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La ricerca di INDIRE:
percorsi sperimentali e proposte alle scuole
Istituto Nazionale per l’Innovazione e la Ricerca
Educativa, Firenze
Fuori dall’Italia una scuola è definita piccola in relazione al numero dei suoi studenti:
- Harber, 1996: scuole primarie con meno di 70 alunni e secondarie (11-16) con meno di 400
- Spielhofer, O’Donnell, Benton, Shagen & Shagen (2002): “obviously small” con 20 studenti e “obviously large” con 2000 studenti
- Arnold, 1994: in Inghilterra 90 studenti per le primarie, 200 per le secondarie.
- Hargreaves (2009): sempre in Inghilterra, primarie con meno di 100 e secondarie con meno di 600-900.
Identità delle piccole scuole?
In Italia:
- Non abbiamo una normativa specifica- Iniziative legislative solo di riflesso: (Legge 221/2012
Misure urgenti per la crescita del paese, Articolo 11, Comma 3: istituzione dei Centri Scolastici Digitali)
- Non esiste un’anagrafe ufficiale dedicata- La ricerca in Italia è ancora alla ricerca di una definizione
Identità delle piccole scuole?
1.346 scuole
880.000 studenti46.000 classi
1.867 pluriclassi
200 scuole nelle isole
3.500 comuni montani
Le piccole scuole in Italia
Dati MIUR, 2014
Gli studenti nelle pluriclassi sono 8.301 (di cui 8.265 nei comuni montani e 36 nelle isole)
Le pluriclassi sono 647 (di cui 644 nei comuni montani e 3 nelle isole)
Il numero medio di alunni per pluriclasse è di 12,89.
Distribuzione degli studenti
Scuole in montagna e isole=1385.Piccole scuole = 404; Piccole scuole con pluriclassi = 195.
Totale pluriclassi = 647 (a.s 2015/16)
Distribuzione della pluriclasse
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
AB
RU
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30
44
8984
50
15
52
3
2935
32
62
45
9
37
10
18
Pluriclassi nei comuni montani = 644
Campione: scuole montane e delle piccole isole con numero di studenti inferiore a 500
1
1
1
Pluriclassi nei comuni isolani = 3
FAVIGNANA ELBA PONZA
Dati MIUR as 2014/15 N.B. alcuni comuni sono inseriti sia fra i comuni montani che fra quelli isolani
Le scuole di montagna Anno scolastico 1941/42
“La scuola non dovrebbe mancare in nessuna sede”
5 indicazioni sulla scuola di montagna:1. Non permettere la soppressione
delle scuole di montagna per evitare lo spopolamento dei luoghi
2. L’insegnamento nella pluriclasse non è più considerato un assurdo
3. La riqualificazione edilizia delle scuole dovrebbe iniziare dalla periferia verso il centro
4. Dare supporto economico al maestro di montagna
5. Individuare progressioni di carriera.
Rivista “I diritti della Scuola”
Lettera al Ministro dell’Educazione
(Bottai)
Gennaio 7°/XX° Nr 40588
Legge 107/2015 - “La buona scuola”
Linee guida per le scuole poste nelle aree interne
3 azioni: • il mantenimento dei plessi è condizionato
al piano per miglioramento della didattica che deve prevedere un uso intensivo degli spazi della scuola anche in orario pomeridiano
• Accorpamento dei plessi in “nuove scuole per il territorio” con spazi progettati secondo una chiara strategia pedagogica e con impostazione che valorizzi identità territoriale
• Riqualificazione degli edifici esistenti per metterli in sicurezza
Dall’analisi del contesto delle piccole scuole emergono 4 aspetti problematici (secondo il seguente ordine di priorità):
• Infrastrutture
• Organizzazione della scuola
• Formazione Insegnanti
• Didattica
Status questionis• Promuovere una scuola a misura di pluriclasse che ne valorizzi le peculiarità
• Tipologie e modalità di organizzazione della Pluriclasse
• Teorie del curricolo
• Individualizzazione e socialità
• Personalizzazione e Aspetti organizzativi e didattici
• Progettare in rete: creare reti tra scuola e territorio e fra scuole vicine e lontane: la comunità comincia dalla classe, i nodi della rete costituiscono una comunità educante;
• Riorganizzare il tempo del fare scuola;I tempi della scuola possono modularsi secondo esigenze che crescono a prescindere dai tempi tradizionali, per sperimentare forme di comunicazione e interattività supportata dalle tecnologie;
• Condividere e sperimentare modelli didattici che rispondano alle mutate esigenze di uso del tempo e dello spazio del fare scuola di qualità;
• Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare e per superare l’isolamento geografico;
• Utilizzare il territorio come laboratorio, risorsa di contenuti didattici e spazio per l’apprendimento; la scuola diventa un luogo educativo integrato al territorio;
• diffusione di progetti tematici (20% del curricolo locale)
• Ripensare i rapporti tra enti locali e nazionali, creando sinergie fra le scuole e le istituzioni;
• Investire sul “capitale umano”, valorizzando attraverso opportunità formative e progetti di rete la professionalità del docente che è chiamato a rispondere a situazioni sfidanti.
Temi chiave
Rural schools, small schools, non gradedness
From multigraded to mixed-agedclasses
Cybercells, technologicalsetting
Elementi ricorrenti
Documentation, portfolios, learning settings
Group work, collaborative learning setting, peer learning, peer evaluation
Recruitmentsand training
Barker 1986; Thompson, Bakken & Clark, 2001; Hassel & Dean, 2015)
Smit, Angeli, 2015; Smith & Humpert, 2012
Hill,Kettlewell & Salt 2014;
Finegan, 2001; Hargraves 2001; Orsi, 2015;
Nelson Pavan, Anderson, 1993; Miller, 1991
Benveniste & McEwan, 2000; Hoffmann, 2002; Grau & Whitebread, 2012
Miller, 1991; NorthwestRegionalEducational Laboratory, 2003
For teachers and students
Schools and localinstitutionstogether for a unique educationgoal
● Definizione caratteristiche originali delle Piccole Scuole italiane
confronto europeo e internazionale; contestualizzazione geografica;
● Modelli di gestione attività didattiche a distanza e innovative per pluriclassi;
● Produzione di Linee guida relative ai due modelli di “Didattica a distanza”;
● Descrizioni di buone pratiche per la trasformazione di una scuola in Punto di riferimento per la comunità.
Azione di ricerca
Studio preliminare della realtà
italiana e della letteratura di
settore
Selezione delle reti di
piccole scuole più virtuose
La più imponente ricognizione comparativa su performance di alunni
di pluriclassi (Nelson Pavan e Anderson 1993)
Individuazione di una serie di principi fondanti le scuole con pluriclassi
(Nongradedness): obiettivi della scuola,
organizzazione, curriculum, instruction, materiali e valutazione
Studio comparativo delle politiche educative su
paesi europei ed extraeuropei
Rilevamento di ulteriori dimensioni: la
professionalità del docente, le tecnologie
scolastiche e le reti come assetto
organizzativo ideale per rompere l’isolamento delle piccole scuole
Le dimensioni individuate delineano la struttura portante della batteria di questionari, che si declina
in item differenziati in funzione dell’oggetto di indagine e dei soggetti interpellati
Disegno della ricerca
Questionario CONTESTO
Questionario DOCENTI
Questionario RETI
Osservazione in classe
Questionario/Focus Group
Studenti e Famiglie
Fase attuale Prossimi step
Strumenti e fasi
Questionario di Contesto
• Presenza di pluriclassi
• Dotazioni tecnologiche
• Uso di tecnologie nella didattica
• Numerosità studenti e docenti coinvolti in attività a distanza
ANAGRAFICA SCUOLA
• Tipologia connettività internet
• Apparati attivi
• Infrastruttura
• Supporto tecnico
• Assistenza
• Dispositivi e periferiche in dotazione
TECNOLOGIA
• Uso di piattaforme, strumenti e software nelle attività didattiche
• Uso di piattaforme nelle attività amministrativo gestionali
• Pacchetti software residenti
AMBIENTI DI COLLABORAZIO
NE
Questionario per Docenti
• Tipologia di servizio svolta dall’insegnante
• Significato attribuito alla piccola scuola e alla propria azione all’interno della stessa
PROFESSIONALITÀ DOCENTE
• Qualità percepita dal docente dei percorsi formativi seguiti da neoimmesso in ruolo e di formazione in servizio, con approfondimenti sul gradimento e possibili margini di loro miglioramento
FORMAZIONE/ AGGIORNAMENTO
DEL DOCENTE
DIDATTICA NELLA PICCOLA SCUOLA
• Interazione all’interno della rete delle piccole scuole
• Le modalità di interazione (con o senza tecnologie)
• I contatti del docente con le organizzazioni territoriali
RETE E ATTIVITÀ DI NETWORKING
• Percezione delle pluriclassi, come opportunità o difficoltà
• Ricaduta che tale conformazione del gruppo classe ha sugli studenti
RIFLESSIONE SULLA GESTIONE
DI UNA PLURICLASSE
Questionario Rete
• Caratteristiche strutturali
• Stadio di sviluppo
• Attività promosse
• Punti di forza e debolezza
LA RETE DI PICCOLE SCUOLE
• Soggetti con cui collabora
• Forme di supporto
• Tipologie di attività
LA RETE IN RELAZIONE
CON L’ESTERNO
• Attività didattiche specifiche a cui partecipa la scuola
• Servizi al territorio specifici a cui partecipa la scuola
• Impatto delle attività della rete sulla scuola
LA PICCOLA SCUOLA NELLA
RETE
5 reti come capofila della Rete nazionale
“Scuole in rete”LIGURIA
“In rete con lo SBILF”FRIULI
“Centri Scolastici Digitali”
TOSCANA
“Scuole Costiera Amalfitana”
CAMPANIA
Marinando (MARettimo IN Ambiente di appreNDimento Online)
EGADI (SICILIA)
IL MANIFESTO
Gruppo di lavoro
Giusy Cannella, Stefania Chipa, Maeca Garzia, Tania Iommi, Jose Mangione, Michelle Pieri, Manuela Repetto, Lapo Rossi, Francesco Vettori.
Sono di supporto: Leonardo Tosi e Pino Moscato per la formazione sui modelli didattici.
…e adesso cominciamo insieme
http://innovazione.indire.it/piccolescuole/https://www.facebook.com/piccole.scuole.crescono