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ing. Domenico ing. Domenico MannelliMannelli
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Lavori in quotaLavor n quota
Ponteggio Da Tre Metri Di AltezzaPonteggio Da Tre Metri Di Altezza
Vitti i bil d ll i di Vittima un ingegnere responsabile della sicurezza di un cantiere edile di Forte dei Marmi. La notizia è stata riportata dal quotidiano La Nazione del 8 marzo 2005.
Il tecnico (di 58 anni e quindi si presume con esperienza) è morto cadendo da un ponteggio da tre metri di altezza m nt isp i n il nti I n t l din mi in nt mentre ispezionava il cantiere. Ignota la dinamica, in quanto nessuno degli operai che si trovavano al lavoro si sono accorti della caduta: è stato un muratore a trovare il corpo. Nella caduta l’ingegnere ha riportato profonde fratture alla testa caduta, l ingegnere ha riportato profonde fratture alla testa urtando contro una piccola pila di mattoni
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Cadute A LivelloCadute A LivelloDefinizione:
infortunio che accade allo stesso livello di lavoro, cioè non si precipita ad un livello più basso.
C us di dut ll st ss li ll :Cause di cadute allo stesso livello:
Scarso ordine sul posto di lavoroD i di i l i l l l di iDeposito di attrezzi, o altro materiale sul luogo di passaggioOlio, acqua o altri liquidi sul pavimentoP i idPavimento non idoneo
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Cadute Dall’altoCadute Dall alto
Definizione:Definizione:Un infortunio che comporta la caduta ad una quota più bassapiù bassa.
Lavori in quota:qTetti,impalcature, scale
Aperture
Botole Finestre ponteggiBotole, Finestre, ponteggi
2009 4/76
PrevenzionePrevenzione
d d l lBarriera di separazione dal pericolo
90-100 cm altezza15-25 cm distanti 15- 30 cm dal bordobordo
2009 5/15
PrevenzionePrevenzione
ParapettiCorrente superiorepCorrente intermedioFermapiede
BotoleChiaramente identificataRichiudibile verso il bassoIdonea a sopportare un carico
concentrato
2009 6/76
Quanto Dura Una Caduta?Quanto Dura Una Caduta?
Alt T Altezza Tempo (metri) (secondi)
1 20 0 51.20 0.53.64 1.010 93 1 510.93 1.519.5 2.030 2.530 2.544 3.0
2009 7/76
Sistema Di Protezione AnticadutaSistema Di Protezione Anticaduta
C tiComponentiImbracatura – il dispositivo che si fissa alla
persona.pOrgano di trattenuta – il dispositivo che collega
l’imbracatura al punto di ancoraggio.Lifeline o cordini o linee di vita o cordini conLifeline o cordini o linee di vita o cordini con
assorbitore di energia – punto di agganciointermedio che si usa per consentire unamaggiore libertà di movimento in verticale omaggiore libertà di movimento in verticale oorizzontale.
L’organo di trattenuta può avere un freno incorporato per assorbire la sollecitazione trasmessa in fase di cadutaassorbire la sollecitazione trasmessa in fase di caduta.
Il punto di ancoraggio deve sopportare lo sforzo. Le caratteristiche di resistenza sono indicate nella norma UNI-EN 795 (10 KN minimo)UNI EN 795 (10 KN minimo).
2009 10/15
Imbracature, tipologie ed uso
Attacco solo posterioreper uso con cordini dotati di ammortizzatore
per uso con dispositivi anticaduta retrattili
2009 17/76
Imbracature, tipologie ed uso
Attacchi anteriore e posteriore- come prima in più possibilità di come prima in più possibilità di
uso con dispositivi anticaduta scorrevoli collegati scorrevol collegat anteriormente all’imbragatura
2009 18/76
Imbracature, tipologie ed uso
Attacchi laterali (posizionamento)Attacchi laterali (posizionamento)- per uso generale con collegamento sia
anteriore che posteriore ad un pqualsiasi sistema anticaduta
- per uso come posizionamento sul lavoro utilizzando gli anelli posti sulle lavoro, utilizzando gli anelli posti sulle anche.
2009 19/76
Cinture Di Posizionamento Sul LavoroLe cinture di sicurezza, da sole, non sono
utilizzabili per arrestare una caduta, in quanto non sarebbero in grado di trattenere l’operatore in posizione eretta e potrebbero causargli in posizione eretta e potrebbero causargli notevoli danni al momento dell’arresto.
Devono solamente essere utilizzate quando l’operatore ha la possibilità di collegarsi ad una struttura tramite il cordino passato intorno ad pessa e collegato ad entrambi gli anelli laterali.
In pratica serve esclusivamente a prevenire una possibile caduta ed a permettere all’operatore di lavorare con le mani libere, senza doversi
ll hé il di i sostenere alla struttura purché il cordino sia sempre collegato a doppino ad una struttura. In pratica attualmente si utilizza, quando vi è pericolo di caduta, la cintura integrata in una imbragatura anticadutaimbragatura anticaduta.
Il cordino di collegamento deve essere di tipo regolabile tra 1 e 2 metri per consentire all’operatore di assumere la posizione più comoda per poter lavorarecomoda per poter lavorare.
La regolazione del cordino deve essere tale da non consentire cadute superiori a 0,50 m.
2009 20/15
MOLTA CURA DEVE ESSERE POSTA NEL CONTROLLO DEL CORDINO CHE PUÒ FACILMENTE USURARSI PER ATTRITO CONTRO LA STRUTTURA.
2009 21/15
Forze risultanti da una cadutaUSARE SEMPRE UN AMMORTIZZATORE
I dati sono approssimativi, in quanto molti fattori possono influire su tali forze (elasticità dei componenti) misurate con una cella di carico posta tra la massa in caduta e il punto di ancoraggio.
Tutte le risultanti sono comunque superiori a 6 KN ritenuta la massima forza d’arresto cui può essere
tt t i t d i (UNI EN sottoposta una persona senza riportare danni (UNI-EN 363).
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Uso E Corretta Manutenzione
Ogni DPI deve essere corredato da nota informativa di uso e manutenzione che illustri all’utilizzatore, l’esatto utilizzo d l DPI i i li iti l t i tidi d ll del DPI, i suoi limiti e la manutenzione quotidiana dello stesso.
L’ispezione e la verifica dei DPI con meccanismi di richiamo automatico e non visibili (vedi arrotolatori), deve essere svolta da un centro autorizzato dal fabbricante e in caso svolta da un centro autorizzato dal fabbricante e in caso di caduta ritirati immediatamente dal servizio.
2009 23/15
Dispositivi Ed Elementi Di CollegamentoDispositivi Ed Elementi Di Collegamento
CORDINO CORDINO ANTICADUTA CON ASSORBITORE ASSORBITORE ENERGIA
GANCIOMOSCHETTONEARROTOLOLATORE AUTOMATICOAUTOMATICO
2009 24/15
LINEE DI VITA ORIZZONTALILINEE DI VITA ORIZZONTALI
Linea Linea didi vita vita orizzontaleorizzontaleLinea Linea didi vita vita orizzontaleorizzontale2009 25/76
Linee Di Vita VerticaliLinee Di Vita Verticali
Ponte sospeso con sospeso con linea di vita verticaleindipendente
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Dispositivo Anticaduta Verticale Dispositivo Anticaduta Verticale
carrellocarrello anticadutaanticaduta per per carrellocarrello anticadutaanticaduta per per lavorilavori in in verticaleverticale en en 35313531--en 3532en 353235313531 en 3532en 3532
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Effetto PendoloÈÈ compito dei preposti organizzare il lavoro in modo che i
dispositivi anticaduta di tipo retrattile siano sempre fi ti i i i di tt t t t l’ t fissati in posizione direttamente sovrastante l’operatore per evitare l’effetto pendolo.
Qualora sia necessario compiere spostamenti di notevole entità è basilare valutare attentamente i pericoli dovuti ad un probabile effetto pendolo ed al tirante d’aria che ad un probabile effetto pendolo ed al tirante d aria che deve essere libero al di sotto del piano di calpestio.
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Resistenze Agli Sforzi
P i i di i h l f f d Prestazioni dinamiche: la forza frenante non deve essere superiore a 6 kN ( con massa di 100 Kg)Resistenza statica: 15 kN con cordino di fibra sintetica o Resistenza statica: 15 kN con cordino di fibra sintetica o cinghia, 12 kN con cordino di fune metallica.Il punto di ancoraggio deve presentare una resistenza p gg pminima di almeno 10 kNIl punto di ancoraggio deve essere situato in posizione
i l l di d ll iliverticale al di sopra dell’utilizzatoreIl punto di ancoraggio deve essere nell’asse verticale del piano di lavoro con un raggio di lavoro di 40°C maxpiano di lavoro con un raggio di lavoro di 40 C max.
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Prova Ancoraggio
t lli di i d t ti di lf 50 tasselli di ancoraggio dotati di golfare ø 50 test di pull–out preliminari . E i t t lli i i i hi l b l Esistono tasselli in acciaio, ghisa, nylon e bussola filettata per resina chimica.
2009 35/76
ScivolamentoScivolamento
I dispositivi anticaduta di tipo retrattile sono in grado di bloccare una persona che cadendo raggiunga una velocità di circa 1 5 m/s per cui non persona che, cadendo raggiunga una velocità di circa 1,5 m/s per cui non sono in grado di arrestare un lento scivolamento verso il basso.
Per tale motivo non possono essere usati lungo piani leggermente inclinati o p g p ggal di sopra di mucchi di materiali incoerenti che possano causare un lento sprofondamento dell’operatore (silos con granaglie, mucchi di carbone, segatura o simili)segatura o simili).
2009 36/15
Reti Di SicurezzaReti Di Sicurezza
La rete è raccomandata per la protezione nei cantieri La rete è raccomandata per la protezione nei cantieri come anticaduta uomo nelle operazioni di montaggio e installazione campate o strutture varie.installazione campate o strutture varie.
2009 37/15
Reti Di SicurezzaReti Di Sicurezza
0-1.52 5
1.5-3
2.5
3.5
E iE i
> 3 metri4
EstensioneEstensionedelladella reterete
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Horizontal lifelines may, depending on their geometryand angle of sag, be subjected to greater loads thanthe impact load imposed by an attached component.
When the angle of horizontal lifeline sag is less thang g30 degrees, the impact force imparted to the lifelineby an attached lanyard is greatly amplified.
For example, with a sag angle of 15 degrees, the force amplification is about 2:1 and at 5 degrees sag,
d h l f d h it is about 6:1. Depending on the angle of sag and the line's elasti- city, the strength of the horizontallifeline and the anchorages to which it is attachedlifeline and the anchorages to which it is attachedshould be increased a number of times over that ofthe lanyard.
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l 1Circolare 20 Gennaio 1982 n° 13
Sicurezza nell'edilizia: sistemi e mezzi anticaduta produzioneSicurezza nell edilizia: sistemi e mezzi anticaduta, produzionee montaggio di elementi prefabbricati in c.a. e c.a.p.manutenzione delle gru a torre automontati.m g m .
2009 40/15
-Corda di sicurezza: essa dipende dal dispositivo di bloccaggio ed è solidale con quest'ultimo.q
-Possono essere utilizzate come corde di sicurezza le seguenti corde normalizzate:normalizzate:
-- NF G 35-012: "funi in multi filamenti di poliamide a tre trefoli".--- NF G 35-013: "funi multifilamenti di poliestere a tre trefoli" purché la forma nominale di rottura alla trazione data nella norma sia almeno di 20 000 N20.000 N.
-- NF G 36-027: "funi intrecciate d'alpinismo e per attrezzature individuali d l d ( d l )di protezione contro le cadute (corda semplice).Può essere inoltre utilizzata ogni corda non normalizzata che sia suscettibile di sopportare senza rompersi la prova d'urto prescritta nella pp p p pnorma NF G 36-052
2009 41/15
Le reti sono normalmente in fibra poliamminica; si deve mantenere una altezza libera sufficiente al di sopra del
l ( di l i i t l ) f i d ll' l ti ità d ll suolo (o di qualsiasi ostacolo) funzione dell'elasticità della rete.Inoltre si deve evitare la caduta di materiale Inoltre, si deve evitare la caduta di materiale incandescente sulla rete, se al disopra di quest'ultima vengono eseguiti lavori di saldatura, di taglio con fiamma g g gossidrica o all'arco voltaico.Le maglie della rete saranno costituite da treccia
li i i di di t li t d l f bb i t i poliamminica, di diametro normalizzato dal fabbricante, in modo tale che la sua resistenza sia conforme alla norma NF P 93 311 (definita mediante prove effettuate nelle NF.P.93.311 (definita mediante prove effettuate nelle condizioni più sfavorevoli d'impiego). Le maglie devono essere realizzate in treccia o cordoncino di resistenza minima a rottura di 2,6 KN, con un allungamento minimo del 18% su filo non annodato.
2009 42/15
Le maglie di dimensione massima 100x100, possono presentare gravi inconvenienti al momento della caduta di persone.Esse saranno quindi di preferenza ridotte a 40x40 in modo da prevenire incidenti anche in caso di caduta d'oggettida prevenire incidenti anche in caso di caduta d oggetti.Si noti che le reti costruite da maglie di dimensioni ridotte offrono una resistenza maggiore.ff ggI fili saranno tra loro annodati per formare maglie quadrate o a losanga. Se necessario, riceveranno un
l h i di di iù fili i trattamento tale che in caso di rottura di uno o più fili, i nodi continuino ad assicurare l'omogeneità della rete senza provocare un deterioramento locale maggiore provocare un deterioramento locale maggiore.
2009 43/15
.I produttori o i rivenditori di reti di protezione devono essere in grado di fornire unitamente alla devono essere in grado di fornire, unitamente alla loro attrezzatura, un certificato d'idoneità rilasciato da un organismo ufficialeda un organismo ufficiale.
2009 44/15
4 Messa in opera delle reti4. Messa in opera delle reti
Le reti possono essere posizionate all'interno e all'esterno Le reti possono essere posizionate all interno e all esterno dell'opera in corso di realizzazione; la loro messa in opera necessita di uno studio dell'ancoraggio, apposito per ogni casogg , pp p gparticolare. Questo studio deve essere eseguito con la più grande cura e ciascun elemento o dispositivo d'ancoraggio,
t l i t d l l t ll di i i iù cavo, telaio etc. deve essere calcolato nelle condizioni più sfavorevoli d'impiego.
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ESEMPIO DI UN “SISTEMA ANTICADUTA” UTILIZZATO PER LA POSA DEI SOLAI IN LATERO-CEMENTO.
Il “ i t ” i t ll’ i f di tt t h tt di t b i il t i Il “sistema” consiste nell’annegare, in fase di getto, un tronchetto di tubo nei pilastri e nell’inserire poi su ogni tronchetto un tubo di lunghezza di circa m. 2,30 dotato di
sistema di aggancio della fune che costuituirà la “life-line” alla quale verrà agganciato un dispositivo retrattile con dissipazione di energia collegato alla cintura di sicurezza un dispositivo retrattile con dissipazione di energia collegato alla cintura di sicurezza
dell’operatore
I lavoratori utilizzano cinture di sicurezza con bretelle e cosciali I lavoratori utilizzano cinture di sicurezza con bretelle e cosciali collegate a dispositivo retrattile scorrevole su fune (life-line).
2009 46/15
SOLAI - Esempio di un “sistema anticaduta” utilizzato per la posa dei solai in latero-cemento.Il “sist m ” c nsist n ll’ nn in f s di tt un t nch tt di tub n i pil st i Il sistema” consiste nell annegare, in fase di getto, un tronchetto di tubo nei pilastri e nell’inserire poi su ogni trochetto un tubo di lunghezza di circa m. 2,30 dotato di sistema di aggancio della fune che costuìituirà la “life-line” alla quale verrà agganciato un dispositivo retrattile con dissipazione di energia collegato alla cintura di sicurezza dell’operatoredell operatore
Tronchetto di tubo annegato nel pilastro
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Opere ProvvisionaliOpere Provvisionali
Ponteggi in legnamePonteggi metallici a tubi e giuntiPonteggi metallici a tubi e giuntiPonteggi metallici a telai prefabbricatiPuntelli e strutture di puntellazionePuntelli e strutture di puntellazioneTrabattelli (ponti su ruote)Ponti sospesi fissi e motorizzatiPonti sospesi fissi e motorizzati
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PonteggiPonteggi
Altezza superiore 2 m. Il t i ò tit it d i di i Il ponteggio non può essere sostituito da misure di sicurezza
alternative come sancito dalla sentenza di cassazione penale sez. 4, n.11968 del 29/10/1986:
“Quando i lavori devono essere eseguiti ad altezza superiore a 2 m. all’obbligo di apprestare impalcature, ponteggi ed lt isi li ist d ll’ t 10 d l DPR altre opere provvisionali, previsto dall’art. 10 del DPR
164/56, non può sostituirsi l’uso di cinture di sicurezza, previsto solo sussidiariamente o complementariamente”
2009 49/76
Ponteggi in legnamegg g
M nt ntiMontantiAccoppiati con fasciatura con piattina
d’acciaio dolce o con traverse in legno o funi
Giunzioni distanti almeno m. 1,00Altezza max m 8 00 (m 7 00 ultima fila)Altezza max m. 8,00 (m. 7,00 ultima fila)Distanza max m. 3,60Sempre esterni rispetto alle strutture
orizzontali Correnti
Distanza verticale max m 2 00 (piattina Distanza verticale max m. 2,00 (piattina, chiodi)
Sovrapposizione solo in corrispondenza dei montanti
TraversiDistanza max m 1 20 in modo che ogni Distanza max m. 1,20 in modo che ogni
tavola del ponte sia retta da almeno 4 traversi
TavoleNodi passanti < 10% sezioneSpessore non minore 4 cmSpessore non minore 4 cm.Larghezza almeno 20 cm.Sempre esterni rispetto alle strutture
orizzontali
2009 50/15
Puntelli
H=m. 2,55,5Portata 20,451,0 KNFlessione non ammessa
PProgettoUso non compreso negli
schemi correnti (art. 64 D P R 164/56)64 D.P.R. 164/56)
2009 51/15
Ponteggi metalliciPonteggi metallici
2 Tipologie principali
Tubi e giunti TubiMontantiMontantiCorrentiDiagonali Giunti 2,4 vie,
Telai modulari prefabbricatiTelai modulari prefabbricatiTelaio chiusoTelaio a portaleTelaio ad “H”Telaio ad H
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Ponteggi metallicigga tubi e giunti
Tubi acciaioDiametro esterno 48,25 mmSpessore 3 25 mmSpessore 3,25 mmNome o marchio impressiEsclusa la flessioneGiunzioni effettuate solo ai nodi
GiuntiOrtogonale girevole di trazioneOrtogonale, girevole, di trazione
Spinotti e basetteVitoni e ancoraggiVitoni e ancoraggi
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AutorizzazioneMin LavMin. Lav.
Ottenuta dal fabbricante per la produzione e l’impiego Copia conforme deve essere rilasciata agli utilizzatori Nei luoghi di accesso al ponteggio cartello con: (Circ Min Lav Nei luoghi di accesso al ponteggio cartello con: (Circ. Min. Lav.
E Prev. Soc. n° 149 del 22 Nov. 1985)
Tipo ponteggio (manutenzione o costruzione)N i l tiNumero impalcatiNumero impalcati su cui si può operare contemporaneamente
e carichi ammissibili
2009 54/76
Relazione tecnica allegatae az one tecn ca a egata
La relazione tecnica deve contenere: La relazione tecnica deve contenere: descrizione degli elementi con dimensioni, tolleranze
ammissibili e schema dell'insieme;resistenza dei materiali e coefficienti di sicurezza adottati prove di carico a cui sono stati sottoposti i vari elementi;calcolo del ponteggio secondo varie condizioni di impiego;calcolo del ponteggio secondo varie condizioni di impiego;istruzioni per le prove di carico del ponteggio;istruzioni per il montaggio, impiego e smontaggio;
'schemi-tipo di ponteggio con l'indicazione dei massimi ammessi di sovraccarico, di altezza dei ponteggi e di larghezza degli impalcati per i quali non sussiste l' bbli d l l l i i l li il'obbligo del calcolo per ogni singola applicazione
Contenuti più dettagliati nella Circc. Min. Lav. e Prev. Soc. n.76 del 07/08/1963 e n.85 del 09/11/78
2009 56/76
Obblighi dell’utilizzatoreO gh de ut zzatore
Di tiDisegno esecutivoPonteggio di un unico tipoPer ponteggi di altezza ≤ 20 mPer ponteggi di altezza ≤ 20 m.Conformi agli schemi costruttivi e ipotesi di calcolo e di
montaggio contenuti nella relazione tecnicaDeve contenere:
Tipo di ponteggio usatoh d lSovraccarichi massimi per mq. di impalcato
Indicazione degli appoggi e degli ancoraggiFirma e generalità del responsabile di cantiere che deve Firma e generalità del responsabile di cantiere che deve
assicurarsi della corrispondenza del montaggio al disegno e agli schemi della relazione tecnica (art. 36 DPR 164/56)
2009 57/76
Obblighi dell’utilizzatoreO gh de ut zzatore
P tt ifi Progetto specifico Combinazione di ponteggi di tipo diversoPer ponteggi di altezza > 20 m oPer ponteggi di altezza > 20 m. oNon conformi agli schemi costruttivi o ipotesi di carico e di
calcolo o di montaggio contenuti nella relazione tecnica ( li i di i lli i i l l l (es. applicazione di reti o cartelli non previsti nel calcolo “standard” o ponteggio in zona climatica critica)
Deve contenere:Deve contenere:Relazione di calcolo + Disegno esecutivoCondizioni di caricoFirma e generalità del progettista (ingegnere o architetto)
2009 58/76
Necessità di progetto specificoNecess tà d progetto spec f co
I t i lti l di til tInterruzione multiple di stilate
Verifiche critiche: carico di punta dei montanti padiacenti l’interruzione
2009 60/76
Necessità di progetto specificoNecess tà d progetto spec f co
Pi l di i lti lPiazzole di carico multipleLe piazzole devono essere
calcolate per un carico di calcolate per un carico di almeno 4500 N/mq
(circ. Min. Lav. e Prev. Soc. 44 del 15/05/1990)
2009 61/76
Elementi per il progettoE ement per progetto
Carichi verticali (Ci l Mi L P S 44 d l 15/05/1990) :Carichi verticali (Circolare Min.Lav. e Prev.Soc. n.44 del 15/05/1990) :1500 N/mq ponteggi da manutenzione3000 N/mq ponteggio da costruzioneq p gg4500 N/mq piazzole di carico
Spinta del vento valutata secondo la norma CNR 10012 considerando anche teli mantovane e cartellonisticaconsiderando anche teli mantovane e cartellonistica
16 m/s in condizioni di lavoro30 m/s in condizioni di fuori serviziof
Coefficienti di sicurezza (Circolare Min.Lav. e Prev.Soc. n.85 del 09/11/1978)
1 50 is tt ll s t1,50 rispetto allo snervamento2,17 rispetto alla rottura3,75 per tensione tangenziale pura rispetto alla tensione di 3,75 per tens one tangenz ale pura r spetto alla tens one d
rottura a trazione2009 62/76
Parti del ponteggio
Interasse tra i montanti Interasse tra i montanti I montanti di una stessa fila devono essere posti ad una
distanza non superiore a 1,80 m da asse ad asseR d ff ll f Riconoscimento di efficacia per ponteggi metallici fissi aventi
interasse tra i montanti superiore a 1,80 m. Ultimo impalcato se sopra gronda almeno 1,20 m.p p g
2009 68/15
Parti del ponteggio
Intavolati in legno Riduzione Intavolati in legno Riduzione massima area 10%Resistenza tipica 60 kg/cmqSormonto 40 cm (20 per parte)Sormonto 40 cm (20 per parte)Assenza di sbalzi (durante
montaggio massimo 20 cm)Appoggiate almeno su 3 traversiAppoggiate almeno su 3 traversiUsati solo se distanza < 2m
dall’ancoraggio più alto
2009 69/15
Parti del ponteggio
Distanza massima dalla muratura 20 cm se in legno 30 cm se metallo
P ssibil nch sb lz Possibile anche sbalzo trasversale se previsto dal libretto (altrimenti necessario il calcolo)
Deroga se manutenzione < 5 gg.
Problema della messa a terra
2009 70/76
Parti del ponteggio
La mantovana non può essere sostituita dai reti o teli sostituita dai reti o teli (Circ. Min.Lav. 149/85)
Almeno un parasassi ogni 1212m
Dimensioni 1,20÷1,50 m
2009 71/76
Ancoraggi del ponteggio
Ancoraggio a barre filettanti passanti dotate di i t di di piastre di contrasto
2009 72/76
Montaggio e Smontaggio PIMUSgg ggDiretta sorveglianza di un preposto ai lavori )
Delimitazione area di lavoro
2009 73/76
Obblighi per il montaggioObblighi per il montaggio
PIMUPIMUSAttestato formazione addettiSquadra con preposto (ALLEGATO XXII CONTENUTI
MINIMI DEL Pi.M.U.S. punto 3)
2009 75/76