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TORINO CRONACA VENERDÌ 6 MAGGIO 2011 l a R e p u b b l i c a SARA STRIPPOLI M A QUANTO vale l’affi- damento del voucher del “bonus bebè” di Ro- berto Cota? Meno di ventimila euro, come sostiene la Regione che ha deciso un affidamento di- retto senza bandire una gara, op- pure molto di più, come sostiene l’azienda concorrente che ha ri- petutamente chiesto chiari- menti al direttore regionale del- la sanità Paolo Monferino? La prova che l’appalto supera in realtà i 400 mila euro si trovereb- be in una mail inviata a gennaio dalla Edenred all’Associazione Farmacie piemontesi: «Non sarà richiesta alcuna partecipazione economica alla rete, ma il con- tratto che verrà inviato ai titolari di farmacia che aderiranno, pre- senterà la commissione stan- dard del 5%». La Edenred srl è l’a- zienda che ha avuto dalla Regio- ne l’affidamento diretto per il bonus, ex Accor Services, vicina alla Compagnia delle Opere, sempre più presente sul merca- to lombardo e da alcuni mesi af- fidataria anche dei buoni pasti della Regione Piemonte. «Il valo- re dell’appalto non può essere quindi considerato inferiore al tetto di 20mila euro sotto il quale un ente pubblico può decidere di non bandire una gara regolare, ma varrebbe in realtà una cifra assai più alta, attorno ai 400 mila euro se si calcola che la somma complessiva stanziata dalla Re- gione è di 7 milioni e mezzo di eu- ro», spiega il consigliere dell’Ita- lia dei Valori Andrea Buquicchio. Dopo le prime denunce dei mesi scorsi, Buquicchio torna ad insi- stere che l’affidamento sia an- nullato e si proceda ad un bando di gara: «Mi auguro che sia la Re- gione adesso ad autotutelarsi presentando un esposto alla Corte dei Conti o alla Procura». Il 18 aprile, era stata la “Qui!Group” di Genova, azienda concorrente di Edenred, ad in- viare una raccomandata al diret- tore regionale della sanità Paolo Monferino, inviata per cono- scenza anche all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, alla Commissione europea, al- l’Autorità garante della concor- renza e del mercato e alla Corte dei Conti. La mail in cui la Eden- red ammette la richiesta di una commissione è inserita come al- legato all’interno della docu- mentazione che la Regione (il 10 marzo) ha chiesto ad Edenred di produrre in risposta alla segna- lazione della Qui! Group. «Dai documenti presentati - scrivono gli avvocati dell’azienda genove- se - risulta che Edenred ha pro- spettato una non corretta rap- presentazione dei fatti relativi al- l’affidamento, così da indurre in errore i funzionari della Regione. I quali hanno provveduto ad un affidamento diretto che non sa- rebbe stato ammissibile ove fos- sero state esposte le reali condi- zioni della fornitura». E tali circo- stanze, chiude la lettera «posso- no assumere rilevanza penale in danno della Regione». Buquicchio (Idv) torna all’attacco “L’affidamento deve essere annullato” Bonus bebè, smentita la Regione “Quella gara vale 400 mila euro” L’azienda esclusa dal voucher: il progetto non è a costo zero La locandina che pubblicizza il voucher del bonus bebè I numeri 2500 Sono 2500 i voucher bebè rilasciati finora dalla Regione Piemonte. Una famiglia su tre ha dunque accolto l’offerta 250 Il bonus che si ritira presso le Asl vale 250 euro da spendere per pannolini e prodotti per l’infanzia 38 MILA Hanno diritto al voucher tutti i bimbi nati nel 2011 con un reddito inferiore a 38mila euro © RIPRODUZIONE RISERVATA

la R e p u b b lic a CRONACA VENERDÌ 6 MAGGIO 2011 …...coda, nell elenco contrapposto, delle presenze di Cota in Consi-glio regionale (solo 10 in tutto il 2010) e di quelle invece

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Page 1: la R e p u b b lic a CRONACA VENERDÌ 6 MAGGIO 2011 …...coda, nell elenco contrapposto, delle presenze di Cota in Consi-glio regionale (solo 10 in tutto il 2010) e di quelle invece

TORINO

CRONACA� XV

VENERDÌ 6 MAGGIO 2011

la Repubblica

Libro “bianco azzurro” dell’ex assessore regionale Artesio

“Le promesse mancatenel primo anno di Cota”

SARA STRIPPOLI

MA QUANTO vale l’affi-damento del voucherdel “bonus bebè” di Ro-

berto Cota? Meno di ventimilaeuro, come sostiene la Regioneche ha deciso un affidamento di-retto senza bandire una gara, op-pure molto di più, come sostienel’azienda concorrente che ha ri-petutamente chiesto chiari-menti al direttore regionale del-la sanità Paolo Monferino? Laprova che l’appalto supera inrealtà i 400 mila euro si trovereb-be in una mail inviata a gennaiodalla Edenred all’AssociazioneFarmacie piemontesi: «Non saràrichiesta alcuna partecipazioneeconomica alla rete, ma il con-tratto che verrà inviato ai titolaridi farmacia che aderiranno, pre-senterà la commissione stan-dard del 5%». La Edenred srl è l’a-zienda che ha avuto dalla Regio-ne l’affidamento diretto per ilbonus, ex Accor Services, vicinaalla Compagnia delle Opere,sempre più presente sul merca-to lombardo e da alcuni mesi af-fidataria anche dei buoni pastidella Regione Piemonte. «Il valo-re dell’appalto non può esserequindi considerato inferiore altetto di 20mila euro sotto il qualeun ente pubblico può decidere dinon bandire una gara regolare,ma varrebbe in realtà una cifraassai più alta, attorno ai 400 milaeuro se si calcola che la sommacomplessiva stanziata dalla Re-gione è di 7 milioni e mezzo di eu-ro», spiega il consigliere dell’Ita-lia dei Valori Andrea Buquicchio.Dopo le prime denunce dei mesi

scorsi, Buquicchio torna ad insi-stere che l’affidamento sia an-nullato e si proceda ad un bandodi gara: «Mi auguro che sia la Re-gione adesso ad autotutelarsipresentando un esposto allaCorte dei Conti o alla Procura».

Il 18 aprile, era stata la“Qui!Group” di Genova, aziendaconcorrente di Edenred, ad in-viare una raccomandata al diret-tore regionale della sanità PaoloMonferino, inviata per cono-scenza anche all’Autorità per lavigilanza sui contratti pubblici,alla Commissione europea, al-l’Autorità garante della concor-renza e del mercato e alla Cortedei Conti. La mail in cui la Eden-red ammette la richiesta di unacommissione è inserita come al-legato all’interno della docu-mentazione che la Regione (il 10marzo) ha chiesto ad Edenred diprodurre in risposta alla segna-lazione della Qui! Group. «Daidocumenti presentati - scrivonogli avvocati dell’azienda genove-se - risulta che Edenred ha pro-spettato una non corretta rap-presentazione dei fatti relativi al-l’affidamento, così da indurre inerrore i funzionari della Regione.I quali hanno provveduto ad unaffidamento diretto che non sa-rebbe stato ammissibile ove fos-sero state esposte le reali condi-zioni della fornitura». E tali circo-stanze, chiude la lettera «posso-no assumere rilevanza penale indanno della Regione».

MARCO TRABUCCO

COSA ha detto Cota? E poi co-sa ha combinato davvero inquesto primo anno di go-

verno? È la domanda che si è postaEleonora Artesio consigliere re-gionale della Federazione dellaSinistra. La risposta, ovviamentedi parte, è «poco o nulla». «La giun-

ta del fare (come ama definirla ilgovernatore piemontese) più chealtro disfa» secondo Artesio che alriguardo ha compilato un libelloche sarà distribuito nei prossimigiorni agli elettori piemontesi.

Il veleno come sempre è nellacoda, nell’elenco contrapposto,delle presenze di Cota in Consi-glio regionale (solo 10 in tutto il2010) e di quelle invece suglischermi televisivi: ben 39 tra retinazionali (soprattutto) e locali trail 7 aprile e il 31 dicembre delloscorso anno. Un ritmo che è con-tinuato con percentuali quasiidentiche anche nei primi mesidel 2011. Cota però su questo pun-to ha sempre replicato spiegandoche le sue comparse televisive so-no un servizio al Piemonte.

Per il resto il libretto, dai coloribianco-azzurri e senza la minimasfumatura di rosso e con il titolo«Ma Cota faccio da un anno?» uti-lizza “il sistema Travaglio”: pren-de una dichiarazione rilasciatadal presidente piemontese («Cotacosa ha detto») e la contrappone oa nuove (e contraddittorie) di-chiarazioni dello stesso governa-tore o a provvedimenti presi dallasua giunta in contrasto con quan-to era stato affermato («Cota cosaha fatto»).

Artesio parte dal programmaelettorale del centrodestra e neanalizza i 15 punti che, secondo lepromesse, sarebbero stati affron-tati entro i primi 100 giorni di go-verno. Di questi, secondo Fds, so-lo 5 sono poi stati realmente rea-lizzati e nel primo anno, (il pianostraordinario per l’occupazione,l’istituzione di una delega all’in-ternazionalizzazione, la sceltadella localizzazione per la Cittàdella salute torinese, la revisionedella legge edilizia, il piano dicompensazioni per la Val Susa),uno è dubbio (l’introduzione delbuono famiglia che, si chiede Ar-tesio, potrebbe essere il buonopannolini) mentre nove sono di làda venire (cronoprogramma del-le infrastrutture di interesse regio-nale, il nuovo buono scuola, ilbuono da 50 euro ai sedicenni perl’acquisto di libri, il piano strategi-co per l’economia della cono-scenza, quello per la cultura, ilpatto per la sicurezza, l’incremen-to dell’offerta di prestazioni sani-tarie domiciliari e residenziali, ilpiano per la diffusione della ban-da larga e l’attuazione del Pianonazionale per la formazione).

Tra le promesse svanite poi Ar-tesio ricorda anche la rinascita delSalone dell’Auto e i curiosi nume-ri sulla pillola abortiva Ru486. Co-ta aveva promesso «Farò di tuttoper contrastarne l’impiego». Il ri-sultato? Oggi il Piemonte è in cimaalla classifica delle Regioni per levendite del farmaco.

Buquicchio (Idv)torna all’attacco“L’affidamentodeve essereannullato”

“Dei 15 puntida realizzare neiprimi 100 giornisolo 5 sono statiportati a termine”

Bonus bebè, smentita la Regione“Quella gara vale 400 mila euro”L’azienda esclusa dal voucher: il progetto non è a costo zero

Il presidente della Regione Roberto Cota

La locandina che pubblicizza il voucher del bonus bebè

La polemica

I numeri

2500

Sono 2500 i voucher bebèrilasciati finora dalla RegionePiemonte. Una famiglia su treha dunque accolto l’offerta

250

Il bonus che si ritira presso leAsl vale 250 euro daspendere per pannolini eprodotti per l’infanzia

38 MILA

Hanno diritto al voucher tutti ibimbi nati nel 2011 con unreddito inferiore a 38milaeuro

© RIPRODUZIONE RISERVATA© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ripandelli
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TORINO

CRONACA� XV

VENERDÌ 6 MAGGIO 2011

la Repubblica

Libro “bianco azzurro” dell’ex assessore regionale Artesio

“Le promesse mancatenel primo anno di Cota”

SARA STRIPPOLI

MA QUANTO vale l’affi-damento del voucherdel “bonus bebè” di Ro-

berto Cota? Meno di ventimilaeuro, come sostiene la Regioneche ha deciso un affidamento di-retto senza bandire una gara, op-pure molto di più, come sostienel’azienda concorrente che ha ri-petutamente chiesto chiari-menti al direttore regionale del-la sanità Paolo Monferino? Laprova che l’appalto supera inrealtà i 400 mila euro si trovereb-be in una mail inviata a gennaiodalla Edenred all’AssociazioneFarmacie piemontesi: «Non saràrichiesta alcuna partecipazioneeconomica alla rete, ma il con-tratto che verrà inviato ai titolaridi farmacia che aderiranno, pre-senterà la commissione stan-dard del 5%». La Edenred srl è l’a-zienda che ha avuto dalla Regio-ne l’affidamento diretto per ilbonus, ex Accor Services, vicinaalla Compagnia delle Opere,sempre più presente sul merca-to lombardo e da alcuni mesi af-fidataria anche dei buoni pastidella Regione Piemonte. «Il valo-re dell’appalto non può esserequindi considerato inferiore altetto di 20mila euro sotto il qualeun ente pubblico può decidere dinon bandire una gara regolare,ma varrebbe in realtà una cifraassai più alta, attorno ai 400 milaeuro se si calcola che la sommacomplessiva stanziata dalla Re-gione è di 7 milioni e mezzo di eu-ro», spiega il consigliere dell’Ita-lia dei Valori Andrea Buquicchio.Dopo le prime denunce dei mesi

scorsi, Buquicchio torna ad insi-stere che l’affidamento sia an-nullato e si proceda ad un bandodi gara: «Mi auguro che sia la Re-gione adesso ad autotutelarsipresentando un esposto allaCorte dei Conti o alla Procura».

Il 18 aprile, era stata la“Qui!Group” di Genova, aziendaconcorrente di Edenred, ad in-viare una raccomandata al diret-tore regionale della sanità PaoloMonferino, inviata per cono-scenza anche all’Autorità per lavigilanza sui contratti pubblici,alla Commissione europea, al-l’Autorità garante della concor-renza e del mercato e alla Cortedei Conti. La mail in cui la Eden-red ammette la richiesta di unacommissione è inserita come al-legato all’interno della docu-mentazione che la Regione (il 10marzo) ha chiesto ad Edenred diprodurre in risposta alla segna-lazione della Qui! Group. «Daidocumenti presentati - scrivonogli avvocati dell’azienda genove-se - risulta che Edenred ha pro-spettato una non corretta rap-presentazione dei fatti relativi al-l’affidamento, così da indurre inerrore i funzionari della Regione.I quali hanno provveduto ad unaffidamento diretto che non sa-rebbe stato ammissibile ove fos-sero state esposte le reali condi-zioni della fornitura». E tali circo-stanze, chiude la lettera «posso-no assumere rilevanza penale indanno della Regione».

MARCO TRABUCCO

COSA ha detto Cota? E poi co-sa ha combinato davvero inquesto primo anno di go-

verno? È la domanda che si è postaEleonora Artesio consigliere re-gionale della Federazione dellaSinistra. La risposta, ovviamentedi parte, è «poco o nulla». «La giun-

ta del fare (come ama definirla ilgovernatore piemontese) più chealtro disfa» secondo Artesio che alriguardo ha compilato un libelloche sarà distribuito nei prossimigiorni agli elettori piemontesi.

Il veleno come sempre è nellacoda, nell’elenco contrapposto,delle presenze di Cota in Consi-glio regionale (solo 10 in tutto il2010) e di quelle invece suglischermi televisivi: ben 39 tra retinazionali (soprattutto) e locali trail 7 aprile e il 31 dicembre delloscorso anno. Un ritmo che è con-tinuato con percentuali quasiidentiche anche nei primi mesidel 2011. Cota però su questo pun-to ha sempre replicato spiegandoche le sue comparse televisive so-no un servizio al Piemonte.

Per il resto il libretto, dai coloribianco-azzurri e senza la minimasfumatura di rosso e con il titolo«Ma Cota faccio da un anno?» uti-lizza “il sistema Travaglio”: pren-de una dichiarazione rilasciatadal presidente piemontese («Cotacosa ha detto») e la contrappone oa nuove (e contraddittorie) di-chiarazioni dello stesso governa-tore o a provvedimenti presi dallasua giunta in contrasto con quan-to era stato affermato («Cota cosaha fatto»).

Artesio parte dal programmaelettorale del centrodestra e neanalizza i 15 punti che, secondo lepromesse, sarebbero stati affron-tati entro i primi 100 giorni di go-verno. Di questi, secondo Fds, so-lo 5 sono poi stati realmente rea-lizzati e nel primo anno, (il pianostraordinario per l’occupazione,l’istituzione di una delega all’in-ternazionalizzazione, la sceltadella localizzazione per la Cittàdella salute torinese, la revisionedella legge edilizia, il piano dicompensazioni per la Val Susa),uno è dubbio (l’introduzione delbuono famiglia che, si chiede Ar-tesio, potrebbe essere il buonopannolini) mentre nove sono di làda venire (cronoprogramma del-le infrastrutture di interesse regio-nale, il nuovo buono scuola, ilbuono da 50 euro ai sedicenni perl’acquisto di libri, il piano strategi-co per l’economia della cono-scenza, quello per la cultura, ilpatto per la sicurezza, l’incremen-to dell’offerta di prestazioni sani-tarie domiciliari e residenziali, ilpiano per la diffusione della ban-da larga e l’attuazione del Pianonazionale per la formazione).

Tra le promesse svanite poi Ar-tesio ricorda anche la rinascita delSalone dell’Auto e i curiosi nume-ri sulla pillola abortiva Ru486. Co-ta aveva promesso «Farò di tuttoper contrastarne l’impiego». Il ri-sultato? Oggi il Piemonte è in cimaalla classifica delle Regioni per levendite del farmaco.

Buquicchio (Idv)torna all’attacco“L’affidamentodeve essereannullato”

“Dei 15 puntida realizzare neiprimi 100 giornisolo 5 sono statiportati a termine”

Bonus bebè, smentita la Regione“Quella gara vale 400 mila euro”L’azienda esclusa dal voucher: il progetto non è a costo zero

Il presidente della Regione Roberto Cota

La locandina che pubblicizza il voucher del bonus bebè

La polemica

I numeri

2500

Sono 2500 i voucher bebèrilasciati finora dalla RegionePiemonte. Una famiglia su treha dunque accolto l’offerta

250

Il bonus che si ritira presso leAsl vale 250 euro daspendere per pannolini eprodotti per l’infanzia

38 MILA

Hanno diritto al voucher tutti ibimbi nati nel 2011 con unreddito inferiore a 38milaeuro

© RIPRODUZIONE RISERVATA© RIPRODUZIONE RISERVATA

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