41
Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione Dario Noschese Scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione

Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

Laboratorio di politiche e programmi per la progettazioneDario Noschese

Scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale

Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione

Page 2: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

2

Politiche e programmi per la progettazione

La riforma del terzo settore

10 ottobre 2019

Page 3: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

3

Politiche e programmi per la progettazione

Nel corso della XVIII Legislatura, sono stati esaminati dallecompetenti Commissioni parlamentari gli schemi dei decretiintegrativi e correttivi del Codice del Terzo Settore (D. Lgs.117/2017), modificato dal D.Lgs. n. 105 del 3 agosto 2018 e deldecreto sulla revisione dell'impresa sociale (D.Lgs. 112/2017),poi modificato dal D.Lgs. 20 luglio 2018

Page 4: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

4

Politiche e programmi per la progettazione

Di specifico interesse per il Terzo settore, le modificheintrodotte al Codice dal decreto legge 119/2018 che, fral'altro, forniscono un nuovo criterio per la determinazionedella natura commerciale o non commerciale degli enti delTerzo settore e intervengono sulla disciplina per le deduzionipreviste per chi effettua erogazioni liberali a favore di entidel Terzo settore

Page 5: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

5

Politiche e programmi per la progettazione

La legge delega 106/2016 per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e

per la disciplina del servizio civile universale

Page 6: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

6

Politiche e programmi per la progettazione

La legge delega 106/2016 definisce il Terzo settore come

il complesso degli enti privati costituiti con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale che, senza scopo di lucro,

promuovono e realizzano attività d'interesse generale, mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi, in coerenza con

le finalità stabilite nei rispettivi statuti o atti costitutivi.

Page 7: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

7

Politiche e programmi per la progettazione

Più in particolare:

• nel Terzo settore non rientrano le formazioni e le associazionipolitiche, i sindacati e le associazioni professionali di categorieeconomiche;

• le disposizioni della legge delega e dei decreti attuativi da questadiscendenti non si applicano alle fondazioni bancarie;

• i settori delle attività di interesse generale sono razionalizzatiattraverso la compilazione di un elenco unico, con il tentativo diunificare la normativa precedentemente prevista ai fini fiscali ecivilistici, senza però escludere che settori di attività possanocaratterizzarsi come connotanti del lavoro di specifici enti delTerzo settore.

Page 8: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

8

Politiche e programmi per la progettazione

Tra le finalità perseguite dalla delega, all'articolo 4, vi è revisione della disciplinacontenuta nel codice civile in tema di associazioni e fondazioni, da attuaresecondo i seguenti principi e criteri direttivi:

• semplificazione e revisione del procedimento per il riconoscimento dellapersonalità giuridica;

• individuazione delle disposizioni generali e comuni applicabili agli enti delTerzo settore;

• individuazione delle attività di interesse generale che caratterizzano gli entidel Terzo settore;

• prevedere il divieto di distribuzione, anche in forma indiretta, degli utili odegli avanzi di gestione e del patrimonio, salva la specifica previsione perl'impresa sociale;

Page 9: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

9

Politiche e programmi per la progettazione

• garantire, negli appalti pubblici, condizioni economiche non inferiori a quellepreviste dai contratti collettivi nazionali di lavoro adottati dalle organizzazionisindacali maggiormente rappresentative;

• definizione delle informazioni obbligatorie da inserire negli statuti e negli atticostitutivi;

• distinzione, nella tenuta della contabilità e dei rendiconti, della diversa naturadelle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale edefinizione dei criteri e vincoli in base ai quali l'attività d'impresa svoltadall'ente in forma non prevalente e non stabile risulta finalizzata allarealizzazione degli scopi istituzionali;

• previsione di obblighi di trasparenza e informazione anche con forme dipubblicità dei bilanci e degli altri atti fondamentali dell'ente nonché attraverso laloro pubblicazione nel suo sito internet istituzionale;

• disciplina del regime di responsabilità limitata delle persone giuridiche;

Page 10: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

10

Politiche e programmi per la progettazione

• garanzia del rispetto dei diritti degli associati;

• applicazione alle associazioni e fondazioni che esercitano stabilmenteattività di impresa, delle norme del codice civile in materia di società edi cooperative e mutue assicuratrici (di cui ai titoli V e VI del libro V) inquanto compatibili;

• disciplina del procedimento per ottenere la trasformazione diretta e lafusione tra associazioni e fondazioni, nel rispetto del principio generaledella trasformabilità tra enti collettivi diversi introdotto dalla riformadel diritto societario;

• riorganizzazione del sistema di registrazione degli enti (e degli attigestionali rilevanti), attraverso la messa a punto di un Registro uniconazionale del Terzo settore (da istituirsi presso il Ministero del lavoro edelle politiche sociali), l'iscrizione al quale sia obbligatoria per tutti glienti che si avvalgano "prevalentemente o stabilmente" di fondi pubblici,privati raccolti attraverso pubbliche sottoscrizioni, o di fondi europei

Page 11: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

11

Politiche e programmi per la progettazione

L'articolo 5 della legge 106/2016 ha fornito criteri e principi direttivi per unaprecisa definizione delle attività di volontariato, di promozione sociale e dimutuo soccorso. In particolare:

• armonizzazione delle diverse discipline vigenti in materia di volontariato edi promozione sociale e riconoscimento delle tutele dello status divolontario e della specificità delle organizzazioni di volontariato e di quelleoperanti nella protezione civile;

• introduzione di criteri e limiti relativi al rimborso spese delle attività deivolontari, preservandone il carattere di gratuità e di estraneità allaprestazione lavorativa;

• revisione dei Centri di servizio per il volontariato - CSV;

• superamento del sistema degli osservatori nazionali per il volontariato eper l'associazionismo di promozione sociale;

• istituzione del Consiglio nazionale del Terzo settore quale organismo diconsultazione a livello nazionale degli enti del Terzo settore;

Page 12: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

12

Politiche e programmi per la progettazione

L'articolo 6 specifica le caratteristiche necessarie affinché l'impresa sociale possaessere ricompresa tra gli enti del Terzo settore. In particolare deve:

• svolgere attività d'impresa per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale;

• individuare settori di attività propri dell'impresa sociale nell'ambito delle attività diinteresse generale comprese nell'elenco unico comune a tutti gli enti del Terzosettore;

• prevedere forme di distribuzione dei dividendi che assicurino la prevalentedestinazione degli utili al conseguimento dell'oggetto sociale, da assoggettare acondizioni e comunque nei limiti massimi previsti per le cooperative a mutualitàprevalente adottare modalità di gestione responsabili e trasparenti;

• favorire il più ampio coinvolgimento dei dipendenti, degli utenti e di tutti i soggettiinteressati alle sue attività;

• prevedere l'obbligo di redigere il bilancio;

• coordinare la disciplina dell'impresa sociale con il regime delle attività di impresasvolte dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale;

• prevedere la nomina, in base a principi di terzietà, di uno o più sindaci con funzionidi vigilanza.

Page 13: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

13

Politiche e programmi per la progettazione

Ai sensi dell'articolo 7 della legge delega, le funzioni di vigilanza,monitoraggio e controllo sono svolte il Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali, con il coordinamento del Presidente del Consiglio, eil coinvolgimento del Consiglio nazionale del Terzo settore, nonché,per quanto concerne gli aspetti inerenti alla disciplina delleorganizzazioni di volontariato di protezione civile, con il Dipartimentodella protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Page 14: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

14

Politiche e programmi per la progettazione

L'articolo 8 ha per oggetto la delega al Governo per il riordino e larevisione della disciplina del Servizio civile nazionale. L'intento ègiungere all'istituzione di un Servizio civile universale volto alla difesa nonarmata della patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica,primo fra tutti quello della solidarietà.

Questi i principali criteri direttivi:

• previsione di un meccanismo di programmazione, di norma triennale,dei contingenti di giovani italiani e stranieri regolarmente soggiornantidi età compresa tra 18 e i 28 anni che possono essere ammessi, tramitebando pubblico, al servizio civile universale;

Page 15: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

15

Politiche e programmi per la progettazione

• definizione dello status giuridico dei soggetti che prestano il servizio conriconoscimento di uno specifico rapporto di Servizio civile con lo Stato,esente da ogni imposizione tributaria e non assimilabile ad un rapporto dilavoro;

• previsione di un limite di durata del servizio, non inferiore a otto mesicomplessivi, e comunque, non superiore ad un anno, che contemperi lefinalità dello stesso con le esigenze di vita e di lavoro dei giovani coinvoltied il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite daigiovani durante l'espletamento del servizio civile, nei percorsi di istruzione ein ambito lavorativo;

• riordino e la revisione della Consulta nazionale per il Servizio civile, qualeorganismo di consultazione, riferimento e confronto per l'amministrazione,sulla base del principio di rappresentatività di tutti gli enti accreditati, anchecon riferimento alla territorialità e alla rilevanza per ciascun settore diintervento.

Page 16: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

16

Politiche e programmi per la progettazione

E' infine previsto il riordino della disciplina tributaria e delle varie forme difiscalità di vantaggio a favore degli enti del Terzo settore, da attuare in base aiseguenti principi e criteri:

• revisione complessiva della definizione di ente non commerciale ai finifiscali, anche connessa alle finalità di interesse generale perseguite dall'ente;

• razionalizzazione delle agevolazioni fiscali connesse all'erogazione di risorseal terzo settore;

• riforma dell'istituto del cinque per mille, anche con lo scopo di rendere notol'utilizzo delle somme devolute con tale strumento normativo;

• razionalizzazione dei regimi fiscali di favore relativi al terzo settore;

• introduzione di misure per la raccolta di capitali di rischio e, più in generale,per il finanziamento del Terzo settore;

• assegnazione di immobili pubblici inutilizzati.

Page 17: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

17

Politiche e programmi per la progettazione

Codice del Terzo settore

(D. Lgs. 117/2017)

Page 18: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

18

Politiche e programmi per la progettazione

Il D. Lgs. 117/2017 Codice del Terzo settore, a norma dell'articolo 1,comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106 (qui l'iterparlamentare), entrato in vigore il 3 agosto 2017, provvede "alriordino e alla revisione organica della disciplina speciale e dellealtre disposizioni vigenti relative agli enti del Terzo settore,compresa la disciplina tributaria applicabile a tali enti"configurandosi come uno strumento unitario in grado di garantire la"coerenza giuridica, logica e sistematica" di tutte le componenti delTerzo settore al fine di "sostenere l'autonoma iniziativa dei cittadiniche concorrono, anche in forma associata, a perseguire il benecomune, ad elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione eprotezione sociale, favorendo la partecipazione, l'inclusione e il pienosviluppo della persona e valorizzando il potenziale di crescita e dioccupazione lavorativa, in attuazione dei principi costituzionali".

Page 19: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

19

Politiche e programmi per la progettazione

Il Codice:

• delimita il perimetro del Terzo settore enumerando gli enti che ne fanno parteindividuati in: organizzazioni di volontariato (ODV), associazioni dipromozione sociale (APS), enti filantropici, imprese sociali, incluse lecooperative sociali, reti associative e società di mutuo soccorso.

• Viene inserita in tale perimetro la nozione di ente del terzo settore definitocome "ente costituito in forma di associazione, riconosciuta o nonriconosciuta, o di fondazione, per il perseguimento, senza scopo di lucro,di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante losvolgimento di una o più attività di interesse generale in formavolontaria e di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, di mutualitào di produzione o scambio di beni o servizi"

Page 20: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

20

Politiche e programmi per la progettazione

• definisce lo status di volontario e reca norme volte a favorire la promozione e ilriconoscimento della cultura del volontariato in ambito scolastico e lavorativo;

• razionalizza i settori delle attività di interesse generale attraverso lacompilazione di un elenco unico, con il tentativo di fondere la normativaattualmente prevista ai fini fiscali con quella prevista ai fini civilistici.

• Introduce nuovi settori di attività, fra i quali si segnalano: commercio equo esolidale; comunicazione a carattere comunitario; alloggio sociale; accoglienzaumanitaria ed integrazione sociale di stranieri; agricoltura sociale; adozioniinternazionali; riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscatialla criminalità organizzata. Infine, le attività di interesse generale potrannoessere finanziate anche attraverso la richiesta a terzi di lasciti, donazioni econtributi di natura non corrispettiva;

Page 21: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

21

Politiche e programmi per la progettazione

• prevede, accanto all'esercizio delle attività di interesse generale, l'esercizio diattività diverse e la possibilità di costituire uno o più patrimoni destinati aduno specifico affare;

• integra la nozione vigente di distribuzione indiretta;

• Fornisce criteri per determinare la natura commerciale o non commercialedegli ETS, tenendo conto delle attività da essi svolte e delle modalitàoperative concretamente impiegate; dispone l'applicazione agli ETS, diversidalle imprese sociali, del regime fiscale previsto dal Titolo X del Codice, chereca specifiche misure di sostegno. Agli stessi enti applica le norme del TUIRrelative all'IRES, in quanto compatibili; - introduce un regime fiscaleopzionale per la determinazione del reddito d'impresa degli enti noncommerciali del Terzo settore basato sui coefficienti di redditività. Il nuovoregime è costruito sulla falsariga del regime forfetario degli enti noncommerciali, disciplinato dall'articolo 145 del Tuir;

Page 22: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

22

Politiche e programmi per la progettazione

• opera il rafforzamento della lotta al dumping contrattuale a danno delsettore cooperativo e garantisce l'assenza degli scopi lucrativi attraverso ilprincipio di proporzionalità tra i diversi trattamenti economici deilavoratori dipendenti;

• introduce l'obbligo, per tutti gli enti del Terzo settore, di redazione delbilancio. Fanno eccezione gli enti con ricavi/entrate/rendite o proventi al disotto dei 220.000 euro che possono redigere il rendiconto di cassa;

• prevede l'adozione, con decreto, di Linee guida in materia di bilancio socialee di valutazione di impatto sociale dell'attività svolta dagli enti del Terzosettore;

• dispone dei rapporti degli enti del Terzo settore con gli enti pubblici;

• istituisce il Consiglio nazionale del Terzo settore presso il Ministero dellavoro e delle politiche sociali;

Page 23: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

23

Politiche e programmi per la progettazione

• obbliga gli enti del Terzo settore con ricavi/rendite/proventi o entratesuperiori ad 1 milione di euro a depositare presso il Registro unico nazionaledel Terzo settore, e pubblicare nel proprio sito internet, il bilancio sociale,tenendo conto della natura dell'attività esercitata e delle dimensioni dell'ente,anche ai fini della valutazione dell'impatto sociale delle attività svolte;

• vincola gli enti del Terzo settore con ricavi/rendite/proventi o entratesuperiori a cinquantamila euro a pubblicare annualmente ed aggiornare nelproprio sito Internet, o nel sito Internet della rete associativa cui aderiscono,gli eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi a qualsiasi titolo attribuitiai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigentinonché agli associati;

• prescrive l'obbligo, per gli enti del Terzo settore, di iscriversi nel Registrounico nazionale del Terzo settore e di indicare gli estremi dell'iscrizionenegli atti, nella corrispondenza e nelle comunicazioni al pubblico.

Page 24: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

24

Politiche e programmi per la progettazione

• disciplina i Centri di servizio per il volontariato (CSV), dando attuazionealla revisione del sistema di tali centri, prevedendo per essi specifiche formedi finanziamento e determinati compiti e funzioni. Viene inoltre disposto peril sistema dei CSV un nuovo modello di governance, che prevede unarevisione dell'attività di programmazione e controllo di compiti e gestione deiCSV, svolta mediante organismi regionali o sovraregionali (OTC) tra lorocoordinati sul piano nazionale (ONC);

• disciplina i titoli di solidarietà degli enti del terzo settore nonché le altreforme di finanza sociale; prevede il "social bonus" ovvero un credito diimposta a favore di coloro che effettuano erogazioni liberali in denaro afavore di ODS e APS che hanno presentato al Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali un progetto per sostenere il recupero degli immobili pubbliciinutilizzati o di beni mobili o immobili confiscati alla criminalità organizzata;

Page 25: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

25

Politiche e programmi per la progettazione

Le Organizzazioni di Volontariato (OdV)

Page 26: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

26

Politiche e programmi per la progettazione

L’art. 32 del Codice del Terzo settore stabilisce che possono essere ODVsolamente le associazioni, sia quelle riconosciute che quelle non riconosciute: lefondazioni quindi non potranno più acquisire la qualifica di ODV, a differenza diquello che accadeva in passato.

Page 27: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

27

Politiche e programmi per la progettazione

La differenza forse più importante con la normativa precedente la si ha peròrelativamente alle attività che una ODV può svolgere: se fino ad oggi una ODVpoteva essere tale solamente se operava nell’ambito della solidarietà (quindirivolgendosi a soggetti svantaggiati o comunque versanti in condizione didifficoltà) con la Riforma le ODV possono svolgere attività in uno o più degliambiti previsti dall’art. 5 del Codice (dove sono menzionate anche attività diverseda quelle di solidarietà, quali ad esempio quelle culturali o educative).

Page 28: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

28

Politiche e programmi per la progettazione

Quello che realmente caratterizza le “nuove” ODV è il fatto che le attività diinteresse generale dovranno essere svolte prevalentemente in favore di soggettiterzi: l’ODV, se vorrà essere tale, non potrà quindi svolgere l’attività néesclusivamente né prevalentemente ai propri soci.

Page 29: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

29

Politiche e programmi per la progettazione

Sempre l’art. 32 del Codice prevede anche un numero minimo di soci per poteressere ODV, il quale è almeno di 7 persone fisiche o di 3 ODV; e stabilisce inoltrel’utilizzo obbligatorio nella denominazione dell’ente (e quindi anche nelloStatuto) di “organizzazione di volontariato” o dell’acronimo “ODV”, stabilendoche tali locuzioni non possono essere utilizzati da soggetti diversi dalle ODV(prevedendo in tali casi una sanzione pecuniaria).

Page 30: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

30

Politiche e programmi per la progettazione

Altra disposizione molto importante è l’art. 33 del Codice, il quale ammette cheun’ODV possa retribuire sia lavoratori dipendenti che autonomi o di altro tipo(cosa che tra l’altro era possibile anche con la precedente normativa) sempre chele prestazioni dei volontari siano prevalenti. Non possono però essere retribuiti inalcun modo i soci delle ODV: tale regola, pur non essendo scritta chiaramente, lasi ricava indirettamente leggendo le norme sulle APS e riprende tra l’altro uno deipunti fermi della Legge 266.

Page 31: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

31

Politiche e programmi per la progettazione

La novità sta però nel fatto che il Codice pone per la prima volta a livellonazionale un limite al numero delle persone retribuite in relazione al numero deivolontari, profilo che prima era regolato in modo diverso da ogni Regione oProvincia autonoma: il Codice stabilisce che il numero dei lavoratori in una ODV(sia dipendenti che autonomi o di altro tipo) non può essere superiore al 50% delnumero dei volontari (ciò significa che si potranno avere non più di 5 personeretribuite ogni 10 volontari).

Page 32: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

32

Politiche e programmi per la progettazione

Sempre l’art. 33 elenca quelle che potranno essere le entrate tipiche per le ODV,ed in particolare le quote associative, i contributi pubblici e privati, le donazioni elasciti testamentari, le rendite patrimoniali, le raccolta fondi e infine le cosiddette“attività diverse” (disciplinate dall’art. 6). Si prevede però, a differenza di quantoavviene oggi, la possibilità per le ODV di svolgere anche attività commercialevera e propria (ad oggi è vietata, pena la perdita della qualifica di Onlus) e diusufruire di un regime di favore (disciplinato dall’art. 86).

Page 33: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

33

Politiche e programmi per la progettazione

Infine, anche per le nuove ODV i volontari dovranno essere assicuratiobbligatoriamente contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimentodell’attività di volontariato, e per la responsabilità civile verso terzi: la novitàrecata della Riforma è che l’assicurazione obbligatoria viene estesa a tutti gliETS.

Page 34: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

34

Politiche e programmi per la progettazione

Le Associazioni di Promozione Sociale (APS)

Page 35: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

35

Politiche e programmi per la progettazione

Le APS (disciplinate dagli articoli 35 e 36 del Codice), possono essere solamenteassociazioni, riconosciute e non; inoltre, devono essere formate da almeno 7 socipersone fisiche o da almeno 3 soci che siano a loro volta APS.

Page 36: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

36

Politiche e programmi per la progettazione

Le APS possono rivolgere la loro azione ai propri associati, ai loro familiari o aterzi: la principale differenza con le ODV è proprio che le APS non devonosvolgere l’attività prevalentemente nei confronti dei terzi (come devono invecefare le ODV), potendo anche rivolgerla esclusivamente nei confronti dei propriassociati.

Page 37: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

37

Politiche e programmi per la progettazione

La differenza fra le due tipologie non sta quindi nel tipo di attività che vienesvolta (per entrambe il riferimento sono le attività di interesse generale di cuiall’art. 5) ma nei diversi soggetti a cui essa deve essere rivolta prevalentemente.

Si prevede poi che non possano acquisire la qualifica di APS i circoli privati e leassociazioni che dispongono limitazioni in relazione all’ammissione di nuovi soci(ad esempio di tipo economico o comunque discriminatorio): anche questa è unadisposizione in linea con la normativa precedente e che si basa sul principio percui le APS devono garantire la libertà di ingresso (la cosiddetta “porta aperta”).

Page 38: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

38

Politiche e programmi per la progettazione

Come le ODV anche le APS possono retribuire lavoratori (sia dipendenti cheautonomi o di altra natura), con in più la possibilità di retribuire anche i proprisoci (cosa che invece è come visto vietata per le ODV). In quanto enti delvolontariato sia le ODV che le APS devono comunque sempre avvalersiprevalentemente delle prestazioni dei propri volontari: nelle APS il numero dilavoratori non può essere superiore al 50% del numero di volontari (quindi nonpiù di 5 persone retribuite ogni 10 volontari) o al 5% del numero dei soci (quindinon più di 5 persone retribuite ogni 100 soci).

Page 39: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

39

Politiche e programmi per la progettazione

ONLUS

(Organizzazione non lucrativa di utilità sociale)

Page 40: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

40

Politiche e programmi per la progettazione

L’art. 35, c. 5 stabilisce anche per le APS l’obbligo dell’utilizzo delladenominazione di “associazione di promozione sociale” o dell’acronimo “APS”, eche l’uso di tali locuzioni da parte di enti diversi dalle APS comporta sanzioni ditipo pecuniario.

La Riforma disegna infine anche per le APS un apposito regime fiscale,disciplinato dagli articoli 85 e 86, il quale sarà oggetto di un appositoapprofondimento nei prossimi contributi.

Page 41: Laboratorio di politiche e programmi per la progettazione · delle poste contabili in relazione al perseguimento dell'oggetto sociale e ... riferimento e confronto per l'amministrazione,

41

Politiche e programmi per la progettazione

L’articolo 89 del Codice del terzo settore ha apportato modifiche all’articolo 157comma 1 bis del decreto legislativo 219 del 2006 stabilendo che le ONLUS sichiameranno ETS non commerciali disciplinato dall’articolo 79 del Codice delTerzo settore (attività non commerciali)

Il requisito fiscale di ONLUS svanisce in concomitanza con l’attivazione delRegistro Unico Nazionale del Terzo settore