Upload
others
View
4
Download
1
Embed Size (px)
Citation preview
JFactor.it
Filippo Jatta 1
JFactor.it presenta:
La Guida Base per il SEO Tutto quello che ti serve per portare il
tuo sito in prima pagina su Google e
guadagnare online!
Copyright 20013 JFactor.it – All rights reserved
JFactor.it
Filippo Jatta 2
JFactor.it
Filippo Jatta 3
Indice
Introduzione: cos’è il SEO e cosa ti serve per iniziare pag 4
Case study: un piccolo blog che rende 200€ al mese senza far nulla pag 5
Ok, come posso iniziare? Ecco la nostra strategia pag 7
1) Come creare un sito web in 5 minuti pag 8
2) Decisione dell’argomento pag 11
3) Ottieni traffico (visitatori) con il SEO pag 16
a. Cominciamo con l’On-Page pag 19
b. Off-Page e Link pag 23
4) Come guadagnare con il nostro blog pag 28
E ora tocca a te! Pag 31
JFactor.it
Filippo Jatta 4
Benvenuto al corso base sul SEO di
JFactor! Sono Filippo, e ho scritto questa guida come base di partenza per tutti coloro che vogliono guadagnare
lavorando a casa grazie al SEO.
Qui spiegherò passo passo come poter iniziare: non ti serve un super computer, non devi fare investimenti,
non ti serve acquistare complessi software, e non è neanche necessario saper programmare o essere
esperto di informatica. Puoi iniziare a guadagnare online con il SEO anche senza conoscere i linguaggi di
programmazione. E non serve neanche necessariamente vendere un prodotto o avere un e-commerce.
Cosa ti serve allora?
1) Un po’ di tempo da dedicare, diciamo 3-4 ore a settimana;
2) Impegno: i risultati dipenderanno solo da te;
3) Un blog, un sito internet. Può essere un e-commerce in cui vendi prodotti costosissimi, o un
semplice blog in cui scrivi degli articoli e non vendi nulla. Se non sai come creare un sito web non
preoccuparti, è davvero facile, continua a leggere ;)
Iniziamo allora proprio dalla base.
Cos’è il SEO E’ il metodo che utilizzo per guadagnare online. Ed è il mio metodo preferito per far soldi con internet.
Il SEO è l’insieme di tutte quelle operazioni che servono a portare il nostro sito in prima pagina su Google
per una determinata parola chiave.
Cos’è la parola chiave? La parola chiave (in inglese keyword, anche abbreviato in kw) è il testo che una
persona digita nella barra di ricerca di Google. E’ insomma la ricerca effettuata. Quindi parola chiave,
keyword, kw e ricerca assumono nel nostro contesto lo stesso significato.
Facciamo un esempio: stasera non so dove andare a mangiare e scrivo su Google “miglior pizzeria di roma”.
“miglior pizzeria di roma” è in questo caso la parola chiave, la keyword, la ricerca che ho effettuato su
Google.
Tramite il SEO possiamo portare il sito della nostra pizzeria in prima pagina per la kw “miglior pizzeria di
roma”, in modo tale che quando una persona su Google cerca tale kw finisca sul nostro sito.
JFactor.it
Filippo Jatta 5
Perché è possibile guadagnare da
casa con il SEO Perché sempre più persone utilizzano i motori di ricerca e internet per i propri acquisti, e tramite il SEO si
aprono le porte a una quantità di potenziali clienti inimmaginabile. Tanto che con una semplice ricerca su
Google puoi vedere da te quante vere e proprie “Agenzie SEO” esistono ormai in Italia e nel mondo.
Case study: 200€ al mese senza fare
nulla, grazie a un piccolo blog Prima di iniziare con la guida vera e propria voglio mostrarti un risultato raggiunto da uno dei miei blog. E’
un blog di poche pagine, piuttosto piccolo, che ha solo una manciata di articoli al suo interno.
Seguendo gli step che ti mostrerò tra poco nella guida ho cercato un argomento adeguato, ho creato il sito
in 5 minuti con BlueHost, e l’ho poi posizionato in prima pagina su Google. In solo un paio di mesi ho
ottenuto un guadagno di 200€ al mese, senza ormai fare più nulla, senza lavorarci più su! Certo, 200€ al
mese non ti cambiano la vita, ma ottenerli praticamente senza lavorare non è male! Il sito in questione è
italiano, non posso rivelare l’argomento specifico per motivi di privacy, ma è un blog che ha a che fare con
la medicina e la salute. Questi argomenti sono infatti molto validi per guadagnare su internet.
Ecco il grafico con l’andamento delle posizioni su Google. Come puoi vedere (clicca per ingrandire)
l’andamento delle posizioni non è stabile, ma questo è normale. Il sito ha ballato parecchio prima di
raggiungere la prima pagina, per poi restarci a lungo. Dopo qualche altra settimana, poi, il mio blog ha
compiuto un ulteriore piccolo balzo, raggiungendo la prima posizione, e restandoci!
Come tempo di lavoro questo sito mi ha impegnato per circa 2 ore al giorno, 5 giorni alla settimana, per i
primi 2 mesi. Ora invece vi dedico 1 oretta al mese, giusto il tempo di controllare che sia tutto ok, e magari
aggiungerci un articolo (che non fa mai male).
200€ al mese non sono molti, con i siti web potrai guadagnare molto di più, ma questo esempio mi piace
perché è stato ottenuto in poco tempo e con poco sforzo. Trovi ulteriori dettagli sul mio sito, a questo link:
JFactor.it
Filippo Jatta 6
case study - prima posizione su google
Attento però: come ho già sottolineato se non hai intenzione di dedicare almeno 3-4 ore a settimana al tuo
progetto, lascia stare. Questo metodo richiede comunque impegno e una certa costanza. Quindi se pensi di
far soldi online dedicando un’oretta alla settimana, lascia perdere. Non otterresti risultati e butteresti
soltanto il tuo tempo.
Bene, ora che ti ho spiegato qual è la mole di lavoro che ti attende, e i risultati che puoi ottenere, non resta
che iniziare con la guida vera e propria.
JFactor.it
Filippo Jatta 7
Ok, come posso iniziare? Ecco la
nostra strategia Come abbiamo detto il nostro scopo è quello di creare un sito web e portarlo in prima pagina per alcune
parole chiave. Il processo si divide quindi in 4 passi:
Allora ecco questi passi spiegati uno per uno!
1:Creiamo il Sito
2:Decidiamo l'argomento
del sito
3: lo portiamo in Prima
Pagina su Google con il
SEO
4: Monetizziamo
JFactor.it
Filippo Jatta 8
1) Come creare un sito web in 5
minuti Prima di tutto creiamo il nostro sito! Alla fine del capitolo trovi il video tutorial in cui ti mostro come creare
un sito internet in davvero 5 minuti. Leggi prima queste spiegazioni base, poi passa al video ;)
Non abbiamo bisogno di siti web complessi, ci basta un semplice blog. Se credi sia difficile e stai già
pensando “oh no, non sono un informatico, non so farlo”, beh tranquillo, è molto semplice, sono qui per
guidarti passo passo, e ti assicuro che è qualcosa che potrebbe fare anche mia madre in 5 minuti.
Per farlo ci serve prendere un dominio e un hosting. Questa è l’unica spesa necessaria per guadagnare sul
web con il SEO. Il nostro obiettivo è infatti quello di guadagnare con un sito. Per farlo, tutto il procedimento
è gratuito. Però dobbiamo necessariamente avere un sito per iniziare.
Cos’è un dominio: il dominio è il nome del sito. Per esempio www.gazzetta.it è il dominio del sito della
Gazzetta dello sport. E’ quindi un semplice url, che acquistiamo e di cui diventiamo proprietari.
Cos’è l’hosting: è un hard disk virtuale, è il posto in cui noi salviamo tutti i file del nostro sito. Quando
scriviamo un articolo sul nostro sito, o carichiamo un’immagine, quel video e quell’immagine saranno
automaticamente salvati grazie all’hosting, e grazie a questo potranno essere visualizzati sul nostro sito.
Dove prendere dominio e hosting: ti suggerisco di utilizzare come me BlueHost, che regala il dominio e
garantisce un servizio di qualità, quindi saremo sicuri che il nostro sito sia sempre online, e che sia veloce
nei caricamenti. La stabilità e la velocità nei caricamenti sono fondamentali per il SEO, in quanto Google
premia i siti così portandoli più facilmente in prima pagina. D’altra parte Bluehost con un solo hosting
permette di creare infiniti siti internet. Quindi se abbiamo 10 siti web da cui guadagniamo, potremo
utilizzare lo stesso servizio hosting di BlueHost, che avremo pagato una sola volta.
E quando inizierai a guadagnare col SEO, credimi, aprirai rapidamente altri siti per guadagnare ancora di
più. Questo è il servizio che utilizzo io per i miei siti web più importanti. BlueHost, inoltre, offre un servizio
d’assistenza in tempo reale via chat, che si è dimostrato sempre molto efficiente e di qualità.
Cliccando qui si ha un piccolo sconto, e trovi nel video tutorial poco più avanti tutti i passaggi da
compiere.Ripeto, questa è e sarà l’unica spesa necessaria per tutto il processo di guadagno online!
Se vuoi maggiori informazioni su Bluehost leggi questo articolo.
La maggior parte degli altri servizi, sia italiani che stranieri, sono di scarsa qualità. Lascia stare Aruba, ha
troppi troppi limiti (scarsa assistenza, assenza del cpanel, prezzi “taroccati”: sembra economica ma poi,
ogni volta che hai bisogno di qualcosa, ti fanno pagare a parte. Inoltre il loro servizio di assistenza non mi ha
mai soddisfatto).
L’hosting è quello che regge tutto il nostro sito. Scegliere un servizio scarso spesso significa buttare al
vento tutta la dedizione e il lavoro che abbiamo fatto, lasciandoci con un pugno di mosche in mano.
Essendo l’unica spesa, meglio andare a colpo sicuro. Ma se conosci altri servizi di hosting validi puoi anche
scegliere altro.
JFactor.it
Filippo Jatta 9
Come chiamo il mio sito?
Questa è una domanda dalla risposta molto semplice. Tempo fa Google premiava i siti che avevano, come
nome, l’argomento che trattavano. Quindi se il sito parlava di accessori per il modellismo era consigliabile
chiamarlo “accessoripermodellismo.com”.
Ora non è più così: Google premia i brand, ovvero i siti che hanno un nome originale, riconoscibile e
unico.
E’ di fatto ciò che le aziende fanno da sempre: scelgono un nome che suoni bene, riconoscibile. Anche se
non ha attinenza con il prodotto. Il nome “Peroni” non ha di per sè a che fare con la birra, e “Apple” è un
nome che non ha a che fare con l’elettronica. Ma, pur vendendo prodotti elettronici di alta qualità, il loro
sito si chiama “apple.com”, e non “comprareprodottidielettronica.com”.
Anche il mio JFactor, nel mio piccolo rispetto a quei colossi, è un brand. Il mio sito non si chiama
“comeguadagnareonlinedacasa.com”. Ho scelto un nome che mi piace, e che è semplicemente un gioco di
parole con le iniziali del mio nome.
Oltretutto scegliendo un nome originale avrai anche dei vantaggi nel portare il tuo sito in prima pagina su
Google, come poi vedremo.
Ti invito quindi a fare lo stesso: trova un bel nome e crea il sito. Al resto penseremo dopo. Puoi seguire
questo video tutorial per creare in pochi minuti il tuo sito.
Ok allora: abbiamo il dominio e anche l’hosting. Non ci resta che installare Wordpress nel nostro sito.
Cos’è Wordpress? E’ semplicemente l’interfaccia con la quale possiamo iniziare scrivere gli articoli, e
caricare immagini e video nel nostro blog.
Perché Wordpress? Perché è gratuito, è facile da installare, è facilissimo da usare (l’interfaccia è simile a
quella di Office, chiunque può creare un sito e aggiornarlo), e offre molti plugin aggiuntivi, gratuiti, che
arricchiscono il nostro sito web con ulteriori funzioni.
Per vedere come installare Wordpress e iniziare a scrivere il primo articolo per il nostro sito basta vedere
questo video tutorial.
JFactor.it
Filippo Jatta 10
Beh, non è così difficile alla fine, no?
Se hai dubbi riguardo la creazione del sito, va su questa pagina e lascia un commento, ti risponderò il prima
possibile: http://jfactor.it/come-creare-un-sito-web-blog-internet/
Fatto? Bene, ora che abbiamo il nostro sito web non resta che scrivervi degli articoli. Questi articoli
saranno semplici articoli informativi, nei quali parleremo liberamente dell’argomento scelto per il blog.
Nulla di complicato, dunque: basteranno dei semplici articoli scritti da noi stessi. Una volta che ne avremo
pubblicati 4 o 5 potremo finalmente iniziare a guadagnare online con il SEO! Ma su quale argomento
scrivere articoli? Eccoci al capitolo 2 della guida.
JFactor.it
Filippo Jatta 11
2) Decisione dell’argomento Ed eccoci appunto al secondo passaggio: per scrivere i contenuti del nostro sito dobbiamo decidere
l’argomento. Piccola premessa: di tutti i passaggi, questo è l’unico in cui serve imparare un po’ di teoria. E’
l’unica parte un po’ più complicata delle altre, perché una decisione corretta dell’argomento porterà quasi
certamente a far soldi su internet. Una scelta dell’argomento sbagliata, invece, porterà al fallimento del
progetto. Per questo non spaventarti se ci sono dei passaggi tecnici da fare. Possono sembrare complessi
ma in poco tempo ci farai la mano. Il resto è tutto in discesa.
Ok, veniamo a noi: tutti noi abbiamo delle passioni, qualcosa che ci piace particolarmente. Bene, partiamo
da una di queste, in modo che il lavoro che andremo a fare possa essere più piacevole e interessante.
Scriviamo su un foglio una serie di argomenti che ci interessano. Cerca di selezionare argomenti in relazione
ai quali la gente possa acquistare un prodotto, o spendere denaro per un servizio. Evita quindi argomenti
tipo “immagini divertenti”, in cui la gente non spenderebbe nulla. Argomenti come “automobili”, “surf”,
“fotografia”, invece, andranno ad esempio benissimo.
Una volta deciso l’argomento generale, dobbiamo decidere per quale ricerca vogliamo salire in prima
pagina. Dobbiamo insomma scegliere una nicchia di mercato, qualcosa di specifico, che abbia però un
numero adeguato di ricerche mensili. Vogliamo che la nostra kw abbia tra le 1500 e le 3500 ricerche al
mese, ovvero che almeno 1500-3500 persone ogni mese cerchino effettivamente quella kw su Google.
Per controllare questo andiamo su Google Adwords, e creiamo un account (gratuito).
Poi clicchiamo su “Strumenti e analisi”, quindi nel sottomenu scegliamo “Keyword Planner” (vedi
immagine qui sotto, cliccaci su per ingrandire).
Ora scegliamo “Cerca idee per parole chiave e gruppi di annunci”.
Nel menu seguente scriviamo l’argomento che abbiamo in mente per il nostro sito, selezioniamo lo stato
(se la kw è italiana selezioniamo Italia, se è tedesca Germania e così via). Clicchiamo poi su “trova idee”.
JFactor.it
Filippo Jatta 12
A questo punto scegliamo “idee per le parole chiave”, e il gioco è fatto: otterremo una serie di kw. Per ogni
kw ci verranno mostrati il numero di ricerche mensili e il CPC (ovvero la cifra che guadagniamo per ogni
click che riceviamo sui nostri banner, utile se vogliamo guadagnare inserendo piccoli banner pubblicitari,
poi vedremo meglio in seguito ).
Bene, ora abbiamo una serie di potenziali parole chiave, tutte riguardanti l’argomento che avevamo scelto
all’inizio. Possiamo scegliere quelle che ci interessano di più, e che abbiano 1500-3500 ricerche.
E’ spesso inutile scegliere parole con troppe ricerche, perché ci si imbatterà quasi sempre in parole chiave
JFactor.it
Filippo Jatta 13
con competizione elevata, per le quali ci vorrà troppo tempo e fatica per raggiungere la prima pagina.
Quindi puntiamo a parole con 1500-3500 ricerche.
Vogliamo ora che la nostra ricerca abbia un livello di competizione medio-bassa, e il motivo è presto
detto: se c’è troppa concorrenza ci troveremo a combattere contro siti web troppo forti, e la scalata verso
la prima pagina sarà difficile. Inutile perdere tempo, soprattutto se sei alle prime armi. Inizia con una kw
con bassa concorrenza e circa 1500-3500 ricerche mensili. Come stabilire il livello di concorrenza?
Attenzione: non utilizziamo la colonna “concorrenza” del keyword tool, è inutile.
La concorrenza la valutiamo così:
Controllando quanto gli altri siti sono ottimizzati per una determinata ricerca: se nella prima pagina
ci sono 6-7 siti che hanno titolo, url e descrizione con l’esatta ricerca, lasciamo stare;
Controllando il PR (ovvero il Page Rank) dei siti concorrenti. Più il PR di un sito è alto, più questo
sarà autorevole e difficile da superare. Se in prima pagina ci sono 4-5 risultati con PR 3 o superiore,
lasciamo stare.
NB: ci sono altri fattori da tenere in considerazione, ma essendo questa una guida base, ci fermiamo a
questi 2 fattori, che sono comunque sufficienti a darci una buona stima della concorrenza. Per
approfondimenti puoi leggere questo articolo del mio blog: ricerca keyword: come trovare velocemente
parole chiave per guadagnare online.
Torniamo a noi. Abbiamo detto che vogliamo puntare su kw con bassa concorrenza. Quindi in prima pagina
vogliamo vedere siti non ottimizzati, e con basso PR. Vediamo allora con 2 esempi.
Cerchiamo su Google.it la parola “automobili”. Da Google Keyword Planner risulta che questa kw ha 5400
ricerche mensili, un buon numero (anzi forse troppe a dire il vero), e un CPC di 1,73€, piuttosto alto (oltre
0,20 il CPC ci va già bene).
Vediamo allora se la concorrenza è abbastanza bassa. Come vedi nell’immagine qui in basso (cliccaci su per
ingrandire) quasi tutti i risultati della prima pagina di Google contengono la parola “automobili” sia nel
titolo, sia nell’url, sia nella descrizione. Sono quindi ottimizzati per questa ricerca, e questo non va bene.
Inoltre il PR di questi risultati è decisamente elevato. Per controllare il PR puoi usare dei tool gratuiti
(basta cercare PR checker su Google), oppure scaricare il plugin SeoQuake per Chrome o Firefox (gratuito, è
quello che uso io nelle immagini che ti sto mostrando). Nel nostro caso abbiamo un PR medio di 3,6,
decisamente troppo alto. Vogliamo un PR medio inferiore a 3.
JFactor.it
Filippo Jatta 14
Cerchiamo allora qualcos’altro.
Dopo un po’ di ricerche con il Google Keyword Planner ad esempio ho trovato la kw “gomme termiche
prezzi”. Ha 2400 ricerche mensili e un CPC di 23 centesimi. Vediamo la concorrenza.
Nei titoli, negli url e nelle descrizioni dei siti in prima pagina non compare la kw “gomme termiche prezzi”.
Questo è un ottimo segno. Inoltre il PR medio dei risultati è basso, pari a 1.
Possiamo dire quindi che abbiamo trovato una kw intorno alla quale costruire il sito, e che ci permetterà di
guadagnare online!
Se vuoi un metodo più avanzato per trovare kw con le quali guadagnare, puoi usare questo programma
(puoi scaricarlo gratuitamente). Qui trovi il video tutorial in cui spiego come usare il programma. Ma puoi
JFactor.it
Filippo Jatta 15
farne anche a meno. Per iniziare è sufficiente il metodo che ti ho appena mostrato in questa guida.
A questo punto abbiamo il nostro sito e abbiam deciso l’argomento. Non resta che portarlo in prima pagina
e cominciare a guadagnare!!
JFactor.it
Filippo Jatta 16
3) Ottieni traffico (visitatori) con il
SEO Fondamentalmente guadagniamo con il nostro sito portando traffico (ovvero visitatori) e utilizzando uno
dei metodo di monetizzazione a nostr adisposizione.
Questo metodo di monetizzazione può essere semplicemente ottenere un click su un bannerino
pubblicitario, oppure vendere un prodotto, o raccogliere email.
Per fare qualunque di queste cose, ad ogni modo, dobbiamo prima ottenere visitatori. Fondamentalmente
ci sono 3 modi per ottenere visite:
I. SEO, ovvero posizionando il nostro sito nella prima pagina di Google;
II. Con traffico a pagamento, quindi pagando e inserendo la pubblicità del nostro sito su altri siti
internet, su Facebook o su Google stesso;
III. Traffico naturale: otteniamo traffico naturale quando, offrendo un sito di buona qualità, la gente ci
cerca direttamente. Oppure se qualcuno ci trova “per caso”, tramite ad esempio un video su
Youtube, o tramite passaparola.
Facciamo un esempio: mettiamo che io voglia comprare una caffettiera.
Posso cercare su Google “prezzo caffettiera” e poi cliccare sui risultati presenti nella prima pagina
(traffico SEO).
Oppure mentre sono su un sito internet posso vedere la pubblicità di una caffettiera e cliccarci su, o
posso cliccare su una delle pubblicità presenti su Google (traffico a pagamento).
Oppure posso andare direttamente su Amazon.com perché so che quel sito offre caffettiere a buon
prezzo (traffico naturale).
Il problema del traffico naturale è che in genere ci vuole troppo tempo per ottenerlo. Il traffico a
pagamento può diventare invece una perdita di denaro, perché troppo dispendioso, dato che dovremo
pagare per mettere le pubblicità.
Con il SEO invece otterremo moltissimi visitatori senza spese, portando il nostro sito in cima ai
motori di ricerca.
JFactor.it
Filippo Jatta 17
Posizionare bene un sito con il SEO genera moltissimo traffico, e può essere fatto anche gratuitamente,
quindi punteremo su questo metodo!
Ma entriamo nel dettaglio:
Come faccio a portare il mio sito in prima pagina su Google con il SEO
SEO è un acronimo, che sta per Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca.
Quello che dobbiamo fare per portare in prima pagina il nostro sito è infatti far sì che piaccia a Google,
ottimizzando alcuni particolari aspetti. In questo modo il sito risulterà più autorevole, salirà nelle prime
posizioni, otterrà più visitatori e traffico, e noi guadagneremo di più
Google utilizza moltissimi fattori per stabilire quali siti debbano comparire più in alto per ogni ricerca. Noi
concentriamo la nostra attenzione sui 3 aspetti più importanti.
I 3 aspetti principali sono: stabilità e velocità del sito (ecco perché è importante utilizzare un hosting
affidabile e di qualità come BlueHost), fattori On-Page e fattori Off-Page.
Quanto costa eseguire queste ottimizzazioni? Può tutto essere fatto… Gratis!
Dato che abbiamo già il nostro sito web, e quindi l’aspetto della velocità e stabilità è già apposto, non ci
resta che ottimizzare gli altri 2 aspetti: fattori on-page e off-page (ovvero la creazione di link). Vediamo in
cosa consistono.
a) I fattori on-page sono interni al sito, ad esempio il titolo e i contenuti. Servono a far capire a Google
che il nostro sito tratta lo specifico argomento per il quale vogliamo essere in prima pagina.
L’obiettivo è rendere coerente il nostro sito per una determinata ricerca;
b) L’off-page è costituito dai link al nostro sito: più altri siti linkano al nostro sito, più questo acquista
importanza e salirà nelle posizioni sui motori di ricerca. Questo rende il nostro sito più autorevole.
JFactor.it
Filippo Jatta 18
Coerenza (On-Page)
Autorevolezza (Off-Page)
Prima pagina su Google
JFactor.it
Filippo Jatta 19
a) Cominciamo con l’On-Page I motori di ricerca vogliono selezionare i risultati più coerenti possibile per ogni ricerca. Quindi se cerchiamo
“guadagnare online”, Google non mostrerà siti che parlano di “aeroplani da guerra”, ma cercherà nel web i
siti che più sono attinenti e coerenti con la parola chiave “guadagnare online”. Quello che facciamo con
l’on-page è quindi segnalare a Google che il nostro sito è davvero coerente e attinente con una determinata
ricerca.
Quali aspetti dobbiamo ottimizzare allora?
a) Il titolo e la descrizione del sito
b) La sitemap
c) I titoli degli articoli
d) Gli URL
e) Il contenuto in generale
a. Per ottimizzare il titolo del sito e la sua descrizione basta andare su Impostazioni ->
Generale (se hai Wordpress in inglese, Settings -> General). Poniamo che il nostro sito abbia
come parola chiave principale “carne alla pizzaiola”.
Come Titolo sito (Site title) quindi potremo scrivere “JFactor.com – La carne alla pizzaiola
per tutti”.
Come Motto (Tagline) inseriamo una descrizione naturale, che contenga la nostra kw. Ad
esempio “Benvenuto sul mio blog. Solo su questo sito puoi trovare la carne alla pizzaiola
come l’hai sempre desiderata, oltre a molte altre ricette”.
b. La sitemap è importante: aiuta Google a prendere visione del nostro sito. Quindi è bene
crearla. Per farlo andiamo su Plugin -> Aggiungi nuovo (Plugins -> Add new in inglese) e
nella barra di ricerca scriviamo “google xml sitemaps”. Clicchiamo poi su Cerca plugin (o
Search Plugins, a seconda).
JFactor.it
Filippo Jatta 20
Verrà fuori una lista di plugin. Cerchiamo “Google XML Sitemaps” e a questo punto non ci
resta che cliccare su Installa adesso ( Install Now) e poi su Attiva plugin (Activate plugin).
Ultimo passaggio: installato e attivato il plugin andiamo su Impostazioni (o Settings), quindi
su XML-Sitemap.
Troveremo scritto “La sitemap non é stata ancora generata. Clicca qui per costruirla la
prima volta.”
JFactor.it
Filippo Jatta 21
Clicchiamo sul “clicca qui” per creare la sitemap. Troveremo ora il messaggio La tua sitemap
è stata generata (Your sitemap was last built on).
E anche questa è fatta!
c. Pensiamo ora al nostro articolo. Per scriverlo basta andare su Articoli -> Aggiungi nuovo
(Posts -> Add new). Per pubblicarlo basta cliccare sul pulsante blu, a destra, Pubblica
(Publish). Abbiamo quindi scritto un articolo riguardante la carne alla pizzaiola. Se vogliamo
che Google dia maggiore rilevanza al nostro sito per la ricerca “carne alla pizzaiola”,
useremo come titolo dell’articolo ad esempio “Carne alla pizzaiola, ecco la ricetta che
cercavi”.
d. Vogliamo ora personalizzare gli URL del sito. Per farlo dobbiamo prima andare su
Impostazioni -> Permalink (in inglese, Settings -> Permalinks). Qui scegliamo l’opzione
“nome articolo” (“post name” in inglese). In questo modo potremo editare gli url dei vari
articoli come meglio crediamo. Nella pagina di scrittura dell’articolo potremo ora scegliere
gli url come desideriamo. Quindi, se abbiamo scritto un articolo riguardante la carne alla
pizzaiola, come url imposteremo www.miosito.com/carne-alla-pizzaiola.
JFactor.it
Filippo Jatta 22
e. Infine ovviamente l’articolo che scriviamo dovrà essere incentrato su tale argomento.
Quindi scriveremo un articolo riguardante questa ricetta, inserendo un paio di volte la kw
“carne alla pizzaiola” all’interno, magari mettendola una volta in grassetto. Per il resto
potremo scrivere in maniera naturale.
Ecco un’immagine riassuntiva con i pochi passaggi essenziali da compiere:
Ora con questi 4 semplici passaggi il nostro articolo sarà ben ottimizzato per la nostra ricerca. Questi sono
gli aspetti base, ma ce ne sono altri. Quando prenderai confidenza con questi potrai approfondire gli altri
aspetti dell’ottimizzazione On-page con questo articolo: ottimizzazione on-page
JFactor.it
Filippo Jatta 23
b. Off-Page e Link Abbiamo reso il nostro sito, con il precedente passaggio, rilevante per la ricerca che desideravamo. Ora con
l’off-page faremo capire a Google che il nostro sito, oltre che trattare quello specifico argomento, è molto
autorevole e importante.
Ricordi? Abbiamo detto Coerenza + Autorevolezza = Prima pagina
Questo passaggio consiste nel creare link verso il nostro sito. Partiamo allora dalle basi.
Il link è un collegamento. Tu clicchi sulla parola cliccabile e vieni diretto verso un sito web o una specifica
pagina.
La linkbuilding è la costruzione di link. Quindi quando stai creando dei link per il tuo blog, stai facendo
linkbuilding.
La parola cliccabile di un link si chiama “anchor text”.
Facciamo un esempio. Clicca qui: mio sito online sul seo.
Bene, questo appena sopra sul quale hai cliccato è un link diretto verso il sito web “jfactor.it” (infatti
quando ci clicchi vieni indirizzato a quella pagina), e ha come anchor text le parole “mio sito online sul seo”.
Il link può anche essere una immagine, come in questo caso:
Cliccando sull’immagine qui sopra, infatti, sarai indirizzato verso jfactor.it.
Ricorda, quando crei un link, di non utilizzare sempre la stessa anchor text.
Ti faccio un esempio: mettiamo che io voglia portare in prima pagina il mio sito, JFactor.it, per la ricerca
“cani viola”. Dopo averlo ottimizzato a livello on-page, passo all’off-page, quindi ai link.
Quando creo i link, nella metà dei casi userò come anchor text il nome del mio sito, quindi “JFactor”, o
“jfactor.it”.
Utilizzerò anche come anchor text parole generiche, come “sito web”, “visita”, “maggiori informazioni qui”,
ecc...
Utilizzerò anche anchor text attinenti alla ricerca “cani viola”, ma non esattamente uguali. Per esempio
“cani viola volanti”, “cani volanti, “animali viola che volano”, ecc.
Solo nel 10-15% dei casi utilizzerò la kw esatta “cani viola”.
Ecco un diagramma riassuntivo:
JFactor.it
Filippo Jatta 24
Ora: non prendere queste percentuali alla lettera. Non rappresentano una legge assoluta. Quello he voglio
dirti è semplicemente di variare le anchor text, al fine di avere un profilo vario e naturale.
Naturale, appunto. Perché variamo le anchor text? Perché agli occhi di Google sarebbe innaturale se il mio
sito, JFactor, avesse cento link tutti con anchor text “cani viola volanti”. Sarebbe innaturale e sospetto. E
Google potrebbe penalizzarci per questo, non facendo arrivare il sito nelle prime posizioni. Per questo
motivo è bene variare le anchor text, in modo tale da avere un profilo vario e naturale.
Ora che abbiamo capito cosa sono i link è intuitivo capire che se il nostro sito riceve link da siti internet
importanti e autorevoli, diventerà importante e autorevole a sua volta.
Quindi se ad esempio apro un sito web sul mondo dello sport, e ricevo link dai siti della gazzetta dello sport,
del corriere delle sport, da calciomercato.it eccetera, il mio sito non farà fatica a salire in prima pagina per
molte parole chiave. Questo mi consentirà in breve tempo di avere molti visitatori e guadagnare.
50%
20%
15,00%
15,00%
% Anchor Text
Url e nome sito (es: jfactor.it,JFactor)
Anchor text casuali (es: link,guarda qui, questo sito)
Anchor text non esatta (es:"cani viola che volano", "caneche vola", "animale viola")
Anchor text esatta ("cani viola")
JFactor.it
Filippo Jatta 25
Ma come ottenerli, questi link?
Ci sono molte risorse, gratuite e a pagamento, su internet. Ci sono software che creano migliaia di link in
pochi minuti. Ma ti suggerisco di lasciar perdere, e di creare i tuoi link manualmente, piano piano. E’ facile e
veloce. Ora ti mostrerò quali sono le principali risorse per ottenere link, e come crearli.
1) Directory: sono siti web che si offrono (in genere gratuitamente) di ospitare un collegamento al tuo
sito. In genere basta cliccare su “segnala sito”, “aggiungi un link”, o “aggiungi un sito”, inserire il
titolo (che sarà l’anchor text usato), una breve descrizione, e premere invio. Ecco fatto, abbiamo
creato in pochi minuti un buon link per il nostro sito. Molte directory, tuttavia, sono moderate:
prima che il tuo sito venga approvato, un moderatore lo visionerà e deciderà se è meritevole del
link. Ci sono molte directory italiane e straniere. Basta cercare su Google “lista directory italiane” e
ricerche simili per trovarne un bel po’. Ne trovi alcune qui. Ecco come si presenta in genere una
directory, ed ecco dove cliccare per aggiungere il proprio sito:
In linea di massima un sito che ha tanti link,
provenienti da siti web importanti scalerà in fretta la prima pagina di Google.
JFactor.it
Filippo Jatta 26
2) Forum: i link nei forum magari non sono potentissimi, però hanno il vantaggio di portare visitatori
direttamente sul nostro blog. Se abbiamo un sito che parla di automobili cerchiamo i 2-3 forum
principali che parlano dell’argomento, e inseriamo, quando coerente con il topic (e quando
ammesso dalle regole del forum) un link al nostro sito. In alternativa possiamo utilizzare una firma
nei messaggi, in modo tale da lasciare un link ogni volta che scriviamo un messaggio.
3) Commenti nei blog: molti blog permettono di lasciare un commento. Oltre al testo vero e proprio
dobbiamo in genere inserire il nome, il sito web e la mail. Scegliamo quindi il nome (che sarà la
nostra anchor text), il sito web (il sito per il quale vogliamo creare un link) e la mail (possiamo
anche inventarla). Et voilà, abbiamo creato un link al nostro sito! Ecco un esempio tratto
direttamente da jfactor.it:
4) Link social: possiamo creare una pagina Facebook, un profilo Twitter e una pagina Google+
dedicata al nostro sito, e inserirvi i link agli articoli che scriviamo. Questi link sono molto veloci da
creare. Ecco per esempio la pagina Facebook di JFactor.it, che presenta i link ai miei articoli(la trovi
qui: https://www.facebook.com/JFactor.it).
JFactor.it
Filippo Jatta 27
5) Ok, ora il pezzo forte: il guest posting. Questi link sono più difficili da ottenere, ma danno ottimi
risultati in termini di posizionamento. In pratica creiamo un sito di qualità, che offra dei contenuti
molto validi. Dopodichè contattiamo i webmaster di siti internet riguardanti lo stesso argomenti,
chiedendo loro un link, una citazione nel loro sito.
Ok, abbiamo terminato la nostra carrellata “base” di link. Quando vorrai approfondire l’argomento trovi qui
la guida completa alla linkbuilding e al SEO off-page: http://jfactor.it/posizionamento-su-google-in-prima-
pagina/. Se però sei agli inizi ti consiglio comunque di terminare prima questa guida, per non far confusione
con troppe informazioni!!
Ora passiamo alla quarta e ultima fase, ovvero la monetizzazione!!
JFactor.it
Filippo Jatta 28
4) Come guadagnare con il nostro
blog Ecco i metodi principali tramite i quali possiamo guadagnare con il nostro blog:
I. Inserendo bannerini pubblicitari di Google. Ogni volta che un visitatore cliccherà sul bannerino noi
guadagneremo un po’ di denaro. Quanto denaro? Dipende dall’argomento del nostro blog. La
quantità di denaro che noi guadagniamo per ogni click si chiama CPC (cost per click). Può variare da
pochi centesimi a diversi euro a click. E’ molto molto semplice inserire banner pubblicitari sul
nostro blog, e non serve conoscere l’informatica per farlo. Basta installare il plugin gratuito “Ad
Injection” sul nostro sito. Sul mio sito (nella categoria monetizzazione) puoi trovare il video tutorial
per inserire banner di Google.
Ecco per esempio il noto sito GialloZafferano, che presenta dei banner pubblicitari. Ogni volta che
uno di noi clicca su un loro banner, loro guadagnano (clicca sull’immagine per ingrandire).
Per darti un’idea dei guadagni possibili, considera che il mio primo sito web, quotazioneoro.tv, (che ho poi venduto a peso d’oro), con 1500 visite giornaliere, mi rendeva 40€ al
giorno, circa 1200 Euro al mese sezna che facessi più nulla!
JFactor.it
Filippo Jatta 29
II. Affiliazioni: sponsorizziamo un servizio o prodotto, e ogni volta che qualcuno visita il nostro sito e
poi acquista il prodotto da noi suggerito guadagniamo una certa somma, variabile a seconda del
prodotto/servizio venduto.
Ecco un esempio: il sito tuttomercatoweb utilizza l’affiliazione con Amazon: inserisce sul proprio sito
dei banner pubblicitari di Amazon, e non guadagna per ogni click ricevuto (come succede con il metodo
precedente), ma guadagna ogni volta che qualcuno, dopo aver cliccato su quel banner di Amazon,
acquista poi un prodotto. Le percentuali di guadagno e altri aspetti variano di volta in volta a seconda
dell’affiliazione. In questo articolo ti mostro come inserire l’affiliazione di Amazon sul tuo sito.
III. Vendita di prodotti/servizi: possiamo aprire per esempio un blog che insegna a creare torte
decorate, scrivere un libro sull’argomento e venderlo, come fa il sito lallascake.com
JFactor.it
Filippo Jatta 30
Per maggiori approfondimento su questo argomento leggi questo articolo: come guadagnare online
con il blog.
JFactor.it
Filippo Jatta 31
E ora tocca a te! Bene, con questo corso ho coperto gli aspetti fondamentali del guadagno online tramite il SEO. Ora sai cosa
ti serve per iniziare, sai come muoverti. Naturalmente ci sono molti aspetti avanzati da affrontare, ma già
con questi principi puoi iniziare a toglierti diverse soddisfazioni.
Su JFactor trovi guide e informazioni specifiche, oltre a diversi case study che ti fanno vedere direttamente
alcuni dei risultati che ho raggiunto.
L’unica cosa che ti resta da fare ora è darti da fare, e iniziare a mettere in pratica quello che hai studiato.
Non diventare una di quelle enciclopedie viventi, che sanno tutto di un argomento ma non hanno mai
messo in pratica nulla. Quello che sai è sufficiente. Per approfondire altri aspetti visita il mio blog, o studia
le risorse che preferisci. Ma fallo mentre inizi il tuo progetto. Imparerai con l’esperienza, e se cominci a
darti da fare interiorizzare informazioni nuove e più dettagliate risulterà più semplice.
In bocca al lupo, ci rileggiamo su JFactor.it
Filippo
JFactor.it
Copyright 20013 JFactor.it – All rights reserved