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1 MAGGIO 2012

LA PIAZZA DI GIOVINAZZO MAGGIO 2012

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PERIODICO DI VITA CITTADINA

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1 MAGGIO 2012

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LA PIAZZA

ASS. AMICI DELLA PIAZZAII TRAV. MARCONI,4270054 GIOVINAZZO (BA) ITALY

Via Cairoli, 95 Giovinazzo 70054 (Ba)Edito da Ass. Amici della PiazzaIscr. Trib. di Bari n. 1301 del 23/12/1996Part. IVA 05141830728 Iscr. al REA n.401122Telefono e Fax 080/394.63.76IND.INTERNET:www.giovinazzo.itE_MAIL:[email protected]

Fondatore Sergio Pisanidirettore responsabile Sergio Pisani

redazioneGabriella Marcandrea - Giusy Pisani -Porzia Mezzina - Agostino Picicco - Ales-sandra Tomarchio - Damiano de CegliaMarianna La Forgia - Daniela Stufano -Vincenzo Depalma- Onofrio Altomare -Angelo Guastadisegni - Diego de Ceglia- Michele Carlucci - Mimmo Ungarocorrispondenti dall’esteroVito Bavaro - Nick PalmiottoGiuseppe Illuzzi - Rocco Stellaccistampa - Grafiche Del Negroprogetto grafico - Ass. Amici dellaPiazzaGrafica pubblicitaria: C. Moreseresponsabile marketing & pubblici-tà: Roberto Russo tel. 347/574.38.73

ABBONAMENTIGiovinazzo: 10 EuroItalia: 20 EuroEstero: 60 EuroGli abbonamenti vengono sottoscritti conc.c postale n.80180698 o con vaglia posta-le o assegno bancario intestato ad:

La collaborazione é aperta a tutti. La reda-zione si riserva la facoltà di condensare omodificare secondo le esigenze gli scrittisenza alterarne il pensiero. Gli articoli im-pegnano la responsabilità dei singoli autorie non vincolano in alcun modo la linea edi-toriale di questo periodico.Finito di stampare il 23/04/2012

Cosa c’entra la singolar tenzone elet-torale con Affari Tuoi? Per carità nien-te, ma proprio niente. Nessuna ana-logia nemmeno con Berlusconi chedava il pacco come Robin Hood. Eallora perché questa copertina? Per-ché almeno alle amministrative anco-ra nessuno ci ha tolto il voto di prefe-renza, il diritto di scegliere il paccoelettorale X oY, non i «Pacchi dellaFortuna» che restano un sogno da re-alizzare per chi volesse aggiustarsi identi. E allora festeggiate con spu-mante e fette di mortadella anche senon siete all’osteria del Senato. Vi tro-vate invece per una sera nello storicoTeatro delle Vittorie a Roma, trasfor-mato per una volta nell’agone eletto-rale, dove va in scena Affari Tuoi elet-torale, il gioco a premi più elettriz-zante del momento dove il sindacovi dà il pacco X o Y e voi che moriteall’idea di scavicchiare senza aprirlo.Benvenuti pacchi elettorali, erano 5anni che li aspettavamo. C’eravamoquasi abituati ai pacchi sigillati di mar-ca Porcellum di listini bloccati. Ci sonole elezioni del sindaco e finalmentepotrete esercitare il diritto di prefe-renza solo su uno dei cinque pacchidei cinque candidati - sindaci, anchese fino a qualche mese fa c’erano piùpacchi e c’era più scelta perché si con-tavano 13mila candidati - sindaci. Cipermettiamo di formulare consiglioper chi deve fare la spesa, perché lascelta non sarà facile. Dietro ogni sin-

di Giovinazzo

edito

daco si nasconde un pacco X o Y, unpacco sfuggente come succede in Af-

fari Tuoi. Dentro ogni pacco c’è la manodel sindaco che sa camuffarsi da Dia-volo se incita l’elettore a credenze,spesso alla superstizione che il denaronon si guadagna col sudore della pro-pria fronte. O sa camuffarsi da Bene-fattore quando si ritrova davanti a gen-

DI SERG

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oriale

ta vantaggiosa, ma la si scopre soloa posteriori. A volte invece il bancoinduce l’elettore a fare scelte che sirivelano disastrose. I sentimenti delDottore sono vari e imprevedibili enon corrispondono alla simpatia o algrado di bisogno di chi esercita lapreferenza del pacco elettorale inquel momento. Insomma, caro Dot-tore, Lei non ha nulla a che fare conle parole salvifiche del Buonasera Dot-

tore di Celentano & Claudia Mori. Eallora sì, che potremmo anche mo-rir… Scherzi a parte, è arrivato il mo-mento di votare il sindaco che nonsia Diavolo o Benefattore o il Dot-tore invisibile del telefono nero diAffari Tuoi. E’ arrivato il momentodi votare il sindaco dei pacchi che infaccia ispira più fiducia. E’ arrivatoil momento di votare il sindaco cheti regala non il pacco con 0.01 euro,nè quello da 500mila euro. E’ arriva-to il momento di votare il sindacoche ci regala 5 anni di buon governo.Per questo abbiamo pensato alla co-pertina di Affari Tuoi. Per regalare ailettori-elettori un po’di allegria e diserenità nella scelta del sindaco, delpacco che disegnerà il futuro dellanostra città. Abbiamo pensato allacopertina Affari Tuoi per aiutare an-che i candidati - sindaci impegnatinella singolar tenzone elettorale amuovere - comunque vada - i 40 mu-scoli del viso!

te che non arriva alla quarta settima-na del mese. Ah, quasi quasi ci di-menticavamo di lui, del tenutario delbanco, del suo ruolo crudele.Buonasera Dottore. Di fronte a elet-tori ingenui e fortemente bisognosicui una vincita risolverebbe una vitadi difficoltà, lui che fa? Con una tele-fonata all’elettore propone un’offer-

IO PISANI

SERGIO PISANI

PROPAGANDAELETTORALE

AVVISO AILETTORI

Ai sensi delle Leggi 515/1993 e 28/2000 esucc. mod. e int. Questo mensile ha diffu-so messaggi politici a pagamento con leseguenti modalità:· la pubblicazione degli avvisi è stata con-sentita fino al giorno 20 aprile 2012 datadella chiusura di pubblicazione del mensi-le in edicola;· a tutti i soggetti politici che ne hanno fat-to richiesta è stata garantita la parità diaccesso agli spazi dal 6 aprile us;· sono state ammesse soltanto le forme dimessaggio politico elettorale previste dal-la normativa vigente;· tutte le inserzioni recano la dicitura “mes-saggio politico elettorale” e indicano il sog-getto politico committente. - Non sono stati concessi prezzi di favo-re.Gli spazi pubblicitari dei candidati o dei par-titi politici sono stati inseriti in ordine cro-nologico relativo alla richiesta di pubblica-zione.

Per assoluta mancanza di spazioal fine di consentire una mag-

giore informazione e diffusionedella comunicazione elettorale

in vista delle amministrative del6-7 maggio, numerose rubrichesaranno pubblicate sul numerosuccessivo. Ci scusiamo con gli

autori e i lettori.

TUTTI I NUMERI SULLEELEZIONI, GLI

AGGIORNAMENTI, LEPREFERENZE ALLE LISTE, LEINTERVISTE AI PERSONAGGIPOTRETE SEGUIRLI A PARTIREDALLE 18.00 DEL 7 MAGGIO

SULLA WEBTV DIGIOVINAZZO.IT

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di SergioSPECIALEO santo voto, votarello a chi lo do col lapis bello? Lo do proprio

a quello? Sì a lui che mi ha detto che quel posto gia m’aspetta? Oa colui che proprio or ora al mercato del venerdì mi ho incontra-to e con me si è di nuovo raccomandato. Il countdown dell’oro-logio fa tic tac, diventa sempre più snervante mentre il temposfugge fra le dita ed i candidati fremono. Tutti corrono e si acca-pigliano in una lotta all’ultimo voto. Tutti sono convinti di arrivareal ballottaggio. Tutti si accomoderanno sulla poltrona di sindaco.Impossibile formulare in questa tornata elettorale un pronosticovincente. Non possiamo rivolgerci neanche al Polpo Paul perchédefunto e consacrato nell’universo degli Oracoli per aver azzeccatotutti gli incontri del Mondiale di calcio in Sud Africa 2010.

LA CAMPAGNA ELETTORALE. Si è aperta ufficialmente il3 aprile ma è come se fosse stata sempre aperta. Ad accendereufficialmente la città fu il candidato sindaco Tommaso Depalmacon i manifesti all’americana nel maggio del 2011 (candidaturapoi confermata il 3 aprile). Dalle colonne de La Piazza però sisono succedute interviste a tanti altri futuribili candidati sindaci,qualcuno lanciò addirittura il guanto ai 13mila candidati sindaci.Noi però non raccogliemmo qella provocazione perché impo-tenti nel dar voce a tutti. Ci hanno pensato però i giornalisti del livea curare l’edizione di «tutti i sindaci minuto per minuto». Alla finecome in un reality show dove si contano giorno per giorno i so-pravvissuti, registriamo solo 5 candidati sindaci. Anche l’avv. Fran-cesco Mastro, che aveva garantito la propria candidatura a sinda-co ai nostri taccuini, per sopraggiunti motivi politici ha ritirato lacandidatura.

I CANDIDATI SINDACI. Santo Restivo, 56 anni, sposato,due figli, agente immobiliare. 2 le liste a lui collegate, 24 i candida-ti: 13 in Sinistra Ecologia e Libertà, 11 nella lista civica Costru-iamo il Comune.Tommaso Depalma, 44 anni, sposato, tre figli, imprenditore. 3le liste del suo raggruppamento, 46 i candidati: 16 nella listaGiovinazzo Città del Sole, 16 nell’Italia dei Valori, 14 nei Mo-derati e Popolari.Pietro Sifo, 55 anni, sposato, tre figli, avvocato. 1 la lista a luicollegata, 16 i candidati, tutti inseriti nella lista Movimento Citta-dino per Giovinazzo.Consiglia Dagostino, detta Lia, 44 anni, sposata, tre figli, avvo-cato. 3 del suo raggruppamento, 48 i candidati: 16 nel PartitoDemocratico, 16 nella lista Democratici per Lia, 16 nel tricicloche raggruppa il Movimento per le Autonomie, il Partito So-cialista Italiano e l’associazione Nuova GiovinazzoAntonio Galizia, 57 anni, sposato, tre figli, luogotenente dell’Ar-ma dei Carabinieri. 6 del suo raggruppamento, 96 i candidati:16 nel Popolo della Libertà, 16 nel Movimento PoliticoSchittulli, 16 nella lista Io Sud, 16 in Futuro e Libertà per l’Ita-lia, 16 nell’Unione di Centro e 16 nella lista civica GiovinazzoCittà d’a... Mare.

GLI ASSENTI. Sono 8 i consiglieri comunali uscenti che non sisono ripresentati: Giuseppe Altieri, Raffaele De Gaetano e ilPresidente del consiglio comunale Angelo Depalma, tutti fede-lissimi del Partito Democratico, Vitangelo Bavaro e l’ex candi-dato sindaco del centrodestra Michele Palmiotto, entrambi inquota Gruppo Moderati, Angelo Lasorsa della Primavera inMovimento e gli indipendenti Giuseppe Decandia e AngeloTurturro. Assenti anche gli assessori Agostino Albrizio, AndreaBrancato e Nicola Giangregorio. A volte ritornano: VitoFavuzzi, Filippo Bonvino, Giuseppe Illuzzi e Pasquale Stu-fano.

QUOTE ROSA. Assicurare le pari opportunità nelle procedureper l’elezione dei consigli comunali. Lo impone la Legge Carfagna

in base alla quale ogni lista deve essere rappresentata almeno nellamisura di un terzo da candidati-donne pena l’inammissibilità dellalista stessa. Infatti, sono 65 le donne in lista contro 165 uomini .Vediamo i dettagli: 10 candidate con Tommaso Depalma (3 inGiovinazzo Città del Sole, 3 nell’Italia dei Valori, 4 nei Moderati ePopolari), 5 candidate con Pietro Sifo (tutte nel MovimentoCittadino per Giovinazzo).11 candidate con Consiglia Dagostino detta Lia (3 nel tricicloMovimento per le Autonomie - Nuova Giovinazzo - PartitoSocialista Italiano, 5 nel Partito Democratico, 3 nella lista civicaDemocratici per Lia). 9 candidate con Santo Restivo (5 in Sini-stra Ecologia e Libertà, 4 nella lista civica Costruiamo il Comu-ne).Addirittura 29 candidate con Antonio Galizia (6 nel Movi-mento Politico Schittulli, 6 nell’Unione di Centro, 4 nella lista civi-ca Giovinazzo Città d’a... Mare, 3 in Io Sud, 6 in Futuro e Libertàper l’Italia, 4 nel Popolo della Libertà).

OCCHIO ALLE OMONIMIE. Nella lista Democratici perLia è candidato il sindaco uscente Antonello Natalicchio. Unaltro Natalicchio, Paolo è il suo nome, si è candidato invececon il Movimento Cittadino per Giovinazzo. E che dire deivari Andriani, Bavaro, Camporeale, Cortese, Depalma, Illuzzi,Lasorsa e Turturro... non c’è lista che non li contenga, anche

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o PisaniE ELEZIONI

all’interno di una stessa lista! Sfortunati loro!Nei Democratici per Lia, ad esempio, ci sono tre Depalma:Antonio de Palma, Maria Teresa De Palma e UmbertoDepalma. Due Depalma anche nel triciclo che raggruppa ilMovimento per le Autonomie, Nuova Giovinazzo e il Parti-to Socialista Italiano: Carlo Depalma e Savino Depalma.Due Turturro, invece, nell’Italia dei Valori: Filomeno FabioTurturro e Gaetano Turturro. Due Illuzzi nell’Unione di Cen-tro: Maria Lucia detta Lucia Illuzzi e Gaetano Illuzzi.

CURIOSITÀ. Nel centrosinistra c’è Maria Restivo, unica don-na presente nella massima assise cittadina negli ultimi cinque anni.Tra i candidati anche una coppia (Michele Valente candidatocol Movimento Politico Schittulli e Mariateresa De Luciainserita nella lista civica Giovinazzo Città d’ a…Mare): entram-bi supportano il candidato sindaco Antonio Galizia.Sostengono due candidati sindaci differenti, invece, padre e figlio:Gennaro Bufano corre col Movimento Cittadino perGiovinazzo a sostegno di Pietro Sifo, mentre suo figlio Gaetanoè uno dei 16 giovani candidati della lista civica Giovinazzo Cittàd’a... Mare pro Antonio Galizia.Lavorano da una vita nello stesso ufficio, quello dell’AziendaSanitaria Locale di via Papa Giovanni XXIII, ma il 6 e 7 mag-gio si sfideranno per uno scranno nella prossima assise cittadina:

stiamo parlando di Angelo Sciancalepore, uomo di punta deltriciclo che raggruppa il Movimento per le Autonomie, Nuo-

va Giovinazzo e il Partito Socialista Italiano in favore di Con-

siglia Dagostino detta Lia, e di Antonio Montelli, candidatocon l’Unione di Centro a sostegno di Antonio Galizia.

COME SI ELEGGE IL SINDACOSi voterà con un sistema maggioritario a doppio turno: se al pri-mo turno nessuno dei candidati otterrà la maggioranza assoluta(50% + 1 dei voti), si procederà al ballottaggio previsto tra i duepiù votati il 20 maggio nella seconda domenica successiva. Es-sendo 5 i candidati, quest’anno potrebbe essere necessario il bal-lottaggio qualora nessuno dei 5 dovesse superare al primo turnola soglia del 50%. Gli elettori potranno esprimere due scelte: una

per il sindaco e una per la lista dei consiglieri. E’ possibilescegliere una lista diversa da quella collegata al candidato cuisi accorda il proprio voto (voto disgiunto). Nella fase intermediatra primo e secondo turno i due candidati che vanno al ballottag-gio possono collegarsi a liste diverse rispetto a quelle che li aveva-no appoggiati nella prima votazione. In fase di ballottaggio glielettori possono scegliere soltanto il candidato sindaco; nonsono ammessi voti alle liste.

COME SI ELEGGE IL CONSIGLIO COMUNALE

Non più 21 i consiglieri eletti rispetto al 2007 ma 16. Perciò le listecomprendono un numero di candidati non superiore al nu-

mero dei 16 consiglieri da eleggere e non inferiore ai due terzidel totale. Per l’elezione del consiglio possono presentarsi tre di-

verse situazioni: 1) il sindaco viene eletto al primo turno mala lista o le liste collegate non raggiungono il 50% dei voti:in questo caso i seggi vengono ripartiti col metodo proporziona-le ed è possibile che il consiglio sia composto per la maggioranzada esponenti dell’opposizione nel caso in cui la lista o le liste diuno dei candidati sconfitti abbiano ottenuto più del 50% dei voti.2) la lista o le liste collegate al candidato eletto al primo

turno raggiungono il 40% dei voti e nessun’altra lista supera il50%: alla lista collegata all’eletto viene assegnato il premio di mag-gioranza (60% dei seggi). I rimanenti seggi vengono assegnati colproporzionale. 3) il sindaco viene eletto al ballottaggio ma

la lista collegata ottiene già nel primo turno il 40% dei voti

senza che nessun’altra lista abbia raggiunto il 50%: anche in questocaso alla lista viene assegnato il premio di maggioranza (60%) e ilresto dei seggi viene assegnato col metodo proporzionale. Nonsono ammesse alla ripartizione dei seggi le liste che non abbianoraggiunto la soglia del 3% dei voti.

L’ASTENSIONISMO. Costituisce ormai un vero e propriopartito quello dell’astensionismo.Quanti saranno questa volta gli elettori che decideranno di nonesprimersi (o, come va di moda oggi, andare al mare) o di grida-re il loro dissenso con il silenzio? E quanti saranno già all’operapensando a nuove rime o a inediti schizzi con i quali dire la lorosulle schede, valendosi dell’anonimato e del segreto della cabinaelettorale? Quanti, infine, non avranno voglia di affrontare il lun-go viaggio dalle città del nord Italia per tornare a votare aGiovinazzo, paese nel quale conservano la residenza, ma che, datempo ormai, riesce solo a regalare loro splendide e riposantivacanze estive? Furono 4.452 (il 24%) gli elettori aventi diritto chedisertarono le urne nelle passate amministrative. Ricordiamo che si voterà domenica 6 e lunedì 7 maggio fino alleore 15.00 su disposizione ministeriale.Obiettivo: evitare lunghe code ai seggi e aumentare l’affluenzaalle urne. C’è chi sostiene che votare anche di lunedì sarà soltantouno spreco di denaro e di risorse. Anche questa volta staremo avedere!

TUTTI I NUMERI SULLE

CONSULTAZIONI ELETTORALI

DELLE AMMINISTRATIVE DEL 6-7

O

SANTO

VOTO!

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SPECELEZ

TUTTI I 230

AL CONSIGLI

SELAIELLO DOMENICO ANTONIO

(Otranto, 10/08/1942)BUFI GIOVANNI

(Terlizzi, 19/06/1977)Caprioli Mariateresa

(Giovinazzo, 13/06/1966)DAGOSTINO EUGENIADOROTEA DETTA DORI

(Conversano, 17/11/1986)DEPALO FERDINANDO

DETTO NANDO

(Bari, 08/10/1978)GADALETA GIUSEPPE

(Terlizzi, 07/01/1989)NACCI CONCETTA, DAMIANA

(Giovinazzo, 19/09/1953)PALERMO GIOSAFATTE DETTO

GERRI(Giovinazzo, 08/09/1956)RAIMONDI COSIMO

(Terlizzi, 02/01/1990)SIRACUSA GRAZIA

(Bari, 30/04/1979)SISTO MARILISA

(Gioia del Colle, 23/05/1978)STALLONE GIUSEPPE

(Bari, 18/11/1973)STRISCIUGLIO GIUSEPPE

(Bari, 10/02/1956)

COSTRUIAMOIL COMUNEBAVARO ROSALBA

(Bisceglie, 16/11/1964)DEPALMA RAFFAELE

(Terlizzi, 13/12/1984)GIORDANO GIUSEPPE

(Pignola, 19/03/1950)LOPOPOLO GIOVANNI

GIROLAMO

(Molfetta, 19/04/1952)MALDARELLA

MASSIMILIANO

(Bari, 20/11/1991)MARZANO NICOLA

(Bari, 03/12/1959)MASTROVITI SABINA

(Molfetta, 31/12/1972)NARDOMARINO CIRO

(Giovinazzo, 27/05/1956)PANSINI ANTONIA

(Molfetta, 10/10/1963)PATERNÒ SERENA

(Napoli, 19/01/1981)PISCITELLI MAURIZIO

(Giovinazzo, 31/08/1965)

GIOVINAZZOCITTÀ DEL SOLE

FUSARO VINCENZO

DETTO ENZO(Molfetta, 16/10/1975)

BATTISTA TOMMASO

(Bari, 29/05/1976)BOLOGNA FELICE

(Giovinazzo, 09/03/1963)CARLUCCI RAFFAELE

(Molfetta, 17/12/1974)CARRIERI DOMENICO

(Giovinazzo, 09/08/1966)DE MUSSO GIUSEPPE(La Spezia, 21/06/1976)

FAVUZZI DOMENICO VITO(Molfetta, 08/01/1956)LABELLARTE VITo

(Giovinazzo, 02/02/1964)LEALI GIANCARLO(Andria, 21/10/1975)

NISIO LUIGI (Giovinazzo, 31/05/1948)

PALADINO MARIANNA

(Terlizzi, 21/07/1983)PALMIOTTO VALENTINA

(Bari, 15/04/1983)SOLLECITO MICHELe

(Bari, 29/04/1983)SPERA GIUSEPPE

(Terlizzi, 04/01/1982)STALLONE NATALE

(Giovinazzo, 25/12/1962)TURTURRO FELICIA

(Giovinazzo, 16/02/1972)

PDCAMPOREALE GIOVANNI

(Bari, 05/12/1973)COLALUCE ANGELO(Giovinazzo, 16/12/1956)

DELVECCHIO ANTONIO(Bari, 30/09/1975)

DEPALO GIUSEPPE(Bari, 08/05/1973)

DRAGO MICHELEARCANGELO

(Molfetta, 24/10/1964)FIORENTINO ANGELA

RAFFAELLA(Giovinazzo, 14/07/1945)

LOPRAINO MICHELE(Giovinazzo, 24/06/1958)MAGLIA GIOVANNA

(Catania, 26/11/1959)MASSARI NICOLA

(Bari, 07/06/1954)RESTIVO MARIA(Caserta, 08/06/1954)

SERRONE CAROLINA(Bari, 13/09/1956)

SICOLO FILOMENADETTA FILLY

(Giovinazzo, 14/05/1949)STUFANO COSMO DAMIANO

DETTO MIMMO(Giovinazzo, 13/02/1955)

TEMPESTA PASQUALE(Giovinazzo, 04/06/1948)TURTURRO PIETRO(Giovinazzo, 07/02/1961)VISCOSO GAETANO

(Bari, 29/01/1977)

Candidato sind

LIA DAGOST

ITALIA DEI VALORIBONVINO FILIPPO

(Giovinazzo, 19/05/1955)ABBADESSA

FRANCESCO PAOLO

(Bitonto, 28/12/1972)ARBORE ALFONSO(Molfetta, 15/07/1970)BARRESI IGNAZIO

(Molfetta, 03/10/1983)CARBONARA CAMILLA

(Bitonto, 09/08/1977)CARRIERI

PAOLA CORSIGNANO

(Terlizzi, 29/06/1978)CIARDI ALESSANDRO

(Terlizzi, 07/05/1982)DITERLIZZI ROBERTO

(Molfetta, 05/06/1973)LAZZARO FRANCESCO

(Giovinazzo, 11/10/1959)MARCOTRIGGIANO

TOMMASO

(Bari, 10/11/1965)MILELLA NUNZIO

(Giovinazzo, 06/03/1965)RESTAINO CORSIGNANA

(Giovinazzo, 11/03/1955)Sasanelli Nicola (Bari, 18/08/1983)

TURTURRO FILOMENO FABIO (Molfetta, 16/05/1987)

TURTURRO GAETANO

(Bari, 18/06/1976)VALENTINI ALBERTO

(Fasano, 23/02/1958)

D

A

B

N

R

S

MPA - NUOVA

GIOVINAZZO - PSISPADAVECCHIA MICHELE

(Giovinazzo, 20/06/1954).BAVARO SERGIO

(Bisceglie, 02/01/1975)CAPUTI ANGELO

(Giovinazzo, 25/03/1962)CORTESE FILIPPO

(Bari, 01/11/1986)DEPALMA CARLO (Terlizzi, 17/11/1976DEPALMA SAVINO

(Giovinazzo, 27/08/1943)FIORENTINO DOMENICO

(Bisceglie, 25/05/1980)FIORENTINO SPERANZA

(Bari, 02/06/1967)GADALETA MARGHERITA

(Molfetta, 06/10/1957)LASORSA DANIELE

(Bari, 23/07/1987)MILILLO ERICA ANGELA

(Terlizzi, 01/08/1984)NOBILE LUIGI

(Giovinazzo, 15/02/1948)RICCARDI BEPPE

(Molfetta, 06/03/1976)RUCCI SAVINO ALBERTo

(Bari, 27/06/1986)SCIANCALEPORE ANGELO

(Molfetta, 26/04/1958)DEL MEDICO NICOLA

(Terlizzi, 11/12/1982

TUTTI I 230

AL CONSIGLI

Candidato sindaco

SANTO RESTIVO

Candidato sindaco

TOMMASO DEPALMA

MODERATI E POPOLARI

SPADAVECCHIA CLAUDIO(Giovinazzo, 25/06/1964)BAVARO GIUSEPPINA

(Bisceglie, 26/02/1968)CAVALIERE ALESSANDRO

(Napoli, 26/05/1976)CERVONE FRANCESCO

(Bari, 25/10/1971)CIRILLO MICHELE(Terlizzi, 21/03/1980)DEPALO ISABELLA(Molfetta, 17/06/1977)

FOLINO GALLO FIORELLO (Massaya – Eritrea, 28/09/1948)

LACAVALLA SERGIO(Bisceglie, 05/09/1972)

MAGALETTI FRANCESCO(Bari, 03/12/1982)

MASTRAPASQUA GIUSEPPE(Bisceglie, 08/12/1972)

POLITI ANGELO(Giovinazzo, 24/08/1970)

STUFANO ROSARIA(Bari, 08/08/1973)VERO ANTONIO

(Giovinazzo, 05/07/1976)ZAMBETTI CAMILLA

(Bari, 12/10/1967)

MOVIMENTO CIT

GIOVINAZZANDRIANI ANGELO (Molfetta, 09/05BUFANO GENNARO (Bari, 27/09/195CAGNETTA CHIARA (Molfetta, 17/09CIANNAMEA LUANA (Molfetta, 19/0FANIZZI LUIGI (Lugo, 08/04/1957)LASORSA SARA MARIA (Molfetta, 16/LOBASSO ANTONIO (Bari, 30/03/197NATALICCHIO PAOLO (Molfetta, 03/PARISI FLORA (Bari, 17/10/1985)PECORELLA ANTONIO (Molfetta, 12SALA DANIELA (Montagnana, 22/07/1SCHINO DONATO (Molfetta, 16/07/1SIMONE DOMENICO (Terlizzi, 10/07SIFO MICHELE (Bari, 05/05/1962)SIRACUSA SAVINO (Giovinazzo, 19/06TURTURRO LUIGI (Bari, 23/05/1956)

Page 15: LA PIAZZA DI GIOVINAZZO MAGGIO 2012

15 MAGGIO 2012

CIALEZIONI

0 CANDIDATI

O COMUNALEdaco

TINODEMOCRATICI

PER LIAAMATO MARTA MARIA(Giovinazzo, 24/04/1963)

ANDRIANI LUIGI(Bari, 28/01/1970)ANNESE LUIGi

(Molfetta, 03/06/1953).BINETTI GIUSEPPE(Molfetta, 12/07/1942)

OCHICCHIO VINCENZO(Giovinazzo, 04/05/1960)DE PALMA ANTONIO (Molfetta, 07/05/1956)

De Palma Maria Teresa(Molfetta, 12/10/1990)

DEPALMA UMBERTO(Giovinazzo, 21/08/1947)DI TURI EMANUELE

(Bari, 24/06/1966)FIORENTINO TERESA(Giovinazzo, 18/02/1959)LA FORGIA GIOVANNi

(Molfetta, 21/01/1969)NATALICCHIO ANTONIO

DETTO ANTONELLO (Bisceglie, 21/09/1964)

RAGNO LUCA GIOVANNI(Barletta, 21/12/1967)

STERLACCI GIUSEPPE(Terlizzi, 14/10/1986)

STUFANO GIANFRANCO(Bari, 18/06/1979)

TURTURRO LUIGI(Bisceglie, 29/08/1973)

candidato sindaco

ANTONIO GALIZIA

MOVIMENTO POLITI-CO SCHITTULLI

BAVARO MARIANGELA(Bisceglie, 11/04/1966)

CAMPOREALE MARIA GRAZIA(Bari, 27/05/1971)

CARANO EMANUELE(Molfetta, 19/04/1991) CARRIERI LAURA

(Molfetta, 11/11/1987)CIRASOLA CARLO(Bari, 18/09/1961)

CORTESE MICHELE(Giovinazzo, 12/04/1955)D’AMATO VINCENZO(Giovinazzo, 13/03/1955)

DEPALMA VITO ANTONIO(Bari, 26/04/1977)FANELLI VITO

(Giovinazzo, 26/02/1963)GIALLONARDO ANGELICA

(Molfetta, 12/05/1978)ILLUZZI GIUSEPPE

(Giovinazzo, 20/04/1949)PAPAPICCO DANIELE (Molfetta, 29/08/1969)PARATO MORENA

(Bari, 04/09/1984)REMINE ANTONIA (Bitonto, 13/02/1971)

STUFANO PASQUALE (Giovinazzo, 14/05/1943)VALENTE MICHELE (Molfetta, 21/08/1974)

IO SUDMAGARELLI PANTALEO

DETTO LEO (Molfetta, 18/08/1955)

ALLEGRETTI FRANCESCO (Bitonto, 21/07/1957)AMOIA GIUSEPPE(Terlizzi, 21/06/1980)

DE GIGLIO GIOVANNI INSCIVETTI

(Bari, 03/10/1976)DEBARI AGOSTINO(Molfetta, 29/05/1979)

DEL GIUDICE GIOVANNI DETTO GIANNI DELVI

(Bari, 09/09/1970)FIORENTINO MICHELE

(Bari, 27/09/1982)MARZELLA VINCENZO

(Bari, 19/04/1980)MEZZINA MICHELE(Molfetta, 09/07/1956)MOREA GAETANO

(Bari, 02/06/1969)PISCITELLI ISABELLA IN

ZONNO(Bari, 21/01/1979)

PIZZUTILO GIUSEPPE DETTO PINO

(Bari, 10/07/1956)PUGLIESE GIUSEPPE

(Bari, 22/07/1971)TATTINI CINZIA

(Bologna, 05/06/1965)TRAETTA SAVERIO

(Molfetta, 18/02/1971)VINO FRANCESCO(Terlizzi, 04/01/1952)

FUTURO ELIBERTÀ:

DOLCIAMORE FRANCESCODETTO DOLCETTO

(Giovinazzo, 04/03/1952)BAVARO VITO

(Polignano a Mare, 11/05/1962)BUFO MARIANNA(Terlizzi, 10/02/1987)

CANNATO GIOVANNI(Bari, 16/04/1977)

CAPASA ANTONIO(Mesagne, 20/05/1978)

CASTRO ANNA (Molfetta, 24/05/1979)D’ANIELLO DANILO

(Giovinazzo, 01/06/1968)DEL ROSSO FRANCESCA

(Molfetta, 18/07/1956)DERASMO RAFFAELE

(Vieste, 06/12/1966)FERRERI CARMELA(Afragola, 28/02/1968)

FIORENTINO MICHELE (Terlizzi, 17/01/1982)Labombarda Grazia (Bari, 16/08/1965)

LANZA GENNARO DETTORINO

(Marturin – Venezuela, 24/12/1960)SIVO MARIA ANNA

(Bari, 02/06/1970)SPADAVECCHIA VINCENZO

(Bari, 02/09/1973)SOLLECITO VANESSA

(Bari, 30/07/1977)

0 CANDIDATI

O COMUNALEUDC

ERRICO ANTONIO

(Bari, 27/08/1977)ILLUZZI MARIA LUCIA DETTA

LUCIA

(Terlizzi, 09/12/1982)BAVARO FRANCESCO

(Bitonto, 02/03/1973)ILLUZZI GAETANO

(Terlizzi, 28/03/1986)POLISENO MARIA DOMENICA

DETTA INA

(Putignano, 06/12/1943)MONTELLI ANTONIO

(Mottola, 02/11/1958)PALERMO CARMINE

(Bari, 06/10/1962)ROTONDELLA SEBASTIANO

(Molfetta, 10/12/1957)ROMEO EMANUELE DETTO

MANUELITO

(Bari, 07/11/1971)BOTTALICO FRANCESCO

(Bari, 12/11/1986)DELLE NOCI CARMELA ESTER

DETTA ESTER

(Bari, 30/05/1992)CARDONE MARIA SIMONA

DETTA SIMONA

(Bari, 29/10/1976)LA ROCCA ROBERTO

(Molfetta, 26/03/1966)ABBASCIANO CHIARA

(Bari, 28/10/1981)CAPASSO NUNZIA

(Chiaiano ed Uniti, 13/06/1975)MASTRO ALESSANDRO

DETTO SANDRO

(Taranto, 27/05/1971)

Candi-

dato

sindaco

PIETRO

SIFO

TTADINO PER

O5/1973)4)/1964)8/1979)

/05/1978)8)

/08/1944)

2/12/1977)1969)978)

7/1985)

6/1958)

GIOVINAZZOCITTÀ

D’A...MAREGASPARRE FILIPPO

(Bari, 15/12/1985)SARACINO IVANO

(Molfetta, 27/01/1979)DE GENNARO LUCREZIA

(Bisceglie, 29/10/1991)CASABURI MARIANO

AMBROGIO(Bari, 28/04/1984)

DEMARTINO MARIANO

(Terlizzi, 11/01/1983)VASCIAVEO ANTONELLA

(Terlizzi, 26/08/1986) BOCCASSINI ANGELA

(Terlizzi, 07/04/1983)PANUNZIO COSIMO

FLAVIANO (Molfetta, 10/10/1975)

DE LUCIA MARIATERESA

(Molfetta, 01/09/1978)BUFANO GAETANO

(Bari, 25/07/1984)PISCITELLI ANGELO(Molfetta, 08/11/1987)

MARZIANI ANTONIO

MARIA(Bari, 11/08/1981)

AMOIA PASQUALE

(Molfetta, 10/07/1972)ALTOBELLO VITO

(Modugno, 09/08/1982)CAPORALE GIUSEPPE

(Bari, 20/03/1975)LOBASSO SAVINO

(Terlizzi, 19/07/1982)

PDLAMOIA GIUSEPPE

(Molfetta, 18/07/1978)AMORISCO FRANCESCO

(Giovinazzo, 03/10/1957)BRESCIA SELENA

(Monopoli, 28/11/1972)CAMPOREALE TERESA

(Giovinazzo, 30/08/1951)COPPOLA VITTORIO

(Terlizzi, 15/04/1985)DEPALO GAETANO

(Bitonto, 23/07/1975)IANNONE RUGGERO

(Giovinazzo, 02/10/1950)LABOMBARDA PAOLO

(Bari, 22/06/1972)LACALAMITA EMANUELE

(Giovinazzo, 20/08/1963)LA MARTIRE LORENZO

(Bari, 30/11/1982)MARZELLA CESARE

(Bari, 05/10/1982)MINAFRA MARIA

(Bari, 04/01/1979)PISCITELLI LEONARDO

(Giovinazzo, 04/03/1949)PORTA LUCIANA

(Molfetta, 01/08/1984)SASSO SERGIO

(Corato, 12/05/1972)STUFANO ROSSANO

(Molfetta, 26/04/197)

Page 16: LA PIAZZA DI GIOVINAZZO MAGGIO 2012

16

MICHELE

LOPRAINO, 53

ANNI, CONIUGATO, DI

GIOVINAZZO. GIÀ

CONSIGLIERE COMU-

NALE, CREDE NELLA

CENTRALITÀ DEL CIT-

TADINO NELL’AZIONE

AMMINISTRATIVA E

NELLA POLITICA VIS-

SUTA COME SERVIZIO

E NON COME PRIVI-

LEGIO. DA 5 ANNI

VICINO SEMPRE ALLA

GENTE PER MEGLIO

COMPRENDERE LE

LORO

PROBLEMATICHE

QUOTIDIANE. DELE-

GATO PER L’ENTE

COMUNE NELL’ORGA-

NIZZAZIONE DI SPE-

CIFICI CORSI CHE

HANNO CONSENTITO

AGLI OPERATORI DEL

COMPARTO AGRICOLO

IL RILASCIO DI 180

PATENTINI

FITOSANITARIO PER

L’UTILIZZO, L’ACQUI-

STO, IL TRASPORTO

E LA DETENZIONE IN

CAMPO AGRICOLO ED

EXTRA AGRICOLO DI

PRODOTTI CLASSIFI-

CATI TOSSICI, MOLTO

TOSSICI O NOCIVI.

MICHELE LOPRAINO

VUOLE DIRE RISPET-

TO, DISPONIBILITÀ,

FIDUCIA!

DELEGAELEGAELEGAELEGAELEGATTTTTOOOOO DDDDDALALALALAL SINDINDINDINDINDAAAAACOCOCOCOCO AAAAA RAPPRESENTRAPPRESENTRAPPRESENTRAPPRESENTRAPPRESENTAREAREAREAREARE GLIGLIGLIGLIGLI INTERESSIINTERESSIINTERESSIINTERESSIINTERESSI DELDELDELDELDEL

COMUNEOMUNEOMUNEOMUNEOMUNE DIDIDIDIDI GIOIOIOIOIOVINVINVINVINVINAZZOAZZOAZZOAZZOAZZO INININININ SENOSENOSENOSENOSENO ALLALLALLALLALL’ASSOCIAZIONESSOCIAZIONESSOCIAZIONESSOCIAZIONESSOCIAZIONE NAZIOAZIOAZIOAZIOAZIO-

NNNNNALEALEALEALEALE CITTÀITTÀITTÀITTÀITTÀ DELLDELLDELLDELLDELL’OLIOLIOLIOLIOLIO. DAAAAA SEMPRESEMPRESEMPRESEMPRESEMPRE IMPEGNIMPEGNIMPEGNIMPEGNIMPEGNAAAAATTTTTOOOOO NELLANELLANELLANELLANELLA SALSALSALSALSAL-

VVVVVAAAAAGUGUGUGUGUARDIAARDIAARDIAARDIAARDIA DELDELDELDELDEL PRPRPRPRPROPRIOOPRIOOPRIOOPRIOOPRIO AMBIENTEAMBIENTEAMBIENTEAMBIENTEAMBIENTE EEEEE NELLANELLANELLANELLANELLA TUTELATUTELATUTELATUTELATUTELA DELLADELLADELLADELLADELLA

QQQQQUUUUUALITÀALITÀALITÀALITÀALITÀ DEIDEIDEIDEIDEI PRPRPRPRPRODOODOODOODOODOTTITTITTITTITTI TIPICITIPICITIPICITIPICITIPICI LLLLLOCALIOCALIOCALIOCALIOCALI PPPPPARARARARARTECIPTECIPTECIPTECIPTECIPANDOANDOANDOANDOANDO AAAAA FIANCOFIANCOFIANCOFIANCOFIANCO

DEIDEIDEIDEIDEI FRANTFRANTFRANTFRANTFRANTOIANIOIANIOIANIOIANIOIANI EEEEE DEIDEIDEIDEIDEI PRPRPRPRPRODUTTODUTTODUTTODUTTODUTTORIORIORIORIORI LLLLLOCALIOCALIOCALIOCALIOCALI ALLEALLEALLEALLEALLE FIEREFIEREFIEREFIEREFIERE EEEEE AIAIAIAIAI

SALSALSALSALSALONIONIONIONIONI DIDIDIDIDI PUGLIAUGLIAUGLIAUGLIAUGLIA EEEEE DDDDD’ITTTTTALIAALIAALIAALIAALIA.

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17 MAGGIO 2012

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18

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19 MAGGIO 2012

GLI SCRUTATORI? LI SCEGLIAMO NOI!

IL CONTRAPPUNTOdell ’alfiere

La campagna elettorale per l’elezione del nuo-vo primo cittadino ed per il rinnovo del con-siglio comunale si sta svolgendo in un climamolto più calmo e, come oggi di moda, al-l’insegna della sobrietà. Mentre scrivo man-cano ancora tre settimane al primo turno elet-torale e qualche polemica, qualche comizio,sicuramente, contribuirà ad aumentare l’inte-resse dei cittadini per una scelta che, comun-que la si pensi, influirà sulla vita della nostracomunità per i prossimi anni. Certo, il ventodell’antipolitica soffia forte e, sicuramente,renderà più difficile la ricerca del consenso.La percentuale dei votanti, a detta di tutti,sarà più bassa delle ultime elezioni. La crisieconomica, le tasse che hanno superato il li-mite della sopportabilità, una evidente ineffi-cienza di molti apparati dello Stato e, nonultimo ma innanzitutto, i numerosi scandalipolitici terranno lontani molti cittadini dalleurne. Vedremo. In questi giorni le prime pa-gine dei giornali e dei telegiornali sono pienedi vicende poco edificanti. Lo scandalo deifondi del contributo pubblico ai partiti gesti-to dalla Lega Nord per gli sfizi del giovaneBossi, della senatrice Mauro e chissà per co-s’altro. Prima era stato il turno della Marghe-rita, poi confluita nel PD, i cui fondi eranostati utilizzati per acquisti immobiliari, pare, afavore del solo tesoriere Lusi. Anche in que-sto caso gli sviluppi sono imprevedibili an-che perché, trattandosi della sinistra, tutti sonopiù cauti ed abbottonati. Ed ancora la se-quenza di vicende limacciose che hanno coin-volto il nostro presidente regionale Vendola.

Insomma è tutto un fiorire di scandali ed in-chieste e notizie che si rincorrono fomentan-do, com’è normale, il disgusto per i politicie, quindi, per la politica. Il rimedio apparentefumoso è stato individuato dalla sinistra neicodici etici. E’ tutto un fiorire di iniziative.L’ultima, in ordine di tempo, la Carta di Pisa.Presentata in pompa magna a Giovinazzo allapresenza di tutto il notabilato della sinistragiovinazzese dal PD al SEL. Belle parole, af-fermazioni nette che non ammettono appel-lo, propositi cristallini quanto commoventi.Il sindaco Natalicchio e l’assessore Stufano sisono fatti garanti dell’applicazione dei detta-mi del codice etico. Sono certo che, impe-gnati nella campagna elettorale, non avrannoavuto modo di leggere l’articolo 16, della Car-ta, nel punto in cui recita «Deve altresì incorag-

giare e sviluppare ogni provvedimento che favorisca la

trasparenza delle sue competenze, del loro esercizio e

del funzionamento dei servizi di cui ha la respon-

sabilità». Non si spiegherebbe la decisioneadottata dall’amministrazione di centro si-nistra di procedere alla nomina diretta de-gli scrutatori non con il sistema adottato,ormai stabilmente, del sorteggio. Niente dipenalmente perseguibile e rilevante ma, con-verranno i lettori, non edificante se si fan-no pubblici appelli alla trasparenza propriadella sinistra da contrapporre al becerumeclientelare del centro destra. Ecco, parole,parole, parole. Un po’quelle che tutti, pe-raltro, pronunciano nei più o meno affol-lati comizi ed incontri che si intensifiche-ranno nei prossimi giorni. Programmipirotecnici per risollevare Giovinazzo dalgrigiore attuale in cui è precipitata perl’insipienza e immobilismo del locale cen-tro sinistra. Programmi con le promessepiù assurde e fuori dal contesto di una crisigenerale che dovrebbe indurre ad una so-brietà, tanto sbandierata ma non applicatanella sostanza, anche nel proporre progettiirrealizzabili. Oltre alla moda dei codici eti-ci violati dagli stessi che li strombazzanoecco il totem del programma avanzare contoni tribunizi. Dal sito della città assolata edormiente ecco concretizzarsi il sole del ri-sveglio. Tutto bello ed attraente ma senzaspiegare con quali risorse finanziarie siconcretizzerà il lungo elenco di novità.Ovviamente anche i «nuovi politici» del solegiovinazzese si sono dotati del codice eticocosì non sfigurano al confronto con la sini-stra. A ben vedere l’influenza della sinistrasullo schieramento degli autodefinitisi «nuo-vi» è evidente. Oltre al codice etico, il solitospreco di parole e l’utilizzo diffuso di can-didati riconducibili all’area moderata chesottrarranno voti al centro destra favoren-do di fatto il centro sinistra. Il tutto all’inse-gna della novità, discontinuità emoralizzazione e chi più ne ha ne metta.Anche se incontri ri-servati, poi smasche-rati dai partecipantialla ricerca della no-torietà, e pranzi variappaiono più da po-litica vecchiamanierache «nuova» politica.Ma tant’è, dobbia-mo accontentarci.Accontentarci di uncentro destra a cui si

sono uniti i reduci di altre candidature asindaco svanite ben al di là delle giustifica-zioni addotte ma legate, come sempre ecome al solito, dall’unica vera ragione, ilconsenso. E tutti insieme appassionata-mente nella convinzione che la somma si-gnifichi vittoria. E poi? Poi vedremo….Alcuni candidati erano esponenti di spic-co nell’amministrazione di centro sinistrasino a pochi mesi or sono. Va beh, nonsarà la prima ed ultima volta che questoaccade e, ne sono sicuro, accadrà. E’ trop-po sperare che non accada più al di là deitanto reclamizzati codici etici? E così ve-dremo dopo il primo turno cosa succe-derà. Perché al di là delle parole d’ordinedichiarate dai palchi e dalle tribunette, siandrà al secondo turno ed allora sarà an-cora più divertente cogliere le acrobazieverbali per giustificare gli accordi presi insegreto o alla luce del sole. Sarà divertentee un po’ sconfortante per chi avrà fattoeccessivo uso di parole in libertà. AbrahamLincoln diceva «Meglio tacere e passare per idio-

ta che parlare e dissipare ogni dubbio». Molti suipalchi hanno parlato di cultura, ed io nonvolendo sfigurare al cospetto di così ele-vate intelligenze ho cercato la citazione piùadatta. Buon voto a tutti. Evviva!

[email protected]

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20

Nome e cognome sulla tua carta di identità:- Santo Restivo;- Lia Dagostino- Tommaso Depalma- Pietro Sifo- Antonio GaliziaSoprannome:(Restivo): Nessuno(Dagostino): U’ mninn(Depalma): Sardella(Sifo): Nessuno(Galizia): Il Maresciallo di GiovinazzoNumero di candele che avevi sulla tua ultima torta dicompleanno:(Restivo): 56(Dagostino): 44(Depalma): Una! Ma ne rappresentava 44(Sifo): 56(Galizia): 57Segno zodiacale:(Restivo): Bilancia(Dagostino): Sagittario(Depalma): Leone(Sifo): Cancro(Galizia): ScorpioneSquadra del cuore:(Restivo): La Nazionale italiana(Dagostino): La Nazionale Italiana(Depalma): Milan, ma quest’anno con ascendente Juve. Unamico come Conte vale molto di più.(Sifo): Inter(Galizia): InterChi è Santo Restivo?(Dagostino): E’ il riflesso di una sinistra che condivide di fattoi programmi del PD ma che, in questa tornata elettorale, nonha voluto cominciare un confronto sui programmi, che avrebbeevidenziato più segni di accordo che di divisione, ma si è permesi impegnata a cercare a tutti i costi ragioni di distacco, asollevare pregiudiziali su pregiudiziali, riproponendo all’infini-to una discussione sugli orizzonti ideali e sulle persone ideali,perdendo di vista che l’obiettivo non è la politica in astratto,ma è l’agire politico nella storia dei nostri giorni. D’altronde,anche l’esperienza di governo di Nichi Vendola vive di oriz-zonti ideali e di mille sofferenze concrete.(Depalma): Una brava persona che se si fosse fidata un po’piùdi noi, avremmo potuto lavorare in sintonia. Chissà non acca-

da in futuro...(Sifo): Un amico(Galizia): Un amicoChi è Lia Dagostino?(Restivo): Una seria professio-nista(Depalma): Una bravapersona che non co-nosce bene i suoi«compagni di viag-gio», costretta ad i f e n d e r el’indifendibileusando lestesse pro-t e r v eargomentazioni dei suoitutor..( S i f o ) :Una col-lega(Galizia):Non hoil piace-re di co-noscerlaChi èTommasoDepalma?(Restivo): Unbravo impren-ditore, amanted e l l o

di SergSPECIALE

Page 21: LA PIAZZA DI GIOVINAZZO MAGGIO 2012

21 MAGGIO 2012

sport e mio amico.(Dagostino): E’ una proposta politica astuta

che ammicca agli elettori, perchèsfrutta maliziosamente l’idea del-

la crisi dei partiti per cattura-re l’attenzione dei più di-

stratti che non riesconoad andare oltre la

facciata. In realtàsotto la patina di

una apparentenovità, si ce-

lano le so-lite logi-che ed ilc o n -c e n -t ra tod iespe-rien-z epoliti-che giàs u p e -r a t e .Per un

v e r s o ,l’idea risa-

lente avent’anni fa,

dimostratasiassolutamentefallimentare,

del politico/imprenditore, il cui cattivo esempio ed operato, alivello nazionale, è ancora fresco nella nostra memoria e cheancora oggi stiamo scontando ad un prezzo assai elevato. Peraltro verso, l’idea di superare la dicotomia tra destra e sinistra,ostentando, per il solo fatto di enunciare in astratto questa teo-ria, una presunta capacità di buon governo: cosa che richiamainevitabilmente alla memoria le mitologie dalla Lega di cui inquesti giorni vediamo naufragare ogni utopistico progetto, nelpiù solito e bieco interesse personale. Per altro verso ancora, lacollegata idea di legittimare, come nuova via maestra, il più pe-ricoloso trasformismo politico (si sono tentate alleanze dal SELal PdL) in nome della altrettanto pericolosa assenza di una ideo-logia.(Sifo): Imprenditore(Galizia): Un amicoChi è Pietro Sifo?(Restivo): Mio coetaneo e amico(Dagostino): Una manifestazione di disagio, con contenuti am-ministrativi di difficilissima individuazione.(Depalma): Una brava persona con l’hobby di sentirsi «Cesare»l’Imperatore(Galizia): Un altro amico ed anche ex collegaChi è Antonio Galizia?(Restivo): Giovinazzese di adozione come me e, per quantopoco lo conosco, una brava persona.(Dagostino): Il fallimento del centrodestra che dimostra tutta lasua difficoltà a trovare il suo candidato. Il Partito della Libertà –sottolineo ‘libertà’ – sposa l’ immobilismo dell’ancien regime’ epunta su un (sino a ieri) militare in servizio nel paese e sulle suerigide logiche da caserma. E’ la rappresentazione plastica di unascelta che mira solo a fare numeri , non certo a fare buonapolitica per il paese. Ad un tempo, forse, una ragione di imba-razzo per l’Arma.(Depalma): Una brava persona che poteva fare qualcosa di me-glio.(Sifo): Un brava personaCosa salvi e cosa butti della passata amministrazione?(Restivo): I primi 5 anni. Da dimenticare gli ultimi 3!(Dagostino): Ogni amministrazione si prefigge il meglio per lacittà e questo meglio di giorno in giorno si sposta sempre piùavanti, in considerazione anche dei tempi in cui si vive e dellemutate progressive esigenze del paese. Io ho guardato i contieconomici dell’amministrazione uscente. Di fronte alla peggio-re crisi economica del dopoguerra e nel deserto degli investi-menti privati ha dato alla città circa 100 milioni di opere e servi-zi, senza chiedere aumenti dei tributi. Dopo 10 anni di commis-sari, ha garantito l’amministrazione democratica. Ha corretto la

gio PisaniE ELEZIONI

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22

PRUDENTEPANE CALDO - FOCACCE - PIZZETTE

- CALZONI DI CIPOLLA - PIZZE RUSTI-

CHE - BISCOTTI - PASTICCERIA DA

FORNO

PANIFICIO PRUDENTE NATALE E FIGLI S.N.C.VIA BITONTO, 52 - GIOVINAZZO TEL. 080/3944257

VIA TEN. DEVENUTO, 100 GIOVINAZZO TEL. 080/3945137

programmazione urbanistica. Ha costruito un efficace sistema diwelfare locale. Ha difeso la scuola pubblica dagli assalti dellaGelmini. Ha costruito canali di finanziamento per le filiere del-l’agricoltura, della pesca e del turismo. Ha fatto sicuramente bene.Non c’è nulla da buttare. C’è, invece, tanto ancora da fare, tenen-do conto degli scenari attuali, italiano ed europeo e, come detto,del fatto che ogni giorno il concetto di ‘meglio’ per la città simodifica e si sposta più avanti..(Depalma): Il passato è passato. Ci sono solo macerie e malcon-tento. Criticare non serve a migliorare. Pensiamo al futuro.(Sifo): Meglio non pensare al passato!(Galizia): No comment!Cui prodest tanti galletti fuori dal cortile? A vendersi me-glio dopo il ballottaggio?(Restivo): Certamente producono ulteriore confusione nelle per-sone. Quanto al ‘vendersi’ è bruttissimo verbo…(Dagostino): Il dato dei molti candidati non è in sé un danno. Serispecchiasse la pluralità delle idee, sarebbe un segno di robustez-za della democrazia cittadina. Io credo che, in qualche caso, è soloun errore di valutazione rispetto alle alleanze possibili e alle pro-spettive della propria parte politica. Se, invece, qualcuno pensa diacquisire numeri da spendere in un eventuale tavolo delle trattati-ve in fase di ballottaggio, allora quel qualcuno dimentica che infase di ballottaggio conta la credibilità di ciascuno dei due candi-dati rimasti in lizza, non gli accordi tra le parti politiche.(Depalma): «Affari loro». La nostra linea è chiara. Come si co-mincia così si finisce. E sapete che qualcuno l’abbiamo già man-dato in altri lidi.(Sifo): Spero che non accada!(Galizia): E’ il bello della democrazia. Ci sarebbero volute aGiovinazzo le primarie, strumento di democrazia partecipativa.

Si può tradurre «Giovinazzo, Città del Sole» dall’utopia allarealtà?(Restivo): No, secondo me, al momento, è una traduzione soloteorica.(Dagostino): Dov’è l’utopia? Depalma vuole fare di Giovinazzouna città ‘slow’: è un programma già avviato ed in parte già realiz-

zato dalle amministrazioni precedenti, che va solo continuato.(Depalma): Yes We Can !(Sifo): Preferisco non commentare!(Galizia): Non posso commentare le liste concorrenti. Parlerò pocodegli altri, penso solo al mio programma, al mio percorso chesarà accompagnato mi auguro da tanta gente.

Hai la sensazione che a Giovinazzo serva un sindaco-cara-biniere?(Restivo): Domanda capziosa! Credo che Antonio Galazia ha glistessi diritti previsti dalla nostra Costituzione di ciascun cittadino.Detto questo, mi permetto solo di fare una considerazione sullaopportunità di tale scelta, ripeto rispettabilissima, ma ciò dipendedal grado di sensibilità che ognuno di noi ha.(Dagostino): Nonostante vi siano stati episodi di piccola delin-quenza, non credo che Giovinazzo sia una città insicura e non mipiace che venga descritta in questi termini, oggi, a chiari fini pro-pagandistici. La sicurezza ha strade ben diverse per essere tutelata,che non sono certamente quella della elezione di un carabiniere asindaco, non potendo questi fare oggi, in questi panni, quanto eradi sua competenza fare sino a ieri, nelle giuste vesti istituzionali. Inogni caso è bene non dimenticare l’esperienza assolutamente ne-gativa del sindaco di Roma, Alemanno, che della sicurezza ha fat-to il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale e che ha visto,invece, crescere esponenzialmente l’insicurezza della città durantela sua amministrazione.(Depalma): No. Serve un Sindaco libero di pensare, programma-re, gestire e rilanciare insieme alla propria squadra. Senza COM-PROMESSI !!!(Sifo): Serve solo un buon sindaco!(Galizia): A Giovinazzo serve solo un sindaco!

Il clima politico in cui matura la tua candidatura?(Restivo): La mia candidatura nasce da una scelta di coerenzapolitica.(Dagostino): Un clima di dibattito sereno e democratico, in cui lediverse posizioni hanno trovato una sintesi.(Depalma): La strada ! Le signore che mi chiamano dai balconi

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per incoraggiarmi, i messaggi di stima su Facebook e le tantepacche sulla spalla. Lo sguardo speranzoso dei nostri figli.Per farbene si può essere imprenditori, avvocati, operai...e persino prof.di lettere promossi presidi.L’importante è avere a cuore le sortidel paese.(Sifo): Lo vogliono i cittadini!(Galizia): Il clima è abbastanza sereno.In piazza sarete tutti fratelli, sui palchi armati invece dizappe e coltelli?(Restivo): Per quanto mi riguarda, dal palco, parleremo del futuroche vogliamo per Giovinazzo, del nostro programma. Quindisaliremo ‘armati’ delle nostre convinzioni e dei nostri sogni.(Dagostino): Per il momento, a me interessa parlare della nostraidea della Giovinazzo che verrà. Gli altri candidati, in questa fase,sono avversari politici dei quali cerco di evidenziare ciò che nonmi convince, con riferimento alle loro proposte politiche e am-ministrative, nell’intento di contribuire a fare in modo che gli elet-tori decidano con cognizione di causa. Alla fine, però, sono pron-ta ad accettare serenamente il verdetto delle urne.(Depalma): Spero di no. Io mi sto sforzando di starmene sereno.Tant’è che non ho neanche replicato alle sciocchezze del migliorsindaco del mondo che essendo troppo bravo ha già rinunciatoper vantata superiorità…. Quelle sciocchezze le aveva riferita sullecolonne de La Piazza. Sapete bene di cosa parlo. Non ho volutoinfierire…(Sifo): Non appartiene al mio stile!(Galizia): Ripeto quando detto prima: non oso giudicare gli altri.Non strumentalizzerò la mia professione come arma politica!

Come rimarresti se il tuo antagonista riscuotesse più pub-blico e applausi nei comizi?(Restivo): Ne sarei contento!(Dagostino): Nella democrazia rappresentativa non contano lepiazze, contano le urne. Per altro verso, so bene che nella storianon vince sempre l’idea migliore o più giusta. Quindi,dal punto di vista personale, io ho già vinto, perché conduco labattaglia in cui credo e sostengo quella che, secondo me, è lasoluzione migliore per la nostra comunità.

(Depalma): Gli farei i complimenti. Ma per il momento mi sem-bra che da quel punto di vista non ci sia partita. Però non abbia-mo sentito i comizi di Sifo e Galizia, chissà che poi non ci sor-prendano.(Sifo): Indifferente!(Galizia): Penserei che è una persona più comunicativa di me!

Ti candidi a sindaco perché i politici sono tutti così nega-tivi come li dipinge la gente?(Restivo): No!(Dagostino): Mi candido a sindaco perché la politica è l’unicostrumento che i cittadini hanno per decidere del loro futuro. Mihanno chiesto di fare la mia parte e io non mi sono tirata indie-tro. Comunque attenzione: la crisi delle élites in Italia non riguar-da solo la politica. Riguarda il sistema delle professioni, la pub-blica amministrazione, la magistratura, le forze dell’ordine, l’uni-versità. Questo non vuol dire che non ci siano energie sane. Ilnostro dovere, anche riguardo ai nostri figli, è quello di farleemergere.(Depalma): Avendoli conosciuti in questo frangente, confermoche la maggior parte sono anche peggio di come li immagina lagente. Sono figli di quei partiti rubacchioni e spudorati che stia-mo purtroppo scoprendo giorno per giorno. Però qualche buonesempio c’è ancora.(Sifo): Confermo(Galizia): No, mi candido perché c’è stata una forte richiesta avan-zata da parte della cittadinanza e dai partiti.

Ti sei sottoposto/a al test di verifica delle competenzeamministrative del sindaco?(Restivo): E chi dovrebbe essere il mio esaminatore?(Dagostino): Quella di Antonello era una provocazione. Credoperò che essere competenti in materia sia oggi sempre di più unanecessità, considerate le numerose leggi e procedure cheregolamentano la macchina amministrativa, e che, anche a salva-guardia dell’autonomia del suo giudizio, un sindaco deve averequanto più possibile capacità di formarsi direttamente il suo con-vincimento sul da farsi, se non vuole affidarsi continuamente a

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consulenze esterne e/o essere alla mercè dei suoi presunti consi-glieri.(Depalma): No, ma sono certo di far meglio dell’ultimo e anchedel suo… vicesindaco!(Sifo): Non c’è bisogno, basti vedere il mio C.V.(Galizia): No, ma mi ritengo capace di affrontare la vita ammini-strativa!

Qual è il bilancio partecipativo dei cittadini alla tua cam-pagna elettorale?(Restivo): Siamo appena agli inizi ed è prematuro fare già un bi-lancio!(Dagostino): Il programma del centrosinistra è il frutto di un lun-go lavoro che è partito dalla ricognizione delle procedure in attoe ha tenuto conto delle esigenze e delle prospettive di sviluppodella città così come espresse da un vasto complesso di gruppi.(Depalma): Positivo. Con noi ci sono ‘solo’ i cittadini «normali».Non abbiamo apparati di partito alle spalle. Come ci leggete cosìci scrivete!(Sifo): E’ tutto da scoprire!(Galizia): Ribadisco: esiste una grande spinta dei giovinazzesi afarmi scendere in campo!

Perché ai comizi è presente il solito entourage di gente?(Restivo): Al comizio di presentazione della mia candidatura, fran-camente, non ho notato il solito entourage.(Dagostino): Ho tenuto un solo comizio. Ho visto la piazza pie-na. Che fossero solo addetti ai lavori mi pare improbabile.(Depalma): Vieni ai nostri comizi e troverai gente che non hai maivisto in piazza. Gente che cammina con noi spera in un nuovogiorno, in un nuovo sole!(Sifo): Perché deve fare numero!(Galizia): Tutti voglio visibilità, ma pochi arrivano direttamente

alla gente, quella chiusa in casa e intollerante alla voce politica del-l’oratore.

E i giovani, le famiglie, gli anziani che fine hanno fatto?(Restivo): E’indubbio che paghiamo lo scotto della mala politica,non solo a livello locale.(Dagostino): Sono rappresentati nel nostro programma ed eranoben rappresentati al comizio.(Depalma): Ti sbagli. Ci sono sempre facce nuove che si somma-no agli «affezionati». Però tu non sei mai venuto.(Sifo): Sono stanchi di sentire la solita minestra!(Galizia): Ai giovani abbiamo riservato una lista tutta loro:«Giovinazzo d’amare». Le famiglie, gli anziani sono il cuore pul-sante del nostro cammino. Senza loro non c’è futuro. Senza loronon saremmo nemmeno qui a parlare del domani!

Per il numero dei candidati a sindaco c’è il rischio che lavittoria dell’eletto altro non sarà se non una vittoria di Pirro?(Restivo): No, non credo!(Dagostino): Nel caso del centrosinistra lo escludo. C’è un nucleosolido, che ha già dato buona prova.(Depalma): Non mettiamo il carro davanti ai buoi. Sono certo chequalcuno stavolta sbaglierà i suoi ‘soliti’ conti.(Sifo): Mi auguro che la gente faccia la scelta più giusta!(Galizia): In una democrazia partecipata bisogna accettare il pen-siero di tutti. Sbaglia chi pensa che sarà però una vittoria di Pirro!La legge elettorale conferirà al sindaco vincente una maggioranzasolida.

Come mai tra i tanti movimenti politici che spuntano comefunghi non c’è quello del Movimento a 5 stelle di BeppeGrillo?(Restivo): Domanda che non mi sono mai posto. Sono senza ri-

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sposta.(Dagostino): Il qualunquismo a Giovinazzo ha preso altre strade.(Depalma): La nostra è una creatura esclusivamente locale. Con-divido con Grillo la critica verso i partiti. Ci mancava solo la Legae hanno beccato pure loro con le mani nella marmellata. Da que-sto punto di vista c’è assoluta Par Condicio. Come diceva Benigniin Jonny Stecchino «è tutto un magna magna».(Sifo): Perché lo chiedi a me e non ai grillini?(Galizia): Ci doveva pensare Beppe Grillo?

Global o no global?(Restivo): Non sono un manicheo. Credo che bisogna semprevalutare e analizzare il problema e poi decidere liberamente.(Dagostino): La globalizzazione deve essere riempita di contenuti.Quella della finanza non mi piace. Credo in quella dei non privile-giati. Mi spendo per un mondo più aperto e più equo.(Depalma): Sono per le cose che ritengo giuste. Anche i no globalhanno delle ragioni, ma spesso le fanno valere con metodi chenon accetto.(Sifo): Global(Galizia): Ormai non si può più non accettare una societàglobalizzata.Chi disse «Le mogli dei politici fanno tutte beneficenza.Hanno il senso di colpa per tutto quello che rubano i mari-ti»?(Restivo): Non sono un cultore di detti e proverbi(Dagostino): Allora sarete d’accordo con me se dico che è il mo-mento di lasciare che le mogli amministrino direttamente.(Depalma): Non voglio addentrarmi in queste vicende. Io nonsono politico, ma anche noi nel nostro piccolo facciamo benefi-cenza.(Sifo): Non è il mio caso. Benigni spara sempre sul mucchio!(Galizia): Non penso che Benigni conosca tutte le mogli dei mariti

impegnate nel mondo del «volontariato». Esiste anche un tessutopolitico-sociale sano dove mariti e mogli fanno Politica.Film preferito?(Restivo): Mission con Robert De Niro(Dagostino): La vita è bella(Depalma): Nuovo Cinema Paradiso e lo tengo per tutta la vita.(Sifo): Via col Vento!(Galizia): Il gladiatoreUn quotidiano. Solo uno!(Restivo): Il Fatto Quotidiano(Dagostino): Il Corriere della Sera(Depalma): La Gazzetta dello Sport ma senza troppo interesse.(Sifo): La Gazzetta del Mezzogiorno(Galizia): Il Sole 24 oreProgramma televisivo?(Restivo): Report(Dagostino): Ballarò(Depalma): Quasi nessuno perché non ho tempo per la tv. Disicuro un telegiornale al giorno, lo guardo.(Sifo): Il Commissario Moltalbano(Galizia): L’ultima parolaUn libro, solo uno!(Restivo): Isole nella corrente (libro postumo di E. Hemingway)(Dagostino): Il cacciatore di Aquiloni(Depalma): Enrico IV(Sifo): La Casta(Galizia): I Promessi SposiUno scrittore, solo uno!(Restivo): E. Hemingway(Dagostino): Hosseini(Depalma): Pirandello(Sifo): Sergio Rizzo(Galizia): Alessandro Manzoni

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Vizio peggiore?(Restivo): Accanito fumatore(Dagostino): Testardaggine(Depalma): Bisognerebbe chiederlo a mia moglie. Credo quellodi non saper dire di NO!(Sifo): Nessuno(Galizia): TestardagginePregio migliore?(Restivo): Determinazione e coerenza!(Dagostino): Saper ascoltare.(Depalma): Credo quello di non saper dire di NO!(Sifo): Bontà verso il prossimo!(Galizia): DisponibilitàHai devoluto 10 euro a Santoro per il suo «Servizio pubbli-co?»(Restivo): No(Dagostino): No(Depalma): No. Non sapevo neanche che Santoro faceva la col-letta.(Sifo): No(Galizia): Se davvero Santoro facesse «Servizio pubblico» senzaintenti personalistici avrei nel mio piccolo contribuito alla realiz-zazione del programma televisivo. Invece è stato silurato nell’ulti-ma trasmissione del 29 marzo anche dagli operai disperati diFincantieri.Ti sei scaricato/a il video hot di Belen Rodriguez?(Restivo): No(Dagostino): Ovviamente no. Riformula la domanda.(Depalma): No, perché non sarei neanche capace di fare ildownload. Però rimane una bella ragazza che fra qualche annoce la saremo dimenticata. Ricordate Megan Gale?(Sifo): Non guardo dal buco della serratura, non amo le sconcezze!(Galizia): Non so chi è Belen Rodriguez…Sei cattolico/a?

(Restivo): Sì(Dagostino): Sì(Depalma): Sì, convintamene!(Sifo): Sì(Galizia): Sono cristianoPerché Dio e tutti i Santi ogni tanto vanno in ferie?(Restivo): Si purificano per noi di tutte le nefandezze di cui sia-mo capaci.(Dagostino): Padre Pio diceva che il disegno divino è come latela di una ricamatrice e che gli uomini sono sotto la tela e neguardano il rovescio, vedendo affastellarsi in modo disordinatoe sgradevole i fili ed i colori. Dal diritto, il disegno è chiaro,ordinato e bellissimo. Bisogna fidarsi del disegno di Dio ed ac-cettarlo anche se è apparentemente incomprensibile e difficileper l’uomo perché esso viaggia molto al di sopra della mente diun uomo e non può essere contenuto nella mente di un uomo.(Depalma): Non ci credo! Loro ci sono sempre!(Sifo): Chiedilo a loro(Galizia): Noi non veniamo mai abbandonati da Dio e dai Santi.Le difficoltà terrene non sono mai più grandi di noi. Se c’è fede,una via di uscita c’è sempre!In queste votazioni ci saranno più buoni della spesa, piùbuoni della benzina o… più buoni a nulla?(Restivo): Mi auguro nulla di tutto ciò!(Dagostino): Mi meraviglierei molto di vedere in giro fiumi didenaro. Bisognerebbe spiegare come essi si conciliano con lacrisi che c’è in giro. Quanto ai buoni a nulla, se ci sono, questa èl’occasione per gli elettori di fare pulizia e di votare solo le per-sone migliori, serie, operose, disinteressate e moralmente inecce-pibili.(Depalma): La risposta più confortante? Più buoni a nulla. Sa-rebbe il male minore per la nostra città!.(Sifo): Spero che la Casa Comunale sia gestita da persone capaci.(Galizia): Mi sbilancio: più buoni a nulla!

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Quanto spenderai in campagna elettorale per non essereeletto/a?(Restivo): Qualcuno mi spieghi meglio la domanda?(Dagostino): Non mi occupo della cassa. In ogni caso so che lamia campagna elettorale sarà contenuta.(Depalma): Spero di cavarmela con 5 / 6.000,00 euro.(Sifo): Tanto…(Galizia): Per la mia elezione a sindaco spenderò il minimo indi-spensabile.Perché i politici al contrario di un ladro di galline nonvanno mai dietro le sbarre?(Restivo): Non sempre. Qualche volta ci finiscono in galera,anche se poi ci rimangono poco.(Dagostino): Ti sbagli. I politici se rubano sono i primi a finirenel mirino della magistratura. Il problema è che spesso le ma-glie della magistratura sono troppo larghe.(Depalma): Siamo una nazione troppo incline a girare la testadall’altro lato!(Sifo): Non credo in quest’ultimo periodo!(Galizia): Non mi risulta che i politici siano immuni alle patriegalere!Se dovessi puntare 1000euro al punto CSNAI (Cercasi Sin-daco Nazional-Ardimentoso Italiano) su di te quanto vin-cerei?(Restivo): Non mi piace scommettere. Ti consiglierei con queisoldi di fare un bel gesto di generosità.(Dagostino): Le quote-scommessa sono inversamente propor-zionali alla credibilità del candidato. Perciò con me non guada-gneresti nulla, perché nessuno accetterebbe la tua puntata.(Depalma): Tanto, vinceresti proprio tanto!. Perché qualcunonon ha capito che stavolta esce «la sorpresa».(Sifo): Ai cittadini il responso!(Galizia): Ti consiglierei di tenere i 1000 euro in tasca perchénon guadagnerai nulla, proprio nulla! E come se fossi un «ca-

vallo» bancato a 1!Un adagio giovinazzese per persuadere il 30% degli inde-cisi a votarti?(Restivo): Noto che hai già ‘previsto’ la percentuale di astensio-nismo. Comunque non sono, come già detto, un cultore di ada-gi, detti e proverbi.(Dagostino): U sfadeghéte u campe Criste, u fadegataure s’avacampé jidde.(Depalma): Non servono frasi fatte, ma una voglia concreta dicambiare. Anzi approfitto per rivolgermi soprattutto a coloroche normalmente non votano più. Abbiamo bisogno di voi,perché siete liberi dai condizionamenti e dai ricatti. Dateci unamano per fare piazza pulita!(Sifo): Cittadini, uniamoci per una nuova politica locale!(Galizia): Non sono di Giovinazzo ma sono innamorato di que-sta cittadina come ciascun cittadino. «Giovinazzo prima di tut-to». Non è solo uno slogan, perché Giovinazzo non è riducibilead uno slogan. E’ la speranza di tutti coloro che credono nellarinascita!

Uno slogan per non vendere il proprio voto il 6-7 maggio?(Restivo): «Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguirVirtude e Canoscenza».(Dagostino): Il tuo voto è il tuo futuro. Non svendere il tuofuturo. Vota Lia Dagostino.(Depalma): «Il vostro voto insieme al nostro per far tornare asorridere Giovinazzo».(Sifo): Non fatevi abbindolare dai soliti noti!(Galizia): Gli umili sono per gli umili. Difficile scalfirli con pra-tiche immorali. Quando c’è la tentazione del più forte, l’umilesa soffrire con dignità, teme di offendere se stesso e Dio. Perquesto resta lontanissimo dal commettere peccato. Restiamoumili!

SERGIO PISANI

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SVILUPPO ECONOMICOGiovinazzo ha perduto la sua identità dal momento della chiusura delle Acciaie-rie Ferriere Pugliesi (AFP) circa 30 anni fa’.Ha perduto il suo status di città industriale e da quel momento vive in una speciedi sortilegio a causa del quale non è più riuscita a riqualificare la sua economia.In questi ultimi trent’anni, le amministrazioni non sono riuscite imprimere alnostro paese una vera riconversione economica del territorio, ma hanno tam-ponato la costante flessione economica del nostro paese ricorrendo al canaledell’edilizia residenziale.Questo è stato il vero fallimento della politica nel nostro paese: non essere riuscitia comprendere appieno la direzione da intraprendere per il rinnovamento deltessuto socio-economico della nostra comunità, che oggi conta su alcune impreseedili, poca agricoltura residuale, basata principalmente sulle attività degliolivicoltori, e pressoché assenti attività di pesca poco professionalizzate, accantoa numerose e poco qualificate attività commerciali, operanti nel settore dellaristorazione, che attendono da troppi anni ormai la definitiva consacrazione diGiovinazzo come sito turistico di rilievo del territorio pugliese.Non crediamo a nuove zone industriali, considerando che quelle di Bari, Bitontoe Molfetta sono in forte crisi.Sinistra Ecologia Libertà e Costruiamo il Comune hanno le idee chiare. Lo svilup-po economico di Giovinazzo non può più prescindere dai beni comuni e devecorrere lungo tre direttrici:sostenibilità ambientale,turismo,socialità.

SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALEE’ ormai noto che non si può più ignorare la stretta connessione tra le ragionidello sviluppo economico e la tutela ambientale: in un paese che ha già sacrificatosull’altare dell’economia e della produttività la qualità della vita e della tuteladell’ambiente (vedi esperienze dell’ex AFP e dell’edilizia residenziale ad altotasso di densità abitativa), è assolutamente necessario intraprendere una direzio-ne che punti tutto sulla riqualificazione del territorio, delle campagne, della costa,del mare e delle vecchie lame. I forti impatti che il nostro territorio, negli scorsiinverni, ha subito sotto l’imperversare di eventi meteorologici di non particolareviolenza, raccontano di come chi ha amministrato negli anni passati ha consentitoinsediamenti edilizi poco intelligenti che hanno arrecato danni all’ambiente e alterritorio.E’ necessario che l’interesse del privato punti in modo particolare allariqualificazione del patrimonio edilizio esistente ed, al tempo stesso, incentivarela riqualificazione delle imprese edili, utilizzando i fondi europei che sarannodisponibili, in deroga fino al 2015, per opere che puntino al miglioramentodell’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati. Sarebbe questa un’occa-sione da non perdere per riqualificare il nostro patrimonio edilizio, sia in terminiambientali che in termini economici, perché una casa ristrutturata e con unabuona capacità energetica acquista maggior valore economico; e, allo stesso tem-po, si contribuisce a riqualificare la manodopera professionalizzata nelle nostreimprese.Un altro grande patrimonio della nostra terra è l’agricoltura.Accanto ad ottimi prodotti del comparto orto-frutta, ottimi oliveti e moltissimiolivicoltori, c’è una scarsa organizzazione e un carente gioco di squadra. I nostriprodotti vengono poco valorizzati e in molti casi vengono svenduti alla GrandeDistribuzione Organizzata che strozza i nostri produttori e si arricchisce sul lorolavoro.Si può e si deve ripartire proprio dai prodotti di qualità, puntando, ad esempio,sulla costituzione a Giovinazzo di un ‘G.A.S.’ (Gruppo d’Acquisto Solidale). E’questa un’attività promossa da un gruppo di persone che decidono di acquistareinsieme seguendo criteri certi e in un’ottica di solidarietà.Un gruppo d’acquisto diventa ‘solidale’ nel momento in cui decide di sostenerel’attività dei piccoli produttori marginalizzati dai canali della grande distribuzio-ne e favorire lo sviluppo di un’economia locale slegata dalle grandi speculazioni.

I ‘G.A.S.’ possono avere obiettivi diversi a seconda della loro storia,ma hanno tutti in comune, oltre all’attenzione verso ciò che consu-miamo, la volontà di contribuire a creare una mentalità critica neiconfronti del mercato e un consumo più consapevole, a tutela deinostri produttori, della nostra salute, dell’integrità dei nostri pro-dotti e quindi della nostra storia.Puntare sui ‘sapori locali’, sulla genuinità dei nostri prodotti, suinostri produttori costituirebbe proprio punto di forza per l’attra-zione di visitatori e turisti che arriverebbero nella nostra comunità,anche per degustare prodotti locali che potrebbero essere coltivatianche con criteri ‘biologici’.Inoltre, un’azione di questo tipo potrebbe collocare Giovinazzo apieno titolo fra le città “Slow” di Italia, perché consentirebbe diaderire al circuito ‘SlowFood’ (per saperne di più http://www.cittaslow.org/).

SVILUPPO E TURISMOSecondo la nostra visione, la città possiede caratteristiche peculiaritali, da farne una delle mete più gettonate dai turisti e dai visitatori;e non ci si riferisce al turismo ‘mordi e fuggi’ degli abitanti dei paesi

limitrofi. E’ possibile incrementare i flussi turistici extraregionali versoGiovinazzo ma è necessario avviare la valorizzazione e la promozione turisticadel territorio attraverso strumenti ed azioni di comunicazione, volti ad affer-mare il ‘brand’ Giovinazzo sui mercati nazionali ed internazionali.Con strumenti quali i piani di comunicazione integrata, finalizzati a potenziarel’immagine turistica della nostra città, si può fortunatamente contare anche suun imperioso sviluppo del mercato turistico di tutta la nostra regione. Sarebbeun peccato non intercettare anche solo una parte di questi flussi.Ma non c’è turismo senza cultura. Se si vuole incrementare i flussi turistici ènecessario puntare sul turismo di qualità: offrire una città a misura di uomo, incui sia possibile respirare aria pulita, mangiare sano e bene (vedi i gruppod’acquisto solidali e la produzione di cibo biologico), muoversi a piedi o inbicicletta e fare attività interessanti.E’ mai possibile che un paese come il nostro non abbia un servizio continuativodi guida turistica per il centro storico?E’ possibile che il maestoso Dolmen non sia visitabile?Perché non pensare alla creazione di cooperative che si occupino di accoglienza,guida e intrattenimento dei turisti?Tutto ciò si può attuare ed è un preciso impegno di S.E.L, lavorando di concer-to anche con la Curia per riuscire a tenere aperte le nostre chiese anche di sera.Quanti sanno che nella chiesa di San Domenico esiste una pala di LorenzoLotto, San Felice, che potrebbe essere di per sé un buon motivo per visitare lanostra città?Per erogare servizi turistici di qualità è necessaria la progettazione e la realizza-zione di infrastrutture a sostegno dell’economia turistica, finalizzate ad unamigliore fruizione dei luoghi e all’erogazione di servizi dedicati all’accoglienza.Servono infrastrutture e strutture per migliorare la fruibilità delle risorse turi-stiche (viabilità, segnaletica, illuminazione, arredo urbano, itinerari e percorsiattrezzati, aree parcheggio, pista ciclabile).Altro punto di forza, sia della città e del suo territorio che del programma diS.E.L., sono: la costa e il mare.Al di là dei lavori di risanamento della zona costiera di ponente, che sonourgenti e necessari, abbiamo il dovere innanzitutto di proteggere la qualità delnostro mare, evitando ad esempio gli scarichi incontrollati dei privati nellenostre acque; inoltre, la nostra costa non è accessibile a tutti i possibili fruitoria causa della particolare morfologia. Mediante il Piano Regionale delle Coste,utilizzando i fondi FESR dell’Unione Europea e puntando sui ‘GAC’ (Gruppid’Azione Costiera), si potranno realizzare zone di costa in cui sia possibileabbattere le barriere architettoniche e rendere fruibile la scogliera, anche utiliz-zando la posa di pontili e piattaforme removibili in legno.Non ci s’inventa nulla,sono soluzioni logistiche adottate da molte città in Italiache hanno una costa rocciosa e scoscesa come la nostra.Infine, per rendere turisticamente più attrattiva Giovinazzo, devono essereincrementate le attività culturali, affidando alle associazioni, alle imprese che sioccupano di cultura e spettacoli e alle cooperative, quel compito dirivitalizzazione del panorama artistico culturale che ha sempre contraddistintoGiovinazzo, ma che negli ultimi anni è un po’ appannato.Per la realizzazione di tutti questi obiettivi intendiamo avvalerci del contributofattivo delle associazioni di categoria presenti sul territorio, delle associazioniculturali e di promozione sociale, e di tutti gli ‘stakeholders’ del settore.

SVILUPPO E SOCIALITÀLa Regione riconosce ampie potenzialità di sviluppo dell’economia solidale/sociale e del non profit, in particolar modo nei settori caratterizzati da nuovibisogni e con notevoli potenziali innovativi (servizi socio-assistenziali, qualitàdella vita, ambiente, cultura e tempo libero, turismo), come riportato negli attidi indirizzo della politica regionale (POR 2007/2013 e PSR). L’economiasociale viene considerata un settore privilegiato per lo sviluppo di misure pre-ventive della ‘disoccupazione di lunga durata, per il passaggio da politiche passive apolitiche attive’, per costituire uno dei poli del nuovo welfare locale, secondo ilprincipio di sussidiarietà e di complementarietà con il pubblico.

SPECIALEPROGRAMMA

La città futuraPROGRAMMA POLITICO

-AMMINISTRATIVO

DEL CANDIDATO

SINDACO SANTO RESTIVO

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33 MAGGIO 2012

Il rafforzamento dell’economia sociale non può prescindere dallo sviluppo direti di solidarietà, dalla crescita della cultura della donazione e della responsabi-lità, dall’evoluzione del capitale sociale, dalla sperimentazione di azioniinnovative, dalla costituzione di sistemi e strutture sociali con i quali realizzareuna crescita duratura e coesa del territorio.

LE COOPERATIVE DI COMUNITÀ UN ESPERIENZA DA APPRO-FONDIRE«Non è più tempo per ambire agli impieghi negli enti pubblici, l’unico modo per rialzare latesta è fare impresa e la nostra iniziativa sostiene tutti quelli che avranno la voglia e la forzadi provare nuove strade». Giuliano Poletti, Presidente Nazionale di LegacoopL’esperienza delle Cooperative di Comunità sta suscitando sempre più interesse nel mondo

della cooperazione e non solo. Queste cooperative nascono per mantenere lapresenza della comunità e per sviluppare lavoro anche nei territori più margina-li, dove fare impresa è sempre più difficile.

Con il passare del tempo anche le Pubbliche Amministrazioni stanno compren-dendo che questa nuova impostazione cooperativistica può facilmente adattarsie rispondere ai bisogni dei cittadini (es.: trasporti, approvvigionamento di gene-ri alimentari, servizi sociali e assistenziali), specialmente in quelle località dove i tagli alle risorse a disposizione delle istituzioni locali si fanno maggiormentesentire.

I casi ormai diffusi in molte località italiane, mostrano, non solo la validitàdell’iniziativa, ma soprattutto come la società civile, attraverso il modello coo-perativo, possa rappresentare una risposta efficace, alla carenza di servizi pub-blici necessari alla sopravvivenza di piccole realtà locali. Tutela del territorio,occupazione, innovazione e sostenibilità. Queste Cooperative si propongono dipromuovere e valorizzare servizi ed assistenza che le amministrazioni el’imprenditoria ordinaria non sono capaci di fornire. Ai cittadini viene dunquedata l’opportunità di organizzarsi per risolvere problemi propri e della colletti-vità. La cooperativa nasce come impresa, ha un fine economico, ma trova leproprie radici nella volontà delle persone di unire sforzi e capacità per soddisfarebisogni ed esigenze comuni.

Possiamo quindi definire le cooperative di comunità quali organizzazioni cheoperano nei sistemi di protezione sociale che incrementano la coesione socialeattraverso processi di inclusione e sviluppo locale. Sono contraddistinte da unapproccio che riconosce il carattere multidimensionale ed evolutivo dei bisognie quindi la necessità di rispondervi attraendo e combinando risorse di naturadiversa, grazie anche al coinvolgimento e l’integrazione in rete di altri soggetticomunitari e istituzionali. I bisogni a cui queste cooperative possono risponderesono molteplici: il lavoro per i giovani, i servizi socio-sanitari, i servizi scolastici,i servizi commerciali (bar, negozi, carburanti), le comunicazioni (posta, telefo-nia, banda larga), i servizi ambientali, l’animazione culturale, le energie rinnovabili/Fotovoltaico ( vedi l’esperienza della cooperativa che gestisce a Melpignanoin provincia di Lecce, gli impianti fotovoltaici dell’intero paese. )

Sono cooperative inoltre che possono sviluppare la valorizzazione turistica (sipensi solo al turismo di comunità), al recupero dei beni ambientali e monumentali,delle produzioni tradizionali (agricole, pastorali, artigianali) e tradizioni cultura-li, e dei borghi in senso più generale.Il modello cooperativo risulta, quindi, ancora una volta, lo strumento piùappropriato, perché le cooperative, per loro stessa natura, sono associazioniautonome di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i propribisogni economici, sociali o culturali.

www.borghiautenticiditalia.org/it/ita/idee-e-proposte/5d-welfare/181-le-co-operative-di-comunita.html

CULTURA E POLITICHE GIOVANILILa cultura può e deve essere un importante volano di sviluppo per il nostropaese che ha sempre espresso eccellenze nel campo dell’organizzazione di eventie della vita culturale. Non lo scopriamo oggi, non lo scopriamo noi. Giovinazzopuò vantare importanti manifestazioni come il Giovinazzo Rock Festival, ilfestival di teatro del ModuloEsse, un festival di cortometraggi, numerose edi-zioni della festa del lettore. Eppure, molte di queste realtà oggi sono in crisi, acausa di una gestione poco attenta che non ha previsto nemmeno adeguatibudget annuali da destinare alla cultura, anno dopo anno.E’ mancata una reale programmazione, non solo delle attività culturali, maanche dei contributi che ciascuna associazione presente sul territorio potevadare. Insomma, la cultura a Giovinazzo non ha avuto una guida pensata edunitaria e si è basata sul volontarismo e l’abnegazione di alcune meritorie asso-ciazioni che hanno lavorato e quasi in solitudine per riuscire a dare lustro alleloro iniziative e al paese stesso.Bisogna quindi, investire in cultura, innanzitutto nominando un assessore ade-guato che sia una persona capace, con competenze specifiche; e poi è necessarioche la Cultura non sia l’ultimo capitolo da finanziare nei bilanci comunali, mache abbia un’importanza strategica e reale. Anche perché la Cultura è uno deglisnodi principali lungo il quale innervare lo sviluppo economico del nostro terri-torio.Investire in Cultura significa anche investire nella creazione di spazi per usufruirne,destinando immobili comunali in disuso all’esperienza culturale artistica. Unvecchio progetto prevedeva che l’ex Mattatoio Comunale diventasse uno spaziopolivalente in cui si potesse realizzare e potenziare l’esperienza artistica e cultu-

rale dei nostri giovani: pensiamo di realizzare una biblioteca, una emeroteca, uncentro di aggregazione, sale prove musicali e un piccolo teatro per la realizzazio-ne di spettacoli, la proiezione di film e le iniziative musicali. All’interno diquesto spazio può trovare alloggio anche una Università della Terza Età, perchéla cultura non riguarda solo le giovani generazioni.La realizzazione di uno spazio sociale polivalente è un investimento importantesul futuro della nostra città e auspicherebbe l’investimento anche di soggettiprivati e associazioni che in quello spazio potrebbero trovare alloggio.Investire in cultura, inoltre, significa per noi garantire l’accesso all’istruzione peri figli di famiglie bisognose; molti ragazzi che frequentano scuole medie superiorifuori dal territorio di Giovinazzo hanno problemi a recarsi a scuola perché lefamiglie sono impossibilitate a pagare i loro trasferimenti quotidiani nei paesivicini, soprattutto in momenti di crisi come questo. Noi abbiamo il dovere dicontrastare la dispersione scolastica, intervenendo con sussidi economici checonsentano a queste famiglie di garantire un futuro e una formazione ai loro figli.Investire in cultura e nei giovani significa potenziare l’attività dello sportello‘Informa giovani’ presente e offrendo nuovi servizi comunali che facciano con-sulenza gratuita ai giovani che vogliano intraprendere un’attività imprenditoria-le, nel reperimento di fondi ministeriali, europei, regionali. Tutto questo perònon può essere fatto con i pochi spiccioli destinati ogni anno alla cultura e consoli 7.000 euro destinati dal bilancio alle politiche giovanili. Probabilmente lapolitica pensa che i giovani siano solo problemi e poco importa se vanno via. Noipensiamo che i giovani, le loro intelligenze, la loro carica innovativa siano l’unicanostra risorsa e siamo convinti che sia necessario investire con decisione sul lorofuturo. Senza una garanzia di futuro per i giovani, Giovinazzo non si salva.

URBANISTICA

La parola urbanistica è entrata nel lessico politico comune come sinonimo dispartizione, consorteria ed interesse privato. Secondo noi la partecipazione allapianificazione urbanistica è la cornice che deve orientare le scelte: prevediamometodi nuovi di inclusione dei cittadini nei percorsi di progettazione, attraversola consultazione intorno a temi precisi, e non soltanto tavoli istituzionali (Per-corso già avviato con l’area ex Acciaierie). Occorre definire i limiti precisi perevitare il rischio di speculazioni, secondo il principio che il territorio ha valore inquanto bene comune e come tale va preservato e trasmesso alle future generazio-ni: sarà preminente il restauro e la salvaguardia delle invarianti ambientali checonnotano il territorio in una visione non più limitata ai soli confini comunali,alla luce delle recenti determinazioni sull’assetto idrogeologico del nostro terri-torio. E’ stato avviato a livello istituzionale il percorso di elaborazione del PianoUrbanistico Generale (PUG), che dovrebbe sancire le scelte future di sviluppodella città; allo stato attuale il percorso è fermo al documento di ‘scooping’ conil quale nel sistema di conoscenza del territorio sono state evidenziate le aree egli elementi di crisi ambientale presenti, nonché i principi di sostenibilità su cuiorientare le scelte di pianificazione. Giace presso gli uffici comunali in attesa dianalisi, il Documento Programmatico Preliminare che dovrebbe contenere iprimi obiettivi e criteri progettuali del PUG con riferimento ad una idea condi-visa di sviluppo socio-economico, elaborata a partire dal sistema delle conoscen-ze e dai quadri interpretativi contenuti nel documento di scooping. Il nostroobiettivo è mettere in atto le buone pratiche di pianificazione così come indicatodalla L.R. n. 20/2001, con la partecipazione dei cittadini ed attraverso confe-renze di co-pianificazione con la Regione, in modo da superare il controllo dicompatibilità delle scelte strategiche di piano e ridurre i tempi di adozione edapprovazione del PUG. Nel merito vogliamo sottoporre al confronto pubblicole seguenti questioni:

1. TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL CENTRO ANTICO2. Allo stato odierno sono due gli elementi imprescindibili per una concretapolitica di tutela e valorizzazione di questa parte della città: la completapedonalizzazione di vie e piazze; il riassetto e riqualificazione del porto vecchioa cui la città storica è intimamente connessa.L’allontanamento delle auto da questo quartiere porterebbe il Comune diGiovinazzo ad allinearsi con gli indicatori nazionali che attualmente rilevano incirca 34/mq per abitante l’area urbana pedonale a disposizione di ogni cittadi-no, con indubbi vantaggi:

1. Riduzione del livello di smog e rumore;

2. Migliore tutela del patrimonio storico ed artistico;

3. Aumento della vivibilità e sicurezza stradale con susseguente rivalutazionedel mercato immobiliare;

4. Aumento del 20% del volume di affari delle attività commerciali insediate.

Nell’immediato questo obiettivo sarà perseguito con il reperimento di posti diparcamento riservati ai residenti in Piazza Vitt. Emanuele, in Piazza Porto, inP.zale Leichardt, lungo via Fossato, in prossimità del Lungomare Esercito Ita-liano, previa verifica dei requisiti di legittimità delle autorizzazioni rilasciate airesidenti o aventi diritto. Successivamente, nel medio periodo e senza oneri perl’amministrazione, sarà praticata l’ipotesi di un parcheggio sotterraneo in corri-

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spondenza di Piazza Vitt. Emanuele per circa 400 posti auto (già anticipatonelle linee di indirizzo del piano regolatore del porto), da affidare con procedu-ra di ‘project financing’ ad impresa privata. L’attuazione di questa previsioneconsentirà l’allentamento della pressione del traffico di penetrazione sull’areaportuale, con la progressiva pedonalizzazione del lungomare di levante destina-to solo al ‘bike-sharing’. Questa ipotesi appare alternativa alla soluzione avan-zata nell’ambito del PIRU per un’area a parcamento di scambio prevista aipiedi del Palazzo ducale ed esposta ai marosi, integrata nel piano generale dimobilità dolce prevista dall’itinerario turistico Bari-Castel del Monte (progettoCyronmed). Con la pedonalizzazione del quartiere sarà avviata la generaleriqualificazione di vie e piazze finalizzando una parte delle risorse derivantidagli oneri di urbanizzazione e dall’IMU (fiscalità di scopo), attraverso:

1. Il recupero del basolato in pietra con la sistemazione dei sottoservizi; ilrecupero alla fruizione pubblica dell’area e dei fabbricati che insistono sulquadrilatero compreso tra via Lecce, piazza Meschino, vico Concezione e viaSpirito Santo, attualmente transennata e gravata da provvedimento di inter-vento urgente a cura dei VV.FF.;

2. La revisione dei criteri di assegnazione e occupazione dello spazio pubblicoappannaggio delle attività di ristorazione, che in alcuni casi ha portato allasottrazione di intere piazze alla fruizione di turisti e cittadini (un esempio pertutti è Piazza delle Benedettine); la definizione di un repertorio puntuale degliarredi esterni sottoposto alla preventiva autorizzazione della soprintendenza;

3. L’avvio della raccolta differenziata porta a porta con separazione della fra-zione secca dall’organica, da ritirare a domicilio in giorni prestabiliti: sarannoprevisti contenitori differenziati da riservare esclusivamente alle attività com-merciali e di ristorazione (iniziativa avviata ed interrotta già nel 1998);

4.La modifica del piano commerciale agli atti della amministrazione uscente perincentivare l’insediamento di attività compatibili con il contesto storico(marketing territoriale).

L’intima connessione tra città vecchia e porto sarà determinata attraverso ilrecupero del percorso pedonale antistante le Mura Aragonesi con scala di acces-so alla cattedrale ed al nucleo antico in corrispondenza di via Marco Polo, giàanticipato nell’ambito del PIRU dalla passata amministrazione; l’area si è carat-terizzata per la presenza della Vedetta sul Mediterraneo, polo specialisticodemaniale adibito a funzioni culturali ed espositive, oltreché sede dell’Associa-zione Marevivo. Riteniamo importante affermare la vocazione di contenitoreculturale diffuso del nucleo antico della città, insieme alla sua vocazione turisti-ca, per anni interdetta a causa di una mancata visione e programmazione: ilcosto previsto è di circa 200.000 euro, da avviare a finanziamento sempre nel-l’ambito del PIRU.

Altra vicenda riguarda la riorganizzazione generale ed il rilancio economico dicala porto.

3. RECUPERO DI CALA PORTO

La città storica si è strutturata nel corso di circa 1500 anni intorno a questainsenatura naturale, che ha rappresentato fino al suo più recente declino, illegame con l’altra sponda dell’Adriatico per i traffici marittimi e commerciali,ed elemento di sussistenza per una economia di pesca artigiana presente sino allafine degli anni ’80. Una delle cause del suo progressivo declino è rappresentatadall’insabbiamento dello specchio acqueo determinato dall’erratoposizionamento dei moli frangiflutti aperti ai venti e alle correnti da maestro.La sua attuale condizione priva di interesse nazionale e regionale, è quella di unpiccolo porto caratterizzato da una attività diportistica di prossimità senzaalcuna integrazione con il territorio circostante, al servizio dei residenti; l’atti-vità di pesca residuale, praticamente inesistente e di tipo artigianale, è limitataa pochissime unità. È presente un piccolo impianto di acquacoltura ‘off shore’in mare aperto per la coltivazione di pesce pregiato, quali, ad es, spigole edorate. Il rilancio della funzione portuale non può prescindere dal dragaggiointegrale del bacino portuale insieme ad un corretto riposizionamento dei molifrangiflutti per una protezione ai venti di tramontana e maestrale (ingresso alporto da levante); il recupero del percorso antemurale alla base delle muraaragonesi determinerà lo spostamento dei moli di attracco sulla banchina diponente (già avviato), con un incremento del numero dei posti barca derivantedalla facilità di accesso per l’aumento della profondità di pescaggio dei natanti.Questa rinnovata disponibilità dello specchio acqueo, insieme ad una rete diservizi a terra, consente una serie di nuove possibilità:

4. Il porto come servizio di metrò marittimo (via del mare) tra i comunirivieraschi, di collegamento alternativo al traffico veicolare su gomma della SS.16bis.

5. Il porto in una veste rinnovata con funzione di transito per il turismodiportistico per barche d’altura verso lo Ionio, la Grecia e la Croazia.

6. Il porto al servizio di una pesca artigianale strutturata per il consumo locale

(filiera corta), ed organizzata per programmi giornalieri di pesca-turismo.

7. Il porto al servizio di un incremento della attività di acquacoltura ‘off shore’esistente, dotata di piccola gru di movimentazione con attracco esclusivo e cellafrigorifera a terra. A tale scopo sarà ripristinato l’impianto a terra di ittiocolturapresente in prossimità di Cala Spiriticchio, da anni in stato di degrado ed abban-dono.

8. Il porto come “marina di sosta turistica”, qualificato con strutture di ricrea-zione ed arredo intimamente connesso con la città storica soprastante. Que-st’ultima ipotesi, sulla scorta del progetto di riorganizzazione avanzato dallostudio Maggio-Saito prevede la trasformazione dello scalo di alaggio in unapiazza sopraelevata pedonale in continuità con piazza Porto, ed intimamenteconnessa con Piazza Vitt. Emanuele. L’alaggio delle barche sarà garantito allaradice del molo di levante.

9. Il porto come elemento polare per la riqualificazione dei lungomari cittadini.

LA CITTÀ FUTURA

La visione futura della città che trova la sua sintesi e programma nel PUG,attraversa almeno tre questioni irrisolte, per il mutamento del quadro urbanisti-co e per i ritardi accumulati dalle compagini amministrative:

1. AREA EX AFP – PARCO RURALE DI LAMA CASTELLO

L’area ex AFP estesa circa 1/5 dell’intero territorio urbano mantiene la suadestinazione a carattere industriale, stretta tra un quartiere ad alta densità abitativaed una lama censita come acqua pubblica con vincolo di natura ambientale;attualmente nonostante la dismissione, l’area risulta occupata da circa 10 azien-de che vi svolgono la propria attività produttiva in mancanza di aree adeguatereperibili sul territorio comunale a costi sostenibili. Il recente stanziamento di3,4 milioni di euro per la messa in sicurezza di lama Castello e la caratterizzazio-ne per l’avvio della bonifica dell’area, ha sancito in maniera inequivocabile ildeficit ambientale prodotto nell’area. Il bando per la messa in sicurezza, carat-terizzazione e progettazione della fase di bonifica scade il 17/04/2012 conconsegna degli atti progettuali esecutivi entro 150 giorni. Uno degli attipropedeutici alla fase di messa in sicurezza dei capannoni esistenti per l’avviodella bonifica, riguarderà la delocalizzazione delle attività presenti, in aree e contempi adeguati senza perdere alcun posto di lavoro: riteniamo che l’individuazionenell’ambito della elaborazione del PUG, di un PIP di iniziativa pubblica con-sentirà l’insediamento di tali attività in aree sottratte al mercato privatistico deisuoli, con costi di infrastrutturazione agevolati. Il processo di riqualificazionedell’area non si conclude con la fase di bonifica: il suo destino già oggetto diconfronto pubblico tra le legittime aspirazioni degli attuali proprietari, i vincolidi natura ambientale ed idrografica presenti, le necessità della città e dei residentidel quartiere per un risarcimento ambientale dovuto dalla presenza dell’inquina-mento, la rinaturalizzazione dell’alveo di lama Castello sancito dal Piano Regio-nale del Paesaggio, scaturirà da un percorso di scelta condiviso da riassumersinella destinazione del PUG, così come accaduto in altre realtà industriali con-vertite (ad esempio l’area di Bagnoli a Napoli, o l’area delle ex Birrerie di Testaccioa Roma). In questa fase, l’avvio della bonifica di Lama Castello, la previsione diun parco rurale al servizio dell’area residenziale di espansione C3 presente oltrela ferrovia, rappresentano le due invarianti sulle quali innestare la trasformazio-ne futura di questa parte di città: Lama Castello diviene il corridoio ecologico diconnessione tra il parco della città che verrà ed il mare: i servizi previsti nell’areaex AFP, qualora la natura degli inquinanti presenti consenta un’ipotesi di tra-sformazione di questo tipo, rappresentano l’elemento di qualità.

2. AREA DI ESPANSIONE C3

La zona di espansione residenziale C3 denominata “Quartiere Castello” rispondead una previsione insediativa adeguata a trend di crescita e sviluppo non piùattuali, per la crisi economica e lavorativa in atto che rende la città non piùattrattiva: estesa circa 57 ettari prevede un insediamento di circa 7300 nuoviabitanti. Il pianificatore al momento della sua formulazione era consapevole dicreare una nuova città, che non si traducesse in una nuova periferia rurale: cometale aveva previsto di tradurre un mix sociale fatto di edilizia Peep per il 40%, edi edilizia privata per il restante 60%. L’elevato costo degli alloggi presenti sulmercato, I dati relativi alla richiesta di edilizia sociale da parte di giovani coppieed anziani, oltre al considerevole numero di famiglie che accedono al contributoregionale di sostegno all’affitto casa, confermano una emergenza abitativa anco-ra presente a Giovinazzo, nonostante l’elevata percentuale di case in proprietà.

Riteniamo sia preminente dare risposta a questo tipo di bisogni attraverso unacorretta programmazione, che metta in rete il numero reale di richieste di alloggiin edilizia convenzionata riveniente dalle cooperative già costituite, con la di-sponibilità dei proprietari dei suoli e con i costi di infrastrutturazione deicomparti edilizi, in modo da evitare il consumo inusitato di territorio. Sarà in talmodo favorita la costituzione dei consorzi in cui risulta assolta la quota del 40%destinata ad edilizia in regime di L.167. In maniera preventiva sarà opportunoadeguare il disegno urbanistico alle recenti determinazioni dettate dal PAI.

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E uscimmo... a riveder le stelle!Un augurio...Lo duca e io per quel cammino ascosointrammo a ritornar nel chiaro mondo;e sanza cura aver d’alcun ripososalimmo sú, el primo e io secondo,tanto ch’i vidi de le cose belleche porta l’ ciel, per un pertugio tondo.E quindi uscimmo a riveder le stelle.(Dante, Inferno, canto XXXIV, 133-139)Così si chiude la prima parte della Commedia di Dante, l’ambiente fosco, triste edisperato dell’Inferno è ormai alle spalle di Dante e Virgilio, già attraverso unpiccolo pertugio si intravede un mondo diverso, uno sguardo sereno sulle «cosebelle». Partiamo da questi versi per dire che quanto vogliamo proporre sarà uncammino in salita per le strade della “partecipazione” e del libero “confronto”,perché vedere «le cose belle» e sforzarsi di realizzarle significa cogliere l’occasionedi «riveder le stelle» dopo un periodo a nostro parere un po’ opaco. Sia chiaro,l’accenno dantesco non vuole enfatizzare il nostro ruolo e proporlo in terminiquasi epici: vogliamo far capire a tutti che tratteggeremo in punta di penna undisegno politico diverso, senza eccedere nei toni e lasciando da parte l’acredinetipica delle campagne elettorali. È il tempo di far capire le nostre buone intenzionicon pacatezza e senso di responsabilità, con una spiccata propensione al dono«gratuito» delle proprie competenze e soprattutto della passione per il «bello», quelbello che noi troviamo ancora nella nostra città, quel bello che ci spinge a trovar leparole giuste per raccontare questo viaggio per il «chiaro mondo», un futuropossibilmente migliore per Giovinazzo.Tommaso Depalma e gli amici della coalizione «Insieme per Giovinazzo»

INTRODUZIONE: UN PROGRAMMA PER GIOVINAZZO…La coalizione “Insieme per Giovinazzo” composta dalla lista Giovinazzo Città delSole, dall’Italia dei Valori e dai Moderati e Popolari, si propone alla città conl’intento di dare ad essa e ai suoi cittadini una risposta concreta per risolverne iproblemi e soddisfarne le legittime necessità del viver civile seriamente compro-messe dall’attuale situazione del nostro Comune in evidente stato di abbandono edi degrado ambientale, sociale, occupazionale ed amministrativo. Il nostro pro-gramma non vuole essere il solito libro dei sogni ma un insieme di proposte concretee realizzabili capaci, cioè, di dare un volto nuovo e nuove speranze alla città e a tuttii suoi abitanti. Riteniamo indispensabile, per tanto, una pianificazione delle attivitàche abbia, al suo interno, un coerente filo conduttore che attraversi, in maniera razio-nale, le macro-aree di intervento nelle quali aggregare i problemi di comuneinteresse che emergono dalle quotidiane considerazioni del cittadino giovinazzese.Noi crediamo che il “filo conduttore da tessere” debba essere il turismo e che faredi Giovinazzo una città turistica significhi creare le condizioni per nuovi posti dilavoro attraverso il rilancio e lo sviluppo delle attività produttive dei settorivocazionalmente coerenti alle nostre tradizioni: l’agricoltura, la pesca, l’edilizia e laricettività strutturata. Non abbiamo bisogno di tante “visioni” di turismo perGiovinazzo ma di un solo grande progetto catalizzatore che riesca a soddisfare leesigenze e le aspettative della cittadinanza. Con l’impegno di tutti pian pianopotremo soddisfare i criteri che definiscono una comunità “città slow” ed entrarenel circolo virtuoso del turismo di qualità. Sappiamo, infatti, che pochi e qualificatiinterventi basterebbero già a costruire le condizioni per cui Giovinazzo possatornare a creare sviluppo sotto tutti i punti di vista, tuttavia non vogliamo nascon-dere che occorre un lavoro certosino ed esteso nel tempo perché ai giusti impulsicorrisponda poi una effettiva opera di rilancio.Crediamo sia necessario evitare la speculazione privata delle lottizzazioni delle areepreviste dal PRG vigente per ottenere, nei modi opportuni, progetti con un ritornodi pubblica utilità e con intuibile abbattimento dei costi. In tal senso consideriamola collaborazione tra pubblico e privato una risorsa per lo sviluppo più che unostacolo. Riteniamo fondamentale, per l’intera economia giovinazzese, procederein maniera sistematica e razionale al recupero, alla riqualificazione e allavalorizzazione delle aree, dei siti e degli immobili presenti sul territorio comunaleattraverso progetti di interesse collettivo in grado di potenziare le risorse locali peril rilancio qualificato del turismo, delle attività culturali, commerciali e dei serviziin genere. Su queste basi Giovinazzo può diventare davvero una città turisticamoderna capace di trasformare le attuali presenze di visitatori da occasionali estagionali in frequentazioni qualificate e consolidate in tutti i mesi dell’anno. Nonsarà possibile, però, raggiungere tale risultato senza una efficace promozione delterritorio e delle strutture ricettive, delle iniziative culturali e delle molteplici

tradizioni presenti a Giovinazzo. A supporto delle attività economichee della serena vivibilità del territorio occorreràredigere un piano comunale per la sicurezza, la mobilità e la viabilitàed uno per le infrastrutture a servizio, che risultino a regime moder-ne, adeguate, efficienti e coerenti alle esigenze economiche e ambien-tali dell’intera collettività. Questo sarà possibile realizzarlo soltantoadottando: un chiaro e preciso indirizzo etico (il bene comune) chedeve guidare tutti i progetti e le iniziative, sempre e comunque; unaottimizzazione delle spese; una reale trasparenza nelle procedureamministrative che annullino i contesti clientelari e la deleteriapersonalizzazione dei pubblici interessi e che diano a tutti i cittadini lavisibilità degli atti e la possibilità reale di interagire attivamente con gliamministratori comunali. Infine riteniamo che un programma di azio-ne amministrativa, sebbene abbia nel turismo un punto nodale, nonpuò nondimeno esimersi dall’affrontare il panorama completo deisettori che compongono la vita di una comunità cittadina come lanostra. È per tale motivo che rimandiamo di seguito alla programma-zione dettagliata dei diversi ambiti: un programma può dirsi efficacese affronta in modo armonioso ogni aspetto della vita amministrativapartendo dallo studio della situazione attuale e interpretando gli scena-

ri futuri ponendo le basi per un progresso in crescendo.

AREE TEMATICHE DI INTERVENTO1. Etica amministrativa2. Lavori pubblici ed infrastrutture3. Legalità4. Pianificazione territoriale e Ambiente5. Politiche giovanili6. Riorganizzazione degli uffici comunali7. Sanità8. Scuola, cultura e sport9. Sicurezza10. Sviluppo delle attività produttive11. Tutela della rete commerciale cittadina12. Una nuova politica di solidarietà socialeInterventi prioritari

PROPOSTE PROGRAMMATICHE1. ETICA AMMINISTRATIVAPer rendere evidente ai cittadini di Giovinazzo la svolta reale e la “discontinuità” conle precedenti amministrazioni e per riconciliarli con l’amministrazione Comunale, siindividueranno adeguati strumenti attuativi per lo sviluppo della “trasparenza” edella “democrazia partecipata” utilizzando le moderne forme di comunicazione attea fornire informazioni periodiche ai cittadini sullo stato delle attività comunali. Siintende a tal proposito:a) Porre online-streaming i consigli comunali, le riunioni della giunta o delle com-missioni comunicando per tempo sul sito del Comune non solo l’O.d.G. delleconvocazioni ma anche una breve spiegazione di quanto sarà oggetto di discussione; b) incontrare la cittadinanza a scadenze prestabilite per illustrare il cammino dell’at-tuazione del programma;c) consultare per via referendaria la cittadinanza in merito ad interventi di notevolerilevanza;d) utilizzare una rete intranet supportata da un apposito software per veicolare istanze,esigenze e informazioni tra cittadini e amministrazione. Il progetto OTÌ a tal propo-sito (cfr. Dossier Otì) unisce l’indirizzo di “democrazia partecipata” e la creazione diuna Smart Community per Giovinazzo in linea con le indicazione dell’OsservatorioItalia Digitale 2.0;I quattro punti appena citati costituiscono nell’insieme l’azione amministrativa cheporta alla costruzione di un “bilancio sociale partecipato”. Inoltre, per garantire ilcorretto indirizzo etico dell’amministrazione riteniamo opportuno:e) la realizzazione di un regolamento per l’assegnazione di incarichi a consulentiesterni (Avvocati, Ingegneri ecc);f) la realizzazione o modifica del regolamento per l’assegnazione di finanziamenti adassociazioni culturali, sportive e/o politiche;g) ricorso ragionato all’assegnazione diretta di appalti per lavori pubblici o consulen-ze esterne da regolare secondo motivata proposta del dirigente responsabile. Laddoveil nostro programma politico sottoscritto non abbia seguito vi saranno le dimissioniimmediate dei consiglieri in carica.

2. LAVORI PUBBLICI E INFRASTRUTTUREGiovinazzo necessita di molteplici interventi, bisognerà in ogni caso accertarsi dellagestione oculata e saggia del denaro pubblico e della perizia con la quale gli stessilavori verranno messi in cantiere. Si ritengono prioritarie le seguenti opere pubbli-che:a) risistemazione della costa e del lungomare; valorizzazione della cala porto;b) adeguamento alle attuali necessità cittadine delle reti fognarie e dei depuratori delleacque di scarico;c) parcheggi pubblici posti nei pressi delle principali strade di accesso al centrocittadino al fine di alleggerire il traffico urbano e il conseguente inquinamentoambientale ed acustico;d) aree verdi attrezzate, isole ecologiche e cura dell’arredo urbano;e) interventi migliorativi per gli impianti sportivi;f) interventi di ripristino della viabilità urbana;g) piste ciclo-pedonali con “percorsi della salute”. Le piste non dovranno essere solo“esterne” alla città ma devono anche poter rappresentare gradualmente una propostadiversa di mobilità cittadina. Seppur in presenza di un sufficiente sistema di viabilitàextracomunale si evidenziano grosse difficoltà nel sistema di viabilità cittadino che indeterminati orari di ben definite giornate si satura provocando congestionamentostradale, inquinamento diffuso, destabilizzazione del sistema residenziale ed

INSIEME PER GIOVINAZZO

PROGRAMMA POLITICO

AMMINISTRATIVO

DEL CANDIDATO SINDACO

TOMMASO DEPALMA

SPECIALEELEZIONI

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iperproduzione di rifiuti con negative conseguenze sui costi di gestione e sull’igieneche resta a totale discapito dei cittadini. Di conseguenza, non è rinviabile l’impegnoper la realizzazione di un sistema infrastrutturale orientato verso un equilibrio soste-nibile tra il trasporto privato e le esigenze economiche e residenziali del territorio,basandosi su alcune risorse e potenzialità in parte esistenti e recuperando, ove possi-bile, aree dismesse per destinarle a pubblici parcheggi. In un generale riordino delsistema della viabilità urbana è fortemente ipotizzabile: un maggior ricorso all’usodelle rotonde che apportano notevoli e molteplici vantaggi rispetto all’uso dei sema-fori; la pedonalizzazione di parte del lungomare di ponente. Una voce a parte meritail centro storico. È necessario che nell’ottica di rendere Giovinazzo una “città slow”il suo borgo antico sia tutelato dalla presenza del parcheggio selvaggio per diventarearea completamente pedonale. Un’attenzione particolare sarà infine rivolta agli abi-tanti dei “residence” e delle villette che si affacciano sulla costa di levante sino alconfine con S. Spirito: verranno poste in essere tutte le opportune azioni amministra-tive per garantire i servizi primari (gas) e la cura della sicurezza (asfalto, segnaleticaorizzontale, illuminazione e pensiline per la fermata del bus) sull’ex statale.

3. LEGALITÀIl rispetto delle norme del vivere civile e della buona convivenza deve essere tutelatoda maggiori controlli e da regole chiare e ben precise. È argomento di discussioneben noto il mancato rispetto per la pulizia e per il decoro delle nostre strade(deiezione “selvaggia”; conferimento disinvolto presso i punti di raccolta o peggionei territori del nostro agro di rifiuti liquidi, ingombranti, nocivi e di rifiuti inerti).Riteniamo quindi necessario:a) adoperarsi perché siano intensificati i controlli sul rispetto delle regole in meritodi igiene e pulizia su tutto il territorio comunale (compreso l’agro giovinazzese)incentivando opportunamente anche il volontariato associativo. Inoltre in merito altema più ampio della legalità e dei rapporti tra cittadino e amministrazione si consi-dera opportuno:b) la predisposizione di uno sportello di informazione legale gratuita, gestito dagiuristi in fieri, per coloro che necessitano di una opportuna scrematura nelle perso-nali pretese risarcitorie.

4. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E AMBIENTEÈ assolutamente improcrastinabile la rivisitazione del Piano Regolatore della città cherecepisca le moderneesigenze e dia l’opportunità ad una città che oggi non ha una sua identità di divenirela città degli incontri, delle opportunità e degli eventi. La rivisitazione del PRC dovràavvenire sotto la supervisione di una squadra di professionisti che opererà coadiuvatada tecnici locali e da comitati cittadini all’uopo costituiti che porteranno in sedepreventiva e consultiva le esigenze dei propri quartieri in base a idee preliminari diindirizzo così da salvaguardare l’operatività e la pianificazione partecipata. Al fine dirazionalizzare lo sviluppo urbano di Giovinazzo per meglio adeguarlo alle realiesigenze dei cittadini, la futura politica urbanistica dovrà:a) contenere la crescita urbana e tutelare gli spazi verdi come elemento strutturale,per cui i criteri di dimensionamento urbanistico dovranno seguire una logica diottimizzazione dei patrimoni edilizi esistenti e di razionalizzazione delle risorseurbanistiche; inoltre occorre particolare attenzione in merito alla pianificazioneambientale e agli impatti che essa determina sul territoriob) puntare sull’incentivazione dell’edilizia infrastrutturale a supporto di un voltosempre più “turistico” di Giovinazzo partendo da strutture già presenti sul territoriourbano e da riqualificare;Resta superfluo considerare che le localizzazioni devono trovare un efficace sup-porto infrastrutturale per avere una reale possibilità di sviluppo e nel contempo nonprovocare ulteriori danni irreversibili al territorio. Ogni nuova edificazione dovràessere dotata di forme ecologiche di risparmio energetico, di razionalizzazione dellerisorse idriche nonché di predisposizione per la raccolta differenziata. Ad ulterioretutela dell’ambiente, la futura amministrazione dovrà sviluppare un Piano di AzioneAmbientale che dovrà concentrarsi prioritariamente sulla riduzione costante dell’im-patto della discarica contemplando in seguito una serie di azioni programmate per la:biodiversità, mobilità, qualità dell’aria, rumore, gestione delle acque, gestione deirifiuti, concreta politica energetica. In particolare si programmerà la raccolta e losmaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilati, attraverso:c) la progressiva implementazione della raccolta differenziata riservando opportunivantaggi ai quartieri più virtuosi;d) il potenziamento degli accordi con i consorzi specializzati e l’incentivazione delriciclaggio dei materiali che ad oggi può rappresentare anche una opportunità dicrescita locale;e) l’incremento dei portarifiuti differenziati.A garanzia della tutela ambientale, la futura amministrazione attiverà azioni mirate per:f) monitoraggio della qualità dell’aria, attraverso l’installazione di centraline a gestionecentralizzata;g) bonifica area ex-AFP e iniziative di controllo mirate all’accertamento delle realicondizioni dei suoli;h) monitoraggio e gestione del fenomeno del randagismo al fine di giungere all’isti-tuzione di un canile comunale con l’individuazione di un’area che abbia una destina-zione urbanistica compatibile.A questi punti si aggiunge un’attenzione dedicata per quattro situazioni “particolari”di Giovinazzo che possono diventare potenziali risorse ossia: area ex AFP, zonaartigianale D1.1, Istituto Vittorio Emanuele II ed ex-macello. In merito all’area ex-AFPsi provvederà al rilancio dell’intera zona previa consultazione dei proprietari, al finedi vagliare progetti con ritorno di interesse pubblico. Per la zona artigianale D1.1 saràposta in essere la massima disponibilità nell’azione amministrativa onde ridare dignitàa quel territorio e alle famiglie che in esso vi abitano. Riguardo l’Istituto “VittorioEmanuele II” si metteranno in cantiere tutte le opportune azioni amministrativeperché un edificio così importante e polifunzionale possa tornare ad essere motoredi sviluppo per la cittadinanza. Infine per l’ex-macello occorrerà, tramite incentivazionedi investimenti privati e con progetti di costruzione e/o gestione, unire l’eventualefine turistico di una struttura adiacente alla costa con la realizzazione di un “conteni-

tore” di eventi culturali.

5. POLITICHE GIOVANILISi intende impostare una politica giovanile che consenta un inserimento deigiovani nel contesto cittadino:a) promuovendo centri di aggregazione giovanile per la progettazione e l’esecu-zione di eventi culturali,musicali e sportivi (si veda il punto 8, Scuola,Cultura e Sport, voci a e b);b) istituendo uno sportello informativo relativo alle agevolazioni previste perl’imprenditoria femminile e giovanile in genere; riguardo il problema dellaricerca del lavoro si istituirà un Osservatorio permanente sulle politiche del lavoro che aiutii giovani a saper curare sia il loro curriculum vitae e sia l’invio “selezionato”dello stesso in base ai talenti, all’esperienza e alla formazione;c) realizzando un “Progetto Giovani” che metta in rete con iniziative miratescuole, associazioni di giovani e pubblica amministrazione, per consentire lavalorizzazione e la crescita culturale e sociale delle giovani generazioni.

6. RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI COMUNALIÈ ormai inevitabile rivedere la dotazione organica comunale al fine di ripartire ilpersonale nei vari uffici comunali secondo le proprie attitudini, qualità e profes-sionalità, attivando un metodo di consultazione al fine di rendere partecipe ilpersonale interessato ai progetti dell’amministrazione comunale attraverso scelteconsapevoli e condivise. Per favorire la crescita professionale delle risorse uma-ne con una intuibile ricadutasull’efficienza e sull’efficacia dei servizi erogati ai cittadini occorre:a) ricorrere ad una ottimale informatizzazione dei servizi utilizzando eventual-mente la pratica riconosciuta del “riuso software”;b) programmare la formazione professionale dei dipendenti comunali, indispen-sabile per il livello di conoscenza delle norme e delle conseguenti ricadute intermini di efficienza: applicare in tal senso le norme riguardanti il “benessereorganizzativo” così come sperimentato nel Programma Cantieri per l’Innovazio-ne della Pubblica Amministrazione.

7. SANITÀLa nostra CittaÌ ha da sempre sofferto per la mancanza sul territorio di struttureospedaliere pubbliche o private. È necessario, pertanto, procedere, avvalendosidi professionisti del settore, all’individuazione di proposte concrete per unmiglioramento della prevenzione e dell’offerta di salute, naturalmente in uncontesto regionale, che assuma la sanità come primo e fondamentale settore dellavita sociale da rafforzare e rimodulare in rapporto alle reali esigenze dei cittadini.Si intende quindi attraverso una efficace, continua ed incisiva concertazione traASL locale – Regione e Comune:a) potenziare il Punto di Primo Intervento per garantire al meglio le urgenzeambulatoriali durante l’intero anno e specialmente in estate per il notevoleafflusso turistico;b) vigilare perché venga efficacemente svolta l’assistenza domiciliare prefestiva enotturna per le urgenze non ambulabili;c) Incentivare in collaborazione con le farmacie il servizio di Farmataxi;c) attivarsi, compatibilmente con i fondi sanitari regionali, perché la ASL arricchi-sca di nuove professionalità mediche specialistiche il nostro Poliambulatorio,cosiÌ da meglio soddisfare le richieste dei giovinazzesi;d) rendere quanto prima operativa la auspicata continuità assistenziale tra Ospeda-li e territorio per i pazienti che necessitano di ulteriore assidua assistenza dopola dimissione;e) garantire la migliore assistenza agli anziani non ambulabili;f) coinvolgere i medici di famiglia per studi epidemiologici sull’incidenza sulnostro territorio di malattie di grande impatto sociale come: diabete mellito,ipertensione arteriosa, obesità, dislipidemie (iper-colesterolemia e iper-trigliceridemia);g) garantire sostegno concreto all’associazionismo che si occupa delle gravi ma-lattie invalidanti: sclerosi multipla, Alzheimer, autismo ecc., operando sulla sem-plificazione delle pratiche burocratiche nei confronti dei distretti socio-sanitari;h) valorizzare al meglio le professionalità sanitarie non mediche, indicando gliinterventi più urgenti giunti a conoscenza dell’Amministrazione.

8. SCUOLA, CULTURA E SPORTA Giovinazzo sembra imprescindibile ormai il sostegno alla cultura non solocome espressione associazionistica a vario titolo o come distribuzione di com-pensi e contributi ma come potenziale investimento dal duplice risvolto: l’ottenimentodi una crescita nella “qualità” per il maggior beneficio di ritorno della cittadinan-za e la costituzione dell’“effetto volano” ossia cultura come fattore trainante perl’economia turistica della città (cfr.Dossier Cultura). Ciò che sembra ormaiirrinunciabile è il superamento della “frammentarietà” e della dispersione del-l’offerta formativa e culturale: l’idea principale di partenza consiste quindi nellarealizzazione di una Cabina di regia a cura dell’assessorato alla cultura che sia disupporto alle iniziative culturali e ai promotori di tale offerta. Insieme alleassociazioni cittadine si dovrà quindi curare un Cartellone Annuale delle inizia-tive e delle proposte culturali operando per tempo l’organizzazione degli stessieventi e la loro adeguata pubblicità. Proponiamo inoltre i seguenti interventi:a) istituire una scuola di formazione socio-politica: un progetto da realizzare insintonia con tutte le componenti partitiche di Giovinazzo per “coltivare” con lenuove generazioni un approccio alla politica basato sulla formazione; il progettoprevede la costituzione del “Consiglio comunale dei Giovani”;b) favorire e promuovere le iniziative di promozione turistica di Giovinazzo inmodo strutturato e ragionato;c) progettare un percorso di promozione sociale e culturale rivolto alle personedella terza età che possa poi portare al riconoscimento dei requisiti per una“Università della Terza Età” a Giovinazzo (cfr. Dossier Utep- Giovinazzo);Si ritiene altresì opportuno creare le condizioni (predisposizione dei luoghi

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individuati, incentivazione per investimenti privati con progetto di costruzionee/o gestione) per l’istituzione di un polo culturale che preveda una pinacoteca euna biblioteca con sala lettura multimediale e con accesso a internet.Specificatamente all’ambito scolastico si dovrà mirare a garantire i servizi quali iltrasporto scolastico, la mensa, borse di studio, implementando i progetti formati-vi in collaborazione con associazioni e amministrazione comunale che coinvol-gano ragazzi, insegnanti e genitori (es. Piedibus, Ciclobus). Uno slancio significativodovrà riguardare il progetto sperimentale di condivisione della conoscenza favo-rendo la produzione multimediale di materiale didattico gratuito. Per quantoriguarda l’ambito sportivo riteniamo necessaria l’adozione di qualificati e ricono-sciuti parametri per ripartire tra le associazioni sportive sia i contributi economicie sia l’utilizzo degli impianti sportivi. Sembra opportuno inoltre favorire maggio-re sinergia tra le associazioni sportive per evidenziare non solo l’attività agonisticama anche l’aspetto ludicoformativo dello sport in occasioni quali la “Festa delloSport” e in altri appuntamenti creati ad hoc in collaborazione con le scuole prima-rie e secondarie.

9. SICUREZZAGiovinazzo, sicuramente, ha la necessità di implementare il servizio di controllodel territorio da parte delle forze di polizia attraverso una profonda riorganizzazionee una ottimizzazione delle risorse disponibili (cfr. Dossier Sicurezza). Pareormai doveroso:a) l’utilizzo del sistema di videosorveglianza nei punti d’accesso della città cheoltre alla sua funzione esecutiva garantirebbe anche un effetto deterrente, insie-me ad una rivisitazione dell’utilizzo della Polizia Municipale;b) la promozione a cura delle istituzioni (comune, scuole) di appuntamenti voltialla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche e sulle questioni legate allasicurezza così da creare una prima forma di prevenzione contro la delinquenza.

10. SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVELa coalizione “Insieme per Giovinazzo” promuoverà la concertazione periodicatra associazioni di categoria, sindacali e amministrazione comunale, al fine diattivare processi di sviluppo coordinati. Operativamente si propone:a) la costituzione di una Equipe per lo sviluppo, a cura dell’assessorato alle attivitàproduttive, quale strumento politico-organizzativo per monitorare i bandi difinanziamento utili per la realizzazione di progetti per la cittadinanza e per sbloccarein tempi rapidi eventuali pratiche relative a progetti o permessi/autorizzazioniche necessitano di tempo, competenza e attenzione dedicata. L’Equipe per lo Svilup-po insieme allo sportello per le agevolazioni previste per l’imprenditoria femmi-nile e giovanile in genere (si veda il punto 5, Politiche Giovanili) dovrà creare lecondizioni perché a Giovinazzo possa nascere un “Incubatore d’Impresa” chepossa mettere in moto il ciclo virtuoso delle idee innovative e della formazionemanageriale. L’Equipe per lo Sviluppo dovrà gestire in completa trasparenza laconcertazione tra ente comunale, associazionismo e privati per la gestione deiprogetti volti a incrementare lo slancio turistico di Giovinazzo (a partire, peresempio, dal piano Interreg Italia-Grecia “Magna Grecia Mare” – fondi FESRUnione Europea – che prevede la valorizzazione della cultura legata al mare dellepiccole comunità costiere). L’Equipe per lo Sviluppo curerà uno Sportello Informati-vo per accogliere le istanze in materia di supporto all’attività generale di impresa.La strategia per lo sviluppo delle attività produttive comprende inoltre i seguentiinterventi:b) dotazione di infrastrutture delle aree produttive di competenza (inclusa archi-tettura e “abbellimento” dei luoghi) che comprenda anche gli strumenti“immateriali” (wi-fi, wireless, banda larga, cablaggio ecc.);c) formulazione di strategie di marketing territoriale per attrarre capitali finanziaried intellettuali;d) incentivazione della tipologia di “albergo diffuso” (L.R. 15 luglio 2011 n. 17 conconseguente regolamento in fase di approvazione) nel Centro Storico (Cfr.DossierAlbergo Diffuso);e) acquisizione e cura della competenza per sostenere le indicazioni UEsull’internazionalizzazione delle piccole imprese;f) valorizzazione delle risorse ambientali e dei beni culturali quale strumenticapisaldi del nuovo modello di sviluppo;g) facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta attraverso i servizi per l’impie-go;h) tutoraggio per imprese e privati per la partecipazione ai bandi di finanziamento

di settori quali agricoltura e pesca (in particolare per il Gruppo di Azione Locale –GAL – “Fior d’Olivi” e per il Gruppo di Azione Costiera – GAC – di cui Giovinazzofa parte); tutoraggio per imprese e privati che decidono di investire nei settoriproduttivi dell’agricoltura e della pesca nell’ottica di una migliorecommercializzazione dei prodotti tipici;i) promozione dei progetti di “filiera corta” nel campo agricolo;

11. TUTELA DELLA RETE COMMERCIALE CITTADINAStretta dalla morsa dei grandi centri commerciali di Bari e Molfetta, la rete delcommercio cittadino ha subito una brusca inflessione in termini di vendite e difrequenze giornaliere con conseguente chiusura di un cospicuo numero di attivitàcommerciali. A ciò si aggiunge la “scarsa ospitalità” del nostro paese in merito aiparcheggi a pagamento, e all’assenza di una seppur minima concertazione tra glioperatori di settore. Si propone quindi:a) una rivisitazione e uno studio approfondito teso alla ottimizzazione della viabilitàe del piano parcheggi comunale e delle zone ZTL.b) la promozione di un cartellone di eventi (si veda il punto 8, Scuola, Cultura e Sport),per favorire l’afflusso di consumatori presso gli esercizi commerciali cittadini;c) una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza verso gli esercizi locali e unacampagna di promozione che mettendo in rete tutti gli esercenti possa creare un“centro commerciale naturale” attraendo più consumi a Giovinazzo con “carte difedeltà”, volantini informativi sulle offerte e altri incentivi adeguati.

12. UNA NUOVA POLITICA DI SOLIDARIETÀ SOCIALEGiovinazzo necessita di un nuovo sistema di welfare comunale che migliori lestrategie assistenziali. Dalla lettura dell’ultimo Piano sociale di zona (dalla quale sievidenzia l’uso ricorrente di termini quali “assistenza”, “beneficenza”, “beneficenzapubblica”) si evince quanto nella nostra comunità il vero sociale “non esiste” perché“prospera” un assistenzialismo sbagliato e degenerato in cui il Comune intervienesoprattutto con l’erogazione di fondi a cittadini o enti, senza un piano efficace peril loro utilizzo. Eppure numerosi sono i casi di disagio/fragilità presenti nel nostroComune che afferiscono a più aree: minori e famiglie; anziani; disabilità, salutementale, integrazione socio-sanitaria; povertà, immigrazione ed inclusione sociale.Sulla base di tale analisi si ritiene opportuno rivedere l’incidenza effettiva del PianoSociale di Zona per giungere ad una sua ri-progettazione che rispecchi la realesituazione del paese e che prospetti interventi che non siano qualificati come mero“assistenzialismo”. In particolare si ritiene opportuno:a) garantire un servizio sociale professionale adeguatamente dimensionato rispettoai cittadini utenti;b) offrire un servizio di segretariato sociale per una corretta informazione;c) operare azioni di semplificazione amministrativa: ottimizzare il rapporto con ildistretto socio-sanitario facilitando l’iter burocratico della U.V.M. (Unità di Valutazio-ne Multidimensionale);d) promozione della “Banca del Tempo”;e) potenziare il servizio di assistenza domiciliare a famiglie con minori, anzianidisabili; particolare attenzione verrà posta anche per l’assistenza alle disabilità daautismo;f) garantire il trasporto gratuito per i soggetti diversamente abili;g) promuovere centri diurni polivalenti e polifunzionali accreditando eventualmen-te le strutture già presenti sul territorio: come previsto dalla Legge Regionale 10luglio 2006, n.19 (“Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità eil benessere delle donne e degli uomini di Puglia”) bisognerà procedere in modograduale all’accreditamento delle cooperative sociali che intendono svolgere unservizio socio-assistenziale sul territorio istituendo un apposito albo comunale inmodo da garantire la qualità del servizio prestato e la supervisione dello stesso;h) convenzionare cooperative già presenti sul territorio e soggetti competenti perl’assistenza pomeridiana del “doposcuola” per ragazzi;i) promuovere e sostenere l’attività del “Centro Anziani” (a tal riguardo si veda ancheil punto 8, Scuola, Cultura e Sport, voce c);l) prevedere un centro per donne abbandonate o soggette a violenza nella prossimaprogrammazione del Piano Sociale di Zona. La coalizione “Insieme per Giovinazzo”adotta le indicazioni previste già per le precedenti elezioni amministrative dal “Forumnazionale delle Associazioni Familiari” per una città a misura di famiglia. In partico-lare si curerà ogni intervento amministrativo che vada a tutelare temi come l’acco-glienza della vita, la casa, le scelte educative, i servizi per la prima infanzia comel’asilonido, “spazi famiglia”, “Punti Gioco” e il “bonus-bebè”.

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Carissime concittadine, carissimi concittadini

Forte della mia formazione come operatrice dei servizi so-

ciali, la mia candidatura, apolitica, sostiene il gruppo “città

del sole” e vuole soppiantare gli scempi a cui la vecchia am-

ministrazione ci ha assuefatti ormai da anni, vuole tradurre in essere la

mia tenacia, la mia passione, il mio senso civico per dar voce a tutte

quelle persone meno rappresentate della società giovinazzese.

Le mie non vogliono essere solo parole, ma promesse a tutti i cittadini, in

particolare i più necessitanti che si tradurranno in fatti grazie al vostro

voto! Tutti voi conoscete la mia tenacia, la mia assiduità e determinazio-

ne, ora è arrivato il momento di offrire queste mie capacità al servizio

della collettività.

Promozione e sostegno della Famiglia

� Revisione dei regolamenti per l’erogazione di contributi, sussidi,

aiuti economici e di servizio nel rispetto delle prerogative del biso-

gno, rispettando i canoni etici e non clientelari.

� Realizzazione di una informativa diretta sui servizi comunali e sulle

modalità per accedere a contributi, sovvenzioni e assistenze, age-

volando e coadiuvando il cittadino più fragile con aiuti concreti e

supporti personalizzati.

� Sostegno alle famiglie, tutela delle “ragazze madri” e delle madri

separate o sole, permettendo un inserimento lavorativo facilitato

grazie ad un supporto di affido con orari flessibili.

Lotta alle dipendenze � Promozione di campagne d’informazione in collaborazione con i servizi

socio-assistenziali, con associazioni e con cooperative di giovani

finalizzate alla prevenzione.

� Sostegno alle famiglie coinvolte in situazioni salvaguardando il più

totale rispetto della persona e della privacy.

Giovani

� Creazione di cooperative responsabili della divulgazione dei servizi

e delle attività che il nostro comune offre, ma che in pochi effetti-

vamente conoscono, finalizzate alla formazione ed inserimento al

mondo lavorativo.

� Introduzione di attività e concorsi che agevolino il futuro inseri-

mento lavorativo, per esempio ,concorsi di giornalismo in collabo-

razione con i media locali.

Terza età

� Organizzazione con le scuole ed il territorio per realizzare laborato-

ri coinvolgendo gli anziani, allo scopo di far rivivere “arti e mestie-

ri” di un tempo.

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� Valorizzazione della terza età nel controllo e sensibilizzazione del

rispetto del territorio.

� Creazione di uno sportello “Informazione Anziani” con sede comu-

nale e/o dislocata.

� Sostegno a tutte le iniziative rivolte alla valorizzazione della figura

e della vita dell’anziano.

� Sostegno alla fascia della terza età per lo svolgimento delle prati-

che giornaliere.

� Politica di volontariato sostenuto dall’amministrazione comunale,

mirato alla distribuzione di pasti, spesa, farmaci e/o compagnia

qualora l’anziano necessiti di tale esigenza.

Diversamente abili

� Ordinamento comunale per la realizzazione di scivoli e accessi ai

marciapiedi per ogni lavoro pubblico esistente o futuro sulla car-

reggiata.

� Agevolazione dell’accesso e dell’utilizzo a tutte le strutture pubbli-

che, attingendo da fondi provinciali e regionali per eliminare le

barriere architettoniche ancora esistenti.

� Introduzione di supporti e assistenze alle famiglie per sostenere

concretamente sia i diversamente abili, sia i loro parenti che li

assistono quotidianamente.

� Cooperative giovani responsabili dell’integrazione dei diversamen-

te abili nella società

� Politica di volontariato sostenuto mirato alla distribuzione di pasti,

spesa e farmaci.

� Riorganizzazione adeguata ai bisogni degli utenti, della struttura

fisio-terapeutica esistente nell’attuale ASL, pianificazione idonea

delle sedute attualmente irrisorie, e della qualità delle stesse, con

opportuni controlli da parte di medici fisiatri specialisti.

Sono convinta che siamo una comunità e dobbiamo guardare, tutti

uniti, il bene di questo paese, pensare alla collettività e non al singolo

individuo, impegnarsi nel sostenere il più debole, perchè ogni singolo

soggetto ha i propri sogni, le proprie ambizioni e va rispettato, perché

ogni forma di vita va rispettata, qualsiasi essa sia. Quindi voglio im-

pegnarmi affinché, insieme, si percorra questo cammino, tenendo

conto dell’esigenze, dei bisogni, di tutte quelle persone, che da sole

non ce la fanno, ma che sono i nostri, concittadini e che vivono questo

paese esattamente come noi.

La prima regola da rispettare è l’ascolto, io ci credo, e voglio lottare

per Giovinazzo insieme a voi, e vi assicuro che cambiare è possibile,

basta volerlo!

Felicia Turturro

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candidamenteDI BRUNO LANDO

LA

CRI-

SI?

COL-

PA DI

ONOFRIO!

LA PERCHIA FA RICORSO AL TARInvalidata la lista delcandidato sindaco BrunoLando per vizio di formaSi attende il ricorso!

Egregio Direttore, questa volta è tutto il movimento cheLe parla e la ringrazia anticipatamente per tutto lo spa-zio concesso al movimento in questi lunghi mesi di pre-parazione alle elezioni del sindaco. Comincerei dagli inizi,per spiegare ai giovinazzesi perché la lista «La Perchia»non siè presentata agli elettori. «Eravamo più di 5 amicial mar» che volevamo cambiare il mondo. Decidemmodi creare il partito «La Perchia» per rispetto al nostromare segnato dalla mano dell’uomo. Onofrio Altomare,il pescatore di ricci più multato d’Italia, aveva denuncia-to il fondale inquinato, la distruzione della flora e dellafauna marina. Ma non lo aveva ascoltato nessuno. Tranneil partito de «La Perchia», il simbolo dei nostri fondaliormai contaminati. Simbolo e statuto furono regolarmenteregistrati e depositati presso il notaio. Da 5 amici al mareravamo diventati 50, poi 500 anche 5mila simpatizzanti,tutti raccolti intorno al gruppo La Perchia su facebook.Tutto vero. Andate su Fb e controllate. Il leader, il futurosindaco sarei stato io, Bruno Lando. Avevo raccolto piùdi 250 firme autenticate per correre alle prossime elezionicomunali. Avevo fatto tutto in piena regola il 2 aprile. Conincredulità frammista a ilarità il segretario aveva accetta-to la mia lista. Già sognavo il mio palco a guisa di trono,il mio comizio, i miei manifesti. Invece mi sono saltate lecoronarie quando venerdì 6 aprile dal Comune mi hannocomunicato l’esclusione della mia lista. Durante la mialunga carriera da sindaco, più lunga di quella diNatalicchio, non mi era accaduto qualcosa di simile. Nonmi arrenderò e ho già presentato ricorso al Tar affinché sipossa correre alle prossime elezioni. So esattamente cosaè successo, so chi è il responsabile di questa situazione.E’ uno che contrappone al profumo della perchia, del marequello del mattone. Posso solo dire che si è trattato di unmero vizio di forma. Il fatto che «La Cerchia» non siastata ammessa alle prossime amministrative è un’ipotesiquantomeno antidemocratica, visto che in questo momen-to, gli elettori avvertono solo profumo di mare. E adesso?Purtroppo non ci è stato concesso fare comizi ne tantomeno avere confronti e dibattiti con i candidati Sindaci. Imass media, la stampa ed le webtv ci ignorano, ci respin-gono, valutando il nostro movimento una provocazione,una sorta di coitus interruptus per far nascere la vita, perfar nascere i palazzi. L’unica persona che ha creduto innoi, che ha lasciato una pagina del mensile a disposizione(aggratis!), che ci ha sempre sostenuto in questo cammi-no è stato lei, solo lei, direttore. Nella sua follia o nellasua saggezza sarà la storia a dirlo. E’ morta la 2^ Repub-blica e la 3^ è gia agonizzante. Noi siamo quelli della 4^Repubblica, non riconoscendo in questa finta rinascita dellapolitica un’alcova degna dei nostri desideri amorosi. Noide «La Perchia» eravamo il seme dell’amore, di una nuo-va vita che cammina raccogliendo voti non con le stam-pelle dell’assistenzialismo. Aspettiamo il ricorso al Tar.Ho paura che senza di noi assisteremo a Giovinazzo a

politicanti di lungo corso che simpatizzano proprio con chiavrebbe il compito di cacciarli. Simpatizzare significa ipote-care un risultato elettorale che volente o nolente uscirà dalleurna. Così ce li ritroveremo a maggio, a Palazzo di Città, atrattarci come solitamente si fa con lo scemo del villaggio,gli scemi del villaggio. Ma noi cosa proponiamo? La Perchiache alternativa offre? Intanto il nostro movimento portal’Amore. Molti, prima di entrare a far parte della nostra co-munità alternativa credevano di vivere in un mondo senzaamore, fatto di politica «rancorosa e polemicosa» (scrivevacosì una persona su un social network). Il nostro program-ma mette al primo posto l’accoppiamento affettivo tra lagente. Se mi ami non mi freghi. E se è indiscutibile che tremovimenti muovono l’intero pianeta, appunto l’amore, l’eco-nomia e la religione non si capisce perchè non si debba par-lare del primo, mettere nel programma elettorale il primocosì come è importante occuparsi del risanamento dei contipubblici. Ma ogni rivoluzione che si rispetti, parte dai cer-velli. E in giro, a parte i simpatizzanti de «La Perchia», lihanno dovuto spegnere o sintonizzarli, a nostro modestoparere, male. Ma quando vedremo la faccia di un cassa inte-grato sui cartelloni 6 x 3? Mi permetto di fare l’esempio diqualcuno in attesa di occupazione, e mi scuso con loro, vi-sto che il fenomeno è diffusissimo e che nulla si può impu-tare agli stessi. Certamente fan gola i voti e di tutti «gli altriperdenti». Sono questi i giorni in cui i candidati tradizionali(non quelli de La Perchia), fanno petting con loro, li saluta-no, sorridono, gli pagano il caffè per poi, dopo le elezioni,xxxxx (autocensura). Vabbè è sempre successo e non si ca-pisce perchè oggi si dovrebbe sollevare la questione morale,potrebbe chiedere qualcuno. Molti nostri simpatizzanti cichiedono come dovranno comportarsi il 6-7 maggio. Noinon abbiamo più una lista e non siamo sulla scheda elettora-le. L’astensione lascia ad altri il compito di governare manello stesso tempo non rende complici della restaurazionedel solito scenario. La voglia di scrivere «La Perchia» sullascheda elettorale né forte, anche se giuridicamente non esi-stiamo più in attesa della sentenza del Tar che potrebbeinvalidare le elezioni. Ognuno faccia quello che vuole, par-lare di direttive dà già l’orticaria. Avvisiamo solo che il gior-no 7 maggio festeggeremo perchè in queste settimane nonci siamo stressati, non abbiamo vilipeso nessuno e ci siamoamati come non mai!

IL DIRETTIVO DE LA PERCHIA

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La nostra sfida è il vostrofuturo. Qui ed oraPROGRAMMA POLITICO

- AMMINISTRATIVO

DEL CANDIDATO SINDACO

LIA DAGOSTINO

SPECIALEELEZIONI

La lista dei candidati al Consiglio comunale e la collegata candidatura alla carica diSindaco di Dagostino Consiglia detta Lia, contraddistinta dal simbolo “Nel cerchiocon contorno nero in campo bianco sono rappresentate due lettere a caratterimaiuscoli; la lettera “P” di colore verde che si lega con la lettera “D” di colorebianco distinta nel fondo con un rettangolo di colore rosso, espressione del trico-lore italiano. Alla base delle due lettere simbolo è inserita la scritta in nero “PartitoDemocratico” nella quale tra le due parole si inserisce il ramoscello di ulivo concinque foglie verdi.” qui di seguito espongono il proprio programma amministrati-vo per il quinquennio di carica degli organi del Comune.

PREMESSA: SMART CITYIl nostro obiettivo amministrativo per i prossimi 5 anni è quello di guidare la cittàattraverso i cambiamenti in atto con una politica intelligente, smart.I nostri primi sforzi saranno finalizzati all’adesione di Giovinazzo al cosiddetto Pattodei Sindaci. La città entrerà a far parte di quel gruppo di comuni virtuosi cheoperano per raggiungere e superare gli obiettivi dell’Unione Europea di riduzionedelle emissione di CO2 entro il 2020 e dell’adozione di sistemi intelligenti diproduzione dell’energia e di utilizzo delle risorse, anche umane.Tali obiettivi europei sono stati recepiti già da 3000 comuni circa, nazionali edeuropei e permeano trasversalmente tutti i campi operativi dell’amministrazione diun paese: dall’ambiente, all’edilizia, al paesaggio e quindi, al turismo, alla viabilità, allaqualificazione ed efficienza degli operatori amministrativi, alla partecipazione attiva,al finale miglioramento della qualità della vita.Ogni campo di azione che verrà di seguito elencato sarà quindi trasversalmenteattraversato da questo filo conduttore in grado di intercettare, peraltro, finanziamentieuropei e nazionali, di creare, persino, occasioni di nuova occupazione ed infine digettare le basi per una trasformazione di Giovinazzo, nel lungo periodo in un paesemigliore, più sano, più salubre, più sostenibile, più coeso socialmente, più fruibile,più vivibile e quindi più bello.A Tal fine si istituirà un’apposita delega per lo sviluppo e l’innovazione ed ilprogresso.

I. URBANISTICA.In linea con quanto indicato in premessa e con i criteri già adottati nel DPP per laredazione del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), abbiamo individuato comeobiettivi maggiori:· Pianificare l’uso della costa, prevedendo la creazione di spiagge libere attrezzate· Localizzare attività turistiche nelle aree, oggi agricole, retro poste alla fascia demaniale,ponendole a servizio delle spiagge;· Rivisitare i vincoli della zona B1 (zone edificabili) in coerenza con il reale valoretestimoniale e storico-architettonico del costruito· Creare le condizioni per l’uso ricreativo di settori della zona agricola, compatibilecon la sua dominante vocazione produttiva· Localizzare le attività produttive, commerciali e di servizi attivando una zona P.I.P.in presenza di manifesto interesse di operatori economici· Approvare il DPP· Redigere ed approvare il PUG (Piano Urbanistico Generale)· Mettere in sicurezza l’area ex AFP con assegnazione di una destinazione urbanisticadi tipo direzionale· Individuare le risorse per la realizzazione delle infrastrutture della zona C3· Avviare i cantieri dell’area C3 previa formazione di consorzi· Assegnare alle cooperative le aree PEEP· Ridiscutere il progetto di risanamento della C2 (zona Cappella) alla luce delleosservazioni degli uffici regionali· Risanare l’ultima porzione degradata del Centro Storico in via Spirito Santo e vicoCorsignano· Rifunzionalizzare la zona da piazza Leichardt al molo di levante, con la creazionedi una passeggiata a mare lungo il perimetro esterno del nucleo antico della città, viedi penetrazione pedonale verso il suo centro e aree a parcheggio e di scambio sulsuo perimetro interno· Rifunzionalizzare, delegando ad un intervento privato, lo spazio dell’ex plessoscolastico di via Fossato, come area di parcheggio a servizio del nucleo antico dellacittà· Acquisire alla proprietà comunale l’area del Poliambulatorio e integrare la stessacon la C2 per il risanamento del fronte a mare orientale della città.· Sdemanializzare i lungomari (approvando, nel contempo, un piano di valorizzazionecommerciale)· Zona ASI: se nel medio futuro non dovessero essere avanzati progetti d’insedia-mento, si affronterà con l’amministrazione del consorzio ASI e con la regione Puglia

una soluzione per la tipizzazione dell’area

II ASSE LAVORI PUBBLICI.

II.1 OPERE PUBBLICHE

I maggiori obiettivi dei prossimi anni saranno i seguenti:· Caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica area ex AFP· Implementazioni delle difese a mare contro l’erosione costiera· Messa a norma e perfezionamento della gestione delle strutturesportive comunali· Realizzazione di un nuovo spazio attrezzato per l’attività sportivanell’area a verde presso l’edificio scolastico don Saverio Bavaro epresso lo stadio De Pergola· Interventi di messa in sicurezza e di miglioramento degli am-bienti scolastici nei plessi Giovanni XXIII, Buonarroti, Rodari· Interventi di messa in sicurezza della passeggiata sul lungomarestorico di via Cattedrale· Consolidamento delle strutture al piano interrato e interventi dimessa in sicurezza del palazzo comunale· Interventi di miglioramento della mobilità sulla Strada Adriatica(ex statale 16)· Realizzazione di nuovi percorsi ciclabili· Ulteriori interventi di riqualificazione di piazza Garibaldi: altraarea attrezzata, sistemazione verde, piantumazione;

· Creazione di un canile sanitario· Riqualificazione piazza Cairoli con l’installazione di un campo da ten-

nis· Recupero piazze e vie del centro storico· Lavori di sistemazione e sostituzione dell’illuminazione pubblica con

un impianto a led non inquinante ed a basso consumo, nel centrostorico, anche a beneficio delle chiese ivi presenti

· Installazione di pubblica illuminazione a basso impatto energetico enon inquinante;

· Riqualificazione piazza Vittorio Emanuele, via Marconi, Piazza Risorgi-mento

· Realizzazione parcheggi a servizio del centro storico;· Creazione di centri comunali di raccolta rifiuti differenziata· Realizzazione di un Porto Museo attraverso il finanziamento del bando

“Intereg. Magna Grecia”· Lavori di manutenzione e risistemazione del porto;· Assunzione in comodato d’uso dei locali e degli spazi annessi della

vecchia stazione FF.SS.· Rilocalizzazione del servizio di Polizia Municipale· Risistemazione del mercato giornaliero· Riacquisizione del convento degli Agostiniani (ex Spinelli) e destina-

zione alle attività dell’oratorio di Sant’Agostino, di associazioni culturalie bandistiche

· Soluzione del problema degli spazi dell’oratorio della parrocchia sanGiuseppe nell’ambito della sistemazione della zona C2

· Completamento della pubblica illuminazione di Via Bari.· Risistemazione architettonica e strutturale di entrambi i lungomari· Installazione di pannelli fotovoltaici sugli istituti pubblici· Realizzazione di ulteriori rotatorie in zone ad alta densità di traffico.· Ampliamento delle zone Wi-fi, compreso zone periferiche della città· Alienazione del centro civico o riqualificazione in caso di ricevimento

di manifestazione d’interesse

Per la zona destinata alla realizzazione della nuova sede di Villa Giustina, se l’esitodella vicenda legale tra la proprietà e la Regione Puglia porterà alla cancellazionedel programma di investimento giacente agli atti del Comune, si cercherà unaccordo per la conversione della struttura autorizzata a scopi socio-sanitari diversi.

II.3 VIABILITÀ E SICUREZZANel quadro dei buoni servizi da mettere a disposizione del cittadino, potenziere-mo il trasporto urbano, con mezzi di trasporto elettrici, a basso tasso di inquina-mento, con una più capillare rete di fermate, con l’istituzione di nuove corse e conla rivisitazione del tragitto della circolare. Prevedremo agevolazioni per anziani edisabili.

Nel PUG (Piano Urbanistico Generale) sarà previsto una viabilità lenta oltre a quellaordinaria.Si migliorerà la segnaletica orizzontale e verticale.

Per quanto concerne la situazione emergenziale della Polizia Municipale gli obiet-tivi sono:

· la riorganizzazione interna del corpo di Polizia Municipale;· l’affidamento del comando;· l’assunzione di alcuni operatori a tempo indeterminato e quella di operatori a

tempo determinato in alcuni periodi dell’anno;· l’esternalizzazione di alcuni servizi non strategici;· l’alleggerimento delle incombenze amministrative oggi gravanti sugli agenti;· il potenziamento delle dotazioni tecnologiche degli operatori;· l’ampliamento della sede attuale del comando di Polizia Municipale;· il coordinamento con le altre forze di polizia;· il controllo del tratto demaniale in collaborazione con la Capitaneria di Porto.

Per quanto concerne la sicurezza della città si prevede:· l’utilizzazione di strumenti di telecontrollo per le zone sensibili e di accesso

alla città;· Il controllo da remoto da parte di un operatore delle varie zone della città

nelle ore notturne;· Il maggior coinvolgimento, ove necessario, del comitato provinciale di sicu-

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rezza pubblica affinché valuti l’opportunità di implementare i presidi mobili.

III ASSE. AMBIENTESi provvederà a mettere in sicurezza (con un finanziamento già ottenuto di 3.400.000euro) le aree di lama Castello e delle ex AFP contaminate da depositi di scarti dialtoforno.Con la gara per la nuova gestione dei rifiuti promuoveremo la raccolta porta a portae spingeremo la differenziazione fino alle percentuali richieste dagli obiettiviregionali.Sarà realizzato un consorzio intercomunale per la gestione della discarica destinataal recupero degli inerti.Verrà individuata la soluzione per la chiusura della filiera del trattamento dei rifiuti.Saranno realizzati dei sistemi di riutilizzo dei rifiuti dell’agricoltura.Saranno realizzate opere idrauliche di protezione delle zone a rischio idrogeologicoa ridosso delle zone residenziali.Si potenzierà la protezione civile cittadina.Verrà migliorata l’igiene e la pulizia della città attraverso:

· Progetti di sensibilizzazione, nelle scuole e delle famiglie (tipo “Adottauna strada, adotta una piazza”).

· Coinvolgimento degli operatori ecologici e della polizia municipalenella prevenzione e controllo del rispetto dell’igiene pubblica (deiezionianimali, abbandono rifiuti, rispetto degli orari di conferimento dei ri-fiuti).

III.1 SMART CITYAdotteremo in Consiglio Comunale un Piano di Azione dell’Energia Sostenibilenel quale individuare misure dirette a conseguire l’efficienza energetica e a pro-muovere l’uso di energie rinnovabili.Muteremo trasversalmente la politica della città, introducendo, ad esempio, unsistema di illuminazione pubblica a led non inquinante, dotando tutti gli impiantielettrici comunali di un sistema di riduzione degli sprechi; apponendo sugli edificipubblici di impianti fotovoltaici; individuando nuove possibilità e collocazionedegli impianti fotovoltaici per passare ad un sistema di produzione di energiarinnovabile. Si premieranno i progetti costruttivi di opere pubbliche che terrannoin debito conto il risparmio energetico, la sostenibilità ed il minor impatto ambien-tale; si creeranno piste ciclabili e nuovo verde pubblico. Ci sia adopererà perraggiungere le percentuali previste a livello regionale, di raccolta differenziata,partendo dall’attivazione della raccolta domiciliare e dalla rimozione dei cassonettiper strada.Il Comune entrerà in una rete virtuale interattiva con le altre “città virtuose” italianeed europee che consentirà allo stesso di condividere in rete, esperienze già benriuscite e di replicarle, nonchè di essere destinatario di finanziamenti predisposti aquesto fine sia a livello europeo che a livello nazionale.

IV ASSE. SERVIZI SOCIALI E CONTRASTO ALLE POVERTÀIl nostro programma politico nasce e ruota attorno al cittadino inteso come per-sona da porre al centro dei servizi con i suoi valori, le sue risorse e le sue neces-sità. In quest’ottica si darà sostegno a tutte le politiche sociali capaci di offrire ser-vizi di qualità e interventi coordinati e integrati, in grado di sostenere le personecon i loro molteplici bisogni durante l’intero arco della propria vita: bambino,giovane, adulto, anziano.

Si valorizzerà la famiglia e la si sosterrà nelle sue responsabilità, collaborando perlo scopo con associazioni di volontariato, cooperative e parrocchie nella pro-grammazione e gestione dei servizi e di una migliore qualità di vita della nostracomunità. L’impegno dei prossimi anni sarà quello di non far arretrare, di fronteai tagli del governo, l’ampio perimetro delle protezioni sociali messo in campoin questi anni, bensì di monitorarne il funzionamento e di variare e ottimizzarele risposte in relazione ai nuovi bisogni che emergeranno dal territorio, predi-sponendo e mettendo a disposizione , non solo fondi ma anche servizi gratuitidifferenziati per categorie ed età (doposcuola, corsi di informatica o di lingua,ecc.) che oggi non sono accessibili alle classi meno abbienti. A seguito della mol-tiplicazione delle strutture di servizio residenziali e non residenziali messe incampo per le diverse fasce di bisogno, si dovrà lavorare a una sempre maggioreintegrazione nel senso della condivisione degli spazi e delle esperienze in sensointergenerazionale, secondo il modello sperimentato a Villa Spada.

Sul fronte della Sanità, dopo aver messo a disposizione della ASL Bari un’area aservizi di proprietà comunale per la costruzione di una struttura polifunzionaleunica, potenziata da nuovi servizi e da più sofisticate strumentazioni, si spingerà perl’attivazione di un centro di diagnostica per immagine che eviti lo spostamentodei cittadini verso i paesi limitrofi anche per un semplice esame radiografico oecografico.Si verificherà, alla luce della nuova sistemazione dei servizi sanitari regionali, l’op-portunità di dare vita, insieme con altri comuni dell’area Bari Nord e BAT, ad unastruttura ospedaliera consortile.Favoriremo l’integrazione e l’accesso ai servizi degli stranieri residenti.

V ASSE. LO SVILUPPO ECONOMICOIl problema dello sviluppo della nostra città deve essere inquadrato nel contestocomplessivo della Terra di Bari.Con il capoluogo e altri 28 comuni è stato già definito il piano strategico metropo-litano, cofinanziato con le risorse del POR Puglia 2007/13, che consentirà dilavorare in sinergia con le strutture di MTB (Metropoli Terra di Bari) per la crescitadella nostra città nell’ambito dello sviluppo dell’area in cui è inserita, organizzandomisure di finanziamento ed opportunità per gli enti pubblici e per i privati, cheruotano attorno a sette obiettivi:

1. Unire i centri storici e la costa2. Creatività e spazi culturali3. Promuovere la conoscenza e l’innovazione per la competitività4. Valorizzare le risorse naturali5. Realizzare una metropoli accessibile e connessa6. Vivere l’esperienza della Terra di Bari tra Oriente e Occidente

7. Metropoli Terra di Bari: inclusiva, accessibile, sicura

V.1 AGRICOLTURA.A valere sugli assi III e IV del Piano strategico regionale, il Gruppo di AzioneLocale (GAL) Fior d’Olivi, costituito dalle città di Bitonto, Terlizzi e Giovinazzo,prevede che vengano gestiti 10 milioni di incentivi europei per il potenziamentoe la diversificazione dei redditi agricoli.La strategia del nostro GAL prevede la promozione di:· progetti di filiera (una pluralità di soggetti nell’ambito di una specifica filiera osettore coordinano le loro azioni per l’ammodernamento strutturale del sistema,la valorizzazione commerciale dei prodotti, il trasferimento delle conoscenze,l’introduzione delle innovazioni, il miglioramento della qualità)· progetti integrati (attività agricole e altre attività locali si integrano nell’ambito disistemi produttivi caratterizzati da un’identità storica e territoriale omogenea, inmodo da indirizzarsi alla produzione di beni e servizi conformi alla tradizione ealla vocazione territoriale)Si sfrutteranno ovviamente al meglio i detti finanziamenti per il raggiungimentodegli scopi che il GAL attiva: la tutela e riqualificazione del patrimonio rurale; lediversificazioni in attività non agricole; i servizi essenziali per la popolazionerurale; l’informazione e formazione; il sostegno allo sviluppo e alla creazioned’imprese.

V.2 RTIGIANATO E INDUSTRIA.La parte delle aziende artigianali interessata alla rilocalizzazione in sedi adatte allenuove lavorazioni o alle nuovi dimensioni d’azienda hanno trovato una possibi-lità di sistemazione sia nelle tipologie edilizie previste nella D1.1 sia in quellepreviste nella D1.3.Sulla zona D1.1 sono poi intervenute le note vicende giudiziarie. La procura hacomunicato la chiusura delle indagini. L’Amministrazione, pur nel tener fermo ilprincipio che tutti gli abusi dovranno essere sanzionati, cercherà una soluzionetecnico-giuridica per giungere al dissequestro dell’area o comunque all’ultimazionedelle urbanizzazioni e per scongiurare il rischio che gli investimenti produttivieffettuati nell’area subiscano danni irreversibili.

V.3 TURISMOVerrà rilanciato il turismo sotto molteplici aspetti.Innanzitutto l’offerta turistica della nostra città con quella del territorio più vastodella Terra di Bari può permetterci l’agognato salto di qualità. Solo il pacchettointegrato del romanico, dei castelli, dei centri storici, della balneazione, delleportualità turistiche, dell’enogastronomia, delle tradizioni popolari può permet-tere alla nostra terra di competere nella borsa del turismo con i grandi poliinternazionali di attrazione.Si potenzierà l’attrattività di Giovinazzo all’interno dell’area di sviluppo della Terradi Bari. Importanti risorse in questo senso vengono dai piani strategici di Metro-poli Terra di Bari, del Gruppo di Azione Locale e del Gruppo di Azione Costiera.Con riferimento al gruppo di azione locale, a seguito di eventuale finanziamentodel progetto “Strade delle chiese e dei siti storici” del Gal territoriale (misura313.1.2.3.) realizzeremo un percorso storico turistico.Con riferimento al gruppo di azione costiera, si provvederà a cercare il finanzia-mento per la sistemazione della cala porto, e saranno avviati progetti turistico-marittimi.Altre opportunità vengono dalle prospettive legate alla mobilità lenta. Il Pianoregionale dei Trasporti individua, tra i percorsi misti ferrovia –mare di grande interesseper lo scenario delle reti del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, quelloMargherita-Giovinazzo. Il piano delle piste ciclabili regionali (e extraregionali),rete CY.RO.N.MED, già redatto dal settore trasporti della Regione, prevede unarete che percorre tutti i territori provinciali. In esso gli itinerari principali, conuna serie di varianti, sono stati individuati sulla viabilità esistente, tendenzialmentea basso traffico, dove sono stati previsti specifici interventi da realizzare ai finidella percorribilità turistica. Tra i cinque itinerari individuati particolare rilievoassume la Via Adriatica, l’itinerario più lungo, che si snoda lungo tutta la costaadriatica da Lesina al Capo Santa Maria di Leuca.Ulteriori punti di forza saranno costituiti dalla strutturazione sui lungomari e sulvecchio percorso della statale 16 di piste interdette al traffico automobilistico eriservate a percorsi ciclabili e pedonali, impreziositi da attrezzature per l’eserciziofisico.Chiuderemo definitivamente al traffico dei non residenti, nelle ore serali (fascia21/24), il centro storico, Piazza Vittorio Emanuele, la prima parte del lungomaredi ponente, il quartiere della Vittoria. Creeremo parcheggi di scambio in piazzaLeichhardt, nella zona di accesso alla diga di levante, nel campo sportivo dellafabbrica dei domenicani (ex IVE).

V.4 MARE PORTO E PESCAIl mare è una risorsa fondamentale per la qualità della vita e per l’economia dellacittà. L’accesso al mare deve essere accompagnato da servizi adeguati. La filiera chetrae linfa dalla balneazione troverà una sua stabile sistemazione e nuove prospet-tive di sviluppo nel Piano Urbanistico Generale, attraverso la tipizzazione dellearee agricole a ridosso della costa, e alla luce del piano regionale delle coste e delladefinizione del federalismo demaniale.

Porto: A prescindere da opportunità di ampliamento del porto, legate alle previ-sioni del nuovo Piano Urbanistico Generale, non appena le nuove procedure(piano regionale delle coste, federalismo demaniale) saranno ultimate si potrannosbloccare le nuove concessioni e si provvederà ad un riordino degli ormeggi.Saranno potenziati e regolamentati i servizi dei pontili che ciascun concessiona-rio dovrà impegnarsi a dare.Parteciperemo con apposito progetto al bando F.E.P. (Fondo Europeo per lapesca ) 2007-2013 misura 3.3 “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca”.E’ nostro interesse mantenere in loco la sede del RADAR, ente nel quale Giovinazzoè associata con la provincia di Bari, l’autorità portuale del Mediterraneo ed altrienti. Il RADAR si occupa di formazione e di progetti di sviluppo delle attivitàconnesse alla pesca e all’itticultura.Abbiamo aderito, con i comuni di Molfetta e Bisceglie, ad un Gruppo di Azione

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Costiera, destinato a erogare circa 2 milioni di euro di finanziamento. Il GACattiverà investimenti per migliorare la competitività del settore pesca e acquacultura,per accorciare la filiera, per la formazione e la diversificazione, l’avvio di nuoveimprese, la promozione del pescaturismo e dell’ittiturismo, la promozione deiprodotti, per proteggere la flora e la fauna marina, per la tutela delle acque e per lacooperazione transnazionale.

VI ASSE. CULTURA.In collaborazione con le associazioni locali, abbiamo sinora promosso importantirassegne di lettura, musicali, teatrali, di poesia amatoriale. Si tratta di iniziative messein pericolo dai tagli imposti dal governo. Cercheremo di trovare altre strade pernon cancellare interamente il patrimonio di partecipazione che si sviluppa intornoalle associazioni culturali, potenziando con i contributi comunali i progetti intesi apromuovere la cultura

- della legalità- della pace e dell’accoglienza, che può diventare forza che unisce i popo-

li e sconfigge le barriere del pregiudizio e della storia;- dell’equità e della solidarietà;- europeista;- del lavoro, dell’impresa, della cooperazione;- del volontariato;- radicata nell’identità storico-culturale della città;- tesa a modificare i modelli di consumo.

Si istituirà, una biblioteca pubblica virtuale, con libri leggibili in e-book medianteadesione ad un sistema bibliotecario comunale sull’esperienza già effettuata in altricomuni italiani, che consentirà il prestito virtuale per trenta giorni agli iscritti inquesto sistema, di contenuti digitali disponibili gratuitamente 24 h su 24 h., efruibili da ogni computer tramite internet, al fine di invogliare alla lettura, utilizzan-do le nuove tecnologie che superano le difficoltà del sistema bibliotecario cartaceo.Si istituiranno corsi di alfabetizzazione gratuita all’uso del computer, per anziani efasce non abbienti, affinché si copra il margine di analfabetismo connesso alla nonconoscenza del computer e di internet da parte di un gran numero di cittadini.Si promuoverà l’inserimento di Giovinazzo nel circuito di Rai Puglia fiction e dellarassegna Film d’Autore.

VI.1 SCUOLALa scuola resterà priorità assoluta delle politiche sociali e culturali, perché lariteniamo pilastro dell’assetto costituzionale e strumento di promozione delle pariopportunità tra i cittadini. Abbiamo potenziato il Piano dell’Offerta Formativaterritoriale. In questi anni di drammatici tagli governativi alla scuola statale, incontrotendenza rispetto alle scelte di tutti i comuni della zona, l’Amministrazioneha sostenuto nuovi servizi di tempo prolungato nelle scuole primarie e di sezioneprimavera nelle scuole dell’infanzia statali e religiose.Abbiamo ottenuto l’apertura di una sezione di liceo scientifico presso il liceo diGiovinazzo. Opereremo ogni sforzo per ampliare ulteriormente l’offerta formativadel liceo, per consentire a quanti più giovani possibile di terminare a Giovinazzol’obbligo scolastico e per ripristinare l’autonomia scolastica dello Spinelli. Prose-guiremo nel programma di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici congli interventi a beneficio degli spazi a disposizione della scuola dell’infanzia delsecondo circolo. Continueremo a sostenere le molte famiglie giovinazzesi chesono costrette a pagare i mezzi di trasporto per fare in modo che i loro figliassolvano l’obbligo scolastico. Consolideremo le forme di accesso al diritto allostudio con il sostegno alle famiglie meno abbienti. Continueremo a sostenere iprogetti scolastici, lo sport nelle scuole, i progetti per gli alunni in difficoltà.Continueremo ad affiancare le famiglie e la scuola nelle situazioni problematichee di disagio (sportello d’ascolto per studenti e famiglie). Sosterremo con sempremaggior forza gli scambi scolastici con altre città.

VI. 2 SPORTSi potenzierà la rete degli impianti sportivi, come già esposto nella sezione riguar-dante i lavori pubblici. Si realizzerà un campo da tennis nell’area di piazza Cairoli,un campo di calcetto all’interno del campo sportivo R. De Pergola e un campo perdiverse discipline nell’area scoperta della scuola don Saverio Bavaro.Si continueran-no a premiare le società che lavoreranno all’inserimento dei minori in situazione didisagio nelle attività sportive. Tali progetti saranno impostati nella logica della retedelle istituzioni educative del territorio: le scuole e le parrocchie saranno coinvoltenella progettazione e nella realizzazione di questi interventi.Perfezioneremo leprocedure (di ristrutturazione, acquisizione delle certificazioni di agibilità, forma-zione dei volontari delle società sportive per la prevenzione antincendio) avviateper mettere in grado le società sportive di assumere in pieno la gestione direttadegli impianti.

Lo sport amatoriale ha una funzione essenziale nella programmazione delle poli-tiche del benessere: favoriremo l’apertura delle strutture comunali alla praticasportiva amatoriale, anche in accordo con le scuole; garantiremo l’accesso agli spaziesistenti attraverso un regolamento gestito direttamente da un servizio comunale;promuoveremo e patrocineremo, durante l’intero corso dell’anno, tornei amatorialidegli sport più diffusi.

VII ASSE POLITICHE GIOVANILI, OCCUPAZIONALI E PARI OPPOR-TUNITÀ.

VII.1 POLITICHE GIOVANILI E OCCUPAZIONALI

Il futuro occupazionale dei giovani è un problema che coinvolge l’intero occiden-te sviluppato, determinato dai mutamenti intervenuti nell’organizzazione produtti-va e nelle relazioni internazionali. Nello specifico dei poteri amministrativi locali,continueremo a indirizzare nella misura più alta possibile verso i giovani le risorsedisponibili nei programmi operativi di sviluppo. Si favorirà l’autonomia dei gruppigiovanili cittadini, accompagnandone il protagonismo, dando sostegno alle iniziati-ve proposte dalle associazioni Giovanili. Creeremo un centro polifunzionale diaggregazione giovanile in accordo con associazioni attraverso anche l’utilizzo distrutture private. Verrà predisposto un bando comunale per “giovani imprendito-ri” Giovinazzesi con lo scopo di erogare piccoli finanziamenti a fondo perduto ai

giovani cittadini che presentino progetti di nuove attività imprenditoriali locali.Verrà creato un forum dei giovani con lo scopo di intercettare fondi PON.

VII.2 PARI OPPORTUNITÀPrevedremo la costituzione della commissione extra consiliare per le pari opportu-nità.Costruiremo una rete di servizi che consentano di migliorare l’accesso delle donneal mercato del lavoro e che siano di supporto in situazioni di disagio e svantaggiosociale.Favoriremo l’iniziativa imprenditoriale femminile.Promuoveremo progetti e politiche per favorire la conciliazione tra tempi di vita edi lavoro, attivando progetti appositi quale quello della “banca del tempo” persostenere e dare pratico aiuto, mediante mutuo sostegno, a donne sole e/o indifficoltà.Attueremo politiche di contrasto della violenza contro le donne, migliorando lasicurezza delle città in collaborazione con associazioni di volontariato presenti sulterritorio (sull’esempio del telefono rosa).Favoriremo l’integrazione nel tessuto sociale giovinazzese di donne appartenenti adaltre nazionalità attraverso corsi di lingua italiana, convegni di conoscenza etnica eculturale, individuazione di luoghi di ritrovo.Creeremo un centro d’ascolto per le problematiche di genere e per le donne.

VIII. ASSE LA MACCHINA AMMINISTRATIVA.Miglioreremo il funzionamento della macchina amministrativa attuando una mag-giore organizzazione.Investiremo risorse importanti nell’Agenda Digitale. Procederemo ad attivare al piùpresto i servizi on line per liberare risorse umane da adibire ad altri uffici e mansioni.Riqualificheremo il personale , con corsi di formazione.Ridefiniremo la dotazione organica allargando le fasce medie della piramide gestionale(meno dirigenti, più funzionari con incentivi legati ai risultati)In relazione al blocco del turn over, che lascerà l’amministrazione sguarnita di addettiin molti servizi, sarà necessario esternalizzare (gestione del patrimonio, tributi,gestione del personale).Punteremo al completamento della stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.Potenzieremo lo sportello unico con l’intento di velocizzare l’iter burocratico dellerichieste.

IX ASSE IL BILANCIO.Come già accaduto nel quinquennio appena terminato, si punterà a rispettare gliobiettivi del patto di stabilità.Nel quadro delle risorse disponibili nel prossimo quinquennio, con il passaggioall’Imposta Municipale Unica e il federalismo fiscale, il programma sarà quello dicontrastare l’evasione e l’elusione e l’abusivismo e di incidere sulle razionalizzazioni,i tagli, la valorizzazione del patrimonio comunale (senza svendite, soprattutto in unasituazione di mercato immobiliare non particolarmente brillante), prima di pensaread un aggravio di prelievo tributario sui cittadini.Le politiche di bilancio sarannoimprontate ad un rigoroso rispetto dei principi di economicità e di socialità. Laprogrammazione mirerà ad una corretta e completa analisi dei bisogni della collettività,a definire le priorità degli interventi in modo coerente con i valori e gli obiettivi dellacoalizione e a individuare le risorse adeguate. L’attività di programmazione tenderàa favorire una partecipazione intraistituzionale e interistituzionale, che coinvolgarispettivamente la struttura burocratica e la comunità nella definizione delle priorità,ad applicare la logica di pianificazione a base zero, volta al definitivo superamentodella logica incrementale e a definire gli obiettivi non solo in termini finanziari edeconomici ma anche in termini sociali;

La politica delle entrate prenderà le mosse dai risultati conseguiti in tema di giustiziacontributiva e lotta all’evasione nei tributi locali. Ai fini di un’efficace politica delleentrate tributarie, si procederà a creare un adeguato equilibrio tra incremento dellabase imponibile e gestione delle aliquote delle imposte, in modo da consentire unasostenibile pressione fiscale. La giusta equità tributaria sarà perseguita, nei limiti deipoteri regolamentari di cui gode il Comune, anche attraverso un’idonea previsionedi esenzioni e differenziazioni delle aliquote.La politica tariffaria per i servizi a domanda individuale continuerà ad essereimprontata alla contemperazione della sostenibilità economica e dell’equità sociale.Massima attenzione sarà dedicata alla gestione del patrimonio disponibile con appli-cazione di eque tariffe al patrimonio destinato alle finalità erogative socio-culturali.La gestione della spesa corrente mirerà a minimizzare le spese per il funzionamen-to dell’Ente (spese amministrative e costi generali) al fine di liberare risorse per i finidell’Ente (erogazione dei servizi). La politica degli investimenti sarà improntata adeffettuare una puntuale programmazione formalizzata nel piano triennale delleopere pubbliche attraverso un’attenta previsione delle opere realizzabili, dei tempidi esecuzione, delle modalità di finanziamento.In particolare i principi su cui essa si baserà saranno:· equità intergenerazionale, per cui il peso dell’indebitamento necessario alla realizza-zione di ciascuna opera pubblica dovrà avere un orizzonte temporale coerente conquello dei benefici apportati dalla stessa opera pubblica;· minimizzazione del ricorso all’indebitamento, attraverso il finanziamento delle operepubbliche con mezzi propri (oneri di urbanizzazione, etc.) o con mezzi di privati(project financing).Una spiccata attenzione sarà riservata all’accesso ai finanziamenti europei, nazionalie regionali.Potenzieremo gli strumenti di rendicontazione finanziaria, economica e sociale. Alfine di verificare che i processi decisionali si sviluppano con razionalità e che leloro fasi attuative procedano con regolarità, grande attenzione sarà posta al continuomiglioramento del sistema dei controlli interni.

X ASSE L’ASCOLTO DEI CITTADINI Verrà creata una piattaforma all’interno del sito ufficiale web del Comune diGiovinazzo per consentire ai cittadini di interagire con il Comune, un luogo virtualein cui l’Amministrazione potrà comunicare in tempo reale lo stato delle attivitàamministrative, e i Giovinazzesi potranno fornire suggerimenti e indicazioni sullenecessità della città.

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GIOVINAZZO PRIMA DI TUTTO

PROGRAMMA POLITICO

AMMINISTRATIVO

DEL CANDIDATO SINDACO

ANTONIO GALIZIA

SPECIALEELEZIONI

Il nostro slogan è riportare il benessere della popolazione e del territo-rio al centro dall’azione politica e amministrativa. La nostra politica sarà incentratasull’interpretazione dei bisogni secondo i principi di eticità, equità (interpersonale,intergenerazionale), sostenibilità e partecipazione. La loro soddisfazione avverràattraverso l’implementazione d’idonee politiche, programmi e progetti e il mi-glioramento qualitativo e quantitativo dei servizi prestati.

L’attuale fase di grave crisi della finanza pubblica limita gravemente lerisorse (finanziarie, economiche, umane e strumentali) e richiede una loro attentautilizzazione secondo i principi di economicità, efficacia ed efficienza. Quantopresentato nel programma sconta un’attenta analisi di fattibilità finanziaria affin-ché nulla rappresenti un mero proclama.

VOGLIAMO ELABORARE LA VISIONE ARMONICA DIUNO SVILUPPO CONCRETO PER LA NOSTRA GIOVINAZZO E

NON IL LIBRO DEI SOGNI.

Il principio dell’economicità sarà perseguito attraverso un’approfondi-ta revisione della spesa. Nessuna spesa sarà considerata rigida ma dovrà essereripensata e giustificata in base alle sue capacita di realizzare le politiche, i program-mi, i progetti e al contributo fornito all’erogazione dei servizi di qualità.

Le azioni, i processi, le attività dovranno consentire un utilizzo e unacombinazione migliore dei fattori produttivi, affinché, a parità di risorse disponi-bili, si riesca a soddisfare meglio e in maniera maggiore i bisogni dei cittadini(efficienza).

Alla gestione saranno applicate le migliori tecniche e strumenti dipianificazione, programmazione e controllo, affinché ogni attore sia esso politicoo amministrativo decida ed agisca in maniera sinergica, al fine di fissare e conse-guire obbiettivi funzionali al raggiungimento della finalità dell’ente: la creazionedi valore pubblico (efficacia).

Anche la politica delle entrate dovrà essere profondamente ripensata al finedi:

- non deprimere ulteriormente la situazione finanziaria degli individui,delle famiglie e delle imprese;

- garantire equità e solidarietà.

GESTIONE DELLA COSA PUBBLICAUn posto di rilievo occupa la gestione del Comune, oggi più che mai complessa,che richiede collegialità e dove ogni consigliere deve sentirsi, con pari dignità ediritto, parte integrante e decisiva della gestione della cosa pubblica.In un modello gestionale di questo tipo trova posto l’istituto della delega aiconsiglieri, in quanto siamo convinti che ciò rappresenti un elemento portanteper la gestione democratica dell’ente locale, così come siamo fermamente con-vinti che il Consiglio Comunale debba essere il centro del dibattito politico edelle scelte fondamentali dell’attività amministrativa.Sempre in questo contesto deve essere inserita una speciale delega ai FondiStrutturali al fine di poter accedere ai finanziamenti pubblici, in primo luogoquelli europei.Altro elemento, che riteniamo importante, è la partecipazione dei cittadini allescelte amministrative a mezzo di assemblee pubbliche finalizzate a migliorare lacomunicazione e la reciproca informazione tra la popolazione e l’amministrazionein ordine a fatti, problemi ed iniziative che investono la tutela dei diritti deicittadini e gli interessi collettivi mediante due nuovi istituti da inserire nellostatuto: Bilancio Partecipato deliberativo e l’Ufficio della partecipazione.Da subito inizieremo la sperimentazione sul Bilancio Partecipato attraverso ilquale i cittadini potranno partecipare alle decisioni che riguardano l’utilizzo e ladestinazione delle risorse economiche del Comune, nelle aree e nei settori neiquali il Comune ha competenza diretta. Mediante assemblee, incontri apertie consultazioni la popolazione avrà la possibilità di decidere dove e come investireuna parte dei soldi del Comune, che viene destinata appositamente per questafinalità.Sarà istituito, altresì, l’Ufficio della partecipazione alle dirette dipendenze delConsiglio comunale che supporterà, in particolare, l’attività del percorsopartecipativo con le seguenti funzioni: partecipare all’elaborazione dei Regola-menti riferiti alla partecipazione, redigere e aggiornare l’Albo delle forme Asso-

ciative, supportare l’attività delle Consulte, contribuire a promuo-vere gli strumenti per comunicare con i cittadini, supportare gliAssessori nella pratica della partecipazione. AMMINISTRAZIONE E IL PERSONALEContinuando sulla strada del processo di ammodernamento dellamacchina amministrativa, occorre nel breve tempo informatizzare iservizi così detti de materializzabili, cioè quei servizi che sonosuscettibili di essere erogati per via telematica con maggiore effi-cienza (quali, ad esempio, il rilascio di certificati, di licenze e diautorizzazioni, l’invio di comunicazioni all’amministrazione ecc.).Un capitolo a parte è rappresentato dal rapporto con il personale.Bisogna premiare il merito e la competenza e stigmatizzareil disimpegno. Con l’obiettivo di un migliore rendimento dellamacchina burocratico-amministrativa sembra opportuno immagi-nare una più razionale distribuzione delle aree settoriali d’interven-to e l’introduzione di direttive per ogni settore adattate ad un orariodi lavoro flessibile.Occorre rilanciare la “Carta dei diritti e servizi” dove indicare i

tempi e le modalità di disbrigo delle diverse pratiche, dei tempi di evasione delleistanze di rilascio delle autorizzazione, dei certificati di abitabilità e di risposta adeventuali reclami.Il sito internet del comune dovrà presentare un’interfaccia con l’utente la più sempli-ce possibile ed è ipotizzabile, come detto, il rilascio di certificati on-line.Nel rapporto con l’utente-cittadino l’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico), colle-gato in rete con tutti gli altri uffici comunali, potrà implementare il suo ruolo diinformazione e orientamento.Infine, appare utile riorganizzare il servizio di polizia urbana per un controllo delterritorio più efficace. RAZIONALIZZAZIONE COSTI SPESA PUBBLICA.Quale investimento teso a perfezionare il sistema manutenzioni immobili, costi dellapolitica ed eliminazione partecipazione a società esterne inutili. GESTIONE IMMOBILI COMUNALIQuale investimento teso a creare introiti dalla esternalizzazione di gestione di tutti gliimmobili comunali attraverso concessioni in uso a titolo oneroso o in cambio diservizi di tipo sociale.In questo contesto potranno essere inserite iniziative del tipo Fattoria Sociale, inizia-tiva completamente ispirata dalle politiche giovanili.Fattoria Sociale è un progetto per piccoli e grandi comuni italiani che permetterà adognuno di essi di avere una fattoria d’interesse pubblico che serva a tenere occupatimolti giovani e meno giovani disoccupati.

PREMI AI CITTADINI

Quale strumento che permetta di utilizzare le intelligenze dei cittadini attraversoborse di studio agli studenti o premi alle famiglie o anziani che propongano a seguitodi bandi ottime idee tese ad attuare concorsi di idee o progetti autofinanziati.

CODICE DEONTOLOGICOEsprimiamo l’impegno ad attivare anche un Codice Deontologico che definiscaprincipi e regole di comportamento ai quali il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieridovranno uniformarsi, come ad esempio:– imparzialità nella gestione della cosa pubblica, finalizzata al bene comune, con larinuncia a gestioni clientelari o di privilegio per interessi di singoli;– impegno a non stravolgere l’incarico ricevuto dagli elettori, a non operare incontrasto con la lista o il gruppo di appartenenza. Con l’obiettivo di contribuire alrilancio di Giovinazzo e della sua comunità, mettiamo a disposizione il patrimoniodella nostra esperienza amministrativa, la lealtà delle nostre intenzioni e l’impegno alavorare nell’esclusivo interesse della comunità Giovinazzese.Si individuano, pertanto, le seguenti aree strategiche di intervento.

POLITICHE IMPRENDITORIALI (AGRICOLTURA, ARTIGIANATO,

COMMERCIO, TURISMO)- Organizzare e valorizzare una sinergica compatibilità tra cittadini, territorio e attivitàcommerciali, assecondando la naturale vocazione turistica del nostro territorio.- Valorizzare, oltre che il nostro patrimonio artistico (il Centro storico, i diversiorganismi architettonici del nostro territorio, l’individuazione con la Provincia diBari della destinazione futura dell’Istituto Vittorio Emanuele II) i prodotti agricoli,enogastronomici e artigianali locali al fine di incentivare la conoscenza delle nostreeccellenze sui mercati nazionali e internazionali.- Privilegiare e sostenere le attività imprenditoriali agricole, artigianali, commerciali eturistiche attraverso la strutturazione di continui momenti e occasioni di ascolto,condivisione e codecisione.- Creare sinergie con tutti i comuni dell’area metropolitana di Bari al fine di costruirestrategie di sviluppo economico e sociale condiviso.- Attivare presso il nostro comune uno sportello informativo su finanziamenti euro-pei alle imprese, al fine di attrarre risorse europee per progettualità socio – economi-co - ambientali (energie rinnovabili) da realizzare anche attraverso “Project Financing”.- Migliorare il funzionamento dello Sportello Unico delle Attività Produttive edell’Ufficio delle Relazioni con il Pubblico (U.R.P.).- Avviare una politica degli insediamenti produttivi e commerciali (attuazione ZonaASI), turistici (attuazione del Piano Regolatore del Porto) nonché di servizio compa-tibile (ad es.: individuazione e/o realizzazione di aree o strutture da adibire a par-

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cheggio, ecc.) con le esigenze del ter-ritorio e le sue naturali vocazioni, cheesalti il rispetto delle regole al fine diconsentire una equa concorrenza.

POLITICHE DEI TRASPORTI- Definire il Piano Urbano della Mo-bilità Sostenibile per migliorare la via-bilità e la vivibilità in relazione alleesigenze dei residenti e delle attivitàcommerciali.- Favorire forme di mobilità ecologi-ca (ad. es. promuovere l’utilizzo dimezzi non inquinanti, avviare il servi-zio PIEDIBUS per le scuole, svilup-pare le piste ciclopedonabili, indivi-duare e creare zone pedonali) per unminore inquinamento dell’aria e lariduzione dell’impatto del traffico.- Integrare Giovinazzo nel sistemaprovinciale e regionale dei trasportipubblici per cogliere le suepotenzialità legate alla posizione geo-grafica.- Individuare spazi per attivare par-cheggi di scambio alle periferie delcomune.

POLITICHE DEL TERRITORIO E DELLA CASA

- Realizzare politiche volte a garantire il diritto all’abitazione in particolare deigiovani e delle fasce economicamente più deboli: incentivazione dell’edilizia coo-perativa e popolare.- Realizzare un Piano del Governo del Territorio partecipato, cioè disegnato a partiredalle visioni, dalle esigenze e dalle priorità dei suoi cittadini, singoli e associati, chesia in grado di garantire un corretto e coerente sviluppo urbanistico e di colmare lecarenze di servizi e di strutture pubbliche della città.- Recuperare l’area industriale dimessa ex AFP in linea con le esigenze della collet-tività e salvaguardando le prerogative dei privati, individuandone la sua nuova desti-nazione.- Realizzare un Piano Partecipato per il Centro Storico e la Cala Porto attraverso unprogetto “immagine” che ne uniformi i colori e gli arredi urbani, in modo datutelare la storia architettonica della nostra città ed esaltarne la fruibilità in terminiresidenziali, turistici, artigianali e commerciali.- Curare l’arredo urbano del resto della città affinché sia più bella e più accoglientee con maggiore “appeal” turistico.- Avviare il recupero della fascia costiera, nell’ambito di un più ampio progetto divalorizzazione e utilizzazione in chiave turistica, commerciale e sociale.- Realizzare un progetto di salvaguardia idrogeologica del territorio.- Elaborare un efficace piano comunale di protezione civile.

POLITICHE AMBIENTALI- Incentivare il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili negli interventiedilizi pubblici e privati.- Monitorare e ricercare le aree inquinate nel nostro territorio in modo da garantirebonifiche rapide e sicure.- Tutelare e valorizzare le aree verdi, anche attraverso l’istituto della sponsorizzazione.- Avviare un’efficace raccolta differenziata, in linea con gli standard previsti delQuadro Strategico Nazionale per le politiche regionali aggiuntive 2007-2013 (QSN),in modo da:o massimizzare la quota di frazione umida da trattare in impianti di compostaggio sultotale dell’umido contenuto nei rifiuti prodotti;o ridurre la quantità dei rifiuti urbani smaltiti in discarica;o aumentare la quota dei rifiuti urbani oggetto di raccolta differen-ziata.

- Incentivare la nascita e lo sviluppo sul territorio comunale diaziende operanti nel settore della green economy.- Realizzare politiche volte a prevenire e combattere il fenomenodel randagismo e a sviluppare la cultura della tutela degli animaliattraverso l’organizzazione di un servizio e di una struttura dedicata.

SICUREZZA E LEGALITÀLa sicurezza va in ogni caso costruita all’interno di una più com-plessiva prospettiva di integrazione sociale e di miglioramento del-la fruibilità dei diritti dei cittadini, e di un governo della cosapubblica imparziale e trasparente.L’amministrazione comunale si farà garante dei principi di legalitàsostanziale. Sarà assicurata una vigilanza continua sugli atti ammini-strativi, che dovranno sempre essere rispettosi dei principi di tra-sparenza e legalità, e saranno denunciate tutte le forme di illegalitàed illegittimità che dovessero verificarsi sia all’interno sia all’ester-no dell’amministrazione. Il Comune nella sua azione quotidianaaffermerà la scelta del contrasto ad ogni forma di abuso o di illega-lità, nella convinzione che il rispetto delle regole costituisce il

fondamento della democrazia e della convivenza civile, e rappresenta una garanziasoprattutto per i cittadini più deboli.In particolar modo l’Amministrazione dovrà:- Favorire politiche della prevenzione attraverso un continuo e diretto confrontosinergico con i servizi sociali, le istituzioni scolastiche e le forze dell’ordine.- Attivare politiche comuni con le municipalità limitrofe per monitorare i flussi ele tendenze delinquenziali.- Valutare la fattibilità economica e tecnica di istallazione di sistemi di telecontrollonei punti nevralgici della città.- Sviluppo di programmi tesi alla diffusione ai ragazzi e ai giovani in età scolare dellacultura della legalità.

POLITICHE SOCIALI E DELLA FAMlGLIA- Consolidare e sviluppare la rete dei servizi esistente, in una logica di collaborazio-ne con le entità già attive nel paese e con le altre istituzioni pubbliche.- Costruire o rafforzare forme di partnership con i soggetti del privato sociale checondividono con l’Amministrazione Comunale gli obiettivi di benessere dellacomunità locale.- Monitorare e migliorare la qualità dei servizi sociali e socio-sanitari in termini diincremento dell’accessibilità, della tempestività, dell’efficacia e della trasparenza.- Attivare, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, forme di sostegnoeconomico per i soggetti e le famiglie in difficoltà.- Razionalizzare l’uso del centro anziani al fine di assicurare una effettiva soddisfa-zione dei bisogni di socializzazione.- Migliorare il servizio di assistenza domiciliare integrata per gli anziani.- Massimizzare la percentuale di bambini fino ai tre anni che usufruiscono diservizi per l’infanzia.- Attivare politiche di integrazione sociale e di tutela economica dei diversamenteabili e di sostegno alle famiglie.

POLITICHE GIOVANILI

-Attivare e regolamentare la consulta dei giovani, organismo con potere di propostaverso la Giunta e il Consiglio Comunale.

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- Individuare spazi aggrega-tivi valorizzando quelli giàesistenti, attivando conven-zioni e collaborazioni conprivati per la creazione dispazi aggregativi.

- Potenziare la funzionepromozionale eprogettuale del servizioInformagiovani.

In particolare per:

o il sostegno e lo sviluppodella attività culturali e spor-tive rivolte ai giovani;

o la promozione delle di-verse forme di impegnosociale (ad esempio,volontariato e servizio ci-vile);

o un qualificato servizio diinformazione orientativa,in collaborazione con isti-tuzioni pubbliche ed entiprivati, utile alla realizzazione di un progetto formativo, professionale e lavorati-vo;

o Promuovere gli scambi culturali e lavorativi con l’Europa e i paesi del Mediter-raneo, per dare ai giovani l’opportunità di maturare esperienze in un ambienteinternazionale, nonché di migliorare le loro capacità professionali e linguistiche;

o Creare uno sportello che metta in rete amministrazione, ordini professionalie associazioni di categoria per supportare i giovani che intendono avviare un’at-tività professionale o d’impresa.

- Bisognerà favorire l’accoglienza di studenti provenienti da altri paesi in un’ot-tica di scambio culturale non limitato al solo ambito scolastico, ma guardando auna crescita culturale anche attraverso la semplice frequentazione e il contattocon realtà diverse. E proprio con la finalità di una ricettività alternativa e comple-mentare a quella alberghiera si può pensare al recupero di alcuni immobiliinutilizzati da destinare all’ospitalità di studenti e giovani.

- In convenzione con l’Università, riconoscere crediti formativi per i giovani chesvolgono attività di volontariato presso centri e associazioni specializzate neldisagio giovanile, nell’assistenza agli ammalati e agli anziani promuovendo anche,di concerto con le associazioni di categoria del mondo imprenditoriale, com-merciale, artigianale, concorsi di ricerca e premi di laurea su temi di interesse perlo sviluppo della città.

COMUNITÀ GIOVANILI- Favorire la creazione delle “Comunità giovanili”, strutture permanenti dedicateai giovani e organizzate da giovani, che devono diventare delle isole di creativitàe socializzazione, dalle periferie al centro storico.- Destinare a questa funzione eventuali beni immobili confiscati alla criminalitàorganizzata.

ISTRUZIONE

- Attivare politiche, in collaborazione con le associazioni e le altre istituzionipubbliche, volte a combattere i fenomeni dell’evasione e della dispersione sco-lastica.- Assicurare il diritto allo studio con interventi per i servizi scolastici (trasportoscolastico, mense, libri di testo, integrazione).- Assicurare la piena e sicura accessibilità e fruibilità degli istituti scolasticiattraverso un idoneo programma di manutenzioni ordinarie e straordinarie.

POLITICHE CULTURALI

- Creare e favorire sinergie con privati, associazioni o enti proprietari d’immobilie strutture adatti a svolgere attività culturali di vario genere o a fungere da puntidi promozione della socialità per i giovani, gli anziani, la comunità.- Creare una rete tra soggetti pubblici e privati finalizzata alla promozione erealizzazione di attività artistico-culturali e alla partecipazione dei cittadini allavita pubblica.- Collaborare in maniera sempre più stretta, sulla base di progetti comuni econdivisi, con le associazioni sportive, al fine di favorire la pratica sportiva deibambini, dei giovani e dei diversamente abili.- Divulgare e promuovere, attraverso opportune attività e manifestazioni, i valorietici e sociali che una corretta pratica sportiva è in grado di veicolare.

Un nuovo programma di governance culturale della Città- I nuovi eletti del Consiglio Comunale dovranno impegnarsi a promuovere unregolamento sulle attività culturali, sentite le realtà culturali cittadine.- L’Assessorato alla Cultura dovrà tornare a svolgere il suo ruolo, assumendosiresponsabilità e chiarezza di indirizzi, senza delegare ad Uffici speciali la gestionedei grandi eventi.

AZIONI PRINCIPALI:o sostenere la formazione e la ricerca di singoli artisti e associazioni, attraverso

l’istituzione di borse di studio o di compartecipazione, in collaborazione con leIstituzioni culturali pubbliche o con quelle private che ricevono finanziamenti pub-blici;o affidare gli spazi disponibili alle associazioni, attraverso bandi trasparenti, assu-mendosi l’onere di attrezzarli, o stipulando convenzioni con i soggetti capaci digarantirne il recupero ed il funzionamento, salvaguardando, al contempo, l’auto-

nomia artistica e culturale degli operatori e l’interesse della collettività;o istituire gare di idee per le grandi manifestazioni cittadine per un verocoinvolgimento della comunità;

o promuovere l’interazione e lo scambio tra le realtà associative e gli Enti culturalie le scuole, mettendo in rete spazi, risorse, professionalità.Va infine rilevato come nella nostra città sia intensa l’attività privata di associazioni e

cooperative in ambito teatrale e musicale. Un patrimonio di energia ed entusiasmo,dal quale attingere idee ed opinioni, che merita di essere sostenuto e incentivato.POLITICHE DELLO SPORT

- Sostenere il miglioramento della qualità degli impianti sportivi di proprietà comuna-le, individuando idonee forme di gestione, nel rispetto dei principi di trasparenza,correttezza e imparzialità, nonché di adeguata pubblicizzazione.- Regolamentare l’utilizzo delle strutture sportive comunali.- Istituire incentivi per atleti e iniziative sportive meritevoli.- Assicurare l’accesso alla pratica sportiva da parte di tutti i cittadini, al fine di consen-tire la fruizione delle strutture sportive da parte di ogni categoria di utenti.

VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONISMO

CREARE UNA CASA DEL VOLONTARIATO EVENTUALMENTE CON LARIQUALIFICAZIONE DEGLI IMMOBILI INUTILIZZATI DANDO PIÙ

POTERI “CONSULTIVI” ALLA CONSULTA PER IL VOLONTARIATO.- Sostenere le numerose realtà giovanili, associative, culturali, sportive, di volontariato,che operano in città che dimostrano l’esistenza di un mondo giovanile ben lontanodalle visioni stereotipate di una gioventù apatica e disinteressata.- Riconoscere, promuovere e valorizzare il ruolo educativo delle associazioni e dellerealtà culturali che da anni, e con un notevole radicamento sul territorio, operano trai giovani. Per programmare in maniera organica e coordinata gli interventi, si potràcreare un tavolo permanente di confronto tra le associazioni e l’amministrazione.- Affrontare le problematiche attuali di disagio giovanile, con il coinvolgimento distrutture specializzate e delle realtà che già operano sul territorio, realizzando progettidi prevenzione contro l’uso di droghe e alcol.- Intensificare la lotta a ogni tipo di dipendenza, sostenendo il lavoro delle forzedell’ordine, del Sert e delle comunità di recupero.- Puntare sulla prevenzione - soprattutto nelle scuole e nelle fasce sociali più a rischio- sulla cura e sulla riabilitazione offrendo strumenti concreti di sostegno alle famiglie.INNOVAZIONE AMMINISTRATIVA E SERVIZI AI CITTADINI- Gestione efficiente ed efficace del patrimonio immobiliare comunale:o Ricognizione del patrimonio immobiliare;

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o Individuazione degli immobili da mettere a reddito o da alienare;o Efficace politica di manutenzione ordinaria e straordinaria degliimmobili destinati alle attività istituzionali.- Trasparenza: La trasparenza non è intesa semplicemente come undiritto del cittadino ad accedere a quanto di suo interesse ma l’acces-sibilità totale da parte della collettività a ogni informazione per laquale non esistono specifiche limitazioni previste dalla legge (ad es.:riprese video dei Consigli comunali in “streaming”), al fine di favo-rire adeguate forme di controllo sociale per il perseguimento degliobiettivi di legalità, sviluppo della cultura dell’integrità ed etica pub-blica, nonché di buona gestione delle risorse pubbliche.- Democrazia partecipata (dall’ascolto, alla partecipazione, alla re-sponsabilità condivisa): sviluppare le relazioni con i cittadini, i sog-getti interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi, attivare forme dipartecipazione e collaborazione.- Misurazione e valutazione: sarà data piena e sostanziale attuazionealle previsioni del decreto 150/2009 al fine di:o Verificare l’attuazione delle politiche, piani, e programmi, il relati-vo impatto sul benessere dei cittadini, il rispetto dei tempi e dellefasi, della qualità e del consumo delle risorse;o Rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attivitàe dei servizi;o Garantire l’efficienza nell’impiego delle risorse;o Salvaguardare condizioni durevoli di equilibrio economico, finan-ziario e patrimoniale;o Modernizzare e migliorare l’organizzazione e le competenze pro-fessionali dei dipendenti;o Salvaguardare il benessere organizzativo.- Strutturare adeguatamente il sito istituzionale per erogare in manie-ra sempre maggiore servizi on-line, realizzare la piena trasparenzaamministrativa, migliorare la comunicazione con i cittadini e tutti isoggetti interessati.- Aderire al progetto “Rete Amica”.- Avviare progetti di qualità totale dei processi e dei servizi, puntandoad ottenere le relative certificazioni di qualità.- Elaborare le carte dei servizi.- Favorire un approccio snello col cittadino, semplificando proce-dure burocratiche farraginose e offrendo servizi efficienti e tempe-stivi, che consentano di “risparmiare tempo”, evitando lungagginiinutili al cittadino e all’impresa.- Creare aree wi-fi per il collegamento a internet gratuito in diversearee della città - dai luoghi di aggregazione e di studio ai parchi.

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GRANDE PUNTO 1.3MJ -

90CV EMOTION - ANNO 2007

LANCIA Y 1.2

ANNO 2008

PEUGEOT 308 SW 1.6 HDI

ANNO 2008

7

FIAT DOBLO’ 1.3 MJ - 5 POSTI

ANNO 2008

FORD FIESTA 1.1 TITANIUM 5 P -

ANNO 2007 - KM.59MILA

FIAT IDEA 1.4 EMOTION -ANNO 2006 -

KM.49MILA

CONTRADA CASTELLO, SVINCOLO STATALE 16 - GIOVINAZZO

STRADA PROV. GIOVINAZZO-BITONTOCELL.349.8111416 - FAX 080.394.88.44

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Il M.C.G., acronimo del Movimento Cittadino per Giovinazzo,intende realizzare un’attività sociale e cittadina nell’interesse dellacollettività locale e con modalità differenti rispetto a quelle postein essere dai precedenti amministratori, espressioni dei partitipolitici e di un sistema oggi tanto giustamente criticati.

TEMATICHE CITTADINE CHE L’M.C.G. S’IMPE-GNA A RISOLVERE ED ATTUARE

1) NEL SETTORE EDILIZIO E LAVORI PUBBLICIa. completamento dell’area di espansione c.d. zona C3: “EdiliziaEconomica Popolare” al fine di attenuare il disagio abitativodelle fasce sociali più deboli e delle giovani coppie;b. risolvere nei modi previsti dalla legge l’incresciosa problematicadelle lottizzazioni nella zona artigianale sia per eliminare o atte-nuare i danni subiti dai lottizzanti sia per evitare un contenziosotra gli stessi ed il Comune di Giovinazzo;c. risolvere i gravi ritardi nell’esecuzione delle opere pubblichecon particolare riguardo alla zona c.d. ”Cappella”, che danneg-giano il turismo locale notevolmente ridottosi negli ultimi tempi.E’ precluso ai cittadini ed ai turisti anche il piacere di una tran-quilla passeggiata sul lungomare, ormai diventato un cantiere dilavoro del quale non si conosce la fine;d. risolvere la problematica della zona A.F.P., anche per l’allar-mante problema ambientale legato all’amianto, che mette a gra-ve rischio la salute della popolazione limitrofe;e. sistemazione della segnaletica e rivisitazione della pianificazio-ne relativa alle aree blu di parcheggio e ZTL (Centro Storico eQuattro Fontane);f. espansione delle piste ciclabili “sicure” che consenta di rag-giungere i punti di maggior interesse pubblico, come scuole,municipio, farmacie e pronto soccorso;g. servizio di pulizia strade che verrà svolto secondo le modalitàpreviste da un’ordinanza sindacale per ogni strada (compresi imarciapiedi dove possibile) o piazza inserita nell’elenco program-mato e che verrà effettuato tutto l’anno;h . bonifica strade con conseguente risparmio sui costi di risarci-mento danni causati da buche e dissesti.

2) NEL SETTORE TURISMOAbbattere il degrado e favorire tutto quanto possa rendere piùconveniente trascorrere una vacanza, gita o serata a Giovinazzo.La precarietà e difficoltà nel trovare parcheggio devono essereeliminate con parcheggi in periferia collegati continuamente conil centro cittadino.La politica di far cassa con le contravvenzioni per la sosta o coni “Photored” non è vantaggiosa per la collettività: danneggia ilturismo, causa un contenzioso legale pericoloso per le casse co-munali in caso di accoglimento delle opposizioni dinanzi al Giu-

dice di Pace.

3) NEL SETTORE SICUREZZA DEI CIT-TADINI Soddisfare il bisogno di sicurezza dei cittadini, in-tesa non solo come garanzia di tutela dell’incolumitàdelle persone e dei loro beni, ma anche come sup-porto ed aiuto concreto alle fasce più deboli e di-sagiate.A tal fine tutti devono dare i necessari suggerimen-ti.E’ necessario potenziare le attività di Polizia Muni-cipale e favorire protocolli d’intesa con Istituti diVigilanza Privata anche con sistemi informatici ido-nei a segnalare tempestivamente illeciti, bisogni dianziani o malati; assicurare una maggiore presenza

nei quartieri centrali e periferici.

4) SUL DISAGIO GIOVANILE E DEI DISABILIE’ necessario promuovere per i giovani attività imprenditorialie di formazione continua che partendo dal territorio possanooffrire nuove opportunità di sostegno ed impiego nonché disviluppo per il mercato (produzione e vendita) locale come:a. promuovere l’affido gestionale delle spiagge libere attrezzatead associazioni e cooperative giovanili;b. promuovere ed incentivare l’allevamento ittico;c. promuovere l’apertura di negozi e mercatini dell’usato anchein strutture pubbliche;d. promuovere aree di telelavoro;e. promuovere fattorie sostenibili (filiere corte) su suoli demaniali;f. promuovere l’agriturismo e le sagre di prodotti tipici locali;g. promuovere mense sociali per i meno facoltosi attuando del-le convenzioni con ristoratori locali ed istituti religiosi;h. potenziamento della struttura sanitaria ( pronto soccorso, etc).

Per i disabili è necessario far ricorso al sistema di collegamentocon le associazioni e cooperative giovanili.

5) LA TRASPARENZA E COMUNICAZIONE AMMI-NISTRATIVAa. Per una maggiore trasparenza rendere pubblici, anche viainternet, i Consigli Comunali;b. promuovere, anche, via internet le tematiche e le proposteper lo sviluppo per le diverse aree produttive e dei servizi;c. dotare le strutture pubbliche e principalmente le scuole dipostazione telematiche;d. una riorganizzazione del lavoro svolto dai vari assessoratiallorchè questi prendono diretto contatto con il pubblico al finedi rendere meno difficoltoso la risoluzione delle richieste deicittadini;e. cittadinanza digitale per ogni residente e predisporre quantonecessario per l’inserimento dei cittadini stranieri;f. servizi comunali disponibili, ove sia già attuabile, via internetquali gestione di pratiche, segnalazioni, notifiche etc;g. promuovere on line, con il concorso delle diverse aree pro-duttive di servizi, l’offerta presente nel comune;h. dotare le scuole comunali di strutture per l’accesso ad internet(pc, stampanti, etc.) da parte di studenti ed insegnanti.

6) LA PARTECIPAZIONE POPOLAREE’ necessario incrementare l’intervento dei cittadini nella gestio-ne degli interessi pubblici, mediante strumenti di democraziadiretta come il referendum, che consente alla popolazione diesprimere il proprio orientamento in merito a questioni di inte-resse generale.

CAMMINARE INSIEME

PROGRAMMA POLITICO

- AMMINISTRATIVO

DEL CANDIDATO SINDACO

PIETRO SIFO

SPECIALEELEZIONI

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7) LA MACCHINA AMMINISTRATIVA – LA GE-STIONE DEL CONTENZIOSO ESTERNO ED IN-TERNOE’ necessario contenere i costi facendo ricorso alle convenzionitra liberi professionisti e Comune, che sono previsti dalla leggee che consentono di ottenere un servizio professionale a costicontenuti.

8) IL BENE “ACQUA” ED “ENERGIA”L’acqua è un bene pubblico. Deve rimanere tale e vapubblicizzata il suo uso secondo una:1. Regolamentazione dell’utilizzo dell’acqua piovana per tutti gliusi compatibili ed anche per esigenze di pubblica utilità;2. ristrutturazione della rete idrica per ridurne le perdite nellereti, con gare d’appalto che consentano di trasformare i rispar-mi sui costi di gestione in quote d’ammortamento degli investi-menti;3. rilevazione semestrale inquinamento delle acque presenti nelterritorio (superficiali e sotterranee) comunale, con eventualedenuncia alle Autorità competenti e pubblicazione dei risultati;4. una regolamentazione per l’adozione di impianti didepurazione e principalmente in assenza di rete fognaria;5. una regolamentazione relativa alla manutenzione, spesso cor-rente, della illuminazione pubblica con particolare riguardo allastatale SS.16 di competenza del Comune.6. promozione ed incentivazione delle energie rinnovabili edapplicazione immediata della normativa sulla certificazioneenergetica degli edifici.

9) NEL SETTORE RIFIUTI1. Incrementare la raccolta differenziata anche per ottenere unrisparmio di gestione.Creazione di un Comitato permanente al fine di elaborare eproporre soluzioni relative alla migliore gestione del riciclo.2. Prevedere una maggiore regolamentazione della manuten-zione dei cassonetti e relative zone di collocamento.3. Favorire e promuovere accordi con imprese e grande distri-buzione per creare sistemi di vuoto a rendere.

10) NEL SETTORE TRIBUTIImpegno formale a contenere nel minimo i tributi di pertinen-za comunale.

11) NEL SETTORE ARTE – CULTURA – SPORTa. gestione del centro storico inserendo iniziative di carattereculturale musicale, teatrale, letterario;b. promozione, tramite mezzi mediatici, a livello nazionale edestero di alcune iniziative, manifestazioni ed attività turistico cul-turali;c. pubblicazione dei siti di interesse storico e culturale (chiese erupestri);d. creazione di un Comitato coordinante la storia e la cura delsito Dolmen che promuova iniziative a carattere locale e nazio-nale;e. promuovere iniziative teatrali con utilizzo anche di strutturepubbliche e presentazione di artisti, pittografici e scultori (mo-stre, esposizioni varie), concedendo loro spazi pubblici a titologratuito;f. rielaborazione della problematica relativa agli impianti ed at-tività sportive da affrontarsi con confronto anche delle associa-zioni sportive esistenti sul territorio;g. coordinamento e regolamentazione dei rapporti con ammi-nistratori aventi finalità sociali al fine di rendere più trasparente

ogni rapporto con le stesse.

PER CONCLUDEREPur consapevoli che i problemi della città di Giovinazzo sonotanti, possiamo assicurare gli elettori che l’impegno sarà massi-mo.Le vostre problematiche saranno le nostre problematiche!Ogni problema territoriale, personale, sociale e di lavoro saràrisolto anche con la collaborazione del cittadino.Il nostro impegno è sincero e disinteressato, perché alle nostrespalle non c’è nessuno.Non abbiamo interessi economici sul territorio.I candidati del Movimento Cittadino per Giovinazzo intendo-no svolgere la loro funzione pubblica basandosi esclusivamen-te sull’ascolto dei cittadini, loro elettori, e dei loro bisogni es-sendo portavoce del bene comune, senza mai essere condizio-nati dalla presenza, al loro interno, di interessi di singoli o digruppi e pertanto hanno sottoscritto l’adesione al codice etico.

Vi invitiamo, quindi, ad esprimere un consenso per questo Mo-vimento.

CHI E’ PIETRO SIFODi anni 56 coniugatocon Bonserio Giuseppi-na figli tre: Cesare dianni 28, Felice di anni25 ed Eliana, anni 18.E’ una persona che hadovuto faticare moltoper ottenere determinatirisultati sia in ambitoculturale che lavorativo.In ambito culturale ha conseguito due Lau-ree: in scienze politiche e giurisprudenza;due abilitazioni, quale: dott. Commerciali-sta e Revisore dei Conti ed avvocato per cuiesercita l’attività professionale.Ha frequentato un master quale «Giuristad’Impresa & Human Resources Manager»Per circa dieci anni ha svolto docenza pres-so le scuole di polizia in materie giuridiche edi tecnica criminale dell’investigazione e pertre anni è stato revisore dei conti presso laASL di Bari.In ambito lavorativo si e’ arruolato nel lon-tano ’75 nel corpo delle Guardie di PubblicaSicurezza come Agente per poi fare una car-riera, per concorsi interni fino a raggiungerela qualifica di ispettore superiore sostitutocommissario per poi essere collocato in pen-sione dopo aver svolto 32 anni di onorata at-tività con la qualifica di Commissario.Ha ricoperto svariati incarichi in ambito in-vestigativo e gestione delle risorse umanein varie città d’Italia compresa l’attività’ di con-sulenza , addestramento ed assistenza inambito della Missione Italiana Interforze inAlbania.

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Unità immobiliari destinate ad attività artigianale di servizio a Giovinazzo, plessi e capannonidestinati ad attività industriali a Molfetta. Due zone a confronto. Destinate entrambe ad iniet-tare nuova linfa al tessuto economico giovinazzese e molfettese ma con epiloghi completa-mente diversi. Il nostro territorio attualmente non può contare su una piena attività artigianaledi servizio vista la mannaia della Procura che ha messo sotto sigillo l’intera maglia D1.1 delP.R.G.C. Ci sarebbe la zona omogenea D1.3, del P.R.G.C in via Devenuto prospiciente laFarmacia Comunale, in fase di realizzazione dove ci saranno 75mila metri cubi di volumetriadestinati alle attività artigianali. Non ci sarebbe altro, visto che il turismo non decolla. Intantogli imprenditori giovinazzesi hanno fretta. Corrono. C’è chi gli investimenti imprenditorialipreferisce farli fuori. A Molfetta! Per due motivi. Primo: i costi di realizzazione sono moltopiù accessibili rispetto a Giovinazzo. Secondo: la lentocrazia, i tempi biblici di attesa percostruire a Giovinazzo ti impediscono di crescere con la propria impresa. A Molfetta esistel’Area Industriale, ubicata ad una distanza di 4 Km dal centro abitato, una superficie libera dicirca 3 Kmq. È un area di recente espansione, il numero di aziende attive e in costruzionepresenti nell’area è in continua crescita. Chi fugge da Giovinazzo si insedia qui. Parla la rap-presentante legale della Lavanderia Magica, la sig.ra Nicoletta Prudente. «Nel 2010 ho capito chel’azienda andava trasferita a pochi chilometri, nella zona industriale di Molfetta. Ho saputo guardare oltre lazona artigianale della nostra cittadina che somigliava sempre più ad una zona residenziale. Gli imprenditoridevono avere il coraggio di investire per crescere e per dare lavoro, non devono fare sacrifici solo per pagare elevatiaffitti o spendere 1.200 euro al metro quadro (il triplo) anziché 456 per poter acquistare la struttura della

propria attività».IL CAPANNONE? AGIOVINAZZO COSTA TREVOLTE DI PIÙ. In buona sostanzacon circa 900.000 euro e due mesi diattesa per i permessi si crea a Molfettala propria attività su una superficie di2mila metri quadri, in una zona quali-ficata, per Giovinazzo occorrono in-vece circa 400.000 euro per 330 metriquadri nella maglia D1.3. E potreb-bero non bastare. Per non parlare deiservizi. Lavanderia Magica non na-sconde la propria rabbia per il fattodi essere andata via da Giovinazzo:«Certo è dura dopo venti anni di attività sulproprio territorio decidere di abbandonarloper insediarsi altrove, certi però di riceveremaggior assistenza, di essere trattati conmaggiore professionalità e seguiti dal Consor-zio A.S.I. di Modugno che si occupa di tuttele problematiche relative alle aziende aderen-ti». E così Molfetta cresce, cresce men-tre alcuni imprenditori abbandonanopian piano Giovinazzo. C’è di più.Non solo Lavanderia Magica ha guar-dato oltre confine ma anche altre dueaziende giovinazzesi: MastandreaCassaforti e Carrieri Autotrasportihanno impiantato i loro plessi nellazona ASI di Molfetta, hanno scelto difare gli imprenditori qui. E così men-tre la zona artigianale di Giovinazzoattende le ire di pubblici ministeri egiudici, Molfetta gongola con la suazona artigianale, la Zona P.I.P. in am-pliamento, la Zona ASI. E’ tutto PILsottratto a Giovinazzo a vantaggio dialtri.STRANO MA VERO. Non è tuttooro quel che luccica nella zona ASI diMolfetta. Le opere di urbanizzazionevengono seguite dal Consorzio e incantiere c’è il miglioramento della via-bilità. Il neo principale è costituito dal-l’assenza di collegamenti garantiti dalservizio pubblico e dall’inesistenza del-l’allacciamento del gas metano. Si vaavanti con il gpl ma i costi sono altis-

il casoDI GABRIELLA MARCANDREA

IL CAPANNONE? AGIOVINAZZO COSTA

TRE VOLTE DI PIÙGIOVINAZZO -MOLFETTA,REALTÀ ACONFRONTO

GIOVINAZZO -MOLFETTA,REALTÀ ACONFRONTO

IL CAPANNONE? AGIOVINAZZO COSTA

TRE VOLTE DI PIÙ

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simi, si arriva addirittura a spendere il triplo nell’arco dell’anno,oltre ai disagi che comporta il trasporto di questa materia primaper i ritardi e i disagi legati alle condizioni atmosferiche. Ovvia-mente gli imprenditori si sono uniti per chiedere l’attivazione abreve di questo servizio e a Molfetta pare sia più semplice an-che interfacciarsi con gente competente negli uffici preposti atali richieste. Attività burocratiche che ad un imprenditore co-stano soprattutto tempo utile sottratto all’azienda e che spessoinvogliano ancora a seguire il percorso delle conoscenze peraccelerare i tempi, un brutto vizietto all’italiana.INCIDENZA SUL LAVORO. L’Ente Comune di Molfettanon ha ancora sviluppato un vero e proprio sostegno a 360gradi a questi coraggiosi imprenditori. Adesso che il Parlamen-

to si appresta a discutere la riforma del mercato del Lavoro, moltecose potrebbero cambiare anche nella zona ASI di Molfetta. Ni-coletta Prudente titolare di lavanderia Magica, 25 dipendenti concontratto a tempo indeterminato, conclude così. «Si preferisconocontratti diversi dal classico contratto a tempo indeterminato che spesso creauno stato di perenne torpore nel dipendente e lo spinge a non sentirsi piùstimolato a migliorare e ad evitare l’assenteismo, ben vengano quindi le riformedel mercato del lavoro capaci di premiare coloro che nel lavoro hanno sempredesiderio di migliorare ed autoconfermarsi. Non dimentichiamo che a Giovinazzomolti imprenditori sono stati costretti a scegliere la cassa integrazione piutto-sto che il licenziamento per i propri dipendenti perché non si naviga certonell’oro, con tutte le conseguenze che ne derivano».

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Il falegname è uno di quei mestieri trascurati, che non hanno appealsui giovani. Falegnami si nasce e non si diventa: succede nel-la bottega della famiglia Fiorentino! Qui si nasce con il dnadel legno. Falegnami dal 1965: casa, bottega e scalpello da50 anni da quando papà Fiorentino in via A. Gioia lavora-va il legno e curava anche gli infissi per cantieri nel mo-mento clou del boom economico. Il falegname realizzavamobili per abitazioni, ma anche infissi esterni ed interni,realizzava portoni. Svolgeva la sua attività con sette-ottodipendenti e la concorrenza era alquanto sostenuta. Esserebambini allora non significava vivere nella bambagia maavvicinarsi alla bottega del papà già dall’età di otto anni.Oggi questo sembrerebbe una bestemmia allo statuto deilavoratori. Ma siamo sul pianeta opposto: un’eccessivascolarizzazione a fronte di una scarsa offerta di lavoro cor-rispondente ai diplomi di laurea. E i giovani non hanno piùamore per la bottega di Mastro Geppetto, neanche la lettu-ra delle favole li emoziona più. Paolo è il figlio di Antonioil falegname. Crede invece nelle favole e si emoziona dopoche esce da scuola, dall’Istituto d’Arte, quando entra nellabottega del papà. Dal 1990 al 2005 fa l’operaio e poi rileval’attività. La sede attuale è in via dei Rigattieri n. 2nella zona artigianale D1.1. Ma lui svolge la sua at-tività in epoca anteriore al sequestro del luogo, at-tualmente continua ad operare dignitosamente.

L’AZIENDA. Attualmente si occupa di arredamen-to, di realizzazione di progetti degli architetti e i vecchimacchinari sono stati sostituiti da quelli di nuova gene-razione oltre all’acquisizione di nuova strumentazione.È disposta su due livelli per un totale di circa 300 metriquadri. «Il mercato - precisa Paolo Fiorentino - è principal-

mente locale ma si arriva ovunque, anche in Toscana, per la crea-

zione di arredi per ville private e, nonostante la crisi, le richieste

sono abbastanza numerose perché oltre alla realizzazione vera e

propria di mobili ci occupiamo anche di tutto ciò che si costrisce con il

legno». I materiali utilizzati comprendono principalmente il le-gno di tutte le essenze e i precomposti, cioè legni assoggettatia diverse tecniche di lavorazione che producono venature moltoparticolari.

MOBILI SU MISURA. L’azienda Fiorentino propone la realiz-zazione di cucine su misura in stile prevalentemente moderno in e s -senza o laccati con accostamenti di materiali acrilici molto resistenti per piani etop. Questi ultimi sono l’alternativa al classico piano in formica o in marmo. Sirivolge ad una tipologia variegata di clientela, in genere proprietari di apparta-menti di medie dimensioni.I gusti della clientela? Ce li spiega sempre Paolo: «Attualmente è molto in voga la

boiserie, che consiste nella realizzazione di pareti in legno o rivestite in pelle e se classiche con

aggiunta di cornici o intarsiati. I mobili più richiesti sono i mobili per soggiorno, la cosiddetta

zona living ma anche mobili particolari su misura o cassettiere dalla linea sinuosa per chi ha

bisogno di utilizzare piccoli spazi»Il lavoro del falegname si è meccanizzato e sono scomparsi i banchi da lavoro,come anche i vecchi utensili (martelli e scalpelli erano i principali ferri del mestie-re di papà Antonio). Attualmente il parco macchine è stato completamente sosti-

giovinazzo c

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tuito da nuove e tecnologiche macchine per la lavorazionedel legno, macchine che consentono di realizzare le opere inminor tempo e con maggiore precisione. «Per la zona artigia-

nale sono molto deluso perché l’aspettativa era elevata e oggi molti

artigiani sono in serie difficoltà per la scure giudiziaria. Mi

auspico però che con la nuova Amministrazione si possa giun-

gere ad una veloce soluzione e possa prevalere il buon senso. Si

spera - chiosa il titolare dell’azienda - che i nostri investi-

menti e i sacrifici effettuati possano comunque nel tempo permet-

terci di raggiungere i risultati sperati anziché subire una paralisi

totale».Un settore dunque e un’azienda che, grazie all’in-ventiva e alle capacità tecniche della famiglia Fiorentino,

non stanno conoscendo la congiuntura del momento per-ché si sa, chi è bravo riesce comunque a stare sul mercato.

D’altronde le ultime tendenze del mercato e delle fiere delsettore mostrano sempre un solido legame al focolare dome-

stico, al nido che deve essere il più possibile confortevole siaper accogliere una coppia che per una vivace famigliola. Nel-

la società della globalizzazione dunque e degli scontatissimiChateau d’Ax di turno, si preferiscono i mobili su misura per-

ché l’assistenza è sempre garantita. Il buon lavoro dell’artigianofatto di esclusiva e originalità continua ad essere richiesto e aprosperare!

GABRIELLA MARCANDREA

che lavora

NAMERIA DAL 1965NAMERIA DAL 1965

che lavora

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Si è da poco ultimata la trasmissione del62° Festival di Sanremo, spettacoloradiotelevisivo che ha impegnato camera-man, radio, televisioni a portare l’evento inogni casa ed esercizio pubblico.È sempre uno spettacolo di indubbia gran-dezza ed ancora abbastanza seguito dal pub-blico. Da qualche anno il festival dà sem-pre luogo a discussioni di vario genere edanche quest’anno è riuscito a lasciare unostrascico non indifferente con pareri discor-di tra loro.Non pochi commenti infatti sono stati fat-ti sui sermoni del predicatore-cantante Ce-mentano e su una farfallina impudica, biri-china, curiosa, audace e lubrica che svolaz-zava nelle parti un poco intime ed osé dellaprovocante Belen Rodriguez. L’enormepubblicità che precede il festival è indub-biamente di molto cambiata per l’attualevarietà dei mezzi a disposizione, mentre, aimiei tempi, il festival veniva annunciato dallaradio ed il passaparola, allora molto in voga,informava la collettività. Il primo festival,dopo tanta pubblicità, fu da noi seguito concuriosità ed interesse e finì col suscitare innoi non pochi favorevoli commenti tantoda divenire di anno in anno sempre piùascoltato, gradito e partecipato. Quante cosesono da allora cambiate!Cantanti, canzoni, orchestre, scenografie epubblico. Ai miei tempi era tutta un’altracosa, era un grande avvenimento senza tantisprechi. Sessantadue anni fa non c’era la te-levisione, al suo posto la radio da noiascoltatissima. L’orchestra dei primi festivalera quella stupenda del maestro Cinico An-gelici che noi seguivamo tutto l’anno in ra-dio, poi venne Semproni con orchestre checuravano l’armonia senza sopraffare di ru-mori le platee. Anche le cantanti ed i can-tanti erano da noi conosciutissimi. A

Sanremo niente debutti, niente voci nuove.Nilla Pizzi, Gino Latilla, Sergio Bruni, TeddyReno, Jula De Palma, il duo Fasano e le lorocanzoni avevano tutte un significato, raccon-tavano un amore grande o non corrispostoe lo dicevano in dolci orecchiabili armonie.Niente a che fare con le urla delle attualicanzonette e degli assordanti rumori dellemoderne orchestre con canzoni dai signifi-cati reconditi ed incomprensibili.Il festival era la scusa per un piacevole in-contro di famiglia o di amici. All’ora stabi-lita ed a casa del predestinato, davanti allaradio, venivano piazzate file di sedie sullequali attente orecchie prestavano attenzionealla descrizione degli addobbi ed alla ese-cuzione delle canzoni. Il festival di Sanremodella nostra epoca non aveva tutte le lun-gaggini e la spettacolarità di quello odierno.L’esibizione canora non durava sino a not-

te fonda ma era appena di un’ora. I can-tanti potevano all’epoca presentare e can-tare anche più di una canzone. Noi cerca-vamo di capirne il significato e di catturee memorizzare parole e motivi. Alla finedella serata ci si dava appuntamento peril giorno successivo. Appena finito ilfestival si andava a caccia del disco delvincitore (78 giri) pi sindiue do grammofene esi organizzavano spedizioni a Baridall’attrezzatissima ditta Ranieri o si aspet-tava qualche giorno quando arrivava sullapiazza di Giovinazzo alla ditta Mimmo

Foglio o Caporizzi.

Qualche anno più tardi in commercio vifurono i primi registratori. I piccoli ‘Ge-loso’ a bobina. Possederli era un sogno.Piazzavi il microfono davanti alla radio eregistravi con tutti i rumori di sottofondole canzoni del festival.

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La legge 20 maggio 1970, n. 300 meglio nota come lo Statutodei lavoratori è, dopo la Costituzione, il riferimento legislativopiù importante in tema di diritto del lavoro; dopo la Costitu-zione e le leggi, vengono i contratti collettivi nazionali di lavoroche dettano le norme alle quali devono attenersi i datori di la-voro ed i lavoratori dal momento in cui stipulano un contrattoindividuale di lavoro.Il dibattito aperto sull’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (cheafferma che il licenziamento è valido se avviene per giusta causao giustificato motivo e che il lavoratore può presentare ricorsod’urgenza e ottenere la sospensione del provvedimento deldatore fino alla conclusione del procedimento) conferma che èquesto un testo che ogni cittadino, sia datore che prestatore dilavoro, dovrebbe conoscere.Dobbiamo supporre che nel XVIII sec. il contratto di lavorotra il nostro nobile Chiurlia e Camilla Leone, damigella o damadi compagnia o … collaboratrice domestica che dir si voglia,fu concluso oralmente, non abbiamo fin’ora trovato infatti al-cun atto notarile per tale contrattazione fra le parti; dobbiamoper gli stessi motivi supporre che con la stessa forma orale egline decise il licenziamento. Ma, anche se non era sostenuta daalcuna organizzazione sindacale né v’era ancora alcuna normalegislativa che la tutelava in quanto “fascia debole” del mercatodel lavoro, la nostra damigella ritenne opportuno formalizzarela sua richiesta di riassunzione (o reintegrazione nel posto dilavoro?!) e si recò dinanzi al notaio Giambattista Cianciola per-ché questi attraverso l’atto notarile sostenesse le motivazioni nonsolo di natura economica, ma soprattutto di natura sociale, chegiustificavano la sua richiesta. Chi altro, se non il buono, genero-so e benestante nobile Chiurlia avrebbe potuto provvedere a leiin caso di infortunio, invalidità, vecchiaia, malattia o disoccupa-zione (non c’era ancora né l’INPS … né tanto meno la attualis-sima SuperINPS!!!).

LA DONNA DI SERVIZIO … LICENZIATAIl 29 gennaio del 1708 il notaio Cianciola si recò con altri, pres-so il palazzo Vescovile di Giovinazzo, luogo forse più consonoper il rogito di un atto che aveva alcuni nobili quali parte incausa. «A richiesta ed istanza fattaci per parte di Camilla Leone,vergine in capillis della città di Bitonto, ci siamo noi regio giudicea contratto, notaio e testimoni in numero opportuno, personal-mente conferiti nel palazzo vescovile di questa predetta città, etproprie nella cappella di detto palazzo, dove havemo trovato lamedesima Camilla con il dott. sig. Donat’Antonio Leone regiogiudice della corte della città di Bitonto, ed il dr. sig. GennaroSertorio attuale governatore di questa città, ivi portatisi a richie-sta di detta Camilla, la quale stando così liberamente e di sua

storia DI DIEGO DE

propria volontà alla presenza di detti sig. Governatore e RegioGiudice, have asserito, … ritrovarsi presentemente licenziatadal servitio dell’ill.mo sig. d. Domenico Chiurlia conte dellaRocca e donna Giuditta Alberquerque contessa sua moglie».Causa del licenziamento furono i pettegolezzi che correvano aGiovinazzo e a Bitonto dove si diceva che Camilla era stata aforza allontanata dalla casa «del rev. don Donat’Antonio Ca-vallo suo zio dimorante in Bitonto … e stata posta a servitiodi detti sigg. conte e contessa, da quali presentemente si ritieneper forza, senza volersi restituire a suoi parenti» e che per talemotivo lo zio Donat’Antonio avrebbe fatto ricorso all’Auto-rità giudiziaria del Regno. Queste dicerie avevano disturbato iconiugi Chiurlia che avevano quindi deciso di licenziare la da-migella. Nei piccoli paesi ci si nutre di chiacchiere e maldicen-

ARTICOLO 18, UNA RILETTUR

STATUTO DEI STATUTO DEI

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nostraE CEGLIA

ze, così infatti prosegue Camilla nella sua deposizione «esser statociò una vera falsità ed invenzione della cacciata, da persone iniqueche invidiavano il felice stato, nel quale essa Camilla di presente sitrova, venendo trattata da damigella fidelissima specializata in tuttigl’honori e confidenze domestiche». Ma vediamo quale era lo statuse condizione di Camilla prima di questo fortuito lavoro presso igiovinazzesi conti Chiurlia, secondo quanto ella stessa raccontò alnotaio: «… miseria, nella quale viveva quando dimorava in Bitonto,non già in casa di detto don Donat’Antonio ma con una sua sorel-la miserabile, non havendo ne come vivere ne come mantenersi,anzi essendo notoria la sua povertà, nessuno de’ parenti la miravao le usava qualche convenienza, che sapendo le sue quotidiane ne-cessità, nessuno la sovveniva o le dava aggiuto (aiuto)». L’unicoaiuto le venne proprio e solo dallo zio canonico che «ricordandosialla fine della di loro necessità, usò ogn’industria di mettere in sicu-ro il suo honore, e però con molti mezzi et addirittura pregò efece pregare da due anni in circa detti sig. Conte e Contessa, affinchèla ricevessero in loro casa e se la mettessero a servitio … e coneffetto, dopo molte preghiere e suppliche, essa fu ricevuta in casaet al servitio di detti sig. conte e contessa, e fu specializzata nel diloro servitio con essere dechiarata damigella della sig.ra donnaChristina Chiurlia figlia d’essi sigg. conte e contessa quale essendosi(ac)casata col sig. don Giuseppe Gadaleta della città di Molfetta,ebbe essa anche l’honore di portarsi in Molfetta, servendo con taltitolo detta sig.ra donna Cristina, ove dimorò più d’un anno».

… RIASSUNTA.Dopo un anno a Molfetta però, il rapporto con i suoi datori dilavoro si deteriorò e «per alcuni frivoli pretesti fu licenziata da dettisigg. don Giuseppe Gadaleta e donna Christina Chiurlia e decen-temente rimandata in Bitonto sua patria et in casa di detta suasorella». Chi avesse saputo di questo licenziamento avrebbe potu-to giudicarla male supponendo ch’ella si fosse «dimostrata distrat-ta o pure che fusse stata notata di qualche fallo» e tutto ciò avrebbepregiudicato così altri possibili rapporti di lavoro, pertanto senzachiedere nulla allo zio né agli altri parenti «riconoscendo avanzatala miseria della sua casa e che li mancava il necessario al propriomantenimento, … fece interessare molte persone appresso dettisigg. conte e contessa, acciò l’havessero ripigliata al di loro servitioper assicurare maggiormente il suo honore, e vedendo che nessun

officio era efficace si risolse d’andare personalmente a ritrovaredetta sigg.ra contessa che si ritrovava in Bitonto in casa del sig.don Gaetano Alborquerque suo fratello, pensando di muoverlaa compassione con la sua umiltà e suppliche che li portò a vivavoce». La nostra Camilla sapeva come muoversi, e solo con lareintegrazione nel vecchio posto di lavoro poteva difendersi dallemalelingue e far salvo il suo onore; naturalmente la strada dapercorrere non era delle più agevoli ma con la sua tenacia Camillaebbe la meglio «e benché detta sig.ra contessa repugnasse di rice-verla nuovamente al suo servitio, poichè era stata licentiata dalladetta sig.ra donna Christina sua figlia, finalmente commiserandole sue lagrime e non potendo resistere all’importune suppliche lidava essa asserente, ch’istanza li facevano tutti quelli signori esignore che stavano in sua casa, quali tutti concorrevano al sollie-vo d’essa asserente, finalmente detta sig.ra contessa fu obligatadalla carità ad accettarla e rimetterla a suo servitio». Dopo la cosìdifficile riconquistata onorabilità, la chiacchiera di un fantomaticoricorso dello zio all’autorità, rischiava di compromettere di nuo-vo tutto, ella sarebbe infatti ripiombata nella miseria e nel diso-nore se avesse perso quel lavoro «dal quale vedendosene hoggiquasi privata per assicurare il suo mantenimento, decoro et honoredichiara, et attesta con giuramento, che non può ne vuole ritraersida detto servitio e ritornare o in casa sua o de suoi parenti»,parenti che per altro non la volevano affatto «non havendoneniuno fido caritativo, ne capaci o bastevoli a darli il quotidianoalimento». Pertanto Camilla «instantemente in presenza nostraprega e ne supplica detti sigg. governatore e regio giudice divoler interporre la loro efficacia appresso detti sigg. conte e con-tessa, acciò chè per conserva del suo honore e conferma del suobenstare si degnassero ritenerla di loro servitio, il che lo speradall’efficacia di detti sigg. come pure dalla somma pietà e zelo didetti sigg. conte e contessa». Camilla non sa quali armi usare perconvincerli, le prova tutte, anche la minaccia compassionevoled’un suicidio «perchè quando ciò non seguirà, essa in niun contointende appartarsi e se sarà violentata, a partire più presto sibuttarebbe a mare o si procurarebbe altro male, che vedere pa-renti o andare alle loro case perchè sicome non l’havrà ritrovata,ne compassionata per il passato, peggio si comprometterebbeper il futuro, ne in poter loro starebbe sicuro il suo honore nonessendo stati huomini che l’hanno havuto a cuore per il passato».Nessuno è disposto a cedere a ricatti e tale dovette forse appari-re al governatore la preghiera di Camilla; pertanto diplomatica-mente questi cercò di convincerla a rivedere la sua posizione neiconfronti dei familiari «Al che detto sig. governatore e giudicenon hanno mancato di replicare e persuaderla che’era moltomigliore levarsi da servitù e tornare in sua casa, da detto suo ziodon Donat’Antonio Cavallo …(volendo) sperare d’essere collo-

RA IN CHIAVE SETTECENTSCA

LAVORATORILAVORATORI

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cata in buon stato et aiutata sempre in tutto quello che l’occorre-rà». Sia il governatore che il giudice si impegnavano a caldeggia-re presso lo zio il suo ritorno in famiglia sicuri che quest’ultimol’avrebbe ben trattata e le avrebbe assicurato «stato decente, concollocarla in un buon matrimonio. Essa Camilla però ostinata-mente ha sempre replicato, che mai vedrà i suoi parenti, ne vuoldipendere dalla speranza, quando hoggi sta nel certo e tanto piùdeve diffidare di detto suo zio don Donat’Antonio Cavallo,quanto che tenendo due altre nepoti in casa, benchè non sorelled’essa asserente, non ha già veduto che l’habbia fin’hora potutoaccomodare, onde di nuovo supplicò detti sigg. governatore egiudice a fare la carità di mettere tutt’il loro impegno a quietaredetti sigg. conte e contesa e procurare che continui nel di loroservitio per ricevere perpetuamente, sicura del suo honore, econ tutta commodità, attestando di non essersi vista mai in si-mile stato che di presente si trova, di quiete d’animo, sicurtàd’honore et honoratamente trattata, et sic declaravit et attestavitmedio iuramento». Purtroppo l’atto notarile (ASBa, P.za diGiovinazzo, sk. 18, vol. 312, ff. 5-6) non ci fornisce altre infor-mazioni e non sappiamo quindi dove e come Camilla finì il suolavoro.

IL BOVOLANO …

Anche di un altro licenziamento non abbiamo che sommarienotizie. Prima di trascrivere gli atti ad esso relativi sintetizzo ilcaso. Nella casa di Felice Misurelli, Angelo Paolo di Palma lavo-rava come guardiano e custode dei buoi, Carlo Pantaleo «aliasParassito» (il soprannome già dice tutto!) come bracciante. Usual-mente i buoi del Misurelli erano portati al pascolo nel chiuso disua proprietà, sito dietro la torre di Giuseppe Siciliano. Un gior-no il bracciante Carlo, per rendere un favore al guardiano An-gelo, si impegnò a sostituirlo ma portò i buoi in altro luogo, ciòfu causa del licenziamento di Angelo. A Carlo questa verità unamattina fu estorta confidenzialmente, a malincuore, dall’amicoDonato Carbonara mentre i due tornavano insieme «da un luo-go d’olive detto il Termite di Braida delle revv. Monache ...doppo finito di fatigare ... per la strada che viene al convento diS. Agostino». Donato Carbonara «per sgravio di sua coscienza arichiesta fattali» volle fosse trascritto, in atto pubblico davanti adun notaio, tutto quanto si erano detti. Nel discorso fatto Carlo«li rispose, che loro si facciano li fatti loro», ma Donato insisten-te, si permise supporre «farsi per sospetto» che il licenziamentofosse collegato ad un «certo danno seguito di notte al luogod’olive detto Pauliciello del rev. can. sig. don Giovanni BattistaPerillo». Ma Carlo replicò «Non nuoce far mal pensiero a niunode gualani, mentre io stesso fui che andai a mettere li bovi didetto Felice Misurello dentro detto luogo d’olive del detto donPerillo, e prima di questo ero andato per metterli dentro il luo-go detto Santo Scianno del rev. can. sig. Camill’AntonioMartuccio et havendoci in detto luogo osservato che ci stavano

gl’aratri di Giovanni Antonio Carbonara, perciò non li mettei indetto luogo, ma in quello di detto canonico don Perillo, nelquale ce l’havea posto verso un’hora in circa di notte». Lasciati ibuoi al pascolo, Carlo si organizzò per passare al meglio, inbuona compagnia la notte e «doppo haver serrato detti bovi indetto luogo Pauliciello, si ritirò nel convento de padri Domenicanifuori la porta, a causa che non poteva entrare dentro la città,perchè stava inquisito e in detto convento li fu portato unpigniatello di fave cotte e se li mangiò assieme con VincenzaCirillo, con la quale stiede sin alle 5 hore di notte». Alle cinque dinotte quindi uscì dal convento e raggiunse il chiuso di FeliceMisurelli, per dormire. Quando si svegliò alle nove del mattino«andò ad’uscire detti bovi da dentro il sopradetto luogo d’olive,detto Paulicello, del detto canonico don Perillo, e ... la matinaseguente, (doppo fatto detto danno) andò a seminare le favealla cocevola del rev. don Sergio Sepe, alla Carbonara, e dettodon Sergio havendo visto li detti bovi che stavano assai satiati,disse a detto Carlo: “Bravo stanno satii questi bovi”». Per evita-re che si scoprisse il reato di violazione di proprietà ch’egli ave-va compiuto a danno del canonico Perillo, «detto Carlo li rispo-se, che stavano satii di paglia, quale la tenevano avanti e propriesopra la Carbonara», menzogna che improvvisamente gli erabalenata alla mente «perchè in quella matina si trovò passandodalla via di Molfetta, vicino a detta cocevola» predisposta per ilpascolo (ASBa, P.za di Giovinazzo, sk. 18, vol. 314. f. 179-180atto del 23 novembre 1710).

… TRADITOREAi primi di dicembre fu chiamato a testimoniare relativamenteall’increscioso episodio proprio «Angelo Paolo di Palma dellacittà di Molfetta, da molti anni accasato et habitante in questa diGiovenazzo il quale per sgravio di sua coscienza a richiesta fattali(fece) dichiarazione ... come nel passato mese di settembre delcorrente anno 1710 ritrovandosi esso attestante per gualano ecustode de bovi di Felice Misurelli per lavoratore Carlo Pantaleoalias Parassito al medesimo esso Angelo Paolo una sera di dettomese, disse che havesse andato ad inpastorare detti bovi nelchiuso di detto Felice padrone di quelli, dietro la torre delquondam Giuseppe Siciliano a causa che esso attestante per quellasera solamente doveva mettersi certe sole alle sue scarpe». Unfavore ad un amico non si nega mai «e così detto Carlo se n’an-dò per mettere detti bovi in detto luogo e la medesima seraverso un hora di notte perchè detto Carlo non poteva entrare incittà per ritrovarsi inquisito, esso attestante portò al detto Carloun pignatello di di fave cotte, con un pezo di pane, fuori laporta di questa predetta città e proprie nel convento de padriDomenicani». Può essere che Angelo con quel pignatello di faveabbia voluto ripagare il bracciante della cortesia ricevuta certoche l’impegno era stato assolto, ma era meglio accertarsene ,«nel mentre le diede dette fave e pane esso attestante domandòal detto Carlo se era andato a mettere detti bovi in detto luogoe chiuso del sudetto Felice Misurelli, e detto Carlo rispose nonvoler sapere se cel’ho posti, è no’, (e) basta, e maravigliandosiesso attestante di tal risposta di nuovo li replicò se l’havea postiin detto luogo e detto Carlo rispose le seguneti parole: “Io libovi li sono andato a mettere dentro il luogo d’olive dettoPaulicello del rev. can. d. Giovanni Battista Perillo”», Ormai,volente o nolente, Carlo aveva confessato il suo errore! «il cheinteso da esso attestante, cominciò a delirare contro detto Carlocon ingiuriarlo e dirli: “traditore, che hai fatto in haverli andatoa mettere in detto luogo d’olive per farmi precipitare col pa-drone di detto luogo, mo’ va’ di correra a cacciarne detti bovidal detto luogo» (ASBa, P.za di Giovinazzo, sk. 18, vol. 314, f.195r-196v atto del 1 dicembre 1710).

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Una novità assoluta in preparazione alla Pasqua èstata offerta agli emigrati pugliesi a Milano, che nonsempre possono tornare in Puglia per partecipareai riti della settimana santa. Per la prima volta a Mi-lano è stata riproposta la Passio Christi con una cin-quantina di figuranti in costumi d’epoca che hannorappresentato e rievocato il percorso di Gesù neigiorni della Passione. I figuranti, accompagnati dailoro amministratori locali, sindaco in testa, veniva-no dal comune di Ginosa (TA). Lo scenario nonpoteva essere quello della gravina di Ginosa dove siesibiscono durante la settimana santa, richiamandotanto pubblico di devoti e turisti, bensì quello piùmodesto ma altamente prestigioso del porticato edel cortile d’onore di Palazzo Isimbardi sede dellaProvincia di Milano. Una rappresentazione moltocoinvolgente, divisa in diverse tappe, corrispondentialle stazioni della via crucis del Cristo sofferentecondotto al Calvario, sovrastato dalla croce e per-cosso da frustate, il tutto molto realistico, tanto da commuovere più diuno dei numerosissimi spettatori, non solo pugliesi, intervenuti. La rap-presentazione della Passio è stata preceduta da un convegno, svoltosinella Sala Affreschi della Provincia, sulle tradizioni popolari pugliesi: dallefeste patronali, ai riti della settimana santa passando attraverso fuochi disant’Antonio, altarini di san Giuseppe, novene, sagre e fiere varie. Dopoi saluti istituzionali del Vice Presidente della Provincia di Milano NovoUmberto Maerna, dell’Assessore regionale Alessandro Colucci e del Pre-sidente dell’Associazione Pugliesi di Milano Dino Abbascià, attraversol’ausilio di filmati, foto e recitazione di testi tratti dal volume Puglia in

festa del regista RAI Tito Manlio Altomare, sono stati rivisitati tanti aspettidella nostra migliore tradizione popolare che si interseca con fede edevozione e che resiste a secolarizzazione, globalizzazione e scorrere deltempo.E’ emerso il significato e la ricchezza rituale e celebrativa di queste anti-che tradizioni e devozioni visivamente rese dalle classiche immagini dibande, luminarie, fuochi d’artificio (diurni e notturni) e relative “chiama-te”, luci spente per la processione dei “misteri”, accompagnamenti diconfraternite, bancarelle, focacce, venditori di palloncini, palloni aerostatici,folle festanti che sciamano per i centri storici, santi portati per mare conrelativo corteggio di barche. Il tutto in un contesto di accecante luceestiva, di bagliori primaverili, di silenzi invernali, di colori autunnali: per-ché queste tradizioni, che si richiamano al calendario liturgico della chie-sa, sono diffuse su tutto l’arco dell’anno valorizzando i singoli periodi ele loro peculiarità.Tali feste, inoltre, in quanto fenomeno collettivo, manifestano il vissutodi una comunità e di un popolo nel suo desiderio di socializzazione, dicoinvolgimento, di partecipazione. Nella devozione si coglie la ricercadel senso della vita, la nostalgia delle radici perdute (soprattutto perl’emigrante), la forza e l’intensità evocativa del rito.Al convegno e alla rappresentazione, organizzata dall’Associazione Re-gionale Pugliesi, ha partecipato una delegazione del gruppo dei“Giovinazzesi fuori porta”.Anche loro, al termine dell’intenso pomeriggio milanese di metà marzo,hanno avuto modo di degustare prodotti tipici pugliesi (calzone, focac-cia, taralli, verdure cotte), allietati dalle musiche del Gruppo di RicercaPopolare di Ginosa che ha riproposto danze e canti della tradizionepopolare, con grande coinvolgimento del pubblico che si è fatto trasci-nare, complice la musica e il buon vino, nei balli che sono seguiti.

la pagina dell’emigranteDI AGOSTINO PICICCO

RITI PUGLIESI DELLA SETTIMANA SANTA A MILANO

LUTTO

LEONARDOSCIVETTI

detto

Ba Narducc

BROOKLYN. Il 2 aprile sere-namente si è spento BA

NARDUCC (ex Pescatore),amico di tuti. I giovinazzesi loricordano con immenso affetto.

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MI HANNO RUBATO IL PALLONE

DI ONOFRIO ALTOMAREi racconti del pescatore

«Ci vuole molto coraggio a rotolare giù in un conte-sto vigliacco che non si muove più e a mantenere lacalma adesso, per non sentirsi un pallone perso…» -canta il nostro Samuele Bersani in una dellesue recenti canzoni presentate al Sanremo na-zionale. Certo che oggi molti calciatori de-vono avere una grande onestà nel fare am-missioni circa il loro coinvolgimento nellevicende di corruzione privata che stannoattanagliando nuovamente tutte le squadredi calcio della nostra Italietta. Ed ha ragioneil cantautore quando parla di «pallone ruba-to»: non si potrebbe descrivere meglio la si-tuazione del calcio, uno sport che nel passa-to ci faceva sognare e, accanto alla tradizio-ne religiosa, era l’unico modo per trascorre-re in allegria i noiosi pomeriggi domenicali.Italia, paese di Poeti, Santi e … calciatori!Già, calciatori che hanno venduto l’anima ela maglietta per soldi. Dall’antica Roma aibei tempi di Mazzola ne è passata di acquasotto i ponti. Dalle attività ludiche così tantoamate dagli imperatori alle attività di famosiimprenditori italiani che stabilirono che ilcalcio doveva far parte dei loro affari e del-le loro passioni. Fu proprio così che nac-quero le squadre del cuore, composte da queicalciatori che si seguivano dall’inizio alla finedella loro carriera, una carriera spesa moltospesso con lo stesso stemma e senza tantimiliardi in tasca. Chi mai potrà dimenticareMazzola, Rivera, Riva e Zoff, campioni nonsolo in campo ma anche nella vita, porta-bandiera di valori oggi da tutti dimenticati ecalpestati in nome del dio denaro. Per PierPaolo Pasolini, che è stato da giovane, an-ch’egli una fantasiosa ala destra, «il calcio è l’ul-tima rappresentazione sacra del nostro tempo. Men-tre altre rappresentazioni sacre, persino la messa,sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci». Il cal-cio è lo spettacolo che ha sostituito il teatrosecondo Pasolini. parliamo del calcio auten-tico, quello capace di opporsi al pallone

geneticamente modificato, quello in cui èl’uomo al centro del football, senza sche-mi, strategie, marketing. Il calcio dei fu-namboli, dei poeti estremi del prato ver-de, di una rinnovata immaginazione alpotere. Il calcio del dribbling, delpallonetto. Della bellezza, e delle emozioniche prevalgono sul business. Non il cal-cio venduto oggi che ha allontanato i piùappassionati dagli spalti, consegnandoli alpessimismo e all’evento nefasto dellascomparsa del calcio con la “c” maiusco-la calpestato da scandali e da uno svolaz-zo di soldi in mani più o meno lecite.Samuele Bersani parla anche di un «pallo-ne scappato». Io aggiungerei anche «pal-lone sbottato e artificiale, finto!». Quelloche insomma oggi non esiste più. Soprat-tutto in Italia, infatti, quando nominano,quello che è tuttora considerato, lo sportpiù bello e seguito al mondo, i prosatorinostrani discettano di scandali, scommessee soldi, soldi a palate. Che fanno gola, edè l’unica cosa che importa, a quella che èuna vera e propria oligarchia italiana, ipresidenti delle squadre di serie A. Daipiù famosi, Silvio Berlusconi, e la fami-glia Agnelli, a Diego Della Valle, e Massi-mo Moratti, quest’ultimo in particolareusa la sua Inter, come una macchina at-traverso cui ripianare i debiti del suo grup-po scaricandoli sulla squadra, e portan-dola in quello che è un vero e proprioabisso finanziario: 1351 milioni di euro; atanto ammontano infatti, le perdite in di-ciassette stagioni di presidenze Moratti.Mi domando e dico: perché dunque nontornare al calcio povero e adatto a questoperiodo di crisi e austerità? Io penso cheun bel premio partita in natura, cioè unbel cesto di pasta e prosciutto oltre al rim-borso spese potrebbe oggi rivalutare

l’aspetto etico di questo sport e riavvicinaretanta gente agli stadi. E poi ogni squadradovrebbe raccattarsi i soldi per costruirsiun proprio stadio con tanto impegno e di-gnità, offrendo a tutti la possibilità di acce-dere e creando contemporaneamente ungioiello culturale. Che bella idea non crede-te? E perché no? Si potrebbe anche creareuna sorta di partecipazione sottoforma diazioni da parte dei tifosi più affezionati, unavera consapevolezza di tutto ciò che succe-de nella squadra del cuore con relativo di-ritto al voto.Esisterà mai una mia squadradel cuore fatta così nel prossimo futuro?

CAMPO DI CALCIO

Ci saranno stadi

belli e luminosi

come arcobaleni!

Si avrà l’impressione

di essere entrati

nel Paradiso.

Vi sarà S. Pietro

che tutto uguaglierà

nella società del non vivere.

ONOFRIO ALTOMARE

CONGRATULAZIONI ALLA DOTT.SSA

MARIA LOPRAINO PER LA

LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

AFFINCHÈ QUESTO TRAGUARDO SIA

L’INIZIO DI TANTI SUCCESSI E

SODDISFAZIONI.

AUGURI!

ORGOGLIOSI DI TE PAPÀ E MAMMA

LAUREA

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