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Le cellule mesangiali :Proprieta contrattili sono sensibilia sostanze vasoattiveprostaglandine
Angiotensina /trombossano
Clearance
U x V (conc. urin. vol. urin./min)---------------------------------------------- -P (conc. plasm.)
Clearace cretinina125/ml/m
ESAMI DI LABORATORIO E STRUMENTALI
Esame delle urineÈ utile non solo per la funzionalità renale, ma ancheper valutare il buon funzionamento di altri organi.Consiste nella determinazione di vari parametri:• aspetto e colore;• pH• peso specifico• ricerca di proteine• ricerca diemoglobina• ricerca di glucosio• ricerca di corpi chetonici• ricercadi bilinogeno e di pigmenti biliari.
È inoltre di fondamentale importanza l’esamemicroscopico del sedimento urinario.
Esami batteriologici
ESAMI DI LABORATORIO E STRUMENTALI
AzotemiaCratininemiaVGCSodioPotassioCloroCalcioFosforoAssetto lipidicoProtidemiaGlicemiaAssetto epatico
Immunità :IgG-IgA-IgMC3-C4ANCA ecc
Virus A- B –CHIV
Ecografia. L’ecodiagnostica è una tecnica di indagineche permette di ottenere immagini relative al distrettostudiato sfruttando la riflessione di un fascio diultrasuoni in corrispondenza dell’interfaccia tra tessutidi densità differente.
Scintigrafia. È una tecnica che permette,mediante l’iniezione endovenosa di tracciantiradioattivi, di ottenere informazionimorfologiche e funzionali sull’emuntoriorenale.
La sostanza radioattiva, iniettata endovena,raggiunge il rene in pochi minuti. Lagammacamera registra la captazionedel tracciante a livello del rene. Le due curveche si ottengono costituiscono i nefrogrammiseparati di ogni rene.1 fase vascolare2 parenchimale3 Escretoria
ESAMI DI LABORATORIO E STRUMENTALI
a) Esame diretto dell’addome: per la sua esecuzionenon si usano mezzi di contrasto. Ci può dare indicazionisu: presenza dei reni, loro sede e dimensioni, formaed orientamento di essi, calcificazioni nel contesto delparenchima renale e delle vie urinarie, o extrarenali(calcoli, processi tubercolari, calcificazioni nell’ambitodi lesioni neoplastiche, ecc.).b) Stratigrafia delle logge renali: consiste in una seriedi radiogrammi scattati focalizzando successivamentepiani sempre più profondi (in senso postero-anteriore)delle logge renali, per poter avere informazionipiù precise circa eventuali lesioni presenti in tale sede ela loro estensione.c) Pielografia di eliminazione (o urografia):
d) Pielografia ascendente: richiede l’introduzione diun catetere uretrale, che può essere spinto fino al bacinettodel lato da indagare. Attraverso il catetere vieneiniettato il mezzo di contrasto, in modo da riempire bacinettoe calici. Si usano composti iodati idrosolubili.È utile per ottenere un’immagine fedele delle cavitàescretrici, con caratteristiche di forma e grandezza.
Angiografia digitale
Tomografia assiale computerizzata (TC):
Biopsia renale
ESAMI DI LABORATORIO E STRUMENTALI
DEFINIZIONE
IRC: Condizione patologica caratterizzata dallaperdita irreversibile della funzione renale chenella fase terminale richiede trattamentosostitutivo rappresentato dalla dialisi o daltrapianto di rene
MRC: Condizione patologica caratterizzata dafenomeni infiammatori o sclerotici renali chepossono, nel tempo, determinare una riduzionedella funzione renale con tendenza progressivaverso l’IRC
16
Patologie che più frequentemente portano aInsufficienza Renale Cronica (IRC)
Nefropatie glomerulari
Nefropatie tubulo-interstiziali
Malattia cistica renale
Diabete (tipo I e tipo II)
Altre malattie sistemiche
Malattie renali ereditarie
Altre
16%
13%
6%
31%
4%
1%
9%
••
•••••
Nefropatie vascolari 20%•
17
Insufficienza Renale Cronica (IRC)
Fasi
COMPENSOFUNZIONALE
Creatininemia
1 mg / dl100 %
50 %
10 %
0 %
VFG
SCOMPENSOFUNZIONALE
2 mg / dl
UREMIA
7 mg / dl
15 mg / dl
18
Relazione fra Creatininemia eVelocità di filtrazione glomerulare (VFG)
• Modificazioni del VFGfra 150 e 30 ml/mincorrispondono solo amodeste variazioni dellacreatininemia
Velocità di filtrazione glomerulare (VFG)
Cre
ati
nin
em
ia(m
g/
dl)
Normalità
VFG Normale100-160 ml / min
• Al di sotto di 30ml/min la creatininemiacresce in manieraesponenziale
Meccanismi di compenso
In un giovane adulto sano solo una porzione delparenchima renale, ovvero solo una parte del milionedi nefroni che mediamente sono presenti nel rene,funziona attivamente. Una larga parte(30-50%) è invece a “riposo” e costituisce la cosiddetta“riserva funzionale renale”.
Con il progredire dell’età (già dai 20-30 anni) un certo numerodei nefroni in attività vanno incontro a fisiologica involuzionee vengono sostituiti da quelli “quiescenti”.
In questa situazione il valore di GFR calcolato o stimatorisulta assolutamente normale; tuttavia, la struttura renale si èmodificata e all’osservazione microscopica un numero più omeno elevato di glomeruli appaiono come “dischijalini” ovvero sclerotici e perduti in modo irreversibile.
In questa fase il trattamento degli eventuali fattori di rischio diprogressione della malattia renale (proteinuria, ipertensione,dislipidemia, farmaci nefrotossici ecc.) può arrestare o almenorallentare la altrimenti inevitabile evoluzione verso le 2 fasisuccessive.
Meccanismi di compenso
La teoria del nefrone intatto di Bricker ha aperto la via allacomprensione del meccanismo di progressione del danno renale.La base strutturale della natura progressiva del danno renalepoggia sul riscontro che a una diminuzione del numero dei nefronifunzionanti consegue un aumentato carico di lavoro per quelliresidui. Tali nefroni, intatti, vanno incontro a ipertrofia il cuigrado è correlato all’entità del carico di lavoro per ogninefrone residuo.
• Alterazioni strutturali cellule mesangiali
• Espansione e fibrosi interstiziale
• Ulteriore riduzione dei nefroni funzionanti
L’iperfiltrazione glomerulare è uno stressper il singolo nefrone, quindi tantomaggiore è il numero di nefroni persi acausa della malattia primitiva tantomaggiore sarà lo stress per quelli residuitanto più rapida sarà l’evoluzione versol’insufficienza renale cronica terminale
I podociti “denudati” permettono unaumento del flusso di acqua, soluti emacromolecole (iperfiltrazione)Aumento della pressione glomerularee la dimuzione della conducibilitàidraulica con accumulo dimacromolecole nello spazio sub-endoteliale, materiale ialino edespansione della matrice mesangialeed infiltrazione di cellule
30
Fattori che influenzano la progressione della IRC
Non modificabili
Età
Sesso
Eziologia della malattiarenale
Storia familare
Etnia
Modificabili
Pressione arteriosa
Proteinuria
Obesità
Fumo
Controllo glicemico
Uso di Fans
Uso di antibiotici
Mezzo di contrasto
Compenso
Sostanze solo filtrate come lacreatinina e urea; aumental’escrezione
Sostanze riassorbite ( miniore)o secrete (maggiore )
fosforo , H+,urati
Sodio: aumenta ilriasorbimento e quindi H2Oespansione
volume aumento di filtrazionecioè sodiuria
Depurazione
Omeostasi PH
Omeostasi dell’acqua
Omeostasi ca-P/vitD
Produzione di eritropoietina
Ormoni peptidici
Capacità di concentrare le urine :, Peso specifico ridotto : poliuria, nicturiai tubuli eliminano un carico superiore e instaurano una diuresi osmotica.SE il GFR < 60 ml/m compare aumento di diuresi con urine ipo-isostenuriche e
In fase uremica con VFG < 5-10ml/m le urine sono francamente ipostenuricheoppure vi è oliguria isostenurica
Omeostasi dei lequidi
Nelle fasi iniziali vi è equilibrio del sodio con aumento della suaescrezioneNelle forme avanzate i nefroni non riescono a eliminare tutto il sodio delladieta che trattiene anche acqua quindi: ipertensione ed espansione divolumePotassiemia: compenso nel tubulo distale , legata all’acidosi con passaggiodel K dall’intracellulare in scambio con H+
Comparsa di acidosi metabolica per perdita di bicarbonati e aumentoDi sostanze acide come cloruri,solfati,fosfati
Disturbi Elettroliti /acido -basi
42
VITAMINA D
E’ considerata un vero e proprio ormone e il renegioca un ruolo fondamentale nel renderla attiva
7-deidrocolesterolocolecalciferoloRaggi ultravioletti solari
25-idrossicolecalciferoloo calcidiolo (25OHD3)
25-idrossilasiepatica
1a,25-diidrossicolecalciferoloo calcitriolo [1a,25(OH)2D3]
1a-idrossilasirenale
43
IL SISTEMA ENDOCRINO VITAMINA D
Azione: interazione con un recettore nucleare (VDR)a livello delle cellule bersaglio (intestino,osso)
Ruolo “classico”• Critico per un adeguato sviluppo osseo e per il
mantenimento dell’omeostasi minerale edell’integrità scheletrica
Altre azioni biologiche
• differenziazione cellule staminali della lineamonocitica in osteoclasti inibizione della crescitacellulare
• modulazione del sistema immunitario
44
PARATORMONE
• PTH (1-84) è l’ ormoneattivo, immagazzinato esecreto dalle celluleprincipali delle paratiroidi
• PTH 1-84 è la molecoladosata in laboratorio
• Si lega al CaSR dellecellule paratiroidi e deglialtri tessuti
1
84
Slatopolsky E et al. Kidney Int 2000;58:753–61Bilezikian JP et al. (eds) The Parathyroids – Basic and Clinical Concepts 2nd ed. 2001
45
Ca2+ normale
Ca2+
PO43–
RilascioBone
Reni
Riassorbimento Ca2+
Escrezione PO43–
PTH
IL NORMALE METABOLISMO MINERALE
Brown EM. In: The Parathyroids – Basic and Clinical Concepts 2nd ed. 2001. Bilezikian JP et al. (eds) PTH,parathyroid hormone
Ca2+
Paratiroidi
Calcitriolo
46
VDR
secrezione PTH
Sintesi PTH
Proliferazionecellulare
Rodriguez M et al. Kidney Int 1991;40:1055–62Tallon S et al. Kidney Int 1996;49:1441–6
Naveh-Many T et al. J Clin Invest 1995;96:1786–93
Calcitriolo
Fosforo
Ca2+ Ca2+ PTHCa2+
PATOGENESI DELL’IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO:L’IPOCALCEMIA STIMOLA LA SECREZIONE DI PTH
47
Almaden Y et al. J Am Soc Nephrol 1998;9:1845–52Naveh-Many T et al. J Clin Invest 1995;96:1786–93Denda M et al. Am J Kidney Dis 1996;28:596–602
VDRCaR
Calcitriolo
Fosforo
Ca2+
PTH secretion
PTH synthesis
Cell proliferation
PTHsecrezione PTH
sintesi PTH
Proliferazionecellulare
PATOGENESI DELL’IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO:EFFETTO DIRETTO DEL FOSFORO
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Calcificazioniextra-
scheletriche
EFFETTI DELL’IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO:RIASSUNTO
Sistema Immunitario
SistemaNervoso
SistemaCardiovascolare
Osso
Sistema Endocrino
Debolezza Muscolare
Eritropoiesi
Anemia / Eritropoietina
L'eritropoietina o EPO è un ormone glicoproteico prodotto negli esseriumani dai reni e in misura minore dal fegato e dal cervello, che ha come
funzione principale la regolazione dell'eritropoiesi
Eritropoietina
Alla fine del 1980, l’infermieraSpaeth Nancy perde il suosecondo trapianto…
Si offre di far parte ad unasperimentazione clinica per unfarmaco …..
"Dr. Eschbach aveva lavoratosull’anemia nei pazienti coninsufficienza renale dal 1963 ",Era il signor EPO in quelmomento.
"E 'stato un miracolo", dice Spaeth."Dopo poche settimane, ho potutocorrere su per le scale."
La Food and Drug Administration haapprovato EPOGEN nel 1989.
Nancy with Dr. Scribner in 2001
uremia
• Dal punto di vista clinico, il paziente con IRC presenta uncaratteristico odore misto da quello delle urine stantie e l’aglio, detto“fetore uremico”, ed un colorito pallido come “di cera vecchia”, taloratendente al brunastro, nelle fasi di uremia terminale, per accumulonel derma di cristalli di acido urico, quindi una specie di colore comequello delle urine, tra il giallo-carico ed il caffè-latte. Altri segni sonol’astenia, il prurito, la cefalea, e l’anemia secondaria. Altri disturbisono a carico del SNC, come la difficoltà a concentrarsi, torporepsichico fino al coma, psicosi, polineuropatia, contrazioni tonico-cloniche. Altri segni sono il fluid lung o polmone umido, per edemapolmonare dovuto alla ritenzione idrica . Ovviamente nel pazienteuremico sale la pressione arteriosa, e si determina il sovraccaricodel cuore di sinistra e talora anche la pericardite uremica. Infinericordiamo lo stato anemico, un’anemia normocromica normocitica ela piastrinopenia
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Interventi terapeutici pre-dialisiModificato da: Obrador GT et al. Am J Kidney Dis 1998; 31: 398-417
Interventi cherallentano laprogressione
Prevenzionecomplicanze
uremiche
Modificazione della co-morbidità
Preparazionealla dialisi
ACE-Inibitori MalnutrizioneMalattiecardiache
Educazione
ControlloPressorio
AnemiaMalattievascolari
Informazionealla sceltadella dialisi
Controlloglicemico Osteodistrofia
Neuropatia(specie neidiabetici)
Impiantotempestivodell’accesso
Restrizioneproteica (?) Acidosi
Retinopatiadiabetica
Iniziotempestivodella dialisi
Georg Haas medico tedescoesegue le prime dialisi nel 1924 e poi nel1928 su esseri umani partendo da studi di“vividiffusion”di John Abel. Nessunosopravvive .
Willem Johan KolffLeida 1911 –Filadelfia 2009 medico
olandese naturalizzato statunitense , pionieredell’emodialisi padre degli organi artificiali ,uno dei massimi esponenti dell’ingegneriabiomedica“Lavora con i tamburi di legno, tubi dicellophane, e vasche da lavanderia,…costruisce una macchina che pulisce ilsangue del paziente, lo pompa di nuovo nelpaziente. …”
I primi 15 pazienti non vivono più di un paiodi giorni sulle macchine di Kolff.
Kolff sapeva che alla fine sarebbe stato ingrado di prolungare la vita di unpaziente,,,,,,
Dopo 17 pazienti morti e 14 mesi disospensione delle ricerche a causadell'invasione nazista, Il 18 settembre 1945Willem Kolff riesce a salvare la sua primapaziente con il rene artificiale: è una donnadi kampen con IRA , sopravvive recuperafunzione renale
Nel 1946 pubblica la sua ricercaÈ’ il primo nel mondoInvia il suo “apparato “a Londra(Hammersmith Hospital), in Polonia(Jagiello University in Krakow), in Canada(Royal Victoria Hospital in Montreal) e NewYork (Jewish Mount Sinai Hospital).
Joseph E. Murray 1919 – 2012 chirurgo statunitense
• Murray e la sua équipecompletano il primo trapianto diorgano umano nel 1954,prendendo un rene da ungemello omozigote etrapiantandolo sul fratellogemello
• Nel 1962, primo trapianto di reneprelevato da un cadavere.
• E’ uno dei principali specialistinel campo della biologia deitrapianti, dell'uso delle tecnichedi immunosoppressione e deglistudi sui meccanismi di rigetto.
• Negli anni sessanta, la scopertadi medicinali antirigetto comel'azatioprina permette dieffettuare trapianti da donatorisenza vincoli di parentela con iriceventi.
Nobel per la Medicina nel 1990
59
Anastomosi arteriosaLatero-su iliaca esternaLatero su iliaca comuneTermino su ipogastrica
Anastomosi venosaLatero-su iliaca esternaLatero sul iliaca comune
Ureteroneocitostomiasec Gregoir -Leech
Cistotomia sec Politano-lebetter
Principi fisici: diffusione.
• Movimento casuale di molecole causato dalla agitazionetermica che tende a distribuirle in modo uniforme all’interno diuna soluzione o fra 2 soluzioni inomogenee separate da unamembrana semipermeabile
• Il movimento di soluti avviene senza movimento netto disolvente.
Soluti per i quali la membrana è permeabileSoluti per i quali la membrana è impermeabile
• Trasporto di soluti per trascinamento da parte del solvente(solvent drag) che viene forzato ad attraversare la membranaper effetto di una forza idrostatica (ultrafiltrazione)
• Il movimento di soluti avviene con movimento netto disolvente.
Principi fisici: convezione
Soluti per i quali la membrana è permeabileSoluti per i quali la membrana è impermeabile