poter esportare

fedelmente quei modelli nel suo paese.

Risalgono all’Agosto del 1960 gli accordi Ghana-U.R.S.S. riguardanti

concessioni in ambito minerario e petrolifero in cambio dell’esportazione di

prodotti agricoli, oltre all’invio di tecnici dall’Unione Sovietica, unito allo

scambio culturale di insegnanti, studenti e delegazioni scientifiche.

La politica internazionale subì una svolta anti-capitalista negli ultimi anni

del governo Nkrumah, a causa del forte sospetto del Presidente, di un

coinvolgimento Statunitense negli attentati del 1962, sospetto non

dimostrabile oggettivamente, mentre risulta dai documenti del F.R.U.S

(FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1964-1968 vol. 24

memorandum 251, 253, 254, 26035), redatto dal Ufficio di Studi Storici del

Dipartimento di Stato che raccoglie i documenti riguardanti le relazioni

internazionali fra Stati Uniti e Africa ed in particolare le operazioni del

periodo 1964-1968 durante la presidenza di Lyndon B. Johnson, che gli

U.S.A. erano a conoscenza del colpo di stato del 1966 già dal 1965,

34F.K. Buah, A History of Ghana, pag. 186.35 FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1964-1968, Volume XXIV( tratto da http://www.state.gov/www/about_state/history/vol_xxiv/y.html)

25

Page 26: Kwame Nkrumah

dimostrato dal Memorandum N.° 25136 che afferma che in data 11 Marzo

1965, circa un anno prima il colpo di stato, l’ambasciatore Statunitense in

Ghana William P. Mahoney partecipò ad un incontro con il direttore della

C.I.A, J.A. McCone e il vice-direttore della divisione Africana dell’agenzia

del quale, per motivi di sicurezza, non compare il nome.

Da quanto risulta dai verbali della riunione (Mem. N° 251), l’argomento

principale era come risulta dall’oggetto : "Coup d'etat Plot, Ghana37." Dal

quale emerge la profonda conoscenza, dell’ambasciata statunitense, del piano

di rovesciamento organizzato dalla Acting Police Commissioner Harlley e dai

Generali Otu e Ankrah nei confronti dell’amministrazione Nkrumah, infatti

alla domanda di McCone sul periodo e le conseguenze del colpo di stato,

l’ambasciatore rispose parlando di un incontro fra i partecipanti alla

cospirazione previsto per il 10 Marzo, e affermando che il controllo del paese

verrà preso da una giunta militare.

Gli Stati Uniti avevano avuto contatti con i gruppi rivoluzionari del paese,

e sapevano cosa sarebbe accaduto, secondo Mahoney l’opinione della

popolazione nei confronti di Nkrumah, stava peggiorando, aggravata dalle

precarie condizioni economiche del paese.

La strategia del governo americano, a causa del forte anti-imperialismo e

dell’orientamento socialista del presidente, fu quella dell’appoggio all’azione

militare, confermata dai verbali delle sedute che così descrivono l’Osagyefo :

“Nkrumah sta facendo più di ogni altro Africano nero per minare i nostri

interessi”38.

L’ambasciatore propose la linea della pressione economica, invitando il

governo a rifiutare le future richieste di aiuti internazionali da parte del

Ghana, cosicchè l’aggravarsi della situazione economica avrebbe peggiorato

ancora di piu la situazione interna al paese dando il colpo di grazia

all’amministrazione, oltre alla via della pressione politica, che prevedeva

36 FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1964-1968, Volume XXIV37 FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1964-1968, Volume XXIV memorandum 25138 FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1964-1968, Volume XXIV, 260. Memorandum of Conversation.

26

Page 27: Kwame Nkrumah

l’incontro di Mahoney con il Presidente al fine di illustrare la strategia

statunitense rispetto alle ultime scelte politiche del governo ghanese. Infatti,

tre settimane dopo, come illustra il documento 252 del 2 aprile 1965,

l’ambasciatore incontrò il Presidente per illustrare la contrarietà

dell’Amministrazione statunitense alla propaganda politica anti-americana,

apparsa sulla stampa, al riguardo del colpo di stato in Congo, con particolare

attenzione all’uso di termini come razzista, odio, fascista, riferiti alla politica

americana. Queste le parole dell’ambasciatore: “...Non avrei mai creduto che

un uomo della sua complessità e raffinatezza, avrebbe usato un linguaggio

come questo contro il mio paese”39.

In effetti, più volte, Nkrumah aveva manifestato dubbi sulla politica degli

U.S.A. come nel suo “Neocolonialism: The Last Stage of Imperialism” dove

affermava che l’assassinio di Lumumba in Congo era opera del “ Invisibile

governo degli Stati Uniti”40.

Inoltre Mahoney nelle conclusioni (del documento n° 252 rivolto al

Dipartimento di Stato statunitense) redatte dall’ambasciata statunitense in

Ghana afferma che: “nonostante l’affetto personale che ci lega, egli sospetta

che gli Stati Uniti stiano lavorando per spodestarlo dal Governo del Ghana,

oltre a credere in un nostro coinvolgimento nei tentativi di attentato alla sua

vita; inoltre, alla domanda se fosse favorevole alla politica comunista-cinese,

arrabbiandosi molto, ha dimostrato di essere legato emotivamente a tendenze

pro-cinesi”41.

Nel Documento 253 del 27 maggio 1965, emerge chiaramente il

coinvolgimento europeo ( o tacito assenso) nel colpo di stato, queste le parole

del verbale: “...avremo presto un colpo di stato filo-occidentale in Ghana.

Alcune importanti figure militari e della polizia stanno pianificando ciò da

qualche tempo, e il deterioramento delle condizioni economiche del Ghana

può fornire la scintilla. Gli attentatori ci stanno tenendo informati, e lo Stato

39 FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1964-1968, Volume XXIV ,252. Memorandum of Conversation40 Cfr: T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana & Nkrumah, pag 6641 FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1964-1968, Volume XXIV, 252. Memorandum of Conversation

27

Page 28: Kwame Nkrumah

pensa che siamo piu dentro dei britannici. Anche se non siamo direttamente

coinvolti(ho detto), noi e gli altri paesi Occidentali (tra cui la Francia)

abbiamo aiutato lo sviluppo di questa situazione, ignorando le richieste di

aiuto economico...”42

Infine nel Documento 260 del 12 marzo 1966, Robert W. Komer, membro

del National Security Affairs, scrive una lettera di complimenti, indirizzata al

Presidente Johnson, nella quale afferma : “Il colpo di Stato in Ghana è

un’altro esempio di una fortuita manna....in risposta al suo forte orientamento

pro-comunista, il nuovo regime è quasi pateticamente filo-occidentale.”43

Anche se non possiamo parlare di azione diretta degli Stati Uniti e di altre

potenze europee, nel colpo di stato del 1966, possiamo tranquillamente

affermare che le scelte di Nkrumah nell’ultimo periodo della sua carriera

politica, come l’avversione verso le nuove forme di colonialismo economico,

la repressione delle opposizioni, oltre al manifesto orientamento socialista,

scatenarono il sospetto di appartenenza all’area comunista e il successivo

appoggio, degli Stati Uniti e di altre potenze Europee, alla sua destituzione.

Concludo, questa analisi, con le illuminanti parole di Nkrumah sul colpo di

stato: “vi è stato ricorso alla violenza, al fine di promuovere un cambiamento

di regime e di preparare la strada per la creazione di un governo fantoccio44”

42 FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1964-1968, Volume XXIV, 253. Memorandum of Conversation43 FOREIGN RELATIONS OF THE UNITED STATES 1964-1968, Volume XXIV, 260. Memorandum of Conversation44 Cfr: T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana & Nkrumah, pag 116

28

Page 29: Kwame Nkrumah

SOCIETA’

Sviluppo dei Servizi Sociali

Dal momento in cui, nel 1951, il Ghana prendeva il controllo degli Affari

Nazionali, il Governo Nkrumah propose una serie di politiche sociali rivolte

al miglioramento del livello di benessere della popolazione, con particolare

attenzione all’espansione dell’educazione formale ed alla promozione di

servizi medico-sanitari.

L’amministrazione, vedeva nel progresso dell’educazione e della

formazione la forza principale per la crescita del paese, queste le parole di

Nkrumah sui risultati delle politiche sociali del C.P.P.: “...le politiche

educative inaugurate dal Convention People’s Party nel 1951, quando per la

prima volta avevamo un limitato grado di controllo sui nostri affari interni,

stanno dando i loro frutti. Abbiamo un crescente numero di esperti tecnici, e

29

Page 30: Kwame Nkrumah

in alcuni settori l’abilità tecnica dei nostri lavoratori può essere oggi

comparata favorevolmente con qualunque paese nel mondo...”45

Educazione

Nel campo dell’educazione, il governo seguì due macro-obiettivi: il primo

fu quello di estendere l’alfabetizzazione al maggior numero di persone

possibile, in modo da permettere il pieno inserimento della popolazione nelle

dinamiche della società moderna; il secondo obiettivo, riguardava la

valorizzazione delle risorse umane attraverso la preparazione di personale

adeguato ad espletare le funzioni di classe dirigente politica e industriale, in

particolare, tramite l’ampliamento degli istituti formativi, partendo dalla

scuola primaria fino ad arrivare alle università.

Nel 1951 il governo propose un piano programmatico chiamato:

”Acceleterated Development Plan of Education” (piano di sviluppo

accellerato dell’educazione) con l’obbiettivo: “ di estendere i sei anni di

educazione primaria a tutti i bambini a pubbliche spese”46

Dieci anni dopo visti i progressi raggiunti, fu approvata la risoluzione che

abbatteva le tasse obbligatorie per la scuola secondaria, che divenne gratuita;

ed un anno dopo fu prevista la fornitura gratuita dei libri scolastici, nel

frattempo il forte sviluppo nell’organizzazione della scuola secondaria portò

una diversificazione dei percorsi di studio che determinò una relativa crescita

delle risorse umane del paese.

Per accellerare il percorso di crescita fu istituito il Ghana Education

Trust: un’istituzione sotto il controllo del Ministro dell’Educazione ma

finanziata dal Cocoa Marketing Board (l’ ente incaricato della gestione della

produzione di cacao); che si occupava della costruzione e messa in funzione

45 Discorso di apertura della Lever Brothers Soap Factory46 Acceleterated Development Plan of Education

30

Page 31: Kwame Nkrumah

di scuole in molte parti del paese; così Nkrumah commenterà il Trust durante

un discorso agli insegnanti Ghanesi del 6 Aprile 1961 : ” Il Ghana Education

Trust, che ho istituito per costruire i college e le scuole Ghanesi, sta facendo

un magnifico lavoro. Il Trust ha costruito molto velocemente 13 nuove scuole

secondarie, ristrutturate altre 5, e ne aprirà altre 8 nel Settembre di questo

anno. Grazie all’ampio risultato del lavoro di questo corpo, il numero delle

scuole secondarie all’interno del sistema pubblico è stato rilanciato dalle 39

del 1960 alle 59 odierne.....”47

Il programma per l’accellerazione dello sviluppo dell’educazione, unito al

Trust, oltre ad ottenere ottimi risultati per la crescita delle scuole primarie e

secondarie, gettò le basi per l’espansione del terzo ciclo educativo,

rappresentato dai Politecnici, Scuole di Formazione per gli Insegnanti,

Università e Istituti per la formazione in medicina, legge e amministrazione

pubblica.

Inoltre per incoraggiare la ricerca e la formazione scolastica il governo

fondò il National Research Council ( Consiglio Nazionale per la Ricerca) dal

quale si svilupparono poi il Council for Scientific and Industrial Research

(letteralmente: Consiglio per la Ricerca Scientifica e Industriale) e la Ghana

Academy of Arts & Science ( Accademia per le Arti & Scienze).

La forte espansione nel campo dell’educazione e dell’industria grazie ai

piani di sviluppo di Nkrumah, portò al ragionamento che l’University College

at Legon, di Accra, aperta nel 1948, non bastasse a fornire la forza lavoro

necessaria al paese; così nel 1952 si avviarono i lavori per la costruzione della

University of Science and Tecnology a Kumase rivolta alla formazione e allo

sviluppo delle applicazioni scientifiche e tecnologiche.

Dieci anni dopo, nel 1962, Nkrumah fonda un’altra università a Cape

Coast denominata University of Ghana, mirata alla promozione della ricerca

in ambito educativo e alla formazione di insegnanti per il secondo ciclo

educativo(scuola secondaria).47 Autori Vari, Life and Work of Kwame Nkrumah, pag 68

31

Page 32: Kwame Nkrumah

Queste le sue parole a proposito dello sviluppo della formazione

universitaria:

“ L’iscrizione alle università è aumentata dai 2500 iscritti del 1964 ai 3480

del 1965. Il nostro piano per incrementare le iscrizioni degli studenti regolari

nelle Istituzioni Universitarie prevede la quota 25000 per il 1970.

L’educazione universitaria in Ghana è gratuita e continuerà ad essere gratuita.

Sarà accessibile per tutti coloro che sono capaci di apprendere gli studi

superiori”48

Grazie a questo massiccio sforzo di miglioramento delle risorse umane,

vero fiore all’occhiello dell’amministrazione Nkrumah, le Università assieme

ai Politecnici e ai College specializzati furono un vero rifornimento di

personale qualificato, come amministratori pubblici, medici, insegnanti,

ingegneri, architetti, periti agricoli, commercialisti, farmacisti oltre ad alle

molte altre professioni del settore industriale e commerciale.

La promozione dell’educazione non fu riservata al solo percorso

scolastico, poichè l’amministrazione fu molto attenta alla promozione e alla

valorizzazione del bagaglio culturale ghanese; così da un dipartimento

distaccato del Ministero dell’Educazione si formò il Council of Arts, con lo

stesso fine fu la spinta all’University of Ghana per la creazione dell’Istituto

per gli Studi Africani, cosiccome la fondazione di un Centro Culturale a

Kumase.

Per assicurare un rapido successo del sistema educativo venne istituito un

sistema di borse di studio, finanziato largamente dalle riserve del Cocoa

Marketing Board.

Sempre nell’ottica di un arrichimento culturale della popolazione, si

inseriscono i programmi per l’educazione degli adulti (Adult Education in

lingua originale) patrocinati dalla People’s Educational Association che

attraverso l’ Università del Ghana organizzava corsi generali nell’ambito

dell’economia, politica, sociologia, letteratura, affari internazionali, 48 Kwame Nkrumah, Sessional Adress to Parliament, Accra, Government Printer, 1965, pag.6

32

Page 33: Kwame Nkrumah

ecc..Questi corsi, aperti a tutta la popolazione, venivano organizzati in modo

da ottenere la più ampia partecipazione possibile (per quel che riguarda la

flessibilità dell’orario delle lezioni) in aggiunta, esisteva la possibilità di

integrare la preparazione attraverso stage formativi come quelli organizzati

dall’istituto a Tsito nelle regione del Volta; già dai primi manifesti del C.P.P.

emergeva il tema dell’educazione degli adulti: “ Il paese ha bisogno di un

unificato sistema di educazione, con scuole elementari obbligatorie e gratuite

unita all’educazione secondaria e tecnica....Il partito da speciale importanza

all’educazione degli adulti e vedremo per questo, una campagna pianificata

all’elimininazione dell’analfabetismo da questo paese nel minor tempo

possibile.”49

Gli sforzi del governo non si limitarono allo sviluppo dell’educazione

formale, infatti il dipartimento del Welfare, in collaborazione con le altre

agenzie governative, promosse programmi di educazione informale per le

comunità rurali, indirizzati alla generale educazione in materia socio-sanitaria,

allo sviluppo cooperativo e alla creazione di progetti di sviluppo autonomo.

Servizi Sanitari

Nell’ambito delle politiche volte al miglioramento del Welfare State, si

inserisce lo sforzo dell’amministrazione Nkrumah per il potenziamento dei

servizi socio-sanitari, e per lo sviluppo di eque politiche abitative.

L’azione del governo si concentrò sul potenziamento degli ospedali,

costruiti in epoca coloniale, tramite la fornitura di attrezzature moderne, oltre

alla costruzione di nuove strutture tecnologicamente avanzate rispetto al

passato.

In quest’ottica si inserisce la costruzione del Okomfo Ankye Hospital

presso Kumase,e del Efia-Nkwanta Hospital situato a Sekondi-Takoradi, oltre

49 Manifesto del C.P.P. alle elezioni del 1951

33

Page 34: Kwame Nkrumah

alla costruzione di numerosi distretti ospedalieri e cliniche nelle aree rurali,

lontani dai grandi centri cittadini; importante citare anche la diffusione degli

Ambulatori Policlinici, creati per evitare congestioni nei grandi centri

ospedalieri, situati presso le principali città, ad Accra per esempio ne furono

costruiti sette.

Uno dei maggiori problemi connesso a questo forte sviluppo di

infrastrutture sanitarie fu l’inadeguato numero dei Dottori e dello staff medico

disponibile, al quale il governo rispose con l’apertura di numerose scuole per

la formazione degli infermieri, oltre alla creazione di una Facoltà di Medicina

ad Accra (progetto accantonato per oltre quaranta anni dall’amministrazione

coloniale) unito alla integrazione della Facoltà di Farmacia presso

l’University of Science & Technology.

Altro problema fu quello relativo alle politiche abitative, poichè lo

sviluppo delle attività industriali e commerciali prossime alle grandi città,

avevano attratto numerosi abitanti dalle campagne, generando una forte

domanda di alloggi (numerosi giovani dopo la fine delle scuole giungevano

nelle grandi città alla ricerca di un’occupazione)

Il governo, per ovviare a questo fondamentale bisogno dei cittadini, istituì

il Ministry of Housing che tramite la State Housing Corporation e la Tema

Development Corporation si occupava dello sviluppo e della costruzione delle

unità abitative destinate ai lavoratori, alcune furono destinate alla vendita

(tramite la concessione di mutui o pagamenti rateizzati) mentre la maggior

parte di esse furono destinate all’affitto, rivolto in prevalenza ai gruppi con

basso reddito.

Sempre nell’ottica dello sviluppo delle politiche abitative si inserisce il

programma di assistenza alle comunità rurali, con il quale il governo

attraverso la First Ghana Building Society, un’istituzione semi-governativa, si

occupava dell’assistenza ai cittadini per la costruzione della propria casa, oltre

34

Page 35: Kwame Nkrumah

a fornire consulenza per chi invece era interessato all’acquisto di

un’abitazione.

Accanto allo sviluppo delle politiche per la casa, il Governo Nkrumah

ottenne risultati positivi nell’ampliamento della fornitura di acqua e elettricità,

non solo nei centri urbani ma anche nelle aree rurali. Infatti risale all’epoca

coloniale, lo sbilanciamento delle risorse e dei servizi sociali a favore delle

grandi città, e per ovviare a questa situazione il governo attuò una serie di

azioni volte alla riduzione del distacco mirando all’estensione dei servizi

socio-sanitari, di quelli educativo-formativi oltre alla fornitura di acqua e

elettricità in molte di quelle aree del paese trascurate dall’amministrazione

coloniale.

In conclusione possiamo affermare che lo sviluppo dato

dall’amministrazione Nkrumah alle politiche riguardanti l’educazione e la

formazione attraverso l’ampliamento del numero di scuole primarie e

secondarie nelle aree rurali, cosiccome la creazione di nuove università, la

creazione di nuove strutture ospedaliere, lo sviluppo delle politiche abitative e

l’ampliamento della fornitura fondamentale di acqua e elettricità, ha prodotto

le basi per una crescita delle risorse umane del paese, dando un forte impulso

allo sviluppo di una società moderna. Con queste parole N. sottolineò il ruolo

dell’educazione: “ Guardiamo all’industria e all’agricoltura per provvedere

all’incremento dello standard di vita, ma questi due settori dell’economia

sono dipendenti da un adeguato livello di educazione e di risorse umane. In

un certo senso l’educazione prende la precedenza sulle altre due come motivo

principale dei progressi economici del paese”50

MASS MEDIA

50 Autori Vari, Life and Work of Kwame Nkrumah, pag. 62

35

Page 36: Kwame Nkrumah

Il Ghana durante l’amministrazione Nkrumah vide la nascita e lo

sviluppo di molteplici mezzi di comunicazione, a partire dal 1947, egli

esercitò una forte influenza sulla popolazione tramite l’ampio utilizzo della

stampa, fin dai tempi coloniali, unita ai mezzi radiofonici e televisivi; questo

il commento di uno studente ghanese sullo sviluppo dei media nel ventennio

in considerazione : ”Con una spesa relativamente costosa (sicuramente piu

alta di quella che il Ghana poteva permettersi) egli costruì un sistema

nazionale dei media fra i piu comprensivi dell’Africa Nera”51

Se da una parte possiamo notare positivamente l’ampio sforzo effettuato

per l’acquisizione dei macchinari e le attrezzature necessarie alla creazione di

un sistema dei media moderno, tramite una forte crescita della stampa dei

servizi radiofonici e delle trasmisioni televisive, dall’altra parte notiamo,

negativamente, un progressivo accentramento delle fonti di informazione

nelle mani del potere centrale, infatti lo sviluppo del sistema dei mass media

andò di pari passo ad un crescente controllo governativo, degenerato nel

periodo post-indipendenza in una sostanziale censura dei mezzi di

comunicazione alternativi al governo-partito.

La stampa, per esempio, tramite il quotidiano era diventata un forte

strumento di propaganda per l’autogoverno in epoca coloniale, infatti con le

trasmissioni radiofoniche in completa gestione britannica, l’unico modo di

propagandare le idee anticoloniali era quello di diffondere i quotidiani alla

maggior parte della popolazione, e anche se l’analfebetismo era molto diffuso,

non doveva essere considerato un ostacolo insormontabile, poichè come

affermò Nkrumah: “La parola scritta spesso si trasforma in parola parlata”52

Nell’ottica di dare voce al popolo sottomesso N. fonda l’ Accra Evening

News che vede la luce il 3 Settembre 1948 , un anno dopo nasce il Morning

Telegraph a Sekondi con K.Afriyie come editore e nel dicembre dello stesso

51 Ivi, pag. 8852Kwame Nkrumah, Africa Must Unite, pag 55.

36

Page 37: Kwame Nkrumah

anno il Daily Mail a Cape Coast con Koofi Baako sempre nel ruolo di editore,

questi tre quotidiani ebbero un ruolo molto importante nella divulgazione e

diffusione delle idee relative alla “Positive Action”, determinando una

reazione delle Autorità Coloniali che scaturì nella chiusura delle tre testate

giornalistiche.

Per Nkrumah, il quotidiano era uno strumento rivoluzionario grazie al

quale si potevano organizzare e mobilitare le masse “la forza delle masse

organizzate è invincibile...Siamo organizzati come mai nel passato,

l’organizzazione decide tutto ”53, ma soprattutto era l’unico strumento

disponibile contro la propaganda coloniale, poichè le trasmissioni

radiofoniche erano gestite dai Britannici, proprio in risposta alla propaganda

coloniale molti leader nazionalisti africani crearono testate giornalistiche,

come Jomo Kenyatta ed il suo Miguithania o L.Senghor con La Condition

Humaine; per N. fu fondamentale la creazione di un giornale poichè prima

dell’indipendenza formale del paese, doveva avvenire la liberazione dalla

schiavitù mentale del popolo ghanese dalle catene del colonialismo

britannico, e per vincere questa battaglia, egli doveva preparare

ideologicamente il paese per la transizione all’indipendenza, ed in quest’ottica

i mezzi di comunicazione avevano un ruolo fondamentale.

Con l’avanzare dell’autogoverno la stampa fu vista come utile mezzo di

informazione ma soprattutto come strumento educativo, queste le parole di

Nkrumah alla Seconda Conferenza dei Giornalisti Africani ad Accra del 1963:

“ Per il vero giornalista africano, il suo giornale è un organizzatore della

collettività, uno strumento per l’educazione e la mobilitazione collettiva-

un’arma, in primo luogo, per rovesciare il colonialismo e l’imperialismo a per

assistere la totale indipendenza e unità Africana”54

Creare dei mezzi di comunicazione seri e consapevoli del proprio ruolo

educativo, questo il proposito del Presidente per lo sviluppo dei media,

53 Autori Vari, Life and Work of Kwame Nkrumah, pag. 90.54 Kwame Nkrumah, Africa Must Unite, pag. 5.

37

Page 38: Kwame Nkrumah

sviluppo molto forte vista la rapida espansione delle infrastrutture e degli

impianti di trasmissione e diffusione delle informazioni, sotto la sua guida.

Nel 1957, nacque la Ghana News Agency (G.N.A.) un’agenzia che si

occupava della raccolta e della diffusione delle informazioni, pochi anni dopo

la Ghana Broadcasting Corporation (G.B.C.) specializzata nella diffusione

degli impianti necessari all’emissione dei programmi radio.

L’ampia crescita registrata dal numero di impianti di diffusione

radiofonica, fu giustificata dal fatto che le trasmissioni radio erano

considerate di gran lunga lo strumento principale per l’informazione e

l’educazione ( a causa dell’alto tasso di analfabetismo), esse non venivano

considerate come dei forum di discussione pubblica, ma bensì come un mezzo

di propaganda per i maggiori obiettivi di natura politica fra cui la creazione di

un’identità nazionale, sul piano interno, la promozione dei valori dell’Unità

Africana, a livello internazionale.

La Radio come mezzo di promozione dell’Identità Nazionale Ghanese,

questo l’obiettivo del governo, espresso attraverso le parole del Ministro

dell’Educazione e dell’Informazione On. Kofi Baako: “ ...La radio è

un’agenzia unificante nel nostro paese. Attraverso essa, le persone di tutto il

Ghana possono apprezzare che siamo tutti parte della stessa Nazione con le

stesse idee e le stesse aspirazioni.. Il Ghana è un’unità e in questo piccolo

paese non ci sono spazi per i gruppi regionali e tribali che enfatizzano le

proprie differenze dal resto del paese a spese dell’unità nazionale.”55; ma

anche come strumento di politica estera così come esternato dalle parole del

presidente tramite i servizi internazionali della G.B.C. : “ Da questa stazione,

simbolo della vore voce dell’Africa, noi continuiamo a combattere per la

nostra completa emancipazione, aiutando la lotta per la totale liberazione del

continente Africano e la unificazione politica degli stati Africani”56.

55 Ghana Parliamentary Debates, Vol.16, 1959-196056 Autori Vari, Life and Work of Kwame Nkrumah, pag. 92.

38

Page 39: Kwame Nkrumah

Sul piano interno la lotta ai regionalismi e alle divisioni interne, diverrà la

causa principale dell’accentramento, negli anni appena successivi

all’indipendenza del paese, dei principali mezzi di comunicazione nelle mani

dell’autorità centrale rappresentata dal binomio partito-governo, infatti ad una

iniziale politica di diffusione massiccia dei mass-media seguì una politica di

limitazione della stampa e delle trasmissioni radio, tramite la concessione di

licenze o addirittura la censura, che facevano sì che gli organi di informazione

fossero, per forza di cose, vicini al partito del C.P.P.

Così grazie ad atti come il Criminal Code Act (che prevedeva la censura

per le pubblicazioni contrarie alla costruzione dello stato nazionale) o come il

NewsPaper Licensing, che prevedeva la concessione di una licenza per

l’apertura di un quotidiano, vennero messe a tacere le opposizioni

trasformando la scena informativa composta da circa dieci giornali esistenti al

tempo dell’indipendenza al monopolio sostanziale della stampa da parte del

governo; monopolio ottenuto anche in campo radiofonico grazie alla gestione

della G.B.C.

Nella concezione che Nkrumah ha dei mezzi di comunicazione, lo Stato ha

il diritto (concesso dal voto popolare) di gestire i mass-media tramite il

controllo diretto, nell’interesse dello sviluppo nazionale; i mezzi di

comunicazione sono così legati all’autorità governativa in modo da non

tollerare visioni differenti dalla politica ufficiale del governo. L’educazione la

motivazione e la mobilitazione delle masse diventano il movente per la

creazione di un monopolio statale dell’informazione.

Lo scopo dei media non è nè far denaro nè dare divertimento, l’obiettivo è

quello di aiutare la diffusione dell’informazione sulle politiche governative per il

consolidamento della leadership, i mezzi di comunicazione sono subordinati

all’attività del partito e quindi del governo. Il concetto di libertà di stampa

(tollerato negli anni appena successivi all’indipendenza), per Nkrumah, fu

distorto e abusato dalle opposizioni per andar contro alle politiche di unità

39

Page 40: Kwame Nkrumah

nazionale, una nazione giovane come il Ghana non puo permettersi la libertà di

stampa che i paesi all’avanguardia si sono guadagnati con molte generazioni,

questa è la sua idea, poichè ha capito l’importante ruolo che i media svolgono

sulla determinazione dell’opinione pubblica, e ha paura che il propagandarsi

delle idee diverse dalla sua impostazione socialista possano essere un freno al

personale progetto di edificazione del Ghana.

.

ECONOMIA

Il periodo che va dal 1951 al 1966 costituisce un punto di riferimento nella

storia socio-economica del Ghana.

La politica economica dell’amministrazione Nkrumah si inserisce in un

contesto di relativa arretratezza, dovuta alla scarsità di risorse erogate durante

l’epoca coloniale; uno dei primi atti del governo fu l’accettazione del piano

decennale redatto dall’amministrazione coloniale nel 1951 per una spesa

totale di £75 milioni, con un incremento degli investimenti destinati allo

sviluppo dei servizi di base per una spesa totale di £105milioni, a cui l’anno

dopo seguì la trasformazione in piano quinquiennale, con termine fissato al 30

Giugno 1957, che prevedeva investimenti nell’ambito dell’agricoltura, dell’

industria, dei trasporti e della comunicazione, dei servizi sociali, oltre al

potenziamento delle reti idriche e energetiche.

Risale al 1952 la richiesta da parte del Ministro Gbedemah, della

consulenza economica del Prof. Arthur Lewis (Università di Manchester), in

40

Page 41: Kwame Nkrumah

particolare l’amministrazione voleva trovare soluzioni per un rapido sviluppo

industriale del paese, l’analisi del professore suggerì,invece, un vigoroso

programma nel campo agricolo, non per questioni di carenza di cibo, ma

come strumento principale per raggiungere i progressi economici; non

trascurando, comunque, il settore industriale manufatturiero e minerario;

inoltre l’analisi delle risorse statali suggeriva che la scarsità di queste non

fosse di buon auspicio per un ampio sviluppo di imprese statali.

Il paese restava comunque legato alla tradizionale monocoltura del cacao,

del quale era il primo produttore al mondo, oltre all’estrazione dell’oro, che

vedeva il Ghana al 6° posto mondiale.

Una delle prime istituzioni, la Bank of Gold Coast nacque nell’Ottobre del

1952, dopo l’approvazione dell’Assemblea Legislativa, con un capitale

iniziale di 1milione di sterline.

Sempre l’Assemblea Legislativa, approvò la proposta di una commissione

preparatoria per la determinazione della fattibilità economica del progetto di

sviluppo idroelettrico e dell’industria dell’alluminio sul fiume Volta, la

commissione fu prevalentemente finanziata dai Britannici per un valore di

200000 sterline.

Il progetto, preso in considerazione dal 1924, prevedeva la costruzione di

una centrale idroelettrica presso Adena (situato a circa 70 miglia dal lago

Volta) per il valore di £ 54 milioni e la creazione attraverso una diga di un

serbatoio di 2000miglia-quadrate sull’area Volta, oltre alla costruzione, nella

zona di Kpong, di una fonderia per l’alluminio dal costo stimato di £64

milioni, infine la costruzione di opere pubbliche necessarie al progetto per un

costo di £26 milioni, fra le quali si inserisce il Porto della città di Tema, per

un costo di 11milioni di Sterline.57

Per assicurare l’ottimo svolgimento dei lavori Nkrumah istituì nel Giugno

del 1953 la Gold Coast National Committee composta dai Ministri della

finanza, del commercio e dell’industria oltre a 3 figure Africane nominate 57 Cfr: T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana & Nkrumah, pag. 16.

41

Page 42: Kwame Nkrumah

dall’Assemblea Legislativa, nell’ottica di salvaguardare gli interessi della

Nazione sul progetto-Volta, inoltre furono contattati come consulenti della

commissione: il Prof. A. Lewis (Università di Manchester) il Dr. A.Morgan

( dalla U.S. Tennessee Valley Authority) e il Gen. G.N. Russel (dal Britain’s

Road Haulage Executive).

Nell’ambito del progetto si inserisce la costruzione di due linee ferroviarie,

del Marzo 1954, che collegavano il nuovo centro di Tema con la cittadina di

Achimota; inizialmente usate in ambito industriale per il trasporto delle merci,

divennero un collegamento essenziale del sistema ferroviario della Costa

d’Oro.

Quando poi, il 6 Marzo 1957 la colonia della Costa d’Oro diventò lo Stato

indipendente del Ghana, l’economia e le risorse finanziarie del paese

assicuravano al nascente governo africano delle ottime basi di lavoro.

Le riserve liquide da esso ereditate si aggiravano intorno ai 200 milioni di

sterline, depositati a Londra e, in pratica, a disposizione del Ghana per un

ragionevole uso.58

Nel Febbraio del 1957 venne istituita con l’approvazione dell’Assemblea

Legislativa la Bank of Ghana, che rappresentava l’istituzione principale per

l’erogazione di credito da parte dello Stato, oltre a vigilare sulla legalità dei

bilanci delle altre banche.

Inoltre, come annunciato il 2 Aprile 1957 da Alexander F. Douglas-Home

segretario delle relazioni nell’ambito del Commonwealth, fu stabilito un

programma di cooperazione Ghana-U.K. mirato alla formazione ed allo

scambio di tecnici ed esperti nei campi tecnologico-scientifico.

Sempre nell’ottica di una cooperazione per lo sviluppo si inseriscono gli

accordi Ghana-U.S.A., stipulati in seguito alla visita del Vice-Presidente

Nixon del 6 Aprile, che prevedevano aiuti economici per un totale di

360000$.

58 Cfr: Teobaldo Filesi, Il Ventennio di Nkrumah, ,pag.34.

42

Page 43: Kwame Nkrumah

Nel Settembre dello stesso anno il Ghana entrava a far parte della World

Bank for Reconstruction & Development con un patrimonio netto di 150

azioni con valore nominale di 100000$ cadauna, oltre all’ingresso nel

International Monetary Fund con una quota pari a 15 milioni di dollari. 59

L’organizzazione dell’economia in piani quinquiennali dette lo slancio al

paese per l’ampliamento dei servizi e delle infrastrutture necessari allo

sviluppo del commercio, oltre a fornire un’ottima base finanziaria per la

crescita delle politiche relative al welfare.

Sono del Giugno del ’58 gli accordi con la British Overseas Airways Corp.

Che prevedevano la creazione di una compagnia aerea nazionale nominata:

Ghana Airways, composta da personale Ghanese sotto l’istruzione dello staff

del B.O.A.C.

Nell’ottica di un’espansione del commercio si inseriscono gli accordi fra

Ghana e Israele del Settembre 1958, che prevedevano la nascita di una

compagnia mercantile navale chiamata Black Star Line con capitale pari a £

500'000 finanziato per il 60% dal Governo Ghanese, e per il 40% dalla

Israeliana Zim Navigation Co; oltre all’organizzazione dell’ Accademia

Marina Mercantile del Ghana sotto la guida del Cap. Enrico Levy, già capo

del Israeli Nautical College.

Il 5 Marzo del 1959 l’Assemblea Nazionale, approvò il 2° Piano

Quinquiennale (dal 1 Giugno 1959 al 30 Giugno 1964) nel quale era prevista

una spesa totale di £ 342 milioni utilizzati per: lo sviluppo del potenziale

idroelettrico del paese, la creazione di 600 nuove imprese industriali,

l’espansione della linea aerea Ghana Airways e della compagnia mercantile

navale Black Star line, la promozione dell’industria del turismo e la

costruzione di una emittente internazionale (che sarà gestita dalla Ghana

Broadcasting Corp.).

È stato stimato che l’Amministrazione inizialmente fosse in grado di

finanziare £ 90 milioni, provenienti dai titoli in sterline del Governo per un 59 Cfr: T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana & Nkrumah,pag. 43.

43

Page 44: Kwame Nkrumah

valore di £50 milioni, dal mercato del cacao in particolare dal Cocoa

Marketing Board per una cifra di £25 milioni, e dalle entrate generali dello

Stato per i restanti £15 milioni; per quanto riguarda il patrimonio mancante

l’Assemblea Nazionale approvò una risoluzione che prevedeva una

decurtazione del 10% del salario per i membri dell’assemblea, inclusi i

Ministri e il loro staff.

Inoltre il Ministero della Finanza invitò la popolazione ad effettuare

donazioni volontarie. Il Consiglio degli Agricoltori del Ghana annunciò che

per ogni £60 di cacao venduto avrebbe donato 12 shillings (1,68$).

A livello industriale- agricolo per imporre le politiche governative vennero

istuite la Industrial Development Corporation e la Agricultural Development

Corp. con funzioni di controllo e assistenza alle attività locali.

In particolare se analizziamo la tipologia delle industrie del paese, emerge

una differenziazione in tre categorie: industrie di competenza statale, fra cui:

trasporto ferroviario, fornitura elettricità, emittenti radiofoniche e televisive,

gestione acquedotti e l’esportazione del cacao; industrie a partecipazione

mista (statale e privata) come il settore delle bevande alcoliche; industrie

private.

La politica economica del governo, come annunciato il 9 Ottobre 1960 da

Nkrumah, si basava su 4 assunti: il settore statale; il settore cooperativo; il

settore misto (statale-privato); il settore privato. Così N. definì il modello

Ghanese: “un modello di società socialista adattato ai propri particolari

bisogni”60.

Infatti la proposta uscita dalla conferenza del C.P.P. del Dicembre 1960,

prevedeva un’economia socialista pianificata caratterizzata dalla creazione di

una commissione nazionale di pianificazione, dalla scelta della Bank of

Ghana come unico acquirente della produzione di oro del paese, dalla

creazione di un organo per il controllo dell’intera produzione di diamanti,

dalla creazione di un organo per la regolamentazione dei prezzi dei prodotti 60 Cfr: T.Howell - J.P.Rajasooria, Ghana & Nkrumah,pag. 63.

44

Page 45: Kwame Nkrumah

agricoli, dallo sviluppo delle cooperative agricole, infine dall’istituzione di

società commerciali statali.

Sempre dello stesso anno, l’acquisto da parte del Governo ghanese della

quota di minoranza, il 40%, di proprietà della Israeliana ZIM Navigation

Corp. della compagnia navale Black Star line; cosìccome gli accordi fra gli

ufficiali del Ghana e l’italiana E.N.I. (Ente Nazionale Idrocarburi) per la

costruzione di una raffineria presso il nuovo porto di Tema per il costo totale

di $23.8 milioni.

Mentre risalgono al 1961, precisamente all’Agosto, i prestiti per la

costruzione della diga di Akosombo per la produzione della energia

idrooelettrica nell’ambito del progettoVolta, finanziati dalla Banca Mondiale

per una cifra di $40 milioni, dagli Stati Uniti per una cifra di $30milioni, e

dalla Gran Bretagna per $14 milioni.(come condizione all’erogazione del

prestito fu permessa la costruzione di una fonderia per l’alluminio da parte di

un gruppo Statunitense-Britannico).

Cosìccome il prestito concesso dalla Banca Mondiale per la Ricostruzione

e lo Sviluppo, sempre per il medesimo progetto, di $47 milioni da restituire

dilazionati in venticinque anni, fu il primo prestito della B.M.R.S. al Ghana.

Il Presidente Kwame Nkrumah, dette formalmente inizio ai lavori per la

costruzione della Diga di Akosombo il 23 Gennaio 1962, per un costo totale

di $324 milioni.

Il grande progetto del Volta attirò molti investitori stranieri, infatti accanto

alla massiccia presenza statunitense e britannica, si inserì l’Unione Sovietica

sfruttando i buoni rapporti con l’amministrazione Ghanese concluse, nel

1961, gli accordi per la costruzione di una centrale idroelettrica al confine sud

della regione nota come Territori del nord, per un costo totale di 56 milioni di

dollari.

Le rappresentanze Sovietiche e Ghanesi, incontratesi a Mosca il 4

Novembre, annunciarono la fine dei negoziati con i quali si stabiliva l’aiuto

45

Page 46: Kwame Nkrumah

del U.R.S.S. per la progettazione e costruzione di una centrale per la ricerca

atomica e di un laboratorio per la produzione degli isotopi unito alla

formazione del personale per la gestione degli impianti, la questione fu

ufficializzata, il 21 Febbraio 1961, quando i due paesi firmarono un accordo

di cooperazione atomica.

Rientrano,inoltre, tra gli accordi fra i due paesi, la costruzione di industrie

e di ferrovie (da parte dei Sovietici) in territorio Ghanese, come quella che

collegava Kumasi all’Alto Volta; cosiccome l’aiuto economico-materiale al

progetto, proposto dal governo Ghanese, di creazione di aziende agricole

statali sotto la supervisione della Ghana State Farms Corporation, tramite

l’invio di macchinari, fertilizzanti, semi selezionati, oltre ad esperti sovietici

per l’assistenza e la formazione in ambito agricolo.

Sulla scia dell’impostazione economica Sovietica, in data 11 Marzo 1964,

Nkrumah presentò il nuovo piano statale di sviluppo economico della durata

di 7 anni con una spesa totale che si aggirava intorno ai $3,1 miliardi di cui

$1,35 (miliardi) dedicato alle sole spese di gestione dell’apparato governativo,

il restante restava a disposizone per gli investimenti statali principalmente

diretti alla riorganizzazione del settore industriale e agricolo.

L’obiettivo principale del piano, come descritto da Nkrumah, era:

“l’accelerazione del tasso di crescita della nostra economia nazionale”61.

Ottenibile tramite la crescita del settore industriale, in particolare con

politiche volte all’aumento della produzione e del numero delle industrie a

partire dal settore manufatturiero oltre a quello chimico e minerario; unito al

rilancio e alll’innovazione nel settore agricolo.

Il piano settennale si differenziò dai precedenti piani, per la distribuzione

delle risorse pubbliche nei vari settori, se infatti nel primo piano del 1951

notiamo forti investimenti nel campo sociale e sanitario oltre che nelle

infrastrutture e pubblici servizi, nel piano del 1964 abbiamo un sostanziale

ribaltamento dei valori a favore degli investimenti nell’industria 61 Seven Year Development Plan.

46

Page 47: Kwame Nkrumah

manufatturiera e mineraria e nel settore agricolo, a discapito dei servizi sociali

e sanitari; la tabella sottostante illustra la distribuzione degli investimenti

pubblici nei vari piani di sviluppo:

- DISTRIBUZIONE INVESTIMENTI PUBBLICI-62

1951-58 1959-63 1963-65

-1 AGRICOLTURA 6% 7% 10%

-2 MINERARIO 4% 21% 26%

MANUFATTURIERO

-3 INFRASTRUTTURE 45% 32% 41%

PUBBLICI SERVIZI

-4 EDUCAZIONE 13% 9% 5%

-5 SERVIZI SANITARI 13% 13% 7%

-6 SPESE DI GOVERNO 19% 18% 11%

L’approfondimento della politica economica dell’amministrazione

Nkrumah ci suggerisce che grazie agli sforzi iniziati con il riadattamento del

piano decennale britannico, proseguiti col piano quinquiennale del 1959 e

conclusi con il piano settennale del 1963 il Ghana riuscì a dotarsi delle

infrastrutture necessarie per la crescita e lo sviluppo del paese, con particolare

attenzione ai settori sociali ed economici, con forti interventi nel settore

scolastico e sanitario uniti agli investimenti in campo agricolo e industriale.

Questo massiccia azione da parte del Governo purtroppo ebbe delle forti

conseguenze sulle casse dello Stato, generando un forte debito pubblico; in

particolare l’ampio numero di Imprese Statali, tipico della impostazione

socialista, gravò pesantemente sul Bilancio del paese che dagli 8 milioni di

Sterline di debito pubblico del 1959 passò alle £29milioni del 1961 fino alle 62 Autori Vari, Life and Work of Kwame Nkrumah, pag. 310

47

Page 48: Kwame Nkrumah

81 milioni di sterline del 1965; basti ricordare che delle 8 Corporation Statali

presenti al 1960-61, quattro risultavano in perdita costante, 3 stavano andando

verso il fallimento e solo una manteneva il principio basilare del pareggio di

bilancio63, fra le cause di questo fallimento oltre allo spreco di denaro e

qualche caso di corruzione, possiamo sottolineare la non competività di

alcune di queste aziende che soffrivano la scarsità di domanda dovuta alla

bassa qualità del prodotto offerto.

Il deficit di 81 milioni di sterline del 1965 rappresenta il picco massimo

del debito accumulato dalla gestione Nkrumah, infatti ad eccezione del 1958

dove si registrava un surplus di £10milioni, il paese registrò bilanci in perdita

in ogni anno successivo all’indipendenza come dimostrano i £52,7milioni del

1961 o i £32,6milioni del 1964.

Nonostante l’ampio debito, a favore degli investimenti fatti

dall’amministrazione Nkrumah, oltre alle numerose infrastrutture create nel

settore sociale, agricolo e industriale, resta l’apertura della Diga sul fiume

Volta, inaugurata il 22 Gennaio 1966, nell’ambito della creazione di un

bacino per la produzione della energia idrolettrica, (che consentì al Ghana di

entrare fra quei pochi paesi che producono piu energia di quanta ne

consumano).

63 Autori Vari, Life and Work of Kwame Nkrumah, pag. 290.

48

Page 49: Kwame Nkrumah

CONCLUSIONI

L’analisi della figura di Kwame Nkrumah attraverso le tre linee guida:

politica, società, economia, rappresenta un interessante esempio di costruzione

dello stato nazionale. Il giudizio sull’attività del nostro soggetto impone una

suddivisione del percorso politico in due parti: la prima prende in

considerazione il periodo precedente al 1957, nel quale egli seppe organizzare

intorno a sè una massa organizzata di persone che confluì nell’organizzazione

partitica nota come Convention People’s Party che servì alla mobilitazione di

una base popolare necessaria al raggiungimento dell’autogoverno del paese e

successivamente alla totale indipendenza dal regime britannico.

L’ideologia di Nkrumah prende spunto dall’analisi degli effetti disastrosi

provocati dal colonialismo sulla società africana, la rivendicazione legittima del

diritto di autogovernarsi è la prima sfida che gli si pone davanti, e per vincerla

egli sa che ha bisogno di una forte base popolare che lo sostenga nel percorso

verso l’indipendenza.

Attraverso la diffusione delle idee relative alla “positive action” egli riuscì a

manifestare il dissenso, represso dai tanti anni di dominio straniero.

Grazie alle sue idee di liberazione dal colonialismo e della unione degli stati

Africani, e ai risultati ottenuti sulla via dell’indipendenza egli fu visto come il

liberatore, il redentore (l’osagyefo).

L’indipendenza, che rappresenta comunque un traguardo fondamentale, fu

solamente il primo passo verso la ricostruzione del paese, infatti per Nkrumah

l’ultimo stage del processo di costruzione del Ghana doveva essere il

raggiungimento della giustizia sociale, e per raggiungere questo fine egli adottò

4 linee guida cosiccome suggerito da K. Afari-Gyan “ -è essenziale che il

governo prenda iniziativa e sia attivamente coinvolto nel processo di sviluppo;

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- la creazione di nuove istituzioni utili al territorio Africano, poichè le

soluzioni dei problemi Africani saranno diverse da quelle adottate altrove;

- il sistema mono-partito, tipico del socialismo, è la miglior struttura per il

raggiungimento della giustizia sociale;

- l’unità continentale è essenziale per lo sviluppo, poichè nessun paese

africano, da solo, può avere successo”64.

Il periodo successivo, databile fra il 1957 e il 1966, denota invece un marcato

cambiamento nella gestione della leadership, realizzato, nei primi anni,

attraverso la limitazione delle libertà personali (come citato nella parte relativa

allo scenario interno) tramite atti come: l’Avoidance of Discrimination Bill o il

Preventive Detention Act, la cui motivazione politica riguardava la messa al

bando delle organizzazioni contrarie alla unità nazionale, una sorta di battaglia

fra i sostenitori della frammentazione (Danquah leader dell’opposizione era

favorevole ad una repubblica federale) e i creatori dell’unità nazionale

rappresentati dal C.P.P..

Questa risultava essere la motivazione principale, ma esistevano forti

contrasti fra il partito di N. e le opposizioni anche sui temi di gestione politico-

economica delle risorse principali del paese, un esempio su tutti la

nazionalizzazione del governo della Cocoa Marketing Board ( che servì a

finanziare numerosi interventi sociali) in contrasto con l’idea dell’opposizione

che vedeva nell’iniziativa privata, per il mercato del cacao, la via migliore per la

crescita del paese.

Iniziativa privata contro gestione statale, una disputa che richiama gli

internazionali modelli di sviluppo tipici dell’economia capitalista e della

pianificazione socialista.

Qualunque sia stata la motivazione della redazione di atti come l’Avoidance

of Discrimination Bill o il Preventive Detention Act , non giustifica una

sostanziale repressione della libertà di manifestare il dissenso, ma per N. il

popolo, tramite le elezioni, lo ha delegato nella scelte delle politiche necessarie 64Autori Vari, Life and Work of Kwame Nkrumah, pag. 177.

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alla creazione dello stato nazionale, e ciò giustifica le sue scelte; si tratta

sicuramente di una forte distorsione del concetto di rappresentanza democratica

poichè il mandato del popolo non può dare a nessuno il diritto di reprimere la

libertà di pensiero e di espressione.

Il suo obiettivo era la giustizia sociale, ma questa sicuramente non toccò alle

molte persone imprigionate senza processo. D’altro canto l’ambito politico nel

quale avvengono questo tipo di scelte, richiedeva l’intervento di un leader

stabile e deciso, poichè il legame fra opposizione interna e sviluppo capitalista

era forte, Nkrumah aveva paura che il propagarsi di queste idee (molto lontane

dalla sua impostazione socialista) potesse avere effetti negativi sul processo, da

lui avviato, di costruzione del Ghana.

Le sue scelte sono fatte nell’ottica di proteggere il nascente sistema statale

Ghanese dalle influenze interne che inneggiavano alla frammentazione

regionale, e ad allo sviluppo capitalista.

Sulla stessa linea, si pongono le scelte del 1961 quando il Presidente prese il

controllo del Ministero della Giustizia tramite la sostituzione con l’ Ufficio

Legale Generale, che in sostanza gli donò la gestione del potere giudiziario.

Per N. la concentrazione dei poteri è la via legittima del governo per il

mantenimento degli strumenti necessari ad una leadership seria e duratura,

poichè uno stato troppo giovane non può permettersi il livello democratico dei

paesi occidentali, e per questo le opposizioni vengono messe definitivamente al

bando quando il C.P.P. diviene l’unica struttura partitica legale del Ghana.

Repressione del dissenso e delle opposizioni, accentramento del potere,

monopolio partitico, da queste tre caratteristiche se ne deduce che la Repubblica

del Ghana al 1962 non possa essere definita come un vero e proprio modello di

democrazia, il potere proviene sì dal popolo, ma la forte flessione autoritaria

avvicina il paese ad un regime dittatoriale.

La gestione della leadership interna, come detto, presenta forti distorsioni del

concetto di democrazia, ma alla luce dell’apertura degli archivi sulle relazioni

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con l’Africa da parte degli Stati Uniti, si impone una rivalutazione di quelle

scelte che hanno trasformato il redentore in dittatore.

Se decontestualizzassimo le azioni autoritarie che vanno dal 1957 al 1965,

ogni rivalutazione sembrerebbe inutile, poichè la Repubblica del Ghana

potrebbe essere tranquillamente definita come una dittatura socialista, molto

lontana dall’attuale concetto di stato democratico.

Se invece approfondiamo il contesto internazionale nel quale il Ghana nasce,

cioè durante la guerra fredda, non possiamo esulare dal dire che esistevano

rapporti fra le politiche interne al Ghana e le ideologie dominanti.

Come citato precedentemente lo scontro fra i partiti Ghanesi era

caratterizzato dal governo e dalla sua impostazione socialista in contrasto con le

opposizioni sostenitrici dell’iniziativa privata e quindi più vicini ad una logica

capitalista. Si ripropone, quindi, anche in campo interno la sfida ideologica

internazionale, e la via per lo sviluppo intrapresa dal Ghana, dichiaratamente

socialista, (pur non appartenendo al blocco sovietico) si trova palesemente in

contrasto con l’idea di sviluppo delle potenze occidentali.

Infatti i documenti dell’archivio statunitense dimostrano un’avversione alle

politiche attuate da Nkrumah, oltre all’appoggio ai gruppi rivoluzionari interni al

paese, quando questo supporto sia cominciato non sono in grado di affermarlo,

ma ciò dimostra il collegamento fra opposizione interna e alcune potenze

occidentali ( U.S.A.-FR.-G.B.).

Alla luce di questi collegamenti le scelte autoritarie possono essere viste

come un necessario strumento di difesa degli interessi nazionali, contro delle

forze, interne sì, ma comunque sorrette da interessi neocoloniali stranieri.

Con ciò non vorrei giustificare il percorso autoritario, ma semplicemente

porre sotto altra luce le scelte di N. che a mio modesto parere non ebbe

l’obiettivo di un mero dominio delle masse, attraverso la repressione del

dissenso; ma bensì l’obiettivo di promuovere il benessere dei suoi cittadini

tramite il raggiungimento della giustizia sociale.

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La domanda che mi pongo è quanto queste scelte siano state necessarie, e la

risposta ancora oggi rimane ambigua.

Distorsione del concetto di democrazia, ampio deficit economico, questi

possono essere in sintesi i due principali fallimenti, infatti i forti debiti generati

dai mastodontici piani di sviluppo oltre che dalla pessima gestione delle imprese

statali (che dovevano essere la via ideale per uno sviluppo accellerato) dettero il

colpo di grazia alla traballante amministrazione Nkrumah.

L’idea ch’egli aveva della ricostruzione economica del paese, era

caratterizzata dalla creazione di un nuovo settore trainante accanto alla

tradizionale monocoltura del cacao, rappresentato dal settore industriale e dalla

messa a valore delle risorse minerarie e idroelettriche del paese.

I vari piani di sviluppo varati dal governo, rappresentavano la voglia di N. di

accellerare lo sviluppo del paese, prevedendo lo stanziamento di ampie risorse,

sicuramente oltre le possibilità economiche del paese. Le opere realizzate furono

molte e importanti, basti pensare al progetto Volta, i porti, le raffinerie, i servizi

sociali, ma rimangono comunque una serie di investimenti improduttivi (come il

fallimento imprese pubbliche, e la dilagante corruzione) che hanno fatto sì che le

riserve dello stato terminassero generando un forte debito, oltre ad un aumento

del costo della vita fra il marzo 1963 e il dicembre 1965 del 60%, unito alla

perdita di potere d’acquisto della moneta locale. Questa, non esaltante,

situazione fu ulteriormente deteriorata quando la Banca d’Inghilterra oltre al

F.M.I e agli Stati Uniti, iniziarono a negare i prestiti e gli aiuti

all’amministrazione Nkrumah, che col solo supporto dell’est marxista (peraltro

scarso rispetto alle esigenze) non potè far niente per tentare di riequilibrare la

situazione.

Se la situazione politico-economica puo essere meritevole di critiche, i

massicci investimenti in ambito sociale non possono altro che ricevere elogi,

infatti il grande aumento nel numero di scuole primarie e secondarie a livello

educativo, il miglioramento e l’ampliamento dei distretti ospedialieri e degli

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ambulatori a livello sanitario, la lotta alla alfabetizzazione, dimostrano una

grande intuizione di Nkrumah: l’investimento in risorse umane, come motore

principale per lo sviluppo del paese,(concetto molto importante nell’economia

dello sviluppo) per il raggiungimento del fine ultimo cioè la giustizia sociale.

In conclusione, l’esigenza di Nkrumah di dare stabilità al paese, anche a

costo di attuare una sostanziale repressione, lo allontanò da una parte del suo

popolo e dal supporto dei paesi occidentali, non avendo ricevuto un adeguato

sostegno dai paesi socialisti, rimase isolato e finì per essere schiacciato da forze

interne che non era più in grado di controllare.

Nkrumah fu deposto nel 1966 dopo un colpo di stato, alla luce delle scelte del

presidente questa può sembrare una soluzione legittima, (specialmente per le

centinaia di persone imprigionate senza processo) ma senza dubbio egli si è

guadagnato un posto di onore nella storia del novecento Africano, essendo uno

fra i padri fondatori, se non il padre fondatore di quella piccola striscia di terra

oggi a noi nota col nome di Ghana.

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