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LA COMUNICAZIONELA COMUNICAZIONELA COMUNICAZIONELA COMUNICAZIONE
NON VERBALENON VERBALENON VERBALENON VERBALE
Urbino 21 gennaio 2015
Paola Cangini
Antonella Scalognini
DOVE PASSA LA COMUNICAZIONE?
• Contenuto = cosa dico
(sfera razionale, del
comprendere-le parole)
• Relazione = come lo
dico (voce, gesti, corpo,
spazio, emozione,
percezione etc)
Lie To Me intro ITA.mp4
La comunicazione non verbale è meno suscettibile alla falsificazione conscia.
Un segnale corporeo da solo non ha un preciso valore enunciativo; preciso valore enunciativo;
solo un gruppo di segnali che vanno nella stessa direzione può avere questo
significato.
Le categorie analogiche che caratterizzano l’alfabeto della comunicazione non verbale
• Sistema cinesico (postura, comportamento gestuale,mimica
facciale)
• Sistema prossemico è il comportamento spaziale relativo al
rapporto che l’individuo instaura con lo spazio che lo circondarapporto che l’individuo instaura con lo spazio che lo circonda
– Contatto corporeo
– Distanza interpersonale
– Orientamento
• Sistema paralinguistico• Altezza, ritmo, volume, tempo del linguaggio (pause,
esempio: prima di dire pronto al telefono sospiro lievemente
e aspetto un poco)
• Accento
• Tono
• Qualità della voce (cupa, piena, risonante…)
• Piangere, ridere, sospirare• Piangere, ridere, sospirare
• Aspetto esteriore• Abbigliamento
• Fisico
• Cura dei particolari
La comunicazione può essere un evento
inconsapevole …. per gli impliciti
comunicativi che contiene
Per cui occorre un processo di
Comunicazione n v
Per cui occorre un processo di
metacomunicazione (di svelamento) dove
è importante osservare anche come viene
veicolato Il contenuto
Non è un semplice trasmettere informazioni perché ha scopi
ulteriori, infatti spesso vuole convincere , influenzare , manipolare…
(far sapere… Far credere… far fare) delle volte anche senza che
l’emittente se ne renda conto, e delle volte quello che viene detto
da uno è capito in modo diverso dall’altro
«…Tutti gli individui, quando comunicano anche parlando
d’altro, definiscono costantemente la relazione e implicitamente
se stessi»
Paul Watzlawick (1971)
Per un buon comunicatore è importante
riconoscere i messaggi di relazione al di là
del contenuto pertanto occorre del contenuto pertanto occorre
VEGLIARE VEGLIARE …
e…., anche il silenzio ha un significato
Mimica e fisiologia della pelle
• Il contatto oculare si chiama così, perché
stabilisce un contatto
• Pallore, rossore, sudore, secchezza…
Il sorriso
•Ekman: diciannove configurazioni diverse di sorriso, fra cui
• Sorriso spontaneo (o sorriso di Duchenne): riguarda il volto intero;
gli angoli della bocca sono sollevati verso l’alto, si mostrano i denti e
si contraggono i muscoli orbicolari degli occhi
• Sorriso simulato (o sorriso non-Duchenne): si attivano soltanto i
muscoli zigomatici della parte inferiore del volto
• Sorriso miserabile: si prolunga l’espressione della zona inferiore del
volto; accettazione di una condizione di necessità spiacevole
• Riso della forca: ah, ah, sto andando in fallimento!
Zona/territorio e distanza
• Zona intima-fiducia- nello
stesso ambito culturale
dipende da due fattori: lo stato
d’animo momentaneo del
singolo, lo status
dell’interlocutore (più è alto lo
status e maggiore è la sfera
intima che gli altri gli intima che gli altri gli
riconoscono)
• Sfera personale-amici, parenti
prossimi…
• Sfera sociale-contatti sociali,
colleghi, capi
• Sfera pubblica- coda al
supermercato es. oratore e
pubblico
Tono-ritmo
• Il ritmo viene notato quando non corrisponde alle aspettative
• Lentezza
• Accelerazione
• Volume della voce, chiarezza • Volume della voce, chiarezza
(es: nella speranza di non essere ben compreso o quando mi risulta penoso dire quella cosa o quando entrano in gioco emozioni negative-ansia, paura-, autosvalutazioni posso abbassare il tono e biascicare
le parole..)
CNV nel messaggio scritto
Anche nel messaggio scritto è importante l’aspetto “non verbale”: un messaggio, un atto comunicativo, può essere battuto ordinatamente al computer, oppure scribacchiato a mano, su carta di poco prezzo scribacchiato a mano, su carta di poco prezzo o su carta pergamena, in caratteri più o meno chiari ed eleganti, e tutto ciò avrà un peso nella decodifica del messaggio stesso.
CNV ed ESTETICA e CURA DELLA
PERSONA
• Modo di vestire
• Pulizia
• Capigliatura
• Monili• Monili
• Profumi
• Tatuaggi
• Emblemi di riconoscimento
• ….
Ricordando gli assiomi della comunicazione
1. È impossibile non comunicare/Ogni comportamento è comunicazione
2. Ogni comportamento presenta un aspetto di Contenuto e uno di Relazione in modo che il Secondo classifica il Primo, ed è Metacomunicazione.
3. La natura della comunicazione dipende dalla 3. La natura della comunicazione dipende dalla Punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti.
4. Gli esseri umani comunicano sia con il linguaggio Numerico che con quello Analogico.
5. Tutti gli scambi di comunicazione sono Simmetrici o Complementari, a seconda che siano basati sull’uguaglianza o sulla differenza.
La CNV trasmette informazioni
• Sugli atteggiamenti interpersonali, cioè su come ci si pone nei confronti dell’altra persona, con quale tipo e grado di posizione sociale ed affettiva (“Io ti vedo così…” – “Ho questo ruolo nei tuoi confronti” – Mi sento emotivamente vicino/lontano”) –autopresentazioneautopresentazione
• Sulla espressione di sensazioni, emozioni e sentimenti, anche del tutto involontariamente.tutto involontariamente.
• Fornisce indicazioni su come deve essere inteso il contenuto del messaggio trasmesso, attraverso tutti gli stimoli che coinvolgono l’aspetto relazionale e che costituiscono cioè la metacomunicazione.
• È connotativa ossia ci dice “come” viene detto (al di là delle descrizioni della realtà, rappresenta sentimenti ed emozioni –no concetti astratti- non è denotativa ossia non comunica “che cosa” viene detto come invece fa la CV)
Inoltre la CNV ha la funzione di:
•• ripetereripetere la frase espressa (es. “Prego, prima lei” accompagnato da un invito con la mano)
• sostituire l’eloquio (es. un forte abbraccio ad un bambino che è caduto)
•• accentuareaccentuare l’espressione sottolineandola (“Ed è qui – mano sbattuta sul tavolo – che dobbiamo diventare più competitivi!”)sbattuta sul tavolo – che dobbiamo diventare più competitivi!”)
•• completarecompletare la comunicazione verbale (“Vuoi la merenda?” mostrando una mela)
•• regolareregolare il flusso comunicativo tra più persone (un cenno del capo ad un alunno per fargli riprendere la lettura)
•• contraddirecontraddire il messaggio verbale(“Vieni, vieni pure! Non ti faccio niente” detto in tono forte e minaccioso)
LA CONGRUENZA
Parliamo di congruenza quando
I SEGNALI NON VERBALI CONFERMANO E SOSTENGONO
I MESSAGGI VERBALI
Congruenza tra CV e CNV
• La congruenza convince
• L’insicurezza porta spesso all’incongruenza e questa può facilmente essere mal interpretata
• Se non si procederà ad una verifica di ciò che • Se non si procederà ad una verifica di ciò che penso di aver capito, potrei procedere presumendo di aver capito le intenzioni dell’altro…cautela!!!
Congruenza tra CV e CNV
• Infatti quando percepiamo dei segnali
incongruenti sappiamo semplicemente che si
è verificata una incongruenza, ma non
sappiamo ancora a che cosa si debba sappiamo ancora a che cosa si debba
attribuire
Discrepanza
1. Discrepanza rispetto alle parole pronunciate
2. Discrepanza tra un segnale osservato e le nostre aspettative (es. portiamo un dono, torniamo da una vacanza, da un week end di lavoro e mi aspetto…)aspetto…)
3. Pseudo incongruenza – mi aspetto qualche cosa che l’altro non immagina neanche (perché non lo sa o per differenza culturale)
4. Discrepanza rispetto alla persona (non me lo sarei aspettato da lui/lei)
Perché è così importante la CNV?
Premesse:
• Il corpo ha memoria del nostro vivere, emotivo, affettivo, cognitivo, traumatico; in esso vengono trattenuti gli schemi emotivi nostro malgrado sotto varie forme: tensioni, movimenti, gesti, varie forme: tensioni, movimenti, gesti, atteggiamenti posturali, tono della voce… e attraverso il corpo possiamo sciogliere i nodi, che ci segnano.
• Le informazioni fondamentali
dell’accettazione, del rifiuto, dell’assenso sono
preverbali e comunicano oltre le parole
• Per questo si dice che è più difficile mentire • Per questo si dice che è più difficile mentire
senza parlare!!!
• Un segnale da solo non ha potere enunciativo (ad ecc. dello spostamento improvviso del peso corporeo che quasi sempre corrisponde ad un cambiamento interno)
• Es sono seduto in posizione avanti con la schiena e le gambe a passo
1. voglio andare via non ne posso più
2. Devo andare in bagno e aspetto il momento opportuno, una pausa di chi parla per non disturbare
3. Sono interessato a quello che dici…vai avanti
d.d. il contatto oculare e lo sguardo (se voglio andare via o perdo il contatto oculare o tengo la testa abbassata e guardo dal basso verso l’alto)
BIBLIOGRAFIA
• Franco Nanetti –l’arte di comunicare -Pendragon
• Franco Nanetti –I segreti del corpo, Armando
• Franco Nanetti –la comunicazione trascurata –Armando
• Vera F Birkenbihl –segnali del corpo –FrancoAngeli
• Bruno Maietta –capire e farsi ascoltare-Hermes
• T. Havener –So quel che pensi –Tea• T. Havener –So quel che pensi –Tea
• Paul Ekman –i volti della menzogna –Giunti
• Francesco padrini –il linguaggio segreto del corpo –De Vecchi
• Milton Cameron –gesti e atteggiamenti che parlano da soli -il punto d’incontro
Grazie per l’attenzione