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Quando si ha una successione di suoni da collegare uno dopo l’altro, si ha l’esigenza di creare il legato. Il legato si ottiene fondamentalmente tenendo la mano aderente alla tastiera, senza lasciare alcuna pausa tra una nota e l’altra. Creare un passaggio legato non è così semplice, poiché l’errore più comune è quello di accavallare i suoni anche solo per una frazione di secondo. È invece importante fare attenzione al fatto che ogni dito venga sollevato non appena suoni il successivo. La tecnica del suono legato di Christian Salerno - mar 22, 2012 Rating: 5.0/5 (293 votes cast) Teoria ABC Classica Tecnica Elementi di tecnica Lezioni Interpretazioni Principiante Like

La Tecnica Del Suono Legato - Pianosolo, Il Portale Sul Pianoforte

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La Tecnica Del Suono Legato - Pianosolo, Il Portale Sul Pianoforte

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  • Quando si ha una successione di suoni da collegare uno dopo laltro, si ha lesigenza di creare illegato.

    Il legato si ottiene fondamentalmente tenendo la mano aderente alla tastiera, senza lasciarealcuna pausa tra una nota e laltra. Creare un passaggio legato non cos semplice, poichlerrore pi comune quello di accavallare i suoni anche solo per una frazione di secondo. invece importante fare attenzione al fatto che ogni dito venga sollevato non appena suoni ilsuccessivo.

    La tecnica del suono legato

    di Christian Salerno - mar 22, 2012

    Rating: 5.0/5 (293 votes cast)

    Teoria ABC Classica Tecnica Elementi di tecnica Lezioni Interpretazioni Principiante

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  • Ma questa non lunica difficolt del suonare legato. Quando suoniamo una frase musicale civiene imposto di partire con decisione (il tutto sempre proporzionato alla dinamica scritta inquel passaggio) e sfumare alla fine. Prendiamo in esame questa sezione:

    Sonata n.5 in Do minore di Beethoven Op.10 n.1

    Subito dopo laccordo iniziale, abbiamo una frase che comincia sul Sol, e termina sul Mi. Inevidenza abbiamo i due Mi. Questi sono graficamente identici, ma si differenziano per il fattoche uno sotto legatura e laltro no. Che differenza pratica c? Il primo andr suonato pileggero e sfumato, perch si trova alla fine di una legatura, mentre il secondo va suonato pideciso perch non sotto legatura, e in pi anche il primo tempo (tempo forte) della battutanuova.

    Abbiamo visto perci la prima difficolt di un buon suono legato, ovvero quella di far s che lafrase sfumi alla fine della legatura. Per ottenere con maggior efficacia questo risultato ilconsiglio di iniziare a suonare la frase tenendo il polso piuttosto basso e finire questa frasecol polso alzato. La conclusione di una frase si ottiene meglio sollevando il peso dalla tastierae quindi il polso.

    Gyorgy Sandor scrive a pag. 116 di Come si suona il pianoforte (Ed. Bur Rizzoli )

  • Ai principianti si insegna a suonare facendo meno movimenti possibili, risparmiando cos ilmassimo delle energie, ma proseguendo gli studi si noter che alcuni movimenti sonoessenziali per riuscire a ottenere alcuni tipi di suono.La regola generale perci la seguente:

    Bisogna iniziare con il polso leggermente abbassato e sollevarlo poi gradualmente finoallultima nota della successione.

    La vecchia scuola di insegnamento imponeva di lavorare soltanto di dita, risparmiando ognialtro tipo di movimento. Oggi invece si consiglia di ottenere un suono legato non conmovimenti repressi, inibiti delle dita, o tenendo braccio e polso immobili e fissi, bens conlarghi movimenti rilassati dellintero braccio.Unaltra cosa fondamentale che bisogna sapere che la legatura in grado anche di cambiare gli accenti presenti in una partitura. Prendiamo inesame il Settimino in Mib di Beethoven:

    Sollevare la mano nelle "legature a due"

    Nelle battute evidenziate abbiamo delle piccole legature fra note che impongono gli accentinei tempi deboli della battuta. Inoltre, tra una legatura laltra dobbiamo sollevare la mano. Senon lo facessimo, avremmo un suono piatto privo di respiri che farebbe addormentare anche ilpi attento degli ascoltatori. Il pianoforte uno strumento a percussione e non richiedeallesecutore pause naturali come per esempio accade ad un clarinettista per respirare o a un

    Un vero Legato, una vera successione di note,pu essere ottenuto soltanto con un movimentounificatore del braccio (cio del braccio edellavambraccio).Quando vediamo una legatura dobbiamocominciare la frase con il polso relativamentebasso e finirla con il polso alquanto sollevato.

  • violinista per alzare larchetto.Un pianista potrebbe suonare ininterrottamente ore ed ore. La bravura di un pianista dotarequesto strumento di anima, dargli respirocome? Sollevando la mano!

    Le legature poste sopra agli spartiti non sono scarabocchi inutili dei quali si pu fare a meno,sono piuttosto degli indicatori essenziali per lesecutore su come suonare quel dato passaggio.

    Quando sotto una legatura abbiamo pi note, come nel primo esempio, abbiamo detto chedevono essere suonate via via sfumando, senza staccare mai le dita dalla tastiera. Quandofinisce la legatura, la mano va sollevata (e di conseguenza anche le dita).

    Nel secondo esempio (Settimino di Beethoven), abbiamo esempi di legature a due. Cosabisogna fare in questo caso? Bisogna:

    suonare le prima nota pi forte della seconda, e mai viceversa; eseguire la seconda nota leggermente pi corta di come scritta.

    Ecco la seconda difficolt: dare laccento alla prima nota e suonare pi delicatamente laseconda nota, anche se questa posizionata pi in alto.Vediamo invece in che modo si puapplicare la seconda regola. Prendiamo in esame questa successione di note:

    Esempi di legature "a due"

    Nelle legatura a due le seconde note sono leggermente pi corte, quindi Charles Rosen nelsuo Le sonate per Pianoforte di Beethoven a pagina 22 afferma che queste note andrebberoin realt eseguite in questo modo:

    Come si suonano le legature "a due"

    Facciamo un altro esempio su un pezzo pi famoso

  • Sonata n.8 Patetica di Beethoven

    Si tratta del Rond della Patetica di Beethoven. Possiamo notare che la legatura di frase checomincia sulla prima battuta (la battuta in levare non viene contata) non continua comeverrebbe spontaneo anche sul Do della seconda battuta, ma si ferma appena prima. Perch ecosa significa?

    Se la frase fosse finita sul Do, questultima nota avrebbe dovuto essere eseguita conleggerezza, ovvero con il classico sfumando di cui sopra abbiamo parlato. Beethoven nonvoleva che questa nota fosse debole, piuttosto invece che fosse ben sostenuta, ed ecco perchquesta nota si trova fuori dalla legatura.

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    Christian SalernoSono un pianista a tempo pieno. Adoro condividere le mie esperienze musicalicondividendole sul web con articoli e video. Attualmente seguo il corso di laureaall'istituto G.Puccini di Gallarate e insegno pianoforte a coloro che intendonocominciare quest'avventura.

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