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Fondazione Cassa di Risparmio San MiniatoFondazione Cassa di Risparmio San Miniato
LA LEVA ORGANIZZATIVA NELLE STRATEGIE DI LA LEVA ORGANIZZATIVA NELLE STRATEGIE DI SVILUPPO DELLE PICCOLE E MEDIE FONDAZIONISVILUPPO DELLE PICCOLE E MEDIE FONDAZIONI
D. BodegaD. BodegaUniversità Cattolica del Sacro Cuore Università Cattolica del Sacro Cuore -- MilanoMilano
G. CioccarelliG. CioccarelliUniversità degli Studi di PaviaUniversità degli Studi di Pavia
San Miniato, 2 ottobre 2009San Miniato, 2 ottobre 2009
LEVA ORGANIZZATIVALEVA ORGANIZZATIVA
insieme di risorse, competenze, conoscenze, relazioni, tecniche, modelli e strumenti che relazioni, tecniche, modelli e strumenti che garantiscono efficacia e sviluppo alle azioni
delle fondazioni
2
Parte primaParte prima
INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA E INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA E MATURITA’ MANAGERIALEMATURITA’ MANAGERIALEMATURITA’ MANAGERIALEMATURITA’ MANAGERIALEsintesi dei risultati dell’indagine ACRI 2006sintesi dei risultati dell’indagine ACRI 2006
3
Il modello d’indagineIl modello d’indagine
4
I numeri “romani”indicano le sezioni del modello, mentre quelli “arabi” indicano le domande del questionario riferite a ciascuna sezione.
LLe caratteristiche del campione osservatoe caratteristiche del campione osservato
piccole medio piccole medie medio-grandi grandi Freq (y)
nord ovest 4 (100,00%) 1 (100,00%) 2 (100,00%) 3 (75,00%) 4 (66,67%) 14 (82,35%)
nord est 2 (40,00%) 3 (75,00%) 4 (57,14%) 5 (62,50%) 4 (66,67%) 18 (60,00%)
5
nord est 2 (40,00%) 3 (75,00%) 4 (57,14%) 5 (62,50%) 4 (66,67%) 18 (60,00%)
centro 5 (71,43%) 3 (50,00%) 6 (75,00%) 1 (25,00%) 4 (80,00%) 19 (63,33%)
sud e isole 1 (50,00%) 3 (50,00%) 0 0 1 (100,00%) 5 (45,45%)
Freq (x) 12 (66,67%) 10 (58,82%) 12 (66,67%) 9 (52,94%) 13 (72,22%) 56 (63,64%)
I modelli emergenti: posizionamento delle I modelli emergenti: posizionamento delle fondazioni del campione (2006)fondazioni del campione (2006)
0,6
0,7
0,8
0,9
1,0
INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA
bassa alta
Modello reputazionale
Modello reputazionale
Modello radicatoModello radicato
6
0,0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1,0
INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA
bassa alta
bassa alta
MATURITÀ MANAGERIALE
Modello consolidatoModello consolidato
Modello strutturatoModello
strutturato
Il Il modello modello consolidatoconsolidato
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
I: reputazione/immagine
I: cultura
I: know-how
U: competenze manageriali
U: motivazione
U: esperienza
T: qualità partecipazioni
T: patrimonio investito
T: ICT e SI
T: patr. immobiliare/sede
IMP
OR
TA
NZ
A S
TR
AT
EG
ICA
ba
ssa
a
lta
RISORSE
“CHIAVE”RISORSE
CARENTI
RISORSE:
0,0
0,5
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0
T: patr. immobiliare/sede
T: patrimonio artistico
bass
a
alta
ZONA DI
IRRILEVANZA
FORZE “IN ECCESSO
”
bassa altaFORZA RELATIVA
scelte investimento/fund raising 1,000
supporto organi istit./comm. 2,000
programmazione e controllo 0,522
gestione del personale 0,000
sviluppo e manutenzione SI 0,391
contabilità e bilancio 1,478individuazione fabbisogni
valutazione domande
competenze specifiche area int.
gestione amm. pratiche erog.
monitoraggio progetti finanziati
comunicazione risultati
2,913 2,174 0,870 1,696 0,913 1,043
COMPETENZE:
7
Il Il modello modello radicatoradicato
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
I: reputazione/immagine
I: cultura
I: know-how
U: competenze manageriali
U: motivazione
U: esperienza
T: qualità partecipazioni
T: patrimonio investito
T: ICT e SI
IMP
OR
TA
NZ
A S
TR
AT
EG
ICA
ba
ssa
a
lta
RISORSE
“CHIAVE”RISORSE
CARENTI
RISORSE:
0,0
0,5
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0
T: patr. immobiliare/sede
T: patrimonio artistico
bass
a
alta
ZONA DI
IRRILEVANZA
FORZE “IN ECCESSO
”
bassa altaFORZA RELATIVA
scelte investimento/fund raising 1,583
supporto organi istit./comm. 1,333
programmazione e controllo 0,833
gestione del personale 0,000
sviluppo e manutenzione SI 0,000
contabilità e bilancio 0,917individuazione fabbisogni
valutazione domande
competenze specifiche area int.
gestione amm. pratiche erog.
monitoraggio progetti finanziati
comunicazione risultati
3,000 3,333 0,667 1,917 0,667 0,750
COMPETENZE:
8
Il Il modello modello strutturatostrutturato
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
I: reputazione/immagine
I: cultura
I: know-how
U: competenze manageriali
U: motivazione
U: esperienza
T: qualità partecipazioni
T: patrimonio investito
T: ICT e SI
IMP
OR
TA
NZ
A S
TR
AT
EG
ICA
ba
ssa
a
lta
RISORSE
“CHIAVE”RISORSE
CARENTI
RISORSE:
0,0
0,5
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0
T: patr. immobiliare/sede
T: patrimonio artistico
bass
a
alta
ZONA DI
IRRILEVANZA
FORZE “IN ECCESSO
”
scelte investimento/fund raising 2,667
supporto organi istit./comm. 1,667
programmazione e controllo 0,333
gestione del personale 0,000
sviluppo e manutenzione SI 0,333
contabilità e bilancio 1,667individuazione fabbisogni
valutazione domande
competenze specifiche area int.
gestione amm. pratiche erog.
monitoraggio progetti finanziati
comunicazione risultati
4,667 1,000 1,333 0,000 0,000 1,333
COMPETENZE:
9
Il modello reputazionaleIl modello reputazionale
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
I: reputazione/immagine
I: cultura
I: know-how
U: competenze manageriali
U: motivazione
U: esperienza
T: qualità partecipazioni
T: patrimonio investito
T: ICT e SI
T: patr. immobiliare/sede
IMP
OR
TA
NZ
A S
TR
AT
EG
ICA
ba
ssa
a
lta
RISORSE
“CHIAVE”RISORSE
CARENTI
RISORSE:
0,0
0,5
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0
T: patr. immobiliare/sede
T: patrimonio artistico
bass
a
alta
ZONA DI
IRRILEVANZA
FORZE “IN ECCESSO
”
bassa altaFORZA RELATIVA
scelte investimento/fund raising 1,000
supporto organi istit./comm. 0,333
programmazione e controllo 1,000
gestione del personale 0,333
sviluppo e manutenzione SI 0,083
contabilità e bilancio 0,917individuazione fabbisogni
valutazione domande
competenze specifiche area int.
gestione amm. pratiche erog.
monitoraggio progetti finanziati
comunicazione risultati
2,667 2,750 1,083 1,000 2,500 1,333
COMPETENZE:
10
L'innovazione organizzativa: ripensare strutture, L'innovazione organizzativa: ripensare strutture, processi e cultura in una logica di “cambiamento processi e cultura in una logica di “cambiamento continuo”continuo”
� la dipendenza dal passato crea inerzie organizzative che frenano il processo di innovazione organizzativa:
� orientamento organizzativo per lo più gerarchizzato / funzionale;
� risposte talvolta contraddittorie riguardo al presidio dei processi operativi e gestionali, con un insufficiente orientamento
11
operativi e gestionali, con un insufficiente orientamento all’integrazione interfunzionale;
� ricorso limitato ad alleanze organizzative, sia a livello nazionale che internazionale;
� percezione insufficiente delle opportunità offerte dalle ICT e dai sistemi informativi;
� processo di cambiamento e sviluppo organizzativo incrementale, per piccoli passi.
LLa maturità manageriale: sviluppare e a maturità manageriale: sviluppare e consolidare pratiche “ad hoc”consolidare pratiche “ad hoc”
� diversi risultati dell’indagine evidenziano una situazione di maturità manageriale, in fase di consolidamento:
� competenze individuali carenti;
� competenze “distintive” poco diffuse nelle attività di supporto (gru, ict, p&c, ecc.);
12
supporto (gru, ict, p&c, ecc.);
� ruolo dei quadri non ben definito;
� confini organizzativi “incerti” tra ruoli istituzionali e ruoli manageriali.
LLa leva organizzativa e le scelte strategichea leva organizzativa e le scelte strategiche
� comunità localecome stakeholder principale di riferimento;
� ruolo importante, seppur significativamente inferiore, degli enti designatori degli organi di indirizzoe dello Stato;
13
� le fondazioni si percepiscono essenzialmente come: “partner di istituzioni culturali” (identità prevalente);
� l’attività grant making si conferma prevalente, ma l’attività operating rappresenta una porzione significativa delle erogazioni.
LLa risorse “eccellenti”a risorse “eccellenti”
3,220
1,800 1,6801,480
1,260 1,160 1,160 1,120
2,000
3,000
4,000
5,000
15
1,260 1,160 1,160 1,1200,700 0,700 0,540
0,1000,000
1,000
reputazione/
immagine
qualità
partecipazioni
cultura
know-how
dipendenti
competenze
manageriali
ammontare
patrimonio
investito
motivazione
dipendenti
esperienza
dipendenti
patrimonio
imm e sede
patrimonio
artistico
ICT
e SI
altro
risorse intangibili risorse umane risorse tangibili
LLa risorse “eccellenti” e l’importanza strategicaa risorse “eccellenti” e l’importanza strategica
1,5
2,0
2,5
3,0
I: reputazione/immagine
I: cultura
I: know-how
U: competenze manageriali
U: motivazione
U: esperienza
IMPORTANZA S
TRATEGIC
A
bassa alta
RISORSE “CHIAVE”
RISORSE
CARENTI
16
0,0
0,5
1,0
1,5
0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5
U: esperienza
T: qualità partecipazioni
T: patrimonio investito
T: ICT e SI
T: patr. immobiliare/sede
T: patrimonio artistico
IMPORTANZA S
TRATEGIC
A
bassa alta
ZONA DI
IRRILEVANZAFORZE “IN ECCESSO”
bassa altaFORZA RELATIVAFORZA RELATIVA
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
I: reputazione/immagine
I: cultura
I: know-how
U: competenze manageriali
U: motivazione
U: esperienza
T: qualità partecipazioni
T: patrimonio investito
T: ICT e SI
IMP
OR
TA
NZ
A S
TR
AT
EG
ICA
ba
ssa
a
lta
RISORSE
“CHIAVE”RISORSE
CARENTICluster 1:
fondazioni di piccole-medie dimensioni
LLa risorse “eccellenti”, l’importanza strategica a risorse “eccellenti”, l’importanza strategica nelle piccole e medie dimensioninelle piccole e medie dimensioni
17
0,0
0,5
0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5
T: ICT e SI
T: patr. immobiliare/sede
T: patrimonio artistico
IMP
OR
TA
NZ
A S
TR
AT
EG
ICA
ba
ssa
a
lta
ZONA DI
IRRILEVANZA
FORZE “IN ECCESSO
”
bassa altaFORZA RELATIVA
scelte investimento/fund raising 0,900
supporto organi istit./comm. 1,500
programmazione e controllo 0,600
gestione del personale 0,000
sviluppo e manutenzione SI 0,700
contabilità e bilancio 1,900individuazione fabbisogni
valutazione domande
competenze specifiche area int.
gestione amm. pratiche erog.
monitoraggio progetti finanziati
comunicazione risultati
2,700 1,300 1,500 1,800 1,100 1,000
RISORSE:
COMPETENZE:
Leve organizzative, strategie e dimensioniLeve organizzative, strategie e dimensioni piccole medio-piccole medie medio-grandi grandi note distribuzione 21,4 17,9 21,4 16,1 23,2 risorse “chiave”
� immagine/ reputazione; � esperienza;
� immagine/ reputazione; � migliori capacità manageriali
� immagine/ reputazione; � qualità delle partecipazioni carente;
� immagine/ reputazione; � ict e si;
� immagine/ reputazione; � ict e si;
� differenze contenute;
competenze distintive
� individuazione fabbisogni; � focus sulle prime fasi del processo erogativo, debolezza delle attività di supporto;
� gestione pratiche erogative, contabilità e bilancio; � focus sulle prime fasi del processo erogativo, debolezza delle attività di supporto;
� supporto agli organi istituzionali; � focus sulle prime fasi del processo erogativo, debolezza delle attività di supporto;
� scelte investimento; � focus sulle prime fasi del processo erogativo, debolezza delle attività di supporto;
� valutazione domande e scelte investimento; � focus sulle prime fasi del processo erogativo, debolezza delle attività di supporto;
� differenze contenute, salvo che per alcune competenze chiave;
18
supporto; supporto;
processi e percorsi
� diffusa “dipendenza dal passato”; � processo di innovazione organizzativa in corso;
� imprinting bancario; � “dipendenza dal passato” e barriere organizzative significative;
� diffusa “dipendenza dal passato”;
� propensione al cambiamento relativamente maggiore, ma secondo processi in parte imitativi;
� imprinting bancario; � diffusa “dipendenza dal passato”;
� la dipendenza dal passato varia poco rispetto alla dimensione;
orientamento strategico e governance (elementi significativi)
� focus sul settore arte e su molti interlocutori; �
� importanza all’erogazione di fondi per progetti innovativi; � comunicazione concepita anche come “interna”;
� interesse per il settore istruzione; � enti designatori come stakeholder importante; � ruolo importante di governance: organi di indirizzo e di amministrazione;
� skeholders eterogenei; � operating; � comunicazione che valorizza i rapporti con la stampa;
� interesse per il settore ricerca; � ruolo importante in termini di governance: dg; � comunicazione incentrata sul bilancio di missione;
�
orientamento organizzativo (elementi significativi)
� specializzazione funzionale; � decentramento decisionale medio-alto; � autonomia dei quadri; � poche relazioni interorganizzative;
� alta formalizzazione; � visione verticale; � poche relazioni interorganizzative;
� accentramento decisionale; � poche relazioni inteorganizzative; � valutazione del personale orientata al passato;
� gerarchia valore sentito; � project man. e program officier, processi reigegn. e responsabili di processo; �
� decentramento decisionale medio-alto; � project man. e program officier relativamente più diffusi;
� l’assetto organizzativo dipende dalla dimensione;
performance 4,364 4,667 4,652 4,556 4,562 � differenze contenute
Stakeholders di riferimentoStakeholders di riferimento
2,000
3,000
19
0,000
1,000
comunità locale enti designatoricomponenti organo di
indirizzo
stato (pacentrale/periferica)
altro
L’identità di fondazioneL’identità di fondazione
1,8211,571
2
3
\
20
1,571
0,8210,625
0,411 0,3570,179 0,089 0,000 0,054
0
1
partner principale di istituzioni
culturali/sociali
ruolo di motore dello sviluppo
ruolo di supplenza nel sociale
onp in continua evoluzione
ruolo pubblico con veste privata
onp professionale
onp con capacità d'investimento
raramente riscontrabili altrove
onp con capacità m
anageriali
insolite per il settore
onp con capacità tecnico-
scientifiche vaste altro
\
Criteri prioritari per la scelta dei progetti da Criteri prioritari per la scelta dei progetti da finanziarefinanziare
1,929
1,607
1,375
2
3
21
0,679
0,1610,071
0,179
0
1
identificazione
di bisogni
insoddisfatti
della comunità
di riferimento
evidenza di
costi/benefici
nelle domande
di
finanziamento
promozione di
progetti
innovativi
trasparenza del
processo
erogativo
valutazioneione
ex-post dei
risultati
conseguiti su
iniziative simili
costituzione di
un network tra
istituzioni
beneficiatarie altro
“Grant making” vs “operating”“Grant making” vs “operating”
altro
0%
progetti realizzati da
società strumentali
5,45%
progetti pensati e
altro
0%
progetti realizzati da
società strumentali
5,45%
progetti pensati e
22
progetti realizzati in toto
da altri
62,13%
progetti pensati e
realizzati dalla fondazione
14,59%
iniziative frutto di co-
progettazione
17,84%
progetti realizzati in toto
da altri
62,13%
progetti pensati e
realizzati dalla fondazione
14,59%
iniziative frutto di co-
progettazione
17,84%
Strumenti di comunicazione esternaStrumenti di comunicazione esterna
1,607
1,036 1,000 0,982
2
3
23
1,036 1,000 0,9820,696
0,250 0,179 0,089 0,054 0,1070
1
sito web
pubblicità a
mezzo stampa
pubblicazione
bilancio di
missione
presenza del
logo su
comunicazioni
pubbliche
relazioni
organizzazione
convegni,
congressi,
seminari
newsletter
pubblicità
radiotelevisiva
campagne di
inform
azione
c/o enti
beneficiari
altro
LLa leva organizzativa e la dimensione della a leva organizzativa e la dimensione della fondazione (1)fondazione (1)
� la dimensione (dipendenti, patrimonio, erogazioni) della fondazione
influenza significativamente l’assetto organizzativo, in modo più incisivo
rispetto ad altre variabili quali, ad esempio, la strategia;
� in particolare, dall’indagine emerge:� in particolare, dall’indagine emerge:
� i processi orizzontali prevalgono nelle fondazioni piccole e grandi;
� un orientamento gerarchico è più frequente nelle fondazioni di
medie dimensioni.
24
LLa leva organizzativa e la dimensione della a leva organizzativa e la dimensione della fondazione (2)fondazione (2)
medio grandi
grandi
Dimensione Scala di Likertpiccole medio
piccolemedie medio
grandigrandi
1 6dinamicità 3,833 2,500 3,167 3,778 3,154 a regime in corso di
redifinizioneformalizzazione 4,400 2,429 2,900 3,222 3,000 alta bassa
decentramento decisionale
3,600 3,375 3,091 3,444 3,692 basso alto
coordinamento informale
2,375 2,222 1,750 1,889 1,923 basso alto
valutazione del personale
4,143 4,000 3,875 3,625 4,000 misure quantitative
misure qualitative
1,50% 21,50% 41,50% 61,50% 81,50% 101,50%
pic cole
medio pic cole
medie
dinamic ità f ormalizz az ione
decentramento dec is ionale c oordinamento informale
valutaz ione del personale
25
Struttura organizzativaStruttura organizzativa
prevalentemente a matrice1,92%
ibrida3,85%
prevalentemente divisionale3,85%
prevalentemente orizzontale5,77%
26
prevalentemente funzionale53,85%
5,77%
prevalentemente elementare30,77%
Meccanismi di coordinamentoMeccanismi di coordinamento
4
5
27
0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0
1
2
3
contatti diretti informali gerarchia riunioni
norme, regole, procedure piani e programmi comitati permanenti
task forces e organi int.
FormazioneFormazione
� le giornate di formazionesono in numero limitato; la minor attenzione è rivolta allo sviluppo dei quadri;
� in particolare:
� l’82,1% delle fondazioni non fa formazione per i dirigenti; le restanti erogano 5,5 giornate in media per ciascun dirigente all’anno;
28
� il 76,8% delle fondazioni non fa formazione per i quadri; le restanti erogano all’anno 3,5 giornate in media per ciascun quadro;
� situazione migliore per gli impiegati, ma comunque il 30,4% delle fondazioni non eroga formazione per gli impiegati; le restanti prevedono 4,5 giornate in media all’anno per ciascun impiegato.
2,231
1,192
2
3
Coinvolgimento degli organi istituzionali in Coinvolgimento degli organi istituzionali in attività operativeattività operative
29
0,6150,192 0,115
0,538
0
1
strumenti e criteri
per attività
erogativa
politiche e
strumenti per le
scelte di
investimento
metodologie e
tecniche di
programmazione
e controllo
assetto
organizzativo e
sviluppo dei SI
valutazioneione e
incentivazione del
personale altro
LLa performance della fondazionea performance della fondazione� le fondazioni dichiarano una performance maggiore in termini di raggiungimento degli obiettivi di
medio-lungo periodo, mentre ritengono di avere difficoltà nella gestione del cambiamento/innovazione;
range (1 - 6)dataset nord est nord
ovestcentro sud isole piccole medio
piccolemedie medio
grandigrandi
obiettivi di lungo periodo
4,764 4,667 4,786 4,889 4,600 4,500 4,900 4,909 4,778 4,769
efficacia nei progetti
30
� i diversi indicatori presentano fra di loro una significativa correlazione (piccole differenze fra le medie
degli indicatori sono significative).
efficacia nei progetti
realizzati in autonomia 4,696 4,611 4,714 4,789 4,600 4,083 4,700 5,167 4,778 4,769
efficienza nei progetti
realizzati in autonomia 4,607 4,389 4,714 4,737 4,600 4,167 4,500 5,000 4,667 4,692
struttura costi
4,536 4,556 4,571 4,421 4,800 4,583 5,000 4,417 4,333 4,385
obiettivi medio breve
4,518 4,444 4,857 4,263 4,800 4,417 4,600 4,500 4,444 4,615
cambiamento e innovazione
4,185 4,056 4,357 4,294 3,800 4,091 4,300 4,091 4,333 4,154
II problemi aperti e le prospettive di problemi aperti e le prospettive di cambiamento nel 2006cambiamento nel 2006
� sviluppare la “coesione” del sistema Fondazioni;
� recuperare efficienza nei processi operativi e gestionali;
� potenziare i sistemi operativi (gru, p&c, ict,
31
� potenziare i sistemi operativi (gru, p&c, ict, comunicazione, ecc.);
� migliorare le relazioni tra ruoli istituzionali (di indirizzo edi gestione), e fra loro e i ruoli manageriali;
� “normalizzare” la diffusione di cultura manageriale.