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LA FASE APOSTOLICA DELLA CHIESA La prima fase della storia della Chiesa e del Cristianesimo può essere definita “fase apostolica”, in quanto i protagonisti di questo periodo furono proprio gli Apostoli che avevano condiviso con Gesù l’ultima parte della sua vita. La troviamo raccontata all’interno del libro degli “Atti degli Apostoli ”, il primo libro posto generalmente, in ordine di successione, subito dopo i Vangeli. Gli apostoli iniziano la loro predicazione all’indomani della Resurrezione, l’evento che segna l’inizio del Cristianesimo. Lo fanno per un esplicito incarico affidato loro da Gesù stesso sia durante la sua esperienza terrena sia prima della sua Ascensione al cielo. Durante la festa di Pentecoste gli Apostoli ricevono da Dio lo Spirito Santo e danno così inizio al loro “ministero” di predicazione. Il primo atto ufficiale è un atto apparentemente “burocratico”, in quanto coincide con la sostituzione di Giuda all’interno del gruppo degli apostoli. Tra i discepoli che fin dall’inizio seguirono Gesù viene scelto Mattia e viene così ristabilito il numero di 12, numero simbolico per l’ebraismo: 12 erano le tribù su cui si reggeva il popolo d’Israele, 12 gli apostoli che davano vita al nuovo popolo d’Israele, la Chiesa. All’interno della prima comunità cristiana nata all’indomani della Resurrezione gli apostoli rivestono un Scheda n. 1

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LA FASE APOSTOLICA DELLA CHIESA

La prima fase della storia della Chiesa e del Cristianesimo può essere definita “fase apostolica”, in quanto i protagonisti di questo periodo furono proprio gli Apostoli che avevano condiviso con Gesù l’ultima parte della sua vita. La troviamo raccontata all’interno del libro degli “Atti degli Apostoli”, il primo libro posto generalmente, in ordine di successione, subito dopo i Vangeli.

Gli apostoli iniziano la loro predicazione all’indomani della Resurrezione, l’evento che segna l’inizio del Cristianesimo.

Lo fanno per un esplicito incarico affidato loro da Gesù stesso sia durante la sua esperienza terrena sia prima della sua Ascensione al cielo. Durante la festa di Pentecoste gli Apostoli ricevono da Dio lo Spirito Santo e danno così inizio al loro “ministero” di predicazione.

Il primo atto ufficiale è un atto apparentemente “burocratico”, in quanto coincide con la sostituzione di Giuda all’interno del gruppo degli apostoli. Tra i discepoli che fin dall’inizio seguirono Gesù viene scelto Mattia e viene così ristabilito il numero di 12, numero simbolico per l’ebraismo: 12 erano le tribù su cui si reggeva il popolo d’Israele, 12 gli apostoli che davano vita al nuovo popolo d’Israele, la Chiesa.

All’interno della prima comunità cristiana nata all’indomani della Resurrezione gli apostoli rivestono un ruolo di indubbia leadership. Ciò è dovuto al particolare rapporto di vicinanza con Gesù .

La fase Apostolica inizia all’indomani della Resurrezione e può considerarsi conclusa entro la fine del primo secolo. Non è possibile stabilire una data precisa ma ci si può riferire alla stesura degli scritti del Nuovo Testamento.

Scheda n. 1

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Il contenuto della predicazione degli Apostoli è il Vangelo, termine di derivazione greca che può essere tradotto in “Buona Notizia” ( eu-anghelion).Per Vangelo si intende:

- La predicazione di Gesù- Gesù stesso con la sua opera di salvezza- La predicazione di quest’opera

Il suo contenuto essenziale può essere sintetizzato in poche affermazioni che saranno alla base dell’intera predicazione apostolica:

- Gesù è il Messia atteso dal popolo di Israele.

- Gesù è Figlio di Dio, Dio fatto uomo.- Gesù è morto e Risorto.

In un secondo momento si passerà dal “Vangelo”, come contenuto della predicazione, ai “Vangeli” indicando con questo termine quegli scritti che narrano la vita e l’opera di Gesù.

( Sull’origine, la finalità e il contenuto dei Vangeli confronta “Scheda 5”)

In questa prima fase della sua storia la Chiesa non è quella realtà che oggi conosciamo, diffusa in tutto il mondo con una sua ben precisa organizzazione. La chiesa del I secolo è una Chiesa di “Chiese Locali”, che nascono dalla predicazione degli Apostoli e che assumono le prime caratteristiche di quella che sarà la Chiesa universale.

L’autorità degli Apostoli è chiaramente espressa sia sul piano spirituale, poiché se ne riconosce l’insegnamento, sia su quello dell’organizzazione della nascente Chiesa.

Al loro interno, iniziano a delinearsi le prime figure che caratterizzeranno le fasi successive della storia della Chiesa: accanto agli Apostoli nascono le figure dei diaconi, con il compito di occuparsi delle necessità “pratiche” dei cristiani, in modo tale da permettere agli Apostoli di dedicarsi alla predicazione della Parola ( vedi Atti, 6, 1-7).

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I continui viaggi cui fanno fronte per diffondere la Parola di Dio rischiano di lasciare le giovani comunità senza delle guide. Gli apostoli decidono così di nominare alcuni responsabili che dovevano guidare le comunità in loro assenza: gli episcopi o vescovi (termine che deriva dal greco e significa «vigilante, colui che guarda dall'alto»). La loro investitura ufficiale avveniva attraverso l'imposi-zione delle mani, un gesto con il quale gli Apostoli “trasmettevano” lo Spirito Santo ricevuto il giorno di Pentecoste. Compito dei Vesovi erano di convocare i credenti per la preghiera, celebrare l'eucarestia ed continuare la predicazione iniziata dagli apostoli.

Nel momento in cui le comunità aumentavano di dimensioni i vescovi nominaro alcuni collaboratori, i presbiteri (termine che deriva dal greco e significa «anziani») anch'essi consacrati con l'imposizione delle mani, ma con la differenza che all’interno della comunità non assumevano gli stessi compiti del Vescovo.