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La Piazza del Miranese sud - 2012ott n130

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La Piazza del Miranese sud - 2012ott n130

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Page 1: La Piazza del Miranese sud - 2012ott n130

575 €Impianto endosseo

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Grazie alla forza di un grande gruppoe alle vantaggiose condizioni sugliacquisti, le cliniche odontoiatriche Dentalcoop si sono affermate intutta Italia offrendo servizi di elevataqualità alle migliori condizioni.

Tutto su 4 è una metodica innovativa che permette di riabilitare una in-tera arcata dentale (superiore o inferiore) tramite l’inserimento di soli 4 impianti dentali endossei. Il vantaggio principale di questa tecnica è la sua possibile applicazione anche in pazienti con atrofia ossea, in cui vengono sfruttate quelle zone della bocca dove è minore il ri-assorbimento osseo. Altro fon-damentale vantaggio è che nella stessa giornata dell’intervento chirurgico (inserimento degli im-pianti) viene posizionata la den-tatura fissa provvisoria avvitata.

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L’ortodonzia è quella branca dell’o-dontoiatria che si occupa dello studio, dello sviluppo e della crescita dell’ap-parato dento-maxillo-facciale e delle strutture ad esso correlate, dalla na-scita alla sua maturità.

Comprende tutti i procedimenti pre-ventivi, intercettivi e correttivi delle malformazioni, utilizzando apparecchi funzionali o meccanici al fine di sta-bilire normali relazioni anatomiche e funzionali dei denti e delle loro basi ossee. Il risultato è quello di una cor-retta occlusione ed un soddisfacente aspetto estetico.

Ricopre i denti come un sottile guanto consentendo di effettuare una terapia ortodontica efficace, comoda e in-visibile. Si dimostra spesso pari e in alcuni casi superiore alle tradizionali tecniche vestibolari (visibili). Offrendo un maggior comfort, il paziente accet-ta con maggiore positività il periodo della terapia.

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Imu, nuovo salasso per i contribuenti

Tasse

pagg. 4-6

Wi-fi gratis nelle piazze e nei parchi

Mirano

pag. 8

pag. 12

Spinea, ridisegnatoil volto del paeseSaranno interessate le aree comprese tra via Roma, via Fermi, piazza Fermi, via Primo Maggio e via Matteotti

Un concorso di idee per la nuova piaz-za. Questa la strada intrapresa dalla giunta per ridisegnare il volto della

città. Lo scorso 15 ottobre il Comune ha pubblicato sul proprio sito internet il bando contenente tutte le caratteristiche e le moda-lità per partecipare al concorso di idee per la riqualificazione urbanistica dell’area di piaz-za Marconi e piazza Fermi. Una procedura prevista dalla legge e che Spinea ha voluto intraprendere per non relegare il processo decisionale all’interno del palazzo. In questo

modo il Comune dà la possibilità ai profes-sionisti di misurarsi con il tema urbanistico più importante di Spinea: la piazza appunto, intesa come luogo di identità, incontro e progettazione del futuro della comunità. “Il Comune di Spinea ha necessità di entrare in possesso di idee progettuali - spiega il sin-daco Silvano Checchin - per riqualificare dal punto di vista urbanistico, infrastrutturale e paesaggistico l’area urbana compresa tra via Roma, via Fermi, piazza Fermi, via Primo Maggio e via Matteotti. Il principale obietti-

vo è quello di ottenere soluzioni progettuali che consentano l’individuazione e colloca-zione delle previste volumetrie attraverso la valorizzazione di spazi e funzioni urbane”. Il bando prevede l’elaborazione di tre diverse soluzioni: a bassa, media ed alta intensità edilizia, che dovranno rispettare gli indici e le potenzialità edificatorie elencate nel bando. Non una colata di cemento dunque e neppu-re un anonimo riordino, ma la possibilità di disegnare il volto della città secondo un’idea di urbanistica...

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

rivoluzione ai vertici del mariutto

Si dimette all’improvviso il presidente dell’ente Luigi Mariutto, il sindaco nomina Vincenzo Rossi suo

sostituto. Capitolo lampo della lunga saga che vede protagonista il Consiglio

di amministrazione della nota casa di riposo miranese, da sempre al centro di

appetiti politici trasversali.pag. 10

teatrino zero, fucina di cultura

Anche quest’anno è tempo di “Teatrino zero” di via don Carraro a Crea, che mantenendo fede alla sua

linea, presenta una ricca stagione artistica molto variegata, sia per il tipo di proposte culturali, sia per la diversa

provenienza degli artisti. pag. 16

Tre Ponti, in arrivo la nuova viabilità

S.M. di Sala

pag. 15

del Miranese Sud

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EDITORIALE

Nuovo Veneto fi rmato Monti di Nicola Stievano

Poche righe del Consiglio dei Ministri, il giorno di Halloween, hanno azzerato mesi di discussioni e polemiche, deci-

ne di interventi più o meno appassionati, mozioni, dichiarazioni d’intenti, appelli e via di questo passo. Anche gli ultimi, con-citati, giorni che hanno preceduto il decre-to sono stati spazzati via con un colpo di penna.

Il governo Monti ha tirato dritto per la strada della riorganizzazione delle province passando sopra ad ogni proposta arrivata dal territorio.

Umiliata soprattutto la Regione che si è arrovellata per mesi e mesi sul riordino delle province per arrivare alla proposta un po’ naif di mantenere le sette province così com’erano.

Tutte da salvare, tutte degne di essere trasformare in “enti di secondo livello” e di mantenere intatti i confi ni. Messa, almeno per ora, in stand-by anche l’iniziativa Za-nonato - Orsoni sulla città metropolitana Venezia - Padova che per una settimana ha scompaginato lo scacchiere veneto metten-do in subbuglio decine di sindaci e costrin-gendo all’angolo anche Zaia. Con buona pace di Rovigo che non voleva saperne di Padova e ora dovrà andare a braccetto con Verona.

continua a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

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In Italia, ed in particolar modo nel Veneto, si pagano tante e troppe tasse. Nel corso degli anni la pressione fi scale, è costantemente cresciuta. Nel 2012 dovrebbe attestarsi al 45,1% del Pil: in altre

parole, per ogni 100 euro cha la “famiglia” Italia percepisce, 45,1 vanno allo Stato e solo 54,9 rimangono in tasca per vivere.

Non toccate l’Imu

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Page 7: La Piazza del Miranese sud - 2012ott n130

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Apre Villa Fiorita, nuova struttura per gli anziani

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 29 ottobre 2012Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da GIVE EMOTIONS Srl

Miracoltivava marjuana nel

giardino della nonna

Coltiva marjuana nel giardino della nonna.Brutta scoperta fatta dai carabinieri ad Oriago di Mira. Un giovane coltivava

piante di “marijuana” nel giardino di casa della nonna: è stato arrestato nelle scorse

settimane dai militari della locale stazione. Il giovane aveva coltivato, nel giardino

della nonna una anziana di 84 anni, a sua insaputa, 20 chili di piante da marijuana

in serra e all’aperto. E’ stata trovata anche mezzo chilo di droga già essiccata e

pronta per essere venduta.

Provincia di Veneziail piano triennale

delle opere pubbliche

Riviera del BrentaregiStri unioni civili, petizioni

Continuerà fino a fine anno, in Riviera del Brenta e Miranese, la raccolta di firme per l’istituzione dei Registri delle unioni civili. Ha raggiunto nel primo mese circa 900 sottoscrizioni. A coor-dinare l’iniziativa è Alfeo Babato per il comitato “Una volta per tutti”. Babato nelle scorse settimane aveva scritto una lettera a tutti i primi cittadini della zona in cui erano stati allegati l’ordine del giorno e le delibere di quei Comuni con le quali si istituiscono i registri. Il 50% dei cittadini in Riviera e Miranese non si sposa più né in chiesa né in Comune.

Mestreener.gi, progetto per il volontariato

E’ stato presentato a Meste il progetto Ener.gi – Giovani Energie Responsabili, di cui la Provincia di Venezia è capofila, nell’ambito del programma Azione ProvincEgiovani 2012. Il programma mira a spingere i giovani ad avvicinarsi al mondo del volontariato, a diventare protagonisti, attraverso l’impegno civico, solidale e politico. Coinvolgerà, nel 2012-2013, 9.000 ragazzi tra i 16 e i 25 anni delle due province di Venezia e Rovigo.

EDITORIALE

Nuovo Veneto fi rmato Monti In questa fi ne del 2012, dunque, il nuovo Veneto porta la fi rma del governo Monti e non certo degli amministratori del territorio, che

del resto quanto a potere decisionale e forza di incidere sulle scelte per il prossimo futuro sono in buona compagnia con gli altri colleghi di tutta l’Italia.

Tutti impegnati a recintare il proprio orticello, i nostri rappresentanti non si sono resi conto che le decisioni ormai passano sopra le loro teste lasciando a loro, però, il compito di mettere in pratica il nuovo assetto, piaccia o non piaccia. Il giorno dopo il decreto di riordino delle Province è tutto un levare di scudi: dai presidenti e assessori “a scadenza” a fi ne anno ai sindaci, di questo o quello schieramento, che mal digeriscono accorpamenti ed esclusioni.

C’è chi annuncia ricorsi alla Corte Costituzionale e chi è prova a mettere insieme un fronte politico che permetta di modifi care lo scenario ma alla maggioranza dei cittadini tutte queste manovre interessano fi no ad un certo punto e, anzi, possono apparire come l’ennesimo tentativo della politica di salvare se stessa. Un padovano continuerà a sentirsi tale anche se dal punto di vista amministrativo dividerà la provincia con Treviso, che manterrà le sue specifi cità e la sua identità. E lo stesso sarà per Rovigo. Quanto alla città metropolitana Padova - Venezia, che adesso potrebbe allargarsi anche a Treviso, l’argomento è stato affrontato all’ultimo minuto senza avere il tempo necessario per approfondirne i dettagli e valutarne le opportunità. Se ci saranno i presupposti potrebbe nascere qualcosa di interessante, in caso con-trario ognuno proseguirà per la sua strada. Ora la parola passa agli amministratori e ai politici locali, hanno l’ultima occasione per riportare in primo piano gli interessi le autentiche necessità del territorio.

segue da pag. 1

di Nicola Stievano

La giunta provinciale ha approvato l’ado-zione del programma triennale delle opere pubbliche 2013-2015 e del piano annuale

2013. “In questa fase delicata abbiamo scelto di privilegiare - spiega l’assessore

Emanuele Prataviera - la manutenzione dell’esistente, sia del patrimonio edilizio sia della viabilità provinciale. Le risorse

disponibili le impegneremo soprattutto per la manutenzione delle strade”.

Chioggiapatrizio roverSi Sul

campanile di S. andrea

La troupe di Patrizio Roversi sul campanile di Sant’Andrea. Il conduttore romagnolo, instancabile “turista” per il

mondo e per l’Italia, ha fatto tappa a Chioggia, domenica scorsa 21 ottobre, fermandosi sulla torre per documentare

il funzionamento dell’orologio da torre più antico del mondo. Le riprese andranno in onda su Mediaset in un

nuovo programma dedicato ai viaggi, condotto assieme all’attrice Syusy

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Chioggiagiovani arbitri cercanSi

lavoro

pag. 18

La crisi ha ridotto gli infortuni

perSonaggio

pag. 22

Giulia Gennari, ha costruito la casa della cultura

cultura

pag. 23

14° edizione del concorso letterario Seriola

politica

pagg. 26-27

Il Veneto laboratorio delle prossime elezioni

cultura

pag. 30

Raffaello verso Picasso tra contestazioni e grandi opere

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

beni della chieSa

Imu dal 2013

Beni della chiesa, l’Imu ci sarà dal 2013. Con la tassa dovranno farci conto le diocesi e le parrocchie della nostra regione, il Ve-

neto, da sempre ricche di patrimonio immobiliare utilizzato a fi ni sociali e commerciali. A certifi carlo è il Governo intervenuto nelle scorse settimane con delle correzioni normative, dopo la boccia-tura, da parte del Consiglio di Stato, del decreto

del Tesoro che attuava la legge. Bocciatura arrivata per il fatto che il Consiglio di Stato ravvisava che il decreto andava oltre i poteri regolamentari previsti dalla legge. La Chiesa, come tutti gli enti non commerciali, verserà l’Imu sugli immobili che ospitano le attività che danno profi tto. Pagherà a partire dal 2013, anche quando le attività redditizie sono svolte in immobili in cui l’utilizzazione è mista, ovvero sia non commerciale che com-merciale. “Il quadro regolatorio, sia primario che secondario, è stato spiegato in ambito governativo sarà defi nito in tempo per il periodo annuale di imposta, che decorre dal primo gennaio 2013, con l’effetto di pieno adeguamento al diritto comunitario e con la determinazione delle situazioni assoggettabili alla imposta in questione”. Si defi niranno i requisiti, sia generali che di settore, per qualifi care come svolte con modalità non com-merciali, le attività di vario tipo (assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive).

Ansia da Imu. La scadenza del 17 dicembre, ultimo giorno utile per versare il saldo dell’imposta sugli immobili, si avvicina e ancora non è del tutto defi nita la situazione e

di conseguenza l’entità della rata che i contribuenti dovranno corrispondere a conguaglio. Se l’acconto di giugno e - per chi l’ha versata - la rata intermedia di settembre sono stati calco-lati con le aliquote base di riferimento (0,4 per la prima casa e 0,76 per cento per la seconda casa) fi ssate dalla Manovra Salva Italia, lo scorso 31 ottobre i Comuni hanno defi nito le aliquote in vista del conguaglio, che tendenzialmente - per necessità di bilancio - sono state riviste al rialzo, se non per l’abitazione principale spesso per le seconde case e sugli sta-bilimenti industriali. Il quadro tuttavia non è ancora completo in quanto il Governo si riserva la facoltà di ritoccare le aliquote base entro il prossimo 10 dicembre.“Visto che il 76,3 per cen-to delle famiglie italiane sono proprietarie dell’abitazione in cui risiedono - segnala Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - l’Imu è vissuta con ansia, vuoi per le ristrettezze economiche in cui vivono gran parte dei contribuenti italiani, vuoi per il fatto che negli ultimi 4 anni l’imposta sulla prima abitazione non era dovuta. Ora che i Comuni hanno deliberato

l’aliquota da applicare sulla prima casa, 18 milioni di famiglie italiane stanno ricominciando a fare i conti per capire quanto dovranno pagare di saldo a metà dicembre”. Nelle città italiane capoluogo di provincia un sindaco su due - sempre secondo i dati forniti da Cgia - ha deciso di mantenere al minimo il prelie-vo sull’abitazione principale, orientamento che anche in Vene-to è prevalso, a Padova, Venezia, Verona, Vicenza e Treviso ad eccezione di Rovigo che ha deciso di mettere mano all’aliquota portandola allo 0,6 per cento e Belluno che l’ha fi ssata allo 0,5 per cento. Una politica per lo più condivisa anche dai centri minori, le amministrazioni hanno preferito far cassa soprattutto sulle seconde case e le altre tipologie di immobili. La “stan-gata” si preannuncia dunque sulla seconda casa (con punte fi no al 10,6 per cento) e gli altri immobili ma ci sono am-ministrazioni - anche in Veneto - che “infi eriscono” pure sulle prime: fra queste Cavarzere e Teglio Veneto, dove l’aliquota è massima per prima e seconda abitazione, ma anche San Donà e Spinea nel Veneziano. I diminuiti trasferimenti statali e una sovrastima da parte del ministero degli importi che dovrebbero introitare i Comuni avrebbero in effetti portato - stando ai dati di Anci Veneto - circa un centinaio di amministrazioni - su un

totale di 581 - a “caricare” anche l’aliquota sulla prima casa, dopo aver portato al massimo quella sulla seconda. A Treviso non è stato colto l’appello del segretario provinciale Uil Antonio Confortin che all’indomani della scadenza di settembre aveva inviato una lettera a tutti i 95 sindaci della Marca invitandoli a non aumentare l’Imu. Nella stessa città capoluogo l’aliquota sulla seconda casa e sulle attività produttive è stata portata allo 0,83 per cento. Anche il primo cittadino di Vicenza, Achille Variati, ha deciso che a pagare di più dovessero essere i pro-prietari delle seconde case aumentando l’aliquota allo 0,98 per cento e poter garantire in questo modo sgravi e detrazioni sulla prima casa, in particolare per le famiglie numerose e per quelle che hanno un disabile in casa. Una scelta severa - l’au-mento delle aliquote - che alla fi ne hanno dovuto compiere gli amministratiori, al di là del colore politico, compresi i primi cit-tadini del Carroccio che si rifi utavano di riscuotere l’Imu, come ha avuto modo di far notare lo stesso presidente di Anci Veneto Giorgio Dal Negro, anch’egli del resto costretto dai conti che non tornano a portare nel Comune dove amministra, Negrar, l’aliquota sulla prima casa al massimo.

di Ornella Jovane

Padova, Venezia, Treviso e Vicenza

mantengono l’aliquota sulla prima casa

allo 0,4 per cento

Il Governo si è riservato la facoltà

di variare l’aliquota base entro il 10

dicembre prossimo

L’IMPOSTA MUNICIPALE UNICAIl 17 dicembre scade

il termine ultimo per versare il saldo. Gli amministratori

veneti hanno puntato ad aumentare le aliquote sulle

seconde case e gli altri immobili, ma circa un centinaio

di amministrazioni, su un totale di 581, ha dovuto

rivedere - per far tornare i conti - al rialzo anche

l’aliquota sulla prima casa Ansia da Imu per famiglie e imprese

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555Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

“L’Imu? Sia solo tassa comunale, non la paghino gli emigranti veneti”L’opinione Interviene Diego Marchioro presidente consulta Anci Veneto Finanza locale

Sulla questione Imu interviene Diego Marchioro presidente della consulta Anci Veneto Finanza Locale e sindaco del comune di Torri di Quartesolo (Vicenza). Marchioro ha le idee chiare. “Come Anci Veneto - dice Marchioro - proponiamo che l’Imu diventi una tassa

esclusivamente riscossa dai comuni. Deve essere un’entrata che i comuni devono poter gestire in piena autonomia. Come comuni abbiamo poi fatto un accesso agli atti per riuscire a comprendere le stime sull’Imu del Governo. Risultano che ci siano su questa entrata 4 stime diverse. Questa confusione va sciolta“. C’è anche un ricorso al Tar. “Come enti locali – spiega Marchioro – abbiamo fatto un ricorso al Tar contro la decisione del governo di far pagare l’Imu agli edifi ci di proprietà comunale. Queste somme sono indicate nella voce entrate, ma noi certamente non le vediamo visto che gli edifi ci tassati sono nostri“. Marchioro fa poi un ragionamento su chi veneto è emigrato all’estero per lavoro e paga l’Imu qui come se avesse una seconda casa. “Gli emigrati veneti - dice Marchioro - sono stati, e costituiscono ancora adesso, una risorsa per il nostro territorio. Pertanto non facciamogli pagare di più l’Imu, specie se le loro abitazioni qui sono di fatto prime e non seconde case. Come Anci Veneto ribadiamo che gli italiani residenti all’estero e iscritti al registro Aire devono benefi ciare dell’assimilazione della loro casa qui in Italia, cioè che l’Imu venga calcolata come se quest’ultima fosse l’abitazione principale. I motivi sono molteplici, in primis che nei paesi esteri di residenza sono quasi sempre in affi tto. Inoltre si ritiene opportuno che sia direttamente il sindaco del Comune dove hanno l’abitazione assimilata a inviare la lettera con l’importo esatto dell’Imu”.

Ansia da Imu per famiglie e imprese

26 Argomento del mese

L’Imu nel veneziano

Gli aggiustamenti dei comuni L’imposta vira verso l’aumento Imu, i principali comuni del veneziano vanno in ordine sparso , ma puntano decisamente

al rialzo dell’aliquota, in modo contenuto per la prima casa, in modo sostanzioso per la seconda. Partiamo da Venezia comune capoluogo e “capitale” anche della futura Città

Metropolitana. Il sindaco Giorgio Orsoni chiarisce che è sua intenzione mantenere il livello dell’Imu 4 per mille sulla prima casa e del 10,6 sulla seconda. ”Non vorremmo ritoccare le aliquote - ha detto Orsoni - ma…c’è un ma. Chi a Roma sta facendo i calcoli per la ridistribuzione del gettito, basato sull’Ici pagata nel 2009, avrebbe scoperto che avremmo ricevuto più di quanto ci spettava e vorrebbe ora darci meno sul previsto. Insomma sono pronti a farci brutte sorprese. Per ora, comunque, in vista della variazione di bilancio, confer-miamo le aliquote annunciate”. Nel totale delle nuove entrate introdotte con l’imposizione, l’88,54 per cento però rimane a Roma. Orsoni ha chiarito che la tanto decantata richiesta di uscita dal Patto di Stabilità “se permetterebbe al Comune di attingere alla “dote” degli accantonamenti, lo esporrebbe a conseguenze pesantissime dal prossimo anno, con l’im-possibilità, ad esempio, di accendere anche un solo nuovo mutuo e il blocco totale delle assunzioni”. Passando agli altri comuni come ad esempio Chioggia che è il secondo della provincia per popolazione, l’aliquota dell’Imu è stata portata al 10.6 per mille ad esclusio-ne delle prime case e degli edifi ci rurali. Il rincaro colpisce prevalentemente le seconde case o di immobili e uffi ci ad uso commerciale. La manovra economica è servita a ripianare la mancanza di un milione di euro nelle entrate, dovuta a nuovi tagli e trasferimenti statali e a minor incassi di Imu e oneri di urbanizzazione rispetto a quanto ipotizzato nel bilancio di previsione. Anche a San Donà si va nella direzione del rialzo: sarà 4,5 per mille per le prime case e l’8,7 sugli altri immobili. L’obiettivo ha ribadito il sindaco Francesca Zaccariotto in consiglio è non penalizzare le prime case e le famiglie già gravate da spese di ogni genere e dalla crisi. Altro importante comune del litorale: Jesolo. Anche qui la stangata è sulle seconde case. Sulla prima il comune azzera l’Imu. Il 2 per mille inizialmente previsto sulle prime case sarà infatti azzerato. L’Imu sarà al 9,6 per mille per le attività produttive e al 10,6 per mille per le seconde case, che costituiscono una larga parte delle abitazioni nella città balneare. Il Comune di Cavallino-Treporti grazie all’imposta di soggiorno ed alla Ztl non aumenterà l’Imu che rimarrà invariata al 4 per mille per la prima casa e al 7,6 per mille per le seconde case e le attività produttive. A Caorle aliquota al 3 per mille sulle prime case e al 9,5 per le seconde. In Riviera del Brenta il caso Mira, il comune più popoloso del comprensorio guidato dalla giunta grillina del sindaco Alvise Maniero. L’imposta sulla prima casa passerà dal 4 per mille al 4,4 per mille. Fra le misure “sociali” messe in atto dalla giunta del Movimento 5 Stelle, la riduzione, dall’8,2 al 6 per mille, per le abitazioni date in affi tto a canone concordato, mentre si è inasprita fi no al 10 per mille la tassazione per quelle sfi tte. Nel comprensorio del Miranese, a Mirano, l’imposta è scesa per la prima casa dal 5,5 al 5,3, per gli altri immobili dal 10 al 9,8 per mille. A Spinea sale, dal 4,5 per mille si passa al 5 per mille, innalzamento che comporta per i circa 9.200 contribuenti per la prima casa un aggravio medio di circa 40 euro. Nessuna modifi ca infi ne alle aliquote Imu per i cittadini di Salzano. Sulla prima casa sarà applicato lo 4 per mille e il 7, 6 per mille sulla seconda ma se dovesse essere sfi tta, si sale all’10,6 per mille, ancora una volta il massimo. Questo per favorire anche qui la politica degli affi tti in favore di chi non ha i requisiti per accedere ad un mutuo. A.A.

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6 Miranese66 Miranese

A Spinea sale, a Mirano cala. Per i citta-dini di entrambi i comuni però la rata dell’Imu da versare a dicembre resta un

regalo di Natale che avrebbero volentieri evi-tato di fare. La crisi è tutt’altro che superata, le famiglie la misurano nel calo del potere d’acquisto, soprattutto a Natale e i conti di fine anno diventano ancor più amari da fare se sul groppone, c’è anche la tassa sulla casa di proprietà. Altro che tredicesima. I principa-li centri del Miranese, oltre a contendersi il primato demografico, fanno a gara anche a chi paga di meno. O di più, dipende dai punti di vista. A Mirano la giunta Pavanello dice di aver fatto i miracoli per alleggerire il salas-so decretato in primavera dal commissario. La rata di dicembre sarà leggera, anche se così poco che i contribuenti quasi non se ne accorgeranno: 15-20 euro a famiglia per la prima casa. Il Comune ha trovato risorse e modi per alleggerire l’imposizione: col voto della sola maggioranza l’imposta è scesa per la prima casa dal 5,5 al 5,3 per mille, quella per gli altri immobili dal 10 al 9,8 per

mille. Da dire in realtà che l’abbassamen-to era prevedibile e auspicabile, visto che la prima rata era stata fissata al massimo dal commissario che aveva approvato un bilancio dichiaratamente tecnico, piazzando Mirano tra i Comuni a più alta imposizione sugli immobili della provincia. Le nuove ali-quote porteranno a un minor gettito per il Comune stimabile attorno ai 220 mila euro.

“È un rischio che ci prendiamo - ammette il sindaco Maria Rosa Pavanello - perché i dati certi degli introiti Imu si avranno solo a marzo, ma abbiamo voluto dare un segnale di attenzione ai cittadini. Altri Comuni hanno deciso di non farlo, d’altronde noi pensiamo che questa sia una tassa sbagliata”. A Spi-nea il ritocco e di tutt’altro tenore: il Comune

è stato costretto ad alzare di mezzo punto l’aliquota e i ringraziamenti per quella che la giunta Checchin considera una scelta obbli-gata vanno tutti allo Stato, che ha deciso di tagliare i trasferimenti al Comune sul finire dell’estate, con gli equilibri di bilancio già approvati. Dal 4,5 per mille si passa al 5 per mille, innalzamento che comporta per i circa 9.200 contribuenti per la prima casa un aggravio medio di circa 40 euro e il ver-samento annuo medio per ogni contribuente a circa 140 euro. “Una scelta amara ma obbligata - spiega il sindaco Silvano Chec-chin - perché lo Stato ha previsto clausole di salvaguardia per se stesso facendo i conti su indicatori medi del territorio italiano che vedono Spinea fortemente penalizzata”. La città si trova infatti in una situazione partico-lare rispetto ai comuni di pari popolazione: ha una superficie molto piccola, appena 15 chilometri quadrati e densamente abitata. Non ci sono terreni o case rurali da sotto-porre a Imu e le seconde case sono troppo poche per far quadrare i conti. Il 28 agosto

lo Stato ha tagliato ulteriori 562 mila euro all’ente locale e l’unico modo per il Comu-ne di mantenere in equilibrio il bilancio, è stato quello di alzare l’aliquota. In pratica a Spinea i mancati trasferimenti dello Stato vengono ripagati direttamente dai cittadini sotto forma di tassa. A conti fatti a Mirano la scelta di abbassare l’Imu può sembrare

azzardata, a Spinea quella di alzarla è ob-bligata. In entrambi i casi i sindaci si assu-mono le loro responsabilità e nonostante la popolarità o l’impopolarità delle scelte fatte, a Spinea, con l’aumento dello 0,5 per mille, la prima casa si paga ancora meno che a Mirano, dove è stata abbassata dello 0,2 per mille contro 5,3 per mille.

di Filippo De Gasperi

L’imposta è scesa a Mirano per la prima casa dal 5,5 al 5,3, per gli altri immobili dal 10 al 9,8 per mille

Tasse Con la fine anno, cosa succede nei comuni del Miranese sud

Imu, sale a Spinea cala a Mirano

L’Imu pesa sul portafoglio dei cittadini

Una cosa accomuna le minoranze di Mirano e Spinea al momento di votare le variazioni dell’aliquota

Imu: entrambe hanno abbandonato l’aula non partecipando al voto. A Spinea è Ed-mondo Piazzi, Pdl, a spiegare il motivo dell’alzata: “Nella prima commissione, la sera prima del Consiglio, sono state sotto-poste ai consiglieri le delibere con decisio-ni già prese e blindate - denuncia a nome di tutta l’opposizione - la minoranza, che nella precedente delibera istitutiva dell’Imu aveva svolto un ruolo di collaborazione, doveva solo prendere atto di quanto deciso dalla giunta. Ironia della sorte la variazione da noi proposta nell’introduzione dell’Imu aveva permesso alla maggioranza di con-tenere l’aumento dell’Imu di mezzo punto poiché, in caso contrario, l’aumento sareb-be stato maggiore. Avevamo proposto altre soluzioni per mantenere l’aliquota al 4,5 per mille, che certo comportavano scelte complesse e politicamente rilevanti, ma non è stato nemmeno possibile ragionarci”. A Mirano hanno disertato Lega, grillini e Marina Balleello del Pdl: “La manovra ap-pare frutto di valutazioni affrettate, che non bilanciano adeguatamente il reale interesse dei cittadini, con un risparmio irrisorio per le famiglie. Apprezzabile il voler abbattere la pressione fiscale, ma manovre transito-rie come questa possono pregiudicare la stabilità economica e finanziaria dell’en-te” affermano le minoranze in coro. Si è distinto il capogruppo del Pdl Lucio Dalla Costa, unico dell’opposizione a rimanere

in aula: “Il mio non è stato un aiuto alla maggioranza - precisa però Dalla Costa - ma un segnale su come intendo operare in Con-siglio”. Le repliche spettano agli estensori del sì in aula, a nome delle rispettive mag-gioranze. “I cittadini sapranno distinguere chi lavora assumendosi le responsabilità, da chi specula e propone soluzioni azzardate, cercando il facile consenso – punge per il Pd di Spinea il capogruppo Luca D’Atri –. Au-mentare l’Imu è stata una scelta obbligata e affatto piacevole: l’obiettivo è tornare pre-sto al 4,5 per mille. Succederà se lo Stato modificherà l’entità dei tagli. Poi c’è l’Irpef, che qui rimane la più bassa di tutto il Mi-ranese”. A Mirano il presidente della com-missione Bilancio Giorgio Babato (Udc) re-plica così alle accuse del centrodestra e dei grillini sul ritardo della convocazione della commissione prima del Consiglio: “Fonda-mentale – spiega – per approvare in aula la doppia riduzione delle aliquote, anche se con estreme ristrettezze di bilancio. Peccato per la scelta dei consiglieri di abbandonare l’aula: sono venuti meno a una delle loro prerogative fondamentali, quella di verifica e controllo”.

LE REAZIONI OPPOSIZIONI CONTRO

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A Spinea si passa dal 4,5 al 5 per mille, un aumento di 40 euro per la base contributiva

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8 Mirano88 Mirano

Navigare in internet gratis sulla pubblica piaz-za: ora si può. A Mirano arriva il wi-fi libero: la prima zona dove è possibile connettersi,

navigare in rete, inviare e ricevere e-mail, tutto in modalità “free and open” è la storica corte di villa Errera, ma la giunta già pensa a estendere la zona di connettività libera alla piazza e ai parchi comunali. Parte insomma la rivoluzione dell’era di internet nel-la città dei Tiepolo. Quello che gli utenti chiedevano da anni e che è realtà già in molte città europee, ora lo diventa anche a Mirano: l’area di connessione libera comprende tutta la corte Errera, dove ha sede la biblioteca comunale, l’aula studio universitaria e la sala consigliare. Ci si potrà connettere a internet co-modamente seduti in una delle panchine della piaz-zetta, navigando senza limiti di tempo e soprattutto lo si potrà fare in biblioteca, dove fino ad oggi la rete per gli utenti era a pagamento, previa iscrizione. Stessa cosa potranno fare consiglieri comunali e pub-blico, ognuno dal proprio portatile, durante le sedute del Consiglio. A realizzare il servizio è la ditta Interna-vigare di Como per una modica cifra di 5.800 euro, comprendenti anche cablaggio, collegamenti elettrici e opere murarie. Il passo successivo e decisivo per una città a wi-fi libero, sarà quello di portare internet gra-tis per tutti in piazza, dove si svolge la movida e una serie di manifestazioni. Provate a immaginare: spritz al tavolino del bar col portatile e l’Ipad, chattando in rete con gli amici o finendo di studiare la lezione dell’università. E poi ancora filmati, video, musica online. “Vogliamo però coinvolgere prima i commercianti, visto che il progetto li riguarda da vicino” precisa il sindaco Maria Rosa Pavanello. In molti locali e bar la connessione a internet esiste già:

il Comune spera di renderla libera per tutti, anche negli spazi aperti e pubblici. Il sogno poi è di esten-dere il progetto anche ai parchi, in particolare quello di villa Bel-vedere, dove tra l’altro esiste già una predisposizione. “La risposta

degli utenti sarà per noi il metro di valutazione per capire quanto questo strumento verrà apprezzato e utilizzato - aggiunge Dora Bovo, consigliera delega-ta al Progetto speciale diffusione rete wi-fi - in base a questo decideremo anche se e dove espandere la rete: parco e piazza sono ipotesi che verranno valu-

tate dopo aver preso in considerazione diversi fattori, non ultimo quello finanziario”. Pavanello però vuole fare in fretta: il wi-fi è passaggio fondamentale per realizzare il progetto di città intelligente, la cosiddet-ta smart-city tanto cara al sindaco, sostenibile, con tecnologie avanzate e basso impatto ambientale. In-novazione al servizio del miglioramento della qualità della vita e del risparmio energetico. A cominciare dal municipio: Pavanello vuole dotare ogni consigliere di una propria casella di posta elettronica personale, così da ridurre il consumo di carta, veicolando tutte le informazioni via e-mail, e utilizzando software open source, cioè liberi.

di Filippo De Gaspari

Tecnologie A Villa Errera e nei parchi pubblici come nelle grandi città europee

Rivoluzione internet: wi-fi libero

Il centro di Mirano

A realizzare il servizio è la ditta Internavigare di Como per 5.800 euro

Ogni consigliere avrà la posta elettronica personale

Territorio

Scaduti i termini per presentare osservazioni sulla riqualificazione dell’ex discarica di Cà Perale, in antitesi le proposte delle associazioni coinvolte

dal Comune. Punto d’incontro propone di realizzare un parco fotovoltaico, Italia Nostra replica chiedendo il rimboschimento dell’area.

Delle due, l’una. “No alla fruizione pubblica, è zona inquinata: piuttosto installiamoci un parco foto-voltaico per la produzione di energia pulita - sostiene

la presidente di Punto d’incontro Daniela Boato - cosa serve rendere fruibile l’area alla popolazione se il luogo è inquinato dal Passante? Si può invece utilizzare la superficie per la produzione di energia elettrica pulita con pannelli fotovoltaici, come è stato fatto a Noale. Trasformare l’ex discarica da centro di costo in opportu-nità per avere risparmi e vantaggi per il settore pubblico è possibile. Mirano tra l’altro vanta crediti compensativi per quanto riguarda le varie fasi dei sistemi di raccolta e

smaltimento dei rifiuti solidi urbani e per i servizi rivolti ai comuni del Miranese e della Riviera con l’ospedale e le scuole di ogni ordine e grado”.

Italia Nostra però non è d’accordo e i soci miranesi dell’associazione ambientalista replicano: “Quell’area va destinata alla rinaturalizzazione”. “Non si com-prende come si possa ipotizzare la realizzazione sulla discarica di un impianto fotovoltaico che significhereb-be la continuazione, a fini puramente economici, dello

sfruttamento dell’area, così come si è fatto conferendo rifiuti solidi urbani e industriali - afferma il rappresen-tante Adriano Marchini - non si comprende nemmeno quali possano essere i vantaggi ambientali conseguen-ti. Il posizionamento dei pannelli solari sarebbe anti-tetico all’incremento dello sviluppo vegetativo previsto e segnerebbe il paesaggio concorrendo a un ulteriore degrado di tutta la zona”.

neWS Ambiente Su ca’ perale aSSociazioni contro

F.D.G.

segue da pag. 1

Un record assoluto. I contri-buenti e le imprese italiane pagano di più dei loro omologhi europei per avere in cambio di meno.

Le manovre correttive che si sono succedute prima dell’estate del 2011 avevano un medesimo obbiettivo: portare in pareggio il bilancio dello Stato.

Per raggiungerlo si è agito pre-valentemente dal lato delle entrate, con maggiori tasse e con alcune riduzioni di spesa che hanno fatto sentire i loro effetti negativi sulle tasche dei cittadini (minori trasferimenti agli enti locali, tagli alla sanità, ai trasporti, etc.).

La stessa Imu, introdotta quest’anno, dal 2013 diventerà più pesante: il suo gettito complessivo passerà dai 21,4 miliardi di euro, ai 21,7 del 2013, per arrivare, nel 2014, a 22,1 miliardi di euro.

Nel 2013 l’aggravio lo subirà, il mondo produttivo che ve-drà crescere di 270 milioni di euro il prelievo a suo carico. A partire dal 2014, le famiglie non potranno più usufruire della ulteriore detrazione per ogni fi glio convivente.

Se nel prossimo futuro il gettito dell’Imu è destinato a con-fl uire interamente nelle casse dei Comuni, ciò farà sì che sarà destinato ad aumentare o a diminuire a seconda delle scelte di questi ultimi.

Se si continuano a tagliare i trasferimenti lo scenario è già scritto: più tasse locali per tutti.

L’Imu, è destinata a diventare a livello locale la cartina di tornasole della pressione. Diventerà sempre più importante am-ministrarne il gettito con attenzione, per non colpire le fasce sociali più deboli.

Ai Sindaci veneti va chiesto, in un momento così diffi cile, di continuare, come hanno sempre fatto, a gestire con oculatezza e parsimonia i soldi pubblici, risparmiandoci un inasprimento della tassazione locale che ci farebbe scivolare in una recessione senza via d’uscita.

*Segretario CGIA di Mestre

L’Intervento

di Giuseppe Bortolussi*

Non toccatel’Imu

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Maria Rosa Pavanello ha scelto il quinto assessore della sua giunta: è il giovane Cristian Zara, 33 anni,

segretario del locale circolo di Rifondazione comunista. Zara, residente nel quartiere di Luneo, si occuperà di Politiche per i giovani, Sport, Casa e Lavoro, deleghe che il sindaco aveva tenuto per sé al momento del varo della giunta, a maggio. Così il sindaco ha motivato la sua scelta: “Il progressivo ac-cumularsi di impegni derivanti in particolar modo dalle novità a livello normativo, pri-ma tra tutte la delicata fase che porterà alla

nascita della Città metropolitana, ha reso oggettivamente impossibile continuare l’at-tività della giunta comunale con una squa-dra di soli quattro elementi. Soprattutto considerando che fino a pochi mesi fa, nella precedente giunta di centrodestra, la giunta era composta da ben sette assessori. Non è quindi più rinviabile, per quanto ci riguarda, la nomina del quinto assessore. Ciò permet-terà una maggiore elasticità e una più veloce reattività nella risposta alle istanze dei citta-dini, sia nelle materie di competenza del nuovo referato, sia in quelle che rimarranno

in capo al sindaco e agli altri assessori. Tra le priorità attuali, c’è senz’altro l’impegno per ottenere i 19 milioni di euro per opere compensative al Passante autostradale non ancora erogati dalla Regione”. Delega que-sta che il sindaco ha voluto per sé, e sulla quale ora vorrebbe concentrarsi. Zara lavora nel sindacato della Confederazione naziona-le dell’artigianato e della piccola e media impresa, è vice responsabile provinciale del servizio di patronato e consulente in mate-ria di previdenza e assistenza. Rappresenta il Cna nella consulta provinciale per l’immi-

grazione e nei tavoli per l’immigrazione in questura e prefettura. È anche componente dell’Associazione italiana arbitri, e fa parte del direttivo dell’Anpi, l’associazione italia-na dei partigiani di Mirano. Pavanello parla della nomina di Zara come risultato di un confronto serio e approfondito all’interno della coalizione. In realtà non son mancati veti incrociati alla nomina di un assessore che è espressione di un partito che non è riuscito ad affermarsi in Consiglio comu-

nale. A riprova di ciò le voci, che si sono rincorse per mesi, sull’imminente nomina di un esponente di Rifondazione quale nuovo assessore, poi sempre smentita e rinviata. “Al nuovo assessore va il mio augurio di buon lavoro: sono sicura che saprà svolgere al meglio il compito che gli viene affidato, collaborando all’attuazione del programma che gli elettori ci hanno chiesto di realizza-re” ha aggiunto Pavanello, all’atto dell’ago-gnata nomina.

di Filippo De Gaspari

Cristian Zara si occuperà di politiche giovanili, Sport, Casa e Lavoro

Amministrazione Il sindaco Maria Rosa Pavanello punta su un giovane

Ecco Zara, il quinto assessore

Il municipio e il neo-assessore Cristian Zara

Grazie a “Rileggimi”, progetto promosso da un grande centro commerciale con Telefono Azzurro, gli utenti del-la biblioteca comunale che hanno portato in dono libri

per bambini, hanno anche contribuito all’acquisto dei nuovi arredi e giochi della sala prescolare. Durante l’estate l’attività “Scambialibro” aveva divertito i bambini a portare in biblioteca

un proprio libro già letto e a scambiarlo con altri due che la biblioteca aveva ricevuto in dono. In seguito la stessa biblioteca ha potuto scambiare i libri rimasti dalla propria iniziativa con buoni per l’acquisto di oggetti per la sala prescolare, mentre i libri di Mirano e tutti gli altri raccolti andranno ai bambini di Telefono Azzurro. La sala prescolare si è così arricchita di una lavagna con gessetti e pennarelli cancellabili, un tappeto gioco con le macchinine in legno, un cestone trasparente per riordina-

re meglio i libri di stoffa e plastica, già presenti nella sezione, un’enorme coccinella con imbottitura gonfiabile e un gioco per favorire lo sviluppo della coordinazione e del pensiero logico, con sfere di legno. “Ora la sala prescolare è più accogliente grazie all’iniziativa ideata dalle dipendenti della biblioteca, che lavorano con professionalità e passione riuscendo a ovviare alla scarsità di risorse economiche” ha affermato il sindaco Maria Rosa Pavanello. F.D.G.

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10 Mirano101010 Mirano

Si dimette all’improvviso il presidente dell’ente Luigi Mariutto, il sindaco nomina Vincenzo Rossi suo sostituto.

Capitolo lampo della lunga saga che vede protagonista il Consiglio di amministrazione della nota casa di riposo miranese, da sem-pre al centro di appetiti politici trasversali: il 5 ottobre sono arrivate come un fulmine a ciel sereno le dimissioni di Roberto Farinati, presidente del Cda dell’istituto. In una let-tera indirizzata al sindaco Maria Rosa Pa-vanello Farinati ha addotto motivi personali all’origine della sua decisione, a meno di un anno di distanza dalla sua elezione. Una no-mina, la sua, avvenuta tra le polemiche, col nuovo Cda individuato dall’allora commissa-rio prefettizio Vittorio Capocelli che scatenò malumori a non finire, giudicato troppo “po-litico” e sbilanciato a destra dagli esponenti politici protagonisti di quel mandato. Niente di politico però stavolta, e nessun problema gestionale alla base della scelta di Farinati di lasciare l’ente, un’uscita di scena avvenu-ta tra l’altro senza troppo clamore. Le sue dimissioni tuttavia hanno subito riacceso i riflettori sulla corsa alle poltrone del Cda dell’istituto. Ad esprimersi dalle fila dell’op-posizione anche il Pdl, col capogruppo Lucio Dalla Costa, che ancora una volta ha preso le distanze dalle nomine del 2011 dichia-rando: “Al sindaco chiediamo di restituire competenza al Mariutto individuando un tecnico che possa mettere a disposizione le proprie capacità in ambito sociosanitario”. E così è stato, tanto che Dalla Costa ha sa-lutato subito con soddisfazione le decisioni

del sindaco. Pochi giorni dopo le dimissioni di Farinati infatti, ecco la surroga: Maria Rosa Pavanello ha nominato come nuovo membro del Cda Vincenzo Rossi, figura non nuova alle vicende del Mariutto. Tra i nume-rosi titoli di servizio e incarichi svolti infatti, Rossi è stato dal 1980 al 1995 responsa-bile dell’ufficio Formazione presso l’Ulss di Vicenza e direttore amministrativo dall’Ulss 13 di Mirano dal 1995 al 2003, ma so-prattutto ha ricoperto l’incarico di direttore proprio al Mariutto, dal 2003 al 2008. “La scelta è stata quella di nominare un tecnico che ha una lunga esperienza amministrativa e che già conosce bene l’ente”, ha subito dichiarato il sindaco, “La sua nomina è stata effettuata sulla base delle esperienze ma-turate e delle competenze necessarie allo svolgimento delle funzioni stabilite dallo statuto dell’istituto. Abbiamo inoltre assicu-rato in breve tempo la continuità gestionale

di Filippo de Gaspari

Il sindaco ha nominato un sostituto nel Cda: Vincenzo Rossi

Sociale Casa di riposo, improvviso cambio al vertice

Mariutto, si è dimesso il presidente Farinati

La casa di riposo Mariutto a Mirano

dell’ente assistenziale”. Rossi resterà in carica fino alla scadenza del mandato del Consiglio di amministrazione, fissata per il 2015. A decidere chi sarà il nuovo presiden-te dell’ente sarà il Cda stesso, alla prima riunione utile. Oltre a Rossi, ne fanno parte i membri eletti lo scorso anno da Capocel-li e cioè Alberto Celin, Alessandro Fassini, Marino Vescovo e il parroco pro-tempore di Mirano, monsignor Lino Regazzo. Rossi viene già da molti indicati come papabile presidente del nuovo Cda.

Il nuovo presidente è già stato direttore della casa di riposo miranese dal 2003 al 2008

Gi a n c a r l o Volpato è cavaliere di

San Marco. L’ex rugbista, rimasto tetraplegico 19 anni fa dopo un incidente di gioco, è stato premiato il mese scorso per la sua vita tutta nel se-gno della solidarietà. Volpato è l’anima dell’associazione lesioni spinali La Colon-na, nata dal nulla a Mirano e oggi punto di riferimento per tutti i mielolesi d’Italia. La Colonna in questi anni ha donato fondi per la ricerca, regalato costosissimi macchinari a reparti ospedalieri specializ-zati, contribuito ad abbattere barriere ar-chitettoniche in città, acquistato pulmini e tutto solo con iniziative benefiche.

Motore di tutto ciò è l’ex tallonatore di Mirano e Mira, la cui vita cambiò per sempre il 21 novembre 1993 quando subì un gravissimo incidente in campo, ad appena 20 anni, perdendo l’uso di gambe e braccia. Una nuova vita per lui: la convivenza con la malattia, la difficile ricerca di informazioni e la necessità di fare rete con gli altri tetraplegici. L’intu-izione arriva grazie alle enormi poten-zialità di Internet. “Gianca” capisce che se le informazioni mancano, si possono creare. Il sito lesionispinali.org fa rete, Mirano diventa il centro nazionale della battaglia per la ricerca e il sostegno a chi soffre di lesioni midollari.

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11111111Spinea

Spinea ha la sua casa di risposo. Il nuovo atteso servizio è stato inaugurato a inizio ottobre, nel mese dedicato per tradizione agli anziani e nel giorno della festa dei

nonni. Taglio del nastro per Villa Fiorita, così è stata chiama-ta la nuova Rsa, Residenza sanitaria assistita realizzata al Villaggio dei fiori e aperta in realtà dal 18 luglio, quando hanno fatto il loro ingresso i primi ospiti. Lo scorso 2 ottobre, con l’occasione dell’inaugurazione pubblica, le porte di Villa Fiorita si sono aperte per la prima volta anche ai cittadini, che hanno potuto apprezzare il nuovo fulcro della cittadella della salute che nascerà in via Murano e che vedrà al servizio degli spinetensi anche una farmacia, appartamenti per anziani, un polo di medicina e il nuovo distretto sanitario pronto a traslocare da via Pisacane, dietro il municipio. Venticinque mi-lioni di euro di investimento, per dotare il più popoloso centro del miranese di un vero e proprio quartiere tutto dedicato alla salute e all’assistenza. La realizzazione delle strutture è stata a carico di Welfare Italia, mentre sarà la cooperativa Codess a gestire la nuova Rsa. Una struttura che il direttore generale dell’Ulss 13 Arturo Orsini giudica avere “standard alberghieri tra i più elevati, e con le giuste caratteristiche per definirla centro di assistenza a tutto tondo”: una sessanti-na gli ospiti già presenti, per una struttura che al completo può offrire 116 posti letto. Presente all’inaugurazione anche

l’assessore provinciale ed ex sindaco della città Claudio Tes-sari, che ha lanciato un appello alla Regione a cui spettano le decisioni sugli accessi: “La casa di risposo è una conquista per Spinea, ora speriamo nell’accreditamento regionale, con una formula che dovrebbe però seguire la persona più che le strutture”. Il sindaco Silvano Checchin guarda invece alla nuova Rsa come modello per la Spinea del futuro: “Questa cittadella che sta nascendo, è un’occasione straordinaria per la città in un’ottica di prevenzione e cura della persona, ma è soprattutto la strada da seguire per realizzare, attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, altre strutture per il bene comune”. Presente alla cerimonia anche il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri, che ha spalancato le porte della nuova struttura al territorio: “È

un servizio per l’intera Rivera e Miranese, porterà benefici a tutta l’Ulss. Molti comuni stanno percorrendo la strada di Spinea, ma Spinea è arrivata prima: il futuro ormai è l’ag-gregazione e la concentrazione dei servizi”. Tutto dedicato agli ospiti infine l’intervento del vicario del Vescovo di Treviso, Monsignor Giuseppe Rizzo, che ha benedetto insieme ai par-roci di Spinea la struttura: di fronte ai tanti nonni presenti, Monsignor Rizzo ha ricordato la loro festa nel giorno in cui la Chiesa ricorda i santi angeli custodi. Adesso la città attende nuove cerimonie negli edifici vicini, dove sono ancora in corso i cantieri per ultimare i nuovi stabili della cittadella della salu-te, una delle più avanzate dell’intera Ulss 13 per tecnologie e tipo di servizi.

di Filippo De Gasperi

Villa Fiorita al completo può offrire 116 posti letto nella frazione di Villaggio dei Fiori

Novità Inaugurata ad ottobre la struttura per anziani

La casa di riposo entra in servizio

La cerimonia d’apertura

Crociata contro le cassette della posta colme di pubblicità. A condurre la battaglia a Spinea è il consigliere dell’Italia dei valori Giorgio Con-

te che ha presentato alla sua stessa maggioranza una mozione per dire basta a volantini e depliant. Il consigliere ne fa una questione di spreco di carta sì, ma anche di etica, schierandosi a fianco dei pic-coli negozi che non possono permettersi gli stessi canali di promozione e sollecita la giunta a imporre una tassa sulla pubblicità. “È giunta l’ora di porre un freno alla presentazione di generi alimentari, prodotti elettronici, piccoli elettrodomestici e mobili che centri commerciali, ipermercati e grande distri-buzione ogni giorno ci propongono - scrive Conte. In un momento in cui il piccolo negozio e l’artigiano di quartiere è costretto a chiudere per mancanza di clientela, queste grandi imprese del commercio spa-droneggiano, imponendo prezzi e qualità, portando all’aumento immorale della spesa e a una politica sempre più spinta all’usa e getta. Oltretutto que-sta enorme distribuzione di carta inchiostrata deve comunque essere raccolta e trattata, al pari degli altri rifiuti solidi urbani e il costo del servizio ricade sempre sul cittadino”. Ecco dunque la proposta: “Ridimensionare questo inutile disturbo per il citta-dino ricavandone dei benefici per la collettività con un’imposta sul distribuito: può essere un percorso di recupero economico per le casse del Comune e il cittadino sarà più felice di ricevere questa valanga di carta sapendo che almeno è stata pagata una tassa a beneficio di tutti”.

L’iniziativa dell’Idv la crociata contro la pubblicità

F.D.G.

Spinea non ha solo Federica Pellegrini. Ci perdoni la nostra signora delle acque, che nono-

stante l’annata storta resta campio-nessa dentro e fuori la vasca, ma per una volta la piazza del munici-pio è stata tutta per due ragazze di cui si parla molto meno, ma che hanno meritato allo stesso modo il loro piccolo grande bagno di folla. Martedì 2 ottobre di fronte a una Spinea distratta dal traffico serale e dall’arrivo dell’autunno più di qualcuno si è fermato per applaudire le due campionesse mondiali che hanno portato la città in alto in questo 2012: Alice Sorato, 16 anni, dell’Associazione sorriso sport disabili Riviera ha vinto a Leicester, Gran Bretagna, il titolo mondiale Juniores di ginnastica artistica. Erika Zanetti, 27 anni, del-la Pattinatori Spinea ha vinto invece a San Benedetto del Tronto il titolo mondiale assoluto di pattinaggio a rotelle corsa sulla distanza dei 500 metri sprint. Le loro non sono soltanto storie di sport e di vittorie, e per questo a premiarle di fronte alla città ha voluto esserci l’intera giunta comunale, sindaco in testa. La mobilitazione dei cittadini e dei commercianti per la festa si è fatta sentire, tutti hanno voluto dare il proprio contributo per ringraziare e festeggiare queste due splendide ragazze che hanno coronato il loro grande sogno, frutto di molte ore di allenamento. Il sindaco Silvano Checchin, l’assessore allo Sport Stefania Busatta e gli altri assessori, i presidenti delle rispettive società sportive, amici e conoscenti hanno festeggiato con il classico brindisi e il taglio di due grandi torte raffiguranti le atlete neo campionesse le ultime affermazioni delle due campionesse. Presenti anche l’assessore provinciale Claudio Tessari e i vertici della Fihp, la Federazione italiana hockey e pattinag-gio. Il ringraziamento di entrambe le atlete è andato come è giusto ai propri genitori e agli allenatori che lavorano da tempo al loro fianco, in silenzio e con grande dedizione. La loro competenza, indiscussa, ha portato all’ottenimento di questi grandi traguardi. Il Comune ha ricordato come a Spinea pratichino sport con profitto molti altri atleti, alcuni dei quali hanno ottenuto risultati importanti nelle rispettive discipline, dando lustro alla città nel pat-tinaggio artistico, nel calcio, nella pallacanestro, nel karate, nella ginnastica artistica e in tanti altri sport ancora. Per tutti loro e per dire grazie alle famiglie che le sostengono, sarà organizzato un evento in Consiglio comunale per dare visibilità a queste giovani promesse e tributare il giusto ringraziamento della città a ragazzi e ragazze che portano, prima ancora delle medaglie e dei trofei, un esempio per tutti i giovani di Spinea.

PREMIAZIONI …NON SOLO PELLEGRINI

F.D.G.

La palestra costa troppo ma non volete rinunciare a fare movi-mento? Avete paura dell’acqua ma il medico vi ha prescritto di fare attività fisica? A Spinea la soluzione si chiama “Gruppi

di cammino”, vera novità, tra l’altro gratuita, per stare in forma con costanza e farlo in buona compagnia. Sostenibilità ambienta-le e promozione di comportamenti e abitudini sane si coniugano nella nuova iniziativa voluta dal Comune in collaborazione con l’Ulss 13. Si tratta di gruppi di persone che si ritrovano regolar-mente con una guida specializzata, per camminare insieme lungo percorsi prestabiliti all’interno della città, praticando in questo modo attività fisica, e migliorando la salute del corpo e della men-te. Quest’anno a guidare il gruppo sarà Andrea Rosso, laureato in Scienze e tecniche dell’attività motoria, preventiva e adattata. Il progetto, avviato in collaborazione con l’assessorato ai Servizi

sociali e allo Sport, mette al centro il benessere fisico per la terza età, ma anche la possibilità di intrecciare relazioni, scoprire angoli nuovi di Spinea e promuovere la mobilità sostenibile, quanto mai una risorsa in una città troppo spesso al centro del dibattito per cementificazione e traffico. Se davvero camminare è un’attività semplice ma in grado di permette a chi la pratica di controllare il peso in modo naturale, allora a Spinea lo sport è sinonimo di semplicità. Una passeggiata, niente di più, anche se con i giusti ritmi, dettati che chi ha competenza in materia, con un occhio di riguardo al proprio corpo e l’altro all’ambiente. Con una semplice e regolare attività di cammino, dicono gli esperti, si promuove il benessere psico-fisico delle persone, mentre negli anziani si pre-vengono le fragilità e le cadute. Nel sito internet del Comune la proposta è dettagliatamente spiegata, con la possibilità di scarica-re in anteprima i percorsi cittadini. Già partiti i gruppi per questa stagione, ma ci si può sempre aggregare alle comitive facendo riferimento al Centro anziani di via Cici, con partenze ogni martedì e venerdì dalle 9 alle 10.15 e ogni lunedì e giovedì dalle 18 dall’entrata principale del parco Nuove Gemme. Sempre agli an-ziani è dedicato il nuovo sportello Alzheimer, aperto il 12 ottobre al Centro anziani per trattare i problemi della demenza. Il Comune punta in questo modo a favorire l’orientamento e l’informazione per le famiglie e i malati. Lo scopo dello sportello è quello di fornire un sostegno emotivo in profondità per elaborare corretta-mente i sensi di colpa e di inadeguatezza che spesso vive chi si occupa del malato di Alzheimer. “Nel 2012 - spiega l’assessore Giampietro Buiatti - abbiamo fatto un salto di qualità aprendo lo sportello dove volontari formati sono in grado di accogliere, orientare, informare le famiglie che si trovano all’improvviso a dover gestire una demenza senile in casa”.

Sociale

Le comitive dal centro di via Cici

GRUPPI DI CAMMINO AL VIA

F.D.G.

Un gruppo di cammino

A guidare il gruppo sarà Andrea Rosso, laureato in Scienze e tecniche dell’attività motoria

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12 Spinea121212 Spinea

Un concorso di idee per la nuova piazza. Questa la strada intrapresa dalla giunta per ridisegnare il volto della città. Lo scorso 15

ottobre il Comune ha pubblicato sul proprio sito in-ternet il bando contenente tutte le caratteristiche e le modalità per partecipare al concorso di idee per la riqualificazione urbanistica dell’area di piazza Marconi e piazza Fermi. Una procedura prevista dalla legge e che Spinea ha voluto intraprendere per non relegare il processo decisionale all’inter-no del palazzo. In questo modo il Comune dà la possibilità ai professionisti di misurarsi con il tema urbanistico più importante di Spinea: la piazza ap-punto, intesa come luogo di identità, incontro e pro-gettazione del futuro della comunità. “Il Comune di Spinea ha necessità di entrare in possesso di idee progettuali - spiega il sindaco Silvano Checchin - per riqualificare dal punto di vista urbanistico, infra-strutturale e paesaggistico l’area urbana compresa tra via Roma, via Fermi, piazza Fermi, via Primo Maggio e via Matteotti. Il principale obiettivo è quello di ottenere soluzioni progettuali che consen-tano l’individuazione e collocazione delle previste volumetrie attraverso la valorizzazione di spazi e

funzioni urbane”. Il bando prevede l’elaborazione di tre diverse soluzioni: a bassa, media ed alta in-tensità edilizia, che dovranno rispettare gli indici e le potenzialità edificatorie elencate nel bando. Non una colata di cemento dunque, e neppure un ano-nimo riordino, ma la possibilità di disegnare il volto della città secondo un’idea di urbanistica avanza-ta e partecipata. Le diverse soluzioni progettuali richieste dal bando dovranno valorizzare gli spazi pubblici attraverso un’attenta progettazione delle aree di interesse comune (verde, piazze e percor-si) e dei relativi collegamenti, salvaguardando le relazioni nel contesto urbano e interagendo con le strutture già esistenti, prime tra tutte la chiesa di San Vito e Modesto, la piazza antistante la chiesa e il palazzo “Cisettantasette” a est di via Matteotti e soprattutto dovrà prevedere lo svolgimento di varie funzioni sociali tra cui il mercato settimanale. La partecipazione al concorso è aperta agli architetti, urbanisti e ingegneri iscritti agli albi dei rispettivi ordini professionali e comunque a tutti i progettisti in possesso dei titoli riconosciuti dalla normativa vi-gente. Potranno ovviamente entrare nel percorso di progettazione anche comitati, associazioni e liberi

cittadini, sempre attraverso la firma di un profes-sionista del settore. Al termine dei lavori di valuta-zione di tutte le proposte presentate, il Comune ne farà anche una mostra aperta al pubblico, con tutti i progetti. “Il concorso di idee - spiega l’assessore all’Urbanistica Riccardo Da Lio - è il metodo più trasparente ed efficiente per permettere alla città di confrontarsi con le migliori intelligenze e trovare la soluzione urbanistica più adeguata”. Tre i mesi di tempo per presentare i progetti: il bando scade infatti il 15 gennaio, ma si potranno inviare quesiti fino al 30 novembre 2012.

di Filippo De Gasperi

Saranno interessate le aree comprese tra via Roma, via Fermi, piazza Fermi, via Primo Maggio e via Matteotti

Urbanistica Il comune sceglie un bando per cambiare il volto della città

Un concorso di idee per la piazza

Via Roma a Spinea

Ancora parcheggi in primo piano a Spi-nea. Dopo la levata di scudi delle mi-noranze verso l’ipotesi di mettere a pa-

gamento alcuni stalli in centro e al Villaggio dei Fiori, è la Confcommercio a porre un altro no. Un no con riserva perché la delegazione di categoria confida di trovare una linea di compromesso con la giunta comunale. “È evidente che dare la possibilità di una mag-giore rotazione dei parcheggi può portare beneficio ai commercianti, ma non siamo convinti che le strisce blu siano la soluzione migliore – afferma la delegata Confcommer-cio del Miranese Patrizia Vianello – stiamo comunque valutando altre soluzioni che pos-sano servire al raggiungimento dello scopo”. Questo è quanto è emerso da un’incontro tra i delegati: “Vogliamo confrontarci al più pre-sto con tutte le attività commerciali di Spinea per valutare eventuali alternative da proporre alla giunta – prosegue Vianello – crediamo che solo attraverso il dialogo e il coinvolgi-mento si possano trovare altre modalità utili ma non penalizzanti, sia per i cittadini che per i commercianti”. Verrà perciò organizza-to un incontro al quale saranno invitate tutte le attività economiche di Spinea per proporre soluzioni alternative meno onerose tutti. In-tanto si surriscalda il clima in un’altra zona che di posti auto ne avrebbe, e pure liberi, ma non possono essere ancora utilizzati: è il parcheggio ex Q8 di fronte alla biblioteca, terminato da diversi mesi ma ancora chiuso dalle transenne. Protestano gli utenti della biblioteca, protestano gli automobilisti in ge-nere, protestano anche i residenti. Nei mesi

scorsi sono comparsi anche dei cartelli in cui i cittadini si lamentano per la mancata aper-tura del piazzale. Sulla questione è arrivata anche un’interpellanza firmata dai consiglieri del Pdl Mauro Armelao ed Edmondo Piaz-zi, che chiedono alla giunta i motivi per cui l’area non sia ancora stata consegnata. “Da diversi mesi i lavori sono terminati – scrivo-no i due – ma non si conoscono i motivi per cui l’area non è ancora stata consegnata ai cittadini per l’uso pubblico per la quale è stata destinata”. L’assessore alla Viabilità Gianpier Chinellato spiega che mancano i permessi a completamento della bonifica del sito, dove prima c’era un distributore di ben-zina. Un processo che spetta al proprietario e che il Comune attende per poter acquisire l’area. “Al momento quest’area è proprietà privata – ribadisce Chinellato – il Comune non ritiene di acquisirla in presenza di so-stanze inquinanti. Non si tratta di lungaggini burocratiche, ma di tutelare l’ente pubblico e cioè la collettività. Diversamente, i costi per la messa in sicurezza del parcheggio rica-drebbero tutti nel bilancio comunale”.

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Con 129 voti a favore il Coman-dante del corpo di

Polizia locale di Spinea Diego Trolese è stato eletto presidente na-zionale dell’Ipa, l’Asso-ciazione internazionale di polizia. Si tratta di un organismo apolitico, presente in ben 61 Stati sparsi nei cinque conti-nenti e che conta nel mondo oltre 375 mila aderenti, di cui circa 15 mila solo in Italia. Sabato 29 settembre a Senigallia, in provincia di Ancona, si è svolto il Congresso nazionale dell’International po-lice association, a cui hanno partecipato i delegati di Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia locale, Corpo forestale dello Stato, Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco e Capitaneria di porto. Trolese presta il suo servizio alla comunità da 31 anni, e ha ricoperto varie cariche nell’associazione, tra cui quella di segretario generale e vice presidente nazionale. A Spinea il corpo di Polizia locale collabora anche con le iniziative di “Mi prendo cura della mia città” e i nonni vigile, con le quale Trolese ha prestato al sua opera attraverso la formazione dei volontari. Ora incassa una nuova sod-disfazione professionale: a congratularsi con lui molti colleghi delle forze dell’ordine ed esponenti della politica locale.

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Page 17: La Piazza del Miranese sud - 2012ott n130

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Il Comune sta valutando una opzione che ha lo scopo di rendere più ordinata, fl uida e decorosa la viabilità lungo via Roma. «Come Assessorato alla Viabilità - spiega Gianpier Chinellato - intendiamo promuovere la più ampia concertazione ascoltando soprattutto le categorie produttive per realizzare insieme una nuova idea di città». Il 4 ottobre si è svolto un primo incontro con la consulta delle attività produttive per raccogliere suggerimenti, proposte, osservazioni che possano migliorare la gestione delle soste. Il 5 novembre sono state ascoltate le richieste di ASCOM. In dettaglio l’opzione oggetto di studio, prevede soste a pagamento esclusivamente in alcune zone di via Roma, Villaggio dei fi ori, P.zza Fermi, via Alfi eri e P.zza Rosselli. Si precisa inoltre che i posteggi previsti a pagamento sono inferiori al 50%. «In ogni caso – precisa il Sindaco Checchin - saranno interpellati i cittadini direttamente coinvolti perché attraverso il più ampio ascolto e la corretta e puntuale informazione, intendiamo costruire insieme la città partecipata». Sono escluse le zone Graspo d’Uva, Orgnano, Crea, Fornase e Rossignago. Nell’ipotesi attualmente allo studio, al Villaggio dei Fiori si prevedono 161 parcheggi a pagamento solo lungo le principali vie di traffi co (prossimità di P.zza Cortina e Taormina) mentre più del doppio saranno completamente gratuiti. Per quanto riguarda via Roma ed il centro cittadino saranno a pagamento solo 206 parcheggi ma quelli liberi sono più del doppio. Le ipotesi prese in esame per i parcheggi a pagamento sono soltanto le zone dove i dati, oggettivamente rilevati, fotografano una situazione critica.Si tratta quindi di un intervento di limitata portata quantitativa, a favore del decoro della città e per promuovere la mobilità dolce. Andare a piedi, usare la bicicletta o l’autobus non è solo utile all’ambiente perché si inquina di meno, ma permette anche di migliorare la salute di ciascuno. Percorrere a piedi 200 mt circa assicura un consumo medio di 30-40 calorie circa. www.comune.spinea.ve.it

PARCHEGGI A PAGAMENTO: TUTTE LE CITTÀ DEL VENETO LI PREVEDONO. PERCHÉ?Nelle mappe si può vedere che verranno prese in esame per i parcheggi

a pagamento soltanto le zone dove i dati fotografano una situazione critica

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La Spending review (revisione della spesa sul terri-torio italiano), in vigore dal 15/08/2012 deter-mina un’ulteriore decurtamento del fondo FRS, ma

andiamo a vedere in cifre quali saranno gli importi per il comune di Santa Maria di Sala. Per l’anno in corso è già attuata un’ulteriore minore entrata, in parte cor-rente, pari a 100 mila euro ma quello che fa spavento sono le cifre per l’anno venturo: il taglio sarà di circa 400 mila euro. Indubbiamente lo spazio di manovra in parte corrente risulta esser sempre minore per gli enti locali, e le entrate non riescono più a rappresentare un bacino di sostentamento anche per la parte in conto capitale. La rigidità dei bilanci, dopo questa manovra finanziaria, è fortemente cresciuta e offre sempre meno possibilità ai comuni , di far fronte alla crescita della do-manda dei servizi e alle necessità di una popolazione, come quella di Santa Maria di Sala, che è in continua crescita. Purtroppo i trasferimenti statali, non vanno di pari passo con l’aumento dei cittadini, e non più tardi di un triennio fa’, l’ amministrazione salese, scendeva a Roma per richiedere maggiori contribuzioni, poiché i trasferimenti erano pari circa a 110 euro per cittadino, di molto sotto la media di comuni simili. A questo, ora Santa Maria di Sala, accerta trasferimenti, per circa 60

euro pro capite; queste cifre sono esattamente il 45% in meno di una condizione già al limite dell’ accettabile. Solo 12 comuni in tutta Italia sono costretti a dover operare in questa situazione. L’assessore al Bilancio e alla Programmazione, Alessandro Arpi, durante uno dei suoi interventi in Consiglio Comunale, conclude la sua argomentazione, invitando i colleghi consiglieri, alla concreta collaborazione, vista e considerata la diffi-cile situazione contabile 2012-2013: “Spero che que-

sto, possa rappresentare per noi tutti una base concreta per le considerazioni del caso, superando, se possibile, una visione partitocratica per lasciare spazio a una seria riflessione sul momento storico che stiamo vivendo, e sul ruolo che in questo contesto, come amministratori, siamo chiamati a svolgere”. Considerando che per l’an-no venturo, il taglio a livello nazionale sarà pari ad altri 2 miliardi di euro viene da chiedersi che cosa faranno i comuni che sono già in evidente difficoltà economica.

di Roberta Pasqualetto

S. M. di Sala ha trasferimenti, per soli 60 euro pro capite; il 45% in meno di una condizione già al limite dell’ accettabile

Amministrazione L’assessore al bilancio fa il punto della situazione

Spending review, casse vuote in comune

Il municipio di Santa Maria di Sala

La nuova amministrazione di Santa Maria di Sala sicuramente è una delle più giovani del miranese: infatti il vicesindaco, Alessandro Arpi,

ha 27 anni, il consigliere delegato all’imprenditoria giovanile, Luca Muffatto, ne ha 28, per arrivare poi al giovanissimo consigliere delegato alle Politiche Giovanili, Luca Morosin, con soli 20 anni. La con-sulta giovani del comune è una delle idee che presto prenderanno piede nel territorio salese, questo or-gano consultivo interagirà con l’amministrazione per riportare problematiche o idee; ad esempio servizi ormai troppo lontani dal comune come l’ Informa-Giovani. Questo servizio sarà accompagnato da un corso di formazione che preparerà i giovani e non solo, a diventare ancor più cittadini con la “C” ma-iuscola. Le problematiche dei giovani, negli ultimi dieci anni, sono notevolmente cambiate perché sono cambiati i tempi per questo è importante adeguarsi al periodo storico in cui si vive. Dal punto di vista comunicativo, dopo la pubblicazione delle sedute del consiglio comunale, l’amministrazione assieme al consigliere delegato Luca Morosin stanno predispo-nendo un servizio gratuito per incoraggiare i cittadini a partecipare attraverso le segnalazioni dei problemi relativi al decoro urbano, anche attraverso delle tele-fonate o con segnalazioni e a rendere la cittadinanza attiva con idee, progetti e consigli volti a migliorare la realtà del territorio.

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Comunicazioneal via la conSulta giovani

R.P.

14 Santa Maria di Sala141414 Santa Maria di Sala

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15151515Santa Maria di Sala

La nuova amministrazione di Santa Maria di Sala, ha ereditato dalla prece-dente, il progetto di costruire un centro

commerciale nella località di Tre Ponti, ma la nuova giunta ha garantito che il centro non si farà e al suo posto si amplieranno le scuole medie e si sistemerà la viabilità. Per risolvere definitivamente alcuni proble-mi di traffico lungo la strada regionale, si è abbattuto uno storico edificio giallo re-sidenziale e al suo posto, si costruirà una rotonda. Il fabbricato a schiera era deno-minato “Casello” e si trovava nell’angolo sud/est dell’incrocio in località Tre Ponti. Assieme a Veneto Strade è stato fatto l’e-sproprio dell’abitazione e la sistemazione in una nuova abitazione della famiglia, per poter togliere questa struttura che rendeva la strada pericolosa. L’edificio si affacciava sul famigerato incrocio della Noalese, e una ventina di giorni fa, è stato abbattuto sotto lo sguardo attento di molti cittadini. Questa struttura rappresentava un simbolo della vecchia Santa Maria di Sala, ma or-mai da vent’anni creava diversi problemi di traffico e sicurezza dell’incrocio, inoltre si è potuto eliminare definitivamente uno degli ultimi semafori rimasti lungo la regionale Noalese. Le ruspe hanno abbattuto l’edi-ficio che si trovava all’angolo di sud-est dell’incrocio tra la Noalese e via Desman. “La demolizione si è resa necessaria per poter dare seguito proprio verso sud alla strada – dice Fabio Semenzato Assessore ai Lavori Pubblici – i lavori di realizzazione della rotonda sono in avanzato stato di re-

alizzo. Quest’opera una volta ultimata an-drà a mettere in sicurezza un altro dei punti neri che, in più di un’occasione, è stato teatro di incidenti anche di carattere mor-tale”. Il lavoro comprende l’allargamento dell’area dell’incrocio e, nei prossimi mesi, il cantiere proseguirà con lo spegnimento del semaforo, la realizzazione di una rota-toria provvisoria e la definizione dell’inter-vento, che prevede tra le altre cose anche alcuni posti a parcheggio e uno stradello a nord-ovest della rotatoria per agevolare l’accesso alle abitazioni e alle attività che si affacciano sull’incrocio. Il prossimo can-tiere, per migliorare la viabilità, sarà quello della pericolosa curva Beccante con una nuova rotatoria e la sistemazione della segnaletica orizzontale, al momento poco chiara e spesso legata a incidenti. La que-stione della viabilità resta una costante di tutti gli enti locali. Il problema principale è

di Roberta Pasqualetto

Le ruspe hanno abbattuto l’edificio all’angolo di sud-est dell’incrocio tra la Noalese e via Desman

Cantieri La nuova giunta ha spiegato che il centro commerciale non si farà

Tre Ponti, è in arrivo la nuova viabilità

L’abbattimento dell’edificio

la mancanza di finanziamenti. I cittadini continuano a chiedere interventi anche di manutenzioni semplici o punti luce spenti, che spesso non trovano risposta, anche per-ché non ci sono soldi. Il rischio è però, che si scontrino anche con le associazioni come Federconsumatori, che sono intenzionate ad agire per vie legali se ad esempio in una via al buio si verificano incidenti o furti come conseguenza alla mancata riparazio-ne del guasto.

Il prossimo cantiere sarà quello della pericolosa curva Beccante

Convegni gratuiti rivolti alle impre-se, alle aziende e alle famiglie. L’idea nasce da un’analisi delle

problematiche attuali e dalla voglia di dare una risposta in questi tempi di crisi economica. Un argomento che il comune ha voluto proporre, riguarda le novità costruttive tecnico-architettoniche e le soluzioni ingegneristiche per la re-alizzazione o la ristrutturazione degli immobili; le proposte all’avanguardia per il risparmio energetico e il migliora-mento degli ambienti abitativi sia come indicazioni tecnico-costruttive, sia come possibili soluzioni economiche sugli in-centivi fiscali che la normativa prevede. Il convegno si svilupperà in tre confe-renze gratuite il 19 ottobre, il 9 e il 23 novembre tutti nel teatro di villa Far-setti. Il primo appuntamento ha avuto come argomento edifici ecosostenibili, la progettazione intelligente l’esperien-za del network di casa clima Padova e Rovigo; il secondo: “La crisi, le risorse e la pianificazione sostenibile e l’ultimo: “Realizzare edifici ad alto rendimento energetico alcuni esempi realizzati”. Le conferenze tenute da esperti com-petenti del settore sono rivolte a tutta la cittadinanza, ai costruttori e ai pro-fessionisti, ma in particolare alla fascia giovane che ha l’esigenza di procurarsi un’abitazione. Tutti gli appuntamenti si tengono nel teatro di villa Farsetti a Santa Maria di Sala alle ore 20.45. Maggiori informazioni si trovano sul sito www.santamariadisala.gov.it

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16 Cultura161616 Cultura

Anche quest’anno è tempo di “Teatrino zero” di via don Carraro a Crea, che mantenendo fede alla sua linea, presenta una ricca stagione

artistica molto variegata, sia per il tipo di proposte culturali sia per la diversa provenienza degli artisti. Ventisei gli spettacoli serali fino al 20 aprile (tutti con inizio alle 21), di cui due già andati in scena a otto-bre, con musica jazz e classica, teatro contempora-neo, sperimentale, di figura, civile, ventriloquia, per-formance visive e circensi, poesia, giullarate e nuove realtà emergenti, più cinque spettacoli domenicali per bambini. Dopo “Stanza di Orlando” del 20 ottobre e “Trash” di sette giorni più tardi, la rassegna continue-rà sabato 3 novembre con “Annagramma via Artom. Monologo in parole e boxe” con Gianni Stoppelli, mentre il giorno 10 toccherà a “Una canzone tira l’altra”. Sabato 17 sarà la volta di “Finale di partita”, diretto e interpretato dal teatrino Giullare e sabato 24 e domenica 25 (alle 18) Armamaxa Teatro di Fog-gia proporrà “Orlando furiosamente solo rotolando”, con Lodovico Ariosto messo in scena e raccontato da Enrico Messina. Dicembre inizierà il giorno uno con “Italia libre. Appunti per una moderna rivoluzione bor-ghese”, con Edoardo Fainello e Renzo Pagliarotono,

mentre all’Immacolata si potrà assistere al concerto di Aldo Tagliapietra, che racconterà la sua storia mu-sicale attraverso le canzoni de Le Orme. Sabato 15 “Effetto sella” con la Microrochestra Venezia di Ste-fano Olivato e Leo Di Angilla e il 22 dicembre, Mario Pirovano proporrà “Johan Padan. A la descoverta de le Americhe”. L’anno nuovo si aprirà il 5 gennaio con “Baroque” della Contemporary Baroque Orchestra di Venezia, mentre sette giorni dopo, a Crea si esibiran-no “I sacchi di sabbia” di Pisa con “Don Giovanni. Ein musikalischer spass zu Don Giovanni”. Ferruccio Brugnaro sarà sul palco il 19 gennaio, con “Marghera beat”. Ad accompagnarlo, ci sarà Rosa Amelia Bru-nello al violoncello e al contrabbasso. La compagnia stabile Lorenzo Da Ponte sarà in scena il 26 gennaio con “Narcissus”, scritto e diretto da Edoardo Fainello con Federica Girardello. “L’uomo dal fiore in bocca” del Cum&Munus Teatro di Catania aprirà febbraio il giorno due, con l’elaborazione drammaturgica e regia di Paolo Zaffaina. Il 9 febbraio Raum Raum di Trento metterà in scena “Delirium vitae” di e con Michele Vargiu e Giulio Federico Janni e il 16 febbraio arriverà Terracrea di Padova, con “Aviatori”. Ultimo evento del mese con “Fiato agli archi”, con l’omonimo

gruppo di Forlì. Passando a marzo, sabato 2 Gigio Brunello di Venezia presenterà “Macbeth all’improv-viso”. Il 9 marzo, Glauco Venier proporrà “Solo piano in rock”, il 16 “L’inferno” con il Cineforum Labirinto di Treviso e il 23, “Appunti per un’accorta gestione demografica” di e con Federico Paino. Il 30 marzo, “Groppi d’amore nella scuraglia” con Carichi sospesi di Padova. Il 6 aprile “Silenzio” della Fierascena di Udine, il 13 “Me la suono e me la canto” con Dante Cigarini e, infine, “Mari” il 20 aprile, con il Teatro Pubblico Incanto di Messina. Prezzo del biglietto inte-ro 8 euro, ridotto 6.

di Alessandro Ragazzo

Ventisei gli spettacoli serali fino al 20 aprile, con musica jazz e classica, teatro contemporaneo, sperimentale

Rassegna a Spinea Presentato il cartellone per l’anno 2012-2013

Teatrino Zero, fucina di cultura

Un spettacolo al Teatrino Zero

Toccherà anche Olmo il ciclo di eventi dedicati a “Spetta-coli di mistero”, il festival che le Pro loco venete dedica-no ai luoghi leggendari e misteriosi. L’appuntamento è

per il 17 novembre alle 20.45 con l’associazione culturale “Il portico-Teatro club di Mirano. C’è una leggenda che interessa villa Foscari di Malcontenta, secondo cui il suo nome derive-rebbe da una dama di casa Foscari, Elisabetta Dolfin, giovane vedova di un Pisani, andata in sposa a Nicolò Foscari nel 1555. Piuttosto libertina, il marito, stanco del suo compor-tamento così poco dignitoso e dei continui tradimenti, decise di esiliarla all’interno dell’edificio che aveva fatto costruire. Si dice che spesso si aggirasse sola e piangente alla ricerca di una via di fuga, supplicando di essere lasciata libera. Visse rinchiusa lì per quasi trent’anni. Si dice che abbia più volte tentato il suicidio gettandosi dal Naviglio Brenta che scorre proprio davanti la villa, senza però riuscirci. Alla fine morì in completa solitudine. L’episodio è tratto dal libro “E se il tempo finisse...” di Roberto Tono e l’ingresso sarà gratuito.

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2

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Gli infortuni sul lavoro sono in calo ma si tratta di un trend su cui incide in maniera signifi cativa la crisi occupazionale che ha investito in questi anni il tessuto produttivo nazionale e anche

provinciale. Comunque se ne contano ancora tanti e sono in aumen-to le malattie professionali. Si è svolta lo scorso 14 ottobre a Ma-erne, per la provincia di Venezia, la 62esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro promossa dall’Anmil (450mila invalidi e mutilati sul lavoro in Italia e 6.500 nel Veneziano, tra gli associati).

Hanno partecipato, oltre alle autorità, il presidente provinciale Anmil, Lino Ghion, e il direttore dell’Inail di Venezia Giuseppe Mu-sto. Gli infortuni denunciati a Inail sono passati dal milione e 23mila del 2001 ai 725mila del 2011, meno 29.1%: il calo è rimasto su livelli contenuti fi no al 2008, per poi segnare decrementi più sensibili (meno 9,7 nel 2009, meno 1,8 nel 2010, meno 6,6 nel 2011). Stesso dicasi per gli infortuni mortali, passati dai 1.546 del 2001 ai 920 del 2011, meno 40,5%. Per contro, negli ultimi anni è esploso l’aumento delle denunce di malattie professionali (specie di natura osteo-articolare e muscolo-tendinea), dalle 26.750 del 2006 alle 46.558 del 2011.

“Quasi 800mila lavoratori ogni anno si infortunano, più di due-mila al giorno, 40mila restano invalidi e un migliaio perdono la vita:

cifre che non possono lasciarci indifferenti. Nel nostro Paese manca ancora una solida cultura della sicurezza sul lavoro che invece deve diventare un valore condiviso” ha detto Ghion, che ha espresso preoc-cupazioni legate alla crisi, per il pericolo di un abbassamento dei livelli di sicurezza nelle imprese e per i tagli allo stato sociale. “Capiamo la complessità dell’attuale situazione, - ha detto - ma l’Amnil non cederà terreno sulle rivendicazioni per il miglioramento delle prestazioni a ga-

ranzia dei livelli di tutela di cui hanno diritto infortunati e invalidi”.

L’istituto riceve di premi assicurativi due miliardi all’anno in più di quelli che eroga, “ma stiamo facendo di tutto affi nché questi soldi non fi niscano in Cassa Depositi e Prestiti ma siano reinvestiti per diminuire i premi e

migliorare le prestazioni che in diversi casi sono inadeguate” ha spie-gato Musto, che ha sottolineato le numerose azioni attuate dall’Inail, anche provinciale, sulla prevenzione (iniziative nelle scuole e contributi alle imprese per il miglioramento della sicurezza negli ambienti di lavo-ro) e nella presa in carico, nel recupero lavorativo e nel re-inserimento sociale delle vittime di infortunio. A conclusione della giornata Musto ha consegnato il distintivo d’onore a 26 lavoratori della provincia rima-sti gravemente invalidati nell’ultimo anno.

di Giovanni Giovetti

Molto c’è ancora da fare nell’ambito della prevenzione e per garantire maggiore sostegno agli infortunati e agli invalidi

Anmil La 62° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro nel Veneziano

Meno infortuni per effetto della crisi, ma più malattie professionali

Il tavolo delle autorità alla Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro

“Gli imprenditori hanno a cuore la sicurezza nei luoghi di lavoro. Non è abbas-sando gli standard di sicurezza o il costo del lavoro che l’economia locale potrà ripartire”. A spiegarlo è Pierorlando Roccato direttore di Apindustria

Venezia, una associazione di datori di lavoro molto attiva sul territorio con oltre 500 associati e protagonista della recente resurrezione della “Unitrans”, una azienda di Pianiga che costruisce cassoni frigoriferi per camion che era stata chiusa alcuni mesi Azienda che grazie ad una cordata di imprenditori capitanati proprio da Apindustria, è stata riacquistata ed è ripartita(con il nome di Transuni) utilizzando per ora 25 dipen-denti su 53, con l’accordo di farli tornare tutti al lavoro entro due anni.

Roccato ricorda come una economia come quella italiana e veneta non abbiano cer-to bisogno di abbassare il costo del lavoro per essere competitivi. “Bisogna ritornare al manifatturiero di qualità – spiega Roccato – questa è la nostra vocazione imprenditoria-le, anche in Veneto, anche a Venezia. Non possiamo certamente competere sul campo dell’abbassamento del costo del lavoro con paesi come Cina o India. Meno che mai è ammesso che si deroghi alla sicurezza. Si deve puntare sull’innovazione tecnologica con massicci investimenti per vincere le sfi de del mercato. Come associazione di categoria ci siamo sempre battuti perché le aziende investano sulla sicurezza. Siamo all’interno dell’ Oprc, organismo paritetico regionale di controllo, e puntiamo ad un accordo con l’Inail per aumentare il monitoraggio e prevenire gli infortuni”.

Apindustria

accordi con l’inail per maggiori controlli

A.A.

“L’invito ai lavoratori è quello di denunciare sempre in ogni momento, se sono violate le condi-zioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Non va accettata l’idea che, perché ci si trova in tempi di crisi, si possa chiudere un occhio sulle condizioni della sicurezza nei luoghi di lavoro”. A

dirlo sono Giuseppe Minto e Angelo Pagan funzionari provinciali della Fiom – Cgil (metalmeccanici) e Fillea - Cgil (edili). Un invito a cui si associa anche Riccardo Coletti segretario provinciale della Filcem-Cgil (chimici) una categoria che con la presenza del petrolchimico di Porto Marghera è sempre stata importante nell’area di Venezia. “Nonostante i cantieri edili siano sempre meno - sottolinea Pagan - c’è il rischio che molte imprese per poter stare sul mercato abbassino i costi tagliando sulla sicurezza e puntino sempre più sul lavoro nero. Fenomeni che vanno combattuti. Gli infortuni sul lavoro oltre a

distruggere la vita delle persone e rovinare le famiglie sono un costo per tutta la collettività”. La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro insomma è uno degli obiettivi prioritari, sottolineano i sin-dacalisti, che la Cgil da sempre intende perseguire. I decreti legge 626/1994 e 81/2008 prevedono l’elezione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls) in tutti i luoghi di lavoro, ed hanno ampliato gli spazi per un intervento partecipato e consapevole alla prevenzione dei rischi lavorativi. Esiste perciò lo Sportello Sicurezza Cgil, che si propone di contribuire ad affermare la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro fornendo apporti e orientamenti agli Rls, e Rsu, alle lavoratori, e alle lavoratrici. Lo sportello si trova al 1° piano della sede di Via Ca’ Marcello n.10 a Mestre ed è aperto ogni martedì dalle 16 alle 18.30. Informazioni a [email protected]. A.A.

I SINDACATI “CON LA CRISI NON SI ABBASSI LA GUARDIA”

In Italia quasi 800mila lavoratori s’infortunano, 40mila restano invalidi, quasi un migliaio perde la vita ogni anno

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3Spazi aperti

di Alessandro Cesarato

ADOTTAMIEttore. Bellissimo incrocio Labrador 4-5 mesi, occhi

verdi, futura taglia media. Ettore è arrivato assieme alla sorella che immediatamente è stata adottata mentre lui

è ancora nostro ospite. Cerchiamo per lui una famiglia che sappia che un cucciolo è come un bambino.

Aurora. Segugetta di solo 1 anno, tg. medio-contenuta, circa kg.15-18. Recuperata in Romea da una ragazza che coraggiosamente l’ha salvata da una tragica morte. Aurora è dolce delicata e sensibile Verrà sterilizzata ed affi data previo controlli preaffi do.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus3289620233

Nefertary. Femmina, tg. grande, circa 2-3 anni. Mamma di 5 meravigliose femmine . E’ la mamma dallo sguardo triste. Recuperata in situazione molto

diffi cile assieme ai cuccioli Noi volontari vogliamo vedere Nefertary felice.

Asia-nocciolina. Giovanissima cagnetta, sfortunata. Circa 1 anno, taglia piccolina, circa kg.10. Di lei non conosciamo nessuna storia, ma possiamo immaginare solo tanto dolore . Recuperata agonizzante in un fosso. E’ senza una zampetta e l’altra senza sensibilità.

Magghy. Femmina giovane circa 6-7 mesi, taglia medio contenuta, circa kg.10-12.

Carattere solare e molto gioiosa Purtroppo non ha più potuto vivere nella sua casa.

Con il suo fagottino è arrivata in rifugio.

Territorio Nelle provincie di Venezia e Padova

Il Gruppo di Azione Locale “Antico Dogado” conferma la sua centralità nello sviluppo rurale locale. Il primo semestre dell’anno si è chiu-

so, infatti, con una pioggia di fi nanziamenti per i territori dei tredici comuni padovani e venezia-ni (tra cui Mira, Campolongo, Campagna Lupia, Chioggia, Cavarzere e Cona) che fanno parte dell’associazione. A seguito dei sette bandi pub-blicati fi nalizzati alla realizzazione di agriturismi e fattorie plurifunzionali, all’imboschimento e ai miglioramenti paesaggistico - ambientali, al recu-pero e alla riqualifi cazione del patrimonio rurale, sono state ricevute ventisette domande di contri-buto con una richiesta complessiva di oltre 1,3 milioni di euro. Grande interesse è stato riscosso soprattutto dai bandi volti al recupero del patrimo-nio rurale.

A tali fi nanziamenti si aggiungono altri 800 mila euro di contributi destinati alle Province di Venezia e Padova per la realizzazione di percorsi e itinerari ciclabili nel territorio dell’Antico Dogado. Nei prossimi mesi si svolgeranno le commissioni Avepa-Gal per l’approvazione delle graduatorie delle domande ammissibili. “Non possiamo che

esprimere soddisfazione - commenta Pier Luigi Parisotto, presidente del Gal - per gli esiti positivi ottenuti sul territorio con i contributi che abbiamo elargito. Il Gal sta svolgendo un ruolo essenziale per la crescita e lo sviluppo del mondo rurale e contribuisce ad aiutare gli operatori a uscire da un momento particolarmente diffi cile per la crisi eco-nomica”. L’attività tuttavia non si ferma qui. Sono appena stati aperti, infatti, i bandi per incentivare le attività turistiche con interventi sull’accoglienza, l’informazione e l’integrazione dell’offerta turisti-ca. Sono rivolti agli enti locali territoriali, alle as-sociazioni agrituristiche, ai consorzi di promozione turistica e alle Pro loco. Inoltre il Gal ha di recente avviato i progetti di cooperazione, che consentono di avviare collaborazioni con gli altri Gal veneti,

di altre regioni italiane ed estere. Tra questi, in-teressante è il progetto “Rural emotion” che si propone di promuovere una serie di itinerari e mete culturali per mezzo di un’opera fumettistica per la quale sarà indetto un apposito concorso nei prossimi mesi. Con il progetto “Tur rivers”, invece, si intende captare e indirizzare il turismo classico attraverso lo sviluppo e la valorizzazione degli iti-nerari di mobilità lenta: ciclabili, fl uviali, ippovie. Infi ne il Gal punterà a sostenere l’offerta turistica rurale attraverso la calendarizzazione dei mercati rionali e contadini e degli eventi correlati in un viaggio alla scoperta dei tesori locali nell’ambito del progetto “Open market”.

Per informazioni: [email protected], www.galdogado.it e 041 461157.

A.A.

Finanziamenti dal Gal per lo sviluppo rurale Al via nella frazione

di Rio San Martino a Scorzè (nel Mira-

nese) alla trentunesima edizione della Festa del Radicchio. Ad organizza-re l’evento che partito il 9 si svolgerà fi no al 25 novembre è la Pro Loco con un calendario ricco di appuntamenti, fra cultura e solidarietà, sport e divertimento.

“Con più di 200 volontari e più di 70.000 ospiti – spiegano gli organizzatori – la nostra è una delle più grandi feste del Veneto dedicate ai prodotti agricoli. Il turismo rurale e la cucina vegana sono i temi principali di questa edizione che saranno al centro di mostre, pubblicazioni, ed eventi gastronomici”.

Sarà allestito un “Palaradicchio” con esposizioni del prodotto di decine di aziende dell’area del miranese e trevigiano. Nel calendario fra i vari appuntamenti ricordiamo il 14 novembre alle 20,30 “Gala di San Martino” serata gastronomica a tema, in collaborazione con gli Istituti Alberghieri “Varnelli” di Cingoli (Macerata), detentore del premio San Martino challenge 2011, e “Maffi oli” di Castelfranco (Treviso).

Il 23 novembre infi ne la Rassegna Enogastronomica “La Strada del Radicchio e il Consorzio di tutela incontrano…I prodotti tipici Re-gionali”. In serata “Certo…è vero”, talk show sulla certifi cazione del prodotto. Partecipa Moreno Morello.

Informazioni [email protected]

A Rio San Martino di Scorzè

IN FESTA COL RADICCHIO ROSSO

Pier Luigi Parisotto

19191919Spazi aperti

Page 24: La Piazza del Miranese sud - 2012ott n130

5Mondo scuola

Programmazione della rete scolastica e offerta formativa per l’anno 2013-14. Si introducono nuovi indirizzi di studio,

si accorpano gli istituti: la giunta provinciale ha voltato lo scorso 25 ottobre la delibera. E’ il risultato di un percorso che la Provincia, nello specifi co l’assessorato all’Istruzione, ha compiuto nel corso delle commissio-ni che hanno posto a confronto l’Uffi cio scolastico territoriale con chi - sindaci o delegati, e dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria superiore - rappre-senta il territorio nell’intento di fornire un servizio confacente alle esigenze dell’uten-za. Nell’ambito di questa riorganizzazione è stato dunque deciso il dimensionamento.

A Mirano l’Istituto Lorenz è stato accor-pato con l’8 Marzo, ad eccezione dell’in-dirizzo Tecnico Meccatronico dell’Istituto Tecnico per l’agricoltura Lorenz che invece sarà compreso nell’accorpamento dell’Isti-tuto Levi con il Ponti.

A Chioggia l’Istituto Righi è stato ac-corpato con il Cestari, il Liceo Veronese con l’Ipsia Marconi di Cavarzere.

Il Liceo Bruno di Mestre verrà accorpato con il Franchetti, mentre a Venezia il Liceo artistico con il liceo Polo e il Benetti con il

Tommaseo. “Questo atto - ha commentato l’asses-

sore provinciale Claudio Tessari - è il risul-tato di un importante lavoro di confronto e coordinamento fra i vari soggetti interessati a questa riorganizzazione della proposta formativa, che si fonda sul rispetto della normativa vigente in materia. Il dimensio-namento è stato attuato tenendo conto delle diverse situazioni e delle peculiarità degli istituti scolastici, andando incontro alle esigenze espresse dalle amministrazioni locali”.

Una soluzione che alla fi ne, almeno nell’area sud del Veneziano, ha acconte-tato un po’ tutti. “Questa proposta - con-fermano i consiglieri provinciali di Chioggia

e Cavazrere Beniamino Boscolo Capon, Claudio Bullo, Riccardo Tosello e Micha-el Valerio - ci ha trovato tutti d’accordo, poiché da un lato salvaguarda la territoria-lità dell’unico istituto cavarzerano, e inoltre garantisce una continuità nella programma-zione scolastica, rispondendo alle esigenze degli studenti e delle famiglie”.

Per quanto riguarda l’attivazione di nuovi indirizzi a Dolo il Galilei proporrà il Liceo Sportivo mentre l’Istituto Musatti offrirà l’opzione “Prodotti dolciari artigia-nali indiustriali”. L’istituto Righi a Chioggia nell’Indirizzo Trasporti logistica si arricchisce dell’articolazione “Conduzione del mezzo navale”. L’Ipsia Marconi a Cavarzere è atti-vato con l’indirizzo Elettronica Elettrotecnica l’articolazione Elettrotecnica. A Portogruaro l’Istituto d’Alessi attiverà l’opzione Ma-nutenzione mezzi di trasporto. L’Istituto Cornaro di Jesolo, convitto annesso. Il liceo Guggenheim a Venezia avrà l’indirizzo Sce-nografi a. A Mestre l’Istituto Luzzatti avrà il Corso serale Servizi socio-sanitari, lo Zuccan-te attiverà l’articolazione “Automazione”, il Morin attiverà il Liceo sportivo.

di Giovanni Giovetti

Superiori La Provincia programma l’offerta formativa per il prossimo anno

Nuovi indirizzi e accorpamentiUscita Il dirigente scolastico dell’Istituto di Maerne pone il caso

Chi deve riaccompagnare a casa i ragaz-zi da scuola? E se rientrano da soli, di chi è la responsabilità? Una questione

non da poco e uscita nelle scorse settimane all’istituto Comprensivo Matteotti di Maerne (nel Miranese), ancora sotto choc per quan-to successo il 7 giugno quando una sua stu-dentessa di 13 anni, rimase coinvolta in un pauroso incidente stradale mentre rincasava dopo le ore di lezione.

Alla fi ne, i bambini delle elementari do-vranno essere prelevati da un adulto, men-tre alle medie, i ragazzi possono arrangiarsi in modo autonomo. Intanto si lavorerà per sviluppare il Pedibus.

Insomma, il neo dirigente scolastico Marisa Zanon si è subito trovato a gestire la spinosa questione, che ha sottoposto ai genitori i quali sono rimasti perplessi, abi-tuati ad una consuetudine acquisita da anni.

La professorssa Zanon ha deciso di prendere in mano la situazione, convocando i genitori per discutere delle uscite dopo le lezioni. Niente più moduli per quei papà e mamme che, già dalla quarta elementare, potevano permettere ai loro fi gli di uscire dalla scuola in modo autonomo. La preside aveva portato l’esempio di diverse sentenze della Corte Costituzionale, dove si stabiliva che i minori siano affi dati agli adulti. Questo

per evitare problemi in caso dovesse succe-dere qualcosa di strano.

Ma qualche mamma aveva storto il naso. “Ho un fi glio grandicello ormai – rac-contava una di queste preferendo restare anonima – e se la scuola gli impedisse di rientrare a casa da solo, per me sarebbe un grosso problema. Io e mio marito siamo via tutto il giorno per lavoro e non riusci-remmo a prelevarlo. Poi abitiamo a mezzo chilometro dalla scuola. Che senso ha tutto questo?”.

Alla fi ne si è trovato un compromesso, con i bambini della scuola primaria che per uscire dall’edifi cio devono essere “preleva-ti” dai genitori e da delegati. I ragazzini delle medie potranno rientrare anche da soli. Ma il problema resta, tanto che i papà e le mamme dovranno essere parte attiva nell’educazione dei fi gli e nello sviluppo del Pedibus. Alessandro Ragazzo

Chi deve riaccompagnare i ragazzi a casa da scuola?

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22 Personaggio222222 Personaggio

Abita nella casa dove vissero nel Set-tecento due illustri veneti, famosi in tutto il mondo: la pittrice Rosalba

Carriera e il commediografo Carlo Goldoni. Sono ricordati nella facciata del piano nobi-le dello storico Palazzo Poli, ma ormai ora noto a tutti come “Casa Goldoni”.

L’idea del nonno, che aveva dato inizio ormai parecchi anni fa al complesso restau-ro di questa antica abitazione nel centra-lissimo Corso del Popolo assai vicino alla Cattedrale di Chioggia, era di trasformare l’intero edificio in un laboratorio-atelier di pellicceria con sale riservate alle sfilate di moda, riservando uno spazio per la propria abitazione all’ultimo piano…

“Ma poi i lavori si sono tirati per le lunghe – spiega la nipote Giulia Gennari, trentenne, originaria di Porto Viro, ma da sette anni residente a Chioggia – e l’ipotesi della pellicceria si è trasformata in quella di un Bed&Breakfast gestito insieme ai miei genitori, mentre le sale superiori sono state destinate a convegni, meeting, alla celebrazione di matrimoni civili, a riunioni di lavoro.

E l’ultimo piano è davvero diventata la nostra abitazione”.

Una laurea in scienze dell’educazione all’università di Bologna e molte passioni nel cassetto, Giulia ha recentemente crea-to l’agenzia Momenti, responsabile degli eventi di palazzo Goldoni.

Da alcuni anni, oltre ai ricevimenti e ai matrimoni civili, è riuscita ad organizzare una serie di manifestazioni e incontri cultu-rali di vario tipo fin dall’inaugurazione con la compagnia teatrale di Baricetta che ha interpretato la commedia goldoniana “La casa nova”.

Nell’estate 2009, durante la Sagra del Pesce, con la collaborazione degli artisti austriaci del gruppo Kultura Klub è stata allestita la mostra “Il colore del mare” con la partecipazione di artisti del fuoco; l’anno successivo “Laguna. Lacrima del mare” con la presenza del gruppo Chaos ‘intuiti-ve jazz’ di Treviso e dell’austriaco Gebbard Schatz, anch’egli artista del fuoco.

di Eugenio Ferrarese

Abita nella residenza che fu di Rosalba Carriera e di Carlo Goldoni, qui ospita eventi, corsi e manifestazioni

Giulia Gennari A trent’anni, chioggiotta di adozione, con tante idee ed entusiasmo

Ha “costruito” la casa della cultura e degli artisti

Giulia Gennari in una foto scattata dal fotografo Massimo Fabris, sotto Casa Goldoni

L’anno scorso con “Tracciati” in col-laborazione con Kromeidon di Marcon è stato proposto il tema del viaggio con la presenza di artisti locali e internazionali: fotografia, pittura, arti performative e la recitazione di Francesco Panteghini, un artista che ha recentemente risalito il Piave a piedi e quest’anno un po’ a piedi un po’ in kajak ha percorso tutto il fiume Brenta, il gruppo musicale M’Safir ed anche le “In-solite note”, un gruppo di una quindicina di donne che cantano ‘a cappella’ dirette da Angelo Fabris.

“Casa Goldoni è un luogo che si presta molto a questo tipo di iniziative – sottoli-nea Giulia. – E quando passa un periodo in cui non viene organizzato nulla, mi pare che la casa sia in ‘sofferenza’. I gruppi mu-sicali, le associazioni culturali, i vari artisti che sono giunti qui sono stati contattati da me oppure mi sono stati consigliati dai nu-merosi amici che sostengono questo tipo di iniziative”.

Nel corso dell’estate 2012 è ‘nata’ Clodia Comics da un gruppo di appassio-nati che intendeva far conoscere la città di Chioggia sotto nuovi punti di vista grazie anche alla presenza degli esperti Rosario Santamaria e Luca Salvagno: un successo di partecipazione e di pubblico con grande attenzione per il concorso esordienti. E le offerte raccolte dai disegnatori sono state poi devolute al progetto della casa famiglia ‘Muraless’.

Clodia Comics è stato anche inserito tra le manifestazioni di ‘Ottobre Blu’ prima a casa Goldoni e poi anche nei padiglioni dell’Ortomercato di Brondolo nell’ambito dell’iniziativa “C’è davvero del sale in zucca”.

A tutto questo si aggiungono anche i seminari sulla Floriterapia, i corsi di Ike-bana, il ciclo sulla Geomanzia… “E co-minceremo anche a cercare qualche altro sponsor”, aggiunge Giulia Gennari.

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7Cultura provinciale

Grande festa di comple-anno per il

decano dei poeti chioggiotti Renzo Ranzato Varisco, i suoi 85 anni sono stati applauditi in sala del consiglio comunale dal sindaco Giuseppe Casson, l’ assessore provinciale Lucio Gianni che hanno patrocinato l’ iniziativa organizzata dalla “ Dragaggi “ di Luciano Boscolo Cucco in col-laborazione con il circolo culturale “ Ignazio Silone “ coordinato dal direttore artistico Giancarlo Fuolega. Felice e commosso il poeta per la presenza nutrita di famigliari, autorità, esponenti culturali e religiosi e per l’ ulteriore sorpresa fatta dall’ Amministrazione comunale Chioggiotta di collocare, in forma permanente, una sua poesia in sala del consiglio. Ottima la cerimonia, presentata da Marco Lanza e accompagnata musicalmente dalle professoresse Michaela Tiozzo e Fran-cesca Boscarato e dalle note critiche di Nella Talamini e Giorgia Pollastri, arricchita dalla declamazione di 9 tra le poesie più signifi ca-tive dell’ autore. Il consiglio comunale, il suo presidente, si onorano di aver festeggiato una eccellenza della città tanto apprezzata da molti concittadini.

neWS

Marco Lanza

Grande festa per gli 85 anni del poeta Renzo Ranzato Varisco

Il teatro Toniolo di Mestre ha iniziato la stagione con le rassegne di teatro, danza e musica.

Per quanto riguarda l’attesa rassegna Comics & Dintorni, che quest’anno giunge alla ventesima edizione e che presenta 8 spettacoli, apre la Stagione il duo comico Ficarra e Picone, con Apriti Cielo; il 20 e il 21 novembre. Lo spettacolo si ispira alla vita quotidiana rappresentata con i suoi paradossi al limite dell’assur-do, valida occasione per una rifl essione divertente sulla società attuale.

Un altro nuovo spettacolo sarà quello fi rmato da Gioele Dix e interpretato dagli Oblivion, cinque cantanti, attori, cabarettisti e comici di Zelig in Oblivion Show 2.0 – Il sussidiario, rappresen-tazione che si terrà in due date il 20 e il 21 dicembre. I cinque cabarettisti mescolano le interpretazioni di Lady Gaga con Bach, Tiziano Ferro con William Shakespeare, raccontando in musica storie epiche o semplici avvenimenti quotidiani, scomponendo testi famosi per poi ricomporli in modo surreale o realizzando virtuosistici esercizi di stile.

A dare inizio al nuovo anno sarà, invece, Massimo Lopez, con lo spettacolo Varie-età. La rappresentazione alterna situazioni comiche e corali per rifl ettere con il sorriso; le date sono il 25 e il 26 gennaio 2013.

Si passa poi a un volto noto nel palco di Mestre, il comico tarantino Giobbe Covatta, che con il nuovo spettacolo 6 Gradi darà dei suggerimenti su come sopravvivere in un pianeta ormai assai poco ospitale, la rappresentazione si terrà il 16 e il 17 febbraio.

Il 21 e il 22 febbraio, Attori per Caso dei Fichi D’India spetta-colo dove saranno gli spettatori i così detti attori per caso.

“I due comici coinvolgeranno il pubblico abbattendo la quarta parete – dice Tiziana Agostini assessore alla Attività culturali - faranno vivere l’emozione di esibirsi e diventare protagonista. Inciampare e fi nire su un palcoscenico a fi anco dei Fichi d’India, potrebbe non essere un sogno ma una reale ed emozionante esperienza in una sera che pensavate di passare tranquilli a go-

dervi uno spettacolo a teatro”. Il 6 e il 7 marzo, Lillo e Greg ci faranno ridere con Le bollicine

di Sketch & Soda, spettacolo che ripropone alcuni tra gli sketch più divertenti dell’ultima produzione dei due comici.

Ironico e rifl essivo, Giole Dix, questa volta protagonista nella nuova interpretazione Nascosto dove c’è più luce, il 16 e il 17 marzo.

Il 12 e 13 aprile, concluderà la stagione l’unica presenza femminile e altra storica interpete del palco mestrino, che con la sua ironia rifl essiva e intensa lascia sempre il segno: Angela Finoc-chiaro in Open Day. Lo spettacolo offre un esilarante spaccato sui genitori e i fi gli moderni.

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21 il costo del biglietto è compreso tra i 20 e i 24 euro; per maggiori informazioni si può visitare il sito: www.culturaspettacolovenezia.it

Roberta Pasqualetto

A Mestre

TEATRO TONIOLO. LA RASSEGNA DEI COMICI

Dolo Il concorso letterario

L’ispirazione è offerta dall’incipit di un testo letterario famoso, l’opportunità è per tutti gli aspiranti scrittori, di qualsia-

si età, che vogliano cimentarsi con l’esperien-za della scrittura di un racconto breve.

E’ il premio Letterario “La Seriola”, quest’anno giunto alla 14esima edizione, bandito dalla Biblioteca comunale di Dolo in collaborazione con il Rotary Club Venezia -Riviera del Brenta, il Patrocinio della Provin-cia di Venezia e della Regione Veneto. Si tratta di un concorso per sezioni - bambini delle scuole primarie, ragazzi delle medie, studenti delle scuole superiori, tutti gli altri - che premia il miglior racconto breve ispirato, appunto, da un frase d’inizio tratta da un testo di un autore importante.

I racconti, dunque, che saranno in con-corso quest’anno dovranno iniziare così: “Quella sera la taverna “El Toro”, contraria-

mente al solito, brulicava di persone, come se qualche importante avvenimento foose avvenuto o stesse per succedere”.

I racconti, inediti, devono pervenire in biblioteca a Dolo - depositati o spediti per posta - entro il 7 dicembre prossimo (fa fede il timbro postale), e non dovranno su-perare le quattro cartelle (1800 battute per cartella), in dieci copie.

Ulteriori informazioni si potranno rac-cogliere presso la Biblioteca in Villa Conci-na – Via Comunetto, 5 a Dolo. Tel. 041 411090, email [email protected]. La giuria si riunirà il 15 dicembre e, successivamente, il 19 gennaio 2013 per la designazione dei vincitori, la cui proclama-zione uffi ciale avverrà il 3 febbraio prossimo al Cinema Italia, nel corso della cerimonia di premiazione che avrà inizio alle 10.30.

O.J.

La Seriola, il premio per racconti brevi ispirati da incipit famosi

La locandina del Concorso giunto alla XIV edizione

Un ceppo d’ancora romana databile al primo secolo a.C. ritrovato nelle Tegnue di Chioggia. Nel corso delle ricerche iniziate nella zona di Tutela biologica delle

Tegnue è stato scoperto in questi giorni dall’associazione, poggiato sul fondale, l’antico reperto proveniente probabil-mente da un’imbarcazione di pescatori.

Le indagini sono iniziate lo scorso anno grazie alla scan-sione tridimensionale ad altissima risoluzione realizzata con la nave Oceanografi ca “Astrea”. Sono quindi iniziate le indagini sul campo per scandagliare il mare in profondità con immersioni mirate su oltre 200 punti di interesse program-mati con l’imbarcazione “Tegnue I”.

I primi risultati sono sorprendenti. Le Tegnue infatti gra-zie alla loro conformazione devono avere trattenuto l’anco-ra con la rottura della cima.

“Era prevedibile che un lavoro di ricerca sistematico fatto sull’immensa area delle Tegnue di Chioggia (oltre 25 kmq) portasse alla scoperta di reperti archeologici. Siamo solo agli inizi, ci vorranno molti mesi per indagare tutta l’area – commenta il presidente dell’associazione Piero Mescalchin - Siamo in attesa di un robot subacqueo (Rov) che agevolerà le ricerche, specialmente nel periodo inverna-

le, quando l’acqua dell’Adriatico scende di parecchi gradi e rende diffi coltosa l’immersione del subacqueo”.

Tale esplorazione ha anche altri scopi, quali la ricerca biologica che potrebbe portare alla sco-perta di nuove specie come già avve-nuto nel passato e l’individuazione di nuovi punti di immersione da alternare ai preesistenti per favorire il turismo subacqueo.

“Constatiamo purtroppo che sono ancora molte le reti impigliate sul fondo nonostante il divieto di pesca in vigore ormai da dieci anni. Il degrado maggio-re lo stanno procurando le tantissime reti abbandonate dai

pescatori e rifi uti di ogni genere gettati in mare - continua Mescalchin - Oltre al danno a fl ora e fauna, le reti vanno a rovinare i percorsi subacquei realizzati grazie al lavoro volontario del Club Subacquei del Veneto che collabora con l’Associazione. Tali percorsi oltre ad accompagnare il sub nei punti più interessanti del sito, sono infatti fondamentali per la sicurezza dell’immersione. Abbiamo la speranza che si faccia appello alla coscienza di tutti perché chi frequenta il mare lo rispetti e fi nisca la vergognosa abitudine di vederlo quale discarica”.

L’ancora è stata immediatamente consegnata al Museo Civico di Chioggia.

di Giovanna Bellemo

Si tratta di un ceppo che si ipotizza risalire al primo secolo a.C. Era poggiato sul fondale e probablmente proviene da un’imbarcazione di pescatori

Zona di Tutela biologica a Chioggia Le indagini nel mare in profi ondità danno i primi sorprendenti risultati

Ritrovata un’àncora romana nelle Tegnue

Il rinvenimento è frutto di un lavoro sistematico di ricerca eseguito sull’area delle Tegnue iniziato lo scorso anno

Mescalchin: “Siamo solo agli inizi ci vorranno molti mesi per indagare tutta l’area. In arrivo un robot subacqueo”

La facciata del Teatro Toniolo

23232323Cultura provinciale

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La società sportiva Gli Arcieri del Doge è stata fondata nel 1986, da Vittorino Venanci e altri 4 soci, gli atleti si allenano a Mestre. E’ in continua crescita e conta più di 50 atleti iscritti di cui 20

nelle classi giovanili. Da due anni le classi giovanili partecipano ai giochi della gioventù portando quest’anno ben due atleti alla fase nazionale e un primo posto nel campionato Regionale Fita. L’al-lenatore e vice presidente, Vittorini Venanci, segue gli atleti nelle strutture comunali. I risultati sportivi sono molti: in campo nazionale nelle classi giovanili arco olimpico con 1 titolo Italiano Fita e con par-tecipazione ai mondiali; nella classe senior femminile arco olimpico con 3 titoli Indoor, con 2 titoli Italiani squadre Indoor, 1 titolo italia-no Fita squadre, 1 partecipazione agli Europei Indoor; nella classe maschile arco olimpico con un 1 titolo Italiano Indoor. “Abbiamo tutte le fasce di età che partecipano a questo sport – dice Vittorino Venanci – con ragazzini di 7 anni fi no a una signora iscritta che ha 77 anni. Io consiglio sempre di fare una prova prima di decidere se praticare questo sport perché, bisogna essere portati, abbiamo notato che chi non ha mai fatto sport trova diffi coltà nel praticare il tiro con l’arco”. Nel mese di luglio si è svolta a Varese la fase fi nale dei Giochi della Gioventù. Dopo un’equlilibratissima competizione, il Piemonte ha sconfi tto la Lombardia con il distacco di soli 3 punti, mentre il Veneto, in testa per buona parte della gara, ha dovuto ac-contentarsi del terzo gradino del podio Giochi della Gioventù - Finali

nazionali. In settembre si sono svolti i campionati regionali a Santa Maria di Sala sulla distanza 70 m + Olimpic Round. L’atleta Patrizia Ferretti, nella fase di qualifi cazione, ha ottenuto il terzo posto nella categoria Seniores F. Nei seguenti scontri diretti, validi invece per gli Assoluti, Patrizia non è stata sorretta dalla buona sorte e un paio di frecce non molto brillanti le sono costate l’eliminazione al primo tur-no. Gli allenamenti si tengono fi no a marzo nelle palestre Bissuola L. Da Vinci per gli adulti e nella Virgilio per i ragazzini; da aprile a settembre ci si sposta all’aperto nel campo tiro del centro sportivo di Zelarino in via Castellana. Info [email protected] o visitare il sito www.arcierideldoge.org

di Roberta Pasqualetto

Arcieri, un successo venezianocicliSmo

Successo di prestigio per il ci-clista veneziano Paolo Simion che lo scorso ottobre ha vinto

la classifi ca fi nale dell’Omniun du-rante la prima tappa di Coppa del Mondo di ciclismo su pista svoltasi nel velodromo di Cali in Colombia. Il corridore, tesserato per la forma-zione trevigiana della Zalf Euromo-bil Desiree Fior, è stato il più forte dopo le sei prove che compongono questa disciplina olimpica: giro lan-ciato, corsa a punti, eliminazione, inseguimento individuale, scratch e chilometro da fermo. La gara dell’Omnium per la sua durata, spalmata in due giorni, e per la sua durezza viene consi-derata come il Decathlon dell’atletica leggera ed è molto ambita. Paolo Simion, che ha preceduto in classifi ca lo spagnolo David Muntanera e allo svizzero Loic Perizzolo, nella varie prove ha conquistato un secondo posto nello scratch e nell’eliminazione, e buoni piazzamenti in tutte le altre specialità. Grazie a questa vittoria Paolo Simion ora è anche il leader di specialità in Coppa del Mondo dopo la prima prova. Questa per il ciclista originario di Martellago è l’ottava vittoria stagionale dopo i trionfi su strada conquistati con la Zalf Euromobil Desireé Fior. I prossimi appuntamenti per Paolo Simion sono stati i Campionati Europei su Pista svoltisi in Lituania dal 19 al 21 ottobre mentre le prossime tappe della Coppa del Mondo su Pista lo vedranno impegnato a Glasgow in Scozia dal 16 al 18 novembre ed a Aguascalientes in Messico dal 17 al 19 gennaio.

paolo Simion trionfa

G.P.

Ad ottobre si è tenuta la prima trasferta per l‘Umana Reyer Basket femminile A2 che sfi da l’esperta formazione del

Sanga Milano sponsorizzata da Lops Arredi. Il risultato fi nale di questa partita fuori casa è stato Lops Arredi Milano - Umana Reyer Venezia è stato 55 a 59; i pronostici dava-no la squadra veneziana come favorita per la vittoria fi nale. Un altro passo importante per la squadra in questo periodo è il ritorno della società Reyer al Palasport Taliercio di Mestre i lavori di ristrutturazione e adegua-mento sono pressoché completati. E’ con soddisfazione quindi che la società Reyer è lieta di annunciare che il basket di serie A, a distanza di diciotto anni dall’ultima volta, é ormai prossimo a tornare in città. I tecnici che stanno seguendo i lavori per conto del-la Reyer hanno preso contatto con la Com-missione Pubblici Spettacoli del Comune di Venezia, che il Palasport Taliercio e i suoi 3.506 posti è defi nitivamente pronto. Tor-nando alla trasferta milanese la squadra milanese forte delle veterane Gottardi, Sta-

bile e Frantini (tutte ex giocatrici di Serie A1) in questa stagione si è arricchito anche di Emanuela Zanon ex atleta della nazio-nale italiana e del Geas. Coach Liberalotto è partito con Carangelo, Melchiori, Pertile, Mandache e Vian, mentre Milano schiera Stabile, Gottardi, Frantini, Calastri e Pasto-rino. L’Umana Reyer si è subito imposta dopo i primi tentativi infruttuosi di Caran-gelo e Pertile. Reyer sbanca il Pala Giordani raggiungendo S.M.Lupari, sale l’aggressivi-tà difensiva reyerina. I punti segnati dalla squadra di Milano sono: Gusmaroli, Pasto-rino 7, Gottardi 6, Stabile 15, Pulvirenti, Lepri 8, Zanon 13, Frantini 2, Montuori, Calastri 3; quelli dalla Reyer: Melchiori 10, Carangelo 9, Pertile 4, Peresson, Botteghi 5, Scaramuzza, Meneghel, Nicolodi 11, Vian 6, Mandache 14. L’Umana Reyer è soddisfatta del risultato milanese anche se la vittoria si è raggiunta solo sugli episodi fi nali. Ma le diffi coltà non mancheranno con il proseguo della stagione con avver-sarie sempre agguerrite in A2.

Reyer femminilecampionato oK, taliercio pronto

Tiro con l’arco Sempre più iscritti alla società “Arcieri del Doge”

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

Paolo Simion vince la garaUn momento della premiazione

R.P.

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La società sportiva Gli Arcieri del Doge è stata fondata nel 1986, da Vittorino Venanci e altri 4 soci, gli atleti si allenano a Mestre. E’ in continua crescita e conta più di 50 atleti iscritti di cui 20

nelle classi giovanili. Da due anni le classi giovanili partecipano ai giochi della gioventù portando quest’anno ben due atleti alla fase nazionale e un primo posto nel campionato Regionale Fita. L’al-lenatore e vice presidente, Vittorini Venanci, segue gli atleti nelle strutture comunali. I risultati sportivi sono molti: in campo nazionale nelle classi giovanili arco olimpico con 1 titolo Italiano Fita e con par-tecipazione ai mondiali; nella classe senior femminile arco olimpico con 3 titoli Indoor, con 2 titoli Italiani squadre Indoor, 1 titolo italia-no Fita squadre, 1 partecipazione agli Europei Indoor; nella classe maschile arco olimpico con un 1 titolo Italiano Indoor. “Abbiamo tutte le fasce di età che partecipano a questo sport – dice Vittorino Venanci – con ragazzini di 7 anni fi no a una signora iscritta che ha 77 anni. Io consiglio sempre di fare una prova prima di decidere se praticare questo sport perché, bisogna essere portati, abbiamo notato che chi non ha mai fatto sport trova diffi coltà nel praticare il tiro con l’arco”. Nel mese di luglio si è svolta a Varese la fase fi nale dei Giochi della Gioventù. Dopo un’equlilibratissima competizione, il Piemonte ha sconfi tto la Lombardia con il distacco di soli 3 punti, mentre il Veneto, in testa per buona parte della gara, ha dovuto ac-contentarsi del terzo gradino del podio Giochi della Gioventù - Finali

nazionali. In settembre si sono svolti i campionati regionali a Santa Maria di Sala sulla distanza 70 m + Olimpic Round. L’atleta Patrizia Ferretti, nella fase di qualifi cazione, ha ottenuto il terzo posto nella categoria Seniores F. Nei seguenti scontri diretti, validi invece per gli Assoluti, Patrizia non è stata sorretta dalla buona sorte e un paio di frecce non molto brillanti le sono costate l’eliminazione al primo tur-no. Gli allenamenti si tengono fi no a marzo nelle palestre Bissuola L. Da Vinci per gli adulti e nella Virgilio per i ragazzini; da aprile a settembre ci si sposta all’aperto nel campo tiro del centro sportivo di Zelarino in via Castellana. Info [email protected] o visitare il sito www.arcierideldoge.org

di Roberta Pasqualetto

Arcieri, un successo venezianocicliSmo

Successo di prestigio per il ci-clista veneziano Paolo Simion che lo scorso ottobre ha vinto

la classifi ca fi nale dell’Omniun du-rante la prima tappa di Coppa del Mondo di ciclismo su pista svoltasi nel velodromo di Cali in Colombia. Il corridore, tesserato per la forma-zione trevigiana della Zalf Euromo-bil Desiree Fior, è stato il più forte dopo le sei prove che compongono questa disciplina olimpica: giro lan-ciato, corsa a punti, eliminazione, inseguimento individuale, scratch e chilometro da fermo. La gara dell’Omnium per la sua durata, spalmata in due giorni, e per la sua durezza viene consi-derata come il Decathlon dell’atletica leggera ed è molto ambita. Paolo Simion, che ha preceduto in classifi ca lo spagnolo David Muntanera e allo svizzero Loic Perizzolo, nella varie prove ha conquistato un secondo posto nello scratch e nell’eliminazione, e buoni piazzamenti in tutte le altre specialità. Grazie a questa vittoria Paolo Simion ora è anche il leader di specialità in Coppa del Mondo dopo la prima prova. Questa per il ciclista originario di Martellago è l’ottava vittoria stagionale dopo i trionfi su strada conquistati con la Zalf Euromobil Desireé Fior. I prossimi appuntamenti per Paolo Simion sono stati i Campionati Europei su Pista svoltisi in Lituania dal 19 al 21 ottobre mentre le prossime tappe della Coppa del Mondo su Pista lo vedranno impegnato a Glasgow in Scozia dal 16 al 18 novembre ed a Aguascalientes in Messico dal 17 al 19 gennaio.

paolo Simion trionfa

G.P.

Ad ottobre si è tenuta la prima trasferta per l‘Umana Reyer Basket femminile A2 che sfi da l’esperta formazione del

Sanga Milano sponsorizzata da Lops Arredi. Il risultato fi nale di questa partita fuori casa è stato Lops Arredi Milano - Umana Reyer Venezia è stato 55 a 59; i pronostici dava-no la squadra veneziana come favorita per la vittoria fi nale. Un altro passo importante per la squadra in questo periodo è il ritorno della società Reyer al Palasport Taliercio di Mestre i lavori di ristrutturazione e adegua-mento sono pressoché completati. E’ con soddisfazione quindi che la società Reyer è lieta di annunciare che il basket di serie A, a distanza di diciotto anni dall’ultima volta, é ormai prossimo a tornare in città. I tecnici che stanno seguendo i lavori per conto del-la Reyer hanno preso contatto con la Com-missione Pubblici Spettacoli del Comune di Venezia, che il Palasport Taliercio e i suoi 3.506 posti è defi nitivamente pronto. Tor-nando alla trasferta milanese la squadra milanese forte delle veterane Gottardi, Sta-

bile e Frantini (tutte ex giocatrici di Serie A1) in questa stagione si è arricchito anche di Emanuela Zanon ex atleta della nazio-nale italiana e del Geas. Coach Liberalotto è partito con Carangelo, Melchiori, Pertile, Mandache e Vian, mentre Milano schiera Stabile, Gottardi, Frantini, Calastri e Pasto-rino. L’Umana Reyer si è subito imposta dopo i primi tentativi infruttuosi di Caran-gelo e Pertile. Reyer sbanca il Pala Giordani raggiungendo S.M.Lupari, sale l’aggressivi-tà difensiva reyerina. I punti segnati dalla squadra di Milano sono: Gusmaroli, Pasto-rino 7, Gottardi 6, Stabile 15, Pulvirenti, Lepri 8, Zanon 13, Frantini 2, Montuori, Calastri 3; quelli dalla Reyer: Melchiori 10, Carangelo 9, Pertile 4, Peresson, Botteghi 5, Scaramuzza, Meneghel, Nicolodi 11, Vian 6, Mandache 14. L’Umana Reyer è soddisfatta del risultato milanese anche se la vittoria si è raggiunta solo sugli episodi fi nali. Ma le diffi coltà non mancheranno con il proseguo della stagione con avver-sarie sempre agguerrite in A2.

Reyer femminilecampionato oK, taliercio pronto

Tiro con l’arco Sempre più iscritti alla società “Arcieri del Doge”

LO SPORT in PRIMO PIANO

Paolo Simion vince la garaUn momento della premiazione

R.P.

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La società sportiva Gli Arcieri del Doge è stata fondata nel 1986, da Vittorino Venanci e altri 4 soci, gli atleti si allenano a Mestre. E’ in continua crescita e conta più di 50 atleti iscritti di cui 20

nelle classi giovanili. Da due anni le classi giovanili partecipano ai giochi della gioventù portando quest’anno ben due atleti alla fase nazionale e un primo posto nel campionato Regionale Fita. L’al-lenatore e vice presidente, Vittorini Venanci, segue gli atleti nelle strutture comunali. I risultati sportivi sono molti: in campo nazionale nelle classi giovanili arco olimpico con 1 titolo Italiano Fita e con par-tecipazione ai mondiali; nella classe senior femminile arco olimpico con 3 titoli Indoor, con 2 titoli Italiani squadre Indoor, 1 titolo italia-no Fita squadre, 1 partecipazione agli Europei Indoor; nella classe maschile arco olimpico con un 1 titolo Italiano Indoor. “Abbiamo tutte le fasce di età che partecipano a questo sport – dice Vittorino Venanci – con ragazzini di 7 anni fi no a una signora iscritta che ha 77 anni. Io consiglio sempre di fare una prova prima di decidere se praticare questo sport perché, bisogna essere portati, abbiamo notato che chi non ha mai fatto sport trova diffi coltà nel praticare il tiro con l’arco”. Nel mese di luglio si è svolta a Varese la fase fi nale dei Giochi della Gioventù. Dopo un’equlilibratissima competizione, il Piemonte ha sconfi tto la Lombardia con il distacco di soli 3 punti, mentre il Veneto, in testa per buona parte della gara, ha dovuto ac-contentarsi del terzo gradino del podio Giochi della Gioventù - Finali

nazionali. In settembre si sono svolti i campionati regionali a Santa Maria di Sala sulla distanza 70 m + Olimpic Round. L’atleta Patrizia Ferretti, nella fase di qualifi cazione, ha ottenuto il terzo posto nella categoria Seniores F. Nei seguenti scontri diretti, validi invece per gli Assoluti, Patrizia non è stata sorretta dalla buona sorte e un paio di frecce non molto brillanti le sono costate l’eliminazione al primo tur-no. Gli allenamenti si tengono fi no a marzo nelle palestre Bissuola L. Da Vinci per gli adulti e nella Virgilio per i ragazzini; da aprile a settembre ci si sposta all’aperto nel campo tiro del centro sportivo di Zelarino in via Castellana. Info [email protected] o visitare il sito www.arcierideldoge.org

di Roberta Pasqualetto

Arcieri, un successo venezianocicliSmo

Successo di prestigio per il ci-clista veneziano Paolo Simion che lo scorso ottobre ha vinto

la classifi ca fi nale dell’Omniun du-rante la prima tappa di Coppa del Mondo di ciclismo su pista svoltasi nel velodromo di Cali in Colombia. Il corridore, tesserato per la forma-zione trevigiana della Zalf Euromo-bil Desiree Fior, è stato il più forte dopo le sei prove che compongono questa disciplina olimpica: giro lan-ciato, corsa a punti, eliminazione, inseguimento individuale, scratch e chilometro da fermo. La gara dell’Omnium per la sua durata, spalmata in due giorni, e per la sua durezza viene consi-derata come il Decathlon dell’atletica leggera ed è molto ambita. Paolo Simion, che ha preceduto in classifi ca lo spagnolo David Muntanera e allo svizzero Loic Perizzolo, nella varie prove ha conquistato un secondo posto nello scratch e nell’eliminazione, e buoni piazzamenti in tutte le altre specialità. Grazie a questa vittoria Paolo Simion ora è anche il leader di specialità in Coppa del Mondo dopo la prima prova. Questa per il ciclista originario di Martellago è l’ottava vittoria stagionale dopo i trionfi su strada conquistati con la Zalf Euromobil Desireé Fior. I prossimi appuntamenti per Paolo Simion sono stati i Campionati Europei su Pista svoltisi in Lituania dal 19 al 21 ottobre mentre le prossime tappe della Coppa del Mondo su Pista lo vedranno impegnato a Glasgow in Scozia dal 16 al 18 novembre ed a Aguascalientes in Messico dal 17 al 19 gennaio.

paolo Simion trionfa

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Ad ottobre si è tenuta la prima trasferta per l‘Umana Reyer Basket femminile A2 che sfi da l’esperta formazione del

Sanga Milano sponsorizzata da Lops Arredi. Il risultato fi nale di questa partita fuori casa è stato Lops Arredi Milano - Umana Reyer Venezia è stato 55 a 59; i pronostici dava-no la squadra veneziana come favorita per la vittoria fi nale. Un altro passo importante per la squadra in questo periodo è il ritorno della società Reyer al Palasport Taliercio di Mestre i lavori di ristrutturazione e adegua-mento sono pressoché completati. E’ con soddisfazione quindi che la società Reyer è lieta di annunciare che il basket di serie A, a distanza di diciotto anni dall’ultima volta, é ormai prossimo a tornare in città. I tecnici che stanno seguendo i lavori per conto del-la Reyer hanno preso contatto con la Com-missione Pubblici Spettacoli del Comune di Venezia, che il Palasport Taliercio e i suoi 3.506 posti è defi nitivamente pronto. Tor-nando alla trasferta milanese la squadra milanese forte delle veterane Gottardi, Sta-

bile e Frantini (tutte ex giocatrici di Serie A1) in questa stagione si è arricchito anche di Emanuela Zanon ex atleta della nazio-nale italiana e del Geas. Coach Liberalotto è partito con Carangelo, Melchiori, Pertile, Mandache e Vian, mentre Milano schiera Stabile, Gottardi, Frantini, Calastri e Pasto-rino. L’Umana Reyer si è subito imposta dopo i primi tentativi infruttuosi di Caran-gelo e Pertile. Reyer sbanca il Pala Giordani raggiungendo S.M.Lupari, sale l’aggressivi-tà difensiva reyerina. I punti segnati dalla squadra di Milano sono: Gusmaroli, Pasto-rino 7, Gottardi 6, Stabile 15, Pulvirenti, Lepri 8, Zanon 13, Frantini 2, Montuori, Calastri 3; quelli dalla Reyer: Melchiori 10, Carangelo 9, Pertile 4, Peresson, Botteghi 5, Scaramuzza, Meneghel, Nicolodi 11, Vian 6, Mandache 14. L’Umana Reyer è soddisfatta del risultato milanese anche se la vittoria si è raggiunta solo sugli episodi fi nali. Ma le diffi coltà non mancheranno con il proseguo della stagione con avver-sarie sempre agguerrite in A2.

Reyer femminilecampionato oK, taliercio pronto

Tiro con l’arco Sempre più iscritti alla società “Arcieri del Doge”

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Per le politiche 2013 scende in campo il Veneto, nel vero senso della parola. Sì perchè da qui parte addirittura una

candidatura alla premiership del Paese. Laura Puppato, Capogruppo Pd in con-

siglio regionale ed eletta con quasi 27mila voti, il 25 ottobre ha consegnato le 20mila fi rme necessarie a candidarsi alle primarie del centrosinistra. La sua è stata un’impre-sa alla Davide contro Golia, sì perchè il Pd che conta, in Italia come in Veneto, sosterrà Bersani e mal sopporta gli outsiders com’è la Puppato. In pochi credevano che ce l’a-vrebbe fatta a raccogliere in una settimana le 20mila fi rme necessarie, invece eccola lì, a ringraziare tutta la “gente di buona vo-lontà, che non smette mai di sperare che la politica possa essere anche altro rispetto a quello che vediamo oggi”.

“E’ un’onda lunga – racconta Lau-ra Puppato – che preme con la forza dei tantissimi che oggi in Italia credono ancora nella democrazia partecipativa, nella capa-cità di cambiare le cose partendo dal basso, dalla gente comune, da chi si prende una mattinata di ferie dal lavoro per fare un banchetto di raccolta fi rme al mercato, da

chi monta i gazebo del Pd la mattina presto della domenica e, nonostante la disaffezio-ne di molti e l’arrabbiatura di tanti, presenta la mia candidatura alle primarie, chiede una fi rma perchè anche io, sconosciuta ai più e ignorata completamente dalla stampa na-zionale, possa prendere parte alle primarie del centrosinistra. Contando le fi rme di tutti questi italiani volonterosi in questi giorni pensavo: “l’Italia ha bisogno di voi, io sono solo uno strumento, vorrei rappresentarvi, spero di farcela!”. E ce l’ha fatta.

Sarà insieme a Bersani, Rezi, Vendola e Tabacci uno dei protagonisti delle primarie di Centrosinistra che, in larga parte sono

state caratterizzate da partenze e passaggi importanti nella nostra regione.

Il giovane Renzi, sindaco di Firenze e rottamatore per eccel-

lenza, ha iniziato la sua campagna a metà settembre partendo da Verona, cuore della nuova Lega in Veneto. Una scelta forse sim-bolica per lanciare un messaggio a quanti, nell’ex compagine di centrodestra non sono più disposti a votare il Pdl e le forze padane. Il fi orentino è sicuro di far breccia sui delu-si dagli scandali e dalle ruberie del cerchio magico di Bossi e fi glio, dalle razzie laziali

di Germana Urbani

Dal Veneto verso la guida dell’ItaliaStop ai politici calati da Roma. Ora è una delle regioni più operose del Nord-Est a presentare i propri candidati: amministratori in campo per la guida del Paese

Puppato, Galan, Tosi. Ma anche Renzi e Bersani partono da qui per raggiungere il Paese

Primarie Da sinistra a destra

di Batman e dalla nuova tangentopoli lom-barda. Lui, con una campagna tutta ameri-cana guidata mediaticamente dal padre del Grande Fratello, cercare i voti a destra e lo fa proprio partendo da qui, da una regione che da vent’anni vede il centrodestra al suo timone.

Va detto anche che questo territorio è particolarmente importante dal punto di vista economico. Anche se la locomotiva del Nord-Est in questi anni ha rallentato molto e nel Veneto ha rischiato di fermarsi del tutto, qui ancora le macchine girano e il la-voro resiste. Bersani, giustamente, ne tiene conto e anche per lui il Veneto, e Padova in particolare, è stato uno dei primi appunta-menti della sua campagna per le primarie. Per il suo arrivo il pubblico era numeroso

e attento, persino affettuoso. Il segretario qui è forte del consenso dello zoccolo duro del partito che verso gli altri protagonisti in campo non è per nulla morbido.

Ma la grande novità di fi ne ottobre arriva da destra. Dopo che Berlusconi ha annunciato che non si ricandiderà alle pros-sime elezioni è partito anche da questa parte il toto primarie. Immediata la disce-sa in campo dell’ex governatore Giancarlo Galan. “ Se siamo persone intelligenti si fanno le primarie come ha detto Berlusconi e io – ha affermato Galan - ci sarò; non per esibizionismo ma per rappresentare una storia di buona amministrazione di cui sono stato protagonista per 15 anni ed anche per rappresentare un’area, quella liberale che s’è stinta”. Galan, dunque, potrebbe essere

da destra uno dei competitor per la poltrona di Primo ministro, e non nasconde le sue idee sul Pdl in crisi quando afferma che “c’è bisogno di un intervento radicale”! Sempre veneto e in corsa alle politiche della pros-sima primavera potrebbe esserci un altro amministratore e politico stimato in molta parte del nord-Est: il sindaco Fabio Tosi, che i media non smettono di descrivere come il volto pulito ed effi ciente della Lega che sa amministrare. I suoi sono convinti che una sua discesa in campo saprebbe attrarre i delusi di Pdl, Pd e Udc, gente che non è più disposta a votare politici calati dall’alto ma che vuol votare facce che conosce, di cui si fi da e che incarnano davvero il cambiamen-to di cui la terza repubblica ha bisogno.

Da sinistra: Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, Giancarlo Galan, Flavio Tosi e Laura Puppato

262626268 Il Veneto in primo piano

Mentre scrivo, la cronaca racconta la morte di una ragazza palermitana di 17 anni, pugnalata mentre difen-

deva la sorella dall’ira dal fi danzato che non accettava la fi ne della relazione. La settima-na prima moriva a Padova un’altra giovane donna: Erika Ferrazzi, 28 anni, pugnalata dell’ex compagno.

Tutto questo, anche se non ha nulla a che fare con noi, purtroppo ci riguarda da vicino perchè questi fatti atroci confermano dati allarmanti: dall’inizio dell’anno, secon-do Telefono Rosa, sono 100 le donne uccise. Si e’ passati da un omicidio ogni tre giorni, registrato l’anno scorso, a uno ogni due gior-ni. Numeri che fotografano una distorsione aberrante del rapporto uomo- donna e che emerge sempre più forte dalla nostra socie-tà: chi uccide non sono le mafi e, i delinquen-ti, ma nell’85% dei casi ad impugnare un’ar-ma mortale sono mariti ed ex fi danzati che non accettano la fi ne di una storia d’amore.

L’escalation del fenomeno è talmente forte che ormai si parla di femminicidio, cioè omicidio di genere, fatto per scelta, l’estre-ma conseguenza delle molteplici forme di violenza degli uomini contro le donne. Un atto che lancia un messaggio spaventoso: “se non vuoi essere mia, non sei libera di vivere senza di me”.

Ma le donne morte sono solo la punta di un iceberg che conta migliaia di vittime di violenze fi siche e psicologiche talmente dolorose da non venir neanche denunciate.

Lo sanno bene i centri antiviolenza spar-si in tutto il territorio nazionale e Veneto che ascoltano il loro grido di aiuto e sono in gra-do di intervenire. Nella nostra regione, se-

condo l’ultimo studio presentato dall’Osser-vatorio nazionale violenze domestiche, tra il 2009 e il 2011 ben 92 persone, soprattutto donne, sono state protagoniste questo triste fenomeno: 36 omicidi (con 39 vittime) e 48 tentati omicidi (con 53 vittime). Dati che hanno visto un’ impennata nel 2011, con 23 aggressioni e 10 omicidi. A questi delitti vanno affi ancati anche i 1224 episodi di violenza domestica denunciati nel solo primo semestre del 2011: tanti, ma anche pochi visto che pochissime donne arrivano a denunciare i propri “carnefi ci” visto che spesso coincidono con la persona che do-vrebbe amarle di più. Certo tutte le morti che il 2012 ha già fatto registrare la dico-no lunga sulla ‘’mattanza che non può più essere possibile in un Paese civile’’, come ha sottolineato Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente nazionale di Telefono Rosa, spesso il primo contatto per coloro che hanno il coraggio di parlare dell’incubo che

stanno vivendo. La presidente, non ha esita-to a defi nire ciò che sta avvenendo una e ha scritto al premier Monti chiedendogli “risorse economiche e una commissione straordina-ria” per fronteggiare il problema.

Ma per fermare tutto questo è necessa-rio educare giovani e adulti al rispetto dell’al-tro e sensibilizzare l’opinione pubblica. Con questo obiettivo il movimento nazionale Se-nonoraquando ha lanciato l’appello “Mai più complici” e ha chiesto anche agli “uomini di aprire gli occhi e di camminare e mobilitarsi con le donne per porre fi ne a questo orrore”. Cristina Comencini, tra le voci più autorevoli del movimento, ha sottolineato che “il fem-

minicidio non è solo un fatto criminologico ma ha una valenza simbolica del rapporto (arretrato) uomo-donna in Italia”. “Ecco per-ché – ha ribadito – riguarda la politica”. Sta infatti alla politica fare in modo che il nostro Paese garantisca il diritto delle donne a vive-re serene lontano da uomini violenti. Certo l’approvazione della legge anti-stalking ha avuto già dei risultati positivi, ma non ba-sta. Occorre disegnare un’insieme di leggi e strumenti per la prevenzione, l’azione giu-diziaria, il supporto alle vittime e l’apertura capillare su tutto il territorio nazionale di case di fuga.

di Germana Urbani

Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale contro la violenza sulle donne: non restare indifferenti è un obbligo morale per tutti

Solo un problema culturale?

Una donna uccisa ogni due giorni. Mai più complici!

Oggi in Veneto esistono diverse re-altà alloggio, “case segrete” per chi ha bisogno di allontanarsi da

casa e di mettersi al sicuro con i propri fi gli. Sono affi date ai Centri antiviolenza e gestite da cooperative sociali. Le donne che si presentano al Centri coprono tutte le fasce d’età con una prevalenza nella banda 35-45. La stragrande maggioranza ha fi gli (61%). Lavorano nel 57% dei casi anche se spesso il lavoro è part-time e di livello remunerativo medio-basso. A Vene-zia ci sono ben due case protette, per un totale di circa 20 posti. Presto una casa di fuga sarà aperta anche dal comune di

Padova, con 7 posti e un fi nanziamento anche dalla Cassa di Risparmio di Pa-dova e Rovigo. Sempre nel padovano è già partito il progetto per la costruzione di un’altra struttura in comune di Este. E ancora ce n’è una in provincia di Verona che ospita fi no a 12 donne con bambini, sostenuta dal Comune di Verona, gestita dalla cooperativa Azalea e coordinata dal Centro antiviolenza Petra. A Belluno, inve-ce, la “casa segreta” è stata chiusa da po-chi mesi per mancanza di fondi. Purtroppo in Veneto manca una legge regionale per fi nanziare regolarmente i Centri Violenza, come c’è invece in altre regioni.

Contro la violenzacaSe Segrete per donne in pericolo

A ottobre moriva a Padova Erika, 28 anni, pugnalata dall’ex compagno

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7Il Veneto in primo piano

Anche le forze moderate di centro cercano nel Veneto la forza necessaria a garantire la rappresentanza politica di cui hanno bi-

sogno gli attuali leader. Casini e i suoi rilancia-no convinti che i moderati ex Dc tornino all’ovi-le dopo l’esperienza tragica del berlusconismo che loro, però, hanno appoggiato lungamente. Il programma che mettono in campo fotogra-fa il loro desiderio di rappresentare ancora il voto cattolico moderato con la benedizione, se possibile, della Conferenza Episcopale. L’im-pressione però è che all’Udc manchi qualcosa di fondamentale. Se il tema del rinnovamento è e sarà uno dei cardini principali delle prossi-me politiche allora dovranno presto correre ai

ripari: Casini, è in Parlamento da oltre 29 anni, Beppe Pisanu, 38 anni, Giorgio La Malfa, fi glio d’arte in politica dal 1972 per non parlare dei “giovani” Cirino Pomicino, De Mita e molti altri. Certo Antonio De Poli ci sarà ma non si può certo dire che lui sia l’uomo nuovo, il Renzi dell’Udc e anche il suo famoso radicamento sul territorio da quanto è parlamentare è venuto un po’ scemando.

Sempre al centro sta un nuovo soggetto politico come Italia Futura di Montezemolo che da noi è incarnato, però, da volti conosciuti e approdati al “futuro” da altre compagini politi-che. Tra loro Massimo Cacciari, Andrea Causin e Diego Bottacin, tutti ex Pd. “E’ tempo di

cambiare la classe dirigente – ha detto Jacopo Silva, imprenditore trentanovenne, uno dei tre coordinatori regionali – con una nuova e pre-parata, possibilmente senza partiti ma con un programma credibile”.

Una battaglia simile a quella che ha com-battuto con successo anche Grillo alle scorse amministrative in Veneto. E probabilmente anche per le politiche di primavera la vera no-vità sarà il Movimento cinque stelle, che oggi i sondaggi battezzano come il secondo partito in Italia. Grillo oggi sbarca in Sicilia ma non mancherà di risalire lo stivale e vedremo come reagiranno i veneti. Quanto al voto cattolico c’è da stupirsi. Da una recente indagine Ipsos,

commissionata dalle Acli, emerge che il 27% dei cattolici oggi non voterebbe, che solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e che il 14% voterebbe Grillo. “ Senza segnali visibili e credibili di cambiamento – ha com-mentato Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli - qualsiasi alleanza o proposta politi-ca si rivela inutile e velleitaria. La propensione all’astensionismo tra i cattolici praticanti è più alta rispetto al resto dei cittadini. Non serve un partito cattolico, ma un salto di qualità nella presenza dei cattolici in politica, a cui i cittadini chiedono più onestà e più attenzione a lavoro, famiglia e poveri”.

di Germana Urbani

Voto cattolico cercasi

Il centro si muove

Se si votasse oggi il 27% dei cattolici non voterebbe. Solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e il 14% voterebbe Grillo

la curioSita’

“Corre per le primarie del centrosinistra, è brava eppure quasi ignorata”. E’ Marco Pa-olini, tra le pagine del Corriere della Sera, a sostenere la candidatura alle primarie di Laura Puppato e ad incoraggiare la gente a sostenerla. “Conosco Laura Puppato – scrive

Paolini – da quando era un sindaco di provincia e dalla prima volta che l’ho incontrata ho pensato a Tina Anselmi: mi sembra che abbiano una cosa in comune, sono un’eccezione alla regola. Tina Anselmi è riuscita a farsi apprezzare anche da chi (come me) aveva un pregiudizio ideologico verso di lei. Oggi il pregiudizio si rivolge in blocco alla classe politica. Quel pregiudizio conterà moltissimo tenendo sempre più gente lontana dai seggi a meno che non si cominci a cambiare le regole. A questo servono le eccezioni, come dice Brecht aiutano a riconoscere che ciò che è diventato regola a

volte è sbagliato e va cambiato. La candidatura a presidente della Anselmi non venne presa sul serio dalle regole della politica. La proposta di candidarsi alle primarie Laura l’ha fatta da sola ed è una candidatura seria, capace di motivare anche chi sente oggi quel pregiudizio sulla politica. Scrivo per stimolare chi pensa a lei come suo candidato possibile alle primarie a fare una campagna dal basso per farla conoscere. Le primarie sono un’occasione per dare un po’ di sostanza e speranza alla democrazia. Una volta il Veneto, di regola, generava soprattutto emigranti e donne di servizio per la gente di città e una classe politica di scarso rilievo nazionale con poche eccezioni. Ogni tanto, in una di queste eccezioni, genera anche una donna di servizio pubblico tenace, senza soggezione verso chi è più potente di lei, capace di farsi apprezzare anche da elettori di campo avverso. “Brava!”

marco paolini per laura puppato

Pierferdinando Casini e Beppe Grillo. Sotto Marco Paolini

27272727Il Veneto in primo piano

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11Voci da palazzo

Il riordino delle Province così come uscito dal Consiglio dei ministri pone, per il Veneto, l’urgenza di procedere quanto prima alla costruzione della vera città metropolitana. Ne è convinto il capogruppo di Verso Nord in Consiglio regionale, Diego Bottacin, che in una nota sollecita la Regione “a rimediare al clamoroso autogol delle scorse settimane,

favorendo la defi nizione dei confi ni seri della città metropolitana veneta. Poiché il governo ha salvato Belluno, ha dovuto accorpare Rovigo con Verona e Padova con Treviso. Quest’ultima aggregazione come provincia è una specie di monstrum e pone con forza il tema di creare un unico ente, la città metropolitana veneta tra Padova, Treviso e Venezia, cioè nelle aree più densamente popolate del nostro territorio. La Regione - conclude Bottacin - si faccia immediatamente parte attiva di questo processo che ormai è irreversibile”..

Diego Bottacin, Verso Nord“la regione rimedi al clamoroSo autogol delle ScorSe Settimane

L’opinioneL’opinione

“Dal governo arriva un segnale inequivocabile di semplifi cazione degli enti locali per una maggiore effi cienza e maggiori risparmi nella spesa pubblica. Dunque la decisione del Consiglio dei Ministri ci soddisfa nel suo complesso”. I consigliere regionale del PD, Lucio Tiozzo, si è dichiarato soddisfatto

delle decisioni assunte dal Consiglio dei ministri, in particolare per la scelta di mantenere la Provincia di Belluno. Ma il giudizio è positivo anche per l’accorpamento Padova-Treviso, proposta già avanzata dal gruppo consiliare dei democratici nella conferenza Regione-Autonomie locali e in Consiglio regionale: “In questo modo - sottolinea - si apre la strada per dare un riconoscimento istituzionale ad una realtà già di fatto esistente, la PaTreVe”. “Analogamente ci attendevamo maggiore coraggio nel riordino per l’area occidentale - aggiungono i due esponenti democratici - dove ci appare forzata l’aggregazione Verona-Rovigo. Tuttavia - osservano - rimangono aperte le possibilità di operare una maggiore semplifi cazione ed aggregazioni forti, secondo la nostra proposta originaria di accorpare di Verona e Vicenza in un’unica ‘Provincia metropolitana’. Tiozzo infi ne riserva una nota critica al presidente Zaia: “Il suo ribadire che il Veneto deve essere considerato come un’unica vera area metropolitana appare come un gioco a spingere più in là la palla dopo non aver mosso un dito nel momento in cui la sua maggioranza doveva assumere una posizione netta a favore delle aggregazioni tra territori e non di chiusura conservatrice che ha impedito alla Regione di essere protagonista del suo destino. Insomma Zaia continua ad inseguire un lontanissimo e improbabile futuro senza cambiare concretamente il presente. E’ un presidente che resta sempre fuori dalla partita mentre altri decidono sulla nostra testa”.

Lucio Tiozzo, Partito Democratico“la Scelta del governo ci SoddiSfa ma Serviva piÙ coraggio”

Parole, parole-parole, parole, parole-parole-parole, parole soltanto parole, parole tra noi... Parole indimenticate, quelle di Mina e Alberto Lupo nella

celebre canzone del ’72, del tutto inutili invece quel-le che hanno preceduto e accompagnato il voto nel Consiglio regionale del Veneto lo scorso 19 ottobre. Il dibattito per il riordino delle provincie, infatti, si era pro-tratto per settimane in Conferenza Regione-Autonomie locali, per ben tre giorni nelle commissioni Statuto e Affari istituzionali e per altri due giorni in aula ma il risul-tato è stato quello di partenza. La Regione del Veneto non ha trasmesso alcuna indicazione al Governo per il processo di riordino delle Province secondo le norme contenute nella “Spending review”. Ha invece indica-to, senza che questo fosse necessario, di “procedere alla soppressione delle Regioni a Statuto speciale, in quanto non hanno più le caratteristiche per giustifi care norme speciali ed enormi stanziamenti che determi-nano sprechi di risorse pubbliche”. Chi può, provi ad immaginare la faccia del ministro Patroni Griffi quando, tenendo in mano il documento arrivato dal Veneto, ha cercato indicazioni sulle quattro provincie (che erano già state indicate come “da unifi care”, da “accorpare” o da “fondere”) e ha trovato invece l’inutile appun-to e l’altrettanto superfl ua precisazione di mantenere tutte e sette le province venete. “Al limite – riporta la delibera - un loro riordino sarebbe stato possibile nel caso fosse stato concesso un ulteriore termine di sei mesi alla Regione” che tuttavia non avrebbe intra-preso la riorganizzazione della loro natura visto che, secondo la maggioranza in Consiglio regionale, le province dovrebbero rimanere enti di primo grado con i consigli eletti a suffragio univer-sale. Insomma carta straccia che ha lasciato al Governo Monti la massima libertà di riordinare il Veneto a proprio piacimento. Del resto da Roma avevano chiesto di indicare in quale senso opera-re gli accorpamenti ed invece, come risposta, hanno avuto l’autorizzazione a creare un ente in più: la città metropolitana. Eppure le proposte in consiglio non erano mancate, il Pd ad esempio aveva proposto la creazione di due province “metropolitane” composte da Verona e Vicenza ad ovest e da Padova e Treviso al centro della regione, il mantenimento della provincia di Belluno, (in virtù di quanto disposto dallo Statuto) e Rovigo (in ragione della peculiarità territoriale del Polesine) mentre alla provincia Venezia il ruolo di città metropolitana. Neanche l’emendamento di alcuni con-siglieri del Pdl (Laroni, Conta, Bendinelli e Padrin) ha avuto successo, in quanto la loro proposta di abolire tutte le Province venete tranne quella di Belluno, in previsione della futura creazione di due aree metropo-litane, non ha trovato consensi. Cosi in mancanza di indicazioni precise il consiglio dei Ministri ha proceduto con l’accorpamento di Padova a Treviso e di Rovigo con Verona. Salva la provincia di Belluno alla quale è stata riconosciuta la peculiarità montana, salva la provincia di Venezia che diventerà città metropolitana e salva per il momento anche la provincia di Vicenza ma con la prospettiva di rientrare con Verona e Rovigo nell’area

metropolitana Vi-Ve-Ro per contro bilanciare la “Grande Venezia” che andrà creandosi con l’unione di Padova e Treviso alla città lagunare, Pa-Tre.Ve. A scompigliare le carte di un accorpamento annunciato solo su base numerica (Belluno a Treviso e Padova a Rovigo) pare sia stata la città di Padova che con la sua cintura e l’a-rea termale aveva espresso la volontà di far parte della città metropolitana di Venezia. Tale iniziativa ha richie-sto una sterzata per rimettere in asse un Veneto che con questa unione avrebbe avuto una grande provincia da 1.800.000 abitanti. Quindi la scelta del Consiglio dei ministri è stata quella di dare luogo ad una azione

“in fi eri” che troverà perfezio-namento in futuro. I comuni, infatti, avranno altri 60 giorni di tempo per decidere del loro destino e anche la Regione ver-rà chiamata nuovamente ad esprimersi. Intanto i parametri

della spending review sono salvi con 86 province scese a 51, mentre per quelle delle regioni a stato speciale si deciderà visto che ci sono altri sei mesi di tempo. Da giugno 2013 è previsto il commissariamento di tutte le Province. Tutti i presidenti, dunque, verranno sostituiti dai commissari, mentre i dipendenti in esubero, si parla di circa 3000 persone, verranno assorbiti in altri enti. Non ci saranno più elezioni per il consiglio provinciale in quanto dal 2014 le province diventeranno enti di secondo grado formati da 12 componenti scelti fra i sindaci e votati solo dai consiglieri comunali dei Comuni compresi in una determinata provincia. Come anticipa-to dal ministro, durante le elezioni non varrà il principio dell’una testa un voto, dato che le preferenze espresse verranno pesante in base all’importanza del Comune di riferimento. Al vertice della futura organizzazione ci sarà un presidente, anch’esso per essere eletto dovrà essere un sindaco, mentre scomparirà la Giunta, l’orga-no politico di ogni amministrazione. Anche le funzioni delle province sono dimagrite, rimarranno solo tre gli ambiti che ricadranno sotto la loro responsabilità: il co-ordinamento e la pianifi cazione territoriale, la viabilità e le scuole di secondo grado.

di Mauro Gambin

Enti locali La Regione non ha dato nessuna indicazione al Governo per il riordino delle Province

Padova con Treviso e Rovigo con VeronaAspettando le aree metropolitane Vi-Ve-Ro e Pa-Tre-Ve il Governo ha applicato la spending review

“La decisione del Consiglio dei Ministri di escludere la Provincia di Belluno dal piano nazionale di accorpamento rappresenta sicuramen-te una notizia positiva, anche in considerazione del fatto che altrove si è proceduto con accorpamenti illogici che fanno accapponare la pelle”. E’ il primo commento del vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Matteo Toscani al decreto-legge sul riordino

delle Province e all’istituzione delle città metropolitane. “A mio avviso - prosegue il consigliere della Lega Nord - è importante tenere distinte le due questioni cruciali di questo provvedimento. La prima riguarda l’Ente Provincia, che viene salvato ma diventa di secondo grado e, al momento, è privo di competenze e soprattutto di risorse. Da questo punto di vista, la Regione Veneto potrà dar seguito a quanto previsto nello Statuto, ma solo a condizione che a livello statale non si prosegua con politiche e tagli di chiara impostazione centralista. La seconda questione è meno evidenziata, anche se è forse ancora più rilevante per i cittadini: insieme all’Ente vengono salvaguardati anche tutti i servizi, le organizzazioni e le associazioni organizzate su base provinciale. Il Governo già preannuncia che “il riordino delle Province è il primo tassello di una riforma più ampia che prevede la riorganizzazione anche degli uffi ci territoriali di governo (prefetture, questure, motorizzazione civile) in base al nuovo assetto. Dunque anche gli altri uffi ci su base provinciale saranno di fatto accorpati”. Si può immaginare benissimo quali e quanti sarebbero stati i disagi per i cittadini se questo fosse accaduto anche a Belluno”.

“belluno, Salvato l’ente ma Soprattutto i Servizi”

Questa è la situazione attuale per quanto riguarda il Veneto: Insieme Padova e Treviso come pure Verona e Rovigo ma la previsione è quella di creare due aree metropolitane

Marco Toscani

Matteo Toscani, Lega Nord

Diego Bottacin

Lucio Tiozzo

“La provincia di Vicenza rimane così com’è, ma in realtà le cose cambiano”. Lo afferma dopo aver appre-so i contenuti del Decreto legge del Consiglio dei Ministri sul riordino delle province, Costantino Toniolo, presidente della commissione Bilancio e Affari Istituzionali in Consiglio regionale del Veneto. “Per quanto

riguarda la provincia berica - informa il rappresentante del PdL - viene mantenuta l’integrità territoriale, i confi ni, ma il ruolo dell’ammini-strazione cambia, perché dovrebbe diventare un ente di secondo grado dove avranno la loro rappresentanza i comuni. Personalmente - precisa - la vedo come una sorta di conferenza delle Unioni dei comuni. Sono proprio i comuni che in questa fase acquisiscono maggior potere. Il fi ne è quello di offrire ai nostri cittadini e alle attività economiche sul territorio migliori servizi e a meno soldi. Grazie anche alle norme approvate in Regione in materia di funzioni e servizi dei comuni - spiega Toniolo - i municipi hanno l’opportunità di dare impulso all’innovazione in materia di gestione degli enti locali, di evolvere e migliorare la loro macchina con le Unioni, sia quelle ordinarie sia quelle montane, queste ultime occasione per esaltare la specifi cità di territori ad esempio come l’Altopiano di Asiago e dei paesi ai piedi delle Piccole Dolomiti”. A noi amministratori regionali resta il ruolo di programmazione, indirizzo e controllo su tutto il territorio veneto. Ora tutti assieme - conclude Toniolo - dobbiamo rimboccarci le maniche per superare al meglio il momento di crisi che si fa sentire a tutti i livelli. Il nostro fi ne è sempre il bene comune e lo snellimento della macchina burocratica è sempre stato uno dei punti del nostro programma!”

Costantino Toniolo, Popolo della Libertà“meno burocrazia e’ un punto del noStro programma”

Avevano chiesto accorpamenti, è stato dato l’assenso per un ente in più

Costantino Toniolo

28 Voci da palazzo282828 Voci da palazzo

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Bagno romano nel “ Mio Schaffelbad”

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novità

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12 Cultura veneta

La mostra ha acceso vivaci polemiche verso il curatore Godin, ritenuto da parte della critica ideatore di mostre in formato Blockbuster o McDonald’s

Dopo cinque anni di sapienti restauri la Ba-silica Palladiana è pronta a diventare un centro museale di livello internazionale.

Interventi sistematici, che hanno ripensato molte delle variazioni create nel dopoguerra, sono stati voluti dal Comune e fi nanziati dalla Fondazione Cariverona per un costo comples-sivo di 15 milioni di euro. In quest’ambito non poteva farsi scappare l’occasione la società trevigiana Linea d’Ombra di Marco Goldin, che per prima inizia il percorso espositivo della Basilica con “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e fi gure”. Quando si parla degli eventi culturali marchiati Goldin c’è la dicitura, da parte di una frangia della critica, di mostre in formato Blockbuster o McDonald’s, ossia esposizioni per una marea senza fi ne di visitatori, sia per contenuti “facili”, sia per un buon marketing alla base. Se prendiamo per esempio la separazione tra Fondazione Cassa Marca e Linea d’Ombra anni fa a Treviso, Casa dei Carraresi, si nota come il dibattito spesso

torni vivace con rimpianti da un lato e conten-tezza dall’altro. La cosa certa è che tali mostre portano un indotto non indifferente alla città ospitante, soprattutto per aree non così bat-tute dai fl ussi turistici tradizionali. L’originalità di questa esposizione è l’assenza di un catalogo normalmente concepito, in quanto Goldin ha scritto un vero e proprio libro che traccia linee guida e approfondimenti espositivi: il volto e lo sguardo dal Rinascimen-to al contemporaneo. “In circa 100 opere ho

voluto rintracciare le radici del ritratto psicolo-gico tipico del Novecento tra i capolavori del passato” afferma il curatore Goldin. Quindi Be-

ato Angelico, che apre la mostra, con Freud e Bacon, su cui ideal-mente si chiude, hanno qualcosa che li unisce. Quattro sono le sezioni: il sentimento religioso,

la nobiltà del ritratto, il ritratto quotidiano e il Novecento lo sguardo inquieto. La chiave di lettura è il confronto, l’assonanza e il rimando tra pittori e relativi soggetti nelle loro opere in

diversi periodi storici. I nomi sono altisonan-ti e in una carrellata si passa da Mantegna, Veronese, Tiziano, Raffaello, Giorgione, Dürer, Caravaggio, Rembrandt, Rubens, Tiepolo, Goya, Velasquez, Van Gogh, Manet, Gaugin, Renoir, Monet e Cézanne, a Bonnard, Munch, Picasso, Matisse, Modigliani e Giacometti. Un percorso che dalla soavità e plasticità dei volti, secolo dopo secolo, si arriva all’inquietudine contemporanea. Il percorso è molto vario e ritmato e per farlo comprendere meglio il curatore mette a paragone, per esempio, il Cristo risorto di Botticelli con il Cristo porta croce di Bellini. Quindi un accostamento, di

due opere della fi ne del Quattrocento, utile a far capire come il tema riguardante la distanza fra l’ambito toscano/fi orentino legato al dise-gno e quello veneziano unito al colore, possa talvolta avere un punto di contatto molto inte-ressante. La mostra chiude il 20 gennaio ma il corpo centrale riaprirà a Verona, Palazzo della Gran Guardia, con il nuovo titolo “Da Botticelli a Matisse. Volti e fi gure”. L’apertura sarà dal 2 febbraio fi no al 1 di aprile con nuove opere che sostituiranno quelle rientranti nei musei d’appartenenza. Come anticipazione ci saran-no anche Antonello da Messina, Van Eyck e Memling.

di Alain Chivilò

Mostre a Vicenza Nella neo-restaurata Basilica Palladiana quattro secoli di pittura

Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e fi gure

Incontri con gli artisti Intervista ad Antonio Nunziante

Il Maestro Antonio Nunziante è uno dei più importanti ambasciatori dell’Arte Italiana nel mondo. Lo dimostra l’importante futuro

appuntamento presso il museo Orsay e Louvre ma non solo. I richiami alla metafi sica e al sur-realismo della prima fase sono stati assimilati e personalizzati in una pennellata grassa e matu-ra. La libertà e la gioia nel dipingere propongo-no tematiche con differente spessore, come il volo dei fenicotteri o la parete di una stanza che irradia ulteriori luoghi, portando l’osservatore in un’altra dimensione. Il paesaggio è oramai in-teriore e metabolizzato da una lunga rifl essione originale, che parte dall’Ottocento ma giunge a noi con freschezza e contemporaneità. Oli, tempere all’uovo e maioliche sono i mezzi delle sue costanti creazioni innovative. Dunque, una testimonianza diretta è ora indispensabile e tra gli innumerevoli impegni, Antonio Nunziante, all’interno degli spazi della Galleria Orler di Me-stre, ha scambiato alcune battute in un periodo felice della sua carriera pittorica.

Surrealismo, metafi sica. Un mix “intri-gante”?

“A volte c’è una commistione tra le due possibilità espressive. Mediamente la metafi si-ca mi da più apertura, nel senso che è una realtà possibile e più vicina a noi. Il surrealismo invece è qualcosa di estremo, oltre una realtà. Rara-mente vado oltre la realtà delle cose, infatti nel contesto della mia espressione apparentemen-te tutto sembra ben proporzionato e normale, ma non è proprio così. Ci sono volutamente del-le esaltazioni del soggetto primario, dell’attore

principale dell’opera e del concetto che elaboro, in cui voglio focalizzare l’attenzione dell’osser-vatore, risaltando con il colore e le proporzioni il punto focale del quadro. Raramente esco trop-po fuori da un concetto di iper-realtà. Quello che cerco di trasmettere è il sentimento e lo spirito che ho dentro nel momento in cui dipingo. Que-sto è quello che m’interessa di più rispetto alla superfi cie delle cose, perché la mia pittura porta ad essere guardata prima che pensata”.

Dal 2010 una nuova “atmosfera”. Me ne può parlare?

“Quell’emotività interiore, che ho cercato di trasmettere fi no ad oggi attraverso il detta-glio del disegno e della pittura, adesso cerco di esprimerla attraverso la gestione nuova della materia e degli elementi. A volte anche in modo impulsivo, come per esempio il colpo del pen-nello od una sfumatura lasciata abbandonata volutamente. E’ un’apertura ancora ulteriore, sempre nell’ambito della fi gurazione, perché è il mio mondo in cui continuerò ad esprimermi, ma con una libertà e sicurezza date dal con-frontarmi con i grandi maestri. Tutto questo

mi ha dato più sicurezza. Quando un’artista diventa conscio delle proprie possibilità, vuol dire che sta raggiungendo la maturità giusta per cominciare a sintetizzare un po’ tutto quel-lo che ha fatto. Questo momento della sintesi è quello che affascina molto il pubblico colto, perché capisce quando un’artista è felice dentro e sicuro di se”.

Cinque versioni dipinte da Böcklin per l’Isola dei Morti. Questo è un soggetto, ovviamente interpretato, caratterizzante in molti suoi quadri. Me ne può parlare?

“Non ha condizionato solo me, ma grandi artisti come De Chirico, Dalì, Clerici. E’ un’icona, un simbolo che ha ispirato gli artisti ossia un’i-sola che galleggia in mezzo all’acqua, l’isola di Peter Pan, l’isola che non c’è, quindi è il luogo ideale, è l’arcadia. Per esempio, spesso una persona, carica di tensioni, dice che vorrebbe scappare su un’isola. In quest’ambito è un rifu-gio della mente, un luogo ideale dove vorresti essere. Non è un luogo esistente, è un luogo mentale. In sintesi mi ha colpito proprio questo: l’essere un luogo della mente”.

L’interiorità della pennellata che rende ulteriore il paesaggio

“Aldo Rossi. Teatri” presso il Ma-gazzino del Sale ed “Emilio Vedova. Lacerazione. Plurimi/

Binari ‘77/’78” presso l’ex squero delle Zattere, laboratorio del Maestro: sono le due mostre organizzate dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova fi no al 25 novembre. Dell’architetto designer Rossi (Milano 1931) sono esposti per la prima volta 15 progetti at-traverso 120 tra studi, schizzi architettonici, di-segni, modelli di concorsi, oggetti di scena tutti riguardanti il tema teatrale. Si pone dunque l’accento sulle scenografi e per opera e balletto e sulle architetture progettate e costruite. “Par-ma, Padova, Pavia, Piacenza, Reggio e anco-ra Venezia, Milano e tutte le capitali padane dove il teatro accende le sue luci nella nebbia persistente”, frase che testimonia l’amore di Rossi per quei teatri progettati fi no al Teatro del Mondo, ricostruito in grande scala per l’oc-casione. Invece la seconda mostra allo Spazio Vedova presenta per la prima volta i cicli II, III e IV di Lacerazione, che esprime l’intensità e la passione del disagio esistenziale dell’artista verso una vita umanamente autentica. A que-

sti alcuni Plurimi/Binari singoli, che tecnica-mente furono dipinti su pannelli asimmetrici in legno, scorrevoli in parallelo su binari, creando così una composizione in movimento. A Palaz-zo Fortuny fi no al 19 novembre è di scena il consueto appuntamento autunnale con 4 ar-tisti. Annamaria Zanella (Padova 1966), de-signer di gioielli, propone esemplari unici che superano l’orefi ceria grazie allo studio e ricerca di metalli. Béatrice Helg (Ginevra 1956) con le sue fotografi e atemporali nello spazio, luce e materia. Maurizio Donzelli (Brescia 1958) con gli acquerelli, gli specchi, i tappeti in lana e seta del Nepal, gli arazzi Jacquard tutti appo-sitamente in sintonia con la storia del luogo. I suoi specchi sono intesi “come un oggetto in se stesso reinventato nell’immagine da lenti prismatiche, che rendono l’idea di un ipotetico miraggio nell’osservatore”. Franco Vimercati (Milano 1940 – 2011) con le sue fotogra-fi e d’oggetti comuni e seriali per esempio le bottiglie, le sveglie, le zuppiere. La fotografi a per lui è tutto, perché l’oggetto parla con la fotografi a e essa stessa parla con l’oggetto.

Autunno d’Arte veneziano

TRE MOSTRE E IN TRE SITI PRESTIGIOSI

Nella foto il curatore Marco Goldin e due delle opere in mo-stra

La chiave di lettura è il confronto, l’assonanza e il rimando tra pittori e soggetti

Al.Ch. Al.Ch.

30 Cultura veneta303030 Cultura veneta

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L’ipovisione è una condizione di acutezza visi-va molto limitata che ha notevoli conseguenze sulla vita quotidiana. Può essere causata da vari fattori (siano essi congeniti o acquisiti). La vista si può ridurre fortemente in seguito a patologie che possono colpire diverse strutture oculari, che vanno dalla cornea alla retina, fino al nervo ottico. L’ipovisione può essere asso-ciata a malattie che provocano una riduzione del campo visivo. Ad esempio, nel caso del glaucoma avanzato, che danneggia il nervo ot-tico, è come se si guardasse attraverso un tubo; oppure si può essere colpiti da patologie della macula, la zona centrale della retina (la più comune è la degenerazione maculare senile, che provoca la perdita della visione centrale). L’ipovisione grave può degenerare in cecità, che può essere parziale o totale. L’ipovedente presenta una ridotta acuità visiva e spaziale, associata generalmente ad una limitazione del campo visivo. Le patologie che possono porta-re a questo deficit sono molteplici:•Albinismo: si tratta di una malattia che può comportare una ridotta acuità visiva centrale, fotofobia (intolleranza alla luce) per assenza di melanociti iridei ed elevato errore refrattivo.•Diabete: è una malattia sistemica caratteriz-zata da una glicemia elevata (utile il controllo della pressione oculare). Se non curata corret-tamente, può provocare danni alla retina retino-patia diabetica, con riduzione dell’acuità visiva centrale (dovuta ad edema retinico, ossia ad accumulo di liquido negli strati retinici maculari).•Anomalie della cornea: sono essenzialmente il cheratocono in stadio avanzato, opacità di superficie e leucomi.•Toxoplasmosi: è una malattia associata alla corioretinite girata e provoca un notevole calo dell’acuità visiva centrale.•Retinite pigmentosa: questa malattia oculare genetica provoca l’atrofia dei recettori retinici deputati alla visione notturna e periferica, i ba-stoncelli, provocano una diminuzione sensibile della visione notturna e del campo visivo.•Degenerazione maculare senile e giovanile: è una malattia che colpisce il centro della retina, provocando la morte progressiva delle sue cel-lule. All’inizio si manifesta con una distorsione delle immagini al centro del campo visivo (le rette diventano curve al centro). Nei casi avan-zati compare lo scotoma centrale (una macchia scura al centro del campo visivo): si perde la capacità di svolgere compiti quotidiani, come leggere, riconoscere le persone o guidare. Tuttavia, bisogna distinguere una forma secca (più comune), oggi non curabile, da una forma umida (trattabile con vario esito con iniezioni intravitreali).•Glaucoma: si tratta di una malattia oculare ca-ratterizzata, il più delle volte, da una pressione oculare elevata che danneggia il nervo ottico. Negli stadi avanzati provoca generalmente una riduzione del campo visivo periferico. Può esse-re curato mediante instillazione di colliri o, se la pressione dell’occhio non si riduce, mediante trattamento chirurgico (il più comune è detto ‘trabulectomia’).BIBLIOGRAFIA: Wikipedia

Valentino Micaglio

OTTICA MICAGLIO NOALE >[email protected]<

IpovisioneL’OTTICO

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DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova [email protected]’indagine eseguita in Italia ha stimato in circa 2.000.000 il numero dei pazienti diabetici presenti nel nostro paese. A questa cifra deve essere poi aggiunto il numero di persone che sono affette da diabete senza saperlo (probabilmente più di 1.000.000). La malattia si può manifestare: - come diabete mellito tipo 1 o insulino-dipendente legato alla marcata diminuzione o assente secrezione insulinica (10%);- come diabete mellito tipo 2 caratterizzato dalla associazione di ridotta secrezione pancreatica di insulina e resistenza periferica alla sua azione (90%). E’ dimostrato in maniera inconfutabile che una iperglicemia cronica porterà allo sviluppo della malattia e alle sue complicazioni principali che sono la retinopatia diabetica, la nefropatia diabetica, la neuropatia diabetica. Ci soffermiamo sulla retinopatia diabetica che rappresenta la prima causa di perdita di vista in età lavorativa nei paesi industrializzati. Tutti i medici che seguono pazienti diabetici devono essere consapevoli di questa minaccia e delle procedure altamente efficaci che possono essere messe in atto per prevenire i danni permanenti della funzione visiva. Qualunque medico deve sapere che il problema clinico, è che la retinopatia diabetica, anche avanzata, non produce sintomi visivi. Quando il paziente inizia a lamentare disturbi alla vista è troppo tardi per intervenire efficacemente e quasi mai è possibile scongiurare il danno fatto. E’ necessario intervenire con diagnosi precoci per poter identificare la retinopatia in uno stadio asintomatico o iniziale. L’ esame del fondo oculare, che qualsiasi oculista è in grado di effettuare ambulatorialmente, è l’esame principe per riconoscere una retinopatia diabetica dalla sua forma primitiva a quella più evoluta. Se riconosciuta in uno stadio iniziale, il paziente è indirizzato presso un centro diabetologico per eseguire regolari controlli della glicemia, della emoglobina glicosilata, della dieta, della terapia ipoglicemizzante orale, dell’insulina. Allo stesso modo vanno controllati tutti quei fattori che potrebbero contribuire a peggiorare la situazione retinica, come l’ipertensione arteriosa, fumo, dislipidemie. Se la retinopatia diabetica, all’esame del fondo oculare, è in fase conclamata ed ha raggiunto un grado tale da richiedere un intervento terapeutico, la laser terapia è l’unico presidio in grado di rallentarne la progressione, con lo scopo di non farla peggiorare ulteriormente. Il laser, in questo caso, non restituisce la vista come molti pazienti si illudono. La terapia va eseguita trattando aree di retina sofferenti che si identificano sottoponendo i pazienti ad una fluorangiografia, cioè ad un esame che permette la mappatura

Retinopatia diabeticaL’OCuLIsTa

della retina. Nei casi più gravi, cioè in presenza di emorragie importanti e processi cicatriziali coinvolgenti retina e vitreo, va presa in considerazione la vitrectomia chirurgica. La prevenzione e la terapia della retinopatia diabetica si avvale della collaborazione del medico e dello specialista. La conoscenza della malattia in tutti i suoi aspetti da parte del primo e la precoce diagnosi con strumenti semplici da parte del secondo può scongiurare danni gravi e irreversibili a carico dell’occhio.

31313131I nostri esperti

RIACQUISTARE IL SORRISO IN UN GIORNO

Una forte causa di disagio e stress è sicuramente quella di avere denti molto compromessi o mancanti.

Altrettanto difficile da accettare è l’attesa della dentatura definitiva dopo un intervento di implantologia. Giorni o addirittura mesi senza denti o con protesi mobili provvisorie.

Tutto questo fa parte del passato! Oggi si può sorridere immediatamente dopo essersi sottoposti all’implantologia.Attraverso la metodica del “carico immediato” si riabilitano intere arcate dentarie ottenendo da subito, nella stessa giornata dell’intervento, denti che assomigliano e funzionano come denti naturali.

Prima di tutto si studiano i singoli casi attraverso l’utilizzo di sofisticate attrezzature e software e poi ci si prepara all’intervento avendo preso tutte le misure possibili per far sì che il paziente non abbia la percezione del dolore, viva con tranquillità le varie fasi della cura e torni a casa sereno con la dentatura fissata saldamente agli impianti.

Tutto questo in una sola giornata, un giorno per riacquistare il sorriso.

I consigli del Dott. Barchitta

ODONTOIATRIA OGGI

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BILANCIA 2 3/09

AL 22/10FASCINO reDuci Da uN

perioDo Di spietata au-tocritica e Di esagerata selet-, potrete liberare il Vostro

lato piÙ roMaNtico e FaNtasioso · SALUTE NoN perDete MotiVaZioNe e sFoggiate uN aspetto toNico e reat-tiVo. eVeNtuali terapie riabilitatiVe otterraNNo risultati

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11

FASCINO eros FarÀ iN MoDo Di ac-

ceNDere l’iNteresse per uNa coNo-sceNZa Di luNga Data. teNete a FreNo QualcHe testarDaggiNe · SALUTE Farete il giro Di tutti i ceN-tri FitNess Della cittÀ per scoVare Quello piÙ attreZZato Dal puNto Di Vista tecNico. ForZa!

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO il partNer poNe QualcHe paletto

iN terMiNi Di regolaritÀ: Forse si seNtirÀ trascurato e ricH-ieDerÀ uNa preseNZa piÙ coNcreta · SALUTE curate l’aliMeNtaZioNe e Fate atteNZioNe alle correNti D’aria iMproVVise: la gola È il Vostro puNto Debole

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01ASCINO DesiDerosi

Di : cHi iN coppia Da luNgo teMpo potrÀ coNceDersi uN Viaggio o NuoVe esperieNZe · SALUTE aVete uNa graN Voglia Di MuoVerVi: potrebbe essere uNa buoNa Moti-VaZioNe per iscriVerVi a uNa pales-tra all’aVaNguarDia

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO aVrete uNa Fer-

rea DeterMiNaZioNe a MaNteNere il coNtrollo Nelle relaZioNi. approc-ciate alla passioNe coN

DisiNVoltura · SALUTE sarete Molto caparbi Nell’aNDare alla ricerca Delle cause Di alcuNe probleMaticHe Di salute, accettate accertaMeNti

PESCIDAL 20/02

AL 20/03FASCINO cHiuDete

DeFiNitiVaMeNte coN uN rapporto Da troppo teMpo sospeso aD uN Filo. potate i raMi seccHi · SALUTE i cer-Vicali torNaNo a DarVi Molto Fasti-Dio: scegliete uN buoN Fisioterapista e iMparate a rilassarVi MeDitaNDo

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO Vi atteN-DoNo NuoVe coNo-

sceNZe, se aMore regalerÀ piÙ soDDisFaZioNi alle coppie Di luNga Durata · SALUTE la stagioNe Vi oFFre ottiMo carburaNte al sisteMa Muscolare e ciÒ FarÀ la DiFFereNZa aNcHe Nell’iMpegNo iN palestra

TORO DAL 21/04

AL 20/05ASCINO ap-

proFittate Del Fatto cHe VeNere

saprÀ teNere acceso il Fuoco Della passioNe: NoN risparMiate NessuNa eNergia · SALUTE Vi ciMeNterete coN successo iN eVeNtuali torNei, sia a liVello proFessioNale cHe aMatoriale percHÈ siete iN ForMa

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO uN eccesso Di NerVosisMo potrÀ

risultarVi DaNNoso, o coMproMet-tere rapporti, cHe cosÌ usurati Forse NoN eraNo · SALUTE NoN DisperDe-teVi iN Mille attiVitÀ e curate il ris-poso e l’aliMeNtaZioNe NoNostaNte il corpo abbia riserVe eXtra

CANCRO 22/06

22/07FASCINO le stelle Metter-

aNNo iN circolo uN riNNo-Vato DesiDerio Di stabilitÀ cHe

FarÀ Molto beNe. coMuNicate i Vostri bisogNi · SALUTE calMa e luciDitÀ saraNNo garaNtite Dal ril-assaNte sestile Di VeNere, cHe ga-raNtirÀ leggereZZa e coccole

LEONE 23/07

AL 23/08FASCINO NoN È uN buoN perioDo, seM-bra cHe la FortuNa sia girata iN tutti i seNsi. se potete ri-

piÙ presto · SALUTE gli acciaccHi NoN MaNcaNo a causa Dell’uMiDitÀ stagioNale: per la scHi-eNa NoN DisDegNate Di Mettere la paNceriNa

VERGINE 24/08 22/09

FASCINO Vi cHieDoNo il MassiMo Dell’autoNoMia Del realisMo: NoN iN-

gigaNtite eVeNtuali DiVergeNZe, relaZioNi appagaNti · SALUTE aDottate uNo stile Di Vita saNo, ricorreNDo aNcHe, se sarÀ il caso, aD eVeNtuali iNtegratori eNergetici

Oroscopo

VERGINEVERGINEVERGINEVERGINE

LEONELEONELEONE 23/07 23/07

ALALALALAL 23/08 23/08AL 23/08ALAL 23/08ALFF

seNsipiÙ

FFaNNo

VatoFarÀ

GEMELLIGEMELLIDAL

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TOROTOROTOROTOROTOROTOROTORO

ALALALAL

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FarÀceNDere l’iNteresse

perioDotocritica

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Mi sono perso… ma ho trovato DioSTORIA D’AMORE, CATENE, TRADIMENTI E POESIE

Questo libro è stato scritto in un

periodo particolare della mia vita.

Separazione, depressione, perdita

ingiusta della libertà, frustrazione,

rimorsi, rimpianti e non vuol ferire

nessuno ma solo condividere un

percorso doloroso che può tornare

utile a chiunque.

Va letto immedesimandosi nell’au-

tore e scoprire tra le righe quanto

le sofferenze ci inducano a guar-

darci dentro e ad avvicinarsi all’u-

nico bene immenso che tutti noi

abbiamo: Gesù Cristo.

Racconta attraverso un fitto scam-

bio di lettere la storia di un uomo

che ad un certo punto della sua

vita apparentemente normale e fe-

lice si è perso ed ha cercato rifugio,

amore e conforto sbagliando spes-

so strada.

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D O M E N I C O M A I S T O

amore e conforto sbagliando spes-

so strada.

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Oggi, con 27 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, Den-talcoop è un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 80.000 pa-zienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima attenzione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sem-pre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Grazie alla forza di un grande gruppoe alle vantaggiose condizioni sugliacquisti, le cliniche odontoiatriche Dentalcoop si sono affermate intutta Italia offrendo servizi di elevataqualità alle migliori condizioni.

Tutto su 4 è una metodica innovativa che permette di riabilitare una in-tera arcata dentale (superiore o inferiore) tramite l’inserimento di soli 4 impianti dentali endossei. Il vantaggio principale di questa tecnica è la sua possibile applicazione anche in pazienti con atrofia ossea, in cui vengono sfruttate quelle zone della bocca dove è minore il ri-assorbimento osseo. Altro fon-damentale vantaggio è che nella stessa giornata dell’intervento chirurgico (inserimento degli im-pianti) viene posizionata la den-tatura fissa provvisoria avvitata.

Qualitàitaliana, sicurezza e convenienza.

Entra nei centri Dentalcoop e scopri i vantaggi.

Dentalcoop vuole sempre garantire la massima sicurezza: guanti, ma-scherine, bicchiere, tovagliolino, aspirasaliva, pellicole trasparenti di protezione... sono tutti monouso. Gli strumenti sono sterili ed imbustati: verificate la banda marrone sulle buste! E per offrire tutto ciò sono fon-damentali: la formazione e l’aggiornamento costante del personale, l’ef-ficienza organizzativa, i protocolli scientificamente convalidati e linee guida rigorose, l’utilizzo di tecnologie e materiali di ultima generazione.

Sterilizzazione. La massima attenzione, per la vostra sicurezza.

ORTODONZIA

ORTODONZIA INVISIBILE

L’ortodonzia è quella branca dell’o-dontoiatria che si occupa dello studio, dello sviluppo e della crescita dell’ap-parato dento-maxillo-facciale e delle strutture ad esso correlate, dalla na-scita alla sua maturità.

Comprende tutti i procedimenti pre-ventivi, intercettivi e correttivi delle malformazioni, utilizzando apparecchi funzionali o meccanici al fine di sta-bilire normali relazioni anatomiche e funzionali dei denti e delle loro basi ossee. Il risultato è quello di una cor-retta occlusione ed un soddisfacente aspetto estetico.

Ricopre i denti come un sottile guanto consentendo di effettuare una terapia ortodontica efficace, comoda e in-visibile. Si dimostra spesso pari e in alcuni casi superiore alle tradizionali tecniche vestibolari (visibili). Offrendo un maggior comfort, il paziente accet-ta con maggiore positività il periodo della terapia.

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575 €Impianto endosseo

70 €Otturazione semplice estetica

45 €Igiene dentale

35 €OPT (panoramica)

395 €Corona ceramica

Grazie alla forza della Cooperazione e di un grande gruppo,Dentalcoop è in grado di offrirti la grande qualità italiana, con il massimo del risparmio

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Con Dentalcoop, sorride anche la convenienza.

Le convenzioni sono regionali o nazionali, si prega di con-sultare il sito www.dentalcoop.it o la sede a voi più vicina.

Le nostre convenzioni

PRENOTA SUBITO LA TUA VISITAAperti anche il sabato

UNITÀ LOCALI DENTALCOOP:

• BERGAMO

• BRESCIA tel. 030 3545278

• CHIOGGIA (VE) tel. 041 5540222

• DARFO BOARIO TERME (BS) tel. 0364 531905

• FONTANAFREDDA (PN)

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• MANTOVA tel. 0376 245687

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• MODENA

• MOGLIANO (TV)

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• MONTECASSIANO (MC) tel. 0733 290556

• OCCHIOBELLO (RO) tel. 0425 750481

• PADOVA tel. 049 8751943

• PIETRA LIGURE (SV) tel. 019 610294

• REGGIO EMILIA tel. 0522 305583

• SALERNO tel. 089 381723

• SAN DONÀ DI P. (VE) tel. 0421 307034

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• SEDICO (BL) tel. 0437 853391

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• TORINO tel. 011 2462107

• TREVISO tel. 0422 421927

• VERONA tel.045 500108

• VIGEVANO (PV) tel. 0381 78587

• VILLAFRANCA (VR) tel. 045 6302199

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MIRANO

Via Stazione, 119 - Loc. Ballò30035 Mirano (VE)tel. 041 410052

Direttore sanitario: Dr. Lazzeri SandroOrdine medici di Lucca n. 49 Via Stazione

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