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dalla nostra inviata Anna Giacomin
“Domani assemblea: che bello,resto a casa!!” Ormai questafrase aleggia sempre di più tra icorridoi delle nostre scuole.Negli anni ‘70 con iProvvedimenti Delegati sullascuola venivano regolamentatele assemblee studentescherivendicate già dalle lotte deglianni ’60. I nostri predecessorisi sono battuti per avere lapossibilità di riunirsi,confrontarsi, portare le rispostedegli studenti ai problemi cheaffliggevano la scuola e l’Italiaintera: un diritto sì, ma ancheun dovere civico!Purtroppo però col tempoqueste assemblee hanno persogran parte del loro significatooriginario e sono diventate deicontenitori vuoti: rituali inutilidurante i quali conversarebeatamente (nel migliore deicasi) o evitare ore di lezione.Questo è ciò che vive la nostragenerazione, cresciuta in unasocietà che non stimola più lapartecipazione e nominainvano la democrazia: unagenerazione che non ha piùinteresse ad alzare la manoper esprimere le proprieopinioni e che, troppo spesso,a chi decide del suo futurodice: ”Fate voi!”L’Assemblea può e deveessere, invece, un momento diconfronto contribuire adelineare la società in cuivivremo...
prosegue in seconda pagina
Ed é il 2° posto in classifica quelloche conquista la squadrafemminile di calcio dell'Istitutosuperiore!In tutto si sono giocate tre partite:la prima, contro il "Marie Curie" diPergine, si è tenuta lo scorso 14dicembre nella palestra dellanostra scuola e si è conclusa conun pieno successo per il Primiero,con un bell' 82.Il secondo incontro, la semifinale,l'abbiamo disputato, invece, nellapalestra dela scuola di SanMichele all'Adige: è stata unapartita combattuta, ma finita inpareggio 22. Così siamo passatiai rigori. Ma grazie alla fantasticaperformance del nostro portiere e
di tutte le ragazze della squadrasiamo riuscite a battere le nostreavversarie.Non abbiamo battagliato tanto,però, quanto nella finale di Rivadel Garda: il primo tempo ci havisto più in difficoltà e la squadraavversaria è riuscita a segnaredue reti con una punizione e unrigore; nel secondo tempo inveceabbiamo giocato davvero bene,ma purtroppo non siamo riuscite arecuperare.La squadra è comunque contentadi questo risultato: dopo tutto allanostra prima esperienza siamoriuscite a conquistare l'argento. Eil prossimo anno conquisteremoanche l'oro!
La squadra di calcio A5 femminile del nostro Istituto
Le calciatrici primierotte conquistano l'argentoStraordinario esordio per le nostre atlete del pallone
Bimestrale del'IC Primiero n°3 marzo 2016
scriveteci a [email protected]
Assemblea di Istituto: ma perché?di L.Maccagnan e G.Bizzarri
La os dei piazaròi de Primièr
dell'intero corpo studentesco, esi possono poi organizzareinsieme.Coraggio allora, prediamo inmano la situazione, facciamocisentire! Basta menefreghismo,basta ipocrisia: studenti erappresentanti, avanti!
Attiviamoci insieme per unascuola e per un futuro migliori!
...uno spazio dove discutere ditemi attuali, pesanti o leggeriche siano, dibattere sui problemipiù sentiti dagli studenti,costruire una didatticaalternativa, un momentocostruttivo per dimostrare a tuttile nostre grandi potenzialità nelproporre, gestire, discutere,contestare, vivere al meglio lanostra scuola.Troppo spesso abbiamo avutoRappresentanti di Istitutomenefreghisti o semplicementeincapaci di rappresentarci e didar voce al corpo studente; maè anche vero che,parallelamente, è ormai unanorma scaricare suirappresentanti tutta laresponsabilità di decisioni eattività, magari per il comododisinteresse di molti studenti.Oggi però abbiamo la possibilità
di voltare pagina: ma tutti devonodare il proprio contributo.Un esempio: sapevate che leassemblee di Istituto possonoessere convocate non solo daisoliti tre Rappresentanti comeormai è prassi ma anchedall'iniziativa di alcuni di voi?Bastano il 50%+1 del Comitatostudentesco (in Trentino ConsultaStudentesca d’Istituto) o il 10%
Assemblea d'Istituto: ma perchè?Continua da pagina 1
Pakistan. Dopo la morte di Bin
Laden e del suo successore Al
Zarqawi, Al Baghdadi è diventato il
nuovo leader indiscusso dell’ISIS.
Lo scopo dell'organizzazione è la
creazione di un Califfato ovvero
una forma di governo guidata da un
califfo, che rappresenta Allah sulla
terra nei territori conquistati
militarmente dai seguaci dello Stato
Islamico in Siria e Iraq. Gli jihadisti
impongono qui la Sharia, ovvero la
legge islamica.
Al Baghdadi ha annunciato la
nascita del Califfato,
autoproclamandosi Califfo, nel
giugno 2014.
L'ISIS è oggi l’organizzazione
terroristica più ricca di sempre,
grazie anche al pagamento dei
riscatti e agli importanti
finanziamenti offerti dal Qatar,
dove risiederebbero le casse
dello Stato Islamico. Ed è anche a
questi finanziamenti che
l’avanzata dell’ISIS continua in
Iraq e al momento è quasi
arrivata a Baghdad.
Intanto, sono almeno tremila gli
occidentali “reclutati” ogni anno
attraverso il web e convinti ad
unirsi alla guerra.
Ultimamente sentiamo spesso
parlare di ISIS. Ma sappiamo
davvero che cosa significhi questa
sigla? Quando e dove nasce
questo "stato", qual è il suo scopo
e chi lo finanzia? Proviamo a
saperne di più.
Innanzitutto l'acronimo ISIS sta
per "Stato Islamico dell’Iraq e
della Siria" ed è un gruppo
terroristico jihadista guidato
attualmente dal califfo Abu Bakr Al
Baghdadi.
Questo movimento nasce da Al
Qaeda, un analogo gruppo
fondamentalista il cui nome
significa "La base” e che sarebbe
stato fondato da Osama Bin
Laden nel 1988 a Peshwar, in
Che cos'è l'ISIS?di Maria Zugliani, Sara De Marco ed Ester Zortea
Le ragazze di Kaufbeuren tornano a Primiero
Tra il 11 e 17 febbraio scorsi nonvi saranno certo sfuggite lemolte facce nuove e le frequentichiacchierate "auf Deutsch"lungo i corridoi della nostrascuola: è stato merito delle
studentesse del "MarienGymnasium" diKaufbeuren, l'Istitutocomprensivo cattolicotutto al femminile dellacittadina bavarese vicinaad Augusta.In questa "quartaedizione" dello scambiolinguistico tra il nostroIstituto e il "MarienGymnasium" i ragazzi delIV anno hanno fattoconoscere alle loro ospitiFiera di Primiero, Pieve,
San Martino e alcune belle localitàvenete accompagnandole lungo levie dei paesi primierotti, in unaciaspolada sulla neve e nelle visiteguidate di Venezia, Treviso e Asolo.Tra il 17 e il 23 aprile i ragazzi
dell'Istituto comprensivo diPrimiero ricambieranno lavisita a Kaufbeuren:un'esperienza scolasticadiversa che permetterà loro divivere in una famiglia tedescae di visitare luoghirappresentativi della storia edella cultura germanica.Negli ultimi anni, gli studenti diPrimiero hanno già potutoammirare Neuschwanstein, icastelli del re Ludwig, il lago diCostanza e le importanti cittàtedesche Monaco e Augusta:quali sorprese riserverannoquest'anno gli amici del"Marien Gymnasium" aiprimierotti ?
dalla Redazione
Dalle scuole medie: parliamo un po' (di) latinodi G. Bernardin e A. Cemin
Le ragazze tedesche in visita ad Asoloinsieme agli studenti del nostro Istituto
Anche per quest'anno uno deilaboratori pomeridiani a cuipotevano partecipare gli alunnidi Terza delle Scuole Medie "L.Negrelli" è stato il Corso diLatino, che si è svolto durante ilprimo quadrimestre.Una novità, quest'anno, eraperò la collaborazione tra lanostra professoressa, T.Paggetti, e i proff. L. Brunet e A.Piva, entrambi insegnanti dellesuperiori.In 26 l'abbiamo scelto efrequentato il mercoledìpomeriggio, divisi in due gruppi,il primo dalle14.00 alle 15.30 e ilsecondo dalle 15.30 alle 16.50.Al primo gruppo hanno
partecipato anche alcuni ragazzi diprima superiore del LiceoScientifico Scienze Applicate eduna studentessa boliviana che stafrequentando il IV anno superiorein Italia.Questo laboratorio è stato, peralcuni, un aiuto per la scelta dellascuola superiore, ad altri èsembrato un corso molto creativo einteressante per imparare aspettiimportanti della lingua Latina, comei casi, le prime due declinazioni, laconiugazione del verbo essere, e leparole della "familia".E' stato impegnativo, ma bisognaanche dire che ci siamo divertiti,perché abbiamo partecipato allelezioni facendo qualche volta
piccole scenette in latino cheallo stesso tempo ci facevanoimparare.Abbiamo avuto una grandeopportunità, con questolaboratorio, perché ci hainsegnato un po' di questalingua del passato.
Questo film del 2005, con Matt Damon nel ruolo di WillGrimm e Monica Bellucci in quello della regina, incantadavvero gli spettatori con le scene mozzafiatodell'avventuroso viaggio degli scrittori di fiabe Wilhelm eJacob Grimm nella Germania dell'Ottocento. I duegiovani, grazie al loro stravagante lavoro di "cacciatori didemoni" e alla credulità dei contadini, riusciranno asconfiggere la reginastrega anche con l'aiuto dellacacciatrice Angelika.
COME PREPARARLI IN 4 MOSSE:
1. Taglia cipolle, carote e zucchine acubetti e falli soffriggere con un filod'olio in un wok (o in una padella daibordi alti).2. Nel frattempo, metti gli spaghettiin una ciotola d'acqua fredda elasciali riposare per almeno 20minuti.3. A parte, sbatti le uova e versale inuna padellina per creare la frittata e,una volta pronta, tagliala a listarelle.4. Togli il wok dal fuoco e aggiungi lafrittata, gli spaghetti, i gamberisgusciati e puliti in precedenza e lasalsa di soia, mescolando bene.Ti leccherai i baffi!
L'IDEA IN PIÙ: al posto degli spaghetti diriso prova anche quelli di soia: ancora
più gustosi!
Immaginate un mondo dove i libri sono proibiti per il solo motivoche "accrescono l'intelligenza di un uomo"? Bradbury sì, e ciracconta la storia di un "vigile del fuoco" del futuro che, invece diincendiare libri, come stabilisce la legge, li nasconde e li legge dinascosto. Scoprirà finalmente modi di pensare e di vivere diversida quelli imposti dai suoi superiori e dal sistema.
Da leggere e da vederedi Noemi Meneghel
INGREDIENTI: spaghetti di riso (1 "matassa"= 1porzione ), 1 carota e ½, 1 zucchina e ½, 2cipolle, 10 gamberi freschi sgusciati, salsa disoia q. b., olio d'oliva, 2 uova, 1 pizzico disale (a piacere).
Ricette dal mondo:spaghetti di riso converdure e gamberidi Noemi Meneghel
Chiara entra nella stanza, una sagoma siintravede nella penombra. Più ferma che può,punta la torcia sulla figura misteriosa: è unmanichino da sarto, con due bottoni neri al postodegli occhi e un busto ricoperto di cuciture ormailogore da cui traspare una grigia imbottitura.Con un sospiro di sollievo, la ragazza comincia adosservare il resto della stanza alla flebile luce dellatorcia: scatoloni di vecchi vestiti, metri da sarto,forbici, stoffe... poi improvvisamente qualcuno letocca la spalla e lei, atterrita, urla così forte da fartremare la casa. Si volta di scatto. Nessuno:tranne un grosso ragno appeso ad un filo. "Chestupida!" si dice tra sè. Un'ora dopo, è ancoranella stanza a curiosare tra gli scatoloniimpolverati e a fantasticare su quanti possibilimodelli potrebbe ancora realizzare con quellestoffe così ben conservate.Intanto Diego guarda l'orologio: le 20.45... E' giàpassata un'ora dall'urlo. Si era tranquillizzatopensando alle solite reazioni di Chiara, ma ora èpreoccupato dal non vederla ancora tornare.Sospirando, esce allora dalla stanza spoglia perandare a cercarla.E Leon? Inciampando su un tappeto ha trovato unbaule: cerca disperatamente di aprirlo, fruga nellescatole impolverate che lo circondano e trova uncacciavite. Leon tenta così di forzare le viti dellaserratura e finalmente vi riesce: nel baule si
ammassano disegni emodelli sartoriali, albumfotografici, set da cucitoe bambole di pezza.Diego frattanto trova Chiara e si mette con lei allaricerca di Leon, quando...«Andate viaaa!» «Cos'èstato quell'urlo aggiacciante? chiede Diego –Sembrava provenire dal piano di sotto!». I dueragazzi, terrorizzati, si affannano ora a trovare ilcugino: tornare a casa e infilarsi dritti dritti a lettoè tutto ciò che sognano.«Sono qui!» li sorprende alle spalle la voce diLeon, che appare scrollandosi di dosso una nubedi polvere. I tre provano allora a scoprire l'originedella terribile voce: si dirigono verso l'ingresso,cercano indizi ovunque. Ma invano. Alla fine,esausti, escono dalla casa. Piove.Alzando il cappuccio della felpa sulla testa, Diegoprecede i cugini, deciso, verso il cancello perriprendersi la bicicletta. I due gemelli lo seguonosotto il nubifragio incessante. In un'ora, sonofinalmente a casa. Chiara, gettandosi sul divano,urla: «Meglio lo stesso film per mille volte cheritornare in quella casa!» «Paura, eh, Chiara?»scoppiano a ridere Diego e Leon, all'unisono.Dopo quell'avventura da brivido i tre cugini se neresteranno al caldo di fronte alla tv e a un gioco diruolo: molto meno pericolosi delle caseabbandonate!
II parte
di Noemi Meneghel
I NOSTRI RACCONTI
EI NOSTRI AUGURI!