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Periodico di vita parrocchiale di Castelletto n. 3 - Settembre 2018 È in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce. (Salmo 35,20)

LA COMUNITÀ RACCONTA - parrocchiacastelletto.it · 13 Speciale Don Mario Prandini ... utilizzare e si buttan via! Cose di ogni genere: dagli indumenti, ... nella piaga e si reca,

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È in tela sorgente della vita,alla tua lucevediamo la luce.(Salmo 35,20)

Sommario

Parroco: Don Gianluca LodaTelefono abitazione: 030-907915Telefono cellulare: 333-2332854Posta elettronica: [email protected]: Dada Loredana tel. 030-9039243Sito internet: www.parrocchiacastelletto.itCuratori del sito: Domenico Pinardi e Luigi D’Urso

Orari Sante MesseParrocchia di Castelletto

costo copia € 5,10 circa - Offerta libera

LA COMUNITÀRACCONTA

PARROCCHIATRASFIGURAZIONE

DI NOSTRO SIGNORE

Periodico di vitaParrocchiale di Castelletto

Editore: Parrocchia Trasfigurazione di Nostro SignoreLegale Rappresentante: Don Gianluca LodaRegistrato: presso il Tribunale di Bresciail 28 Maggio 2013 al n. 12/2013 del registro stampaHanno collaborato a questo numero: don Gianluca, Marino Piovani, Martina Calestani, Renato Feroldi, Luca Bolen-tini, Daniele Novara, Matteo Adamoli, Paolo Marchiori, Piergiordano Cabra, Arturo Piubeni. Fotografie a cura di: don Gianluca, Franco Ongari, Luigi D’Urso. Fotografie ottenute per gentile concessione di: Beatrice Barbera, Anna Prandini, Antonia Mancini, Marcellino Moda, Eugenio Spada, Giulia Salodini, Madda-lena Danieli.Elaborazione grafica: don Gianluca e Loretta PinziStampa: Litografia Pinzi - Leno

Errata corrige - La Comunità Racconta - N. 2 - maggio 2018► pag. 25 - colonna destra 6a riga Don Giuseppe Colenghi

si deve leggere Don Giovanni Colenghi;► pag. 26 - alla foto di Manuela Treccani la data 12 maggio

1988 si deve leggere 12 maggio 1998.Ce ne scusiamo con i lettori

Prefestiva: ore 18,30Festive: ore 8,00 (sospesa in gennaio e febbraio) ore 10,00 ore 18,30 (sospesa in luglio e agosto)Vespri e Benedizione: domenica ore 15,00

(ore 16,00 in giugno - sospesi in luglio e agosto)Feriali: ore 8,30 lunedì e martedì ore 17,00 mercoledì ore 8,30 giovedì e venerdì ore 8,30 nei sabato di maggio

NB: Verificare sempre gli orari definitivisui calendari esposti alle porte della Chiesa

Valle Dorizzo (Bagolino): un tratto suggestivo del fiume Caffaro.

È in tela sorgente della vita,

alla tua lucevediamo la luce.

(Salmo 35,20)

In copertina

Sede Legale: 25024 - Castelletto di Leno - BSPiazza Giovanni Paolo II, 2

Codice Fiscale: 97004190175Partita IVA: 03385840982

in questo numero

«Dolcissimo Gesù, nostro divin Maestro, che sempre sventaste

le nefande macchinazioni con cui i farisei

frequentemente vi insidiavano, dissipate i consigli degli empi».

(San Giovanni Bosco)

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È in tela sorgente della vita,alla tua lucevediamo la luce.(Salmo 35,20)

pagina3 La voce del Parroco4 Il Santo Padre5 Vescovo6 Calendario e attività parrocchiali7 Anno catechistico: ICFR, celebrazioni e genitori8 Cronaca di maggio e giugno9 Pellegrinaggio a Novara e al Varallino10 Pellegrinaggio a Padova11 Grest 2018 - dal 2 al 21 luglio13 Speciale Don Mario Prandini - 25° di morte15 Speciale Don Mansueto Bonera - 100° di nascita17 Formazione: Genitori bancomat18 Anniversari: Santi ricordati a Castelletto19 Centenario della Vittoria - 4 novembre 191820 Cinquantenario del “Sessantotto”21 Varie di attualità22 Felicitazioni25 Battesimi e matrimonio26 Defunti27 Un po’ di conti

Preghiera a Gesùcontro i falsi profeti e i farisei

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inutili, con relativo spreco di carburante e incremento dell’inquinamento… Sobrietà per una riduzione dei consumi inutili: una questione ecologica, economica e morale.4 - lo spreco di tempo: quante ore libere passate a far niente! Ci sono persone sempre impegnate… ed altre che si annoiano perché non sanno “come ammaz-zare il tempo!”. Quanto tempo mangiato dalla TV, da internet, dai social network (che si riducono spesso alla lavanderia delle idiozie, di chi non ha nient’altro da fare!). E i telefonini: con uso e abuso (talvolta anche in chiesa…). Quanto tempo rubato al lavoro, allo studio, alle relazioni con le persone. E quanto tempo dedichi a te stesso e alla tua anima? E a fare qualcosa di gratuito per gli altri?5 - lo spreco di vita: è lo spreco più grave! Ognuno di noi ha a disposizione un numero preciso di battiti del cuore. A me dispiacerebbe sprecarne anche uno soltanto. E a voi? Insoddisfazione, noia, tensioni, stress ci affliggono e producono infelicità. La vita non rischia di scivolarci addosso, senza che si possa essere i prota-gonisti di se stessi e per poter vivere secondo la legge dell’amore, che porta a guardare Dio e gli altri, senza ripiegarsi su se stessi? Trovi la felicità vera quando ti spendi per gli altri. Può essere faticoso, talvolta, ma è una scelta a f f a s c i n a n t e , motivante e ripa-gante.E i poveri? Gesù aveva detto che i poveri li avremmo sempre avuti con noi.I poveri sono la vera ricchezza della Chiesa,diceva S. Lorenzo martire e ne siamo convinti anche noi.O no? Dgl

La Comunità Racconta - n. 3/2018

La voce del Parroco

Mons. Giovanni Zerbini, Vescovo di Chiari con l’Arciprete

Carissimi fedeli di Castelletto,all’inizio del nuovo anno pastorale vi raggiungo con queste semplici quattro righe, nella speranza che tutti le possano leggere!Il 1° settembre si celebra la Giornata del Creato: qualcuno direbbe che è la festa degli ecologisti. Viva San Francesco d’Assisi, che è il Patrono degli ecolo-gisti! Il Papa tre anni fa scriveva la prima lettera enci-clica in assoluto (in 2000 anni!) sul tema della cura della casa comune (un tema ecologico), anche se i suoi predecessori non avevano mancato di fare importanti riferimenti al Creato, con parole che Francesco ricorda in: “Laudato si’”.Il rispetto della terra, ch’è il mondo in cui viviamo è innanzitutto gratitudine verso Dio, il Creatore e rico-noscenza di chi apprezza la ricchezza dei doni che Lui ha messo a disposizione di tutti. Ma dovrebbe essere ritenuto impegno per ogni essere umano, al di fuori della religione, perché rispettare la terra è rispettare l’umanità che la abita.Vengono subito in mente i grandi nomi del pianeta: Trump, Putin, la Cina, la Corea del Nord… imma-giniamo le ciminiere altissime che immettono fumi neri e pestiferi nell’aria, non possiamo dimenticare le tonnellate di oro nero che hanno sciupato fragilis-simi e meravigliosi ecosistemi naturali e le montagne artificiali di plastica e rifiuti che invadono e appestano perfino i grandi oceani! Piogge acide, polveri sottili… eppoi? Poi, dopo un po’ di sconforto, passiamo presto ad altro argomento, come a dire: “tanto io non posso far niente!”.È vero; e non è vero. Le opzioni politiche non spettano a noi, ma ciascuno di noi può fare molto. Mi sembra che siamo ancora lontani dal farci una mens rispettosa del creato. Mi spiego e indico alcune attenzioni pratiche, che ciascuno di noi potrebbe avere, senza danno per nessuno e senza costi aggiuntivi. Possiamo fare la differenza!1 - lo spreco di cibi: dai piccoli ai grandi, nelle mense pubbliche e private, negli alberghi e nei ristoranti; sì, anche nel nostro Oratorio: quanto spreco! Si butta via roba buona, commestibile, che con un po’ di atten-zione si potrebbe salvare! Vale per i piccoli e ancor più per i grandi, che sono i primi educatori dei piccoli.2 - lo spreco di oggetti: si sta lavorando tanto sul riciclo dei rifiuti; in pochi anni s’è camminato molto; ma: quanti oggetti che ancora si possono benissimo utilizzare e si buttan via! Cose di ogni genere: dagli indumenti, agli utensili, mobili, elettrodomestici.3 - lo spreco di risorse: energia elettrica, acqua, carbu-ranti. Basterebbe chiudere il rubinetto evitando di far scorrere acqua inutilmente, dopo aver utilizzato quella necessaria; spegnere la luce che non serve più o l’elet-trodomestico appena usato. Scaldi la casa e poi lasci aperte le finestre per ore! Condizionatore a paletta e poi apri e rientrano afa e umidità! Uso e abuso dell’au-tomobile, perfino per andare e tornare dalla palestra dove si va per fare movimento o spostamenti del tutto

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Il Santo Padre

Sinodo dei Vescovi “I Giovani, la fede e

il discernimento vocazionale”Dal 3 al 28 ottobre 2018

Già annunciato dopo il secondo Sinodo della fami-glia vedrà riuniti a Roma i rappresentanti dei Vescovi e delle Chiese di tutto il mondo. La preparazione al Sinodo, che ha coinvolto le Diocesi di tutto il mondo

e i giovani stessi, è stata molto intensa ed ha portato alla stesura di diversi contenuti, che aiuteranno i Padri Sinodali ad avviare il loro lavoro, al quale sarà presente anche il Papa.La durata, ben 25 giorni, non è da sottovalutare… carne al fuoco non mancherà!

Canonizzazione di Paolo VI14 ottobre 2018

Tra meno di un mese il Papa bresciano sarà dichia-rato ufficialmente Santo. Anche un buon gruppo di pellegrini partiranno dalla Diocesi di Brescia per essere presenti in Vaticano allo storico evento. Paolo VI: chi era? Era il Papa degli intellettuali, il Papa che ha portato a conclusione il Concilio iniziato da Papa Giovanni, il Papa che per la prima volta nella storia ha viaggiato in aereo compiendo i primi viaggi apostolici intercontinentali, il Papa amico della pace e di Aldo Moro, morto vittima dei terro-

risti delle brigate rosse, il Papa morto la sera di San Salvatore, il 6 agosto, la sera della Trasfigurazione del 1978, quarant’anni fa, che dava inizio all’anno dei tre Papi (Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II), il Papa che ha tanto amato la Chiesa e che tanto ha sofferto per lei.

Visita a Piazza Armerinae a Palermo - 15 settembre 2018

Francesco ci aveva stupito l’anno scorso quando a sorpresa annunciò le visite a Bozzolo (Don Mazzo-lari) e a Barbiana (Don Milani). Poi ha continuato all’inizio di quest’anno. Ora mette di nuovo il dito nella piaga e si reca, dopo Ostia (il 3 giugno, al Corpus Domini) in un altro cuore della mafia: Palermo. Renderà omaggio ad un martire della mafia, il Beato Pino Puglisi, Parroco di Brancaccio, che moriva sotto i colpi dei sicari il 15 settembre 1993, 25 anni fa. Il suo assassinio arrivava dopo le parole durissime che Papa Giovanni Paolo II aveva usato durante la visita ad Agrigento e dopo gli atti terroristici di Roma con le esplosioni di ordigni alla Basilica di San Giovanni in Laterano e alla Chiesa di San Giorgio al Velabro.

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Il Papa ai giovaniDall’incontro di domenica 12 agosto 2018

I sogni sono importanti. Ma vanno purificati, messi alla prova e anche condivisi. Ci sono sogni grandi e sogni piccoli: i sogni della tranquillità, quelli che addormentano i giovani e che fanno di un giovane coraggioso un giovane da divano. È triste vedere i giovani sul divano, guardando come passa la vita davanti a loro. I giovani senza sogni, che vanno in pensione a 20, 22 anni: ma che cosa brutta! E la Bibbia ci dice che i sogni grandi sono quelli capaci di semi-nare pace, di seminare fraternità, di seminare gioia… un giovane che è capace di sognare, diventa maestro, con la testimonianza. Perché è una testimonianza che scuote, che fa muovere i cuori e fa vedere degli ideali che la vita corrente copre. Non smettete di sognare e siate maestri nel sogno. “Padre, e dove posso comprare le pastiglie che mi faranno sognare?”. No, quelle no! Quelle non ti fanno sognare: quelle di addormentano il cuore! Quelle ti bruciano i neuroni. Quelle ti rovi-nano la vita. “E dove posso comprare i sogni?”. Non si comprano, i sogni. I sogni sono un dono, un dono di Dio, un dono che Dio semina nei vostri cuori.

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Vescovo

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Mons. Tremolada coi nuovi Vicari - 16 maggio 2018

Nomine Vicari Episcopali e Parroci16 maggio 2018

Chi pensava che Mons. Tremolada non fosse capace di fare nomine o non volesse farne s’è dovuto ricre-dere! Certo, i primi sette mesi di episcopato senza aver effettuato nessuna provvista di parrocchia, lasciavano molti di noi alquanto perplessi. La prima sfornata s’è avuta il 16 maggio scorso, quando sono stati nominati il nuovo Vicario Generale e sette Vicari Episcopali: sono i sacerdoti chiamati ad essere i più stretti e vicini collaboratori del Vescovo nella gestione di una diocesi, Brescia, assai ampia e complessa, nelle diverse realtà, che presentano opportunità positive e non pochi problemi. Dopo di loro è arrivato un secondo gruppo di sacerdoti nominati in servizi di Curia, che ha modificato in modo forte l’assetto precedente. Da allora ad oggi sono state molte altre le nomine avvenute di Parroci di Parrocchie ed Unità Pastorali (ormai entrate nella prassi normale, per cui più nessuno fa una piega), comprese alcune tra le sedi più grandi ed importanti della Diocesi. L’augurio è quello di un lavoro abbon-

Lettera Pastorale: Il bello del vivereLa santità dei volti e i volti della santità

“In questa mia prima lettera pastorale alla diocesi vorrei parlare della santità. Da quando sono arrivato a Brescia ho avuto modo di constatare quanto sia ricca questa Chiesa: sto scoprendo via via le sue grandi energie, la generosità di tante persone, a cominciare dai sacerdoti, l’impegno serio e costante di molti nei vari ambiti della vita quoti-diana. Mi piacerebbe che tutto convergesse verso quella che ritengo essere la nostra vocazione fondamentale e quindi anche la nostra principale missione: testimoniare la bellezza della vita che viene dal Vangelo e scaturisce dal mistero della morte e risurrezione del Signore Gesù. Per questo vorrei parlare in questa mia lettera pastorale della santità.” Così il vescovo Pierantonio, spiega nel prologo, i contenuti della lettera pastorale “Il bello del vivere. La santità dei volti e i volti della santità” in distri-buzione presso il Cob e la Libreria Paoline dal 20 agosto.

L’arte del camminareSinodalità - Consigliare nella Chiesa

L’arte del camminare insieme” è la pubblicazione che ospita le riflessioni sulla sinodalità e sul consigliare nel-la Chiesa. Nella prima parte viene pubblicata l’omelia pronunciata dal Vescovo durante la Messa crismale del 29 marzo scorso. Nella seconda parte, “Consigliare nel-la Chiesa” è, invece, un documento pensato soprattutto per chi avverte come importante e urgente il proprio im-pegno per la costruzione delle comunità ecclesiali locali: il documento è stato presentato e condiviso con il consi-glio presbiterale e con il consiglio pastorale diocesano. Si tratta di pagine intense con cui Tremolada chiede ai laici, a quel-li che nelle parrocchie condividono attese e fatiche con i sacerdoti, di vivere la modalità della sinodalità e il consigliare in modo autentico e non vizia-to. A tutti i sacerdoti verrà, invece, conse-gnato il documento del decreto “Organismi e persone a servizio del-la sinodalità”.

Il Vescovo incontra i fedeli nei vicariati territoriali

per presentare la Lettera pastorale

Zona Bassa Centrale e Orientalegiovedì 4 ottobre - ore 20.30

Sala della comunità GloriaMontichiari - via San Pietro, 3

dante e proficuo al Vescovo e a tutti i suoi collabora-tori, dopo un opportuno e paziente rodaggio.

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Calendario e attività della Parrocchia

La Comunità Racconta - n. 3/2018

SETTEMBRE 16 - Pellegrinaggio del Gruppo Padre Pio a Caravaggio dal 22 al 25 - Viaggio del Papa nei Paesi Baltici: Lituania, Lettonia ed Estonia 22 - Messa in onore di San Pio nel centenario delle

Stimmate e nel cinquantenario della morte

OTTOBREdal 3 al 28 - Sinodo dei Vescovi a Roma 14 - Canonizzazione del Beato Paolo VI 21 - Giornata Missionaria Mondiale Raccolta delle offerte per le Missioni 31 - ore 20: Veglia dei Santi

NOVEMBRE 1 - Solennità tutti i Santi - ore 15: Vespri, Processione al Cimitero, Messa, Benedizione delle Tombedall’1 all’8 - Ottavario dei Morti S. Messa al Cimitero tutti i giorni alle ore 15,

eccetto sabato 3

2 - Commemorazione dei Fedeli Defunti SS. Messe alle ore 10 e 15 al cimitero; alle ore 18.30 in Chiesa 3 - Commemorazione dei Caduti in mattinata nel Centenario della fine della

1a Guerra Mondiale 10 - Festa di San Martino - Raccolta per la Caritas Parrocchiale 11 - Giornata del Ringraziamento e benedi-

zione dei trattori in Piazza al termine della Messa delle 10

18 - Giornata Mondiale dei Poveri dal 19 - Benedizione delle Cascine, in onore di S. Antonio, riconoscenti al termine dei raccolti 25 - Cristo Re - Giornata del Seminario 29 - Novena dell’Immacolata - Primo giorno

DICEMBRE 1° - Avvento - Inizio del nuovo anno liturgico 8 - Immacolata - Offerta delle Rose a Maria 16 - Novena di Natale - Primo giorno

Calendario sintetico delle celebrazioni

SETTIMANA MARIANADAL 30 SETTEMBRE AL 7 OTTOBRE

Domenica 30 - SS. Messe alle ore 8 - 10 - 18.30alle ore 10 si celebra la Messa per gli Anniversari di Matrimonio

ore 15: Canto dei Vespri in onore della Madonna del Rosario

Tutti i giorni, dal lunedì al sabato:Ore 8.15: Lodi - Ore 8.30: S. Messa e omelia - Ore 9.00: S. Rosario

Lunedì 1° - ore 16: S. Messa alla Santella di FatimaMartedì 2 - ore 16: S. Messa a SquadrettoMercoledì 3 - ore 16: S. Messa in Oratorio

Giovedì 4 - ore 16: S. Messa per gli ammalati in Chiesacol rito dell’Unzione degli Infermi - Momento di festa in Oratorio

Venerdì 5 - ore 16: S. Messa alla Santella del MassagoSabato 6 - Confessioni mattino (ore 8 - 10) e pomeriggio (ore 15 - 17)

ore 18: S. Rosario Missionario e canto delle Litanieore 18.30: Santa Messa

Domenica 7 - Festa della Madonna del Rosarioore 8: Santa Messa

ore 10: S. Messa col Battesimo dei bambiniore 15: Canto dei Vespri e Adorazione Eucaristica

ore 18.30: S. Messa Solennee Processione con la Madonna del Rosario

per le vie: Manzoni, Forni, Golgi, Laffranchi, Gilioli,Favalli, Mezzodì, Forni, Manzoni e rientro in Chiesa

Benedizione Solenne conclusivaPresiede don Mauro Manuini, Prevosto di Alfianello,che celebra con noi il 25° Anniversario di Sacerdozio

FESTA DI SAN LUIGI23 SETTEMBRE 2018

Dopo la Messa si tieneil 1° incontro di catechismo

dei rispettivi gruppi.Nel pomeriggio: giochi per i ragazzi in

Oratorio e iscrizionial catechismo, fatte dai genitori

Le offerte che si raccolgono in Chiesa sono per le necessità dell’Oratorio

ore 10 - Messa Solenneper tutti i ragazzi - Presentazione dei

Catechisti - Mandato del ParrocoPromessa d’impegnodavanti alla comunità.

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Calendario e attività dell’Oratorio

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Programma dell’anno catechisticoI.C.F.R. celebrazioni

inziali per i sei gruppiIl cammino di formazione cristiana dei fanciulli e delle famiglie (ICFR) prevede che all’inizio dell’anno catechistico (in ottobre-novembre) si svolga una celebrazione speci-fica per ogni gruppo, a seconda del cammino già percorso oppure in vista di quello che si farà in seguito.Ecco gli appuntamenti specifici per ciascun gruppo (il numero iniziale indica a quale anno del percorso si riferisce il nome corrispondente):

1. GRUPPO BETLEMMEprima elementare - 7 ottobre

Benedizione dei piccoli

2. GRUPPO NAZARETH seconda elementare - 14 ottobre

Rito di Accoglienza

4. GRUPPO GERUSALEMMEquarta elementare - 21 ottobre

Consegna della Bibbia

3. GRUPPO CAFÁRNAOterza elementare - 28 ottobreConsegna del Padre Nostro

6. GRUPPO ANTIOCHIA prima media - 1° novembreConsegna delle Beatitudini

5. GRUPPO EMMAUSquinta elementare - 4 novembre

Ammissione ai Sacramenti

► All’orario stabilito (15 minuti prima delle 10) si prepara il corteo iniziale, insieme ai chierichetti e al celebrante. I ragazzi di ciascun gruppo si dispon-gono in modo ordinato, accompa-gnati ciascuno di loro dal papà e dalla mamma, che prenderanno posto in chiesa nei banchi loro assegnati.► I catechisti (dei ragazzi e dei geni-tori) si accorderanno una decina di giorni in anticipo col don per organiz-zare i particolari di ciascuna delle cele-brazioni. Ribadisco che è importante un confronto abituale tra i diversi cate-chisti, per essere informati in tempo reale dei contenuti che s’affrontano da

una parte e dall’altra (gruppo bambini - gruppo genitori): difficoltà, correzioni di percorso, accelerazioni o rallenta-menti da fare…► I nomi dei gruppi: sono quelli di sei luoghi celebri della Terra Santa; sono stati scelti con questo criterio, perché indicano un momento significa-tivo della vita di Gesù e della Chiesa e si riferiscono in modo appropriato al cammino di fede in cui si trovano le famiglie.

Incontri pomeridiani per i genitori

Si tengono in Oratorio la dome-nica pomeriggio (eccetto l’ultimo). Si inizia puntuali con la preghiera, insieme al don che abitualmente introduce l’argomento. Continuano i catechisti, anche divisi a gruppetti e ci si ritrova per la conclusione insieme al don verso le 17.30/17.45 (al massimo si può arrivare alle ore 18). Sono previsti otto incontri per i genitori del primo anno; cinque incontri per gli anni 2, 3 e 4; sei incontri per il gruppo Emmaus e quattro per Antiochia.Si riporta di seguito la data del primo incontro programmato per ciascun gruppo. In quella sede saranno fornite le altre date ai geni-tori interessati.

1. Gruppo Betlemme18 settembre - ore 16

2. Gruppo Nazareth7 ottobre - ore 16

3. Gruppo Cafárnao 21 ottobre - ore 16

4. Gruppo Gerusalemme14 ottobre - ore 16

5. Gruppo Emmaus 23 settembre - ore 16

6. Gruppo Antiochia9 ottobre - ore 20.30

► La partecipazione agli incontri, in coerenza con quanto sottoscritto all’i-scrizione dei figli al catechismo (che si

firma ogni anno da parte di entrambi i genitori) è da ritenersi obbligatoria per mamma e papà. Non sono tenuti a rifare il percorso i genitori che lo hanno già fatto in modo corretto e puntuale col primo o col secondo figlio, anche se è da ammirare chi partecipa comunque agli incontri previsti per il secondo o per il terzo figlio.► I genitori che hanno già iniziato il cammino da uno o più anni, sono invitati ad entrare in modo attivo e protagonista nella vita della Parroc-chia e dell’Oratorio sostenendone e realizzandone le attività. Sono nume-rose e diversificate le opportunità che si presentano…► Prendo l’occasione per lanciare un appello a tutta la comunità parroc-chiale: in qualche modo dovrà ripar-tire il Consiglio dell’Oratorio, che nell’ultimo anno non ha funzionato. È assurdo che manchi un dialogo e un coordinamento tra le diverse realtà operanti negli stessi ambienti e che ciascuno proceda a lumen nasi o secondo l’illuminazione personale. Alcuni domandano circa la riapertura del Bar dell’Oratorio: al momento, oltre ai bei discorsi non è apparso all’o-rizzonte niente di concreto. Le opzioni possibili sono già state spiegate e si confermano. Dgl

CAMMINARE INSIEMEÈ un’associazione di laici catto-lici vicentina che da anni diffonde la Parola di Dio con la stampa di grandi manifesti, leggibili a distanza, che riportano una frase del Vangelo domenicale. Dalla metà di luglio di quest’estate anche la nostra Parroc-chia aderisce all’iniziativa e vedete i manifesti esposti alla bacheca destra della nostra chiesa.

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Cronaca Parrocchiale e dell’Orarorio

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Maggio Giugno

27 maggio 2018 - Processione a Squadretto con l’Ausiliatrice

17 maggio - Festa Patronale con Mons. Tino Bergamaschi

20 maggio - Processione della Santa con la Reliquia

31 maggio - Chiusura del mese marianoBenedizione con la Reliquia “Ex Domo BVM”

Domenica 3 giugno - Corpus Domini - Processione

Corpus Domini - Adorazione pomeridiana

10 giugno - Festa di S. Domenico Savio - Patronodei Chierichetti Gruppo con Mons. Giancarlo Scalvini

In questa pagina vedete alcune istantanee di qualche momento celebrativo di maggio e giugno: purtroppo lo spazio a disposizione non permette di documentare meglio le attività svolte, ma basti ricordare il fervore del mese di maggio, dedicato a Maria, specialmente nelle convocazioni serali e presso le cascine ed il Corpus Domini. Quest’anno, durante l’Adorazione pomeridiana sono stati anche raccontati quattro mira-coli eucaristici avvenuti nel mondo negli ultimi anni: 1 - a Chirattokonam in India (28 aprile 2001);2 - a Tixtla in Messico (21 ottobre 2006);3 - a Sokolka in Polonia (12 ottobre 2008);4 - a Legnica in Polonia (25 dicembre 2013).

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Cronaca Parrocchiale e dell’Orarorio

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Pellegrinaggio a Novarae al Santuario del Varallino

29 maggio 2018Come tutti gli anni, a maggio don Gianluca con alcuni collaboratori organizza una gita religiosa, culturale e di svago per passare una giornata diversa e divertente per i partecipanti. Partenza alle 7.30, una quarantina i passeggeri, giornata uggiosa con direzione Milano, dove incontriamo un bel tempo-rale con scrosci di pioggia.Raggiungiamo Novara, dove c’è un bel sole: come stella polare abbiamo davanti la cupola della Basi-lica di S. Gaudenzio, che si eleva per ben 121 metri. Novara è una piccola città cresciuta in mezzo alle risaie. La Basilica fu edificata nel 1577 e consacrata il 13 dicembre 1590. Nel 1711 venne completata la bellissima cappella laterale chiamata Scurolo, tutta rivestita di marmo nero, per custodire definitiva-mente le Reliquie di San Gaudenzio, 1° Vescovo di Novara, nato ad Ivrea nel 327 e morto a Novara il 22 gennaio 418. Ricorre quest’anno il Giubileo per i 1600 anni della sua morte.Ad attenderci in Basilica troviamo don Natale che, essendo da tanti anni il Parroco, ci ha fatto da cice-rone. La Basilica è opera di Pellegrino Tibaldi, l’ar-chitetto di San Carlo. Si presenta con pianta a croce latina a navata unica, affiancata da sei cappelle late-rali con un ampio transetto ed un profondo presbi-terio; davanti ad esso c’è un tappeto enorme e parti-colare che a detta di don Natale è uno dei più grandi al mondo.Il campanile è opera di Benedetto Alfieri, zio del famoso drammaturgo Vittorio, costruito tra il 1573 e il 1786, in cotto e granito, ospita il maggior concerto a “sistema ambrosiano” di 8 campane.La cupola, opera di Alessandro Antonelli, l’ar-chietto che edificò la celebre Mole di Torino, venne

Novara - Basilica di San Gaudenzio Vescovo - Arca del Santo

iniziata nel 1844 e finita nel 1876; il 16 maggio dello stesso anno fu issata sulla guglia la statua di Cristo Salvatore, ora collocata all’interno della chiesa, in quanto sulla cima è stata posta una copia in vetro-resina. Opera di Pietro Zucchi, la statua è alta quasi cinque metri ed è stata realizzata in bronzo ricoperto da lamine d’oro. In questo magnifico contesto don Gianluca ha celebrato con noi la S. Messa Giubilare.Quindi abbiamo fatto due ore di relax con pranzo e visita alla città di Novara.Alle 15 tutti sul pullman in direzione di Galliate, a 10 chilometri da Novara, per visitare il Santuario del Varallino, che ricorda in scala ridotta il Sacro Monte di Varallo. Si percorre un lungo viale albe-rato molto bello e si arriva al Santuario dedicato alla Natività di Maria Vergine, ritratta in un affresco del XV secolo e ancora oggi visibile nel coro, nell’atto di porgere al Bambino una pera. La Madonna fu dipinta in seguito al lascito di una nobildonna romana, che aveva ricevuto una grazia dalla Vergine. L’interno della chiesa presenta dieci cappelle laterali ed un ampio presbiterio, dove sono raffigurati i quindici misteri del Santo Rosario. L’esterno del santuario è dominato dalla maestosa facciata realizzata tra il 1886 e il 1894 su disegno del sacerdote architetto don Ercole Marletti.Risaliamo quindi sul pullman in direzione Castel-letto, con tappa obbligata ad un autogrill per il giusto ristoro. Riprendiamo la via del ritorno accompagnati da un coro di donne che, assieme a Gino, cantano canzoni anni ’60-’70 e canti popolari.È stato un momento molto divertente di aggrega-zione, terminato poco prima dell’arrivo a Castel-letto, dove don Gianluca ci ha riportato allo scopo della gita recitando alcune preghiere come ringra-ziamento per la bella giornata che abbiamo trascorso insieme. Adesso ci diamo appuntamento a maggio 2019. Marino Piovani e Martina Calestani

Galliate - Santuario della Madonna del Varallino

10 La Comunità Racconta - n. 3/2018

Cronaca Parrocchiale e dell’Orarorio

Pellegrinaggioa Padova13 giugno

È proprio il giorno della sua festa, sì, perché Antonio è partito per il cielo il 13 giugno 1231. La vita di Antonio se pur breve 36 anni, è stata piena di grandi avvenimenti, studi, viaggi, incontri, predi-cazioni, miracoli: una vita intensa sempre

vissuta alla luce della Parola per seguire la volontà che Dio aveva su di lui, perché portasse il Vangelo a tutti. Antonio è venerato in tutto il mondo e ci sono icone negli angoli più sperduti e inimmagina-bili. Chi legge la rivista Il Messaggero di Sant’An-tonio ne sa qualcosa. Nella Basilica abbiamo potuto vedere molta gente venuta da ogni parte del mondo per rendere onore al Santo. Da parte mia, erano anni che non tornavo a Padova, mentre nel nostro gruppo vi sono persone fedeli a questo appuntamento. Mi ha colpito molto e in un modo nuovo la ricchezza di arte sacra e reliquie che ornano e rendono onore a questo grande Santo. Si starebbe ore a contemplare quello che i tanti artisti hanno messo in atto. Come ha vissuto questa giornata il gruppo di pellegrini di Castelletto? Per chi sceglie di andare con devozione in luoghi santi è sempre una chiamata del Signore che sprona a muoversi a fare il passo verso lo spiri-tuale, perché l’uomo è sempre attratto da Dio che lo ha creato e ama infinitamente questi gesti come dono gradito. Parlando con alcuni di noi si è capito che ogni persona è stata in qualche modo invitata da qualcuno che di sicuro sente le sue necessità. Perché

Padova - con suor Giovanna in Piazza del Santo

Dio, che è Speranza, si serve di tutti per le sue opere buone. Dio anche oggi si serve di Sant’Antonio per compiere miracoli e guarigioni di anime soffe-renti. Ogni persona ha portato davanti all’altare le suppliche e le difficoltà della famiglia, oggi la più vulnerabile e messa in discussione, la salute per molti che soffrono, la pace nel mondo, i nostri giovani e la loro fede minacciata da tante nuove ideologie e per tutta la nostra comunità. Una folla immensa era presente alla celebrazione delle 11, ma tutti erano lì con fede e non si percepiva il disagio; il vescovo celebrante, Mons. Claudio Cipolla, ha detto che lo stare in piedi era un dono fatto a Dio. L’omelia era incentrata sulla Misericordia di Dio: noi cristiani la sappiamo offrire ai fratelli che hanno sbagliato e si sono messi in regola con la legge? o per noi riman-

gono segnati per sempre dai loro sbagli. Nel pome-riggio, dopo aver fatto visita all’Arca del Santo, abbiamo visitato la Basilica di Santa Giustina, gran-dissima e meravigliosa, dove abbiamo recitato il Santo Rosario per le intenzioni della nostra comu-nità. Il Don, con pochi altri, ha visitato la chiesa di San Leopoldo Mandic, il grande Cappuccino di Padova. All’arrivo in città siamo stati accolti dalla nostra suor Giovanna. Lei opera proprio vicino alla Basilica del Santo. Lei, sempre attenta e premurosa agli altri, ci ha accompagnato per la Santa Messa e alla fine ci ha ospitato nella struttura dove distribu-isce i pasti ai più bisognosi. Con lei abbiamo consu-mato il nostro pranzo al sacco con tanta letizia. È sempre una grazia incontrare Giovanna, una di noi che ha scelto Dio come il tutto della sua vita. Grazie per la tua testimonianza, suor Giovanna, ti ricor-diamo sempre nelle nostre preghiere.

Renato Feroldi

Reliquiario delmento di Sant’Antonio

Basilica del Santo

11La Comunità Racconta - n. 3/2018

Grest 2018

Anche quest’anno col mandato agli animatori ha preso avvio l’attività del Grest. Il tema è “ALL’O-PERA! Secondo il Suo disegno”. Il programma molto vario è servito per cercare di andare incontro alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie. Tra le va-rie iniziative che hanno preso corpo durante le tre settimane dobbiamo segnalarne alcune che abbiamo ritenuto importanti. Oltre alla piscina e a Ostiano, il 10 luglio abbiamo passato una bella giornata all’Ip-podromo con la “Protezione Civile”.Il 12 luglio è stato tra noi Padre Sandro Cadei dei Missionari Comboniani, che ha offerto una bellis-sima testimonianza della sua attività missionaria. I ragazzi hanno raccolto e consegnato al Padre quat-tro scatoloni di beni di prima necessità; hanno fatto seguito le confessioni.Il 13 luglio abbiamo svolto un pellegrinaggio a Montisola con camminata fino al Santuario della Ceriola, percorso impegnativo ma molto bello.Il 17 siamo stati a Movieland con la presenza di suor Paola responsabile di “Casa Gabriella”, la quale ha avuto parole di elogio per l’attività del Grest e per l’operato degli animatori. La novità di quest’anno è stata la “Serata sportiva”, che ha vi-

Il gruppo grest in escursione all’Ex Ippodromo di Leno, al termine di un’interessante esibizione della Protezione Civile

Momenti di gioco in Oratorio

dal 2 al 20 luglio

12 La Comunità Racconta - n. 3/2018

Grest 2018

sto la partecipazione dei ragazzi del Grest con gli animatori e tante famiglie che hanno anche collaborato al punto ristoro.Durante il Grest è stata anche organizzata una sottoscrizione a premi, il cui ricavato è stato devoluto per le necessità della Par-rocchia.Ha concluso il Grest la Messa animata dai ragazzi, la cena con le famiglie e lo spetta-colo conclusivo.Un grazie agli animatori, ai genitori che ci hanno aiutato in cucina, alle mamme delle merende e alle famiglie dei ragazzi che han-no dimostrato apprezzamento per l’attività svolta.Il bilancio finale è stato positivo, certa-mente impegnativo come è impegnativo camminare insieme creando spirito di col-laborazione e di disponibilità: collaborare mettendo a disposizione tempo, energia e fantasia, senza cercare di imporre le proprie idee.Il Grest è stata una grande famiglia che ha vissuto momenti molto belli, ma ha anche sperimentato la difficoltà della convivenza.Grazie a tutti…

Luca Bolentini

Uno sguardo d’insieme su Oratorio, Campo e Chiesa

In cammino In teatro Madonna della Ceriola

Istantanea dalle piscine di Leno Al Santuario della Madonna della Ceriola di Montisola

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Don Mario era nato a Viadana di Calvisano il 13 ottobre 1930 in una famiglia di agricoltori. Ordinato Sacerdote il 16 giugno 1956, cantò la Prima Messa a Castelletto, dove nel frattempo la famiglia era venuta ad abitare nella cascina di Castelguelfo. Dopo un breve impegno di mini-stero come Curato a Fiesse, fu Curato a San Gervasio per 7 anni dal 1957 al 1964. Nel 1964 fu trasfe-rito come Curato a Manerbio, dove rimase per 18 anni dal 1964 al 1982. A Manerbio don Mario fu Direttore dell’Oratorio Femmi-nile, assistente della Gioventù Femminile di Azione Cattolica e del movimento Guide (Scouts); facevano riferimento a lui i gruppi di Scuola di Vita Familiare; in seguito gli furono affidati il Movi-mento dei Lavoratori Cattolici, la pastorale prematrimoniale, la cura degli ammalati, il ministero della Confessione e l’insegnamento di Religione nelle scuole elementari. Nel 1982 il vescovo Mons. Luigi Morstabilini lo nominò Parroco

di Lumezzane San Sebastiano: succedeva a Don Silvio Perini. Lo accom-pagnò nella nuova parroc-chia L’Arciprete di Manerbio don Angelo Zanetti.L’8 giugno 1985 aveva la gioia di portare all’Ordi-nazione Sacerdo-tale Don Lucio Sala, ora Arci-prete di Vero-lanuova. Fu Vicario Zonale di Lumezzane per otto anni; preparò e accompagnò la Visita pastorale del Vescovo Mons. Bruno Foresti. Durante un Pellegrinaggio parroc-chiale in Terra Santa, nel 1992, ebbe i primi sintomi di un male incurabile. Morì il 14 settembre 1993, a 62 anni, in ospedale a Esine. Il funerale fu celebrato nella sua chiesa parrocchiale, presieduto dal Vescovo Mons. Bruno Foresti alla presenza di moltissimi sacer-doti. Riposa nel cimitero locale.

“I sacerdoti… è la carità di Cristo che li spinge a occuparsi dei bimbi e degli anziani, dei sani e degli amma-lati, dei vicini e dei lontani… La letizia e la pace fioriscono nel sacer-dote quando egli prende coscienza di amare soltanto Dio e pur nella sua fragilità può dire al Signore: o Dio, tu sei il mio Dio; in te sta tutto il mio bene… Tu sei la mia vita,

altro io non ho. I denari, la gloria del successo terreno, le onorificenze umane non mi affascinano. Non sono i miei idoli. Invece, amo la tua casa, Signore, il luogo della tua gloria”

Mons. Foresti - Dall’omelia al Funerale di don Mario

“Una settimana fa, circa, ebbi occa-sione di incontrarmi con don Mario nella sua casa, in canonica e di averne un dialogo, un colloquio rela-tivamente breve, data la sua condi-zione di salute… a conforto della sua sofferenza mi disse che sentiva molto la comprensione dei suoi fedeli, la collaborazione dei suoi curati e la grazia di poter celebrare l’Eucaristia… Quando lo incontrai stava recitando la Liturgia delle ore insieme alla sorella suora… il pastore d’anime avverte che, come Mosè, può sostenere il suo popolo mediante la preghiera…”

Mons. Olmi - Dall’omelia alla Veglia funebre di don Mario

Speciale

La Comunità Racconta - n.3/2018

Don Mario Prandini - 25° di morte1993 - 14 settembre - 2018

Don Mario è accolto per la Prima Messa con una poesia

Don Mario celebra la sua Prima Messa a Castellettodomenica 17 giugno 1956 - Momento del Lavabo

Don Mario Prandini

Don Mario con parenti e amici - 1956

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Speciale

La Comunità Racconta - n. 3/2018

1966 - 10° di sacerdozioDon Mario celebra assiemea Don Nino e a Don Giovita

Da sinistra: Pietro, Giovanni,Don Mario, Luigi, Giuseppe,

Anna e Madre Carmela.Seduti: papà Primo

e mamma Giacomina Ferrari

Era nata a Montebello in provincia di Vicenza il 1° marzo 1905. Ebbe altri sette fratelli: Antonio, Berto, Bio, Ferruccio, Eugenio, Lina e Marietta. Quand’era ragazza tutta la sua famiglia si trasferì per motivi di lavoro a Castelletto, alla cascina Massaga.Uno alla volta i fratelli formarono tutti la loro famiglia… e lei, rimase sola!Nel 1956, quando don Mario Prandini fu ordinato sacerdote, le venne chiesto se l’avrebbe seguito come collaboratrice domestica. Ne fu entusiasta. Iniziò ad accompagnarlo subito, fin dai primi mesi a Fiesse e rimase sempre con lui, fino a che la salute glielo permise. Chi la conosceva avrebbe potuto dire che era un’esemplare Figlia di Sant’Angela, anche se Brigida non fu mai iscritta alla Compagnia. Don Mario aveva iniziato da pochi mesi il suo ministero di Parroco a Lumezzane nel 1982. Brigida fu costretta a terminare il suo servizio e venne prima affiancata e poi sostituita dalla Signorina Maria Civera di Lumezzane. Intanto Brigida, che aveva già compiuto 77 anni, si ritirò a Castelletto, prima alla Massaga presso il nipote Enrico, poi in un mini appartamento del Comune (le case Scalvini) nell’attuale Via Indipendenza. Infine fu ospitata presso la casa di riposo di Gottolengo. Lì morì il 7 novembre 1997 all’età di 92 anni. Il suo funerale fu celebrato a Castelletto e venne quindi sepolta nel nostro cimitero.► Lasciò tutti i suoi risparmi alla Parrocchia di Castelletto, come aveva disposto in testamento. Purtroppo non è possibile una verifica, non essendoci alcun riscontro scritto in archivio, né essendoci alcun registro di contabilità in riferimento a quegli anni.► Il 28 ottobre 1981 aveva costituito un Legato di lire 500.000 per la cele-brazione di Sante Messe in suffragio dei suoi familiari, consegnato al Parroco don Giulio e regolarmente depositato in Curia. Appartiene ai legati perenni (la regola vale per tutti i Legati fondati prima del 31 dicembre 1984), senza scadenza, anche se la rendita dell’anno 2017 fu soltanto di € 3,62.

Nata a Montebello (Vicenza)il 1° marzo 1905.Deceduta a Gottolengoil 7 novembre 1997.Sepolta a Castelletto di Leno

Brigida Zuffelato

Chiesa Parrocchialedi Lumezzane San Sebastiano

Alcuni pensieridi Don Mario

Il dono del sacerdozio mi trova sempre gioioso

nella scelta fatta e chiedo al Signore, mediatrice la

Vergine, di corrispondervi sempre con fedeltà.

Ciò che conta è tentare, ogni giorno, di farela volontà di Dio.

Dono, pazienza,perseveranza…non c’è salvezza

senza croce… spesso si è tentati di dimenticarcene.

BIBLIOGRAFIA► La figura di don Mario veniva ricordata a Castelletto nella Messa al Cimitero di mercoledì 3 agosto 2016. Il suo profilo veniva pubblicato in una pagina sul Supplemento Straordinario al Bollettino Parrocchiale n° 192 del 30 ottobre 2016. Il fratello Gianni mi disse che rilevava alcune imprecisioni, che insieme avremmo voluto rettificare, ma il tempo non lo ha reso possibile. ► Tale profilo venne redatto basandosi sul profilo ufficiale riportato nel libro “Il riposo dopo il tempo… - Memoria dei Sacer-doti defunti negli anni 1983/1995”, pubblicato dalla Diocesi di Brescia a cura del defunto Don Daniele Venturini nel marzo 1996.► Mi sembra molto bello il Bollettino di Lumezzane San Sebastiano – numero speciale, in 32 pagine, pubblicato a ricordo di don Mario a dicembre 1993. Dgl

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Speciale

Don Mansueto Bonera - Centenario di nascita1917 - 26 settembre - 2017

Don Mansueto BoneraIngresso a Castelletto

19 marzo 1962

Gussago, anni 40 - Gruppo di sacerdoti con il Prevosto don Faustino Togni, che è il 4° seduto da sinistra. Il 5° è l’Arciprete di Molinetto

don Giacomo Baccolo. Don Mansueto è il 3° in piedi da sinistra

Casa natale di Don Mansueto a Molinetto,ora ricostruita dalle fondamenta,

sulla via principale del paese

Mocasina - 1960 - Prima Messa di Don Natale Salodini.Il Parroco Don Mansueto è il primo inginocchiato sulla destra

La figura di don Mansueto veniva ricordata a Castelletto nella Messa al Cimitero di mercoledì 17 agosto 2016 e il suo profilo veniva pubbli-cato in una pagina sul supplemento n° 190 al Bollettino Parrocchiale del 23 ottobre 2016 al quale si rimanda. Ora, con quasi un anno di ritardo - i lettori ci perdoneranno - vorremmo fare un doveroso ricordo di uno degli

Arcipreti di Castelletto del ’900 meno conosciuti e meno ricordati, in quanto don Mansueto è stato per la nostra parrocchia “magis ostensus quam datus” (= più mostrato che dato).Figlio dei coniugi Luigi (chiamato Bigio) e Maria Maddalena Caldera, Mansueto era nato a Molinetto di Mazzano il 26 settembre 1917. Veniva alla luce nel giorno della nascita di Papa Paolo VI, quando il futuro Pontefice compiva esatta-mente 20 anni. Infuriava la Prima Guerra Mondiale e di lì a poco, ci sarebbe stata per l’Esercito Italiano la terribile e clamorosa sconfitta di Caporetto (che culminava il

24 ottobre 1917). L’abitazione di famiglia era sulla via principale del paese, in prossimità della Chiesa Parrocchiale, facilmente accessibile ai cavalli da traino, di cui Bigio era fabbro ferraio; Maddalena, dopo Antonio e Mansueto, ebbe altri figli: Mario, Serafino, Agnese, Angela e Gina. Mansueto crebbe con l’esempio dell’Arciprete don Giacomo Baccolo e del Curato don Giovanni Maria Landi; a 9 anni serviva la Prima Messa al compaesano don Faustino Togni, nominato subito professore in Seminario.Don Mansueto fu ordinato sacer-dote a Brescia il 7 giugno 1941.

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Speciale

Mocasina - 5 settembre 1965 - Mons. Felice Bonomini, Vescovo di Como,nativo del paese, celebra il Pontificale del XXV anniversario di Episcopato.

Don Mansueto è alla sua destra come Diacono.Il primo da sinistra è don Sigfrido Averoldi, nella funzione di Arcidiacono

Secondogenita di sette fratelli, Angela cresce in una famiglia dove fede e laboriosità sono trasmesse ai figli dai genitori. Nel 1941 il primogenito Mansueto diventa sacerdote e Angela seguirà il fratello, non trascurando mai i genitori e gli altri fratelli. Sarà una presenza preziosa accanto a don Mansueto a Provezze, Villanuova, Binzago e Mocasina dove, nei 10 anni di permanenza, lascerà un ricordo significativo come catechista. Nel 1979 la morte improvvisa del fratello, cappellano dell’ospedale e del monastero delle Orsoline a Gavardo, è una dura prova per lei. In seguito accetta di servire don Stefano Bona in S. Faustino a Brescia. Tornerà a Gavardo nel 1995 per aiutare la sorella Agnese nell’accudire il marito malato. Nel 2007 anche la cara Agnese, la sorella più giovane e amata, la precede in cielo. Agnese rimane nella casa della sorella e sarà sempre una presenza affettuosa e dolce per nipoti e pronipoti. La sua disponibilità al servizio e la sua vita di preghiera quotidiana sono una testimonianza che vale più di molte prediche. Negli ultimi anni le forze declinano, senza mai intaccare la mente e regalando a chi la assiste serenità e saggezza spirituale. Spesso rivolge invocazioni al Signore, prega sempre. Una frase, pronunciata in piena notte, merita di essere ricordata: “Dio è con me, e Dio può tutto, Dio può tutto”. Angela ci lascia una testimonianza di fede limpida, di spirito di servizio, di delica-tezza nel tratto. Chi seglie il Signore sceglie anche i fratelli, ha ricordato il parroco don Italo Gorni, perché Dio e i fratelli sono le due facce della medaglia della vita. I nipoti

Nata a Molinettoil 13 settembre 1919.Consacrata il 10 ottobre 1959.Deceduta a Gavardo il 4 marzo 2018, all’età di 98 anni.

Angela Bonera

La sorella Angela (Lina) lo seguì come collaboratrice domestica. Trascorse lunghi anni di ministero pastorale per lo più nascosto, ma sempre attivo e diligente.Fu dapprima Curato a Provezze (1941-1944); poi Curato a Villa-

nuova sul Clisi; in seguito Parroco a Binzago (1947-1951), Parroco a Mocasina (1951-1962) dov’è maggiormente ricordato.Arrivò a Castelletto di Leno come Parroco il 19 marzo 1962, pochi mesi dopo la morte dell’amato e

compianto arciprete don Giuseppe Bettinazzi. In quei mesi era curato di Castelletto don Paolo Barchi, che aveva guidato la Parrocchia come Vicario Economo e che poco dopo passò Parroco a Comella. A luglio 1962 arrivava a Castelletto il nuovo Curato Don Vitale Savoldi, fresco di ordinazione. Ma Don Mansueto, dopo poco più di un anno dall’in-gresso, il 30 aprile 1963, rinunciava alla Parrocchia. Aveva solo 45 anni, ma la salute veniva meno; lasciata la nostra Parrocchia si ritirò a Gavardo, dove rimase fino alla morte (per 16 anni e mezzo) come Cappellano delle Orsoline, dell’Ospedale e della Casa di Riposo. Con solerzia, con attenzione e premura si dedicò all’assistenza delle Suore, dei rico-verati e degli anziani.Morì il 7 dicembre 1979, all’età di 62 anni, poco dopo aver celebrato la Messa, mentre stava confessando un infermo, accasciandosi sul letto, stroncato da un collasso di cuore; fu inutile ogni tentativo di soccorso. Dopo il funerale fu sepolto nella Cappella dei Sacerdoti del cimitero nativo di Molinetto, dove tuttora riposa. Dgl

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Formazione

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Genitori bancomatQualche anno fa, in piena crisi, fece scalpore la notizia che i ragazzi italiani erano quelli con una maggior disponibilità di cash, ossia di soldi alla mano.La cosa non mi stupì piu di tanto. Alle serate per genitori mi capita spesso di chiedere chi utilizza con i figli grandicelli la paghetta e l’esito è sempre un po’ scorag-giante: il 5, al massimo il 10 per cento dei genitori.ll comportamento più comune è la «funzione bancomat»: i figli chiedono soldi e la mamma, il papà o entrambi esaudiscono più o meno integralmente le richieste. A volte anche i nonni o gli zii entrano a far parte del «giro bancomat», consentendo agli adolescenti di disporre alla fine, di una cifra che può risultare abbastanza significativa.È parere diffuso tra gli specialisti, anche di educa-zione finanziaria, che questa consue-tudine familiare sia perlomeno equivoca, non lasciando ai figli alcuna possibi-lità di utilizzo dei soldi dentro limiti prefissati.La paghetta, pertanto, è meglio, perché stabi-lisce la possibilità di imparare a organizzarsi all’interno di una cifra che è comunque limitata, evitando ogni sorta di tentazione consumistica e onnipotente.ln fondo, educare i figli vuol dire aiutarli a imparare a vivere, a fare scelte, a sviluppare competenze.Le regole essenziali perché la

paghetta risulti efficace sono più o meno queste.Anzitutto aspettare che i figli abbiano una sufficiente età della ragione, non prima pertanto della quinta elementare o comunque degli 11 anni, ossia alla fine dell’infanzia propriamente detta.È il padre la figura più signifi-cativa per gestire la paghetta, in quanto il paterno rappresenta quella possibilità di allontanarsi in modo regolamentato dal nido materno, che è tipica dell’età. Nel caso di presenza esclusiva della madre, occorre che la stessa proceda in una logica paterna, senza compiacenze protettive o di iper-accudimento.Le cifre sono sobrie, si inizia con poco e poi si cresce. A 11-12 anni 3-5 euro alla settimana sono suffi-cienti. A 17 anni, 20 euro vanno

bene. La cifra deve compren-dere tutto quello che serve all’auto-nomia dei ragazzi e delle ragazze, in modo che non abbiano ulteriori richieste, se non per situazioni eccezionali.Meglio una cadenza settima-nale che aiuta a

gestire i soldi su un arco di tempo sostenibile. Un mese appare una misura troppo lunga e impegna-tiva. Infine, non c’è bisogno di barattare la paghetta con l’aiuto casalingo: quest’ultimo dev’es-sere una necessità imprescindi-bile di collaborazione da parte di ogni figlio.

Daniele Novara, pedagogista

L’Osservatorio di Pavia ha calco-lato che ogni giorno in media almeno tre ore dell’informazione televisiva italiana sono costituite da cattive notizie, cronaca nera e informazione ansiogena. A partire da questi dati e dalla sensazione che le buone notizie esistono, ma non vengono raccontate abbastanza dai media, è nata, a fine 2014, l’associa-zione «The Bright Side» (in italiano «il lato luminoso») che, fautrice di un «Manifesto della positività», si occupa di mostrare anche l’altro lato dell’informazione, quello posi-tivo, e il tanto bello che accade nel mondo. Le persone che aderiscono a questa associazione costituiscono gruppi di lavoro volontari che, in giro per l’Italia, sondano quotidia-namente i media per riconoscere le buone notizie e le best practices. Le portano quindi in prima pagina, conservandole in un «contenitore digitale» gratuito e liberamente accessibile sul web attraverso i social media, in particolare Twitter (@thebrightside0) e Facebook (www.facebook.com/sidebrights). I gruppi sono composti in preva-lenza da studenti, i quali, insieme con i loro insegnanti, svolgono appunto un lavoro di ricerca e condividono le buone notizie in una bacheca social (la trovate a questo link: www.facebook.com/positi-vitybox0) insieme a tutte le altre classi partecipanti al progetto. Ogni settimana poi vengono selezionate dieci notizie positive e si crea un vero e proprio telegiornale delle buone notizie.

Matteo Adamoli

#Buonenotizie

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3 giugno25 maggio 15 agosto7 maggio

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Santi ricordati a Castelletto

S. Kevin, Abate(n. 498 - m. 3 giugno 618)

1400° Anniversario di morteFin dai 12 anni si votò alla vita monastica e sembra che sia vissuto ben 120 anni! Fondò e diresse il monastero di Glendalough in Irlanda ed è uno dei Patroni della nazione con S. Patrizio, S. Brigida di Kildare e S. Columba.

Beato Isidoro Ngei Ko Lat(Battezzato 7 nov. 1918-1950)

Centenario della nascitaFu martirizzato in Myanmar con Padre Mario Vergara, missionario del PIME, che seguiva come catechista. Entrambi vittime di un’im-boscata, furono catturati ed uccisi a colpi di arma da fuoco. Beatificati insieme.

S. Stanislao Kostka(n. 1550 - m. 15 agosto 1568)450° Anniversario di morte

Novizio polacco gesuita è uno dei tre “testimoni” del Sinodo dei Vescovi, assieme a S. Giovanna d’Arco e al B. Ivan Merz. Volò in cielo a soli 17 anni, prima di raggiungere il sacerdozio, come S. Luigi e S. Giovanni Berchmans.

S. Agostino Roscelli(n. 27 luglio 1818 - m. 1902)

Bicentenario della nascitaVisse a Genova; sacerdote dal 1946 svolse diversi inca-richi e fondò le Suore Imma-colatine per la protezione e la formazione delle ragazze bisognose. Morì all’età di 83 anni. È stato canonizzato nel 2001 da Giovanni Paolo II.

Mercedari

Il Signore mandò a liberare il suo popolo

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tæ M

ariæ Virginis de Mercede - O. de M. - 10 Agosto 1218

“Redemptionem misit Dominus populo suo”

Da pochi mesi il Santo Padre ha fatto alla Chiesa il dono prezioso di una Esortazione Apostolica: “Gaudete et exsultate”, che richiama l’unica cosa importante per ogni cristiano, il traguardo finale della santità.“Non avere paura della santità. Non ti toglierà forze, vita e gioia. Tutto il contrario… non avere paura di puntar più in alto, di lasciarti amare e liberare da Dio. Non avere paura di lasciarti guidare dallo Spirito Santo. La santità non ti rende meno umano, perché è l’in-contro della tua debolezza con la forza della grazia”.Gioia ed umorismo sono

sentimenti vicini alla santità; se ne staccano invece note-volmente tristezza e ingrati-tudine. Una persona gioiosa è anche attraente.Il 10 agosto 1218 (800 anni fa) veniva fondato da San Pietro Nolasco a Barcel-lona in Spagna l’Ordine dei Mercedari, con lo scopo di riscattare dai Mori i cristiani rapiti e venduti in Africa come schiavi. Nei secoli sono davvero moltissime le figure di Santi e Beati dell’Or-dine, quasi tutti martiri, che cerchiamo di ricordare, almeno parzialmente, in un modesto e semplice sten-dardo. Sulla scia dei santi, vicini o lontani nel tempo, mi piace rievocare anche figure poco conosciute, delle quali si ricorda qualche partico-lare anniversario di nascita o di morte. Ne abbiamo menzionati davvero tanti, riportando le loro immagini, in formato grande o piccolo, sulle pareti della navata della nostra Chiesa, che tutt’a un tratto, sono diventate strette e insufficienti: ben 37 Santi e Beati da maggio ad agosto. Qui sotto vedete le immagini dei quattro che mi sembrano più significativi…I Santi ci fanno compagnia, non devono farci paura, ricorda il Papa, e noi li amiamo, perché loro hanno

amato il Signore e i fratelli.Ecco gli altri che abbiamo ricordato, giorno dopo giorno:B. Blandina del Sacro Cuore (18 maggio - 100° ann. di morte); S. Crispino da Viterbo (19 maggio - 350° di nascita); B. Tomàs Valera Gonzalez, martire (20 maggio - 100° di nascita); B. Maria Domenica Brun Barbantini (22 maggio - 150° di morte); S. Maria Anna di Gesù de Paredes (26 maggio - 400° di nascita); B. Juan Moya Collado, martire (31 maggio - 100° di nascita); B. Giuseppe Thao Thien, protomartire del Laos (2 giugno - 100° di nascita); S. Eustorgio II, Vescovo di Milano (6 giugno - 1500° di morte); S. Andronico di Perm, Vescovo russo martire (7 giugno - 100° di martirio); S. Anna di Kasin (12 giugno - 650° di morte); S. Ranieri Scàcceri di Pisa (17 giugno - 900° di morte); S. Eren-trude (30 giugno - 1300° di morte); S. Lidano d’Antena (2 luglio - 900° di morte); S. Raimondo Gayrard (3 luglio - 900° di morte); S. Elia I, Patriarca di Geru-salemme (4 luglio - 1500° di morte); S. Paolo Liu Hanzuo, sac. martire in Cina (9 luglio - 200° di martirio); B. Carlos Manuel Rodri-

guez Santiago (13 luglio – 100° di nascita); S. Nicola II Romanov, Zar di Russia (17 luglio - 150° di nascita e 100° di morte violenta); S. Giuseppe Maria Dias Sanjurjo, Vesc. Mart. in Vietnam (20 luglio - 200° di nascita); S. Vandregisilo, ab. (22 luglio - 1350° di morte); B. Dionisio Pamplona Polo, sac. mart. (25 luglio - 150° di nascita); S. Austindo di Auch, vesc. (26 luglio - 950° di morte); S. Maria de Jesus Sacramentado, rel. fond. Prima Santa Messicana (30 luglio - 150° di nascita); B. Giovanni Bufalari da Rieti (1° agosto - 700° di nascita); S. Pietro Giuliano Eymard, sac. (2 agosto - 150° di morte); S. Basilio il Bene-detto, asceta di Mosca (2 agosto - 550° di nascita); B. Luis Quintas Duran, martire (4 agosto - 100° di nascita); S. Marianna Cope, rel. (9 agosto - 100° di morte); B. Giovanni di Santa Marta, sac. mart. in Giappone (16 agosto - 400° di martirio); S. Chiara di Montefalco (17 agosto - 750° di nascita); S. Edberto, re (25 agosto - 1250° di morte); S. Tommaso Cantelupe, vesc. (25 agosto - 800° di nascita); S. Beatrice di Nazareth, in Belgio (29 agosto - 750° di morte).

Dgl

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Anniversari

Centenario della Vittoria4 novembre 1918

3 novembre 1918 - PadovaVilla Giusti: firma dell’armistizio

Le truppe italianeentrano a Vittorio Veneto

Castelletto - Monumento ai 30 Caduti della Grande Guerra.

Ci ritorneremo sul prossimo bollettino

Si avvicina, come ogni anno, la Festa della Vittoria. Così era chiamato il 4 novembre. La storia ci riporta a cento anni fa, 1918, al giorno in cui tutti esul-tarono per la fine della Guerra. Negli anni 1910-1914 s’era diffuso in modo sempre più capillare il prurito di fare la guerra. Era passato quasi mezzo secolo dalle ultime Guerre d’In-dipendenza del Risorgimento; gli esseri umani erano diventati troppi (principio malthusiano) e si doveva operare una selezione: la guerra avrebbe salvato gli eroi, i migliori, quelli che meritavano di sopravvivere eliminando gli altri in sovrappiù. Le classi povere credevano che la guerra avrebbe portato ugua-glianza tra i ceti sociali cancellando

le più stridenti ingiustizie. In Europa alcuni ricchi (i veri e grandi ricchi: industriali, banchieri…) che avevano capito che la guerra sarebbe stata per loro un grosso affare: industrie, lavoro, investimenti, guadagno! Così s’iniziò a combattere una guerra di propaganda: si dovevano convincere le masse che la guerra avrebbe portato benefici. Si doveva pagare la stampa, perché diffon-desse il pensiero interventista; biso-gnava convincere gli uomini dei governi e della politica, perché prendessero provvedimenti a favore di una guerra. Così iniziò una guerra di soldi prima di quella delle armi. Mentre la scintilla s’accendeva a Sarajevo con l’attentato del 28 giugno 1914 che uccideva l’ar-ciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero Austro-Ungarico e la moglie Sofia, in Italia dovevano scen-dere ancora fiumi di denaro dall’Europa per comperare propaganda e garantirsi le future alleanze. I contrari alla guerra erano scherniti come vili, vigliacchi, gente ripugnante, perché senza coraggio; anche molti giovani che sarebbero stati chiamati alle armi vedevano nella guerra l’occasione per manifestare il proprio valore e coraggio per la patria. L’Italia entrò in guerra con Francia, Inghilterra e Russia (Intesa o Alleanza) contro gli imperi centrali d’Austria, Germania, Ottomano il 24 maggio 1915. Non è facile descrivere cos’è stata la guerra (sono 60 mila le pubblicazioni inerenti. Vi assicuro che io non le ho lette tutte!). Abbiamo studiato a scuola le sintesi prese dai bollettini di guerra ufficiali. Negli ultimi anni alcuni studiosi hanno avuto il merito di raccontarci un’altra guerra, quella vissuta dai soldati, dalle truppe, raccogliendo numerosi scritti, testimonianze e racconti di prima mano. Presto i fervori iniziali si rivelarono come tremende illusioni. I grandi ideali si scontravano con una realtà assai diversa: marce forzate, equipaggiamento inade-

guato, mancanza ci cibo, carburanti e munizioni, assenza di logistica e di stra-tegia militare, ordini assurdi e contrari al buonsenso. I militari delle truppe erano galvanizzati dalla guerra, ma chi prendeva le decisioni non era quasi mai all’altezza delle proprie responsabilità. Mancava una strategia: vennero ordi-nate carneficine inutili: all’assalto! Con la baionetta contro le trincee nemiche, dovendo superare a mani nude il filo spinato di protezione e mentre il nemico sparava colpi a raffica con la mitraglia-trice: tanto, prima o poi il numero dei colpi sparati sarebbe stato superato dal numero dei soldati all’assalto (una tattica geniale)! Si rispondeva alle nuove armi (mitragliatrici, aerei) con i vecchi metodi di combattimento dell’ottocento, studiati sui manuali militari, ormai inadeguati (marce a piedi, assalto con la baionetta) lasciando sui campi di batta-glia una quantità enorme di vittime da entrambe le parti. Gli italiani chiamati alle armi furono 6 milioni; si essi 600 mila morirono (uno su dieci!). Anche i soldati delle truppe capirono presto che i primi nemici non erano dall’altra parte del fronte, ma erano i loro generali che impartivano gli ordini! “Traditori, signori ufficiali/ che la guerra l’avete voluta/ scannatori di carne venduta/ e rovina della gioventù” diceva una canzonetta censurata e il poeta Trilussa, da Roma, in vernacolo, dava voce ai pacifisti: “Fa’ in magnera, Gesù bello, /che ’na scheggia de mitraja/ spacchi er core a la canaja/ ch’ha voluto ’sto macello!”.L’Italia fu tra i vincitori; ma cosa vinse? 600 mila morti? Le ingiustizie? Dopo la guerra si moltiplicarono più di prima. Le disparità? I ricchi diventarono più ricchi e si fregiarono di medaglie, mentre i poveri, oltre ad aver combattuto e subito ogni difficoltà si ritrovarono dopo la guerra ancora più poveri di prima!

Dgl

Crocedi Vittorio Veneto

20

Anniversari

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Cinquantenario del “sessantotto”Un anno che dura da cinquanta

1968: contestazioni degli studenti

La fine della Primavera di Praga

Nella notte tra il 20 e il 21 agosto 1968 le truppe russe invasero la Cecoslovac-chia e posero fine al sogno riformista della Primavera di Praga, iniziata con l’elezione il 5 gennaio precedente di Alexander Dubcek a Segretario del Partito Comunista.

Ci vorrà ancora qualche anno per lasciar decantare i fatti e poterli studiare con maggior completezza e senza parzialità ideologiche di sorta. Cinquant’anni sono pochi per inquadrare in modo corretto una quantità di eventi, fatti e personaggi, compreso ciò che ha preparato ed è seguito dopo quell’anno fatidico. Ci sono numerose pubblicazioni, alcune ad alto livello, che possono aiutare a capire. Ma: cosa è avvenuto? Tutto e niente! Tutto: perché dopo il ’68 nulla è stato più come prima; niente: perché non esiste un fatto, una data precisa come riferimento. Qualcuno addirittura dice che il sessantotto è un anno che dura da cinquanta! Tutto si fa risalire alla contesta-zione degli studenti: quella di Parigi (maggio 1968); in Italia le università di Pisa (febbraio 68), Trento e Venezia (novembre 68), contro ogni forma di autorità. Prece-denti di contestazioni clamorose s’erano avute già nelle università

di Berkeley (California, 1964), alla Sapienza di Roma (1966). Molte contestazioni s’erano anche colorate politicamente: col libretto rosso di Mao (pubblicato nel 1964), con le immagini di Ernesto Guevara, il Che (simbolo della rivoluzione cubana del 1956-59), con proteste contro la guerra degli USA in Vietnam (1967). Don Lorenzo Milani entrava a gamba tesa scrivendo: L’obbedienza non è più una virtù (1965) e Lettera a una professoressa (1967): un colpo contro l’esercito e un durissimo affondo contro la scuola pubblica, vista come “un ospedale che cura i sani e che respinge i malati!”. Si voleva contestare specialmente una forma diffusa di autoritarismo (cfr. Rossana Rossanda, L’anno degli studenti, Bari, De Donato, 1968) rilevando la novità e l’originalità delle proteste. Si denunciavano le ingiustizie, le baronie, i soprusi di un mondo ripiegato su se stesso e sui propri privilegi.L’anno seguente fu l’anno della contestazione degli operai (1969), poi cambiarono i diritti civili in Italia come la legge sul divorzio (1970), la legalizzazione dell’aborto (1978), l’introduzione del servizio civile, legge Basaglia, riforma carceraria e diritto di famiglia… Dalla conte-stazione studentesca si formarono schegge che schizzarono fino al terrorismo armato di destra e di sinistra e che seminò una terribile serie di stragi e attentati (da Piazza Fontana a Milano – 1969, per arri-vare alla stazione di Bologna – 1980, passando da Piazza Loggia a Brescia – 1974 per dirne solo alcuni). C’è chi vede terminare il sessantotto nel 1978, dieci anni dopo: la strage di

QUEL SESSANTOTTOdi Piergiordano Cabra

Chi, a suo tempo, non è stato impli-cato, in un modo o nell’altro, nel sessantotto, lanci la prima pietra! Chi non è stato adolescente? Per alcuni è stato un momento partico-larmente acuto della perenne lotta tra chi difendeva i mali tradizionali e chi voleva sostituirli con nuovi mali. Naturalmente sia i conserva-tori che i progressisti non volevano i mali, parlavano anzi di beni o di valori, anche se assai diversi… Si cominciò con la rivoluzione cultu-rale e si terminò con la cultura della rivoluzione. Si cominciò con la sociologia e si trovò rifugio nella psicologia. Si partì da Karl Marx, ci si trovò sotto Adam Smith. Si fece un esame accurato delle colpe della società e ci si dimenticò di fare l’esame di coscienza personale, dando inizio ad una stagione d’ir-responsabilità personale e collet-tiva. L’adolescenza, con tutte le sue contraddizioni, è pur sempre un momento di crescita. Ma guai a restarci troppo a lungo!

(VdP, n°32-2018, prima pagina)

Via Fani a Roma e l’assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, a cui seguono negli anni Ottanta l’involuzione ed il riflusso…E in casa nostra? Il Concilio Vati-cano II (1962-1965) sembrava aver aperto tutto nella Chiesa, con cambiamenti epocali. Nel 1968 si acuì invece un’acida contestazione ecclesiale: avvennero l’occupazione del Duomo di Parma, la formazione delle comunità di base (l’Isolotto a Firenze, l’Oregina a Genova, San Paolo a Roma) in lotta per una Chiesa povera, libera, umile e profetica al servizio dei poveri, degli oppressi e dei perseguitati (cfr. M. Boato, Contro la Chiesa di classe. Docu-menti della contestazione ecclesiale in Italia, Marsilio, 1969). Ci furono infine molti altri risvolti: la liberazione dai tabù della sessualità, il femminismo (sostenitore di un’af-fermazione egoistica della donna) e regole del tipo: è vietato vietare!Cosa rimane oggi? Ci sono stati, sì, input interessanti e positivi, ma a me sembra che resti soprattutto un cumulo di macerie. La civiltà a cui appartengo sta arrivando al capolinea distruggendo se stessa. Le prepotenze e le ingiustizie conti-nuano nella società civile e in quella ecclesiale: prima del ’68 erano evidenti e sotto gli occhi di tutti; oggi continuano, anche peggio di prima, ma in modo più intelligente ed ipocrita.

Dgl

21La Comunità Racconta - n.3/2018

Varie

Arriva anche il tempodi una malattia grave...

Siamo rimasti tutti sconvolti vedendo in TV i video e le immagini dell’infernale esplosione di martedì 7 agosto 2018, avvenuta sulla conge-stionata autostrada A 14 a Borgo Panigale, nei pressi di Bologna, quando un camion carico di prodotti petroliferi, in coda, tamponato il mezzo pesante che lo precedeva prendeva fuoco, cui seguiva l’esplo-sione con crollo della sede stradale e l’apertura di un’immensa voragine sulla strada sottostante.

Ma la realtà superava di gran lunga la fantasia: il martedì 14 seguente, vigilia di ferragosto, in tarda mattinata implodeva uno dei piloni del Ponte Morandi di Genova, un avveniri-stico viadotto sull’Autostrada A 10, che crollando travolgeva e trascinava con sé 200 metri di autostrada con i mezzi in transito in quel momento. Il bilancio del disastro è terribile: 43

vittime, 9 feriti, 558 persone sfollate dagli edifici sottostanti la parte del ponte rimasta, 30/35 le auto coin-volte e 3 tir (secondo i dati aggior-nati della Prefettura di Genova). Anche a Castelletto, come in tutte le chiese d’Italia, abbiamo pregato in suffragio dei morti e per il conforto delle numerose famiglie coinvolte.

ADESSO CI DOMANDIAMO: quando la sicurezza delle

persone verrà messa davanti alla ripartizione degli utili dei concessionari (il dio denaro!)

e prima di ogni ottusa burocrazia che s’accontenta

di eseguire nella legalità anche contro ogni evidenza

di buonsenso contraria?

La vita è troppo preziosaper essere sprecata!

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Felicitazioni

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Genetliaci speciali di alcune nostre Suore

Saluti da Ca’ Vio (Venezia): Albina, Rogelio e Franco

Saluti dalla Valle Dorizzoa Bagolino:

Aurora, Michela, Diego,Erica

e Beatricecon degli ombrelli

improvvisati

RadioParrocchiale

Per essere sempre informati...

www.vatican.vawww.parrocchiacastelletto.itSito internet ufficiale del VaticanoSito internet della parrocchia

Suor Almarosa Mazzoletti Nata a Castelletto di Leno il 5 luglio 1923, si consacrava il 5 ottobre 1948 tra le Suore Dorotee da Cemmo

Suor LuciaLosio Nata a Castelletto di Leno il 31 maggio 1933, si consacrava il 15 ottobre 1958 tra le Suore Dorotee da Cemmo

Auguri! Saremmo felici di averle tra noi durante una celebrazione della Santa Messa, impegni e salute permettendo...

Sr. Alda e AnnaMarcolini Gemelle, nate a Brescia il 24 agosto 1937, Suor Anna, vestita di bianco, si consacrava il 6 agosto 1958 a Pella (Novara) tra le Figlie di Maria Ausilia-trice. E Suor Alda 2 anni dopo.

Suor Flaminia Zana Nata il 23 giugno 1936, si consacrava il 15 ottobre 1958 tra le Suore Dorotee da Cemmo. Fu a Castelletto dal 1° ottobre 1968 al 31 luglio 1970.

70°

60° 60°

60°

23La Comunità Racconta - n. 3/2018

Felicitazioni

25° di SacerdozioDiaconato

Nuove Ordinazioni Sacerdotali

Don Andrei Burak, che ho conosciuto tramite l’As-sociazione Chiese dell’Est e che ho aiutato negli studi in Seminario dal 2014, di anno in anno, ha terminato la sua preparazione ed è stato ordinato presbitero a Pinsk in Bielorussia del Sud il 23 giugno 2018 dal Vescovo Diocesano. L’aiuto economico, una “adozione a distanza” di seminaristi dell’Est Europeo è assai prezioso per giovani poveri ai quali sarebbe preclusa la prepa-razione agli ordini. Anche Aiuto alla Chiesa che Soffre promuove adozioni simili in vari luoghi del mondo. Dgl

Don Francis Chikwado Onwuchulum.A destra nella foto, ha prestato servizio da Seminarista a Castelletto durante i periodi natalizi e pasquali mentre era studente a Roma presso la Pontificia Univer-sità della Santa Croce e residente presso il Collegio Internazionale Sedes Sapientiæ, ordi-nato Diacono il 2 aprile scorso, ha ricevuto ora nella sua Diocesi nige-riana l’Ordinazione Presbiterale il 14 luglio 2018 dall’Arcivescovo di Onitsha Valerian M. Okeke presso la Basilica della Santissima Trinità e ha celebrato la sua Prima Santa Messa nella Chiesa di San Giovanni a Neni in Nigeria. È stata una

Dal cuore dell’Africa nera ci arriva la se-guente lettera:Buongiorno,Don Gianluca, Vi scri-vo con tanta gioia e piacere dall’Arcidio-cesi di Tamale. Spero che lei stia bene tra gli impegni ed attività del-la parrocchia. Sto bene anch’io, ma devo adat-tarmi a nuove attività in diocesi. Vi informo della mia ordinazione diaconale avvenuta sa-

bato 21 luglio nella Cattedrale di Tamale. Sono sicuro della vostra continua preghiera, ma vi chiedo soprat-tutto di pregare per me e per la mia famiglia, affinché possa rispondere fedelmente alla chiamata di Dio in questo modo. Pregherò anche per lei. Mi saluti tutti i parrocchiani di Castelletto. Sarete sempre nel mio ricordo e nelle mie preghiere.Buona giornata. Don Vitus Naameh

Don Francesco Bacchetti, originario di Bagnolo Mel-la, frequentò il Seminario Diocesano di Brescia assieme a me negli anni 1979-1990. Veniva ordinato Sacerdote il 12 giugno 1993 e dopo aver prestato servizio in diverse parrocchie, è da due anni Curato a Carpenedolo. L’ho invitato la sera di San Salvatore a celebrare i Vespri Cantati e la Santa Messa Solenne alle ore 20 il 6 agosto, festa per la nostra parrocchia, nel ricordo del 40° anni-versario di morte del Beato Paolo VI, Papa. Dgl

BIELORUSSIA

GHANA

NIGERIA

festa meravigliosa di tutto il suo villaggio: canti, danze e colori sgargianti, soprattutto nell’abbiglia-mento delle ragazze e delle donne. Don Francis ci ha mandato numerose foto con gruppi caratteri-stici nei costumi tradizio-nali africani.

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Felicitazioni

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Quest’anno scolastico la Scuola Primaria di Castel-letto ha perso due maestre che hanno fatto la storia della nostra scuola lasciando un segno che rimarrà nella memoria e nel cuore di tutti i ragazzi/e che hanno avuto la fortuna di essere formati da due brave insegnanti. La maestra Maria Di Stasio dopo 39 anni di servizio, va in pensione meritata. La scuola e la famiglia sono state i capisaldi della sua vita, alle quali ha dedicato tutto il suo tempo con passione, amore e bontà. Come maestra ha cresciuto ragazzi e ragazze insegnando loro il bene comune, convivere rispettando tutte le diversità culturali, sociali e religiose. Questo è il compito principale di una maestra, che oltre ad insegnare a leggere, a scrivere, a far di conto, ha il dovere di insegnare a riflettere e ragionare sulle cose, a condividere con pazienza e dolcezza i valori che

Un grazie e un saluto a due maestre

Happy Birthday auguri a GABRIELE EPISper i 10 anni compiuti il 24 agosto 2018

CompleannI in oratorioInfo: Luca 348-0785201

ci permettono di convivere, rispettandoci e collaborando per un futuro migliore. Grazie maestra Maria!La maestra Tiziana Dada ci lascia per un’altra scuola, per una scelta personale. In questi ultimi anni la maestra ha svolto il ruolo di respon-sabile di Plesso con impegno e passione. Ha saputo creare un rapporto con la nostra comunità positivo con iniziative culturali di alto livello. La nostra scuola perde una maestra che ha dato molto, ma sappiamo che il suo lavoro non sarà dimenticato e verrà portato avanti da altre maestre. Grazie maestra Tiziana!

Maestro Arturo Piubeni e colleghi

Maestra Tiziana Dada

La maestra Maria Di Stasio al centro col bouquet di fiori, abbracciata dal marito, maestro Luigi D’Urso

25La Comunità Racconta - n. 3/2018

Anagrafe

Battesimi

5. - 6. Anna e Alessandro Dancellidi Giancarlo e di Mariafiore Colombo

battezzati il 13 maggio 2018

7. Elia Zangarinidi Gabriele

e di Stefania Racettibattezzato

il 10 giugno 2018

8. Giada Agnaridi Miki

e di Daniela Beduschibattezzata

il 10 giugno 2018

9. Alessio Casarottodi Andrea

e di Monica Perottibattezzato

il 17 giugno 2018

10. LeonardoPellegrinelli di Paolo

e di Chiara Favagrossabattezzato

il 15 luglio 2018

Matrimonio

1. Davide Imberti e Mariagiulia Bertocchisposati il 1° giugno 2018

Preparazione ai BattesimiQuando? lunedì 10 settembre 2018lunedì 18 settembre 2018

Dove? in canonica - ore 20.30(un’oretta, puntuali!)- è richiesta la presenza di papà e mamma- non portare i piccoli...

Il terzo incontro è concordato dal Parroco con le singole famiglie presso l’abitazione con la presenza dei padrini.

N.B.: ricordarsi di compilare la domanda di battesimo e l’autocertificazione d’idoneità dei padrini

Celebrazione dei BattesimiDurante la Messa:- domenica 7 ottobre 2018 ore 10,00Quanto costa? I sacramenti non costano nulla. È consuetudine fare un’offerta alla Parrocchia in occa-sione del Battesimo, secondo le possibilità e la genero-sità della famiglia.Da noi non è fissata nessuna tariffa, confidando nel buon cuore delle famiglie.

26

Era nato a Pedergnano di Erbusco-Villa il 23 dicembre 1929, quarto di sei fratelli, due dei quali morti ancor neonati. Dopo alcuni mesi dalla scoperta di un male incurabile ai polmoni (era il 19 marzo di quest’anno), papà si è spento serenamente presso l’abitazione di Rovato. Nell’ultimo mese era stato assistito giorno e notte dalla moglie Paola e dal figlio Stefano. Il giorno della morte, 17 luglio, eravamo presenti tutti e tre al suo letto. Verso le ore 13 gli avevo dato per la seconda volta l’Unzione degli Infermi (che aveva ricevuto con devo-zione già dieci giorni prima). Mentre mamma gli teneva la mano destra e mio fratello la sinistra, io recitavo le preghiere per l’affidamento dei moribondi. Alle ore 13.22 (circa) papà volava in cielo, concludendo la sua vita terrena di 88 anni, 6 mesi e 24 giorni. Dopo il fune-rale, celebrato nella Chiesa Collegiata di Rovato, è stato sepolto nel Cimitero di Erbusco, dove riposano i suoi genitori, i suoi nonni paterni e molti dei nostri parenti.Grazie, Signore, che ci hai dato un uomo come papà, che è stato sempre vicino a noi. Da lui abbiamo imparato

valori umani e cristiani, preziosi per la vita, fra i quali laboriosità, dedizione alla famiglia, sincerità e fedeltà alla parola data. Accoglilo ora nel tuo Regno di pace e donagli il premio riservato ai tuoi servitori fedeli. Il figlio - Don Gianluca

Ciao Daniele, mai avremmo pensato di dover piangere così prematu-ramente la tua scomparsa. La tua più grande passione, la moto, ti ha portato via in un pomeriggio d’estate. Non eravamo pronti a tutto questo, ci hai lasciato attoniti e senza parole, gettan-doci in un dolore profondo. Ciò

che ci consola è il pensiero che chi ti ha conosciuto ti ha voluto bene e ci ha circon-dato di affetto in questi giorni, dimostrando che eri un ragazzo buono, semplice, allegro e apprezzato da tanti, che con te condivi-devano le giornate, le passioni, il lavoro. Speriamo un giorno di poterti riabbracciare.

Mamma Carla, papà Giacomo e Milena

Mamma Rosi nasce a Gottolengo (BS) il 23 agosto 1929, il tremendo periodo della seconda guerra mondiale la vede ancora piccola, ma non le risparmia difficoltà, privazioni e sofferenze. La vita comunque prosegue e all’età di 19 anni, il giorno 29 aprile 1949 si sposa nella Chiesa di Castelletto con papà Erminio, che invece la guerra l’ha vissuta in prima persona, al fronte. Nell’anno 1964 poi, per motivi di lavoro si trasferiscono a Brescia dove vivono fino a quando la morte non se li porterà via. Dalla loro storia d’amore nasciamo noi due figlie Liliana e Mirella, abbiamo la fortuna di crescere in una fami-glia unita, che fa di tutto per non farci mancare nulla, soprattutto l’amore dei genitori verso i figli. Ora che mamma Rosi ci ha lasciato ed ha raggiunto papà

nella pace dei giusti, a noi rimane il grande vuoto dell’abbandono, un incolmabile dolore. Mamma, noi cercheremo di mettere in atto i tuoi preziosi insegnamenti, custodiremo l’amore che ci unisce a te e a papà, sapendo che questo amore sincero impedisce alla morte di prendersi tutto. Continueremo a sentirti vicina, con la consape-volezza che i nostri cari sono nelle mani buone e forti di Dio. Ciao mamma Rosi, arrivederci! Grazie di tutto e continua a starci vicina e a proteggerci. Le tue figlie, i tuoi nipoti e i tuoi pronipoti

La Comunità Racconta - n. 3/2018

Defunti

I nostri morti

Si ricordano anche

8. Maria Vibrionived. Francini di anni 78

nata il 19 agosto 1939morta il 13 maggio 2018

Natale Lodadi anni 88

nato il 23 dicembre 1929morto il 17 luglio 2018Mons. Luigi Corrini

di anni 90nato il 26 settembre 1927morto il 16 luglio 2018

Faustina Lorenzettidi anni 93

nata il 28 settembre 1924morta il 19 agosto 2018

Sorella di Suor Adelina e della defunta Suor Adele

10. Davide Mancinidi anni 91

nato il 24 agosto 1926morto il 21 maggio 2018

9. Daniele Mordi anni 72

nato il 26 aprile 1946morto il 16 maggio 2018

11. Mario Antoniolidi anni 46

nato il 13 agosto 1971morto il 25 maggio 2018

12. Ernesto Treccanidi anni 92

nato il 19 settembre 1925morto il 1° giugno 2018

13. Rosina Boldrinived. Bonelli di anni 88nata il 23 agosto 1929

morta il 17 giugno 2018

15. Eliseo Corinidi anni 80

nato il 16 luglio 1928morto il 4 agosto 2018

Era residente alla Cascina Olmo

ed è stato sepoltonel Cimitero di Leno

presso la tombadi famiglia

14. Daniele Camelettidi anni 28

nato il 29 dicembre 1989morto il 29 luglio 2018

27La Comunità Racconta - n. 3/2018

Un po’ di conti

Elemosine e candele votive - febbraio € 50,00Offerte varie per manutenzione 2 caldaie € 311,60Offerte varie per Gas riscaldamento € 657,03Dai malati - marzo € 25,00In mem. def. Scolari Domenico € 50,00Elemosine e candele votive - marzo € 210,00Dai malati - Comunione Pasquale € 230,00Offerte varie per Gasolio chiesa € 702,72Gruppo mamme ravioli - marzo € 800,00Buste degli ulivi benedetti € 130,00NN – in mem. def. Don Pietro Lanzanova € 500,00Battesimo di Nicole Epis € 50,00Offerte varie per Gas riscaldamento € 883,92Dalle uova benedette di Pasqua € 175,00Elemosine e candele votive - aprile € 110,00Dai malati - maggio € 50,00In mem. def. Antonioli Mario € 50,00Elemosine e candele votive - maggio € 150,00Matrimonio Imberti-Bertocchi € 150,00Dai malati - giugno € 90,00Elemosine e candele votive - giugno € 110,00Offerte varie per ostie e candele € 330,00Dai malati - luglio € 80,00Battesimo di Leonardo Pellegrinelli € 50,00Elemosine e candele votive - luglio € 120,00NN per funerale € 50,00Dai malati - agosto € 60,00In mem. def. Corini Eliseo € 50,00Gruppo feste di Squadretto € 200,00Elemosine e candele votive - agosto € 200,00PER LE OPERE STRAORDINARIE DELLA CHIESAPrima domenica di marzo € 190,00Musa Maria € 50,00NN - 50° di nozze € 100,00Prima domenica di aprile € 300,00Per benedizione casa 4 offerte da € 20,00In mem. def. Prandini Giovanni € 1.000,00Calestani Palmira € 20,00Sorelle Moretti € 50,00Battesimo di Filippo e Tommaso Dada € 200,00Battesimo di Andrea Sturla € 50,00In mem. def. Tomasoni Fabio € 50,00Per 3 benedizioni di case € 100,00Famiglie dei Cresimati € 500,00In mem. def. Zinetti Cornelio e Martina € 100,00In mem. def. Prandini Giovanni € 50,00

Offerte raccolte dall’11 febbraio al 31 agosto 2018In mem. def. Zappa Marta ved. Koj € 250,00Prima domenica di maggio € 400,00In mem. def. Braga Luigi € 70,00In mem. def. Perotti Giulia € 150,00Battesimo di Anna e Alessandro Dancelli € 200,00Torte per la festa della mamma € 600,00Elemosine - Festa Patronale € 450,00Buste per la Festa di Santa Restituta € 2.580,00In mem. def. Tomasoni Vittorio € 50,00In mem. def. Mancini Davide € 500,00Prima domenica di Giugno € 200,00Via Papa Giovanni per Messa 4 giugno € 58,00In mem. def. Treccani Ernesto € 50,00Battesimo di Giada Agnari € 50,00Battesimo di Elia Zangarini € 100,00Battesimo di Alessio Casarotto € 100,00Prima domenica di Luglio € 200,00Carella Agnese € 20,00A. L. € 20,00In mem. def. Loda Natale € 1.000,00NN per anniversario nozze € 50,00Sottoscrizione a premi promossa dal Grest € 1.680,00Cene del Grest in Oratorio (3a settimana) € 1.757,00Prima domenica di Agosto € 160,00NN per Battesimo € 100,00PER L’ORATORIOPer compleanno 23 offerte da € 20,00Per uso teatro € 80,00Per uso sale € 56,00Per compleanno € 30,00Per uso tavoli € 20,00Festa di San Domenico Savio € 200,00Per uso sala € 50,00Per uso tavoli € 50,00

ENTRATE PARTICOLARI Comune di Leno - Contributo LR 12/05 € 3.130,65RACCOLTE PARTICOLARIQuaresima di fraternità - adulti € 300,00Quaresima bambini - cassettine € 210,00Alimenti per la Caritas - valore circa € 25,00Luoghi Santi - Venerdì Santo € 150,00Per il pane di Sant’Antonio € 85,00Giornata per la carità del Papa € 120,00Per il Bollettino n° 1-2018 € 2.021,00Per il Bollettino n° 2-2018 € 1.752,00

S. Domenico Savio 2018

► Si ringraziano la signora Mariagiulia Pilenghi ed il signor Domenico Musa che hanno preparato ed offerto una giganto-grafia col volto di San Domenico Savio per la paratura della chiesa;

► Si ringraziano i malati che hanno offerto una nuova statua di gesso (cm 40) di San Rocco, festeggiato il 16 agosto scorso.

Noncorreretroppo...

Se vuoi fare un’offerta:CONTO CORRENTE PARROCCHIA

IT22 J083 4054 6310 0000 0050 001

Grest 2018 - gruppo dei bambini con gli animatori (in arancio)sul sagrato della nostra Chiesa

Mons. Giovanni Zerbini, Vescovo Salesiano Missionario, coi bambini al termine della Santa Messa Solenne celebrata a Castelletto domenica 13 maggio 2018