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TORINOtorino.repubblica.it
REDAZIONE DI TORINO Via Bruno Buozzi, 10 | 10123 | tel. 011/5169611 | fax 011/533327 | CAPO DELLA REDAZIONE PIER PAOLO LUCIANO | VICARIO ROBERTO ORLANDO | INTERNET torino.repubblica.it | e-mail: [email protected] DI REDAZIONE tel. 011/5169611 | fax 011/533327 dalle ore 9.00 alle ore 21.00 | TAMBURINI fax 011/533327 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Via Bruno Buozzi, 10 | 10123 TORINO | tel. 011/5527511 | fax 011/5527580
VENERDÌ 13 LUGLIO 2012
AO
TO
a cura di Provinciadi Torino e Arpa Piemonte
Estremi del mesedal 1753 al 2012
Limite pioggia/neve oggi
Società Meteorologica Italiana - www.nimbus.it diretta da Luca Mercalli - Elaborazione grafica: Centimetri.it
Una perturbazione lambisce l'arco alpino portando nuvolosità irregolare e rovesci al mattino tra Valle d'Aosta, Biellese, Sesia, Verbano e Novarese, altrove parzialmente nuvoloso. Schiarite anche ampie in giornata con addensamenti sui rilievi e in serata nuovo aumento delle nubi tra Valle d'Aosta, valli del Canavese e nord Piemonte con ripresa dei rovesci. Venti deboli meridionali. Temperatura stazionaria o in calo a nord del Po.
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Ottima
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Temperature (C˚) Umidità relativa
IeriUn anno fa
31.732.0
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59% 45%
Alle 8Alle14
NordSud
- -
OGGI DOMANIPrevisioni Qualità dell’aria Precipitazioni
Max. IeriMin.Torino TorinoCorrenti da nord-ovest portano moderata variabilità; abbastanza soleggiato tra Cuneese, Torinese e Valle d'Aosta con addensamenti pomeridiani e qualche temporale nel pomeriggio su pianure e colline verso il Po e Tanaro. Altrove da abbastanza soleggiato a variabile con temporali e locali grandinate. Venti deboli da ovest a settentrionali. Temperatura in lieve calo. Domenica in gran parte soleggiato.
TO
AO
Previsioni
Ieri fino alle 19
Totale del mese
Media del mesedal 1802 al 2012
LUGLIO più piovoso
0,0 mm
65,4 mm
60 mm
1826 - 255,3 mm12/07/1909 Min.22/07/2006 Max.
+9,0+38,8
La Francia ridà fiato ai No Tav“Giusto rifare i conti dell’opera”
Il nodo Torino-Lione
Una delle gallerie di servizio realizzate in Francia, a Modane
Travolsero Alex e poi fuggironoUndici anni ai pirati della strada
L’incidente di corso Peschiera
Fiori e giocattoli sulla scena dell’incidente
L’imprenditore accusato di aver truffato milioni allo Stato. La Regione: la priorità è salvare i mille posti di lavoro
Rossignolo, il giorno più neroIl patron della De Tomaso arrestato, l’azienda dichiarata fallita
GIANMARIO Rossignolo,imprenditore con unpassato da manager in
grandi aziende, è finito agli ar-resti domiciliari all’alba di ierimattina con l’accusa di truffaallo Stato. Al centro dell’inchie-sta della procura i soldi stanzia-ti per i corsi di formazione maicominciati alla De Tomaso, lacasa automobilistica che Rossi-gnolo ha acquisito due anni fa.E poche ore dopo il tribunale diTorino, dopo quello di Livorno,ha dichiarazione l’azienda fal-lita. La Regione: la priorità è sal-vare i mille posti di lavoro.
I SERVIZI ALLE PAGINE II, III E V
PAOLO GRISERI
SI VANTAVA Claudio Degrate,l’uomo delle relazioni checontano in De Tomaso. Ne
parlava spavaldo con Carlotta Pro-vera, la responsabile del personaledello stabilimento di Grugliasco:«Diceva di essere riuscito a ottene-re la fidejussione nonostante i rifiu-ti di diversi istituti di credito, per-ché si erano accorti di essere statiinseriti nella lista nera dei clientipoco affidabili». Un bel risultato:«Degrate - racconta la testimone -diceva che era riuscito a ottenere ilrilascio della polizza grazie alla suabravura».
SEGUE A PAGINA II
“Che fatica, ma hola fidejussione”
I verbali
Sanità, Monferino“Senza mobilitàriforma spuntata”
Il caso/1
SARA STRIPPOLI
«SENZA la possibilitàdi spostare medici einfermieri dove ser-
ve, questa riforma è destinataal fallimento». Paolo Monferi-no, messaggero globetrotterper la presentazione del pianosocio-sanitario, è nella tanadel leone. Nell’Aula magnastrapiena della nuova “Azien-da Città della salute e dellascienza”, l’assessore mostra leslide sull’incremento dellaspesa negli ultimi anni, pro-mette 400 milioni di risparmiocon la nascita delle sei Federa-zioni (90 solo con la riconver-sione dei dodici piccoli ospe-dali) e parla degli incontri ser-rati con i sindacati per chiude-re l’accordo sulla mobilità.
SEGUE A PAGINA XIII
L’evento
Convention al Lingotto del gruppo nato in America che si batte contro la violenza alle donne
Zonta, il club della brave “madame”
© RIPRODUZIONE RISERVATA
C'È l'italianissima Benedet-ta che ha vinto la borsa distudio per «ingegnere» ae-
rospaziali, c'è Anne che con po-che centinaia di euro in tasca a 17anni è partita per il Perù per occu-parsi di prostituzione minorile, eha «adottato» un bambino di cin-que anni, salvandolo dalla tratta.C'è Sara, spagnola, che lavora aLondra ma vorrebbe trasferirsi aTorino. E con loro decine di altredonne che hanno sfilato sul palcodel Lingotto durante la conven-tion internazionale di Zonta. Persei giorni le 2.400delegate prove-nienti da 63 Paesi si sono incon-trate, ascoltate, hanno ragionato
di bilanci e programmi futuri. E ie-ri sera, per la chiusura, è arrivataanche Michelle Bachelet, vice se-gretario dell'Onu. Zonta è il piùantico club del mondo, nato aBuffalo, negli Stati Uniti nel 1919,e deve il suo nome a un idiomasioux che significa «onesto e de-gno di fiducia». E da queste parti sideclina rigorosamente al femmi-nile. «Il nostro scopo è migliorarela qualità della vita delle donne»spiega Nadia Biancato, da ieri allaguida del distretto 30, che nelmappamondo Zonta raccoglie ilNord Italia, Francia del sud, Sviz-zera, parte della Germania, Bul-garia, Macedonia e Romania. In
Piemonte sono 500 iscritte, nelmondo 35 mila. Hanno un'etàmedia tra i sessanta e sessantacin-que anni e l'aspetto di «madame»di buona famiglia. Fanno sciarpe,spille, biscotti e vino griffato Zon-ta. Finanziano oltre 5 milioni didollari di progetti a favore delledonne, contro la tratta, la violen-za e la negazione dei diritti. Forseun po' anzianotte, le Zontiane so-no professioniste, manager, don-ne emancipate che prima di aiu-tare altre donne hanno impostatola loro vita su solide basi: autono-mia e successi professionali.
(mc.g.)
Confessione choc di un allievoPellerino vara un piano pasti
“Assessore,in mensa vorreiil bis, a casac’è poco per cena”GUCCIONE E STRIPPOLIA PAGINA XI
Ogni giorno 48mila pasti
Intellettuali in campoin difesa di Pepino
Il caso/2
MARIACHIARA GIACOSA
NON si placa la po-lemica sulle atti-vità di Daniele, il
figlio del magistrato LivioPepino (autore di un li-bro contro la Tav), accu-sato dal parlamentare delPd Stefano Esposito dipartecipare a campi diaddestramento con i mi-litanti del Pkk, il movi-mento indipendentistakurdo.
SEGUE A PAGINA XIII
IL DOLORE per la perdita diAlex lo si intravede nellosguardo. Ma Simonetta Del
Re, mamma del piccolo ucciso loscorso dicembre sulle strisce pe-donali di corso Peschiera, dai duepirati della strada condannati ie-ri, si sforza di apparire serena.
SEGUE PAGINA VII
La testimonianza
Simonetta, la mamma“La sentenza è giusta”
I SERVIZI IN NAZIONALE E ALLE PAGINE VIII E IX
L’intervista/1
Virano: “Nessunamarcia indietroparola di Hollande”
L’intervista/2
Plano: “Solo Montiva avanti decisosenza ripensamenti” OTTAVIA GIUSTETTI
TORINOCRONACA
■ XIIIVENERDÌ 13 LUGLIO 2012
llaa RReeppuubbbblliiccaa
L’INCONTROL’assessore eCota sonostati alleMolinette perspiegare ipassaggichiave dellariformasanitariavarata dallagiunta. masenza lamobilità, dicel’assessore,perdeefficacia
AL TIMONEPaoloMonferino èassessorealla Sanità
Il caso/2
Poi un appuntoal sistema privatodel Piemonte:“E’ troppo piccoloper garantire unservizio efficienteBisogna allearsi”
“Senza la mobilità del personalela riforma della sanità è spuntata”Molinette, Monferino spiega il suo piano ai medici(segue dalla prima di cronaca)
SARA STRIPPOLI
«L’INTESA con i sindacati ècentrale — dice — se non pos-so spostare il personale da
un’azienda dove ci sono esuberiad un’altra dove le carenze crea-no sofferenza, il piano non puòprodurre i benefici previsti». Enon si dica che la riforma appe-na varata è ispirata da logicheprivatistiche. Nulla indispetti-sce di più l’ingegnere ex-Iveco. Ilquale coglie l’occasione che arri-va dall’allarme dei rappresen-tanti sindacali su scelte ispirate alogiche prevalentemente eco-nomiche e sul rischio di un avan-zamento del privato e per muo-vere una critica alla sanità priva-ta piemontese: «Sono assoluta-mente favorevole al privato — ri-pete per evitare equivoci —: dalprivato provengo e lo ritengo in-dispensabile come integrazioneal sistema sanitario. Penso tutta-via che le realtà private che ope-rano qui in Piemonte, dai labo-ratori analisi alle Rsa, siano trop-po piccole per creare davvero ef-ficienza. Per questo li incentivosempre a mettere insieme le for-ze e costituire vere imprese chepossano reggere sul mercato. Ilsistema lombardo è diverso, lì cisono grandi imprese. Qui da noiqualcosa si sta muovendo anche
se c’è ancora molta strada da fa-re». Ma non si può sostenere cheio favorisca il privato, incalza«ho tagliato il budget del 5 percento sia quest’anno sia nel 2011e certo non si può dire che fosse-ro contenti».
Razionalizzazione è la parolachiave: fondamentale ridurre idoppioni, ottimizzare le spese. Ildirettore generale della nuovamega azienda Angelo Del Fave-ro annuncia i progetti in corso distudio per realizzare l’accorpa-mento dei quattro grandi ospe-dali della Città della salute: «Na-scerà un grande istituto per lacardiologia e cardiochirurgia eabbiamo in previsione la riorga-nizzazione delle endoscopie e
dei laboratori. Ci sono diciasset-te radiologie, non è più sosteni-bile». L’unione dei due reparti dicardiologia, quello universitarioe quello ospedaliero, è senzadubbio il progetto più ambizio-so, un piano che vale parecchimilioni. Per questo, la Compa-gnia di San Paolo ha già accanto-nato 4 milioni di euro in attesa divedere il piano operativo. Buonenotizie anche per la centrale ter-mica delle Molinette che dovevaessere inaugurata ad aprile, se-condo le promesse fatte dal go-vernatore. «Siamo quasi pronti»,dice Del Favero, che ai sindacaticonferma anche la prossima so-luzione per il Centro Grandiustionati del Cto.
Sul tema della mobilità, Mon-ferino cita l’esempio dell’ospe-dale Valdese, dove da più di unanno si combatte per evitare lariconversione in struttura desti-nata ai post-acuti: «Medici e in-fermieri del Valdese saranno uti-lissimi qui alle Molinette. O alMauriziano. È una fortuna che cisiano. Solo così si possono risol-vere i problemi creati dal bloccodel turn over, che ci viene impo-sto per legge dal piano di rien-tro». L’assessore glissa però sul-le provocazioni dei sindacati chechiedono risposte certe sulla da-ta di partenza dei lavori per ledue torri della Città della salute.«Attendiamo risposte sui finan-ziamenti», dice, dopo che nellasua introduzione il governatoreRoberto Cota aveva ribaditol’accusa al governo Monti che ta-glia sulla sanità e l’intenzione diavviare il progetto prima dellaprossima legislatura. Nessunapreoccupazione per il prossimoritorno della “U” che ancoramanca alla nuova azienda, per ilmomento registrata come sem-plice azienda ospedaliera. «L’U-niversità sa bene che su questonon ci sono equivoci», dice l’as-sessore. Il quale però non resistea rilanciare l’avvertimento: «Laprogrammazione sanitaria peròla fa la Regione. L’Università sioccupi di ricerca e didattica».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Da Gallino a Revelli, difendono il giudice finito nel mirino del deputato Esposito
Intellettuali in campo per Pepino“Vittima della macchina del fango”
© RIPRODUZIONE RISERVATA
(segue dalla prima di cronaca)
MARIACHIARA GIACOSA
ASCENDERE in campo ora una decina didocenti e giuristi che chiedono al segre-tario democratico Pier Luigi Bersani di
fermare la «fabbrica del fango del parlamentarecontro Pepino, utilizzando false notizie relativeal figlio impegnato in una pubblica attività di di-fesa del popolo kurdo». Secondo Marco Revelli,che guida il gruppo del quale fanno parte, tra glialtri, Ugo Mattei, Luciano Gallino, Paolo Mad-dalena, Guido Viale e Elena Paciotti, «al magi-strato è stato riservato un trattamento che ricor-da tristemente il “metodo Boffo” aggravato dal-
l’uso della calunnia nei confronti di un figlio. Chevenga praticata dall’esponente di un partito chesi definisce “democratico” solleva sconcerto epreoccupazione, per non dire paura. Abbiamoatteso finora un gesto di ripulsa da parte del suopartito, invano. Per questo ci rivolgiamo ora inprima persona al segretario Bersani: fermi, perfavore, questa barbarie. Arresti questa deriva de-gradante. Dica chiaramente che questo metododi lotta politica è indegno». Aggiungono i firma-tari dell'appello: «Le accuse di “terrorismo” e“guerriglia” utilizzate su torbidi siti web per col-pire Pepino non sono così diverse, sul piano delmalcostume politico e della falsificazione, dallevergognose accuse e minacce scritte sui muri daalcuni imbecilli contro il magistrato Caselli, con
la differenza che qui si tratta non di un anonimoadolescente irresponsabile, ma di un deputato».
Secca la risposta di Esposito: «Io non uso nes-suna macchina del fango: faccio controinfor-mazione, libera e trasparente, firmandola e met-tendoci la faccia. Ho raccontato pubblicamenteun'attività, quella del figlio di Pepino, che nonconsidero edificante. L'"intelligenzia salottieradi sinistra" che ora lo difende - prosegue - è lastessa che per anni ha fornito copertura ideolo-gica alla deriva violenta del movimento No Tavche è sfociata nell'attacco a Caselli che ha solofatto il suo mestiere in maniera rigorosa come,peraltro, gli è stato riconosciuto anche da illustricolleghi, non ultimo Carlo Federico Grosso».
LA STAMPA
VENERDÌ 13 LUGLIO 2012 .Cronaca di Torino .47T1 CV PR T2
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Unalettricescrive:�«Ho vissuto il terribile bom-bardamento aereo del 13 luglio1943 . Con grande angoscia (purabitandoa20kmdaTorino)per-chè sapevoche sottoquelle bom-be c’era mio padre, ragazzo del’99, richiamato enonmandato inguerra ma assegnato al CorpoMilitarizzato dei Vigili del Fuocodi Torino, essendo lui vigile delfuoco volontario nel paese doveviveva ed esperto capomastro.Vivevano nella vecchia casermadiCorsoReginaMargherita,dor-mivano nei piani superiori, e alprimosegnaledi allarmesi vesti-vano in treminuti e si “calavano”al piano terreno tramite appositipali e salivano suimezzi già con imotori accesi davanti al portonespalancatoper“uscire”aportaresoccorso dovenecessitava ancheprima del cessato allarme. Pro-prio il 13 luglio 1943 lapartediTo-rinopiùcolpitaèstatoilcentroelazona intorno a Porta Palazzo(compresalalorocaserma)etuttii vigili sonostati oltre50orenellezonebombardate sinoachehan-no sentito il lamento di qualcunosottolemacerie.Papà,datalasuagrandeesperienzadicostruzioni,era sempre in prima linea e pro-prio quella notte estrasse da unacantinaunamammaviva e i suoisette figli che teneva abbracciati,tutti morti. Questa azione gli haprocurato a guerra ultimata un“elogio” firmato dal Ministro
Scelba e un premio di Lire Cento.MaconLuituttiivigilidelfuocome-ritanoilnostroelogio,lanostrarico-noscenzaeilnostroricordoperchépensochepochi di quei generosi diallorasianoancoraconnoi.Poihan-no avuto inizio i bombardamentidiurni,forsepiùterribiliperchécol-pivanoobbiettiviprecisi, fabbriche,ferroviecompresi i treniche leper-correvano,luoghidovesitrovavanoanche le persone. Erano stati co-struitirifugimaormailebasidipar-tenza dei bombardieri erano tal-mentevicineche l’allarmesegnala-va già l’inizio del bombardamento.Proprio questa immediatezza nelbombardamento di domenica 4Giugno1944versoleore10,perselavita unamia zia, nel tragitto tra lacasae il rifugiodelLingotto: si rifu-giò in un portone perché stavanogiàcadendolebombe,maunacolpìproprioquellacasa».
MARCELLA
Unlettorescrive:�«Vorrei risponderealla letteradel signor Testa riguardante il co-sto dei taxi da e per l’aeroporto diCaselle, tuttoveromamipermettadiconsiderarecheallacifradi34eu-ro del parcheggio vada perlomenoaggiuntoilcostodelcarburantecheLei consuma, stimato in almeno 10euro,inpiùlascialasuaautoinmanidi persone sconosciute, e poi, cosachenessunoconsidera,Diononvo-gliacheLei incappiinunautovelox,
oppure, peggio ancora che trovi ilcretino che passa con il rosso..., alcheoltrealdannoperderebbedisi-curo l’aereo.Mentre invece se suc-cedeal tassista, lo stesso le chiamaun’altravetturaetuttofiniscelì.Fat-tequesteconsiderazioni, Lei è libe-ro di scegliere, ma non denigri unserviziocheaTorinofunziona...».
LIVORNO89
Unlettorescrive:�«Non so se questo è il modogiustoper far correre lanotizia,miperdonerete, spero che comunqueinoltriateall’indirizzocorrettoque-stamiamail.Dopoaverlettosulvo-stro giornale il commento allamo-stra“Daysofthedinosaur”apalaz-zo delle Esposizioni, mi sono entu-siasmata. Ho cercato il sito dellamostraehovistocheerastatapro-lungataall’1luglio.Hotelefonatoperprenotareibiglietti,manonavendoilnumerogiustodeigruppi familia-ri,hosoloverificatoconunasignori-na gentile che fossero disponibilipervenerdì29giugno-Siamoparti-ti da Modena in sette con quattrobambiniealle14eravamodavantialportonechiusodelpalazzo,qualcu-nocihadettodiaspettarele15.Ilnu-meroinfodiTorinononrispondeva,alle 15,30 abbiamo deciso di chia-marequellodiMilano.Unasignori-naci hadetto cheeramoltodispia-ciuta, che non sapeva come fosseaccaduto,chenoneravamoiprimi,ma che lamostra era chiusa e non
era stata prolungata. Oggi, ho ri-pensatoalladelusionedituttinoi,aikmchecisiamofattieaisoldicheciè costata la nonmostra, ho riguar-dato il sito, non è stato corretto, c’èanzi la datadel 29 luglio comeulte-riore proroga. Non è che qualcunopuòdireagliorganizzatoricheaTo-rinoidinosaurinoncisonopiù....».
SILVIAPALANDRI
IlGttscrive:�«Rispondiamo alla letterapubblicatagiovedì5luglioedaltito-lo“Linea4,perchéicontrollorinonlavorano più”. Ringraziamo per lasegnalazione sul comportamentodialcuniagentidicontrolloabordodellalinea4;inoltrerassicuriamolalettricepoichésiaGtt,sia lesocietàche gestiscono direttamente que-staattività, effettuanocontrolli pe-riodiciproprioperverificarelapro-fessionalità del personale di con-trollopresenteabordodellalinea4;nel caso in cui vengano rilevaticomportamenti inopportuni ri-spetto all’attività svolta, Gtt nonesita a prendere i dovuti provvedi-mentitenutocontochegliagentidicontrollo della linea 4 sono assuntidasocietàesterneaGttconregola-ricontrattidilavoro».
UFFICIOSTAMPAGTT
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[email protected] Marenco 32, 10126 Torino
Forum lettere suwww.lastampa.it/specchiotempi
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il casoMARCO ACCOSSATO Monferinoaiprivati
“Servepiùefficienza”Eaisindacati:nonimpeditelamobilitàfraospedaliA
rrivo dal privatoe credo nel pri-vato, ma ancheil privato devesaper fare effi-
cienza, se vuole lavorareper la Sanità».
Nel giorno del debutto del-la Città della Salute in un au-la magna delle Molinettestrabordante, l’assessore allaSanità, Paolo Monferino,manda un messaggio chiarosul fronte del bilancio futuroe della necessità del rispar-mio: «Molto del privato chelavora per la Sanità piemon-tese sono piccole impreseche non sono in grado di fareefficienza al loro interno -spiega - È necessario che siaccorpino, per avere dimen-sioni un po’ più grandi e poterfornire prestazioni e servizi acosti minori». L’altro mes-saggio dell’assessore è rivol-to soprattutto ai sindacati:
nel futuro della Sanità pie-montese che riconverte dodi-ci strutture in tutta la regio-ne la parola chiave sarà «mo-bilità». «Non esiste più la Sa-nità del Valdese o la Sanità diquesto o quell’ospedale - av-verte - esiste la sanità del Pie-monte; non siamo più nel-l’Italia dei Comuni!». Tradot-to: il sindacato non pensi diopporsi a trasferimenti daospedale a ospedale, ancheperché nella nostra regione«c’è un sistema di grandissi-
ma disparità: strutture che na-vigano nella loro inefficienzamentre altre soffrono terribil-mente».
In un’aula magna che nonpermette a tutti di entrare, ieripomeriggio si è tenuto dunqueil primo incontro ufficiale dellaneonata Città della Salute: ac-canto all’assessore Monferinoil presidente della Regione Co-ta e il direttore generale Ange-lo Del Favero. L’assessore illu-stra dati sul deficit, annuncia irisparmi possibili («Il costo
medio dei dodici ospedali da ri-convertire è di 180milioni, me-tà di questa cifra sarà rispar-miata»), poi perde quasi lestaffe quando - negli interventidei sindacati - ha l’impressioneche «non si voglia capire la gra-vità della situazione». «Perchénon assumo? Perché me lo vie-ta la legge e io rispetto la leg-ge», sbotta. «Dal 2005 al 2011 ildebito della Regione è quintu-plicato, io non fabbrico i soldi»,alza la voce per rispondere achi lo accusa di tenere ancora
chiuse strutture pronte comeil centro Grandi Ustionati delCto o non potenziare subito ilcentro trapianti di Salizzoni.
Davvero non si eramai vistacosì tanta gente in aulamagna.Ci sono medici, infermieri eamministrativi. Ma nessuno,némedico né infermiere, inter-viene, quando viene data la pa-rola al pubblico.
AncoraMonferino: «Non so-lo il debito è cresciuto, ma stia-mo mettendo in serissima dif-ficoltà i nostri fornitori: il pa-gamento medio delle aziende èa 285 giorni, e considerato chei farmaci vengono pagati a 30significa che c’è chi ne aspettaanche 400».
Nei progetti della Regioneper rimpinguare le casse inprofondo rosso - ricorda Mon-ferino - ci sarà la riduzione da106 a 6 magazzini «con un ri-sparmio stimato in 40 milioniin due anni», ci saranno 500persone in meno a seguito del-l’accorpamento di numerosestrutture amministrative dellediverse Asl nelle sei federazio-ni («Risparmieremo 20 milio-ni»), ma ci sarà anche il tagliodelle consulenze: «Abbiamo alnostro interno tutte le profes-sionalità che occorrono».
Sulla nascita delle nuovestrutture della Città della Sa-lute ancora niente certezze suitempi. E neppure sui finanzia-menti: «Il provvedimento pertrasferire i 377 milioni non èstato ancora firmato a Roma».
SANITÀ IN ROSSO
«C’èchinonvuolcapire lagravitàdella situazione»
Il debito della sanità
Dalla Regione nei confronti delle Asl
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
576
862
932
1.370
1.603
1.412
1.278
1.685
1.460
1.459
1.610
1.792
-
2.367
2.036
1.961
Dalle Asl nei confrontidei fornitori
in migliaia di euro Centimetri - LA STAMPA
Tagliare, limare o razionaliz-zare. Qualunque verbo sivoglia usare, la sostanzadel provvedimento del Go-vernoMonti sulla spending
review avrà delle ricadute significativesul sistema sanitario piemontese e, diconseguenza, anche su quello astigia-no. Come anticipatonei giorni scorsi adAsti dall’assessoreregionale alla Sanità,Paolo Monferino «lasituazione finanzia-ria della Regione indi-ca un debito di 10 miliardi». Il piano re-gionale impone una riduzione dei costi,secondo le linee guida sulla spesa sani-taria elaborate dal Ministero, correda-te da una lista dei «prezzi ideali» di far-maci, dispositivi medici, pasti per di-pendenti e pazienti, lavanderia e puli-zia locali. Confrontando gli importi pa-gati dell’Asl di Asti con quelli «suggeri-
ti» dal Governo, è difficile capire quali ta-gli potranno essere chiesti all’azienda,considerato che lamaggior parte del ma-teriale viene acquistato ad un prezzo cheè al di sotto sia di quello «ideale» sia del-la media nazionale. Le uniche eccezionisono rappresentate dai servizi di pulizia(ad Asti si spende quasi un euro in piùper la pulizia delle zone ad alto rischio ri-spetto al tetto indicato dal Ministero) edei servizi di ristorazione (5,8 euro perun pasto dei dipendenti e 13,6 euro per itre pasti del paziente, contro i 4,9 e 12,1del «prezzo ideale»).«Il nostro bilancio 2011 ha chiuso in pa-
reggio. Non ci sono sprechi di nessun ge-nere - assicura il direttore generale del-
l’Asl Valter Galante -.Il nostro servizio di ri-storazione ha un livel-lo qualitativo che diffi-cilmente si trova in al-tre strutture. Abbia-mo scelto di garanti-
re ai pazienti e ai dipendenti unmenù conprodotti a chilometri zero». Un lusso chepresto potrebbe diventare una voce dispesa da tagliare? «Non conosciamo an-cora le direttive della Regione - rispondeGalante -, ma curare l’alimentazione concibi genuini e di stagione non è un lusso,nè uno spreco. Non sono certo io il primoa dire che un malato malnutrito rappre-
senta un costo in termini di giornate di de-genza per ritardata guarigione». E sullespese di pulizia, il direttore amministrati-voMassimoCorona chiarisce: «il serviziocomprende anche il ritiro dei rifiuti, chenel prezzo indicato a livello nazionale nonè incluso». D’ora in avanti, razionalizzarele spese logistiche sarà più un compito
dell’Asl,ma della neonataFederazione sa-nitaria del Piemonte Sud Est, che com-prende Asti e Alessandria. «Accentrarela logistica, i magazzini, le spese legali eamministrative, porterà senz’altro a un ri-sparmio - aggiungeCorona -. Il nostroma-teriale sarà trasferito e gestito in un ma-gazzinovicino aTortona».
il casoLAURA SECCI
ASTI
Le tangenti di Mario Chiesa, lafirma del Trattato di Maastri-cht, il caso Gladio, Tangento-poli, il boom della Lega, l’ucci-sione di Salvo Lima, le piccona-te di Cossiga e le strategie diAndreotti. Era il 1992, l’annoche cambiò l’Italia. Ieri pome-
riggio, nel cortile assolato di Pa-lazzoOttolenghi ad Asti, il diret-tore de La Stampa Mario Cala-bresi e il giornalista de L’Espres-soMarcoDamilano hanno riper-corso i fatti di quell’anno (traen-do spunto dall’ultimo libro di Da-milano «L’Eutanasia di un pote-re») stigmatizzando alcune ca-ratteristiche della classe politi-ca di allora per decodificare e ca-pire quella attuale.«Nel ’92, come oggi, era in at-
to una rivoluzione profonda cherimescolò le carte - ha sottoline-ato Calabresi - . Il mondo dell’in-formazione iniziò a cambiare ra-
dicalmente, scosso da un’im-provvisa vivacità. Funari e lasuamortadella diedero il via allapolitica spettacolo (che in qual-che modo, intendiamoci, fu unoscivolare verso qualcosa di or-rendo) e trasmissioni come Sa-marcanda segnarono un puntodi rottura con il passato. In que-gli anni il mio giornale aprì con iltitolo a sei colonne “IndagatoRomiti”, che solo dieci anni pri-ma sarebbe stato impensabileper il giornale del gruppo Fiat».«Oggi - ha aggiunto Calabresi -la crisi globale ci mette davantiad un’altra trasformazione. Per
affrontarla e superarla, il Paesedeve guardare avanti e pensareai suoi figli, non più ai suoi non-ni». Il libro di Damilano si chiu-de con la «giornata delle moneti-ne» lanciate a Craxi. «E’ un’im-magine forte - ha spiegato ilgiornalista - che rappresenta
uno dei nostri limiti sociali: lamancanza di assunzione di re-sponsabilità collettiva. Faccia-mo tutti parte della storia italia-na, non solo chi è stato bersagliodi quelle monetine, ma anche,seppur con responsabilità diver-se, chi le ha lanciate». [L. S.]
In breve
Ad Asti spese più basse della media italiana
MontemagnoDomani c’è«Cronista in piazza»I «Cronista in piazza» faràtappa nel paese eletto a patriadella «grissia». L'appuntamen-to sabatomattina con giornali-sti e fotografi della «La Stam-pa» è in piazza piazza Umber-to I: raccoglieranno curiosità,storie e libere opinioni da chivive, lavora e conosce bene ilpaese. Appuntamento alle10,30 e fino alle 12,30
AstiMedici e obiezionealla festa «A sinistra»I Terza serata per la festadell’Associazione «A Sinistra»alla Casa del popolo di via Brof-ferio. Alle 17 tavolo di lavorodelle associazioni cittadinementre alle 18,30 si terrà lapresentazione del libro «Leeredita’ di Vittoria Giunti» diGaetano Alessi con ValentinaVogliolo. Alle 20 cena e alle 21dibattito «Un buon mediconon obietta»: intervengono Er-minia Emprin (dirigente nazio-nale Prc), Patrizia Ragno (gi-necologa) Eleonora Artesio(consigliere regionale). Alle22,30 concerto del gruppo fem-minile garage «THe bom-bo’nyrics». Alle 23,30 «StorieDure e letture della notte...»diAlexandra Voutsinas con Lui-gi Cilumbriello.
AstiAncora un rogoal campo nomadiINuovo incendio di im-mondizia, nella tarda seratadi mercoledì nelle vicinanzedel campo nomadi di via Guer-ra, dove nella stessa giornatasi era verificato un maxi rogodi variomateriale accatastatovicino alla ferrovia. Sono in-tervenuti i vigili del fuoco. Perentrambi gli episodi da accer-tare le cause.
AstiAccusato di rapinaresta in carcereI Resta in carcere a QuartoCarlo Ritrovato, 25 anni, il gio-vane astigiano in cella perchésospettato di aver rapinato lafiliale della CrAsti a Motta diCostigliole e aver partecipatoa furti di rame nell’Astigiano enell’Albese. Difeso dall’avvoca-to Claudia Malabaila, ieri nonha risposto alle domande delgiudice nell’interrogatorio digaranzia. Ritrovato in carceresi è rotto una spalla, pare ca-dendo, e attualmente ha unafrattura esposta. Il difensoreha chiesto i domiciliari.
L’Asl alla presecon i costida tagliare
ASTI. IL DIRETTORE DE «LA STAMPA» IERI A PALAZZO OTTOLENGHI
“Peruscire dalla crisi il Paesedevepensare ai suoi figli”
Mario Calabresiha presentatol’ultimo librodi Damilano
Prezzi a confronto
Centimetri - LA STAMPA
Farmaco
145
231,790
135
1,730
0,650
4,850
0,070
14,620
0,180
0,010
450,880
1.984,500
58,500
365
261
1.400
280
13,890
5,870
8,440
4,190
Media
nazionale
145
231,790
135
1,110
0,580
3,120
0,040
4,730
0,180
0,009
431,940
1.233
50
290
227,940
1.296
199,130
13,600
5,800
6,970
4,850
Prezzo
ASL Asti
104,600
231,740
115,000
1,110
0,560
3,120
0,030
6,290
0,160
0,008
247,790
398,100
47,500
179
150
874,300
150
12,120
4,950
6,480
3,480
Prezzo
ideale
Prezzi in euro
Antitrombina III Umana 500 UL
Abcximab 2 mg/ ml 5
Darbepoetina Alfa 100 mcg
Piperacillina sodica + Tazobactam sodico 2 g + 250 g
Ceftriaxone disodico 1 g EV
Meropenem triidato 500 mg
Siringhe monouso senza ago 10 ml
Suture riasssorbibili sintetiche polidiossanone montato cm 150 filo
Cerotti chirurgici su rocchetto
Cerottini chirurgici medicati
Protesi vascolari rette in PFTE
Protesi vascolari rette in PFTE rinforzate
Patch vascolari in dacron
Stent coronarici (leghe)
Inserti per protesi d’anca
Steli femorali da revisione non cementati
Teste femorali per protesi parziali
Servizio di ristorazione degenti a giornata alimentare
Pasto dipendenti
Servizio di pulizia altissimo rischio canone mq
Servizio pulizia alto rischio canone mq
L’AZIENDA
«Non ci sono sprechiSi spende di più
solo per i pasti a km zero»
Mario Calabresi e Marco Damilano a Palazzo Ottolenghi
VENERDÌ 13 LUGLIO 2012 Asti 45LA STAMPA
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