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L'Afghanistan della gente: la guerra permanente, l'oppressione e le donne Che cosa è successo e succede in Afghanistan Che cosa hanno vissuto e vivono le donne Donne speciali: RAWA, HAWCA, OPAWC, Malalai Joya Che cosa c'entriamo noi

L'Afghanistan della gente: la guerra permanente, l'oppressione ......Diritto di voto alle donne: 1946 Fino al 1968, il Codice Penale puniva l’adulterio femminile (non quello maschile)

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  • L'Afghanistan della gente: la guerra permanente, l'oppressione e le donne

    •Che cosa è successo e succede in Afghanistan•Che cosa hanno vissuto e vivono le donne•Donne speciali: RAWA, HAWCA, OPAWC, Malalai Joya •Che cosa c'entriamo noi

  • 1978-1989: Invasione sovietica (10 anni) Uccisa la popolazione scolarizzata - Profughi

    1978 1989 1992 1996 2001

  • 1989 1992 1996 20011978

    Agli occhi dell’Occidente: Nella guerra fredda conta solo combattere il comunismo -> gli USA finanziano gruppi di resistenza antisovietica di matrice fondamentalista

  • 1992-1996: Guerra civile / fazionaleWarlords - Fondamentalismo

    1989 1992 1996 20011978

    Agli occhi dell’Occidente : È una guerra interna -> non interveniamo

  • 1996-2001: Talebani

    1989 1992 1996 20011978

    Agli occhi dell’Occidente : I Talebani non ci piacciono, ma bisogna fare accordi commerciali con l’Afghanistan -> tolleriamo i Talebani perché tengono unito il paese

  • 2001: Bombardamenti USA di Kabul, Alleanza del Nord, “democratizzazione” dell’Afghanistan

    1989 1992 1996 20011978

    Agli occhi dell’Occidente : Mettiamo al governo uomini dell’unica fazione che aveva resistito ai Talebani. Non indaghiamo sui loro crimini né sulla loro “politica”.

  • Kabul 2009

    Agli occhi dell’Occidente : Mandiamo soldi per la ricostruzione al governo, che ci serve forte per garantire “stabilità” -> non indaghiamo su come vengono utilizzati i soldi

  • Afghanistan: Un narcostato governato da una élite corrotta, con presenza costante di forze militari internazionali USA/NATO

    Agli occhi dell’Occidente : Talebani e “insorgenti” minacciano la “stabilità” della regione -> è necessario essere presenti con l’esercito per garantire i nostri interessi geostrategici

  • La storia... della gente No sicurezza (sicurezza = certezza che i propri diritti

    vengano rispettati da tutti e difesi dalle istituzioni pubbliche)

    Fondamentalismo "religioso" (la religione usata per perpetuare un sistema di oppressione sociale ed economico) --> contro le donne

    Mancanza di istruzione (Popolazione tenuta non educata ai diritti)

    No lavoro, crisi alimentare, no reale sviluppo, fallimento degli aiuti internazionali

  • Le donne

    http://www.cnn.com/2009/WORLD/asiapcf/01/22/acid.attacks/index.html

    http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_04/muglia_21767afe-0884-11de-af33-00144f02aabc.shtml

    http://www.corriere.it/esteri/09_aprile_14/donne_afghane_talebani_muglia_2a298602-28b7-11de-aa72-00144f02aabc.shtml

    1977-2009: RAWA (+ di 30 anni)

    Film: Boccioli di rabbia

    http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_04/muglia_21767afe-0884-11de-af33-00144f02aabc.shtmlhttp://www.corriere.it/esteri/09_marzo_04/muglia_21767afe-0884-11de-af33-00144f02aabc.shtmlhttp://www.corriere.it/esteri/09_marzo_04/muglia_21767afe-0884-11de-af33-00144f02aabc.shtmlhttp://www.corriere.it/esteri/09_marzo_04/muglia_21767afe-0884-11de-af33-00144f02aabc.shtmlhttp://www.corriere.it/esteri/09_aprile_14/donne_afghane_talebani_muglia_2a298602-28b7-11de-aa72-00144f02aabc.shtmlhttp://www.corriere.it/esteri/09_aprile_14/donne_afghane_talebani_muglia_2a298602-28b7-11de-aa72-00144f02aabc.shtml

  • Perché contro le donne?

  • Ipotesi da alcuni ragazzi

    Paura del potere riproduttivo Inferiorità fisica = disvalore, quando i valori

    vincenti sono forza, violenza, prevaricazione (logica delle armi, la legge del più forte)

    Paura della forza delle idee, che è uguale per uomo e donna. La donna che parla fa paura perché mette in discussione la cultura dominante maschile.

    Controllare la donna = controllare la famiglia = controllare la società

  • La condizione della donna in Europa

    Grandi passi in avanti verso la piena uguaglianza di diritti uomo-donna, ma ancora gravi difficoltà:

    Consiglio d'Europa Raccomandazione 1582 (2002) sulla violenza domestica contro le donne:“La violenza domestica è ... fenomeno è diffuso in tutti i paesi europei ... Le statistiche dimostrano che la violenza domestica è reputata essere la prima causa di morte e invalidità per le donne tra 16 e 44 anni, prima del cancro e degli incidenti stradali.”

  • I diritti delle donne in Italia Diritto di voto alle donne: 1946

    Fino al 1968, il Codice Penale puniva l’adulterio femminile (non quello maschile).

    Fino al 1981 il Codice Penale ammetteva il "matrimonio riparatore": l'accusato di delitti di violenza carnale, anche su minorenne, poteva estinguere il reato sposando la donna violentata.

    Fino al 1996 i reati di violenza sessuale erano considerati "delitti contro la moralità pubblica e il buon costume", non un crimine contro la persona.

    http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/violenza-donne/violenza-donne/violenza-donne.html

  • RAWA- Revolutionary Association of the Women of Afghanistan - www.rawa.org REVOLUTIONARY: "dare una penna in mano a una

    bambina"

    lavoro con le donne: hanno sviluppato una logica diversa dalla forza - coscienza del proprio ruolo nella società

    istruzione: ragazze e ragazzi - durante la guerra civile e sotto i talebani - educazione alla coscienza civica - allo sviluppo

    giustizia: denuncia dei criminali di guerra al governo e in posizioni politiche - non c'è pace vera senza giustizia

  • HAWCA

    Humanitarian Assistance for the Women and Children of Afghanistan

    www.hawca.org/

    Scuole / educazione ai diritti Microcredito / donne Giustizia

  • OPAWC - Malalai Joya

    Organization for Promoting Afghan Women's Capabilities http://www.geocities.com/opawc

    Malali Joya una donna che ha preso in mano una penna, ha scritto e parlato eletta in parlamento, espulsa con un pretesto denuncia i criminali di guerra in posizioni politiche

    http://www.malalaijoya.com/ http://www.youtube.com/watch?v=iLC1KBrwbck&eurl=http://www.malalaijoya.com/remarks.htm http://malalaijoyaitalia.blogspot.com/

    http://www.youtube.com/watch?v=iLC1KBrwbck&eurl=http://www.malalaijoya.com/remarks.htm

  • I discorsi sulle “culture” Davanti alle violazioni dei diritti umani in paesi lontani

    da noi, spesso ci viene detto che “non possiamo giudicare né intervenire, perché certi comportamenti fanno parte della cultura di quel paese”.

    Ma chiediamoci:

    Di quale “cultura” stiamo parlando? Cultura di chi? Quanto contano le donne in

    questa “cultura”? Siamo in grado di sentire le voci di chi non ha

    voce in quel contesto? Riflettiamo sul significato dell’espressione “cultura

    dominante”

  • Ricapitolando: l'Afghanistan di oggi

    Un paese governato dalla legge del più forte (armi, violenza, prevaricazione)

    Un paese corrotto, in cui alla violenza delle armi si affianca la violenza economica

    Un paese in cui la religione viene usata per giustificare principi violenti di patriarcato e controllo sociale

    Un paese in cui, nonostante tutto, ci sono movimenti democratici che agiscono dal basso

  • Gli interventi della comunità internazionale In gran parte si rivolgono al governo afghano, che è

    corrotto (e si intasca i soldi della “ricostruzione”) Sono perlopiù di tipo “umanitario” (cibo,

    infrastrutture) e non “politico”, che significherebbe diritti, istruzione, giustizia (mattoni dello sviluppo sostenibile)

    Non diminuiscono la violenza strutturale economica, anzi spesso la peggiorano

    Si accompagnano spesso alla violenza militare

  • Per percorrere vie diverse, noi possiamo: Informarci meglio

    Esigere che il nostro governo controlli il tipo di presenza militare in Afghanistan e verifichi che gli aiuti non finiscano in mano corrotte

    Sostenere le associazione afghane, soprattutto di donne, e la comunità civile impegnata in progetti di istruzione, educazione ai diritti (http://assembly.coe.int/main.asp?Link=/documents/adoptedtext/ta02/erec1582.htm#)

    Imparare a comunicare tra culture diverse attraverso il linguaggio dei diritti umani

    Operare nel nostro territorio secondo i principi di sviluppo

    democratico, attraverso le IDEE e non la FORZA, per prepararci a una "partnership" globale

  • Grazie!

    CISDA (Coordinamento Italiano a Sostegno delle Donne Afghane): [email protected]

    www.osservatorioafghanistan.org

    https://www.facebook.com/pages/Cisda/120648274682738

    mailto:[email protected]

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