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ing. Stefania Cro.a Se$ore Sviluppo Energe.co Sostenibile
Regione Piemonte Coordinamento tecnico interregionale per l’energia
LA FUNZIONE DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME
CONTESTO NORMATIVO
+ 30%
CONSUMI DA FER
-‐ 30%
CONSUMI
-‐ 40% EMISSIONI
CO2
Legge 90/2013
recepita dalla
d.lgs. 102/2014
a.uata dal
LA NORMATIVA CEN/EPBD (“pacchetto” EPBD)
Nota: nel conteggio delle norme sono inclusi i Technical Report
TC 89 (involucro) 8 norme fra le quali: EN 13790
TC 228 (impianti riscaldamento) 30 norme fra le quali: serie EN 15316, EN 12831
TC 156 (ventilazione e condizionamento) 6 norme fra le quali: EN 15251, EN 13779
TC 169 (illuminazione) 2 norme fra le quali:EN 15193
TC 247 (building automation) 14 norme fra le quali: EN 15232
TC 371 (norme quadro e coordinamento) 4 norme fra le quali: EN 15603
CA Concerted Action
LC Liason Committee
EDMC (EPDB) Energy Demand Management Committee
Member States
European Commission
NEW NUMBER EXISTING NUMBER TITLE
EN 15603 * EN 15603 Energy performance of buildings - Overall energy use and definition of energy ratings - Overarching Standard (OAS)
EN ISO 52003 EN 15217 Energy performance of buildings - Methods for expressing energy performance and for energy certification of buildings
EN 15378-1 EN 15378 Heating systems in buildings - Inspection of boilers and heating systems
EN 16798-17 EN 15240 Ventilation for buildings - Energy performance of buildings - Guidelines for inspection of air-conditioning systems
EN ISO 52016/17 EN ISO 13790 Thermal performance of buildings - Calculation of energy use for space heating
EN ISO 52018 Ways to Express Energy Performance EN 15378-3 Measured Energy Performance EN 15459-1 EN 15459 Energy performance of buildings - Economic evaluation
procedure for energy systems in buildings EN 16798-1 EN 15251 Indoor environmental input parameters for design and
assessment of energy performance of buildings addressing indoor air quality, thermal environment, lighting and acoustics
STANDARD IN REVISIONE
RUOLO DELLE REGIONI E P.A. NEL D.LGS. 192/2005 E S.M.I. Art. 1 – Finalità Determinare i criteri generali per la cer.ficazione energe.ca degli
edifici e per il trasferimento delle rela.ve informazioni in sede di compravendita e locazione.
Art. 6. A.estato di prestazione energeTca, rilascio e affissione Sviluppano un sistema di cer.ficazione energe.ca coerente con i principi generali del decreto legisla.vo comma 3-‐bis leAera c)
comma 2 leA. B-‐bis)
comma 5-‐quinquies
in conformità con i d.P.R. 74/2013 e 75/2013, provvedono a: a) is.tuire un sistema di riconoscimento degli organismi e dei soggeG cui
affidare le aGvità di aAestazione della prestazione energe.ca degli edifici, promuovendo programmi per la loro qualificazione, formazione e aggiornamento professionale, tenendo conto dei requisi. previs. dalle norme nazionali e nel rispeAo delle norme comunitarie in materia di libera circolazione dei servizi;
b) avviare programmi di verifica annuale della conformità dei rappor. di ispezione e degli aAesta. emessi.
collaborano con il Ministero per la definizione di a) metodologie di calcolo della prestazione energe4ca degli edifici; b) metodologie per la determinazione dei requisi4 minimi di edifici e impian4; c) sistemi di classificazione energe4ca degli edifici, compresa la definizione del sistema informa4vo comune di cui all'ar4colo 6, comma 12, le$era d);
5-‐sexies.
RUOLO DELLE REGIONI E P.A. NEL DPR 75/2013 E s.m.i. Art. 4 – FUNZIONI DELLE REGIONI E DELLE P.A.
ai fini di un’applicazione omogenea
RUOLO DELLE REGIONI E P.A. NEL DM 26 GIUGNO 2015 Art. 3 – Linee guida nazionali per l’a.estazione della prestazione energeTca degli edifici
Art. 5 -‐ Monitoraggio e controlli
ENTRATA IN VIGORE 1° OTTOBRE 2015
4. Le regioni e le province autonome che, alla data di entrata in vigore del presente decreto, abbiano già ado$ato propri strumen4 di a$estazione della prestazione energe4ca degli edifici in conformità alla direJva 2010/31/ UE, intraprendono misure a$e a favorire, entro due anni dall’entrata in vigore del presente decreto, l’adeguamento dei propri strumen4 regionali di a$estazione della presta-‐ zione energe4ca degli edifici alle Linee guida.
3. Le regioni e le province autonome, nel disciplinare il sistema di a$estazione della prestazione energe4ca degli edifici, ado$ano gli elemen4 essenziali e le disposizioni minime comuni di cui all’art. 4.
1. Le regioni e le province autonome al fine dell’effe$uazione dei controlli della qualità dell’a$estazione della prestazione energe4ca reso dai soggeJ cer4ficatori, definiscono piani e procedure di controllo che consentano dianalizzare almeno i l 2% degli APE deposita4 territorialmente in ogni anno solare.
RUOLO DELLE REGIONI E P.A. NEL DM 26 GIUGNO 2015
Art. 6 – Sistema InformaTvo degli APE
Art. 8 – Disposizioni finali
ENTRATA IN VIGORE 1° OTTOBRE 2015 2. Le regioni e le provincie autonome, entro il 31 marzo di ogni anno, alimentano il SIAPE con i da4 rela4vi all’anno ul4mo trascorso. 3. Le regioni, le provincie autonome e i comuni accedono, per via telema4ca, alla totalità dei da4 presen4 nel SIAPE rela4vamente alla zona geografica di competenza e, per quanto riguarda il restante territorio nazionale, accedono ai da4 in forma aggregata. I ci$adini accedono ai da4 presen4 nel SIAPE in forma aggregata.
1. Le regioni e le province autonome, in conformità a quanto previsto dai regolamen4 di cui ai decre4 del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74, e 16 aprile 2013, n. 75, provvedono ad avviare programmi di verifica annuale della conformità degli APE emessi.
LA CERTIFICAZIONE NELLE REGIONI E LE P.A.: IERI E OGGI
le Regioni e P.A., nell’ambito delle proprie (’art. 17 del D.Lgs. 192/2005 clausola di cedevolezza) hanno predisposto proprie discipline legisla4ve in tema di cer4ficazione energe4ca degli edifici a causa dei ritardi, con cui i dispos4 legisla4vi statali di recepimento della direJva 2002/91/CE sono sta4 emana4,
La modifica della clausola di cedevolezza introdo$a dalla l.90/2013 all’art. 17 d.lgs.192/2005 e s.m.i. consente di u4lizzare procedure di cer4ficazione energe4ca locali solo nelle regioni e P.A. nelle quali è stata recepita la DireJva 2010/31/CE alla data di entrata in vigore del DM 26 giugno 2015
Nel de$are la norma4va di a$uazione, regioni e province autonome sono comunque tenute al rispe$o dei vincoli derivan4 dall'ordinamento comunitario e dai principi fondamentali desumibili dalle leggi dello Stato.
L’operato di tali regioni è legiJmato dall’art. 30 del D.Lgs. 31/03/1998, n.112 che modifica parzialmente le disposizioni di cui agli ar$. 12, 14 e 30 della L. 10/1991.
IERI
OGGI
LE ATTIVITA’ DELLE REGIONI E DELLE P.A.
METODOLOGIA PER LA CERTIFICAZIONE Procedura di calcolo Procedura semplificata Obbligatorietà
La s4ma della prestazione energe4ca avviene con procedimen4 anali4ci, a$raverso l’uso di sistemi di calcolo basa4 sulle UNI TS 11300 o su metodi regionali. In alcune regioni sino al 2.10.2014 era consen4to l’uso del DOCET in applicazione del metodo semplificato (in aggiornamento per adeguarlo alle nuove 11300, parte 1 e 2)
Modelli di APE/ACE differenT basaT sulle stesse linee guida
LE ATTIVITA’ DELLE REGIONI E DELLE P.A.
DifferenT modalità di emissione dell’ACE E APE
LE ATTIVITA’ DELLE REGIONI E DELLE P.A.
GESTIONE DELLA PROCEDURA Accreditamento dei cerTficatori Catasto regionale dei cer4fica4 Procedure di controllo
Regioni dispongono di un elenco di cer4ficatori
consultabile online
Importanza dell’elenco per i ci.adini: ContaG cer.ficatore Verifica CV
Importanza dell’elenco per la PA: Valutare l’appartenenza professionale dei cer.ficatori Individuare poli.che di formazione adeguate a seconda della professionalità Favorire le comunicazioni mirate
Assicurare qualificazione e indipendenza dei cer:ficatori
LE ATTIVITA’ DELLE REGIONI E DELLE P.A.
GESTIONE DELLA PROCEDURA Accreditamento dei cer4ficatori Catasto regionale dei cerTficaT Procedure di controllo
LE ATTIVITA’ DELLE REGIONI E DELLE P.A.
GESTIONE DELLA PROCEDURA Accreditamento dei cer4ficatori Catasto regionale dei cer4fica4 Procedure di controllo
LE ATTIVITA’ DELLE REGIONI E DELLE P.A.
LA FIGURA DEL CERTIFICATORE ENERGETICO Requisi4 dei cer4ficatori Corsi di formazione
LE ATTIVITA’ DELLE REGIONI E DELLE P.A.
LE ATTIVITA’ DELLE REGIONI E DELLE P.A.
NUOVE SFIDE PER LE REGIONI E LE P.A.
OMOGENEIZZARE LE MODALITA’ DI CONTROLLO INCREMENTARE IL NUMERO DEI CONTROLLI
ANALIZZARE E RAPPRESENTARE I DATI DEGLI APE PER IL DISEGNO DELLE POLITICHE DI EFFICIENZA ENERGETICA
MIGLIORARE IL SISTEMA DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
SENSIBILIZZARE DEGLI UTENTI
L’ESPERIENZA DELLA REGIONE PIEMONTE
D.G.R. 4 AGOSTO 2009, N. 43-‐11965
L.R. 13/2007
L.R. 23/2002
L.R. 31/2000
L.R. 44/2000
L.R. 3/2015, ar..39-‐42 “Semplificazioni in materia di energia”
RECEPIMENTO DEL DISPOSIZIONI NAZIONALI
metodologie di calcolo, anche semplificate per gli edifici cara$erizza4 da rido$e dimensioni e prestazioni energe4che di modesta qualità
format di APE (appendice B delle Linee guida) comprendente tuJ i da4 rela4vi all’efficienza energe4ca dell’edificio e all’u4lizzo delle fon4 rinnovabili nello stesso, al fine di consen4re ai ci$adini di valutare e confrontare edifici diversi
schema di annuncio di vendita o locazione (appendice C delle Linee guida), che renda uniformi le informazioni sulla qualità energe4ca degli edifici fornite ai ci$adini
LE DISPOSIZIONI REGIONALI IN SINTESI
ü adozione di un sistema di accreditamento dei soggeJ abilita4 al rilascio dell'a$estato di prestazione energe4ca ai sensi dell’art. 4 comma 2 le$era a) e abis) del DPR 75/2013 e s.m.i.;
ü modalità di svolgimento del corso di formazione e aggiornamento ai sensi dell’art.4 comma 2 le$era c) del DPR 75/2013 e s.m.i.;
ü Sistema informa4vo regionale per la prestazione energe4ca degli edifici (denominato SIPEE) u4le anche al fine di monitorare l’impa$o del sistema di cer4ficazione degli edifici in termini di adempimen4 burocra4ci, oneri e benefici per i ci$adini ai sensi dell’art. 4 comma 2 le$era d) del DPR 75/2013 e s.m.i.;
ü modalità per l’accertamento della corre$ezza e qualità dei servizi di cer4ficazione ai sensi ai sensi dell’art.4 comma 2 le$era e) e dell’art. 5 del DPR 75/2013 e s.m.i.
IL SIPEE: SISTEMA INFORMATIVO CERTIFICAZIONE ENERGETICA
IL SIPEE: I NUMERI
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000 no
vem
bre
dice
mbr
e ge
nnai
o fe
bbra
io
mar
zo
april
e m
aggi
o gi
ugno
lu
glio
ag
osto
se
ttem
bre
otto
bre
nove
mbr
e di
cem
bre
genn
aio
febb
raio
m
arzo
ap
rile
mag
gio
giug
no
lugl
io
agos
to
sette
mbr
e ot
tobr
e no
vem
bre
dice
mbr
e ge
nnai
o fe
bbra
io
mar
zo
april
e m
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lu
glio
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osto
se
ttem
bre
otto
bre
nove
mbr
e di
cem
bre
genn
aio
febb
raio
m
arzo
ap
rile
mag
gio
giug
no
lugl
io
agos
to
sette
mbr
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tobr
e no
vem
bre
dice
mbr
e ge
nnai
o fe
bbra
io
mar
zo
april
e m
aggi
o gi
ugno
lu
glio
ag
osto
se
ttem
bre
otto
bre
nove
mbr
e di
cem
bre
genn
aio
febb
raio
m
arzo
ap
rile
mag
gio
giug
no
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Certificati inviati per mese
I DATI DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN PIEMONTE
Piemonte, numero di edifici certificati-‐APE per Classe energetica(tot. 533.136)
54.214
90.758
69.006
83.323
108.62
8
87.410
32.774
5.50
6
1.51
7
0
15.000
30.000
45.000
60.000
75.000
90.000
105.000
NC G F E D C B A A+Classe energetica
n. di edifici
Piemonte, ripartizione % degli edifici certificati-‐APE per Classe energetica (tot. 533.136)
D(20,4%)
G(17,0%)
C(16,4%)
E(15,6%)
F(12,9%) nc
(10,2%)
B(6,1%)
A+(0,3%)
A(1,0%)
DATI 2014
533.136 EDIFICI CERTIFICATI
I DATI DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN PIEMONTE
Piemonte, n. di edifici certificati-‐ACE per anno di fine lavori di costruzione. Fonte: estrazione dati dal SICEE
347 (0,07%
)
73.033
(13,7%
)
53.178
(10,0%
)
155.29
1 (29,1%
)
95.128
(17,8%
)
48.505
(9,1%)
21.539
(4,0%)
66.745
(12,5%
)
12.880
(2,4%)
4.94
4 (0,9%)
1.07
9 (0,2%)
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
< 1500 1501-‐1700
1701-‐1800
1801-‐1900
1901-‐1920
1921-‐1940
1941-‐1960
1961-‐1980
1980-‐2000
2000-‐2013
2014(prov.)
n. di e
difici
Piemonte, n. di edifici per anno di rilascio della certificazione-‐ACE(tot. 533.136) Fonte: estrazione dati dal SICEE
116.39
5
127.91
5
112.86
2
116.11
8
24.171 35.675
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
2009 2010 2011 2012 2013 2014 (prov.)
n. di e
difici
Numero cumulato di edifici certificati-‐APE per Classe energetica per Provincia(tot. 533.136)
tot.A+1.517
tot.A5.506
tot.B32.774
tot.C87.410
tot.D108.628
tot.E83.323
tot.F69.006
tot.G90.758
tot.NC54.214
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
A+ A B C D E F G NCClassi energetiche
numero cumulato di edifici certificati
Vercell i
Biella
VCO
Asti
Novara
Alessandria
Cuneo
Torino
I DATI DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN PIEMONTE
Ripartizione % della suddivisione per Provincia e Classe energetica degli edifici certificati-‐APE (edidenziati i valori massimi per ogni Classe energetica)
7,43%13,13% 12,63%
9,42%12,99%
15,97% 14,86% 13,13%
16,04%
15,62% 17,74%18,90%
19,44%
20,51%20,01%
18,60%
13,15%
12,13%12,69%
12,18%
13,65%
12,93%
13,01%
14,6%14,5%
14,0%
14,2%
13,4%14,6% 15,1%
14,6%
18,9%18,7%
18,6%
17,1%
14,7%17,8% 18,2%
18,3%
17,33%16,57%
15,78% 14,34%11,65% 12,98% 12,38%
14,84%
5,70% 7,56% 6,44% 6,32% 6,09% 4,95% 4,18%6,12%
0,25% 0,38% 0,34% 0,34% 0,21% 0,21% 0,18% 0,29%
18,61%
20,54%
13,73%13,61%
16,8%
22,4%
17,67%
7,69%
0,95% 1,15% 1,18% 1,14% 1,51% 1,14% 0,60% 0,90% 1,07%0,40%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Torin
o
Cune
o
Alessand
ria
Novara
Asti
VCO
Biella
Vercelli
med
ia PIE
A+
A
B
C
D
E
F
G
NC
I DATI DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN PIEMONTE
B
C
D
E
F G
NC
A B
C
D E
I DATI DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN PIEMONTE
I DATI DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN PIEMONTE
Piemonte. Andamento, per classi di dimensione degli Edifici, dell'Indice di Prestazionale Globale (kWh/m2) di energia primaria per i servizi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria
116,6111,3
60,470,3
0
40
80
120
160
200
240
280
320
fino al 1919 1920-‐1945 1946-‐1960 1961-‐1971 1972-‐1981 1982-‐1991 1992-‐2011
Indice di P
restazione
Globale (kWh/m2)
Piccolissimi edifici (<3 unità ab.)
Piccoli edifici (da 3 a 15 unità ab.)
Medi edifici (da 16 a 30 unità ab.)
Grandi edifici (>31 unità ab.)
Piemonte. Andamento dei 4 principali parametri dei Fabbisogni energetici medi (kWh/m2) delle nuova costruzioni edilizie (classi da A+ a C)
79,173,7
70,264,8 66,565,0
60,458,1
53,3 55,0
55,252,3 51,7
48,351,7
14,1 13,3 12,0 11,5 11,4
88,1
68,2
57,0
19,9
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
2.009 2.010 2.011 2.012 2.013 2.014
kWh/m
2
Energia primaria globale
Energia primaria riscaldamento invernale
Energia termica utileEnergia primaria produzione ACS
Qh,nd
EP gl EP i
EP ACS
Edifici&ImpianT
Verso un sistema della conoscenza interoperabile
Ing. Stefania Cro$a [email protected]