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LA GRAMMATICA VALENZIALE

LA GRAMMATICA VALENZIALE. E.RIGOTTI-S.CIGADA, La comunicazione verbale, Apogeo, 2004 A.FERRARI-L.ZAMPESE, La frase e il testo, Zanichelli, 1994 L.PENNACCHIETTI

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LA GRAMMATICA VALENZIALE

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E.RIGOTTI-S.CIGADA, La comunicazione verbale, Apogeo, 2004A.FERRARI-L.ZAMPESE, La frase e il testo, Zanichelli, 1994L.PENNACCHIETTI ALBINI-R.PAGGI, Nel suono il senso, Itaca,1999G.GOBBER, Argomenti di linguistica, ISU, 2003F.SABATINI-V.COLETTI, Dizionario della lingua italiana, Rizzoli Larousse 2004

1. Il verbo è il nucleo attorno al quale si organizza tutta la frase, con ruolo fondamentale nella costituzione dell’enunciato, è vertice sintattico

2. Dal punto di vista del “dramma” ha il compito di enunciare una situazione, un fatto, un processo collocandoli nel tempo

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SABATINI-COLETTI, Guida all’uso del dizionario, Rizzoli Larousse, 2004

La classificazione dei verbi è fatta secondo la loro valenza

La valenza dei singoli verbi si determina ricercando il significato che essi esprimono nell’uso che se ne fa.

Col variare del significato può variare il numero o il tipo di argomenti richiesti

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Lucien Tesnière e la sintassi strutturale, 1959

Parole indagate non tanto per la loro struttura interna (morfologia), ma per le funzioni che esse svolgono nella frase. La funzione sintattica di una parola si recupera solo entro l’intero di cui è momento.

Sintassi come forma dell’espressione del pensiero, distinta rispetto alla semantica (possibilità di costruzioni sintattiche corrette in enunciati privi di senso)

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Tesnière Le noeud verbal (…) exprime tout un petit

drame. Comme un drame en effet, il comporte obligatoirement un procés, e le plus souvent des acteures et des circostances.

Transposés du plan de la réalité dramatique sur celui de la syntaxe structurale, le procès, les acteurs et les circostances deviennent respectivement le verbe, les actants et les circostants.

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Tesnière On peut ainsi comparer le verbe à une sorte

d'atome crochu susceptible d'exercer son attraction sur un nombre plus ou moins élevé d'actants, selon qu'il comporte un nombre plus ou moins élevé de crochets pour les maintenir dans sa dépendance.

Le nombre de crochets que présente un verbe et par conséquent le nombre d'actants qu'il est susceptible de régir, constitue ce que nous appellerons la valence du verbe.

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Dipendenza (struttura gerarchica della frase) valenza

Verbo > sostantivi e avverbi Sostantivo > sostantivo Aggettivo > nome Avverbio > avverbio

Il verbo può essere solo reggente e non retto = nucleo

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C.Andorno

La sintassi delle parole: verbi

Napoleone spronò i soldati / *spronò ai soldatiNapoleone parlò ai soldati / *parlò i soldati

Napoleone partì per la Russia / *partì in RussiaNapoleone andò in Russia / ≠ andò per la Russia

Napoleone parlò / *Napoleone spronòNapoleone partì / ??Napoleone andò

Napoleone servì nell’esercito franceseNapoleone servì alla causa rivoluzionaria

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C. Andorno

La sintassi delle parole: nomi e aggettivi

Il Milan ha vinto e ciò mi preoccupaLa vittoria del Milan mi preoccupa

Carlo si interessa di storia / alla storia / *per la storia superficialmenteL’interesse di / *a Carlo per la / *della / *alla storia è superficiale

La storia è interessante per Carlo / *a CarloLa linguistica è congeniale a / * per Guido

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VALENZA“bisogno che la forma della parola ha di integrarsi

con altre forme di parole” (G.Gobber)

E’ nozione che collega lessico e sintassi Valenza > costruttovalenza verbale (vado a Milano)altre valenze: del nome (arte di amare)

(amore di qualcuno) dell’aggettivo (facile da capirsi)

(simile all’altro)

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VALENZA (Sabatini-Coletti)

(principio quantitativo) (1) Verbi atmosferici, zerovalenti o avalenti Monovalenti/ Intransitivi: sbadigliare, tossire,

morire

Bivalenti/Transitivi mangiare, bere, pulire, costruire ecc.

Bivalenti/Intransitivi 2° (!!!) argomento indiretto, retto da preposizione: giovare, piacere, dispiacere, influire, risiedere

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VALENZA (Sabatini-Coletti)

(principio quantitativo) (2)

Trivalenti /Transitivi dare, inviare, spedire Trivalenti/Intransitivi (!!!): scendere, salire,

cadere, precipitare Tetravalenti transitivi: trasferire, trasportare,

travasare

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Intransitivo = a un posto ?

Abitare DurareMA *egli abita *il film dura Egli abita a Berlino = transitivo ??? Il film dura a lungo = transitivo ???

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Transitivo = a due posti ?

Egli mangia la mela Egli mangia

Egli sale sul tram Egli sale

= sono entrambe grammaticali

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Sì al principio gerarchicono al principio quantitativo

Valenza come principio sintattico-semantico (dà la possibilità di immaginare la scena con tutti i suoi attori, ma con costrutti sintattici convenzionali)

Valenza : “bisogno che la forma della parola ha di integrarsi con altre forme di parole” (G.Gobber)

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TERMINOLOGIA :la valenza è saturata da

“attanti” (Tesnière) “sintagmi nucleari” (Zampese) “argomenti” (Sabatini Coletti)

L’importante è distinguerli dai CIRCOSTANTI (esterni al verbo)

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Argomenti / circostanze Gli ARGOMENTI dipendono dalla semantica

del VERBOGiacomo mangia un panino Le CIRCOSTANZE dipendono dal CONTESTO

di realtà (es. per un fatto narrato: dove, quando, perché, con chi, …)

Giacomo mangia da me dopo aver fatto i compiti con gli amici …

(= scenetta da immaginare)

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L’enunciato è caratterizzato dal fatto di essere sintatticamente compiuto: non di senso compiuto, ma morfo-sintatticamente compiuto. L’enunciato si compie sintatticamente quando si saturano le valenze.

La frase reale può avere dei sottintesi e non essere sintatticamente compiuta

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TERMINOLOGIA: “necessario”

L’argomento è SEMANTICAMENTE NECESSARIO (prevedibile)

Ma non è necessario SINTATTICAMENTE (può essere sottinteso), e in assenza la frase può risultare comunque “grammaticale”

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Saturato = prevedibile (nel verbo) “necessario” (nella frase)

Giacomo ? È di là che mangia : è necessaria l’esistenza di un x commestibile perché l’azione avvenga, ma il contesto può supplire anche in assenza del secondo argomento

Giacomo mangia un panino / *una bicicletta in senso assoluto (questione di lessico)

mangia = è un mangione beve = è un alcolista

dove non è prevedibile un argomento

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ARGOMENTI (senza turbare l’idea di transitivo-intransitivo)

Piove = 0 Le tenebre ≥ calano = 1 Il pittore≥dipinge>il quadro = 2 Il poeta dedica la poesia alla

principessa = 3 Parto per Roma = preposizionale

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NB “complementi del nome”

Paola (legge) (poesie) Paola (legge ad alta voce) (poesie del

suo amato Pascoli)Formano un sintagma unico con

l’argomento

SABATINI li chiama “circostanti del nucleo”

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C.Andorno

CIRCOSTANZIALI - Sintagmi non valenziali: modificatori di F

Complementi di causa, tempo, luogo… Alle undici per la

nebbia si è verificato un terribile incidente lungo l’autostrada

SPSP

F

SP F

SN SV

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Certi complementi possono essere argomentali oppure circostanziali a seconda della frase

Vado a Lodi (argomentale) A Lodi un bambino è stato investito

da una macchina (circostanziale)

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Come chiamarli ?

Vado a Lodi

Se lo chiamo argomento sono portata a tornare al concetto di “bivalente intransitivo”

Ma non posso considerarlo circostanza perché il verbo lo prevede

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Meglio: “costrutti preposizionali previsti dalla semantica del verbo” o complementi “prevedibili”

Il treno mi porta a Lodi In Italia ci sono molte città d’arte Lo ha colpito con una spranga Si è spaventato per il rumore Mi ha interrogato sull’accaduto Cesare entra in campo

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IN SINTESI

Analisi logica attuale: Elencativa (non si distinguono piani o

differenze se non di “significato”) Accumulativa: complementi inutili che

riguardano uno o due casi, riconducibili alla semantica (costrutto del verbo in quella certa lingua) es. ho bisogno di qualcosa / I need (in inglese è transitivo)

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IN SINTESI

Proposta della grammatica valenziale: Argomenti = complementi o funzioni

previsti dalla semantica del verbo Compl. del nome = non alterano la

struttura sintagmatica degli argomenti o delle circostanze a cui si appoggiano

Circostanziali = proposti dal contesto in cui avviene la “scena”

Nb. certi “complementi” possono essere a volte argomentali, a volte circostanziali