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Claudio Cavazzuti, Luca Pellegrini
“La metallurgia nell’età del bronzo” Archeologia tra sperimentazione e divulgazione
S.P.A. Smart Puglia Archaeology
Centro Visite della Riserva di Torre Guaceto - Borgata Serranova-Carovigno (BR)
20 agosto 2014
Monte Loreto (GE) 3960-3670 BC cal.
S. Caterina di Fiesse (BS)
Remedello (Bs)
Età del Rame (3300 – 2300 a.C.)
Villafranca Veronese (Vr)
Alba (CN)
Età del Rame (3300-2300 a.C.)
Necropoli di Rinaldone
L’importanza del ruolo degli armati
Masso di Cemmo, Valcamonica (BS)
Statua stele, Lunigiana (SP)
Un ritrovamento eccezionale: l’uomo del
Similaun (3300 a.C. ca.)
La metallurgia in Europa: l’esempio di Varna
(Bulgaria)
Baragalla (RE)
Bronzo Antico (2300 – 1700 a.C.): i ripostigli
Savignano sul Panaro (MO)
Bronzo Antico (2300 – 1700 a.C.): i ripostigli
Fraore (PR)
Castione de’Marchesi (PR)
Bronzo antico (2300 – 1700 a.C.)
Prime spade, S. Iroxi di Decimoputzu (CA)
Evoluzione delle
forme metallurgiche
dall’eneolitico alla fine
del Bronzo Antico
(Carancini 1997)
Spilloni e pendagli da Viverone (BL)
Abbigliamento di giovane basato sui
materiali di Viverone (BL)
Bronzo Medio (1700 – 1350 a.C.)
Cavigliera da Cascina Chiappona (AL)
Varie tipologie di spilloni da Momperone (AL)
Varie tipologie di spilloni dalle terramare
Bronzo Medio (1700 – 1350 a.C.)
Rasoio da Viverone (BL)
Varie forme di rasoi dalle terramare
Pettinini dalle terramare
Bronzo Medio (1700 – 1350 a.C.)
Asce da Viverone (BL)
Falcetti dalle terramare
Bronzo Medio (1700 – 1350 a.C.)
Spade e pugnali dalle terramare
Elmo da Oggiono-Ello (CO) Punte di lancia dalle terramare
Spade dal Nord Italia
Bronzo Medio (1700 – 1350 a.C.)
Sepolture e spade da Olmo di Nogara (VR)
Spade da S Giulia e dal
Monte Cimone (MO)
Bronzo Medio (1700 – 1350 a.C.)
Bronzo Medio: lavorazione dell’oro
Dischi aurei da
Borgo Panigale (BO)
Disco aureo da
Redù (MO)
Dischi d’oro decorati a
sbalzo, Gualdo Tadino (PG)
“Carro solare” di Trundholm (Danimarca)
Evoluzione delle
forme metallurgiche
nel Bronzo Medio
(Carancini 1997)
Pila del Brancon (Vr)
Spade deposte in vari
punti del fiume Po
Bronzo Recente (1350 – 1150 a.C.)
Disco di Nebra
(Sassonia,
Germania)
Spilloni, fibule e rasoi dalle terramare
Ornamenti da corredi di
tombe del castelliere di
Monte Orcino (Slovenia)
Bronzo Recente (1350 – 1150 a.C.)
Asce, falcetti e scalpello dalle terramare
Coltello e asce da varie località trentine
Bronzo Recente (1350 – 1150 a.C.)
Spade da varie località della pianura Padana Coltelli, pugnali, punta di
lancia, punta di freccia dalle
terramare
Bronzo Recente (1350 – 1150 a.C.)
Evoluzione delle
forme metallurgiche
nel Bronzo Recente
(Carancini 1997)
Bronzo Finale (1150 – 950 a.C.)
Bronzo Finale (1150 – 950 a.C.)
Materiali da Castellace (RC)
Bronzo Finale (1150 – 950 a.C.)
Ripostiglio di Coste del Marano (VT)
Bronzo Finale (1150 – 950 a.C.)
Puglia e Basilicata
Grotta Manaccora (FG)
Trinitapoli (FG)
Toppo Daguzzo (PZ)
Parco dei Monaci (MT)
Grotta Manaccora (FG)
Trinitapoli (FG)
Coppa Nevigata (FG)
Toppo Daguzzo (PZ)
Toppo Daguzzo (PZ)
Grotta Manaccora (FG)
Coppa Nevigata (FG)
Roca Vecchia (LE)
Roca Vecchia (LE)
San Ferdinando di Puglia (FG)
Roca Vecchia (LE)
Roca Vecchia (LE)
Roca Vecchia (LE)
Distribuzione dei principali giacimenti
di rame e stagno in Europa
Strumenti minerari preistorici
Rame Nativo (Cu)
Rame nativo : Cu
Ossido di Rame: Cuprite (Cu2O)
Carbonati di Rame: Malachite e Azzurrite
Azzurrite Cu3(CO3)2(OH)2
Malachite Cu2(CO3)(OH)2
Solfuro di Rame: Calcopirite (CuFeS2)
Ossido di stagno: Cassiterite (SnO)
Forni per l’estrazione
Complesso fusorio di Acquafredda,
Passo del Redebus (TN)
Foto, pianta e prospetto della struttura in muratura a secco
contenente i forni fusori della fine dell’età del bronzo
Ox-hide ingots Panelle: piani discoidali a sezione piano
convessa
Circolazione del metallo
Relitto di Uluburun (Turchia, BR)
354 lingotti di Cu (10 t)
40 lingotti di Sn con Pb + avorio, ambra, vetro, oro, argento, ostriche, olio,
profumi, armi (centroeuropee), etc.
Relitto di Capo Gelidonya (Turchia, BR)
Circa 1 tonnellata di Cu (ox-hide e panelle spesso
segnate con un simbolo di “proprietà”) + strumenti da
lavoro (crogioli, martelli, scalpelli, palette, etc.) + pesi fenici etc.
Scambi
Possibili elementi
di bilancia dalle terramare
Pesi lenticolari
Pesi con appiccagnolo
Fossa di fusione: Montale Rangone (MO)
Fossa di fusione: Montale Rangone (MO)
A
B
A B
1 metro
US 650
Montale Scavo 1999
US 650 fossa di fusione
N
57 cm
20 cm
Fossa di fusione: Montale Rangone (MO)
Fossa di fusione: Castellaro del Vho (VR)
Sezione della struttura fusoria ES 471
Ugelli e soffiatoi
91 Castione dei Marchesi (PR), 92 Montale Rangone (MO), 93 Rovere (PC)
Ugelli e soffiatoi
Montale Rangone (MO)
Raffigurazioni su vasi attici
Mantici
Mantici
Raffigurazioni egizie
Crogioli
Gaggio (MO)
Buscoldo di Curtatone (MN) Montale Rangone (MO)
Crogioli
Crogioli rinvenuti in area trentina
Forme di fusione : Oggetti da lavoro
Asce
Falcetto Scalpelli
Forme di fusione : Armi
Spade
Pugnali
Spada corta
Forme di fusione : Armi
Forme di fusione : Armi
Punte di freccia Lancia
Forme di fusione : Oggetti di ornamento e per
la cura della persona
Borchie, pettinini e pendagli
Forme di fusione : Oggetti di ornamento e per
la cura della persona
Rasoio Spilloni
Forme di fusione in ceramica
Forma di fusione in terracotta dalla terramara di Gaggio
Fasi della ricerca sperimentale
Ipotesi
Ricerca bibliografica, studio dei manufatti o
ecofatti originali
Ricostruzione dell’apparato strumentale secondo
modelli attestati archeologicamente
Prove e risultati sperimentali
Discussione e conclusioni
Cfr. Etnografici
Cfr. con altri risultati
sperimentai pubblicati
Archeologia sperimentale:
forme di fusione
Le forme di fusione
• Che pietra veniva utilizzata?
• Era diversificata per classi di oggetti?
• Qual era il bacino di approvvigionamento?
• Quali strumenti potevano essere utilizzati
per la lavorazione della pietra e la
produzione di forme di fusione?
• Qual è la durata media di una forma di
fusione in pietra?
• Perché ne sono state trovate così poche
rispetto al grande quantitativo di bronzi?
Le forme di fusione
1. Analisi petrografica e mineralogica dei pezzi originali
per determinare il litotipo.
1 mm
Le forme di fusione 2. Ricerca bibliografica (carte geologiche) e ricognizione di superficie per
reperire gli affioramenti nella zona di riferimento. Campionamento e
verifica della compatibilità con il litotipo originale.
Le forme di fusione 3. Ricostruzione delle forme con strumenti ricostruiti (report dei tempi
di lavorazione), con l’aiuto di tecnici esperti (es. scalpellini).
Le forme di fusione 4. Verifica nel tempo del numero di utilizzi possibili della
forma. Calcolo della “energy expenditure” (Tainter
1980): Tempo+Materiale+Lavoro = “valore”
+ + =
Grazie dell’attenzione!