3
LA STRADA DELLE DOLOMITI Dal 2009, le Dolomiti fanno parte del Patrimonio mondiale dell’umanità: 18 cime alte più di 3.000 m sono state incluse nella lista dell’UNESCO per la loro singolare bellezza. Si tratta indubbiamente di uno dei più bei paesaggi montuosi del pianeta e di una delle strade panoramiche più spettacolari delle Alpi. In età rinascimentale, la strada delle Dolomiti era già la rotta commerciale per eccellenza tra Venezia e Monaco. Oggi, il percorso è un tracciato eccezionale, con caratteristiche tecniche che ne fanno il campo da gioco preferito di tutti i motociclisti d’Europa e degli appassionati di guida, certi di trovare fra queste valli una serie di emozioni e sensazioni d’eccezione! PRESENTATO DA ViaMichelin Mappe & Percorsi

LA STRADA DELLE DOLOMITI · Marmolada, Canazei è il punto di partenza per escursioni e impegnative scalate fra i monti della Marmolada. Il paese possiede due chiese, di cui una con

  • Upload
    buidiep

  • View
    215

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

LA STRADA DELLE DOLOMITI

Dal 2009, le Dolomiti fanno parte del Patrimonio mondiale dell’umanità: 18 cime alte più di 3.000 m sono state incluse nella lista dell’UNESCO per laloro singolare bellezza. Si tratta indubbiamente di uno dei più bei paesaggi montuosi del pianeta e di una delle strade panoramiche più spettacolari delle

Alpi.

In età rinascimentale, la strada delle

Dolomiti era già la rotta

commerciale per eccellenza tra

Venezia e Monaco. Oggi, ilpercorso è un tracciato eccezionale,

con caratteristiche tecniche che ne

fanno il campo da gioco preferito di

tutti i motociclisti d’Europa e degli

appassionati di guida, certi di

trovare fra queste valli una serie di

emozioni e sensazioni d’eccezione!

PRESENTATO DA

ViaMichelin Mappe & Percorsi

Bolzano/Bozen

Situata in fondo ad una conca dai pendii coperti di vigneti e frutteti, Bolzano conserva tracce visibili del suo lungo passato austriaco. Italiana solo dal1919, la capitale dell’Alto Adige, nota per la mitezza del suo clima, ha conservato uno spiccato carattere teutonico, percepibile non solo nella lingua, maanche nel cibo e nell’architettura. Il centro cittadino si estende da piazza Walther a via dei Portici (Laubengasse), costeggiata da belle case. Questa cittàfiorente e vivace offre una piacevole occasione per una sosta, prima di partire alla scoperta delle montagne. Il Duomo in arenaria rosa, dal tetto in tegole policrome verniciate, è il risultato di fasi di costruzione successive, con tracce di era paleocristiana (V­VIsec.), carolingia (VIII­IX sec.), romanica (fine XII sec.) e gotica (XIII sec.). Nel campanile (1501­1519), alto 62 m, si aprono finestre in stile tardo­gotico.Sul fianco nord, la “porticina del vino”, dalla delicata decorazione in foglie di vite, è una testimonianza del privilegio della vendita del vino di cuibeneficiava la chiesa. All’interno, resti di affreschi dei secoli XIV e XV e una pregevole cattedra scolpita in arenaria, in stile tardo­gotico (1514).

Uscite da Bolzano in direzione est, dalla S 241.

Gola della Val d’Ega/EggentalLa strada si inoltra nella Gola della Val d’Ega (Eggental), stretto canalone di arenaria rosa difeso dal castello di Cornedo. Dopo 20 km, si attraversaNova Levante/Welschnofen; dominato dal Catinaccio, questo borgo riconoscibile dal caratteristico campanile a bulbo si estende al di sopra di untorrente.

Proseguite sulla S 241 per 6 km.

Lago di Carezza/ KarerseeLungo la strada, a destra. Parcheggio a pagamento. Questo laghetto dalle acque trasparenti, con splendidi riflessi turchesi, è incastonato in una scura distesa di conifere ed è dominato sullo sfondo daimassicci del Latemar e del Catinaccio. Un incantevole scenario naturale, che era una delle destinazioni preferite dell’imperatrice Sissi durante le sueescursioni in Alto Adige.

Proseguite sulla S 241 per 3 km.

Passo di Costalunga/KarerpassChiamato anche passo di Carezza (1.752 m d’altezza), offre una splendida vista sul Catinaccio da un lato e sul Latemar, dall’altro.

Val di FassaSuperato il passo, si entra in Val di Fassa per arrivare, dopo 8,5 km, a Vigo di Fassa. La località, situata in splendida posizione, è un centro alpinistico euna base di escursioni nel massiccio del Catinaccio (funivia).

Canazei12 km a nord­est di Vigo di Fassa, seguendo la S 48. Situata nel cuore del massiccio, tra il Catinaccio, le torri di Vaiolet, il massiccio di Sella e laMarmolada, Canazei è il punto di partenza per escursioni e impegnative scalate fra i monti della Marmolada. Il paese possiede due chiese, di cui unacon tetto a tegole colorate e l’altra con tetto in assito e campanile a bulbo, sulla cui facciata è dipinto un San Cristoforo.

Proseguite sulla S 48, dir. Cortina d’Ampezzo (a 60 km).

I passi della S 48

A 13 km a nord­est di Canazei, seguendo la S 48. La strada che si inerpica verso il Passo Pordoi è sinuosa e scoscesa: con i suoi 2.239 m di altezza,il Pordoi è infatti il passo più alto della strada delle Dolomiti. Se siete alla guida di una Giulia concambio automatico a otto rapporti, è davvero il momento di posizionare il selettore in modalità“Dynamic”. Inoltre, la presenza su tutti i motori della gamma di un turbocompressore attivo anche aibassi regimi, per rafforzare la coppia, vi garantirà una guida sempre fluida, anche in caso diimprovvisi rallentamenti. L’arrivo al passo è impressionante: il sito forma infatti uno scenarioimpressionante e desertico, dominato da enormi blocchi di roccia con scarpate vertiginose. Il passo èuno dei passaggi obbligati del Giro d’Italia.

Scoprite tutti i ristoranti del percorso >

Superato il passo, la strada che scende verso Arabba è il percorso ideale per gli appassionati diguida, con molte curve a gomito. Preparatevi a vivere intense emozioni al volante della vostra Giulia,particolarmente dinamica su strada sinuosa, grazie ad una trazione posteriore molto equilibrata eaffidabile, ma anche molto agile. La Giulia tiene magnificamente la strada in curva, con un avantreno preciso, nonché uno sterzo leggero e soprattuttomolto diretto, che procura un autentico piacere di guida.

In seguito, attraversate il passo di Falzarego (2.117 m di altezza), molto frequentato dai turisti per il museo dedicato alla Prima Guerra mondiale e glistorici campi di battaglia. Avvicinandosi a Cortina d’Ampezzo, la strada diventa sempre più bella, passando per le Tofane e accanto al paesaggio arido del massiccio delleCinque Torri, cui si sarebbe ispirato lo scrittore britannico Tolkien per Il Signore degli Anelli.

Cortina d’AmpezzoA 17 km ad est del Passo di Falzarego, seguendo la S 48. Situato in splendida posizione nel cuore del massiccio, a 1.210 m di altezza, il capoluogo delle Dolomiti è un’elegante località di vacanza raccolta nellacomba di Ampezzo, frequentatissima sia in inverno che in estate, e particolarmente ben attrezzata. Per uno shopping di articoli delle più prestigiosefirme della moda, recatevi in corso Italia, su cui si affacciano le vetrine dei più grandi brand del lusso. Alcune escursioni in partenza da Cortina permettono di ammirare al meglio il maestoso scenario montuoso circostante. Varie funivie, alcune delle qualiaccessibili a piedi dal centro città, permettono di raggiungere le vette dei dintorni: Tondi di Faloria, Tofana di Forcella Staunies a 2.935 m e Tofana diMezzo a 3.243 m.

Ancora qualche ora di emozionante guida in alta montagna? Seguite questi due percorsi, che vi daranno sensazioni indimenticabili: verso il massicciodella Marmolada e la Val Gardena.

Tornate a Canazei e imboccate a sinistra la strada S 641.

Passo Pordoi

Verso il massiccio della Marmolada

Se amate i panorami d’eccezione, la strada S 641 vi offrirà splendidi scorci sulla Marmolada e il suo ghiacciaio. All’uscita di una lunga galleria, appare il

lago di Fedaia dominato dal massiccio della Marmolada. Poco dopo, da Malga Ciapela, una funivia consente di raggiungere, a quota 3.265 m, un

belvedere da cui si gode uno dei più bei panorami sulle montagne di Cortina (Tofane, Cristallo), sui pan di zucchero del Sasso Lungo, sull’immenso

massiccio tabulare del Sella e, sull’estremo sfondo, sulle cime delle Alpi austriache fino al Grossglockner.

Tornate su Canazei (25 km) e continuate a sinistra sulla S 48. Lasciate a destra la strada per il Passo Pordoi e continuare ad andare dritto.

Verso Ortisei attraverso la Val Gardena/Grödnertal

Anche su questo tratto, la strada resta sinuosa, con curve impegnative che esalteranno il piacere della guida. Dopo 11 km, si giunge al Passo di Sella

(alt. 2 244 m), che mette in comunicazione la Val di Fassa e la Val Gardena ed offre uno splendido panorama, fra i più estesi e caratteristici delle

Dolomiti: la vista abbraccia il massiccio del Sella, il Sasso Lungo e la Marmolada.

Proseguite sulla S 242.

Regno degli appassionati di mountain bike, la Val Gardena è una delle mete preferite dei turisti e dei

motociclisti. Nella valle si parla ancora una lingua nata in età romana, il reto­romanzo o ladino,

utilizzato in alcune valli delle Dolomiti, nel Cantone dei Grigioni o nelle Alpi carniche. Gli artigiani della

valle praticano soprattutto la scultura su legno, come testimoniato dai molti, graziosi negozi presenti

nei paesini più celebri: Selva, Santa Cristina e Ortisei.

Selva di Val Gardena/Wolkenstein in Gröden

In questa località di vacanza, ai piedi del massiccio del Sella, l’artigianato resta molto attivo, con

oggetti in legno, in stagno e in porcellana. Al di sopra di Santa Cristina, Castel Gardena, residenza

estiva del conte di Wolkenstein (XVII sec.), domina la vallata.

Ortisei/Sankt Ulrich

Questo borgo molto turistico è il punto di partenza ideale per un gran numero di escursioni,

qualunque siano i vostri motivi di interesse o il vostro livello di preparazione.

Da Ortisei, potete raggiungere Bolzano (36 km) dalla S 242 fino a Ponte Gardena, poi a sinistra la S

12 o l’autostrada.

Ortisei

Tivoli

località Lacedel 34, 32043

CORTINA D'AMPEZZO – Tel :

+390436866400

www.ristorantetivolicortina.it

Aperto 1° dicembre­Pasqua e

16 giugno­24 settembre; chiuso

lunedì escluso agosto e

vacanze di Natale, anche

martedì a mezzogiorno in bassa

stagione

Lungo la strada per passo Falzarego, in una bella casa alpina fuori dal

centro, lo chef patron dimostra di trovarsi a proprio agio con la tradizione,

così come con piatti più creativi ed insoliti. Ambiente intimo e raccolto.

Schöneck

via Schloss Schöneck 11,

39030 MOLINI – Tel :

+390474565550

www.schoeneck.it

Chiuso 19 giugno­4 luglio,

lunedì e martedì (escluso alta

stagione)

Quando il tempo non consente

di mangiare all'aperto, la scelta è fra le romantiche stube storiche o la

luminosa veranda coperta. Da tempo sugli allori, la cucina offre piatti per

tutti i gusti, carne e pesce, tradizione e creatività.

Locanda San Lorenzo

via IV Novembre 79, incrocio

via G. Cantore, 32015 PUOS

D'ALPAGO – Tel :

+390437454048

www.locandasanlorenzo.it

Chiuso 19 gennaio­4 febbraio e

mercoledì

Passione e costanza sono le

caratteristiche di un'intera famiglia che da oltre un secolo entusiasma gli

avventori con una cucina saldamente legata ai prodotti locali, in certi

piatti reinterpretata con gusto contemporaneo. Due differenti arredi per le

camere: uno sobrio leggermente moderno, l'altro tipicamente rustico.