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Giovanni Terzanelli La percezione pittorica (2012 – 2015)

La percezione pittorica · percezione, d’improvvisa a mezz’aprile la linea compositiva a ristrutturazione più verbale ma a luce e rifrazione. 21. Lo smalto raddolcentesi in sostenimento

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Giovanni Terzanelli

La percezione pittorica(2012 – 2015)

Verde estroflesso ora alto paesaggio

o d’esso vento allora arriviquale con il tempo al sole estivigli unici imprimersi delle parole.

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Primo studio per il bianco

Sentimento di un dipinto osviluppo ossesso di un tormento orain uno stesso raggio dov’è il verso di luce esteso e il ricomprendersiperché sereno ostentaal bianco dentro al vento la presenzadi una sofferenza.

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Secondo studio per il bianco

Smaltosopra tavola al lumeggiooh per un’operadella vista, persa in uno stessoiperio stentoreo che guardarasente al prato un’opera d’ingegno praticocome rasato e vi si adagi il bianco.

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Terzo studio per il bianco

La luce estende e il verso edirimenti d’estri in essa accumuli alcunchéd’esulii in impeto ora all’ossessivamia volontà del bianco, divento assente esente e breve suosentimento.

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Su un’opera a tecnica mista di Renato Tomassini

Cachi ilfondo e vieppiùsenape il suo bordo ove cisi domandi in cosaresti in che si arresti il, pure, compreso comefuun atto di violenza, perché geometricala sua disposizione sotto ogni altrofondo ora sborda, verdescuro di ciascuno come di un inquieto inconscio.

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Microossessione di unastesa di colore emacrocalore di una formach’esprime all’olio pure sesmagrito o ingenuamente postoperché sporcoun’intelligenza aperta ad un significato,quindi in vano non si siapoetato.

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Permanente emedio nel suo proprioestendersi in un rimediodel verso è disteso s’un interotratto di accesso a un vecchiomaniero ad olio s’uno sfondogrigio chene presente latenuta sofferente.

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La tensioneretrostante un disegno e un coloredella sua rappresentazione come oraisoli in cornici il legno oro tieneentro sé le linee olio di un paesaggio.

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Piùne riluce e rosea ne traduce un verso è d’essaora quest’attimo di primavera adesso in accesso d’aurora.

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Lucentezze ed usulii inelevatisi in altezze estro o fermezza ecome riposta azione in rispostaen plein air di tale percezione. Brezze.

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Estensione d’oli in ampia aria ri-attraversata anche e irregolari dai bianchisfiuti dei pioppeti inpunti d’azzurro infino oltreverdi le alberete e i tetti in cotto orosso o marronognolo e sopra ancora al grigioblu dei monti ioossessivo sento adesso nel tormento.

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Lascelta acrilica ad adempierne e testualecome composta l’equilibrio formale ora s’imprime di un suo verso figurale.

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Smaltiforme e un impetoora tela al limite estesissimoterso ove altissimo s’insinui in un punto di colore per indurreme del suo furore adesserne un autore.

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Ventilata laformula che interna al lumeggiovibrazioni in ricomposizioni ed io chepoeto o attizzo di un brillio un’eventualeparte e che s’integri in sfumati di un definitivosuo solo colore, rendo operativocon le parole che stimino ogni concezione d’urtoconnettivo.

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Sciolta d’oli in naturaleresa dei toni il corso orapittoverbale delle espressioni ilnucleo o, nelle pose, una differenzatra sé che neschizzi in un disegno o indaghiindaco ogni strutturagià portante delle cose.

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La sottoventopiena andatura di un imprimersiin una tavola del sentimento configuragià nella piena struttura l’arricchirsimagari di unasola figura ad arte e che nevibri il colore nellasua propria sfumatura anche minimasottile vibrazione e nell’azione ch’ètramatura accoglie e vibra campiture.

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Bandiera per l’unità d’Italia

Ora di unverde permanente e posa al palobianco rosso come se a sé e retrostante lescie escandescenti in istantaneonucleo prenotturno ora attutisserola pennellata astratta che sbandieri ilpaese e sventoli sì nella primafesta della propria unità.Se ne dipinge anche l’interopensiero o se ne coglie, esule e compositivooggi gli affanni in torcersi di una figura cheper esteso ostenta al grumo lettere che dicano di una bandierache ne figuri intera a sé dispongano.

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D’ora ledistensioni a temperadi un presentimento ostruito ostentanodiluite equoree le soluzioni insintesi visive diparti irrazionali delle comprensioni.

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L’acqua ha lavato aerea lacomposizione e celeste e grigia chefa da sfondo ora ai caseggiati ingruppi in fila allineati piè delle colline e nerende come fossero ottobrine le profilature edi natura e dell’intera urbana struttura.

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Verde ed’alberi è l’anfiteatro di colline checinge la mia foglia cittadina, tral’ampia piana a oriente e i promontori inpicchi grigio-blu verso occidente nedico di pittoricapercezione, d’improvvisa a mezz’aprile lalinea compositiva a ristrutturazionepiù verbale ma aluce e rifrazione.

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Losmalto raddolcentesi in sostenimento adessodi un nuovo orientamento paesaggisticod’esso ottiene e stempera al tramontolibero l’affronto della luce e ne trapungerosarancio il taglio del ventagliocollinare e dalla Guardia al Cimone, ofresco intenso un senso, memore del mare.

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L’obnubiliomarittimo del miocampo pittorico ora di unapercezione eccede e velaturesopra velature estende e attenuala nuvola che soprassiede e alternagrigiobianca azzurro l’olio che lapermea e la prevede.

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Gialle eziologiche e dinere intrise lineedi parole stese s’una paginaquesta ricerca esprime l’inobnubilirsi di un tormentoalto e profondo comeora una nuvola ch’esso implichi.

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Laluna a perpendicolo sopra San Luca, alpunto d’indaco più plumbeo ora irradiasé di che ne osservi iosotto la linea dei suoi colli in cui si erge alta appena e intorno delle stelle.

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Stesa digrigio sopra i tetti il filolento collinare e panoramicoo le mie essenze d’essa altro paesaggio:metro ora all’epicentro ch’èun verso o rime estesedi un suo ritorno dentroal senso che più ne presoffre esteso.

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Smalto ocra aitrapunti indaco o sopra –territoriali in questa a maggiotornata floreale orasserenamenti in cui unico ororaggio ovunque n’evidenzia al culmine el’altro volto del paesaggio.

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Pingere el’aria sciolta ai colli intenerentisi incui il dorso ora amplia al solleone lapropria obbrobriosa ampia caligine e lacorruzione aerea agile e scattante estro ne agisce e séd’esso più costituisce.

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Iltono dei colori in un inverno ostenta alpresentimento ossesso d’esso solo e più se stesso.

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Ora che l’oro stagionale entra ampliando questoverso, gira ad arco per le mie colline e n’estua a sfrangiamenti incime, più ricade e in arrotondamenti sé più invade.

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L’olea pittura dei miei climi di sépermea la propria struttura a dirne e ripatirne esulii.

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Irte e meridiane leluci d’improvvisa alta infilata che séimplodono e nella memoria restanocittà d’arte di cui possono parole.

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Daquesticampi ricchi d’alberi nei loro saliscendi il poi.

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Campo e mare,ora allo stendersi di smaltilimpidi in cui tremaagli occhi il tratto del paesaggio collinarene traspare, lunare alta la sagoma crescenteper restare.

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Vigne e colle, lungopendio di arativi a impressi pampini

il celeste tutt’intorno.

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Colle e monte, frondechiared’albero tra me e il pulviscoloporpora dell’ultimo paesaggio.Come lontano è maggione recupero lo stendersidi colli in colli il raggioche più si accende e impolveradi luce sé e ciò che resta di queste ore.

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L’impetocompositivo astrae, sé più attrae ai versi chedicono la luce che di vento sottraeme da questo incanto e più riannette,scomposto un’ora ancora di che brezzecelano al suo ciclo più affrescato.

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D’attimi in attimi in queste ore di febbraio e lenti il cieloricompone sé di azzurro i pomeriggi, quindi dice il gelo solo che di un punto di luce più permane.

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Ultimointriso di quest’ampia arcatail pendio che dà sul mare prospicienteprofonde un’emissione ormai non più soffocata, morbidavibrata al tempo stesso di questi attimi di ascolto.

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Il lungo ciclodi affreschi in questa parte di giornatacolma di sé lo spazio che collegail primo pomeriggio con l’arrivodella sera e permea di sé quest’atmosferaper cui riverberando più dispera.

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Permea di sé quest’atto esteso d’inverno, coltonel suo abbandono comefraterno ora altri moti intorno all’ultima ora del giorno e pittanod’oscuro che si annoveriperduto in un poema.

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Più questo verso dice e d’alti imprime agostanoi giorni e dei ritorni il punto ormaimaterico oltre l’arco onirico allo schermo cheparallelo sé collega meridiano.

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Su un dipinto di Domenico Garosi

D’urti inchiaria si ricompone e sémeglio predispone a una maniapittorica anche la scenografia mite di questo arco collinare adolio s’una mia masonite e implica un ritornolirico oltre l’ultimo effettodel corso diurno ora attimodi luce tutt’intorno.

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L’accordaturadel levante è oranel suo passaggio tra le querce il viasciolti i pensieri più contorti diquesta verbale calcografiache porto ora al ritmo della mia lenta andatura.

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Su una scultura di Renato Tomassini

Pura laprimaluce si è posata sopra al ritmoora tutt’attorno e alla figura, bianco efuliggine è il suo gesso e la premurami ha portato a olearne il piedistalloligneo ora brilla a me che l’oltrepasso.

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D’ ecoline e carta anchequesto pomeriggio di gennaio ostentaora ai vetri il limpidoriattraversamento di un pensiero, intero nel suo verso più costanteche vede essere operad’arte una parola incerta.

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Cresce esce estua arriva al culmine e avitaresta aria appercezione innestasé di una composizione, questaaltra ristrutturazione fulmina cheme connette a un attimo di vera vita.

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Il meridiano lungo il corso esteso in diminuendo attende me che oraoltrepasso e intendo lento la mia quiete se interrompo che più estende questo astro e il mio cammino già riprendo.

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Il mio paese aereo ora trema al ripresentarsi intriso di un suo verso, otrama anche diverso e il giorno chiaro tace invernale il senso di una appercezione ormai vitale.

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Canti in annuncio della sua arte è l’ariadi maggio oggi che piùintona a quel rossore tramontano ogni ritornonon di te ma dellatua assenza in questo girod’alberi, colli e azalee che ti diconolontana ancora maper poco se toccatidal vento della luce ed estua al miodirmi il tuo pensiero oggi che appenaavanza e già mi lascia.

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INDICE

LA PERCEZIONE PITTORICA(2012 – 2015)

2 Verde estroflesso ora alto paesaggio…3 Primo studio per il bianco…4 Secondo studio per il bianco…5 Terzo studio per il bianco…6 Su un’opera a tecnica mista di Renato Tomassini7 Microossessione di una…8 Permanente e…9 La tensione…10 Più/ne riluce…11 Lucentezze ed usulii in…12 Estensione d’oli in ampia aria ri-…13 La/scelta acrilica…14 Smaltiforme e un impeto…15 Ventilata la…16 Sciolta d’oli in naturale…17 La sottovento…18 Bandiera per l’unità d’Italia19 D’ora le…20 L’acqua ha lavato aerea la…21 Verde e…22 Lo/smalto raddolcentesi in…23 L’obnubilio…24 Gialle eziologiche e di…25 La/luna a perpendicolo…26 Stesa di…27 Smalto ocra ai…28 Pingere e…29 Il/tono dei colori…30 Ora che l’oro stagionale entra ampliando questo…31 L’olea pittura dei miei climi di sé…32 Irte e meridiane le…33 Da/questi…34 Campo e mare,…

35 Vigne e colle, lungo…36 Colle e monte, fronde…37 L’impeto/compositivo astrae …38 D’attimi in… 39 Ultimo/intriso di quest’ ampia arcata…40 Il lungo ciclo…41 Permea/di sé quest’atto esteso… 42 Più/questo verso dice…43 Su un dipinto di Domenico Garosi44 L’accordatura/del levante è ora…45 Su una scultura di Renato Tomassini46 D’ ecoline e carta anche…47 Cresce esce estua arriva al culmine e avita…48 Il meridiano lungo il corso esteso in… 49 Il mio paese aereo ora trema al… 50 Canti in annuncio della sua arte è l’aria…