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Le civiltà dell’estremo Oriente

Le civiltà dell’estremo Oriente. Le grandi culture orientali La storia politica, sociale e culturale delle antiche civiltà orientali è indissolubilmente

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Le civiltà dell’estremo Oriente

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Le grandi culture orientaliLa storia politica, sociale e culturale delle antiche civiltà orientali è

indissolubilmente legata alla nascita di grandi sistemi religiosi e filosofici

In India, dal nucleo originario della religione vedica derivò l’induismo, cui si opposero le

eresie del jainismo e del buddhismo

In Cina, la predicazione di Confucio, il taoismo e le dottrine legiste fornirono alle varie dinastie regnanti il presupposto teorico

per legittimare il proprio potereMercanti lungo la via della seta (II sec. d.C.)

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La civiltà dell’IndoIl subcontinente indiano, racchiuso tra le montagne dell’Himalaya e

i fiumi Gange e Indo, fu sede di civiltà originali

Vita cittadina evoluta

Economia agricola

Uso dell’alfabeto pittografico

La prima fase della storia dell’India antica è contraddistinta dalla civiltà dell’Indo (2500-

1500 a.C.)

Le città principali erano Harappa e Mohenjo-Daro

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La civiltà ariana

Gli Ariani occuparono la valle dell’Indo e la pianura del Gange, spingendo a sud i precedenti abitanti (Tamil)

La civiltà dell’Indo scomparve intorno alla metà del II millennio a.C. in seguito all’invasione degli Ariani, un popolo di stirpe indoeuropea

Rovine di Mohenjo-Daro, nell’attuale Pakistan

La loro invasione provocò la scomparsa della civiltà urbana per circa un millennio e la divisione etnico-territoriale tra India

meridionale e settentrionale

Gli Ariani introdussero l’uso del cavallo e la coltivazione del riso

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La società ariana

La popolazione era suddivisa in caste, classi sociali chiuse cui si apparteneva per nascita

La dominazione ariana viene distinta in due periodi, che prendono il nome dai Veda, il testo fondamentale della cultura indiana

Gli Ariani elaborarono norme per preservare la purezza della loro stirpe

Carro da guerra (I sec. d.C.)

Periodo paleovedico (XIV-XI sec. a.C.)

Periodo tardovedico (XI-VI sec. a.C.)

Al di fuori di ogni casta erano i paria, gli intoccabili,

considerati impuri

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Le civiltà del Gange

La prima grande dinastia indiana fu quella dei Maghada, che controllava la regione a sud-est del Gange e le rotte commerciali delle pianure orientali

Nel V secolo a.C. sorsero regni di ampie dimensioni nel bacino del Gange, che divenne il fiume sacro degli Indiani

La civiltà del Gange si diffuse in tutta la penisola indiana e nell’isola di Sri Lanka

Notevole sviluppo urbano ed economico

La città di Varanasi sul fiume Gange

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Contatti tra India e occidenteIntorno al 520 a.C. i Persiani conquistarono la valle dell’Indo, che divenne la

satrapia più orientale e ricca del loro Impero

Grazie ai Persiani, si intensificarono gli scambi commerciali e culturali tra l’oceano Indiano e il mar Mediterraneo

Le principali vie carovaniere erano la via della seta, dalla Cina

all’occidente, e la via delle spezie, dall’India meridionale al mar Rosso

Un’importante occasione di scambio tra culture fu la spedizione in India di Alessandro Magno (323 a.C.)

La vittoria di Alessandro Magno sul re indiano Poro (IV sec. a.C.)

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La decadenza dei regni indianiDopo la morte di Alessandro Magno, la popolazione indiana si ribellò al dominio

macedone sotto la guida della dinastia Maurya (fondata da Chandragupta)

L’Impero dei Maurya aveva un’amministrazione fortemente

centralizzata: il sovrano controllava tutti gli aspetti della vita pubblica e dell’economia

Alla fine della dinastia Maurya (185 a.C.), seguì un periodo di disordini che durò cinque secoli e terminò solo con l’ascesa al trono del primo re della dinastia Gupta

(320 d.C.)

Il Grande Stupa, Sanchi (III sec. a.C.)

Il sovrano Maurya meglio conosciuto è Ashoka, che nel 261 a.C. si convertì al

buddhismo e promosse una politica “pacifista”

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Le religioni dell’India: i VedaLe concezioni religiose degli Ariani furono raccolte nei libri sacri dei Veda e

delle Upanishad, scritti in sanscrito

Le Upanishad sono un’evoluzione dei Veda e delineano la filosofia tipica del

mondo indiano: il brahmanesimo

Agni, divinità induista del fuoco (XVIII sec.)

Il mondo è un’illusione (velo di Maya) da cui gli uomini devono liberarsi tramite l’ascesi

La beatitudine suprema coincide con la fine del ciclo di reincarnazione (samsara) e l’annullamento dell’anima

nel grande soffio vitale (atman)

Il brahmanesimo offriva una giustificazione teologica al sistema delle caste

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Le religioni dell’India: l’induismoL’evoluzione definitiva dei Veda e delle Upanishad fu l’induismo

Le tre divinità principali sono Brahma (il creatore dell’universo), Visnù (il

conservatore), Shiva (il distruttore)

L’induismo è una religione politeistica in cui le diverse divinità sono intese come aspetti del

brahman, il principio divino

A partire dal VI secolo a.C., all’induismo si opposero due grandi eresie: il jainismo e il buddhismo

Shiva (X-XI sec. d.C.)

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Le religioni dell’India: il jainismoIl fondatore del jainismo fu un nobile che si dedicò a una vita ascetica:

Vardhamana, detto Jina («vittorioso»)

Rispettavano ogni creatura vivente al punto da non coltivare la terra per non uccidere i vermi

Solo l’ascetismo, i digiuni e le mortificazioni potevano consentire la liberazione dell’anima

Vardhamana (XIX sec.)

Presto si stabilirono in monasteri, che divennero importanti centri di cultura e attività economiche

La setta dei jainisti, fondata nel IV secolo a.C., rifiutava i libri sacri dei Veda e l’autorità dei sacerdoti

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Le religioni dell’India: il buddhismo

Per interrompere il ciclo di rinascite, fonte di sofferenza, il buddhismo propone una via mediana

tra piaceri e ascesi

All’età di 29 anni, il nobile Siddharta (560-480 a.C.) abbandonò la famiglia per dedicarsi a una vita ascetica: dopo sette anni ebbe un’illuminazione e da

allora fu chiamato Buddha («illuminato»)

Buddha (IV sec. d.C.) Nirvana, condizione di pace perpetua

Retta fede, retta decisione, retta parola, retta azione, retta vita, retto sforzo, retto ricordo,

retta concentrazione

Ottuplice sentiero

Il buddhismo si diffuse in tutto l’oriente: costituì un sistema di pensiero internazionale

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Le origini della civiltà cineseSecondo le tradizioni cinesi la storia della Cina iniziò con tre sovrani di origine divina, che trasmisero la civiltà agli uomini, seguiti da cinque santi imperatori,

che regnarono per cinquecento anni

Il primo Stato centralizzato, retto dalla dinastia Shang (1500-1021 a.C.), sorse nel bacino del

fiume Giallo

La classe dominante era una ristretta aristocrazia guerriera che opprimeva i contadini

Gli Shang conoscevano l’uso del cavallo, del bronzo e utilizzavano una prima forma di scrittura ideografica

Recipiente in bronzo (1500-1021 a.C.)

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La dinastia ChouDopo quattro secoli di supremazia Shang, nel 1021 a.C. si imposero le tribù

guerriere dei Chou

Il regno Chou coincise con profondi cambiamenti sociali e innovazioni in

campo agricolo

Il potere del re non era più di carattere politico o militare ma esclusivamente religioso

Si affermò un sistema di tipo feudale intorno acentri di potere locali, formalmente sottomessi alsovrano ma dotati di ampia autonomia

Ciondolo a forma di dragone (III sec. a.C.)

Nel 771 a.C. i Chou furono spinti più a oriente da popolazioni provenienti dall’Asia centrale; nel 256 a.C. il regno Chou si dissolse definitivamente

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Il confucianesimoAlla fine del periodo Chou visse Confucio (551-479 a.C.), il maggiore pensatore

cinese dell’epoca antica

Poiché le tradizioni costituivano il tessuto connettivo dello Stato, grande importanza era attribuita

all’educazione

Il suo pensiero era ispirato al rispetto dei valori della tradizione e al mantenimento dell’ordine costituito

I poveri dovevano servire i potenti e i potenti dovevano governare secondo

virtù e giustizia

Confucio (XVIII sec.)

Il suo insegnamento è raccolto nei Dialoghi

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La dinastia ChinNel corso del V secolo a.C. gli Stati feudali minori furono assorbiti da quelli

maggiori, che si ridussero a sette, in continua lotta per la supremazia

Età dei regni combattenti

Nel III secolo a.C. il regno Chin si rafforzò al suo interno, promuovendo l’abbattimento del sistema feudale, e si impose sugli altri regni

Nel 221 a.C. i Chin (da cui proviene il nome della Cina) crearono uno Stato centralizzato

retto da un imperatore (huang-ti) Editto in bronzo (209 a.C.)

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Le Cento Scuole filosoficheIl confucianesimo si rivelò inadatto all’epoca convulsa dei regni combattenti

e fu superato da altri sistemi filosofici e ideologici: per il gran numero di correnti di pensiero, questo periodo è noto come età delle Cento Scuole

Sostenevano che solo l’uso della forza da parte dei governanti e la promulgazione di leggi scritte valide per tutti potessero garantire disciplina e pace

Il comportamento umano deve armonizzarsi con il corso dell’universo (Tao) e svincolarsi dagli obblighi sociali alla ricerca della spontaneità

Rinuncia alla vita sociale (logica anti-feudale)

Uomo a cavallo di un drago (V sec. a.C.)

La principale corrente fu il taoismo

I legisti

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Il Tao te ChingIl Tao te Ching («libro della buona via naturale») è un testo cinese attribuito a

Lao Tzu, secondo la tradizione contemporaneo di Confucio

Il Tao («via naturale») è l’idea dominante della filosofia cinese

Secondo il Tao, l’uomo e il mondo formano un’unità indissolubile, influenzandosi a vicenda

La virtù si dispiega in assenza di costrizioni: il comportamento dell’uomo deve essere spontaneo come i

fenomeni naturali

Un cattivo governante non solo porterà disordine nello Stato, ma creerà uno sconvolgimento nella natura

Incontro tra Confucio e Lao Tzu (XIII sec.)

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La prima dinastia Han

La nuova dinastia fu chiamata Han, dal nome della terra di

origine di Liu Pang

Lo Stato si assicurò il monopolio della seta e completò la costruzione della Grande Muraglia, un’imponente struttura difensiva lunga migliaia di chilometri

Il periodo Han segnò un’epoca di pace e prosperità

Nel 209 a.C. scoppiò una guerra civile tra i Chin e i loro oppositori, guidati da Liu Pang, di origini contadine: nel 206 a.C. Liu Pang depose la dinastia Chin

e si proclamò imperatore

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La seconda dinastia HanDopo una fase di instabilità (9-23 d.C.), prese avvio la seconda dinastia Han,

che ebbe fine nel 220 d.C.

Forte ripresa politica ed economica

Grande Muraglia (III sec. a.C.)

Grande fervore scientifico e culturale

Fu compilato il primo grande vocabolario cinese e

progredirono gli studi di medicinaA questo periodo risale l’invenzione della carta, ricavata da fibre vegetali

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L’esercito di terracottaNel 1974 fu rinvenuta, nei pressi della città di Xiyang, la tomba monumentale del primo imperatore della dinastia Chin, Shin-huang-ti, morto nel 210 a.C.

Successivamente furono rinvenuti due carri di bronzo trainati ciascuno da quattro cavalli e guidati da un auriga

Il suo interno custodiva, in più fosse, un esercito di terracotta composto da circa 9000 soldati armati di spade e balestre

Soldati di terracotta (III sec. a.C.)

Nel 1987 l’UNESCO ha dichiarato il sito archeologico

patrimonio dell’umanitàLe statue sono a grandezza naturale e

ciascuna con tratti somatici propri

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Il patrimonio artistico ieri e oggiTutte le civiltà antiche, in oriente come in occidente, svilupparono

autonomamente forme artistiche di livello elevato

L’importanza di tutelare il patrimonio artistico divenne evidente dopo la Seconda guerra mondiale, che provocò la distruzione di monumenti e opere d’arte

soprattutto in Europa

Nel 1945 i membri dell’ONU crearono l’UNESCO allo scopo di salvaguardare i patrimoni dell’umanità

Bandiera dell’UNESCO

Il patrimonio artistico è l’insieme delle testimonianze storiche, culturali e

artistiche di un popolo o di una nazione

L’Italia è il Paese che detiene più siti

UNESCO (49)