La Guida abusiness Mobility

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Contenuto 5 fattori che guidano

la mobilità

Il fattore “struzzo”

Quando scegliere un tablet?

Libertà vs Fear: quanto controllo si deve prendere?

Quando scegliere un laptop tradizionale?

L’importanza del Mobile Device Management

Quando scegliere un dispositivo ibrido?

Introduzione alla stampa wireless

Siete pronti?

Parte 1

Scegliere il dispositivo giusto

Parte 2

Mobilizzare il personale

Parte 3

Siete pronti?IntroduzioneChe si stia vivendo nell’era post-PC oppure no, è certo che stiamo arrivando a una realtà in cui la mobilità è sovrana. Insieme, dispositivi mobili, infrastrutture wireless e per la mobilità e servizi basati sul cloud stanno trasformando il panorama IT, rendendo le aziende che ne sfruttano la potenza più agili, competitive e redditizie, e complicando le cose per le aziende che agiscono diversamente. Ignorare la business mobility non è un’opzione. Sfruttarne i vantaggi prepara la strada per il successo futuro.E come trarre beneficio da questo scenario è l’argomento della presente guida. Prenderemo in considerazione l’hardware che sta alla base della business mobility e il software e i servizi che la definiscono. Parleremo dei pro e dei contro di diversi dispositivi, analizzando come integrarli eventualmente alla vostra strategia. Valuteremo anche come gestire e mantenere in sicurezza i vostri dispositivi, e discuteremo della stampa wireless e degli approcci di maggior successo al mobile computing e al BYOD. Ci auguriamo che al termine della lettura abbiate chiaro cosa sia la business mobility e come sfruttarla all’interno della vostra azienda, come pure che abbiate acquisito nuove idee per attuare questa rivoluzione.

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5 fattori che guidano la mobilità

La Business Mobility è il risultato di un rinnovamento tecnologico a incastro perfetto, nel corso del quale le esigenze delle aziende, le domande degli utenti e l’hardware, il software e i servizi stanno tutti puntando nella stessa direzione.

Che cosa guida la rivoluzione della business mobility? Come nella maggior parte delle rivoluzioni, questo fenomeno è il risultato di più tendenze e movimenti, tutti convergenti in un dato momento storico. L’hardware, il software e i servizi sono tutti coinvolti. La domanda è orientata dagli utenti finali, ai quali non sfuggono i vantaggi della mobilità. I vantaggi per le imprese, nel frattempo, risultano sempre più evidenti.

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1. Gli utenti desiderano poter lavorare in modo indipendente dallo spazio e dal tempo. Le apparecchiature informatiche devono lavorare nel luogo in cui loro si trovano, non diversamente.Per lavorare in modo efficiente, i dipendenti odierni chiedono di poter accedere alle informazioni di cui hanno bisogno quando e dove serve. Chiedono di averle a portata di mano che si trovino alla scrivania, in una riunione o per la strada, e che tali informazioni siano accessibili in qualunque momento. Sono anche alla ricerca di modi di comunicare e di collaborare in tempo reale, così da essere raggiungibili istantaneamente se qualcuno ha bisogno di loro e sentirsi parte di un team senza la costrizione di un ufficio. I dispositivi mobili, i servizi cloud e le app rendono tutto questo possibile.

2. La consumerizzazione dell’IT è in corso, piaccia o meno alle aziende. Vedetela come un’opportunità, non come una minaccia.I dipendenti usano già laptop, tablet e smartphone nella vita di tutti i giorni. Sono dispositivi familiari e intuitivi. E i dipendenti sanno come funzionano. Più li usano a livello personale, più comprendono quanto potrebbero funzionare anche nella loro vita professionale, ed è questo che promuove il Bring Your Own Device e la cosiddetta consumerizzazione dell’IT. Lasciando che i dipendenti utilizzino i dispositivi mobili nel modo a loro utile farete aumentare la loro produttività e, potenzialmente, taglierete i costi. Trovate le modalità corrette per gestire e mettere in sicurezza i dispositivi mobili, e potreste anche trovare delle app o dei servizi di ultima generazione in grado di ottimizzare il vostro flusso di lavoro aziendale.

3. La mobilità è imbattibile quando si parla di flessibilità e comodità, e questo rende i dipendenti più efficienti e produttivi. I tablet e gli smartphone hanno abituato gli utenti a dispositivi istantanei e intuitivi. I servizi basati su cloud ci consentono inoltre di avere tutte le notizie che ci servono in background, per potervi accedere istantaneamente. L’accesso ai dati avviene senza attese, e tempo e luogo non hanno più importanza. Nel frattempo, app pratiche, veloci e altamente specializzate stanno prendendo il posto di applicazioni desktop dalle prestazioni ridondanti, in particolare man mano che si sviluppano veri ecosistemi utili a supportare app specifiche di settore. Quanto più le aziende si abituano ai dispositivi mobili, tanto più si sentono frustrate con l’IT tradizionale. La mobilità è un approccio più flessibile, conveniente e che fa risparmiare tempo.

4. Il cloud sta rendendo l’IT data-centrico, e non orientato a dispositivi o applicazioni. I dispositivi mobili sono quindi la soluzione ideale.Sempre più aziende riconoscono oggi i vantaggi della migrazione dalle tradizionali applicazioni e infrastrutture in-house all’uso di servizi cloud privati, ibridi e pubblici. Che abbiate spostato la posta elettronica e Intranet sull’hosting di Exchange e SharePoint o su Office 365, o che stiate adottando servizi come Salesforce.com, Google Apps for Business o Dropbox for Business e Box.com, sta perdendo importanza il dispositivo o anche l’applicazione che usate per accedere ai vostri dati: quello che conta è semplicemente che potete accedervi quando e come volete. Questo rende l’utilizzo di dispositivi mobili non solo accettabile, ma spesso l’approccio più efficace.

5. I prezzi e il TCO si stanno muovendo a favore della mobilità. La business mobility potrebbe aiutare la vostra azienda a ridurre i costi.La competizione presente nel mercato dei dispositivi mobili sta facendo abbassare i prezzi e aumentare la qualità, con la disponibilità di schermi migliori, batterie più efficienti, capacità di elaborazione superiori e solidità maggiore a prezzi più bassi. Oggi disponiamo di una scelta di fattori di forma flessibili e orientati alle aziende, mentre la distribuzione di tastiere, custodie e accessori di espansione sta crescendo. Contemporaneamente, sicurezza e capacità gestionali sono integrate nella maggior parte delle piattaforme mobili e sono supportate dalle applicazioni di back-end aziendali.

Il fattore “struzzo”Non tutti sono propensi ad abbracciare la business mobility, ma mettere la testa sotto la sabbia non è un’alternativa.

Molte aziende preferiscono un approccio conservativo in ambito IT, scelgono ciò che è già stato provato, sperimentato e consolidato rispetto a ciò che è nuovo, innovativo e rischioso. Con produttività e investimenti sempre a rischio, non sono preparati a migrare verso strategie IT che si discostano dallo standard desktop/laptop/server tradizionale. In questo caso, tuttavia, rimanere fermi non è

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un’alternativa. Ignorare la business mobility potrebbe penalizzare l’azienda sia nel breve che nel lungo periodo.Per prima cosa, il personale ha comunque già adottato i dispositivi mobili. E lo struzzo si è già arreso. La maggior parte delle aziende deve già fare i conti con la presenza di dispositivi personali nell’ambiente di lavoro, e farli connettere in rete e accedere ai dati in modo sicuro e gestibile è molto meno rischioso di chiudere un occhio e lasciar fare ai singoli utenti. Inoltre, una strategia strutturata a livello aziendale, anche se non applicata uniformemente in tutti i team, è comunque meglio di soluzioni ad-hoc per i singoli utenti. Con una strategia mobile adeguata potete mettere in sicurezza i vostri dati aziendali e attuare politiche intelligenti in materia di connettività, utilizzo dei dati e crittografia. In assenza di queste politiche, basterà uno smartphone perso o rubato senza password di protezione e vi ritroverete a cercare dati aziendali andati perduti, temere seri problemi di conformità e adottare numerose misure correttive per recuperare la situazione.La business mobility serve anche a valorizzare il vostro personale, perché non gli imporrete le vostre pratiche IT ma lo aiuterete a usare i dispositivi informatici in modo più personale. Passare ai dispositivi mobili e al BYOD può aiutarlo ad aumentare la produttività e a migliorare il proprio equilibrio vita/lavoro. Ottenendo in cambio una maggiore fedeltà. Ignorare o vietare i dispositivi mobili? Beh, non è molto difficile indovinare che cosa ne conseguirebbe.Infine, la business mobility può migliorare molti aspetti delle attività aziendali. Può renderle più flessibili, più agili e meglio strutturate per cogliere al volo le nuove opportunità. Può anche migliorare il modo in cui la vostra azienda si presenta. Immaginate due team in visita a dei potenziali clienti per un’offerta commerciale, uno con gli ultimi dati disponibili su un’app veloce che si attiva toccando il touchscreen di un tablet, l’altro che si affida a un foglio di lavoro Excel che impiega una vita per caricarsi. Secondo voi, quale team farà una figura migliore? Che i team comunichino attraverso testo, voce e video o collaborino attraverso app ricche e settoriali, passare ai dispositivi mobili può aiutarli comunque a lavorare più velocemente e in modo più efficiente e intelligente. Se non volete trarre voi il massimo beneficio dalla business mobility, lo faranno i vostri concorrenti.Ora, è arrivato il momento di cavalcare l’onda della mobilità e formulare una strategia. Non buttate via ciò che già è provato e sperimentato, ma escogitate una strategia per capire in che modo e in quali ambiti la business mobility può adattarsi alla vostra azienda, e migliorarla. Trovate i dispositivi giusti, quindi abbinateli ai servizi e alle app che si addicono di più.

Scegliere il dispositivo giusto

Fate conoscenza con la nuova generazione di dispositivi

Adottare la business mobility come strategia significa avere a che fare con una serie di dispositivi, fattori di forma e sistemi operativi diversi. Il trucco è capire cosa fa al caso vostro.

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Familiare, potente e affidabile, il tradizionale laptop Windows continua ad avere un posto in una strategia orientata alla mobilità. I modelli in sostituzione dei desktop a grande schermo sono sempre portatili, ma hanno la potenza necessaria per far girare applicazioni impegnative e, con uno schermo da 14 a 17 pollici e una tastiera, possono essere la scelta più pratica se gli utenti trascorrono più tempo in ufficio che in movimento. Gli ultrabook sono una scelta accettabile per chi lavora più in mobilità e trascorre molto tempo creando contenuti. Sono compatti, leggeri e portatili, ma offrono comunque prestazioni in grado di portare a termine i lavori. La connettività è un altro grande punto di forza del laptop tradizionale. Dagli hard disk USB agli scanner o ai display esterni, tutto si collega in piena semplicità.

1. Il laptop tradizionale

I prodotti di questo tipo assumono diverse forme, ma in tutti i casi un meccanismo consente allo schermo di ruotare o piegarsi sulla base o sulla tastiera, in modo che ciò che in prima battuta si presenta come un laptop può trasformarsi in un tablet, anche se in uno più spesso e pesante del modello standard. In teoria, si ottiene il meglio di entrambi i mondi in un unico dispositivo, con la semplicità touchscreen e la grande usabilità per le app in stile tablet unite alla capacità di convertirsi in un normale laptop Windows quando avete bisogno di lavorare comodamente alla scrivania. I convertibili tendono ad avere schermi più ampi dei semplici tablet o dei tablet a tastiera rimovibile, che sono vantaggiosi dal punto di vista ergonomico ma proibitivi in termini di dimensioni e di peso. Anche la connettività di solito è migliore.

2. I dispositivi convertibili

Questi modelli appaiono e lavorano come un normale tablet, ma si trasformano in un laptop grazie a una tastiera rimovibile o a una tastiera dock. Questo vi fornisce una soluzione mobile come qualunque altro tablet, ma con la possibilità di disporre di un laptop nel caso in cui questa opzione risponda meglio alla vostra esigenza. Spesso reperibili con schermi più piccoli dei laptop convertibili, i “rimovibili” sono più solidi quando si tratta di mobilità assoluta ma alquanto più deboli dal punto di vista ergonomico, sebbene i dispositivi migliori trovino oggi un efficace compromesso. Per molti team che lavorano in modo trasversale in azienda, un tablet a tastiera rimovibile potrebbe racchiudere in un unico dispositivo sia il tablet che il laptop di cui hanno bisogno. Inoltre, benché la scelta tra le divere opzioni di connettività sia spesso limitata, lo storage wireless e la tecnologia di visualizzazione wireless possono rendere questo aspetto un non-problema. I tablet a tastiera rimovibile possono eseguire il sistema operativo Windows o Android.

3. Il tablet a tastiera rimovibile

I tablet oggi coprono una gamma che va dai modelli con schermo da 6 pollici che si tengono in un mano a quelli con schermo da 12,4 pollici molto vicini ai laptop aziendali. Sono progettati per essere gestiti dal touchscreen, ed eseguono Windows, Android o, nel caso dell’iPad, Apple iOS. I tablet vincono in mobilità, il che li rende l’ideale per la forza vendita o i team di assistenza durante le trasferte, e grazie al display brillante e ad alta risoluzione sono perfetti per navigare in Internet e visualizzare e condividere documenti o informazioni. Con le giuste app professionali sono anche strumenti di lavoro intuitivi e comodi, e possono lavorare in situazioni in cui un laptop tradizionale potrebbe risultare poco pratico o ingombrante. Le opzioni di connettività sono quasi sempre limitate e l’ergonomia non è ideale per i lavori più impegnativi; tuttavia, come per i tablet a tastiera rimovibile, c’è margine di azione su entrambi questi aspetti.

4. Il Tablet

I Chromebook sono dei laptop leggeri ed effettivamente economici, ma si basano su processori mobili entry-level ed eseguono il sistema operativo orientato al Web Google Chrome OS. Sinora hanno faticato a fare breccia nel mondo aziendale, perché dipendono fortemente dalla connettività Internet ed eseguono app leggere e basate sul Web al posto delle tradizionali applicazioni per il business. Tuttavia, le modifiche a Chrome OS hanno reso i Chromebook più funzionali quando non connessi, e per le aziende che migrano ai servizi basati su cloud e alle applicazioni SaaS (Software-as-a-Service), la debolezza dei Chromebook si trasforma in punti di forza: nessun’altra piattaforma, infatti, consente di connettersi e di accedere alle applicazioni Web così velocemente. Ma la cosa più importante è che i Chromebook sono economici in fase di acquisto e semplici ed altrettanto economici in termini di manutenzione: due punti di forza per l’IT aziendale.

5. Il Chromebook

Quando scegliere un tablet?

I tablet non dispongono della stessa potenza o della comodità di lavoro prolungato di un PC laptop, ma vi sono casi in cui costituiscono un’opzione più vantaggiosa.

Siete alla ricerca di un computer mobile per tutte le ore del giornoNiente supera il tablet in termini di portabilità. Sono sottili e abbastanza leggeri da poter essere portati ovunque, con la maggior parte dei modelli da 8,9 pollici e da 11 pollici che pesa meno di 700 g e, talvolta, meno di 500 g. Con la batteria che dura

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dalle otto alle dieci ore, non rimarrete senza carica in una normale giornata di lavoro, e con la custodia protettiva o le protezioni per lo schermo, avrete tutta la robustezza che vi serve. Se desiderate un dispositivo da portare con voi tutto il giorno, il tablet è quello che fa per voi.

La comodità vince su compatibilità, connettività e prestazioniPotrebbe non interessarvi eseguire le applicazioni Windows per il desktop (anche se ci teniamo a farvi notare che esistono tablet basati su Windows 8, come l’HP ElitePad 1000) e potreste non avere bisogno di ulteriore potenza per svolgere attività più impegnative. Ciò che vi serve è qualcosa che si attivi velocemente e che vi dia le informazioni che cercate in un istante. I tablet sono costruiti per attivarsi con la pressione di un pulsante e per lanciare le app in pochi secondi. Se i vostri sistemi di back-end sono correttamente configurati e siete collegati ai servizi cloud, le informazioni che cercate sono già disponibili.

Siete più impegnati a visualizzare e condividere documenti che a crearliI tablet sono ideali per visualizzare documenti, dashboard informativi e dati o rappresentazioni grafiche, e non c’è modo più facile di condividere questi elementi con un cliente o un partner che passar loro il tablet mostrando dove guardare. Scorrere un documento o saltare da una pagina all’altra con un tocco sul touchscreen è più facile che farlo con la tastiera o il mouse, e l’intera esperienza può risultare più immediata e intuitiva. Se volete creare dei contenuti, scegliete un laptop. Se volete leggerli, prendete un tablet.

Avete bisogno di un dispositivo pratico e intuitivo per attività sempliciNon vi serve un laptop solo per rispondere occasionalmente a qualche e-mail o controllare i documenti mentre lavorate: un tablet risulterà perfettamente adeguato. Idem per controllare il calendario, prendere appunti durante una riunione, navigare nel Web o compilare dei moduli digitali già impostati. Inoltre, sono molti i team di diversi settori, dai tecnici e gli addetti del magazzino al personale vendite e assistenza, per i quali un laptop ingombrante costituirebbe piuttosto un problema, mentre un tablet risulterebbe più adatto per gli usi prolungati. In questi casi il tablet risulta vincente.

Potete usare le funzionalità del tabletQuasi tutti i tablet dispongono di telecamere frontali e posteriori, microfoni, accelerometri sensibili al movimento e localizzatori GPS integrati, e le app aziendali di ultima generazione fanno uso proprio di queste funzionalità. Vediamo calendari che sanno dove sarà il vostro prossimo appuntamento e come arrivarvi, app che eseguono la scansione delle ricevute e app utili per prendere appunti che sanno combinare testo, annotazioni, audio, foto, dati di localizzazione e altro ancora. Nell’industria, le app stanno diventando ancora più innovative. Perché perdere l’occasione?

Quando scegliere un

laptop tradizionale? Se per la maggior parte del tempo lavorate sui numeri, create contenuti o conducete un impegnativo lavoro multi-tasking, un laptop tradizionale è la scelta più ovvia.

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Create contenuti piuttosto che leggerliSe il contenuto che state creando è un sito Web, una proposta commerciale o una relazione aziendale, sarà molto più semplice farlo su un laptop che su un tablet. Con un trackpad e una tastiera di dimensione completa potete essere più veloci e precisi nel lavoro, e avere uno schermo grande vi consente di non affaticare gli occhi più del dovuto. Se prevedete di trascorrere lunghe ore incollati alla scrivania, vi consigliamo di scegliere un laptop, non un tablet o un ibrido.

Le prestazioni contanoPotreste avere necessità di correggere foto, montare filmati o realizzare presentazioni. Potrebbe servirvi potenza per eseguire calcoli nei fogli di lavoro Excel pieni di macro che stordiscono la mente. In ogni caso, un laptop di fascia media con processore quad core e 4 GB o 8 GB di RAM sarà in grado di gestire il carico di lavoro con molta più facilità di un tablet dotato di processore di fascia bassa e 1 GB o 2 GB di RAM. Se le prestazioni contano, scegliete sempre il laptop.

Il multi-tasking è il vostro mestiereVi sono dei ruoli in cui l’approccio a singola app e a singolo schermo del tablet funziona. Ve ne sono altri nei quali serve poter fare riferimenti incrociati tra due o più applicazioni e documenti, oppure tagliare e incollare da una finestra a un’altra. Sì, è vero, su un tablet Windows 8 o su alcuni modelli Android si possono eseguire più app dividendo lo schermo, ma se il multi-tasking è la vostra routine, è il laptop ad avere l’interfaccia e lo schermo che servono.

Vi servono compatibilità e connettivitàForse vi serve accedere alle normali applicazioni Microsoft Office, ad applicazioni specialistiche o ad app obsolete. Forse la connettività vi serve per accedere allo storage esterno, utilizzare un monitor o collegarvi a uno scanner. In ogni caso, è più facile che il laptop abbia il sistema operativo, le porte e gli ingressi necessari, rispetto al tablet come anche rispetto a un dispositivo ibrido.

Accettate compromessi sulla portabilità e la durata delle batterieCon un peso di appena 1 kg e una durata delle batterie che va dalle otto alle nove ore, non potrete lamentarvi di avere la schiena rotta dallo sforzo o di essere rimasti senza carica nel corso della giornata per colpa del vostro ultrabook. Allo stesso tempo, moltissimi utenti finali non hanno necessità di una mobilità che duri tutto il giorno, tutti i giorni: per loro, un laptop tradizionale è

un’opzione corretta, efficace, accettabile e dai costi prevedibili. La business mobility non ha a che fare con un approccio generalizzato, ma si basa su decisioni che variano in base a ogni team.

Quando scegliere un

dispositivo ibrido?

I dispositivi ibridi forniscono il meglio di entrambi i mondi, pur con qualche compromesso su entrambi i fronti. Scegliete quello giusto e lo troverete versatile ed efficace.

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Avete necessità di bilanciare mobilità con comfort e prestazioniIl laptop è grandioso per creare contenuti, ma il tablet offre un modo migliore di presentarli. Il tablet è eccezionale per condividere e visualizzare documenti, dashboard, elementi grafici e video, ma è problematico per le correzioni, figuriamoci per le attività di creazione pura. I dispositivi ibridi gestiscono l’intero ventaglio di attività, trasformandosi in un tablet quando si verificano delle informazioni o si condividono dati con terze persone, e in un laptop quando serve svolgere il lavoro vero e proprio. Dovete accettare dei compromessi: da un lato sulle dimensioni e sul peso, dall’altro sul comfort e la potenza, ma questo è il prezzo da pagare per la flessibilità.

Desiderate lavorare con app touchscreen e applicazioni desktopÈ vero, potete anche dare comandi al laptop toccando lo schermo con funzionalità touch abilitata, ma questo non è mai intuitivo o “bello” come lavorare sul tablet. Per le applicazioni desktop, al contempo, perfino un tablet Windows 8 diventa problematico quando si lavora su un touchscreen da 10,1 pollici e si tenta di toccare le icone della barra degli strumenti con le dita. Di nuovo, passare all’ibrido significa avere il meglio di entrambe le soluzioni, con un’interfaccia touchscreen per le app per tablet altamente specializzate ma anche con un trackpad e una tastiera per quando serve maggiore precisione.

Cercate comodità, connettività e comfortI dispositivi ibridi uniscono la comodità di una portabilità assoluta, come un tablet, alla possibilità di essere piegati, ruotati o chiusi sulla tastiera, il tutto per un dispositivo in grado di lavorare per diverse ore in totale continuità. Inoltre, mentre sono pochi i tablet ancora dotati di porte USB 3 super-veloci o uscite video HDMI e DisplayPort, queste funzionalità sono disponibili su quasi tutti i dispositivi ibridi. Con i monitor, le docking station e pochi cavi, il dispositivo ibrido può triplicarsi, diventando un computer desktop quando sedete alla scrivania, un laptop quando viaggiate e un tablet quando avete bisogno di leggerezza e praticità.

Non avete bisogno di schermo ampio o prestazioni elevateEsistono molte attività che richiedono schermi grandi e ad alta risoluzione e vera potenza della CPU, ma per molti utenti uno schermo da 11 o 13,3 pollici è più che adeguato, e un tradizionale processore Core i3 o i5 può andare benissimo. Con l’ibrido, gli utenti ottengono le prestazioni richieste in un fattore di forma adatto a svolgere il proprio lavoro, ma anche molti dei vantaggi del tablet se passano la giornata “sul pezzo”.

Libertà o timori: quanto controllo

esercitare? I vostri dipendenti desiderano passare ai dispositivi mobili, ma voi preferite mantenere la sicurezza e il controllo. Come sarà mai possibile bilanciare queste due cose?

Non tutti i responsabili IT sono entusiasti di accogliere la business mobility, e spesso le motivazioni si fondano sul timore di perdere sicurezza e controllo. Con le soluzioni IT già consolidate è facile mettere tutto sotto chiave sulla rete salvaguardando sia i

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Le aziende forniscono o definiscono i dispositivi accettabili, e impostano i parametri di controllo. Il Mobile Device Management è integrato come requisito obbligatorio, mentre tutti i dati sono crittografati quando archiviati sul dispositivo. Le app sono fornite o attraverso un app store aziendale o attraverso uno strumento di gestione che crea l’elenco delle app consentite o vietate. Si definiscono politiche atte a contenere o limitare l’utilizzo personale e a bandire l’uso di account personali per scopi aziendali. Questo approccio può limitare l’innovazione, rendere i dispositivi meno flessibili e comodi e avere un effetto negativo sull’adozione e l’utilizzo dei dispositivi mobili, e tutto questo non esclude il rischio che gli

dispositivi che i dati. Inserire nell’infrastruttura aziendale i tablet e gli smartphone, tuttavia e soprattutto in una logica BYOD, può sembrare un rischio insuperabile. Che cosa potete controllare? Cosa potete fare per garantire la sicurezza? Dove termina la sfera professionale e dove inizia quella privata?

1. Controllo centralizzato dall’alto

In questo caso, create una strategia BYOD maggiormente guidata dall’utente e cercate di consentire ai dipendenti di adottare, con ragionevolezza, i dispositivi che ritengono più adatti al loro caso. Non si tratta di una strategia permissiva: anche in questo caso, dovete distinguere tra lavoro e sfera privata e configurare una politica di gestione dei dispositivi mobili che preveda in modo dettagliato le limitazioni e le responsabilità. Tuttavia, focalizzando la strategia sugli utenti e adottando un approccio più flessibile verso le app, consentite ai vostri utenti di innovarsi e far confluire tale innovazione nella pratica aziendale. Il rischio è giungere a una strategia proficua per gli utenti ma non per gli obiettivi aziendali di lungo periodo. Per questo motivo, si presta meglio alle PMI dei settori in cui l’agilità e le idee contano più dei controlli e delle priorità sulla sicurezza.

2. Approccio guidato dall’utente

utenti continuino comunque a utilizzare i propri dispositivi personali nel modo che desiderano. Tuttavia, nelle aziende più grandi o nei settori con problematiche legali e di conformità, questo potrebbe essere l’unico approccio sicuro.

Questo approccio è meglio descritto dall’espressione “guidato dall’obiettivo”. Si rivedono i processi aziendali identificando le applicazioni sulle quali la business mobility può avere un impatto positivo. Si cercano quindi i dispositivi, i servizi e le app più efficaci per ottenere tale impatto, sia attraverso uno schema BYOD che basandosi sull’hardware proprietario dell’azienda. Quindi, si implementa la strategia procedendo un team alla volta, con la priorità assegnata a quelli che ne traggono maggior beneficio. Strada facendo, si definiscono chiare politiche sui dispositivi mobili, politiche di sicurezza e best practice, e si forma il personale su impieghi e finalità. Il rischio in questo caso è che le politiche e le strategie potrebbero risultare ancora incentrate sull’azienda più che sull’utente, ma per le aziende piccole, medie e grandi che sono alla ricerca di un equilibrio tra agilità, innovazione e controllo, questo approccio resta comunque la scelta ideale.

3. Approccio strategico

L’importanza del Mobile Device Management

Qualunque approccio adottiate in materia di business mobility, vi servirà una strategia efficace per gestire i dispositivi mobili e gli strumenti che li supportano.

Perché il Mobile Device Management è così importante? Introdurre in azienda più dispositivi mobili porta con sé nuovi rischi in termini di sicurezza oppure aumenta quelli esistenti. Se in passato erano la principale preoccupazione per la sicurezza, i laptop sono ora

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trascurabili rispetto agli smartphone e i tablet. La loro stessa dimensione agevola perdite e furti, e la loro popolarità come prodotti consumer li rende ancora più attraenti per i malintenzionati. Perdere gli apparecchi è un problema, ma perdere dati importanti è potenzialmente un incubo. Se impropriamente protetti, i dispositivi mobili potrebbero consentire l’accesso a una quantità notevole di informazioni aziendali o personali sensibili.

I vantaggi del Mobile Device ManagementIl MDM serve anche a verificare se la vostra strategia è economicamente vantaggiosa. Una strategia di successo riesce a tagliare i costi e aumentare la produttività, ma senza supervisione e gestione può diventare meno efficace e distrarre invece che potenziare. Una buona strategia di MDM e degli strumenti che la supportino vi consentiranno di monitorare le risorse, garantire la sicurezza e verificare la conformità alle politiche interne sui dispositivi mobili. E se la vostra strategia non risultasse ottimale, il MDM potrà darvi i riscontri necessari per apportare le modifiche che servono.

Implementare il Mobile Device ManagementIn parte, il MDM è una questione di strumenti e di configurazioni: garantisce che i dispositivi siano in sicurezza, che la connettività VPN o 3G/4G sia configurata per il trasferimento dei dati tra il dispositivo e i sistemi dell’azienda e che i dispositivi possano essere monitorati, bloccati e, se necessario, puliti dei contenuti in caso di perdite o furti. Questi strumenti assicurano anche che i dispositivi siano identificati e monitorati durante la loro connessione in rete, e che facciano uso delle app e dei servizi che il team IT conosce e approva.Tuttavia, il MDM riguarda anche la politica aziendale, poiché rende noto agli utenti ciò che è accettabile e ciò che non lo è, e illustra i potenziali effetti per l’azienda in caso di violazione. Ad esempio, alcuni utenti potrebbero non sapere perché un iPhone rubato è un problema, o perché le app scaricate da una fonte sconosciuta potrebbero essere pericolose. Il MDM riguarda sia la protezione dai rischi sulla sicurezza che l’educazione degli utenti al riguardo.

Scegliere gli strumentiIn questi giorni, iOS dispone di un framework MDM integrato che opera con i semplici strumenti di iCloud, ovvero Find my iPhone e OS X Server’s Profile Manager. Android dispone di strumenti MDM semplici attraverso Android Device Manager, mentre Microsoft ha la propria Enterprise Mobility Suite per la gestione delle flotte di dispositivi mobili, con System Center Configuration Manager (SCCM) e InTune. Tuttavia, esistono anche alcune ottime opzioni multipiattaforma di terze parti, tra cui AirWatch e MobileIron, il MDM di HP per aziende piccole e grandi è rappresentato dalle soluzioni TouchPoint Manager e Mobile Enterprise.

Introduzione alla stampa wireless La business mobility implica anche la possibilità di stampare da qualunque dispositivo sempre e ovunque, grazie alle nuove tecnologie di stampa wireless.

Queste tecnologie sono le stesse che hanno consentito che la business mobility trasformasse anche le stampanti da ufficio: per questo, tranne i modelli più spartani di fascia bassa, le stampanti a getto d’inchiostro professionali oggi integrano la connettività Wi-Fi e la stampa da Internet, mentre le stampanti multifunzione professionali più evolute integrano già, di serie, le funzionalità di

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supporto per tablet, smartphone e stampa dal Web. Ovunque vi troviate e qualunque cosa stiate usando, avete modo di inviare qualcosa dal vostro dispositivo mobile e prelevarlo dal vassoio di uscita della stampante.

CloudPrint e AirPrintSia Android che iOS dispongono della stampa wireless integrata. Apple Airprint consente di stampare in modalità wireless da qualsiasi dispositivo OS X o iOS collegato alla stessa rete Wi-Fi della stampante. Selezionate l’opzione di stampa nelle app di supporto, e vedrete l’elenco delle stampanti AirPrint disponibili, pronte a gestire il processo. Google CloudPrint richiede, come prima cosa, che impostiate una stampante compatibile al servizio; fatto questo, potete stampare da qualunque PC o dispositivo Android che esegua il browser Web Chrome. Anche se siete in strada, potete stampare qualcosa in ufficio selezionando semplicemente Stampa, scegliendo la stampante di destinazione e premendo un pulsante.

MopriaIniziativa intersettoriale, Mopria è stata progettata per definire degli standard di interoperabilità, in modo che i dispositivi mobili e le stampanti possano lavorare insieme con maggiore facilità ed efficienza, facendo uso di tecnologie wireless esistenti come Wi-Fi e NFC. Centinaia di stampanti prodotte da HP, Canon, Brother, Xerox, Lexmark, Samsung e altri marchi sono già conformi, e l’app Mopria Printing Service supporta la stampa da qualunque smartphone o tablet che esegua Android 4.4 e versioni superiori.

Soluzioni proprietarieSebbene supporti Mopria, Cloud Print e AirPrint, la maggior parte dei produttori di stampanti dispone di soluzioni proprietarie per la stampa wireless o da Internet, progettate per aggiungere ulteriore flessibilità. HP, ad esempio, offre ePrint, un servizio di stampa basato sul Web con il quale i documenti possono essere inviati a una stampante remota tramite e-mail, e Wireless Direct, con il quale i documenti sono trasmessi direttamente dal dispositivo alla stampante attraverso una connessione Wi-Fi ad-hoc. Entrambe le opzioni integrano adeguate misure di sicurezza. ePrint è protetto dallo spam grazie a un indirizzo e-mail autogenerato e all’accettazione esclusiva di processi in arrivo da indirizzi e-mail autorizzati. Wireless Direct, invece, tiene lontano il traffico dalla rete aziendale principale, e garantisce il flusso di dati con crittografia a 128 bit.

Touch to PrintLe più recenti stampanti multifunzione HP LaserJet Enterprise Flow, al contempo, integrano la funzione mobile touch-to-print. Toccando il pulsante touch-to-print di uno smartphone o un tablet con tecnologia NFC abilitata, si crea una connessione temporanea con la stampante grazie alla quale è possibile stampare i documenti da quest’ultimo dispositivo. Nessun cavo, nessuna configurazione, nessun disturbo: solamente i documenti che serve stampare, quando volete voi e in pochi istanti.

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