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Entra ancora, Gesù, nel nostro cuore come nel santuario del Padre tuo e Padre nostro. Entra ancora, Gesù, nel nostro cuore come nel santuario del Padre tuo e Padre nostro. Posa ancora il tuo sguardo nei suoi angoli più segreti, dove nascondiamo le nostre più Posa ancora il tuo sguardo nei suoi angoli più segreti, dove nascondiamo le nostre più gravi preoccupazioni e gli affanni più sofferti, quelli che tante volte ci tolgono serenità gravi preoccupazioni e gli affanni più sofferti, quelli che tante volte ci tolgono serenità e pace; quelli che tante volte ci fanno vacillare nella fede e rivolgere il nostro sguardo e pace; quelli che tante volte ci fanno vacillare nella fede e rivolgere il nostro sguardo lontano da te. Fa' luce e discerni, purifica, libera da ciò che non vorremmo lasciare, ma lontano da te. Fa' luce e discerni, purifica, libera da ciò che non vorremmo lasciare, ma pure ci opprime! Sia casa di lode, di canto e di supplica questo povero cuore. Sia pieno pure ci opprime! Sia casa di lode, di canto e di supplica questo povero cuore. Sia pieno di luce, aperto all'ascolto, ricco solo di te, a lode del Padre. Amen. di luce, aperto all'ascolto, ricco solo di te, a lode del Padre. Amen. Riempici di Te, Padre Creatore. Riempici di Te, Figlio Salvatore. Riempici di te, Spirito d’Amore. Riempici di Te… Spirito santo, tocca la mia vita con la magia del tuo fuoco rendila preziosa col suo cocente dono di dolore. Fa di questo mio corpo una lampada da innalzare nel tuo tempio, e lascia che la sua fiamma bruci in canti durante la notte e durante il giorno. Lascia che le stelle vibrino nella mia oscurità, lungo il corso del tuo tocco, durante le ore di veglia nella notte. La nera caligine svanirà dai miei occhi, ovunque si volgano vedranno tutto nella tua luce, la mia preghiera salirà in alto, fino al tuo altare, in una fiammante esplosione. Rit. Invocazioni spontanee allo Spirito Santo. Ad ogni invocazione ripetiamo: Veni, Sancte Spiritus Veni, Sancte Spiritus S. Nel nome del Padre... AMEN. Purifica il nostro cuore e rendilo docile alla tua Parola. T. PERCHÉ TUTTO IL NOSTRO CORPO DIVENTI TEMPIO DELLA TUA PRESENZA. S. Allontana da noi il rischio di venire al tuo altare con l’atteggiamento del mercante. T. DONACI DI ADORARTI IN SPIRITO E VERITÀ. S. Aiutaci a riformare la nostra mentalità. T. PER STABILIRE UNA SCALA DI VALORI SECONDO IL VANGELO. CONTEMPLATIO (La Preghiera che nasce dal cuore) __________________________________________________________________ ORATIO (L’incontro con l’Infinito) Oh, oh, oh, adoramus te Domine. (2 v.) Oh, oh, oh, adoramus te Domine. (2 v.) La volontà di Dio è quella di un padre che vuole solo il nostro bene. Chiediamo di saperci conformare a questa volontà con sentimento di amore, specialmente nell'ora della prova. Padre nostro.. ACTIO (Dalla Parola faccio nascere un impegno concreto per la vita) La croce di Cristo è il segno del suo amore per il Padre suo celeste e per noi. La serenità con la quale cercheremo di portare la nostra croce in questa settimana sia il segno anche del nostro amore per Dio e per i fratelli. O razione prima della B enedizione D io misericordioso, fonte di ogni bene, tu ci hai proposto a rimedio del pec- cato il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna; guarda a noi che riconosciamo la nostra miseria e, poiché ci opprime il peso delle nostre colpe, ci sollevi la tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen. dal Salmo 18 La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti. Più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. Strane premonizioni dentro me, brividi di mistero, ma cos’è? Impressioni a fior di anima, un presagio sospeso lievita. Ineffabili segni intorno a te, vaghi presentimenti, ma perché? Un profumo di vento alita una forza che cresce magica. Chi è che arriva e che avanza, che bussa qua? l’uomo a cui la natura si piegherà! Chi è che arriva, che viene, che bussa qua? L’uomo che il destino spezzerà! Un respiro di cielo dentro me, suggestioni di luce, che cos’è? Una magica attesa palpita. Una febbre che cresce lievita. Chi è che arriva che avanza, che bussa qua … Esultate che arriva il re dei re! Spezzerà le catene anche per te! Una magica attesa palpita. Una febbre che cresce lievita. Esultate che arriva il Re dei Re! Spezzerà le catene anche per te! Una magica attesa palpita. Una febbre che cresce lievita. Lievita.

La Preghiera che nasce dal cuore - parrocchia-sacrocuore.it · La croce di Cristo è il segno del suo amore per il Padre suo celeste e per noi. La serenità con la quale cercheremo

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Entra ancora, Gesù, nel nostro cuore come nel santuario del Padre tuo e Padre nostro. Entra ancora, Gesù, nel nostro cuore come nel santuario del Padre tuo e Padre nostro. Posa ancora il tuo sguardo nei suoi angoli più segreti, dove nascondiamo le nostre più Posa ancora il tuo sguardo nei suoi angoli più segreti, dove nascondiamo le nostre più

gravi preoccupazioni e gli affanni più sofferti, quelli che tante volte ci tolgono serenità gravi preoccupazioni e gli affanni più sofferti, quelli che tante volte ci tolgono serenità e pace; quelli che tante volte ci fanno vacillare nella fede e rivolgere il nostro sguardo e pace; quelli che tante volte ci fanno vacillare nella fede e rivolgere il nostro sguardo

lontano da te. Fa' luce e discerni, purifica, libera da ciò che non vorremmo lasciare, ma lontano da te. Fa' luce e discerni, purifica, libera da ciò che non vorremmo lasciare, ma pure ci opprime! Sia casa di lode, di canto e di supplica questo povero cuore. Sia pieno pure ci opprime! Sia casa di lode, di canto e di supplica questo povero cuore. Sia pieno

di luce, aperto all'ascolto, ricco solo di te, a lode del Padre. Amen.di luce, aperto all'ascolto, ricco solo di te, a lode del Padre. Amen.

Riempici di Te, Padre Creatore. Riempici di Te, Figlio Salvatore. Riempici di te, Spirito d’Amore. Riempici di Te…

Spirito santo, tocca la mia vita con la magia del tuo fuoco rendila preziosa col suo cocente dono di dolore.

Fa di questo mio corpo una lampada da innalzare nel tuo tempio, e lascia che la sua fiamma bruci in canti

durante la notte e durante il giorno. Lascia che le stelle vibrino nella mia oscurità,

lungo il corso del tuo tocco, durante le ore di veglia nella notte. La nera caligine svanirà dai miei occhi,

ovunque si volgano vedranno tutto nella tua luce, la mia preghiera salirà in alto, fino al tuo altare,

in una fiammante esplosione. Rit.

Invocazioni spontanee allo Spirito Santo. Ad ogni invocazione ripetiamo:

Veni, Sancte SpiritusVeni, Sancte Spiritus

S. Nel nome del Padre... AMEN. Purifica il nostro cuore e rendilo docile alla tua Parola. T. PERCHÉ TUTTO IL NOSTRO CORPO DIVENTI TEMPIO DELLA TUA PRESENZA. S. Allontana da noi il rischio di venire al tuo altare con l’atteggiamento del mercante. T. DONACI DI ADORARTI IN SPIRITO E VERITÀ. S. Aiutaci a riformare la nostra mentalità. T. PER STABILIRE UNA SCALA DI VALORI SECONDO IL VANGELO.

CONTEMPLATIO (La Preghiera che nasce dal cuore) __________________________________________________________________

ORATIO (L’incontro con l’Infinito)

Oh, oh, oh, adoramus te Domine. (2 v.)Oh, oh, oh, adoramus te Domine. (2 v.)

La volontà di Dio è quella di un padre che vuole solo il nostro bene. Chiediamo di saperci conformare a questa volontà con sentimento di amore, specialmente nell'ora della prova.

Padre nostro..

ACTIO (Dalla Parola faccio nascere un impegno concreto per la vita) La croce di Cristo è il segno del suo amore per il Padre suo celeste e per noi. La serenità con la

quale cercheremo di portare la nostra croce in questa settimana sia il segno anche del nostro

amore per Dio e per i fratelli.

Oraz ione pr ima del la Benedizione

D io misericordioso, fonte di ogni bene, tu ci hai proposto a rimedio del pec-cato il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna;

guarda a noi che riconosciamo la nostra miseria e, poiché ci opprime il peso delle nostre colpe, ci sollevi la tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

dal Salmo 18

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima;

la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore;

il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,

rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli,

sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele

e di un favo stillante.

Strane premonizioni dentro me, brividi di mistero, ma cos’è? Impressioni a fior di anima, un presagio sospeso lievita.

Ineffabili segni intorno a te, vaghi presentimenti, ma perché?

Un profumo di vento alita una forza che cresce magica.

Chi è che arriva e che avanza, che bussa qua? l’uomo a cui la natura si piegherà! Chi è che arriva, che viene, che bussa qua? L’uomo che il destino spezzerà!

Un respiro di cielo dentro me, suggestioni di luce, che cos’è?

Una magica attesa palpita. Una febbre che cresce lievita.

Chi è che arriva che avanza, che bussa qua … Esultate che arriva il re dei re!

Spezzerà le catene anche per te! Una magica attesa palpita.

Una febbre che cresce lievita.

Esultate che arriva il Re dei Re! Spezzerà le catene anche per te! Una magica attesa palpita. Una febbre che cresce lievita.

Lievita.

Un gesto inatteso, quasi imprevedibile: Ge­sù che prepara una frusta, la brandisce e attraversa l'atrio del tem-pio come un torrente impetuoso, che travolge uomini, animali, tavoli e monete. La cosa che più mi colpisce e commuove in Gesù è vedere che in lui c'erano insieme la tenerezza, la dolcezza di una donna innamorata e la determinazione, la forza, il coragg io di un eroe sul campo di battaglia (C. Biscontin). All'avvicinarsi della Pasqua, questo gesto, e le parole che lo interpretano, risuonano carichi di profezia: Non fate della casa del Padre mio un mercato! Del tempio di Gerusalemme, di ogni chiesa, ma soprattutto del cuore. A ogni credente Gesù ripete il suo monito: non fare mercato della fede. Non adottare con Dio la legge scadente della compravendita di favori, dove tu dai qualcosa a Dio (una Messa, un'offerta, una candela...) perché lui dia qualcosa a te. Se facciamo così, se crediamo di coinvolgere Dio in questo g iuoco mercantile, siamo solo dei cambiamonete, e Gesù rovescia il nostro tavolo: Dio non si compra ed è di tutti. Non si compra neanche a prezzo della moneta più pura. Noi siamo salvi perché riceviamo. Casa di Dio è l'uomo: non fare mercato della vita! Non immiserirla alle legg i dell'economia e del denaro. Non vendere dignità e libertà in cambio di cose, non sacrificare la tua famig lia sull'altare di mammona, non spre­care il cuore riducendo i suoi sogni a oro e argento. La triste evidenza che ogg i determina il bene e il male, la nuova etica sostiene: più denaro è bene, meno denaro è male. Sotto questa mannaia stolta passano le scelte, politiche o individuali. Ma «l'esistenza non è questione di affari. È solo danza, che nasce dal traboccare dell'e-nerg ia» (Osho). Non fare mercato del cuore! Non sottometterlo alla legge del più ricco, né ad altre legg i: quella del più forte, o del più astuto, o del più violento. Legg i sbagliate che stanno dentro la vita come le pecore e i buoi dentro il tempio di Gerusalemme: la sporcano, la profanano. Fuori devono stare, fuori dalla casa di Dio, che è l'uomo. Profanare l'uomo è il pegg ior sacrilegio che si possa commettere, soprattutto se debole, se bambino, il suo tempio più santo. I Giudei presero la parola: Quale segno ci mostri per fare queste cose? Gesù risponde portando gli uditori su di un altro piano: Distruggete questo tempio e in tre g iorni lo riedificherò. Non per una sfida a colpi di miraco-lo, ma perché tutt'altro è il tempio di Dio: è lui crocifisso e risorto, e in lui ogni fratello. Casa di Dio è la vita, tempio frag ile, bellissimo e infinito. E se una vita vale poco, niente comunque vale quanto una vita. Perché Lui sulla mia pietra ha posato la sua luce.

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Il vangelo ci

mostra alcuni

gesti forti di

Gesù: allonta-

na dal tempio

i venditori e

i cambiavalute

e si proclama

il nuovo

tempio di Dio.

Il tempio era

per la prima

alleanza il luo-

go privilegiato

per incontrare

Dio, per ascol-

tarlo e pregar-

lo. Gesù dice

con deciso-

ne che è

arrivato il

nuovo

tempio: la

sua vita, le

sue parole, i

suoi gesti

d’amore

sono, da

adesso e per

sempre, il

luogo” per

incontrare

il Padre e

stare uniti a

Lui.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Cap. 2)

Le nozze di Cana

1Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». 4E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». 5La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà». 6Vi erano là sei giare di pietra per la puri-ficazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. 7E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le gia-re»; e le riempirono fino all’orlo. 8Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. 9E come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo 10e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu inve-ce hai conservato fino ad ora il vino buono». 11Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. 12Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insie-me con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni.

La prima Pasqua - La purificazione del tempio

13Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne ro-vesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe

disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». 18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorge-re». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli par-lava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Soggiorno a Gerusalemme

23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa,

molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25e non

aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli in-

fatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

Siamo sicuri che il nostro modo di avvicinarci alla preghiera non sia un po' "contaminato" da questa menta-lità "commerciale" che trasforma Dio in un datore di servizi, che sono pagati con la moneta delle pratiche relig iose e delle offerte? Gesù , con l'azione clamorosa e chiassosa, di cacciare i mercanti dal tempio, vuole far capire ai suoi contemporanei che la mentalità "mercantile" non è più valida. Il Tempio di Gerusalemme, struttura molto vasta, fatta di cortili e porticati, era il luogo dove si portavano le offerte con le quali si rendeva culto a Dio. È da ricordare che anche Maria e Giuseppe, quando andarono con Gesù bambino a Gerusalemme, fecero la loro offerta per la purificazione, come era prescritto dalla Legge, e offrirono "una coppia di tortore o g iovani colombi". Alcuni spazi del Tempio erano dunque pieni di mercanti che vendevano tutto quello che era necessario per il culto e per le offerte. I cambiavalute erano più che necessari per facilitare chi veniva da lontano e aveva altre monete. Gesù dunque compie un gesto profetico, che ha l'intenzione di cancellare questa pratica relig iosa, così radicata da far dimenticare che in fondo Dio è gratuità assoluta che niente può comprare. Come dice bene il testo di Giovanni, il gesto del Maestro fu compreso pienamente solo dopo la sua morte e resurre-zione, cioè nel tempo nuovo della fede in Cristo. Questo tempo è il nostro! Il Tempio di Gerusalemme e il suo tipo di relig iosità sono finiti, Gesù è l'unico Tempio dove abita Dio e dove noi lo possiamo incontrare. La Messa nelle nostre chiese rinnova la comunio-ne con Dio e tra noi fratelli e sorelle che portiamo il nome di Cristo iscritto in noi con il Battesimo. Il nostro culto non rende Dio più grande e non lo avvicina a noi di più di quello che g ià ha fatto e continua a fare. Le nostre liturg ie non comprano Dio, ma ci inseriscono ancor di più in Cristo, in modo che il suo stile di vita, le sue parole e la sua stessa persona entrino nella nostra vita, nelle nostre parole e profonda-mente nella nostra persona. Dio non si compra... Dio non è in vendita. Non c'è moneta, offerta e nemmeno liturg ie e preghiere che lo possano comprare. Ma la preghiera, e specialmente la messa, ci fanno acquistare i fratelli e le sorelle che pregano con noi. È questo l'acquisto più bello che facciamo ogni volta che ci raduniamo la domenica. Finita la messa è bello dunque fermarsi e godere di questo acquisto che abbiamo fatto gratis. È Gesù che, con la sua morte e resurrezione, ha pagato per noi...