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La realtà del Private Equity in Italia:quando investire, quali i mezzi per il successo e quali i nuovi ruoli di questo strumento
La realtà del Private Equity in Italia:quando investire, quali i mezzi per il successo e quali i nuovi ruoli di questo strumento29 e 30 Gennaio 2008 - Milano, Starhotel Ritz
Iscrivendotientro il24 novembrerisparmi200 Euro!!!
Anna GervasoniDirettore Generale Aifi
Giovanni CampoloAmministratore DelegatoPrivate Equity Partners
Roberto Del GiudiceResponsabile Private Equity Monitor -PEM ®
LIUC - Università CarloCattaneo
Stefano MiccinelliSenior Partner Investitori Associati
Elena GoosHead of Blue ChipBorsa Italiana
Michael S. ImmordinoPartnerLatham & Watkins
Umberto PiattelliPartnerWhite & Case LLP
Tancredi MarinoPartnerWhite & Case LLP
Franz SchutzResponsabile Corporate FinanceErnst & Young
Diana SaraceniGeneral Partner 360 Capital Partners
Francesco SironiPartnerBS Private Equity
Raffaele LegnaniAmministratore DelegatoAtlantis Partners
Daniele RaynaudPartnerAshurst
Matteo CarlottiPartner Argos Soditic Italia
Fulvio EgidiTeam Coordinator of LeveragedFinance Small-Mid CapBNP Paribas-BNL CorporateInvestment Banking
Stefano ValerioPartnerD’Urso Munari & GattiStudio Legale
Giovanni CaliaPartnerL.E.K. Consulting
Marco VismaraAmministratore DelegatoCape-Natixis Sgr
Stefano PeronciniFounding & Managing Partner Quantica Sgr
Con la presenza di ben 19 autorevoli e prestigiosi operatori del settore,professionisti di studi legali, accademici ed esponenti di associazioni
Due intense giornate per investitori, operatori del settoree aziende, per comprendere:� quali sono i fattori chiave determinanti il successo
o l’insuccesso di un’operazione di Private Equity tramite4 importanti case study di Venture Capital, Management BuyOut, Expansion e Turnaround
� le motivazioni per cui il Private Equity può essere consideratoun asset class fondamentale
� le opportunità di investimento in Italia, in Europa e nei Paesiemergenti
� le principali aspettative degli investitori nelle operazionidi Private Equity e Venture Capital
Workshop post-convegno
L’utilizzo del LEVERAGED BUYOUTda parte delle imprese:esperienze di successo a confrontoa cura di 3i
31 Gennaio 2008
Un appuntamento dedicato a tutti gli operatori del settore:> Responsabile Investimenti di Sgr, Sim, Sicav> Istituzioni finanziarie attive nel Private Equity> Consulenti finanziari> Analisti finanziari> Studi legali> Studi commerciali
Un’occasione per le aziende> Responsabile Investimenti> Responsabile M&A> Responsabile e Direttore Finanziario > Responsabile Amministrativo> Direttore Generale> Amministratore Delegato
Informazioni e iscrizioni: tel. 02/83847.627 fax 02/83847.262 e-mail: [email protected] www.iir-italy.it
In collaborazione con:
20 Relatori20 interventi7 case study
Gent.ma Dottoressa, Egregio Dottore,
negli ultimi anni anche in Italia si sta diffondendo sempre più il concetto di Private Equity.L’attività d’investimento in capitale di rischio , del resto, contribuiscenotevolmente allo sviluppo del sistema industriale e dell’economia nel suocomplesso, selezionando imprese a rapido tasso di crescita e fornendo loro il capitalenecessario per svilupparsi.
Non tutti però conoscono a fondo questo tipo di strumento e, ancora oggi, molte sonole incertezze e la mancanza d’informazione sul tema e sui vantaggi che se ne possonotrarre, sulle principali caratteristiche di un fondo, su quelle che sono le prospettive disviluppo e le principali differenze di questo strumento in Italia rispetto agli altri Paesi.
In questa prospettiva, Istituto Internazionale di Ricerca organizza “Private EquityConference” l’UNICO appuntamento che vede coinvolti prestigiosi operatori delsettore, banche, associazioni e aziende per condividere la propria esperienza con ipartecipanti. Per citare solo alcuni nomi di realtà che porteranno in aula la propriatestimonianza, sono coinvolti AIFI, Private Equity Monitor - PEM ®, Borsa Italiana,Private Equity Partners, Investitori Associati,Argos Soditic e molti molti altri!!
Si tratta di un’occasione dedicata a operatori, analisti e consulenti finanziari di Sgr, Sim,Sicav; agli Investitori e naturalmente alle aziende, con i seguenti obiettivi:• Definire quali sono le principali aspettative nell’ottica degli investitori nelle Operazioni
di Private Equity e Venture Capital • Confrontare il ruolo del Private Equity in Italia e quindi le recenti prospettive di
sviluppo, rispetto al ruolo del Private Equity nella cultura anglosassone• Condividere, tramite case study di successo, le esperienze di diverse realtà aziendali,
ciascuna in una fase differente del proprio ciclo di vita, che si sono affidate a talestrumento
• Affrontare le principali motivazioni che tutt’oggi tengono vivo ed accesso il dibattito:Private Equity, soggetto virtuoso o locusta?
• Far comprendere il contributo del Private Equity ai percorsi di sviluppo di un’azienda
La invito dunque vivamente a consultare il programma delle due giornate, la qualità deicontenuti e il prestigio dei Relatori che abbiamo l’onore di coinvolgere.
Per qualsiasi ulteriore delucidazione resto a Sua disposizione al numero 02.83847238 enell’attesa d’incontrarLa di persona in convegno, Le porgo i miei più cordiali saluti.
Luisa LombardoConference Manager
10.30 Le regole di ingaggio di un Venture Capital• Un dettaglio sugli aspetti definitori del Venture
Capital • Come presentarsi con successo ad un Venture
Capital • Le regole di ingaggio: il business plan
e le clausole contrattuali • Il Venture Capital Process• Il caso Quantica SGR, ponte tra ricerca
e innovazione Stefano PeronciniFounding & Managing PartnerQuantica Sgr Partner dal 2002 di Quantica SGR S.p.A e Consigliere Delegato delConsiglio di Amministrazione della SGR e Fund Manager, ha seguito inprima persona, fin dalla fondazione della società, l’intero start-up azien-dale. Attualmente ricopre la carica di Consigliere di Amministrazione inrappresentanza del Fondo chiuso “Principia” nelle società Correlec Srl(start-up ICT) e Dialectica Srl (spin-off universitario biotech). Ha matu-rato una solida esperienza professionale nella consulenza aziendalepresso PricewaterhouseCoopers Consulting, dove ha partecipato a pro-getti di Organizzazione, BPR (Business Process Reengineering) e diCRM (Customer Relationship Management) per importanti multinazio-nali italiane ed estere (Fiat Group, Bayer, Edisontel). In seguito è entra-to in Vodafone nel team di Organizzazione dove ha seguito progetti diChange Management e di revisione dei macro processi di business asupporto del Top Management, quindi Senior Consultant pressoCoreconsulting società di consulenza di direzione ed organizzazioneaziendale. Nel 1988 è stato inoltre ideatore e fondatore di JobadvisorSrl, società di e-recruitment e, in qualità di Direttore Responsabileiscritto all’albo dei giornalisti, ha gestito, in particolare, le attività didefinizione degli assetti organizzativi e di controllo interni; l’ organizza-zione delle attività e coordinamento delle risorse dipendenti, la promo-zione e sviluppo del business presso aziende nazionali e multinaziona-li e la comunicazione dell’immagine aziendale.
11.00 Coffee break
11.30 Il Fund raising di un fondo di Private Equity• L’evoluzione del mercato del fund raising
in Italia ed Europa• Come si organizza un fund raising
di successo• Principali terms & conditions di un fondo
di Private Equity• L’ esperienza di fund raising di Investitori
AssociatiStefano MiccinelliSenior PartnerInvestitori AssociatiLaureato In Ingegneria elettronica nel 1982, ha conseguito nel 1986 ilMaster in Business Administration presso l’Insead Business School diFontainbleaud. Inizia la sua carriera come sistemista informatico pres-so l’IBM di Milano, successivamente tra il 1986 e il 1988 ricopre laposizione di Manager di progetto presso McKinsey & Company ediventa partner tra il 1988 e il 1994 presso la Bain & Company. Dal1994 è senior partner nonché co-fondatore e azionista di InvestitoriAssociati.
12.00 Le differenti strutture giuridiche e fiscali alternative per i fondi di investimento che intendono operaresul mercato Italiano• Analisi delle strutture di investimento:
- I fondi chiusi Italiani - I fondi chiusi esteri- Le holding di partecipazioni (Art. 106 e 107
del T.U.B.) - Le holding di partecipazioni straniere
• Analisi del trattamento fiscale dellecomponenti reddituali:- I dividendi- Le Plusvalenze- La deducibilità degli interessi passivi- Alcuni cenni sulle eventuali novità in tema
MARTEDÌ 29 GENNAIO 2008
Chairman:Anna GervasoniDirettore GeneraleAIFIDottore Commercialista e Revisore Contabile presso l’Università CarloCattaneo di Castellanza - LIUC, è Professore Associato di Economia eGestione delle imprese nonché Direttore del Master Universitario inMerchant Banking e Direttore del Centro di Ricerca sul Managementdei Trasporti e delle Infrastrutture. E’ Direttore Generale di AIFI,Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital.
9.00 Registrazione dei partecipanti
9.30 Apertura dei lavori e intervento a cura del Chairman
Cosa significa investire in Private Equitye Venture capital e i motivi per cuiaffidarsi a investimenti in capitale di rischio • Le principali tendenze e peculiarità
del mercato italiano• Le caratteristiche degli operatori• Modelli di governance• Impatto economico e creazione di valore
Private Equity e Venture Capital: quali sono le aspettative, i vantaggi
e i rischi per gli investitori
10.00 Cosa desiderano gli investitori e in quale momento e con quali modalitàaffidarsi al Private Equity• Le differenti modalità di ingresso del Private
Equity a seconda degli obiettivi perseguiti dal venditore e dal compratore:- le nuove fasi di sviluppo dell’azienda- la successione aziendale- il consolidamento della compagine
societaria- lo spin -off di gruppi
• Come selezionare le aziende con la migliorepromessa reddituale in un arco temporale di tre-cinque anni - la logica dei multipli a confronto
con la logica strategica • Creazione di valore e risultati attesi
dagli investitori: - la gestione del portafoglio e creazione
di valore; - i multipli di ingresso e multipli di uscita; - le possibili modalità di disinvestimento
Giovanni CaliaPartnerL.E.K. ConsultingLaureato con lode in Discipline Economiche e Sociali pressol’Università Luigi Bocconi di Milano, è ad oggi partner di L.E.K.Consulting, società internazionale di strategia con diciotto uffici indodici paesi nel mondo, e responsabile dell’ufficio italiano. Ha matura-to oltre diciotto anni di esperienza nel settore della consulenza strate-gica a livello nazionale ed internazionale e lavora con i vertici azienda-li delle più importanti aziende in Italia per indirizzare con successo lescelte strategiche chiave e cogliere pienamente le opportunità di busi-ness. Nel settore del private equity opera con i principali investitori isti-tuzionali, assistendoli nell’affrontare le giuste scelte di investimento enel massimizzare il ritorno atteso. In particolare, negli ultimi anni hacondotto decine di business due diligence e lavorato con la maggiorparte dei fondi di privati equity che operano in Italia. Prima di entrare afar parte di L.E.K. Consulting ha lavorato in PIMS (Profit Impact ofMarket Strategy).
di rapporto fra principi contabiliinternazionali e reddito d’impresa
Umberto PiattelliPartnerWhite & Case LLPUmberto Piattelli è specializzato nel settore del M&A ed in particolaredel Private Equity e del Venture Capital, ove ha maturato una significa-tiva esperienza rappresentando primari operatori nazionali ed esteri. Haassistito numerosi fondi di investimento ed istituzioni finanziarie nellastrutturazione ed esecuzione di operazioni di investimento (lbo, mbo,mbi, auction process, trade sale, asset deal) e di compravendita difunds portfolio (secondary transactions). Segnalato dalla guida “Legal500 Europe, Middle East & Africa” per l’attività svolta e l’ottimo feed-back ricevuto dai clienti assistiti nel settore del Private Equity.
Tancredi MarinoPartnerWhite & Case LLPAvvocato fiscalista e laureato inoltre in Economia e Commercio, ha for-nito consulenza fiscale, nazionale ed internazionale, a banche e istitutifinanziari nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione, finanza struttu-rata, finanziamenti transfrontalieri e private banking ed occasionalmen-te si occupa di contenzioso fiscale. E’ autore di numerosi articoli sulreddito d’impresa, fiscalità finanziaria, territorialità dell’IVA e contenzio-so fiscale. La guida “World Tax 2007” segnala Tancredi Marino comeavvocato fiscalista esperto di fiscalità nazionale ed internazionale nel-l’ambito di operazioni transfrontaliere di M&A.
12.45 Colazione di lavoro
Quali sono le principali opportunità e le recenti prospettive in Italia
delle operazioni di Private Equity e Venture Capital
14.15 Il mercato italiano del PrivateEquity e Venture Capital: recenti tendenzee prospettive• Le caratteristiche del mercato italiano
del Private Equity e Venture Capital• La struttura dell’offerta• Settori, dimensioni e caratteristiche
delle aziende oggetto di investimento• L’andamento dei prezzi negli ultimi anni• Le dinamiche di disinvestimento• Le fonti di raccolta dei capitali• Il confronto tra il mercato italiano e i principali
sistemi europei • Le possibili evoluzioni futureRoberto Del GiudiceResponsabile Private Equity Monitor - PEM ®
LIUC - Università Carlo CattaneoRoberto Del Giudice è Direttore dell’Ufficio Studi dell’AssociazioneItaliana del Private Equity e Venture Capital (AIFI), dove dal 1995 svol-ge attività di ricerca in materia di investimenti istituzionali nel capitaledi rischio. Presso l’Università Carlo Cattaneo - LIUC è responsabile delPrivate Equity Monitor - PEM ®, oltre che professore a contratto per l’in-segnamento di Economia e Gestione delle Imprese e docente al MasterUniversitario in Merchant Banking, come responsabile dell’area diFinanza Strutturata e di Progetto. Nell’ambito della sua attività profes-sionale e accademica ha realizzato diversi studi in materia di finanzad’impresa, private equity e venture capital, partecipando alla realizzazio-ne di numerose pubblicazioni specializzate.
15.00 Le differenze tra l’intervento del Private Equity nella culturaanglosassone e quella europea e i principali ostacoli che frenano la diffusione del Private Equity sul mercato italiano• Venture Capital
- Lo stato del mercato del Venture Capital- Gli ostacoli legali al modello del Venture
Capital- Gli ostacoli culturali al modello del Venture
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Per iscriversi: tel. 02 83847.627
• Leveraged Buy-Outs- Lo stato del mercato del Leveraged Buyout- Lo sviluppo delle strutture anglosassoni- Le opportunità di business
Michael S. ImmordinoPartnerLatham & WatkinsSenior Partner presso gli uffici di Milano e Londra si occupa di corora-te finance, M&A, e general corporate law. Lavora con i dipartimenti cor-porate e finance in Italia trattando nel dettaglio operazioni internaziona-li. Ha una significativa esperienza nel private equity; trattando princi-palmente fondi di aziende, compagnie finanziarie e di LeveragedBuyout. Ha trattato diverse operazioni di start up e venture capital ed èstato riconosciuto da diverse riviste del settore come The Lawyer Hot100, Legal 500 and Who's Who in the City.
15.45 La crisi del mercato bancario e gli effetti sul Private Equity• Enterprise value, in particolare per il mid
market • Leva finanziaria/struttura delle operazioni
di LBO • Multipli e leve finanziarie e confronto
con il passato • Differenza tra Large deal e Mid deal
nel mercato italiano (syndication process)Fulvio EgidiTeam Coordinator of Leveraged Finance Small-Mid CapBNP Paribas-BNL Corporate Investment BankingLaureato in Economia presso l’Università degli Studi di Roma - LaSapienza, è ad oggi Team Coordinator of Leveraged Finance Small-MidCap di BNPParibas-BNL Corporate Investment Banking.Membro delComitato Direttivo del NEIP, ha precedentemente collaborato presso laBanca Nazionale del Lavoro Spa, prima come Senior Analist poi comeResponsabile investimenti ed attività finanziarie trattando operazioni diLBO, Corporate Acquisition, Asset Finance, Real Estate, ShippingFinance.
16.15 Tea Break
16.45 Gli investimenti nei paesiemergenti: una breve riflessione su qualisiano i paesi in cui è più convenienteinvestire effettuando operazioni di PrivateEquity. Focus e differenze in termini di opportunità tra investimenti in Cina ed in India• Investire in paesi “difficili”• I risultati di uno studio Ernst & Young
(le 5 “A” come chiavi di successo):- Allineamento tra strategia e tattica- Alleanze con i diversi stakeholders- Awareness sulle difficoltà e complicazioni
che si andranno ad incontrare- Adattamento alla cultura e alle practice locali- Applicazione dei migliori strumenti
di integrazione• Cina contro India: un falso problemaFranz SchutzResponsabile Corporate Finance ERNST & YOUNGErnst & YoungFranz Schütz, Partner di Ernst & Young Financial-Business Advisors, èdal 2005 a capo del team di Corporate Finance, che raggruppa tutte leattività di M&A, Valutazione e Real Estate per l’Italia. Nel corso della suaattività ha coordinato numerosi progetti di cross-border M&A conPaesi emergenti (Cina, India, Russia). Relatore in numerosi convegni eseminari su tematiche di finanza straordinaria e argomenti legati almondo del Private Equity, Franz Schütz ha inoltre curato la redazione didiversi articoli e studi in materia di corporate finance (processi didismissione, valutazioni aziendali, business planning).
17.15 Chiusura lavori a cura del Chairman
MERCOLEDÌ 30 GENNAIO 2008
Chairman:Stefano ValerioPartnerD’Urso Munari & Gatti Studio LegaleLaureato presso l’Università degli Studi di Milano nel 1992. Socio delloStudio legale d’Urso Munari Gatti, si occupa in particolare di operazio-ni di ammissione a quotazione in borsa di società, dell’assistenza disocietà e fondi di investimento in operazioni di private equity e di ope-razioni straordinarie. E’ stato collaboratore dell’Istituto di diritto com-merciale ed industriale della Facoltà di Giurisprudenza dell’UniversitàStatale di Milano e della Facoltà di Giurisprudenza dell’Universitàdell’Insubria (Como) ed autore di alcuni articoli e pubblicazioni su rivi-ste giuridiche (Giurisprudenza Commerciale e Il Corriere Giuridico),nonché di vari contributi redazionali. E’ co-autore del libro “Tecniche diPrivate Equity”.
9.15 Riapertura dei lavori a cura del Chairman
Le principali motivazioni per cui il Private Equity può essere considerato
un asset class importante per l’economia mondiale
e quali le conferme e le diffidenze in merito
9.30 Quali i principali motivi per cui il Private Equity viene criticato e definitocome soggetto virtuoso o locusta• Il Private Equity in un contesto di eccesso
di liquidità• Le ripercussioni del “credit crunch”
sull’attività tradizionale • Le tecniche di valutazione (l’approccio
integralista al corporate finance)• Fine dell’approccio opportunistico• Il caso “Wire Industries”Giovanni CampoloAmministratore delegato Private Equity Partners Laureato con lode in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Romaha iniziato la sua carriera nel 1985 presso la Chase Manhattan Bank(oggi JP Morgan Chase) di Milano e Londra. Nel 1988, è stato fonda-tore e Direttore della Chase Gemina Italia S.p.A una delle prime socie-tà operanti nel settore del Privare Equity. Dal 1998 è AmministratoreDelegato e socio Fondatore della Private Equity Partners SGR S.p.A.
10.15 Il contributo del Private Equity ai percorsi di sviluppo di un’azienda• La domanda chiave: locuste
o motori per lo sviluppo?• Qualche interessante statistica su cui
riflettere• Quali le metodologie per creare valore:
il tridente EBITDA-multiplo-deleverage• I driver del valore: immagine e credibilità -
supporto tecnico e manageriale - networking• Qualche caso esemplificativoMatteo CarlottiPartnerArgos SoditicLaureato in Economia aziendale all’Università di Venezia - Ca’ Foscari,è stato Investment Manager in Chase Capital Partner Italia SpA, giàChase Gemina Italia SpA. Dal 1997 è partner del network Argos Soditic,per il quale siede nel comitato di investimento europeo, oltre che esse-re Presidente di Argos Soditic Italia SpA. Responsabile del gruppo dilavoro sul private equity e venture capital costituito nell’ambito dellaCommissione AIAF sull’analisi fondamentale. Autore di diverse pubbli-cazioni in materia di private equity, è docente ai corsi EVCA e AIAF diformazione per investitori istituzionali nel capitale di rischio.
11.00 Coffee break
11.00 Il “growth buy-out” per la PMI,strumento di crescita e di gestione del passaggio generazionale”• Cosa si intende in Cape per "growth buy out"• Perchè considerare l'ingresso di un fondo nei
momenti di passaggio generazionale• Il vantaggio dell'utilizzo (limitato) della leva
finanziaria, per il fondo e per l'imprenditoreche vende
• Il dilemma tra Management Buy Out eManagement Buy In
• La sfida per l'imprenditore e la sua famiglia,dopo l'ingresso di un fondo
• I percorsi di crescita che si possono innestarecon un fondo
• Alcuni casiMarco VismaraAmministratore Delegato - CEOCape-Natixis SgrHa iniziato a lavorare in Cape nel febbraio 2002 come DirettoreGenerale. Precedentemente ha svolto le funzioni di Direttore Generaledi Antfactory Italia (società di investimento nel settore delle tecnologie),Vice-President di Monitor Company (società di consulenza strategicaper grandi imprese e fondi di private equity), senior analyst per ArcaMerchant (Merchant Bank delle Banche Popolari del Nord-Est) e nelGruppo Montedison. Da quando ha iniziato a lavorare per Cape, haassunto un ruolo manageriale di gestione della società ed è stato inte-gralmente coinvolto nel processo di investimento. E’ DottoreCommercialista e si è laureato con lode in Economia Aziendale pressol’Università Bocconi di Milano.
Un focus sui fattori critici determinanti il successo o l’insuccesso delle diverse
operazioni di Private Equity
11.45 Il ruolo e gli step del venturecapital nelle start up che operano in settori innovativi: il successo del gruppo Mutui On line• La business idea: innovazione di settore
o incrementale?• Le potenzialità del mercato: come creare
un business globale e non di nicchia• La valutazione delle capacità degli
imprenditori e/o dei ricercatori: le caratteristiche, la determinazione e le competenze del management team
• Il ruolo del Venture capital nella ridefinizionedel business plan- gli obiettivi- i risultati- gli steps intermedi nella creazione del valore
di impresa • La relazione tra le finalità del Venture Capital
e gli obiettivi dell’imprenditore: - come la partecipazione di minoranza può
costituire un supporto non solo finanziario al sostegno del business e della creazione del valore di impresa
• Le strategie di way out: - le metodologie di valutazione delle proposte
di acquisto- la scelta del momento più opportuno
per affrontare la quotazione in Borsa- la scelta del momento di uscita dall’azienda
Diana SaraceniGeneral Partner360 Capital PartnersCo-fondatrice e Partner di 360 Capital Partners, è parte del team dal 2001ed ha seguito diverse operazioni tra le quali CO.Import (IT), Mutuionline(IT), Euroffice (UK), Radiance (US), Nanomuscle (US) ed ElectroPS (IT).Prima di entrare nel settore del Venture Capital, Diana è stata SeniorAdvisor presso la banca d’investimento Lazard all’interno del“Technology team”, dove si è principalmente occupata di operazioni di
- fax 02 83847.262 - [email protected] - Visita
M&A e IPO. Prima di entrare in Lazard, Diana ha lavorato diversi annicome consulente strategico in A.T.Kearney a Milano e a Londra. Ha fatto/èparte di diversi comitati di selezione nazionali ed internazionali. Diana èlaureata in Ingegneria ed ha conseguito un MBA presso la LUISS a Roma.
12.15 MBO e MBI: cosa è necessario per definire operazioni ed interventi di successo• La documentazione legale nelle operazioni
di MBO e MBI con particolare riferimento agli accordi con i managers
• I documenti legali nella fase iniziale: la duediligence e la lettera o proposta d’intenti
• L’acquisto della partecipazione: brevi cennisulle ultime tendenze nelle garanzie e nei meccanismi di protezione
• Gli accordi con i managers: il co-investimento, l’incentivazione, la stockoption plan e i meccanismi di condivisionedel rischio
Stefano ValerioPartnerD’Urso Munari & Gatti Studio Legale
13.00 Colazione di lavoro
14.00 L’expansion: un caso di insuccesso - Cosa può andare storto in un’operazione di Private Equity e conquale impatto sull’azienda partecipata• Che cosa significa “insuccesso” nel private
equity• Analisi di uno specifico caso
di insuccesso di expansion capital: - gli errori dell’operatore di private equity- le colpe dell’imprenditore- gli sbagli del management
• Gli impatti (anche positivi) sulla societàpartecipata
• La soluzione del problema e le “lessonslearned”
Francesco SironiPartnerBS Private Equity S.p.A. Laureato in Economia e Commercio all’Università Bocconi, si è unito aBS Private Equity nel 1995 come investment manager, dopo aver lavo-rato nella divisione M&A di Morgan Stanley, ed è diventato partner nel1999. In BS Private Equity ha gestito l’acquisizione e il disinvestimen-to di Colombo Gas, Invesmart e Axioma oltre all’acquisizione di Filodiretto, Giovanni Bozzetto e Motovario, di cui è membro dei rispettiviConsigli di Amministrazione. E’ anche membro dei consigli di ammini-strazione di Mediacontech e 4G. E’ inoltre responsabile dei rapporti congli investitori.
14.45 Le operazioni di Turnaroundrealizzate da Atlantis Partners: i casiCantieri Riva, Vincenza Calcio e Gio Style• Il mercato italiano delle “Situazioni Speciali”• Le strategie e le politiche
di investimento dei fondi di private equity specializzati
• Gli interventi di Private Equity in Cantieri Riva,Vincenza Calcio e Gio Style
Raffaele LegnaniAmministratore delegatoAtlantis PartnersAmministratore Delegato e co-fondatore di Atlantis, fondo di privateequity dedicato ad investimenti in operazioni di turnaround e rilancio.Precedentemente ha lavorato in fondi di private equity americani einglesi dedicati alle Special Situations. Tra le numerose operazioni disuccesso portate a termine si ricordano la Cantieri Riva (di cui ha rico-perto il ruolo di AD) e il Vicenza Calcio. Raffaele, laureato con lode inEconomia e Commercio all’Università Bocconi di Milano, ha iniziato lasua carriera negli uffici di Londra della Goldman Sachs.
15.30 Le valutazioni strategiche nel processo di definizione del corrispettivo di compravendita.Analisi legale relativamente a:• Le procedure d’asta• La trattativa privata• Il prezzo “one shot”• Il prezzo parzialmente differito• I meccanismi di aggiustamento prezzo• Il prezzo e obblighi di indennizzo• Escrow agreement a garanzia degli obblighi
di indennizzoDaniele RaynaudPartnerAshurstRicopre il ruolo di head della sede di Milano ed è membro del Board diAshurst. Laureato in giurisprudenza cum laude presso l’Universitàdegli Studi di Milano nel 1982, ricopre la carica fin dal 1986. Espertoin M&A, private equity, diritto assicurativo e dei mercati finanziari e inreal estate, è coautore di due monografie sulle società in accomanditaper azioni e sulle società a responsabilità limitata.
16.15 Tea Break
16.45 La fase del disinvestimento ed il ruolo della Borsa Italiananell’attività di Private Equity• Strategie di uscita dall’investimento attraverso
il processo di quotazione• Le opportunità di collocamento offerte
dai mercati di Borsa Italiana• Le peculiarità delle società venture backed
nell’ambito del processo di quotazione• La raccolta di capitale e la valorizzazione
delle investment companies in BorsaElena GoosHead of Blue ChipBorsa Italiana S.p.A.Responsabile del Segmento Blue Chip di Borsa Italiana dal 2005, inprecedenza, sempre per Borsa Italiana, ha gestito le relazioni con gliinvestitori istituzionali. Dal 1996 al 2002 ha lavorato per la McKinsey &Company come Asset Management Specialist Consultant nelle sedi diMilano e Londra. Ha ottenuto il diploma di Master alla MIB School ofManagement di Trieste. Docente alla MIB School of Management e allaESCP-EAP European School of Management di Torino.
17.30 Chiusura lavori a cura del Chairman
31 GENNAIO 2008
Durante il workshop verrà affrontato il tema del Leveraged Buyout da un punto di vista
pratico e operativo tramite l’esposizionedettagliata di diversi casi, esempi concreti ed operazioni di LBO di successo effettuati
da 3i, secondo il seguente programma:
• Che cos'è un Leveraged Buyout • Come valutare l'opportunità di un Leveraged
Buyout• Il candidato ideale• Come creare valore mediante un Leveraged
Buyout• Alcuni esempi di Leveraged Buyout
di successo effettuati da 3i - Seves/Vetroarredo- Giochi Preziosi
Marco FumagalliPartner e Amministratore Delegato3iIn 3i dal 1996, Marco ha lavorato sia presso gli uffici di Londra chequelli di Milano fino a diventare nel 2005 Partner e AmministratoreDelegato di 3i in Italia. Ha diretto operazioni di buyout tra le qualiGiochi Preziosi, Azelis, Newron, Novuspharma, Biosearch, andDatamat. Laureato in Economia Aziendale press l'Università Bocconi diMilano e abilitato all'esercizio della professione di DottoreCommercialista, prima di arrivare in 3i, Fumagalli ha lavorato pressoKPMG. Attualmente fa parte del Consiglio di Amministrazione di GiochiPreziosi ed è membro del Consiglio Direttivo di AIFI .
Orario Workshop:9.00 Registrazione dei Partecipanti9.30 Inizio dei lavori11.00 Coffee break11.30 Riapertura dei lavori13.00 Chiusura dei lavori
L’utilizzo delLEVERAGED BUYOUT
da parte delleimprese: esperienze
di successo a confronto
Workshop post-convegno
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SCHEDA DI ISCRIZIONE
L’eventuale disdetta di partecipazione al convegno dovrà essere comunicata in forma scritta all’IstitutoInternazionale di Ricerca entro e non oltre il 10° giorno lavorativo precedente la data d’iniziodell’evento. Trascorso tale termine, sarà inevitabile l’addebito dell’intera quota d’iscrizione. Saremocomunque lieti di accettare un Suo collega in sostituzione purché il nominativo venga comunicato viafax almeno un giorno prima della data dell’evento.
Telefono: 02.83.847.627
Fax: 02.83.847.262
E-mail: [email protected]
Web: www.iir-italy.it
Posta: Istituto Internazionale di Ricerca S.r.l.Via Forcella, 3 - 20144 Milano
La quota di iscrizione comprende la documentazione, la colazione e i coffee break. Per circostanzeimprevedibili, IIR si riserva il diritto di modificare senza preavviso il programma e le modalità didattiche,e/o cambiare i relatori e i docenti TUTELA DATI PERSONALI - INFORMATIVA
Si informa il Partecipante ai sensi del D. Lgs. 196/03; (1) che i propri dati personali riportati sulla schedadi iscrizione (“Dati”) saranno trattati in forma automatizzata dall’Istituto Internazionale di Ricerca (I.I.R.)per l’adempimento di ogni onere relativo alla Sua partecipazione alla conferenza, per finalità statistiche eper l’invio di materiale promozionale di I.I.R. I dati raccolti potranno essere comunicati ai partner di I.I.R.e a società del medesimo Gruppo, nell’ambito delle loro attività di comunicazione promozionale; (2) ilconferimento dei Dati è facoltativo: in mancanza, tuttavia, non sarà possibile dar corso al servizio. In rela-zione ai Dati, il Partecipante ha diritto di opporsi al trattamento sopra previsto. Titolare e Responsabile delTrattamento è l’Istituto Internazionale di Ricerca, via Forcella 3, Milano nei cui confronti il Partecipantepotrà esercitare i diritti di cui al D. Lgs. 196/03 (accesso, correzione, cancellazione, opposizione al tratta-mento, indicazione delle finalità del trattamento).
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5 MODI PER ISCRIVERSI
STARHOTEL RITZVIA SPALLANZANI, 40 (MM1-Lima o P.ta Venezia) 20129 MILANOTEL. 02.2055 Ai partecipanti saranno riservate particolari tariffe per il pernottamento
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EVENTO COMPLETO: 29, 30 e 31 Gennaio 2008 Cod. D 3519 CW
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SOLO CONVEGNO: 29 e 30 Gennaio 2008 Cod. D 3519 C
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