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La Bacchetta Magica - Fedeltà del Suono · posta dallo stesso Bosso. I brani del primo disco, dalla forte carica empatica, rappresentano un percorso meta-narrativo dello stesso Bosso

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FDS 243 ▼ La Bacchetta Magica • CLASSICA DISCHI • di Violetta Valèry82

The 12th Room rappresenta la prima pubblicazione del rino-mato pianista, compositore e direttore d’orchestra Ezio Bos-so. L’album è composto da un primo disco di dodici brani eun secondo con la Sonata No. 1 in Sol Minore per piano solo com-posta dallo stesso Bosso. I brani del primo disco, dalla fortecarica empatica, rappresentano un percorso meta-narrativodello stesso Bosso. Sono storie di stanze, che rivelano da doveegli proviene, dove si trovano le radici della musica che scri-ve. Rivelano i due musicisti che convivono in lui: il compo-sitore e l’interprete. C’è una teoria antica che dice che la vitasia composta da dodici stanze. Sono le dodici in cui lascere-mo qualcosa di noi, che ci ricorderanno. Dodici sono le stan-ze che ricorderemo quando passeremo l’ultima. Nessuno puòricordare la prima stanza perché quando nasciamo non ve-diamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiun-geremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare.The 12th Room è un doppio album, o forse sono due storie euna sola allo stesso tempo. Il primo disco (di 56 minuti) è com-posto da dodici brani, tra cui quattro inediti e sette di reper-torio pianistico. Più un brano così inedito da non essere nem-meno mai stato eseguito dal vivo. Il secondo contiene inve-ce la Sonata No. 1 in Sol Minore, che pur senza interruzioni ècomposta da tre movimenti, ed è della durata di circa 45 mi-nuti. “I due dischi sono anche esattamente la scaletta del mioultimo concerto in piano solo. I brani, come sempre nelle miescelte, rappresentano un piccolo percorso meta-narrativo. Quel-li di repertorio rivelano anche da dove provengo, dove si tro-vano le radici della musica che scrivo. Rivelano i due musi-cisti che convivono in me: il compositore e l’interprete. So-prattutto sono storie di stanze. Stanze a cui appartengo, o cheappartengono alla mia esperienza o semplicemente che ap-partengono alla storia delle stanze stesse. Alcuni sono i bra-

ni che mi han-no aiutato atornare a suo-nare, ad usciredalla stanza,quelli con cuiricomincio astudiare. Altrisono brani de-dicati da altricompositori astorie di stan-ze o concepiti da esperienze avute da loro con esse. Mi sonoreso conto che in fondo anch’io ho scritto su stanze in passa-to, e non ci avevo mai fatto caso. Il primo disco rappresentaper me la preparazione alla Sonata, come fossero porte col-legate che ci guidano da una stanza all’altra. Ma alla fine, comesempre, è quella storia che non puoi raccontare. Forse se-guendola vi riconoscerete o vedrete che tipo di storia era. Per-ché per me, se racconti una storia la cambi ed è anche per que-sto che esiste la musica. Per farcele vivere le storie. Io possosolo provare a darvi gli elementi, gli strumenti e aiutarvi unpo’ a farlo. E se la regola dice che non si svela mai la fine diun libro o di un film, non si dice mai l’ultimo accordo di unbrano.” (Ezio Bosso). L’album è stato registrato quasi live e conpubblico in sala al Teatro Sociale di Gualtieri tra il primo e ilquattro settembre 2015. Ogni suono che sentirete è prodottointeramente dal pianoforte e le dinamiche sono state mante-nute rispettando l’esecuzione, la postproduzione è stata mi-nima e basata sul concetto di far avere all’ascoltatore l’espe-rienza di sentirsi quasi dentro il pianoforte, come fosse il pia-noforte stesso una stanza in cui entrare.

Ezio Bosso: The 12th RoomEzio Bosso, piano solo2 CD Incipit Records INC211

Questoa l b u mpresen-ta le re-gistra-zioni, ri-salential 1973,d e l l as u i t edell’Op.71a LoSchiac-cianoci,

del Capriccio ItalianoOp. 45 e della Polacca e Valzer da Euge-ne Onegin, Op.24 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, eseguite dallaLondon Philharmonic Orchestra e diretta da Leopold Sto-kowski. Questo leggendario direttore d’orchestra britannico

è stato uno dei direttori di musica più importanti della pri-ma metà del Ventesimo secolo. Durante i suoi sessant’anni dicarriera da direttore fu un grande sostenitore dei compositoricontemporanei. Egli divenne famoso per la sua apparizionenel film d’animazione Disney Fantasia del 1940 e ancora di piùper il suo rapporto di lunga durata con la Philadelphia Or-chestra. L’Orchestra di Philadelphia era sempre stata consi-derata di medio livello, ma con l’arrivo del grande direttorele quotazioni crebbero rapidamente. Il risultato dei cambia-menti apportati da Stokowski fu davvero incredibile: primadi tutto, egli permise “l’archeggio libero” (non simultaneo) de-gli archi, consentendo a ciascun artista di adottare una tecnicapersonale. Ciò produsse un suono molto caldo e vibrante, maisentito prima; questo però fu solo uno dei cambiamenti cheStokowski mise a disposizione dei maestri dell’Orchestra diPhiladelphia per migliorare la trasparenza e la chiarezza delsuono. Questa release offre l’opportunità ideale per speri-mentare il leggendario “Suono di Stokowski.

Tchaikovsky: Lo Schiaccianoci & Capriccio ItalianoLondon Philharmonic Orchestra, Leopold StokowskiOriginale 1973 di registrazione quadrifonica da Philips Classics, ri-masterizzata nel 2015SACD Hybrid Multi-channel Pentatone PTC5186229

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83CLASSICA DISCHI • La Bacchetta Magica ▼ FDS 243

Durante la maggior parte della sua vita professionale, JohannSebastian Bach compose almeno trecento cantate per funzionireligiose. Circa duecento di queste sono ancora esistenti, di cuile prime furono composte durante il periodo in cui Bach eraorganista ad Arnstadt (1703-1707) e gli ultimi risalgono a unanno o due prima della sua morte nel 1750. Nel 1995, quan-do Masaaki Suzuki e il suo Bach Collegium Japan iniziaro-no l’impresa monumentale di registrazione delle cantate, han-no deciso di seguire le orme di Bach. Di conseguenza, il pri-mo volume della loro serie - Disco 1 del presente cofanetto –è caratterizzato da tre delle prime cantate di Bach (BWV 4, 150e 196), mentre la serie (e il set), si conclude con l’ultima: Lobeden Herrn, meine SeeleBWV 69. Registrato e pubblicato nell’arcodi diciannove anni, il ciclo delle cantate del BCJ ha incontra-to fama internazionale, Masaaki Suzuki e il suo team si sonoguadagnati il rispetto dei recensori e degli esperti di tutto ilmondo, non solo grazie all’eccellenza delle loro performan-ce, ma anche per via del loro approccio alla musica, descrit-to da un critico come “ricerca della profondità devozionalepiuttosto che della brillantezza fine a se stessa”. La notevoleconsistenza mostrata nel corso di questo progetto a lungo ter-mine è in gran parte dovuta a Masaaki Suzuki, che, quando

presentò la serienel 1995, espressela sua convinzio-ne che la musicadi Bach contenes-se “un messaggioche può toccare ilcuore umano,senza distinzionedi nazionalità o ditradizione cultu-rale”. Molti deisuoi musicisti - so-listi, coristi e strumentisti - sono rimasti straordinariamentefedeli all’impresa fin dall’inizio, come la Shoin Women’s Uni-versity di Kobe, che mise a disposizione la sua cappella comesede di registrazione durante l’intera serie. Questo box include55 Hybrid SACD. Le registrazioni su dischi 1-27, originaria-mente pubblicati su CD, hanno adottato la tecnica upsamplinged è stato aggiunto il suono surround, rendendo questo l’uni-co set completo delle cantate di Bach disponibile in formatoSACD.

JS Bach: The Complete Sacred CantatasMasaaki Suzuki, Collegium Japan55 SACD Hybrid Multi-channel Ibis BIS9055

Per festeg-giare gli ot-tant’anni delg r a n d eM a e s t r o ,Sony Classi-cal pubblicala prima rac-colta in CDdel Ciclo diMehta, rea-lizzato tra il1970 e il1980 insie-

me alla New York Philharmonic, di cui fu direttore principaleper molti anni. Questa release si compone di otto CD, conte-nenti il ciclo completo delle Sinfonie 1-4, con le Variazioni diHaydn dirette da Zubin Mehta tra il 1979 e il 1982, i Concer-ti per pianoforte, con Daniel Barenboim, per violino, con Isa-ac Stern, il Doppio Concerto per violino e violoncello in La mi-nore, Op.102, con Pinchas Zukerman e Lynn Harrell, el’Academic Festival Overture Op 80. Le registrazioni sono tut-te recentemente rimasterizzate dai nastri originali. “Sono di-ventato un direttore d’orchestra”, disse Zubin Mehta nella suaautobiografia, “perché, in fondo, volevo dirigere le quattro Sin-fonie di Brahms e i Poemi Sinfonici di Richard Strauss.” Natoa Bombay nel 1936, Zubin Mehta aveva solo diciotto anni quan-do si recò a Vienna - la patria d’adozione di Brahms - e divenneallievo del leggendario maestro di direzione della Music Aca-

demy, Hans Swarowsky. Nel 1958 vinse l’International Con-ducting Competition di Liverpool, nonché un premio a Tan-glewood, e nel giro di tre anni aveva già diretto le orchestreFilarmoniche di Vienna, Berlino e Israele. Nel 1978 Mehta suc-cesse a Pierre Boulez come direttore musicale della New YorkPhilharmonic, iniziando così un mandato che durerà 13 anni,il più lungo nella storia dell’orchestra più antica d’America.Fin dall’inizio, la programmazione di Mehta a New York eraincentrata sulle opere viennesi, il repertorio della città dove,secondo le sue parole, egli aveva sperimentato la sua “maturitàmusicale”. Nei primi anni della sua direzione musicale, Meh-ta diresse la Filarmonica in tutte le sinfonie di Brahms, le Va-riazioni di Haydn e l’Academic Festival Overture e li registròper American Columbia, riscuotendo lodi e ammirazione datutta la critica per il suo “grado superiore di controllo orche-strale”. Durante lo stesso periodo, insieme ai suoi amici e col-laboratori più stretti Daniel Barenboim, Pinchas Zukerman,Isaac Stern e Lynn Harrell, Mehta e la sua orchestra di NewYork registrò tutti i concerti di Brahms. Dopo aver ascoltatoBarenboim e Mehta nel Primo Concerto per pianoforte nel feb-braio 1979, quando la registrazione fu effettuata, il New YorkTimes scrisse che “direttore e pianista sono fusi nel movimentodi apertura in un’unica entità indivisibile, in modo che l’at-tenzione dell’ascoltatore sia concentrata sulla potenza e la bel-lezza di questa musica familiare, in un modo che raramenteaccade... L’Adagio è una lunga, ininterrotta, canzone, pienadi squisita interazione tra il pianoforte e i solisti orchestrali”.Il Ciclo Brahms di Zubin Mehta è apparso su LP tra il 1979 eil 1984, ma non era mai stato pubblicato prima d’ora su CD.

Brahms: le Sinfonie, i Concerti per pianoforte, violino e orchestra e Dop-pio ConcertoNew York Philharmonic, Zubin Mehta8 CD Sony Classics 88875123012

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84 FDS 243 ▼ La Bacchetta Magica • IL DISCO DEL MESE • di Mauro Bragagna

Oh, Lucinda… Ci ha sempre abituato a lunghe at-tese, prima di regalarci quei pezzi di vita che percomodità chiamiamo semplicemente “dischi”.

Lucinda Williams, disincantata come un personaggio diBukowski, dura come il ghigno di Robert Mitchum. La più letteraria delle cantautrici sudiste, probabilmentel’unica capace di sgomitare metaforicamente fra gli uo-mini senza che nessuno osi dire: brava, per essere unadonna. Brava, anzi bravissima, e basta. I suoi album si acquistano a scatola chiusa, ma non sonopiù un evento. Con il passare degli anni l’ispirazione si èun po’ appannata, come è fisiologico, e la sua ansia di re-gistrazione ha reso un po’ meno magiche le sue appari-zioni. Where the Spirit Meetsthe Bone è uscito solo diciottomesi fa, ed era un doppiocd/triplo vinile che potevafarci compagnia un altro paiod’anni almeno. Ed invece eccoun altro doppio, ottanta minutidi musica che in gran parte ar-rivano – possibile? - da quellesession.Ci siamo avvicinati a TheGhosts of Highway 20 con uncerta prudenza, allarmati dallevoci che lo definivano “un po’noioso”, con tutto il rispettoche si deve per una delle ul-time icone della musica ameri-cana “bianca”. È effettivamente un lavorotranquillo, ma come sempre èimportante capire quello che sista ascoltando. E questo non è un album che si può giu-dicare dal ritmo.È un Testamento ideale, una riflessione sulla morte che

ne fa il cugino americano e sudato dell’algido Blackstardi David Bowie. Ma andiamo con ordine. La Highway 20 non è la più nota delle grandi arterieamericane, chi ama le vacanze on the road preferisce metepiù ambite. Eppure lungo i duemila chilometri di quellastrada che parte dalla Carolina del Sud e arriva in Texas,passando da Macon in Georgia e Jackson in Mississippi,sono state scritte pagine fondamentali della musica ame-ricana, bianca e nera. È lungo quella striscia d’asfalto che si è svolta la vita diLucinda. Lì sono raccolti i suoi amori, le sue amarezze, iricordi che tornano alla mente come fantasmi, appunto,i fantasmi della Highway 20. Il più recente è quello del padre Miller Williams, il poetacui dedica la bellissima If There’s Heaven. La Mietitrice

appare anche in Death Came, nomen omen, ma non è lasola protagonista di riflessioni che donano all’album unfascino che non è né decadente né pessimista.Il suono è “virile” come il Clint Eastwood della maturità,che ha smesso di sparare al prossimo suo ma ha ancorapiù dignità di quando faceva l’eroe. Questo approccio ruvido e poco consolatorio è confer-mato da House of Earth. Lucinda ha musicato un testoinedito e autobiografico di Woody Guthrie, donatole daNorah, la figlia del cantautore, che descrive l’incontro conuna prostituta… Perfetto per Lucinda, che ha sempre evitato il Bon Tonpreferendogli la Realtà, nuda e cruda.

Esemplare anche l’asciuttezzadella cover di Factory, unBruce Springsteen poco epicogià in origine, mentre raccontala vita in fabbrica del padre. Basta, tutto il resto è firmato daquesta sessantatreenne chegioca con la sconfitta ma non siarrende, accompagnata dagrandi musicisti che si sonomessi completamente al servi-zio della sua musica. La chitarra elettrica di Bill Fri-sell sta sulla destra, quella diGreg Leisz sulla sinistra: unapiccola meraviglia, poco appa-riscente. Sarà anche un album mono-tono, come si dice, ma se lo è hail sapore dei capolavori di Leo-nard Cohen.

La prima impressione è quella di un suono un po’ spento. Sba-gliata: la manopola del volume è rimasta nella posizione utiliz-zata per l’ultimo Elton John, deve essere ruotata perché TheGhosts… è molto più dinamico. Il suono è sostanzialmentesano anche se decisamente caratterizzato. Preciso ma legger-mente “attuffato”, per una precisa scelta di produzione e dimissaggio. Non è quindi un esempio di correttezza timbrica,ma è quello che ci vuole per accompagnare il racconto dei suoifantasmi. Sul deadwax del vinile leggiamo CB, le iniziali diChris Bellman, un nome e una garanzia per gli appassionatidell’analogico. Anche se i due dischi sono “solo” 150 grammi.BUONO

Highway 20 Records H 2003-1

IL DISCO DEL MESE

LUCINDA WILLIAMS“THE GHOSTS OF HIGHWAY 20”

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86 FDS 243 ▼ ROCK E I SUOI FRATELLI AUDIOFILI • di Mauro Bragagna

Drive- By Truckers “It’s Great to be Alive!”3 CD Ato Records AT00282CD

Ascoltando il recente box dei Lynyrd Sky-nyrd, ci è venuto il magone. Non solo per la sto-ria travagliata, anzi tragica, di questa band glo-riosa e sfortunata, ma perché un suono così, im-mediato e verace, hemingwayano nella sua vi-rilità che lascia intravvedere interessanti de-bolezze, mette nostalgia. Che intrecci di chitarre,che ritmiche, che impatto! Con l’atout della pro-duzione invisibile di Tom Dowd, asciutta comeun maratoneta. Musica da lasciare ai posteri,non serve il manuale di istruzioni per capirla.Peccato che non si riesca più a suonarlo, un rockcosì, ché in questi anni globalizzati si è perso ilgusto per i sapori forti e semplici. I Drive-ByTruckers, per fortuna, non lo sanno. Armati diFender hanno bandito droni, campionamenti edelettronica. Non è un caso se Patterson Hood hacostruito l’album più apprezzato della band,Southern Rock Opera, raccontando la storia deiLynyrd Skynyrd. Dal vivo hanno un approcciomeravigliosamente classico, non vogliono es-sere di tendenza ma si accontentano di pre-sentarsi come i Signori del Palco. It’s Great tobe Alive! è stato registrato al Fillmore East diSan Francisco, tanto per aggiungere Mito allaLeggenda, ed è un triplo cd infinito come il“Moby Dick” di Melville, sprizza scintille conla coerenza che solo i grandi del rock hanno incatalogo. Più vicino all’asciuttezza di Tom Pet-ty che alla teatralità di Springsteen e Pearl Jam,lontano dalle divagazioni strumentali di DaveMatthews Band e Phish, è la prova sonante chesi può essere efficaci e misurati anche nei mo-menti più fragorosi. Che può sopravvivere unaband di southern-rock, e pure con qualche am-bizione letteraria, anche negli anni di Justin Bie-ber e Nicky Minaj.

Il sound dei Drive-By Truckers è uno dei più per-sonali della scena. Ce ne accorgiamo anche ascoltandoquesto splendido triplo, che ci conquista con la suaenergia ma fa soffrire dal punto di vista tecnico. Col-pa di Greg Calbi che lo ha masterizzato, o di DavidBarbe, che lo ha prodotto, registrato e mixato? La di-namica è piatta, e rende l’ascolto simile a quello diun bootleg di lusso, almeno su un impianto serio. Ilcofanetto in vinile quintuplo è evaporato subito, nonsappiamo dirvi se almeno in questo formato – comeaccade spesso - la musica è stata risparmiata dallacompressione. INSUFFICIENTE/SUFFICIENTE

Secondo molti appassionati i Velvet Under-ground sono il gruppo rock quintessenziale, dif-ficile dar loro torto. L’incontro fra la chitarraadulta di Lou Reed e l’approccio sperimenta-le di John Cale, suonatore di viola già collabo-ratore di John Cage, è stato perfetto ed è arri-vato al momento giusto, celebrato dalla sedi-cente produzione di Andy Warhol che ha an-che disegnato la copertina del leggendario“Banana Album”. Le sue produzioni sono al-trettanto straordinarie: la Patti Smith di Horses,il primo album degli Stooges di Iggy Pop, Bry-ter Layter di Nick Drake… La sua carriera so-lista è un po’ meno nota, anche perché è stataquasi sempre temeraria, più che coraggiosa,oscillante fra sonorità classiche e rigorose e ilgusto per la canzone aliena. Provocando il pub-blico, suonando quello che non si aspetta. Il 1982è stato l’anno di Music for a New Society, undisco mitizzato sia per la qualità della scrittu-ra, plumbea e unica, che per la sua irreperibi-lità: i fiaschi commerciali non si ristampano. Fi-nalmente lo possiamo ascoltare in una versio-ne felicemente rimasterizzata (non capita spes-so, vero?), gli anni sono passati ma la sua di-sperata sincerità fa ancora un certo effetto. È unalbum claustrofobico e desolato, diverso daquello che si ascoltava all’epoca e ancor più daquello che si ascolta oggi. Un capolavoro di mi-nimalismo applicato alla canzone, cui fu ap-piccicato un titolo assurdamente ottimista –mu-sica per una nuova società – con il solito hu-mour nero di Cale. Il cd è doppio perché è ac-compagnato da una rilettura – M: FANS – chelascia basiti. La morte di Lou Reed ha stimolatola sua parte più creativa, così Cale ha stravol-to i suoi gioielli, considerati intoccabili dai fan,immergendoli in una miscela fatta di electropop,vibrazioni potenti, basi oblique, parentidell’hip-hop meno patinato. Tutto sommato unlavoro inaspettato ma non troppo, considera-to che apprezza Snoop Dog più dei cantauto-ri, e ha scelto come collaboratore Amber Coff-man dei Dirty Projectors. M: Fans è un albumstordente, come l’originale.

È uno dei capolavori dimenticati della storia del rock,anche perché è rimasto fuori catalogo per decenni.Il remaster per fortuna ce lo regala intatto, nella suacrudele, limpida semplicità, con un paio di inediti.Il suono è dinamico e trasparente, luminoso come nonè l’esistenzialismo delle storie raccontate. Se sceglieteil cd la versione rivisitata è inclusa nella confezio-ne (i vinili invece sono venduti separatamente), edè ancora una festa, se se ne accettano le provocazionielettroniche e rumoriste. BUONO/OTTIMO

A Sanremo è arrivato guardato a vista, si te-meva che potesse dire qualcosa a favore delleunioni gay mentre ne stava discutendo il Par-lamento. Mamma mia che pericolo! Lo abbia-mo seguito con attenzione, come sempre più at-tenti alle dita sul suo pianoforte che alla sua vitaprivata. Ha accarezzato il pubblico con le noteimmortali di Your Song e Sorry Seems to bethe Hardest Word. Ha fatto tenerezza ascoltarloun po’ imbolsito, ma se la voce è l’ombra di untempo la voglia di fare musica è ancora intat-ta. Così ha chiuso la sua esibizione con una buo-na interpretazione di Blue Wonderful, dal nuo-vissimo Wonderful Crazy Night. Un album cheha realizzato chiudendosi in studio con il pa-roliere Bernie Taupin ed il solito manipolo dimusicisti, senza aver preparato una singolanota. Lasciando che il talento faccia il suo la-voro, giocando con l’improvvisazione. Una pro-cedura che nel passato gli ha permesso di rea-lizzare capolavori, e questa volta ci propone al-meno un disco solido e ben strutturato. La baseè tosta, gli arrangiamenti hanno la sobrietà del-l’alto artigianato garantito da T Bone Burnett,ma la brillantezza non è quella promessa da El-ton, che voleva regalarci un album colorato edivertente, traboccante di chitarre 12 corde, unrimedio contro il logorio della vita moderna.Chi ama il pop d’autore troverà diversi spun-ti interessanti, ma non il pezzo killer che ti ri-mane appiccicato in testa. Se ne è accorta an-che la Capitol, che si è rifiutata di pubblicarlo.“Ero distrutto, lo devo ammettere, ero convintoche fosse un album fantastico”. Pensare che ne-gli anni d’oro Elton valeva da solo il 2% delmercato discografico mondiale... Comunque laIsland lo ha accolto a braccia aperte, e ha fat-to bene. Pur sapendo che il meglio non deve an-cora arrivare.

Una foto sulla busta colorata del vinile riprende imusicisti che hanno realizzato l’album. Sono sor-ridenti e felici, l’età media è sui sessanta. Gente chelavora con Elton da una vita. Gente che sa apprez-zare il buon suono di una volta. Hanno fatto benela loro parte, ma Jason Wormer, che lo ha registra-to e mixato, oppure Gavin Lurssen che lo ha ma-sterizzato, non hanno reso un bel servizio al pop diElton. Suono impastato, poco definito, poco dina-mico, impreciso, limitato nella banda passante, piat-to come Kate Moss ma senza il suo fascino. Il vinilecome sempre smussa i difetti e dà un po’ di respi-ro in più, ma rimane sempre un caso da Codice Gial-lo. SUFFICIENTE

John Cale “Music for a New Society/M:FANS” 2 cd Domino Recording REG-

WIGCD 93

Elton John “Wonderful Crazy Night” LP +download Island/Mercury Records Night

4760378

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87ROCK E I SUOI FRATELLI AUDIOFILI ▼ FDS 243

Marlene Kuntz “Lunga Attesa” LP SonyMusic Entertainment Italy 88875194471

Cuneo come New York City o Detroit. Con Ca-tartica, Il Vile e Ho Ucciso Paranoia hannoscritto le pagine più interessanti del rock ru-morista italiano. Ma non erano solo i SonicYouth de noantri, l’interesse per la letteratura diCristiano Godano e compagni era almeno paria quello per le barriere sonore del rock indie.Così, dapprima timidamente e poi con sempremaggior convinzione, hanno cominciato aprendere le distanze dalle loro radici più spi-golose per avvicinarsi ad un insolito cantau-torato noir, fra Nick Cave e Vladimir Nabokov.Un percorso coraggioso e intrigante, anche sehanno passato gli ultimi dieci anni a sentirsi ri-petere che non ci sono più i Marlene di una vol-ta. Con Lunga Attesa sono tornati, i Marlene diuna volta, e qualcuno ha già iniziato a lamentarsiperché erano più originali quando ammicca-vano ai cantautori. Se sceglieranno di emigra-re non potremo dar loro torto. Lunga Attesa na-sce idealmente nel tour di Pansonica, l’EP conil quale l’anno scorso si sono divertiti a far ri-vivere le atmosfere cult di Catartica. Le tastie-re sono bandite a favore di un groviglio di suo-ni chitarristici che non ci aspettavamo più daquesti splendidi cinquantenni, sicuri di sé tan-to da rinunciare ad un produttore terzo, inco-scienti al punto di insistere nella pazza idea direalizzare un rock adulto che non si vergognadi essere tale. I ragazzini non canteranno maiil ritornello di Narrazione, “è la realtà che ci di-sintegra, e nulla c’è che ci reintegra”. Ma i Mar-lene non se ne curano, e hanno scelto come “sin-golo” Fecondità, un invito ad usare le parolesolo quando servono, l’elogio del silenzio conil volume più alto che si sia mai ascoltato.

I testi di Cristiano Godano sono l’atout del gruppo,ma per seguirli bene è richiesta un po’ di attenzio-ne. I Marlene sono tornati a graffiare, e alla voce nonè riservato un trattamento privilegiato. La produ-zione autarchica è ok, ed i suoni sono quelli che i fanhanno sempre sognato di riascoltare. Dal punto divista audiofilo c’è poco da segnalare: il suono è com-presso non come resa alla loudness war, ma per scel-ta artistica. Il vinile – doppio ma non pesante- nonregala la sedicente “magia dell’analogico”, ma per-mette di districarsi meglio nelle spirali elettriche delgruppo. Assente il codice per il download. SUFFICIENTE

I soliti Elii. Vanno a Sanremo con una “non can-zone”, fatta di sette “andarelli” diversi, settecome i Magnifici Sette del western, e tutti par-lano di loro. Finito il Festival se ne escono conil decimo album in studio, disponibile anche inversione deluxe – correte: solo mille copie! - conallegato un massaggiatore/vibratore, dal mo-mento che “se Barbara d’Urso è vicina alla gen-te che soffre, noi siamo vicini alla gente chegode”. I Soliti Elii. Anzi. I soliti Elii? No, pur-troppo. Da bravi emuli di Frank Zappa ri-mangono fra i pochi musicisti europei a potersuonare di tutto (funky in Vacanza Alternati-va, afro in Cameroon), ma il loro straordinariovirtuosismo si ammoscia – il verbo più odiatodalla formazione- perdendosi in una serie ditrovate che dopo qualche decennio mostranola corda. I testi spinti sapevano di libertario ven-t’anni fa’, oggi fanno solo un effetto porno chic,quasi pudico rispetto a una pagina di Dagospia.Rileggere Beethoven a ritmo dance – trovatavecchia – è simpatico cazzeggio al primoascolto, ma diventa quasi irritante al terzo. Dis-sipano il loro talento, come un Tom Waits ubria-co. Figgatta de Blanc è la prima festa poco riu-scita della loro carriera, e in questo infelice con-testo si perde anche l’inedito di Francesco diGiacomo, che durante la seconda Guerra delGolfo si era inventato dei versi paradossali suuna bomba intelligente. Elio e le Storie Tese han-no completato la canzone sulla sua voce, ma ilrisultato lascia abbastanza perplessi, con la chi-tarra e gli arrangiamenti kitsch che poco ci az-zeccano con la guerra. Torniamo a VincereL’Odio, il brano sanremese. Lascia il dubbio chea forza di parodiare la “musica di *****” sianofiniti per innamorarsene. Un divertissement chenon diverte, lontano anni luce dalla genialitàde La Terra dei Cachi.

Abbiamo acquistato la versione standard. Quella de-luxe con massaggiatore/vibratore “Lelo” è stata pro-vata da Selvaggia Lucarelli, che se ne è dichiarataentusiasta. Noi abbiamo armeggiato solo con lo spor-tello del cd player, appoggiato su un tavolino che levibrazioni cerca di annullarle, e vi raccontiamo soloil suo suono. Migliore che nei dischetti precedenti.Più trasparente, con i dettagli messi a fuoco con at-tenzione, persino dinamico. Tende evidentemente allachiarezza, ma è un digitale che ha imparato a nonpungere. BUONO

Questo disco non sta ricevendo recensionitroppo lusinghiere. Il suo peccato originale èun’apparente arroganza, un sospetto di inuti-lità. I Villagers di Conor O’Brien hanno pub-blicato tre dischi. L’ultimo, Darling Arithme-tic, solo pochi mesi fa, è un ritorno alle origi-ni, alla purezza di un folk-soul che gioca conil suono del silenzio come accade ai migliori,dai classici Simon e Garfunkel ai norvegesiKings of Convenience. Ritornare sulle stessecanzoni, con differenze minimali negli arran-giamenti, è effettivamente un’operazione piut-tosto eccentrica. Ma con questo vestito nuovobrillano di una luce diversa anche i pezzi trat-ti dai due dischi precedenti, che dimostrano digradire il trattamento. Where Have You BeenAll My Life è stato registrato live in studio –il Rak di Londra - in un solo giorno, e l’assen-za del pubblico gli toglie il calore tipico dei con-certi. Ma Conor non era attratto dall’impatto odall’atmosfera dell’evento, era più interessatoa rivedere i dettagli proprio come li vuole lui,adesso, e nella asetticità del Rak ha trovato laconcentrazione migliore, come un Donald Fa-gen prestato al folk. Il risultato è un album disquisita fattura, un po’ monocorde ma avvin-cente. Segnaliamo due chicche. Memoir, scrit-ta per Charlotte Gainsbourg nel 2011 e mai pub-blicata dai Villagers, e uno dei grandi classicidella canzone americana, quella Wichita Li-neman di Jimmy Webb con la quale si sono mi-surati tanti grandi, da Ray Charles ai R.E.M.,da Tom Jones a José Feliciano. Cari Grandi, ag-giungete un posto a tavola, che Conor O’Brienci farà compagnia per tanti anni a venire.

Registrato in diretta, senza pubblico. In un giorno.Le cose migliori a volte arrivano quando la sempli-cità prevale sugli arzigogoli. La produzione è del-lo stesso Conor O’Brien, e non prevede particolarimanipolazioni del suono: solo la musica, nella suaessenzialità. Il mastering di Guy Davie assecondale canzoni riuscendo ad essere dettagliata senza es-sere pungente. La sensazione di trasparenza –come è trasparente il vinile verde della limited edi-tion - è piuttosto rara da trovare nella produzionecorrente. BUONO/OTTIMO

Elio e le Storie Tese “Figgatta de Blanc” cdHukapan HUK78

Villagers “Where Have You Been All MyLife’” LP + download Domino Recording

WIGLP368

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20 marzo Roma, Audito-rium Conciliazione23 marzo Napoli, TeatroAugusteo24 marzo Napoli, TeatroAugusteo30 e 31 marzo Bologna,Teatro Europauditorium2 aprile Santa Croce sul-l’Arno, Palaparenti4 aprile Catania, TeatroMetropolitan5 aprile Catania, TeatroMetropolitan7 e 8 aprile Palermo, Tea-tro BiondoFranco Battiato e Alice

I due saranno accompa-gnati dall’Ensemble Sym-phony Orchestra diretta daCarlo Guaitoli, con cui Bat-tiato si è già esibito per unbreve tour nel luglio 2015 eche è composto dallo stessoGuaitoli (direzione d’or-chestra e pianoforte), An-gelo Privitera (tastiere eprogrammazione), DavideFerrario e AntonelloD’Urso (chitarre), AndreaTorresani (basso) e Gior-dano Colombo (batteria). Ilconcerto sarà diviso inparti diverse ma comuni-canti tra loro, verrà a rin-novarsi un’intesa arti-stica  profonda tra dueanime affini, nella celebra-zione di un legame che èrimasto solido anchequando i rispettivi percorsi

non si sono incrociati di-rettamente. Un viaggiodoppio iniziato nel tempoe ora fotografato nelle al-tezze del divenire. Il 1980 èl’anno della loro prima col-laborazione, con l’album diAlice Capo Nord e il singoloIl vento caldo dell’estate, unlavoro che avrà prosecu-zione nel 1981 nell’albumomonimo Alice sfociandosubito nella vittoria a San-remo con Per Elisa. Duetticome Chanson Egocentriquee I treni di Tozeur, con laquale si esibiscono all’Eu-

rofestival, seguiranno ri-spettivamente nel 1982 enel 1984. Nel 1985 Alice de-dicherà al repertorio di Bat-tiato l’intero album Gioiellirubati. Quello di Battiatoper Alice nei primi anni Ot-tanta è stato qualcosa che èandato oltre il mero lavorodi produzione e collabora-zione, nel senso che il mae-stro catanese ha colto e va-lorizzato in quella fase lecorde espressive e compo-sitive della cantautrice diForlì, che poi ha continuatoil proprio percorso artisticoraggiungendo semprenuove tappe musicali.Alice è reduce da Weekend,il suo ultimo album, men-tre Battiato sta pubbli-cando la retrospettiva Lenostre anime, a ripercorrere

e rileggere da inediti puntidi vista quarant’anni dicarriera, non solo musicale,con la versione estesa in co-fanetto che affianca a can-zoni e brani i suoi film e latrasmissione televisivaBitte Keine Reklame.

23 marzo Brescia, Pala-bancoBandafaber in concerto:Marzo 1943. Tributo a Lu-cio Dalla e Lucio Battisti

Il 4 marzo 1943, a Bologna,nasceva Lucio Dalla; ilgiorno successivo, a Pog-gio Bustone, veniva almondo Lucio Battisti. Percelebrarli entrambi, il 20marzo, al Pala Banco diBrescia, Bandafaber de-butta con Marzo 1943, unconcerto-tributo a due tra ipiù grandi artisti che ci haregalato il secolo scorso.Lo stile è quello, inconfon-dibile, di Bandafaber, ca-pace di giocare con le so-norità più grintose di unquartetto rock, coniugan-dole con quelle meno ir-ruenti degli strumenti afiato. Uno  stile che passaattraverso l’ingegno com-positivo del maestro Fran-cesco Andreoli, che ha ar-rangiato per big band piùdi venti brani dei due can-tautori, per una serata sulfilo dei ricordi, capace dievocare ed emozionare.Protagonisti della serata treartisti con voci molto di-verse. Talmente diverse daamalgamarsi alla perfe-zione: Marco Ferradini,Charlotte Ferradini e UgoFrialdi.Composta attualmente da

circa quaranta elementi,Bandafaber si avvale anchedella collaborazione di al-cuni importanti artisti chevantano significative colla-borazioni - anche a livellonazionale - nel rock, neljazz e nel pop, per ripro-porre un’accurata sele-zione di brani intramonta-bili provenienti dal vastorepertorio della canzoned’autore italiana. Bandafa-ber è un’attrazione nuova eunica nel panorama musi-cale: una formazione ini-mitabile ma soprattuttodifficilmente classificabile.Tutto nasce dalle originaliintuizioni musicali delmaestro Francesco An-dreoli, grande conoscitoredel mondo bandistico, cheha fuso il timbro fresco escanzonato della bandacon il tocco energico e ag-gressivo del quartetto rockformato da Ugo Frialdi(voce), Antonio Cistellini(chitarra), Claudio Rizzi(basso e contrabbasso) eGiumbo Merlinzoli (batte-ria). Le sonorità popolari eil rock che si incontranoper rendere omaggio ai ca-polavori della musica d’au-tore italiana.

24 marzo, Terni, Audito-rium GazzoliVisioninmusica 2016: Ru-sconi History SugarDream

Nessuno di loro ha ancoracompiuto quarant’anni, ep-pure già contano circa tre-cento concerti in Europa ein Asia, con partecipazionia festival jazz ed esibizioni

FDS 243 ▼ APPUNTAMENTI D’ASCOLTO • a cura della Redazione88

Rassegna di concerti ed eventi di tutti i generi musicali per lasciare, una voltatanto,l’impianto spento. O, quantomeno, in stand-by...

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in club indipendenti. Par-liamo di  Stefan Rusconi,classe 1979 (piano, sintetiz-zatore, voce e chitarra), Fa-bian Gisler, classe 1977(contrabbasso, chitarra evoce) e Claudio Strüby,classe 1980 (batteria, per-cussioni, voce e chitarra): itre acclamatissimi musici-sti che suonano in tutto ilmondo, contando già tre-cento concerti in Europa ein Asia, con partecipazionia festival jazz ed esibizioniin club indipendenti. Naticome band nel 2008, a Zu-rigo, in loro l’amicizia e lapassione per la musica ge-nerano un sound armo-nico, che li porta a con-frontarsi con una comunitàsempre crescente di fan.Unendo composizione, im-provvisazione, elettronicae strumenti analogici, par-tono dalle influenze più di-sparate – Miles Davis, PinkFloyd, Can, RichardStrauss, Aphex Twin, PaulBley, Sonic Youth e NilsWogram Claudio, Fabian eStefan – per sviluppare unlinguaggio individuale discrittura di testi e musica.Durante i live creano sono-rità potenti e inconfondi-bili, esibendosi con piano-forte o tastiere in ambienticonvenzionali e in locationcome club. Per adattarsi al-l’ambiente musicale che licirconda, portano avantida soli il loro business,mantenendo al contempouno stretto rapporto con ifan. Nel 2012 hanno creatol’etichetta Qilin Records ecollaborano con artisti in-ternazionali. Il loro ultimoalbum, History SugarDream, è una sorta di cele-brazione dell’anniversariodei Rusconi come band.Ma è anche un viaggionelle memorie dei tremembri, quando non sierano ancora uniti per faremusica. “Quest’album è unsalto indietro nella nostrainfanzia,” affermano, “Un

FDS 243 ▼ APPUNTAMENTI D’ASCOLTO

tempo in cui sogni e spe-ranze, fantasia e illusioneerano una realtà. Il tempodel gioco e della sperimen-tazione senza limiti.” Pro-fondamente nuovo nellasua noncuranza dei confinimusicali, History SugarDream ci offre una panora-mica ad ampio spettro delpianeta dei Rusconi.

1 aprile MontecatiniTerme Teatro Verdi -DATA ZERO4 aprile Milano, TeatroNazionale10 aprile Roma, Audito-rium Parco della Musica13 aprile Torino, TeatroColosseo16  aprile Mantova Gran-teatro Palabam18 aprile Trento, Audito-rium Santa Chiara22 aprile Civitanova Mar-che, Donoma Theater andFood14 maggio Schio, TeatroAstraPatty Pravo

Cinquant’anni di carriera,oltre centoventi milioni dicopie vendute, numerosiriconoscimenti nazionali einternazionali, Patty Pravotorna al Festival di Saremoper la nona volta con unbrano firmato da FortunatoZampaglione Cieli Immensi,primo capitolo del suonuovo album di inediti Ec-comi. Si tratta del ventiseie-simo album in studio diPatty Pravo e arriva dopoun’attenta selezione di bensettecento brani. Prodottoe realizzato da Michele Ca-nova Iorfida, con la produ-zione esecutiva di Mas-simo Levantini e GaetanoPuglisi, e registrato pressoi Sunset Sound Studio di

Los Angeles, Eccomi ritrael’effigie di una donna forte,consapevole delle propriescelte e che, tuttavia, con-serva un lato fragile da cu-stodire e svelare con parsi-monia. Frammenti distorie, ricordi, silenzi, pas-sioni, separazioni, riavvici-namenti trovano spazio traarrangiamenti finementecurati e particolarmentevariegati. Molti sono gliautori di successo chehanno partecipato a questolavoro da Tiziano Ferro aFortunato Zampaglione,da Giuliano Sangiorgi aGianna Nannini, EmisKilla, Samuel dei Subso-nica, Zibba, Rachele Ba-streghi.

3 aprile Massa Carrara,Teatro GuglielmiRichard Galliano

Principale artefice del ri-lancio a tutto campo dellafisarmonica quale stru-mento dalle innumerevolicapacità espressive, Gal-liano è da molti definitol’erede diretto di AstorPiazzolla. Per offrire al suopubblico la musica che loha reso famoso in tutto ilmondo, il talento mondialedella fisarmonica si esibiràin solo in quello che sicu-ramente sarà un indimen-ticabile concerto. Galliano èstato introdotto alla musicagiovanissimo iniziandocon la fisarmonica all’età diquattro anni sotto l’in-fluenza del padre Lucien,

fisarmonicista di origineitaliana. Per un lungo pe-riodo studia trombone, ar-monia e contrappunto nel-l’Accademia di Musica diNizza e, a quattordici anni,cercando di espandere lesue idee fisarmonicistiche,inizia ad ascoltare jazz suidischi del grande trombet-tista Clifford Brown di cuirimane affascinato. Iniziaallora un percorso di ri-cerca all’interno del mondodella fisarmonica aiutatodal suo maestro ClaudeNoel, che gli fa conoscere imaestri italiani e quelliamericani. Finiti gli studi eil periodo di apprendistatonel 1973, Richard prende lasua grande decisione e sitrasferisce a Parigi dove loaspetta un colpo di for-tuna. Molto rapidamentestabilisce un importantis-

simo contatto con il famosocantante Claude Nougaro.Per tre anni ricopre il ruolodi direttore, arrangiatore ecompositore per l’orchestradi Nougaro, incontra AstorPiazzolla che gli suggeri-sce di riscoprire le sue ori-gini francesi e di portarealla luce il New Musettecome lui aveva fatto con ilTango Nuevo. Il grandemerito di Richard staquindi nella sua originalità,nell’essere riuscito a sinte-tizzare tutte queste espe-rienze in una nuova mu-sica, fatta di jazz e ditradizioni filtrate dalla suapersonalità.

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7 aprile, Terni, Audito-rium GazzoliVisioninmusica 2016:Shayna Steele Rise

L’album Rise è stato l’occa-sione per raccogliere le sueesperienze attraverso ilpercorso degli ultimi quat-tro anni di vita. “Molto diquello che ho scritto ecreato per questo album –ha detto – l’ho fatto mentrelavoravo con la mia band ecantavo per Rihanna. Abbiamo passato un saccodi tempo a Londra, che èstata l’ispirazione per can-zoni come Hyde Park. Pocodopo sono rimasta incintae ho creato I Got You”. L’al-bum contiene alcune dellecover preferite di Shayna,come il singolo Paper Bagdi Fiona Apple, e Wear MeDown, con Robert Ran-dolph. Alla testa di ungruppo assemblato proprioper esaltare al meglio le suerare doti espressive,Shayna scuote i palchi piùprestigiosi d’Europa conl’implacabile efficacia rit-mica del suo originale emagnetico soul. Da gen-naio 2015 è uscita con l’al-bum Rise, che vede la par-tecipazione di grandi nomicome Marcus Miller, EricHarland e ChristianMcBride, presentato dallasua band nel tour europeo,a febbraio 2015, per un to-tale di ventitré tappe euro-pee. Musicista di spicco delpanorama soul, jazz e R&Binternazionale,  ShaynaSteele ha come biglietto davisita un lungo e illumi-nante elenco di collabora-zioni, partendo dal più re-cente lavoro con i vincitoridel Grammy Award, gliSnarky Puppy, fino ad arri-vare a nomi come George

FDS 243 ▼ APPUNTAMENTI D’ASCOLTO

Clinton, Bette Midler e Ri-hanna.

7 aprile Milano, TeatroFranco Parenti8 aprile Roma, Audito-rium Parco della MusicaBobo Rondelli in “Ciampive lo faccio vedere io”. Lospettacolo teatrale

Reduce dall’acclamato ul-timo disco Come i carnevali,uscito a marzo 2015, il can-tautore livornese BoboRondelli, artista instanca-bile e prolifico, dedica unintero spettacolo all’illustreconcittadino Piero Ciampi,artefice di capolavori neglianni Settanta che hannoreinventato la nostra mu-sica d’autore e che  lohanno reso poeta immor-tale. Uno show scarno eminimale quello di Bobo,un tavolino, un bicchiere divino e poche luci, accom-pagnato dagli amici FabioMarchiori alle tastiere e Fi-lippo Ceccarini allatromba, con l’unico scopodi enfatizzare al massimola musica e il genio male-detto di Ciampi. Due vitedivise dal tempo, chespesso trovano forti puntiin comune, tanto che la cri-tica si è frequentementespesa in paragoni tra i due.Un’ammirazione mai ce-lata da Bobo tanto che nel-l’album Disperati, intellet-tuali, ubriaconi, registratocon Stefano Bollani, ha vo-luto reinterpretare Io e te,Maria, celebrata canzone diCiampi che sicuramentenon mancherà tra le perlescelte per lo spettacolo. Il19 di Dicembre è uscito ildisco live Ciampi ve lo facciovedere io in allegato col quo-tidiano Il Tirreno, esaurito

in sole quarantott’ore. Afine febbraio 2016 è uscitoil disco live con distribu-zione Sony Music in unbox speciale contenenteuna raccolta di PieroCiampi e un book redattoda John Vignola. Bobo èanche il protagonista deldocu-film prodotto e tra-smesso da Sky Arte perl’ottantesimo compleannodel grande cantautore li-vornese.

11 aprile Firenze, TeatroPucciniLezioni di Rock - Omag-gio a David Bowiea cura di Ernesto Assante eGino Castaldo

L’8 gennaio 2016, giornodel sessantanovesimo com-pleanno, è uscito Blackstar,considerato il suo “cantodel cigno”. Due giornidopo, nella notte del 10gennaio, David Bowie si èspento nel suo apparta-mento di New York. Anchela sua morte può essereconsiderata un’operad’arte.Musicista, cantautore, at-tore, produttore discogra-fico, artista completo e in-tellettuale complesso, haattraversato cinque de-cenni di evoluzione cultu-rale, in particolare  dellamusica rock, lasciandosi

periodicamente dietro lespalle i più diversi stili coni quali si è cimentato, le piùdiverse immagini che haincarnato. Ogni volta daleader indiscusso. Dal folkacustico all’elettronica, dalglam rock al soul, dal ci-nema al video, dal palcoalla scrittura, ha influen-zato il pensiero, i gusti, lemode di varie generazionidel “secolo breve”.Nel corso di questo spe-ciale di Lezioni di Rock,Assante e Castaldo riper-correranno la vita e la car-riera, entrambi straordina-rie, di uno dei più grandigeni della storia della mu-sica.

12 aprile e 7 maggioRoma, Auditorium Parcodella musicaEzio Bosso: The 12thRoom

Ezio Bosso piano soloEzio Bosso presenta al-

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l’Auditorium Parco dellaMusica il suo primo discosolista di pianoforte. The12th Room rappresentaesattamente la scaletta del-l’ultimo concerto di pianosolo di Ezio Bosso. Si trattadi un doppio album in cuidue storie si fondono inuna. Il primo disco si com-pone di 12 brani, il secondodi un’unica sonata che nonsi interrompe mai (pur es-sendo divisa in tre movi-menti) della durata di 45minuti circa. Ogni suono èprodotto interamente dalpianoforte e le dinamichesono state mantenute ri-spettando l’esecuzione, lapostproduzione è stata mi-nima e basata sul concettodi far avere all’ascoltatorel’esperienza di sentirsiquasi dentro il pianoforte,come fosse il pianofortestesso una stanza in cui en-trare. I brani, dalla forte ca-rica empatica, rappresen-tano un percorsometa-narrativo dello stessoBosso. Sono storie distanze, che rivelano dadove egli proviene, dove sitrovano le radici della mu-sica che scrive. Rivelano idue musicisti che convi-vono in lui: Il compositoree l’interprete. C’è una teo-ria antica che dice che lavita sia composta da dodicistanze. Sono le dodici incui lasceremo qualcosa dinoi, che ci ricorderanno.Dodici sono le stanze chericorderemo quando pas-seremo l’ultima. Nessunopuò ricordare la primastanza perché quando na-sciamo non vediamo, mapare che questo accada nel-l’ultima che raggiunge-remo. E quindi si può tor-nare alla prima. Ericominciare.

16 aprile, Roma, Audito-rium Parco della MusicaJavier Girotto & AiresTango, Ralph Towner:“Duende”

FDS 243 ▼ APPUNTAMENTI D’ASCOLTO

Javier Girotto sax soprano,flauti andiniAlessandro Gwis piano-forte e tastiereMarco Siniscalco bassoelettricoMichele Rabbia batteria,percussionispecial guest Ralph Tow-ner chitarraDopo vent’anni di carriera,recentemente celebrati daCam Jazz con un box mo-numentale, gli Aires Tangodi Javier Girotto tornano inpista. E per la prima voltadiventano cinque. Il nuovoalbum Duende, infatti, èrealizzato in collabora-zione con Ralph Towner,storico componente degliOregon. Il grande chitarri-sta americano firma lametà dei brani in scaletta eregala agli Aires Tangonuove sfumature sonore, inun intreccio che rende lamusica di questo discoestremamente affascinante.I sei brani scritti da Townere i sei di Girotto si alter-nano con regolarità, mo-strando la diversità ma an-che i tanti punti di contattotra gli stili del musicistadello stato di Washington edel quartetto italo-argen-tino.

21 aprile, Terni, Audito-rium GazzoliVisioninmusica 2016: Al-fredo Rodriguez The In-vasion ParadeThe Invasion Parade è il se-condo album di AlfredoRodriguez, un lavoro sim-bolo dell’esplorazione trale sue memorie, tra la gentee la cultura della sua terranatia: Cuba. Coprodotto daQuincy Jones, mentore eidolo di Rodriguez, e rea-

lizzato con un superbo en-semble che include la bas-sista e vocalist EsperanzaSpalding, il percussionistae vocalist Pedrito Martineze il batterista e percussio-nista Henry Cole, The Inva-sion Parade comprendenove brani, in cui inediti diRodriguez si affiancano edevergreen come Guantana-mera, Veinte Años di MariaTeresa Vera e Quizàs, Qui-zàs, Quizàs. “Ho ricercatostili e ritmi diversi da quellidella musica cubana –spiega Rodriguez – appor-tando conga santiaguera,musica afro-cubana e an-che musica guajira. Stoesplorando le mie radiciper dare il mio personalecontributo alla musica cu-bana”. Il titolo è ispiratoalla tradizionale sfilata car-nevalesca di Santiago deCuba che commemora lafine della guerra d’indi-pendenza. Nato a L’Avana,nel 1985, figlio di un can-tante, conduttore e show-man che porta lo stessonome, Alfredo Rodriguezha iniziato la sua forma-zione musicale all’età di 7

anni. Prima le percussionipoi il piano verso i 10 annidi età. Rodriguez si è lau-reato al ConservatorioAmadeo Rolda deL’Avana, quindi all’Insti-tuto Superior de Arte. Haricevuto una formazionemusicale strettamente clas-sica e appreso gli stili po-polari sul palco, suonandonell’orchestra di suo padrefin dall’età di quattordicianni. È entrato nel mondodel jazz e dell’improvvisa-zione all’età di 15 anni,quando uno zio gli regalò ildisco The Köln Concert diKeith Jarrett. “Fino a quelmomento – racconta –avevo ascoltato solo Bach,Mozart e Beethoven. Nonsapevo nulla dell’improv-visazione: il disco mi hacambiato la vita”. Nel 2006,fu scelto per esibirsi alMontreux Jazz Festival einvitato a una riunionenella casa del fondatore edirettore artistico, ClaudeNobs, che gli chiese seavesse voluto suonare perQuincy Jones che, stregatodalla sua bravura, da alloradecise di co-produrlo.

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96 FDS 243 ▼ La Bacchetta Magica • JAZZ DISCHI • di Francesco Peluso

AVISHAI COHEN“Into The Silence”

ECM 2482

Conosciuto ed Ammirato dal grande pubblicoper la significativa collaborazione avuta con ilsassofonista Mark Turner nel pluripremiatolavoro “Lathe of Heaven” (ECM 2014), AvishaiCohen propone per la stessa etichetta tedescaun’interessante produzione con un quartet,nell’occasione allargato in alcuni brani al po-deroso fraseggio del sassofono tenore di BillMcHenryal. Per realizzare “Into The Silence” iltrombettista e compositore di Tel Aviv si è cir-condato di tre talentuosi partner del calibro diYonathan Avishai al pianoforte, Eric Revis alcontrabbasso e Nasheet Waits alla batteria,coinvolgendo i suoi compagni d’avventura inun percorso di composizioni originali dal trattodecisamente evocativo. L’album, dedicato allamemoria del padre scomparso, lascia scorgerecon palpabile sensibilità gli ultimi giorni dellasua vita, affidando alla sordina della tromba diAvishai Cohen il compito di descrivere condelicata narrazione uno struggente dejà vu af-fettivo. Il disco, neanche a dirlo, si apre con“Life and Death” (scrittura che racchiude un’at-mosfera chiaroscurale di tipo intimistico) se-guita da “Dream Like a Child” (lunga strutturapiù congeniale ad una espressività melodico-ritmica collettiva). Nei brani citati e nei restantiinclusi nel disco traspare a chiare lettere l’im-pronta davisiana di Avishai Cohen, superba-mente esaltata dal serrato dualismo fra latromba e il drumming di Nasheet Waits, a ri-chiamare il magico interplay fra Miles Davis eAnthony Williams. Ma è tutto l’organico a pro-porre una chimica dall’avvolgente atmosfera;a partire dal pianista israeliano Yonathan Avi-shai, abile nell’offrire alla musica di Cohen ta-lune screziature blues, il solido groove del con-trabbassista Eric Revis, capace di donare unsostegno ritmico al tutto di assoluta eleganzae, infine, Il sassofonista Bill McHenry concretonell’assecondare le linee melodiche di Cohen,in un disco denso di un concetto musicale dimatrice decisamente contemporanea.

Registrato negli studi di La Buissonne nel sud dellaFrancia nel luglio del 2015 e prodotto da ManfredEicher, “Into The Silence” manifesta una correttaveridicità timbrica e un notevole realismo scenico.Qualità artistica 8,5 Qualità tecnica 8,5

L’inusuale connubio progettuale fra due stru-menti concettualmente e timbricamente cosìlontani come il pianoforte e il banjo, prendeforma nelle mani di due artisti del calibro diChick Corea e Bela Fleck. La collaborazione ele tournée tenute dal pirotecnico duo dal 2006ai nostri giorni hanno prodotto l’inebriante edinsolito materiale contenuto in questo doppioalbum, che pone sotto i riflettori di pubblico ecritica la coinvolgente e consolidata sinergiaartistica fra il pianista statunitense e il maestrodel banjo sudamericano. Se il fluido lessicopianistico di Corea è ben noto a coloro che se-guono il jazz dagli anni ’70 in poi, l’esube-rante fraseggio di Fleck rappresenta una gra-dita scoperta, in ragione del fatto che il banjonon gode più di quella attenzione avuta nellaprima metà del secolo scorso. Eppure, ascol-tando attentamente il contenuto propostonelle numerose tracce dei due CD, s’intuiscel’energetica empatia e il vibrante interplayraggiunto dalla “strana coppia” di virtuosid’oltreoceano. Le performances live, tuttetratte da quei lunghi e stimolanti tour, scivo-lano via in questo gradevolissimo “Two”, incui si possono ascoltare riletture di brani ap-partenenti al lavoro in studio “The Enchan-tment” (nell’occasione stravolte da estenuantiimprovvisazioni), a cui sono stati aggiunti al-cuni classici di Corea e Fleck e composizionioriginali a firma degli stessi. Immergendosinelle molteplici forme di “Two” si resta im-brigliati nel ravvicinato dialogo e nel con-fronto formale fra Corea e Fleck, abili nel sa-persi ascoltare e assecondare con misuratagiustezza. Entrambi lasciano intravedere, nelconcreto svelarsi dal vivo, una piena ed in-contaminata spontaneità ed una convincenteinterazione linguistica. Pertanto, se qualcheortodosso del jazz vede con scetticismo untale connubio fra pianoforte e banjo, può ri-credersi approfondendo la conoscenza di que-sta produzione, in cui i due strumenti suonatida Chick Corea e Bela Fleck sembrano fattil’uno per l’altro.

La ripresa audio live di questo doppio CD è nel se-gno della trasparenza timbrica e del realismo sce-nico, in grado di assecondare i virtuosismi e le di-namiche dei due gioiosi funamboli.Qualità artistica 8,5 Qualità tecnica 8,5

CHICK COREA & BELA FLECK“Two”

CONCORD JAZZ RECORDS CJA-37992-02

PAOLO DAMIANI“Double Trio”

PARCO DELLA MUSICA RECORDS MPR 069 CD

Paolo Damiani, celebrato ed indiscusso mae-stro del contrabbasso e del violoncello made inItaly, offre, in questa produzione live della la-bel Parco Della Musica Records, un omaggioalla creatività di uno fra i più famosi architettidel pianeta: Renzo Piano. Al pari del genio li-gure, Paolo Damiani delinea la sua musicacome una creazione architettonica che, par-tendo da un’idea di base, uno schizzo appenaaccennato, sviluppa fra note scritte e nonscritte la fitta trama di un nugolo di compositestrutture musicali. In tal senso, ispirandosiagli ammirati teatri e auditorium europei di-segnati da Renzo Piano, il disco si articola insette “Sketch” (composizioni originali di Da-miani), a cui si aggiunge “Sortie” a firma delsassofonista Rosario Giuliani. “Double Trio”racchiude nel suo titolo un’idea progettualeche fonda la sua ispirazione nell’incontro fradue formazioni e che, con naturale noncha-lance, pone al centro della scena la varietà deisuoni e delle percussioni di Michele Rabbia.Intorno alla ritmica di Rabbia si alternano isassofoni contralto e soprano di Rosario Giu-liani e Daniele Tittarelli, nonché il contrab-basso di Marco Bardoscia e il violoncello diPaolo Damiani. Le intricate forme di questodoppio trio, che nella realtà è un quintetto, la-sciano scorgere un’innovativa, imprevedibileed accattivante cifra stilistica. Come già sotto-lineato, l’atmosfera di ciascun “Sketch” si con-nota di una diversa essenza materica, intro-ducendo l’ascoltatore di volta in volta in unanuova scultura musicale. Ambientazioni ditipo intimistico si alternano ad altre decisa-mente più ariose, in cui le ipnotiche alchimiedelle electronics tratteggiano l’incipit o rega-lano sfondi chiaroscurali alle composizioni delband leader. L’interplay fra i sassofoni di Giu-liani e Tittarelli e la perfetta simbiosi fra Bar-doscia e Damiani completano un quadro d’as-sieme che convince nella sua naturalearticolazione, al pari di un’originale e com-plessa creazione architettonica.

La ripresa live, effettuata a Roma il 18 marzo 2014,mostra nella sua globalità un adeguato realismotimbrico e una veridicità scenica che rendono estre-mamente godibile l’ascolto del lavoro.Qualità artistica 8,5 Qualità tecnica 8,5

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97MERCATO DELL’USATO ▼ FDS 243

Vendo giradischi EMT 930st completodi braccio 929, piatto in vetro, pre pho-no mc155st , base sismica e due shellcompleti di testine At 440 e StantonMKV, eu 8000, giradischi MARANTZTD 125 MKII, braccio Rabco tangen-ziale e testina Shure v15 MKIV eu 950,unità inrziale tipo la Micro Seiki ha 80,custom made, eu 700, step up Entreet200 eu 600, casse AR 10 pi greco constand eu 1000, McIntosh c28, mc2105,mr80, eu 1000 cad, lettore c’è Wadia8,eu 2000, convertitore Wadia 27 eu2000 - Paolo - Cel. 3939421661 - [email protected]

Vendo  collezione completa rivistaFedeltà del suono dal n°1 al n°155 inottime condizioni - Prezzo 100 Euro- spedizione a carico destinatario. - Ro-berto – Cel. 3402594455 - [email protected]

Vendo: coppia di diffusori artigiana-li, monovia + subwoofer. Altoparlanti:gamma estesa E.J.Jordan JX92S (conoin alluminio) in cassa chiusa 6 Dmcdi forma asimmetrica; woofer Focal11V7511 in bass reflex 55 Dmc ac-cordato 26 Hz. Costruzione di altis-sima qualità, cassa woofer in multi-strato di betulla 21 mm con struttu-ra interna di rinforzo, cassa alti inMDF 30 mm, impiallacciatura invero noce. Richiedono biamplifica-zione, taglio consigliato 150-200 Hz.Efficienza media (woofer 87-88 dB,medioalto 85-86 dB), timbrica natu-rale e coerente grazie all’assenza dicrossover in gamma medio-alta, bas-si estesissimi e puliti. Invio fotogra-fie a richiesta. Vendo, anche separa-tamente, coppia casse woofer 300euro, satelliti 200 Euro, tutto insieme450 Euro. - Giancarlo - [email protected] – Tel. 3348579346

Vendo i seguenti amplificatori: Nor-mende pa 991 - 80 Euro, Philips 22 rh590 - 80 Euro, Technics su 7100 – 80Euro; inoltre sinto Philips rh 694 – 100Euro; prezzi trattabili. Quasi tutti gliapparecchi sono in ottime condizio-ni estetiche, e perfettamente funzio-nanti (posso fornire foto su richiesta).- Giuseppe - [email protected] – Tel.3290159536

Vendo Lowther Medallion PM6A,1.200 Euro. Preamplificatore SRPP, treingressi linea + phono, 250 Euro.Amplificatore ECL82 SE, raddriz-zatrice EZ81, 250 Euro. - Roberto [email protected]. - Tel. 3341483449

Vendo capsula microfonica a con-densatore, originale Rode, diametro34mm, doppio diaframma, utilizza-ta sul modello NT2, nuova mai usa-ta, invio foto su richiesta, 150 Eurospedizione inclusa. - Andrea - [email protected] - Tel3341311250

Vendo i seguenti ampli vintage,Grundig V30 a 150 Euro, GrundigSV85 a 150 Euro, Marantz PM410a150 Euro, Denon PMA250 a 100Euro, Godwuin A400 a 100 Euro, gi-radischi Technics SL-1310 a 250 Euro,giradischi Sanyo TP240 a 80 Euro.Vendo sintonizzatore vintage THEVOICE OF MUSIC 1497-1 a 100Euro, sintonizzatore + amplificatorevintage LUXOR 5001-5002 a 500Euro, reg bobine SABA TG664 a 100Euro, pre finale AMC CVT1030aCVT2030a a 800 Euro. - Giuseppe - [email protected] - Tel.0331 240631

Vendo New Audio Frontiers Supre-me 300b Special Edition, stupendo fi-nale stereo 2x20 watt classe a ancorain garanzia e in perfette condizioni acausa trasferimento in abitazionepurtroppo senza spazio per l’ascolto- Giancarlo - [email protected] Tel. 348 4380953

Vendo diffusori Focal Electra 936 co-lor ciliegio in eccellenti condizioni conimballi e manuale a 1200 Euro - Cor-rado - [email protected] - Tel. 338 9588583

Vendo finale di potenza Sae Mark2500 funzionamento 110 volt (ho iltrasformatore) 350 watt per canaleEuro 1.200,00, Finale di potenza SAE2401 250, watt per canale funziona-mento 220 volt, Euro 800, Preampli-ficatore SAE Mark1M Euro 600,Equalizzatore parametrico SAE 1800Euro 400, tutto in buono stato. - Pie-tro - [email protected] - Tel. 3400864077

Vendo Sugden a21series 2 con sche-da phono 950 Euro lettore cd Sugdencd 21 series 2 700 Euro diffusori Pro-ac studio 118 1050 Euro in bloccosconto 10 per cento e regalo cavi VanDen Hul. - Sergio [email protected] - Tel. 338 9142726

Vendo finale Krell KSA 80B, ottimostato, con imballo originale, revisio-nato da Audioplus nel 2013, 2200

Euro. Vendo finale Primare A30.2 ot-timo stato senza imballo 750 Euro. Di-sponibile per prova di ascolto a Mi-lano. - Paolo - [email protected] Tel. 3473772911

Vendo diffusori pavimento Castle-Severn2se.Ottime condizioni con im-balli originali.2vie, h81x21x21 13kg.Imp8ohm.Sen.89.Pot.15 110.Freq.4520kg.MADE U.K. Consegna manoMilano città. No permute. Euro 700.- Gaspare - [email protected] Tel. 3393636483

Vendo Thiel CS 1.6 Stupende casse,che non hanno bisogno di presenta-zione. Uniproprietario, perfette con-dizioni soniche, ottime condizioniestetiche, nove anni di vita, con im-balli originali. Disponibile ad ascol-ti e spedizione (con sovraprezzo).Chiedo 1500,00 Euro. Vendo EXPO-SURE XXXV Classic Integrated Am-plifire, raffinato made in England, ot-time capacità dinamiche e di pilo-taggio, 80+ 80 RMS, uniproprietario,imballaggi originali, perfetto stato diconservazione, nove anni di vita.Disponibile per ascolti, spedisco consovrapprezzo. Chiedo 1500 Euro. -Fausto - [email protected] - Tel.338.1611269

Vendo trasformatore x testine TAN-GO MCT999, € 1900, ORTOFONT3000 € 900, testina SUPEX SD900 su-per mk2 € 450, 4 blocchetti Audio-nautes in hdg 10x10x5 € 90, cavo pho-no Canare da 1mt € 100, cavo digita-le Art Monolite € 200, lettore c’èMARANTZ cd5005 € 140, sintoam-pli vintage Marantz model 4300 € 600,pre phono Audionix adn-3 € 400. -Paolo - Cel. 3939421661 - [email protected]

Pre a valv Conrad Johnson 4 telai Mo-dello Premier Seven B con 10 valvE5900 Finali Mc Intosh Mc 50 raris-simi a Transistors Bipolari classe AE2300 PRE AUDIO Research sp8mk7 con 8 valv Ultima serie E1980 Fi-nali valv Jadis30 mk5/2013 E3950 PreAudio Research Ls7 Gold Special Edi-tion con 6 valv di cui 2 valv raddriz-zatrici E1650 Fin A. Research D350B500w a Transistors con 3 vu meterE2850 Cd valvolare con Preamplif2valv Conrad Johnson df1 TUBESrara versione E1550 Fin Music Angel2valv Triodi Puri 211 e 845 Classe Acon 2valv ricambio E1250 casse Dal-quist dq10 5vie/altoparlanti E1550

Cavi potenza mt3,70 x2 Copia iden-tica Mitici Nordost Odin G&BL 42poli piatti largh cm7 Studio Master3vendo E300 a Roma. - Pamela - [email protected] - Tel. 3204064240

Vendo diffusori JMLAB Focal Electra936 color ciliegio in eccellenti condi-zioni con imballi e manuale, a 1200euro - Corrado – [email protected] - Tel.3389588583

Vendo cavo XLO Unlimited Editionserie N. 653 bilanciato XLR da 0,50 m.- in eccellenti condizioni, acquistatoregolarmente da importatore italiano,Euro 400 - Giuseppe [email protected] - Tel. 3393195451

Vendo diffusori GEA M12, monoviaad alta efficienza, come nuovi, con im-balli, Euro 1700 (costo da novi 8450Euro !). Vendo preamplificatore val-volare GRAAF Line 13.5 B, perfetto,poche ore funzionamento, Euro1700. Vendo splendidi finali mono-fonici a valvole VTL 25 Tiny Triode,condizioni eccellenti, Euro 800 - Ro-berto -  [email protected]  - Tel.3385262904

Vendo coppia di casse acustiche Klip-shorn anni 70 in alnico, perfette.Vendo anche coppia Sentry tre anni70 riconate ed altrettanto perfette. Ap-puntamento per vederle e provarle.- Grazia - [email protected] - Tel.0585777737 o 3335985336

Vendo Preamplificatore MBL 6010Dcompleto di stadio fono originale, convaligia metallica di imballo, ulterio-re imballo esterno originale in carto-ne, con certificati di qualità costruttivae libretto di istruzioni originali. Uni-co proprietario, oggetto in perfettecondizioni pari al nuovo. Vendo aEuro 6000 più spese di spedizione, an-che in visione e ritiro al mio domici-lio (Cuneo). - Valter - [email protected] - Tel. 3476785768

Vendo Amplificatori pre e finaleRega Cursa3 e Rega Maia3 in perfettecondizioni soniche ed estetiche, colorenero,  a 1300 euro. - Giorgio - [email protected] - Tel. 3474098330

Vendo ProAc Studio 118 con stand1100 euro 10 mesi di vita con imbal-li e garanzia - Sergio [email protected] - Tel. 3389142726

Vendo: Lowther Medallion PM6A,

MODALITÀ DI INSERIMENTO PICCOLI ANNUNCIGli annunci del mercato dell’usato possono essere inviati solo attraverso il mo-

dulo elettronico della pagina “INSERISCI ANNUNCI” presente sui siti:

www.fedeltadelsuno.net e www.costruirehifi.net. Potranno essere pubblicati sia

su Fedeltà del Suono che su Costruire Hi-Fi, oltre che sui rispettivi Siti internet alla

pagina Comprovendo. Si prega di compilare tutti i campi. Il servizio è gratuito.

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98 FDS 243 ▼ MERCATO DELL’USATO

Euro 1.200. Preamplificatore SRPP5Y3/6SN7/6CC41, tre ingressi linea+ phono, Euro 300. AmplificatoreECL82 SE, raddrizzatrice EZ81, Euro250. - Roberto - [email protected]. - Tel.3341483449

Vendo testina Benz Wood 2 con po-che ore di vita per passaggio a livel-lo superiore. Pagata Euro 1.490, ven-do a soli Euro 900. Qualsiasi prova,al mio domicilio. Spedizione assicu-rata e gratuita. Per ulteriori infor-mazioni non esitate a contattarmi. -Franco - [email protected] - Tel.3925044965

Vendo Preamplificatore Aaron Ci-neast 22 vendo imballi originali usa-to pochissimo telecomando in allu-minio massiccio connettori in oro co-struzione impeccabile. - Roberto - [email protected] - Tel3470615479

Vendo Lowther Medallion PM6A,Euro 1.300. Preamplificatore SRPP5Y3/6SN7/ECC83, tre ingressi li-nea + phono, Euro 300. Amplificato-re ECL82 SE, raddrizzatrice EZ81,Euro 250. - Roberto - [email protected]. Tel.3341483449

Vendo seguenti valvole NOS di mar-che pregiate: cinque ECC82/ECC802S, cinque ECC88/E 88 CC, cinque 6BK 7/6 BQ 7, cinque EF 86, cinqueECF 82, cinque 6 BZ 7, sei ECL 80. Tut-te per Euro 130 più spese postali. Inregalo alcune delle suddette usate matestate come nuove. - Guido – Tel.3400796761

Vendo amplificatore per cuffie elet-trostatiche Stax SRM-007t, in perfet-te condizioni estetiche e di funzio-namento - Paolo – [email protected] -Tel. 3358122884

Vendo Finali McIntosh Mc 50 raris-simi a Transistor Bipolari classe AE2500  PRE AUDIO Research sp8mk7 ultima serie E1980 Finali Jadis30mk5/2013 E3950  Pre Audio ResearchLs7 Gold S.E. con 6 valv e 2 valv rad-

drizzatrici E1650  Fin A. ResearchD350B 500w ha 3 vu-meter E2850  Cdvalvolare con Preampli 2valv ConradJohnson df1 TUBES special editionE1850 Fin Music Angel 2valv TriodiPuri 211 e 845 Classe A con 2valv ri-cambio E1450 casse Dalquist dq105vie/altoparlanti E1550  Cavi potenzamt3,70 x2 Copia identica Mitici Nor-dost Odin G&BL 42 poli piatti larghcm7 Studio Master3 vendo E300 aRoma. - Pamela - [email protected] -Tel. 3204064240

Vendo Marantz SA KI-PEARL, ec-cellente lettore CD-SACD, realizzatoe firmato da Ken Ishiwata in soli 500esemplari, condizioni perfette, pari alnuovo, con accessori e doppio im-ballo. Euro 1.300. - Piero - [email protected] - Tel. 3479054006

Vendo bellissimo finale stereo PassLabs X250.5 Ultima serie. Condizio-ni Nuovo. Prezzo interessante - Sal-vatore - [email protected] - Tel.3284217375

Vendo preamplificatore SpectralDMC 15 G2, finale Spectral DMA 100serie 2 Lettore super audio cd MA-RANTZ SA-7S1 in ottime condizio-ni. - Claudio - [email protected] - Tel.3391918462

Vendo stabilizzatore di tensione phiaudio (F.I.A.T) Mod. S 2000 acquistatoda poco è mai usato prezzo di listinoEuro 1.050 vendo a Euro 700 con ma-nuale e imballo originale, sintoniz-zatore Sony Mod. ST-D 777ES con ri-cevitore DAB nuova mai usata, prez-zo di listino Euro 1200, vendo a Euro500. Vendo inoltre 12 6550A jan GEcon scatole originali come nuoveusate per poche ore su un finaleVTL a Euro 100 cadauno. 12 6550CSvetlana S logo con scatole originalimai usate Euro 30 cadauno. 8 6550AAmperex con scatole originali a Euro100 cadauno. [email protected]

A Milano e provincia propongo notocavo della Systems and Magic Mo-

dello Goldwire. Si tratta della primaversione il cui prezzo di listino era diEuro 230. Io lo propongo alla metà(Euro 115) + eventuale spedizione. Lalunghezza è 1,5 mt ovvero quellastandard. No Imballo. Segnalo che hodisponibilità anche di un secondocavo uguale a quello anzidetto apari condizioni. Dispongo di un ter-zo cavo della lunghezza custom di 2,5mt. Questo cavo è l’ultima versione,quindi terminato con le ultime schu-ko ed è provvisto di imballo. Il listi-no è di Euro 255 per 1,5 mt + Euro 60per il metro aggiuntivo, per un tota-le di Euro 315. Vendo anche questoalla metà, quindi Euro 155. Contattiin forma privata (come da regola-mento) ma anche messaggi velocimediante WhatsApp. No permute. -Giacomo - [email protected] – Tel.3495515717

Vendo Accuphase, C-222 preampli-ficatore Euro 900, Ray Lumley M-100coppia amplificatori a valvole Euro1.200, Nakamichi RX-202 unidirec-tional auto cassette reverse Euro 400,Hitachi DA-800 cd player Euro 200,Braun CM-7 coppia altoparlanti Euro300, National MV-G20 video casset-te recorder Euro 100, Pioneer CLD-1750 laser disc Euro 200. Componentiquasi nuovi, imballati per 25 anni,non ho più imballi originali, senzamanuali. Ray Lumley può compete-re con i migliori amplificatori che co-stano dieci volte tanto.Bruno - [email protected] - Tel.3491202661

Vendo diffusori INFINITY KAPPA 70a Euro 500, diffusori POLKAUDIORT1000i con sub amplificato a Euro500, ampli vintage KENWOOD KA1200 B a Euro 120, ampli MARANTZPM410 a Euro 150, ampli GODWINA400 a Euro 100, ampli GRUNDIGV30 a Euro 150, ampli GRUNDIGSV85 a Euro 150, ampli DENONPMA-250 a Euro 100, sintoampliJVC 5550u a Euro 250, sintoampli JVC5010u a Euro 200, sintoampli PHILIPSAH742 a Euro 120, sintoampli PHI-LIPS AH794 a Euro 150. - Giuseppe -

[email protected] - Tel.0331240631

Vendo coppia di QUAD ESL 57 constand in frassino su progetto originaleSheldon D. Stokes. Anno di produ-zione 1996 come ricavato dai nume-ri di serie. Complete di libretto d’usoe manutenzione e banane originali.No imballi. Revisionate e testatepresso primaria Ditta. Condizioniestetiche e sonore eccellenti. - Fran-cesco - [email protected] - Tel.3334274241

Vendo finale Pioneer spec 2 - sinto-nizzatore Pioneer tx 606 - equalizza-tore Pioneer gr 560 apparecchi in buo-ne condizioni. - Giuseppe - [email protected] - Tel. 3356644596

Vendo ampli SHINDO APETITE + 4valvole finali di scorta a Euro 2000, fi-nale vintage valvolare THE FISHERSA300 a Euro 1000, ampli vintagePIONEER SA-700 a Euro 150, amplivintage MARANTZ PM-410 a Euro150, diffusori EMINENT TECHNO-LOGY LFT III a Euro 2000, TRIAN-GLE SCALENE a Euro 250, BOSE 501MK III ribordate a Euro 350, ALTECCHALLENGER 30 ribordate a Euro300, KENWOOD KL-5080 a Euro 200,B&W DM640. - Giuseppe - [email protected] - Tel.0331240631

Vendo diffusori PROAC RESPONSED 15 unico proprietario, imballi,punte, scontrino acquisto negozioreg. importazione Audioreference,libretti di istruzione, perfette comenuove. Prezzo 1.500 euro. Vendoinoltre giradischi LINN SONDEKLP12 con braccio ITTOK LVII testinaAudiotecnica prezzo 2.000 euro. Prephono ASR Mini Basis Exclusive,perfetto, imballo e garanzia a 1.000 €.Prezzi trattabili. - Andrea - [email protected] - Tel. 3396930429

Vendo Vandersteen Model 2, rico-nate e non più usate. Prezzo Euro 900.- Alberto - [email protected] - Tel.335366727

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