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IN QUESTO NUMERO… 2. Editoriale Comanda l’amore 3. Baloo Album con sorpresa 5. Vita di Branco/Cerchio Una famiglia che acco- glie e consola 8. Consiglio degli Anziani I verbi di una famiglia felice 10. Fratellini e sorelline del Mondo Vita da bambini in Norvegia 12. Natura Il trapasso delle nozioni 15. Biblioteca di Branco/Cerchio “In famiglia” di Hector Malot 18. Giochi I giochi dello Scovolino 21. Saggezza di Branco/Cerchio Adottati dal Padre 23. Fumetto Il superzio d’America 25. Mani Abili L’albero genealogico e le generazioni 29. Corrispondenti Piccole Orme, grande esperienza 30. Posta La posta di Giochiamo Associato all'Unione Stampa Periodica Italiana SCOUT - Anno XXX - Numero 2 - 2 febbraio 2004 - Settimanale - Spedizione periodico in abbonamento po- stale legge 662/96 art. 2 comma 20/c - euro 0,51 - Edito dall'Agesci - Direzione e pubblicità: Piazza Pasquale Paoli, 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile: Sergio Gatti - Registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811 presso il tribunale di Roma. Stampa: So.Gra.Ro., via Ignazio Pettinengo 39, Roma - Tiratura di questo numero 60.500 - Finito di stampare nel febbraio 2004 S o m m a rio La rivista è stampata su carta ricicla- ta, sbiancata in assenza di cloro. Anno XXX- n. 2 - 2 febbraio 2004 Settimanale - Spedizione periodico in abbonamento postale legge 662/96 art. 2 comma 20/c Poste italiane - DCO/DC - BO La redazione Capo redattore: Camillo Acerbi Redattori: Maria Grazia Berlini, Emanuelle Caillat, Valentina Castelli, Mons. Giovanni Catti, Anna Maria Guidi, Mauro Guidi, Vanna Merli, Fra’ Luciano Pastorello, Vittoria Perini, Marco Quattrini, Gianfranco Zavalloni Illustrazioni e grafica: Vittorio Belli Impaginazione: Simona Pasini Chiuso in redazione il: 22 gennaio 2004 Tempo di Promesse Sta cominciando il periodo delle Promesse. Prepariamoci a celebrarle con gioia e solennità, come in questa bella foto della cerimonia 2003 del Branco Parma 2 LA FAMIGLIA a pag. 23 - FUMETTO IL SUPERZIO D’AMERICA a pag. 29 - CORRISPONDENTI PICCOLE ORME, GRANDE ESPERIENZA Mary Cassat - “Madre e figlio”

LAFAMIGLIA - agesci.it · tutti gli uomini che il Padre ce-leste ama (cf Lc 2, 41-50), e cioè anche noi. Carissimi Lupetti e Coccinelle, da piccolo sentivo spesso ripe-tere che ogni

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IN QUESTO NUMERO…2. Editoriale

Comanda l’amore3. Baloo

Album con sorpresa5. Vita di Branco/Cerchio

Una famiglia che acco-glie e consola

8. Consiglio degli AnzianiI verbi di una famigliafelice

10. Fratellini e sorelline del MondoVita da bambini inNorvegia

12. NaturaIl trapasso delle nozioni

15. Biblioteca di Branco/Cerchio“In famiglia”di Hector Malot

18. GiochiI giochi dello Scovolino

21. Saggezza di Branco/CerchioAdottati dal Padre

23. FumettoIl superzio d’America

25. Mani AbiliL’albero genealogico ele generazioni

29. CorrispondentiPiccole Orme, grandeesperienza

30. PostaLa posta di Giochiamo

Associato all'UnioneStampa Periodica Italiana

SCOUT - Anno XXX - Numero 2 - 2 febbraio 2004 -Settimanale - Spedizione periodico in abbonamento po-stale legge 662/96 art. 2 comma 20/c - euro 0,51 - Editodall'Agesci - Direzione e pubblicità: Piazza PasqualePaoli, 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile: SergioGatti - Registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811presso il tribunale di Roma. Stampa: So.Gra.Ro., viaIgnazio Pettinengo 39, Roma - Tiratura di questo numero60.500 - Finito di stampare nel febbraio 2004

Sommario

La rivista è stampata su carta ricicla-ta, sbiancata in assenza di cloro.

Anno XXX- n. 2 - 2 febbraio 2004Settimanale - Spedizione periodico

in abbonamento postale legge 662/96art. 2 comma 20/c

Poste italiane - DCO/DC - BO

La redazioneCapo redattore: Camillo AcerbiRedattori: Maria Grazia Berlini, Emanuelle Caillat, Valentina Castelli, Mons. GiovanniCatti, Anna Maria Guidi, Mauro Guidi, Vanna Merli, Fra’ Luciano Pastorello, VittoriaPerini, Marco Quattrini, Gianfranco Zavalloni Illustrazioni e grafica: Vittorio Belli • Impaginazione:Simona Pasini

Chiuso in redazione il: 22 gennaio 2004

Tempo di PromesseSta cominciando il periododelle Promesse. Prepariamoci acelebrarle con gioia e solennità,come in questa bella foto dellacerimonia 2003 del BrancoParma 2

LAFAMIGLIA

a pag. 23 - FUMETTO

IL SUPERZIOD’AMERICA

a pag. 29 - CORRISPONDENTIPICCOLE ORME,GRANDEESPERIENZA

Mary Cassat - “Madre e figlio”

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Tempo fa, ho letto una storia in unodei tanti, meravigliosi libri di GianniRodari (Filastrocche in cielo e interra, Favole al telefono, Il librodegli errori … Vi consiglio calda-mente di leggerli tutti!). Anche sesono passati molti anni, quella storiame la ricordo ancora, perché inpoche righe spiegava una cosa bel-lissima sulle nostre famiglie. Ecco più o meno cosa diceva (vado amemoria…):

Domando a una bambina: “Chicomanda in casa vostra?”. Lei stazitta e mi guarda.“Su, dimmi, chi comanda da voi?Il babbo o la mamma?”. La bam-bina mi guarda e non risponde.“Non sai cosa vuol dire comanda-re?” Sì che lo sa.“E allora?” Ma lei mi guarda e poiscappa di corsa fino in cima alprato.E da lassù si volta a farmi la linguae mi grida, ridendo: “A casa no-

stra non comanda nessuno, perchéci vogliamo bene!”.E’ proprio così! Nella nostra fami-glia, se tutto va bene, non ci sono ge-nitori che comandano sui figli, fra-telli più grandi che danno ordini aipiù piccoli, bambini che, coi loro ca-pricci, cercano di imporsi sugli adul-ti. Se tutto va bene, è solo l’amoreche comanda, e ognuno fa la suaparte con gioia e lealtà.E questo vale anche per il nostroBranco o Cerchio (che è una “fami-glia felice”) e per la Chiesa, che è lafamiglia dei figli di Dio.

Certo, non sempre è facile riuscire avivere così. Questo numero diGiochiamo è fatto proprio per aiutar-ci: Baloo (pag. 3) ci ricorda comeanche Gesù avesse una famiglia,Gufo (pag. 10) ci racconta la storiadi una bambina e della sua famigliaun po’ strana, Tota (pag. 25) ci pro-pone di andare alla caccia delle radi-ci della nostra famiglia…

Per Natale, ho ricevuto un bel-lissimo regalo. Si tratta di unalbum, preparato dai bambinidi una Scuola Materna sotto laguida della loro insegnante.Il titolo “Coloriamo i diritti deibambini” ne spiega il contenu-to. Ma ecco la sorpresa: accantoa ogni pagina che illustra i di-versi “diritti”, c’è un’altra paginache racconta come essi sianostati assicurati anche a Gesù.Ne trascrivo uno: “Tutti i bam-bini del mondo hanno il dirittodi avere una famiglia e unnome”. Accanto è scritto:“Anche Gesù aveva unamamma, un papà e una casa”.Gesù, dunque, aveva una fami-glia. San Luca, nel suo Vangelo,ci racconta di questa famiglianella quale Gesù nacque.

Poi, più avanti, dice che “cresce-va in sapienza, statura e grazia”ed “era sottomesso ai suoi geni-tori” (Lc 2, 51-52). Anch’essicercavano ogni giorno di capirechi era questo bambino, e a checosa era destinato.

A 12 anni, quando i ragazziebrei entravano nel mondodegli adulti, Gesù, rimanendonel tempio di Gerusalemme,fece capire che la sua famigliaera più grande di quella forma-ta da Maria e Giuseppe: la suavera famiglia, infatti, eranotutti gli uomini che il Padre ce-leste ama (cf Lc 2, 41-50), ecioè anche noi.Carissimi Lupetti e Coccinelle,da piccolo sentivo spesso ripe-tere che ogni famiglia nasce nelcuore di Dio.Allora non capivo bene; adessocapisco di più: per questo avereuna famiglia è un diritto ditutti bambini del mondo.Buona caccia e buon volo!

Baloo

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Ciao a tutti! In questi giornimi sono chiesto una cosa: viho mai raccontato qualcosadella mia vita, della mia fami-glia, della mia casa? No?!Dite davvero? Non ne sapetenulla? Mi sembra strano,anche perché io so quasitutto di ciascuno di voi…Beh, dovete sapere che io houna gran bella famiglia,anche se ci vediamo solo unao due volte l’anno: io, i miei7 fratelli, i miei 17 cugini,con le loro famiglie, i nipoti,le cognate, eccetera eccete-ra.Potete immaginare quando citroviamo tutti insieme nellamia tana a parlare, a raccon-tarci le cose belle o quelletristi che ci sono successe, eci divertiamo un sacco, pro-prio come voi nelle vostrefamiglie.E anche il Bosco e la Giunglasono piene di famiglie felici,che stanno bene insieme, af-frontano insieme le cosebelle e i momenti difficili, ese ve lo dico potete creder-

ci, come al solito.Buona Caccia e Buon Volo, e…non vi ho detto che sto met-tendo su una famiglia tuttamia? Non vi ho mai parlatodi… della mia lei? E che ab-biamo intenzione di…Davvero?! Strano, l’avreiproprio giurato.Alla prossima volta, allora.Potete (quasi) contarci.

Erik, la talpa

Che giornata indimenticabile èstata!!! Una serata di quelle che si ri-cordano per tutta la vita…Noi cuccioli eravamo al caldo nellanostra tana, vicino a mammaRaksha. A un tratto, si sono sentitidei piccoli rumori, dei passi leggeri eanche un po’ incerti.Si è presentato davanti ai noi un es-serino così strano!

Non ho capito cosa fosse, non avevomai visto un animale simile primad’ora. Era così buffo, non avevaneanche un pelo!! E poi faceva deglistrani suoni… Subito la mamma glisi è avvicinata, e lui non ha avutopaura!! Anzi, sorrideva e sembravadivertito.Io, allora, sono andato accanto a luie abbiamo iniziato a giocare: è statodivertentissimo!!Ma all'improvviso, mamma e papà sisono messi in allarme, perché la lucedella nostra tana si era oscurata. Nonsi capiva cosa stava accadendo, c’e-rano degli odori e delle voci diver-se… che paura!!Shere khan, la tigre zoppa dellagiungla, stava cercando proprio lui,il nostro nuovo fratellino!!! Menomale che c’erano lì il papà e lamamma che lo hanno difeso.Mamma Raksha, in particolare, nonl’avevamo mai vista così decisa;anche papà era sbalordito.Era infuriata, e con le sue parole èriuscita a farla scappare, quella tigrezoppa e spelacchiata. Le disse:“Questo piccolo cucciolo nudo cor-rerà con il Branco e con il Brancocaccerà, e un giorno o l’altro ti daràla caccia”.Da quel momento divenne mio fra-tello, il mio fratello di tana!!

Ciao da Fratel Bigio

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E' ormai notte e Cristina è nel suosacco a pelo, ma non riesce ancora adormire. Sottovoce, sta dicendo lapreghiera delle Coccinelle e pensa aquanto si sente contenta adesso; maprima...Era la prima sera delle Vacanze diCerchio e per lei era la prima voltache dormiva fuori casa per un tempocosì lungo. Per questo, si era spaven-tata e piangeva di nostalgia.Pensava alla mamma, al papà e per-sino al fratellino, con cui a casa liti-ga spesso! Ma poi aveva sentito unavoce vicino all'orecchio: era quelladi Maria Paola, la Coccinella sua vi-cina di letto che le sussurrava: “Chehai? Nostalgia?”

Cristina aveva cercato di non farlecapire che stava piangendo, maMaria Paola aveva proseguito: “Sai,anch'io la prima volta ho avutopaura, ma qui non sei sola, ci siamonoi. E Arcanda dice che siamo tuttifratellini e sorelline e che siamo unafamiglia felice!”Cristina si era meravigliata: avevasentito anche lei quelle parole, “fa-miglia felice”, ma non ci aveva mairiflettuto sopra.Famiglia felice: una famiglia chegioca, lavora allegramente e sta beneinsieme... e la nostalgia non c'è più eil sonno arriva prima ancora del"Così sia".

Una famiglia

che accoglie… … e consola

FARE DEL PROPRIO MEGLIO…per rispettare la Legge e laPromessa. Fatti una copia di entram-be in maniera da averle sempre vici-no e poterle riguardare quando vuoi.…per evitare i litigi e superare le dif-ficoltà.

GIOCAREIn Sestiglia, con l’Autoritratto per pre-sentarsi e conoscere gli altri. Disegnacon dei pennarelli il contorno delcorpo di ogni sestigliere su dei grandifogli. Fai disegnare a ciascuno un visoe un cuore sul petto. Fai pensare a ciòche ciascuno è in grado di fare conciascuna parte del corpo. Ciascunoscrive pregi o difetti sulla parte delcorpo corrispondente. Ad esempiosulle gambe uno può scrivere: “Nonso danzare”; sul cuore: “riesco a volerbene alle persone”; sulla mano destra:“so disegnare molto bene” oppure unaltro “faccio nodi molto resistenti” ecosì via. Fatti i cartelloni si possonopensare assieme le soluzioni per supe-rare i difetti individuati.

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La Famiglia Felice del Branco o delCerchio, come la famiglia di ciascu-no di noi, ha bisogno dell’impegnodi tutti perché tutti possano starcibene. Ciascuno di voi, Lupetti oCoccinelle del C.d.A., ha un ruolospeciale nel costruire la felicità inBranco o Cerchio.Noi vi proponiamo alcuni verbi utiliper realizzare la felicità, gli altripensateli voi!

Accogliere…chi è nuovo. Con un gioco per co-noscere i nomi e le persone della se-stiglia, o con dei piccoli regalini co-struiti da te (o da tutti i componentidel C.d.A.) con sopra i nomi deinuovi, per farli sentire a casa;…chi è triste. Insegna e canta “Lacanzone della Felicità” o “La canzo-ne della risata” o un’altra canzoneallegra che conosci bene. E poi,chiedigli se ha voglia di raccontartiperché è triste.

Collaboraremettendo a disposizione le tue com-petenze e le specialità che hai acqui-sito per la tua sestiglia e per chi in-contri e ha bisogno di te;

RISPETTAREl’impegno che i tuoi fratellini e so-relline più piccoli mettono nellevarie attività (giochi, danze, canti,specialità, progressione personale),anche quando queste non riesconobene. Avere pazienza e sostenerecuccioli e cocci che sono più piccolie conoscono meno cose di te.

PORTARE GIOIAsorridendo ed essendo gentili, inveceche sbuffare e lamentarsi. Lo fanno già in troppi ed è semprepiù difficile incontrare visi soddi-sfatti. Pensaci tu!

Ebbene sì, anche a me piace sciare!E allora, tornando a casa dallaRussia, mi sono concesso una brevesosta nella vicina Norvegia. Là ho conosciuto un Branco diLupetti (che in norvegese di chiamaFlokkmøte) di cui fa parte Kari, labambina che qui sotto ci racconta lastoria della sua famiglia. Leggete e pensateci un po’ su, ok?Noi ci vediamo alla prossima!

Ciao da

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Ciao a tutti, io sono Kari, ho quasi11 anni e abito in Norvegia. Il mioPaese è in Europa come il vostro,anche se a differenza degli altri hadeciso di non far parte dell’UnioneEuropea. La mia città, Lillehammer,è abbastanza famosa perché 10 annifa ha ospitato le Olimpiadi invernali.A me piace molto il pattinaggio sughiaccio e anche lo sci di fondo, chequi praticano in molti.La mia casa è molto carina, con unabellissima stufa al centro che la scal-da tutta. Ha anche un bel giardinoche è il regno di Thor, il mio cane pa-store cui sono molto affezionata.Thor e io ci divertiamo molto insie-me e io lo considero come il mio fra-tellino, visto che non ho dei fratelliveri. O, meglio, in un certo senso liho, ma loro non vivono con noi, e ioli vedo raramente.Forse è il caso che vi spieghi: miamadre e mio padre si sono separati

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quasi otto anni fa. Io adesso vivo conla mia mamma e con Knut, il suonuovo fidanzato. Anche mio padreha una nuova compagna e insiemehanno due figli, Ole e Svein, chequindi sono miei fratelli. E ancheKnut ha un’altra figlia, che vive dasola perché ha quasi 17 anni…Insomma, la mia famiglia è un po’particolare, anche se ce ne sono sem-pre più di fatte così. Mi dispiace nonvivere con mio padre, ma spesso miviene a prendere a scuola e passiamogiorni interi insieme, anche per le va-canze. Il giorno del mio compleanno,poi, ci troviamo tutti insieme a casamia, ed è buffo perché ci sono duepapà e due mamme!Nonostante questa confusione, iopenso di avere una bella famiglia,forse un po’ numerosa e complicata,ma in cui l’importante è volersi unsacco di bene. Non credete?A proposito, sapete cosa significaLille nella mia lingua?

(Soluzione: significa “piccolo”)

NORVEGIADov’è: nel nord Europa, nella peni-sola della ScandinaviaQuanto è lontana: la sua capitale,Oslo, dista da Roma circa 2.000 kmQuant’è grande: 324.000 km2 (piùo meno come l'Italia)Quanti abitanti ha: 4,5 milioni (come il nostro Veneto)Che lingua si parla: il Norvegese

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Una delle esperienze più belledel vivere in famiglia è quelladi imparare da chi già ha fattoesperienza. Noi scout chiamia-mo questa cosa trapasso dellenozioni, cioè passaggio delleconoscenze e del “saper fare”.Ma cosa vuol dire concreta-mente? Come possiamo farloanche noi? Semplice: si tratta diavere molta pazienza, tanta at-tenzione e capacità di osserva-zione. Infine ci vuole coraggio,per provare a fare quello chevediamo.

Possiamo così imparare dallamamma come si impastano lafarina, le uova e tanti altri ingre-dienti per fare la cosiddetta"pasta fatta in casa", la pizza obuonissime torte.Oppure possiamo seguire il papàin una serie di lavori domesticidi manutenzione: sistemare unrubinetto che perde, incollareuna sedia che traballa, spurgare itermosifoni dell'aria eccessiva.

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Se poi chiediamo al nonno qualierano i giochi della sua infanzia,scopriremo un mondo meravi-glioso in cui nessuno andava neinegozi di giocattoli (che eranorarissimi), ma i giochi tutti se licostruivano da soli.E la nonna? Ha sicuramente tante abilità dainsegnarci: come rammendareun calzino, come lavorare aiferri, dove trovare buonissimeerbe selvatiche da cucinare, etante altre cose sulla natura e suiritmi delle stagioni…Provare per credere!

Il giovane Edmond Pandavoine ha sposato in India,

contro il volere del padre, una giovane indiana,

convertita al cattolicesimo, la signorina Doressany.

Quando la bambina nata dal matrimonio, Perrine,

compie dodici anni, Edmond decide di tornare in

Francia sperando che il padre accolga finalmente sua

moglie e sua figlia. Per pagarsi il viaggio organizza

uno studio fotografico ambulante con un carrozzone e

un asino, ma i tre vanno incontro a mille difficoltà…

IN FAMIGLIAdi Hector Malot.

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… al termine del viaggio Perrine si trova sola, a Parigi e de-

cide di raggiungere il nonno che ha una grande impresa di

produzione di stoffe.

Non vuole però che il nonno la tenga con sè perché ne ha

compassione o per senso del dovere: vuole che prima di tutto

impari a volerle bene.

Così, sotto falso

nome si fa assu-

mere come ope-

raia nell’azienda

del nonno e poi…

Prova tu a porta-

re Perrine dalla

fabbrica alla casa

di famiglia: ritaglia

18 pedine e colorane 6

di rosso, 6 di azzurro e 6 di

giallo. si può giocare in 2 o 3 e ognuno ha 6 pedine da col-

locare in un triangolo del loro stesso colore

(pedine gialle su triangolo giallo, ecc.).

Scopo del gioco è portare tutte le pedine sul triangolo

opposto facendole passare da un punto nero

all’altro seguendo le linee.

Si può saltare una pedina avversaria, o anche due, se dopo

ogni pedina c’è un cerchio libero. Si muovono le pedine a

turno ed è vietato passare la mano. Buon divertimento!!

Quale strategia userà Perrine?

Quale strada ha scelto per raggiungere il nonno?

E riuscirà a farsi accogliere in famiglia? Se vuoi saperlo

leggi “In famiglia” di Hector Malot.

IN FAMIGLIA

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1. RE + BUSQuesto signore mi sembra di averlo già visto! Ma che dice?

2. Parenti incrociati

La mia amica Zuppa mi ha presentato la sua famiglia. Scrivii parenti nella griglia qui sotto. Attento: è difficile diffici-lero! Se metti in ordine le lettere inserite sulle casellegialle saprai com’è la famiglia di questa cocci.

Ciao! Sono io, lo Scovolino!!E questa è la mia famiglia!?

Dentro un cestello di giunco, af-fidato alla corrente del Nilo, ilfiume grande dell’Egitto, stavail bambino.Sappiamo che la figlia delFaraone, re dell’Egitto, lo vide elo prese; poi “egli divenne un fi-glio per lei, ed ella lo chiamòMosè, dicendo «Io l’ho salvatodalle acque»” (Esodo 2, 10).

S. Paolo si ricordava la storiache Mosè era stato adottatodalla figlia del Faraone, e chelei era diventata la sua mamma;e forse pensava proprio a loromentre, mettendo per iscritto lasua idea a proposito di Dio, di-ceva che tutti noi siamo chia-mati a essere “figli adottivi”del Padre.

1. G + Lisca + UT (tu alla rovescia) +D + Elmo + N + DO (Nota) + Forma(di grana) + No (il contrario di sì) + Un + Asola + F + Ami + Gli + A = Gliscout del mondo formano una sola famiglia2. Orizzontali: 1. Cugino; 2. Fratello; 3. Zia; - Verticali: A. Sorella; B.Genitori; C. Nonni = FELICE3. 1+9+6+14 - 2+10+4+12 - 3+8+13 - 11+5+7Soluzioni

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3. RIUNIONE DI FAMIGLIAMamamia quanta gente!

Ci prego, aiutami a riunire i membri di queste famiglie.

Adesso il nostro pensiero va verso le mamme e i papàadottivi, verso le figlie e i figli adottivi. Pensiamo con gra-titudine e affetto a chi dice, alla bimba o al bimbo rimastisenza genitori: ecco, io sono il tuo nuovo papà, la tuanuova mamma, e “la tua vita è la mia vita”.

E se tu a volte fossi un po’ triste perché non trovasti subi-to la famiglia felice, ascolta Gesù che ti dice: “Chiunque fala volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fra-tello, sorella…” (Matteo 12, 40).Figli adottivi del Padre, fratelli e sorelle del Signore Gesù.

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Famiglie grandi, famiglie piccole?Mah, chi si ricorda come si chiamavala trisavola di papà e il bis-bis-bis-bi-snonno della mamma? Quanti fratelliaveva la prozia del cugino Giovanni?Sembra uno di quegli indovinelli permatematici pignoli, ma in verità èmolto semplice rispondere: basta farequalche ricerca storica e costruire un“albero” dalle radici molto profonde,che parta dai capostipiti delle fami-glie e arrivi fino a noi. Lo avetesenz’altro sentito ricordare: si chiama“albero genealogico”.Andiamo a curiosare tra le vecchiefoto di famiglia, nella biblioteca dicasa; chiediamo ai nonni e a chi sap-piamo possa essere informato!

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Se siamo dei bravi “investigatori”,riusciremo a partire da molto indie-tro nel tempo, e daremo vita al no-stro albero genealogico.

Ecco che cosa serve:• cartoncino robusto di colorebianco o panna• cartoncino più leggero di colorebianco• matita, pennarelli, pastelli colorati• penne a inchiostro o a china, conpunta sottile• cutter• gomma per cancellare• forbici• colla in stick• ganci per appendere i quadri (di carta adesiva)

La coppia che avrà dato origine allenostre famiglie troverà posto nelleradici dell’albero, poi ne formerà ilfusto e da questo partiranno i ramipiù robusti che saranno i loro figli.Da questi partiranno dei rami piùpiccoli che saranno i figli dei figli ecosì via fino ad arrivare alla cimadell’albero dove saremo noi: l’ultima“generazione”.Es.: da Vincenza e Norberto (radici)è nato Ermenegildo che ha sposato lasignorina Evelina (questi saranno ilfusto) e da loro sono nati due figli:Annunziata e Umberto (primi rami,uno a destra e uno a sinistra)

Annunziata (ramo destro) ha sposatoFederico e ha avuto quattro figli:Leopoldo, Filiberto, Annalena eGiuditta (quattro piccoli rami chepartono dal ramo destro) e così viaanche dalla parte sinistra conUmberto. Eccetera eccetera.Sul cartoncino più robusto, traccia-mo con una matita la sagoma dell’al-bero, delle dimensioni desiderate,scrivendo i nomi delle persone neipunti giusti e continuiamo con glialtri rami.

Cari Lupetti e Coccinelle,vi vorrei raccontare brevementeuna mia esperienza: la bellissimaavventura del campo “PiccoleOrme” che si è tenuto a SanGiorgio delle Pertiche, un paese inprovincia di Padova.In pochi giorni abbiamo cercato diconoscere la vita dei campi, so-prattutto nel passato. Insieme ab-biamo visitato una fattoria concani, mucche, conigli, maiali emaialini, una capra, tacchini, asinie pecore. Abbiamo anche vistocome si prepara il formaggio: erabuonissimo!La casa che ci ospitava era spazio-sa, con un bellissimo cortile e unpioppeto intorno dove abbiamoanche giocato. Il gioco più diver-tente è stato quello della Fiera,perché i Vecchi Lupi facevano ipresentatori dei vari giochi cheerano molto belli: la mela avvele-nata (in cui dovevi mangiare ilfrutto che galleggiava nell’acqua),i tiri a canestro, il lancio del ferrodi cavallo e la prova di forza. Conle banconote finte delle vecchielire ti potevi pagare pop-corn e unbicchiere di limonata molto zuc-cherata e fresca.E’ stata simpatica anche la cenadurante la quale abbiamo mangia-to le specialità che ognuno di noiaveva portato da casa.

Eravamo tutti in costume tradizio-nale da contadino e in quel cortilesembrava di essere tornati nellacampagna di tanti anni fa.Vi invito ad andarci, non perdete-vi queste occasioni!

• Lorenzo - Branco dellaLaguna - Chioggia 1 (VE)

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Ripassiamo con la penna a inchio-stro e coloriamo arricchendo con fo-glie e fronde.Se il risultato ci soddisfa, mettiamouna piccola cornice attorno al car-toncino e un gancio per quadri sulretro, al centro, per appenderlo.Se invece vogliamo renderlo piùd’effetto, disegniamo lo stesso albe-ro nel cartoncino robusto lasciando-lo grezzo con le facce disegnate e inomi; facciamo l’albero colorato sul

cartoncino più leggero e, in corri-spondenza di ogni nome, tracciamouna finestrella con due “ante” apribi-li. Incolliamo i due cartoncini unosull’altro (sotto quello senza fine-stre) e con il cutter incidiamo le fi-nestrelle in modo che si aprano.Ecco fatto; così, ogni volta che guar-deremo il nostro albero, ci sembreràdi vedere una grande casa con tantepersone alle finestre.Buon lavoro a tutti!

La Posta di Giochiamovia Tiberti, 2147023 Cesena

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Anche se sono passati ormai diver-si mesi, continuano ad arrivarcitante lettere ed email sulleVacanze di Branco / Cerchio dellascorsa estate. Si vede che devonoessere state proprio bellissime!Fra i tanti messaggi, ne abbiamoscelto uno in rappresentanza ditutti: ce lo ha scritto una lupetta dicui sappiamo solo che si chiamaAnna, e fa capire bene quanto me-ravigliosa possa essere questaesperienza.

Tutto cominciò in una bella giornatapiena di colori che brillavano senzafermarsi mai:• il giallo, colore della felicità che pro-vava ognuno di noi, anche i nostricambusieri e Vecchi Lupi;

• l’azzurro, colore che splendeva inalto: quello era il nostro sorriso degliocchi, del cuore e della bocca;• il rosso, colore degli scherzi e dellebattute che facevamo, e vi posso ga-rantire che partimmo felici e contenti!Penso che tutti ne sentano la man-canza: stavamo benissimo là, illumi-nati da quei colori.

Dopo una lunga camminata e la S.Messa, arrivammo nella nostraLocanda. Come ci siamo divertiticon il Signore degli Anelli, gli amici,i cambusieri, i Vecchi Lupi, glischerzi, le gite, i gavettoni, le paurenel bosco di notte… insomma, contutto!!!Il mio primo campo non lo avevovisto, non l’avevo vissuto, cioè nonavevo capito che stando insieme edessendo felice con tutti, puoi prova-re una sensazione di amicizia forte:LA VITA!

Anna

La lupetta Ilaria e il suo Branco“Fiore rosso” - Sambuceto 1 (CH)hanno incontrato alcuni vecchisaggi Indiani che hanno detto lorodi seguire una piuma. Allora lei hainventato questa poesia:

Cara piuma,volteggi nell’aria,il vento ti spinge,ti solleva e fa volare.

O piuma, piuma,cara piuma!Tu sei leggera,e ti avventuri nel cielo.

Il tuo amico più sinceroè il vento chesempre ti accompagna.

Tu, piuma, vola ancora nelcieloe tu, vento, mi raccomandosorreggila tua amica fedele e piccina.

Vi ricordiamo, se già non loavete fatto, di rispondere alQUESTIONARIO SU GIOCHIA-MO apparso sull’ultimo nume-ro del giornalino (n. 9 “LaLegge”) e di spedircelo al piùpresto! Sono in palio delle ma-gnifiche cartoline diGiochiamo. Se il numero nonvi è arrivato, richiedetecelo!