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S E T T I M A N A L E D I O C E S A N O D I P A D O V A

del popolo

OPENFIELD Sabato l’incontro diocesano. In allegato, APPunti sui giovani e lavoro

Senza dignità non c’è crescita� Da Cagliari e dalla Settimana sociale

dei cattolici italiani è arrivato un invitochiaro: la questione del lavoro va ri-

messa al centro dell’azione pastorale dellenostre chiese. In tutte le sue sfaccettature,ma con una particolare attenzione al temadei giovani, che più di tutti vivono sulla pro-pria pelle i limiti (e le storture) di un’econo-mia stretta tra la crisi e le spinte di un’inno-vazione che rischia di ritorcersi contro l’uo-mo, se non governata con attenzione.

Libero, creativo, partecipativo, solidale.Così i cattolici italiani sognano il mondo dellavoro, così cercano di tradurlo in praticacentinaia di esperienze presentate a Cagliarie raccolte in tutta Italia. Ma i problemi sonodavanti agli occhi di tutti. Come affrontarli,come dare ali a un lavoro più dignitoso – eper questo motore di autentica crescita – saràuno dei punti di partenza di Openfield,l’evento organizzato dalle associazioni dio-cesane sabato mattina. Ma le giornate di Ca-gliari avranno bisogno di tempo per sedi-mentarsi. A uno dei temi cruciali, ovvero illavoro dei giovani, è dedicato APPunti, l’in-serto di questo mese in allegato alla Difesa.

� a pagina 31 e in allegato

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�669 mila famiglie con minori incondizione di povertà assoluta che,

una volta sostenuti i costi per la casa eper la spesa alimentare, possono spende-re solo 40 euro per la cultura e 7,60 perl’istruzione al mese. È un fenomeno cheinveste tutto il paese, quello descritto dal-l’Atlante dell'infanzia a rischio di Save theChildren, che si concentra in particolaresulla realtà della scuola nel cinquantesi-

mo anniversario della morte di don Milani. I bambini in questa situazione sono

1.292.000, il 14 per cento in più in unsolo anno, e proprio la scuola – ha ricor-dato presentando nei giorni scorsi l’inda-gine Valerio Neri, direttore generale del-l'organizzazione umanitaria – «è il luogoin cui i talenti e le relazioni vengono svi-luppati». Eppure «continuiamo a trovarcidi fronte a una scuola che, a volte, ali-menta le disparità. Ecco perché è neces-sario che sia riconosciuto il diritto di tutti ibambini a un’eguale istruzione, a prescin-dere dal contesto sociale ed economico incui vivono». Certo, negli ultimi decennisono stati compiuti importanti passi inavanti nel contrasto alla dispersione sco-lastica, ma oltre 130 mila ragazzi a ri-schio ogni anno nel nostro paese sonouno scandalo che rimane inaccettabile.

� a pagina 9

Bambini poveri, sfida per la scuola

SAVE THE CHILDREN Atlante dell’infanzia a rischio

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gnal

ati ACLISTA PADOVANO

Impegno per il bene comuneLavoro, immigrazione, riformadel terzo settore, cultura, servizifiscali, anziani, rispetto e curadel creato... sono questi i temiprincipali affrontati nell’insertodi quattro pagine delle Acli diPadova.

� nell’inserto

CUAMM L’annual meetinge il Treno per la saluteUn pubblico gremito ha segui-to l’appuntamento di Medici conl’Africa ad Assago in cui sonostati presentati i risultati del pro-gramma per il diritto al parto as-sistito e la corretta nutrizione.E ora parte il Treno della salute.

� a pagina 13

UP PIOVENE Missione alpopolo con 35 francescaniÈ stata un desiderio a lungocullato, ma ora la missione alpopolo dell’unità pastorale diPiovene, Rocchette e Grumello èrealtà. E promette di non finiredopo i dieci giorni con i 35 fran-cescani presenti in comunità.

� a pagina 39

� Non è mai troppo quello che si fa per i poveri per-ché essi sono i destinatari privilegiati della missio-ne affidata da Gesù ai suoi discepoli. Missione

continuata dalle comunità dei cristiani. Proprio per nonseparare Fede e Carità, il gesto eccezionale dall’espe-rienza quotidiana, la Giornata mondiale dei poveri volu-ta dal Santo Padre ha le caratteristiche della straordina-rietà e della sorpresa, ma va accolta come stimolo per ri-vedere il nostro stile di vita quotidiano e personale.

La vita abituale è intessuta di celebrazioni, ma so-prattutto è composta di parole, di opere e di pensieri. Se-condo l’atto penitenziale posto all’inizio della Messa, “ilConfesso”, anche le omissioni sono significative e parla-no della nostra mentalità e cultura. Forse l’attenzione aipoveri, a cui siamo richiamati dal Papa, trova spazi di ri-flessione proprio nelle omissioni della nostra società. Diparole siamo molto esperti e abbondiamo anche di operee di pensieri. Ma se guardiamo a quanto male, sofferen-za, diseguaglianza esistono nel mondo siamo stimolati achiederci che cosa manca. Che cosa potremmo pensare efare?

� a pagina 28

Incontro

ai poveriCLAUDIO, VESCOVO

l’intervento

�Nel titolo scelto per la sestaedizione di Cittadellascolta, il

contenitore di approfondimentocurato dal coordinamento pasto-rale vicariale con l’ufficio di pa-storale sociale diocesano, rie-cheggiano molte suggestioni.

Quel “Niente paura” rimandaanzitutto al celeberrimo «Nonabbiate paura» di aprire le portea Cristo di san Giovanni Paolo II,più volte ripreso dal suo succes-sore papa Francesco. Ma ripren-de anche il terrore che spesso siscorge negli occhi dei migrantiche sbarcano sulle nostre costee il timore rabbioso di molti po-veri che affollano le strade dellenostre città. C’è la preoccupa-zione dei genitori che semprepiù spesso vedono i propri figli

partire verso lidi lontani per rea-lizzare un sogno o, peggio, pertrovare un’occupazione dignito-sa, al riparo da sfruttamento ediritti negati.

Ebbene, nella sesta edizionedi Cittadellascolta c’è tutto que-sto, a partire dal 24 novembre.Lo conferma il ricchissimo par-terre di ospiti che elenca il pro-gramma. Si parte da AlessandroAlbizzati, neuropsichiatra infanti-le, per continuare con i coniugiRegeni, genitori di Giulio. E poiPiercamillo Davigo, magistratodella Corte di cassazione. Anco-ra, Stefano Zamagni, professoreemerito di economia politica al-l’università di Bologna. Infine, ilcard. Francesco Montenegro.

� a pagina 38

Cittadellascolta, sesta edizioneNIENTE PAURA Dal 24 novembre grandi ospiti

Dopo l’incidente, la nuova vitada presidente di Pietro Martire.

� a pagina 18

FOND. CARIPARO Da sabato 18 la mostra di opere e linguaggi diversi

�È incredibile come Galileo Galilei, a cavallotra il 1500 e il 1600, riuscì a penetrare e a

fornire prospettive nuove a ogni ambito e disci-plina con cui venne in relazione. La fondazioneCassa di risparmio di Padova e Rovigo ha decisodi celebrarne il genio con la grande mostra Rivo-luzione Galileo a palazzo del Monte per riscoprirela città alla luce dell’illustre personalità.

� alle pagina 22-23

Galileo, l’eclettico