Upload
lyanh
View
217
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Laura Rasero 2011
OBIETTIVI DIDATTCI:Secondo anno
• Pianificare una ricerca in ambito organizzativo-clinico-formativo
• Pianificare una sperimentazione clinica controllata
• Presentare il protocollo di ricerca a comitati etici, società scientifiche, organizzazioni sanitarie
• Scrivere e pubblicare un lavoro scientifico
Laura Rasero 2011
La ricerca: il metodo scientifico
Laura Rasero 2011
Selezione e definizioneDi un problema
Formulazionequesiti /ipotesi
Raccolta/analisidei dati
Comunicazione dei risultati
La ricerca
Il quesito di ricerca
il quesito di ricerca nasce da una lacuna nella conoscenza nella popolazione alla quale il ricercatore vuole dare una risposta attraverso uno studio originale nel campione dei partecipanti
Laura Rasero 2011
La ricerca
Il quesito di ricerca
Argomento: Gli effetti dell’elettrostimolazione ed esercizi del pavimento pelvico sugli esiti funzionali nella incontinenza femminile
1. gli esercizi del pavimento pelvico sono efficaci tanto quanto l’elettrostimolazione.....?
2. L’elettrostimolazione aumenta il tono muscolare?
3. Gli esercizi del pavimento pelvico diminuiscono gli episodi di incontinenza?
4. In quali gruppi di pazienti gli esercizi del pavimento pelvico sono più efficaci?
5. Quale tipo di incontinenza risponde meglio all’elettrostimolazione?.........................................
Laura Rasero 2011
quesito di ricerca le alternative
Le donne anziane raramente riescono ad eseguire gli esercizi del pavimento pelvico. Perchè?
1. Le donne anziane hanno meno forza muscolare1.1 le donne hanno meno massa muscolare1.2 La fibra muscolare delle donne è intrinsicamente più debole2. Le donne anziane sono meno motivate2.1 le donne fortemente motivate riescono ad eseguire gli
esercizi?3 Le donne anziane non hanno le conoscenza del pavimento
pelvico3.1 se riescono ad riconoscere quali muscoli contrarre , riescono
ad eseguire gli esercizi?
Laura Rasero 2011
quesito di ricerca
Principale: Le donne anziane hanno meno forza muscolare
Secondario: Hanno meno forza muscolare in quanto hanno meno massa muscolare?
Laura Rasero 2011
quesito di ricerca
Significato
Non riuscire a contrarre i muscoli del pavimento pelvico:senso di impotenza?, depressione, rischio di perdita del ruolo
sociale, perdita di fiducia in se stessi?
Non riuscire a contrarre i muscoli del pavimento pelvico è indicatore di minor forza muscolare che è indice di maggior rischio di incontinenza urinaria?
Utilizzare gli esercizi del pavimento pelvico nello screening dei fattori di rischio di incontinenza
Laura Rasero 2011
tipo di studio che permette di rispondere a questo quesito di ricerca
osservazionale• trasversale • caso-controllo• di coorte ( longitudinale)
• Sperimentale
Laura Rasero 2011
popolazione campione
Popolazione bersaglio: donne anziane e giovani , adulti, sani
Popolazione accessibile: Donne anziane e giovani , adulti, sani , che afferiscono agli ambulatori medici..
Campione scelto: quelli che afferiscono agli ambulatori di screening oncologico
Laura Rasero 2011
criteri di inclusione ed esclusione
inclusione: Afferenti all’ambulatorio di prevenzione oncologicadonne anziani e giovanitra i 30 è 70 anni
Esclusione:Malattie muscolarianamnesi familiare di miopatiepregressi interventi chirurgici , genitali , intestino , zona
perinealeGià incontinentiin gravidanzanon consenso informato ecc......
Laura Rasero 2011
Campionamento
Campionamento sistematico di un campione di convenienza:
tutte le persone che afferiscono agli ambulatori di prevenzione in un mese
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
Identificazione del problema e dello scopo
Revisione dellaletteratura
Identificazione dellevariabili
Formulazione del quesitoo ipotesi di ricerca
FASE I identificazione e definizione del problema
FASE II scelta del metododi ricerca
FASE VUtilizzazione dei
risultati
DIFFUSIONERISULTATI
Selezione del disegno
Identificazione delcampione
Identificazione degli strumenti FASE IIIRaccolta dati
Raccolta registrazionedati
FASE IV Analisi dei dati
Analisiinterpretazione
Il disegno dello studio
Le domande che il ricercatore deve porsi sono:
• “Come voglio studiare gli eventi?”
• “Quale è il migliore approccio per rispondere alla mia domanda di ricerca al fine di ottenere dati accurati e interpretabili?”
Laura Rasero 2011
Processo di ricercafase II
• Scelta del metodo di studio: disegno, popolazione , selezione degli strumenti
• Da questa fase dipende la scelta dei metodi per l’analisi dei dati
Laura Rasero 2011
elementi di base per giudicare un disegno di ricerca
• Congruenza tra disegno e filosofia, teoria e domanda di ricerca
• Livello di sviluppo dei concetti della conoscenza
• Obiettivi dello studio
• Controllo sui fenomeni indagati
• Veridicità dei risultati
• Coinvolgimento del ricercatore con i soggetti o partecipanti
Laura Rasero 2011
• Pelvic floor muscle training is effective in women with urinary incontinence after stroke: a randomised, controlled and blinded study.
• A randomized prospective study comparing new vaginal cone and FES-Biofeedback.
Effect of intravaginal electrical stimulation on pelvic floor muscle strength.
• Pelvic floor reconstruction before orthotopic bladder replacement after radical cystectomy for bladder cancer.
•Urinary incontinence among older women. Measurement of the effect on health-related quality of life.
Laura Rasero 2011
Il disegno dello studio
Studio osservazionale? Il ricercatore rimane estraneo agli eventi
Studio sperimentale?:Il ricercatore applica un intervento e ne osserva gli effetti
Laura Rasero 2011
La popolazione
Laura Rasero 2011
La selezione del campione
Serve per ottenere informazioni da un piccolo gruppo per poi generalizzare i risultati a una popolazione.
poichè la generalizzazione alla popolazione è basata sulle caratteristiche di un campione, questo deve essere rappresentativo
Laura Rasero 2011
concetti di campionamento: campione e popolazione
la prima fase del campionamento consiste nel definire la popolazione
La popolazione: insieme completo di soggetti, oggetti o elementi dello studio. gruppo ben definito in cui i membri possiedono specifici attributi
Laura Rasero 2011
La popolazione
Può essere costituita da individui o elementi: cartelle cliniche, cadute dei pazienti,
diagnosi, eventi assistenziali, caratteristiche delle istituzioni e ogni altra unità di interesse
Laura Rasero 2011
Il campione
Non essendo possibile studiare tutti i componenti di una popolazione si rende
necessario selezionare il campione
il campione scelto rappresenta la popolazione totale
Laura Rasero 2011
popolazione
Popolazione target:
insieme completo di elementi sui quali il ricercatore potrebbe fare generalizzazioni
Es. Infermieri neoassunti: tutti gli infermieri neoassunti nella istituzione
Laura Rasero 2011
popolazione
Popolazione accessibile:
campione facilmente raggiungibile dal ricercatore che rappresenta la popolazione
target
Laura Rasero 2011
Selezione della popolazione
• la popolazione in studio dovrebbe rappresentare quella parte della popolazione generale che trarrebbe maggiore beneficio dal trattamento
• considerare i potenziali rifiuti nella partecipazione
• considerare la popolazione che ha potenziali controindicazioni al trattamento
Laura Rasero 2011
Dimensione del campione
• è necessario avere una popolazione di dimensioni sufficienti
• bisogna prevedere una sufficiente dimensione del campione, alla luce delle possibili uscite dallo studio
• può essere utile studiare una popolazione ad alto rischio per la malattia
• è necessario avere una sufficiente durata del follow-up
Laura Rasero 2011
Selezione del campione
• Specificare le condizioni di eleggibilità
– Criteri di inclusione
– Criteri di esclusione
– definire le caratteristiche dell’arruolamento/reclutamento:
• campione
• Luogo, tempo e metodi di arruolamento
Laura Rasero 2011
Popolazione in studio
Laura Rasero 2011
Popolazione generale
Rifiuti
Controindicazioni
Persi al follow-up
Popolazione in studio
Trattati Non trattati
Persi al follow-up
Incidenza Incidenza
Non elegibili
La ricerca infermieristica
Grandezza del campione e ambiente dello studio
Descrive le caratteristiche dell’ambiente dove avrà luogo il proposto progetto di ricerca, devono essere descritti grandezza e natura del campo di ricerca, nonché i criteri di selezione del campione
Laura Rasero 2011
La randomizzazione
• Procedimento mediante il quale l’assegnazione dei soggetti partecipanti allo studio ad uno di gruppi di confronto avviene secondo una sequenza casuale
• I due gruppi così ottenuti non risulteranno necessariamente uguali per tutti i parametri considerati, ma questi saranno certamente distribuiti in maniera casuale
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
OGNI SOGGETTO DI UNA POPOLAZIONE DEVE AVERE LA STESSA PROBABILITA’ DI ESSERE
INCLUSO IN UNO DEI GRUPPI A CONFRONTO
In assenza del trattamento (es. farmaco) l’outcome delle popolazioni a confronto dovrebbe essere identico
a causa del tendenziale bilanciamento dei fattori prognostici fra i gruppi assicurato dalla procedura di
randomizzazione
Laura Rasero 2011
Altre fonti di distorsione:
CONTAMINAZIONEsomministrazione accidentale del trattamento ai
pazienti del gruppo di controllo
COINTERVENTOeffettuazione di interventi diagnostici e/o
terapeutici addizionali nei gruppi a confronto
Laura Rasero 2011
NON COMPARABILITA’
a) delle popolazioni dei soggetti
trattati
b) delle osservazioni su cui
basare il giudizio di efficacia
c) degli effetti attribuiti al
trattamentoPLACEBO
RANDOMIZZAZIONE
BLINDING (CECITA’)
Le fasi della ricerca
1. Individuazione del problema2. Definizione degli obiettivi specifici3. Valutazione bibliografica delle conoscenze relative al
problema4. Stesura del protocollo di ricerca5. Attivazione ed effettuazione del protocollo di ricerca6. Raccolta dati7. Analisi dei dati8. Valutazione critica dei dati9. Postulati conclusivi della ricerca10. Presentazione dei risultati
Laura Rasero 2011
Il protocollo di ricerca
• Il modo in cui verrà esplorato il problema
Descrive
Che cosa si sta ricercando
Come si farà per raggiungere i risultati
Laura Rasero 2011
Il protocollo di ricercastrutturazione
1. Introduzione e background scientifico2. Obiettivi dello studio3. Criteri di selezione dei pazienti4. Disegno dello studio (se possibile diagramma di flusso)5. Programmi dettagliati di intervento6. Dati clinici e/o di laboratorio7. Criteri per la valutazione dell’intervento oggetto dello studio8. Valutazione statistica9. Consenso informato10. Scheda raccolta dati11. Bibliografia12. Elenco dei responsabili dello studio
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
Il protocollo di ricerca(Studi quantitativi)
• Manuale d’uso del progetto di ricerca
• Simile a istruzioni operative
• Deve essere chiaro ed indicare perché, come, da chi lo studio viene condotto
• Da sottoporre a Comitato Etico
Laura Rasero 2011
Il protocollo di ricerca(Studi quantitativi)
1. Titolo dello studio2. Introduzione3. Quesito di ricerca4. Obiettivi5. Disegno dello studio6. Soggetti7. Metodo8. Piano delle attività9. Valutazioni previste10. Analisi statistica11. Aspetti etici12. Costi13. Personale coinvolto e ruolo14. Conflitto di interessi15. Bibliografia16. Allegati
Laura Rasero 2011
Il protocollo di ricerca
Item Suggerimenti
1. Titolo dello studio
2. Introduzione (razionale)
Dimostrare di aver ricercato ed effettuato una lettura critica del lavori esistenti sultema in ambito nazionale ed internazionale.Cosa hanno fatto gli altri?Che spazio rimane per questo studio?Argomentare la rilevanza ed importanza dello studioPerché è importante fare questo studio?
3. Quesito di ricerca (PICO)
Pazienti
Intervento sperimentato o esposizione indagata
Comparazione (se presente)
Outcome
4. Obiettivi
Obiettivo generale dello studio: Cosa mi propongo di studiare (es.valutarel’efficacia di un intervento educativo; valutare il ruolo di un fattore di rischio)
Obiettivo primario - Come lo misuro: preferibilmente uno solo;quale variabile di outcome; quale variabile di esposizione/intervento ?
Obiettivi secondari – (inclusi i sottostudi) Come li misuro: anche più di uno;quali variabili di outcome quali variabili di esposizione?
Laura Rasero 2011
Il protocollo di ricerca
Item Suggerimenti
5. Disegno dello studio
O studio monocentrico;
O studio policentrico; O coordinato dal proponente
O studio clinico controllato randomizzato (RCT)cecità: O no; O singolo;
O doppio; O triplodisegno: O a gruppi paralleli; O crossover; O gruppo singolo; O altro ……………………
O studio osservazionaleO trasversale (descrittivo o di prevalenza); O longitudinale prospettico (Coorte); O longitudinale retrospettivo (Caso-
Controllo)O longitudinale con confronto storico(Pre -Post)
Laura Rasero 2011
Il protocollo di ricercaItem Suggerimenti
6. Soggetti
criteri di inclusione e criteri di esclusione (Criteri di arruolamento)In caso di studio osservazionale specificare i criteri di formazione dei gruppi(coorti oppure casi e controlli)
7. Metodo
Dimensione del campionedalla letteratura; si basa sull’obiettivo primario e lo indica lo statistico.esempio: media e DS oppure N e % attesi nel gruppo di riferimento(trattamento tradizionale / assenza del fattore di rischio) ed effetto clinico daraggiungere/osservare (Minimal Important Difference, MID)Modalità di campionamentoCampionamento di convenienza, selettivo, sistematico, casuale, proporzionaleecc.Randomizzazione/cecitàIndicare come vengono effettuate randomizzazione e cecità/mascheramentose RCTDefinizioniDefinire tutte le variabili in studio: ad esempio se studio pazienti ad “altorischio” deve essere dichiarato come valuto il rischioStrumenti e/o schede di raccolta datiIndicare quali strumenti o schede vengono utilizzati per raccogliere i datiMetodo di raccolta e gestione dei datiIndicare come vengono raccolti e gestiti i dati (cartaceo, informatizzato,strategie per minimizzare la perdita di dati)
Laura Rasero 2011
Il protocollo di ricercaItem Suggerimenti
8. Piano delle attivitàSequenza delle attività dello studio (utile fornire diagramma di flusso)
9. Valutazioni previste Quali e tempi
10. Statistica Indicare i test statistici che si intendono utilizzare
11. Aspetti etici
Consenso informato: prevedere per studi sperimentali ma anche per studi osservazionali (consenso al trattamento dei dati)
Modalità di protezione dei pazienti: Assicurazione (se presente rischio di danno); protezione dei dati sensibili.Valutazioni intermedie. Dichiarare come vengono rispettati i principi etici.Sottoporre il protocollo al Comitato Etico
11. Costi Voci di costo ipotizzabili
13. Persone coinvolte e ruoloIndicare i componenti del gruppo di studio ed i collaboratori e dichiararne il ruolo (serve anche per la politica di pubblicazione)
14. Conflitto di interessiDichiarare l’eventuale presenza di conflitto di interessi (ad es. sponsor)
15. BibliografiaFornire l’elenco delle citazioni bibliografiche utilizzate per elaborare il protocollo
16. Allegati
Allegare piano dettagliato dei costi e tutto il materiale di supporto allo studio: informazioni per la persona, scheda di raccolta dati, riferimenti per i contatti, curriculum del ricercatore responsabile dello studio, moduli vari ecc.
Laura Rasero 2011
Sharon K. Ostwald, PhD, RN, GNPProfessor, School of Nursing
Isla Carroll Turner Chair in Gerontological Nursing
The University of Texas School of Nursing at Houston
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
Modello concettuale dello stress e del coping della
famiglia*
Supporto
Sociale
Servizi
Formali/InformaliFattore
stressante
ICTUS
Tipo e gravità
Conoscenze
e Skill
Percezione della
Competenza
Strategie di
Coping
Condizioni
preesistenti
Sociodemografiche
Ruolo della famiglia
Rapporto a due
*Adattato da H.
McCubbin &
colleghi
Buffer/Mediatori EsitiPotenziale vulnerabilità
Malato di IctusFunzioni
Stress DepressioneImpatto sulla vita
Qualità di vitaAutovalutazione della
saluteUtilizzo dei servizi
ConiugeStress Depressione
PesoCoping
Qualità di vitaAutovalutazione della
saluteFunzione immunitaria
Utilizzo dei servizi
Laura Rasero 2011
Misurazione delle variabili legate al
contestoCondizioni
preesistenti
Socio-
demografici
Famiglia
Rapporto familiare
Fattore stressanteTipo e gravità di
ICTUS
Età, sesso, razza/etnia,
Istruzione, lavoro,
assicurazione,
responsabilità assistenziali Family APGAR
Scala della reciprocità (della
coppia)
National Institutes of Health Stroke Scale
(NIHSS)
Tipo di Ictus, sede dell’Ictus, danni causati
dall’Ictus, complicanze da Ictus
Malattie croniche & Medicazioni
Laura Rasero 2011
Misurazione delle variabili indipendenti
Supporto sociale
Servizi
Formali/Informali
Conoscenze
Skills
Percezioni
Preparazione
Risposte al
problem Solving
e al Coping
Preparazione per la
Caregiving Scale
Studio degli
esiti sanitari
(MOS)
Indagine sul
supporto sociale
&
Calendario
dell’utilizzo dei
serviziF-Copes
Laura Rasero 2011
Misurazione delle variabili di risultato
Malato di Ictus
Funzioni
Qualità di vita
Autovalutazione
della salute
Depressione
Stress
Utilizzo dei servizi
Misurazione
dell’autosufficienza (FIM)
Scala di impatto dell’Ictus
Autovalutazione della salute
Scala di depressione geriatrica
Scala dello stress percepito
Rapporto sull’uso dei servizi
Scala di Zarit sull’onere
Analisi delle citochine
Rapporti qualitativi
Coniuge
Onere
Funzione immunitaria
Autovalutazione della salute
Depressione
Stress
Utilizzo dei servizi
Laura Rasero 2011
Piano di ricerca CAReS
Reclutare le coppie
Valutare & Randomizzare
Terapia tradizionale
Opuscolo sul recupero
post Ictus
Lettera mensile sull’Ictus
Abbonamento alla rivista
Stroke Smart
Rapporto sul calendario
mensile
Visite domiciliari
multidisciplinari per 6 mesi
usando protocolli standard
Intervento blando
+
Intervento legato
al domicilio
Valutazione a 3, 6, 9 & 12 mesi
Laura Rasero 2011
• Passaparola
• Volantini
• Brochure
• Annunci sui giornali
• Articoli su newsletters
• Radio
• TV o cavo
Avere un piano per “farsi sentire”
Laura Rasero 2011
• Logo
• Brochure
• Pubblicità gratuita
• Pubblicità a pagamento
Come raggiungere il tuo TARGET di audience
Laura Rasero 2011
• Database del programma di gestione –
- Tenere traccia del reclutamento – età, sesso, razza- Tenere traccia della permanenza – motivo dell’abbandono- Programmare & tenere traccia delle valutazioni ripetute - Tenere traccia di tutti gli indirizzi – lettere, cartoline
• Guidare riunioni del comitato direttivo- Revisione di tutte le questioni del comitato etico
• - Aggiornamenti sui progressi- Programmare rapporti, articoli, presentazioni
• Tenere traccia del Budget
Condurre incontri regolari di project management
Laura Rasero 2011
• Incontri di reclutamento – PI & reclutatori
• Riunioni di intervento – PI, APN, OT, PT
• Riunioni di valutazione – PI, valutatori
• Data meetings – PI, data manager, epidemiologi
• Riunioni dello Staff – RAs & coordinatori
• Riunioni del comitato direttivo – tutti gli investigatori e lo staff
Proposte – problemi di problem solving, fornire supporto & valutare l’adesione al piano
Laura Rasero 2011
• Ottenere fondi• Creare un sistema di tracciabilità• Monitorare tutte le spese• Monitorare i subappalti• Conoscere le restrizioni• Registrare le richieste• Conoscere i criteri di aumento dei costi
Fare regolari rapporti sul vostro budget
Laura Rasero 2011
• Determinare le descrizioni del lavoro• Addestramento trasversale ove possibile• Addestrare il personale per il suo lavoro • Supervisionare il personale• Adeguare i lavori in base al cambiamento dei
bisogni• Monitorare la qualità
Creare il senso di „lavoro di gruppo”
Laura Rasero 2011
• Consenso informato
• Clausole particolari
• Variazioni nei protocolli
• Conformità alle indicazioni del Comitato Etico
• Registrare tutte le reazioni avverse
• Protezione di tutti i dati
• File protetti
Proteggere la privacy dei partecipanti
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
Qualsiasi evento medico che comporta una visita al Pronto Soccorso, ricovero in ospedale, o terapie a lungo
degenza o morte
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
• Sviluppare un processo di raccolta dati
• Sviluppare e testare la modulistica
• Sviluppare e testare i processi di inserimento dati
• Sviluppare e testare i database
• Confrontare tutte le trascrizioni con le registrazioni (per garantire la precisione)
• Usare il computer per programmare le visite, le chiamate, le valutazioni
Usare il computer per evitare sovrapposizione
dei dati in ingresso
Laura Rasero 2011
• Sintesi cartella clinica – Dati sulla riabilitazione e dimissione
• Sintesi dimissioni – Tipo di Ictus, malattie, medicazioni
• Interviste – Esperienze vissute durante il periodo di recupero
• Questionari – Scale standardizzate
• Osservazione – Gravità dell’ictus e delle funzioni
• Prelievi di sangue – Citochine nei caregivers
• Calendari settimanali – Utilizzo del servizio
• Protocolli – Attuazione e comprensione dell’intervento
• Indagini Brevi - Soddisfazione della coppia dell’intervento
• Diari CPHS – Eventi avversi
• Database del Project Management – livelli di partecipazione, demografia, motivi di rifiuto, ritiri
Laura Rasero 2011
• Formare infermieri/terapisti • Certificazione NIHSS e FIM • Coerenza nella preparazione dei materiali • Raccolta degli esami immunologici • Maschera per la raccolta dei dati per organizzare
l’intervento assistenziale • Integrità dei dati
Questionario Teleform Scansioni dirette nel computerVerificare la precisioneFissare i parametri per migliorare la precisione
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
• Tenere i file chiusi sotto chiave
• Tenere separati nomi e codici numerici
• Limitare l’accesso ai file
• Inserire nel database dati grezzi - Teleform
• Controllare l’esattezza e la completezza
• Fare il Back up del computer – 2 hard drives
• Riunioni regolari per parlare dei dati
Tenere la serie di CD in un posto sicuro
Laura Rasero 2011
• Stabilire i protocolli
• Raccogliere e archiviare tutti i materiali didattico
• Randomizzare i partecipanti
• Registrare tutte le visite
• Trasferire le visite sul computer principale
• Mantenere un del database dei protocolli
• Riunioni regolari del team operativo
Mantenere nel tempo la qualità e la coerenza dell‟intervento
Laura Rasero 2011
Processo di recupero da Ictus
Skill Training terapeutico
Problemi specifici
Stress da ictus
Strategie di Coping
Promozione uno stile di vita sano
Servizi sociali
Protocolli di altri “processi”
Protocolli
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
• Preparare rapporti per l’NIH sul progresso• Preparare lettere sui progressi per le sedi di reclutamento• Con il ricercatore principale presentate le situazioni che riflettono i
risultati• Presentare gli abstract ai convegni professionali• Produrre DVD con le esperienze delle coppie “Vivere dopo un ictus:
conversazioni con le coppie”• Produrre DVD sull’Ictus – le cause, la prevenzione e la terapia “Ictus:
riconoscimento precoce e terapia”• Scrivete manoscritti• Pianificare una conferenza annuale per i malati di ictus• Distribuire lavori e ricompense
scrivere, scrivere, scrivere
Laura Rasero 2011
Identificazione del problema e dello scopo
Revisione dellaletteratura
Identificazione dellevariabili
Formulazione del quesitoo ipotesi di ricerca
FASE I identificazione e definizione del problema
FASE II scelta del metododi ricerca
FASE VUtilizzazione dei
risultati
DIFFUSIONERISULTATI
Selezione del disegno
Identificazione delcampione
Identificazione degli strumenti FASE IIIRaccolta dati
Raccolta registrazionedati
FASE IV Analisi dei dati
Analisiinterpretazione
Gli strumenti della ricerca
Lo strumento della ricerca è quel mezzo o
tecnica che ci permette di raccogliere dati
su una variabile o su un fenomeno
mediante l’assegnazione di valori numerici
Laura Rasero 2011
La ricerca infermieristicastrumenti di misura e strategie di
codifica
Specificare gli strumenti che saranno usati per misurare le variabili dello studio e definire una strategia di codifica appropriata per l’analisi
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricerca
Non strutturati
• interviste
• storie di vita
• diari
Strutturati• questionari a domande
aperte e chiuse (strutturati /non strutturati)
• scale
• check-list
• schede
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercascala di likert
Livello Segni/sintomi
0 Assenza di sintomi
1 Bocca dolente, assenza di ulcere
2 Bocca dolente, con ulcere, possibilità di mangiare
3 Solo dieta liquida
4 Impossibilità di mangiare o bere
Accertamento mucosite OMS
Gli strumenti della ricercascala di likert
• Fortemente d’accordo• d’accordo• incerto• in disaccordo• fortemente in disaccordo
• sempre • frequentemente• talvolta• raramente • mai
• Eccellente• ottimo• buono• soddisfacente• scarso
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaScale analogico visive
Assenza
di interesseil massimo
interesse
La valutazione del dolore
Laura Rasero 2011
VAS
NRS
Scala
Espressioni
facciali
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaRating Scale
Completamente
d’accordo
05
10
Per niente
d’accordo
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari a domande chiuse
• Domande chiuse dicotomiche si/no
• scelta multipla molto /poco/abbastanza
• ordine di rango (numerazione in ordine di importanza
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari a domande chiuse
• Caffeterie questions. Es gli infermieri hanno diverse opinioni riguardo all’importanza della ricerca . Quale delle seguenti affermazioni rappresenta meglio il suo punto di vista?
• Scelta forzata: quale delle seguenti affermazioni per lei è giusta?
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari: Lo sviluppo
• Fare domande specifiche anzichè generali
• Utilizzare un linguaggio semplice-appropriato
• Ogni domanda dovrebbe rappresentare un concetto, non fare due domande contemporaneamente
• Delimitare ogni riferimento al tempo ( es spesso)
• Comporre le domande in modo neutrale
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari: Lo sviluppo- come ordinare le
domande
• Iniziare con l’argomento considerato il più
importante
• Raggruppare le domande che vertono sullo stesso
contenuto (stessa area)
• Posizionare le domande riguardanti i snetimenti e la
sensibilità verso la metà del quastionario
• Le domande su asteppi demografici devono essere
poste alla fine
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari: Come trattare le risposte
“Altro”
1. Uso frequente (>20%)
trattare la domanda come aperta
2. Uso poco frequente
registrare le risposte su un foglio e citare le più
frequenti
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari: Come trattare le risposte
“si/no”
1. Se mancano delle risposte
Considerarla negativa/ positiva qualora ci siano
alcune risposte positive o negative
considerarla non risposta se non sono
distinguibili (positive/negative)
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari: Come gestire gli errori
Spesso sono dovuti a :
• Scarsa comprensione delle modalità con cui
rispondere alle domande
• Incoerenza di risposta a domande collegate
tra loro
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari: Come gestire gli errori
Se si chiede di crociare 1 sola casella (la
principale ecc ) e invece ne vengono crociate
di più:
es: per quale motivo secondo te un giovene dovrebbe scegliere
la professione di infermiere?
• considerare la risposta non valida
• scegliere casualmente la risposta tra quelle
indicate
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari: Come gestire gli errori
Se si chiede di crociare 1 sola casella (la
principale ecc ) e invece ne vengono crociate
di più:
es: Quale secondo Lei, devono essere le abilità dell’infermiere nello
svolgimento di queste attività?
• considerare la risposta non valida
• scegliere casualmente la risposta tra quelle
indicate
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari: Come gestire gli errori
Le incoerenze vengono individuate nei seguenti modi:
• collegando alcune risposte fornite a due o più
domande distinte nel questionario
• Verificando la coperenza delle risposte a domande
concatenate
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari: Come gestire gli errori: Le
incoerenze
es: Da quanti anni presta servizio?
da quanto tempo lavora nel servizio?
Non considerare valide le risposte
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaI questionari: Come gestire gli errori: Le
incoerenze
es: Si considera soddisfatto del lavoro che
svolge?
se no/si segni tra le seguenti situazioni quella
che contribusce maggiormente?
considerare errata la prima risposta
Laura Rasero 2011
Gli strumenti della ricercaCheck list
Bidimensionali:
costo
efficacia
Molto
importante
Abbastanza
importante
Non
importante
X
X
Laura Rasero 2011
Identificazione del problema e dello scopo
Revisione dellaletteratura
Identificazione dellevariabili
Formulazione del quesitoo ipotesi di ricerca
FASE I identificazione e definizione del problema
FASE II scelta del metododi ricerca
FASE VUtilizzazione dei
risultati
DIFFUSIONERISULTATI
Selezione del disegno
Identificazione delcampione
Identificazione degli strumenti FASE IIIRaccolta dati
Raccolta registrazionedati
FASE IV Analisi dei dati
Analisiinterpretazione
Processo di ricercafase III
• Messa in atto delle programmazioni pianificate nella fase II e II
• Raccolta dati
• Organizzazione dei dati
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
a) analisi tipo procedura di randomizzazioneb) controllo efficacia randomizzazionec) blindingd) valutazione compliance trattamentoe) tipo e modalità follow-upf) stima dimensione del campioneg) informazioni pazienti persi follow-uph) analisi risultati pazienti persi follow-upi) correzione analisi in base alla distribuzione dei fattori prognostici
VALIDITA’ SCIENTIFICA
I risultati della ricerca
estrarre ed applicare i risultati dello studio rischiede due tipi di inferenza, relative rispettivamente alla:
Validità interna: Il grado in cui le conclusioni descivono correttamente ciò che accade nello studio
Validità esterna: Il grado in cui le conclusioni dello studio sono applicabili al mondo esterno ( generalizzabilità)
Laura Rasero 2011
I risultati della ricerca
A studio concluso, ci si può trovare di fronte ad un campione arruolato e a misure estratte sostanzialmente differenti da quanto era stato programmato in partenza. Questo compromette la validità dei risultati
Laura Rasero 2011
L’errore nella ricerca
Le sorgenti:
• Il campione
• gli strumenti
• l’osservatore
• l’individuo
Laura Rasero 2011
L’errore nella ricerca
Tipologie:
• errore random:casuale , dovuto a fonti diverse di variazione ( biologica, imprecisione nella misura , ecc)-altera la misura ( o il campione ) in entrambe le direzioni, rispetto al valore vero
• errore sistematico (bias)altera le misure ( o il campione ) unicamente in una
unica direzione, introducendo una distorsione
Laura Rasero 2011
L’errore nella ricerca- cosa fare per ridurlo?
– Random: aumentare la precisione della stima ( grandezza del campione e/o precisione della misura)
– Sistematico: aumentare l’accuratezza , programmando meglio lo studio, utilizzzare più misure o campioni diversi.
Laura Rasero 2011
Laura Rasero 2011
VALIDITA’Capacità di evidenziare l’effettodi un trattamento quando questo
effettivamente esiste
GENERALIZZABILITA’Applicabilità delle conclusioni di unostudio alle popolazioni “reali” al difuori delle condizioni “artificiali”
create dalle sperimentazioni
Laura Rasero 2011
a) analisi tipo procedura di randomizzazioneb) controllo efficacia randomizzazionec) blindingd) valutazione compliance trattamentoe) tipo e modalità follow-upf) stima dimensione del campioneg) informazioni pazienti persi follow-uph) analisi risultati pazienti persi follow-upi) correzione analisi in base alla distribuzione dei fattori prognostici
VALIDITA’ SCIENTIFICA
Laura Rasero 2011
GENERALIZZABILITA’
a) descrizione criteri selezione del pz.
b) informazioni sui pz. potenzialmente eleggibili ma non inclusi nello studio
c) descrizione del trattamento
d) modalità di presentazione dei principali end points
e) informazioni sul tempo di realizzazione degli interventi
f) discussione sugli effetti collaterali del trattamento
La ricerca infermieristica
fasi finali
Analizzare i dati
interpretare i risultati
descrivere l’importanza clinica
sottoporre a revisione
Aggiungere risultanze della revisione
diffondere i risultati della ricerca
Laura Rasero 2011
Processo di ricercafase VI
• Analisi e interpretazione dei dati
• Utilizzo di procedure statistiche per i dati quantitativi
• Valutazione della conferma o meno delle ipotesi prestabilite
• L’analisi dei risultati può portare il ricercatore a porsi novi quesiti
Laura Rasero 2011
Processo di ricercafase V
• Comunicazione dei risultati» Articoli
» Presentazione a congressi orali o poster
• Interpretazione dei risultati
Laura Rasero 2011
INTERPRETAZIONE CRITICA DI UN ARTICOLO
Laura Rasero 2011
•Quali sono gli scopi? •Perche' sono partiti? •Come hanno fatto? •Cosa hanno trovato? •Quanto significa per la mia attività di infermiere?•E per i miei pazienti ?
Laura Rasero 2011
INTERPRETAZIONE CRITICA DI UN ARTICOLO
INTRODUZIONE - LA PARTENZA •Gli scopi del lavoro sono chiari o ambigui? •C'e' una buona ricerca della letteratura?
Laura Rasero 2011
INTERPRETAZIONE CRITICA DI UN ARTICOLO
METODI - LA SCIENTIFICITA' •In quale ambiente e' stato effettuato lo studio? •E' sufficientemente ampio? •Esiste un gruppo di controllo? •I gruppi sono randomizzati, e come? •Il periodo di osservazione e' sufficientemente lungo? •Quali sono i criteri per considerare i risultati? •Sono clinicamente rilevanti? •In caso di presenza di un questionario, questo e' chiaro?
Laura Rasero 2011
INTERPRETAZIONE CRITICA DI UN ARTICOLO
RISULTATI - LA CHIAREZZA•L'informazione generale e' chiara (grafici, tavole)? •C'e' una buona percentuale di risposta? •Come sono stati seguiti i non responders? •Sono stati presi in considerazione fattori esterni che possono alterare i risultati?
Laura Rasero 2011
DISCUSSIONE - LA OBIETTIVITA' •Sono stati raggiunti gli obiettivi iniziali? •I dati sono stati interpretati obiettivamente? •Le deduzioni sono valide rispetto ai dati ottenuti? •I risultati sono clinicamente significativi? •I fatti giustificano le conclusioni? •Perche' eventualmente alcuni risultati non sono discussi? •Lo studio pone quesiti che richiedono ulteriori spiegazioni?
INTERPRETAZIONE CRITICA DI UN ARTICOLO
Verifica delle evidenze
Laura Rasero 2011
•Verificare se lo studio è valido
•Accertarsi che lo studio - valido - riporta risultati clinicamente significativi.
•Verificare se i risultati dello studio -validi e clinicamente significativi - sono applicabili al paziente individuale.
Laura Rasero 2011
La Forza delle Evidenze
Conclusione
“Per poter parlare del nursing come scienza, bisogna dimostrare che esso si presta ad essere oggetto di ricerca scientifica[…]Se oggi, in tutte le professioni come l’industria, l’indagine scientifica serve a risolvere dei problemi e fornisce la base alle attività di programmazione, perché dovrebbe fare eccezione proprio la professione infermieristica?”
Virginia Henderson
Laura Rasero 2011