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La Rassegna Stampa è consultabile
nel sito: www.ancesicilia.it
Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani 90133 Palermo, Via A. Volta, 44 Tel.: 091/333114/324724 Fax: 091/6112913 C.F. 80029280825 - [email protected] – www.ancesicilia.it
15 marzo 2013 LA REPUBBLICA Pagina 1 di 2
15 marzo 2013 LA REPUBBLICA Pagina 2 di 2
15 marzo 2013 GIORNALE DI SICILIA Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 QUOTIDIANO DI SICILIA Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 LA SICILIA Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 LIVE SICILIA Pagina 1 di 2
LA DENUNCIA DELL'ANCE SICILIA
Ribassi anomali sugli appalti
Fermi lavori per 92 milioni
Delle undici opere prese in esame, aggiudicate fra il 2009 e il 2011 con ribassi superiori al 45%
rispetto all’importo a base d’asta, dieci risultano bloccate per un importo complessivo di 92
milioni di euro. La Regione dice: "Presto un tavolo per riformare il sistema degli appalti
pubblici". Ecco il dettaglio delle 11 gare.
Salvo Ferlito, presidente dell'Ance Sicilia
PALERMO - Opere bloccate. Ribassi eccessivi. Poca trasparenza. L'Ance Sicilia, guidata da Salvo Ferlito (nella foto), ci va giù duro e punta i fari sulle gare d'appalto con importo superiore ai 5 milioni di
euro. “Rilevando che nessuna azione concreta è stata finora posta in essere per affrontare la grave crisi del settore edile e che il mercato delle nuove opere pubbliche continua ad essere asfittico – scrive il direttivo dell'associazione degli edili – chiediamo al governo regionale e all’Ars quanto meno di adottare
una misura urgente per calmierare il fenomeno dei ribassi eccessivi”. Fenomeno che riguarda prevalentemente le opere di importo superiore ai 5 milioni di euro, e che “vanifica la trasparenza e la sana concorrenza, conducendo quasi sempre all’interruzione dei lavori per impossibilità dell’impresa di fare fronte alle spese e comportando la necessità di perizie di variante”.
Per verificare la situazione, l’Ance Sicilia ha preso in esame 11 opere aggiudicate negli ultimi tre anni con ribassi superiori al 45%, e ha chiesto ufficialmente alle stazioni appaltanti di fornire notizie di tipo statistico su questi appalti, in particolare su stati di avanzamento dei lavori, perizie di variante o
suppletive ed eventuali interruzioni sopravvenute. Ciò, per “intraprendere azioni a difesa della categoria, in considerazione dei ribassi anomali di aggiudicazione”.
Il risultato dell’indagine è che solo il Comune di Palermo e l’Iacp di Messina hanno risposto fornendo le informazioni richieste (che confermano ritardi o addirittura blocco dei cantieri); l’Autorità portuale di Palermo ha scritto che “ai sensi dell’art. 24 comma 3 della legge 241 del 1990 non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato delle Pubbliche amministrazioni”;
l’Urp dell’Anas ha risposto che ha trasmesso la nota all’ufficio protocollo; silenzio invece da tutti gli altri enti. Dunque, nessuna notizia è stata fornita su nove delle undici opere pubbliche. Motivo per cui l'associazione degli edili si è rivolta anche al presidente della Regione e all’assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta.
“Per quanto riguarda le gare d'appalto con importo superiore ai cinque milioni di euro – spiega Renato
Cannizzo, dirigente della segreteria tecnica dell'Urega, l'Ufficio regionale gare della Sicilia – c'è una normativa europea che obbliga a seguire il criterio del massimo ribasso. L'azienda è tenuta a portare i giustificativi del ribasso ma, una volta verificati i preventivi, non possiamo far altro che rispettare la legge. Esiste, poi una seconda procedura che riguarda gli importi inferiori ai cinque milioni ed è quella
15 marzo 2013 LIVE SICILIA Pagina 2 di 2
dell'esclusione automatica. In questo caso, stabilito un equo ribasso (percentuale che si ottiene con una serie di calcoli matematici), si affida l'appalto a chi, per difetto, si avvicina di più alla cosiddetta 'soglia di anomalia'”. Ed è proprio su quest'ultima procedura che si concentra l’Ance Sicilia: “In attesa di una riforma complessiva del settore – dicono – proponiamo al governo regionale e all’Ars di emanare una deroga transitoria, con unico articolo, che consenta di applicare in Sicilia la procedura di esclusione
automatica delle offerte anomale anche ai bandi di gara per opere di importo superiore ai 5 milioni di euro”. Un modo per tagliare, sul nascere, le ali ai ribassi eccessivi, in modo da arginare un fenomeno che nel solo campione preso in esame dall'Ance parla di 10 opere bloccate per un importo complessivo di 92 milioni di euro, aggiudicate fra il 2009 e il 2011 con ribassi anomali superiori al 45% rispetto all’importo a base d’asta.
"Si tratta di un'esigenza che condividiamo - commenta l'assessore Bartolotta - e stiamo cercando
una soluzione che sia compatibile con la normativa nazionale ed europea. Contemporaneamente, nel giro di pochi giorni, istituiremo un tavolo per avviare un percorso di riforme sugli appalti pubblici in Sicilia". Queste le 11 opere prese in esame.
Gesap: manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici, di condizionamento, idrici e
antincendio dell’aerostazione “Falcone e Borsellino” di Punta Raisi, importo 8,33 milioni, aggiudicata il 13 ottobre 2009 con ribasso del 47,25%.
Gesap: manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e delle infrastrutture dell’aeroporto, importo 6,32 milioni, aggiudicata il 29 dicembre 2009 con ribasso del 53,12%.
Gesap: manutenzione straordinaria su impianti elettrici primari e secondari dell’aeroporto “Falcone e Borsellino”, importo 5 milioni, aggiudicata il 22 dicembre 2009 con ribasso del 54,03%.
Autorità portuale di Palermo: consolidamento dei cassoni ad angolo tra la banchina di Riva e il molo trapezoidale del porto commerciale di Termini Imerese, importo 16,11 milioni, aggiudicata il 18 dicembre 2009 con ribasso del 50,41%.
Autorità portuale di Palermo: riqualificazione e avanzamento del molo S. Lucia del porto di Palermo, importo 16,9 milioni, aggiudicata l’11 marzo 2011 con ribasso del 48,92%.
Autorità portuale di Palermo: ripristino statico dei piazzali del porto commerciale e rifacimento degli impianti e arredi del porto di Termini Imerese, importo 9,6 milioni, aggiudicata il 7 ottobre 2011 con ribasso del 52,24%.
Anas: manutenzione straordinaria barriere di sicurezza dal Km 0 al Km 34 della Ss 624 Palermo-Sciacca,
importo 20,6 milioni, aggiudicata il 30 luglio 2010 con ribasso del 47,78%.
Comune di Palermo: valorizzazione degli assi monumentali del centro storico: riqualificazione urbana di Piazza Marina, Piazza Bologni e Piazza della Vittoria, importo 9,39 milioni, aggiudicata il 28 gennaio 2011 con ribasso del 48,01% (dalla risposta fornita si evince che nel 60% del tempo stabilito per la consegna dei lavori è stato eseguito solo il 20% delle opere programmate).
Iacp di Messina: costruzione di 40 alloggi popolari in località Minissale del Comune di Messina, importo 4,9 milioni, aggiudicata il 13 luglio 2011 con ribasso del 46,37% (la risposta fornita conferma il blocco dei
lavori per problemi burocratico-amministrativi).
Provincia regionale di Enna: ammodernamento Sp 18 “Agira-Nicosia”, importo 1,8 milioni, aggiudicata il 12 ottobre 2011 con ribasso del 46,45% (revocata per mancanza di fondi e riassegnata il 2 maggio 2012). Provincia regionale di Trapani: messa in sicurezza della Sp 38 “Mazara del Vallo-Torretta Granitola”, importo 2,5 milioni, aggiudicata il 26 luglio 2011 con ribasso del 49% (aggiudicazione provvisoria il 18
novembre 2011).
15 marzo 2013 LIBERO 24X7 Pagina 1 di 1
Lavori bloccati
L'Ance alla Regione: "Escludere le offerte anomale
anche dai bandi superiori a 5 milioni" L'associazione nazionale costruttori edili lamenta il blocco dei lavori su
10 opere per 92 milioni di euro, aggiudicate con un ribasso superiore al
45 %. A Messina, fermi i lavori per la costruzione di 40 alloggi a
Minissale aggiudicati con un ribasso del 46,37 %
L'Ance Sicilia chiede al governo regionale e all’Ars di adottare una misura urgente per calmierare il
fenomeno dei ribassi eccessivi. Il crescente fenomeno delle aggiudicazioni con ribassi anomali, che in
Sicilia, grazie alla normativa vigente, riguarda prevalentemente opere di importo superiore ai 5 milioni di
euro, quasi sempre conduce all’interruzione dei lavori per impossibilità dell’impresa di fare fronte alle spese,
comportando la necessità di perizie di variante.
Per verificare la situazione, l’Ance Sicilia ha preso in esame 11 opere aggiudicate negli ultimi tre anni con
ribassi superiori al 45%, e ha chiesto ufficialmente alle stazioni appaltanti di fornire notizie di tipo statistico
su questi appalti, in particolare su stati di avanzamento dei lavori, perizie di variante o suppletive ed
eventuali interruzioni sopravvenute. Ciò, avvertiva l’Ance Sicilia, per “intraprendere azioni a difesa della
categoria, in considerazione dei ribassi anomali di aggiudicazione”.
Il risultato dell’indagine è che solo il Comune di Palermo e l’Iacp di Messina hanno risposto fornendo le
informazioni richieste (che confermano ritardi o addirittura blocco dei cantieri); l’Autorità portuale di
Palermo ha scritto che “ai sensi dell’art. 24 comma 3 della legge 241 del 1990 non sono ammissibili istanze
di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato delle Pubbliche amministrazioni”; l’Urp
dell’Anas ha risposto che ha trasmesso la nota all’ufficio protocollo; silenzio invece da tutti gli altri enti.
Dunque, nessuna notizia è stata fornita su 9 delle 11 opere pubbliche.
L’Ance Sicilia, non ottenendo risposte alle reiterate richieste di informazioni, si è rivolta anche al presidente
della Regione e all’assessore regionale alle Infrastrutture. Comunque, dai dati ricevuti e dai silenzi, si può
presumere che siano bloccate 10 opere per un importo complessivo di 92 milioni di euro, aggiudicate fra il
2009 e il 2011 con ribassi anomali superiori al 45% rispetto all’importo a base d’asta.
Il quadro conferma che è necessario arginare il fenomeno dei ribassi anomali anche nelle grandi
infrastrutture. L’Ance Sicilia propone al governo regionale e all’Ars, in attesa di una riforma complessiva del
settore, di emanare una deroga transitoria, con unico articolo, che consenta di applicare in Sicilia la
procedura di esclusione automatica delle offerte anomale anche ai bandi di gara per opere di importo
superiore ai 5 milioni di euro.
L'opera che riguarda l'Iacp di Messina è la costruzione di 40 alloggi popolari a Minissale, importo 4,9
milioni, aggiudicata il 13 luglio 2011 con ribasso del 46,37%. La risposta fornita dall'Iacp conferma il blocco
dei lavori per problemi burocratico-amministrativi.
15 marzo 2013 SICILIA 24 ORE.IT Pagina 1 di 2
Ance Sicilia: ribassi anomali comportano
ritardi e blocco dei lavori
Il direttivo regionale di Ance Sicilia, rilevando che nessuna azione concreta è stata finora posta in
essere per affrontare la grave crisi del settore edile e che il mercato delle nuove opere pubbliche
continua ad essere asfittico, chiede al governo regionale e all’Ars quanto meno di adottare una
misura urgente per calmierare il fenomeno dei ribassi eccessivi.
Il crescente fenomeno delle aggiudicazioni con ribassi anomali, che in Sicilia, grazie alla normativa
vigente, riguarda prevalentemente opere di importo superiore ai 5 milioni di euro, oltre a vanificare
la trasparenza e la sana concorrenza, quasi sempre conduce all’interruzione dei lavori per
impossibilità dell’impresa di fare fronte alle spese, comportando la necessità di perizie di variante.
Per verificare la situazione, l’Ance Sicilia ha preso in esame 11 opere aggiudicate negli ultimi tre
anni con ribassi superiori al 45%, e ha chiesto ufficialmente alle stazioni appaltanti di fornire notizie
di tipo statistico su questi appalti, in particolare su stati di avanzamento dei lavori, perizie di
variante o suppletive ed eventuali interruzioni sopravvenute. Ciò, avvertiva l’Ance Sicilia, per
“intraprendere azioni a difesa della categoria, in considerazione dei ribassi anomali di
aggiudicazione”.
Il risultato dell’indagine è che solo il Comune di Palermo e l’Iacp di Messina hanno risposto
fornendo le informazioni richieste (che confermano ritardi o addirittura blocco dei cantieri);
l’Autorità portuale di Palermo ha scritto che “ai sensi dell’art. 24 comma 3 della legge 241 del 1990
non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato delle
Pubbliche amministrazioni”; l’Urp dell’Anas ha risposto che ha trasmesso la nota all’ufficio
protocollo; silenzio invece da tutti gli altri enti.
Dunque, nessuna notizia è stata fornita su 9 delle 11 opere pubbliche. L’Ance Sicilia, non ottenendo
risposte alle reiterate richieste di informazioni, si è rivolta anche al presidente della Regione e
all’assessore regionale alle Infrastrutture.
Comunque, dai dati ricevuti e dai silenzi, si può presumere che siano bloccate 10 opere per un
importo complessivo di 92 milioni di euro, aggiudicate fra il 2009 e il 2011 con ribassi anomali
superiori al 45% rispetto all’importo a base d’asta.
Il quadro conferma che è necessario arginare il fenomeno dei ribassi anomali anche nelle grandi
infrastrutture. L’Ance Sicilia propone al governo regionale e all’Ars, in attesa di una riforma
complessiva del settore, di emanare una deroga transitoria, con unico articolo, che consenta di
applicare in Sicilia la procedura di esclusione automatica delle offerte anomale anche ai bandi di
gara per opere di importo superiore ai 5 milioni di euro.
15 marzo 2013 SICILIA 24 ORE.IT Pagina 2 di 2
Queste le 11 opere prese in esame.
Gesap: manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici, di condizionamento, idrici e
antincendio dell’aerostazione “Falcone e Borsellino” di Punta Raisi, importo 8,33 milioni,
aggiudicata il 13 ottobre 2009 con ribasso del 47,25%.
Gesap: manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e delle infrastrutture dell’aeroporto,
importo 6,32 milioni, aggiudicata il 29 dicembre 2009 con ribasso del 53,12%.
Gesap: manutenzione straordinaria su impianti elettrici primari e secondari dell’aeroporto “Falcone
e Borsellino”, importo 5 milioni, aggiudicata il 22 dicembre 2009 con ribasso del 54,03%.
Autorità portuale di Palermo: consolidamento dei cassoni ad angolo tra la banchina di Riva e il
molo trapezoidale del porto commerciale di Termini Imerese, importo 16,11 milioni, aggiudicata il
18 dicembre 2009 con ribasso del 50,41%.
Autorità portuale di Palermo: riqualificazione e avanzamento del molo S. Lucia del porto di
Palermo, importo 16,9 milioni, aggiudicata l’11 marzo 2011 con ribasso del 48,92%.
Autorità portuale di Palermo: ripristino statico dei piazzali del porto commerciale e rifacimento
degli impianti e arredi del porto di Termini Imerese, importo 9,6 milioni, aggiudicata il 7 ottobre
2011 con ribasso del 52,24%.
Anas: manutenzione straordinaria barriere di sicurezza dal Km 0 al Km 34 della Ss 624 Palermo-
Sciacca, importo 20,6 milioni, aggiudicata il 30 luglio 2010 con ribasso del 47,78%.
Comune di Palermo: valorizzazione degli assi monumentali del centro storico: riqualificazione
urbana di Piazza Marina, Piazza Bologni e Piazza della Vittoria, importo 9,39 milioni, aggiudicata il
28 gennaio 2011 con ribasso del 48,01% (dalla risposta fornita si evince che nel 60% del tempo
stabilito per la consegna dei lavori è stato eseguito solo il 20% delle opere programmate).
Iacp di Messina: costruzione di 40 alloggi popolari in località Minissale del Comune di Messina,
importo 4,9 milioni, aggiudicata il 13 luglio 2011 con ribasso del 46,37% (la risposta fornita
conferma il blocco dei lavori per problemi burocratico-amministrativi).
Provincia regionale di Enna: ammodernamento Sp 18 “Agira-Nicosia”, importo 1,8 milioni,
aggiudicata il 12 ottobre 2011 con ribasso del 46,45% (revocata per mancanza di fondi e riassegnata
il 2 maggio 2012).
Provincia regionale di Trapani: messa in sicurezza della Sp 38 “Mazara del Vallo-Torretta
Granitola”, importo 2,5 milioni, aggiudicata il 26 luglio 2011 con ribasso del 49% (aggiudicazione
provvisoria il 18 novembre 2011).
15 marzo 2013 IL MATTINO DI SICILIA Pagina 1 di 2
Ance Sicilia: ribassi eccessivi, le opere restano bloccate di Giorgio Livigni
PALERMO – Il direttivo regionale di Ance Sicilia, rilevando che nessuna azione concreta è stata
finora posta in essere per affrontare la grave crisi del settore edile e che il mercato delle nuove
opere pubbliche continua ad essere asfittico, chiede al governo regionale e all’Ars quanto meno di
adottare una misura urgente per calmierare il fenomeno dei ribassi eccessivi. Il crescente
fenomeno delle aggiudicazioni con ribassi anomali, che in Sicilia, grazie alla normativa vigente,
riguarda prevalentemente opere di importo superiore ai 5 milioni di euro, oltre a vanificare la
trasparenza e la sana concorrenza, quasi sempre conduce all’interruzione dei lavori per
impossibilità dell’impresa di fare fronte alle spese, comportando la necessità di perizie di variante.
Per verificare la situazione, l’Ance Sicilia ha preso in esame 11 opere aggiudicate negli ultimi tre
anni con ribassi superiori al 45%, e ha chiesto ufficialmente alle stazioni appaltanti di fornire notizie
di tipo statistico su questi appalti, in particolare su stati di avanzamento dei lavori, perizie di
variante o suppletive ed eventuali interruzioni sopravvenute. Ciò, avvertiva l’Ance Sicilia, per
“intraprendere azioni a difesa della categoria, in considerazione dei ribassi anomali di
aggiudicazione”. Il risultato dell’indagine è che solo il Comune di Palermo e l’Iacp di Messina
hanno risposto fornendo le informazioni richieste (che confermano ritardi o addirittura blocco dei
cantieri); l’Autorità portuale di Palermo ha scritto che “ai sensi dell’art. 24 comma 3 della legge 241
del 1990 non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato
dell’operato delle Pubbliche amministrazioni”; l’Urp dell’Anas ha risposto che ha trasmesso la nota
all’ufficio protocollo; silenzio invece da tutti gli altri enti. Dunque, nessuna notizia è stata fornita su
9 delle 11 opere pubbliche. L’Ance Sicilia, non ottenendo risposte alle reiterate richieste di
informazioni, si è rivolta anche al presidente della Regione e all’assessore regionale
alle Infrastrutture. Comunque, dai dati ricevuti e dai silenzi, si può presumere che siano bloccate
10 opere per un importo complessivo di 92 milioni di euro, aggiudicate fra il 2009 e il 2011 con
ribassi anomali superiori al 45% rispetto all’importo a base d’asta. Il quadro conferma che è
necessario arginare il fenomeno dei ribassi anomali anche nelle grandi infrastrutture. L’Ance Sicilia
propone al governo regionale e all’Ars, in attesa di una riforma complessiva del settore, di
emanare una deroga transitoria, con unico articolo, che consenta di applicare in Sicilia la
procedura di esclusione automatica delle offerte anomale anche ai bandi di gara per opere di
importo superiore ai 5 milioni di euro. Queste le 11 opere prese in esame.
15 marzo 2013 IL MATTINO DI SICILIA Pagina 2 di 2
Queste le opere prese in esame.
Gesap: manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici, di condizionamento, idrici e
antincendio dell’aerostazione “Falcone e Borsellino” di Punta Raisi, importo 8,33 milioni,
aggiudicata il 13 ottobre 2009 con ribasso del 47,25%.
Gesap: manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e delle infrastrutture dell’aeroporto,
importo 6,32 milioni, aggiudicata il 29 dicembre 2009 con ribasso del 53,12%.
Gesap: manutenzione straordinaria su impianti elettrici primari e secondari dell’aeroporto “Falcone
e Borsellino”, importo 5 milioni, aggiudicata il 22 dicembre 2009 con ribasso del 54,03%.
Autorità portuale di Palermo: consolidamento dei cassoni ad angolo tra la banchina di Riva e il
molo trapezoidale del porto commerciale di Termini Imerese, importo 16,11 milioni, aggiudicata il
18 dicembre 2009 con ribasso del 50,41%.
Autorità portuale di Palermo: riqualificazione e avanzamento del molo S. Lucia del porto di
Palermo, importo 16,9 milioni, aggiudicata l’11 marzo 2011 con ribasso del 48,9%.
Autorità portuale di Palermo: ripristino statico dei piazzali del porto commerciale e rifacimento degli
impianti e arredi del porto di Termini Imerese, importo 9,6 milioni, aggiudicata il 7 ottobre 2011 con
ribasso del 52,24%.
Anas: manutenzione straordinaria barriere di sicurezza dal Km 0 al Km 34 della Ss 624 Palermo-
Sciacca, importo 20,6 milioni, aggiudicata il 30 luglio 2010 con ribasso del 47,78%.
Comune di Palermo: valorizzazione degli assi monumentali del centro storico: riqualificazione
urbana di Piazza Marina, Piazza Bologni e Piazza della Vittoria, importo 9,39 milioni, aggiudicata il
28 gennaio 2011 con ribasso del 48,01% (dalla risposta fornita si evince che nel 60% del tempo
stabilito per la consegna dei lavori è stato eseguito solo il 20% delle opere programmate).
Iacp di Messina: costruzione di 40 alloggi popolari in località Minissale del Comune di Messina,
importo 4,9 milioni, aggiudicata il 13 luglio 2011 con ribasso del 46,37% (la risposta fornita
conferma il blocco dei lavori per problemi burocratico-amministrativi).
Provincia regionale di Enna: ammodernamento Sp 18 “Agira-Nicosia”, importo 1,8 milioni,
aggiudicata il 12 ottobre 2011 con ribasso del 46,45% (revocata per mancanza di fondi e
riassegnata il 2 maggio 2012).
Provincia regionale di Trapani: messa in sicurezza della Sp 38 “Mazara del Vallo-Torretta
Granitola”, importo 2,5 milioni, aggiudicata il 26 luglio 2011 con ribasso del 49% (aggiudicazione
provvisoria il 18 novembre 2011).
15 marzo 2013 GIORNALE DI SICILIA Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 LA SICILIA - EN Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 LA SICILIA Pagina 1 di 2
15 marzo 2013 LA SICILIA Pagina 2 di 2
15 marzo 2013 CORRIERE DELLA SERA Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 IL SOLE 24 ORE Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 IL SOLE 24 ORE Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 ITALIA OGGI Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 L'ESPRESSO Pagina 1 di 2
15 marzo 2013 L'ESPRESSO Pagina 2 di 2
15 marzo 2013 LA REPUBBLICA Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 ITALIA OGGI Pagina 1 di 1
15 marzo 2013 GAZZETTA DEL SUD Pagina 1 di 1