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Anno IV Numero 932 Mercoledì 27 Luglio 2016, S. Liliana, Aurelio AVVISO Ordine 1. ORDINE: Concorso Straordinario 2. ORDINE: Batch identificativo 3. Ordine: Spille da giacca Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. L’isteroscopia, una tecnica “amica” delle donne 5. Smettere di fumare fa bere meno alcolici? Prevenzione e Salute 6. Il caffè fa passare il mal di testa ma solo se è emicrania”, vero o falso? 7. Sabbia e piscine: attenzione alle infezioni 8. Troppo caldo per l’attività fisica? bene farla in casa in ambiente deumidificato Meteo Napoli Mercoledì 27 Luglio Variabile Minima: 22°C Massima: 30°C Umidità: Mattina = 76% Pomeriggio =64 % IL CAFFÈ fa PASSARE il MAL di TESTA ma SOLO se È EMICRANIA ”, VERO o FALSO? Molti credono che il caffè faccia passare il mal di testa ma solo se si tratta di emicrania. Vero o falso? L’abbiamo chiesto al dr V. Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas. Il caffè aiuta a far passare il mal di testa ma solo se l’attacco è causato dallemicrania e non da un mal di testa di tipo muscolo tensivo. Il caffè infatti svolge un’azione vasocostrittrice che aiuta a ridurre i sintomi dellemicrania più che aiutare in caso di mal di testa, anche nota come cefalea muscolo tensiva, più legata a stili di vita scorretti che non ad una vera e propria patologia. In questo caso, infatti, il caffè potrebbe addirittura far aumentare il mal di testa in base al motivo per cui insorge. In ogni caso, il ricorso al caffè, meglio senza zucchero, deve essere moderato perché, se da una parte può aiutare a contrastare la vasodilatazione che aumenta lemicrania, dall’altro può favorire l’insonnia a causa della caffeina e quindi aggravare lemicrania. In caso di mal di testa invece del caffè può aiutare assumere una camomilla o una tisana rilassante soprattutto se la causa della cefalea muscolo tensiva è un’arrabbiatura o una situazione di stress. Quando il mal testa compare la sera, fare una passeggiata prima di andare a dormire può aiutare sia in caso di emicrania che di cefalea muscolo tensiva tenendo sempre in considerazione che nellemicrania il sollievo per il paziente dipende anche dal non sentirsi costretto a fare nulla che non voglia. Infatti chi soffre di emicrania è più predisposto a vedere esasperati i sintomi dellemicrania stessa se si sente costretto a fare qualche cosa anche se si tratta di una passeggiata o bere un caffè.(Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. ‘A femmena ciarliera è ‘na mala mugliera.. La donna chiacchierona è una cattiva moglie. VERO

La donna chiacchierona è una cattiva moglie. IL CAFFÈ fa ... · La donna chiacchierona è una cattiva moglie. ... SABBIA E PISCINE: ATTENZIONE ALLE INFEZIONI I bambini, ma non solo,

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Anno IV – Numero 932 Mercoledì 27 Luglio 2016, S. Liliana, Aurelio

AVVISO Ordine

1. ORDINE: Concorso

Straordinario

2. ORDINE: Batch

identificativo

3. Ordine: Spille da giacca

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. L’isteroscopia, una

tecnica “amica” delle

donne

5. Smettere di fumare fa

bere meno alcolici?

Prevenzione e Salute

6. Il caffè fa passare il mal

di testa ma solo se è

emicrania”, vero o falso?

7. Sabbia e piscine:

attenzione alle infezioni

8. Troppo caldo per

l’attività fisica? bene farla

in casa in ambiente

deumidificato

Meteo Napoli

Mercoledì 27 Luglio

Variabile

Minima: 22°C Massima: 30°C Umidità: Mattina = 76%

Pomeriggio =64 %

“IL CAFFÈ fa PASSARE il MAL di TESTA ma SOLO se È EMICRANIA”, VERO o FALSO?

Molti credono che il caffè faccia passare il mal di testa ma solo se si tratta di emicrania. Vero o falso?

L’abbiamo chiesto al dr V. Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas.

Il caffè aiuta a far passare il mal di testa ma solo se l’attacco è causato dall’emicrania e non da

un mal di testa di tipo muscolo tensivo. Il caffè infatti svolge un’azione vasocostrittrice che aiuta a ridurre i sintomi dell’emicrania più che aiutare in caso di mal di testa, anche nota come cefalea muscolo tensiva, più legata a stili di vita scorretti che non ad una vera e propria patologia. In questo caso, infatti, il caffè potrebbe addirittura far aumentare il mal di testa in base al motivo per cui insorge. In ogni caso, il ricorso al caffè, meglio senza zucchero, deve essere moderato perché, se da una parte può aiutare a contrastare la vasodilatazione che aumenta l’emicrania, dall’altro può favorire l’insonnia a causa della caffeina e quindi aggravare l’emicrania. In caso di mal di testa invece del caffè può aiutare assumere una camomilla o una tisana rilassante soprattutto se la causa della cefalea muscolo tensiva è un’arrabbiatura o una situazione di stress. Quando il mal testa compare la sera, fare una passeggiata prima di andare a dormire può aiutare sia in caso di emicrania che di cefalea muscolo tensiva tenendo sempre in considerazione che nell’emicrania il sollievo per il paziente dipende anche dal non sentirsi costretto a fare nulla che non voglia. Infatti chi soffre di emicrania è più predisposto a vedere esasperati i sintomi dell’emicrania stessa se si sente costretto a fare qualche cosa anche se si tratta di una passeggiata o bere un caffè.” (Salute, Humanitas)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

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iBook Farmaday

Proverbio di oggi….…….. ‘A femmena ciarliera è ‘na mala mugliera..

La donna chiacchierona è una cattiva moglie.

VERO

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 932

PREVENZIONE E SALUTE

SABBIA E PISCINE: ATTENZIONE ALLE INFEZIONI

I bambini, ma non solo, sono a rischio di avere contaminazioni cutanee e intime a causa dei patogeni che possono annidarsi in acqua e sulla spiaggia

Quali sono i rischi che possono correre i bambini e più in generale, tutte le persone con difese immunitarie particolarmente indebolite, come gli anziani o le persone con malattie croniche quali diabete o alterazioni della barriera cutanea, ma anche le donne in stato interessante, in spiaggia e in piscina?

I virus, i funghi e i batteri crescono e prolificano molto bene in tutti gli ambienti caldo umidi ecco perché in spiaggia, così come nell’acqua del mare soprattutto dove sono presenti i divieti di balneazione e in piscina è alto il rischio di contrarre un’infezione micotica (soprattutto ai piedi), delle vie urinarie,intestinali a causa dell’ingestione più o meno accidentale con acqua infetta o del suo contatto con la pelle.

: «L’impetigine rappresenta la forma più frequente d’infezione cutanea

quando ci si immerge in acque con elevata carica batterica - chiarisce il dottor Antonino Reale responsabile di Pediatria dell’emergenza presso

l’Ospedale Bambin Gesù di Roma- può manifestarsi su tutta la superficie corporea ed è di norma causata da stafilococchi o streptococchi, anche in associazione. Si presenta con aspetto vescicoloso o crostoso e talora si accompagna a febbre e malessere generale. Deve essere prontamente trattata perché altrimenti si può diffondere in modo esteso a tutto il corpo o può contagiare altre persone per contatto o per condivisione di asciugamani».

: La sabbia può veicolare le verruche ovvero formazioni

benigne, dure e callose, non di rado dolorose causate da un virus, difficili da curare perché tendono a recidivare; si stima

che solo in Italia ne soffrano circa 6 milioni di persone, con la maggior parte delle infezioni riscontrate nella fascia di età 10-14 anni. L’ideale è non contrarre il virus e tale obiettivo si può centrare facendo indossare calzini in cotone anche in spiaggia ai bambini con meno di un anno, facendo attenzione a far asciugare i bambini dopo il bagno con un telo in cotone o comunque in fibra naturale ben asciutto, asciugando molto bene negli

spazi interdigitali. : I bambini, anche i piccolissimi amano stare nudi in spiaggia: ma vi sono rischi per la loro salute?

«Se non vi sono divieti di balneazione i bambini possono anche farsi il bagno nudi, ma poi all’uscita dall’acqua vanno accolti con un asciugamano pulito per metterli a riparo da virus e batteri. Quando giocano in spiaggia, invece, è opportuno che indossino almeno il costume».

: I bambini, si sa, entrano ed escono dall’acqua continuamente, quando è opportuno togliere loro il costume bagnato e quali rischi corrono a tenerlo addosso? «I problemi possono comparire se non si

asciugano per bene e restano a contatto troppo a lungo con il costume bagnato, come può succedere se dopo il mare vanno a mangiare al ristorante o a giocare sotto gli alberi; in questo caso vi è la concreta probabilità di sviluppare alle infezioni delle vie urinarie o infezioni da candida soprattutto nelle bambine, per via della loro fisiologica anatomia. Nessun problema se invece si asciugano e poi tornano in acqua». Precisa ancora il dr Di Mauro.

RISCHIO IMPETIGINE

INFEZIONI ai PIEDI da SABBIA

BAMBINI NUDI in SPIAGGIA: SI o NO

IL COSTUME BAGNATO: SE E QUANDO VA TOLTO?

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 932

: Fare la doccia dopo una giornata al mare non ammazza virus e

batteri, ma toglie il sale dalla pelle. Se dopo il bagno ci si è asciugati con cura con un asciugamano

pulito, tuttavia, non si corrono particolari rischi di infezione. : Le piscina, le fontane, tutti gli specchi d’acqua artificiali o

naturali possono venire contaminati da sversamenti di varia origine, dagli scarichi fognari o industriali e nel caso

delle piscine dagli utenti che si bagnano pur essendo affetti da patologie benigne come la diarrea, le infezioni respiratorie o cutanee.

: Nel periodo estivo chi frequenta le piscine può sviluppare disturbi connessi con l’ingestione di contaminanti fecali o per contatto con

acqua contaminata da secrezioni nasali e orofaringee o squame di pelle e capelli. A tal proposito precisa ancora il dr Reale: «Nonostante sia di moda far frequentare corsi di acquaticità in piscina fin dalle prime epoche di vita, è una pratica che sconsiglio perché espone il neonato o lattante, se non ancora vaccinati, ad infezione potenzialmente gravi;

meglio far giocare il bambino nell’acqua in una piccola piscina “privata”, raccomandando ai genitori un’attenta vigilanza».

: Dallo sviluppo di questi disturbi ci si protegge solo con un corretto

utilizzo della piscina da parte degli utenti stessi: per questo motivo non bisognerebbe bagnarsi se affetti da diarrea e i genitori di bambini che indossano ancora il pannolino devono cambiarli frequentemente e lavarli lontano dalle acque della piscina.

: Se nonostante le attenzioni subito dopo una giornata in piscina si sviluppa

una sintomatologia lieve con nausea, vomito, diarrea e febbricola si può rimediare con l’assunzione di sali minerali, utili a prevenire la disidratazione,

ed eventualmente di probiotici. Se invece la sintomatologia è più grave e si sospetta un’infezione di origine batterica è bene rivolgersi al pediatra. Se il vomito è talmente intenso da compromettere lo stato clinico del bambino è necessario rivolgersi al pronto soccorso.

DERMATITI : Se dopo il mare o la piscina compaiono chiazze e macchie è bene limitare il più possibile il fai da te, ma è bene rivolgersi al personale competente. (Salute, La Stampa)

SMETTERE DI FUMARE FA BERE MENO ALCOLICI?

Chi smette di fumare consumerà più o meno alcol? Secondo dei ricercatori dello University College London (Gran Bretagna) ne berrà di meno, come dimostrato da uno studio.

I ricercatori hanno raccolto i dati di oltre 6mila persone che avevano riferito di aver smesso di fumare tra marzo 2014 e settembre 2015. Di questi, 144 avevano spento l’ultima sigaretta una settimana prima di completare il questionario proposto dal team. Sono stati identificati così fumatori che consumavano maggiori quantità di alcolici e fumatori che invece ne consumavano meno; sono stati analizzati i tentativi di smettere di fumare e di ridurre il consumo di alcol. È emerso che le persone che avevano smesso di fumare nell’ultima settimana avevano riportato anche minori livelli di consumo di bevande alcoliche, avevano meno probabilità di sperimentare le cosiddette “abbuffate alcoliche” (binge drinking, ovvero bere molti alcolici in pochissimo tempo) e avevano più chance di essere classificati come “bevitori leggeri” rispetto a chi non aveva provato a smettere. (salute, Humanitas)

LA DOCCIA dopo il MARE

CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE:

COME PROTEGGERSI?

DISTURBI GASTROENTERICI

INFEZIONI IN PISCINA

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 932

PREVENZIONE E SALUTE TROPPO CALDO PER L’ATTIVITÀ FISICA?

BENE FARLA IN CASA IN AMBIENTE DEUMIDIFICATO

Chi ha capito l’importanza dell’esercizio fisico per uno stile di vita attivo e sano, allo sport non rinuncia nemmeno d’estate.

Il gran caldo, però, può essere un ostacolo e magari costringere a cambiare un po’ i piani. Acqua, ombra e abbigliamento intelligente sono tre alleati per svolgere attività fisica anche quando le temperature sono molto elevate. Ecco alcuni consigli:

1. Mai con l’afa

Meglio quando l’aria è più fresca, di mattina o la sera, grosso modo non dopo le 9 o prima delle 19. Gli esperti della Mayo Clinic americane consigliano di consultare il meteo soprattutto se si è abituati a fare sport al chiuso o se non si è proprio al massimo della forma. In questi casi, all’aperto, meglio partire piano e incrementare gradualmente l’intensità degli esercizi nell’arco della settimana.

2. All’aperto non sotto il sole

Cerca zone meno soleggiate, dove l’ombra faccia respirare un po’, ad esempio un parco o un giardino pubblico.

3. Bere sempre Il consiglio di idratarsi costantemente nella giornata vale a maggior ragione per chi fa sport, dentro e fuori casa. Bisogna bere prima, durante e dopo, anche se non si ha sete, per reintegrare le perdite di sali minerali dovute alla sudorazione. Naturalmente bere acqua.

4. Fai respirare la pelle

Indossare vestiti che favoriscono la traspirazione è fondamentale: capi leggeri, comodi e di colore chiaro.

5. Attento ai segnali del tuo corpo

Caldo e umidità possono pregiudicare le performance atletiche, è normale. Al primo segno di disagio, se accusi crampi, fatica, debolezza o vertigini, fermati e cerca riparo in un ambiente più fresco.

6. Aria condizionata sì o no?

In un ambiente climatizzato fare sport è più agevole: «Maggiore è l’intensità dello sforzo fisico o il tempo che si dedica allo sport, più si disperderàcalore con la sudorazione. Pertanto fare attività fisica in un ambiente meno caldo e meno umido aiuta. Ma attenzione: vale il consiglio che si dà sempre a chi usa l’aria condizionata, ovvero di tenere la temperatura a valori non troppo bassi. Fare

fitness a 18-20°C è piacevole ma appena ci si ferma, sudati, si possono rischiare per esempio contratture o dolori muscolari. Molto utile può essere impostare il condizionatore in modalità deumidificatore per abbassare il tasso di umidità in casa». (Salute, Humanitas)

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 932

SCIENZA E SALUTE L’ISTEROSCOPIA,

UNA TECNICA “AMICA” DELLE DONNE

tecnica diagnostica e chirurgica ormai diventata in alcuni casi insostituibile.

l’isteroscopia è una tecnica diagnostica e operativa, che consente cioè di fare sia una diagnosi, sia di

effettuare un trattamento chirurgico di alcuni tipi di patologie che si possono riscontrare a livello

dell’utero (polipi, fibromi sottomucosi,iperplasia endometriale,

cancro, setto uterino. lisi di aderenze intrauterine ecc.)

Attraverso l’isteroscopia è possibile valutare molto attentamente

l’interno dell’utero e poter effettuare una diagnosi di alcuni tipi di

patologie che ad es. sono state sospettate in base a particolari

sintomi della paziente, come perdite di sangue al di fuori del ciclo,

o in menopausa, o perché ad es. è stata fatta un’ecografia

transvaginale che ha messo in evidenza un endometrio ispessito

e/o con un aspetto disomogeneo.

: L’isteroscopia si effettua attraverso l’utilizzo uno strumento collegato ad una

telecamera che viene introdotto all’interno dell’utero.

La cavità uterina viene distesa con un gas, la CO2 in genere in caso di isteroscopia diagnostica, o con un

mezzo liquido in caso di isteroscopia operativa.

L’isteroscopia diagnostica è un esame che si fa in regime ambulatoriale, dura pochi minuti e non

necessita di anestesia (tranne casi particolari).

L’isteroscopia operativa può essere fatta in regime ambulatoriale anche senza anestesia nei casi di

piccole patologie (polipi di piccole dimensioni, biopsie, aderenze uterine isolate ad es.), oppure in sala

operatoria con anestesia generale, in caso di patologie maggiori come ad esempio polipi di grandi

dimensioni, istmocele, fibromi sottomucosi, setto uterino, ritenzione di materiale abortivo o placentare,

in genere in regime di Day Hospital, cioè con dimissione della paziente nell’arco della stessa giornata.

L’isteroscopia è una tecnica chirurgica “amica della donna” perché non necessita di incisioni

chirurgiche sull’addome e quindi non lascia cicatrici, in quanto gli strumenti chirurgici vengono

introdotti attraverso l’isteroscopio direttamente all’interno dell’utero e inoltre consente di curare la

donna permettendole di conservare l’utero e anche le mestruazioni e la fertilità se è una donna in età

fertile.

Tutto questo è molto importante per la donna e per il rispetto della femminilità, sia da un punto di

vista fisico che psicologico.

Non meno importante poi l’aspetto legato ad un risparmio economico per la spesa del SSN perché

l’isteroscopia non richiede tempi di degenza ospedaliera, spese per esami e farmaci durante il ricovero,

ed elimina la necessità ove possibile, di interventi complessi, come ad es.

le miomectomie per via laparotomica (con taglio sull’addome) e in alcuni casi demolitivi come

l’asportazione dell’utero (isterectomie) che prima dell’avvento dell’isteroscopia costituivano le uniche

opzioni terapeutiche per la donna.

(Salute, la Stampa)

Procedura

PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 932

ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA

Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca:

1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura)

2. Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura e bagno galvanico argento)

CARTELLINI IDENTIFICATIVI

AVVISO

Si ha cura di informare gli iscritti che presso gli Uffici di Segreteria dell’Ordine, sono disponibili, per chi né ha già fatto richiesta, i

CARTELLINI IDENTIFICATIVI con NOME e COGNOME. Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice Deontologico, riporta che una delle principali funzioni dell’Ordine è quello di Organo preposto alla tutela della dignità e del decoro della professione di Farmacista. Pertanto, nell’attività professionale al pubblico, riteniamo che il Farmacista oltre ad indossare il camice bianco munito di distintivo professionale debba anche, al fine di una maggiore garanzia di qualità, tracciabilità e sicurezza verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino identificativo con il logo dell’Ordine e la indicazione del nome e cognome. Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo nominativo e quello dei tuoi collaboratori Farmacisti, Ti chiediamo cortesemente di farlo tramite posta elettronica all’indirizzo:

[email protected] o tramite fax al n. 081 5520961.

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 932

ORDINE: CONCORSO STRAORDINARIO REGIONE CAMPANIA

Si informano gli iscritti delle fasi che si sono susseguite dalla pubblicazione del bando.

Fasi della Procedura Data Pubblicazione Bando di Concorso Pubblico Regionale Straordinario : D.D. n. 29 del

23 Maggio 2013

Richiesta, da parte della Regione Campania, di “designazione componenti” alla Consulta Regionale degli Ordini Professionali della Regione Campania di 2 farmacisti rappresentanti dei Titolari e dei Collaboratori (DPCM 298/1994)

Prot. 2014, 0244133 del 7 Aprile 2014;

Designazione componenti, da parte della Consulta degli Ordini, inviata alla Regione (Dott.ssa Aurora Cannavale, Dott. Armando Cusano)

Prot. 2014.03 del 8 Maggio 2014

NOMINA COMPONENTI COMMISSIONE ESAMINATRICE

(Prof. V. Santagada, Dott. Ferdinando Romano, Dott.ssa Lucia De Cicco, Dott.ssa Aurora Cannavale, Dott. Armando Cusano)

Decreto Presidente Giunta n. 95 del 14 Maggio 2015

Richiesta da parte del Prof. V. Santagada, (Presidente della Commissione) alla Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del SSR – UOD Politica del Farmaco e Dispositivi di “Notifica della nomina” come da decreto

Prot. 2015 0408671 del

12 Giugno 2015

Regione Campania: Notifica Nomina ai componenti della Commissione esaminatrice (invitati presso gli uffici UOD Politica del Farmaco il giorno 24 Giugno 2015

Prot. 2015 0416149 del 16 Giugno 2015

Relata di Notifica presso Direzione Generale per la Tutela della Salute – Uffici Politiche del Farmaco e Dispositivi

24 Giugno 2015

RICHIESTA INSEDIAMENTO COMMISSIONE alla Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del SSR – UOD Politica del Farmaco e Dispositivi.

(da parte del Presidente della Commissione Prof. V. Santagada)

Prot. 2015 0459266 del 2 Luglio 2015

CONVOCAZIONE COMPONENTI DELLA COMMISSIONE ESAMINATRICE del concorso pubblico Regionale straordinario per il 29 Luglio 2015 ore 10.30. (La convocazione è stata richiesta dal Presidente della Commissione Prof. V. Santagada)

Prot. 2015 0518935 del 27 Luglio 2015

La Regione Notifica la Rinuncia da parte di uno dei componenti della Commissione Prot. 2015 0524996 del 28 Luglio 2015

Procedimento Amministrativo promosso: revoca DPGRC n. 95 del 14 Maggio 2015 Prot. 2015 0531005 del 29 Luglio 2015

REVOCA PARZIALE Componenti Commissione esaminatrice DPGRC n. 95 del 14\5\2015 BURC n. 71 del 26 Novembre 2015

Richiesta al TAR per l’annullamento del DPGRC pubblicato sul BURC n. 71 del 26 Novembre 2015 (Richiesta effettuata dal prof. V. Santagada)

Presentato in data 15 Gennaio 2016

Il TAR della Campania (Sez. V°) accoglie l’istanza cautelare (sospensione, esecuzione del provvedimento impugnato) e fissa per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 19 Luglio 2016

Depositato in segreteria

8 Marzo 2016

Regione Campania: NOMINA COMMISSIONE - Ordinanza TAR Campania n. 382 dell’8-3-2016: si invitano i componenti della commissione presso gli Uffici della D.G. Tutela della Salute – UOD Politica del Farmaco, per gli adempimenti relativi alla sottoscrizione delle dichiarazioni di inesistenza di situazioni ostative all’espletamento dell’incarico da conferire e di insussistenza di cause di incompatibilità e/o inconferibilità.

Prot. 2016 0404510 del 14 Giugno 2016

Dichiarazione di Insussistenza di cause di Inconferibilità e/o Incompatibilità (Sottoscritta dal Presidente della Commissione Prof. V. Santagada)

23 Giugno 2016

TAR Campania: trattazione di merito del ricorso: udienza rinviata d’ufficio al 10 /1/2017 19 Luglio 2016

Richiesta agli Uffici competenti della Regione avvio lavori Commissione (richiesta effettuata dal Presidente della commissione Prof. V. Santagada)

25 Luglio 2016

PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 932

I Farmacisti Napoletani Incontrano i Farmacisti Europei: BUDAPEST

Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo.

Come Partecipare

Si può prenotare chiamando all’Agenzia

0823 - 354433