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Simpatica conoscenza
della Presidente Nazionale.
Anno accademico
2010–2011
Febbraio 2011
N° 18
La Voce dell’Unitre
PRESIDENTE Carmelo Duro
Tel. 0942 756066 E-mail: [email protected]
VICE PRESIDENTE Sebastiano Di Bella
Tel. 0942 791944 E-mail: [email protected]
3
Generalità delle
piante medicinali
DIRETTORE CORSI
Francesco Campailla Tel. 0942 792358
SEGRETERIO
Melina Scarcella Tel. 0942 737233
TESORIERE
Franca Pizzolo Tel. 0942 751062
L’influenza spagnola
nell’architettura e
nell’urbanistica siciliana I l Prof Antonio Micali, dopo aver af-
frontato un viaggio un po’ avventu-
roso a causa delle solite mareggia-
te, ha trattato l’argomento delle piante
medicinali, soffermandosi poi a rispon-
dere a numerose domande che i soci
dell’Unitre di S. Teresa gli hanno rivolto.
Sommario:
Ope e ancioi dei paesi tuoi
2 Dei Sepolcri
Generalità delle
piante medicinali
4
4
L’influenza spagnola
nell’architettura e
nell’urbanistica siciliana
A ncora un'in-
teressante
relazione di
Michele Palamara
che ha trattato gli
elementi stilistici di importazione
spagnola nell'architettura siciliana
dei secoli XIV, XV, XVI. Elementi stili-
stici che hanno trovato inizialmente
un forte ostacolo nello stile chiara-
montano delle famiglie baronali
siciliane, per poi trovare campo libe-
ro con l'arrivo dei viceré. Dapprima
manifestandosi nelle case con pa-
tio, nelle finestre e nei portali di tipo
catalano, e poi, rispecchiando an-
che il cambio politico avvenuto in
Spagna, manifestandosi secondo il
gusto ispano-fiammingo, isabellino,
plateresco ed herreriano. Tutti stili
architettonici, questi ultimi, prove-
nienti dal centro della Spagna, dalla
Castiglia – Leon, e non più dalla
Catalogna, da Valenza o dalle Bale-
ari. Per spiegare meglio questi con-
cetti,'arch. Palamara ha fatto vede-
re numerose diapositive di case,
palazzi, chiese e logge mercantili
siciliane, paragonandole con coeve
costruzioni spagnole.
Monumento a
Capo S. Alessio
3
Aspetti psicologici del
sentimento religioso
UNITRE
L’amministrazione
locale oggi
Sede di SANTA TERESA DI RIVA (ME)
UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ
UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ
Arch. Michele Palamara
Via Nuova Panoramica, 1416 - 98168 Me Tel/fax 090311584 - Cell. 3476539799 web: www.michelepalamara.it E-mail: [email protected] Facebook Profile
3
La resistenza della Real
Cittadella di Messina
3 febbraio 2011
Antonio Micali
Già Ippocrate nel V sec. a.C. propose la
prima classificazione delle erbe in base
alle loro azioni; infatti, l'impiego delle
erbe medicinali per fini curativi è una
pratica usata da tempo immemorabile.
Per molto tempo i rimedi naturali, e
soprattutto le piante medicinali, furono
le principali e perfino l'unica risorsa
che disponevano i medici.
Nell’excursus di Micali sono state
sviscerate le proprietà di numerose
piante con le loro peculiarità come i
principi attivi e le sostanze medica-
mentose utilizzate con decotti, infusi o
impacchi, per la cosmesi e soprattutto
per la nostra salute. Sono anche rime-
di antichi della nonna, molto usati al
giorno d’oggi.
Pagina 2 La Voce dell’Unitre
L unghissima, appassionata e competente la “lezione” sui 295 versi di Ugo Foscolo del Prof. Campailla
che ha poi letto la seguente lettera:
Sono tanti i motivi che mi hanno indotto a scegliere Ugo Foscolo in generale e il Carme “Dei Sepolcri” in
particolare per farne oggetto del nostro incontro odierno.
In primo luogo il valore che il nostro compianto comune amico attribuiva all'amicizia, intesa come affetto,
lealtà e disponibilità, unitamente alla stima, valori e sentimenti che hanno accompagnato il mio rapporto personale
con lui per ben 50 anni, senza uno screzio, pur in presenza di idee e ideologie non sempre collimanti.
In secondo luogo il valore che entrambi attribuivamo alla cultura classica, senza trascurare gli aspetti più si-
gnificativi, a nostro parere, di quella moderna e contemporanea.
Chi vi parla, ma anche chi ha avuto modo di ascoltarlo, sa con quali conoscenze e abilità il prof. Nino Nico-
tra sapeva cogliere gli aspetti formativi del mondo classico, greco e romano, che hanno ammaestrato e continuano
ad ammaestrare le persone colte e meno colte di ogni epoca.
Per quanto riguarda il difficile momento storico e morale che attraversiamo, va notato che il riscatto passa
attraverso la cultura e l'umanità dell'individuo e della società. Questo aveva capito Ugo Foscolo; questo aveva
capito il nostro amico e l'ha dimostrato fino all'ultimo coi fatti, l'impegno e la competenza. L'esigenza di arric-
chire sempre più le sue conoscenze lo accompagnò e ogni occasione era buona per discutere di tutto: spesso mi chie-
deva pareri su autori e personaggi letterari che ben conosceva, ma sui quali pensava che avrei potuto dire qualcosa
di nuovo e per i quali potessi fornire una più interessante chiave di lettura. Così faceva a volte anche per la Sto-
ria, campo in cui le sue conoscenze travalicavano di molto le mie. Da qualche anno mi diceva, quasi come una
confidenza fatta ai pochi che possono capire, di aver riscoperto alcune opere classiche e che le stava rileggendo alla
luce di una visione più matura dell'uomo e del fine ultimo dell'esistenza.
E' il problema appunto escatologico, ma anche ontologico, che si pone per la società in genere, ma che prima o
poi tocca il singolo individuo.
E' vero che il suo materialismo dialettico lo induceva a negare il trascendentale, ma la sua azione quotidiana
era improntata al vero spirito cristiano, così come la concezione meccanicistica del Foscolo non gli impedì di credere
nella giustizia e nella funzione eternatrice della poesia; di pervenire, addirittura, come si evince dai versi esami-
nati, al culto della tomba per i suoi valori affettivi e civili. Ed io che sono e mi professo credente, ero contento di
vedere il mio amico meno categorico, poiché si avvalorava un uomo già ricco di valori. Le esigenze dello spirito
spesso travalicano quelle della ragione e prevale la malcelata forza del sentimento.
Con la scomparsa di Nino tutti abbiamo perso qualcosa, a livello individuale e collettivo, io in particolare non
ho perso solo un amico, ma l'amico di sempre, al quale confidavo le cure del corpo e della mente, poiché la nostra
è stata sempre un'amicizia sicura, alimentata saldamente dalla frequenza e dall'affetto sincero.
Franco Campailla
DEI SEPOLCRI
DEDICATO A NINO NICOTRA, INDIMENTICATO PRESIDENTE
Ugo Foscolo
Francesco Campailla
Nino Nicotra
Pagina 3 La Voce dell’Unitre
Pagina 3 La Voce dell’Unitre
L’amministrazione locale oggi - Prof. Francesco Trimarchi
D opo aver introdotto l’argomento con un breve excursus storico relativo alla nascita dei comuni in Italia
nel periodo medievale, il relatore si è intrattenuto sul valore e i contenuti dell’autonomia degli enti terri-
toriali (Regioni, Province e Comuni), così come disciplinata e prevista dalla Costituzione repubblicana.
Ha precisato che, a seguito della istituzione delle Regioni a statuto ordinario,il panorama dell’amministrazione
locale è risultato più complesso e articolato e ciò in adesione al principio pluralistico voluto ed attuato dal costi-
tuente.
La modifica dell’organizzazione dello Stato che si è verificata già con l’entrata in vigore della Costituzione,
ha comportato,da un lato, l’abbandono di forme centralizzate e dall’altro, la valorizzazione delle autonomie co-
stituzionalmente garantite con consistenti poteri attribuiti a Comuni, Province e Regioni.
Questa trasformazione i cui punti significanti, sul piano normativo, vanno individuati oltre che nella creazio-
ne delle Regioni, nell’attribuzione di ampi poteri ai minori enti locali, che si è verificata con la recente modifica
del titolo V della Costituzione. Questo processo che trova giustificazione in una moderna interpretazione del
principio di democrazia a livello di pubblica amministrazione, ha comportato una sempre maggiore valorizzazio-
ne di quegli enti (i Comuni) che essendo i più vicini ai cittadini, sono in grado di soddisfare meglio le loro esi-
genze e, d’altro lato, di permettere a costoro un efficace controllo sul modo di funzionamento delle strutture
amministrative e sul modo di impiego delle risorse economiche e finanziarie. Ciò stante sono venuti ad assu-
mere grande importanza non solo i profili relativi alla responsabilità dei politici per l’attuazione dei programmi
che si sono impegnati a realizzare al momento delle elezioni, ma anche l’efficienza e l’economicità della gestio-
ne e la professionalità del personale amministrativo.
Ope e ancioi … dei paesi tuoi - Dott. Saro Sergi (Biologo - Delegato Nazionale Enalpesca)
A nche il pesce è sottoposto agli effetti della globalizzazione. Oggi, le qualità nutrizionali di questo
prezioso alimento non dipendono più dalla zona di cattura, ma dalla corretta applicazione delle mo-
derne tecniche di conservazione.
Paradossalmente è spesso preferibile consumare pesce che proviene da oceani poco inqui-
nati, magari molto distanti da noi, e non pesce pescato nel nostro mare, in alcuni casi più inquinato e soprat-
tutto se trattato in modo non idoneo.
Un discorso a parte merita il pesce d’allevamento, in questo caso l’italianità è ancora da preferire, molti
altri paesi, soprattutto del sud est asiatico, a causa del forte inquinamento ambientale spesso esportano pesce
con caratteristiche qualitative quantomeno discutibili.
Un riconoscimento speciale merita il Gadus Morhua, meglio conosciuto come pescestocco, giunto sulla no-
stra tavola nel quattordicesimo secolo come cibo per poveri, divenuto oggi pregiato e raffinato piatto di molte
località italiane, prima tra tutte la nostra provincia.
Aspetti psicologici del sentimento religioso - Dott.ssa Melina Patanè (Psicoterapeuta)
P artendo dal termine RELIGIONE che esprime il rapporto dell’uomo con la divinità, la Dott. Melina Patanè
ha i poi individuato tre ipotesi sulle origini del sentimento religioso: 1) l’origine divina della religio-
ne ,intesa come RIVELAZIONE ;2 ) l’ipotesi politica , che definisce la religione uno stratagemma per mo-
ralizzare il comportamento umano ,tema la punizione degli dei; 3 ) l’origine UMANA ,che considera la religione
un produzione “psichica” usata fin dalla età primitiva per garantirsi protezione e salvezza. Dopo le fasi del pro-
cesso religioso ( animismo , totemismo,l’età dei miti e degli dei ,il monoteismo e il cristianesimo) ha illustrato
le teorie psicoanalitiche di due grandi come Freud e Jung. Il primo, nel suo libro “ Totem e Tabù” cercò di forni-
re una spiegazione delle origini e del significato della religione, alla luce delle analogie tra la psicologia dei pri-
mitivi e la nevrosi; sostituendo all’animale totemico il padre, Freud affermava che tutto il sistema sia sorto dal
complesso d’Edipo; infatti le proibizione del totemismo ( non uccidere il totem e non sposare le donne del clan)
coincidono coi desideri edipici; nel tempo, la figura paterna assurge a divinità. L’analogia tra nevrosi e religio-
ne si realizza, pertanto, nel superamento del conflitto e della proibizione ;nella prima, mediante il sintomo os-
sessivo, nella religione tramite gli atti del culto. Per Jung, invece, l’idea di Dio è una funzione irrazionale neces-
saria e ne esalta il ruolo, come depositaria dei valori dell’umanità; quindi la religione è “l’atteggiamento di una
coscienza che ha subito l’influsso del sacro o Numinosum”; si assiste all’identificazione Del Sé con Dio, e la
religione assume un aspetto protettivo per la personalità. Nell’epoca della post-modernità ,il fenomeno religio-
so diventa un contenitore in cui si mescolano conformismo ,sacralizzazione del mondo, perdita di significato
dell’universo simbolico ,nello stesso tempo emerge una rinnovata esigenza mistico-spirituale, che conferma il
significato di funzione psicologica fondamentale della religione, come espressione del bisogno dell’uomo di
trascendenza e salvezza.
Pagina 4 La Voce dell’Unitre
La Resistenza della Real Cittadella di Messina
C entocinquanta anni orsono a Torino il 17 Marzo
1861 veniva solennemente proclamata alla
presenza di Vittorio Emanuele II Re di Sardegna
l’Unità d’Italia. Una data epocale per la storia dei po-
poli italiani e dell’intera penisola. Questa cerimonia
ufficiale di unificazione avveniva a soli quattro giorni
dalla ultima resa della maggiore piazzaforte del Re-
gno delle Due Sicilie: la Real Cittadella di Messina. Il
13 marzo del 1861 la Real Cittadella si arrendeva a
discrezione alle truppe piemontesi del Generale Enri-
co Cialdini. Inutilmente le Reali Milizie Duosiciliane
con ben 455 vetusti cannoni cercarono di controbat-
tere il micidiale fuoco di 43 nuovissimi cannoni rigati
e 12 mortai delle truppe savoiarde. Da allora ad oggi
si sono sempre onorati i garibaldini conquistatori del-
la Sicilia e gli oltre 10.000 piemontesi che espugnaro-
no la Cittadella di Messina mentre i poveri soldati
meridionali che la difesero eroicamente, sacrificando
in 47 la loro vita in difesa della Patria, furono vilipesi
da tutti come soldati della “tirannide borbonica”. A
150 anni di distanza, il ricordare quest’ultima batta-
glia costituisce un dovere morale, memoria verso la
nostra radice da non dimenticare mai. La Cittadella di
Messina rappresentò l’estrema resistenza duosicilia-
na in Sicilia, dove i nostri soldati, pur sapendo della
inutilità di ogni loro sforzo, cercarono di difendere la
Patria, e dimostrare la loro fedeltà al Re Francesco II
contro gli invasori piemontesi. Dimostrarono, infatti,
con le loro gesta che il soldato duosiciliano sapeva
combattere e morire per un ideale, in contrapposizio-
ne ai tanti tradimenti e vili defezioni.
Immagini proiettate nella sede
Unitre di Santa Teresa di Riva
Il Dott. Marco Grassi
La Real Cittadella
di Messina
150° Anniversario dell’Unità d’Italia
Monumento da collocare a Capo S. Alessio da Unitre S. Teresa e Unione dei Comuni
Monumento a Capo S. Alessio (Me)