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ANNO X X X V I I I • N . 233 • fped. abb. po.i. Cr. t v» Quotidiano di Cremona L. 6oo - Martedì 2 ottobre 198'
Mafia: verso un maxi processo
Buscetta: non sono un pentito La decisione di procedere ad una maxi-inchiesta motivata dalle nuove connessioni emerse dalla deposizione di Buscetta - Saranno stralciate solo le inchieste concernenti l'assassinio di magistrati - Al giudice Falcone il boss ha spiegato che la sua decisione di parlare nasce dal fatto che non è mai stato d'accordo con chi ha scatenato le carneficine a Palermo, durante le quali sono stati uccisi troppi innocenti
delle cosche per la strage
PALERMO, 1. —. Al termine di una lunga riunione svoltasi nell'ufficio del consigliere istruttore Antonio Ca-ponnetto è stato deciso di unificare in un solo grande processo alcuni dei più clamorosi fatti di mafia avvenuti negli ultimi 15 anni a Palermo. ^
Nella maxi inchiesta confluiranno certamente i processi contro i « 162 » — si tratta dell'inchiesta, che era stata ispirata da Dalla Chiesa e che nel suo prosieguo aveva già raggiunto 250 presunti mafiosi — per le stragi di Carlo Alberto Dalla Chiesa, per gli omicidi di Boris Giuliano, dei boss mafiosi Bontàdc ed Inzcrìllo e di altri 110 delitti che ebbe-
palermitane, , della circonvallazione (Alfio Fcrlito, tre carabinieri, Un autista civile) degli ufficiali' dei carabinieri Emanuele Basile. Giuseppe Russo, Mario-D'Alco <c due carabinieri di scorta).
I verbali di Buscetta che contengono clementi relativi ai delitti Scaglione, Costa, Terranova, Chinnici verranno inviati per competenza alle autorità giudiziaria rispettivamente di Genova, Catania, Reggio Calabria e Cal-tanissetta.
Si sta valutando la possibilità dì riaprire alcune inchieste, già archiivate, che riguardano tanto delitti singoli che ebbero come vittime mafiosi «non di rango> quanto il boss Giuseppe M Cristina.
« La riunificazione — ha detto il sostituto Giuseppe Ajala, che ha dato parere favorevole alla richiesta dcl-l'ufficio di istruzione — ci farà perdere inizialmente un po'di tempo rispetto al ruolino di marcia già stabilito, per esempio per il processo contro i 162. Ma alla fine tutto risulterà molto più organico. Oggi occorre affrettare i tempi, ottenere più uomini, più mezzi, un rafforzamento complessivo degli organici giudiziari. per impedire che una scelta necessaria, auella della 'riunificazionc, favorisca scarcerazioni per decorrenza di termini ».
Tommaso Buscetta verrà a Palermo 1*11 ottobre per comparire come testimone al processò d'appello per l'uccisione — avvenuta il 4 maggio del 1980 — del capitano dei carabinieri, di Monreale Emanuele Basile.
Buscetta ha affermato che ad uccidere Basile, furono proprio i tre imputati Vincenzo Puccio, .Armando Bonanno e Giuseppe Maddma, assolti per insufficienza di prove in primo grado e che, assegnati al soggiorno obbli; yato in tre piccoli comuni della Sardegna evasero subito dopo esservi giunti.
« II nostro primo incontro non è stato dei pjù seri, ma può darsi che in futuro ce ne possano essere di migliori »: con queste parole alla fine di giugno Tommaso Buscetta, da una cella del carcere di Brasilia, lanciò un primo messaggio a due magistrati, a un ufficiale dei carabinieri, a un funzionario di polizia che da Palermo avevano sorvolato l'Atlantico per incontrarlo subito dopo il suo arresto. Il 22 ottobre dello scorso anno, era un sabato mattina, la polizia brasiliana aveva circondato un intero quartiere di San Paolo ed aveva arrestato * Jose Roberto Escobar ». Dietro questo nome fittizio si nascondeva in realtà Tom: maso Buscetta, il boss dei due mondi, ricercato per colossali traffici di droga. * Don Masino» fu arrestato non senza aver tentato una carta disperata: aprì il fuoco contro i poliziotti. A dargli una mano in quella sparatoria furono Fabrizio Sansone, Lorenzo Garello, Paolo Stac-ciofi, Giuseppe < Fama, Giuseppe Bizzarro, . Leonardo Badalamenti, il figlio di Don Tano. Insomma tutto Io staio maggiore di Buscetta tenia disperatamente di sottrarsi alla cattura senza riu-
S t la notizia rimbalzò subito in Italia da dove Buscetta era fuggito agli inizi « U anni 80, grazie ad un ìncre-dibile provvedimento di sc-miliberta che gli era stato consesso dal giudice di sorveglianza «teifc carceri Nuo-ic di Torino. Sùbito dopo larrcsto vi fu una pubblica udienza. Buscetta comparve dinanzi al giudice Joao.De Koco Malos che ki incriminò formalmente, ma *1 tempo stesso apri uno spiraglio alle richieste di estradizione avanzate al Ministero degli
Esteri italiano. Le autorità brasiliane, contemporaneamente, consentivano a magistrati e investigatori di Palermo e in particolare ai giudici Giovanni Falcone e Vincenzo Ceraci, di interrogare in carcere l'importante personaggio. Proprio nel corso di quel primo incontro — come si è già detto all'inizio di questo servizio — Don Masino lanciò un segnale: * Spero che potremo rivederci presto in Italia ». Passarono altri mesi, ed il 3 luglio scorso il Tribunale z -premo decise l'estradizione di Buscetta. Quattro giorni dopo il boss doveva essere accompagnato a Rio de Janeiro da dove sarebbe dovuto proseguire in aereo per Roma. Ma durante il trasferimento
da Brasilia a Rio Don Masino tentò i! suicidio inghiottendo due milligrammi di stricnina. La partenza fu rinviata di una settimana. Quando finalmente si trovò sul Boeing dell'Alitali;: in volo verso Roma Buscetta disse ai suoi accompagnatori: « Non e vero che ho paura di tornare in Italia, non temo che mi uccidano. La verità è che non volevo allontanarmi da mia moglie e dai mici figli ».
Buscetta — e su questo i magistrati sono d'accordo — e un- uomo- innamoratissimo della sua ultima moglie brasiliana Maria Cristina, che appartiene ad una nota e benestante famiglia di Rio. Una volta in Italia Don Masino non fu portato in car
cere. Venne rinchiuso dentro un appartamento di Milano, all'interno di un palazzo trasformato in bunker e sorvegliato giorno e notte dove incominciò a « parlare ». Ma durante il primo incontro con il giudice Giovanni Falcone fu chiaro ed c-splicito: « Non sono un pentito —• io sono un mafioso, ma non sono d'accordo con chi ha scatenato la carneficina a Palermo, con chi ha ucciso persone innocenti che nulla avevano a che vedere con i nostri affari ». <*Va bene — gli disse Falcone — a me tutto questo sta bene. Io non sono qui per garantirle vendetta ma le posso assicurare che sarà fatta giustizia ».
R. F.
Dieci I a capifamiglia» con poteri assoluti Salvatore Buscetta svela i segreti dell'organizzazione - I due rami di « cosa nostra»: l'uno siciliano, il cui «vertice» è a
. Palermo, l'altro americano - La guerra tra le cosche ed il bagno di sangue cominciarono quando i '* dieci » si sono spaccati -
NOSTRO SERVIZIO '
PALERMO, 1. — Le confessioni di Tommaso Buscatici abbracciano un lungo periodo delta storia piit recente della mafia: 15 anni, dall'assassinio del procuratore della Repubblica di Palermo Pietro Scaglione, avvenuto il 5 maggio del 1971,'sino ai nostri giorni
Tutto questo è stato t'argomento condensato in 721 pagine di interrogatori, raggruppate in tre volumi. «SÌ tratta di una lucida radiografai — afferma uno dei magistrati che ha collaborato all'inchiesta — degli anni _ di piombo a Palermo. Una ricostruzione fatta da uno dei principati protagonisti dell'apparato dirigente detta mafia siciliana. Quasi sèmpre le testimonianze di Buscetta si sono rivelate, però, una conferma a quanto avevamo in qualche modo già intuito e consacrato nei ravporti dell'autorità giudiziaria ».
Questo ovviamente nulla toglie al valore della «collaborazione »'. Bisogna infatti sottolineare come, in assenza di riscontri precisi, di fonti testimoniali, quelle ricostruzioni erano pur sempre degli scenari ampiamente indiziari sui quali gli avvocati della difesa fr''-ano con l'avere partita vinta.
La vera rivelazione di Tommaso consiste nell'avere consegnato alta magistratura una chieva di lettura unica per 120 delitti e per una serie impressionante di altri reati che vanno dall'estorsione ai danneggiamenti, al sequestro di persona, all'occultamento di cadavere, alle rapine in grande stile. Buscetta ha chiarito di non condividere una gestione violenta del potere mafioso. In ultima analisi la sua « collaborazione» è frutto di due etementi precisi; da un canto l'avere la mafia scelto, senza il consenso di Buscetta, la strada della guerra senza quartiere; dall'altro canto l'avere infierito su Buscetta sterminandogli la famietia, a par/ire da due suoi figli.
L'avere imboccato la strada detta guerra senza quartiere ha portato la mafia —. secondo Buscetta — ad attaccare alcuni gangli vitali dello stesso Stpto democratico. I grandi delitti ideati e messi in atto, sccondoq uanto ha rivelato il boss, vanno imputati all'asse mafioso tra i corlconesi e i mafiosi di de-culli, il notentissimo sodalizio dei Greco. Ma non solo; al vertice di questa piramide vi sarebbero, con pari auto-rifa, Michele Greco, detto il papa, e Luciano Liggh, che benché sia in carcere viene costantemente ranprescnto'a in tutte le sedi dal saperla-tifante Salvatore Rnina. Sarebbe proprio Rama, la nuova prima rossa di Corleonc, la mente della strategia mafiosa che ha bagnato di sangue mezza Sicilia. .
- Descrivendo l'organigramma dette cosche, Buscetta ha parlato di un •< consulto ? formato da dièci capifamiglia. Una sorta di commissione ristretta, la sola che ave. va il potere di prendere decisioni e iniziative. Qualche
• ' • • ' . -
Il giudice Istruttore Falcone
volta, però, questa prassi è stata infranta e le decisioni sono state prese a maggioranza provocando frizioni e successivamente la guerra di mafia.
Secondo Buscetta sarebbe stato l'omicidio del procuratore Pietro Scaglione, assassinato il 5 maggio del 1971, il primo vero attacco frontale delta mafia contro lo Stato. Dalle rivelazioni del boss la figura del procuratore Scaglione, più volte oggetto di dubbi e insinuazioni viene restituita alta lunga galleria di «servitori dello Stato» crivellati dal piombo delta mafia. Buscetta sostiene che Scaglione pagò con la vita la decisione ai aver spiccato un ordine precauzionate nei con-•fronti di Luciano Liggio dopo che questi — tra l'incredulità generate — era* stato prosciolto quindici giorni prima al processo di Bari.
Il consiglio dei dieci « su-perboss» sarebbe inoltre l'u-
nicO'organo esecutivo del governo mafioso. Opti cappfa- -miglia rappresenta gli interessi di una associazione che opera nel territorio ben delimitato, al di là del quale non sì può sconfinare. Buscetta offre poi una ricostruzione assolutamente inedita dei rapporti ira la màfia siciliana £ Cosa, Nostra. .. Negli Stati Uniti sotto la direzione di «Cosa Nostra* operano due distinte organizzazioni criminali, la prima può cosiderarsi * autoctona *, la seconda continua ad essc-rèi ad ogni effetto siciliana e risponde delle proprie azioni ad un vertice pàlemitana. Tra le due «Cosa Nostra» possono esservi dei rapporti di collaborazione, interessi comuni, ma si tratta pur sempre di organizzazioni distinte. Iti questo scenario disegnato da Buscetta, Palermo continua ad avere il ruoto di Roma nell'Impero classico. Nessuna famiglia che non abbia nel capoluogo siciliano un proprio territorio, un predominio su una- parte della città, può ambire ad avere ima proiezione esterna.
E' una descrizione che ricorda in qualche modo quanto rivelò, dieci anni fa, Leonardo Vitale, che confessati^ do una quindicina • di delitti in preda ad una crisi mistica fu il primo «• pentito » della mafia. Perche scoppiò, net 1980. la guerra senza quartiere fra le cosche? Buscetta risponde nelle sue confessioni a attcsta domanda di fondo. Egli, ovviamente, respinge ogni « responsabilità politica » del bagno di sangue, riversandola invece sui gruppi di Ciaculli e Corleone, che definisce sanguinari e attaccabrighe.
Sarebbero stati loro — secondo Tommasino — a scatenare la strage dei servitori
RINO FARNETI
AVVERTIMENTO ESPLICITO ALLA D.C.
RIFORMA FISCALE PRI intransigente
O passa o usc i rà dal la coalizione - Si è in t an to
iniziato ufficialmente l ' i ter della legge finanziaria
(Continua In 2> paghi* 3* colonna)
ROMA, 1. - Con la presentazione in aula di Montecitorio si e aperto ufficialmente questa sera l'i tea della legge finanziaria, della legge di bilancio e della relazione pre-visionale e programmatica che costituiranno il banco di prova parlamentare per il governo e per la maggioranza. Faticosamente superate venerdì scorso in consiglio dei Ministri, !c polemiche e le divergenze sui tagli di spesa da attuare soprattutto nei settori della sanità delia prcvi-denza e del pubblico impiego rischiano di riproporsi nelle due aule parlamentari in un confronto che impegnerà non solo maggioranza e opposizione, mi» anche le varie componenti della coalizione. Tanto più che ad agevolare chiarimenti e possibilità di modifiche sulle leggi-cornice dell'economia per l'85 non con tribù iiconc. i tempi resi strettissimi dalai contestuale esigenza di varare entro l'anno anche il « pacchetto fiscale » predisposto da Viscntini.
Sia sull'uno che sull'altro fronte alle ufficiali attestazioni di impegno.fatte da c-sponenti dei partiti di maggioranza continuano a fare da contrappunto più o meno sotterranee volontà di modifica. Spadolini, con il discorso fatto sabato, ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche alimentate dalle critiche che il vicesegretario dclPRI La Malfa ha mosso a Goria per la reale consistenza del deficit pubblico stimabile per l'S5. Ma e « r to che il PRI non intende fare un solo passo indietro fìa i n termini di rigore tpjn^teicov sia ep sopranni,», t*JT4( * pacchetto fiscale ", 'f*fr& i '
H rcpubbiifcsn^ ministro per I rapporti con il Parlamento, Marnimi, ha oggi formulato previsioni cautamente ottimistiche sui tempi di approvazione delie leggi finan-, ztarie, e di bilanciò sostener!-'* do che dovrebbero essere licenziati dàlia commissione bilancio della Camera entro il 26.ottobrc in modo che la assemblea ' dei deputati avvìi, l'esame dal 29 dei mese giun-
gendo «I * sr * il 16 novem-re. Rcstereboero così circa
giorni per effettuare la seconda * lettura » a) Senato entro H 31 dicembre, evitando il ricorso all'esercizio provvisorio come si riuscì a fare io scordo ar.no. Per il governo Cras« sarebbe questo un fattore cu lafTorzamcnto, ma è un obiettivo ancora lontano e tutto da verificare.
Tanto più che eventuali irrigidimenti di questo o quel settore della maggioranza o battaglia ad oltranza della opposizione su* confi dell'azienda Italia, potrebbero avere riflessi sul «pacchetto Visentin! », Lo stesso ministro Mammi ha oggi rilevato l'esigenza che le misure fiscali — per le quali comincerà domani l'esame di merito in commissione finanze del Senato, dopo la relazione svolta dal senatóre Ncpi la scorsa settimana — giungano al « si » dell'assemblea di palazzo Madama entro. metà novembre. In allie parole appena la Camera avrà licenzia' to la finanziaria, dovrebbe avviare la discussione del «pacchetto Visentin!» in modo da' consentirne il varo entro il 31 dicembre e la effettiva o-peratività dal l* gennaio '85-
* E' un problema — ha osservato Mammi — importante sia dal punto di vista politico, che da quello finanziario; è bene che tutti i gruppi della maggioranza tengano conto del fatto che il gettito
del pacchetto fiscale, calcola to il circa 10.000 miliardi, è stato iscritto nella legge finanziaria dell 85 dal ministro Goria ». Il capogruppo repubblicano, Battaglia è andato oltre sottolineando espressamente il singificato politico che il suo paitito annette alle misure predisposte dal ministro delle Finanze. « Gli amici democristiani sanno — ha osservato Battaglia con evidente riferimento alle richieste di modifica già avanzate in mento dalla DC — che se il pacchetto fiscale non sarà approvate dal Parlamento entro il 31 dicembre, i repubblicani il I* gennaio usciranno dal governo ».
Sono * aJt-aut » che non a-gcvolafto un clima più disteso all'interno della coalizion.. Ma al momento nessuno sembra intenzionato a tirare la corda per giungere all'apertura della crisi di governo di qui a gennaio, cioè prima che scatti il « semestre bianco » connesso alla scadenza del settennato presidenziale di luglio e alla impossibilità — costituzionalmente sanciia — di scioglimento delle Camere, Per ora, quindi, s* va avanti con la dichiarata volontà di rispettare le scadenze parlamentari più impegnative, agevolati anche da» previsto '<via libera» che domani sera il Senato dovrebbe dare ad un provvedimento tanto atteso quanto contrastato come il condono dell'abusivismo edilizio.
Tragica domenica a San Siro: assassinato tifoso grigiorosso
Quella di domenica è stata una giornata tragica: un ragazzo, un nostro ragazzo castelleónese, e stato accoltellato dopo l'incontro della Cremonese a S. Siro col Mitan ed è morto. Di fronte ad avvenimenti di questo genere, cosi incredibili, così assurdi, così crudeli, non sì sa come reagire. Il vocabolario non contiene parole adatte ad esprimere lo sgomento che ci pervade.
La voglia è quella di chinare il capo e di piangere; la voglia e quella di mandare tutto alla malora e fuggire da questa società che per molti versi ormai sembra impazzita; ma la voglia è anche quella di capire. Capire perchè si possa giungere al delitto per quella che ipocritamente viene definita passione, ma che invece sempre più spesso diventa follia, follia criminale.
Lo sport, questo sport che pure reca tn se tanti grandi valori, quando viene portato al parossismo diventa un eccitante mortale; diventa droga, e fa comportare la gente come i drogati; diventa il rifugio di tutti gli istinti repressi, delle ambizioni frustrate, degli affetti desiderati e non avuti, detta rabbia che la vita (anche la più tranquilla) ci propone giorno dopo giorno, dell'inconscia aggressività che ognuno di noi ha dentro di sé. Non è più, dunque, lo sport che sublima, ma lo sport che diventa ricettacolo di tutti gli istinti di violenza.
Qualcuno dirà che domenica 30 settembre è una data da dimenticare! noi crediamo clic sia, invece, una data da ricordare, dolorosamente da ricordare. Ce ne dobbiamo ricordare noi giornalisti, quando, magari trascinati dall'entusiasmo, enfatizziamo troppo gli avvenimenti calcistici, dando ad essi il tono di un'epopea; se ne devono ricordare le società, che impegnano un capitale ormài .mostruoso net-l'industria della pedata, e che per salvaguardare questo capitale non esitano ad aizzare la piazza, passando dal lamento
all'accusa all'invettiva, lutto è buono per scaldare gli animi e creare il cosiddetto a ambiente caldo » intorno alla squadra, senza avere il coraggio di emarginare quelle frange dove il tifo trascende puntualmente nel teppismo; se ne devono ricordare i giocatori, che troppo spesso con te loro ignobili manfrine surriscaldano gli animi dei tifosi incito provveduti {che sono spesso anche i più violenti); se ne ricordi, soprattutto la gente, che per fo sport (e specialmente per il catch) in troppe occasioni perde il lume del buon senso, nelle parole e nei comportamenti.
Non ce la sentiamo di fare un processo sommario al catch, perchè anche il calcio è, a suo modo, specchio del tempo. Ma certamente è uno specchio che sta di ventando deformante, per se stesso e per chi gravita nella sua orbita, come attore o come spettatore.
Insieme al dolore che in questo momento ci accomuna ai parenti della ventunenne vittima castelleónese, proviamo anche un senso di paura: la paura che scatti la molla della vendetta. Diciamo fin da ora alla gente, alta nostra gente che conosciamo così bene, che la memoria di chi è morto non potrà essere onorata con altra violenza, ma con un comportamento leale, onesto, che sia di esempio a tutti affinchè i luttuosi fatti di Milano non debbano ripètersi. Sono parole forse difficili da digerire in un momento, come questo, in cui molti, specialmente i più giovani, possono essere portati al « gliela faremo pagare*. Però e necessario dirle. Teniamo presente che oltretutto, la storia insegna, sono quasi sempre gli innocenti a pagare per i manigoldi.
Bandiere abbrunate, dunque. Non solo le-bandiere grigiorossc, non solo le bandiere sportive: ma le bandiere detta civiltà.
I SERVIZI SULL'AVVENIMENTO A PAG, ,5
Gravi sconfitte della DC nel tarantino còli {Forte avanzata del PCI e del MSI - Anche in altri comuni flessioni dello Scudo crociato
Decine di arresti negli USA Quasi tutti sono già stati implicati nella vicenda della cosiddetta « pizza connection » - Operazione in atto anche in Brasile
NEW YORK, 1. — Le informazioni date da Tommaso Buscetta alle autorità'italiane ed a qi'eile americane, che lo hanno sentito dircttarnentc almeno tre volte nel corso dello scorso mese, hanno provocato in tutto il territorio degli Stati Uniti una vasta onci-azione di polizia, tutt'ora in corso, con decine di arresti.
Secondo ouanfo dichiarato oszi all'ANSA dal sostituto procuratore federale di Breo* klvn Charles Rose, le persone implicate nella retata sono col-legate per buona parte con i personaggi già coinvolti nella cosiddetta «nizza connection», operazione condotta in colla, bórazione tra le polizie di vari Paesi curonri ed amei'ie:>ni Io scorso aprile.
Rose ha detto che finora sp, no almeno 28 le persone nei cui confronti sono stali spic
cati mandati' di arresto, ma il numero potrà crescere a 32,
Tutti sono accusati di aver partecipato ad un traffico di circa cento chili di eroina svolto tra il 1978 ed il 1984 e verranno incriminati per associazione a delinquere e.omicidio. Contemporaneamente alla ope. razione in corso negli Stati finiti 6 in atto un'operazione anche in Brasile.
li sostituto procuratore del tribunale federale di Brooklvn ha comunicato all'ANSA una lista delle persone arrestate. Esse sono: Salvatore Lamberti di Woodnierc, Calogero Lau-ricclla di Brooklvn, ' Joseph Lamberti' di Baldwin, Giuseppe Conci di Queen», Sà'vatorc C'inalano di Middle Villane, Salvatore Mazzurco di Baldwin, Lorenzo Devardo dì Oueen, Filippo Casamento di Brooklyn, Giuseppe Baldinuo
ci (già in carcere per altri rea-ti), Vincenzo Randazzo (già in carcere)/ Giovanni Cangiatosi (i>ià in carcere) e Francesco Rappa,
Tutti sono già stati implicati nella vicenda della cosiddetta « pizza connection'*, il cui processo dovrebbe avere inizio verso la fine d {questo anno. Rose ha anche detto ebe vengono ricercati Rosario f)i-snenza, di Oueens, Benedetto Zito di Huntington Vallcy (Pennsylvania) e Onofrio Catalano, Altre 16 .persone vengono inoltre ricercate in tutto il territorio degli Stati Uniti,
L'esistenza della «pizza connection », una organizzazione che secondo l'accusa'si serviva del paravento di pizzerie per spacciare eroina nell'area di
TARANTO, 1. — Nelle elezioni comunali svoltesi ieri e stamani a Mottola il PCI ha acquisito la maggioranza relativa al posto della DC, che ha perso il 17% circa dei voti. Il Movimento Sociale ha raddoppiato quasi i suoi voti, mentre il PSI ha rierso circa ùus minti e gii altri due partiti in lizza (PRI e PSDI) sono rimasti prcssocchc stazionari.
Ecco i risultali delle votazioni, tra parentesi quelli delle precedenti elezioni comunali svoltesi 11 giugno 1980; PCI 411 voti, 40,46 per cento (fi/fi). 13 scg&i folto); MSI-DN 1173/ 115) <6M), tre seggi (due); PS DI 329, 353 (3,77), un seggio (uno); PRI 583, 5.78 (4.19,, un sezaio (uno); PSI 1447, 14,24 (16.03)), quattro scersi (cinque); DC.251!, 24,71 (41,20), otto seggi (13), La percentuale dei votanti e stata dcll'88,7 (59,18 nel 1980),
Il Movimento Sociale Italiano ha conquistato con il 32,94 per cento la maggioranza relativa dei voti nelle elezioni comunali svoltesi a Crispiano. La D.C. ha perso la maggioranza assoluta che aveva otte; nuto nelle precedenti elezioni del 13 dicembre 1981 ed è scesa dal 53,1 al 19,06 per cento delle preferenze. Una lista civica di dissidenti democristiani ha ottenuto il 9/49*4, mentre il PSI ha quasi raddoppiato i suoi voti ed il PCI e passato dal VIU al 17,71 per cento. Rispetto alle precedenti votazioni il numero dei consiglieri comunali da eleggere e aumentato da venti a trenta.
Ecco i risultati, tra parentesi quelli delle precedenti elezioni: PCI 1263 voti, 17,71 per cento (123). cinque seggi (due); MSI-DN 2285, 32,04 (21,07), dicci seggi (quattro); lista civica (Cristiano Democratici) 677, 9,49 (—), tre seggi (—); DC 1359, 19,06 (53,1). sci seggi (dodici): PSI 1546, 21,68 «2,4), sci seggi (due). La percentuale dei votanti e cresciuta di circa tre punti, passando dall'83 all'36,7.
LATINA, 1, — In due comu-ni nella provincia di Latina, Sonnino e Monte San Biagio, si e votalo per il rinnovo del consiglio comunale- Ouesti i risultati (fra parentesi i dati del 1981):.
i risultati (tra parentesi i dati dei 1980): PCI 1930. 31,36. 10, (1924, 335, 7); DC 1692, 27^0, 9, (2832, 49,1, II); PSD'AZ, 810, 13,16, 4, (—); MSI 114; 1Ì5, - , (230, 4, —); PRI 300. Agi: i. (188, 33. —); PSI 381; 6,19, 2, (583, 10,1, 2/; PSDI 186, 3,02, 1; Civica 578, 9,39, 3. '•, ,
Nelle regionali il PRI si presentava con'il PLI. Nelle precedenti amministrative dell'80 non erano presenti ne sardisti ne socialdemocratici. La lista civica « Democrazia per San Gavino» raccoglieva dissidenti democristiani. Nella precedente legislatura i consiglieri da eleggere erano -20.
Restano chiuse a Malta
le scuole cattoliche LA VALLETTA, 1. — 11 lea
der dell'opposizione maltese Fenech Adami ha detto che il Partito Nazionalista, di cui è
capo, appoggia la decisione dell'arcivescovo di Malta di chiudere 70 scuole cattoliche in segno di protesta contro ,i piani del governo di sospendere le sovvenzioni pubbliche alle scuole privale.
Parlando in .un comizio nei
fircssi della capitale, La Val-ctta, Adami ba detto tra l'al
tro: « Siamo d'accordo con la decisione dell'arcivescovo... Il Partito Nazionalista non vuole che sia versata neanche una goccia di sangue maltese ».
Per oggi, giorno d'apertura dell'anno scolastico per gli istituti cattolici, si temevano scontri tra le forze dell'ordine e manifestanti, nel caso che la Chiesa avesse aperto le otto scuole delle quali il governo ha ordinato la chiusura, / Il governo del primo ministro Dom Mintoff, si ricorda, aveva deciso nella primavera scorsa il ritiro delle licenze per otto scuole private cattoliche, come primo passo di un progetto di chiusura di scuole privati con sovvenzioni pubbliche.
(Ornimi» In V
SONNINO: PCI 2.494, 51, II, (2.367, 49.57, .191; MSI-DN 273, 5,70 f; (265, 5,55, 1); PSI 854, 17,51, 3, (968, 20,27, 4); DC 1.252 25,66, 5 (1.176, 24,63, 5).
MONTE SAN BIAGIO: DC 1.342, 353, 7, (1.235, 34,83, 8); PCI 199, 52, 1, (200, 5*5.' I); MSI-DN 56 1,5, - , (98, 2.77, - ) ; PSI 1.553, 4009, 9, (1.405, 39,63, 9); Lista civica; Locale 201, 53, 1, (272, 7,68, 1); PSDI 450, 11> 2, (-),
II Lista civica di Ispirazione Socialdemocratica: (209, 5,90, I),
CAGLIARI, 1, — SI sono svof le a San Gavino Monreale, le
Sindona nel carcere femminile di Voghera
Il bancarottiere, che si trova In un reparto iso-Iato, sarà interrogato, a. partire da domani sull'omicidio Ambrosoli, poi sul « tabulato del 500 ».
VOGHERA, 1, — L'imputato «eccellente» Michele Sindona, estradato fulmineamente dagli Stati Uniti una settimana fa, b stato trasferito nella notte tra sabato e domenica dal a.t-cere romano di Rcbibbla alla prigione di massima-sicurezza di Voghera, che da sempre ospita esclusivamente detenute. Don Michele, ovviamente, è in un reparto isolato, e qui arriveranno, probabilmente mercoledì, i giudici istruttori Giuliano Turane e Gherardo Colombo, insieme al p, m. Guido Viola, per interrogarlo nell'ambito dello stralcio istruttorio, nato dalla inchiesta sull'omicidio dell'avvocato Giorgio Ambrosoli. Lo stralcio riguarda la posizione di Robert vcnctucci, di Mino Sindona, figlio del finanziere, e altri personaggi in merito al delitto vero e proprio e quella del « gran maestro » Licio Celli per quanto concerne le coperture della loggia massonica P 2 eia tentata estorsione ai danni di Roberto Calvi, realizzata at
traverso la campagna di stampa condotta da Luigi Cavallo, Dunque, mercoledì, secondo l'avvocalo d iSindona Gian
Piero Assali, l'ex « mago della finanza » si troverà di fronte, li, i suoi giudici naturali. Nei giorni successivi dopo dieci anni, ,.
non e escluso che il bancarottiere di Patti venga ascoltato anche dal giudice istruttore milanese Bruno Apicclla, titolare dell'inchiesta sili famoso « Tabulato dei 5C0 v. ta lista cioè dei risparmiatori tenuti fuori dal crac e rimborsali in antìcipo.
Sindona nel supercarcere femminile", ha a disposizione uno spazio molto più grande di quello delle detenute. Per accoglierlo la direzione ha fatto sgombrare un intero reparto di una, decina di ambienti, fino a poco tempo fa utilizzali dalle sorveglianti come magazzini. Il menti e lo stesso degli agenti di custodia II recluso vive in una specie di appartamento, dotato di tutti quegli accorgimenti tecnologici caratteristici della prigione modello di Voghera e che tante polemiche hanno suscitato nel recente passato per iniziativa del familiari e degli avvocati delle detenute: alcuni avevano parlato senza mezzi termini di tortura psicologica.
Michele Sindona, resterà a Voghera (così pare) sol» per il elezioni per il rinnovo del con-, periodo degli interrogatori da parte del magistrati di Milano, siglio comunale. Questi i da Poi, si dice, tornerà a Roma, oppure andrà a Bergamo, un Carli ufficiosi forniti dal servizio cere modello, maschile peri, E cosi per Don Michele finirà elettorale del Comune. Ouesti I anche l'isolamento. Sempre clic lui ne abbia voglia,
L'avvocato genovesi Ucftma i l è Incontrato cori 1 magi strati milanesi - Formulati proposta concreta da parta di un gruppo di imprenditori •
di socie»
MILANO, 1. — In vista del 5 ottobre, data entro la quale, secondo quanto ha stabilito il nuovo consiglio d'amministrazione della Rizzoli, dovrà avvenire l'aumento del capitale, sociale da circa sei a 66 miliardi, si intensificano gli interventi da parte dei gruppi interessati in qualche modo alla rilevazione del complesso editoriale che fa capo al « Corriere della Se. ra». Oggi il rappresentante di una delle « cordate » che si propongono come potenziai! acquirenti del pacchetto d, maggioranza, l'avvocato gè novese Vittorio Uckniar, ;. e incontrato con i giudic. istruttori Renato Bricchetti < Antonio Pizzi' che indagane sui risvolti penali della gè stione del gruppo e che tem pò fa disposero il sequestri; delle azioni di Angelo Rizzo! (40 per cento) e di Bruni! Tassan Din (10,2 per cento) affidandone la custodia agi avvocati Umberto Tracanclli e Giuseppe Granata. All'in contro erano presenti anchi gli imprenditori Edoardi Longarini e Michele Mercarii in rappresentanza del gruppi che si propone «mie acqui rente del pacchetto di mas gioranza, oltre ai .due custr) di - giudiziali. I magistrati prima di concedere il nulli osta, hanno chiesto di cono scerc, per motivi di traspa ronza dell'operazione, gli e! fettivi componenti del grar. pò finanziario interessato i rilevare le azioni del gruppo
Nel pomeriggio c'e stati una nuova, laboriosa riunio ne in uno studio cittadino i soltanto poco dopo le 21 gì avvocati Tracanclla e Grana ta, insieme ai colleglli Guidi Pacchino di Roma e Davii Pavia di Ancona, hanno resi noto ai giornalisti il signifi cato della proposta che sari avanzata domani ai magistra ti. Nella domanda si dice chi fanno parte del gruppo in frizionalo ad acquistare I 50,2 per cento del pacchetti! azionano della Rizzoli le Im prese o Imprenditori singo Ji « Eurogcst », società pei azione quotata in Borsa. «Sem spa», società pure quo tata n Borsa, Edoardo Lon garlni, Michele Mercurio, iì cavaliere del lavoro Luigi So di e Io stilista Nicola Tru» sardi,
L'avv. Uckmar, nella ,fop male domanda avanzai» '-«! i "'.t'irli giudiziali e che do mani sarà trasmessa al giù dici, afferma che II grutìpc d imprenditori ha la disponibilità materiale del denari! olfcrto per l'operazione e ag giunge di avere oersonalmeti te controllato che il gruppi dispone del trenta mlllard necessari per sottoscrivere a 50 per cento l'aumento di ca pitale e di altri trenta mi-
(Ctntlnu» In 2* miti» 1* «twm)
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