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LA PREISTORIA E L’ETÀ ANTICA
51
LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO
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ROMA
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AELIA CAPITOLINA(GERUSALEMME)
ALESSANDRIA
BISANZIO /COSTANTINOPOLI
Londra
Eboracum(York)
Rotomagus(Rouen)
Turonicum(Tours)
Burdigala(Bordeaux)
Agedinco(Sens)
Avarico(Bourges)
Lione
Vienne
Vesonzione(Besançon)
Durocortorum(Reims)
Augusta Treverorum(Treviri)
Colonia
Arelas(Arles)
Milano
Narbona
TarragonaToledo
Hispalis(Siviglia) Iliberris
(Granada)
Nova Carthago(Cartagena)
Astigis(Ecija)
Augusta Emerita(Mérida)
Braga Legio VII(León)
Cesarea(Cherchell)
Cartagine
SiccaVeneria
SabrataLeptis Magna(Homs)
Siracusa
Capua
Pozzuoli
Ravenna
Aquileia
Sirmio(SremskaMitrovica)
Viminacium
Ratiaria(Arcar)
Serdica(Sofia)Iustiniana Prima
[Scupi](Skopje)
Stobi
Scodra(Scutari)
Dyrrachium(Durazzo)
Filippopoli(Plovdiv)
Marcianopolis
Hadrianopolis(Edirne)
Eraclea
TraianopolisTessalonica(Salonicco)
Larissa
Nicopoli
Corinto
Gortina
Rodi
Smirne
Efeso
Sardi
Hierapolis
Laodicea
AfrodisiadeMira
Sinnada
CizicoNicea
Pessinunte
Antiochia
Iconio(Konya)
Tarso
Tiana
Calcedone
Chersoneso
Panticapaeum(Kerc)
Pityus
Trapezunte
Neocaesarea(Niksar)
AmasyaClaudiopolis
Gangra
Ancira(Ankara) Cesarea C.
Sebastea(Sıvas)
Anazarba
MeliteneAmida
Dara
Edessa Nisibi
Hierapolis
Apamea
Damasco
Tiro Nova Traiana Bostra(Busra
_)
Cesarea
Scytopolis(Beisan)
Betlemme
Leontonpolis
Oxyrhynchus
Antinoupolis
Lycopolis(Asyut)
Tolemaide
CireneDerna
Tolemaide
Elusa(Eauze)
Nicomedia (Izmit).
Medauro
CagliariNapoli
Ostia
MarsigliaSaragozza
Córdoba
Málaga
Amastri Sinope
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Perge
Salamina
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Danubio
Danubio
Reno
Senna
Loira
Ebro
Duero
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Guadiana
Nilo
Ma r Rosso
Stanziamento dei popolibarbarici alla finedel V secolo
Cristiani cattoliciFRANCHI
Cristiani arianiSUEBI
Non evangelizzatiBAVARI
La diffusione del cristianesimonel IV e V secolo:
Nascita e primo sviluppodel cristianesimo
Comunità cristianedocumentate nel I e II secolo
Comunità cristianedocumentate nel III secoloe agli inizi del IV
Le grandi persecuzionicontro i cristiani (249-305)
Regioni cristianizzateall’inizio del IV secolo
Diffusione del cristianesimonel IV secolo
Penetrazione delcristianesimo nel V secolo
Organizzazione gerarchicadel cristianesimo:
Sedi patriarcali e relativiconfini di giurisdizione
Sedi dei quattro conciliecumenici del IV e V secolo
Efeso
Diffusione del cristianesimo nel mondoromano dal I secolo alla fine del V secolo d.C.
ROMA
Sedi metropolitanealla fine del V secolo
Petra
L’impero romanoall’inizio del V secolo
■ Il cristianesimo nasce in Pa-lestina ed è presto diffuso dagli apostoli e da san Paolo in tutte le regioni mediterranee. I fedeli si organizzano nelle città; alcuni loro atteggiamenti, come il rifiuto del culto degli dei e dell’imperatore e l’obiezione di coscienza al servizio militare li
renderanno sospetti di cospira-zione contraria allo stato, tanto da venire perseguitati e martirizzati. La presenza del cristianesimo a Roma è segnalata dalle persecu-zioni di Claudio e soprattutto di Nerone; sotto quest’ultimo, pro-babilmente, vengono martirizza-ti i santi Pietro e Paolo.
Tutto ciò promuove Roma come sede d’elezione della chiesa cri-stiana e segna la distinzione con le comunità ebraiche, fi no allora ben tollerate. Le persecuzioni continuano per quasi tre secoli, senza però impedire la diffusio-ne del cristianesimo e il suo radi-camento sociale.Con l’editto di tolleranza di Mila-no del 313, l’imperatore Costanti-no riconosce la nuova religione, che comincia a confi gurarsi co-me religione di stato.
Date e avvenimenti6/4 a.C.-30 d.C. (?) Vita di Cristo.27 d.C. Martirio di san Giovanni Battista sotto Erode Antipa.45-62/64 Missione di san Paolo.60-70 Redazione dei Vangeli sinot-tici. Dal 64, dopo l’incendio di Roma si scatena una feroce persecuzione dei cristiani; fra i martiri forse anche i santi Pietro e Paolo.81-96 Condanne a morte di cre-denti cristiani.117-168 Persecuzioni dei cristiani sotto Adriano e Antonino.177 Persecuzione dei cristiani sotto Marco Aurelio; martiri a Lione.190 Conversione di Tertulliano.200-250 Primi episcopati nella Francia meridionale.
202 Editto di Settimio Severo che proibisce ogni forma di proselitismo ebraico e cristiano; persecuzioni in Africa, Egitto e Gallia.242 Inizia la predicazione di Mani, fondatore del manicheismo.249 L’imperatore Decio ordina la prima persecuzione del cristianesi-mo in tutto l’impero.257-258 Editti di Valeriano: perse-cuzione dei cristiani.IV secolo Prima evangelizzazione dell’Inghilterra.303 Diocleziano emette un editto di persecuzione generale e sistemati-ca dei cristiani; in occidente la per-secuzione termina nel 306, in oriente continua fi no al 313.313 Editto di Milano: Costantino proclama l’uguaglianza di diritti per tutte le religioni; fi ne delle persecu-zioni contro i cristiani e restituzione delle proprietà confi scate.315 Costruzione a Roma dell’arco di Costantino.318-336 Inizia la predicazione di Ario, fondatore dell’arianesimo.321 Editto in favore dei donatisti, cristiani scismatici.325 Primo concilio ecumenico di Nicea contro l’arianesimo.340-348 Il vescovo visigoto Ulfi la converte i goti all’arianesimo.354-430 Vita di sant’Agostino, dot-tore della chiesa.361-363 L’imperatore Giuliano re-staura il culto pagano; per questo viene chiamato ‘l’Apostata’.374 Ambrogio è consacrato vesco-vo di Milano.380 Editto di Teodosio I: il cristiane-simo viene assunto come religione uffi ciale dell’impero.381 Secondo concilio ecumenico.391 Teodosio vieta i culti pagani. Gi-rolamo traduce l’Antico Testamento.397-398 Sant’Agostino scrive la sua maggior opera, le Confessioni.412-426 Sant’Agostino scrive la Cit-tà di Dio, in cui la storia è intesa come lotta incessante tra la materia-lità e la spiritualità.438 Teodosio promulga il Codice Teodosiano; è la più importante rac-colta di leggi prima di Giustiniano.472 Consacrazione di san Martino.476 Tradizionale data d’inizio del medioevo, coincidente con la depo-sizione dell’ultimo imperatore d’oc-cidente, Romolo Augustolo, per opera di Odoacre.
A lato, un affresco del 1200 in cui è rappresentato Costantino che offre doni a papa Silvestro I.In basso, l’imperatore Costantino con i simboli della cristianità in un bassorilievo del IV secolo.
1
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LA PREISTORIA E L’ETÀ ANTICA
53
III
BRITANNIA
S E T T E
II
S P A G N A
I
A F R I C A
VI
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VII
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XI
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Chersoneso
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Sinope
Sidone
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Cirene
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Eboracum (York)
Londra
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Felicitas Iulia(Lisbona)
Tarragona
Cesarea(Cherchell)
Napoli
Salona
Tessalonica(Salonicco)
Antiochia
Nisibis(Nusaybin)
Artaxata
Aelia Capitolina(Gerusalemme)
Tebe
Nicea
Alessandria
Treviri
Nicomedia(Izmit).Roma
Milano
Costantinopoli(Bisanzio)
MassimaCesariense
FlaviaCesariense
Britannia IBritannia II
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ProconsolareAfrica
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M a r I b e r i c o
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1 Alpi Graie e Pennine2 Alpi Cozie3 Alpi Marittime4 Narbonese II5 Pannonia II6 Europa7 Onoria8 Frigia Salutare9 Frigia Pacanziana
Valeria
III
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Senonia
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Aquileia340
Sisak368 Mursa (Osijek)
Ponte Milvio312
Ammaedara397
Adrianopoli324
Tzurulum313
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1
■ Alla fi ne del II secolo d.C. l’impero è sottoposto a pressioni destabilizzanti: orde barbariche premono sui confi ni, la crisi eco-nomica colpisce l’area mediter-ranea e, a partire da Diocleziano, avvengono molti sostanziali cambiamenti interni. Dopo la morte di Commodo, i pretoriani, le truppe preposte al-la sicurezza dell’imperatore e le uniche che possano essere stan-ziate in Roma, vendono la carica imperiale a chi promette più de-naro e vantaggi; le legioni delle province più esterne, che sop-portano il peso delle incursioni
dei barbari, sovente proclamano imperatori i loro comandanti. L’africano Settimio Severo fonda la dinastia dei Severi, favorisce l’ascesa economica e politica dei militari, impone tributi cre-scenti. Il centro d’interesse degli imperatori non è più Roma, per-ché loro stessi non sono più di Roma e perché ai confi ni si ad-densano le minacce maggiori; gli imperatori illirici del III secolo guidano eserciti composti da barbari mercenari. Nel 260 l’impero è diviso di fatto in tre parti che rivendicano auto-nomia militare e amministrativa.
A oriente intanto rinasce l’impe-ro persiano. Con Diocleziano l’imperatore di-venta un monarca assoluto. Per facilitare la difesa delle frontiere l’impero è affi dato a quattro te-trarchi; il culto dell’imperatore mantiene l’unità del dominio, le altre religioni sono bandite. Do-po Diocleziano l’impero d’occi-dente è conquistato da Costanti-no, figlio di uno dei tetrarchi. Dapprima egli divide il potere con Licinio, poi lo sconfigge e avoca a sé il comando su tutti i territori imperiali. L’evento fondamentale del regno di Costantino è la sua conversio-ne al cristianesimo e la tolleran-za verso ogni religione. La capita-le viene trasferita a Costantino-poli, sorta sull’antica Bisanzio.
Date e avvenimenti275 Orde di franchi e alemanni invadono la Gallia.357 Vittoria di Giuliano sugli ale-manni ad Argentoratus.374/5 Vittoria degli unni sui goti di Ermanrico in Ucraina.380 Gli ostrogoti entrano e si stabi-liscono in Pannonia.382 Popoli visigoti invadono la pe-nisola balcanica.402 Il generale Stilicone ferma i vi-sigoti a Verona.406 I barbari varcano il Reno.407 I caledoni scacciano i romani dall’Inghilterra.410 Alarico, re dei visigoti, saccheg-gia Roma. Questo evento rende concreta e palpabile la decadenza delle strutture imperiali.
IL DECLINODELL’ IMPERO ROMANO
A sinistra, un’aquila simile
a quelle delle insegne romane.A destra, i ruderi
delle terme di Costantino a
Treviri, in Germania.
In basso, pannello decorativo del IV secolo da Santa Maria Maggiore
a Roma.
Una moneta della metà del IV secolo con il volto dell´imperatore Costanzo II.
412-418 I visigoti si stabiliscono in Gallia e in Spagna.421 I franchi si insediano nella Gal-lia settentrionale.429-439 I vandali conquistano l’Africa del nord e la Spagna.451-453 Gli unni, che hanno co-minciato la loro lunga marcia dalle steppe dell’Asia nord-occidentale, si affacciano ai confi ni dell’impero, se-minando il terrore.455 Sacco di Roma da parte dei vandali di Genserico.455-476 Orde di vandali occupano la Sardegna.476 Data tradizionale della fine dell’impero romano d’occidente.488-489 Teodorico, re degli ostro-goti, invade l’Italia spinto dall’impe-ratore d’oriente.
L’impero romanoda Costantino allavigilia delleinvasioni barbariche(306-401 d.C.)
Spartizione e divisionedell’impero
Diocesi
XI ASIA
Province
Cipro
L’impero alla mortedi Teodosio (395)
Spartizione romano-sassanide dell’Armenia
Territori ceduti aisassanidi nel 363
Divisione dell’impero traArcadio (oriente) e Onorio(occidente) nel 396
Principali battagliedelle guerre civili (con data)
397
Decentramento esuddivisione dell’impero
Gallie (prefettura)
Italia-Africa-Illirico(prefettura)
Oriente (prefettura)
Principali battaglie controi barbari (con data)
378
Invasioni e incursionibarbariche
UNNI
L’impero e i barbari nelIV secolo
Morto Costantino l’impero viene diviso in tre prefetture. Il problema del controllo dei confi ni si aggrava; fra gli alti ran-ghi dell’esercito si mettono in luce comandanti barbari; nel 401 l’invasione dei goti non può più essere contenuta. Nel 476 l’esercito romano, formato da barbari, proclama re Odoacre e depone l’ultimo imperatore d’occidente, Romolo Augustolo.
54
IL MEDIOEVO
55
VolgaDneprDnestr
Reno
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Tarragona
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CórdobaSiviglia
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Lisbona
TangeriCeuta
Cartagena
Cesarea
Ippona (Bona)
Cartagine
Al Qayrawän(fond. nel 670)
Gabès
LeptisMagna
Siracusa
Messina
Marsala
Cosenza
Napoli
Durazzo
Sirmio Belgrado
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Adrianopoli
NiceaTessalonica
AteneCorinto Efeso
Aleppo
Edessa
Cesarea
Palmira
Damasco
Cesarea
Alessandria
Fustat (Il Cairo)(fond. nel 640)
Cirene
Barca
Mosul
OrléansStrasburgo
Poitiers
Bordeaux
Toledo
Braga
Parigi
Trebisonda
Teodosiopoli
Tbilisi
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Provenza
Vienne
Arles
Sede di Attila434-453
SICILIA
BALEARI SARDEGNA
CORSICA
MALTA CIPRO
Migrazioni e invasionidei popoli barbari(IV-VI secolo d.C.)
Le invasioni inEuropa dal IV al VIIsecolo d.C. e i regniromano-barbarici
Divisione dell'imperoda parte di Teodosio (395)
Impero romano al tempodi Diocleziano (284-305)
Unni
Vandali, alani, suebi
Ostrogoti
Visigoti
Longobardi
Burgundi
Alemanni
Franchi
Angli e sassoni
Britanni
Scoti e Pitti
Spedizioni marittimedei vandali
■ A cavallo tra il IV e il VII se-colo d.C. una grande migrazione di popolazioni nomadi o semi-nomadi scardina l’organizzazio-ne politica e sociale della parte occidentale dell’impero romano. I nuovi venuti vengono chiamati barbari, termine spregiativo sino-nimo di straniero e incivile. Le cause che spingono queste po-polazioni alla penetrazione nell’area geografica occupata dall’impero di Roma non sono uniformi e vanno ricercate nei cambiamenti climatici, nella ne-cessità di trovare nuovi pascoli per le greggi e le mandrie di ca-valli o nel bisogno di nuove terre
fertili da coltivare. L’ondata di tribù germaniche proviene dalle regioni a est del Reno e a nord del Danubio e travolge nel V se-colo il limes (confi ne) romano. I risultati di un movimento di tale portata sono la rottura degli equilibri etnici e politici e la na-scita di nuove formazioni sociali e politiche che vengono chiama-te dagli storici regni romano-barbarici. I primi a stabilirsi all’interno dei confini romani, nel 408, sono i visigoti comanda-ti dal re Alarico, che dopo aver saccheggiato Roma, si stanziano prima in Francia, fondando il re-gno di Tolosa, poi nella penisola
iberica, creando il regno di Tole-do che resisterà fino all’arrivo degli arabi nel 711. I burgundi, popolazione originaria probabil-mente della Scandinavia, si stan-ziano nella Savoia. I franchi, al seguito del loro re Clodoveo, do-po essersi affermati su romani, alemanni e visigoti, fondano, nel nord della Gallia, un regno con capitale a Parigi, dando vita alla dinastia merovingia.Gli unni, nomadi e guerrieri pro-venienti dalle steppe nord-orien-tali dell’Asia e che alla fine di una lunga migrazione si sono in-stallati nel Caucaso, sotto la gui-da del loro re, Attila, si lanciano alla conquista dell’Italia, deva-standola. Dopo essere dilagati nel Veneto, giungono fi no al fi u-me Mincio, dove si fermano al cospetto di papa Leone I, inviato
dall’imperatore Valentiniano III, ma più verosimilmente perché falcidiati dalle epidemie che ne decimano le fi le. L’Italia deve so-stenere una nuova invasione da parte dei vandali, provenienti dalle coste dell’Africa, che nel 455 mettono a sacco Roma. Nel-le fi le dell’esercito imperiale, in-tanto, la presenza dei barbari di-viene sempre più determinante tanto che un re, Odoacre, capo dei mercenari germanici, depo-ne l’ultimo imperatore romano d’occidente, Romolo Augustolo (476), e si proclama governatore della penisola in nome di Zeno-ne, imperatore romano d’oriente. Proprio Zenone, però, mobilita una nuova popolazione barbari-ca, gli ostrogoti comandati da Te-odorico, per sconfiggere Odoa-cre che appare poco affi dabile.
Date e avvenimentiIV secolo Popolazioni barbare si stanziano come fœderati ai confi ni dell’impero romano.378 I visigoti invadono la penisola balcanica fino alla Grecia. Presso Adrianopoli infl iggono la prima grave sconfitta ai romani all’interno dei loro domini.400 I burgundi si stanziano nel territorio tra Reno e Meno.402 I visigoti invadono l’Italia, ma vengono fermati dal generale Stili-cone a Verona. 406 I barbari varcano il Reno.407 I caledoni scacciano i Romani dall’Inghilterra.410 Alarico, re dei visigoti, conquista e saccheggia Roma.412-418 I visigoti si stanziano in Gallia e in Spagna. 421 I franchi guidati da Clo-doveo si insediano nella Gallia del nord.429-439 I vandali guidati da Genserico conquistano l’Afri-ca del nord e la Spagna. Fon-dano un regno dapprima riconosciuto dall’impero come federato e poi au-tonomo.450 Juti, angli e sasso-ni si stabiliscono nelle isole inglesi.451-453 Gli unni inva-dono l’occidente. Nel 452
saccheggiano il Veneto: gli abitanti di Aquileia si rifugiano sulle isole della laguna e danno vita al primo nucleo di Venezia.455 Sacco di Roma da parte dei vandali di Genserico.455-476 I vandali riescono a occu-pare la Sardegna.475 L’imperatore d’oriente, Giulio Nepote, riconosce il regno di Tolosa, fondato dai visigoti.476 Data tradizionale della fine dell’impero romano d’occidente e inizio del medioevo.488-489 Teodorico, re degli ostro-goti, entra in Italia e sconfi gge Odoa-cre sull’Isonzo, a Verona e sull’Adda.492 Papa Leone I Magno, inviato dall’imperatore Valentiniano III, in-contra il re degli unni, Attila, presso il
Mincio e lo convince a rinunciare all’avanzata nella penisola.493 Teodorico conquista Vero-
na e fa assassinare Odoacre. Padrone dell’Italia, ricerca una
convivenza fra goti e latini.496-507 Il re franco Clodo-veo sconfi gge gli alemanni
(496) e i visigoti (507). Parigi diventa la capitale del suo regno e viene fondata la dinastia me-rovingia.568 I longobardi guida-
ti da Alboino cominciano l’invasione dell’Italia.
LE INVASIONIBARBARICHE
A lato, il mausoleo di Teodorico a
Ravenna. Sotto, brocca d’oro
degli avari (Vienna,
Kunsthistorisches Museum).
1
56
IL MEDIOEVO
57
LONGOBARDI E BIZANTINI IN ITALIA
Date e avvenimenti526 I longobardi si stanziano in Pannonia, l’attuale Ungheria.568 I longobardi, guidati dal loro re Alboino, intrapren-dono l’invasione della pe-nisola italiana.569 I longobardi conquistano la città di Milano.572 Dopo un lungo assedio,
i longobardi espugnano Pavia, che diventerà la loro capitale. Alboino viene ucciso in una congiura guida-ta dalla moglie Rosmunda.574 Alla morte di Clefi , successore di Alboino, il regno longobardo cade nell’anarchia. Aumenta in questa fase il potere dei duchi.584 I longobardi eleggono re Autari, fi glio di Clefi .595 Papa Gregorio Magno (592-604) stipula una tregua con il re Agilulfo. Il papato si presenta come l’unico antagonista del longobardi.603 Il re longobardo Agilulfo e i duchi di Spoleto e di Benevento si convertono al cattolicesimo. 636-652 Regno di Rotari.641 Rotari strappa ai bizantini la Liguria e la Lunigiana.
la creazione di un governo più unitario, una capitale stabile a Pavia (572), l’emanazione di un codice (editto di Rotari 643) e la nascita di un’amministrazione statale.A fronte della discesa dei longo-bardi, l’Esarcato di Ravenna rap-presenta l’ultimo baluardo bi-zantino in Italia che però, in pra-tica, controlla solo la zona della Pentapoli (Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona). L’impero d’oriente non appare in grado di opporre una valida resistenza agli invasori: tenta così di ripristi-nare una situazione di equilibrio da una parte cercando l’accor-do con i nuovi venuti, dall’altro appoggiando l’intesa fra la chie-sa di Roma e i longobardi, inau-gurando un periodo di tregua.
■ Nell’anno 568 inizia la di-scesa in Italia dei longobardi, che segna la rottura definitiva con le antiche tradizioni e la continuità sociale e politica dell’impero romano. Al seguito del re Alboino, i lon-gobardi devastano l’Italia set-tentrionale, l’Umbria e la To-scana, spingendosi anche nel sud della penisola. La con-quista non procede in modo sistematico: all’occupazione barbara, infatti, sfuggono le zone costiere del Veneto e della Romagna, le zone in-torno a Roma, la costa cam-pana, parte della Puglia, della Calabria e le isole. Ad una prima fase di anarchia e di rovesciamento violen-to delle istituzioni, segue
L’imperatrice bizantina Teodora in un mosaico della basilica di San Vitale a Ravenna.La città è il più importante centro italiano dei bizantini ed è la capitale dell’Esarcato: viene conquistata dai longobardi nel 751.
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Fibula a scudo longobarda in oro
del VII secolo, proveniente dalla
necropoli di Castel Trosino,
nei pressi di Ascoli Piceno.
643 Rotari pubblica l’editto che da lui prende il nome: rappresenta la fusione fra elementi di diritto latino e altri di origine germanica. La socie-tà longobarda viene divisa in tre classi: uomini liberi (aldii), semilibe-ri e servi.652 Inizia un lungo periodo di crisi politica nella monarchia longobarda che si concluderà solo alla salita al trono di Liutprando.712-744 Regno di Liutprando.728 ‘Donazione di Sutri’ da parte di Liutprando al papato. Viene conside-rato uno dei momenti chiave nella nascita dello Stato della Chiesa.729 Il re Liutprando sottomette i duchi di Spoleto e di Benevento.
739 Papa Gregorio III, in guerra con-tro il re Liutprando, chiede aiuto a Carlo Martello, re dei franchi.749-756 Regno di Astolfo.751 Astolfo occupa Ravenna. Papa Stefano II chiama in aiuto il re fran-co Pipino il Breve che sconfi gge i longobardi.756-774 Regno di Desiderio che cerca di allearsi con i franchi facen-do sposare le sue fi glie, Gerberga ed Ermengarda, ai fi gli di Pipino il breve, Carlo (il futuro Carlo Magno) e Carlomanno.774 Carlo Magno ripudia Ermengar-da, scende in Italia, vince la battaglia delle Chiuse di Susa e pone fi ne al dominio longobardo.